1 acerbo ', acus 'ago, aculeo, punta '). àcido2
]. = deriv. da aculeo. aculeato (part. pass
. 2. a forma di aculeo. viani, 14-251: la tavola
tasso, 8-5-904: è ben d'aculeo il re [delle api] pungente
] pungente armato, / ma l'aculeo non usa in far vendetta. marino
10-122: mentre che versa il mèl l'aculeo scocca. vallisneri, i-210: mosca
: mosca ortense de'rosai, che coll'aculeo cacciato fuora dalla parte deretana fende un
. viani, 4-72: punge come l'aculeo di una vespa. gozzano, 1139
sorregge. stuparich, 5-150: l'aculeo velenoso fra il miele. pancrazi,
mesci ai detti; / e di gentile aculeo / altrui pungi e diletti.
natura offesa, un fremito che diviene un aculeo di voluttà, un risveglio dei sensi
una sofferenza inconfessabile e che soltanto l'aculeo d'una idea fissa m'aveva spinto
sonno era perduto, sentivo come un aculeo infuocato che mi torturava la mente.
ii-294: una vita ridotta ad un aculeo di libidine. = voce dotta
7. entom. pungiglione o aculeo delle vespe, api, ecc.
fr. aiguillon, lat. volg. aculeo -5nis * pungolo \ aguglióso (
lungo ovopositore, che serve anche come aculeo per difendersi. latini, rettor
. entom. imenotteri fomiti di aculeo e produttori di miele: se ne conoscono
a i detti; / e di gentile aculeo / altrui pungi e diletti / mal
comp. dal gr. xévxpov * aculeo 'e àpxó? 'ano '.
is, deriv. da xévxpov * aculeo '. centrino, sm.
), dal gr. xévxpov * aculeo, punta di compasso '. cfr.
l'estro s'infiamma; / sento l'aculeo / dell'epigramma. 3.
i detti; / e di gentile aculeo / altrui pungi e diletti / mal cauto
/ mentre che versa il mèl l'aculeo scocca. metastasio, i-155: ah
d'un dolore non ne diminuisce l'aculeo. moravia, ix-297: noi non
estro s'infiamma; / sento l'aculeo / dell'epigramma; / gli atleti s'
l'estro m'infiamma, / sento l'aculeo / dell'epigramma; / gli atleti
, di cui la morte è l'aculeo. 3. dimin. epigrammétto
estro s'infiamma; / sento l'aculeo / dell'epigramma. imbriani, 2-159
bocca / mentre che versa il mèl l'aculeo scocca. baldinucci, 9-iii-168: volle
coda seghettata e munita di un durissimo aculeo. redi, 16-iii-369: tra
= deriv. da ferro (per l'aculeo della coda); cfr. fr.
) destinata a ferire; punta, aculeo. giamboni, 7-138: con grandi
grandi dimensioni, con occhi sviluppati e aculeo potente. -formica delle zolle: nome
un galantuomo, qual altro più insopportabil aculeo può immaginarsi, che allora fargli stentar
un galantuomo, qual altro più insopportabil aculeo può immaginarsi, che allora fargli stentar
... ebbe sempre pronto l'aculeo della sua strofa vernacola, che celò
di qualsivoglia vivente, restino difesi dall'aculeo dell'estro. g. gozzi, 1-75
... ebbe sempre pronto l'aculeo della sua strofa vernacola. carducci,
la propria virtù, può difendere dall'aculeo del vile icneumone. 2.
si trova sempre un organo vulnerante (aculeo) o perforante (sega, terebra
ant. pronto a colpire (l'aculeo di un insetto). f.
branche tese per prendere, e l'aculeo incoccato per saettare. 2. marin
api e simili insetti, forando coll'aculeo e spremendo nella piaga un fluido, producono
infilzarsi in un ago, in un aculeo, ecc. tansillo, 3-89
., o introdotti con qualche loro aculeo, o in altro modo, nella medesima
mesci a i detti / e di gentile aculeo / altrui pungi e diletti / mal
segmento terminale lungo e a forma di aculeo; vive in mare o sui fondi
. per estens. spina, punta, aculeo. -anche al figur. d
lunga e più grossa di tutte, senza aculeo o sia pungiglione, di color più
a guisa d'ape gli avea con l'aculeo nell'orecchio mellificato. 3.
