cacciasti in salvamento. 2. abbagliato, accecato dalla troppa luce. iacopone
; e lo abbacinato, morto, abbagliato, e troppo dolce pare una cosa
. e bene abbagliano, perché chi è abbagliato li pare vedere quello che non vede
una spianata di fiori bianchi che hanno abbagliato i miei occhi come l'apparizione di
e seguì la rivoluzione, l'aveva abbagliato. idem, 198: non lasciarti abbagliare
= comp. di abbagliare. abbagliato (part. pass, di abbagliare)
per lo splendore del quale il dragone abbagliato, si rimase di gittar fiamme.
a lo splendore, / d'occhi abbagliato, attonito di core. alfieri, iii-283
una bambina per mano, sullo sfondo abbagliato di sole delle case dell'altra riva.
fra me volgea; e ancora che abbagliato fosse il mio conoscimento, di frutto
temere forte...; e cossi abbagliato e pauroso, che ad ogne passo
ah'armonia. cesarotti, i-190: abbagliato dal liscio oltremontano, io non cesso di
ritirare lo sguardo contristato, e come abbagliato da tante piaghe. lambruschini, 1-76:
bacchelli, 3-185: pareva un ragazzo abbagliato o un vecchietto innamorato. -affascinato
; solo che tu non sii soverchiamente abbagliato di te stesso: perciò che dove
tenga in fra lo acceso e lo abbagliato è perfettissimo e diletta l'occhio, come
la particella pronom.). rimanere abbagliato. quintiliano volgar. [crusca]
, di abbarbagliare), agg. abbagliato, accecato; stordito. ariosto,
; ipnotizzato. -al figur.: abbagliato, fuorviato (da pregiudizi, da errori
, di allucinare), agg. abbagliato, abbacinato; colpito nella vista da
fughe, che lo spettatore ne rimaneva abbagliato. panzini, ii-593: il soffitto
bella, che il re grazioso ne rimase abbagliato. nievo, 187: arrossì tutta
fra me volgea; e ancora che abbagliato fosse il mio conoscimento, di frutto
, a lo splendore, / d'occhi abbagliato, attonito di core. idem,
boccaccio, v-186: or se'tu sì abbagliato che tu non t'avvegghi che,
la voce roca, gli abiti fradici, abbagliato, assordato, rimase quasi solo.
i marinai alla manovra delle vele, abbagliato dai lampi, arrischiava bordeggiate tremende come
guercio, strabico; cieco; abbagliato, allucinato. - anche al figinr.
la gran fronda, / e l'abbagliato suo senno proferse. idem, purg
ombre de'disgusti e delle malinconie, abbagliato da così splendido oggetto, lasciossi quasi
e. gadda, 5-295: guardavo, abbagliato, il mare, le squame d'
, allo splendore, / d'occhi abbagliato, attonito di core. / ma poi
su le labbra. brusoni, xxiv-889: abbagliato da così splendido oggetto, lasciossi quasi
ritirare 10 sguardo contristato, e come abbagliato da tante piaghe. [ediz
ritrarre lo sguardo conquiso, e come abbagliato da tante piaghe]. carducci,
, / sì splendida ch'ognun vi fu abbagliato. bibbia volgar., vii-612:
siete ritratto dal mondo, ma dopo averlo abbagliato con un supremo splendore di magnificenza.
minute andria vagando. -confuso, abbagliato (lo sguardo). bocchelli,
bocchelli, 12-74: egli era come abbagliato dalla parola venuta detta non sapeva come
da molti fanai subito cinto / resta abbagliato armanarico in guisa, / che de'
schiacciato dal peso di quelle carni opulente, abbagliato dal fasto, dalla luce, da
in errore. firenzuola, 236: abbagliato in quello splendor di que'ducati,
volendo disperar della natura umana, o abbagliato dai sofismi speziosi e dall'eloquenza entusiastica
, di artefatto, di fisso, di abbagliato. -impresso nella vista.
