questo momento piove fortissimo e io m'accorgo che tutta la mia lettera deve essere
sì chiusamente, ch'i'sol me n'accorgo, / e quella che guardando il
. redi, 16-iv-149: sempre più m'accorgo che difficilissima cosa è lo spiare la
. nievo, 71: e tardi m'accorgo che la fede è migliore della scienza
che ho avuto un incidente e mi accorgo di adottare un tono evasivo, come
, ho un appuntamento importante e m'accorgo che sono in ritardo *. moravia,
arditezza mia, della quale appena mi accorgo. 4. figur. ardita
: mi legge de'versi che non mi accorgo sull'atto esser suoi, e non
il bruco] misura il salto. mi accorgo che si propone un cammino lunghissimo,
giusti, ii-286: per bacco, m'accorgo ora che v'ho dato del voi
avermi allevata nella bambagia. ed io mi accorgo che la bambagia aveva fasciato tutti i
bembo, 1-13: ben m'accorgo io, gismondo, che tu in
; batto in ritirata: quando mi accorgo di essere sul punto di fare una corbelleria
versi son belli davvero, e mi accorgo che i pensieri, prima d'andar su
persia. borgese, 1-209: mi accorgo... che voglia di lavorare non
tutta la vita mia, che mi accorgo sarà brevissima, da consumarsi in studi severi
verace eloquenza... e gemendo m'accorgo come le dolenti rampogne di que'profeti
l'occhio fino alla bocca e m'accorgo che la cupola... sembra la
cheto, e datovi orecchio, m'accorgo che mia madre avea pensato prima di
chiusamente, ch'i'sol me n'accorgo, / e quella che guardando il
. viani, 13-115: m'accorgo che sopra un tappeto s'attruciola,
, 205-14: volonteri a la tua lauda accorgo / la grazia tua che, padre
, e le collere colle quali mi accorgo di aver cimentata più volte la paziente
pur gran pezzo spasseggiato aspettando e m'accorgo esser passata l'ora del cominciaménto de'
dottrina. leopardi, 826: mi accorgo bene che la terra ha mutato figura,
ix- 343: ond'io m'accorgo che non vai più dirme / ched ei
declamazioni, e le collere colle quali mi accorgo di avere cimentata più volte la paziente
lassa, sospiro, e ben m'accorgo, oh dio, / che questi miei
lasciai. tasso, n-ii-257: or m'accorgo, dissi, d'esser desto o
rota e discende, ma non me n'accorgo, / se non ch'ai viso
3-517: ora più che mai mi accorgo che picciolissimo errore nel principio causa massima
madregna qualche effetto di madre, m'accorgo ch'ancor sono ammogliato con la disgrazia
: rai che, s'io m'accorgo, / tant'è la mente mia nante
non voglio; / e ben m'accorgo che 'l dever si varca, /
di- vegno: / e poi m'accorgo, ahimè, che troppo errando /
non m'accorsi di quel ch'or m'accorgo / che fu 'l zaffiro l'emispereo
venuta; subito si esacerbò, e mi accorgo che dal modo del suo trattare vuol
. menzini, 5-7: ma io m'accorgo ben ch'esti dottori / hanno in
sofismi, ipocrisia; / ond'or m'accorgo con quanta armonia / possanza, senno
, e di moltissimi altri, m'accorgo che si può etimologizzare sillogizzare, fantasticare
piccole e per cose grandi, mi accorgo di non esser più in famiglia,
meno. imbriani, 2-157: io mi accorgo di non poter più far di meno
, 4-103: mi fermo perché mi accorgo di stare scivolando sulla china dei luoghi
versi son belli davvero, e mi accorgo che i pensieri, prima di andar
manca stilo: / io ben m'accorgo e sommene avveduto, / ma il tutto
di tanti anni. lo saluto. mi accorgo che egli mi risponde appena. a
il suo parere, e se m'accorgo che veramente gli piaccia, siete fritto
ria, vana e fallace, / m'accorgo ancor del manifesto inganno. michelangelo,
, e le collere colle quali mi accorgo di avere cimentata più volte la paziente
). nievo, 1-206: m'accorgo che la novella è finita. per
gallume. di breme, 114: m'accorgo anch'io di non essere ovvio
piccola, e adesso ecco che mi accorgo che ci riusciva, con quel suo fare
. boine, ii-192: se m'accorgo che soffre, che dentro di sé gemita