, coda lunga e sottile armata di aculeo; vivono nei fondali fangosi litoranei del
rilevanti dimensioni, occhi molto sviluppati, aculeo potente (e sono comunemente detti formiche
labbra, che loro stillavano il mele con aculeo imbandito da una dolcezza fugace, diffusero
caratterizzati da scaglie munite ognuna di un aculeo; vivono in branchi negli oceani indiano
pungere con il pungiglione, con l'aculeo (un insetto). parabosco,
insetto o da un crostaceo forniti di aculeo o di chele. maestro alberto,
, intero 'e xévtpov 'pungiglione, aculeo '. olocito, sm. biol
i detti; / e di gentile aculeo / altrui pungi e diletti / mal cauto
(che nel maschio recano un forte aculeo, atto a iniettare un secreto velenoso)
api e simili insetti, forando coll'aculeo e spremendo nella piaga un fluido,
catturate nelle zampe posteriori o impalate nell'aculeo della coda. tramater [s
; è provvisto di una coda con aculeo velenoso e si nutre di pesci, crostacei
bilancia. 4. per simil. aculeo (dell'istrice, del porcospino).
caudale gialliccia col margine oscuro; l'aculeo, fortemente compresso e tagliente, la cui
molto temuto perché le ferite fatte dal suo aculeo riescono molto dolorose e risanano lentamente e
, caratterizzata dalla straordinaria lunghezza del quarto aculeo della pinna dorsale. lessona,
eniaci, distinti per avere il quarto aculeo straordinariamente prolungato a mo'di proboscide e
. questo se ficca con certo suo aculeo sopto la penna al tunno et ad
assomigliano alle operaie e posseggono entrambe un aculeo molto sviluppato; sono per lo più
reprimere. flaminio, 14: lo aculeo della morte è il peccato e la
prensura, sf. letter. ant. aculeo, spina. fr. colonna,
, 1-115: pensavo, con acido orrido aculeo di bramosia, alle sue membra emissarie
dolce e salata e contraddistinti da un aculeo anteriore, di carattere difensivo.
non presenta né addome sottile, né aculeo, né ghiandola velenifera. respirano per
puncióne, sm. ant. punta, aculeo, punzone. g. brancati
pungiglione... significa pure l'aculeo delle vespe, de'calabroni, delle
pungióne, sm. ittiol. ant. aculeo o ciascuno degli aculei velenosi di cui
un oggetto duro e penetrante (spina, aculeo, pungiglione, ecc.).
sarebbe oramai inteso da molti, dicesi 'aculeo 'a'un epigramma, d'un
un'ape ben piccolina con la puntuccia dhm aculeo morderà la punta d'un dito.
una piccola lesione sulla pelle con l'aculeo o il pungiglione di cui è dotato
vibrati con forme spiritose, non senza aculeo di gentile puntura. buonafede, 1-6:
radiolo. 9. zool. aculeo velenoso di cui è fornita l'estremità
di vespa, salvo che non ha aculeo o spina da pungere e, se l'
più lunga e più grossa di tutte senza aculeo,... che tengono in
la base di un organo (un aculeo, un pelo). = voce
ricciaculo, sm. formica rossa munita di aculeo. vallisneri, iii-450:
spezie di formica rossa che ha l'aculeo a guisa delle vespe. =
api e simili insetti, forando coll'aculeo e spremendo nella piaga un fluido,
sasso, coprir la mano: 'infixo aculeo, fugere. -gettare un sasso
pref. ex-e da aculèus (v. aculeo). sàula1, sf.
famiglia di insetti imenotteri, forniti di aculeo o di zampe atte a scavare.
che comprende tutti gli imenotteri fomiti d'aculeo ed alati, i cui piedi servono au'
, addome allungato terminante con un robusto aculeo con sbocco di ghiandole velenifere e chele
. tose. grossa formica munita di aculeo: ricciaculo. p. petrocchi
firoposcide o sifone [della zanzara] un aculeo o ago sotti- issimo. le
di ciel. -per estens. aculeo del riccio. conti, 71:
) indurito e aguzzo; a differenza dell'aculeo, che ha origine superficiale, è
= deriv. da spina, per l'aculeo di cui sono dotate alcune specie.
detti; / e di gentile aculeo / altrui pungi e diletti / mal cauto
guisa che rapi e simili insetti forando coll'aculeo e spremendo nella piaga un fluido,
ne di gallo. -spina, aculeo. arici, i-26: alta barriera
a guisa d'ape gli avea con l'aculeo nell'orecchio mellificato e, ponendogli al
quadrato se fasti- giava et sopra l'aculeo sustiniva una deformatone conida ove- ro strongyla
lateralmente, opercoli branchiali provvisti di un aculeo collegato a una ghiandola velenifera; le
vibrati con forme spiritose, non senza aculeo di gentile puntura. mazzini, i-149:
la punta di un'arma, un aculeo). pulci, 14-66: lo
aculèolo, sm. bot. piccolo aculeo. = voce dotta, lat.
giallo e con l'addome dotato di un aculeo velenoso. piccola enciclopedia hoepli, 1-i-1298