di accecare), agg. che acceca (per eccesso di luce, di riverbero
che le si schiude improvvisamente dinanzi l'acceca. idem, ii-217: questo cielo
, ii-217: questo cielo implacabilmente azzurro m'acceca e mi fa male. d'annunzio
coricarmi perché ho un sonno che m'acceca. tozzi, i-45: sentì gli
un nuvolo di polvere che m'involge e acceca. calvino, 1-392: quando veramente
procura di fare si è che ti acceca, acciocché veggi, perché
1865: la vanagloria... / acceca l'alma della sua conoscenza. boccaccio
come più guarda il sole, più s'acceca. sacchetti, 140-11 (309)
(femm. -trice). che acceca, che offusca la vista. - anche
, soffiando raggi affogati... acceca gli occhi. fioretti, xxi-949 (26
li strapazza come foglie, / li acceca il sole, la pioggia li annega.
, iv-2-1343: la gran luce m'acceca. i riflessi acuti mi trafiggono come
si snoda in un barbaglio / che acceca. linati, 30-57: il giovine
dagli occhi tuoi il velo che gli acceca e non ti lascia veder il camino
mi meraviglio di tuo marito che non acceca con tutto quel rosso *. egli
folle, insensato; parossistico, che acceca la mente, sconvolge la ragione, irrefrenabile
assassinio; e nondimeno l'amore li acceca senza depravare la loro anima e cancellarvi
mio pianto / dalla menzogna che vi acceca. govoni, 180: 4 ii confessionale
ant. atto ad accecare, che acceca. savonarola, 5-ii-19: quanto
l'implacabile, / sparge spazio, acceca mete, / è l'estate e nei
come più guarda il sole, più s'acceca. caro, 3-364: hanno [
fa / un sudario, il verde acceca, annera / il rosso come di vecchio
col tàitte, di un ricco che ti acceca col brillante chimico dell'anello, perché
affogati e risplendendo colli suoi raggi, acceca gli occhi. viani, 14-503: le
quella luce di facile stella che s'acceca. -lunghezza proporzionata e armoniosa di
182-4: ira, pessimo vizio, acceca mente, / incende e turba om dentr'
alapidato. giamboni, 133: giudicare altrui acceca 10 lume della propria coscienza; però
l'implacabile, / sparge spazio, acceca mete. -che non consente scampo
la gelosia... del tutto acceca gli occhi de l'ingelosito. d.
, caino, / qual insania t'acceca? [sostituito da] manzoni, pr
e la ragione e rimbambisce gli adulti, acceca i veggenti, istupidisce i savi,
brancati, 4-209: quando vede ricchezza, acceca, come un pesce preso alla lampara
volta la decima quella che abbarbaglia e acceca l'amicizia. sanminiatelli, n-115:
: è pur bello quel sole che ti acceca / con la sua nube di farfalle
mio pianto / dalla menzogna che vi acceca. moretti, ii-388: venivano poi
/ col fragil desider che l'uomo acceca, / e nondimen volontà il vero
, 179-9: l'altrui luce l'acceca e onor onta. idem, xlvii-33:
spiche. giuliani, ii-170: s'acceca (le si tolgono due o tre occhi
parricidio e l'incesto, edipo si acceca, la madre si uccide.
deponi un poco questa passione che t'acceca. tasso, n-ii-138: o sia timore
. monosini, 339: il peccato acceca. idem, 340: 'un
quel cieco amor che voi tutt'altre acceca. g. stampa, 60: qui
comune utilitate / per lo voler che acceca la ragione. cavalca, ii-156: contra
de'princìpi, che dalla religione derivano, acceca molti: abbiano pure il sentimento della
ricordo l'ange, non il desìo l'acceca. linati, 18-239: egli era
/ col fragil desiaer che l'uomo acceca / e nondimen volontà il vero occupa.
pascoli, ii-652: tra il fumo che acceca e che, come è in
o turbolenta e ipocrita / folla che acceca il raggio / abbacinante dell'ingegno mio
, è assai peggiore dell'altra, perché acceca. 3. per estens.
dove sotto il tolgono del sole, che acceca riverberando sul bianco dei manni, tra
e dite: « la invidia vi acceca ». = deriv. da
che vi percuote, vi picchia e vi acceca in tutte le direzioni e vi sforza
6-171: ora il detto imbasamento sì alto acceca tutto il presbiterio, e non lascia
dagli occhi tuoi il velo che ti acceca e non ti lascia veder il cammino che