d'annunzio, i-4: l'occhio abbagliato su'molli color si riposa / e
cec- china, e pareva un ragazzo abbagliato o un vecchietto innamorato, più vizzo
delle fughe, che lo spettatore ne rimaneva abbagliato. cicognani, 9-20: un profumo
sulla città era sinistro, fumicoso e abbagliato dagli incendi. l'aria sconvolta e
montale, 3-107: un universo abbagliato dalle luci della nuova poesia imagista di
imbarbagliare), agg. ant. abbagliato, accecato. -al figur.:
2. figur. ingannato, abbindolato, abbagliato, irretito. firenzuola, 298
nelle quali trovo sempre lo stigliani infelicemente abbagliato. -in modo incomprensibile; confusamente.
potea mai sano intelletto, / occhio non abbagliato / per sì difforme aspetto, /
l'addormentato. -accecato, abbagliato, abbacinato (l'occhio).
. -per estens.: non abbagliato dal riverbero della luce (lo sguardo
e la gran fonda, / e l'abbagliato suo senno proferse. bottari, 5-38
dal peso di quelle carni opulente, abbagliato dal fasto, dalla luce, da tutta
divodi venire a te, che, abbagliato dai raggi della tua maestà, zione
. varano, 1-234: smarrito ed abbagliato e quasi cieco / fra il suono e
assai giovinetto, facile perciò a rimaner abbagliato da quell'apparenze di sublimità mefistofelica che
papa] il premio al rosselli, abbagliato da quella goffaggine di un poco d'oro
). letter. ant. rimanere abbagliato. cavalca, iv-44: subitamente
, agg. (occhiballiato). abbagliato. cavalca, iv-119: mi
di saul, schifato e sopraffatto e abbagliato dall'infame sapor nuovo della viltà.
soggiacer vinta a quelle / onde il sole abbagliato esser s'onora: / ma non
forza e di rilievo. -abbacinato, abbagliato (gli occhi). dante,
di minuti strali ch'egli ne rimane abbagliato. sergardi, 1-293: nel cappel di
invaghir lo 'ngegno, che, abbagliato dal lume di essi, veder poscia
il tasso... si trovava pure abbagliato dalla corte dei principotti estensi, che
. pirandello, 8-1109: cieco, abbagliato, come una farfalla attorno al lume
e la gran fonda, / e l'abbagliato suo senno proferse. buti, 1-754
proferse. buti, 1-754: 'l'abbagliato ', cioè ch'a- vea così
stesso baleno di bellezza che lo aveva abbagliato una sera nella stanza dove ruggivano i
animo ei fosse, si trovava pure abbagliato dalla corte dei principotti estensi, che
: gioacchino sempre pronto alla guerra, abbagliato e spinto da buonaparte, si preparava
. reflettato, agg. ant. abbagliato da riflessi lu minosi.
, a lo splendore, / d'occhi abbagliato, attonito di core. f
questi vada lumeggiando con bianco sangiovanni, abbagliato colla terretta. = da bianco
, e per la chiarezza di mario abbagliato gittoe il coltello e spaventato con tremito
crifizio, vedendosi di lontano abbagliato il padre eterno che l'aspetta.
di venire a te, che, abbagliato dai raggi della tua maestà, mi resto
19-226: un sole sfarzoso mi ha abbagliato dardeggian do i suoi raggi
una spianata di fiori bianchi che hanno abbagliato i miei occhi come l'apparizione di
, 518: mira il tutto fetonte / abbagliato e confuso, / qual fra nubi
, dalla confusione, dalle chiacchiere; abbagliato dalla luce; inebriato da un profumo
, 19-266: un sole sfarzoso mi ha abbagliato dardeggiando i suoi raggi da un viluppo
e la gran fronda, / e l'abbagliato suo senno proferse. tasso, 1-45
travisato2, agg. ant. attonito, abbagliato, semicieco (un uccello notturno)
iii-133: gioacchino sempre pronto alla guerra, abbagliato e spinto da buonaparte, si preparava
. -non vedente, accecato, abbagliato; cieco. -anche sostant.,