panciatichi, 65: si perse l'acca, ed or s'è persa l'erre
fagiuoli, 3-1-275: e non distingue l'acca dalle zete. suo socio lo tengo fra
fu istituita ima accasi scrive con l'acca o senza l'acca! malaparte, 11-165
scrive con l'acca o senza l'acca! malaparte, 11-165: demia ercolanense,
ed 2. figur. un'acca (nelle espressioni negative): arricchirete lo
vi-1-161: tutte l'altre torrete poi per acca. a. pucci, cent
avendo gli avversar per men d'un'acca. cantari, 28: questo soldano ci
: questo soldano ci è ornai per acca, / ch'io veggio il cavalier,
, con il quale appena s'impara un'acca, senz'altro si rivolse al cartaio
(gli ri- spond'ella) un'acca. forteguerri, 2-35: e se fortuna
di questo non mi calse o cale un'acca. note al malmantile, 121:
però dicendosi: non ho che dire un'acca, è lo stesso che dire:
avremo prima i capelli canuti che sappiamo un'acca. baretti, ii-74: questo è
lunga e che non ti gioverebbe un'acca il saperla. idem, ii-259: d'
e d'anatomia non ne so un'acca maledetto. pananti, i-394: il
il giudice, che i trilli stima un'acca, / ripete irato: -chetati,
non rilevano, a dir proprio, un'acca. rajberti, 2-27: va anche
, che non me ne importa un'acca. idem, 2-175: di tante belle
non mi ricordo più un ette, un'acca, un iota. giusti, i-434
che di numeri non ne so un'acca, m'hanno voluto fare uno dei sin-
amicis, ii-585: non ci capiva un'acca nemmeno lui. a un tratto gli
[il predicatore] senza capire un'acca. chiesa, 5-51: si può ammirare
si ammira un dio e non credergli un'acca. barilli, 1-210: senza agitarsi
colpi di tecnica non si conclude un'acca. tecchi, 2-118: i clamori della
tanto che gamurrini non afferrò più un'acca di quella voce che parlava svelta svelta come
il giudice, che i trilli stima un'acca, / ripete irato, chetati salacca
, stupiti anche noi di quel che va acca dendo con la facilità e
utili, né documenti che vagliano un'acca. idem, 1-348: se avessero
'clima brucente '. d'annunzio [acca demia]: una piaga
chiamavo tra me e me) s'era acca parrata la direzione d'ogni
che dir (gli rispond'ella) un'acca; / oltreché la sarebbe carne grassa
catasta, sf. grosso mucchio di oggetti acca tastati. -in particolare:
colpi di tecnica non si conclude un'acca. de pisis, 106: queste
che di numeri non ne so un'acca, m'hanno voluto fare uno dei
non abbia senso e non concluda un'acca, / questo qui non importa poi
greggi, li recò nella lor zana ad acca larenzia la su'moglie, tutrice de'
niente importa se non ne capisce un'acca. = turco defter 'libro registro
che al morto mai non donerebbe una acca. e. stampa, iii-244: di
troia e de roma, xxviii-389: et acca era publica puttana e devastava molto bene
il dissertatore vicentino, senza intendere un'acca della lingua tedesca, francamente decide che
di questo non mi calse o cale un'acca. p. verri, i-40:
non mi ricordo più un ette, un acca, un jota. dossi, 912
, iv-314: non ci capisco un'acca, riprese curio; o come va
nodo della questione. -essere per acca: valere poco o nulla (cfr.
valere poco o nulla (cfr. acca, n. 2). a
/ e molta roba quivi fu per acca. -essere prò o da prò:
prima i capelli canuti, che sappiamo un'acca. -per fine: di contratto
pur si discosti / da tal proponimento un'acca, un fio. 4.
la natura. — accademia dei fisiocritici: acca demia medica fondata nel 1696
. algarotti, 3-62: i loro esercizi acca demici sono formare col ghiaccio
tuoi paurosi corrispondenti voglia mai valerti un'acca. carducci, iii-17-114: il riccio è
poi disse, non m'importa un'acca / il tuo voto a dionigi;
, li recò nella lor zana ad acca larenzia la su'moglie, tutrice de'frumentari
stato un gatto che s'abbia saputo un'acca di governo e di leggi a confronto
monti, x-5-216: non m'importa un'acca / il tuo voto a dionigi;
e gracchiava di non volerne credere un'acca. pavese, 1-86: la serva si
. (si indica con la denominazione acca; plur. le acca o gli acca
la denominazione acca; plur. le acca o gli acca). ottava lettera
acca; plur. le acca o gli acca). ottava lettera dell'alfabeto italiano
la storia de'fatti, lo spirito si acca lora alle sue scoperte,
insugnati, improsciuttiti,... discutevano acca nitamente. =
tr. (incasèrmo). disus. acca sermare. cattaneo,
dimostreranno eziandio com'egli non intendesse un'acca del libro di cui si spacciò traduttore
del regime. -non intendere un'acca: non capire nulla affatto.
