, 4-56: e si accasciava veramente accorato come se si fosse davanti a qualcosa d'
per ironia. = deriv. da accorato. accorataménte » avv. con
suo padre. = comp. di accorato. accoratézza, sf. accoramento
deriv. da accorare. accorato (part. pass, di accorare)
, 4-12: non deluso, ma accorato di una realtà così misera. pratolini
. pratolini, 2-121: glielo disse accorato: che le voleva bene veramente,
, dicevano ad ogni porta, con accorato accento: « bello, bello! »
: si sente quel gemito lungo e accorato di invocazione a maria. valeri,
, 1-59: ascolta il sottile pianto accorato / che viene dal cuor della terra
anche in lui s'avvertiva un senso d'accorato pes simismo; era diventato
pendente, perché mi vedea una faccia da accorato, mi disse [ecc.]
sua ferita, / ch'eo moga accorato d'amore. accoratóio, sm.
, agg. afflitto, appenato, accorato; che ha dolore fisico, dolorante
: egli era preso da uno strano, accorato, assillante sentimento d'amore per quella
, e tu tremula rifai / nell'accorato tuo balbettamento. stuparich, 5-409:
petrarca, prende l'accento umile e accorato della preghiera cristiana. -acqua in
dietro l'associazione nazionale italiana, e pare accorato e rassegnato, calare la sua bandiera
influenti di roma, e un carteggio accorato, violento, supplice, iroso coi segretari
eccolo spuntare dietro una foglia per nulla accorato, anzi saltellante e vispo più che
il conversevole alberto, col suo fondo accorato, la sua memoria di ferro, la
che viene dal cuore, profondo, accorato (un sospiro). lorenzo de'
il perini crolla il capo tra accorato e cruccioso mormorando -s'invecchia.
non dorme: ascolta il sottile pianto accorato / che viene dal cuor della terra -o
sconveniente; meritevole di biasimo, di accorato rimprovero, di aperta riprovazione. de
egli è destino che io debba morire accorato d'un desiderio sempre deluso. manzoni,
, uomo cauto, fu chiamato egregiamente accorato. collenuccio, 44: al regno il
: il piovano, in uno sfogo accorato e umanissimo, gli fa la storia della
il conversevole alberto, col suo fondo accorato, la sua memoria di ferro, la
dal viso e dallo sguardo umile, accorato amore. -impressionare, commuovere violentemente
il conversevole alberto, col suo fondo accorato, la sua memoria di ferro,
vedono: si sente quel gemito lungo e accorato di invocazione a maria.
da una ninfa pensosa in un suo accorato pudore, raccogliesi dentro la bruna conciglia
-che esprime dolore, afflizione; accorato (l'aspetto, il pianto)
profondo turbamento, da viva afflizione; accorato. boccaccio, vii-189: e'mie'
le lagrime, il pallore, l'accorato silenzio. -pronunciare ad alta voce
4-30: nonostante... un carteggio accorato, violento, supplice, iroso coi
prossimi, subito, / o madre, accorato / che niuno m'avesse guardato.
, sofferenza, intimo tormento, accorato dolore; gemito, lamento; discorso,
ha un tono triste, dolente, accorato; che manifesta dolore, sofferenza,
]: elio [achille] ave accorato patreto e matreta... occidendo per
attenuato. carducci, ii-13-49: sono accorato delle tue condizioni, 0 meglio delle
, penosamente; con tono triste e accorato; con un atteggiamento che rivela lo
, o per implorare, con tono accorato, corrispondenzad'amorosi sensi. guittone,
con atteggiamento o con tono triste, accorato. grazzini, 2-130: lo
tristezza, un'intima sofferenza, un accorato dolore. alfieri, 4-180: dell'
-che ha un tono triste, dolente, accorato; cupo, profondo, lamentevole (
empieva l'aria di un sordo, accorato muggire. -per metonimia: risonare
intenzione ironica, scoramento improvviso, rammarico accorato, oppure vivace dissenso, reciso rifiuto
multo iusta che secondo ch'elio have accorato patreto e matreta... occidendo per
-in esclamazioni che esprimono un dolore accorato, un disappunto, un cordoglio, un'
una suggestiva malinconia, un senso di accorato struggimento, di commozione (un fenomeno
justa, che secondo ch'elio ave accorato patreto e matreta... occidendo per
pendente, perché mi vedea una faccia da accorato, mi disse: micillo,
alberto [cecchi], col suo fondo accorato, la sua memoria di ferro,
servire altrui. -appassionato, accorato (un discorso, una perorazione).
