danno. abbandonaménto, sm. abbandono. boccaccio, iv-164: divenuta
ingiuria. 2. stato d'abbandono. d. bartoli, 40-ii-316:
13-31: del mio zerbino ogni speme abbandono / che già... /
li fatti delli crudeli lemniadi; e abbandono la trista fuga di pandione, re di
occhi santi amor, qui l'abbandono. ariosto, 1-59: un gran
non mi garba più troppo, e abbandono il mestiero a voi altri giovanastri che
per che, se del venire io m'abbandono, / temo che la venuta non
[inf., 2-35: m'abbandono non vuol dire, s'io mi sgomento
del duca. mi perdo, e mi abbandono. leopardi, i-1034: un certo
trema e dice: « or ecco m'abbandono ». bontempelli, 6-287: finalmente
'. abbandonataménte, avv. con abbandono, con intera fiducia; senza alcun
al mese, su cui ella prevedendo l'abbandono, faceva delle economie. ojetti,
giovane che non vuole credere ancora all'abbandono e alla morte. cicognani, 3-204
più quella l'abbandonava. e che l'abbandono ultimo fosse indeprecabile lo sapeva bene.
da molti. troppo è noto l'abbandono in cui la lascio; troppo son noti
: dinanzi, l'orto giaceva solingo nell'abbandono. palazzeschi, 1-148: la bellissima
che ne rimane trovasi in stato di abbandono o di negligenza. baldini, 4-231:
è il cimitero, nello stato di pittoresco abbandono di tutti i cimiteri orientali.
formata della persona scompariva in un certo abbandono del portamento. idem, pr.
sull'omero della madre, con un abbandono più forte del sonno. beltramelli,
indietro e il corpo si afflosci nell'abbandono del supremo riposo. moretti, 30-23:
anche un muro di cinta con sopra l'abbandono dei rampicanti. moravia, viii-31:
e, talvolta, nei momenti di abbandono, stranamente sfatti e smarriti.
muoiono [i giusti] con un totale abbandono di sé nel seno del loro signore
quante le cose umane, è necessario l'abbandono e la confidenza. idem, iii-680
con un interesse scambievole, e un abbandono, che è come un amore senza
sé un germe di sofferenza, ogni abbandono porta in sé un germe di dubbio
consistesse il prodigio. precisamente in quell'abbandono di me nella luna e della luna
sorprese negli occhi della sconosciuta tale palese abbandono che ne arrossì. palazzeschi, 4-269
come agli impulsi del cuore con l'abbandono sentimentale. stuparich, 2-588: nessun
attenzione tesa a accoglier tutto; nessun abbandono, ma come un vibrare interiore.
un vibrare interiore. pavese, 8-43: abbandono voluttuoso all'assoluto, all'ignoto,
struggente. serao, ii-611: un abbandono di note musicali che si trascinavano,
lungamente negli occhi fedeli, essa con abbandono s'accostò a me e mi porse
. negri, 2-739: melodie d'abbandono amoroso, lunghe e gonfie come onde
perché la terra ha uno stanco languore d'abbandono. alvaro, 1-126: la sera
sull'altopiano... col suo abbandono e la sua stanchezza di sempre. quasimodo
intieramente in preda al dolore e all'abbandono, e debbo implorare aiuto di frequenti
lontano. 7. in abbandono: abbandonato; lasciato senza cura;
1-18-47: amor m'ha posto tutto in abbandono, / e venir fammi in questo
or che gl'ingrati sono / in abbandono e in odio all'universo. bandello
quello che sia aver un re in abbandono, del quale ad ogni vostra voglia possiate
stati in consuetudine sono poi venuti in abbandono, se e'vorrà lo uso dei
corpo di galba lasciato il dì in abbandono, poi per licenza della notte variamente schernito
16-39: or negletta e schernita, in abbandono / rimasa, segue pur chi fugge
/ la spola e i licci erano in abbandono. idem, v-1-374: bacini in
. idem, v-1-374: bacini in abbandono verdastri di putridume galleggiante. tozzi,
non so, perché tu lasci in abbandono i nostri affari! se non ci fossi
donne che la tristezza / chiuse in abbandono / e mai le tocca il tempo
si trovano case o diroccate o in abbandono, o abitate ma simili alle rovine
/ or fugge un'altra quasi in abbandono. boiardo, 1-3-53: con fronde
1-10-45: fugge tutta la gente in abbandono. o. rucellai, 5-24: non
poterono, dentro fuggiti non si fossero in abbandono. -in balla. pulci
albergo di selvagge fere, / lasciati in abbandono a gente iniqua. tasso, 12-87
? / misero, dove corri in abbandono / a'tuoi sfrenati e rapidi martìri?
martìri? -mettere, porre in abbandono (la vita, i beni,
sé, le sue cose messe in abbandono. pulci, 11-100: il manigoldo si
/ e messo avea la vita in abbandono. ariosto, 20-89: così messa la
, 20-89: così messa la vita in abbandono, / ognun fuggia lo spaventoso suono
sé stessa, che ella mette in abbandono il piacere altrui. forteguerri, 15-9
: odio la vita, e pongo in abbandono / quanto oggi qui da te mi
. 8. avv. a suo abbandono: a suo capriccio. bencivenni,
chi lascia andare l'acqua a suo abbandono, elli mette sovente cagione di piato e
: il comandante non può ordinare l'abbandono della nave in pericolo se non dopo
per sua colpa, può far l'abbandono, sia che l'assicurazione riguardi il
come si dice in gergo marinaro, abbandono di carico. leggi della navigazione,
, 6-546: se la validità dell'abbandono non è stata contestata entro trenta giorni
da quello nel quale la dichiarazione di abbandono è stata portata a conoscenza dell'assicuratore,
assicuratore, ovvero se la validità dell'abbandono è stata giudizialmente riconosciuta, rassicurato ha
si ritira dalla gara. -vittoria per abbandono (nel pugilato): si ha
la lotta. 11. dir. abbandono della casa paterna da parte del minore
casa paterna da parte del minore; abbandono del coniuge; abbandono di minori o
parte del minore; abbandono del coniuge; abbandono di minori o di incapaci; abbandono
abbandono di minori o di incapaci; abbandono di neonato; abbandono di animali nel
di incapaci; abbandono di neonato; abbandono di animali nel fondo altrui; abbandono
abbandono di animali nel fondo altrui; abbandono della nave o dell'aeromobile in pericolo;
nave o dell'aeromobile in pericolo; abbandono della nave ai creditori; abbandono di
; abbandono della nave ai creditori; abbandono di componente dell'equipaggio ammalato;
di componente dell'equipaggio ammalato; abbandono del convoglio; abbandono del corpo,
equipaggio ammalato; abbandono del convoglio; abbandono del corpo, della nave o dell'
aeromobile per combattere contro lo stato; abbandono della difesa dell'imputato; abbandono della
; abbandono della difesa dell'imputato; abbandono della casa (rinuncia alla proprietà di
alla proprietà di una casa); abbandono del lavoro; abbandono del comando;
casa); abbandono del lavoro; abbandono del comando; abbandono di posto da
del lavoro; abbandono del comando; abbandono di posto da parte della sentinella;
di posto da parte della sentinella; abbandono di forte durante il combattimento; abbandono
abbandono di forte durante il combattimento; abbandono del servizio; abbandono dell'abito ecclesiastico
il combattimento; abbandono del servizio; abbandono dell'abito ecclesiastico. = fr
3. figur. spossatezza, indebolimento, abbandono fisico. g. gozzi,
(v. abdicare): 1 abbandono d'una carica, rinunzia la voce fr
abiura. 2. rinuncia, abbandono. magalotti, 9-1-62: cerco altri
propria personalità e volontà (per mistico abbandono); piena dedizione, spirito di
la mercede 2. ant. disuso; abbandono. ugurgieri, 361: altri non
la gettò là [sua madre] in abbandono, come se fosse stata un cane
, quelle trascuratezze, quei tratti di abbandono inevi tabili nelle grandi coltivazioni
13-31: del mio zerbino ogni speme abbandono; / che già, per quanto
lavorava in lei l'istinto, acuito dall'abbandono in cui ella veniva lasciata. borgese
adagiaménto, sm. l'adagiare; comodo abbandono, dolce distendersi. giov.
comodamente, sdraiarsi; lasciarsi cadere con abbandono; posarsi delicatamente. petrarca, 50-38
, delicatamente; disteso placidamente, con abbandono. -anche al figur.
appiattirsi (detto del terreno lasciato in abbandono). - anche come sost.
). sdraiarsi con inerzia, con abbandono; stendersi a terra. - anche
. sdraiato, disteso (con inerte abbandono). pascoli, 1538:
mente lontano. manzini, 7-43: un abbandono che forse fa tutt'uno
e vi si accompagna un sentimento di abbandono. -vaia del tempo; vaia della
parte che ne rimane trovasi in stato di abbandono o di negligenza. bocchelli,
loro conservazione. 2. ant. abbandono, diseredamento. bibbia volgar.,
pudore il timore la resistenza la languidezza l'abbandono. = dal fr. almée (
formata delia persona scompariva in un certo abbandono del portamento. [ediz. 1827
senso di raccoglimento, di sospensione o di abbandono, anche di solennità. dante
giustizia degli uomini, dimostra tale fiducioso abbandono che seduce. = voce composta,
. deledda, ii-818: lo stesso abbandono della donna lo irritava: sentiva qualche
. idem, iv-1-206: io mi abbandono un poco a questo nuovissimo sentimento,
insieme, meriterà di essere lasciata in abbandono. padula, 419: il terreno è
8-442: s'era dedicata con intero abbandono alla cura dei figliuoli, prodigando loro
1877). anacorèti, sf. abbandono della vita attiva, per dedicarsi a
(e indica sopraffazione morale o totale abbandono di se stesso). iacopone
seme '. apostasia, sf. abbandono e rinnegamento della propria religione per abbracciarne
per estens. ripudio di una dottrina, abbandono di un partito. giovanni dalle
le donne] trasognate in un soave abbandono, specialmente quelle mature come lui,
sana, invogliante alla confidenza e all'abbandono. -figur. buii, 1-433
appiedaménto, sm. milit. abbandono dei cavalli, da parte di truppe
i temi chiari e facili, l'abbandono musicale e sentimentale. civinini, 1-145
natio / paese, che col cuor non abbandono, / eleggo archimandrita in luogo mio
impazienza e di gelosia architettava propositi di abbandono e di vendetta. =
iv-190): cader lascia rinaldo in abbandono / sopra lo scudo l'ardita frusberta
qualche attimo felice di armistizio o di abbandono. marotta, 6-13: anzi non
. boccardo, i-193: l'abbandono degli effetti arrestati non può essere
7-510: il lutto al bambino e l'abbandono del marito, furono festeggiati con un
indirizzo della retorica che propugnava l'abbandono della semplicità attica in favore di uno
; alcuni asserivano di crepacuore per questo abbandono; altri di disperazione per debiti.