la corte... non intende un'acca. pasquini, lvii-94: certo che
pasquini, lvii-94: certo che un'acca lor non intendevano, i..
di che i bolognesi non intenderanno un'acca. -lasciare intendere: far capire velatamente
flamine quirinale presso la presunta tomba di acca larenzia, nel velabro. tramater
giove: avevan preso il nome da acca laurenzia, nutrice di romolo, oppure da
la. larentalia, dal nome di [acca] larenila, antica dea romana dei
-per estens.: lisciare, sfregare, acca rezzare. sermini
circostanze. d'annunzio, ii-430: acca larenzia lucra da baldracca. lucini,
petrarca], 250: se per sorte acca parte dei peccati del tuo
perloché meritò d'essere annoverata fra li acca demici arcadi col nome di
in pace. d'annunzio, ii-430: acca larenzia lucra da baldracca. / l'
, pigmeo. bacchetti, 14-106: acca, ticchiticchi, efè, erano razze
, la guerra era scoppiata più feroce ed acca nita che mai.
may del mondo stenterebbero a leggervi un'acca, oh allora vi dico io,
montepulciano, per un'ora e più gli acca demici si tenessero saldi ad
una patacca. moniglia, 1-iii-202: un'acca, / né manco una patacca /
scavava!) non ne capivano un'acca. de roberto, 8-275: da
pasquini, lvii-94: certo che un'acca lor non intendevano, / come si
(pigmidi). bocchelli, 14-106: acca, ticchitìcchi, efè, erano razze
in politica, anzi non capirne un acca. rebora, 3-i-147: e forse anche
torneo; schiera folta e disordinata, mischia acca metallica o edilizia prima che
de troia e de roma, xxviii-389: acca era publica puttana e devastava molto bene
vocavano lopa. ottimo, iii-124: acca era pubblica puttana, e per molta
de troia e de roma, xxviii-389: acca era pu- blica puttana e devastava molto
vuol dire che non se n'è capito acca. = deriv. da quadretto,
sono, e che non cura un'acca le vicissitudini di quaggiù, sarà impossibile
, con valore iter., e da acca vallare (v.)
. i tutte l'altre torrete poi per acca: / sì vi rin- zafferò col
quella misera messa, senza capirne un'acca; e lì mi accadde di sentir cantare
il giudice, che i trilli stima un'acca, / ripete irato: « chetati,
lagna, 1-37: non ci capiva un'acca sor gaudenzio, ma tirò via saltando
n. 4. -non sapere un'acca, un accidente: essere di un'
:... e'non sa un'acca. baretti, ii-259: d'acque termali
e d'anatomia non ne so un acca maledetto. giusti, i-434: per
che di numeri non ne so un'acca, m'hanno voluto fare uno dei sindaci
capitello nella sommità grande quanto una acca d'oliva. bergantini, 479: profferta
sette o otto inquilini li avevamo o no acca parrati, armando?
le scavava!) non ne capivano un'acca. -richiamare alla memoria.
, 320: ei non istima coscienza un'acca, / e pur ch'egli arricchisca
che coloro che non s'intendono un'acca di pittura vi dàn- no soggetti spropositatissimi
ch'io favello, un zero o un'acca. = etimo incerto: la voce
pochi giorni saprai di crocette, richiami, acca 2. intr. con
(soprapponiménto), sf. ant. acca vallamento di una gamba sull'
, altre domestiche. segneri, ii-295: acca rezza [il giardiniere]
(come stimare o non stimare un'acca, un fico, un fuscello):
avendo gli avversar per men d'un acca. pulci, 3-34: tanto sono a
variati piaceri. carducci, iii-5-5: l'acca cielo si compensano con affannose
la virtù, e non distingue l'acca dalle zete. za { qa
n. 2. -non distinguere l'acca dalle zeta-, non saper leggere.
virtù, / e non distingue l'acca dalle zete. -non intendere una zeta-
comprendere assolutamente niente, non capire un'acca. pananti, i-28: l'opera
una sostanza stupefacente. a. acca [« l'unità », 21-vii-1995]