tali escursioni mattutine aveva anche ideato un abbigliamento speciale; toc di castoro sopra i
. parte allora essenzialissima d'ogni civile abbigliamento]. tommaseo-rigutini, 3512: abbigliamento
abbigliamento]. tommaseo-rigutini, 3512: abbigliamento è non solo delle vesti, ma d'
... vedere se al suo abbigliamento mancasse qualche cosa. carducci, iii-17-m
ed elegantemente in soli trentacinque versi l'abbigliamento di beiinda. betteioni, iv-344:
arte e l'industria egiziana al lusso dell'abbigliamento, pare che quel popolo amasse la
ora e mezzo a due ore per l'abbigliamento della mattina. d'annunzio, iv-1-74
con molto gusto in una tavola per abbigliamento, erano disposti in ordine i fazzoletti
. palazzeschi, 3-56: il loro abbigliamento era quale l'ambiente aveva saputo ispirare
, 3-82: nulla le mancava nell'abbigliamento di quanto una donna normale potesse a
togliersi la sciarpa per togliere al suo abbigliamento il carattere ecclesiastico. piovene, 5-139
si comprendono tutte le sue diramazioni nell'abbigliamento. dessi, 7-50: le balie
la semplicità e la scrupolosa pulizia dell'abbigliamento. 2. figur.
. c. dati, iii-ii-5-264: niuno abbigliamento maggior bellezza di quella [cioè della
che i depositi continuino a mancare di abbigliamento. 4. pitt. disus
l'acconciatura del capo e per lo abbigliamento de'panni. abbigliare, tr.
abbigliatóio, sm. locale adibito all'abbigliamento della persona (cfr. spogliatoio)
abbiglio, sm. disus. abbigliamento. « affine ad 'abbigliamento *
. abbigliamento. « affine ad 'abbigliamento *, men comune, ma direbbe
foggia di vestire; particolare tipo di abbigliamento (distintivo di una professione o grado
di essere; dote dell'animo; abbigliamento ', ecc.; i sensi 5
borsette, ecc.) che nell'abbigliamento assolvono compiti utilitari o decorativi.
vestire, di acconciare i capelli; abbigliamento, acconciatura. buommattei, 1-25:
4. modo di vestire; abbigliamento. nievo, 223: come veneziana
. 2. modo d'acconciarsi; abbigliamento. 5. bernardino da siena,
. in particolare della persona: abbigliamento, acconciatura. soderini, i-278:
ricchissimi addobbamenti. tommaseo-rigutini, 2566: l'abbigliamento può consistere nella leggiadria di quei vestiti
; l'addobbamento sta quasi sopra all'abbigliamento. carducci, iii-17-53: vestimento, addobbamento
. addòbbo, sm. ornamento, abbigliamento fastoso. b. davanzali,
bello, nel volto e nell'abbigliamento). cavalca, 9-112:
maraviglia. agghindaménto, sm. abbigliamento elegante, ricercato; adornamento accurato,
4. abito, veste, abbigliamento; modo, foggia di vestire (
della persona; abito, parte dell'abbigliamento. m. villani, 1-20:
attaccare i bottoni (neh'industria dell'abbigliamento); l'apparecchio meccanico che assolve
attaccare le maniche nelle confezioni dell'abbigliamento. = comp. dall'imp
parole. 3. vestito elegante; abbigliamento accurato, ricercato, raffinato.
figur. (in senso scherzoso). abbigliamento troppo vistoso e solenne (e anche
prepotente, sbarazzino (un capo di abbigliamento, una foggia nel vestire alquanto vistosa
, di una scena, di un abbigliamento che si fonda nell'alternativa dei due
sul davanti (e fa parte dell'abbigliamento femminile). e. cecchi,
, un berretto, un capo d'abbigliamento). caro, 12-i-81: non
, fazzoletto o altro, specialmente nell'abbigliamento donnesco. nievo, 156: -cosa
indossare un vestito o un capo d'abbigliamento sulla pelle nuda. cavalca,
'arredo, fornimento, addobbamento, abbigliamento '. -cavaliere di scudo:
da renderla impermeabile (per oggetti d'abbigliamento, tovaglie, tende, ecc.
volgare (un colore, un capo d'abbigliamento, un quadro, un monile,
. ant. cappuccio usato anticamente nell'abbigliamento femminile. l. bellini,
misterici i simboli sacri, oppure oggetti di abbigliamento e di ornamento. f.
di pratica utilità, di un capo d'abbigliamento e simili; anche, la validità
. collétto1, sm. parte dell'abbigliamento maschile e femminile che circonda il collo
capo di vestiario, sia staccato: nell'abbigliamento maschile si è venuto sempre più
con cura la persona; curare l'abbigliamento, l'acconciatura. firenzuola, 560
ben lavorato, molto curato (l'abbigliamento, la persona, il cibo).
cui si dava il profumo a oggetti di abbigliamento particolarmente eleganti. ventura rosetti,
quasi esclusivamente alla fattura di articoli di abbigliamento). palladio volgar., 11-13
confeziona abiti o altri capi d'abbigliamento. = deriv. da confezione
preparazion di una mensa che in un abbigliamento. la squisitezza del suo gusto appariva
che fùr sette. 2. nell'abbigliamento femminile, involucro di stoffa, di
l'impressione di sciatteria derivante da un abbigliamento dimesso. pananti, i-109:
acciaio. 2. parte dell'abbigliamento maschile (nel medioevo e nel rinascimento
o di un gruppo familiare (vitto, abbigliamento, pigione, ecc.).
11. foggia di vestire, di abbigliamento; moda. della casa, 627
l'ascella. -ornamento analogo dell'abbigliamento femminile. moravia, iv-280: molto
di mussolina (originariamente faceva parte dell'abbigliamento femminile; alla fine dell'ottocento divenne
genere eccessiva) della persona o dell'abbigliamento. giuseppe flavio volgar., 1-59
cultura come il tarlo sta all'arte dell'abbigliamento. 3. il complesso delle
come pura neve, con un certo abbigliamento in capo che faceva mirabil vedere
stragi della rivoluzione ricavarono nuove forme di abbigliamento pel sesso gentile. carducci, iii-18-211
uno stile rustico nell'abitazione, nell'abbigliamento, nelle arti, nella decorazione.
effetto della tradizione rituale, i particolari dell'abbigliamento, i motivi e colori dei ricami
cosciali di pelo di capra, classico abbigliamento d'una volta destinato a proteggere dai
di§addòbbo). ant. privare dell'abbigliamento fastoso, spogliare degli abiti lussuosi;
. papini, 6-31: il mio abbigliamento, più trascurato che disinvolto, dissociava
); scomposto, scompigliato (l'abbigliamento, le vesti); disturbato nelle
(un abito, un capo di abbigliamento). guicciardini, 2-10-358: se
un po'femminile nell'acconciatura e nell'abbigliamento. -anche intr. con la particella
aspetto fìsico, all'acconciatura, all'abbigliamento, al portamento, al modo di
che si usa per capi di abbigliamento che devono essere aderenti al corpo
: un abito, un oggetto di abbigliamento). guarini, 372: -or
spedizioni, ecc. -per estens.: abbigliamento, addobbo, corredo.
larghezza? 4. disus. abbigliamento, addobbo, pompa esteriore.
un'eleganza estrema di vita, di abbigliamento, di espressione, di comportamento,
in un'estetica di contegno e di abbigliamento. 6. per estens.
imo stile rustico nell'abitazione, nell'abbigliamento, nelle arti, nella decorazione.
quasi tutte le altre, il cui abbigliamento presentava quanto si può immaginare di eterogeneo
vita a guisa di cintura (nell'abbigliamento sia maschile, sia femminile).
di tessuto elastico, in uso nell'abbigliamento femminile. moravia, ii-440: sotto
letteraria); ricercatezza sofisticata (nell'abbigliamento). carducci, iii-6-434:
vivacemente colorata, che fa parte dell'abbigliamento maschile e femminile, come riparo e
, che conviene solo alle donne (abbigliamento, arte, piaceri, usi, ecc
-che è usato esclusivamente dalle donne (abbigliamento, ornamenti, ecc.).
corpo umano o di oggetti del- l'abbigliamento appartenente alla persona amata. = dal
gonna, che copriva i fianchi (nell'abbigliamento femminile del secolo xvii).
e dai camerieri e passata poi nell'abbigliamento femminile. viani, 4-188: in
connesso un richiamo a ricercata eleganza di abbigliamento). -anche in senso concreto:
comparire in quella sera in un leggiadro abbigliamento all'orientale: or egli, al momento
e. cecchi, 810: l'abbigliamento, uniforme; anch'esso estremamente semplice
. casti, ii-6-71: lo strano abbigliamento e il sucidume / alla brutal fisonomia
tutte le altre, il cui abbigliamento presentava quanto si può immagi
i generi alimentari e di abbigliamento per la popolazione e, in partic
-ge). guarnizione per capi di abbigliamento o di arredamento, che si ottiene
), così frescamente civettuola, dell'abbigliamento di silvia. -in maniera giovanile
frivoli; fronzoli (propri specialmente dell'abbigliamento femminile dell'ottocento). savinio,
fa? pratolini, 16-165: il suo abbigliamento era fuori di moda: il vestito
di comportarsi, nel linguaggio, nell'abbigliamento, e si dà arie da gran signore
. gambute, sm. parte dell'abbigliamento maschile medievale e rinascimentale, che scendeva
indumento a forma di sopravveste usato nell'abbigliamento maschile (specialmente in francia).
