-sospendere o troncare o far perdere un'abitudine; interrompere una consuetudine che lega ad
, per dir meglio, bestia di abitudine, e non la posso rompere se non
mi ha cambiato, mi ha rotto l'abitudine a questa vita qui. -interrompere
un periodo della vita); compiuto per abitudine, senza partecipazione (un gesto)
sbraitóne, agg. che ha l'abitudine di sbraitare, di parlare ad alta
-in espressioni comparati., per indicare un'abitudine viziosa o sovrani che sono parassiti dei
, propagandosi col prurito ed impustolendo coll'abitudine. g. gozzi, i-9-205:
-con valore attenuato: difetto, cattiva abitudine, occupazione fastidiosa. metastasio,
, 12-368: se io avessi già abitudine di conoscenza con lei,...
tommaso, scaciottando un po'per l'abitudine. = voce di area roman
sconce parole che il padre aveva l'abitudine di scagliare nell'ira producevano in lei
il cinema me ima dato: cioè l'abitudine ad architettare, a 'scalettare'una storia
non potendo far altro, prendeva l'abitudine di scalfirsi con l'unghia del pollice 1
-evitare un vizio, una cattiva abitudine. cavalca, 9-8: avevano in
. bacchetti, 17-293: è un'abitudine dei popoli poveri e scannati.
qua 'orientale'e là 'occidentale', secondo l'abitudine dei più seri e nobili fiumi d'
-rimettersi le scarpe vecchie: ritornare a un'abitudine o a un modo di vita precedente
. 2. zool. l'abitudine di nutrirsi di escrementi tipica degli insetti
un ritegno innaturale dei movimenti dovuto all'abitudine della compostezza sacerdotale. landolfi, 2-33
, fino a che si prese l'abitudine di fame a meno e supplirla con schemi
, 10-62: divise in tre -secondo l'abitudine schematica del suo intelletto -le categorie delle
, sf. ant. e letter. abitudine allo sperpero. aretino, 26-209
e beni materiali. - anche: abitudine allo spreco. ottimo, i-104:
. scialoneria, sf. disus. abitudine allo spreco; dissipazione, sperperio
fine di ogni strofetta, quando per abitudine la sciantosa faceva con la massima compostezza
dell'europa le cui larve hanno l'abitudine di compiere massicce migrazioni, soprattutto durante
lui respirava una meticolosa pulizia e l'abitudine inveterata dello scicchettóne. manzini, 16-193
attività sociale ed alimentando negl'intelletti l'abitudine delle speculazioni mentali e l'amore dell'
centro e del sudamerica, contraddistinte dall'abitudine di produrre clamorosi concerti notturni di urla
in un scioperatàggine, sf. tendenza o abitudine di certo modo. vivere nell'ozio
sei brutta », ella prese l'abitudine di studiarsi attentamente nello specchio.
.: che provoca inerzia spirituale, abitudine meccanica, aridità. eco,
. hanno tratto cotal nome dalla loro abitudine d'insinuarsi nel legno morto non solo,
dolce guitta, questo, scolorito dall'abitudine e dal trambusto, andasse perdendo nel
un'iniziativa o una situazione positiva, un'abitudine consolidata; far mettere in dubbio un'
sinisgatti, 6-56: si fa presto l'abitudine alle situazioni più sconcertanti, più squilibrate
di un modo di vita, di un'abitudine; degenerazione o crisi profonda di un
mezzi proposti come valevoli a fame perdere l'abitudine sono o inutili o pericolosi o sconvenevoli
facevano la questua in coppia come d'abitudine). a. alamanni,
no: il padre cristoforo arrivava nell'abitudine d'un buon generale, il quale
brusoni, 112: -attecchire (una cattiva abitudine). tra questo fiume e la
. cecchi, 13-202: aveva l'abitudine di scrivucchiare sur un librettino, e
scrocconerìa, sf. inclinazione allo scrocco, abitudine a scroccare. alvaro,
stati antropofaghi, generalmente conosciuti per l'abitudine che hanno di limarsi gli incisivi,
sdrucciolina, sf. letter. comportamento o abitudine che attrae irresistibilmente (anche nell'espressione
condizione quando in quando, aveva l'abitudine di sdrusciarsi con di duca.
