), agg. ant. che abbandona. boccaccio, 15-138: ma
/ sì che la vita quasi m'abbandona: / campami un spirto vivo solamente,
, come vedi, ancor non m'abbandona. idem, purg., 3-20:
riga / poi che le ripe tedesche abbandona. soffredi del grazia, i-167: e
uomo virtudioso, e spregia, cioè abbandona, ogni uomo vizioso. fioretti, xxi-954
gli è sempre dietro e mai non l'abbandona. berni, 37-15 (iii-227)
/ onde il fiato e la vita l'abbandona. caro, 3-18: piangendo abbandonai
capace era la barca, / gli scudieri abbandona, ed ei sol varca. marino
, perché la sua femmina depone e abbandona le uova nel nido di altri uccelli.
t'abbandonai / come un re imberbe abbandona / il suo reame alla guerriera /
unisce a la parte concupiscibile e più abbandona la ragione. boccaccio, i-100:
[erminia] e 'l suo desir primo abbandona, / e '1 veloce
anche la dolorosa paura di povertà egualmente m'abbandona. monti, 21-232: tre volte
/ mi stringe sì che vita m'abbandona. boccaccio, i-19: le mie ferite
/ sì che mal grado l'impresa abbandona. guicciardini, ii-3: i fiorentini
: così sen va e quivi m'abbandona / lo dolce padre, e io rimango
ed ira / sopra ad uberto la spada abbandona, / e d'un gran colpo
, / a chi 'l suo cor troppo abbandona in esse! manzoni, pr.
spada addosso / a sacripante tutto s'abbandona. idem, 24-84: sopra il
24-84: sopra il sanguigno corpo s'abbandona, / e di copiose lacrime 10
i-283): il re circasso tutto s'abbandona / a due man sopra un colpo
): e sotto un pin dormendo s'abbandona. della casa, 631:
nel vuoto. ojetti, ii-616: s'abbandona tanto stanca contro 11 muro che sembra
segneri, i-202: e 'l mondo si abbandona dietro a quei mezzi, che lo
ch'è più grave a chi più s'abbandona. cecco d'ascoli, 1898:
tepor l'accidia ria, / che s'abbandona al cominciar gli effetti. boccaccio,
angoscia e languida ed esangue / s'abbandona e tramòre. goldoni, vi-757: misera
certo torpore, per cui l'animo s'abbandona in seno di una negligenza circa le
; e... / si abbandona l'anima / del tuo parlar su tonde
, 79: una stanchezza s'abbandona / in me di precoci rinascite,
: per niente chiama dio chi s'abbandona a fortuna e a malvagitade. idem
. -trice). che lascia, abbandona per sempre. s. agostino
tempi felici, egli non vi si abbandona, non vi s'iaebria. nievo,
la sollecitudine s'abbraccia, / né l'abbandona come cosa sacra. 5
si abbraccia la vita religiosa e si abbandona il mondo, bisognerebbe andare lontani dalla
monti, 16-522: la difesa / abbandona de'suoi che la profonda / fossa
l'accidia ria, / che s'abbandona al cominciar gli effetti, / e
/ ch'ogni sustanza di ben m'abbandona. meditazioni sopra l'albero della croce
. d'annunzio, iv-2-1081: non abbandona quel che ha afferrato con tutta la
. idem, 934: e pensa ed abbandona le due mani / stanche sui due
, 2-741: cristo agonizzante sulla croce abbandona la testa... sul costato
, / si che la vita quasi m'abbandona: / campami un spirto vivo solamente
alluvione, viali e sentieri svoltavano fiume abbandona i propri depositi. con lento capriccio nella
come vedi, ancor non m'abbandona. petrarca, 37-67: novo piacer
, seco stessa disse: « questo dolente abbandona me, per volere con le sue
che come vedi, ancor non m'abbandona. idem, purg., 24-53:
angoscia e languida ed esangue / s'abbandona e tramòre. rosa, 98:
. esopo volgar., 2-11: abbandona quella propria [arte] ond'è
che l'ondata della vita via via mi abbandona sulla spiaggia della sensibilità. palazzeschi,
quel ch'i'sentia; / or m'abbandona al tempo, e si dilegua.
radiosa / puro i suoi ventisette anni abbandona / come a le braccia d'arri-
: seco stessa disse: -questo dolente abbandona me per volere con le sue disonestà
, / sì che la vita quasi m'abbandona: / campami un spirto vivo solamente
in silenzio alla giacchetta, non lo abbandona né con gli occhi né con tutta
per quella fiducia nell'avvenire, che abbandona così tardi gli emigrati politici. idem
l'ire / de duo guerrier le macchine abbandona, / ch'ad altra guerra ornai
gli attraimenti delle vane cose del mondo abbandona li pronti incominciamenti. marsilio ficino,
, 1-25: fremi, e abborri ed abbandona / questa barbara madre. di brente
capace era la barca, / gli scudieri abbandona, ed ei sol varca. sarpi
ire / de'duo guerrier le macchine abbandona, / ch'ad altra guerra ornai saran
, 295: beata l'anima che abbandona la carne. saba, 14:
calle procede quando i nostri ordinamenti non abbandona, e con costei la musica, della
. de sanctis, ii-179: s'abbandona al piacere di vivere; ed è
loro, e il fiume che ora si abbandona con un flutto di dolcezza nel mare
e da stanchezza / vinto il garzone, abbandona la briglia / sopra il cavallo.
cattaneo, i-1-362: se la donna abbandona il suo silenzio, se si distacca dall'
budella al sole, e sdegnosamente lo abbandona ai calci del passeggierò. -sentirsi
2. figur. chi si abbandona a buffonate; chi agisce in modo
di non spaventare, è tale che essa abbandona l'ideale della callipigia, e si
2-35: sì che ogni speme i miseri abbandona / di poter frutto cór de li
nella sua cameretta, l'autore si abbandona spossato sopra un canapè o sopra una
non sente terreno e il corpo che abbandona come potesse nuotare nel verde cangiante della
calle procede quando i nostri ordinamenti non abbandona, e con costei la musica, della
un ragazzo che ruba in casa ed abbandona la madre senza neppure dirle addio, è
n'è affetto, come il granchio non abbandona mai la sua preda. cassola,
che da lor diriva, / chi le abbandona, alli brutti animali / simil si
). carducci, 901: si abbandona l'anima / del tuo parlar su
tirargli la carriuola poiché la serva lo abbandona. ma io gli tiro il collo,
sdegno et odio, overo se stessi abbandona, disfidasi et casca in una servitù
potenza di produrre e di riprodurre lo abbandona anche il giudizio critico, il criterio.
