il bombo e il tuono; / accieca il fumo, il foco arde e s'
, ii-286: ira, pessimo vizio, accieca mente; / incende e turba om
e però credo solo che 'l peccato / accieca tomo e sì lo fa smarrire /
quel piacere o quel dolor particolare gli accieca del giudizio. segneri, iii-2-16: uno
l'ambizione e voglia di regnare / accieca sì le menti de'mortali, /
/ de'mangiari e degli umidi, s'accieca / il corpo. targioni tozzetti,
primo, e cavalo; e gli altri accieca. 9. accecare il metato
sguardo la notte allumina e 'l dì accieca. sacchetti, ii-179: noi eravamo
fede, è da sfuggire, perocché troppo accieca ed estenua di danari. boccaccio,
assorda il bombo e il tuono; / accieca il fumo, il foco arde e
49: la muraglia di fronte che accieca il cortile / ha sovente un riflesso di
che l'amore del mio paese non m'accieca fino al pùnto di calpestare il mio
irregolato e lascivo amore benda quasi e accieca coloro cui si appiglia. cappello, ix-59
un po'quel lume dinanzi, che m'accieca... mi dà una noia
de'gioielli / il bugiardo baglior che non accieca. abba, i-43: questo gran
il bombo e il tuono; / accieca il fumo, il foco arde e s'
iii-xoi: il fiume de la stizza m'accieca e la furia m'incolla le labbra
/ di batillo catamito. / tanto accieca, ohimè, le menti / bacco ai
202: quella cupidità del dominare che gli accieca, gli accieca ancora nel maneggiare questa
del dominare che gli accieca, gli accieca ancora nel maneggiare questa impresa; perché,
spegne, e per cosi dire, l'accieca: non altrimenti il suono dentro alla
, e che in sua tanto gli accieca l'ira fondata nell'onore, che li
11 furore ch'è in lui l'accieca. aretino, ii-56: mi vien
ma si liquefà il piombo e si accieca la vista. accolti, 1-15: linea
fede, è da sfuggire, perocché troppo accieca ed estenua di danari. petrarca,
non le disfà, ma le accieca e nasconde; di maniera che il nascere
: questo fa la superbia, che accieca più che tutti li altri peccati.
l'amor ed esistimazióne di se stesso accieca. davila, 171: espurgato il
, è da sfuggire, perocché troppo accieca ed estenua di danari. muratori,
se troppo il guardi, il sol t'accieca, / perché molto possente è l'
premermi, a investirmi, e m'accieca l'intelletto, e mi ferma perfino le
infiamma l'ira e col suo fumo accieca il discorso. g. gozzi, 504
gioielli / il bugiardo baglior che non accieca. alvaro, 2-101: un rubino della
gl'inchiostri, imbava le scritture, accieca i caratteri e si consuma da carta
siena, iii-107: [l'jamor proprio accieca l'anima, e non le lassa
, la forza toglie, lo viso accieca, la voce inacerbisce. 4
, incapace a tanto eccesso, / accieca ed addolora al tempo stesso. foscolo
iii-107: [l] 'amor proprio accieca l'anima... e ingenera impazienzia
. sacchetti, v-60: la lussuria accieca, la lussuria assorda, che pare
, i-123: e gela e imbianca e accieca e cava lagrime / e tutto infiocca
corpo, ma per sua nequizia / lo accieca in tutto. machiavelli, 7-5-36:
ma si liquefà il piombo e si accieca la vista. baldinucci, 109
ma si liquefà il piombo e si accieca la vista. massaia, v-90: riempita
alla lontana dal peccato, che ci accieca. -andare lontana parte: partire per
è tenebre, che più dell'egizzione v'accieca? campailla, 1-5-17: perché ancor
po'quel lume dinanzi, che m'accieca. c. bini, 1-100: io
, è da sfuggire, perocché troppo accieca ed estenua di danari. sbandiscilo,
io-145: la muraglia di fronte che accieca il cortile / ha sovente un riflesso