iii-310: questo monastero attraversò periodi di abbandono. comisso, 12-12: cercava di
all'immagine aureolata, con lo stesso abbandono e la stessa confidenza con cui avrebbe
le donne] trasognate in un soave abbandono, specialmente quelle mature come lui,
un oggetto; di un parco in abbandono). ciro di pers, iii-508
2. ant. distacco, allontanamento, abbandono. passavanti, 162: il primo
, porzione, ò voce da lasciarsi in abbandono. = deriv. da azione (
: veggo i cavalli intorno ai bacini in abbandono verdastri di putridume galleggiante. baldini,
89: mi piego al balcone. abbandono / la gota sopra la ringhiera. campana
proprie facoltà. -al figur.: abbandono totale e senso di smarrimento. pier
balia degl'insulti vi lascio, e vi abbandono. algarotti, 3-216: ella sa
sulla camicia nera da balilla, insignivano l'abbandono fidente della purezza infantile. comisso,
lancio di un sasso) si attribuisce l'abbandono di genova da parte degli austriaci (
balordaggine di qualche serva avesse lasciata in abbandono quella lettera in qualche tavolino. rajberti
mutamento avvenuto negli animi, e l'abbandono del metodo delle bande, delle occupazioni
nell'espressione in bando: in tutto abbandono; alla mercé, in balia.
mittere] 'porre, lasciare in abbandono '. bando3, sm.
. nell'espressione in bandono: in abbandono, alla mercé della sorte, in
, iv-2-900: dietro di loro taceva nell'abbandono la vasta corte erbosa delle antiche giostre
calcagne. in un istante di abbandono del quale sentivi bene che lippi,
[corno] ei gli lascia in abbandono a benefizio di fortuna. -prov
i sentimenti, per manifestarle affetto e abbandono, ecc.). cennini,
spese fatte in sei mesi di totale abbandono,... ogni padre che non
a consolare le tue rive del loro abbandono. d'annunzio, v-1-516: son
soltanto la povertà, la malattia, l'abbandono. = il romanzo madame bovary
contendeva la sua commozione alla grazia dell'abbandono: era un furore di dolore che
in una nebbia, con sincerità ed abbandono, ero brillante ed audace. pratolini,
trepido volo, gioia esaltata, ma abbandono pieno, affondamento nella brividosa e dolce
il mutamento avvenuto negli animi, e l'abbandono del metodo delle bande, delle occupazioni
che di ferrivecchi, quel falso e patetico abbandono che copre una brulicante smania di rifare
buona notte: a indicare rinuncia, abbandono. bandéllo, 4-2 (ii-630
mal punto idee di caducità e di abbandono. manzoni, 120: cieca e materiale
il caglio nero e aggrumato sul goyesco abbandono dei distesi, dei rifiniti; e le
soglia della tua casa, e l'abbandono. -trarre, tirare i calzari
2-36: le giovinette entravano con quel trionfale abbandono di testa e di braccia, che
esser lasciato in disparte; giacere nell'abbandono, essere del tutto trascurato. elegia
all'im- brunire, in quel primo abbandono della notte romana ch'è così gremito
. panzini, i-700: per l'abbandono la natura aveva ripreso il suo impero e
-figur. (e denota tenerezza, abbandono). carducci, 901: si
legno, spaccato dal seccore e dall'abbandono, pende alla trave. = lat
formata della persona scompariva in un certo abbandono del portamento. [ediz. 1827 (
rende odiosa l'onestà, ma il fidente abbandono delle purissime. beltramelli, iii-436:
di chiesette e oratori; taluni in abbandono e mezzo sbocconcellati, che contrappongono la
, 1-448: 'cedente'nomasi chi fa l'abbandono del diritto, e 'cessionario '
, in pose d'eleganza e d'abbandono musicale. palazzeschi, 3-43: i
come sé, le sue cose messe in abbandono; di che le più delle case
: chi t'ascolta, o cherubico abbandono / della sua propria vita!, ode
, cherubini, arcangioli, io mi abbandono nelle vostre braccia... chi mai
d'oggi! giusti, ii-559: m'abbandono a fantasticare sulle faccende di questo mondo
cigolando su i cardini, segno d'abbandono e di ruina. campana, 126
stile caustico che, negli istanti di abbandono, prende luci cimiteriali.
, con pena (o anche con abbandono). collodi, 229: le
. tr. muovere qua e là con abbandono; fare ondeggiare, far penzolare.
cioè non dolorosa, questa vita nell'abbandono della vita. 4.
/ e poi prendon la fuga in abbandono. / * volgete il viso ',
: il mio sogno è nutrito d'abbandono, / di rimpianto. non amo che
fondo che coltivavano (per impedire l'abbandono delle campagne provocato dalla grave crisi che
del cordoglio a un'oppressione e un abbandono di spirito che non mi lasciò né scrivere
. 4. letter. eccessivo abbandono (di un corpo, di un'
si vedono le componenti pigro-voluttuose del mio abbandono. 3. sf. finanz.
come sé, le sue cose messe in abbandono; di che le più delle case
lett. it., ii-159: all'abbandono, alla confidenza, all'espansione della
, tut- t'occhi, con quell'abbandono nella meraviglia e quella credulità sempre nuova
l'unzione di questo semplice atto d'abbandono le sparse sul cuore un'abbondanza di
a. lamberti, 16: l'abbandono assoluto,... la conosciuta influenza
stati in consuetudine son poi venuti in abbandono, se e'vorrà lo uso dei
però era giunto alla convinzione che l'abbandono di angiolina fosse stato molto salutare per
-per estens.: a indicare l'abbandono o il torto fatto a un amico
iii-311: questo monastero attraversò periodi di abbandono, come al tempo di napoleone,
lett. it., ii-159: all'abbandono, alla confidenza, all'espansione della
cosparso di chiesette e oratori; taluni in abbandono e mezzo sbocconcellati, che contrappongono la
; alcuni asserivano di crepacuore per questo abbandono. pirandello, 7-81: credeva fermamente
erano senza esitazioni tornati dopo il breve abbandono di quel crepuscolo di pianto.
con schiettezza, con lealtà, con amichevole abbandono. berchet, 51: scritta come
, l'imprevidenza, la sregolatezza e l'abbandono dei figli legittimi, mentre rilassano i
, visti dappresso, rivelavano il desolato abbandono. moravia, ii-79: le guance
. d'ogni pnirigine e d'ogni abbandono decadentistico, lo scrittore ha più di
. monelli, 2-429: ordinò l'abbandono dell'impresa e severissime pene, la
bara / fermando, addosso al figlio in abbandono / si gittò, l'abbracciò,
. serra, ii-510: il suo abbandono, la sua rusticità, il suo fastidio
spirito di sacrificio; attaccamento appassionato; abbandono completo. pascoli, i-275: questo
mancamento di fede, di parola; abbandono di un partito politico, di un'
dizionario militare, i-315: 'defezione', abbandono della parte colla quale si stava congiunto
scienza. 6. figur. abbandono, decadenza, abbassamento; abiezione,
2. figur. languore; abbandono sentimentale, tenerezza. papini,
2. figur. languore, abbandono amoroso; turbamento dei sensi.
/ e delirio clamante / e abbandono schiumante / e gloria intollerante / e
grazia santificante lasciò l'anima in abbandono come pervertita e rubella, questa rimane
della denudazione di cristo e del suo abbandono, descritto dal salmo xxi che viene
fanno freddi ed indifferenti: tutto diventa abbandono e solitudine per una povera donna leggiera,
2. lasciato in completo abbandono (un oggetto, anche un'attività
derelizióne, sf. ant. abbandono completo. segneri, ii-165:
una cosa mobile, attuata mediante l'abbandono della cosa stessa. 3.
. deruralizzazióne, sf. neol. abbandono dei piccoli centri rurali per effetto dell'
5. figur. letter. che denota abbandono, solitudine, squallore, lontananza,
vastità sconfinata, desolazione, rovina, abbandono, solitudine, mancanza di rapporti umani
, ambiente che dà l'impressione dell'abbandono, dello squallore, per mancanza di
2. figur. scoraggiamento determinato da abbandono e solitudine interiore. segneri,
. che produce desolazione, devastazione, abbandono, decadenza; che è causa o
. desolazione, sconforto; stato di abbandono. stuparich, i-12: troppo
. 4. che è lasciato in abbandono, e dell'abbandono reca i segni
che è lasciato in abbandono, e dell'abbandono reca i segni evidenti e inconfondibili (
occhi supplichevoli..., un grande abbandono doloroso in tutta la persona, nel
e lo sgomento delle vittime, l'abbandono e lo squallore dei luoghi). -per
di luoghi o di cose lasciate in abbandono, di edifici cadenti; lo stato
. -anche: il luogo che sta in abbandono, la cosa che va in rovina
4-275: da per tutto quel senso di abbandono, di desolazione, nella catasta di
onofri, 106: tocco dal tuo mirabile abbandono / di feminea dolcezza, mi si
(ed esprime il senso di un desolato abbandono, di una privazione squallida e amara
l'ufficio di magistrato. 2. abbandono, privazione. cattaneo, ii-1-353:
di rascia, lascia suo destriere ad abbandono, e urtasi contro àndromes per tale virtù
di tutto e di tutti dal disperato abbandono in cui, a lasciarsi andare,
4. desolazione, squallore, abbandono. -anche in senso concreto: luogo
2-34: se del venire io m'abbandono, / temo che la venuta non sia
metallifere, in un qualche periodo d'abbandono delle miniere e di solitudine, si
né diavolo: trovarsi nel più completo abbandono. c. e. gadda,
; simbolo di mestizia, desolazione, abbandono. marcheselli, iii-189: non sempre
e difficulti ancora? / perfido, ti abbandono; / fuggo; ti lascio;
nelli occhi santi amor, qui l'abbandono; / non perch'io pur del mio
brieve digressione. 2. figur. abbandono temporaneo dell'argomento principale del proprio discorso
insomma che porta altrove alla sterilità, all'abbandono dei campi, all'inurbamento intensivo,
9-239: c'era in questo suo abbandono di dormiente... l'espressione di
guerra;... non quell'abbandono della avita nobiltà, nel quale troppi
. raro. rilassatezza inerte, cascante abbandono delle membra. soffici, v-2-505:
posava sull'omero della madre, con un abbandono più forte del sonno; della madre
2. che dà un senso di abbandono, di desolazione; squallido, misero
questo fatale dilemma: o disarmo e abbandono di roma e venezia, o guerra
attenta vigilanza; trascuratezza, negligenza, abbandono. muratori, 7-ii-143: per ingiù
metallifere, in un qualche periodo d'abbandono delle miniere e di solitudine, si
119: chi t'ascolta, o cherubico abbandono / della sua propria vita! ode
donne che la tristezza / chiuse in abbandono / e mai le tocca il tempo,
disertare; tessere abbandonato; spopolamento; abbandono, desolazione. g. villani
vita. -raro. provocare l'abbandono di luoghi di ritrovo, di lavoro
. deserzióne), sf. illegittimo abbandono del proprio posto di servizio o di
deserzione altro non si verifica fuorché l'abbandono nostro puro e semplice, talché la
-stato di miseria, di confusione, di abbandono, di squallore. d'annunzio
scrostate dall'umido. -incuria, abbandono, rovina, decadimento. fogazzaro,
e novità di subiti perdoni / e un abbandono d'ogni dolce cosa. verga,
da un senso di solitudine, di abbandono; abbattuto nell'animo, scorato,
spopolazione, ma... il dispettoso abbandono d'una terra inzuppata di lacrime.
