alberto, 45: se la sua perfidia abbomini, dispregia e discaccia la 'ngannatrice con
meravigliano che io, meridionale, lo abbomini. garibaldi, 3-68: col scirocco,
non si troverà niuno che non lo abbomini, se pur ne avrà notizia o immaginazione
la magna / è forza che l'abbomini e s'annoi / sia di città,
sia sempre che v'odii e che vi abbomini. = dimin. di zugo2