sperienza. questi, se il vento gli abbandona in alto mare, sparano un archibusata
/ sì che ogni speme i miseri abbandona / di poter frutto cor de li
tempo in chiacchiere, che si abbandona con petulanza alle chiacchiere. palazzeschi
5-105: il mortificante cinismo che ci abbandona alla solitudine del cuore e ci condurrà
lentezza flessuosa, si raccoglie, s'abbandona pigro sul tappeto come una gomena inerte
nerastro, di quelli che il pittore abbandona alla spiaggia in una luce irreale, sulla
di essi, ma dopo alcun tempo lo abbandona, e si applica all'altro.
la spada, il braccio, sé tutto abbandona. - / a ribattere i colpi
è più grave a chi più s'abbandona. a. f. doni, 3-31
che non sente terreno e il corpo che abbandona come potesse nuotare nel verde cangiante della
dello erodio e dello sparviero, lo quale abbandona nella terra l'uova sue; forse
si unisce a la parte concupiscibile e più abbandona la ragione. sì che allora non
cùcùlo, perché la sua femmina depone e abbandona le uova nel nido degli altri uccelli
: l'onnipotente dio, che non abbandona chi si fida in lui, non
valore delle terminazioni e dell'analogia, si abbandona all'impulso interno, conia sugli stampi
delle terminazioni e dell'analogia, si abbandona all'impulso interno, conia sugli stampi
tenebra e gelo, ov'ella n'abbandona, / contragge l'aer e i cuor
con tutto se stesso; che si abbandona a un sentimento violento, aspro (
24-86: sopra il sanguigno corpo s'abbandona, / e di copiose lacrime lo
, che si parte e lascia e abbandona i suoi figliuoli, perché non sono
, / poi che le ripe tedesche abbandona. cecco d'ascoli, 348: gema
v'è morto, e 'l loco altri abbandona: / già men folta del muro
fa corona / e sì forte s'abbandona, / ch'ad ogn'om par terz'
nel suo peplo tinto di croco ella abbandona indietro il capo coronato, e sembra
, 24-86: sopra il sanguigno corpo s'abbandona, / e di copiose lacrime lo
, 1-1-225: ogni pastor le pecore abbandona, / e corre a gambe. g
piè fa corona / e sì forte s'abbandona. / ch'ad ogn'om par
di qualche convenzionale, ma si abbandona a rappresentare i fattimerito, di qualche importanza
che, come vedi, ancor non m'abbandona. alfani, ii-500: in me
cùcùlo, perché la sua femmina depone e abbandona le uova nel nido degli altri uccelli
potenza di produrre e di riprodurre lo abbandona anche il giudizio critico, il criterio.
potenza di produrre e di riprodurre lo abbandona anche il giudizio critico, il criterio.
nel suo peplo tinto di croco ella abbandona indietro il capo coronato, e sembra
si accosta, che più non l'abbandona. ungaretti, viii-23: grido, /
spada, il braccio, sé tutto abbandona. / a ribattere i colpi intento a
reo la sprona, / a danze si abbandona -furiosa: / e in tanto,
, intollerante per lungo soffrire, si abbandona agli empirici. oriani, x-5-73:
ironico, può indicare anche chi si abbandona, nelle assemblee, a chiacchiere
più non contende, / anzi del tutto abbandona il conflitto. garzoni, 5-11:
unisce a la parte concupiscibile e più abbandona la ragione. g. villani, 11-123
non equivoco a commettere un delitto, abbandona volontariamente la prosecuzione dell'azione stessa.
è il diavolo che aiuta, poi t'abbandona: e allora? baldini, 3-215
!... *. e s'abbandona. calvino, 2-132: la folla
dovrebbe interessarlo. quando si vede stretta, abbandona le riserve e lo rigetta con un
serenità placida, domestichezza che non si abbandona, ritenutezza senza rusticità. leopardi,
iii-1-449: crudelmente, ridendo ella si abbandona su un divano, vi resta quasi
quel ch'i'sentia; / or m'abbandona al tempo, e si dilegua.
dolore confonda costoro, cui sanza speranza abbandona. cassiano volgar., xviii-i (
che sovr'al suo capo dall'alto abbandona. montale, 1-107: tutto è diruto
/ qualunque in mare più giù s'abbandona, / quanto lì da beatrice la
chinese. viani, 14-73: egli si abbandona ad altre digressioni sull'astrografia, asserendo
in pace o in guerra, abbandona o interrompe il servizio; marinaio che
o interrompe il servizio; marinaio che abbandona la nave; chi si sottrae al combattimento
4. figur. chi abbandona (per lo più. in un
apparente. silone, 4-280: chi abbandona il partito è un disertore.
2. l'atto di chi abbandona o cessa di frequentare un luogo (
, ii-117: quando si vede stretta, abbandona le riserve, e lo rigetta con
desiderii, finché stanca de'suoi sforzi l'abbandona al cruccio e alla disperazione. ungaretti
; che non cede, che non si abbandona al sentimento; altero, altezzoso;
ribellione, ma poi cede, si abbandona, è come una cosa morta.
se è fatto in fretta, si abbandona per istinto a una dolcezza puramente verbale
, 9-10 (9): questo dolente abbandona una per volere con le sue disonestà
è sempre independente, e non si abbandona alla lode ed all'ammirazione smoderata.
echinoderma nerastro, di quelli che il pittore abbandona alla spiaggia in una luce irreale,
/ qualunque in mare più giù s'abbandona, / quanto lì da beatrice la
questa voce / alle tue labbra che abbandona il tuo / crudele sangue effuso verso il
sm. e f. chi abbandona il paese di origine per trasferirsi,
.. quella fiducia nell'avvenire, che abbandona così tardi gli emigrati politici. de
boreale. 2. che si abbandona all'enfasi; che si esprime con
plur. -i). asceta che abbandona il mondo per vivere in solitudine in
dello erodio e dello sparviero, lo quale abbandona nella terra l'uova sue. fiamma
l'uomo nel creare le nuove leggi si abbandona facilmente all'illusione, che quelle non
esagitata da'patimenti e dalla solitudine si abbandona alle speranze e a'timori.
], 3-69: quant'è esecrabile chi abbandona suo padre? e quant'è maladetto
'essudazione', smovimento di un fluido che abbandona la sua sede naturale in un corpo
anima, seguendo / l'arbitrio, abbandona e fassi vile / e serva e ladra
che regge le cose superne, non abbandona eziandio le estreme e vili; imperocché così
memorie, lettere -dove l'autore si abbandona estrosamente al proprio genio. piovene, 5-487
ispirazione. oietti, i-501: s'abbandona a raccontarmi il libro dei suoi ricordi
, iii-19-81: un mero poeta si abbandona a tutte le ingenuità a tutti i
agg. che immagina, fantastica, si abbandona a fantasie e a sogni.
gramsci, 9-274: il padronato si abbandona alle velleità « fascistiche ». bocchelli
estens.: atteggiamento di chi si abbandona senza reagire al corso degli eventi e
eventi senza cercare di modificarli; che si abbandona al proprio destino, rassegnandoci.