: la sposa di cristo è lasciata in abbandono, povera meschina... e
bizzarro di scrivere (che comporta l'abbandono del controllo stilistico); profusione,
con una connotazione di tristezza per l'abbandono, per lo più obbligato, di oggetti
peccato. giusti, i-145: quell'abbandono del corpo parvemi che mirabilmente indicasse il
invito al sonno e insieme un calmo abbandono. 5. sport. distensione
2. con noncuranza, con abbandono. papini, 6-273: una fotografia
maestà di statua; che il leggero abbandono impostole dall'ora, le maniche corte
séno, / che il cominciato stil non abbandono, / ben che sia disequale a
poco usato o frequentato, lasciare in abbandono. dante, purg., 10-2
l'essere disusato, l'essere in abbandono. -essere in disuso: essere disusato
e nelle ginocchia divergenti, e nell'abbandono generale. d'annunzio, v-2-
anima e gittava i loro corpi all'abbandono e alla miseria. serra, i-204
, / che il cominciato stil non abbandono, / ben che sia disequale a tanta
mai. -calma serena, placido abbandono (dello spirito e delle membra:
, avea un non so che d'abbandono. baldini, 7-45: l'inverno ha
dorme. -essere dimenticato, in abbandono (un oggetto); essere interrotto
, e abbiamo una ricchezza esorbitante di abbandono e di noncuranza, che basta a
di energia; rilassato in un dolce abbandono; assorto in un'atmosfera irreale.
(erroneamente egira), sf. l'abbandono della mecca da parte di maometto sotto
, in pose d'eleganza e d'abbandono musicale. cardarelli, 1-109: i
fattorie emergenti dalla scolorata pianura parlano dell'abbandono di queste terre. 3
ma l'emigrazione, ma il dispettoso abbandono d'una terra inzuppata di lacrime,
iv-2-900: dietro di loro taceva nell'abbandono la vasta corte erbosa delle antiche giostre
, nella solitudine, nell'isolamento, nell'abbandono. de jennaro, 48: io
nelli, 2-113: l'abbandono in cui la lasciava tommaso e
a perpetuo essilio. 2. abbandono della propria patria o città o luogo
distante da persone dilette; fuga, abbandono. -anche: vita solitaria e ritirata;
proprietario o all'autore. 7. abbandono di neonati o bambini (per lo
, l'inquietitudine, la tristezza dell'abbandono erano diventati esuberanti e più vivi.
fattorie emergenti dalla scolorata pianura parlano dell'abbandono di queste terre di buon lavoro dalle
. (e indica in genere un abbandono repentino e affrettato in previsione di pericoli
'. evacuazióne, sf. abbandono (di un luogo, di una
, i-826: parlava poco e senza abbandono, evasivo, sospeso, distratto. bocchelli
travaglia il mio signor, io l'abbandono? a. verri, ii-344: quindi
una malia / nel petto e un abbandono fra i ginocchi, / e sulla
e lodi, e io, facile all'abbandono, gli dicevo tutti i fatti miei
, oltraggio; inganno, infedeltà, abbandono. giacomino pugliese, 191: ma
e si espande in querele per l'abbandono. deledda, i-136: erano inezie
mi solleva. con un'allegrezza fanciullesca abbandono i vestimenti senili dell'invalido. ojetti
più vana e inconsistente, prodotta dall'abbandono irrazionale e sentimentale della mente a speranze
mente, rievocare nella memoria (con abbandono sentimentale o per via di congetture)
sull'omero della madre, con un abbandono più forte del sonno: della madre,
poco. d'annunzio, i-654: l'abbandono / (ella è supina e
ella è supina e immota), l'abbandono / fa sembrar morte le sue mani
li fatti delli crudeli lemniadi; e abbandono la trista figura di pandione, re
); fede, pietà, devozione; abbandono alla volontà di dio. iacopone
era potuto sapere la vera causa dell'inatteso abbandono da parte del fellone.
lasciano di nuovo fellonescamente i medici in abbandono. 2. con intenzioni ostili
onofri, 106: tocco dal tuo mirabile abbandono / di fe- minea dolcezza, mi
e i segni di un secolare abbandono. -per estens. chiuso,
molto a lungo questa volta, con fervido abbandono. piovene, 1-51: il fervido
le festive / danze intrecciamo al gaudio in abbandono. foscolo, iii-1-303: l'attica
. non avessero messo in mezzo a quell'abbandono un segno visibile di vita umana.
. con piena fiducia, con placido abbandono (nella sincerità e nella probità
madre / com'io nelle tue mani m'abbandono. stuparich, i-96: lei s'
(nella sua bontà); fiducioso abbandono (alla sua provvidenza). cavalca
, cameratismo; premurosa sollecitudine; affettuoso abbandono. cavalca, 16-2-139: dobbiamo ricevere
senso di fiducia, una possibilità di abbandono. 5. stima, credito,
». fiduciosità, sf. abbandono fiducioso e pieno di ottimismo.
di fiducia, di speranza, di affettuoso abbandono (lo sguardo, il contegno,
del proprio destino di donna, fiducioso abbandono alle leggi della vita. barilli,
, 5-24: dormiva in una posizione d'abbandono precario le mani sul ventre e la
ferrate, e i segni di un secolare abbandono. -finestra finta: dipinta sulla
bruciata... dove per l'abbandono la natura aveva ripreso il suo impero e
si atteggia incurvando le membra con un abbandono ritmico e naturalmente armonioso, privo di
illuminava. -languido, pieno d'abbandono (un gesto, un atteggiamento)
d'annunzio, iv-2-583: egli parlava con abbandono, fluidamente, quasi che vedesse lo
tripudiami e folleggiami, in tutto quell'abbandono che è proprio de'fanciulli. tarchetti
alla moda forestiera, con un molle abbandono. 7. ospite; cliente
scanno / per te l'altissimo in abbandono; / e tra le grazie, ch'
4-275: da per tutto quel senso di abbandono, di desolazione, nella catasta di
. d'ogni pnirigine e d'ogni abbandono decadentistico, lo scrittore ha più di dieci
frana capo- rettistica. -cedimento, abbandono. papini, 28-105: per sfuggire
casi in cui si rende necessario l'abbandono della nave. - franco avaria particolare
nave qualora non rientrino nei casi di abbandono, incendio, furto, sommersione,
stati in consuetudine son poi venuti in abbandono, se e'vorrà l'uso de'più
frustata dal proprio orgoglio, negata a ogni abbandono. -offeso, umiliato, oltraggiato
un luogo. -in partic.: abbandono, per lo più clandestino e precipitoso
316: oggi è quel dì che abbandono la corte / lassando al re per
/ lascio i paterni lidi; / abbandono i miei regni; e non ti fidi
al cor funesto / mi sarà l'abbandono. tenca, 1-83: questa incertezza di
anni, con croste di licheni strani nell'abbandono; inghirlandati alla pianta, fuor dalle
della fuga,... l'abbandono della patria... non valsero a
cavalcarono. lalli, 2-5-10: posto in abbandono / l'usato ardir, fuggiamo a
con gioia. giusti, 1-86: mi abbandono alla solita gaietà e racconto a questa
con una connotazione di fiducia, di abbandono, di simpatia); lieto,
sue galbe più fonde, un desìo d'abbandono, d'amore. = variante dialett
8. che dà un senso di abbandono, di tristezza. marino, 325
6. che provoca un senso di abbandono, di tristezza. niccolini,
di freddezza, di solitudine, di abbandono. bartolini, 239: al cimitero
in una determinata condizione materiale (come abbandono, disprezzo, miseria, malattia,
, vicoli sporchi e in stato di abbandono. -anche quartiere di una città in
-squallido; che dà l'impressione di abbandono, di solitudine. c.
italia. 7. lasciato in abbandono; fatiscente. d. battoli,
il pensiero di queste cartelle giacenti in abbandono mi perseguita: mi pare un simbolo
. ancora oggi, pur nel tristo abbandono in cui giaciono, fanno rimpiangere allo
-attraversare un periodo di decadenza, di abbandono, di oblio; degenerare, tralignare (
/ perché lo vide in terra in abbandono. firenzuola, 609: a mona
gubbio, 135: lascia suo destriero ad abbandono, e urtasi contro andromes per tale
gli uomini lasciano per lo più in abbandono i più importanti regolamenti alla giornaliera prudenza
: manifestando le mie meraviglie rispetto all'abbandono dell'uso dei sacramenti fra i monaci
formata della persona scompariva in un certo abbandono del portamento, o compariva sfigurata in
vero bisogna che metta la vita in abbandono. serra, iii-152: io sto
nella grazia di madonna dopo l'ingrato abbandono. giusti, 4-i-304: un impiegato
protezione, affetto, benevolenza, fiducioso abbandono. giamboni, 4-232: le porte
rilevare una condizione di decadenza, di abbandono, di negligenza, o la bruttezza
grido di qualcuno): lasciarla in abbandono (o in balìa di qualcuno)
, schiacciato, giace il trasimeno in abbandono secolare. moravia, xi-168: camminammo
al buio fra contatti grossolani rabbrividendo dell'abbandono in quella lurida prigione. verga,
: una volta la casa ita in abbandono e data all'ultimo guasto del tempo,
li occhi santi amor, qui 1 abbandono: / non perch'io pur del
che nasce da un sentimento di tenero abbandono, di amoroso e ingenuo trasporto.
