marin. movimento regolare di un'imbarcazione a vela intorno al proprio asse verticale per
agiscono più delle posteriori, è costretto a fare delle abbattute maggiori o minori, per
le abbattute mura / e s'indirizza a la gran pugna in fretta.
ombre, il treno giaceva, simile a una immane bestia abbattuta, sconquassato,
, per miglior partito se ne ritornò a fiorenza. d. battoli, 9-28-3-201:
la coda; benché non rie- scisse a tirarsela su la groppa come pareva che volesse
chiuse e le cortine del letto abbattute, a pie'di quello in un canto sopra
in un canto sopra un carello si pose a sedere. d. battoli,
cagna, iii-201: e anche allora vecchi a strupo colle cappe e col candelotto,
d'annunzio, iv-1-884: voglio condurti a un'abbazia abbandonata..., bella
— 20 — altri che a cittadini romani. bottari, 2-43: si
abate cisterciense, che di lui fu rivelato a una devota persona, che avesse conseguita
abbaziale, agg. che si riferisce a un'abbazia, a un abate,
che si riferisce a un'abbazia, a un abate, o a una badessa.
abbazia, a un abate, o a una badessa. botta, 4-830:
ognuna, passando, si era inchinata a baciar la mano e l'anello abbaziale
d'annunzio, iv-2-1274: somiglia quasi a una delle mie piccole città umbre,
abbaziale e una porta munita di torricelle eguali a quel- l'una che santa barbara sorregge
serdonati, 3-3-22: le lettere dell'a, b, c, ovvero abe-
ojetti, ii-346: e invece riesco soltanto a rievocare immagini d'abbecedari infantili, ombre
, 6-107: è lo scibile messo a disposizione d'ognuno, in una specie d'
preferì abbiccì, di nuova formazione, rispetto a cui abbecedario risulta posteriore e letterario.
da quella solitudine, vediamo il mondo a traverso a un velo di poesia, che
solitudine, vediamo il mondo a traverso a un velo di poesia, che lo
. compiacersi (di qualcosa), avere a grado; giovarsene, abbellirsene.
scritta abbellire star bene a suo luogo, nel senso del giovarsi di
4: nessun sia vile e negligente / a cui abbella buon pregio seguire. dante
o così natura lascia / poi fare a voi, secondo che v'abbella. cino
conv., ii-vi-10: seguito io, a la preghiera fatta de l'audienza,
nuove cose. soderini, 1-189: a fregiar di pregevoli abbellimenti le fabbriche,
... egli tutta la consacrò a dio nell'abbellimento e fabrica della chiesa
in apparenza, così realmente simili e collegati a quei della nave maggiore, seguitavano gli
de'migliori pittori... fecero opere a fresco. rajberti, 1-147: tanti
non è altro che uno frequente pensiero a questa nuova donna commendare e abbellire.
star vèr voi vorrìa, / ch'a tutto 'l mondo siete santa e bona.
disse: « roderigo, io sono venuto a trovarti... ».
più o meno, s'intende, a seconda della sua interna passione.
sua natura, / per farsi grato a lei ne'suoi tormenti / s'abbellia,
colui si abbellisse del mio, andai a poco a poco deteriorando... il
abbellisse del mio, andai a poco a poco deteriorando... il componimento.
alcuna cosa, diciamo comunemente per prenderne a scelta e in abbondanza, o come meglio
boiardo, ii-28-27: dardi e saette cadono a gran folta, / abenché la più
appartenere alla toscana il mare adriatico, a cagione che vi si vanno a scaricare
, a cagione che vi si vanno a scaricare alcuni fiumi nati nelle di lei alpi
/ d'una corona, del convito a parte / esser può nondimeno. fil
basta il dire benché. però se a qualcuno piace, se lo confetti a suo
se a qualcuno piace, se lo confetti a suo senno, e tutti pari.
