, di abbacinare), agg. accecato per supplizio col bacino rovente. d'
salvamento. 2. abbagliato, accecato dalla troppa luce. iacopone, 75-29
: e me la luce sì m'ha accecato: / tanto lustrare de lei me
. -affascinato di se stesso: accecato daltamor proprio. della casa,
abbarbagliare), agg. abbagliato, accecato; stordito. ariosto, 2-55:
), agg. (anche abbr accecato). ant. e dial. abbracciato
suo padre, da quello stesso fusse accecato e vestito frate. tasso, 18-84:
1-392: quando veramente si svegliò, fu accecato dalla luce che entrava da tutti i
aweghi, imperocché quando egli t'ha accecato, si fa di te poi cheunque
. pietro nati si crede che sia accecato. leopardi, 886: ne'paesi
ojetti, i-747: tendoni e arazzi hanno accecato i finestroni michelangioleschi ed escluso il sole
ingolfossi. = comp. di accecato. accecato (part. pass,
= comp. di accecato. accecato (part. pass, di accecare)
napoli, e in quello per vecchiezza accecato della vista miseramente finì sua vita.
rimembranza della luce, in un vecchione accecato da bambino. svevo, 3-585:
la quale [cedola] plauziano, accecato dall'ambizione, gli fece: donde
1-22 (i-267): sfrenato ed accecato appetito. vasari, i-610: veramente
. pirandello, 7-521: vinto e accecato dal bisogno cocente e smanioso d'un
esso ponte di due archi, già accecato. targioni tozzetti, 12-3-150: in
mi risalivan nell'anima, dal pozzo accecato della fanciullezza, i sentimenti morti dei
scherzosa). tassoni, 8-63: accecato de gli occhi e de la mente,
rivelai tutti i precedenti; come, accecato dalla disperazione di non poterla più rintracciare
vivere di lamento / come un cardellino accecato. bartolini, 1-232: in tali
antonio, essendo de l'amor di lei accecato, cascò in umore di voler la
in openione, essendo da la concupiscenza accecato, al padre di lei liberamente parlare
cimbèllo e da le sue irregolate passioni accecato, non cessava spiare i modi e le
entrò in openione, essendo da la concupiscenza accecato, al padre di lei liberamente parlare
condannata. boccalini, i-332: o accecato da infelice pazzia o contaminato da malignità
la sua vendetta, egli è tanto accecato dalla sua ira che il rovinare mille uomini
beicari, 1-37: tutto il mondo è accecato sotto il parere: fate del pazzo
fermai sotto la scala dove dal lucernaio accecato volavano gocciole e odor d'acqua.
manda me / ch'ebbi il padre accecato da costoro, / accecati e tagliati i
già me dissero alquanti sperimentatori ch'aveano accecato collo smeraldo de quelli serpenti ched erano
volti, / soltanto per vedermi già accecato / dal disintegratore scoppio / della tua luce
un gatto caduto giù da un tetto, accecato dalla furia e dal dolore, afferrò
(anche excecató). ant. accecato, reso cieco. gravina, 286
il volto. tassoni, 8-63: accecato de gli occhi e de la mente,
duca di spuleto e di camerino, accecato dalla ambizione ed esagitato da l'empie
, 341: il vecchio capo di falco accecato gli cadde sul petto e incominciò a
duca di spuleto e di camerino, accecato dalla ambizione ed esagitato da l'empie
goldoni, iv-228: -chi vi aveva accecato? -non so. un fanatico amore.
