: narra tertulliano che democrito filosofo accecò se medesimo perché non potea vedere le
ragione? manzoni, 299: dio gli accecò, dio mi guidò. dal campo
insorse, fu padrone di lei, l'accecò miseramente. moravia, xi-197: lui
che gli cadde da alto nell'occhio, accecò. dante, 13-3: non mi
un attimo che la lanterna del porto accecò, nel cielo abbrividito di celeste carico
banco di nebbia in quell'ora invase e accecò milano, offuscando man mano tutte le
bocchelli, 1-iii-480: uno schianto li accecò e li assordì dolorosamente, e come
i calcinacci... la polvere accecò ognuno. cellini, 1-89 (208)
sapienti; / e tanto apollo l'accecò, ch'ei tiene / anzio mastro in
! maledetta marina piccola! chi mi accecò quel giorno! pavese, i-329: i
insorse, fu padrone di lei, l'accecò miseramente. 4. in
suo amico / l'atterrò, l'accecò, gli fece il naulo / pagar
la madre fu vero, e edipo si accecò dall'orrore. -seguito dalla determinazione della
pallino ad un occhio, che ne accecò. fucini, 159: la fiasca della
barcollò sulla piattaforma, per poco non accecò il suo amico con la sigaretta,
barcollò sulla piattaforma, per poco non accecò il suo amico con la sigaretta.
maligno pluton, che transitoria / superbia accecò sì per sua disgrazia. castelvetro, 8-1-73
che si posava con la moglie, perché accecò da queu'oc- chio. -dormire
'calcinacci... la polvere accecò ognuno... trassonsi questi infarinati tra
nido delle rondine sterco el quale l'accecò. nardi, ii-352: ponendogli la mano
sapienti; / e tanto apollo l'accecò, ch'ei tiene / anzio mastro in
candente e splendente nel fulgore che l'accecò sulla via di damasco, [paolo
, sfolgorando in alto sul muro, accecò gran tratto del cielo. 4
. garibali, 1-195: la provvidenza accecò quel vecchio tentenna pio ix per il
disiderio che si aveva di avere pisa accecò in modo i fiorentini che, condottisi