notti per settimana mi svegliava. io accettavo, i suoi amplessi con l'indifferenza
spesso di urla ed insolenze che io accettavo convinto di meritarle. b. croce,
che speravo di udire, e ch'io accettavo senza discernimento perché ne avevo il più
soffici, iv-414: del cubismo però non accettavo né l'estremismo teorico, né l'
ci, iv-414: del cubismo però non accettavo né l'estremismo teorico, né l'
con la debita docilità di scolaro, ne accettavo tàluni; non però che non mi
municipale, facendomi responsabile, se non accettavo, di una crisi dannosa e indecorosa
croce, ii-6-413: scolaro del labriola, accettavo per fede e rispettavo...
si sarebbe detto, per vedere se accettavo la sua larvata proposta.
pavese, 9-11: gli dissi che accettavo, a patto però di vivere per
. dagli uomini. moravia, xii-18: accettavo di essere mantenuto da mia madre,
, 3-85: io non ridevo, né accettavo la sua provocazione, no, non
. dossi, 3-49: ben volentieri accettavo ogni presente dalla parenteria, sbudellando i
, per decidere, insomma, se accettavo o meno la sua interpretazione. -con
palazzeschi, 3-85: io non ridevo né accettavo la sua provocazione, no, non
11-76: io le [censure] accettavo, come soglio, con rassegnazione e
. dossi, 3-49: ben volentieri accettavo ogni presente dalla parenteria, sbudellando i
svantaggiosa. maurensig, 145: accettavo i sacrifici anche quando sapevo che per me