. con incantata serenità; con tenero abbandono. pirandello, 8-602: attorno a
costantemente un metodo solo. io l'abbandono soltanto in tre degli ultimi generi dei
sensazione di languore, di rilassamento, di abbandono. mascardi, 2-202: alla caduta
[mittire] * porre, lasciare in abbandono '. imbandolinato, agg. fissato
ambizioncelle,... io le abbandono per sempre. giraud, 2-206: qui
. da porsi in dubbio che l'abbandono della coltivazione e timmensità del popolo radunatosi
tempo prima del definitivo seppellimento (l'abbandono in mare del cadavere fa parte degli
non cede in tal cimento. / l'abbandono per sempre, e impegno il giuramento
soffici, v-5-443: chi voglia ammirare con abbandono david bisogna che cerchi i suoi dipinti
mio, me stesso, / tutto abbandono all'arbitra suprema / imperscrutabil volontà del
le acquisite / sapienze nostre vanno in abbandono, / benché s'impingon nostre lingue ardite
, / che il cominciato stil non abbandono, / ben che sia disequale a tanta
rigore costruttivo classico (con il conseguente abbandono della componente melodica), accentua gli
quella inalazione potente d'ossigeno, quell'abbandono cieco alla legge di gravità e del
né a compiere atto di rinuncia, abbandono o distruzione. = deriv. da
, 1-54: quel pallore, quell'abbandono molle del corpo affossato nel letto, inasprivano
armato ha portato a un graduale abbandono di esse). filarete,
. raro. mancanza di coltivazione; abbandono allo stato selvaggio (con riferimento a
2. lasciato nel disordine e nell'abbandono, trascurato (un luogo).
mansuete ch'egli fu pervaso come da un abbandono d'infanzia. 3.
dal torpore che teneva lei in un incosciente abbandono, lui in un fremito di possesso
al passeggierò quell'aspetto di solitudine e di abbandono, s'aggiungeva l'orrore e lo
lieve cosa / lasciasti incustodita e in abbandono / la piazza in guisa tal tumultuante?
fantoni, iii-45: non lasciarmi in abbandono; / torna, o tirsi, e
risonavano ben temprate, ma torpidiano in abbandono. foscolo, vii-165: chiunque si
tace / ingiustizia, non pesa più abbandono, / fuori della tua orbita ch'
fedeli all'ideale, rispondeste all'ingiato abbandono col grido di: 'torino o roma'
sponda del letto, l'altro giaceva in abbandono sul corpo, la mano posata sull'
quirini, li-2-307: sarà lasciato in assoluto abbandono per l'assistenza e per li mezzi
e riemerge nella greve penombra / l'abbandono di un altro risveglio. -con
riesce a tratti al boccaccio con felice abbandono,... inscenando il * ninfale
. d'annunzio, iv-2-773: l'abbandono e l'età l'aveva inselvatichito,
presso la sponda, in un indemoniato abbandono. -curva. tecchi,
pittori,... restando affatto in abbandono i buoni studi e i buoni principi
, per quella distensione, per quell'abbandono. -in relazione con una prop.
: nella medesima insussistenza [il tempio ingenuo abbandono. di diana] si concepisce non
unione, di rilassata comodità o di abbandono sentimentale e amoroso proprio della vita domestica
della disfatta / tutti assaporammo l'agrezza dell'abbandono. 3. letter. appassito
e questa risposta me la fece con tanto abbandono, con tale intrigliatura delle pupille che
ch'io per sempre vi lascio e v'abbandono. / e dove, dopo me
alpino invadeva il silenzio e il desolato abbandono di quelle cose. calvino, 1-526:
travolge il loro proposito, è l'abbandono per parte di coloro che predicano la fede
che mi dica: « io t'abbandono », / veggendo la mia labbia tramortita
o danno. mazzini, 66-44: l'abbandono dei passi dell'alpi a una potenza
la luna, come vede che io mi abbandono alla sua dolcezza, si piace di
arrugginirsi (per il disuso, l'abbandono, il trascorrere del tempo);
; predica la sottomissione e il completo abbandono alla volontà divina; i suoi dogmi
e se ne lamenta come di un abbandono. d'annunzio, v-3-353: un
par che dica: « io t'abbandono », / veggendo la mia labbia tramortita
cuoco, 2-ii-114: abbandono ogni compagnia, e m'in- noltro
mal punto idee di caducità e di abbandono. marotta, 6-152: l'asfalto
contiene una notazione di desolazione, di abbandono, di miseria). dante
è costretto all'immobilità e al desolante abbandono del carcere, all'umiliazione della servitù.
lenti, torpidi, pigri; con abbandono, con rilassatezza. aretino
l'aspetto); che esprime mollezza, abbandono (una posa); compiuto con
provoca un senso di sereno e fiducioso abbandono, di lieve e dolce malinconia (
-giacere in una condizione di abbandono, di disagio; trovarsi in preda
funebre. 13. rilassamento e abbandono dello spirito e dei sensi che,
stile di pascal] ha bellezze d'abbandono struggenti, da pietà di michelangelo.
domenica è un vero spettacolo di goduto abbandono al piacere di respirar largo.
sm. ant. il lasciare; abbandono. bartolomeo da s. c
non sapendosi fondere, si lasciano in abbandono. cesarotti, 1-xxvi-53: questa guerra.
. -lasciare in nasso: lasciare in abbandono (come arianna, lasciata da teseo
. il lasciare; l'andarsene; abbandono. -in senso concreto: lascito,
letter. allentamento, rilassamento; molle abbandono, cedevolezza. de sanctis,
, la persona in tutto il suo abbandono. carducci, iii-9-277: nel 1221 in
... or vive in diseredato abbandono un pesce, rimasto giorno e notte
stelio all'amica sua... l'abbandono e l'età l'avevano inselvatichito,
4 esitazione tornati dopo il breve abbandono di quel crepuscolo di pianto. bocchelli
pace, di serenità, di soave abbandono; pieno di fascino, di attrattiva
una strana sfiducia, un senso lene di abbandono e di riposata calma lo riprendeva.
/ dondolavo la cima con lento / abbandono. tecchi, 11-12: vedrà che
nella concitazione, nell'ardore, nell'abbandono è portato a sentire il leppo di
la polvere e le ragnatele, in un abbandono letargico, come avveniva nelle antiche soffitte
esercizio smodato dell'attività sessuale; sfrenato abbandono alle passioni dei sensi; inclinazione ai
un libidinoso gusto dell'accasciamento, dell'abbandono, della snervante dolcezza...
/ la spola e i licci erano in abbandono. silone, 5-i: la navetta
sento tutto l'orrore della miseria, l'abbandono, la malinconia della solitudine..
al buio fra contatti grossolani rabbrividendo dell'abbandono in quella lurida prigione. di giacomo
tradita, schernita, ingannata e posta in abbandono, la lealtà maculata e l'onore
nella grazia di madonna dopo l'ingrato abbandono. 5. consorte,
, insieme con ogni altra cosa in abbandono. 15. bot. radice
il colonnello per un partigiano assoluto dell'abbandono dell'altipiano. b. croce
in una condizione di abiezione e di abbandono estremo (una comunità di persone,
piccolo divano dove stava seduta affettando un abbandono sentimentale -e non ci riusciva una maledetta
guida. tutto questo disordine, quest'abbandono, questa povertà erano il risultato di
, / impallidisco, tremo, m'abbandono. c. e. gadda, 12-23
gli usignuoli quanto / al malor m'abbandono e mi sconsolo. carducci, iii-3-273:
che è la sciato in abbandono o che riceve cure insuffi
offerto come insegna mammaria, era in abbandono bonario. 2. zool.
nel momento del bisogno, come un abbandono che comporta disordine o complicazioni o difficoltà
mise ogni acqua in corso e n'abbandono / fin che nel primo suo letto
di briganti in quella gran luce d'abbandono, sulla schiena dell'antico epomeo!
, a scatti, oppure anche un abbandono inerte, di oggetto. viani
, che se lasci la roba in abbandono, [il tuo figliolo] ti farà
mia, quel sorprenderlo in un istante di abbandono e inchiodarlo, come si dice,
maternità. dopo, quando venne l'abbandono..., si resta di pietra
necessario ricordarsi in perpetuo. non m'abbandono qui a una ispirazione subitanea. crudamente
con sottomissione, con dedizione, con abbandono (ed è usato soprattutto nei vocativi
, e così meridionale, nel suo abbandono melico, insieme goffo e agile,
, 12-88: misero, dove corri in abbandono / a i tuoi sfrenati e rapidi
fiumi solitari. cuoprire l'abbandono della politica fino allora seguitata. mamiani
, e così meridionale, nel suo abbandono melico, insieme goffo e agile, duro
aspetto esteriore rivela miseria, trascuratezza, abbandono (un luogo, un'abitazione);
una malia / nel petto e un abbandono tra i ginocchi, / mentre in
passeggierò quell'aspetto di solitudine e d'abbandono, s'aggiungeva l'orrore e lo schifo
colombi, conigli, pesci), abbandono dei ricoveri o degli spazi assegnati dall'
meccanica. per lungo tempo, dopo l'abbandono della propulsione a vela per le navi
piccolo divano dove stava seduta affettando un abbandono sentimentale. arlia, 1-221: 1
da torbidi pensieri, a lasciarsi 'n abbandono alla malinconia, in guisa che in
che è ridotto in condizioni di estremo abbandono, di desolazione, di trascuratezza;
giorno, tutta quanta, con un abbandono senza ritegno, con una voluttà senza
m'accresceva alla fine la tristezza dell'abbandono. moravia, 12- 133:
1-116: i lunghi digiuni, l'ingrato abbandono del mondo, l'apatia del secolo
concilia il sonno, che induce all'abbandono, all'ozio (e l'espressione
, tanto da ispirare uno stato di abbandono, di fiacchezza, di snervata serenità
tutto cresce e prolifica con un certo abbandono. anzi è piena di nodosità moretti
rivela una graziosa indolenza, un languido abbandono (un atteggiamento, una posizione)
un atteggiamento o un aspetto di languido abbandono. barilli, 5-203: le indiane
, quell'aria di sofferenza, quell'abbandono molle del corpo affossato nel letto inasprivano
». 2. in completo abbandono fisico e anche mentale; con atteggiamento
nella sua figura. -rilassamento, abbandono. fogazzaro, 5-398: i quattro
rilassamento, di pace interiore, di abbandono; suggestiva amenità di un paesaggio.
che provoca sensazioni di rilassamento, di abbandono. lorenzo de'medici, i-104:
ascesi, di esercizio delle virtù, di abbandono del secolo e delle sue vanità,
-in grande confusione e disordine; in abbandono. c. gozzi, i-41:
: son propri del medesimo un certo abbandono, una certa negligenza morbidamente leggiadra,
al sonno o, anche, all'abbandono, all'ozio. simeoni, 1-80
riposo, al sonno o anche all'abbandono, all'ozio (un letto,
, tanto da ispirare uno stato di abbandono (un'ora della giornata).
troppo comodo e induce all'ozio e all'abbandono. pecchi, 12-27:
-per estens. luogo in totale abbandono, in rovina, desolato.