di altro tessuto leggero, usata nell'abbigliamento femminile come rifinitura di vestiti o di
di certe maniche tagliate, tipiche dell'abbigliamento rinascimentale. l. carbone, 30
nel trattare, per la proprietà deh'abbigliamento, per l'elevatezza dei sentimenti,
. indossato con incuria (un capo di abbigliamento). verga, ii-81: il
; lembo, falda (e, nell'abbigliamento maschile antico, ciascuna delle
staffa (in passato faceva parte deh'abbigliamento elegante maschile; oggi viene calzato soltanto
con i calzoni la parte essenziale dell'abbigliamento maschile). verga, 4-151
unicamente un ruolo funzionale, soprattutto nell'abbigliamento femminile; quella maschile consta di una
perché costituisce parte integrante di un particolare abbigliamento da lavoro (giacca da ferroviere,
, lunga fino al ginocchio, tipica dell'abbigliamento settecentesco italiano. ojetti,
sbuffi (una veste, un capo d'abbigliamento). garzoni, 1-222: vogliono
di un abito, di un capo di abbigliamento). beltramelli, iii-659: aveva
dalla gorgera. 2. nell'abbigliamento femminile medievale, striscia di tela che
sobrio (il modo di vivere, l'abbigliamento); composto, maestoso (il
neoclassica; come ricamo o guarnizione nell'abbigliamento femminile; come distintivo di grado militare
(un abito, un capo di abbigliamento, ecc.). pea,
. migliorini, 418: per l'abbigliamento [sec. xvi], citiamo il
sporco o anche soltanto per completare l'abbigliamento elegante. meo de'tolomei, vi-n-52
e quanto mento. - ant.: abbigliamento, tenuta. poveramente guernito.
del cuoio e delle pelli 0 dell'abbigliamento, lavorante addetto a modellare, confezionare
piangono il guasto / moderno delle muse abbigliamento. guerrazzi, i- 13:
coreana e abbottonatura nascosta, tipica dell'abbigliamento indiano e orientale ed entrata anche nell'
indiano e orientale ed entrata anche nell'abbigliamento occidentale. = dall'indostano gurù
norme riguardanti la pulizia personale, l'abbigliamento, il condizionamento e la disposizione delle
camere di tali impagliate non possa essere abbigliamento d'oro. aretino, 20-152:
all'arredamento: alle arti decorative e all'abbigliamento femminile, così chiamato perché coincise
cerimonia o, in genere, con abbigliamento elegante. fanzini, iii-452: non
. 3. nell'industria dell'abbigliamento, operaio addetto a imprimere, mediante
è in disordine nella persona o nell'abbigliamento; trasandato; male in arnese.
su la seggiolina dorata, in un abbigliamento suntuoso..., tutta seta e
, / con 1'infiorato e vago abbigliamento, / l'oro puro del capo
tarchetti, 6-ii-507: restrinse l'estetica all'abbigliamento, ne cercò la parte più importante
con partic. riferimento alla tecnica dell'abbigliamento). = nome d'agente
linee. -calza intera: nell'abbigliamento antico, calza formata da un solo
intestura, sf. ant. capo d'abbigliamento intessuto o intrecciato. caviceo
degni delle loro funzioni e del loro abbigliamento. tommaseo [s. v. fallo
più fina e leggiera e divenne un abbigliamento di lusso, quando si cominciò a
non sacerdotale, non ecclesiastico (un abbigliamento, ecc.). bresciani,
verri, i-322: conviene che l'abbigliamento abbia un non che di leggero,
don pietro ammirazione e gratitudine per quell'abbigliamento straordinariamente sollecito. linati, xii-109:
essere largo, comodo (un capo d'abbigliamento). savonarola, i-16: fate
rilegatore. 7. nell'industria dell'abbigliamento, montatore di tessuti (v.
arti del piacere, allo studio dell'abbigliamento, ai lenocinii dell'amore. ferd.
lindura che faceva evidente contrasto con l'abbigliamento di don matteo e del poeta.
abito, taglio di un capo di abbigliamento; insieme di caratteristiche distintive di un
per lo più di cosmesi, di abbigliamento o di arredamento). 25.
leziosaggine, una certa somma teneritudine nell'abbigliamento, nel moto, nell'accento è
, chimica, del cuoio, dell'abbigliamento, del legno, ecc.)
: nulla sfugge a lui, del vostro abbigliamento;... le maestose pellicce
di eleganza; sfoggio di lusso nell'abbigliamento; esibizione artificiosa del coraggio.
a ostentare eleganza e ricercatezza eccessiva nell'abbigliamento; che si comporta con boria e
seduta su la seggiolina dorata, in un abbigliamento suntuoso che nascondeva le ferite e le
le braccia (ed è caratteristico dell'abbigliamento sportivo). -anche: maglia di
in modo da variare l'insieme dell'abbigliamento); in sartoria si distinguono la
esposizione di abiti o di altri capi di abbigliamento già confezionati. pirandello, 7-200
mannecòtto), sm. accessorio dell'abbigliamento femminile (e nei secoli passati talvolta
al fine di completare l'eleganza dell'abbigliamento). g. m.
, non dà loro né rilievo né abbigliamento né verità. * maniera svelta '
, in passato, un capo di abbigliamento di particolare eleganza e raffinatezza, usato
marciatrice, sf. nell'industria dell'abbigliamento, operaia addetta al rassodamento a mano
marinara, sf. abito proprio dell'abbigliamento infantile, di tela blu con guarnizioni
è proprio, che è caratteristico dell'abbigliamento degli uomini. garibaldi, 3-48:
(con riferimento ad acconciatura e ad abbigliamento femminile). serao, 129:
uomini; adatto alla figura maschile (abbigliamento, ornamenti, moda).
mascoline. cassola, 2-154: l'abbigliamento mascolino e i lineamenti rozzi e duri
assol. baldini, 7-138: un abbigliamento che mascolizzi... può riuscire
cavaliere che si distingueva dagli altri per abbigliamento e comportamento elegante. - per estens
-i). nell'industria dell'abbigliamento, operaio che sceglie e riunisce in
, o come ricamo o guarnizione nell'abbigliamento, nelle acconciature, ecc.)
leggeri sandali ai piedi oppure un capriccioso abbigliamento da pezzente orientale, da pastore errante
al settecento servì per confezionare capi di abbigliamento o per impreziosire di guarnizioni gli
modo di vestire o di acconciarsi, abbigliamento, tenuta. c. arrighi,
, i fal- ciani vendevano generi di abbigliamento, mesticheria e ferramenta.
-carattere austero di un abito, di un abbigliamento da lutto. brusoni, 1-43
militare. -in militare: in abbigliamento guerresco, in divisa, in uniforme
come un milord: ostentare ricercatezza nell'abbigliamento; fare sfoggio di ricchezza nel tenore
, mettere estrema cura nella scelta dell'abbigliamento; vestire con raffinata eleganza, da
spaventoso che fu possibile, con un abbigliamento da capo che aveva duo gran corna
suddiviso in pieghe (un capo d'abbigliamento). n. franco, 4-187
di precocità intellettuale. -oggetto di abbigliamento stravagante e vistoso (e ha una
singola dimensione) di un capo di abbigliamento, di una sua parte, di
grandezze di fabbricazione, i capi di abbigliamento già confezionati [prima, seconda misura
per misurare le dimensioni dei capi di abbigliamento, in relazione con quelle del corpo
-corredo da sposa; capo di abbigliamento. tasso, 2-1-386: le tele
meno passeggera, di particolari fogge di abbigliamento (o, anche, di acconciature
: ciascuna particolare forma o foggia di abbigliamento, di acconciatura o di ornamento personale
produzione industriale o artigianale di articoli di abbigliamento e accessori che presentano particolari caratteri di
moda: l'insieme delle creazioni di abbigliamento (e degli accessori relativi) che
serra. -al plur. articoli di abbigliamento di lusso. tarchetti, 6-i-375:
e con fotografie, dei modelli di abbigliamento più recenti creati da sartorie famose.
i più recenti dettami delle fogge d'abbigliamento e di acconciatura. lippi, 2-54
i più recenti dettami delle fogge d'abbigliamento e di acconciatura (e con pretesa
metallurgici o fornaci. -nell'industria dell'abbigliamento, disegnatore delle sagome, su cartone
metalliche o di balena, usata nell'abbigliamento femminile per stringere e modellare il petto
di abiti e di articoli accessori di abbigliamento, di biancheria, di maglieria,
modelli. 7. capo di abbigliamento maschile o femminile o accessorio che presenta
pizzo o di velo, introdotta nell'abbigliamento femminile all'in- circa fra il 1830
- molatore di bottoni: nell'industria dell'abbigliamento, operaio addetto alle operazioni di
storici, destinati sotto varie forme ed abbigliamento a promuovere la morale, mentre effettivamente
monastico; che è parte dell? abbigliamento di un monaco o di una monaca
'per la semplicità e la scrupolosa pulizia dell'abbigliamento. 7. locuz.
: che possiede le caratteristiche tipiche dell'abbigliamento di una monaca (un modo di
. plur. ant. abito laico, abbigliamento secolare. aretino, 20-10: quello
-proprio dei laici, non sacerdotale (un abbigliamento). beicari, 4-76: nessun
da discrezione, nel vestire, nell'abbigliamento; lindura. alberti, i-m
. -in senso concreto: acconciatura, abbigliamento o cosmetico usato per la cura della
. ghislanzoni, 17-99: studiato nell'abbigliamento, nei modi, nelle parole,
e vi è anche associata l'idea di abbigliamento sommario e di pulizia approssimativa).
cosciali di pelo di capra, classico abbigliamento d'una volta destinata a proteggere dai
estens. livrea, divisa o tipo di abbigliamento imposto da un regolamento o da
-per estens.: particolare tipo di abbigliamento usato da chi si riconosce in un
con penna bianca. 3. abbigliamento alquanto sfarzoso, fuori del normale,
, allo stile, alla foggia di abbigliamento dei moschettieri. bocchelli, ii-239:
caratteristica fisica, a una particolarità dell'abbigliamento, dell'aspetto, ecc.)
all'aspetto, agli atteggiamenti, all'abbigliamento). tommaso di sasso, 67
alimentazione, alcoolismo, pratiche igieniche, abbigliamento, movimento demografico. -fenomeno
un piccolo cappuccio; caratteristica originariamente dell'abbigliamento dei pellegrini, assunse poi valore di
si riferisce, che è caratteristico dell'abbigliamento femminile. livio volgar.,
2. che è vestito con capi di abbigliamento di colore diverso; che indossa un
bianco velo e candidissimo tutto il resto dell'abbigliamento:... da vicino,
con riferimento a biancheria, capi di abbigliamento in genere, arredi, paramenti).
