= voce dotta, lat. acceptare, frequent. di accipere *
acceptàtor -óris (ii-iii secolo), da acceptare. accettazióne, sf.
, stette alquanto perplexo de non acceptare l'invito per rispecto che li piedi li
tempo regimenti e populo che gli dovesse acceptare in figlioli e decorargli de militare splendore
: intenderete la dureza del vincula allo acceptare il deposito et al non volere più
/ col guanto almen se degni de acceptare. caporali, i-106: tentar mandarlo
266: e1 pregò el volesse acceptare e ascondere, perché il cavaliero del
università, sia tenuto di ricevare et acceptare et iurare l'officio de la detta
più, possa o debbia ricevere o acceptare, pregare o aringare per alcuno o alcuni
.. stette alquanto perplexo de non acceptare l'invito per rispecto che li piedi
università, sia tenuto di ricevare et acceptare et iurare l'officio de la detta camparla
cittadino tomaso di giovanni cellesi di dover acceptare di essere nostro guardiano con piena potestà
questo loro accordarsi, mi consiglierebbe ad acceptare el partito. galileo, 4-4-307: quai
che questo cervello di spugna vo- gla acceptare li benefici. -colpo di spugna
machiavelli, 14-i-327: non hanno voluto acceptare questo partito, ma, gente corropta
accordo, ma non li ho voluti acceptare per mostrarli quanta vanità sia dove le