= deriv. da aberrare. aberrante (part. pres. di aberrare)
pass, di aberrare), agg. aberrante; che si scosta dal giusto,
doppi. 2. scient. aberrante, mostruoso; che è contrario allo
letter. raro. disordinato, traviato, aberrante. bocchelli, 10-84: le descrizioni
contrario all'ordine naturale; disordinato; aberrante. cavalca, 18-42: ogni disordinaria
'. elafuro, sm. genere aberrante di ruminanti della famiglia cervidi, sottofamiglia
: cisti dell'ovaio contenente mucosa uterina aberrante. endometriòma, sm. (
qualità eterea. govoni, 2-245: l'aberrante luce / che spegnerebbe di colpo /
dal bene, dal fine preposto; aberrante. baldini, 4-26: son sicuro
era il simbolo vivente di un'inversione aberrante della scala dei valori; la sublimazione
o regola razionalmente elaborata; concetto filosofico aberrante; pregiudizio, errore o eresia concettuale
attraverso la sua azione -iniziale, ma già aberrante e patologica - sui vari tipi di
: mucoviscidosi. -pancreas accessorio (o aberrante o ectopico): formazione di tessuto
-per estens. persona o situazione clamorosamente aberrante da una normalità generalmente accettata.
di quanto è malato, abnorme, aberrante o, anche, bizzarro, inconsueto.
, quel solito. -abnorme, aberrante. pacichelli, 1-414: mantiensi poi
francese. -sbagliato, erroneo, aberrante dalla logica o dal senso comune.
. 6. passione o inclinazione aberrante e viziosa, tenacemente radicata e difficile
idea fondata su presupposti sbagliati; idea aberrante. moravia, 22-259: resta
pseudomisticismo, sm. misticismo falso, aberrante, che si richiama esclusivamente al sentimento
che si riferisce a un misticismo falso e aberrante; che ne deriva, che ne
uomini mantiene. 5. comportamento aberrante, contrario alla norma, al giusto
testa ai piedi. 8. aberrante, difforme. baretti, 6-377:
. 2. figur. moralmente aberrante. ser gorello, 867: non
che abitava in città, un altro prodotto aberrante della provincia clericale, non con lo
agg. letter. ant. difforme, aberrante. barducci, lxxxviii-i-206: amor,
solo caso di espressività -ma di espressività aberrante -nel linguaggio puramente comunicativo dell'industria:
e il giorno. 12. aberrante, bizzarro, strano (un desiderio,
intellettuale che si ritiene negativo o particolarmente aberrante o, anche, da persone spregevoli
un abito intellettuale considerato negativo o particolarmente aberrante). boccaccio, 9-61: non
, illogico (un ragionamento); aberrante (un proposito), malinteso,
con i fondamenti del discorso, illogico, aberrante, assurdo, infondato; peregrino,
insultante. y atteggiamento eccessivo o aberrante indotto da abiti mentali che si assumono
gli consentiva la riflessione, anche se aberrante, su sé, e soprattutto l'
chiaro che dev'essere considerata del tutto aberrante l'aspirazione a un'europa neutrale o a
stesse del corpo che assumono un comportamento aberrante. = deriv. da tessuto2,
tifònico, agg. letter. aberrante, mostruoso. romagnosi, 10-534:
fraintendimento, interpretazione erronea, scorretta, aberrante o, anche, inadeguata, dovuta