-con partic. riferimento a un tipo di abbigliamento che denota per consuetudine la condizione
, 6-i-226: opala, già mutata d'abbigliamento e raggiante della bellezza più attraente,
(segnato e simboleggiato dall'abbandono dell'abbigliamento usuale e dall'assunzione di quello che
prevalentemente per la confezione di capi d'abbigliamento estivo, importato inizialmente in europa dall'
alla fabbricazione di pelletterie e articoli di abbigliamento. 2. geol. falda
qualcuno. -figur. plur. abbigliamento particolarmente ricercato ed elegante, sfarzoso e
di immediata individuazione); che costituisce abbigliamento o ornamento tipico di un popolo (
chiuso o sistemato (un capo di abbigliamento). foscolo, 1-168: ignoti
, in senso concreto: particolare dell'abbigliamento o dell'acconciatura che è o sembra
che si accordava col resto del suo abbigliamento come un elmo da crociato sulla testa
come l'accuratezza nel vestire, nell'abbigliamento intimo, per lo più
nell'igiene personale o, anche, nell'abbigliamento, per lo più unitamente a sobrietà
cura dell'igiene personale e dell'abbigliamento, sciatto, poco pu
, ai loro costumi, al loro abbigliamento. -per estens.: ispirato a
un luogo). rata all'immaginario abbigliamento delle ninfe d'annunzio, ii-672
miche con personaggi fortemente stilizzati dall'abbigliamento e da maschere, e tende a
i modi, il portamento, l'abbigliamento) che suscitano un'impressione di dignità
veste di color verde cade con nobile abbigliamento, restando tutto il braccio ignudo.
o, anche, con riferimento all'abbigliamento di una persona, in modo da
uso di particolari stemmi, forme di abbigliamento e altri segni distintivi ed eventualmente nel
riferimento a quello, tipico del moderno abbigliamento maschile, che si ottiene avvolgendo uno
donna ristabilisce quei nonnulla del suo abbigliamento che fecero delirare tanta umanità.
-proprio, tipico della foggia di abbigliamento diffusa nel paese di chi parla o
durante tale periodo di tempo (un capodi abbigliamento, un oggetto). l
senso concreto: oggetto, capo di abbigliamento confezionato secondo i dettami della moda o
alla persona divina. 3. abbigliamento alquanto succinto (con par- tic.
del corpo lasciata in vista da un abbigliamento ridotto, insufficiente. cavalca, 20-30
altra. -lasciato scoperto da un abbigliamento succinto; posto generosamente in vista (
.): senza abiti o in abbigliamento estremamente succinto. genovesi, 1-ii-143:
un attrezzo; taglia di un capo di abbigliamento o di una sua parte. -per
a nuovo: provvedersi di capi di abbigliamento alla moda; rimpannucciarsi. pasolini,
, giacche e guarnizioni; capo di abbigliamento confezionato con essa. arbasino
è difoggia maschile, che è proprio dell'abbigliamento maschile. p. petrocchi
di una persona, decente (l'abbigliamento, un vestito, la casa)
per la sontuosità o l'eleganza dell'abbigliamento (una persona). s
frigia. -decente nell'aspetto, nell'abbigliamento (una persona). monalai
significato attenuato: decente, decoroso (l'abbigliamento, un abito). boccaccio
eleganza, magnificenza di apparato o di abbigliamento; lussuosamente, pomposamente, sontuosamente;
grande cura nell'igiene personale e nell'abbigliamento, per lo più improntandolo a sobrietà
cura dell'igiene e della proprietà di abbigliamento della propria persona o di quelle accudite
con cura (alla casa, ah'abbigliamento); accudire (un persona);
, di preferenza, i temi dell'abbigliamento licenzioso delle donne,...
un tessuto, di un capo di abbigliamento o di un accessorio, o anche
, lenzuola, asciugamani, articoli di abbigliamento, ecc.). 2
un abito, di un oggetto di abbigliamento, di un tessuto.
nato con tessuto, un capo di abbigliamento o una pelliccia e che, generalmente
un abito o di un oggetto di abbigliamento eseguita con punti di cucitura secondo varie
, di acconciarsi, di truccarsi; abbigliamento, costume. giamboni, 10-115:
, decoroso; lussuoso, sfarzoso (l'abbigliamento, una parte di esso).
attraente, piacevole; artificio estetico; abbigliamento, trucco, acconciatura; modo di
, a rendere splendido e sfarzoso l'abbigliamento, a completare una parte di esso
parte di esso. - anche: abbigliamento, acconciatura. francesco da barberino,
persona e del vestito; eleganza dell'abbigliamento. cavalca, 6-2-159: si sogliono
. con fasto, eleganza e magnificenza di abbigliamento o di arredamento; lussuosamente.
polari. -anche: chi adotta un abbigliamento particolarmente pesante. metastasio,
due giovani d'atene in abito e abbigliamento femminile, portando un tralcio d'uve
6. riparo, copertura, capo d'abbigliamento. boccaccio, viii-2-155: quegli popoli
alcune specie sono utilizzate nel campo dell'abbigliamento per la loro particolare morbidezza.
decenni di questo) elemento caratteristico dell'abbigliamento maschile, trovando impiego però anche
paltóne), sm. capo di abbigliamento invernale, confezionato in genere con tessuto
proprio, in partic., dell'abbigliamento femminile) atto a contenere le dimensioni
indossato per conferire eleganza e ricercatezza all'abbigliamento). carena, 2-29
risultava. -modo di vestire, abbigliamento. d. bartoli, 2-1-44:
e attraente con cosmetici e con l'abbigliamento vistoso. fagiuoli, ii-78: quanto
vestito, abito, indumento, capo d'abbigliamento (talvolta in relazione con un agg
, ed è utilizzato nel campo dell'abbigliamento. della casa, 714: dite
. -anche: vestito, capo di abbigliamento confezionato con tale stoffa.
-in partic.: nell'industria dell'abbigliamento, operaia specializzata nel cucire e rifinire
sopra o al ginocchio (ed è abbigliamento di bambini e ragazzi e anche di
bianca con croce d'oro tipica dell'abbigliamento papale. -anche nella locuz. baciare
, 13-vii-1982], 2: gusto dell'abbigliamento paraculètto. = comp. dall'
. 2. nell'industria dell'abbigliamento, operaio che applica il percalle all'
: paratura di stanze. 3. abbigliamento. d. sestini, 33:
per guarnizione sia nell'arredamento sia nell'abbigliamento, per lo più femminile. -anche
. 3. nell'industria dell'abbigliamento, che controlla i capi confezionati per
esibire l'eleganza o la ricercatezza dell'abbigliamento). moretti, i-502: le
ecc.) e in quello dell'abbigliamento (con riferimento alla pelle da pelliccia
a farne indumenti o altri capi di abbigliamento. anonimo genovese, xxxv-1-755: chi
cosciali di pelo di capra, classico abbigliamento d'una volta destinato a proteggere dai
fitta (un tessuto, un capo d'abbigliamento). -anche: confezionato con pelli
a soprassalti. -come accessorio di abbigliamento o per ornamento. boccaccio, dee
. -figur. per indicare un abbigliamento o un atteggiamento vano, borioso,
, con bandiere e pennoncelli e signorile abbigliamento, gli uomini di legge, onoratissimi
addobbato di penne (un capo d'abbigliamento). beltramelli, ii-403: adorne
petrolifero. 5. nell'industria dell'abbigliamento, operaio addetto alla perforazione dei bottoni
in forma di schiavi con tratti e abbigliamento persiano. milizia, vi-173: vi
a trattare... i temi dell'abbigliamento licenzioso delle donne. 3
umana con i tratti morfologici e l'abbigliamento tipici delle popolazioni persiane. lomazzi
di fisionomia e gastronomia e ironia e abbigliamento e comportamento e lessico assolutamente personali.
molluschi marini, a uno stile d'abbigliamento o a un determinato indumento o anche
grigioni o a fiora. -nell'abbigliamento teatrale, posticcio di un costume usato
ordinato e accurato nella persona, nell'abbigliamento e nella pettinatura (con riferimento alla
altezza del torace, un capo d'abbigliamento (e a seconda che tali parti
la sua pettorina d'argento. -nell'abbigliamento alla marinara, la patta triangolare di
di tanti pezzi. -nell'abbigliamento femminile, ciascuno dei due elementi,
salvini, vti-1-3: cuffia e pezzuola: abbigliamento rimaso in contado fino a'nostri tempi
una ricca mensa piuttosto che per un abbigliamento elegante. bandello, 2-54 (
-in ghingheri e piattino: in abbigliamento elegante. pratesi, 5-280:
-ant. sobrietà, trascuratezza nell'abbigliamento. castiglione, 231: io per
.: nell'industria tessile e dell'abbigliamento, operaio o operaia che avvolge le
^ iettatura di tessuti o di capi di abbigliamento, sia a mano, rifinendo e
-in partic.: nell'industria dell'abbigliamento, striscia ingrossata ottenuta sul lato superiore
che veniva usato intorno al 1930 come abbigliamento da spiaggia e indossato sopra il costume
ora. 3. nell'abbigliamento del sec. xix, tipo di
aspetto da pirata (un elemento dell'abbigliamento). barilli, ii-593: un
supplichevole o di umiliante sottomissione, un abbigliamento trascurato, una vita di disagi e
?. logoro, trasandato (un abbigliamento). rati, 2-100: ma
di folclore (un costume, un abbigliamento); che serve a simboleggiare con
. -anche: insolito, bizzarro (l'abbigliamento). bertola, 138: aggiugnerò
ecc.; come aggiunta ornamentale dell'abbigliamento e, in partic., come
della tradizione rituale, i particolari dell'abbigliamento, i motivi e colori dei ricami sulle
raso. 3. nell'attuale abbigliamento sportivo, giubbotto o giaccone imbottito di
poteasi conoscere la sommiglianza che consistea nell'abbigliamento. baruffaldi, i-126: dai bei
bianca che si portava sulle maniche in abbigliamento di lutto; mostreggiatura di lutto (
ancora il grande impiego delle piume nell'abbigliamento, la produzione di stoffe di corteccia
con sobria raffinatezza (con riferimento all'abbigliamento). ramusio, cii-i-264: gli
, buon gusto nel vestire, nell'abbigliamento. s. degli anenti, 1-344
(un abito, un oggetto di abbigliamento). dante, lxxiii-4: sennuccio
(spesso unito a sobrietà) nell'abbigliamento. a. cattaneo, iii-2:
2. sm. nell'industria dell'abbigliamento, operaio che manipola e appallottola il
(settori chimico, conciario, dell'abbigliamento), esegue, a macchina o
: essere sudicio nella persona o con abbigliamento disordinato e sporco. p.
