medievale. ago (ant. aco; plur. aghi, ant. f
sua gonnella è dipinta con opera d'aco. passavanti, 249: parrà alla persona
: un lavoro di ricamo e d'aco. tasso, 2-39: costei gl'ingegni
nostro? è quanto una punta d'aco. pulci, 24-109: onde e'punge
cucire uno pònto, né tenere l'aco in mano? -disus. infilare gli
tramontane vi s'apprende la punta dell'aco, ver quella tramontana a cui quella
: tutti gli altri alla spola, all'aco, al fuso, / al pettine
io provai dolce e crudele, / l'aco nel core, e nella bocca il
, 1-228: adesso l'ha posto l'aco in mano, e fanno quel lavore
or contesta, / dipingendo con l'aco di sua mano / del bel tauro e
filatoria, tessitoria, pittoria, d'aco, recamatoria. = deriv. da
il senso ascoso. / sì ben con aco dotta man le finse, / che
tutti gli altri alla spola, all'aco, al fuso, / al pettine et
strascicata... da gnosi aco digradarne le medesime gnore mamme e
nostro è tanto quanto una punta d'aco. savonarola, 8-i-33: ancora ti dico
doppio un lavoro di ricamo e d'aco. -in grande quantità, l'
voce dotta, deriv. da guai [aco] col sufi, -ene, che
voce dotta, deriv. da guai [aco], col sufi. chim. -olo
voce dotta, comp. da ind \ aco] e aconitina (v.).
= comp. da ind [aco] e ammina (v.).
voce dotta, comp. da ind [aco] col suff. -ano, pro
voce dotta, comp. da ind [aco] e antr [ac] ene (
voce dotta, comp. da ind [aco] e azina (v.).
voce dotta, comp. da ind [aco] e rubina (v.),
voce dotta, comp. da ind [aco] e fenazina (v.).
voce dotta, comp. da ind [aco] e fenina (v.).
voce dotta, comp. da ind [aco] e fenolo (v.).
voce dotta, deriv. da ind [aco] e dal suff. chim.
voce dotta, comp. da ind [aco] e ossile (v.).
voce dotta, comp. da ind [aco] col sufi, -ulina.
che altro'non si porria punctura d'aco. = comp. da in-con
da invietirsi in casa, ruzzando con l'aco e con le assicelle. n.
di nome, e di telaro e d'aco / maestra esperta e da minerva instrutta
. fiori, 2-65: qui da l'aco si salta a la conocchia, /
, conviene allora che tu abbi un aco grosso e con quello apri li luochi
ha inteso dire che lavora eccellentemente di aco. g. c. croce, 301
29: il curato, il sin- aco e il farmacista, nell'aprire quell'inatteso
se prima non volesseno il punteruolo che aco. -avere gli occhi di dietro
pardalianche, sm. ant. varietà di aco nito, ritenuta, un
poi / sa far la cruna a l'aco. da ponte, 1-639: -
dal cielo impirio a una ponta d * aco. luna [s. v. ombra
non voles- seno il puntemolo che l'aco. 2. scalpello o punzone
di tal linea sia fata una pontina d'aco per pigliare i traguardi. ruscelli,
saprà cucire uno ponto né tenere l'aco in mano, non pure ricucire un poco
penna o nella strinità, piglia uno aco di ferro che abbia doi o
nel riconoscimento di filomela facesse dir all'aco, col quale ella racca- mava,
tagliata la lingua, esprimesse con l'aco nel suo raccamo... quello
e de roma, xxvtii-385: li troiani aco granne pagura che sonno così reclusi in
lavorìo ciascun ricorse, / maria all'aco, ioseppe al legname, / così
cucire uno ponto, né tenere l'aco in mano, non pure ncucire un poco
paolo zoppo, lxv-9-14: contra amore aco gran tore e tomba, / però
gigli, 4-180: passare a trattar l'aco fra le damigelle per infiorar qualche drappo
da invietirsi in casa ruzzando con l'aco e con le assicelle. buonarroti il
, qual stete ad un ponto di aco di essere morto a sangue freddo. g
gambe e le cosse e scarporiscili con uno aco. = voce da connettere probabilmente
alla mostra ad esempio de'lavori d'aco di donne. biscioni [s. v
ucel- lo, levala sotilmente con un aco fin che si parta dal bianco.
, creta, sapone, zurfarielle, aco, spingole, lazze. ramusio [aviedo
tutti... alla spola, all'aco, al fuso, / al pettine et
m. savonarola, 1-182: tuoli uno aco over stileto subtile come punta di aco
aco over stileto subtile come punta di aco over agugia, e rompeli [le pustole
: a una pongetura de subia o d'aco o d'acuto o de volla o
de lo ucello levala sotilmente con un aco fin che si parta dal bianco, poi
le associazioni cristiani ortodossi in italia (aco), e i forum che li vedono