tue miniere / gli ori, ond'abbagli al crin gli occhi e le menti
al sol d'agosto / di vampe abbagli e sfolgori, / come il mio riso
'l contempre / sì ch'ei n'abbagli e stempre. 7. intr
, par., 25-122: perché t'abbagli / per veder cosa che qui non
chiuderai gli occhi, acciocché tu non abbagli nell'acqua. marsilio ficino, 2-137
vi-130: allor mi disse: -tu t'abbagli / nel falso immaginar, e credi
l'offesa dell'onor? così t'abbagli / del trono allo splendor?
debbo a lui d'essermi chiarito di molti abbagli presi dagli autori. monti, iv-354
annunzio, iv-1-433: uno di quelli abbagli sentimentali frequenti nei periodi di debolezza.
fossi a te rivolta / fra tanti abbagli! ma, se errai, ricadde /
quotidiana si è spesso vittime di certi abbagli, sia come attori che come spettatori,
nelle stesse inesatte valutazioni, negli stessi abbagli che si era tante volte giurato di
affaticarsi invano. sono / pigliare degli abbagli, e in che si pigliano, /
in secco che pigliano intorno a questo abbagli assai gravi. goldoni, degli abbaianti cani
sensuali. 2. rifl. prendere abbagli; ingannarsi. galileo, 3-3-498:
critica d'arte può sperare di non prendere abbagli troppo grossi e di non falsificare i
tue miniere / gli ori, ond'abbagli al crin gli occhi e le menti.
di tue miniere / gli ori, ond'abbagli al crin gli occhi e le menti
, par., 25-123: perché t'abbagli / per veder cosa, che qui
lascia da occhio umano rimirare che non abbagli senza detrimento alcuno della vista e senza
addietro, non potrà né avvertirne gli abbagli, né ammendarne i trascorsi, né usu-
noi contempre, / sicch'ei n'abbagli, e stempre, / né sian l'
si lascia da occhio umano rimirare che non abbagli senza detrimento alcuno della vista e senza
un filo sempre più sottile. più non abbagli tu, se non uccidi? /
del balconcel, per così dir, s'abbagli / nel lustro, e nel candor
nel suo giusto valore, non prendere abbagli. a. f. bertini,
gentile, a dispetto dei suoi molteplici abbagli, che testimoniano d'una frettolosità non
ed alterata la vista, riconoscono i loro abbagli. g. gozzi, 3-3-365
mai, hanno preso un'infinità d'abbagli su vari punti della loro vantata letteratura
grido universale di raro troviamo che si abbagli. n. degli albizzi, io:
... prendeva sovente dei simili abbagli. 2. raro. discorso,
edace tarlo asconda, / raggio ch'abbagli e non riluca a pieno, / giardin
importanza è che l'amore non vi abbagli la vista e non vi infraschi le parole
. -cadere in errore, prendere abbagli. giraldi cinz-io, intr.,
7. intr. figur. prendere abbagli, essere indotto in errore, travedere
par., 25-123: perché t'abbagli / per veder cosa che qui non ha
, xii-2-18: arrestiamoci ad uno degli abbagli più strani in cui, per manco
in guisa che né il timore gli abbagli né l'ardire gli rende incauti.
di tue miniere / gli ori, ond'abbagli al crin gli occhi e le
e starvi molto vicino per non prendere abbagli. allora, il modulo d'un carattere
boccaccio, vi-2io: tu t'abbagli te stesso in falsa erranza; /
. monti, v-484: fra i brutti abbagli poi della crusca nelle citazioni di quest'
al paragone * / tu vinci, abbagli, oscuri, abbatti, o nive,
, 19-23: un paese onirico vittima di abbagli metalmeccanici e velleità petrolchimiche. petroldòllaro
da stupirsi che anche gringanni e gli abbagli, che tutto dì prendono gli uomini
sono constatati, in sovrabbondanza, tali abbagli e tali errori in questi ultimi tempi
meno scabra e repellente vastità dentro gli abbagli d'un orizzonte lucidissimo. piovene, 1-
io nell'andar notando qua e là gli abbagli, ché tali a me paiono,
). cicognani, v-1-516: gli abbagli detonanti dei lampi [dei fuochi d'
filosofia razionale dovrebbero essere men vergognosi gli abbagli e quindi, poi, le ritrattazioni
gigli, 4-38: chiunque di tali abbagli e sconciamenti di vocaboli voglia venire più
sono constatati, in sovrabbondanza, tali abbagli e tali errori in questi ultimi tempi
i tronchi. ungaretti, iv-32: agli abbagli che squillano dai vetri / squadra un
muratori, cxiv-44-280j: vi trovo molti abbagli, avendo presi e pesci buoni e cattivi