bestie grosse; e per non essere abbiente di danari, non ve le tenea
detto giano... è assai abbiente, e viverebbe riccamente, se le prestanze
, 234: povero di fortuna e abbiente di sventura. varchi, 18-1-209: fu
non essendo egli... molto abbiente, fornito di pagare non avea.
disse pure allotta assai; / ed era abbiente, oltre a nobile e bello.
. simintendi, 1-124: narcisso, abbiente xxi anno, poteva parere fanciullo e
volgar., 11-47: il cavallo abbiente le giunture delle gambe naturalmente grosse.
crescenzi volgar., 11-47: il cavallo abbiente le gambe, e delle gambe le
è uva bianca, un poco lungo abbiente il granello, e fa assai grandi grappoli
ottimo, i-511: giuno vede costei abbiente gli animi superbi per li suoi figliuoli
s'indicò a roma anche il cittadino abbiente (in contrapposizione al proletario),
: trasse il piede a drieto; e abbiente la faccia più pallida che 'l busso
una giovane castellana, vedova e assai abbiente e avea un suo figlioletto di forse
di mura, coperto d'embrici, abbiente quattro torte finestre. c. bartoli
vacca. simintendi, 1-105: già abbiente lo dio lasciata la imagine del falso toro
. simintendi, 1-124: narcisso, abbiente xxi anno, poteva parere fanciullo e
. gramsci, iv-9: la classe abbiente aveva creduto di trovare nei prestiti un
vederlo spregiato e vile, e non abbiente la bellezza in sé, della quale
volgar., 11-47: il cavallo abbiente le giunture delle gambe naturalmente grosse e
crescenzi volgar., 11-47: il cavallo abbiente gli orecchi grandi e pendenti e gli
commerciale. gramsci, 4-9: la classe abbiente che aveva creduto di trovare nei prestiti
vocaboli invecchiti, come « abbiendo, abbiente, abbentare ». invecchiuzzire,
bella legalità osservata per farla donna e abbiente allo strangolo. a. cocchi, 5-1-39
crescenzi volgar., 11-47: il cavallo abbiente gli orecchi grandi e pendenti e gli
volgar., 11-47: il cavallo abbiente le mascelle grosse e 'l collo corto malagevolmente
simintendi, 1-158: [tisbe] abbiente stracciati i capelli e abbracciato l'amato
che fa parte della classe economicamente meno abbiente e socialmente meno elevata (con partic
parole. simintendi, 1-124: narcisso, abbiente xxi anno, poteva parere fanciullo e
. = comp. da nulla e abbiente (v.). nulladimanco (
classe dei nobili, il ceto sociale più abbiente. oliva, i-1-288: si accovaccia
: fue formato in forma d'uomo abbiente nella mano ritta il martello e nella
degne braccia con aperto picchiaménto; e abbiente stracciati i capelli e abbracciato l'amato
cittadino non nobile, più o meno abbiente, iscritto a una corporazione, a
simintendi, 1-141: bacco, abbiente attomeata la fronte delle racimolute uve
detto giano... è assai abbiente e viverebbe riccamente, se le prestanze
- anche: chi appartiene al ceto abbiente. faba, xxviii-9: lo ricco
una posizione sociale preminente; agiato, abbiente. parini, 525: non vi
venuta a ristagnare una luce beffarda da abbiente. -concentrarsi in un luogo.
sono istati i fratelli. e assai abbiente e viverebbe riccamente se le prestanze nollo
sono istati i fratelli. è assai abbiente, e viverebbe riccamente se le prestanze
, per lo più di ceto sociale abbiente (e ha una connotazione spreg.)
salvini, 22-164: nausica dai dei beltate abbiente / stette del tetto ben fatto allo
il circulo non stellato de'segni è primo abbiente moto di figura e di vita.
bella legalità osservata per farla donna e abbiente allo strangolo. = deverb. da
i-511: giuno vede costei [ino] abbiente gli animi superbi per li suoi figliuoli
sabusé, dilettante, coltissimo, forse tuttora abbiente, un pochino dodecafonico, ma intimo
sf. invar. la parte più abbiente dell'alta società internazionale. il giorno