6-81: il buon ciaglio sul prato s'abbandona; / ché dello scudo nell'orlo
abbia il figlio una conveniente educazione, abbandona il nido paterno. cattaneo, iii-1-23
: il vecchio s'awilisce e s'abbandona / ne'casi avversi: e nello
già la mia morte, / e mi abbandona la febbre delle prede amate, /
orma imprime / chi legi- timo prencipe abbandona, / cui fedeltade e servitù si
un giovane, che dicendo d'amarmi mi abbandona nel momento più pericoloso della mia vita
servizievole, allegro e furbo, non abbandona mai il suo signor viaggiatore da cui
ché uomo ozioso e povero che tosto s'abbandona a fare follia. -fallire
in seguito a fenomeni di cattura, abbandona la direzione originaria e diviene affluente di
agisce con gran fretta o che si abbandona facilmente alle chiacchiere, alle maldicenze,
il fiume... ora si abbandona con un flutto di dolcezza nel mare.
pascarella, 1- 257: non abbandona il suo posto se non per raccogliere
femm. -trice). che si abbandona spesso ai piaceri dei sensi. aretino
mala piega della volontà, che s'abbandona agevolmente a consentirgli. = voce dotta
, / gentil donzella, mai non v'abbandona. angio- lieri, 19-6: garzon
, e gagliarda, / se l'abbandona dio, presto si rende. botta
che fornica. -al figur.: che abbandona, che tradisce la fede cristiana o
, inf., 8-1 io: m'abbandona / lo dolce padre, e io
ne tradisce, e nel forte medesimo ci abbandona. bettinelli, iii-252: l'entusiasmo
, come vedi, ancor non m'abbandona. petrarca, 85-1: io amai
/ e 'l padre il figlio / abbandona, veggendolo in periglio. pulci, 8-64
, ma subito dopo atterrita fugge e abbandona le compagne. -con riferimento a
come un fiore appena sbocciato, s'abbandona mollemente sul suo fragile stelo, pronto
uomo, e... or s'abbandona nelle cavate dell'archetto, or freme
limiti di una casta eleganza, si abbandona, frenetica e lasciva, a inconditi movimenti
annunzio, iii-2-249: senza ritegno ella s'abbandona alla sua frenesia, movendo verso il
avemaria della secchia / dove il volto abbandona nell'acqua frizzante / la maschera di
, xxx-1-7: sinché l'ardir non m'abbandona, fino / che autunno ancora a
vento,... si abbandona a lunghe improvvisazioni. = voce
cervo ogni semplice uomo, il quale abbandona il fruttevole e grazioso utile, per
del campo: e quegli il quale abbandona la vigna, è abbandonato da lei
inadatta, insopportabile, o di chi si abbandona a ricordi o a sogni assurdi,
ricchezze fuggono, l'arte rimane e non abbandona la vita dell'uomo. boiardo
riga / poi che le ripe tedesche abbandona. lorenzo de'medici, i-307:
,... sì sovente / abbandona color, che veggon molto / con gli
amico fedele, non tradisce, non abbandona nel pericolo; e quando, forivia,
l'invidia, che il mondo no abbandona / e fura la virtù dell'intelletto
procace della dormente, su quella, abbandona l'inconscio furore di maschio. -furore
formidabile e gagliarda, / se l'abbandona dio, presto si rende. giov.
vola [la farfalla], s'abbandona al vento / e visita la primula e
ganci delle zampe estreme / e s'abbandona capovolto come / l'acrobata al trapezio
di cinto i gioghi / lieta abbandona, e le gargafie fonti, / del
, perché la sua femmina depone e abbandona le uova nel nido degli altri uccelli
è il monello di genio che s'abbandona a tutte le venture. brancoli,
/ gentil donzella, mai non v'abbandona. dante, purg., 8-53
privo di sensibilità, che difficilmente si abbandona ai sentimenti, alla commozione; ritroso
-trice). raro. chi si abbandona a pensieri o a progetti strani e
. ant. e letter. che si abbandona volentieri a ragionamenti sottili e astrusi
coltello], non tradisce, non abbandona nel pericolo;... è lui
, / sulle ginocchia il bel corpo abbandona / soavemente e l'una e l'altra
dipartir concede, / ella gioconda n'abbandona il letto / ed in bell'ostro
mezzo alla vivacità delle impressioni e si abbandona a'suoi sentimenti. de marchi, ii-938
mi lagno / del giovanile error che m'abbandona. cardarelli, 1-76: so che
3. figur. persona che si abbandona a buffonate o che ama scherzare o
e di piroghe; la nostra giunca si abbandona al vento e fugge in alto mare
s'impiglia: / ei la targa abbandona, e 'l rampicone / gli avventa
se la ragione della mente nostra non abbandona il governo della virtù, sempre la
non la sospinge violenta, non l'abbandona spietata. 5. stentato,
o scòrdati il tuo grado, / o abbandona ogni speme: / amore e maestà
d'annunzio, iii-2-1047: graziosamente ella abbandona il viluppo delle vitalbe per guardarsi in
grufola nella sua lordura: chi si abbandona ai vizi e alle disonestà finisce col
ardore. iii-2-1047: graziosamente ella abbandona il viluppo delle vitalbe per guardarsi in
una cosa a perfezione, e poi l'abbandona per quel po'che vi resta a
fiorini di sigillo. foscolo, iv-327: abbandona ciò che ti fa cara la vita
che non sa più dominarsi; che si abbandona senza ritegno alle passioni e agli istinti
ideatore. - anche: che si abbandona a fantasticherie. cellini, 1-2 (
di fine della storicità) non ci abbandona mai. -scarso movimento o scambio
precetti; l'ha per farnetico, l'abbandona, non s'impaccia di lui,
/ e l'impreso cammino / ancor non abbandona. c. dati, 8-22
i-319: sul deserto / talamo s'abbandona, e il volto impresso / lungamente vi
parini, giorno, iv-434: ei l'abbandona, / e per monti inaccessi e
, 1-21: lo 'ncarico della carne l'abbandona in breve tempo. 5
. d'annunzio, iii-2-1047: ella abbandona il viluppo delle vitalbe per guardarsi
. a. casotti, 1-4-7: abbandona ogni femmina la rocca, / né
sgomentata / il desio di regnar tosto abbandona. = comp. da in-con
z'ancora né vela / che abbandona la sua carcassa all'onda.
