governo. = deriv. da abbandonare. abbandonante (part. pres
abbandonante (part. pres. di abbandonare), agg. ant. che
ed accompagnarono questo micidiale tarquinio. abbandonare (disus. e letter. abandonare)
nostre vele da euro, cominciamo ad abbandonare i liti tirreni. paolo da certaldo
gli cresceva così fieramente che egli pensò d'abbandonare le sale. beltramelli, iii-129:
seguendo le virtù, deve i suoi vizi abbandonare, acciò che fine onorevole ne gli
o mi fu suggerito, di abbandonare il mondo e di farmi prete.
.. marcite costringono l'anima d'abbandonare il misero corpo. idem, i-20
del core, e quasi la volle abbandonare. ariosto, 5-90: non finì il
di ripararsi e provedersi, ebbono inclinazione di abbandonare la impresa. vasari, ii-17:
. c. gozzi, i-57: senza abbandonare punto né poco i miei primi affetti
ài malati in casa, no gli abbandonare mai. crescenzi volgar., 2-19:
dee tanto guardare di nulla cosa come abbandonare sé a pigrizia. segneri, i-202
idem, ii-154: ormai sicura di potersi abbandonare senza paure né rimorsi all'amore del
certaldo, 238: e però non t'abbandonare mai ne'tuoi fatti né in que'
cristiana carità in che erano, di non abbandonare del conveniente sussidio quelle serve di dio
abbandonato (part. pass, di abbandonare), agg. lasciato in
nel sec. xii); v. abbandonare. abbarare, intr. ant.
quale gli animali domestici vengono costretti ad abbandonare la posizione eretta, al fine di
: dee pure sciogliere il pugno, e abbandonare le alghe, e gli sterpi,
frate. -lasciare, deporre vabito: abbandonare la condizione ecclesiastica. giovanni dalle
: bisognò bene che si rassegnasse ad abbandonare l'abito e l'ufficio di chieri-
nunciare completamente, astenersi, abbandonare. beicari, 3-3-218: prendete
paolo da certaldo, 306: non t'abbandonare né non ti lasciare vincere al peccato
perdonarmi vogli..., acconcia d'abbandonare del tutto il disleal giovane e te
. palazzeschi, 3-184: nel- l'abbandonare un po'all'indietro la testa, piano
: le acrobazie a cui si può abbandonare la famiglia dei panni stesi! papini,
sua massima [del rosmini] dell'« abbandonare se stesso alla provvidenza », la
qualche impresa. -ritirarsi dagli affari: abbandonare il commercio (dedicandosi alla vita privata
. -alzare le ali da terra: abbandonare la vita; disprezzare le cose mondane
racchiudeva, già pronti e vicini ad abbandonare il materno carcere. furono bene esaminati
dee pure sciogliere il pugno, e abbandonare le alghe,...].
: lasciar di stringere, ma senza abbandonare ciò che si stringe. -allentare la
egli non disdegnò l'altezza de'suoi regni abbandonare per pigliare carne umana. idem,
m'ho a credere se quella lo vuole abbandonare. = voce dotta, dal lat
libero di andarsene, lasciar proseguire; abbandonare. - anche al figur. dante
una volta. giusti, ii-165: non abbandonare mai gli studi, e studia all'
svariatissime l'avean convinto della necessità di abbandonare la forma antiquata del poema. baldini
apostasia, ripudiare la propria religione, abbandonare una dottrina, un sistema morale.
-al rifl.: scendere da cavallo, abbandonare il cavallo. alfieri, 4-78
2. per estens. far abbandonare il mezzo di trasporto, costringere ad
. -per estens.: costretto ad abbandonare il mezzo di trasporto, ad andare a
.., almeno s'invogliano di abbandonare il nido, e arrischiarsi al volo
-dare in arbitrio: dare in balia, abbandonare in potere di qualcuno. ariosto
. -rompere, gettare gli argini: abbandonare ogni sostegno, lasciarsi andare completamente.
ad abitare in un altro luogo; abbandonare un luogo di residenza poco gradito,
e dei classici, che molti pur sapranno abbandonare, ma da quelle regole..
. bentivoglio, 4-388: fu risoluto d'abbandonare per allora l'assedio, e vedere
piantare in asso: lasciar solo, abbandonare bruscamente. g. m. cecchi
proclama la necessità per le arti di abbandonare ogni rapporto di rappresentazione della realtà
ài malati in casa, no gli abbandonare mai: falli servire e atare infino ch'
, xxi-977 (42): non vogliendo abbandonare quello lebbroso, con grande fervore di
avvalla. 2. appoggiare, abbandonare pesantemente. dante. purg.,
i-165: ma bisogna bene avvertire di non abbandonare 1'intonaco mentre la materia è fresca
-gettare, lasciare, rendere la bacchetta: abbandonare il comando, l'ufficio, deporre
che ci rimescola, non istanno per abbandonare i liuti, le solfe, le
comisso, 1-118: disperato, mi lasciai abbandonare sul divano nello stesso istante che mi
annunzio, v-1-561: mi compiacevo di abbandonare il mio peso inerte al flutto del mare
società segrete vi è il giuramento di non abbandonare mai la bandiera. -tornare
mercé', che è lo stesso etipio di abbandonare (v.): se mettre
famil. -piantar baracca e burattini: abbandonare un lavoro, una situazione, un modo
lasciar che tutto vada in malora, abbandonare all'incuria, o per malanimo
alla fortuna della battaglia non si volea abbandonare. boccaccio, dee., 2-7
destra, si mostrò attento a non abbandonare il punto da questa faticosamente raggiunto.
per molti e molti e molti mesi abbandonare affatto affatto l'uso del vino e
: porre in balìa di qualcuno, abbandonare in mano di qualcuno. -cadere in
; e tanto più se ne può abbandonare lo studio a coloro che hanno la
mi premeva troppo l'onor della patria per abbandonare una bella compatriotta. -con
non più utile o pericolosa); abbandonare (un affare non più vantaggioso)
. -buttarsi dietro le spalle: abbandonare (un affare, un'azione)
si vorrebbe così indifferentemente... abbandonare al musico la cadenza, la quale
vita e che sapeva di dover allora abbandonare per sempre. si diede a correre
: cedere, rinunciare ad agire; abbandonare le occupazioni mondane, ritirarsi dal mondo
fuori strada. -al figur.: abbandonare un'abitudine, scostarsi da una tradizione
, se fosse stato miglior partito l'abbandonare l'assedio e farsi incontro all'esercito
. -levare, muovere il campo: abbandonare con l'esercito un luogo, spostarsi
avete coraggio! -cedere, abbandonare il campo: ritirarsi dal luogo della
, e furono sforzati... d'abbandonare il campo. berni, 60-19 (
da canto, da un canto: abbandonare, trascurare; non tener conto.
. -lasciare in un cantone: abbandonare, trascurare (una persona, una
vedo... predicare a'popoli di abbandonare il loro attuai vitto e di adottarne
la dolcezza delle parole, il non si abbandonare a carezzamene smodati, il conservare nella
non disdegnò l'altezza de'suoi regni abbandonare per pigliare carne umana. s. caterina
-lasciare la carne per l'ombra: abbandonare 11 reale per l'apparente.
rimbomba. -sciogliersi dalla carne: abbandonare il corpo (riferito all'anima)
.. mio fratello almorò mesto di abbandonare gli augelletti e le gabbie, ch'egli
le cateratte: abbattere ogni ostacolo, abbandonare ogni indugio, ogni ritegno, dar
(rar. intr.) indurre ad abbandonare (un luogo) - al figur
. fatto uscire; costretto, indotto ad abbandonare (casa, città, ecc.
possesso o il godimento di una cosa; abbandonare nelle mani di altri (ed è
-cedere terreno: arretrare, ritirarsi; abbandonare il luogo. - anche al figur
non può, non vuole, non deve abbandonare la patria e lo stato a posta
una cosa di cotanto fatto non essere da abbandonare. dante, par., 9-18
. -lasciare il certo per vincerto: abbandonare una situazione di sicurezza per avventati esperimenti
darebbe a sua beatitudine che eleggesse più presto abbandonare la sede e render a san pietro
masaniello. -baciare il chiavistello: abbandonare definitivamente un luogo, dargli l'addio
, tr. e intr. ant. abbandonare, la sciare (un
. foscolo, xv-432: non posso abbandonare il mio libro ora che devo attendere
esercito alla vendetta di generali feroci, abbandonare le città nostre alla rapina, le
locuz. buttare, gettare il collarino: abbandonare la vita ecclesiastica, gettare la tonaca
l'unirsi in un collettizio comandato, l'abbandonare le tane loro per passare in italia
si vorrebbe così indifferentemente... abbandonare al musico la cadenza, la quale
. — ritirarsi dal commercio: abbandonare ogni attività economica per vivere con i
, 541: i commissari deliberorono di abbandonare quel luogo. guicciardini, 47: io
al tuo dolce castello, e non abbandonare il compagnesco amore. s. agostino
:... il primo, è abbandonare la fonte di tutto il bene;
. pavese, 137: non può abbandonare / la sua ebbrezza tranquilla, composta
nella superficie del terreno e così di abbandonare le concentrate di dentro in esso.
il lusso diminuiscono, veggonsi gli antichi abitanti abbandonare il paese. il contentamento, questa
, al cristianesimo); convincere ad abbandonare una vita di errori e di vizi
: quel figliolaccio ebbe il coraggio di abbandonare sua madre vecchia ed inferma, e
vita e che sapeva di dover allora abbandonare per sempre. si diede a correre all'
le corna a qualcuno: costringerlo ad abbandonare un'impresa, a lasciar ogni velleità
ricacciata al mare, essere costretta ad abbandonare l'impresa, essere invasa, corsa
credo io, disperata, si risolvè ad abbandonare. giusti, i-554: la rondine
teatri, affrettandomi, la mattina, ad abbandonare il mio triste covo prestissimo, per
: ma bisogna bene avvertire di non abbandonare rintonaco mentre la materia è fresca,
-lasciar dallato: mettere da parte, abbandonare, trascurare. francesco da barberino
alla sorte. 10. cedere, abbandonare, lasciare nelle mani di altri,
, che non mi vorrebbe mai più abbandonare. b. segni, 17:
: consegnare, trasmettere, concedere, abbandonare nella condizione indicata dal sost. -
. landolfi, 7-125: non voglio abbandonare l'argomento senza affermare che l'uomo
, da un determinato luogo); abbandonare. -al figur.: deviare (
declivio di deità che s'affrettasse ad abbandonare la costrizione delle due rive per confondersi
baldinucci, 1-95: fu necessitato abbandonare la propria piccola casa...