vento. magalotti, 24-218: m'accorgo che [lo studio del tedesco]
getto con triplice sbalzo, allorché m'accorgo che il mio treno s'è squagliato
. di bremc, 85: mi accorgo che nella situazione attuale la poca mia
. bandello, ii-948: io m'accorgo ben che 'n grave errore / or
voglia di far versi, perché ormai mi accorgo che la forma è inferiore al concetto
rame. tarchetti, 6-ii-604: m'accorgo aver macchiata la carta coll'impressione delle
stizzirsi. carducci, ii-5-121: mi accorgo che, procedendo negli anni, io
ancora. redi, 16-ix-278: m'accorgo molto bene che grande ed esperimentato è
venuta; subito si esacerbò, e mi accorgo che dal modo del suo trattare vuol
piace? spallanzani, i-34: mi accorgo che, ritenuto il medesimo meccanismo,
/ voglie tempraro, or me n'accorgo, e 'nsulse. caviceo, 1-9
simbolo. cicognani, v-1-404: ora m'accorgo che le sue costrizioni [del padre
9-672: è da questo momento che m'accorgo mi scateno. mi sembra di soffocare
tutto quest'anno... mi accorgo che ho vissuto un solo lungo isolamento
/ voglie temprare, or me n'accorgo, e 'nsulse. bellincioni, 1-85
mais hélas! hélas! io poi m'accorgo ch'io come discendente legittimo di don
rota e discende, ma non me n'accorgo / se non che al viso e
(212): ora che io m'accorgo che altri comincia ad avvedersene, non
307: ahimè, e non mi accorgo del fuggire dell'ore? e vo
, 304: dalla porta sola m'accorgo essere questo un albergo sì maladétto che
sì chiusamente, ch'i'sol me n'accorgo / e quella che guardando il cor
in perpetuo. borgese, i-iii: mi accorgo senza dolore di essere un uomo mancato
. algarotti, 1-vii-194: io m'accorgo che, ragionando così a mano a
parte massaggiata diventare freddissima e non mi accorgo quando infila l'ago. massaggiatóre
dea!... / però mi accorgo, e mel ridice amore, / che
! me le palpo ora e m'accorgo di esservi riescito mediocremente. b. croce
son per nozze illustri: or sì m'accorgo / che la barchetta tua va terra
mercanzia. casalicchio, 250: già m'accorgo che in questa mercanzia io ci resto
menzini, ii-223: lettor, m'accorgo che tu dici il vero, / ma
tua salute va minandosi; me ne accorgo. vedi da quanto tempo tu non stai
la febbre. serra, iii-586: mi accorgo in questi giorni, lasciato il letto
non voglio, / e ben m'accorgo che 'l dever si varca, /
quando lo scoppio dovrebbe avvenire, m'accorgo invece che manca la pietra.
quarantanni che faccio la critica musicale m'accorgo solo adesso di tutte le cose semplici,
contornavano: « a milano so e mi accorgo avervi due partiti, ma qui tocco
nate rai che, s'io m'accorgo, / tant'è la mente mia nante
, 2, 51]: mi accorgo che sto divagando sul 'neopurismo 'in
poeti. foscolo, xiv-236: non mi accorgo per altro di essere ozioso..
: nel calcolo di po basso io mi accorgo di una buona aritmetica,..
la guerra una nube lontana, mi accorgo che ho vissuto un solo lungo isolamento,
e discende, ma non me n'accorgo / se non che al viso e di
a vostra signoria per quel che m'accorgo; e vedo d'esser in obbligo
i loro mantelli e ora io mi accorgo che io ho perduto il mio e non
danziamo una passacaglia; ma presto m'accorgo che tutte le coppie eh'erano intorno
forami. manzoni, v-1-28: mi accorgo d'aver fatto un pasticcio di parole
gabbia. lemene, i-27: ben m'accorgo, oh dio, / che questi
ne provo io stesso dispetto, tanto mi accorgo di aver assunto un tono pedantesco,
pavese, 11-ii- 493: mi accorgo che non oso esser cattivo, offendere glialtri
contigua. tarchetti, 6-ii-122: mi accorgo che un uomo ha introdotto una mano
11-128: se si accorgono che io mi accorgo delle loro baruffe fingono di sbertucciarsi,
5-127: a un certo punto m'accorgo d'esser circondato da una torma di babbuini
nello stesso momento mi sveglio e mi accorgo che ho avuto una polluzione notturna.