-che non è più abitato; lasciato in abbandono; desolato, distrutto. d'
, accumulatosi su un oggetto lasciato in abbandono col trascorrere del tempo. - anche
in una condizione di inazione, di abbandono, di struggimento, di noia;
per estens.: lasciato nell'abbandono, nell'in curia.
/ delle cose, vaneggio e m'abbandono, / come la foglia che mulina
l'eremo ove al mio sogno m'abbandono. -dormire a murata: sul ponte
rotazione periodica di esso. 15. abbandono, accantonamento di una cosa e sostituzione
un'altra (segnato e simboleggiato dall'abbandono dell'abbigliamento usuale e dall'assunzione di
del comun bene. 17. abbandono di un luogo per un altro, passaggio
-figur. cambio di parte politica, abbandono di un partito per un altro,
, mutamento della disposizione sul terreno; abbandono di una posizione per un'altra,
, balbettato. tive; distruzione, abbandono, perdita di un pavarchi, v-443
interni. 4. sensazione d'abbandono, di desolazione, di annullamento (
un'epica della miseria, dell'abbandono, del lavoro. -figur.
quanti erò per necessità ne restano in abbandono? galdi, i-238: ecco a
grazia. 4. stato di abbandono, di inerzia, di indolenza;
su le negate porte / io t'abbandono come già t'accolsi. -che
ecc.]. -lasciato in abbandono (un edificio o una sua parte
i-292: negletta, vilipesa, in abbandono, / mezza tra morta e viva,
locuz. -essere in negletto: trovarsi nell'abbandono, essere trascurato. iacopone,
che ne rimane trovasi in stato di abbandono o ai negligenza. -scarsa cura
vita -lasciare nell'incuria, nell'abbandono. a. cocchi, 4-2-95:
negrore dell'autunno. -squallore, abbandono. linati, 13-182: l'interno
che è di colore nero ed esprime abbandono, malinconia, tristezza.
senza voci. tra un'aria d'abbandono. -al figur., per
bocche] di furore, pallide d'abbandono o appena velate di dolcezza, nivee di
.. tra il diuturno sforzo e l'abbandono, quasi il vivo nodo della sua
-per estens. atmosfera insonnolita di abbandono, di silenzio. d'annunzio
sa porre più che altrove in questo abbandono, quella leggierezza, quella grazia,
volontario. romagnosi, 4-1197: questo abbandono si può manifestare in parecchie maniere.
, e così meridionale, nel suo abbandono melico, insieme goffo e agile, duro
combattere l'ingordigia del cuore, l'abbandono delle labbra semiaperte a bere la nostalgia
come quella che può dar ragione dell'abbandono in cui ero caduto, e della sfiducia
, 8-95: il comune il mise in abbandono operando altro suggello e notificandolo in tutte
nudismo, sm. movimento che propugna l'abbandono totale degli indumenti e il rifiuto degli
. condizione psicologica di solitudine, di abbandono, di scarsa vitalità, di assenza d'
: il mio sogno è nutrito d'abbandono, / di rimpianto. michelstaedter, 61
progresso tecnologico. -anche: lasciato in abbandono, in disuso. p. levi
stava appunto in questo appassionato e spudorato abbandono. senza che loro ne avessero il
solisti e, in seguito al progressivo abbandono dell'oblazione dei fedeli e alla riforma
5. ant. condizione di abbandono, di oblio. f. degli
il domani. guglielminetti, 1-157: in abbandono la tua vecchia casa / contava i
, tu mi castiga / se t'abbandono mai. -vieni, egli è d'uopo
rimproccio, le oneste comodità che in abbandono lasciaste? idem, 1-205: era
si muove e corre con un grazioso abbandono. carducci, ii-11-50: fai bene a
per per causa dì onore e dell'abbandono di un neonato atteggiarsi. bettini, 54
anni. ibidem, 592: 'abbandono di neonato per causa di onore '.
-caratterizzato da uno stato di stupito abbandono e di inconsapevolezza (una situazione)
ignorati! -ridotto in uno stato d'abbandono, di rovina, di squallore.
. -trascurare del tutto, lasciare nell'abbandono (uno studio, l'arte)
, come vorazione di quiete con l'abbandono di ogni preoccupazione esterna, l'orazione
. fagiuoli, ix-133: porre in abbandono / non debbono i pupilli e gli orfanelli
menadi). -per estens.: sfrenato abbandono di carattere mistico. =
che alla fortuna d'un che in abbandono fosse gittato non si convenia. algarotti
oscurati da difetti. -posto in abbandono, trascurato, obliato; decaduto,
1-116: i lunghi digiuni, l'ingrato abbandono del mondo, l'apatia del secolo
del poema narrativo ne determinò il graduale abbandono a favore di altre forme come l'
sensazione di calma, di serenità, di abbandono procurata o colta in aspetti particolarmente
superflua di questa. -stato di abbandono, di disuso. lengueglia, 4
, quella inumana calma, quel totale abbandono nell'indifferenza erano ormai gli unici nostri
riso bonario, pacioso, pieno d'abbandono, che faceva bene a sentirlo.
di sporcizia, di sfrontataggine, di abbandono. forse di sonno, di stanchezza
indica una condizione di totale, piacevole abbandono fisico); senza far nulla.
zuccherieri si proteggono è il pericolo di abbandono per quei tali centoventicinquemila ettari. jahier
di politico. 2. abbandono temporaneo del tema principale del discorso per
bellica, di servizio di leva, di abbandono di una persona con cui si è
4. distacco dell'anima dal corpo; abbandono di questo mondo quale luogo di soggiorno
codice penale, 636: introduzione o abbandono di animali nel tondo altrui e pascolo
di un atteggiamento di languido e imbelle abbandono, di colpevole acquiescenza e immobilismo
carducci, ii-8-32: rassicurato dal tuo abbandono non punto volgarmente femminile: dopo ti
vicini vicini sulla terra tepida. dall'abbandono veniva su la tenerezza; placata la
v. scandalo. -stato passivo: abbandono completo dell'anima alla grazia divina con
come nuovo insediamento (in seguito all'abbandono delle terre d'origine determinato da calamità
o dietro a un bombé -si disgregavano nell'abbandono e nel silenzio. ojetti, i-io
una sorta di rimorso per questo rapimento e abbandono momentaneo, che sento peccaminoso e illecito
-persona che, dopo un litigio o un abbandono, ritorna all'interno di una famiglia
a qualcuno (con una connotazione di abbandono e di fiducia). tarchetti,
per non conoscerlo e tremo e mi abbandono con la memoria a'giorni passati.
d'essersi data a lui con tanto abbandono. linati, xii-179: poi, sia
. 2. che ondeggia con abbandono, che si abbandona nel torpore o
si piegavano verso la musica con attitudini d'abbandono come sul punto di venir meno fra
segreto o lasciala irrigidire tra l'abbandono e la nudità. -offendere, oltraggiare
sensualità, cioè perdimento di coscienza o abbandono, sia in una carne, sia in
di alienazione, di donazione, di abbandono, di esproprio o anche per disposizione
caso di alienazione, di donazione, di abbandono; secondariamente per autorità di giudice,
mi piaci perdutamente. -con completo abbandono, con grande trasporto. alfieri,
letter. impressione di smarrimento, di abbandono, di sogno. manzini,
, 9-24: posta la via dritta in abbandono / giva per strade incognite e perplesse
formata della persona scompariva in un certo abbandono nel portamento. carducci, iii-3-67:
la libertà, la scioltezza, l'abbandono, la scorrevolezza,...
pianti / il mio onor compromesso in abbandono? -con riferimento a personificazioni.
del piantone: balletto cinquecentesco allegorico dell'abbandono o della separazione fra due innamorati.
/ del vigor delle penne, in abbandono / lascian le vele, e qua e
. ungaretti, i-47: calante notturno abbandono / di corpi a pien'anima presi
de'buoi. 3. stato di abbandono, di decadenza culturale. bettinelli,
come una sfida. -con totale abbandono, di tutto cuore; a piena
vittime umane. 2. abbandono di posizioni estremiste. bacchetti, 2-xex-108
desideriamo la libertà, la scioltezza, l'abbandono, la scorrevolezza,...
meditazioni che, sollevate sulle ali d'un abbandono crescente, poggiavano alle altezze apocalittiche della
polve dai piedi: per indicare un abbandono definitivo, un rifiuto, un rigetto nei
-per indicare una condizione di lungo abbandono e di oblio (per lo più
rinnovato impegno dopo un lungo periodo di abbandono. baldi, 6-ded.: già
regolarmente o per denotare lo stato di abbandono e di incuria o anche la vetustà.
chiuse, con un'aria di polveroso abbandono. 8. antiquato, privo
3. figur. condizione di abbandono e di arretratezza culturale. papini
6-ii-210: attristato dal pensiero del mio abbandono, dalla incostanza di lei, colto
/ gesù cristo e la madre in abbandono. siri, v-1-182: conteneva la sentenza
intenti a un prodigio, e d'abbandono / e d'ingenua goffaggine una posa.