/ fiera altrove frequente! ei l'abbandona, / e per monti inaccessi e
due persone); che non si abbandona mai (un oggetto, uno strumento)
del patrizio m..., che abbandona... la casa del suo
ojetti, ii-129: il polpo s'abbandona in un angolo, esausto che pare
, i-50: è mal infamato chi abbandona lo padre. ovidio volgar.,
tutto in un tratto la regina ne abbandona la continuazione per alcune sinistre predizioni di
desiderii finché stanca de'suoi sforzi l'abbandona al cruccio e alla disperazione. montale
: l'uomo in italia... abbandona via via alla polvere delle biblioteche
, poi che 'l suo motore l'abbandona, darà da sé molte volte,
dall'ambascia profonda, in cui l'anima abbandona il corpo, e s'ingolfa in
dal vero. -anche: che si abbandona a lodi e a esaltazioni eccessive;
, se, abbandonato da qualcheduno, l'abbandona: ed è buono, se di
/ ingrossa sì, che l'amistà abbandona. g. bentivoglio, 6-4-83: rucellai
. carducci, iii-27-37: ella si abbandona a tutte le rilassatezze e le licenze
del più negletto stuolo, / là m'abbandona inonorato e solo. c. 1
livio volgar., 2-17: chiunque abbandona le insegne,... è
. bonaventura volgar., 89: perché abbandona e lascia e gitta da sé la
dolore confonda costoro, cui sanza speranza abbandona. boccaccio, i-211: né ancora
la percossa, / che la briglia abbandona e 'l braccio stende. n. agostini
triseca con uno, / non l'abbandona mai fin ch'egli ha vita.
] / novello amor, e t'abbandona e vaga. 3. rendere
sete di assolutezza... non ci abbandona mai: persiste all'intemo di qualunque
m'investe verso sera e non mi abbandona che a mattina avanzata. c.
periodici popolari, i-496: se poi si abbandona [il proletario] all'inerzia e
né alla caccia che siegue, s'abbandona e invilisce. 4. tr.
, iratamente / il tonante le folgori abbandona. = comp. da irato
irrazionalità è quella per cui ci si abbandona ciecamente al bisogno di garanzia andando in
l'amor più ardita, / gli s'abbandona languidetta in seno, / et ora
* attitudine languida ', di chi s'abbandona con la persona, e dimostra debolezza
/ così sen va, e quivi m'abbandona / lo dolce padre. idem,
ant. e letter. che si abbandona all'intemperanza; proclive alla lascivia,
col gergo latineggiante che mai non fi abbandona. serra, ii-416: avrà voluto
sé stessa, che... non abbandona quel che ha afferrato con tutta la
con le due branche, non l'abbandona, non lo lenta, sinché non
nel letto maritai l'amato sposo / abbandona la moglie. parini, giorno,
cui il piede del cavallo che cammina abbandona il suolo. 18. venat.
liberatrici comparir. di scampo / m'abbandona ogni speme. foscolo, ii-331 -tit
, iii- 27-38: se ella si abbandona a tutte le rilassatezze e le licenze
facilmente travolgere dalle passioni; che si abbandona facilmente a ogni sorta di eccessi.
s'avviò come lione / che il bovile abbandona, lasso e stanco / d'azzufarsi
carducci, iii-19-81: un mero poeta si abbandona a tutte le ingenuità a tutti i
dicogli: fa il morto, / s'abbandona, si prosteme, / chiude in
ludibóndo, agg. ant. che si abbandona all'allegria; gioioso, giulivo,
/ ch'amor per suo virtù vizio abbandona. capellano volgar., i-9: intra
la giovereccia vecchierella... si abbandona resupina col capo tra i fiori rossi del
lascia il lupinellule senza rompere e si abbandona alla pastura, le acque portano via
materiali, a mollezze; che si abbandona a stravizi e gozzoviglie. - anche
che compie atti libidinosi; che si abbandona in modo esagerato e abituale all'esercizio
per invidia di maggiore guadagno di suo vicino abbandona quella propria onde è maestro, e
invidia di magiore guadagno di suo vicino, abbandona quella [arte] propria onde è
giovenil mosso il figliuolo / maggior fasta abbandona e 'l ferro stringe, / e
/ sì che mal grado l'impresa abbandona. chiabrera, i-ii- 197:
., ii-155: scaccia l'ira e abbandona il furore, e non malignare,
che mostra l'abbattimento dell'animo, abbandona negligentemente le mani, che vanno a
la parte sinistra del collo non m'abbandona, e mal va, se non guarisco
fogazzaro, 7-227: quando dio mi abbandona, quando tutte le sorgenti vive dell'
dà alla milizia, e poi la abbandona. io. prov. proverbi
/ in preda del disio, né l'abbandona / coscienza del ver che la martira
. giusti, 1-67: ai pazzi abbandona / l'insulso delirio / di
figura, ma sì bene perché la ragione abbandona i freni e i venti, cioè
lacerato il masso lascia, / né l'abbandona, ma stavvi attaccato / e avviluppato
attiva ', il metodo terapeutico che non abbandona punto le malattie al loro corso naturale
scarse ambizioni e aspirazioni, o si abbandona al conformismo culturale e all'inerzia morale
d. bartoli, 9-28-116: abbandona [il mondo] nel meglio chi
.]: se la memoria non m'abbandona. la memoria lo abbandona sul più
non m'abbandona. la memoria lo abbandona sul più bello (quando doveva ritenere
, il palombaro dei silvani, non abbandona quasi mai il rio o il torrente
di fine della storicità) non ci abbandona mai. = voce dotta,
sopra aquilante tutta [marfisa] s'abbandona. varchi, 22-9: mettendo a
più libero e potente, di colui che abbandona se medesimo e le cose sue e
que', ch'a nulla speranza s'abbandona, / si mise in mar per trovar
proponimento, l'animo affievolito... abbandona spesse volte l'impresa. gioberti,
(femm. -trice). che abbandona la propria sede originaria o quella in
che indulge alla vanteria; che si abbandona ad atteggiamenti boriosi e vanagloriosi; che
estens. persona poco seria, che si abbandona a buffonate o si comporta con estrema
chi a'giochi de l'amor non s'abbandona, / chi affogar non può nel
saccenti, 1-2-6: se la coscienza ci abbandona, / v'è perieoi di dare
/ al nostro ingegno che il ben abbandona, / seguendo il mondo qual morte sperona
obiettiva ed equilibrata; che non si abbandona a giudizi avventati, a decisioni precipitose
peccato accanto al suo mite amante che abbandona per andar a mormorare le sue trasgressioni
irrazionalità è quella per cui ci si abbandona ciecamente al bisogno di garanzia andando in
avviene sofficienza a colui cui la potenza abbandona, cui la molestia pugne..
la molle aura / lenta cedendo si abbandona l'anima / del tuo parlar su
labbro. molineri, 2-145: come s'abbandona, il cervello,...
; ant. anche -chi). chi abbandona il mondo e rinuncia ai beni e
d. bartoli, 7-1-10: lutero abbandona il sacro chiostro e, gittato 1
uomo il commette, elli del tutto si abbandona col cuore e con la mente e
. pascoli, ii-15: dante s'abbandona subito nel venire, dove virgilio gli ha
, il figliuolo / maggior l'asta abbandona e '1 ferro stringe. giorgio dati
punto ben come a gran torto / chi abbandona lei d'altrui si lagna. serafino
. leggende di santi, 4-24: abbandona queste caduche cose e movitive, acciocché
squamata d'un gran tritone e s'abbandona dolcemente al navigare. e. cecchi
passato. 5. che si abbandona o si perde in sensazioni o condizioni
, 5-10 (1-iv-518): questo dolente abbandona me per volere con le sue disonestà
squamata d'un gran tritone e s'abbandona dolcemente al navigare. e. cecchi,
: su lui fidata compagna / il capo abbandona negletto, / e l'arsa sua
trasporto d'un'anima ardente, che si abbandona ai movimenti della passione che esperimenta.
