[par., 26-73]: aborre: cioè non distingue vel avviluppa.
). abborrènte). che aborre; profondamente alieno, petrarca,
se brama onore, e 'l suo contrario aborre? ser giovanni, cicerone volgar
naturalmente [gli uomini] degli è doglia aborre e fugge. testi, i-247: presto
26-73: e lo svegliato ciò che vede aborre. i-235: giammai lessi cosa con
, 24-105: il cavallo... aborre marico incessante della libertà perduta, l'
la porta il notturno augel ch'aborre il lume. c. dati, vii-178
nazionale bandello, 1-10 (i-134): aborre l'animo mio a pensar a
e l'altra cosa insieme; e aborre così il privilegio di alcuni sugli altri
odia il difetto, / l'arsiccio volto aborre sentiva, parte per una certa alterazione d'
/ ma immansueto, e da l'usanza aborre / di nostra vita, e per
collegata alla mancanza di ammirazione, che aborre la superiorità e distrugge chi emerge;
di qualsiasi altra regione italiana, ma aborre le caratteristiche fonda- mentali dell'italia.
il dio... / sacrificio canino aborre e sdegna. d'annunzio, v-3-816
: il cui ingegno dalla chierca non aborre. caro, 12-i-203: sì che
zelo / la destra mia del civil sangue aborre, / tu squarcia a questi de
che se ne scaccia e che s'aborre / s'aguzzino d'accuse strali e chiodi
duro / è rincontrare ciò che natura aborre. menzini, iii-30: io non saprei
il difetto, / l'arsiccio volto aborre e con disprezzo / mi schernisce talor
, / e lo svegliato ciò che vede aborre, / sì nescia è la subita
prolungazione de la vita e per il contrario aborre il morire come distruttivo del vivere.
orecchie a quel suo divino cantare, l'aborre e disprezza. alfieri, i-74:
con liberalità. fagiuoli, 5-352: aborre per avarizia infin la liberalità elargita da
sull'ara eminente, / doman t'aborre, e nel fango ti sbalza, /
onori sull'ara eminente, / doman t'aborre e nel fango ti sbalza. idem
non convene / e quel che giova aborre e ha in dispecto. buonarroti il
, / e lo svegliato ciò che vede aborre, / sì nescia è la subita
: il vangelo recato in italiano si aborre, come quello, che, messo per
cose positive, e andando senz'ale aborre inalberarsi su pei peri. -arrampicarsi
l'odio suo, che più che morte aborre. bandello, 2-8 (i-724)
il cui / ingegno da la chierca non aborre. capriata, 403: tanto sovente
guardia a se stessa, odia e aborre. g. gozzi, i-18-123: si
/ del gran nemico mio che 'l cielo aborre. parini, giorno, i-54:
al vizio sempre, e la vertute aborre. = voce dotta, lat
accompagna, un profugo palestinese che li aborre e disprezza e, giacché non si
, / che la sua propria madre aborre e fugge, / perché fu del legnaggio
scorre, / e 'l suo bel vaso aborre. = voce dotta, lat.
conosco un, lettor, che l'ozio aborre, / ciascun saluta, chiacchiera,
il difetto, / l'arsiccio volto aborre e con disprezzo / mi schernisce talor,
chi 'l ver ama e 'l suo contrario aborre / e dal tuo sacro fonte assiduo
sexo masculino / che la sua propria madre aborre e fugge, / perché fu del
sente il rimorso in petto / e aborre il nome micidial di forte: / chi
razza di gatto. -la natura aborre il vuoto: v. vuoto.
, 26-74: lo svegliato ciò che vede aborre, / sì nescia è la subita
, / fin'alla nettazan- gole v'aborre. = comp. dall'imp.
con suoi pregh 'errando merca / e aborre '1 nome non che sua presenzia,
onori sull'ara eminente, / doman t'aborre e nel fango ti sbalza. giuliani
che? » proprio quello che lei aborre e nella sua forma più impudente.
, 275: corre / forsi mentre l'aborre / per esser lungo e grave /
. cesarotti, 1-i-53: ogni lingua aborre bensì da certe strutture meccaniche, ma
. croce, ni-26-260: il buon gusto aborre
e sì vi pute che 'l pensiero aborre / il dimorarvi e di partir si
/ l'anima mia, che risanarsi aborre, / ama che le profonde piage
la morte [cleopatra] la ripulsa aborre. c. i. frugoni, i-n-145
conosco un, lettor, che l'ozio aborre, / ciascun saluta, chiacchiera,
sem plice e pura ed aborre tali inutili questioni. goldoni, x-47:
il difetto, / l'arsiccio volto aborre e con disprezzo / mi schernisce talor,
brama onore, e 'l suo contrario aborre? sacchetti, 139: se scioglier mi
smaccata, di quelle che lei aborre. pasolini, 11-23: e poi quei
, / e lo svegliato ciò che vede aborre, / sì nescia è la sùbita
parole. cesarotti, 1-i-52: ogni lingua aborre... da certe strutture meccaniche
, 20-74: lo svegliato ciò che vede aborre, / sì nescia è la subita
, / e lo svegliato ciò che vede aborre, / sì nescia è la sùbita
che mi conforti. / animo generoso aborre e sdegna / tal ventura caduta in donna
che di tue vene bagnasti / la mente aborre, e teco dolorosa / ne la
compiaciuta di que'miti, ora ne aborre, non sa più vivificarli, piegarli