, / posto ogni altro piacere in abbandono, /... se in fanciul
-abbandono di posto davanti al nemico: abbandono del posto di combattimento (come delitto
figur. bocchelli, 1-ii-530: l'abbandono del lavoro oggi, sulla rotta,
, sulla rotta, equivale a un abbandono di posto davanti al nemico.
durante l'azione bellica (e l'abbandono del posto di combattimento costituisce delitto previsto
al resto, in uno slancio d'abbandono era saltata fuori dal pozzo, tutta
vita, che si chiama pratica, in abbandono. 'avese, 8-93: il
, 5-24: dormiva in una posizione d'abbandono precario, le mani sul ventre e
debolezza. 3. ant. abbandono incontrollato a eccessi e turpitudini. s
, 12-88: misero, dove corri in abbandono / ai tuoi sfrenati e rapidi martìri
la fronte con tutto il peso dell'abbandono a uno dei colonnini di marmo che
notte e informatele dell'accidente e dell'abbandono in cui trovavasi fra le montagne il
x-4-2: il sentimento melanconico di cotesto abbandono ha probabilmente generato fino dalla antichità la
livide, queu'aria di sofferenza, quell'abbandono del corpo affossato nel letto, inasprivano
pericoloso rimproccio le oneste commodità che in abbandono lasciaste, i leciti soddisfacimenti che rinunciare
della fatica e una sorta d'austero abbandono, che sarà adatto a dar risalto
vergognosamente il presidio e lasciò del tutto in abbandono la terra a'nemici. goldoni,
. pavese, 10-36: da domani abbandono torino e non tomo mai più.
che egli dava alla lettura fatta con abbandono. -più elevato, più eminente;
non aveva né la forza né l'abbandono né la continuità né la voluttuosa mollezza del
, 4-373: uomo che si lasci in abbandono a'primi sguardi facilmente s'arrende,
e per la guerra; e lasciandola in abbandono, che prò o gloria averla presa
letter. che rivela o esprime stanchezza, abbandono. bacchelli, 2-xix-523: la forza
cordialmente... delle lodi con elegante abbandono prodigate. -rivolto con insistenza eccessiva
so perché gl'indù abbiano lasciato in abbandono questo tempio, come pure quei di
azzurro. -molto comodamente, con abbandono. marotta, 1-71: l'individuo
, nella quale mi buttai, con dolce abbandono. 7. medie. che
impressione ben promettente di calore e di abbandono. piovene, 141: ancora più
un villaggio ligure o toscano, nell'abbandono propizio d'un porto di puglia o
serpentina. comisso, vi-233: rattristava l'abbandono del luogo, la fermezza del mare
. letter. che giace inerte, con abbandono (nella malattia, nel sonno,
d'ogni umano rimedio e dato in abbandono dal chirurgo, mi posi totalmente nelle mani
ultima il freddo, e or quest'abbandono, / gemendo a noi ti volgeresti
] un'impressione di provvisorietà e di abbandono, quasi avesse fatto difetto la moneta
che, ancor vecchi, mai lasciavano in abbandono la lor casa. fagiuoli, xv-49
verso, d'ogni pnirigine e d'ogni abbandono decadentistico, lo scrittore ha più di
, nn troppo direi giacché proprio l'abbandono del padre in punto cu morte avrebbe
e si lasciava stringere le mani con un abbandono affettuoso. pirandello, 7-1002: -non
darmi confidenza, pretese da me un abbandono servile. bernari, 3-269: mi scuoteva
quanti però per necessità ne restano in abbandono sulle punte dei bastioni, nelle rovine
che soffre di solitudine spirituale per l'abbandono da parte degli altri. cardarelli,
il critico pietro selvatico, fautori dell'abbandono del classicismo accademico e del ritorno alla
d'essersi data a lui con tanto abbandono, non rimpianse la sua purità perduta
/ s'è gittate nell'acqua in abbandono. tassoni, 3-43: il vecchio ha
dell'animo, corrisponde proprio all'assoluto abbandono nella divinità); la svalutazione del
-per estens.: ascetismo, estatico abbandono nella divinità. biscioni, 3-vi-69
anche, di assoluta pace conquistata nell'abbandono in dio e di purezza e tranquillità
una persona). -anche: tolto dall'abbandono, ricoverato. muratori, 7-iv-26:
sarebbe se noi... lasciassimo in abbandono i propri e veri poveri del nostro
amicizia. pascoli, 1-121: del tuo abbandono, anzi del tuo raffreddamento, non
presto abbandonata. per vari anni dopo l'abbandono... la ragazza-madre aveva seguitato
a un senso di fiducia, di abbandono, di devozione. raggrinz atura,
brancata 3-130: « bisogna evitare l'abbandono brutale ». sotto queste parole,
all'error de'solitari passi / m'abbandono. pascoli, i-181: queste gioconde
romane la scemata popolazione libera e l'abbandono dell'agricoltura furono novelle ragioni che indussero
trapelare fi minimo ritardo, fi minimo abbandono, il mi nimo '
. -lasciare ai ramarri: in abbandono. pratesi, 5-43: lasciò quest'
, 12-88: misero, dove corri in abbandono / a'tuoi spietati e rapidi martìri
, sbilanciate da un inerte ed inerme abbandono della sinistra rattratta e dal mettere avanti
frignare. comisso, vi-233: rattristiva l'abbandono del luogo, la fermezza del mare
viene appresso. 7. abbandono di una concezione filosofica, di un
'. 2. disus. abbandono di una pretesa o di una rivendicazione
di risentimento, di gratitudine, di abbandono, che dà alla sua voce quell'
li occhi santi amor, ui l'abbandono: / non perch'io pur del mio
0 considerazione, in condizioni di desolazione, abbandono e disagio economico, fatto oggetto del
gli cedo di buon grado, io gli abbandono tutte le mie facoltà insieme colla rendita
doleva, provava un gran desiderio di abbandono e di affetto. cassola, 2-375
specialmente alle prime respirazioni, nel primo abbandono. d'annunzio, iv-2-73: la
la villa] da quello stato d'abbandono in cui l'avevano lasciata i suoi
un'opera togliendola da una condizione di abbandono e di oblio. poliziano [manuzzi
. figur. ritornare in una condizione di abbandono, di oblio, di trascuratezza.
comisso, 1-74: belle donne in abbandono, richiamanti nello sguardo, solidamente formose
la riconciliazione tra i coniugi comporta l'abbandono della domanda di separazione personale già proposta
corpo di galba lasciato il dì in abbandono, poi per licenza della notte variamente
erano nel 1923 in tali condizioni di abbandono che è stato necessario ricostruirli...
quanti però per necessità ne restano in abbandono? -riportare alla luce testimonianze archeologi-
in mal punto idea di caducità e di abbandono. 9. disus. che
4. togliere da una condizione di abbandono e di oblio; riportare in auge
di nuovo razionalmente dopo un periodo di abbandono (un terreno). pea,
. scegliere nuovamente, dopo un precedente abbandono. 5. agostino volgar.,
cicli naturali, abbandonato o destinato all'abbandono. ai sensi del presente decreto i
, delle sostanze abbandonate o destinate all'abbandono, e consistente nella loro raccolta,
coltura greca era ancora animata dal giovanile abbandono al naturale impeto delle passioni e dal
atteggiamento o posizione ideologica che consiste nell'abbandono di teorie o prassi politiche e sociali
che farete? / rifrenerowi o v'abbandono il freno? -rifrenare la penna
: il sonno era il vero mistero: abbandono, fratellanza animale e rigenerazione.
arancione facevano selvatiche chiazze in quel rigoglioso abbandono. moravia, ix-341: il sole
cedo ai buon grado, io gli abbandono tutte le mie facoltà insieme colla rendita delle
2863: 'ricupero dell'immobile rilasciato e abbandono dell'esecuzione'. -finché non sia avvenuta
documento ufficiale attestante la rinuncia o l'abbandono di un bene da parte del proprietario
. 3. dir. civ. abbandono, da parte del terzo acquirente,
serenità, di distensione, di piacevole abbandono o, anche, di svago, di
gravissimi patiti quell'anno. -annichilimento, abbandono in dio. colombini, 178:
riflessione o, anche, di molle abbandono, trovando sollievo sia fisico sia psicologico
conseguente necessità. 4. abbandono languido e sensuale. ghislanzoni, 18-169
petto mezzo ignudo e con la faccia in abbandono, languidi gli occhi, le labbra
inconscia e bestiale. -che indica abbandono; che serve per il riposo.
e della mano diafana, come il gentile abbandono della persona, dinotano un temperamento alquanto
città. 4. stato di abbandono e di infiacchimento psicofisico. pirandello,
riproporre all'attenzione dopo un periodo di abbandono, di oblio. pasolini, 9-60
d'allumacatura. ungaretti, xi-232: l'abbandono della chiesa, fra i rimasugli d'
dellate. cesarotti, 1-xxviii-51: io gli abbandono tutte le mie facoltà insieme colla rendita
dal portarla a termine; rinuncia, abbandono. cassiano volgar., xvii-23- (
parini, 539: se cedo, ed abbandono / ad amore i sensi miei,
: il mio sogno è nutrito d'abbandono, / di rimpianto. non amo
animo grave e penoso; provocare l'abbandono di un proposito, di una speranza
a ispettorato. 4. abbandono di una posizione ideale. c.
quella inalazione potente d'ossigeno, quell'abbandono cieco alla legge di gravità e del
i-109: mi piego al balcone. abbandono / la gota sopra la ringhiera.
la ricerca dell'o- riginalità e l'abbandono dei superati o tradizionali. -in senso
era stato tenuto conto delle condizioni di abbandono in cui, da tre o quattro stagioni
acqua palustre o per lunghi periodi di abbandono. documenti delle scienze fisiche in toscana
. che, per l'incuria e l'abbandono, si è ricoperto di una vegetazione
renùnzia, rinóncia), sf. abbandono volontario, più o meno doloroso, di
o consapevolmente accettata, che comporta l'abbandono della possibilità di ottenere vantaggi, beni
del peccato. 4. atto di abbandono di una carica; abdicazione. ottimo
: un distacco dalla campagna, un abbandono di quanto era rionale, un altro ritmo
-figur. sottrarre allo stato di abbandono in mezzo al mare (una terra
per accogliere le truppe in caso di abbandono di una posizione. alvaro, 12-190
11. locuz. ripiegamento di bandiera: abbandono di una posizione di principio.
disordine: vienna si ritrovò come in abbandono. l. bellini, 6-57: eransi
gli saranno inutili e, restando in abbandono, gli antichi usurpatori li ripiglieranno a
gente dopo il ritorno dalle vacanze o un abbandono coatto (una città).
mesto all'error de'solitari passi / m'abbandono. -per estens. mettersi a giacere
uno stato, di un'idea; abbandono di una pretesa. pallavicino, 9-217
ruffiano e torlami per moglie ed or l'abbandono? gemelli careri, 1-v-172: il
, me stesso acquisto, / e l'abbandono vostro è mio riscatto. -emendazione
). togliere da una condizione di abbandono, di oblio. carducci, ii-1-156
isolamento e se ne lamenta come cu un abbandono. svevo, 5-143: dovette farsi
sangue stesso. 2. figur. abbandono mistico in dio. cavalca, 9-94
risonavano ben temprate, ma torpidiano in abbandono, se non pur in abbominio, neglette
dopo un periodo di decadenza e di abbandono. grillo, 406: roma,
disus. ripresa dopo un periodo di abbandono, di decadenza. longano, xviii-5-395
o a sdraiarsi, lasciandosi andare con abbandono, in partic. su una poltrona
artistica o ideologica dopo un periodo di abbandono o di decadenza. bellori, 2-32
dopo un periodo di decadenza o di abbandono un'attività e, in partic.