, 836: la scienza deve dunque abbandonare la pretesa d'una deduzione categorica, deve
, 836: la scienza deve dunque abbandonare la pretesa d'una deduzione categorica, deve
defezionare, intr. (defezióno). abbandonare il partito politico al quale si appartiene
del verbo 'defezionare 'per dire 'abbandonare il partito a cui si appartiene '
resto il modo latino deficere ab aliquo: abbandonare il partito di qualcuno ».
modo. 3. ant. abbandonare, lasciare. parafrasi del pater noster
comp. di linquère * lasciare, abbandonare * (cfr. delitto).
di separazione e linquire 1 lasciare, abbandonare '): dapprima col senso di
in un modo ch'io non posso abbandonare l'idea di ritentare. jovine, 2-90
? almeno, mia antonietta, non mi abbandonare per lungo tempo, ricordati delle tue
già grande minaccia. 8. abbandonare, lasciare da parte; tralasciare.
l'alterigia. 12. figur. abbandonare, rigettare (idee, convinzioni,
11 gonfaloniere diposto, non pensa poscia d'abbandonare, ma maggiormente ama le insegne.
part. pass. derelitto). abbandonare; trascurare. dante, par
part. pass, di dérelinquère 'abbandonare *. derenzióne, v.
ma guai a noi, se volessimo abbandonare tutto ciò che ha potuto essere soggetto
, 836: la scienza deve dunque abbandonare la pretesa d'una deduzione categorica,
, part. pass, di dèsèrlre * abbandonare \ desèrto2 (disus. e
una pretesa, a un tentativo; abbandonare un progetto, un proposito; annullare
avea lasciato. 7. disus. abbandonare, lasciare solo, trascurare. bibbia
cittadini industriosi e utili, obbligarli ad abbandonare la patria. monti, iv-
non diletto; / ma che sariale infamia abbandonare / sì tosto il preso suo primo
simili soltanto a tentativi astratti e dovuti abbandonare certo a fine di bene; se il
(di mezzi, di aiuti); abbandonare (un sentimento, un moto interiore
del mondo, di popoli costretti ad abbandonare le loro sedi, e, in
la provvidenza suggerirà agli angioli custodi di abbandonare anche l'egitto: espatriare in altra
tr. (dibandóno). dial. abbandonare. nieri, 254: o fratelli
colle mie orazioni. = da abbandonare, con cambio della sillaba iniziale avvertita
per spagna persuadeva sua maestà a non abbandonare ferrara. firenzuola, 459: e mentre
don rodrigo; e ora lo dobbiamo abbandonare, per andar dietro a renzo,
diritto stesso. -gettare il digesto: abbandonare gli studi di giurisprudenza. anguillara
che a giucare. 3. abbandonare, lasciare qualcosa in un luogo,
in considerazione, non onorare debitamente; abbandonare, lasciare in disparte, privare dell'
(un'attività, un lavoro); abbandonare (un progetto). - anche
. cessare di inseguire, di incalzare; abbandonare, lasciar andare. iacopo da
il capo, lo sguardo); abbandonare, lasciar andare, lasciar cadere;
', ma 'lasciar di mordere, abbandonare la cosa stretta co'denti '.
tribolazione dimòstrati a noi e non ci abbandonare. boccaccio, 8-60: costei adunque
male, all'ignoranza); lasciare, abbandonare (un'usanza, un'alleanza)
purché fosse potuto disobbligarsi senza nota d'abbandonare il confederato. -rendere meno fitta
agostino volgar., 4-63: non mi abbandonare, io sono tuo padre, a
(disabbandóno). letter. abbandonare completamente. viani, 10-225:
tu, morto disadorno, / d'abbandonare questa disperata / passione di essere nel
, recare impedimento; non aiutare; abbandonare al proprio destino, trascurare. -anche
-anche al figur.: lasciare libero, abbandonare, disimpegnare. buonarroti il
soffocare sentimenti, illusioni, speranze; abbandonare un atteggiamento, un'abitudine.
. goldoni, iv-241: prima di abbandonare un marito, convien pensarvi moltissimo.
perduti. 3. figur. abbandonare (il trono, una carica,
o di pensiero, ecc.); abbandonare (la retta via, la religione
aver a disdirsi della parola, e durissimo abbandonare l'imperio de'suoi. magalotti,
di sole altrove. 6. abbandonare una persona. -anche al figur.
antichità più remota. 5. abbandonare un luogo; allontanarsene; non -ant.
hanno disertato. 11. abbandonare o interrompere illegittimamente il servizio militare;
rinnegare una dottrina, un ideale; abbandonare un partito politico. cattaneo, ii-2-421
part. pass, di dèserère 1 abbandonare '. disertato (part. pass
disformicelo). letter. scherz. abbandonare la natura di formica. bracciolini,
mezzano. 3. lasciare, abbandonare. -per lo più assol.:
, essendo massima dell'imperatore il non abbandonare chi l'ha servito. molineri,
2. per simil. costringere ad abbandonare un alloggio, una casa, un
. con la particella pronom.). abbandonare gli alloggiamenti, levare il campo;
idea di compiere una determinata azione; abbandonare un progetto, un'idea.
giuramento. 2. rifl. abbandonare lo stato e l'abito monacale.
disnore. -dare in disonore: abbandonare alla vergogna, condannare all'infamia.
/ non ho commessa, non mi abbandonare, / ma con pietà al mio dolor
di conseguire qualche cosa; perdere, abbandonare, non nutrire più la speranza o
. 20. locuz. - abbandonare, lasciare per disperato qualcuno o qualcosa
: avviluppati nelle spire della moltitudine, abbandonare anch'essi, loro malgrado, quella
». -ant. offrire, abbandonare; esporre a un pericolo. -
nel continuo distacco, nella necessità di abbandonare sempre qualcosa o qualcuno. e.
indurre a seguire altra via, ad abbandonare un errore. chiaro davanzali, xvii-227-108
: non usare più, trascurare, abbandonare. equicola, 52: amor
disvilupparsene lo possa fare, e piuttosto abbandonare l'impresa che se stesso. pindemonte,
un proposito, da un impegno; abbandonare un compito o un lavoro particolarmente importante
insieme confondono. -lasciar andare, abbandonare (a passioni, a riprovevoli inclinazioni
cammino del bene. -figur. abbandonare un proposito; scostarsi da un logico
-rifl. smettere, perdere un'abitudine; abbandonare, lasciare un modo di comportarsi o
d'oro rifiutare, per non volere abbandonare sua patria? petrarca, 270-97: ahi
, egli è mestiero / questa ragione abbandonare un poco, / per accordar la
incomprensione, ostilità); estraniarsi; abbandonare (un'attività, una condizione di
a disdirsi della parola, e durissimo abbandonare l'imperio de'suoi e tralasciare in
guerriero, eccitato da nobili pensieri, abbandonare la delicata mano della sua donna,
b. croce, 1-2-385: abbandonare del sillogismo... la quarta
modo signore dell'animo umano, senza saper abbandonare cosiffatte ricerche, mi determinai di sospenderle
ad effetto, non perciò si de'abbandonare la fede. boccaccio, dee.,
nuova tolta in prestito dal latino. abbandonare il proprio paese e passar ad abitare
nostre vele da euro, cominciamo ad abbandonare i liti tirreni. ariosto, 10-37:
: [dovevi] fra suoi sgherri / abbandonare a se stesso il tiranno: /
* ab intestato ', egli non consentisse abbandonare la stanza mortuaria per paura non epilassero
veduta, senza votarsi di tutto, senza abbandonare ogni altro pensamento, che quello non
espatriare, intr. { espàtrio). abbandonare il territorio della patria, rifugiarsi all'
espàtrio, sm. l'espatriare, l'abbandonare la propria patria, il rifugiarsi all'
a questa fatale tempesta, deliberò di abbandonare il regno, rinunziando il nome e
espose un maschio. 6. abbandonare un neonato al proprio destino, alla
l'assoluto arbitrio della quale poteva il padre abbandonare i fanciulli suoi, esporli nelle selve
: mi è stato di sommo dolore l'abbandonare il tuo ritratto: non t'è
parte di essere che ancora conserva e abbandonare tutte le altre illusioni frutto del caso
. montale, 1-132: tu non m'abbandonare mia tristezza / sulla strada / che
sentì rinascere vivo vivo il pensiero di abbandonare amici, amiche, giuoco, caffè
vivere lontano da un luogo, disperdersi; abbandonare una persona. -anche al figur.
una persona. -anche al figur.: abbandonare la verità, il giusto, ecc
dalla mia patria; il secondo l'avere abbandonare i propri figliuoli. guicciardini, i-m
autorità. 3. tr. abbandonare, fuggire; evitare, sfuggire (
o a lavorare in perdita o ad abbandonare il mercato. = voce dotta,
-lasciare da parte ogni faccenda: abbandonare gli affari, deporre le preoccupazioni.
, ch'è gran guadagno / l'abbandonare una cattiva impresa. / questa sarebbe
, 1-118: disperato, mi lasciai abbandonare sul divano nello stesso istante che mi
comandamenti del padre tuo, e non abbandonare la legge della madre tua. stabiliscile
falla mai. -allontanarsi; lasciarsi abbandonare. - anche al fìgur.
-far fallimento: venir meno, abbandonare. neri poponi, 1-11: e
pericolo. 10. tradire, abbandonare; contristare; deludere. chiaro davanzati
. 4. ant. tradire, abbandonare, dimenticare. federico ii, 424
io. -perdersi in fantasticherie; abbandonare completamente il proprio pensiero ai sogni,
, filarsela. -al figur.: abbandonare la vita terrena, morire.
fuori: desistere da un proposito, abbandonare un'iniziativa, perdere ogni speranza;
, 2-235: non credeva con questo di abbandonare il figliuolo (chi li ricorda,
. sinisgalli, 9-66: fanno fatica ad abbandonare per sempre / le nostre sedie,
(ii-30): sforzati fur d'abbandonare / l'assalto che fra loro han cominciato
cosa di tanto fatto non era da abbandonare. -dire il fatto suo,
kant, fichte, schopenhauer hanno dovuto abbandonare il loro idealismo e al mondo abbassato
nella ferma. -spostarsi sulla ferma: abbandonare la posizione di ferma seguendo i movimenti
del cane. -perdere la ferma: abbandonare la posizione di ferma in un momento
, 22; mi par tempo di abbandonare le nenie dell'ideale e fermar bene
garba. -fermare in asso: abbandonare. c. ghiberti, 3-26:
, / e lui per nuovo amante abbandonare. caro, 16-30: perché siano i
senza esercito alla vendetta di generali feroci, abbandonare le città nostre alla rapina. pirandello
: così potesse egli [il poeta] abbandonare quel vuoto fraseggiare, che guasta e
ardimentose; esporre a un pericolo; abbandonare in balìa di animali feroci, di
sola. -disertare le file: abbandonare l'esercito (o anche un gruppo
trattenerlo. -filare per occhio: abbandonare in mare l'àncora e parte della
marina, 255: 'filare per occhio', abbandonare in mare l'àncora o le àncore
, che malgrado tutto non aveva potuto abbandonare come avrebbe desiderato 11 suo mestiere di
dovrebbero e gli uni e gli altri non abbandonare gli studii ed esercizi letterari, e
/ di questo mondo, e 'l corpo abbandonare, / che la mia amante veggia
napoleone giacente, e terminò con l'abbandonare il suo posto innanzi ai soldati di
declivio di deità che s'affrettasse ad abbandonare la costrizione delle due rive per confondersi
. montale, 1-132: tu non m'abbandonare mia molanti foravano il grembo nero della
avversario. -al figur.: abbandonare un lavoro o rinunciare a un incarico
dio e i persecutori del cristianesimo; abbandonare o tradire la fede, apostatare.