2. veste o altro capo d'abbigliamento confezionato con tale tessuto. -anche:
.., vi sfolgorava il persico abbigliamento. -brillare, luccicare. btignole
indossato, calzato, usato per l'abbigliamento o l'ornamento di una persona.
10. ant. foggia di vestiario, abbigliamento; abito o tipo di abbigliamento molto
, abbigliamento; abito o tipo di abbigliamento molto diffuso. iacopone, 8-11:
tradizionale di uno o più colori nell'abbigliamento. lomazzi, 4-ii-185: io farò
amuleto, ecc.); usare nell'abbigliamento (una stoffa, una pelliccia,
. -esigere un determinato tipo di abbigliamento (una circostanza, un momento storico
più prolungato, di un capo di abbigliamento da parte di una determinata persona.
vestirsi o di acconciarsi; foggia dell'abbigliamento. sacchetti, 137-28: veggendo certi
. -il complesso degli aspetti esteriori (abbigliamento, fisionomia, caratteri somatici) che
-ordinato nella persona, curato nell'abbigliamento. cantù, 3-225: là in
. 2. confezionare articoli di abbigliamento in anticipo rispetto alle richieste del mercato
-persona dall'aspetto dimesso e austero, dall'abbigliamento lugubre, querula e bigotta; beghina
presentabili. 2. curato nell'abbigliamento e nell'aspetto esteriore in modo da
un determinato aspetto (con allusione all'abbigliamento, al tratto, ecc.).
ventina di pagine a descrivere il ridicolo abbigliamento e la strana giacitura del mal capitato fuggitivo
alimentare, olearia, tessile, dell'abbigliamento, della carta, della gomma,
a modi di vestire, a capi di abbigliamento, a edifici, ad ambienti.
-con riferimento a un tipo di abbigliamento. faldella, ii-2-173: ricomparve ed
(con riferimento a un capo di abbigliamento). inventari di bicchierai toscani,
indicare la sontuosità della vita o dell'abbigliamento, la bellezza fisica, l'aspetto
attribuito (un aspetto fisico, un abbigliamento). carducci, iii-24-59: al
tessuto, con cui si rifiniscono particolari dell'abbigliamento (polsi, tasche, colletti,
trattare... i temi dell'abbigliamento licenzioso delle donne, dei bagni promiscui
storici, destinati sotto varie forme ed abbigliamento a promuovere la morale, mentre effettivamente
-moda pronta: nell'industria dell'abbigliamento, l'insieme dei capi confezionati in
di un abito, di un tipo di abbigliamento. muratori, 6-351: l'ordine
proprietà, e quasi austerità, dell'abbigliamento, la camicia di seta...
cosciali di pelo di capra, classico abbigliamento d'una volta destinato a proteggere dai
raffinatezza nel vestire, buon gusto nell'abbigliamento. aretino, 20-287: il falcone
(un abito, un capo di abbigliamento). l. strozzi, 1-263
: prendersi cura dell'aspetto e dell'abbigliamento ai una persona, garantendone l'igiene
: 'punto ': nelle carte dell'abbigliamento (seconda guerra mondiale), unità
più ricco, / con rinfiorato e vago abbigliamento, / l'oro uro del capo
raffigurante una torre a imitazione dell'abbigliamento della dea cibele. fr.
, consistente in una prescrizione intorno all'abbigliamento, all'estetica, al comportamento,
abbellito, curato nella persona e nell'abbigliamento; agghindato, vestito con raffinatezza.
più. -abito, capo di abbigliamento elegante e lussuoso. d'annunzio,
, cura formale dell'aspetto, dell'abbigliamento, dei modi; buon gusto.
entrassero in scena, per verificarne l'abbigliamento e l'attrezzatura necessaria per la rappresentazione
3. prendersi cura della toeletta e dell'abbigliamento di qualcuno; rassettare la propria persona
sovrano; che fa parte del suo abbigliamento. -in partic. verga reale:
re; che fa parte del suo abbigliamento. - in partic. sedia regale:
nulla di regale nell'aspetto e nell'abbigliamento. d'annunzio, 1-677: la
autorità; che fa parte del suo abbigliamento. g. michiel, lii-4-279:
. -in comparazioni, per indicare l'abbigliamento particolarmente elegante o eccessivamente sfarzoso di
assai pregiata, usata per capi d'abbigliamento. tecchi, 15-201: s'accorse
e letter. trascurato nell'aspetto e nell'abbigliamento, negletto. tavola ritonda,
tarchetti, 6-ii-507: restrinse l'estetica all'abbigliamento, ne cercò la parte più importante
possibile. 7. elegante nell'abbigliamento ed eretto nel portamento. l'
nuovo una persona con un capo di abbigliamento; avviluppare, infagottare, imbacuccare nuovamente
. 2. nell'industria dell'abbigliamento, chi trasferisce, mediante apposita macchina
. premere un indumento o un accessorio d'abbigliamento per fissarlo meglio nel luogo acconcio.
con uno nuovo (un capo d'abbigliamento). capuana, 1-ii-401: la
terzi, corredi, tendaggi, ricami su abbigliamento e maglieria. = voce dotta,
eleganza, talora anche ostentata (nell'abbigliamento). novellino, xxviii-829: tu
: per compimento poi di un tale abbigliamento..., si deve avere un
liso, sbiadito: un capo d'abbigliamento). tozzi, v-232: sua
in modo eccessivo e ostentato il proprio abbigliamento, il proprio aspetto fisico.
salvini, vii-1-4: cuffia e pezzuola: abbigliamento rimaso in contado fino a nostri tempi
in partic. di un capo di abbigliamento; rimboccatura;
ai dettami della moda un capo d'abbigliamento o un'acconciatura. oriani, x-26-44
rimontatóre, sm. nell'industria dell'abbigliamento, informatore. = nome d'
fisica con belletti, tinture, un abbigliamento studiato. gargiolli, 260:
4. avvolto strettamente (un capo d'abbigliamento). r. longhi, 1-i-1-8
civile nell'aspetto, più curato nell'abbigliamento e nella persona. bacchetti, 1-i-194
ha modi cortesi e urbani; curato nell'abbigliamento e nella persona. fogazzaro,
di gale, nastri o altri fregi d'abbigliamento donnesco. cantù, 1-197: non
curando particolarmente la propria persona o l'abbigliamento. carducci, ii-14-185: egli
giacomo soranzo, lii-3-34: l'altro [abbigliamento] è una veste con il busto
-nascondere un difetto fisico con un adatto abbigliamento. aretino, 20-331: ho fatto
curato, agghindato nella persona e nell'abbigliamento e, anche, truccato in viso
reintrodurre un oggetto fra gli accessori di abbigliamento; rimettere in uso, far ritornare
22. mettersi nuovamente addosso un capo di abbigliamento, rimettersi un copricapo. costantino
8. adottare di nuovo un dato abbigliamento; vestire nuovamente una divisa, in
(con particolare riferimento a capi di abbigliamento). gozzano, i-407: portano
a modificare l'aspetto esteriore o l'abbigliamento di una persona. e. cecchi
nulla di regale nell'aspetto e nell'abbigliamento. de amicis, i-988: i loro
macchine... 'rivestitóre di sottopiedi'(abbigliamento). incolla la fodera di pelle
modelli di sartoria, di articoli di abbigliamento in genere. bernari, 4-52:
un abito o di un accessorio d'abbigliamento. -in partic.: bavero.
al xv secolo, può indicare l'abbigliamento completo delle classi elevate composto da più
c. n. l. tessili e abbigliamento (setafilatura) [n-v-1987],
del xix sec., caratteristico dell'abbigliamento della classe borghese. g. f
, un abito, un capo d'abbigliamento); che è fatto di rosato
. tessuto, di un capo d'abbigliamento (per lo più = denom.
dei movimenti (un particolare tipo di abbigliamento). pratesi, 5-13: a
-per simil. ornamento piumato dell'abbigliamento di popolazioni primitive. pigafetta,
del gusto (nei vari campi dell'abbigliamento, dell'arredo, dell'alimentazione,
il suo spirito. -che costituisce l'abbigliamento del sacerdote; che ne simboleggia le
, per lo più scherzosamente, l'abbigliamento tipico dei sa- domasochisti.