burchiello, 136: rosei, per rimbeccarti a fronte a fronte, / di rime
136: rosei, per rimbeccarti a fronte a fronte, / di rime e versi
presa dell'acqua potabile da un comune getto a rubinetto. abbeverare, tr. (
trovarono... con poca compagnia a una fontana, ove abbeverarono loro e i
destrier. verga, ii-354: tornava a supplicare la moglie, prendendola colle buone,
di medicine. d'annunzio, ii-596: a pie'del celio infrequente, / sotto
sulla croce. cinelli, 3-96: stava a sedere sulla conca dove abbeverava le bestie
dove si abbeveravano, concepivano agnellini pezzati a divisa di più colori. panzini, iii-296
colori. panzini, iii-296: vengono a vedere questa fonte dove si abbeveravano i
abbevera, / arianna, mio nume, a te consacro / il tino. mazzini
giacomo, i-426: continuando la luce a mostrare quelle cose, la breve navata
navata del tempio anch'ella se ne abbeverò a poco a poco tutta quanta. d'
anch'ella se ne abbeverò a poco a poco tutta quanta. d'annunzio, v-1-746
arsura che mi strazia / s'abbeverò a gran sorsi alla tua fonte. linati,
quella giovinezza, abbeverarsi di lei sino a essersi cambiato tutto il sangue nelle
, 2-102: e tardi usciti / a unire la mia veglia al tuo profondo /
li riceve, i porcospini / s'abbeverano a un filo di pietà.
dissetare. luogo ove gli animali vanno a dissetarsi. negri, 2-1016: hanno
le gole de'suoi, aveva cominciato a porger il bicchiere ai curiosi. costoro
sono poco abbondanti. il grano stenta a germinare. l'acque fanno infrascare i
bottiglia). fioretti, 1-160: a me parea fare villanìa, portare l'acqua
fare villanìa, portare l'acqua abbeverata a quelli santi monaci. 4.
liquefatto. balducci-pegolotti, i-343: abbia a mente... di non mettervi
sciacquio fievole: un lieve suono simile a quello che producono nell'abbeveratoio gli animali
: l'abbeveratoio delle bestie si trovava a poca distanza. esso consisteva in una
ferro infissa in un parapetto di pietre a secco. sinisgalli, 4-113: un lungo
abbi (a bi), sm. ant. abbicci
. abbiadare, tr. mettere a biada (i cavalli).
... era divenuto inabile a pascere i cavalli; perloché essi consigliarono di
mandargli indietro ad aderbarsi ed abbiadarsi a gazolo. = deriv. da
mese [di giugno] si cominciano a segare, abbicare o abbarcare i grani,
ne'luoghi maremmani / già gli uomini cominciano a segare. / e in alcuna contrada
rifl. ammucchiarsi, ammonticchiarsi; restringersi a forma di mucchio; attaccarsi, abbarbicarsi.
., 9-78: come le rane innanzi a la nemica / biscia per l'acqua
abbicare), agg. ammucchiato (a forma di bica). landino
targioni tozzetti, 1-209: quando siano a tiro [il grano, le biade
possibile, e di poi si tengono a stagionare abbicati accanto alle case de'contadini
abicì; ant. anche separato: a bi ci oppure a b c; dial
anche separato: a bi ci oppure a b c; dial. abbeccé),
molti idioti, che non saprebbero l'a. b. c., e vorrebbero
6-5 (117): « giotto, a che ora, venendo di qua alla
mondo, come tu se'? ». a cui giotto prestamente rispose: « messere
egli si par bene che voi siete stato a bologna...; e ancora
. crescenzi volgar., 6-1: a dover trattare degli orti... e
dirò mischiatamente, secondo l'ordine dell'a, b, c, di quelle
paruto di porre ridotti per ordine dell'a b c. l. salviati, ii-i-
che i fiorentini dicono abbiccì, ovvero a bi ci, gli aretini lo dicono abbeccè
antica pronunzia de'latini era più simile a quella degli aretini; imperocché i latini
della penna per sempre, o di ricominciare a scrivere l'abbiccì con la sinistra,
abbia pratica dell'abbiccì, la porta a un altro dotto di quel calibro,
i-79: i libri d'euclide son l'a b c della filosofia. nievo,
assai; / ed era abbiente, oltre a nobile e bello. targioni tozzetti,
, stabili o mobili, per contrapposto a chi nulla ha, dicevansi abbienti, e
3-111: la guerra ha messo a regime anche le famiglie abbienti.