. non s'è mai visto così accecato! de marchi, ii-116: non dico
salvare il povero giorgio, troppo ingenuo e accecato dal fascino di quella donna. linati
10. pazzo d'ira, accecato di furore, di dolore; in
messo in mano de'suoi inimici e fu accecato. boccaccio, dee.,
. verga, 4-15: tornò indietro accecato dal fumo, pallido come un morto,
gatto caduto giù da un tetto, accecato dalla furia e dal dolore, afferrò co'
in mano de'suoi inimici e fu accecato. bibbia volgar., iii-579: cotale
valori, di pervenire alla verità; accecato da una passione troppo viva. dante
, agg. ant. abbagliato, accecato. -al figur.: confuso,
fermi immarcire la parturita rosa e l'accecato corimbo affondato innanzi che la vita acerba
cavalca, 21-164: essendo imprigionato e accecato e in molti modi tribolato, stette
, corrotto. ariosto, 34-64: accecato l'avea l'incesto amore / d'una
di rughe incipienti. pirandello, 5-24: accecato dall'ira, dal dolore, aveva
. per estens. perverso, malvagio; accecato da ira furibonda; rabbioso, furente
gatto caduto giù da un tetto, accecato dalla furia e dal dolore, afferrò co'
. (ant. enfellonìo). accecato, sconvolto dall'ira, profondamente adirato
un gatto caduto giù da un tetto, accecato dalla furia e dal dolore, afferrò
volti, / soltanto per vedermi già accecato / dal disintegratore scoppio / della tua
, iii-112: ha [il languore] accecato in gran parte l'intelletto,.
23: così questi filosofi v'hanno accecato lo intendimento vostro, di che non vedete
, ingannato; confuso. -anche: accecato dal dolore, dall'angoscia; sconvolto
confuso. - anche: ottenebrato, accecato (la mente, la ragione)
, 8: quel cavaliero, tutto che accecato dalla passione e dello sdegno, non
dice qui in tebe, che ti hanno accecato gli dèi per loro invidia?
il loro tempo. porzio, 3-21: accecato dall'ambizione e invescato nella dolcezza del
vivere di lamento / come un cardellino accecato. = voce dotta, lat
malevolenza o rancore; completamente dominato, accecato dall'invidia, dalla stizza.
venat. uccello da richiamo non accecato. l. ugolini, 142
75-28: me la luce sì m'ha accecato: / tanto lustróre de lei me
palazzeschi, 5-391: una moglie aveva accecato il marito con le cesoie, una
forse avete fatto bene... accecato dall'ira sarei stato capace di spaccargli
darvi altra risposta! carducci, ii-1-270: accecato di malignità scende in tali errori che
inetto. malispini, 172: accecato della vista,... miseramente
apparente è quando l'animo nostro, accecato dalla sensualità, seguita la voluptà e
. pratolini, 2-405: è stato accecato da una passione morbosa per l'amante
, in cui l'omonimo protagonista, accecato dalla follia, si lancia contro i
l'infernal nube del lutero, quantunque avesse accecato molto paese, non di meno in
volti, / soltanto per vedermi già accecato / dal disintegratore scoppio / della tua luce
internai nube del lutero, quantunque avesse accecato molto paese, nondimeno in quel di
gatto caduto giù da un tetto, accecato dalla furia e dal dolore, afferrò co'
el-cader, de'maria neri, è accecato. tornerà poi qua a cheren a farsi
sopra l'oceano indiano, è stato accecato da quello che agli esperti è parso
(l'occhio, la mente); accecato (una persona: anche al figur
i-797: la novella di stesichoro, accecato dai due dioscuri per l'oltraggio da lui
vivere di lamento / come un cardellino accecato. montale, 13-108: si aprono venature
, i-292: come il canniccio è accecato..., gli si dà il
un uomo battuto dal vento, / accecato di neve -intorno pinge / un inferno
pozzo alcuno, come colui che era accecato dalla prestezza, s'abbatté a dar
, 8: quel cavaliero, tutto che accecato dalla passione e dallo sdegno, non
1-i-1-131: m'è sempre parso che leonardo accecato dallo psicologismo non abbia mai inteso di
puerizia ero pulzèllo; / ora son sì accecato / ch'i'son co'vizi condotto
dalla luce al buio egli resta quasi accecato e deve riaggiustare la sua vista ogni
era ritornata a godere la confidenza dell'accecato marito, riprese animo. = comp
i-797: la novella di stesicoro, accecato dai due dioscuri per l'oltraggio da
rimembranza della luce, in un vecchione accecato da bambino. pellico, 2-397: la
lampione (o poesia!) / accecato da zolle e da sassate / che sboccia
piccolo ring, ai gridi / del pubblico accecato da diverbi / ironici e cattivi,
dettemi in prima, smarrito dalla ragione et accecato della presenza del duca. piccolomini,
b. davanzati, i-180: seiano, accecato da troppa fortuna e riscaldato da livia
entrò in openione, essendo da la concupiscenza accecato, al padre di lei liberamente parlare
e l'uomo che non vuol vedere rimane accecato, perché dio la grazia rifiutata ritira
, 1-25: filippo... era accecato dal bisogno di sviare con una spavalderia
quell'insolente canaglia. massaia, vi-69: accecato dal diavolo, in tutte le confessioni
. de marchi, 1-329: quasi accecato da una sanguigna vertigine non capiva più
oreste... uccise la madre non accecato da furore di mente,..