ecc., dopo un periodo di abbandono o di decadenza.
dove fin dalla soglia s'intuiva l'abbandono, la decadenza, l'orgoglio pertinace,
. bartoli, 1-3-141: la nave in abbandono e tutti, marinai e passaggeri,
rag- gionto. -figur. abbandono di un'impresa ardua; comportamento rinunciatario
; dimissioni da una carica pubblica; abbandono di un incarico. caro, i-220
ai tempo il soccorso, ben presto abbandono la pugna, battendo la ritirata.
da qualcosa. -in partic.: abbandono di un territorio aa parte di truppe
truppe inglesi dal nilo. 5. abbandono della vita attiva; cessazione dell'attività
riaccoglierla sotto il tetto coniugale dopo un abbandono o un tradimento. boccaccio, dee
e lasciò cadere le braccia con significante abbandono. betteioni, i-237: mesto regno del-
-ritorno a casa dopo una fuga, un abbandono o, anche, dopo una lunga
., 11-92: la ritornata loro in abbandono / in perpetua poi metter potranno.
miglia. comisso, vi-233: rattristiva l'abbandono del luogo, la fermezza del mare
, terreno sottratto a una condizione di abbandono o, anche, agli allagamenti di
del ritrovamento e in tal caso di abbandono di simili notizie. zeno [in muratori
, con intelligenza, e con un abbandono soldatesco, che riunì a sé i voti
, costruzioni, monumenti in stato di abbandono o inutilizzati. v.
riportato in auge dopo un periodo di abbandono. arbasino, 19-19: vendicativi ritorni
. si lasci andare, parli con abbandono. -che rivela la presenza divina nella
reclinare, piegare altindietro; appoggiare con abbandono. serao, 4-29: assorta,
teresa. -con tenero e languido abbandono. fanzini, iii-563: ho anche
scrivere e andamento stilistico tendente al facile abbandono sentimentale, all'esasperato soggettivismo, altirrazionalismo
svenevole; inclinazione alla fantasticheria, all'abbandono sentimentale, al sogno. carducci,
romantica. -con valore spreg.: abbandono sentimentale ed eccessivo soggettivismo nell'espressione artistica
inattuabile, sogno vano, prodotto dall'abbandono sentimentale, dall'immaginazione, da speranze
, / vile umana grandezza, io t'abbandono. 10. stato d'
tua sì manifesta / ch'io riscossa abbandono il fatai sito. foscolo, iv-352:
rosata / speranza dei bambini, all'abbandono / del profumo d'oriente.
pur nell'eccesso del sentimento e nell'abbandono dell'arte, se anche l'elocuzione non
sbarbaro, 5-38: alla vertigine m'abbandono rottame alla deriva, come chi è
di patti, di obblighi intemazionali; abbandono di trattative. -rottura di pace:
. il capo in un atteggiamento di abbandono. tarchetti, 6-ii-425: egli mi
castello. -condizione di estremo abbandono e fati- scenza di una costruzione o
. -trovarsi in uno stato di abbandono e fati- scenza (un edificio)
l'altro c'è, gravissimo, l'abbandono dell'arma. se ti stendo regolare
: trascurare, lasciare in stato d'abbandono (un'opera letteraria non pubblicata)
minacciasser mina. -condizione di estremo abbandono e fati- scenza di una costruzione.
e, talvolta, dei fedeli, l'abbandono o la distruzione (per lo più
risonavano ben temprate, ma torpidiano in abbandono, se non pur in abbominio,
? / misero, dove corri in abbandono / a i tuoi sfrenati e rapidi
). salvini, 41-109: abbandono il tutto alla vostra considerazione, quanto
2. figur. con pieno abbandono alfallegria, alla gioia. plutarco
ti ho sorpresa, in ore di abbandono, subitamente estranea, nemica, sarcastica
, lv-i- 206: io mi abbandono un poco a questo nuovissimo sentimento,
2-36: se del venire io m'abbandono, / temo che la venuta non sia
, i-375: io considerai che il cieco abbandono della ricci all'amicizia del gratarol potesse
codice della navigazione, 1155: 'sbarco e abbandono arbitrario di persone': il comandante della
personaggi. 6. concessione o abbandono sentimentale, cedimento ai sentimentalismi, alle
, sbilanciate da un inerte ed inerme abbandono della sinistra rattratta e dal mettere avanti
cosparso di chiesette e oratori, taluni in abbandono e mezzo sbocconcellati. -eroso
(region. sbragaménto), sm. abbandono totale ad atteggiamenti sciatti, scomposti,
francesi da questa valle. 2. abbandono di uno spasimante; ripulsa di una
suo. -negletto, lasciato cadere in abbandono o in disuso. g
scanno / per te l'altissimo in abbandono; / e tra le grazie, ch'
5-ii-444: lui abbassò le braccia con tanto abbandono che il pane gli scappò di mano
2. fuga, abbandono di un luogo. tommaseo, 2-ii-201
zanzotto] paure c'è quella dell'abbandono del luogo natale, dello sradicamento,
3. per estens. lasciato in abbandono o ridotto in cattive condizioni (una
in mal punto idee di caducità e di abbandono. amari, 1-iii-516: il fine
corpo di galba lasciato il dì in abbandono, poi per licenza della notte variamente schernito
); mal tenuto, lasciato in abbandono, lasciato decadere. galanti, 1-ii-297
spezzo il lucchetto, / e m'abbandono. -dare il via allo scilinguagnolo;
/ sciogliere / il canto / del suo abbandono. -sciogliere un grido, un
. 6. che produce l'abbandono delle membra nel riposo (il sonno
certa scioltezza di forme, con certo abbandono naturale. fogazzaro, 1-480: elena
, desideriamola libertà, la scioltezza, l'abbandono, la scorrevolezza,... la
articolo di giornale. 6. abbandono, rilassatezza. manzini, 10-67:
. con la particella pronom. decidere l'abbandono della poesia o di un modo di
tali. 8. perdizione, abbandono al peccato. iacopone, 9-15:
gli usignuoli quanto / al malor m'abbandono e mi sconsolo. lucini, 1-114:
to o per le condizioni di abbandono e trascuratez c. betocchi
anche il sollievo col quale, in tanto abbandono, avrebbe accolto le lusinghe di pietro
la libertà, la scioltezza, l'abbandono, la scorrevolezza...,
rinunziato ad ogni carezza, a qualunque abbandono. onofri, 3-130: pilota sdegnoso
in uso dopo un lungo periodo di abbandono. b. corsini, 3-83
di legno, spaccato dal seccore e dall'abbandono, pende alla trave.
sedentari? piovene, 10-sedentarizzazióne, sf. abbandono del noma 333: gli
destrezza di saltimbanco piedi e braccia in abbandono, e sgabelli, sedielunghe, cuscini
prudente; e si lascia cadere con fiducioso abbandono tra le braccia del segretista ciarlatano.
to e con evidenti segni di abbandono. loni di torba alti cinque o
. che è situato fra rilievi non abbandono (v.). molto elevati;
e di quel calore e di quell'abbandono melico che caratterizzano le altre poesie popolari
le collere furibonde dell'umiliazione e dell'abbandono. d'annunzio, v-3-437: il barbaro
non morti / un senso d'abbandono soporoso, / la parola no
un cantico / del prati, lacrimante abbandono / per risole perdute nell'atlantico; /
. scelta di vita che comporta l'abbandono dei beni mondani. segneri, 2-3-428
estens.: terreno incolto, lasciato in abbandono, allo stato selvatico, arido.
16. dir. turbamento, abbandono di pubblico servizio: delitto consistente nel
una costruzione o di un luogo lasciato in abbandono, fatiscente o danneggiato in modo irreparabile
il palazzo di ludovico era ancora nell'abbandono, anzi nel lurido sfacelo che ho descritto
polvere di molte settimane di clausura e di abbandono. - troppo energicamente,
nel quale succede...; l'abbandono dell'antico torace e il meccanismo col
fenditura. oratori; taluni in abbandono e mezzo sbocconcellati, che contrappongono la
.. è mezzo rovesciato in quel languido abbandono e rivela un'altra sottana inamidita con
2. dir. proc. civ. abbandono coatto di un immobile urbano o rustico
morali, della ragione, del decoro; abbandono agli eccessi, in partic. sessuali
? / misero, dove corri in abbandono / ai tuoi sfrenati e rapidi martiri
di sporcizia, di sfrontataggine, di abbandono. moravia, 24-57: questa volta.
sgelo. 2. figur. abbandono di un atteggiamento di freddezza, di
o presidiato. -in partic.: abbandono di una città da parte di una guarnigione
un dolore. 3. abbandono di una città, di un territorio,
baldini, 14-38: sentimento di sgomentante abbandono. -che genera un senso di
suggeriva l'idea della separazione e dell'abbandono. -privo dell'attrezzatura necessaria alla
e lasciò cadere le braccia con significante abbandono. fogazzaro, 5-66: « luisa »
morale, mi pareva incolpevole: anche l'abbandono dei soldati. 7.
quale giacosa, 133: l'abbandono delle sue movenze, ond'era
. ungaretti, i-47: calante notturno abbandono / di corpi a pien'anima presi /
armi simiglianti: voga, stanchezza, abbandono. intanto ciascuno studia, e tutti tacio-
lui un lissa, pel codardo abbandono di roma, per aspromonte, per
marionetta. -lasciarsi andare con pieno abbandono a un atto amoroso. bacchetti
t t accasciato, adagiato con abbandono. ioni, 19-277: il gobbo
, la frequente rinuncia alla rima, l'abbandono delle parole troppo poetiche, l'adozione
sloggio, sm. levata del campo, abbandono del luo go occupato da
incendiate legate. -per estens.: abbandono dei blocchi politici la casa mia, quella
più abitato né frequentato, lasciato in abbandono. costo, 2-519: in tutta
di tutti intorno. 8. abbandono del naturale ritegno; perdita di controllo
, nella natura, in dio; abbandono panico o rapimento estatico. marinetti,
lei riceveva il bacio: con quale abbandono, con quel suo socchiudere gli occhi
sentimento. 2. trasporto, abbandono sentimentale. cassieri, 143: la
spensieratezza, di rilassamento, di piacevole abbandono. baldini, i-454: lasciando le
stati a donne ». 3. abbandono o ripudio di princìpi ispiratori dell'azione.