i-268: gli abbigliamenti vistosi danno risalto a un bell'aspetto. [sostituito da]
ove impiega da un'ora e mezzo a due ore per l'abbigliamento della mattina
abbigliamento di quanto una donna normale potesse a quel tempo portare, e non era poca
xv-56: è impossibile che i depositi continuino a mancare di abbigliamento. 4
credo che ad ognuno sia licito vestirsi a modo suo. firenzuola, 574: ancorché
panzini, iii-174: smettete di abbigliarvi a quel modo, ché siete di derisione presso
= dal fr. habiller 4 mettere a punto, ornare, vestire '(
aperta e a naso ritto, che incominciava a dar dei lunghi: « ah!
ah!... » di sollievo a quella pioggia refrigerante dopo il terrore del
. idem, i-637: si volse a lui di scatto: -dimenticare l'amore:
assalito da quel contagio m'ero messo a ridere: « ah! ah! ah
poi menava le mani con accanimento, a mo'di uno che l'avesse con
un sentimento di dolore (talora unito a un atteggiamento di pietà, di preghiera
or è stagion de doler tanto / a ciascun om che ben ama ragione.
: ahi, quanti piccioli figliuoli ho a nutricare! francesco da barberino, 2
! che duro cuore converrebbe avere, a ricontrare tanta crudeltade e tanta furia e
, ma tu allor più mi 'informe / a seguir d'una fera che mi strugge
): di fervente ira accesa, cominciò a parlare: -ahi quanto è misera la
., 1-59: ahi come poco a sé creder uom degge! sannazaro, 10-170
ucciso! io vo'novella / chiederne a que'pastor che colà veggio. idem
. idem, 43: ahi! forse a tanto strazio / cadde lo spirto anelo
: correva allora allo specchio... a farmi bello anch'io, ma ahimè
condizioni, ahimè, il tempo seguitò a correre. montale, 1-39: ahimè,
acque), adibito alla trebbiatura (a mano o con gli animali) e
fare l'aia, spianavi il terreno non a piano, ma corretto così leggiermente,
così cavano costoro i ragionamenti di bocca a colui che li cominciò, e dicono
le mature ariste. monti, 13-755: a quella guisa / che per l'aia
arido legume. manzoni, 889: andate a trovarlo sull'aia [il contadino]
[il contadino], quando ha davanti a sé, ridotto in un bel mucchio
dossi, 14: si trastullava anche lei a battagliare sull'aia gettàndomi bracciate e bracciate
aia che sbian cava davanti a un cascinale, c'era una moltitudine di
spazi dell'aie o porche dove si hanno a seminare o trapiantar l'erbe dell'orto
l'erbe dell'orto, col solco intorno a loro un po'larghetto. 3
di aiace e qualunque altro è più bello a riguardare: e di tanti colori è
ucciso per il dolore di essere stato posposto a ulisse nella gara per l'aggiudicazione delle
aiato, stare aiato: andare a zonzo, girovagare; stare senza far
poterla vedere. varchi, v-44: andare a zonzo o vero aione, o
dove andarsi. berchet, 405: tutte a gara le nobili donne /..
spirito dell'aria, angelo restato a mezza via fra il cielo e la terra
procionidi, detto panda gigante, simile a un pic colo orso bianco
da « quidam florentinus nomine castra * era a scherno e parodia del linguaggio marchigiano
questa nostra italia. bartolini, 12-99: a luna di gennaio / già si risveglia
. nell'espressione andare aióni: andare a zonzo. varchi, v-44:
. varchi, v-44: andare a zonzo o vero aione o vero aiato
coespitosa, ecc.), coltivata a scopo ornamentale per la sottile eleganza delle
la sottile eleganza delle sue foglie, spesso a ciuffi molto folti; cfr. ghingola
lettere un'immagine che gli somiglia, somiglia a lui, alle sue inclinazioni, a
a lui, alle sue inclinazioni, a suoi tic. è forse una macchina?