poterlo indurre ad alcuna favorevole piacevolezza, accorato, restò sette giorni e sette notti
indulgere eccessivamente a toni patetici, di accorato tormento. nievo, 1-5: il
che tuto torze. -fervente, accorato (una preghiera). 5.
ai barbari d'ogni parte irrompenti séguita accorato e pur securo l'opera sua di
i-41: ciò che sopra i terrori dell'accorato profeta a me cagiona meraviglia e spavento
soldati stranieri d'ogni parte irrompenti seguita accorato e sicuro l'opera sua di civiltà
cui perdita, come alcuni raccontavano, accorato morì, quantunque altri il faccian morto
. casini, ii-32: così piagneva l'accorato pontefice l'affascinamento di alcuni sacerdoti che
visconti, 530: iddio pentirsi? iddio accorato? chi lo intendesse prosaicamente, crederebbe
prossimi, subito, / o madre, accorato / che muno m'avesse guardato.
che dalle parole, dall'accento tragico e accorato di lei, che questo 'qualcuno
loro liberazione di man de'turchi ed accorato dall'altra dall'avviso funesto della mortai
riaccorato, agg. nuovamente afflitto, accorato. aretino, 9-394: eccola riaccorata
, con valore iter., e da accorato (v.). riaccorciare
di un amante solitario, un desio accorato, un'attesa vana;
/ dove il doppio d'argento / ricompita accorato / il suo accordo impotente / a
lo si vedeva dal bisogno ricorrente e accorato di giustificarsi, approvarsi. 5.
sedi dei maggiori partiti si rinnovava l'accorato, consueto traffico di telefonate per subentrare
bimbo] il timbro più segreto e accorato della giovinezza, nell'arie famigliari che
dove il doppio d'argento / ricompita accorato / il suo accordo impotente / a sanar
iconografia tradizionale ritrae in atteggiamento compunto e accorato. san marco, sm.
dischiuse, un antico, saputissimo, accorato sorriso. fenoglio, 5-i-530: il vecchio
festino di moloch, ma in tono accorato, tra lirico e satirico,..
fondo un terror vago, uno sbalordimento accorato, l'intermittenza dolorosa della ragione annebbiata
liscia. savtnio, 12-187: nell'accorato canto di giocasta, c'è il dolore
, o meglio: dell'affettuoso, accorato giudizio dell'amico su di lui.
trecciolinoa coda di sorcio e un'aria d'accorato sbalordimento. -servettuòla. pananti
altro. monelli, 2-436: evitai con accorato sentimento gaio cesare, che era quella
agg. letter. preoccupato e insieme accorato, pieno di ansia e di malinconia.
il vezzeggiativo sulla bocca materna ora sonava accorato « è troppo buono ». gozzano,
, o le rivela; dolente, accorato. bandello, ii-1197: i già
tristezza di un amante solitario, un desio accorato, un'attesa vana ^ gittò un
. stornando gli occhi da quel volto accorato. r. sacchetti, 1-134: esitava
, mise non grande strido come se fusse accorato, e trovarlo morta. novelle anonime
22-i-2154: nell'azzurro del sole superstite, accorato, un ragazzo si perde in un
. pregare in modo umile, pressante, accorato una persona, e in partic.
altri) qualcosa in modo umile e accorato (anche in relaz. con una prop
personaggi influenti di roma, e un carteggio accorato, violento, supplice, iroso coi
che ha tono di umile sottomissione, di accorato lamento o, talvolta, fastidiosamente querulo
a coda di sorcio e un'aria d'accorato sbalordimento. = dimin. di treccia
- anche: tenue e palpitante, accorato, trepido (sospiri amorosi).
5. manifestazione di cordoglio, di dolore accorato accompagnata da lamenti, pianti e grida
con atteggiamento o con tono triste, accorato. manzoni, pr. sp
2. per estens. lamento accorato e insistente. pratolini, 8-117:
il vezzeggiativo sulla bocca materna ora sonava accorato « è troppo buono ». bacchetti
. 4. figur. accento accorato, fremito nel tono di voce di
vivere in stato violento. -molto accorato (una preghiera). marini,
sembra, a vederla, nel suo accorato silenzio, più visceralmente legata a quel
3. magonóso, agg. accorato, crucciato, tormentato. arpino,