, ma tu, iddio, non m'abbandonare, né forse e'sieno esaltati,
, / ma chiunque vuol la vita abbandonare / già non è forte. landino,
/ l'anima pensa, e non l'abbandonare. galileo, 1-1-73: ozio maggiore
conv., iv-v-19: li romani volsero abbandonare la terra, se quel benedetto scipione
. casoni, 259: non basta abbandonare il consorzio degli uomini, quando s'
dentro in un modo ch'io non posso abbandonare l'idea di ritentare. de sanctis
collo? -lasciare il freno: abbandonare la guida. -al figur.:
. -rompere, spezzare il freno: abbandonare ogni ritegno; agire sconsideratamente, senza
firenze. -uscire dal freno: abbandonare ogni costrizione, concedersi ogni libertà.
. vasari, i-78: non si può abbandonare il lavoro mentre che la calcina tiene
1-283: ma, signor padrone, vuol abbandonare proprio quando comincia un po'di fruttato
pazienza / triste, delicata, ci abbandonare le occupazioni ordinarie per corrubò la
si fuggì. 6. disertare, abbandonare furtivamente il proprio reparto o il posto
, 495: i soldati cominciarono ad abbandonare furtivamente l'in- segne ed a fuggirsi
costruito. -gabbare san pietro: abbandonare la carriera ecclesiastica. pananti,
a napoleone giacente, e terminò con l'abbandonare il suo posto innanzi ai soldati di
-dare un ganghero al banco: lasciare, abbandonare la bottega. buonarroti il giovane
, che parte di loro sono necessitati abbandonare i terreni patrii e cercare nuovi paesi
dai minarets, vedete tutti i muslimen abbandonare ogni loro affare, e genuflettersi ovunque si
sarà gittato. -lasciare insepolto; abbandonare una salma a cielo scoperto (nei
al senato. 12. esporre, abbandonare in luogo solitario, affidare alla carità
, di tagliare gli alberi o di abbandonare le ancore, prende il parere degli interessati
inutili, nocive; buttar via; abbandonare, cacciare. soldani, 1-162:
, già già pronti e vicini ad abbandonare il materno carcere. forteguerri, 8-23
a napoleone giacente, e terminò con l'abbandonare il suo posto innanzi ai soldati di
-lasciare in gioco alla fortuna: abbandonare in balìa, in potere, in
, iii-177: si vidde obbligato ad abbandonare madrid, e ritirarsi in alva per non
consiglierei l'italia... ad abbandonare nell'istituzione giovanile l'insegnamento del latino
locuz. rendere le armi a giove: abbandonare la carriera militare, cessare l'esercizio
figur. -porre giù le armi: abbandonare il combattimento, arrendersi. cavalca,
pone. -figur. tralasciare, abbandonare, trascurare (un progetto, una
. -porre giù l'abito: abbandonare l'ordine religioso di cui si fa
un'impresa, da un proposito); abbandonare la speranza di perseguire uno scopo.
... non ritroveranno ragione alcuna di abbandonare la podestà giudicativa e coattiva ai superiori
giudice conciliatore... perché vuole abbandonare le due vecchie. r. decreto 30
nati, / di non si abbandonare eran giurati. -stor. che
, mettere, porre giuso: deporre, abbandonare. - anche al figur.
; e pur non han cuore di abbandonare per esso il lor tetto vile, tanto
cavalca, ii-190: non ci consiglierebbe d'abbandonare il mondo, né di fare penitenza
. locuz. -diventar di golpe leone: abbandonare la scaltrezza per la forza.
prima necessità era... di abbandonare pietroburgo, e percorrere gli altri governi,
adriani, iii-194: riconsigliò lui ad abbandonare mitridate e farsi re, offerendo l'
. - lasciare in balia, abbandonare. g. m. cecchi,
sì respuose: or come posso io abbandonare la mia grassezza, la quale usano
xxx-4-62: è gran guadagno / l'abbandonare una cattiva impresa. -ritornare sul guadagno
o anche dal peccato); far abbandonare, far desistere (da un'abitudine
anche dal peccato); perdere, abbandonare (un'abitudine, un atteggiamento sconveniente
avversari si affrontano per lungo tempo senza abbandonare le trincee o le opere di fortificazione
, iii-15-141: saint-just... doveva abbandonare di venticinqu'anni la sua bionda e
-cambiare, mutare idea o d'idea: abbandonare una convinzione, una deliberazione per un'
questa incredibile negligenza della natura, nell'abbandonare a un mezzo sì incerto lo scopo
pratica dei nostri poderi... ed abbandonare quegl'immensi capitali che già vennero profusi
immersione: rito funebre che consiste nell'abbandonare in mare o in un corso d'
raffrènati dalle disutili gagliardie e non t'abbandonare tutto alla tua prodezza impensatamente, ma
6. figur. disus. abbandonare, lasciare, piantare in asso (
bibbia volgar., x-316: non abbandonare la grazia di dio la quale.
. 5. locuz. - abbandonare, lasciare, smettere un'impresa',
movimento di radetzki, il re doveva abbandonare la sua base già impresa del nemico
anche necessitato dallo spargimento del nilo ad abbandonare le parti occupate e ad improfit- tevolmente
1064: sarebbono apparsi improvidi i francesi in abbandonare... il portogallo contra ogni
quel recalcitrare innanzi al penosissimo sforzo di abbandonare... il mondo sensibile,
ad amar e servir lo mondo e abbandonare dio. m. villani, 7-13:
l'incensiere e ripigliar la spada: abbandonare le opere pacifiche e dedicarsi alla guerra
v.]: 4 incittadarsi ', abbandonare il contado e fermar sua stanza in
non resta se non rassegnare i poteri e abbandonare senza indugi la città che amo.
semplici, rustici, da contadino; abbandonare la città per trasferirsi in campagna.
... di non li volere abbandonare. montale, 3-113: una figura smorta
spostarsi indietro. -in partic.: abbandonare una posizione, battere in ritirata (
senza pericolo di nota di perpetua infamia abbandonare il lor signor supremo e la patria
pregovi per quanto posso non voler mai abbandonare la mia infervorata voglia. infervorire {
imperadore l'uso infistolito delli soldati di abbandonare e ritornare da questo a quello essercito,
ventunesimo [giorno] in grado di abbandonare ogni diligenza chirurgica, colla sola ine-
, 1-118: disperato, mi lasciai abbandonare sul divano nello stesso istante che mi ritornava
: si era infervorato, senza tuttavia abbandonare il tono dell'innocente che con ignara e
, non vuol usare questa ingratitudine d'abbandonare s [ua] sig [noria]
unitari. e per essere tali devono abbandonare il programma eclettico. l'hanno abbandonato
o in un'impresa, a non abbandonare un ideale, un fine, ecc.
tuoi cittadini; sì penserei io di abbandonare la mia casa. monte, v-319-10
, 2-i-221: mi convenne chiudere ed abbandonare un podere,... per
. ant. perdersi di coraggio, abbandonare ogni speranza; disperare. ruggerone
d'oro rifiutare, per non volere abbandonare la sua patria? cavalca, 9-346
egli finalmente non aveva potuto... abbandonare così onesta causa. redi, 16-iv-14
. indurre, persuadere. di doverla abbandonare mi rattristava moltissimo. intaccabile, agg
interrompere. - anche: lasciare, abbandonare. bibbia volgar., iii-53
. -ant. fare sospendere o abbandonare; far cessare temporaneamente. machiavelli
, non continuare. - anche: abbandonare (gli studi). petrarca
che lo culla. -tralasciare, abbandonare. giordani, i-2-336: mi piace
, ii-161: non mi decidevo ad abbandonare il mio posto di osservazione per sceglierne
. ma bisogna bene avvertire di non abbandonare l'intonaco mentre la materia è fresca
, sospendere; cessare, smettere; abbandonare; desistere. latini rettor.
14. tralignare, corrompersi, abbandonare la retta via. bartolomeo da
ii-56: costrinsero l'armata regia ad abbandonare il forte di vada che aveano in
, 39-198: deve [la filosofia] abbandonare la concezione platonica che ipostatizza le idee
2. locuz. darsi all'ippica', abbandonare un'attività in cui non si riesce
azione da essa commessa col fuggire ed abbandonare antonio in azio. manzoni, pr
interpretare se non certa risoluzione di non voler abbandonare la piratica. galileo, 1-2-201:
: ho veduto il cardinale obbligato ad abbandonare la corte, lacerato da tutte
. tose. ant. lasciare, abbandonare. fra giordano, 3-33:
langue. 3. lasciare, abbandonare. iacopone, 24-183: si qui
, trascurare il podere che si sta per abbandonare. -al figur.: non ottemperare
tr. (làscio, lasci). abbandonare qualcuno allontanandosi dal luogo in cui
sopra lui ripiegossi. 2. abbandonare la persona amata, spezzando ogni rapporto
altri ci manche. 3. abbandonare (temporaneamente o definitivamente) un luogo
per altra cozzione. 6. abbandonare qualcosa; rinunciare, perdere (un
basso. -perdere la vita, abbandonare il mondo, morire. dante
: superare, oltrepassare, sorpassare; abbandonare in posizione arretrata. - anche al
salute / il lasso cu'ti piacque abbandonare. guidiccioni, 5-15: mirate come
dei lati: porre da parte; abbandonare, trascurare, dimenticare; omettere.
stile. foscolo, xv-432: non posso abbandonare il mio libro ora che devo attendere
turribile / e tutte le altre cose abbandonare. nardi, 109: una gran pestilenza
esercito); battere in ritirata; abbandonare una posizione strategica; partire da un
dare principio a una marcia o nell'abbandonare un assedio. - anche: ripiegamento
ogni singolo di abbracciare (e di abbandonare o cambiare) qualsiasi fede o convinzione
a libertà. -scegliere la libertà: abbandonare un paese dominato dalla dittatura per un
-lasciare i libri: interrompere gli studi, abbandonare l'attività letteraria. tommaseo [
con modi bruschi ed energici, ad abbandonare un luogo; scacciare, espellere,
-invitare un rappresentante diplomatico ad abbandonare la corte o il governo presso i quali
licenziava von bismarck. -rifl. abbandonare un servizio o un impiego; dimettersi
pura fame, senza altro riparo che di abbandonare la patria e le case nostre per
d'armata. -uscire di linea: abbandonare il posto assegnato. baldi, 597
seguire. 2. dare, abbandonare, consegnare. uguccione da lodi,
= deriv. dal fr. livrer 'abbandonare, consegnare ', dal lat.
aiuta gl'innocenti; ed ancora non abbandonare questa incolpabile repubblica, la quale noi
poi tu non sia costretto lordamente ad abbandonare quello che arrogantemente avevi impreso di coltivare
lorica: svestire l'armatura militare; abbandonare la lotta armata, rinunciare a combattere
onde. b. corsini, 1-35: abbandonare al fin quell'onde amate, /
di lunghissima età,... abbandonare l'avea voluta per la conosciuta pregnezza
questa essermi stata non ultima cagione d'abbandonare quello stile al quale giovinetto attendevo.
pericolosa che non si riesce né ad abbandonare né a portare a termine. p
credetemi. se ora mi dicessero di abbandonare ogni vanità ed ogni orgoglio,.
fischi replicati del macchinista, non volle abbandonare il binario nel momento in cui doveva passare
per dio, ti prego non mi abbandonare! / or vo'passare e gire nella
: principierai, per esempio, prima di abbandonare la casa col dare una buona lezione
] non s'ardisce di consigliarti ad abbandonare onninamente iddio. sa molto bene esser
appunto mi sembrano altrettante ragioni per farvi abbandonare questo mal vezzo. pindemonte, iii-80
ferrari non ha avuto il coraggio di abbandonare la spezia, ora che il colera
omini, dopo molti ripari, converrà abbandonare la loro vita e mancherà la generazione
, 1-234: determinò... d'abbandonare il suo seguito, non per viltà
o di qualcuno: far cadere, abbandonare in sua balìa, sotto il suo
tutto si fece per persuadere madama ad abbandonare ai fran cesi la manutenzione
richiedevano, marcite costringono l'anima d'abbandonare il misero corpo. frate di
un giovane. carducci, iii-15-141: doveva abbandonare di venticinqu'anni la sua bionda
. 62. -gabbare san martino: abbandonare la carriera militare, disertare.
alla tortura per massime che non volle abbandonare. giusti, 4-i-327: la massima /
, 3-165: sicuro... bisogna abbandonare tutti gli amici che non sanno masticarsi
i-166: bisogna bene avvertire di non abbandonare rintonaco mentre la materia è fresca,
altre sì fatte necessità non è formalmente abbandonare il secolo, ma cambiare materialmente la
, già già pronti e vicini ad abbandonare il materno carcere. monti, x-2-
, le acrobazie a cui si può abbandonare la famiglisi dei panni stesi!..
.. un ospite nuovo, né abbandonare l'antico. g. gozzi, i-10-103
s. illustrissima non mi vorrà in tutto abbandonare del suo giusto favore, non son
, che malgrado tutto non aveva potuto abbandonare come avrebbe desiderato il suo mestiere di
tempo, non che onesta cosa, abbandonare in tanta necessità gli amici, i quali
ripigliare l'antico titolo di missere e abbandonare quello dell'altezze e delle serenità,
non s'abbia nessun patrimonio, bisogna abbandonare in tutto le lettere e darsi ad
rovesciato. -lasciare a metà: abbandonare un'attività, interrompere un'opera prima
. machiavelli, 689: non mi abbandonare, per l'amor di dio. ariosto
difficoltà economiche; abbandonare la terra natia, emigrare, espatriare
corpo. 6. figur. abbandonare la vita terrena, morire, passare
sotto la tutela, per indurlo ad abbandonare il paterno tetto,... è
iii-83: vedete tutti i muslimen abbandonare ogni loro affare e genuflettersi ovunque
lasciare i mirti per i cipressi: abbandonare la poesia amorosa per quella funebre.
, che pur cortigiani sete, miseramente abbandonare. -vanamente, futilmente, sterilmente
infame. 13. locuz. — abbandonare le miserie della vita: morire.
né così addietro né così innanzi da abbandonare il nome di moderati: questo è
con parole modeste ch'ella non poteva abbandonare il duca, suo consorte. tommaseo
africa erano portati, li romani volsero abbandonare la terra, se quel benedetto scipione
guglielmotti, 549: 'mollare i remi': abbandonare il giglione sul fulcro allo stroppolo,
549: 'mollare le vele': sciogliere e abbandonare tutte le cime che tenevano piegata la
mollando. -assol. allentare o abbandonare la presa. svevo, 6-517:
sei irrimediabilmente perduto. 4. abbandonare un oggetto; non portarlo con sé
figurato si usa nel linguaggio comune per abbandonare... un oggetto.
11. cessare di occupare militarmente, abbandonare in mano del nemico (un luogo
un diritto. -in senso generico: abbandonare, lasciare qualcuno; separarsene; piantarlo
cessare definitivamente o temporaneamente; interrompere o abbandonare (un'attività, un lavoro)
proposito; rinunciare a un comportamento, abbandonare un progetto cedendo alle difficoltà obiettive o
d'oro rifiutare, per non volere abbandonare sua patria? bibbia volgar., v-276
-cavare di monastero qualcuno: indurlo ad abbandonare la vita monastica. gir. soranzo
locuz. -abbandonare il mondo: v. abbandonare, n. 2. -al
fama. -morire al mondo: abbandonare lo stato secolare, entrare in un
tirava tutti. -lasciare da parte, abbandonare; rinunciare. benivieni, 135:
indicante luogo o condizione per tenere o abbandonare alcuno nel detto luogo o nella detta
), esortazione rivolta da cristo ad abbandonare senza rimpianti quanto contrasta con il conseguimento
conseguimento della vita eterna. -anche: abbandonare al loro destino persone ormai prive di
di sorte gli spagnuoli che li obbligarono abbandonare detta piazza. g. bentivoglio,
10. locuz. -mozzare gli indugi', abbandonare ogni esitazione, decidersi risolutamente.
-lasciare fare la muffa ai pensieri: abbandonare qualsiasi attività intellettuale; non darsi
sentimento nei confronti di una persona; abbandonare compieta- mente un'opinione, una convinzione
né vene. 16. abbandonare l'abitazione, la residenza o la
poco gli convenga, nativamente, di abbandonare un saldo contratto con la terra.
naturalisticamente la realtà è lo stesso che abbandonare come illusorio e inconsistente il concetto di
: gli tespiesi rimasero, negando di abbandonare i compagni. ariosto, 10-38: gli
. 3. lasciare solo, abbandonare; disprezzare. p. verri,
, ii-6-29: mi par tempo di abbandonare le nenie dell'ideale e fermar bene i
delle mura. 12. abbandonare un luogo in tutta fretta, in
garibaldino e repubblicano), senza mai abbandonare formalmente il proprio schieramento si venne spostando
sviluppo ed è quindi in grado di abbandonare il nido e di nutrirsi autonomamente poco
a giocar noccioli: come esortazione ad abbandonare comportamenti o modi di fare propri di
[a rone], per non abbandonare il conte di saligni, il qual,
/ e sì non vuo'per ciò abbandonare / la prima cu'ha'lungo tempo amata
le nostre vele ad euro, cominciamo ad abbandonare i liti tirreni. moneti, 134
riva, deve pure sciogliere il pugno e abbandonare le alghe e gli sterpi nuotanti che
ritornar con quelli i quali non possano abbandonare il naviglio che a viaggio compito.
l'obbligo, lui, di non abbandonare la nave. -comportare di necessità
però pronunciare i voti solenni e senza abbandonare del tutto la vita secolare. -anche
, tralasciare, trascurare; accantonare, abbandonare; lasciar perdere (per lo più
casa ed i prati. 7. abbandonare, lasciare qualcosa in un luogo per
di tigre 'a dibandonare '(ad abbandonare) questi angiolini per il mondo.
per l'occhio. onde filare, abbandonare, lasciare per occhio (parlando della
. foscolo, iv-295: or dovrò io abbandonare anche questa mia solitudine antica, dove
/ non ho commessa, non mi abbandonare, / ma con pietà al mio dolor
, 3-363: tacitamente si accordarono ad abbandonare le miserie quotidiane, le invidiuzze, le
siri, ix-28: volle l'imperadore abbandonare pequin, capitale delle pro- vincie settentrionali
il primo giorno furono in procinto di abbandonare la città, i francesi nel secondo di
speranza di patti onoratissimi, quando volesse abbandonare la fortuna di francia ed accostarsi all'
...: il primo si è abbandonare per amor d'essa il peccato;
': quella così fatta che, dovendosi abbandonare dai difensori, può essere demolita in
loro [ai senatori] non dover abbandonare quelli che sì abbandonatamente si erano messi
l'uomo vecchio, questo si deve abbandonare alla sua distruzione: tutta la speranza
c. boito, 356: io abbandonare un metodo, che insegna a leggere
che ornare l'opera d'altrui e abbandonare la propria. gherardi, ii-106:
la sua virginitate, né orrìo di abbandonare lo suo vecchio patre. =
? -buttare, gettare alle ortiche: abbandonare una determinata condizione, stato o atteggiamento
senso. -porre in oblio, abbandonare alla dimenticanza; cancellare dalla memoria individuale
doveva accadere e non mi decidevo ad abbandonare il mio posto di osservazione per sceglierne
che si è preso inopinatamente, ad abbandonare una disputa o, anche, a
. -tornare a rodere l'osso: abbandonare un'impresa temeraria, ritenuta con presunzione
si vedeva tanta disposizione nella nobiltà d'abbandonare l'impresa e ritornar precipitosamente alla patria
giorni abbandonare la città per un esilio di io
dicendo di non vo lere abbandonare per lungo tempo il suo ovile. d'
svevo, 1-254: è doloroso doverla abbandonare [trieste] per guadagnarsi la pagnotta.
per così dire. pirandello, 8-461: abbandonare le membra, come se non fossero
il pane unto, di non mi abbandonare come una porchetta grattata, non gridai
-imbrogliare le vele alla paranza: abbandonare inclinazioni riprovevoli o pericolose. p
ferrari non ha avuto il coraggio di abbandonare la spezia, ora che il colera ci
discussione andandosene; lasciare un interlocutore, abbandonare una riunione. cavalca, 20-558:
cielo. -tralasciare, omettere, abbandonare. machiavelli, 1-i-129: io voglio
colletta, i-116: ma il giorno di abbandonare a se stessa la repubblica partenopea essendo
commiato', rinunciarvi spontaneamente. -anche: abbandonare uno stato, una condizione per un'
, anche, laica e mondana; abbandonare una rappresentazione. s. gregorio magno
- anche: mutare atteggiamento politico; abbandonare un'alleanza tradizionale, consolidata.