passione del giuoco lo aveva talmente accecato. -con litote: abbondare.
un errore. carducci, ii-1-270: accecato di malignità scende [il fanfani]
. iacopone, 27-19: mo so accecato en un fondo scurato, / nel
semestre di fitto di casa. accecato (v!). semiaffogato
. cavalca, 9-213: essendo egli accecato per grande vecchiezza, nientedimeno andava pur
e un giorno, quando crederanno averlo accecato, incatenato, seppellitoper sempre, il popolo
agg. letter. ant. cieco, accecato (anche al figur.).
. ant. e letter. cieco, accecato. - anche sostant.
, demente, fuori di sé; accecato dall'ira (anche nelle espressioni smarrito
dettemi in prima, smarrito dalla ragione et accecato della presenza del duca, con gran
rimembranza della luce, in un vecchione accecato da bambino. -che esprime
. giorgio dati, 2-1520: tanto fu accecato il popolo in uesto errore che
mi ammazza, perché sono un povero vecchio accecato ed abbandonato. -ant.
passione, da un'emozione vivissima; accecato dall'ira; sconvolto dalla paura.
. firenzuola, 2-270: io, accecato dal dolore e dal sopruso ch'io mi
ti volti, / soltanto per vedermi già accecato / dal disintegratore scoppio / della tua
, 1-25: filippo, ch'era accecato dal bisogno di sviare con una spavalderia i
cercatori tapini, n'era spesso infocato, accecato e precipitato su certi cenci sporchi,
vulcanico eczema. -piagato, accecato (un occhio). f.
1-99: non vede l'uomo così accecato per dove uscire al suo disegno e stricarsi
per ripulirlo. landò, i-5: accecato sei, se non t'accorgi che per
stuparich, 5-358: ero a tal punto accecato dalla mia sicurezza, che solo quando
contesto metaforico. landò, i-5: accecato sei, se non t'accorgi che per
lo e da le sue irregolate passioni accecato, non cessava spirare i modi e
conoscere i beni della eterna vita, accecato poi dal desiderio di regnare e scordatosi delle
faccia a cinci, che ne resta accecato e con quel senso d'umido in bocca
e 'topi. landò, i-5: accecato sei, se non t'accorgi che
palagio dove lo forte e potente sansone fu accecato e tosorato per operazione della moglie.
e rileggendo ora queste tue lettere mi sento accecato dallo sdegno. -trarre fuori
: i feroci unghioli del gatto lo avevano accecato! ojetti, ii-672: s'era
rimembranza della luce, in un vecchione accecato da bambino. pascoli, 515:
incantate. -non vedente, accecato, abbagliato; cieco. -anche sostant
cavalca, ii-18: sedechia re fu accecato, ed i figliuoli in prima uccisi
anche sostant. de, fosse accecato interamente dalla passione, ne'suoi lucidi