severo, rigoroso (una regola, un'abitudine, pendio). un
fango e li soccorreva soltanto una secolare abitudine. -che si è ripetuto per
la mia scusa, che non ho abitudine di portare armi, perché non mi sentivo
con un salto grazioso che denotava una lunga abitudine. fenoglio, 5-ii-591: lei.
sono rientrato, tutti ubbidivano con fedele abitudine ai segnali e non ridiscutevano il proprio
g. manganelli, 16-235: aveva l'abitudine di pensare per secoli, come altri
rale. papini, 27-735: l'abitudine del lavoro meccanico, la bibbia volgar.
cause che lo producono, e l'abitudine non è altro che la facile disposizione
attività maggiore e dalla minore indolenza e abitudine delle pene. tenca, 1-194:
ragioni di cultura, di sentimento, di abitudine ormai e non per capriccio, non
galdi, ii-319: re- pubblicani di abitudine e di sentimento, uomini energici che
, un costume; non abbandonare un'abitudine. ammirato, 1-i-68: ancora che
nomi ripetuti e serbati a memoria per abitudine. serbatóio1, sm. vasca
imitare una norma di comportamento, un'abitudine, un metodo. giamboni,
non volevo servitù. - * abitudine radicata, difficile da eliminare, che
vizi che provengono dalla triste e sciocca abitudine, dal misero calcolo, dalla servitù
. moravia, xi-117: presi l'abitudine di andare ad appostarmi di fronte ad
225: l'ammiraglio, levatosi come d'abitudine di buon'ora, aveva esitato a
tempra del mio cervello, e più nell'abitudine di scrivere metafisicamente, parcamente e severamente
vizio, dal peccato, da un'abitudine biasimevole. tesauro, 4-128: chi
leggero solo da chi non ha l'abitudine dell'insegnamento. de pisis, 1-207
. che ha il gusto e l'abitudine di prendere in giro, di deridere
casti, i-1-102: vizio nutrito ognor dall'abitudine / facil destò della lussuria il foco
gravi. -acquistare disinvoltura con l'abitudine. f. corsini, 2-59:
, idi: mi regalavano anche per abitudine di povera gente sfruttata che, siccome
con cui la svolse dimostrano in lui l'abitudine di analizzare le passioni, a sfumare
rude e violenta e come teso ancora nell'abitudine della lotta. -patito,
il vostro desi- erio e la vostra abitudine di avere i romanzi conclusi.
buongustismo. -in senso concreto: abitudine in cui si esplica tale inclinazione.
romana? lhi, se non taluni per abitudine, si prostra alle immagini, ai
: lei non trova che la vecchia abitudine di disporre gli oggetti quasi a caso,
, uno qual'altro là, è un'abitudine ridicola? lei non trova molto più calmo
! che caratteri alla sincerona! che abitudine di dire qualsiasi cosa, lì proprio alla
. calvino, 5-9: c'era l'abitudine tra i sostenitori dell'opposizione (amerigo
i-1268: facoltà umana è sinonimo di abitudine. tronconi, 2-106: il più importante
; descrivendo esattamente le forme e l'abitudine delle sirene e dell'unica fenice.
sono comunemente detti picchi muratori per l'abitudine di nidificare chiudendo le fessure degli alberi
. -anche: chi ha l'abitudine di palpeggiare le donne. 2.
bisogno, ma per non perder l'abitudine. -centro di smercio: località
.: abbandonare temporaneamente o definitivamente un'abitudine alimentare o un vizio (anche in
-identificare ed eliminare un comportamento o un'abitudine riprovevole o un fenomeno culturale negativo,
nievo, 4-35: e una triste abitudine che s'impossessa di me, quando
e indossare lo smoking: è l'abitudine assoluta e anche in india, mi dicono
sodezza. firenzuola, 567: la buona abitudine del corpo si dimostra nella sodezza e
accettano senza ragione, per forza di abitudine e... d'ignoranza.
servile seguito dall'infinito: avere per abitudine o per consuetudine, usare, essere
stati uniti; altrettanto antica è l'abitudine d'impiegare anidride solforosa nei procedimenti di
era diventato sordo, ed aveva preso l'abitudine di soliloquizzare ad alta voce.
). letter. ant. avere l'abitudine, essere solito. ventura rosetti
letter. ant. che ha per abitudine, che è solito. fr.
. che è avvezzo, che ha l'abitudine di compiere una particolare azione, di
solito vedere. 7. sm. abitudine, norma. masuccio, 329:
: tanto vale imporsi l'attenzione come una abitudine, concentrare tutto il fuoco nel cavo
- anche: il parlare o l'abitudine di parlare durante il sonno.
la divisione che ci regna, l'abitudine inveterata delle dispute teologiche e il genio
strage assuefatti e alla rapina, / l'abitudine ognor conserveranno / che a sparger sangue
[quantità incommensurabili] la proporzione o abitudine che li occorre corrispondentemente si chiama irrazionale
... si è scaraventata contro l'abitudine funesta di que 2.
che si toccano successivamente, come d'abitudine, senza ripetere una quantità insostenibile di
; essere mantenuto a lungo (un'abitudine). spallanzani, 4-iv-375: decapitata
ritta, io fui sempre popolo per abitudine e per costume, e direi '
17-100: strindberg l'ha rivestito -per abitudine di letterato -di un certo 'decoro'letterario
... si affievolisce soverchiata dall'abitudine e finalmente si spegne. 5.
ecco che ho registrata l'origine della sozza abitudine [di fumare].
17-156: essi portano con sé un'abitudine formale e sociale che, nel momento stesso
. bacchelli, ii-387: gli rimase l'abitudine dello sparagno. -accumulo di denaro
. cicognani, v-2-71: con l'abitudine all'esercizio fisico fino alla manìa,
s. v.]: 'spaventatàggine': abitudine di chi vive sempre in sull'essere
egli se n'avvedesse, quella sua vecchia abitudine, e un re- sticciolo di spiriti
. 2. che diffonde l'abitudine a spendere a scapito del risparmio (
la matrigna che, secondo a sua abitudine, cantava accendendo il fuoco; e questa
profondamente attive proprio nei paesi dove l'abitudine all'esercizio delle libertà civili ha uno spessore
agg. e sm. che ha l'abitudine di scor- reggiare. calvino [
non foss'altro che per rifare l'abitudine agli italiani di sentirsi dire le ragioni
scrittori e i lettori avevano contratto l'abitudine durante la decadenza della letteratura latina,
estens.: abbandonare un uso, un'abitudine, una prassi di lavoro, un
3. figur. persona che ha l'abitudine di vociare, di strepitare.
, la voce allude alla singolare abitudine di volare intorno ai disturba
. galluppi, 2-203: una lunga abitudine avendo loro dato siffatto spirito, l'
abbandonare un atteggiamento consueto, una cattiva abitudine, un vizio. pallavicino, 1-482
se uno non può resistere alla puerile abitudine di sporcarsi le dita d'inchiostro co 'l
. -rozzo, grossolano (un'abitudine alimentare, un cibo).
sinisgalli, 6-56: si fa presto l'abitudine alle situazioni più sconcertanti, più squilibrate
). soldati, x-27: l'abitudine... di 'dare la manina'era
spesso con metodi coercitivi e violenti, un'abitudine di vita, un costume, un'
, soppresso (un costume, un'abitudine, un'istituzione). g.
,... nel placido stagno dell'abitudine, quando la sorte giocò con agnese
tempo, costante, non passeggero (un'abitudine, una condizione, una situazione)
il tordo) a cui si attribuiva l'abitudine di volare in alto fino allo strato
che si ripete in modo inerte, per abitudine. carducci, iii-12-71: non sarebbe
è fissato sul volto convenzionalmente, per abitudine (un sorriso, un'espressione)
ghislanzoni, 16-12: in forza della maledetta abitudine, contratta fino dalla più tenera età
calvino, 7-104: aveva la cattiva abitudine di mettersi a far storie invece di riconoscere
, da un comportamento, da un'abitudine; dissuadere da un proposito; distogliere
di strada maestra che si facevano per stracca abitudine. bacchelli, 1-ii-328: intanto.
allontanarsi (da un uso, da un'abitudine). latini, rettor.,
materiali. -abbandono brusco di un'abitudine; ribellione a una tradizione familiare o
, una tendenza moralmente negativa, un'abitudine riprovevole. leggenda aurea volpar.,
una persona a un ricordo, a un'abitudine, a uno stato emotivo.
onnivoro e vive in branchi; ha l'abitudine di ingoiare i più svariati oggetti,
seguito e studiato donne che hanno per abitudine di girare di negozio in negozio tutto
e nidificante in italia, ha l'abitudine di volare, al crepuscolo, fra
l'anime loro fiacche nel sudario dell'abitudine. campana, 124: la fiamma
modo alle prediche sul serio ha perso l'abitudine, e con questo sant'agostino dovrà
mazzini, ii-525: la superstizione era abitudine d'una parte di popolazione, alla
: perché sapevano che i medici hanno l'abitudine di disprezzare queste superstizioni, e di
14-12: non sto forse perpetuando la vecchia abitudine della supremazia maschile, incallita con gli
in espressioni comparai, per indicare un'abitudine, un sentimento che si è affievolito
regola, dal giusto, da un'abitudine o comunque da un termine preso come
svegliare le nostre reazioni morali impigrite dall'abitudine di accettare il mondo com'è.
morti è più alto: probabilmente per l'abitudine che molte popolazioni hanno di mangiare funghi
ad intendere in che maniera cotesta sua abitudine attuale s'è fatta, come se
bituarsi; rinuncia a un'abitudine, a una pratica usuale o,
(svézzo). indurre a perdere un'abitudine, una pratica consueta o, anche
a un vizio, a una cattiva abitudine; rinunciare al consumo di un cibo
abituarsi a qualcosa, radicarsi in un'abitudine. 5. bernardo volgar.
... che suppongono sviluppaménto ed abitudine notabile della facoltà del ragionare. compagnoni,
. perdere un vizio; smettere un'abitudine ritenuta viziosa. svevo, 3-562:
muscoli si contraggono (così denominato dell'abitudine di deporvi un pizzico di tabacco da
-i). disus. chi ha l'abitudine di fiutare tabacco. tesauro,
forse deriv. da tafano, per l'abitudine di tale insetto di pungere in partic
, io: due bravi giovanotti hanno l'abitudine di tagliuzzare in tanta carne da salciccia
153: il vecchio ha l'abitudine di offrirgli un bicchiere di vino,
, su sé, e soprattutto l'abitudine al distacco e alfumorismo. =
, iv-365: le signore bizantine adunque nell'abitudine dell'ozio, dei bagni, dei
: quello... per inveterata abitudine si era messo... a fare
. 3. difetto morale, abitudine viziosa. girolamo leopardi, 2-17:
, 14-ix-1990]: qualcuno comina tale abitudine. - anche sostant. cia
la sterminata platea del video non prenderà l'abitudine di radio. frequentare l'aula bunker
-ambiente in cui un vizio, un'abitudine perversa, un comportamento negativo si manifestano
allontanare da un vizio, da un'abitudine riprovevole. leggenda aurea volgar.,
raggiungimento di uno scopo; avere un'abitudine. - tenere la maniera di qualcuno:
, 3-1-407: siccome voi non muterete abitudine ai poli terreni (abitudine, dico,
non muterete abitudine ai poli terreni (abitudine, dico, sì che vi si alzino