: se teco prava ebbrezza or mi abbandona / si ridesta implacabile la cura /
, i-135: netto di colpa e sdegnoso abbandona i faziosi a se medesimi, e
1-17: il senso pratico della vita non abbandona mai affatto il misticismo italiano. non
: così sen va e quivi m'abbandona / lo dolce padre e io rimango in
il ministro una et un'altra volta abbandona, deve mutar nocchiero delle sue imprese
tasso, ii-167: ei, che non abbandona / giammai chi spera in lui,
: l " essere ideale 'non abbandona mai l'uomo: esso è la
che, come vedi, ancor non m'abbandona. petrarca, io 1-2: lasso
. bettini, 56: il mandorlo abbandona / ai soffi ingannatori / un nuvolo di
volge le spalle a i vecchi e gli abbandona. alfieri, 1-590: vèr l'
culmine / l'occhiridente venere / ed abbandona il fabbro atro del fulmine. =
, di arrogante superbia; che si abbandona a un'aspra e intollerante protervia,
si sconcia / e nollo scorda o l'abbandona un'oncia, / né aiutarlo mai
uomo, o la signora, le si abbandona, e scorre scorre nell'oblio fra
se la ragione della mente nostra non abbandona il governo della virtù, sempre la barca
con sdegno et odio overo se stessi abbandona, disfidasi e casca in una servitù
avesse scritto: 'ogni duolo umano m'abbandona '. = femm. sostant.
impone un marchio d'infamia a chi abbandona le file e ricusa combattere, domina l'
per causa di onore '. -chiunque abbandona un neonato, subito dopo la nascita,
/ che spengon vita a chi vita abbandona. marsilio da padova volgar., i-111-2
l'orlo vietato, / e gli eventi abbandona in man del fato. a.
arrampicarsi in cima agli abeti e poi li abbandona lassù e se ne va senza voltarsi
ad inganno un bruco, ecco, abbandona / l'ospiti foglie, segue la
più bello, do- mene dio li abbandona anch'essi, e gli ossuti hanno il
da un altro fin che questi l'abbandona per qualche sua faccenda. crusca [
si sconcia / e nollo scorda o l'abbandona un'oncia, / né aiutarlo mai
lo stesso può dirsi della musica che abbandona la scala tradizionale, la scala d'
filando su la porta dell'ovile, abbandona il lavoro e va carezzando e fregando
.. e sfiducia verso ciò che si abbandona alle volate più in là del prossimo
si governa con buon sugo e s'abbandona a venir come vuole. -di
. / monasteri e fanciulle palpitanti / abbandona ai soldati libertini. guerrazzi, 16-346:
se è fatto in fretta, si abbandona per istinto a una dolcezza puramente verbale
prov. siri, ii-1534: chi abbandona la partita la perde. proverbi toscani
e con grazia del tuono che si abbandona a quello in cui si entra.
attraente passionatezza con la quale egli si abbandona alla donna amata... dà
stava filando su la porta dell'ovile, abbandona il lavoro. manzoni, pr.
domenicale. 2. che si abbandona facilmente allo sconforto; triste, mesto
, questa prontezza di volontà non lo abbandona ancora. ghislanzoni, 16-103: nella
squamata d'un gran tritone e s'abbandona dolcemente al navigare. moravia, ix-26
fa in vecchiaia: chi non si abbandona alla passione amorosa quando ha la giusta
. -fantasia peccante: che si abbandona a fantasticherie vane, illecite.
col gergo latineggiante che mai non li abbandona. -in senso generico: maestro
in un viaggio lungo, quando uno abbandona le gambe e si lascia accompagnare dal
,... di passo in passo abbandona la verace via di viver bene.
valore di eufem.: prostituta che abbandona la propria attività riconoscendone l'immoralità e
. che ondeggia con abbandono, che si abbandona nel torpore o nel sonno o in
rigida nel suo peplo tinto di croco ella abbandona indietro il capo coronato. fanzini,
, come vedi, ancor non m'abbandona. tavola ritonda, 1-70: cavaliere
amiam, che i fidi cor non abbandona / amor, ch'a nullo amante
la grazia divina, ricorre e si abbandona confidentemente alla misericordia del signore; ne
la madre rompe in singhiozzi e si abbandona perdutamente sul figlio inginocchiato. pirandello,
cura i tardi ed i deboli, abbandona gl'infermi. -abbandonato (un
noi siam ed anco il refrigerio / ci abbandona del canto. / e ne strugge
sfortunato sul fior degli anni, si abbandona, si colca; ed essendo già dichiarato
se solo un passo tra via l'abbandona. cavalca, 9-40: come dice cristo
, poi che 'l suo motore l'abbandona, darà da sé molte volte,
, poi che 'l suo motore l'abbandona, darà da sé molte volte,
dispersa; / poi tutto addosso alzirdo s'abbandona / e traboccollo come cosa persa.
non vola [tantòcari], s'abbandona al vento / e visita la primula e
e, fasciata che sia, s'abbandona a venire. 25. arald
che, come vedi, ancor non m'abbandona. cino, iii-150-1: sta nel
elisabetta] il pian terreno / candidata abbandona, e col desio / s'erge al
pesta. segneri, ii-31: si abbandona vorace sopra ogni piatto. redi,
gadda, 7-238: il referto non si abbandona alle andature spigliate o malizioso-allegre della narrativa
dello incredulo antico. -che si abbandona a manifestazioni esagerate di disperazione cercando di
ma la passera, la mamma, non abbandona la sua creatura. = voce
anima della madre, la quale egli non abbandona mai, e ne'suoi viaggi,
, ii-24: ognor la forza m'abbandona, e tremulo / il piè mi manca
vecchina sempre pigolante. -che si abbandona a un chiacchiericcio fitto e animato.