], serrando e disserrando una chiave a morsa regola il flusso dell'acqua,.
ripreso l'aire, ma stentando, interrompendosi a tratti, faticosamente. cicognani, 2-95
supremo e un urto rabbioso, riuscì a far traballare il chicco, il quale
il quale, preso l'aire, andò a finire quasi nel buco. papini,
nel buco. papini, 8-77: a quanti paradossi abbiamo dato l'aire e
quanti paradossi abbiamo dato l'aire e a quante saette abbiamo limato la punta! viani
aire. = dalla locuz. a ire. aire, v.
con gambe sottili, il collo a forma di esse maiuscola, il
perché era di gran lena e saliva fin a le stelle, fusse lasciato dietro a
a le stelle, fusse lasciato dietro a l'aerone. il che fatto, l'
aerone cominciò ad alzarsi ed il falcone a seguitarlo gagliardamente. berni, 13-26
anitra o airone / qual grave sasso a piombo giù cadeva. baldi, 3 7
, i-319: quindi tornava con indolenza a stendere le sue gambe di airone. beltramelli
impenetrabile, remigavano con l'ali aperte a fior d'acqua sollevando un gocciolio di
aironi cenerini. idem, 2-213: e a stormi, trasportati dalle nuvole, /
, / angeli lenti calano gli aironi / a riempire di nidi i freschi giunchi.
. idem, 3-167: vedrete alzarsi a volo / mestamente l'airone cenerino / del
stivaletti così alti da far quasi pensare a un airone. bacchetti, i-ii-ioi
appena nato. buzzati, 1-92: cominciarono a staccarsi nuvole bianche a forma di airone
1-92: cominciarono a staccarsi nuvole bianche a forma di airone naviganti per gli spazi
/ portava, e ne la treccia a destra mano / un mazzo d'aironi
destra mano / un mazzo d'aironi a la bizzarra. d'annunzio, iv-2-930:
larga falda ornata dall'airone bianco a lunghe piume tremule. frocchia, 414:
... le faceva somigliare il capo a una fresca fontanella »). la
/ membrando ch'èi te, bella, a mio brazo. petrarca, 327-7:
. petrarca, 327-7: i'chieggio a morte incontra morte aita, / di
la natura... essere sollecita a provedere che ogni cosa procreata si conservi et
ell'è uscita indi riceva nudrimento et aito a perseverare in vita et a produrre le
et aito a perseverare in vita et a produrre le sùe utilitati in luce. lorenzo
e con rapiti armenti / aita porse a l'affamate genti. idem,
, e si rimette / de'medicanti a la discreta aita. marino, 317:
discreta aita. marino, 317: rivolta a l'arenosa sponda / chiama la madre
voce indarno, / e chiede indarno a le compagne aita. idem, 349:
è al fin rapita, / e portata a gran corso / del ferrugineo carro,
/ non sa se non piangendo / a le compagne dee chiedere aita. idem,
aita. battista, iii-392: io cerco a lei, ed ella al cielo aita
apprende aita. metastasio, i-52: a questo eccesso è giunta / la mia sorte
sorte tiranna: / deggio chiedere aita a chi m'inganna. alfieri,
porgeranno aita! leopardi, 2-126: a stranieri ed empi / nostra patria vedendo ancella
133: e nulla aita / veggo a mia gente che tra via pur cade.