.. per necessità ne restano in abbandono sulle punte dei bastioni, nelle rovine
a qui a venire al troppo giusto abbandono? -con uso avverb.
di carnale sudore smonacaménto, sm. abbandono della condizione monacale. bandi,
tutta. -figur. caduto in abbandono, trascurato (una disciplina).
fa sempre. bacchetti, 1-ii-530: l'abbandono del lavoro oggi, sulla rotta,
oggi, sulla rotta, equivale a un abbandono di posto davanti al nemico. chi
un'affabilità ostentata o sincera, un abbandono reale o apparente dei pregiudizi di casta
. xvi. -cautela sociniana: abbandono della quota di un'eredità, determinato
pericoloso rimproccio le oneste comodità che in abbandono lasciaste, i leciti soddisfacimenti che rinunciare
deo farò soiacemento. 2. abbandono totale a una passione, a un vizio
2. figur. assorto in un estatico abbandono o nei propri pensieri e fantasie (
erano nel 1923 in tali condizioni di abbandono che è stato necessario ricostruirli, e
o, in senso negativo, di abbandono, trascuratezza); isolato, romito.
ha, del mettere insieme sillabe e rime abbandono volentieri per le ore di sollevamento morale
sono, / e come vita ancor non abbandono / per fuggir de'sospir sì gravi
mangiato si lasciò sommergere in un delizioso abbandono. -annullarsi in dio nell'estasi
sempiterni sommergimenti. 5. letter. abbandono completo a un'esperienza o a una
immerso o presentarsi in un'atmosfera di abbandono, di trascuratezza, di desolazione o,
mal punto idee di caducità e di abbandono. -glassa. landò,
, a significare un momentaneo e floreale abbandono dell'alma. = comp. di
o al contrario sciogliendosi in un arrendevole abbandono. -consistenza, elasticità.
7-174: chi mi assicurava che l'abbandono con cui lei partecipava al rapporto con
al rapporto con me non fosse un abbandono., sotto a chi tocca collettivo
storia. 3. condizione di abbandono, di oblio. e. cecchi
alla rovina di uesta provincia con l'abbandono del ragozzi che, destituto 'ogni
sparenti, bianche e cospicue, nell'abbandono e nella tempesta degli abiti.
. 7. spalancato in atteggiamento di abbandono (le braccia, le gambe)
spatriaménto, sm. espatrio, abbandono volontario o forzato della patria.
mal punto idee di caducità e di abbandono. savi, 2-i-197: gridano [le
alle vigne spiantate. -lasciato in abbandono e senza colture (un terreno).
spiraménto2, sm. ant. abbandono del corpo da parte dell'anima con
petto mezzo ignudo e con la faccia in abbandono, languido gli occhi, le labbra
tutto l'orrore della miseria, l'abbandono, la malinconia della solitudine, l'inquietudine
. 2. per estens. abbandono di una formula, di un luospodestataménte
di popolazione nelle regioni di emigrazione; abbandono definitivo di un territorio. m
. spretatura, sf. letter. abbandono dello stato sacerdotale. loria, 1-94
nel tempo; protrazione nel tempo. abbandono e di riposo. sprofondalo). letter
e deriv. sproponiménto, sm. abbandono di un proponimento, rinnegamento di un
fu spensieratezza; fu sproponimento volontario, abbandono pensato della salute degli uomini.
.. in questo appassionato e spudorato abbandono. fenoglio, 5-i-457: « vi firmo
è attribuita all'avversario. -figur. abbandono, rinuncia definitiva a un progetto;
sotterraneo. 2. figur. abbandono, fuga. moretti, vii-777:
compito o un'attività o di abbandono. indegno della stima o della
che versa in un deprimente stato di abbandono e desolazione; che ha un aspetto
una città che si trova in stato di abbandono e di degradazione, o di una
di zanzotto] paure c'è quella dell'abbandono del luogo natale, dello sradicamento,
scardinamento. 3. perdita o abbandono dei consueti valori o dei modelli esistenziali
per far gli altrui, / in abbandono ponga i fatti sui ». c.
di stallone. stallonàggine, sf. abbandono alla sfrenatezza sessuale.
malvagi. 2. figur. abbandono radicale dei beni mondani. abate isaac
un rinnovamento della poesia lirica attraverso l'abbandono di forme linguistiche arcaiche, regionali o
. 6. squallido per l'abbandono o la sporcizia (un luo- g°
tonaca. stonacata, sf. abbandono della condizione sacerdotale o monacale.
il torto venga di fuori, abbandono del patrimonio culturale, espressivo, lin
strada: sottrarlo alla miseria e all'abbandono. tommaseo [s. v.
opera. 2. lasciato in abbandono, senza la manutenzione o i rifacimenti
pugni gettarsi a sedere o sdraiarsi con abbandono in una nelle reni costrinsero casati a
, / perché mi strazi e pommi in abbandono / per causa di qualcun invido e
: ad un panorama tanto squallido, all'abbandono che mi strugge,...
iii-1-140: ha qualche inquietudine per l'abbandono in cui crede sia rimasto il suo
11. che favorisce il pieno abbandono sentimentale e la profonda commozione dell'ascoltatore
sottomissione, asservimento a un'autorità; abbandono alla volontà divina. assarino, 2-ii-114
di una poltroncinacon tutto il languente e voluttuoso abbandono di una sultana. arbasino, 23-145
braccia; talora per indicare inerzia o abbandono o in segno di saluto, di
, sul preso argomento. si con abbandono, in posizione scomposta. = nome d'
costume, / franco mi sveglio ed abbandono il letto. manzoni, pr. sp
. -per simil. rinuncia, abbandono di idee, pensieri; abiura di
commissione. 9. econ. abbandono, da parte della sua clientela, di
buon andamento della banca. -disus. abbandono della patria per cercare fortuna all'estero
-per estens. condizione psicofisica di piacevole abbandono, di rilassamento, di distensione.
un taglio. -rinuncia radicale, abbandono, dissociazione. bilenchi, 14-87:
, ogni più preziosa cosa ponendo in abbandono, fermano in quella il suo intendimento
, all'architettura in cui emerge l'abbandono della concezione naturalistica a vantaggio di una
ad estrema anti- chità, a lungo abbandono e oblio, a inutilità. oliva
molto affezionata. -per alludere all'abbandono e all'oblio di opere letterarie.
: chi lascia andare l'acqua a suo abbandono, elli mette sovente cagione di piato
2. dir. rom. abbandono immotivato e arbitrario dell'accusa da parte
, le rapine de'suoi cortigiani, l'abbandono nel 1815 all'austria, la lunga
e non deve significare né lo squallore dell'abbandono in cui troppi vecchi vengono lasciati,
dei due coniugi. -dir. abbandono del tetto coniugale: allontanamento dal domicilio
perché sennò magari lui mi denuncia per abbandono del tetto coniugale. 3.
quirini, li-2-307: sarà lasciato in assoluto abbandono per l'assistenza e per li mezzi
nella stanza non provassi non so quale abbandono. moravia, 22-284: non toglie
? tebaldeo, 260-2-3: io ti abbandono ma col pianto al volto. /
è nuovamente usato dopo un periodo di abbandono. - in partic.: che ha
immagine pittorica. ungaretti, i-47: abbandono dolce di corpi / pesanti d'amaro
, in partic. isolato e in abbandono. luca pulci, i-5-79: tibaldo
, le piglio, e le tosche abbandono. non però di libertà privando coloro,
... nasconde... l'abbandono dei valori tradizionali simboleggiati (e non
che mi dica: « io t'abbandono », / veggendo la mia labbia tramortita
e la disunione per cotesta funzione; l'abbandono dell'antico torace, il meccanismo col
che segnò, tra l'altro, l'abbandono dell'alfabeto citransistoricità, sf. il
del tempo, cadere in oblio e in abbandono. persone, che volessero far transitare nei
uomo improvvisamente la trasse da quel disperato abbandono. -distrarre da un lavoro,
-lasciare in abbandono una pianta, non coltivarla. soderini
un'aria, appena accennata, di abbandono e di decadenza: quella patina di
provate le celesti emozioni di quel primo abbandono, di quei primi trasporti d'amore.
ogn'om par che dica: io t'abbandono, / veg- gendo la mia labbia
della maternità, ella aveva momenti d'abbandono. cicognani, 1-128: a quando a
d'annunzio, iv-1-206: io mi abbandono un poco a questo nuovissimo sentimento,
9. che rivela miseria, trascuratezza, abbandono (un edificio, un ambiente,
m'accresceva alla fine la tristezza dell'abbandono. landolfi, 19-95: pervenimmo così a
l'unzione di questo semplice atto d'abbandono le sparse su 'l cuore un'abbondanza
i nostri uriacci, / come cani in abbandono / fuor dell'uscio. bechi,
rosata / speranza dei bambini, all'abbandono / del profumo d'oriente.
così pianti / il mio onor compromesso in abbandono? d'annunzio, iii-2-164: l'
. ungaretti, i-47: calante notturno abbandono / di corpi a pien'anima presi /
di vedovanza in cui la lasciavano, l'abbandono prima e adesso la malattia del marito
, che l'uomo seguiva con un abbandono molle di tutti i sensi, provandone
l'atto fisiologico dell'eiaculazione: l'abbandono supremo nell'amplesso. moravia, 16-20:
paese, dopo circa un venticinquennio d'abbandono. r. bonghi, 82:
la libertà, la scioltezza, l'abbandono, la scorrevolezza... la placidezza
le sensazioni del 'viaggio': l'abbandono del corpo da parte della sfera sensibile,
eco di susurro insidiante, un ondeggiamento d'abbandono che la invade, un vibraménto sconosciuto
terra era piena di neve e di abbandono. il vento portava il funebre suono della
gubbio, 1-300: lascia suo destriere ad abbandono, e urtasi contro andromesa per tale
costantemente un metodo solo. io l'abbandono soltanto in tre degli ultimi generi dei
intrapreso. = deriv. da abbandono. abbaraccare, intr. con la
assistenzialistica dei problemi sociali del paese e l'abbandono del protezionismo economico furono aspetti complementari di
sfrattare. autosfratto, sm. abbandono volontario di un immobile. il
le aziende elettriche dalle perdite subite per l'abbandono del nucleare. = comp