, sente rinfiammarsi il cuore o si abbandona all'onda de'suoi pensieri e ridà vita
conti, 63: sul ricco piumaccétto s'abbandona / per aspettato male e ne le
biondi. d'annunzio, iii-2-1047: ella abbandona il viluppo delle vitalbe per guardarsi in
quel molesto pizzicore, facilmente allora s'abbandona, cedendo a questi malnati fantasmi,
desio / di viver con splendore / abbandona e poeta e fa'e dottore.
pel vento che poggia, / non m'abbandona. boccaccio, dee., 5-1
ove rimane fra la melma, che abbandona solo in qualche stagione, e viene
il ritorno regolare dei medesimi suoni e abbandona i metri liberi alle ispirazioni poltrone dei
di quelle [parole], si abbandona il concetto e il fine di quel
la ribellione avventurosa del conte graziadei che abbandona una famiglia secolare e, rompendo le
-porcile di venere: luogo dove ci si abbandona all'amore carnale e alle dissolutezze sessuali
: (1-iv-518): questo dolente abbandona me per volere con le sue disonestà andare
, / sì che mal grado l'impresa abbandona / e si pon l'elmo (
alcina] beltà, che or si abbandona, / forza non ha che il
guerrazzi, 1-659: mamiani abbandona il ministero e se ne ignora la
di sentinella, vedetta o scolta, abbandona il posto o viola la consegna, è
, che, durante il combattimento, abbandona il posto, è punito con la
signora!.. » e s'abbandona. -con tono di deprecazione o di
quella in atto del poeta, che abbandona tutte le prefisse teorie o le piega e
, come vedi, ancor non m'abbandona. fatti di cesare, i-106: a
alle donne è conceduta, e però abbandona gli sciocchi pensieri, e sicura ama come
/ qual ch'ei sia, m'abbandona: eterno esiglio / mi prescrivo da te
frutto del campo, e quegli il quale abbandona la vigna è abbandonato da lei.
/ e per affanno già non s'abbandona: / pria s'adastia al ben fare
faldella, 13-172: quando la filatora abbandona il fuso a prillare nello spazio,
/ se stessa e 'l suo desir primo abbandona / e 'l veloce destrier timida sprona
, quand'abbia accettato, mantiene o abbandona: il produrre novi segni è opera
: al cenno di dio l'arte abbandona / la gentil vista, e alla partenza
: fa'il morto, / s'abbandona, si prosteme, / chiude in guisa
bervi dentro teurota? guerrazzi, 10-661: abbandona le redini e, prosteso giù lungo
ridendo ella [la comnena] si abbandona su un divano, in un'attitudine
(invidia di magiore guadagno di suo vicino abbandona quella propria onde e maestro e séguita
che, provvidenzialmente, la francia ci abbandona. carducci, iii-7-312: i destini
popolo sui tribunali, e molto meno abbandona all'arbitrio universale la punizione dei creduti
come un fiore appena sbocciato, s'abbandona mollemente sul suo fragile stelo, pronto
, 11-26: il dottor iseo non mi abbandona un attimo nella fase di punzonatura.
cino, iii-6-68: che 'l sangue m'abbandona / ed io rimango stupefatto e bianco
, 15-747: dolcissima / la foglia s'abbandona alpuro gelo. -sostant.
, / l'anima sua il secolo abbandona. manni, 1-201: tutt'una parola
quandi per uno o due anni si abbandona a se medesimo senza coltura, ma
, ii-532: la quercia ancor non abbandona il fulvo / stridulo manto che sfidò
m'investe verso sera e non mi abbandona che a mattina avanzata, mi tiene
rabbrividito al capezzale del suo lettìciuolo e abbandona il capo stanco fra i cuscini!
, apre le mani e il raccomandato ramo abbandona con tutto breus. balbi, lxii-4-110
l'amor ch'ad esso troppo s'abbandona, / di sovr'a noi si piange
vento che poggia, / non m'abbandona. idem, par., 9-51:
bellori, i-62: l'altro braccio s'abbandona su il fianco e la destra sopita
volge a un tratto le spalle e l'abbandona. c. bini, 1-117
i tuoi amari sentimenti... e abbandona ogni desiderio di rappresaglia. bemari,
invar. letter. persona che si abbandona a esagerate manifestazioni di bigotteria prostrandosi al
il controllo della ragione e ci si abbandona al sentimento di vastità suggerito dalle rastrellature
varie vicende civili sofferte, finalmente si abbandona in balìa di colui che prima ne
13. comportamento sociale proprio di chi abbandona una precedente posizione, atteggiamento o
/ qualunque in mare più giù s'abbandona, / quanto lì da beatrice la mia
un delitto commesso in proprio danno, abbandona la querela stessa, provocando così l'
colui il quale nel mezzo del dolore abbandona la giustizia. bibbia volgar.,
e l'impreso cammino / ancor non abbandona. zendrini, iii-108: ma la foresta
si fa, la preda sua non abbandona. / l'ire non placa, pasce
attimo prima d'impigliarsi a recedere, e abbandona infine la rena. moravia, ii-309
nemici. -per simil. che abbandona il proprio compito, il proprio posto
per mio, mi fugge e m'abbandona; / quasi buon vincitor, di reo
: talia mi lascia qui, qui m'abbandona, / e parmi che sdegnosa ella
della luce, rifolgorando agli antipodi, abbandona il meridiano della giudea. varano,
, 11-26: il dottor iseo non mi abbandona un attimo nella fase di punzonatura.
, ed ella è tanto cieca che abbandona l'affetto e l'amore che l'ha
danubio riga / poi che le ripe tedesche abbandona. boccaccio, 21-26-26: esse [
, e la salita il rilassa e l'abbandona alla caduta. f. f.
affermo che ciò accade quando l'arte abbandona le superiori finalità. così nasce e
e del tale altro, se ella si abbandona a tutte le rilassatezze e le licenze
candidato. ghislanzoni, 5-13: chi abbandona senza legittime necessità un esame già cominciato
li-2-485: negli affari di rimarco si abbandona disoccupato. f. donato, lxxx-4-
impaccia / spesso l'avere e l'onore abbandona. chiabrera, 1-iv-119: non sì
azione o alla domanda, quando si abbandona la stessa pretesa che era stata dedotta
.: atto con cui un soggetto abbandona un proprio diritto o altra posizione giuridica
riga / poi che le ripe tedesche abbandona. cavalca, 20-27: stando egli
prie colpe e i propri peccati, abbandona un modo di vita dissoluto e
cangia subitamente. la furia ostile l'abbandona; la voce perde ogni rudezza; la
che non sta vigorosamente diritto ma si abbandona languido nella persona. aretino,
squamata d'un gran tritone e s'abbandona dolcemente al navigare. pratolini, 10-92
v.]: medicina aspettante che s'abbandona alla natura risanatrice. 2
a'rami dentro, e dalle parti s'abbandona (vien mancando).
fuggire i pericoli, perché per paura abbandona i compagni che sono al medesimo rischio
i-228: pel freddo poi il faggio s'abbandona, resta mortificato, non ci regge
pel vento che poggia, / non m'abbandona. -trascinare qualcuno, tirarlo per
fiume precipitoso;... come tosto abbandona il fido sostegno per far prova delle
che mostra l'abbattimento dell'animo, abbandona negligentemente le mani che vanno a riunirlesi
scritto: « ogni duolo umano m'abbandona ». -risultare come guadagno o
e può indicare sia una donna che abbandona il mondo per vivere in solitudine in
dirigere la propria vita; che si abbandona in balia degli eventi e, in
si cangia subitamente. la furia ostile l'abbandona; la voce perde ogni radezza.