, per lo più scherzosamente, l'abbigliamento e gli accessori tipici dei sadici,
, sf. milit. stor. nell'abbigliamento dei guerrieri medievali, la maglia che
2. mantellina, per lo più dell'abbigliamento femminile, indossata sopra altri abiti (
industriale, delle sartorie (o deh'abbigliamento in genere) o ne deriva. -an
consuetudini della savoia (un capo di abbigliamento). marchesa colombi, 2-265:
moda un'acconciatura, un tipo di abbigliamento. cantù, 2-217: non capisco
. -evitare di usare nel proprio abbigliamento. cornoldi caminer, 22: per
riposare in atteggiamento scomposto; mettersi in abbigliamento troppo succinto e sommario. pasolini,
, involgarirsi (un ambiente, un abbigliamento). stuparich, 5-230: giudicavo
: egli dimostrò quanto era scaduto l'abbigliamento dei nostri ufficiali: neppur più stivali
profondità di scalfo di un capo d'abbigliamento. buzzati, i-509: «
acconciatura. -per estens.: scomposto nell'abbigliamento, stravolto nell'aspetto.
. che ha i capelli arruffati, l'abbigliamento in disordine o, più in generale
le maglie di ezio romano, in tale abbigliamento scendeva all'albergo dell'ancora e quivi
rei. -eccessivamente appariscente (un abbigliamento). arbasino, 19-293:
all'uso di abiti più chiari (l'abbigliamento). cornoldi caminer, 284:
(un abito, un capo d'abbigliamento, e può indicare sia una sobria
. arzillo, vispo, bizzarro nell'abbigliamento o nel comportamento. p.
che fà per lo più parte dell'abbigliamento femminile, ed è indossato per ornare
nell'aspetto, in partic. nell'abbigliamento; scomposto, rozzo negli atteggiamenti.
superficie irregolare, usato per capi d'abbigliamento maschili e femminili. = adattamento
8. sciatto, trasandato (un abbigliamento). melosio, 3-ii-51: simil
a vedere, non per volontà l'abbigliamento. sua, i lavori di rifacimento ond'
trasandata e negligente nell'aspetto, nell'abbigliamento o nel comportamento. tommaseo [
trascurato, negligente nell'aspetto, nell'abbigliamento, nel modo di comportarsi.
trasandato, trascurato nell'aspetto e nell'abbigliamento. carena, 2-9: 'sciattone,
usato soprattutto per custodirvi accessori per l'abbigliamento femminile. borgese, 1-295: chiamava
. -per estens.: che ha l'abbigliamento o anche l'aspetto scomposto, in
-per estens. trasandato (l'abbigliamento). bacchelli, 2-318: s'
usata come accessorio di un capo di abbigliamento femminile. jahier, 3-75: era
anche della schiena (e specialmente nell'abbigliamento femminile può essere di varia forma e
scollatura alquanto ampia di un capo di abbigliamento femminile. d'alberti [s.
salviati. -difetto o improprietà nell'abbigliamento. f. fona, 4-361:
fotografiamo invece la brutta monotona sconfortante uguaglianzadell'abbigliamento moderno. moravia, i-251: solo e
in custodia (come un capo di abbigliamento) a ottenerne la restituzione.
», 17-iii-1955], 28: l'abbigliamento... ricordava quello dei sioux
che fa pompa della propria bellezza e abbigliamento; e dicesi anche per elegante
col suo nome. -accurato nell'abbigliamento. g. averani, iii-55:
e suto, un capo di abbigliamento); rotto, bucato (le
'nimbo'. 22. particolarità dell'abbigliamento anticamente imposta a chi apparteneva a un
seguire la moda; adottare una foggia di abbigliamento. gualdo priorato, 3-i-88: madamosella
-farsi notare per l'inadeguatezza dell'abbigliamento rispetto a una circostanza mondana.
austero; non vistoso (un capo d'abbigliamento, il modo di vestire).
. -sobrietà di un capo di abbigliamento, di un modo di vestire,
cosciali di pelo di capra, classico abbigliamento d'una volta destinato a proteggere dai
sobrio, elegante (un capo d'abbigliamento). marchesa colombi, 2-221:
frugoni, 2-18: vi sfolgorava il persico abbigliamento, navigato a portar naufragi di maraviglia
. -sfarzoso, sontuoso (un abbigliamento). cesari, 1-2-160: il
sotto le mie finestre, nel suo sfolgorante abbigliamento delle grandi occasioni. 3
strappato, lacero (un capo d'abbigliamento); scalcagnato o che ha la
, appariscente (un abito, l'abbigliamento). del tufo, 178
s. v.]: 'sformabordi'(abbigliamento): lissatore.
tempo degli sforza (un capo di abbigliamento). dannunzio, iii-1-73:
-logoro, sdrucito (un capo di abbigliamento). 5. che prorompe in
negligente (un abito, un capo d'abbigliamento). verga, 7-365: vedeva
rigonfiamenti e sbuffi (un capo d'abbigliamento). bacchetti, 2-272: vistoso
per estens.: alleggerire il proprio abbigliamento. nannini [olao magno],
anzi al e modi e abbigliamento raffinato ed elegante e conduce una vita
nato nei modi, nei gusti, nell'abbigliamento, nella delle maniere al consorzio
questa nell'arredamento, nella valigeria e nell'abbigliamento.
(un abito, un capo d'abbigliamento, il taglio particolare di esso);
. laboratorio attrezzato per smacchiare capi d'abbigliamento e tessuti con apposite macchine o con
colore); vistoso (un capo d'abbigliamento). moretti, iii-93: tanto
gradito (un indumento, un capo d'abbigliamento, una calzatura). tommaseo
più un abito, un capo d'abbigliamento o una calzatura, in quanto vecchio,
togliersi un vestito, un capo d'abbigliamento, un accessorio. f f
arricciature, usato soprattutto in capi d'abbigliamento per bambini. b. zanuso
leggeva soltanto che avevano vosulla tassatività dell'abbigliamento di moda e prammatica mettono /
signore. -abito da società: abbigliamento elegante, consono a un intrattenimento mondano
(ed era già elemento caratteristico dell'abbigliamento, soprattutto femminile, del tardo medioevo
adatto a una cerimonia ufficiale (un abbigliamento). d. battoli, 1-4-87
nell'aspetto, nella fisionomia, nell'abbigliamento a un'altra persona, ma anche
sommario. -succinto, incompleto (l'abbigliamento). barilli, ii-4:
, 'coram populo', nel più sommario abbigliamento. landolfi, 2-61: a quella finestra
o un particolare aspetto (un capo d'abbigliamento). 9. ant. che riceve
altra fascia (in partic., nell'abbigliamento femminile di età rinascimentale).
soprassottana, sf. nell'antico abbigliamento femminile, gonna che si poneva sopra
soprabito. - per estens.: abbigliamento completo. bettinelli, 3-698: sino
un bel pugnale dammaschino. -soprabito nell'abbigliamento moderno. ghislanzoni, 18-68: era
modesto e trasandato (con riferimento all'abbigliamento). a. piazza, 3-98
e la sua arpa e il suo abbigliamento, e fu spesso sorpresa dai
sospettare a causa del comportamento, dell'abbigliamento o anche della posizione sociale che occupa
leggero portato sotto il vestito, nell'abbigliamento maschile. -in partic.: panciotto,
antica mente faceva parte dell'abbigliamento sia maschile sia femminile ed era costituito
elaborata artisticamente. -eleganza preziosa nell'abbigliamento. g. gozzi, i-5-194
domandano gabbano oste. -nell'abbigliamento intimo. cantù, 3-256: veste
impalcatura. 3. cinghia usata nell'abbigliamento maschile del secolo xviii per sostenere il
sottovestàia, sf. nell'industria dell'abbigliamento, operaia addetta alla cucitura di sottovesti
amante. -far sembrare (l'abbigliamento). gelsi, 103: di
-tose. chi va sfoggiando eleganza nell'abbigliamento. tommaseo [s. v.
armamento militare e riducendosi a elemento dell'abbigliamento elegante, fino a scomparire dopo la
camicie da notte e altri capi d'abbigliamento intimo) con ampia scollatura, o
che sormonta le spalle di capi di abbigliamento di foggia sportiva o con taglio militare.
spallóne1, sm. nei capi d'abbigliamento sportivo, parte applicata come rinforzo che
mente. 2. mettersi in abbigliamento troppo succinto e sommario. oggi [
più in uso (un capo d'abbigliamento). cornoldi caminer, 72:
sparutezza. -trasandatezza, sciatteria neh'abbigliamento. s. maffei, 5-4-16:
sinistro, dall'impressionante magrezza, dall'abbigliamento trasandato, cencioso o bizzarro.
nulla di regale nell'aspetto e nell'abbigliamento: quasi ottantenne, piccoloasciutto, sdentato,
; che ha un comportamento o un abbigliamento eccentrico. 5. maffei, 5-4-157
. -audace; stravagante (un abbigliamento). moretti, i-344: ricordava
, lo sfarzo, la vistosità dell'abbigliamento (una persona). b.
per lo più in quanto usata nell'abbigliamento di eroi, guerrieri mitici, ecc
-di taglio e di foggia sportiva (un'abbigliamento). panzini, 1ii-59: alle
dotato di praticità e comodità (un abbigliamento). tecchi, 13-165: s'
con le ferimento a un tipo di abbigliamento). dimensioni, le caratteristiche e gli
suoi dubbi zatura, uno stile di abbigliamento). mentre s'intravvedono dietro i
a quelle nor (l'abbigliamento). mali (un'autovettura
padrone. -dimesso, trasandato (un abbigliamento, in quanto si addice alla penitenza
aggett.): molto trasandato nell'abbigliamento, nell'aspetto. vieusseux, cix-i-479
con éffetti disarmonici (un tipo di abbigliamento). e. cecchi, 6-230
, civettuoli e rivolge particolare attenzione all'abbigliamento e al proprio aspetto (e può
periodi dell'anno (un capo d'abbigliamento). ugolini, 296:
quello superiore, in cui viene ritirato l'abbigliamento delle altre stagioni. 10.
