violetto. accecare (disus. acciecare), tr. [accèco, anche
detto, e ponete le falsità per acciecare il popolo? bisticci, 428: i
ella avea iscritto serocchia: parvele d'acciecare sirocchia, e di segnare così fatte
— deriv. da accidia. acciecare e deriv., v. accecare e
fumo d'ambizion, che fa sovente / acciecare nel letto anche l'onore. baretti
che fa seccar loro il latte e acciecare. = voce dotta, lat
consequenzie, con moltitudine di errori per acciecare il popolo: e ne l'altro era
consequenzie, con moltitudine d'errori per acciecare il popolo; e ne l'altro era
= comp. da dis-con valore privativo e acciecare (v.). disaccocciare,
dovettero rifarne la porta e sbarrarla e acciecare le finestre a piano terreno, perché
dell'uomo dabbene che non si lasci acciecare da avversione di parte, pessima delle
esita, un momento, prima di acciecare quei guerci collo splendore del suo formidabile
di casa. -letter. acciecare. montale, 1-124: la troppa
cosa da mortificare l'ingegno e da acciecare gli occhi. niccolini, iii-239:
: cosa da mortificare l'ingegno e da acciecare gli occhi. ranieri, 33:
,... potè in quel caso acciecare la sua [di luigi xi]
, / non salir monti ed un uomo acciecare ». / risposer gli altri: