sofferse / per mareggiare intra sesto e abido, / che quel da me perch'
ma reggiar tra seston ed abido '; cioè per ondeggiare che facea
negli obelischi tebani, nei bassirilievi di abido, mi parve di ritrovare il senso
il giorno i e sesto anco ed abido, ove la notte / celò col fosco
che mi ricorda la scultura murale di abido e di tebe. vittorini, 5-35
-per antonom. letter. il nuotatore d'abido: leandro. l. adimari
ne'rischi il fia del nuotator d'abido. passeroni, 4-44: misera,
tu noi sai: / qual notator d'abido / a naufragarten vai. -disus
sofferse / per mareggiare intra seso e abido, / che quel da me perch'
: quando egli [serse] era a abido,... egli avea posta
perditamente amata da leandro, giovane d'abido. = comp. di perdito
mare ituro / lasciava, quando ad abido rediva, / come colei che amava
natante / da le sparse mine erger abido. -posto in relazione fra le
e l'altra banda / applicaro ad abido. -procedere per forza di remi
atto di far passare l'esercito da abido alla riva opposta... parveli
ché non semino ardori al mar d'abido. cammarano, xc-125: l'universo
diletto / leandro suo se partiva da abido / per venirla a vider solo soletto
campana, iv-7: gargore, padre di abido, avendo generato di così nefando incesto
gli armenti della sicilia e lo stretto d'abido... e i polmoni di
, 4-39: approdò poco sotto ad abido, non senza sforzo e pericolo, per
dottori, 3-68: su le rive d'abido / con l'ombra de l'amato
/ dalle caucasee porte al mar d'abido. càuco, agg. (