un abbaiamento. = deriv. da abbaiare. buti, 2-349 [purg
chiama per-abbaiarne (part. pres. di abbaiare), agg. che spettiva,
gran conto. abbaiaménto, sm. abbaiare continuo, insistente di cani.
egli non poteva insegnare al cane ad abbaiare in un modo più grazioso per gli orecchi
possa chi voglia, e di ciò abbaiare. idem, i-149: niuno di voi
quanto la vita gli è cara: lasciate abbaiare questo cane quanto egli vuole; e
senza degnarmi di stancare il polmone ad abbaiare sopra un'ingiusta falsità. alfieri, i-306
, col mettermi in gola, ed abbaiare ad alta voce... tutto erodoto
: e già l'eroe sentì scilla abbaiare / come inquieto cucciolo alla luna.
fu forza di ritirarsi. salvini, un abbaiare alla luna. forteguerri, 27-43: onde
. sparsi alla campagna si mettevano ad abbaiare alla luna. -non trovare un
(con il deriv. baubulari) * abbaiare * usato da lucrezio, e il
. (infinito sostant. del verbo abbaiare). abbaiamento, urlo del cane.
percossa, siccome la molto grande fera l'abbaiare de'cani guata con poca cura.
la volta addietro, sedato il canino abbaiare. caro, i-273: [le gregge
dalla pelle del lupo e sgomentate dall'abbaiare dei cani, tutte sceverandosi, alcune
almeno un cane, poiché il suo abbaiare fosco rintronava intorno, e l'eco ne
un guattire, un uggiolare, un abbaiare continuo. govoni, 2-95: forse
di cani, dal cortile, un abbaiare fitto, che pare si ripercuota contro le
chiuso. abbaiata, si. l'abbaiare dei cani. 2. figur
abbaiévole, agg. disus. capace di abbaiare. varchi, v-376: conviene
degli orci. = deverb. da abbaiare. abbaio, sm. abbaiamento continuo
pagliaio. = deverb. da abbaiare. abbaióne, sm. chi
abbaiucolare, intr. (abbaiùcolo). abbaiare con petulanza (come fanno i cuccioli
tozzi. = deriv. da abbaiare (secondo il modello piagnucolare).
: non una voce umana non un abbaiare di cani. lontano ammiccava nelle
i porci, urlare i lupi, abbaiare i cani, arabbiare gli orsi, ruggire
. bai. voce imitativa dell'abbaiare del cane. paolieri, 2-150
deriv. da baiare, forma antica per abbaiare ('abbaiare dietro a uno '
baiare, forma antica per abbaiare ('abbaiare dietro a uno 'per canzonarlo)
, intr. (bàio) ant. abbaiare. - anche al figur.
i-302: abbiamo adunque il latrare, abbaiare o baiare del cane. [sostituito
comuni ai greci che con esse esprimevano l'abbaiare dei cani...; ai
che ne abbiamo fatto baiare e quindi abbaiare. dossi, 171: il signor pietro
. da baiare, forma ant. per abbaiare: cfr. baia1.
balzano a prua e si mettono ad abbaiare. = acer, di barba1
, e va ramingo per toscana a far abbaiare i cani delle cascine, per raggranellare
2-328: botoli sono cani piccoli, da abbaiare più che da altro. sacchetti,
cane misotolma. sono tutti buoni ad abbaiare allo scuro, e qualche volta dietro la
vento finché si stanchino, e questi abbaiare alla luna tanto che crepino. idem,
bocca per freddo eccessivo, o l'abbaiare del cane. bellincioni, 1-104
cagnara { cagnaia), sf. l'abbaiare di parecchi cani tutti insieme. -per
far tombole per galantaria, la fa abbaiare contra il più mal vestito, la fa
, ma è pazienza fratesca il lasciarli abbaiare. carducci, 703: pensa il dì
pecoraio, feroce, si mise ad abbaiare, strappando la catena; dei conigli allungavano
perché bastardi. 2. l'abbaiare contemporaneo di molti cani; cagnara.
un guattire, un uggiolare, un abbaiare continuo. = da un agg
, ma è pazienza fratesca il lasciarli abbaiare. manzoni, pr. sp.
far dell'erba a'cani. -lasciare abbaiare un cane: non curarsi delle proteste
la vita gli è cara: lasciate abbaiare questo cane quanto egli vuole; e
? -la luna non cura l'abbaiare dei cani: le persone di animo
sel vaggina; il suo abbaiare insistente e furioso. carducci,
dando la volta addietro, sedato il canino abbaiare,... più ratta che
, sf. muta di cani; l'abbaiare alto e insistente, rabbioso, dei
, se sapesse parlare, come sa abbaiare ve ne renderebbe le grazie. bruno
da pecoraio, feroce, si mise ad abbaiare, strappando la catena. pascoli,
far tombole per galantaria, la fa abbaiare contra il più mal vestito, la fa
metodo proprio in tutte le cose, lasciando abbaiare chi la vuol lessa e chi arrosto
non ti venga mai l'estro di abbaiare e di svegliare il contadino.