alla fuga per sottrarsi al nemico, abbandonare il campo di battaglia, battere in
acqua. -defluire; ritrarsi, abbandonare la propria sede (le acque del
regno, l'ha cominciato pian piano ad abbandonare. vittorini, 5-259: la poesia
pagava canone, ma non poteva abbandonare il terreno e, alla scadenza,
da buon pastore quale era, non volle abbandonare il suo gregge. fiamma, 232
contro dava. -lasciare in pastura', abbandonare ad altri. b. croce,
massaia, iv-180: fummo costretti ad abbandonare la coltivazione delle patate. deledda,
paternale amore e grazia, non ripugnava abbandonare il governo del regno e ponerlo in
ingrato, la dovrà, un giorno, abbandonare. 13. provare disappunto, contrarietà
crescono che parte di loro sono necessitati abbandonare i terreni patrii e cercare nuovi paesi per
sua fede e nella sua constanza da abbandonare. collenuccio, 235: operò con
14. locuz. -fare pausa: abbandonare un argomento (per passare a un
/ deliberato avea il territorio / umano abbandonare. -forsi partitasi / era di questa
; terminare uno scritto. -anche: abbandonare l'arte, il mestiere di scrivere
viani, 19-582: deliberammo unanimi di abbandonare al mare i due pennoni di rispetto
in pensione: mettere da parte, abbandonare. térésah, 2-177: la tenera
tr. (perabandóno). ant. abbandonare in modo definitivo; lasciare completamente
per, con valore rafforz., e abbandonare (v.). perabondante
perdere: tralasciare, trascurare qualcosa; abbandonare, lasciar cadere un argomento, un
nuova specie di santità esser cotesta? abbandonare i figliuoli nel più pericoloso della loro
scherno. 3. non abbandonare un organismo, affliggerlo cronicamente (una
nobili e di gran parentado posson sicuramente abbandonare la speranza di pervenire al pontificato.
-ipp. pesare alla mano: appoggiare, abbandonare la testa sul morso (un cavallo
v-47: si veggono continuamente le popolazioni abbandonare città e climi salutari per concorrere sotto
regno, l'ha cominciato pian piano ad abbandonare. leopardi, iii-379: cara mamma
il mantello.. 30. abbandonare qualcuno definitivamente o temporaneamente, allontanandosi,
certo canto]. 31. abbandonare qualcuno troncando i rapporti di amicizia,
poi ci pianta. 33. abbandonare un luogo, per lo più con
. b. croce, ii-9-333: bisogna abbandonare una lunga sequela di questioni storiografiche,
deludere nell'attesa, lasciare in asso, abbandonare senza dare spiegazioni. aretino,
. pascoli, 1-34: devo probabilmente abbandonare castelvecchio e forse barga e lucca,
piccioni grossi morirebbero di fame piuttosto che abbandonare il soggiorno della lor sussistenza, ove sono
. -dipartire da terra i piedi: abbandonare la cura delle cose terrene.
, onde, istantemente sollecitato a non abbandonare la causa della religione ed a soccorrere
tratta a pensare del suo creatore, debbe abbandonare l'orazione vocale e fermare la mente
, 11-45: sarebbe tempo aveste ad abbandonare certi sistemi di pietismo loiolesco e schopenauriano
piacere del dott. c. e ad abbandonare nell'istituzione giovanile l'insegnamento del latino
principio di guerra sì disonorevol fine e abbandonare il castello come non pigliabile, quando
subito periglio / fuggirsi e la cittade abbandonare; / altri dicean ch'era da dar
v-147: il soldato non deve mai abbandonare il fucile, le munizioni, il
la piuma. -lasciare, abbandonare le piume: levarsi dal letto;
sf. medie. impulso psicopatico ad abbandonare il proprio domicilio e a condurre vita
stesso nei nipoti, quali non vorrei abbandonare nella loro fanciullezza in uno stato grande sì
tu giudichi ora che un uomo debba abbandonare l'esame della verità e s'egli vede
imprevista. 5. cedere, abbandonare, rimettere in balìa e in potere
cardinale billot, integrale intransigente fino ad abbandonare la porpora, era gesuita, e
(che sarebbe il meglio) di abbandonare l'isola, si astenga imbarcarsi a sartene
politica); rinunciare, lasciare, abbandonare un'abitudine, una disposizione d'animo
altre sì fatte necessità non è formalmente abbandonare il secolo, ma cambiare materialmente la
elettrici. 29. lasciare, abbandonare ciò che si reggeva in mano o
. 13. -posare l'abito: abbandonare la condizione ecclesiastica. note
giovinotto veramente scendesse o se avesse voluto abbandonare un luogo ove era stato posposto ad
-per estens. lasciarsi dietro, abbandonare. marsilio ficino, xxxi-943: pretermetto
1-2: le nostre terrene possessioni dovemo abbandonare, e dare a'poveri per la
di comportarsi, una regola); abbandonare per un'altra occupazione o per un
a comporre quella tragedia, bisognerebbe dunque abbandonare l'accompagnamento di tali nenie e musiche
vigilare; postazione (anche nelle espressioni abbandonare, lasciare, difendere il posto o
-lasciare posto, il posto a qualcosa: abbandonare il campo, permettendone il manifestarsi.
; e fece ogni suo potere per abbandonare presto la casa dello zio decoroso.
resta se non rassegnare i poteri e abbandonare senza indugi la città che amo.
di darmi trattenimento tale ch'afiegramente potessi abbandonare la casa mia. casti, vt-116
e mine caso mai l'avesse dovuta abbandonare. giuliani, i-36: ogni dì s'
umiliarsi, buttarsi via, vendersi, abbandonare il corpo alle voglie anonime, voluttà
seguiranno, quanto pregiudizioso consiglio sia l'abbandonare un amico fedele pruovato per darsi in
settecento. pavese, 10-119: non può abbandonare / la sua ebbrezza tranquilla, composta
dopo di essere nati sia sforzata ad abbandonare gli studi. della porta, 6-13
di quattro turchi. -lasciare, abbandonare, mollare presa, la presa:
: pareva ch'ella non volesse più abbandonare la sua presa, ch'ella non potesse
bibbia volgar., x-316: non abbandonare la grazia di dio la quale è
smacco, perciò ferriera decide di far abbandonare alla brigata la zona che ormai può
. addolorato e 'l preso / camino abbandonare anco non volle. g. gozzi,
romani... ebber vergogna d'abbandonare il capitano; ma la vergogna ritorcendo in
, in modo che furono forzati a abbandonare presto la impresa. davila, 725
il vessillo nemico... dovevamo noi abbandonare la insegna e darci alla fuga?
? metastasio, 1-ii-1067: prima di abbandonare questa materia, converrebbe esaminare come ed
o per fame o per guerra a abbandonare il paese patrio e cercarsi nuova sede:
. b. corsini, 1-35: abbandonare al fin quell'onde amate / (
, iii-83: vedete tutti i muslimen abbandonare ogni loro affare e genuflettersi ovunque si
porgigli la mano e aiutalo e non lo abbandonare; ma se egli cade in resia
fulmineamente la gemella a imitarlo, ad abbandonare la vita borghese, a vivere promi
culto, né potevano ne'loro sacrifici abbandonare la semplicità del loro stato. cattaneo,
appena fu morta la madre decise di abbandonare anche roma. 9. privare
re cattolico. -esporre, abbandonare a un pericolo. falugi, 1-50
correggio, la nuova alleanza? significava abbandonare in tronco il classicismo archeologizzante del mantegna
f. casini, i-3: vi converrà abbandonare le magnificenze adorate di roma e della
. 12. locuz. - abbandonare qualcuno alla provvidenza: disinteressarsene, sperando
stessa promiscuità pseudointellettuale che aveva creduto di abbandonare per sempre allontanandosi dalla mia libreria.
nuda, in piedi, nell'atto di abbandonare le vesti per compiere un bagno rituale
rimorso dopo aver costretto il figlio ad abbandonare la famiglia. forteguerri, iv-209
la lussuria delli omini e premiarli e abbandonare ogni passata guardia, quando si maritino
'. -mandare a puttane: abbandonare, trascurare, lasciar perdere qualcosa o
e di piccola utilità, per non abbandonare gli amici ragunò a pistoia seicento barbute
siri, xii-835: il nemico costretto d'abbandonare la campagna lasciando tutti i suoi
4-i-883: gli uomini si riducono ad abbandonare le proprie terre da una di queste
vuole o non si può far mutare o abbandonare. marinetti, 2-iii-168: ascia da
. -ridursi alla vita della quiete: abbandonare compiti e attività belliche. bisticci
da organo lontano. 12. abbandonare un atteggiamento ostile o scontroso; rabbonirsi
. locuz. -lasciare sacco e radicchio: abbandonare definitivamente un luogo. guerrazzi,
la vite]: or posso io abbandonare il vino mio il quale fa lieto e
dopo aver sconfitto il nemico costringendolo ad abbandonare il fronte, hanno completato le operazioni
la zappa e 'l rastro / o pure abbandonare armenti e gregge. battista, vi-2-116
di una donna maggiorenne e coniugata ad abbandonare la casa coniugale per seguire un uomo
diverso dal marito, di una monaca ad abbandonare il convento, ecc., nel
... costringere gli agricoltori ad abbandonare le semente. ciascun conosce quanto sia
venisse realmente e facesse, disse a'abbandonare ogni altro trattato. pulci, 22-92
estens.: sciogliere un'alleanza, abbandonare un atteggiamento politico militare, ecc.
, cioè ritirarsi da checchesia, abbandonare le pretensioni, le risoluzioni, le
petilini] da annibaie perché non voleano abbandonare la nostra amistadè, mandaro ambasciadori al
confessioni e in continue recidive, senza mai abbandonare il peccato. filicaia, xxvii-s-78:
. -in partic.: indietreggiare, abbandonare una posizione, battere in ritirata (
. 6. locuz. - abbandonare, allargare, allentare, tentare,
dirà un altro. -lasciare, abbandonare (nel linguaggio colloquiale, per indicare
regno. -perdere il regno: abbandonare un luogo; ritirarsi da una posizione
tue, usato maggiori veli, non abbandonare fa donna, acciò ch'ella non
in saper assai? 3. abbandonare. panzacchi, 1-269: or non
da giasone di volontà fu reiterato l'abbandonare le donne, con poca gratitudine lasciata
relega nelle soffitte. -figur. abbandonare, perché considerata ormai antiquata o superata
molto nobile e delicato, avendo volontà di abbandonare il mondo, entrò nella religione di
letter. ant. lasciare indietro; abbandonare. dante, par., 9-42
lo strazio. 2. tr. abbandonare, lasciare da parte. c.
de que'trasporti. ed essa? senza abbandonare il remo e la bilancia, afferrò
si capiscono dai più e però fanno abbandonare il libro prima ancora di leggerlo..
principio resisteva quegli dicendo di non voler abbandonare sua madre. -disobbedire a un'autorità
ronom.). -in partic.: abbandonare un uso, un'a- itudine,
alfieri, 11-66: deh non m'abbandonare: o in patria tua / salvo
modo di non allontanarsi, di non abbandonare qualcuno. ovidio volgar., 6-330
farle rialzare. -figur. abbandonare un tema, una questione di cui
consolo, pregandolo che non li volesse abbandonare in sì fatto pericolo, perché ove
: la piccola minorazione di contadini farebbe abbandonare al più la infruttuosa coltivazione di alcune
zione ricevuta. jahier, 35: bisogna abbandonare tutte le morte, e mandatemi
del piede,... fu forzato abbandonare la sanguinosa battaglia, lasciando infiniti cavalieri
speranze col risguardar sempre a futuro e abbandonare il presente. -con riferimento a
. -in partic.: indietreggiare, abbandonare una posizione, battere in ntirata (
, ed imperciò si giudichi d'essere da abbandonare e ridurlo in pescine e laghi.
e costringa che do- viate uscire e abbandonare la durezza e la tenebrosa infedeltà e
moltitudine d'oro rifiutare per non volere abbandonare sua patria? boccaccio, dec.
corpo. 4. rigettare, abbandonare. a. soragna [in baine
spesso mi aveva pregato con insistenza ad abbandonare quella casa e a rifuggirmi, come
ha abbandonato o è stata costretta ad abbandonare il proprio paese ove si trovava perseguitata
e pestiferi. -lasciare perdere, abbandonare; non voler curare. assarino,
potere alla superiore autorità. -anche: abbandonare una carica, un ufficio, un
-in partic.: nel diritto civile, abbandonare, da parte del terzo acquirente,
con altra intenzione. 4. abbandonare, lasciar cadere la briglia di un
cantar all'uscio. 10. abbandonare un uso, un'abitudine, un atteggiamento
di pemone quale non poteva né voleva abbandonare. e. zani, 124:
snidiamoli. -rifl. appartarsi, abbandonare il consorzio civile (una persona)
, 30: insegno qui alle donne di abbandonare di buona grazia i loro ventagli,
21. rinunciare a una pretesa, abbandonare umazione giudiziale. - anche assol.
subito, a guisa d'imperito nochiero, abbandonare il timone e, disperatosi di se
che si lasci andare, si deve abbandonare. carena, iii-110: rimurchiare,
condizione di vita, un limite; abbandonare il peccato, il vizio, un
che in tutti i modi gli bisogna abbandonare qualunque speranza fondata sul sacrifizio della libertà
., i-163: li volsci, vedendosi abbandonare da quelli sotto cui speranza s'erano
la divisione del generale severoli toma ad abbandonare i quartieri. = comp. dal
delle medesime [stalle] e di abbandonare il mal uso comune di privare gli
tranquille, fecele [a cristina] abbandonare i regni più telici. tommaseo, 2-iv-
cui un soggetto manifesta la volontà di abbandonare un proprio diritto o altra situazione giuridica
provoca l'estinzione del processo senza però abbandonare la domanda che in essa era stata
4. dir. manifestare la volontà di abbandonare un diritto o un'altra situazione giuridica
avea rinunziato. 7. tr. abbandonare di propria volontà qualcosa che si possiede
lei ricca? 8. abbandonare irrevocabilmente i beni, i piaceri,
una prerogativa di coltivare una speranza; abbandonare un comportamento, un modo di vita
, o il privilegio di fare qualcosa; abbandonare un incarico o una carica; lasciar
suoi coeredi. -in partic.: abbandonare volontariamente una carica o un ufficio pubblico
a questa fatale tempesta, delibero di abbandonare il regno, rinunziando il nome e
una fede religiosa; rinnegare dio; abbandonare leggi o costumi considerati inadeguati a una
senza per questo, s'intende, abbandonare gli 'amici', come voi li chiamate.
. marinetti, 2-i-353: meglio abbandonare spiralicamente il proprio canto malinconico nell'antico
stessi si ripiegano. 6. abbandonare un atteggiamento di superiorità per uno più
qualcosa rinunciando a un progetto migliore; abbandonare un atteggiamento per un altro meno piacevole
12-33: preferire la musica 'antica'significa abbandonare le posizioni conquistate e ripiegare su posizioni
regge. -ripiegare le bandiere: abbandonare ogni velleità. lippi, 12-28:
simil. distogliersi da un atteggiamento, abbandonare un comportamento o, anche, una
altre sì fatte necessità non è formalmente abbandonare il secolo, ma cambiare materialmente la
viani, 19-582: deliberammo unanimi di abbandonare al mare i due pennoni di rispetto
l'uomo vecchio, questo si deve abbandonare alla sua distruzione, tutta la speranza sta
., 6-423: la vergogna d'abbandonare li nobilissimi cavalieri della gente achea poco
-per estens. allontanarsi da una località; abbandonare una città, un paese.
, allontanandosi dal campo di battaglia; abbandonare il combattimento. nardi, ii-232:
; lasciare un ufficio, una carica; abbandonare un'impresa. bandello, 2-34
-l'isolarsi dal consorzio umano, l'abbandonare il mondo per dedicarsi alla vita religiosa
5-17: madama di modena ha stabilito di abbandonare la corte, di andare a roma
con un staffiere. -figur. abbandonare il retto cammino. alfieri, 1-15
-allontanarsi dal campo di battaglia; abbandonare il combattimento; ritirarsi in una postazione
, che egli forzato fu non solamente ad abbandonare con grande strage de'suoi il terreno
questo mondo. -tradire, abbandonare al proprio destino. guicciardini, 2-1-345
. rifiutare di ascoltare, di guardare; abbandonare. passavanti, 226: dalla verità
f. cetti, 1-i-139: converrebbe abbandonare un branco di pecore alla vita.
la risoluzione del duca di guastalla d'abbandonare lo stato..., onde
, né si recarono a vergogna di abbandonare la patria guasta e lacera e domandante
a mare la barca di salvataggio, e abbandonare la 'maria'al lento rodio delle
, le mura della sua fortezza da abbandonare per sempre. esse apparivano sempre le
., 4-141: siamo spesso tentati d'abbandonare la vita romitica e uscire del diserto
la vita romitica e uscire del diserto e abbandonare la croce di cristo. f.
chiamano artistiche. -rompere credenza: abbandonare un proposito. bembo, 9-4-80:
-rompere il freno del pudore: abbandonare il ritegno in amore. dottori
-rompere l'ordinanza, gli ordini: abbandonare la disposizione ordinata dei reparti.
. ». -romperla con qualcosa: abbandonare o rifiutare concetti o atteggiamenti.
sconcerto che l'anima stessa sia costretta ad abbandonare una casa scompaginata sì fortemente e rovinosa
il conte aveva tutt'altra voglia che di abbandonare la fanciulla. = voce
.. al principale; minacciava di abbandonare il posto e dava ad intendere di avere
contro quella scapigliatura, la quale 'dovette'abbandonare le tradizioni esclusivamente artistiche per muover
odierno andazzo sportivo e rusticante, di abbandonare quanto più spesso si può la città
si consolava, perché non aveva dovuto abbandonare a quegli strumenti della tirannia sacerdotale i
rarità mogolle. monti, 2-662: altri abbandonare / le sacrate a nettuno inclite selve
resistere a questa idea. non mi abbandonare, se non vuoi vedere il più
b. corsini, 1-35: abbandonare al fin quell'onde amate / (
credendo di dover rinunziare all'idea di abbandonare ah'industria privata la coltivazione delle saline
si mostra il sole quando sta per abbandonare la terra. 8. erba
un campo di esperienze che dovranno fargli abbandonare la strada che pur gli aveva dato
quanto poco gli convenga, nativamente, di abbandonare un saldo contratto con la terra.
il pellizzari persino s'industrii per non abbandonare tanto materiale dilavato, a trovare acutezze
contra i nemici per costringergli a dover abbandonare quei luoghi. f. molin, lii-8-246
umiliarsi, buttarsi via, vendersi, abbandonare il corpo alle voglie anonime, voluttà
dalle nostre scuole. 7. abbandonare rigorosamente comportamenti o inclinazioni malvage o erronee
sbandóno). ant. e letter. abbandonare definitivamente. cavalca, 9-218
sue viti, non ha piu voglia d'abbandonare alla sbaraglia le cose più care per
e sbigottiti della patria si erano convenuto abbandonare la italia e girsene in sicilia. gelli
qualcuno, anche con la forza, ad abbandonare la propria riottosità, il proprio spirito
chissà da chi. 3. abbandonare una persona sgradita. moravia, 21-37
non si potea levare. -figur. abbandonare; concludere. gualdo priorato, 6-ii-139
acqua. 5. lasciare, abbandonare un luogo per scelta, necessità o
con determinazione ed energia, costringere ad abbandonare un luogo o una posizione precedentemente occupata
non scassa. -indurre qualcuno ad abbandonare un luogo (un bisogno fisiologico,
allontana, che costringe altre persone ad abbandonare un luogo. -ant. scacciatore
e che i signori non credono di dover abbandonare o scambiare in certe occasioni più
mai avvenuto o non mai ricevuto; abbandonare un'usanza; annullare perfino il ricordo
-abbandonare o far abbandonare un comportamento peccaminoso; espiare un peccato
tu dove tu vada, quando gli vuoi abbandonare, scapoli così facilmente? -quando si
persona testarda a comportarsi ragionevolmente o ad abbandonare un'opinione radicata; indurre alla ragionevolezza
. -anche, con uso enfatico: abbandonare con ogni mezzo un luogo dove si ritiene
a scappucciarsi. -per estens. abbandonare l'abito e la condizione di religioso
: perché le molli soste sulle poltrone abbandonare, mentre il fumo si scapriccia dal profumato
-figur. lasciare senza aiuto, abbandonare. niccolò del rosso, 1-140-5:
o dell'assistenza concessa in precedenza; abbandonare a se stesso. e. caretto
-oh no, rattoppa mio, non mi abbandonare. -ma se voi fate tanti scasimi
starsi fermi, per non parere di abbandonare sceleratamente il re, loro signore.
l'attività di attore. -anche: abbandonare un'impresa, un'attività; lasciare
: ritirarsi completamente da un'attività; abbandonare un'impresa. mazzini, 52-281:
. -uscire di, dalla scena: abbandonare, sia pure temporaneamente, il palcoscenico
da'parenti e dagli amici e fallo abbandonare tutte le ricchezze e andare alle pene del
om se schiostri. 2. abbandonare la vita monacale, deporre l'abito.
.. sciamano unitamente d'accordo per abbandonare il proprio alveare e fuggirsene furiosamentealtrove. castri
iv-2-106: bisognava... davvero abbandonare le sonanti frasi e le scintillanti barzellette
lo sciolgono. 12. abbandonare un'alleanza politica; farla cessare;
33. rilassare il corpo; abbandonare le membra nel sonno. l
scollaré5. scollarare, intr. abbandonare l'abito talare. gabr.
che l'anima stessa sia costretta ad abbandonare una casa scompaginata sì fortemente e rovinosa
era licito scompagnato l'andamento dello innocente abbandonare. -eseguito isolatamente (un suono
con l'indurre il corpo stesso ad abbandonare la scompostezza della passione e della tensione
4. ant. dichiarare pubblicamente di abbandonare una corporazione, non rinnovando l'adesione
d'altra parte non si può addirittura abbandonare quelle posizioni, perché, dato che ha-
volendo camillo sconfortare il popolo romano dall'abbandonare roma, fonda la maggior parte della
costringere con scongiuri uno spirito maligno ad abbandonare la persona di cui si è impossessato;
letter. perdere contegno e compostezza; abbandonare l'usuale atteggiamento, il comportamento solito
.: sollecitare ad agire, ad abbandonare uno stato di inerzia. alfieri
(scristianisco, scristianisci). ant. abbandonare la fede cristiana, abiurarla, rinnegarla
di propaganda culturale che mira a far abbandonare e rinnegare i princìpi e i valori
4. costretto improvvisamente dalle circostanze ad abbandonare un atteggiamento precedente- mente ostentato.
3. per estens. costringere qualcuno ad abbandonare un luogo. fenoglio, 5-i-1274
restava la ricuperata salute e il proposito di abbandonare le fantasie e di mettermi di buzzo
'lasciare in secco o nelle secche'è abbandonare uno in tempo di necessità. lippi,
secco, oltra che non si può abbandonare il lavoro mentre che la calcina tiene
o per fame o per guerra a abbandonare il paese patrio e cercarsi nuova sede.
dansotto la tutela, per indurlo ad abbandonare il paterno tetnunziani, la pederastia di
seguire. poesie musicali del trecento, -non abbandonare col pensiero, con l'affetto,
1-234: determinò... d'abbandonare il suo seguito, non per viltà,
... i quali decidevano di abbandonare l'impossibile analisi del primo verso e
sostituzione del gotico, ch'essi cominciavano ad abbandonare per il carattere latino o romano.
atti a impaurire qualcuno per indurlo ad abbandonare la sua posizione politica. gobetti
i-556: giunta la primavera, risolvemmo abbandonare il nostro vallone e cercar nuovo più
s. v.]: non abbandonare il sentiero della giustizia. pratesi, 5-213
sentimento,... mio fratello dovrà abbandonare gli studi in ferrara e ridursi per
sbigottiti della patria, si erano convenuti abbandonare la italia...: il
in mano li costrinse a giurare di non abbandonare la patria. p. tiepolo,
, iv- 295: or dovrò io abbandonare anche questa mia solitudine antica, dove
qualcuno, andarsene da casa propria, abbandonare il nucleo familiare. dominici, 1-88
sepoltura. -nell'uso marinaro, abbandonare una salma ai flutti nel caso di
un'usanza, un costume; non abbandonare un'abitudine. ammirato, 1-i-68:
ripigliare l'antico titolo di missere e abbandonare quello del- paltezze e delle serenità nievo
servitore. -sfibbiare la corazza: abbandonare il mestiere delle armi. oliva
cristiana. tenca, 2-215: potesse egli abbandonare quel vuoto fraseggiare, che guasta e
interamente. 2. rifl. abbandonare spontaneamente un ordine religioso, la vita
{ mi sgalilèo). letter. abbandonare la teoria galileiana dell'universo, ritornando
per lo più con la particella pronom. abbandonare convinzioni erronee, cambiare idea, ricredersi
scroscio lo stomaco. 8. abbandonare un ritegno. g. giudici,
del bel corpo. -indurre qualcuno ad abbandonare un atteggiamento di ostilità o diffidenza.
desinenza, sgombero, sgómbro). abbandonare, volontariamente o in seguito a un
; disposizione o un'inclinazione spirituale; abbandonare il vizio, il peccato.
poi da ultimo parlerò e sgomi3. abbandonare un edificio, una fortificazione. tommaso
; già l'anima di quello comincia abbandonare il corpo. -fuoriuscire da una
tramontano. 6. figur. abbandonare uno stato d'inerzia; agire in
vantaggio. 3. indurre ad abbandonare le proprie certezze. cassieri, 11-49
, significando ai medici e chirurghi di abbandonare, sotto minacce di pe ne
1-ii-473: il silvicultore diligente non può abbandonare se medesimo la naturale sementa. 0.
dei canini, / e quel s'abbandonare, / quel sogguardare blando, / simile
3-167: lo pregò a non lo volere abbandonare in sì profondo travaglio. virgilio,
. -volgere sito a qualcuno: abbandonare un'alleanza. b. cerretani,
. locuz. - slacciarsi la giornea: abbandonare il tono grave e sentenzioso per quello
: con uno slancio generoso le proposi di abbandonare la sua casa derelitta e venir a
s'era seduta sull'orlo della seggiola senza abbandonare all'in- dietro il corpo snello ed
animo; mitigare un atteggiamento autoritario; abbandonare il ritegno, la timidezza.
formali propri della poesia lirica tradizionale; abbandonare il genere lirico per dedicarsi ad altri
nemico a levare il campo o ad abbandonare la posizione o il luogo in cui è
ne. 2. costringere ad abbandonare un'abitazione, anche intimando lo sfratto
particella pronom. levare il campo, abbandonare gli alloggiamenti o la posizione in cui
più grande. -essere costretto ad abbandonare un posto di lavoro. g.
a levare 1! campo o ad abbandonare la posizione occupata (un reparto militare
villa. 2. costretto ad abbandonare la propria abitazione. fenoglio, 4-283
si ri- durrebbono allora in grado d'abbandonare... le terre già lavorate
uno smacco, perciò ferriera decide di far abbandonare alla brigata la zona che ormai può
, che tu avresti detto quegli chiaramente abbandonare affrica, arrivò al monte chiamato pulcro
bono nella stefani il giorno prima d'abbandonare la direzione della polizia, quante volte
ha abbandonato o è stato costretto ad abbandonare l'originaria condizione, mansione o professione
. mettere). interrompere definitivamente o abbandonare un'attività; non esercitare più una
lui. -in partic.: abbandonare temporaneamente o definitivamente un'abitudine alimentare o
l'aspro. 5. abbandonare una casa, trasferendo altrove tutto quanto
. intr. con la particella pronom. abbandonare credenze vane e prive di fondamento.
scaffalata. 4. figur. abbandonare un atteggiamento polemico. sbarbaro, 5-60
(mi smóglió). disus. abbandonare la condizione coniugale; separarsi dalla moglie
due sviati mezi falliti. -rifl. abbandonare la condizione di monaca o frate.
.). 13. abbandonare, dismettere uno stile, in quanto
santo in borsa. 4. abbandonare una passione. petrarca, 195-2:
la vivezza interiore dei figli. -far abbandonare un proposito politico. siri, 1-iii-96
1-537: non restava che... abbandonare la 'maria'al lento rodio delle burrasche
, da un'attività; indurre ad abbandonare un'opinione, un'idea, una convinzione
. moravia, 25-171: che idea abbandonare il figlio tra
. 5. indurre qualcuno ad abbandonare un'opinione; far desistere da un
ornamento di gloria. 7. abbandonare l'animo (un dolore).
lo vieterà. jahier, 35: bisogna abbandonare tutte le idee ricevute, pesare il
, eureta, ma guardati di non abbandonare fi redini e non perder fi staffe.
asprezza dei canini, / e quel s'abbandonare, / quel sogguardare blando, /
pasolini, 22-i- 807: bisogna abbandonare il proprio bel posto al sole.
mi è stato di sommo dolore l'abbandonare il tuo ritratto: non t'è somigliante
apparve febo ai lidi d'oriente, / abbandonare i sonnacchiosi letti / alcidamante e l'
ha soppiattati. -lasciare da parte, abbandonare. f. f. frugoni
, chiarì la sua determinata volontà di abbandonare la sua patria. pascoli, ii-
così per sorpresa, non avea voluto abbandonare le vecchie mie conoscenze. d'annunzio,
voglio seguitare questa croce e questo suspèndio e abbandonare il mondo e servire a cristo.
rigogliosi. -che non si può abbandonare al sonno. giuliani, i-1993:
o che si è stati costretti ad abbandonare. -in partic.: piangere un
usate delle tempie. -figur. abbandonare la mente, venire meno dalla memoria
cum ogni instanzia. 19. abbandonare, lasciare un luogo, un edificio,
le spalline, rinunciare alle spalline-, abbandonare la carriera militare. tommaseo
fu anche necessitato dallo spargimento del nilo ad abbandonare le parti occupate. -scherz.
oscurità. 11. separarsi, abbandonare un luogo o un'adunanza per seguire
cominciarono piangendo a pregarli che non volessero abbandonare quella patria. giorgio dati, 1-197
descrivere la vigliaccheria di 50 campioni in abbandonare l'esercito e l'onor loro per
irritazione che lo aveva assalito, pensò di abbandonare la redazione e di dirigersi al café
cielo di palestina fecero solenne giuramento di abbandonare il vessillo straniero e di spendere la
arpino, 15-119: se decidi di abbandonare una moglie, una amica, non
ti spertichi). ant. scherz. abbandonare lo stato di erezione (il membro
i monaci furono anch'essi costretti ad abbandonare l'antico monastero di tiro. mamiani
mi spetrarco, ti spetrarchi). abbandonare l'imitazione o l'ammirazione per i
cittadini movimento alcuno: anzi gli spinse ad abbandonare i lor corpi di guardia e a
un inganno, una minaccia; costringere ad abbandonare un atteggiamento o una scelta; rintuzzare
. timpano. -spezzare la cetra: abbandonare l'attività poetica. bandello, ii-1210
. io. -spezzare la penna: abbandonare in modo definitivo l'attività di scrittore
una trattativa; troncare un'alleanza, abbandonare una lega. novella del grasso legnaiuolo
a essi. -per estens.: abbandonare un uso, un'abitudine, una
-interrompere un'attività, un'occupazione; abbandonare un'impresa, una guerra.
servo bianco, spirò un giovane di abbandonare il mondo. bandello, 1-6 (
come mai 2. intr. abbandonare un podere. gli stati uniti, paese
. intr. con la particella pronom. abbandonare l'attività di poeta; non comporre
. spoetizzare, tr. indurre ad abbandonare ogni illusione; disincantare, disilludere.
per lo più con la particella pronom. abbandonare ogni illusione sentimentale, ogni entusiasmo;
e cominciò a l'hanno ispirata; abbandonare il vizio, il peccato. radere.
di spiacevoli responsabilità. 30. abbandonare lo stato sacerdotale o anche soltanto quello
. 5. costringere qualcuno ad abbandonare un'attività; cacciar via.
conte aveva tutt'altra voglia che di abbandonare la fanciulla... aveva il più
non si spuppassi. 6. abbandonare un atteggiamento consueto, una cattiva abitudine
che non si debba a questo riguardo abbandonare fuso costantemente invalso nella camera e constatato
, rifl. (mi sprèto). abbandonare lo stato sacerdotale per propria volontà e
. 6. non curare e abbandonare i beni e i piaceri terreni,
d'amici e collegato con nissuno, né abbandonare gl'interessi dello stato ad un avvenire
. -buttare, gettare la spugna: abbandonare un'impresa, un proposito; darsi
. 4. ani costretto ad abbandonare le proprie opinioni. lamb. frescobaldi
in armonia. 11. abbandonare una posizione di equidistanza politica assumendo posizioni
dal luogo in cui si è vissuti; abbandonare le proprie abitudini e consuetudini.
5-17: madama di modena ha stabilito di abbandonare la corte, di andare a roma
staccati. -ant. lasciare solo, abbandonare. b. cerretani, 2-65:
scortarli alle retrovie. -costringere ad abbandonare una postazione. bollettini della guerra 1
-dare un piede allo staio: abbandonare un'impresa avviata, togliere il proprio
, stampata in faccia la fretta di abbandonare questa casa in cui mi fascia tanto sola
: lei aveva dovuto... abbandonare per disperazione l'impiego proprio quando costui,
estens.: non proseguire un'attività, abbandonare il perseguimento di uno scopo. -in
riva, deve pure sciogliere il pugno e abbandonare le alghe e gli sterpi nuotanti che
. lo aveva qualche volta stimolato ad abbandonare i suoi sogni di letteratura e dedicarsi
-cessare o ritirarsi dagli stipendi: abbandonare il servizio militare mercenario. n
stogo, ti sloghi). disus. abbandonare l'attività forense. tommaseo [
verbo riflessivo: deporre la toga, abbandonare la professione da quella rappresentata. non è
azioni di disturbo, per indurlo ad abbandonare un'impresa. g. villani,
per lo più con la particella pronom. abbandonare la patria, lasciare la propria terra
io parli, non voglio già io abbandonare questa preziosa vivanda. straviziare,
volume. firenzuola, 269: bisognandoci o abbandonare il compagno o esser giunti tutti in
della marca d'ancona... volevano abbandonare il mondo ed essere de'suoi frati
lanzi, ii- 132: l'abbandonare interamente agli artefici la direzione de'lavori
, 1-101: per queste subumazioni [ad abbandonare gli studi] io preso dal medesimo
... non lo volle mai abbandonare. p. del rosso, 185:
non ritroveranno [iprìncipi] ragione alcuna di abbandonare la podestà giudicativa e coattiva ai superiori
: una tale notizia... fece abbandonare il lavoro a quella imbronciata superoperosa,
direzione nazionale antimafia -il guardasigilli decide di abbandonare la strada del decreto legislativo. e
{ mi svédovo). ant. abbandonare la condizione di vedovo, rimaritarsi.
immensa volta. -per estens. abbandonare lo stato sacerdotale. carducci, iii-16-24
locuz. svestire la pelle del lupo: abbandonare un comportamento malvagio, vessatorio.
ille-fali o comunque scorretti, i clienti ad abbandonare impresa fornitrice di cui si servivano in
o i lavoratori dipendenti professionalmente qualificati ad abbandonare l'impresa loro datrice di lavoro per
sospiro. 30. ant. abbandonare un proposito, mutare opinione. seneca
13. uscire da una condizione; abbandonare un atteggiamento; liberarsi da un sentimento
al vostro sale. 3. abbandonare forzatamente, evacuare. p. verri
1-i-127: sono constretti... a abbandonare il paese patrio e cercarsi nuova sede
l'oro del mondo non avrebbe potuto abbandonare. g. bufalitto, 9-100: una
tappeto. -levarsi da tappeto: abbandonare un'impresa, rinunciare a un proposito
tasca. gozzano, i-1360: dovremo abbandonare quest'isola incantevole, anche per ri'
fosse così appassionato a questo sport da abbandonare per un lungo periodo la tavolozza e le
a questa fatale tempesta, deliberò ai abbandonare il regno, rinunziando il nome e
tale, da ricorrere al disperato partito di abbandonare vita, roba e libertà senza limite
soldati). - per estens.: abbandonare un luogo, sgomberare, andarsene via
. -ritrarsi alle proprie tende: abbandonare ciò che si è intrapreso; rinunciare
, riparare, o anche lasciare, abbandonare un oggetto in un luogo o in un
astratte di 'modernità e tradizione', abbandonare il dualismo fra arte e storia creato
-lasciare, lasciarsi a tergo: abbandonare una situazione sfavorevole, non doversene più
terra! -come invito enfatico ad abbandonare un comportamento, un atteggiamento.
: un anno fa giacinto fischietti dovette abbandonare quelle letture terrifiche e affascinanti. fenoglio
sposi. -piantare il terzo: abbandonare la partita. galileo, 3-1-475:
la testa da tanto da costringerla d'abbandonare il domestico lare. -alzare la
, a posto: mettere giudizio, abbandonare comportamenti disordinati e spregiudicati, ravvedersi.
, ditemi: la legge mi proibisce di abbandonare il tetto coniugale? è questa la
sei una tigre, non m'abbandonare a un dolore insoffribile al troppo acceso
... i quali decidevano di abbandonare l'impossibile analisi del primo verso e concentravano
quando egli, già disperato, pensa ad abbandonare le spiaggie e li scogli, ia
guadagna, non ho il coraggio di abbandonare il lavoro. -tirare la cinghia
-tirarsi da banda: farsi da parte, abbandonare, rinunciare, lasciare perdere.
impegno, non mantenere la parola; abbandonare un affare, un'impresa. bembo
quando egli, già disperato, pensa ad abbandonare le spiagge e gli scogli, fa
d'italia. 32. abbandonare o far abbandonare ad altri il peccato,
. 32. abbandonare o far abbandonare ad altri il peccato, il vizio
, lasciare la tonaca nella cella: abbandonare l'ordine religioso o la condizione ecclesiastica
era uso mettere i neonati che s'intendevano abbandonare alla pubblica carità. d.
, ebbe trabocchi di sangue, e dovette abbandonare la colonna. -secrezione abnorme
trionfi. 2. trascurare o abbandonare la persona amata volgendo l'amore,
87: padrona non sono d'abbandonare alle vostre mani spietate, una moglie
nozioni astratte di 'modernità e tradizione', abbandonare il dualismo fra arte e storia creato dai
, per commuoverci. -ant. abbandonare una condizione. anonimo, i-574:
vo per la quelle non si conveniano abbandonare. guidatori de'ciechi, via, /
: incassato il premio, lei, poteva abbandonare tranquillamente il giuoco. ungaretti, xi-294
lavorati fra i di e abbandonare le mutande per uscire; speciali riti di
, ha da finire, e lagnarsi di abbandonare qualche anno prima le cose transitone di
tu sai procacciarti, quando si può abbandonare un amante senza ammalarsene, senza soffrire
: la nave, che non voleva abbandonare la baia senza aver prima imbarcato il suo
un campo trincerato in località bene scelta e abbandonare tutti i forti e fortini costruiti ch'
furto. -lasciare in tronco-, abbandonare un lavoro o un'impresa, interrompere
tuffato in un altro che non potrei abbandonare. de sanctis, ii-13-44: la natura
turrìbile, / e tutte le altre cose abbandonare. leonardo, 2-331: del teribije
]: di regola il tutore non può abbandonare la tutela se non alla fine dell'
. nel linguaggio ascetico, costringere ad abbandonare ogni atteggiamento di presunzione, di orgoglio
per lo più con la particella pronom. abbandonare ogni superbia e presunzione; riconoscere i
8. locuz. -abbassare l'urlo: abbandonare atteggiamenti, comportamenti tracotanti, di sussiego
. montale, 1-132: tu non m'abbandonare mia tristezza / sulla strada / che
, che si facesse spesso consiglio d'abbandonare italia, in quello tempo che una
... e facendo consiglio d'abbandonare italia; ed una guerr, a la
della letteratura anteriore. 10. abbandonare il corpo dopo la morte (l'anima
: alla lor voce / i cretensi garzoni abbandonare / gnosso albergo di regi, e
i-556: giunta la primavera, risolvemmo abbandonare il nostro vallone e cercar nuovo più
valuta queste cose, che tu dèi abbandonare. aretino, v-4-22: l'uomo grato
. locuz. fare delle spade vangili: abbandonare le attività guerresche per dedicarsi a quelle
molti a sperare in lui e ad abbandonare quella resistenza che durava da dieci anni
mie stampe, come mi scrive, di abbandonare la forza vegeta- trice da lui prima
non basti per persuadere una madre ad abbandonare in un fiume il suo figliuoletto: un'
ancora, vergognosamente, perché non potevo abbandonare quel palcoscenico tremendo, volgendo gli occhi
alla vista di un corsaro sogliono vilmente abbandonare la nave e fuggire. foscolo, xiv-315
che in tutti i modi gli bisogna abbandonare qualunque speranza fondata sul sacrificio della libertà
sogghigno del gran bor mi abbandonare in tanto pericolo, che pur sai ch'
inanzi che lo fuoco ve lo facci abbandonare vituperosamente. p. del rosso, 62
guadagna, non ho il coraggio di abbandonare il lavoro. -abitudine discutibile e
5. abbandonare un ambiente o un luogo o una città
zappa e 'l rastro, / o pure abbandonare armenti e gregge, / guida aldiel
, intr. con la particella pronom. abbandonare, con l'arte astratta, ogni
4. figur. superare un luogo o abbandonare un tratto di percorso, in partic
, in altri termini, la necessità di abbandonare una concezione del sistema di tipo oggettivistico
una netta contrarietà del pubblico tedesco ad abbandonare la propria moneta... a
scabro e l'invito all'umanità ad abbandonare le discordie. pasolini, 17-350
indù che conduce vita ascetica giungendo ad abbandonare ogni forma di abbigliamento. tabucchi,
tr. gerg. nel linguaggio giovanile, abbandonare, piantare in asso.
in diretta ». dal verbo accannare, abbandonare, isolare, emarginare. =
forse indistruttibile... o finirla o abbandonare il bisognista alla sua sorte.
indurre una persona, un popolo ad abbandonare il cannibalismo. manganelli, 6-12
pensiero, non c'è proprio bisogno di abbandonare il campo della discussione.
distanare, tr. indurre una persona ad abbandonare un luogo in cui si è rinchiuso
. la confindustria sostiene la necessità di abbandonare laculturadel posto fissoperfarfrontealla disoccupazione, ma d'
provider in francia e in inghilterra ad abbandonare la linea del free web.
, abacus e directa avevano deciso di abbandonare i nefasti exit-poll, a cui invece
torinesi decideranno oggi se... abbandonare la giunta minoritaria ad una navigazione a vista
circa una decina di anni fa, di abbandonare gli studi propriamente 'teoretici'.