desiderio] rai che, s'io m'accorgo, / tant'è la mente mia
condescendenza. foscolo, 1-171: però mi accorgo, e mel ridice amore, /
. giovio, ii-125: così m'accorgo che 'l buon vecchio, metta pur
mi fa paura, e quando mi accorgo d'avere una favilla a poca distanza
. magalotti, 23-375: adesso m'accorgo d'aver detto poco, quando
spallanzani, ii-398: sempre più mi accorgo esser difficile l'avere su questa terra
2-396: or qui, signori, m'accorgo in che rav- vilupato labirinto volontariamente m'
. cesari, i-294: ben m'accorgo io che mal potrei io solo reggere
. e le restituiscano terse. m'accorgo poi ch'egli è molto schifoso,
carducci, ii-12-53: nell'anticamera mi accorgo che un de'bottoni della camicia non
. segneri, ii-i: già mi accorgo benissimo che in cuor vostro voi cominciate
. garelli, 132: me ne accorgo dalla facilità con cui ho riespresso i
fu un gran assedio. me ne accorgo solamente ora, riflettendoci dopo tutti questi
, ripieno di maraviglia: or m'accorgo, dissi, d'esser desto o almeno
. foscolo, i-97: però mi accorgo, e mel ridice amore, / che
tuttala sua opera, ora me ne accorgo, consiste nel costringere l'impersonalità del
il quale tutto lieto, or ben m'accorgo, disse: quel che denotano i
gaoiani, 35: se io mi accorgo, puttana, che tu né altri di
). carducci, ii-5-121: mi accorgo che, procedendo negli anni, io
dei 18 mi sconsola perch'io m'accorgo che tu sei caduto in quella stessa malattia
d'arte, le quali, mi accorgo, non son più quelle (pseudo-idee)
oggi: è l'ultimo, e mi accorgo che dovea essere il primo. ma
letto. tarchetti, 6-ii-122: mi accorgo che un uomo ha introdotto una mano
rota e discende, ma non me n'accorgo / se non che al viso e
: se mi guardo intorno, mi accorgo che i contrasti, le rotture tra marito
carrà, 673: caro amico, mi accorgo che le rotture di c..
della scia spumosa e rutilante, mi accorgo di una corda sottile tesa sopra di essa
». tarchetti, 6-ii-122: mi accorgo che un uomo ha introdotto una mano
in saccoccia, « oh, mi accorgo », disse « che ho qui della
fluviale. faldella, 13-99: m'accorgo che mi travasano in un altro battello
. manzoni, v-1-362: io m'accorgo, e forse un po'tardi,
alle streghe'. contile, 1-2-5: m'accorgo non che tu, ma la tua
: se si accorgono che io mi accorgo delle loro baruffe, fingono di sbertucciarsi,
scantona. saba, 6-199: mi accorgo di scivolare un'altra volta nel 'difficile'
piena luce e come vedi non mi accorgo di averli; 2. deducibile
: sto per far scattare robiettivo quando mi accorgo che gesuina verrebbe con la lingua eli
e nel suo viso del tuo amor m'accorgo. tassoni, 5-40: questa gente
. e le restituiscono terse. m'accorgo poi ch'egli e molto schifoso,
mentre cerco a tastoni l'uscita, mi accorgo che pioviggina... ed ecco
. de pisis, 1-506: mi accorgo d'essere scivolato, proprio senza volere
nievo, 1-vi-600: al fatto mi accorgo che non sarei un valente scomunicatore.