mia camera serrato / divertivasi un cane ad abbaiare, / sicché un ghiro sarebbesi destato
pecoraio, feroce, si mise ad abbaiare, strappando la catena; dei conigli
caverebbono il cuore; gli altri possono abbaiare. battaglia, iii.
mentre discorreva, tendeva l'orecchio all'abbaiare dei cani, al diavolìo che facevano oche
aizzarsi e restarono un po'sparpagliati ad abbaiare a muso all'aria.
che tenga fermo, mugola, sta per abbaiare, guaisce, non sta più nella
mal pensa, male abbia: per abbaiare di cani non si eclissa la luna.
orto. deledda, iv-694: cominciò ad abbaiare, infatti, appena io fui dentro
compagnia dire, si sentirono i cagnoletti abbaiare. berni, 225: la figura
col fiuto presentano il nimico e con lo abbaiare 10 scuoprano. alamanni, 7-ii-394:
, ma è pazienza fratesca il lasciarli abbaiare. carducci, iii-15-210: quel cattolicismo fratesco
pavese, 5-83: il cane si mette abbaiare frenetico. -ardente, appassionato
verga, 2-255: allorché udiva l'abbaiare dei cani nella rocca, o lo
possa chi vuole e di me abbaiare. 19. dimin. fumino
simile al muggito dei buoi o all'abbaiare dei cani, armate di fruste di
, vedendo quel canucciaccio del mancini abbaiare ai garetti del niccolini, del capponi e
/ è ch'ei non fu mai sentito abbaiare, / ma facea certi suoi mugolamenti
certuni, vedendo quel canucciaccio del mancini abbaiare ai garetti del niccolini. -tagliare
ad essef un cane cinico, per abbaiare alle colpe e per mordere i malviventi
/ colla golaccia, quanta n'ha, abbaiare. settembrini [luciano], iii-1-420
-qui ^ la golpe pare sempre abbaiare: qui c'è chi fa buona
saluti degli arrivati e dei partenti, l'abbaiare dei cani,... il
e rammarichi. baretti, 6-88: lascerò abbaiare i moderni eccellenti autori di versi sciolti
percossa; siccome la molto grande fera l'abbaiare de'cani guata con poca cura.
guattisco, guattisci). letter. abbaiare in modo acuto, ininterrotto e ritmico,
pataffio, i: catellon, catellon non abbaiare, / che se'inciprignito e stramazzato
, incominciò in tal forma piuttosto ad abbaiare che a dire: e fino a
innocua del pomero de'barocci ei può abbaiare a chi va per la sua strada di
, lassando di fuore chi si vuole abbaiare. giovio, i-303: in questi
mare, / solo interrotte da qualche abbaiare / di cane o da rombo di
. e. gadda, 15-121: uditolo abbaiare: « che i destini d'italia
latrare, intr. emettere latrati; abbaiare con forza, con tono ostile,
= voce dotta, lat. latrare 'abbaiare '. latrato1 (part. pass
(nome d'agente da latrare 'abbaiare '). latrèa, sf
levarono incontro al frate, con un abbaiare, con un ringhio che a stento
rimasti soli, i lupacchiotti cominciarono ad abbaiare. -lupacchiottino. carducci,
e vivaci, di penetrevole e corruccioso abbaiare, largo petto e peloso e larghe
con la collera l'indegnazione per l'abbaiare d'alcuni bracchetti ch'ogni giorno mi
volte. fagiuoli, vi-85: scorgi cani abbaiare e con rabbioso / dente ferir
fatica. 3. venat. abbaiare in modo rauco e affannoso (con
da ob-'contro 'e latràre 'abbaiare '). oblatura, sf.
col primo ordinario tu non abbi ad abbaiare, to'quest'ossa, ch'io ti
pastriccianac- cio, né pur buono ad abbaiare di sul suo pagliaio e poltrone quanto
paventosa di lui, ma pronta ad abbaiare e a ringhiare per dispetto contra ogni
pecoraio, feroce, si mise ad abbaiare. 2. figur. spreg
. fagiuoli, vi-85: scorgi cani abbaiare e con rabbioso / dente ferir le
..., di penetrevole e corruccioso abbaiare. 3. che turba
non ci essendo verso, starommi sanza abbaiare ne i pergoli, nelle corti e nelle
ai 'corrales', veniva invece un abbaiare di cani, nervoso, persistente.
petulanza innocua del pomero de'barrocciai può abbaiare a chi va per la sua strada
: tutto ad un tempo s'ode abbaiare il cane, e poi una forte
4-261: tendevo l'orecchio se sentivo abbaiare dei cani, sapevo che i tedeschi usano
petulanza innocua del pomero de'barocciai può abbaiare a chi va per la sua strada
, e si died'esso a rabbiosamente abbaiare e schiattire. dio buono! che fare
. fagiuoli, vi-85: scorgi cani abbaiare e con rabbioso / dente ferir le genti
è lecito ragliare, perché non alla giudicante abbaiare? carducci, ii73-18: alle bestie
vietar ricisamente la nuova impressione, lasciando abbaiare alla luna chi ha interesse nella riproduzione
riabbaiare, intr. { riabbàio). abbaiare un'altra volta. -anche: rispondere
esser gente. un cane, al sentire abbaiare di fuori, riabbaia. =
la sua strada senza dar retta all'abbaiare non prova che i cani abbiano torto
. lisi, 47: rifaceva un abbaiare lamentoso, quando scorse per la strada
, sentì, e cominciò per voler abbaiare a far que'primi rimbrotti che sogliono
; paventosa di lui, ma pronta ad abbaiare e a ringhiare per dispetto contra ogni
simintendi, 1-117: l'aria rinsuona dell'abbaiare de'cani. andrea da barberino,
sinistra, un urlo ripetuto come l'abbaiare dei cani nella notte. -riflesso
: cani mutoli, che non possono abbaiare. curione, 05: la
vedutomi, risaltò di timor al mio abbaiare. -battere furiosamente (il cuore)
'l suon de'comi e de'can l'abbaiare, / e 'l romor loro facean
al sangue, volendomi apprendere a non abbaiare se non solamente a'ladri e a'lupi
lecito ragliare, perché non alla giudicante abbaiare? settembrini [luciano], iii-1-150
con la collera l'indegnazione per l'abbaiare d'alcuni brac- chetti c'ogni giorno
cortile grigio, allora fu tutto un abbaiare di cani saltellanti tra me e guido,
: ingravallo si stupì di non udir abbaiare la lulù e ne domando notizie. il
guardar chi va, chi viene / abbaiare ai pitocchi ed alla luna / e sbasoffìare
crisi di nervi incontenibile, incominciava ad abbaiare fitto fitto e a sbubbolare guizzando davanti
scagnare, intr. tose. abbaiare con insistenza dopo aver sentito l'usta
. scagnìo, sm. l'abbaiare dei cani da caccia sull'usta della
era una volta un cane che senza abbaiare mordeva. perciò il padrone gli attaccò
dissimilazione. scanizzare, intr. abbaiare furiosamente inseguendo la selvaggina (il cane
ena. fagiuoli, vi-85: scorgi cani abbaiare, e con rabbioso dente ferir
attraversarono villaggi sconnessi con cani pronti ad abbaiare. -disordinato (una grafia)
noi di quei malvagi cani che senza abbaiare vi mordono di nascosto?..
trieste. cassola, 5-190: l'improvviso abbaiare del cane gli fece fare uno scossone
'sedano dei porci': nome canino abbaiare, come l'altra volta, e dato
che lo segue, / quel lontanissimo abbaiare / di cani nella nascita del giorno
non si ritrovò neanche la forza d'abbaiare, digiuno com'era, e s'
. -fare oggetto qualcuno di un abbaiare rabbioso (un cane).
sguattìo, sm. l'abbaiare acuto e ininterrotto del cane da caccia
intr. (sguattisco, sguattisci). abbaiare in modo acuto e ininterrotto per
diede due spinte, che la fecero abbaiare da cagna grande, ma sguizzatagli di
sonando gire. -latrare, abbaiare (un cane). dante,
che lo segue, / quel lontanissimo abbaiare / di cani nella nascita del giorno
11-188: si udivano nitrire i cavalli, abbaiare minuscoli cani, cantare galli e galline
le diede due spinte che la fecero abbaiare da cagna grande. bruno, 3-636
le mani unghiate, e, oltre all'abbaiare, graffia e squarcia e morde i
: le sue cagnette potevano squartarsi ad abbaiare tutto il giorno. 9.
squittire o schiattire e talora anche l'abbaiare della volpe. oriani, x-1-246: nelle
che si straccasse e affiochisse dal troppo abbaiare. ri uso. destina / o
. cicognani, 2-174: i canacci a abbaiare e stratte alle catene da schiantarle.
animali: stridere, gracchiare; frinire; abbaiare; grugnire. - anche sostant.
per dio insegenerò a cotesti tarulli d'abbaiare alle vespe. 11. prov
e in que'momenti egli toglieva ad abbaiare di tutta forza. r. longhi,
e scarlatti nella montagna e cominciavano ad abbaiare i cani in lontananza. r.
un bassotto ne sbucò e cominciò ad abbaiare furiosamente contro il nuovo arrivato.
, inter. ant. per riprodurre l'abbaiare del cane (anche in forma iterata
pascoli, 9-241: nulla, in quell'abbaiare molesto, ci offendeva tanto, quanto
= etimo incerto, forse connesso con abbaiare. baìcolo, sm. dial.
ad ogni tanto i sonatori si fermavano ad abbaiare: « bau! bau! »