anguillara, 4-106: il miser disperato s'abbandona, / quando noi prende alcun,
poi che 'l suo motore l'abbandona, darà da sé molte volte, adunque
di fine della storicità) non ci abbandona mai: persiste all'in- temo di
arte sale al pensiero non per questo abbandona la sua base volitiva e pratica. c
in cui l'autore [kipling] abbandona tanto di se stesso come nemmeno in
24-86: sopra il sanguigno corpo s'abbandona [isabella] / e di copiose
pubblico petroniano. -che si abbandona alle passioni carnali. s.
pipistrello / sbalestrato all'odore di giugno / abbandona fa grotta. 2.
equipaggio o un passeggero, ovvero li abbandona impedendone il ritorno a bordo o anticipando
/ mi stringe sì che vita m'abbandona; / e senti come 'l cor
): un fiore appena sbocciato s'abbandona mollemente al suo fragile stelo. pellico,
region. sbragante). che si abbandona a gesti sguaiati, scomposti, indecorosi
paglia / che questa ultima estate ci abbandona. calvino, 10-114: è sempre
scalda? mazzini, 6-324: il viaggiatore abbandona i fuochi che lo scaldarono nella notte
debe iscampare, questo uccello mai l'abbandona di vista, anzi è causa di levarli
di vittorio alfieri. -che si abbandona a discorsi imprudenti e temerari. luigini
di tener presente via via che si abbandona al suo capriccio e a'suoi ghiribizzi
valferga di caluso, 84: la briglia abbandona, e ciò gli giova, /
festoni della musica concertante caratteristici delrepoca non abbandona quasi mai la preda.
/ è ben pazzo colui che l'abbandona. c. ferrari, 328: divisammo
ed arte / al maggior uopo e m'abbandona e manca. galileo, 3-1-235:
, / è ben pazzo colui che l'abbandona. 3. togliere una parte
stesso non sa schermirsene e vi si abbandona quasi con compiacenza. -restare immune
scintilla, una goccia di lei, non abbandona l'uomo. ojetti, ii-498:
: talia mi lascia qui, qui m'abbandona, / e parmi che sdegnosa ella
si sconcia / e nollo scorda o l'abbandona un'oncia. getti, 7-333:
i calzoni l'olandese, / lo spagnuolo abbandona e rete e cappa, / la
raffermano. 12. che si abbandona alla corsa. ariosto, 43-33:
; dedito ai vizi; che si abbandona facilmente a ogni sorta di eccessi,
con intenzione malevola e ostile o si abbandona senza freni a chiacchiere e pettegolezzi;
a costui, lo quale la potenza abbandona, la molestia pugne, la viltà fa
dardo. -per estens. che abbandona un atteggiamento precedentemente tenuto. mamiani
istruita. 4. che si abbandona all'inerzia, all'apatia. giusti
15-222: si lascia andare, si abbandona, quasi stanco o seccato dello sforzo fatto
pascoli, i-42: se uno si abbandona alle delizie della campagna, teme che
4: ecco allora umberto eco che abbandona la sua proverbiale levità e si lascia
straparola, ii-104: amore, che non abbandona gliseguaci suoi e castiga quelli che non attendono
nell'amata atti di buona creanza, abbandona l'impresa né seguita più l'amore
che vennero più tardi govoni... abbandona lo smalto e il cammeo e si
di un complesso rivolgimento mentale, che abbandona il 'passionismo', il 'sensibilismo', rinfinitismo'
esce egli da questi confini quando si abbandona, e si perde ne'torbidi canali della
sonsepulte / al nostro ingegno che il ben abbandona / seguendo il mondo qual morte sperona
. romani, cxxxiii-231: va': mt abbandona, e serba / i tuoi
.. sfiducia verso ciò che si abbandona alle volate più in là del prossimo
. frugoni, i-1-151: me la notte abbandona; ecco dal bergantini, 1-87:
, se l'atmosferaè favorevole, la ninfa abbandona la sua tana e giunge allo sfarfallamento
i-331: per lo più lo scrittore si abbandona acerte idee preconcette, alle quali accomoda i
anarchia e alla ribellione; che si abbandona collettivamente a comportamenti irresponsabili ed efferati (
bensì di non abbandonar chi prima non abbandona lui. d. bartoli, 43-3-35
povera signora!.. » e s'abbandona. 5. in senso generico
scampanio che suona / per lei che s'abbandona / sul bracdeh mira come italia e
e fallace, né però facilmente non s'abbandona, perocché gli appetiti della carne hanno
e con la scuola di felsenstein si abbandona alle più stimolanti eccitazioni dell'esperimento:
gozzano, i-1107: non gli si abbandona [al falcone] il pezzo di carne
la possa vedere, né mai l'abbandona sinché non le ha tolta la vita
, il palombaro dei silvani, non abbandona quasi mai il rio o il torrente presso
tutto in un tratto la regina ne abbandona la continuazione per alcune sinistre predizioni di
che il loro animale accrescimento sloggia, abbandona l'antica spoglia e se ne forma
d'una vii feminella in puglia, abbandona quasi affatto il camino della vera gloria.
il sangue corre a soccorrere il cuore e abbandona tutti li altri membn e però diventa
necessità lo preme; / la capanna abbandona, egro e languente / chiama in soccorso
, come partito che tradisce o almeno abbandona gli ideali della classe lavoratrice e del
proprie di quella retorica che ordinariamente si abbandona alle scuole inferiori, per avvezzare i giovani
li quali [i cristiani] non abbandona in umile subbiezione quello altissimo, che umilmente
papini, iv-947: ungaretti s'abbandona alla sognerìa, volentieri. pavese,
, / sì che la vita quasi m'abbandona: / campami un spirto vivo solamente
sofficien- za a colui cui la potenza abbandona, cui la molestia pugne, cui
sul tavolino. gramsci, 6-279: abbandona la casa, il marito, i figli
fagiuoli, vii-25: il sonno m'abbandona, io mi risento. foscolo,
, vt-122: l'aria allorché vien compressa abbandona o tutto o in parte il calorico
, in modo che allorquando il veicolo abbandona la curva per riprendere la via rettilinea
; reté la speranza: una speranza no abbandona l'omo da qui a la morte
sete di assolutezza... non ci abbandona mai: persiste all'intemo di qualunque
, / che rade volte i miseri abbandona. foscolo, sep., 16 (
liberatrici comparir. di scampo / m'abbandona ogni speme. leopardi, 26-26: che
giovinetto con la cravatta slacciata e all'abbandona il cappello. -spiccatevi dai
signore i suoi più cari, non li abbandona giammai; anzi compensa bene spesso con
con l'inizio della vita, lo abbandona al momento della morte. giamboni
moralmente riprovevole, indecente; che si abbandona ad atteggiamenti lascivi e sessualmente sfrenati.
centrale, quando il veicolo imbocca o abbandona le curve, urto prodotto dalla reazione
se stessa e 'l suo desir primo abbandona / e 'l veloce destrier timida sprona.
pur ad amarla e più non m'abbandona. bonghi, 1-52: in luogo di
è più grave a chi più s'abbandona. caro, 17-4: sproniamo, come
cosa spaventevole, quella conosciuta di subito abbandona. castelvetro, 8-2-154: per coloro che
della patria vetusta i dolci lari / abbandona fuggendo. -arrestare il pianto di
, / che s'àgramante in quel caso abbandona, / a viltà gli sia ascritto
dossi, iii-190: rifletti a ciò e abbandona le stiticherie e i ripicchi.