-atteggiamento, aspetto della persona o dell'abbigliamento (soprattutto se inadeguato).
e glielo porse. -scomposto nell'abbigliamento. fenoglio, 5-i-1728: piangeva anche
stile rinascimento. 5. nell'abbigliamento, insieme delle caratteristiche (quali la
. e attribuite aggettivalmente a capi di abbigliamento o alla moda stessa. cornoldi
esteriori, anche accompagnata da raffinatezza nell'abbigliamento. tobino, 5-205: chi riuscì
-in stile-, con proprietà e raffinatezza di abbigliamento. bacchelli, 2-104: rosso s'
ostentavano atteggiamenti protestatari e di ribellione e abbigliamento e acconciature anticonformistici. =
crea lo stile di una collezione di abbigliamento e dei relativi accessori; creatore di
aderente, asciutta (un capo d'abbigliamento). bacchetti, 2-193: cavalieri
stiratrice, sf. nell'industria dell'abbigliamento e fiamma del fritto. viani
più vicini a noi è scomparso dall'abbigliamento normale ed è stato riservato a pratiche
ne ha segnato un ritorno specialmente nell'abbigliamento femminile. piovano arlotto,
di forma particolarmente elegante e proprio dell'abbigliamento sia maschile sia femminile (e in
in uso nell'antichità e nel medioevo nell'abbigliamento sia maschile sia femminile (e in
. 5. per simil. nell'abbigliamento dei laici, sorta di sciarpa usata
(un colore, un accessorio dell'abbigliamento, ecc.). tornasi di
sopra la camicia bianca. -nell'abbigliamento femminile, ciascuna delle due spalline che
fede / e per 2. abbigliamento, studiatamente trasandato e bizcorpo che è
. trasandatezza, sciatteria nell'aspetto, nell'abbigliamento. firenzuola, 580: quella straccurataggine
, gravide di latte to o nell'abbigliamento per anticonformismo o come maligno, e
; tipico di popoli stranieri (l'abbigliamento). dante, inf, 22-9
stazzonato, stropicciato (un capo di abbigliamento). biondi, 1-208: aveva
consunto dall'uso (un capo d'abbigliamento). segneri, ii-410: seppe
logoro, consunto (un capo di abbigliamento). buzzati, 6-39: la
4. cadere malamente (un capo d'abbigliamento). deledda, iv-702: un
peccaor. -bizzarro, stravagante (l'abbigliamento). vite degli imperatori romani [
, discordante; fuori luogo (un abbigliamento, un indumento). carducci,
propria persona prendendosi cura della toeletta e dell'abbigliamento. bacchelli, 13-23: « potevate
menti intimi e altri capi di abbigliamento. stringhettina che s'allaccia sulla
, serrare fastidiosamente (un capo d'abbigliamento di misura inferiore a quella giusta e
, specie nel sec. xix, nell'abbigliamento o come accessorio o elemento decorativo.
attillatura studiatissima. 5. ricercato nell'abbigliamento, nei modi, nel linguaggio;
, che un tempo era usuale nell'abbigliamento di tutti i sacerdoti, e simboleggerebbe
di quelle finestre sospendi stinto da un abbigliamento particolare (in partic. cotali cenci
foggia spiccatamente innovativa (un capo di abbigliamento). ltllustrazione italiana [28-i-1945]
. 2. nell'industria dell'abbigliamento e delle calzature, chi ha il
fisso, nel sogno, era il suo abbigliamento: il tajer nero, la camicetta
tallonala, sf. nell'industria dell'abbigliamento, operaia addetta alla rifinitura del fondo
della periferia delle grandi città che ostenta abbigliamento vistoso e modi rozzamente tracotanti.
età che ostenta un comportamento e un abbigliamento giovanile. moretti, ii-758: la
kilt), di altri capi di abbigliamento (gonne e soprabiti) e, più
tascàio, sm. nell'industria dell'abbigliamento, chi è addetto al taglio,
di velluto o pelliccia) tipico dell'abbigliamento maschile nel tardo medioevo. malispini
attività di trucco, di pettinatura, di abbigliamento che vi si svolge; il risultato
per confezionare abiti o accessori per l'abbigliamento, anche di modesta fattura. -per
insulani. 3. leziosità nell'abbigliamento. roberti, vii-184: io dirò
leziosaggine, una certa somma teneritùdine nell'abbigliamento, nel moto, nell'accento è indizio
anche di diporto. -in partic.: abbigliamento o equipaggiamento indossato o adatto per la
-in senso generico: abito, abbigliamento. saba, 5-154: uno che
, di pessimo gusto (un capo d'abbigliamento). verga, ii-168: aveva
mondano. pasolini, 16-102: l'abbigliamento segue terroristicamente o ormai naturaliter la moda
). -per estens.: l'abbigliamento confezionato con tale materiale (in partic
di stoffe per tappezzerie e vari capi di abbigliamento. casabella [ottobre 1974
di un colore molto scuro (un'abbigliamento). jovine, 5-197: luca
. ant. ornamento, accessorio dell'abbigliamento. gaiucci [g. acosta]
c. n. l. tessili e abbigliamento, seta-tessitura (ii-v-ig87), 6:
tale mobile, riservato alle operazioni di abbigliamento e trucco femminile. bettinelli,
più mattutina, di operazioni relative all'abbigliamento, al trucco e all'acconciatura,
ad aggiustarsi vicendevolmente la pettinatura e l'abbigliamento. 4. come simbolo delle occupazioni
nelle operazioni di trucco, acconciatura e abbigliamento. cornoldi caminer, 9: addesso
nel corso di tali operazioni (un abbigliamento). pecchio, 2-25: in
, la lunga sopravveste nera caratteristica dell'abbigliamento di magistrati nell'esercizio delle loro funzioni
, che ne rimane coperto; è abbigliamento di popolana. = femm. sostant
gradino. 2. nell'abbigliamento, indumento femminile costituito da un corpetto
di appartenenza, in partic. con abbigliamento sportivo molto appariscente. r
da servire. -con riferimento all'abbigliamento tipico di un determinato popolo.
decorativi a forellini (un capo d'abbigliamento, un tessuto); eseguito secondo le
tragici, che li caratterizza (l'abbigliamento, anche con riferimento ai canoni invalsi
/ 7. 10. mutare abbigliamento, veste, insegne, ecc.;
8. linea di un capo d'abbigliamento femminile dal taglio piuttosto squadrato che si
ricamare un tessuto, un capo di abbigliamento, di arredo, ecc., compiendo
. ricamare un tessuto, un capo di abbigliamento, di arredamento; decorare con applicazioni
(coperte, materassi, capi d'abbigliamento e, anticamente, giubbe che si
trasandatézza, sf. sciatteria nell'abbigliamento, nella cura e nell'igiene della
inadatto a luoghi e circostanze (l'abbigliamento). cicognani, 6-240
. non curare sufficientemente l'igiene o l'abbigliamento. - anche rifl. foscolo
e la sua arpa e il suo abbigliamento. moravia, xi-157: non sono brutto
scarsa cura dell'igiene personale, del proprio abbigliamento, della pulizia di un'abitazione.
proprio aspetto, in partic. nell'abbigliamento. gemetti careri, 1-ii-71: se
trasfoggiato, agg. ant. dotato nell'abbigliamento di tutto ciò che è necessario per
travestimento, il trascorrere del tempo, un abbigliamento, una malattia). -anche rifi
riferimento alla qualità dell'alimentazione e dell'abbigliamento); vivere in un certo modo
a mascherare, a rendere irriconoscibile (un abbigliamento). e f. frugoni,
il proprio aspetto, modificare il proprio abbigliamento per rendersi irriconoscibile; camuffarsi, mascherarsi
tendenza a imitare gli atteggiamenti e l'abbigliamento del personaggio interpretato dall'attore americano john
: dietro un campiere a cavallo, in abbigliamento per metà militare, la processione di
.): che ha acconciatura e abbigliamento prettamente femminili. -anche in posizione pred
loro oggetti, in partic. di abbigliamento o di ornamento. la repubblica [
argento (una stoffa, un capo d'abbigliamento). v. lancellotti
(il lusso, in partic. dell'abbigliamento). f. f. frugoni
quartieri degradati delle grandi città che ostenta abbigliamento vistoso e appariscente e, anche,
si discetta sulla proverbiale trasandatezza del suo abbigliamento, sulla sua facondia oratoria, condita
ora. 6. con meton. abbigliamento o abito di tale colore. andrea
, di preferenza, 1 temi dell'abbigliamento licenzioso delle donne... e del
libero e in attività che richiedono un abbigliamento comodo (anche nell'espressione tuta da
occidentale, così denominato per il caratteristico abbigliamento usato durante le manifestazioni di piazza (
della scozia, oggi impiegato prevalentemente nell'abbigliamento sportivo. -anche: capo di abbigliamento
abbigliamento sportivo. -anche: capo di abbigliamento, in partic. giacca maschile,
6. monotonia, uniformità nell'abbigliamento. monetti, 1-126: fotografiamo invece
invece la brutta monotona sconfortante uguaglianza dell'abbigliamento moderno che generalizza fra genti e per
, trasandato (in partic. l'abbigliamento, un'abitazione, ecc.).
cerimonie. - per estens.: abbigliamento particolarmente elegante e ricercato. palazzeschi
partic. riferimento a un capo di abbigliamento). -anche scherz.