voce spagn., probabilmente deriv. dall'abitudine diffusa di citare tertulliano nei sermoni e
appariva composta di due spiedi'rispondentisi nell'abitudine delle rime e nelt'ar- si'del
era di più combinazioni pur rispondenti nell'abitudine delle rime e nella 'tesi'del periodo
innamorato. -profondamente radicato (un abitudine). gobetti, ii-324: nella
, agg. famil. che ha l'abitudine di toccare ogni cosa (in partic
, avvezzo a parlare dall'alto, l'abitudine d'acconciarsi la toga come gli antichi
; correggere un difetto, una cattiva abitudine. -anche con riferimento a soggetti astratti
grandi progressi. ma serbano gelosamente l'abitudine e la precauzione di combinare i loro orari
moravia, 18-86: 'non ho neppure l'abitudine di fare omaggi di un certo genere
to 'io lego', con riferimento alla loro abitudine di tendere fili irregolari sui fiori e
(vermi, insetti) secondo una diffusa abitudine popolare (cfr. per es.
, da un'attitudine, da un'abitudine, ecc. (anche con riferimento
; un colletto d'acciai contro l'abitudine dei torcicolli nostalgici. tòrcia2,
.: per consuetudine, usualmente, d'abitudine. massaia, ix-15 7:
, fv-25: in quel corridoio l'abitudine e la noia stavano in agguato e
di commercio. nievo, 784: per abitudine di rispetto, o per necessità di
. letter. condursi secondo la consueta abitudine deteriore (una situazione).
ii-65: questa medesima infelicità [di un'abitudine] trascorse anco per tutta l'asia
rendere se stesso sempre più forte coll'abitudine al bene. 6. che si
due anni or sono al lamartine un'abitudine di esaltare e trasfigurare ogni cosa,
morale, un tratto del comportamento, un'abitudine. moretti, i-406: non le
piace, che voi già mai non cangerete abitudine né bartolomeo da s. c.
che la letteratura in cui prevale un'abitudine simile, non ha nessun significato,
: ma sei mesi non disfanno una triste abitudine baiardi, 17: l'accorto
. insieme di manifestazioni morbose riconducibili all'abitudine a vivere in luoghi con scarsa illuminazione
atteggiamento psicologico e pratico di chi per abitudine, per inclinazione, per calcolata opportunità
) proveniente dal proprio legittimo superiore; abitudine a un tale comportamento (e in
fine, far cessare un'attività, un'abitudine, ecc. - anche con riferimento
, in partic., con l'abitudine alle critiche, alle lamentele, alla ripetizione
unicità si nasconde sotto la veste dell'abitudine. 4. matem. proprietà
solo. rea, 6-54: l'abitudine di levarsi presto contratta sotto l'arma
di voce eccessivamente elevato per lo più per abitudine. manzoni, pr.
, agg. ant. che ha l'abitudine di urtare, di cozzare, di
, usanza; costume. -anche: abitudine, consuetudine; convenzione; atteggiamento solito
2. comportamento, pratica abituale, abitudine, uso. cassiano volgar.,
la 'dea roma'. 3. abitudine individuale; modo usuale di comportarsi,
-come al solito, come d'abitudine. chiabrera, 5-20: del rimanente
: essere solito farla, averne l'abitudine. compagnetto da prato, 231:
fuori della solita misura; contrariamente all'abitudine. cassiano volgar., xxi-21 (
grandi. 25. avere un'abitudine, un'usanza. -anche in relazione
-sostant. azione, modo di agire, abitudine, comportamento usuale. francesco da
usata, sf. ant. uso, abitudine. -anche: usanza. ubertino
, un atteggiamento); inveterato (un'abitudine); sperimentato (una risorsa)
che indica in che cosa consiste l'abitudine. guidotto da bologna, 1-37:
; secondo l'usato: come d'abitudine, come al solito. cammelli,
per l'usato. 15. abitudine individuale; solito modo di essere o
. che è avvezzo, che ha l'abitudine di compiere una determinata azione, di
ha contratto o ha per natura l'abitudine di compiere una particolare azione, di
, comportamenti, impressioni o tendenze; abitudine. -anche in relazione con una prop.
. -per uso: per un'abitudine ormai radicata; abitualmente, di solito
modello di forme di derivazione lai come abitudine, consuetudine. utilizzàbile, agg
. vagabonderia, sf. disus. abitudine, tendenza al vagabondaggio. tommaseo
condizione; che ha consolidata inclinazione, abitudine per un atteggiamento (in partic.
vita di qualcuno (un'usanza, un'abitudine). dante, par.,
modello di sost. come beatitudine, abitudine, ecc. vecchiùccio (vecchiuzzo
alla morte; la femmina ha l'abitudine di divorare il maschio dopo l'accoppiamento
sono vegetariano per convinzione mangi carne per abitudine. bianciardi, 4-180: saremo vegetariani,
senso generico: necessità di nutrirsi; abitudine alimentare; soddisfacimento dei bisogni materiali,
stessa sua terra... lascia l'abitudine sua della solitudine e del raccoglimento per
e bankia, così chiamati per l'abitudine di annidarsi in gallerie scavate nel legno
tratto tipico di qualcuno, consuetudine, abitudine comportamentale (anche collettiva); modo
caratteristico. -anche: cattiva, brutta abitudine; vizio; capriccio; pecca, manchevolezza
in vezzo qualcosa: compiacersi di un'abitudine, anche negativa. fra giordano,
meton.: il bere vino; l'abitudine o il vizio di bere vino;
regnando romolo? marinetti, in: abitudine dell'imboscata adottare il fez inalberare bandiera
za perturbatrice d'una illusione fatta abitudine, il governo retta, ovvero
hanno virtù di modificare i popoli in tale abitudine di costumi, che sembra dipoi impressa
fine ma si trascina per la vischiosità dell'abitudine. vischióso, agg. che
può venirle facile torreggiare in virtù d'abitudine, senza interna virulenza, insomma a
humo. -atteggiamento eccessivamente raffinato; abitudine considerata negativa. cesarotti, 1-x-169
3. per estens. abitudine profondamente radicata, che induce al consumo
-vizio di giovinezza o giovanile:, abitudine o errore dovuto all'inesperienza e all'
poetica. -con valore attenuato: abitudine costante e irrinunciabile. -prendere il vizio
fecero in gioventù. 4. abitudine, vezzo infantile acquisito e soddisfatto a
quella. -che denota inclinazione o abitudine al vizio (il viso, l'
per bisogno, ma per non perder l'abitudine, e insomma per vocazione. bigiaretti
femm. -tricé). che ha l'abitudine di urlare, di parlare ad alta
ed hanno la mano pesa: tradiscono l'abitudine del 'rugbi'e del 'ring5.