dicesse e da le aurate volte / a lei l'impietosita eco rispose. d'annunzio
vedete... la serva correre a quel richiamo e in vista della scena
anche atante). robusto e slanciato a un tempo; pieno di vigore,
37-3: sì è debile il filo a cui s'attene / la gravosa mia vita
aita / ella fia tosto di suo corso a riva. idem, 53-97:
vengono al letto della fanciulla per aitarla a vestire. tasso, 4-62: per questa
dico quel ch'è nel core, / a pena del parlar di lor s'aita
. salvini, 16-590: venne venere a marte aitatrice. idem, 16-612:
. idem, 22-117: ma andiamo a lavare al far dell'alba, /
. aitèlla, sf. vitigno a uva nera (coltivato nel
ancor tesi, brillavan le foglie rosseggianti a varie tinte; e la terra lavorata
54): nei vigneti... a varie tinte; e le aiuole lavorate
casa si apriva un grande giardino posto a solatio, dove la dura terra portava
, tutte piante « distinte » con a mostra... il cartellino giallo scritto
. stuparich, 5-321: le aiole tirate a filo, curatissime, eran tutte ricciute
[la terra] una piccola cosa a comparazione de'cieli, de'quali è
terra, che una picciola aiuola parea a comparazione di quella immensità di spazio che
stava davanti agli occhi, non potei fare a meno di non ghignare un pochetto.
giardino della pigna e il giardino quadrato a aioioni secenteschi. = lat
lievano in alto, né si chinano a terra quando si tira la corda,
corda, ma stanno alte, congiunte insieme a modo d'una capanna.
aiuolo il priore oca, andando spesso berto a bere di quel vino con lui.
. idem, 174-58: io voglio andare a tirare l'aiuolo a cinquanta fiorini.
io voglio andare a tirare l'aiuolo a cinquanta fiorini. cantari, 99: e
non credette mai / esser piantato così a piuolo. lippi, 9-27: e gli
/ o col ferirlo, o col tirarlo a basso. g. gozzi,
e qui si stava tirando l'aiuolo or a questo ora a quello con le sue
tirando l'aiuolo or a questo ora a quello con le sue predizioni. -tirare
con le sue predizioni. -tirare vaiuòlo a una chiosa: non lasciarsi sfuggire o
; / ch'io tirerei l'aiuolo a una chiosa. 3. disus
grazia, per la quale diventino suggetti a dio. segneri, iii-3-212: oltre
poco dinanzi avea fatto ciò che appartiene a uomo sano e aiutante. ariosto,
con funzione di segretario del comandante. a ogni comando di reggimento è assegnato un
) come aiutante maggiore in prima', a ogni comando di battaglione o gruppo equivalente
di mosca, aveva passata la beresina a guazzo e non sui ponti. carducci
il maresciallo di campo, che corrisponde a un di presso al grado di brigadiere
vascello o di fregata, il quale è a disposizione del maggior generale di marina.
nostro sindaco: -sua maestà la invita a colazione. c. e. gadda,
sarà grande se m'aiuti, / e a me ricco dono, / tanto quanto
con la soma, non l'aiuterebbero a rilevare. cino, iv-261 (145-4
(433): molto meglio è a confortarti e pensare d'aiutare con orazioni
che per debita ragione si. mettono a non strabocchevoli pericoli e lasciano perire chi
quelli che de le tue tribolazioni si reca a sé parte, e aiutatele portare.
ad essere semente di quelli che hanno a venire. sannazaro, 482: intento a
a venire. sannazaro, 482: intento a fare una sua picciola gabbia di paglia
deve essere istromento del legislatore ed aiutarlo a drizzare il mondo a ben vivere mediante
legislatore ed aiutarlo a drizzare il mondo a ben vivere mediante il diletto del sacro poema
effetto di porli in moto e aiutarli a recarsi dove riescono più utili. alvaro,
panico di una strage, furono aiutati a mettersi in salvo a trani. silone,
, furono aiutati a mettersi in salvo a trani. silone, 5-52: mio
col suono delle trombe aiuta la paura a coloro che usato non l'hanno.
soddoma 'gridando, / rimproverando a sé, com'hai udito, / ed
numero di pecunia si ne tolse, che a certo tempo aiutò la povertade. guittone
idem, 9-68 (21): va a le porte d'arezzo, / canzon
d'arezzo, / canzon, e a lei dì quale / spera m'aiuta e
che ritrae dal vivo: e avendo appreso a discemere dove il naturale...
aiutare altrui, e poco per aiutare a noi medesimi. 6. rifl
/ poscia mi sforzo, ché mi voglio a tare; / e cosi smorto,
, d'onne valore voto, / vegno a vedervi, credendo guerire. idem,
tutto che fosse debolissimo pur s'aiutava a onorarlo. castiglione, 241: voglio che
solo. idem, i-412: stava a sedere sul letto, appoggiata ai guanciali
baldini, 4-129: ecco la pipa a lunga portata... con la quale
... con la quale s'aiutava a sognare quei suoi strani sogni.
, disse: - io fo boto a dio d'aiutarmene al sindacato 1
periglio passa, / batte con l'ala a stormo le campane: / o popolo
,... che tu sia a me favorevole aiutatore. idem, dee.
quasi uno angelo, cioè che li metta a molta stretta dieta. idem, 417
savesse alcuna cosa... ch'a ciò vi porgesse aiuto, e debbo e
: l'aiuto de li dei non viene a coloro che vogliono vìvare come le femmine
aiuto e favore de'napoletani, fece comandare a tutti i cavalieri di nido e di
abbandonerò. idem, i-168: di sicuramente a me quale sia la cagione della tua
. cellini, 2-65 (416): a queste mie parole il duca mi diceva
poter procedere avanti. marino, 7-16: a quest'opra lor serve d'aiuto /
, / sottil così che si distingue a pena / se sia filo o sia nervo
una favola, imperocché sovente la menzogna a tempo usata porge aiuto non piccolo a
a tempo usata porge aiuto non piccolo a bené intendere il vero. algarotti,
statua non avessero dinanzi per modello; simili a quei letterati... che senza
giugnere, come feci al possibile, a comprendere gli ottimi e perniziosi libri che escono
lingua parlata e da parlarsi, aggiungendo a schiarimento ed aiuto alcune brevi dichiarazioni e
4. somma di denaro elargita a chi è in necessità; sussidio.
alla chiesa] grandi indulgenze e perdonanze, a chi vi facesse aiuto e limosina.
, 2-123: poco più su, a metà circa della figura distesa, l'
e una facilità di operare grandissima, a cui venne in aiuto la coltura della dottrina
compagni, 1-20: inanimò molti giovani contro a lui, i quali gli promisono essere
e stracciatigli tutti,... cominciò a gridar forte: -aiuto aiuto, che
cacciò la prima, e tuttavia fuggendo cominciò a gridare: « aiuto! aiuto!
... e... cominciarono a salire sopra esse, e aveano già
, e aveano già i loro aiutori a piede. s. bonaventura volgar.,
., 3-162: gridiamo in fortezza a dio de'profondi peccati, acciò che
, sì vi cadde dentro; quelli cominciò a gridare aiutorio... levossi questa
conv., iv-11-2: domando aiutorio a quella cosa che più aiutare mi può
che più aiutare mi può, cioè a la veritade. idem, conv.,
. idem, conv., iv-iv-i: a la quale [vita felice] nullo
vita felice] nullo per sé è sufficiente a venire sanza l'aiutorio d'alcuno,
l'uomo abbisogna di molte cose, a le quali uno solo satisfare non può
: deh! che altro è rimaso a noi che possiamo chiamare in nostro aiutorio?