po'quel lume dinanzi, che m'accieca... mi dà noia. pascoli
il pensiero di dolersi la passione che accieca la mente ed obumbra l'intelletto d'
, assorda il bombo e 'l tuono / accieca il fumo, il foco arde e
l'orizzonte / a dove il mondo accieca per l'occaso. -fare zona
amore che ti portano qualche volta gli accieca alquanto, e'non veggono bene spesso
peccato sopra peccato, sempre più si accieca da sé. g. gozzi,
477: credo solo che 'l peccato / accieca tomo e sì lo fa finire,
pure di notte e il dì gli accieca, perocché non può vedere né udire
male conduce i suoi innamorati petti, accieca lo 'ntelletto, spegne la conscienzia, la
, ma per sua nequizia / lo accieca in tutto. porcacchi, i-376:
si pone a un fumo che l'accieca, / sicché per forza a piangere è
? il torrente d'oro / che accieca? la prora ardente / che navigando,
pure di notte e il dì gli accieca. boccaccio, v-148: i gai uccelli
: la privazione del dolor del cuore accieca la mente, ma la moltitudine de'
fa dimenticare l'esperienze del passato e accieca intorno agli avvisi dell'avvenire imminente.
ulisse con la trave infuocata in punta accieca l'occhio di polifemo. lanzi,
mente, incapace a tanto eccesso, / accieca ed addolora al tempo stesso. cesari
ma l'oro di virgilio isbiadisce e accieca nel meccanico classicismo di quel perpetuo raccozzatore
, e la ragione di stato, che accieca gli uomini et in ateisti et in
più rigoglioso delle indoli giovanili, loro accieca la fantasia, spossa la memoria, infingardisce
. sermini, 43: tanto t'accieca il peccato rapace / della superbia che
non è una gonfiatura o vanità che accieca il popolo, ma sì bene una cosa
orlando ama angelica, 11 furore accieca per modo agricane ch'e'lo ridisfida.
parti superiori e offende le semente e accieca gli scoli. cattaneo, iii-4-89:
primo e cavalo; e gli altri accieca e rimettivene un altro similmente cavato da vite
alla cieca, / del livor che l'accieca / e lo strugge e lo rode
, è da sfuggire, perocché troppo accieca ed estenue di danari. sbandiscilo adunque
è molto nociva a'difensori, perché accieca le piazze e dà comodo al nimico
po'quel lume dinanzi, che m'accieca.. mi dà una noia..
saliva tanto accesa e mordace che lo accieca. redi, 16-vii-145: per questi due
, iii-256: poi che il dubbio l'accieca / e scoratas'addorme la fede, /
de'raggi suoi si smarrisce e s'accieca. 2. figur. vivacità
cinema allumina e 'l dì accieca. tografico o di un fotografo
. baldini, i-755: l'assito accieca quasi interamente lanavata di sinistra che resta immersa
spande gl'inchiostri, imbava le scritture, accieca i caratteri e si consuma da carta
male conduce i suoi innamorati petti; accieca lo 'ntelletto, spegne la conscjenzia,
mi arresta, se pur non mi accieca. cesarotti, 1-xiv-83: molti ancora
dire amore di se stesso, il quale accieca... la persona. brusoni
mente, incapace a tanto eccesso, / accieca smontare l'oggetto letterario e scomporlo
arresta, se pur non mi accieca. a. cattaneo, iii-103: il
alfieri, 1-23: l'ira ti accieca; un odio in lui supponi / che
ulisse con la trave infuocata in punta accieca l'occhio di polifemo. fucini, 503
x-2-320: torridità, siccità ii sole mi accieca, il caldo mi snerva.
da fanciullo, a cui la passione accieca gli occhi dell'intelletto, che delira,
cavalca, 21-182: poi l'uomo accieca in tanto, che pecca manifestamente,
intorno agli occhi, il quale gli accieca e massimamente del mese d'agosto.