: il suffisso da io. ant. abitudine o costume sconcio, osceno, sfreaggiungere
d'esser divelti dalla mollezza viscosa dell'abitudine. pellico, 2-123: non ho mai
, il quale esprime la sua incessante abitudine di forar la scorza e la fibra più
alle mani una corda. -inclinazione, abitudine a chiacchierare, a conversare molto e
rincasare accaldito a coricarsi; e, dall'abitudine mosso, alberto, pur quella sera
che si riferisce alle esibizioni che per abitudine i musicisti offrono gratuitamente nei locali notturni
meridionale! vero era che avevano l'abitudine, loro, di collegare, confrontare,
sport nazionale dell'autodenigra- zione, un'abitudine provinciale. = comp. dal gr
. bibacità, sf. letter. abitudine a bere vino, in partic. smodatamente
-per estens.: vizio, cattiva abitudine, tendenza inveterata a seguire un determinato
nel linguaggio scolastico, chi ha l'abitudine di copiare compiti e lavori altrui senza
factor. faddismo, sm. abitudine alimentare del tutto insufficiente alle esigenze nutrizionali
gesticolóne, agg. che ha l'abitudine di gesticolare, di compiere gesti concitati
inabitùdine, sf. letter. mancanza di abitudine a un comportamento. savinio, 30-374
. in-, con valore negativo, e abitudine. inacquàtico, agg. (plur
solide di un'istituzione, di un'abitudine, ecc. rapporto censis 1992,
attenzione. savinio, 30-353: l'abitudine non aveva ancora reso innotabile la faccia
affissare'e girl 'ragazza', per l'abitudine diffusa di ritagliare e appendere le fotografie di
savinio, 29-50: avendo io preso l'abitudine di lavorare in posizione di decubito,
molti giornali, ha preso la gioconda abitudine di raccontare i fatti e le scene di
addetti ai lavori. 2. abitudine, pratica ottenuta con l'esperienza.
na allenaménto1, sm. scherz. abitudine, pratica a compiere un'azione.
giacché quale attività dello spirito resisterebbe all'abitudine?). = comp.
nievo, i-30: maledetta l'abitudine di bere acqua schietta! la mia
carocchie per poi in seguito naturalmente farci l'abitudine a vederlo storpiato. = voce
. chiacchieromanìa, sf. scherz. abitudine eccessiva e incontrollabile a chiacchierare.
prostitute. idem, 3-156: aveva l'abitudine ogni anno di pagare il cicchetto di
r collezionismo, sm. tendenza, per abitudine o bisogno, alla raccolta di oggetti
desuefazione, sf. perdita di un'abitudine, allontanamento da una consuetudine, da
, con valore privat., e da abitudine. disaccademizzare, tr. espellere
essere disabituato; che può perdere un'abitudine. leopardi, ii-747: dalle medesime
: cfr. fare). perderel'abitudine, divenireincapacedipensare, difare qualcosa.
percorsi liceali », 2005]: l'abitudine a trasferire strumentieschemiconcettualidaun contestodisciplinareadunaltro, la
. (per indicare l'atto, l'abitudine a far consumo di tali sostanze)
. montale, 4-284: sparita l'abitudine di scriver lettere che non siano d'
, agg. letter. che manca di abitudine a un comportamento, di familiarità con
una, solo perché il pubblico per abitudine e per infantile istintivismo, vuol vedere
lamentosità, sf. invar. tendenza o abitudine a frequenti lamentele e lagnanze. –
loro monoculturalismo il nostro multiculturalismo, l'abitudine alla coesistenza tra diverse culture può essere
casa lo 'shopping no limits'è un'abitudine talmente radicata da spingere martina, studentessa di
carocchie per poi in seguito naturalmente farci l'abitudine a vederlo storpiato. pacchettizzato,
r piagnonismo, sm. letter. abitudine, tendenza a lagnarsi in ogni occasione
prezzolini, 3-464: cercando di rompere l'abitudine degli occhi italiani per la quadromania regolare
nei culti familiari, è una antica abitudine valdese e alla dimestichezza coll'alfabeto li
amaro e scettico, a cui per 'vecchia'abitudine soleva atteggiare la metà inferiore della faccia
rendere socialmente accettabile un comportamento, un'abitudine, un modo di dire, ecc.
specie per me che non ne ho l'abitudine, e dallo aver fatta una lunga
che deriva, com'è lampante, dall'abitudine dello struzzo di metter la testa dentro
svìzio, sm. letter. cattiva abitudine; vizio. imbriani, 17-30:
ossessionato dalla tecnologia; che ha l'abitudine di acquistare e utilizzare instancabilmente e compulsivamente
: a poco a poco l'amicizia diventa abitudine e perciò meccanica; e quel calore
sono in cinque, i cinque tiratardi d'abitudine, di giorno li puoi trovare dalla