abbiosciare), agg. afflosciato, accasciato. linati, 8-56: abbiosciati
perché di me, essendo io tanto accasciato dagli anni e affaticato dagli stenti
da cadére 1 cadere '). accasciato (part. pass, di accasciare)
e tanto, come si dice, accasciato, che può vivere poco tempo.
tutto il giorno: il tale è molto accasciato. salvini, 22-501: come adunque
, divino ulisse, per vecchiezza / accasciato. verga, ii-65: 1 signori
il padre se avesse veduto il figliuolo accasciato nell'orribile miseria? come l'avrebbe
che provenga dal sentirmi quest'anno più accasciato del mio solito e più cagionoso.
4. figur. molle, vizzo; accasciato per consunzione o vecchiaia. maestro
2. figur. debole, cadente, accasciato (per età avanzata o malattia)
restai preso nella ressa d'un teatro, accasciato sotto lo stillicidio d'una commemorazione ufficiale
quella povera madre demente, quel vecchio accasciato ed esausto, quella vittima che trema
povera madre demente, quel vecchio accasciato ed esausto, quella vittima che trema
quella povera madre demente, quel vecchio accasciato ed esausto, quella vittima che trema di
), agg. profondamente abbattuto, accasciato, avvilito, prostrato moralmente (per
. ant. indisposto, malaticcio, accasciato. pataffio, 3: non stare
sentì mancare le ginocchia. poi, accasciato sulla poltrona, si mise a piangere
infermità, il meschinaccio infine / s'è accasciato. tasso, 9-27: fra color
, di volontà, di forza; accasciato, sconfortato, demoralizzato. - anche
e. gadda, 17: il re accasciato sulla sella come un fagotto, volontà
a pietro; ed era scorato, accasciato, fiochissimo. -per estens.
tipo frusto. -avvilito, accasciato, sfiduciato. granucci, 2-177:
gambe: sentirsi debole, spossato, accasciato; essere inetto, inesperto, incapace
: sentirsi molto stanco, o anche accasciato, avvilito, atterrito.
il meschi- naccio infine / s'è accasciato. = deriv. da golpe1,
allibire, sentirsi avvilito, depresso, accasciato, disorientato. cavalca, 20-549:
, sbigottito; avvilito, depresso, accasciato, disorientato. lamenti dei secoli xiv
in carrozza, mi lasciarono in via accasciato di tristezza. -che produce pietre
pure ne dimostrava quasi ottanta -tanto era accasciato, all'aspetto malescio, al colore
, malato per eccesso di lavoro o accasciato dalla miseria e dagli anni, nudre
infermità, il meschinàccio infine / s'è accasciato. costo, 1-36: l'astuta
in lui sempre moscio nell'aspetto e accasciato nella persona. fucini, 876: questa
, che guardava a terra, come accasciato. = acer. femm.
, malato per eccesso di lavoro o accasciato dalla miseria e dagli anni, nudre pel
per lo più prona; coricato, accasciato al suolo. -anche sostant.
po'mutati, egli mi apparve indecorosamente accasciato e cadente di sonno. jovine
liberti era così malato di scoramento, così accasciato e smorto, che il medico.
tiberti era così malato di scoramento così accasciato e smorto, che il medico (un
rigori; ma ora s'è isolato e accasciato, forse perché, sapendo di non
v.]: ^ sfilato': accasciato, stanco rifinito dalla fatica. p.
carne. t t accasciato, adagiato con abbandono. ioni,
, 4-15: fatti pochi passi, cadde accasciato sopra una sedia e anziché rimproverarlo bisognò
passando in carrozza, mi lasciarono in via accasciato di tristezza. tecchi, 13-59:
violenza, precipitato. - anche: accasciato, disteso, anche in seguito a una
preso nella ressa d'un teatro, accasciato sotto lo stillicidio d'una commemorazione ufficiale
2. spossato, fiaccato, stremato, accasciato (da fatiche, da contrarietà,
], 24: l'ultimo è l'accasciato che meglio sarebbe detto accosciato, visto