. averani, 26: la ragione abbandona il governo dell'anima e lascia la redine
il sol fra l'orn- bre s'abbandona, / o u'ha tempre più stranie
a. casotti, 1-4-7: abbandona ogni femmina la rocca, / né stapuntini
permissione, in poco misurate allegrie si abbandona e si trasanda. manzoni, pr.
/ mi stringe sì che vita m'abbandona. dante, par., 32-51:
siam ed anco il refrigerio / ci abbandona del canto / e ne strugfe perenne
strugge, / l'aura vital già l'abbandona e fugge. praga, 4-219:
volgar., 1-1-90: li quali non abbandona in umile subbiezióne quello altissimo, che
subissando il calore nelle parti sottane, abbandona le forze vitali e le animali.
/ sì che la vita quasi m'abbandona. elucidano volgar., 180:
a un'emozione; che vi si abbandona facilmente e con impeto. dante,
/ rapidamente [l'uccello] s'abbandona all'ale. graf 5-567: il niveo
, si governa con buon sugo e s'abbandona a venir zappa e ciba i lassi agricultori
sconveniente e, in partic., si abbandona ad atteggiamenti lascivi. goldoni,
avviene sofficienza a colui cui la potenza abbandona, cui la molestia pugne.
si governa con buon sugo e s'abbandona a venir come vuole. pirandello,
della poetica crepuscolare,... abbandona lo smalto e il cammeo.
danubio riga / poi che le ripe tedesche abbandona. lauro, 2-87: lincur pietra
, temperamentale e subito contraddittoria, antonia abbandona i furori per la magnani e passa
2. figur. che si abbandona facilmente al furore; che si lascia
onori e prosperità; ed alcuna volta abbandona altrui temporalmente. 5. un
spada adosso / a sacripante tutto s'abbandona; / e quel porge lo scudo,
: così sen va, e quivi m'abbandona / lo dolce padre, e io
2. milit. disus. chi abbandona il combattimento = voce dotta, latinismo
, sm. milit. disus. chi abbandona il combattimento dandosi alla fuga.
. « chi entra nel sacro ordine abbandona tutte le parentele terrene. »
, / qualunque in mare più giù s'abbandona, / quanto lì da beatrice la
. monti, iii-227: per ora abbandona tutto l'ingegno alle future lezioni,
stava filando su la porta dell'ovile, abbandona il lavoro e va carezzandolo e fregando
2. per simil. chi abbandona un partito politico, un gruppo,
nel linguaggio politico per indicare spregiativamente chi abbandona il proprio partito. voce della politica
che non rispetta le leggi, che si abbandona ad arbitrii e violenze (un esercito
che eccede in qualcosa, che si abbandona senza freno a un piacere.
al compagno che cova, che non l'abbandona. milizia, i-74: riferisce galeno
la onnipotente mano di dio tutta s'abbandona [l'anima],...
: l'amor ch'ad esso troppo s'abbandona, / di sovria noi si piange
si parte con tristo rammarico, gli abbandona, e non gli pasce insino che non
: l'amor ch'ad esso troppo s'abbandona, / di sovria noi si piange
grazie di ciò che ella ha e più abbandona la ragione. idem, par.,
ariosto, 1-59: mal grado l'impresa abbandona, / e si pon l'elmo
regge, e la ragione non mi abbandona affatto. de sanctis, ii-15-228: noi
del calcio, azione del portiere che abbandona lo specchio della porta per intercettare 11
melania. einaudi, 2-258: nessuno abbandona volontariamente la propria eredità allo stato,
bacchelli, 1-ii-425: il disperato s'abbandona alle chimere, alla vaneggiante speranza di
. foscolo, vi-490: la vanguardia abbandona la chiusella, passa la dora, diventa
nave senz'ancora né vela / che abbandona la sua carcassa all'onda.
rimordimen- to di coscienza, non s'abbandona da dio. landino, 194: al
/ oimè, che sì sovente / abbandona color, che veggono molto / con
ogni uomo virtudioso, e spregia, cioè abbandona, ogni uomo vizioso. macinghi strozzi
. nievo, 628: l'amore mi abbandona e sono visitato dall'ambizione. calvino
, / sì che la vita quasi m'abbandona; / campami un spirto vivo solamente
la volpe lascia il pelo, / non abbandona il vizio. de roberto, 3-36
invidi gli altri / pur dell'esilio, abbandona no all'aura / vizze
volo, / e 'l suo onor abbandona chiari, 2-ii-26: così farei, rispose
uomo o la signora, le si abbandona, e scorre scorre nell'oblio fra rive
mazzini, 83-301: la convenzione che abbandona roma, salvo la condizione impossibile d'
. boccaccio, 1-iv-518: questo dolente abbandona me per volere con le sue disonesta
e, come abbiamo già notato, si abbandona all'evocazione del paese abcasico, visto
fame una campionessa. risultato: la ragazza abbandona la carriera sportiva prima dei 20 anni
2. per estens. chi si abbandona a buffonate, ad atteggiamenti ridicoli;
. che ha il prolungamento neuritico che non abbandona la corteccia cerebrale (una cellula nervosa
messa incinta. 2. chi abbandona un ciclo del sistema scolastico prima di terminarlo
, che i suoi miti non li abbandona mai, ha già regalato record su record
radiocorriere tv [17-vii-1983]: la rai abbandona il vecchio barometro d'ascolto che l'
opera [la fanciulla del west] abbandona il rigore iniziale e concede più di qualcosa
una misteriosa scatoletta nera. ci si abbandona sulla grande soffice poltrona anatomica, che
la vita che nel momento decisivo ti abbandona. luccica lì, sul fondo di
leopardi, ii-1514: pelmodernosi dimentica e si abbandona l'antico. non voglio dir già
completa regolarmente lo svolgimento, mentre un'altra abbandona o ripete a causa di bocciatura.
qualche inesplicita perplessità iniziale... si abbandona integralmente alle seduzioni capresi. =
[1997]: accanto a gassman si abbandona ad uno sfogo mattatoriale di gran classe
lavoro », 25-i-1989]: lei lo abbandona e lui lascia pornomessaggi telefonici.
vergogna e con ira, come si abbandona un'amante malata di mali postribolari.