sconclusionate. piovene, 15-48: mi accorgo che quanto ti scrivo è abbastanza sconclusionato
dei 18 mi sconsola perch'io m'accorgo che tu sei caduto in quella stessa malattia
luogo); desolato. mi accorgo, contro la sconsolatezza che certe volte ci
a sdipanare l'imbroglio, non mi accorgo neppure più di quello che faccio. calvino
, 304: dalla porta sola m'accorgo essere questo un albergo sì maladetto che
fa superficie. calvino, 3-124: m'accorgo che la penna non ha lasciato segno
rota e discende, ma non me n'accorgo / se non che al viso e
xviii secolo. calvino, 17-63: m'accorgo che sto spiegando nel suo essere aperta
la vorrìa per moglie. io mi accorgo che sono pallidi, perché così come
apodittico. mamiani, 10-i-350: m'accorgo che in sino a qui sonproceduto assai franco
serpeggia alle gambe, e me ne accorgo la sera. praga, 4-269:
sentimento. foscolo, i-97: mi accorgo, e mel ridice amore, / che
). redi, 16-viii-240: m'accorgo essere [la balia] scarsa dilatte per
ancora, delaretino, 20-301: mi accorgo che il ridere a la sgangaratachina a tutti
sconosciuta. borsi, 2-12: stasera m'accorgo di non avere scritto altro che sciocchezze
mandare, metdicendo: « ben m'accorgo io, gismondo, che tu in questo
balia, che di quando in quando m'accorgo essere scarsa di latte per molti contrassegni
artistica, in parte raggiunti, mi accorgo subito che essi ebbero bisogno di molta
'l par ritrovar, et or m'accorgo / ch'i'ne son lunge, or
e sfaville. baldi, 88: m'accorgo che [pane] l'hai visto
idee sopra quella ragazza; me n'accorgo alle visite frequenti che fa alla madre.
, se cammino un po'soprapensiero, mi accorgo delle demolizioni soltanto quando faccio per entrare
casalicchio, 250: già m'accorgo che in questa mercanzia io -inetto
. passeroni, 2-156: io m'accorgo intanto, ahi lasso! / che l'
lontano. spallanzani, i-34: mi accorgo che, ritenuto il medesimo meccanismo, si
se cammino un po'soprapensiero, mi accorgo delle demolizioni soltanto quando faccio per entrare
buon'ora certamente, e me n'accorgo, ché tu tieni ancora chiuso uno sportello
fuorviato, distratto che quasi non mi accorgo di accompagnare maurizio nell'ingresso. 2
io rideva... io che mi accorgo che il ridere a la sgangarata l'
taglio. pirandello, 8-1059: m'accorgo che 'alla guglielmo'non possono più venire
, e attenzione agli scarti; se m'accorgo d'un tanèo, smetto!
d'impiccio, / perch'io m'accorgo a un certo tentennio, / che gli
siderio] rai che, s'io m'accorgo, / tant'è la gente mia nante
de pisis, 1-506: ma mi accorgo d'esser scivolato, proprio senza volere,
trascinare. carducci, ii-9-258: ora mi accorgo di essere proprio eloquente, e veggo
parmi da contentarcene: anzi ora mi accorgo che noi abbiamo travalicato un pezzo la
le masserizie. faldella, 13-99: m'accorgo che mi travasano in un altro battello
aretino, v-1-185: ma io m'accorgo di non parlare al proposito, perché
dei 18 mi sconsola perch'io m'accorgo che tu sei caduto in quella stessa
arbasino, 54: ripensandoci adesso mi accorgo di tutto quel che ha fatto quella
martini, i-i- 52: m'accorgo che la mia abilità venatoria è diminuita di
e discende, ma non me n'accorgo / se non che al viso e di
ria, vana e fallace, / m'accorgo ancor del manifesto inganno. lubrano,
e allora, zac! non mi accorgo forse, come sempre per la prima
. pea, 7-98: mi accorgo che la porta ha la zoccolatura traforata.
chiude via il bambino che non mi accorgo neanche che c'è. = voce
ecco che alle prime parole, già m'accorgo di voler 'elegantizzare'. prima di cominciare
giusti, iv-5: rileggendo la lettera m'accorgo d'aver abusato de'salmi. il
li prendo per pipisti. poi mi accorgo dell'errore. pippaiolo, sm.