calzata sopra la scarpa, in uso nell'abbigliamento maschile elegante fino agli inizi del sec
. -uso di particolari fogge di abbigliamento; moda, voga. sacchetti
aggett.): che ricorda l'abbigliamento di tali soldati. -stivali alla ussara
aggraziato e seducente l'aspetto (l'abbigliamento, un ornamento, l'acconciatura)
cura del proprio aspetto e del proprio abbigliamento. d'annunzio, iv-1-739: portava
antifr.). -anche: foggia di abbigliamento non più di moda. carrer
verdétta, sf. ant. capo di abbigliamento di tessuto verde. s
. verducata, sf. nell'abbigliamento femminile dei secoli xvi e xvii,
verducato1 (verdugato), sm. nell'abbigliamento femminile dei secoli xvi e xvii,
. verdugale, sm. nell'abbigliamento femminile dei secoli xvi e xvii,
animale, anche in quanto usata nell'abbigliamento di eroi, guerrieri mitici, ecc.
o collocazione sociale); corredo di abbigliamento (con partic. riferimento alla foggia
a rate. -settore merceologico dell'abbigliamento. -anche: assortimento di abiti di
- basso vestiario-, gli accessori di abbigliamento (scarpe, parrucche, borse,
pel vestiario. -costume teatrale; abbigliamento di un personaggio drammatico. martello
al plur.): abito; abbigliamento. -anche: l'insieme delle armi,
agg. iron. che riguarda l'abbigliamento, la moda del vestire o, anche
; insieme degli abiti che compongono l'abbigliamento esterno (per lo più al plur.
liberalità o per carità il denaro per l'abbigliamento; fornire del guardaroba idoneo a un
un capo di vestiario; portare un abbigliamento, abitualmente o per una particolare occasione
labbra d'isaia. -indossare un abbigliamento o indumento simbolico; assumere la funzione
la particella pronom. portare un certo abbigliamento, andare vestito in una certa foggia
lussuoso, ecc.; prendere un abbigliamento. -anche: apparire, presentarsi vestito
cappellini a fiori. -procurarsi l'abbigliamento. roseo, v-n: un'onesta
. ant. e letter. abito; abbigliamento, l'insieme degl'indumenti.
. 2. spesa per l'abbigliamento; risorsa economica per l'acquisto ai
, un cuno, che provvede al suo abbigliamento. beneficio si donava 'vestito'('fundus
procurarsi di che vestirsi; costo dell'abbigliamento. ulloa [guevara], i-192
), sf. ant. abito, abbigliamento; indumento. -anche: foggia dell'
-in partic.: costume teatrale; abbigliamento di un personaggio drammatico. -anche:
armonica e coerente. 3. abbigliamento di un cadavere per la sepoltura.
oggetti e ai modi del vivere, dell'abbigliamento; comodità, agio. - anche
chi viaggia (con partic. riferimento all'abbigliamento). v. ariosto, 1-iv-752
marrone. -abito, capo di abbigliamento confezionato con tale tessuto. soldati
là dal fosso. -caratteristico dell'abbigliamento contadino; fatto di tessuto grossolano,
usanze e comportamenti abituali, del loro abbigliamento tradizionale. p. f.
nelle forme all'ambiente campagnolo (un abbigliamento). arbasino, 7-12: il
-che è specifico, dell'uomo (l'abbigliamento, anche in quanto travestimento di una
(un abito, un capo d'abbigliamento). borgese, 6-107:
vispa teresa: affettare modi e usare abbigliamento giovanile pur non avendo l'età adatta
o la pacchianeria dell'aspetto, dell'abbigliamento (una persona). aretino
lunghi cosciali di pelo di capra, classico abbigliamento d'una volta destinato a proteggere dai
. che ricorda l'ambientazione, o l'abbigliamento dei protagonisti di tale genere cinematografico.
tela o di materiali sintetici, usato nell'abbigliamento sportivo e in partic. dagli studenti
. nel sec. xvii, accessorio dell'abbigliamento femminile costituito da un leggero drappo
passato apparteneva per lo più all'abbigliamento dei contadini e di alcuni or
partic. con riferimento a capi di abbigliamento di foggia simile alla loro divisa)
(un tessuto, un capo d'abbigliamento). tondelli, 1-120: ecco
(un tessuto o un capo d'abbigliamento). 3. che ha la
. nella produzione in serie di capi d'abbigliamento, macchina che esegue le asole.
sufficienza'. assettino, sm. abbigliamento particolarmente grazioso ed elegante. alfieri
, una catena di ateliers per prodotti di abbigliamento in gestione cooperativa, assecondando la tendenza
è estremamente funzionale e sobrio (un abbigliamento). la repubblica [9-iv-1997
invar. l'insieme degli articoli di abbigliamento per il mare. -anche: il settore
il settore che produce tale tipo di abbigliamento. corriere della sera-sette [13-viii-1998
, sf. industr. neh'industria dell'abbigliamento, sgusciatura e pulitura di semi destinati
, sm. industr. neh'industria deh'abbigliamento, macchina a cilindri rotanti per la
rigonfio, a sbuffi (un capo d'abbigliamento). panzini, iv-82: 'bouffant'
biistié], sm. invar. nell'abbigliamento femminile, bustino lungo fino alla vita
tessere buona par te dell'abbigliamento intimo di cui un alpinista ha bisogno.
anche plur. capispalla). capo di abbigliamento fornito di spalle la cui fattura richiede
con partic. riferimento a un capo d'abbigliamento). arbasino, 3-239: un
. nelle camicie e in altri capi di abbigliamento, quadrato di tessuto che scende dalle
un modo di vestire, un capo d'abbigliamento). -anche con valore awerb.
. lo stile stesso. - anche: abbigliamento di tale tipo. il messaggero [
luogo, un oggetto, un capo di abbigliamento). panzini [1905],
copricapézzolo, sm. accessorio dell'abbigliamento femminile che serve a coprire i capezzoli
, sf. l'insieme degli articoli di abbigliamento intimo femminile. la repubblica [
stretta, pressione esercitata da un capo d'abbigliamento molto attillato, aderente (in partic
), nel senso di arte dell'abbigliamento, casa della moda, che in parigi
2. che si ispira nell'abbigliamento, tutto nelle tonalità del nero,
2. per estens. capo di abbigliamento confezionato con tale = voce ingl,
. alle spalle (un capo d'abbigliamento, soprattutto una giacca). europeo
in cui il protagonista indossa tale capo di abbigliamento. dolicocefàlico (doligocefàlicó), agg
da entrambe le parti (un capo d'abbigliamento). 2. sm. il
shot. 3. nell'industria dell'abbigliamento, sistema di classificazione delle misure delle
in partic. nella confezione di capi d'abbigliamento, accessori, ecc.
ra o un capo d'abbigliamento). - anche sostant. la
(una misura o un capo d'abbigliamento). 2. sf.
serie, in partic. di capi d'abbigliamento (anche nella locuz. aggett.
*). chi confeziona capi d'abbigliamento, in partic. femminili, in serie
-anche: trascurato, trasandato (l'abbigliamento di una persona). d'annunzio
il distacco critico dalla società attraverso un abbigliamento stravagante e un comportamento individualista e anticonvenzionale
che si riferisce a tale movimento, all'abbigliamento e agli atteggiamenti che lo caratterizzavano.
pas argentine e uruguaiane, il cui abbigliamento è caratterizzato dal poncho e dal cappello
partic. un tessuto o un capo d'abbigliamento confezionato con tale tessuto).
partic. un tessuto o un capo d'abbigliamento confezionato con tale tessuto. -anche sostant
casuale (con partic. riferimento all'abbigliamento di una persona o a un arredamento
goretex, combinato con le fibre per l'abbigliamento, permette quindi di essere completamente protetti
marchiare un prodotto, per lo più di abbigliamento, con la propria griffe.
di uno stilista prestigioso (un capo d'abbigliamento o un altro accessorio).
per estens. che indossa tale capo di abbigliamento o accessorio (una persona, anche
partic. su capi o accessori di abbigliamento. l'espresso [7-viii-1983]
, dall'ecologismo e dall'uso di un abbigliamento volutamente trasandato. -anche sostant. (
attraverso esperienze di vita comunitaria, un abbigliamento anticonvenzionale, l'uso di droghe leggere
altra (un abito, un tipo di abbigliamento). oggi [12-xi-1953],
. che esalta o esaspera, con l'abbigliamento e gli atteggiamenti, i tratti tipici
maglia con tale punto (un capo d'abbigliamento). - anche sostant.
[ginserìa], sf. negozio di abbigliamento in cui si vendono blue jeans e
(una misura o un capo d'abbigliamento). - anche sostant.
a di via torino, negozio d'abbigliamento più trendy di una discoteca trendy.
di sé (con partic. riferimento all'abbigliamento, alla pettinatura, al trucco,
esprimono forza, aggressività o ispirandosi, nell'abbigliamento e nella cura del corpo, a
. 2. sf. nell'abbigliamento confezionato in serie, taglia media.
16-vi-2001]: come aperitivo elenca il suo abbigliamento: perizomi, microabiti trasparenti, autoreggenti
traspirazione viene usata nelle tende e nell'abbigliamento tecnico. = voce dotta, comp
che si segnalava per la cura dell'abbigliamento e la passione per gli scooter molto
di molte tasche (un capo d'abbigliamento). la repubblica [4-iii-1997
13-viii-1998], 132: per quanto riguarda abbigliamento e accessori dalle caratteristiche ultratecniche, che
, riconoscibile dai capelli rasati e dall'abbigliamento di tipo paramilitare. la
, in partic. di ornamento o di abbigliamento. la repubblica [18-iii-1997
), sm. invar. tipo di abbigliamento o abito da donna trasparente che lascia
di illusione ottica (un capo d'abbigliamento, un mobile, ecc.).
all'aria aperta (un tipo di abbigliamento). la repubblica-il venerdì [2-xi-1990
marchio doc per l'alpinismo, l'abbigliamento e l'attrezzatura 'outdoor'. = voce
necessario (una taglia, un capo d'abbigliamento). la stampa [21-ix-1985]
che, che si distinguevano per l'abbigliamento sportivo e costoso, rigorosamente di marca
-per estens. insieme di più oggetti di abbigliamento o di ornamento, con caratteristiche comuni
si desidera. 3. capo di abbigliamento che si può usare in ogni circostanza.
