: que'fregi soli che servono ad abbellir la verità, non già ad infrascarla
, 681: ma tu, luna, abbellir godi co 'l raggio / le
[odorata ginestra] / de'tuoi steli abbellir l'erme contrade / che cingon la
o ginestra] / de'tuoi steli abbellir ferme contrade / che cingon le cittade /
[o ginestra] / de'tuoi steli abbellir terme contrade / che cingon la cittade
si mette in opera per arredare o abbellir checché, sia come * finimento d'
e con que'fregi soli che servono ad abbellir la verità, non già ad infrascarla
una figura. chiabrera, 1-iv-352: per abbellir le immagini dipinte / alle vive imitar
credo io, che per ornar ed abbellir, anzi condire detto conserto si meschiano.
fé il tuo cor suo tempio / per abbellir delle tue pene il polo. leopardi
farti perfetto, / ma, in volerti abbellir, t'ha contraffatto. forteguerri,
con le nove / leggiadre forme onde abbellir la seppe / dell'ammirato cucinier la
e accattando li ornamenti per comporre e abbellir le lor opre, m'è alzato
dea, / i foschi regni ad abbellir rapita. buonafede, 2-iii- 215
: anco ti vidi / de'tuoi steli abbellir l'erme contrade / che cingon la
suoi pensieri più tosto a nngrandir e ad abbellir modena o reggio che a far tante
/ come se deggia solo / tutta abbellir la terra. spallanzani, 4-v-123: fui
filologi moderni disputanti sulle parole si credono abbellir la materia rinzeppandola di facezie di parole
ii-80: di que'boschi, che abbellir solea / cefalo un tempo, e de
il tuo cor suo tempio / per abbellir delle tue pene il polo, / ti
immaginazione a trovare nuovi concetti e ad abbellir la materia. de sanctis, ii-6-187:
vidi [ginestra] / de'tuoi steli abbellir l'erme contrade / che cingon la
il tutto o di frastornare e d'abbellir le sue parti (come nella composizione d'