1993], 124: nel campo dell'abbigliamento per la difesa dal freddo, la
verticali (un tessuto o un capo d'abbigliamento). panzini [1905
2. sm. capo d'abbigliamento o parte di tale capo di abbigliamento
d'abbigliamento o parte di tale capo di abbigliamento confezionato con tale tessuto. d'
appositamente per le gestanti (un capo d'abbigliamento). - anche sostant.
(un capo o uno stile di abbigliamento). 2. che ama
2. che ama indossare tale genere di abbigliamento. -anche sostant. il sole-24
. settore merceologico che produce e vende abbigliamento già confezionato in serie secondo misure standard
da atteggiamenti provocatori e anticonvenzionali, abbigliamento per lo più nero arricchito con borchie e
imita, ricalca o ricorda la moda dell'abbigliamento o i modi espressivi tipici dei punk
[pigàmas], sm. plur. abbigliamento tipico dei popoli musulmani, su cui
rivela tali tendenze (un atteggiamento, un abbigliamento, ecc., ed è sempre
ascetica giungendo ad abbandonare ogni forma di abbigliamento. tabucchi, 5-30: è un
parte del vello, usata nell'industria dell'abbigliamento. grazia [6-xi-1994]
, in partic. di capi di abbigliamento.
ideologia nazista, caratterizzato da capelli rasati e abbigliamento nero, in partic. in pelle
, alla loro mentalità, al loro abbigliamento, ecc. corriere della sera-sette [
oggetto, in partic. un capo d'abbigliamento). -anche sostant. benni,
che con il loro esibizionismo, l'abbigliamento casual e l'atteggiamento 'easy'hanno invaso
elegante, ricercato nei modi e nell'abbigliamento (una persona).
invar. l'insieme degli articoli di abbigliamento per lo sport e il tempo libero.
. -il settore che produce tale abbigliamento. 2. agg. comodo,
, pratico, sportivo (un capo d'abbigliamento). = voce ingl. (
(un guardaroba, un tipo di abbigliamento). panorama [7-viii-2001]:
ragazze, come necessario corollario di un abbigliamento stretchato per tutte e tutti.
di volta in volta dei capi di abbigliamento per pagare le loro perdite.
abbigliarsi, di atteggiarsi, un capo di abbigliamento, ecc.).
distingueva in origine in inghilterra per un abbigliamento antiquato tipico del periodo del regno di
il trucco, l'acconciatura, l'abbigliamento. fagiuoli, v-125: di
insieme di pratiche di igiene personale e di abbigliamento, pettinatura e trucco; risultato di
mondane importanti. -in senso generico: abbigliamento femminile. periodici popolari, i-320:
. -con riferimento iron. ad abbigliamento maschile particolarmente bizzarro. di
pieghettature cilindriche che adornano un capo d'abbigliamento (nell'espressione fr. à tuyaux)
), sm. invar. capo di abbigliamento femminile costituito di due golfini di uguale
[urbanwéar], sm. invar. abbigliamento da città, apparentemente casual, ma
. come tradurlo in italiano? con abbigliamento urbano. il che per esteso sta
partic. femminile, l'abbinare capi di abbigliamento di periodi diversi. -anche con uso
che le avvolge i capelli. un abbigliamento più liberale rispetto alla rigida abaya,
dei prodotti alimentari, mentre nel comparto dell'abbigliamento si registra una flessione. rna
dei veicoli. 2. nell'abbigliamento, gancio, chiusura. 3.
4. sm. scarpone impermeabile tipico dell'abbigliamento militare
: formula usata come prescrizione per l'abbigliamento maschile in un'occasione mondana.
voga a metà ottocento come capo dell'abbigliamento sportivo femminile. = voce ingl
emaciato, meditabondo; e nel suo abbigliamento e nella sua espressione ricordava la caricatura
(plur. capispalla). capo di abbigliamento fornito di spalle la cui fattura richiede
i cosiddetti capi-spalla, cioè quei capi di abbigliamento importanti (cappotti, vestiti, giacconi
giubbotto di pelle con borchie, tipico dell'abbigliamento giovanile. s. veronesi,
dalla periferia delle grandi città, che ostenta abbigliamento vistoso e appariscente e, spesso,
di tessuto kaki o mimetico, tipici dell'abbigliamento militare o sportivo. la repubblica-roma
insieme di due o tre capi di abbigliamento femminile confezionati in modo da poter essere
una raffinata selezione di oggetti, capi d'abbigliamento in un'ambientazione progettata da architetti d'
coordinato, sm. insieme di articoli d'abbigliamento, di biancheria, d'arredamento,
), sm. invar. accessorio dell'abbigliamento femminile che consiste in una stola corredata
impiegata in partic. nelle attrezzature e nell'abbigliamento sportivi. corriere della sera [
eccessivamente condizionato, nella scelta del proprio abbigliamento, dai colori che sono di moda.
, sm. invar. indumento tipico dell'abbigliamento maschile degli indù, costituito da una
usato come antitarmico) i capi di abbigliamento. dossi, i-1-1115: questo era
, nell'arredamento delle case, nell'abbigliamento, nel costume, e questo disornamento
jet /, sf. invar. nell'abbigliamento femminile, mantellina di lana morbida,
usato in camiceria o per confezionare capi d'abbigliamento e arredamento. – anche con uso
pelliccia sintetica usata per confezionare capi di abbigliamento e accessori. la repubblica delle donne
che è proprio di uno stile d'abbigliamento o arredamento raffinato a cui vengono abbinati
un particolare popolo (uno stile di abbigliamento, di arredamento, ecc.).
eroe in borghese, un eroe in abbigliamento gurresco. farsatore, agg.
lo più sui fianchi (un capo d'abbigliamento). la repubblica delle donne
gioc. bambola che per aspetto e abbigliamento rappresenta una ragazza alla moda. la
: chi compra o veste con capi d'abbigliamento, accessori, ecc. griffati.
nuovo, grande quinto piano dedicato all'abbigliamento per bambini all'internodelflagshipstorelarinascentedimilano, inpiazzaduomo.
e leggera, tipica per lo più dell'abbigliamento femminile. ortese, 8-108
fascino e di sensualità (un capo d'abbigliamento, lo stile). g.
, agg. che indossa abitualmente capi di abbigliamento coperti di lustrini, specchi, ecc
paillettes, strass (un capo di abbigliamento). la stampa [7-iii-2001
, in segno di protesta, l'abbigliamento o la consuetudine di dipingersi il viso
. intappo, sm. gerg. abbigliamento ricercato, elegante. u.
: quel ramo, un po'specifico dell'abbigliamento, che è rappresentato dai 'jeansinari'.
adolescenza, indulge ad atteggiamenti immaturi, abbigliamento, acconciature, modi, ecc.
e priva di colletto, tipica dell'abbigliamento maschile indiano. a. canobbio
p. valera, 1-34: il loro abbigliamento era locchesco. = cfr. loccheria
mercantile [12-x-2000]: maxi colpo di abbigliamento l'altra notte nel negozio surf activity
sia una guerra tra due colossi dell'abbigliamento sportivo. la repubblica [3-xi-2000],
. na mèdia1, sf. nell'abbigliamento confezionato in serie, taglia media (
invar. nel linguaggio della moda, abbigliamento da uomo. la repubblica delle
na mòda, sf. moda pronta: abbigliamento confezionato in serie secondo misure standard.
adulto un bambino (un tipo di abbigliamento). la repubblica [10-ii-2003
b /, sm. invar. nell'abbigliamento tradizionale delle donne musulmane, velo,
il 'nonfood': ovvero oggetti in plastica, abbigliamento e così via. = voce ingl
jazz, ma indossati anche come capo di abbigliamento quotidiano per la loro praticità (ed
con i paraphernalia della cosmesi e dell'abbigliamento. a questo punto mancava solo un passo
m. -i). nell'industria dell'abbigliamento, chi confeziona con rapidità e abilità
, dovrebbe essere per ora accantonato l'abbigliamento 'red carpet', da star da tappeto
). imbottitura un tempo usata nell'abbigliamento femminile sotto le gonne di chiffon.
un fetish party: il codice di abbigliamento è di rigore (altrimenti non si è
snowear), sm. invar. abbigliamento sportivo adatto a chi pratica lo snowboard
che produce e commercializza tali capi d'abbigliamento. – anche con valore aggett.
ostentavano atteggiamenti protestatari e di ribellione e abbigliamento e acconciature anticonformistici. migliorini
), sm. invar. negozio di abbigliamento che vende rimanenze di prodotti di marca
, sm. invar. tipo di abbigliamento, soprattutto giovanile, costituito da indumenti
– anche: settore dell'industria dell'abbigliamento che produce tali indumenti. la
benvenuti nel mondo dello street-wear, l'abbigliamento 'da strada'. in declino a fine anni
molto elegante e raffinato nei modi e nell'abbigliamento (una persona); che denota
r /, sm. invar. abbigliamento adatto a chi pratica il surf.
invar. ideatoperaffrontarelapraticasportivaomonima (uncapo d'abbigliamento, l'attrezzatura tecnica, ecc.)
severo, oltremodo sobrio e castigato (l'abbigliamento, e può avere valore scherz)
un design avveniristico (un capo d'abbigliamento, un accessorio). la repubblica
ad alta tecnologia e soluzioni provenienti dall'abbigliamento tecnico. la repubblica [
completa di una firma, dalle linee di abbigliamento agli accessori, agli arredi, ecc
. trikini, sm. invar. abbigliamento da bagno costituito per lo più da
unità di significazione dell'abbigliamentoconpartic. riferimentoauncapod'abbigliamento che, contrapponendosi a un altro,
, agg. scherz. che concerne l'abbigliamento, la moda. g
. che predilige accessori e capi d'abbigliamento vintage. la repubblica [21-iv-2001]