.. siamo in sul campo presso a cinque miglia a piacenza, e col detto
in sul campo presso a cinque miglia a piacenza, e col detto divino aiutorio
di lunge dalla umiltà: e perché attribuisce a sé la forza dell'opera propria,
, e ch'elli non ha bisogno a reggere il mondo d'alcuni aiutori di
: negare non dovemo lo nostro aiutorio a quelli che 'l domandano degnamente. crescenzi volgar
4-11: quando adunque il germoglio comincerà a crescere, con aiutorio di canne ovvero di
, imperocché cavatone il sugo e datone a bere, dona sommo aiutorio contra i serpenti
. scala del paradiso, 249: a noi è buono aiutorio il ciliccio,
lo giacere in terra, stare tutta notte a vegghiare, patire fame e sete.
di cristo, 1-23-5: meglio è a te provedere alla salute tua...
nella città e nel foro erano aizzamenti a guerra civile. slataper, 1-44:
l'ora di farsi grandi, l'aizavano a farsi vivo, mostrare il dente.
loro tra quella, si sarebber trovati a sua discrezione, dopo averla aizzata.
non avevano cessato di aizzare gli animi a nuove sedizioni con discorsi arditi e artificiosi
uomini l'un coll'altro, non provocandosi a ira, o a danni reciproci,
altro, non provocandosi a ira, o a danni reciproci, ma anco per ruzzare
chiasso. s'aizzano ragazzi tra loro a strepitare, a fare impertinenze in iscuola
s'aizzano ragazzi tra loro a strepitare, a fare impertinenze in iscuola. nievo,
esempio, e non aizzavano il prossimo a quel peccataccio turco e scomunicato che è
idem, iv-2-1007: il fratello la trasse a sé con uno di quei gesti quasi
tombari, 1-82: ma un pensiero, a vampate, le bruciava dentro, come
: tu vai l'innocenti bestie davanti a te cacciando, e nelle loro interiora metti
della siepe e aizzava poi le pecore a seguirlo. pratolini, 2-47: egli
come il gatto che aizza il topo a fuggire toccandolo con la zampina e subito
cani all * erta: incitare qualcuno a un'impresa in cui non lo si vuole
disse il notaio: vorre'n'andassimo a letto: lo che disse stimando con
ne portan l'ali / nel freddo tempo a schiera larga e piena. idem,
della schiera ov'è dido, / a noi venendo per l'aere maligno,
: indi rupper la rota, ed a fuggirsi / ali sembrar le gambe loro
, / con l'ali aperte ed a calare intesa. idem, purg.,
124: alie d'avoltoio si vendono a uccello, cioè 2 alie e 1 coda
2-365: quando tale uccello si volterà a destra o a sinistra, esso distenderà la
tale uccello si volterà a destra o a sinistra, esso distenderà la destra 0
somma d'aria e per conseguenza viene a scontrarsi in maggiore resistenzia, onde più
: perché l'alie son più veloce a priemere l'aria che l'aria a fuggire
veloce a priemere l'aria che l'aria a fuggire di sotto l'alie, l'
sopra alli canti dello esercito, posti a similitudine di due alie a uno corpo.
, posti a similitudine di due alie a uno corpo. olina, i-260:
bianchiccio. menzini, i-294: ed a i lavori le compagne appella, /
giorno, i-494: mille d'intorno a lui volano odori, / che a le
intorno a lui volano odori, / che a le varie manteche ama rapire / l'
che per ali hanno rapito quattro petali a una rosa di neve. negri,
d'una fronda o su un'alga a fior dell'acqua. le diresti boccioli di
, polvere di gemma; e si mettono a svolicchiare, stancandosi subito, posandosi,
svolicchiare, stancandosi subito, posandosi, a intermittenze. chiesa, 1-101: cantavano
altissime nel sole / l'argentee voci, a turbini, a riprese. deledda,
/ l'argentee voci, a turbini, a riprese. deledda, ii-733: la
il mio dolore / d'uomo giunto a un confine. onofri, 34: tra
inf., 21-33: e vidi dietro a noi un diavol nero /...
sapea che bianco, e di sotto / a poco a poco un altro a lui
bianco, e di sotto / a poco a poco un altro a lui uscio.
/ a poco a poco un altro a lui uscio. / lo mio maestro ancor
. idem, purg., 12-91: a noi venia la creatura bella,
fatta l'orazione, gli parve cominciare a mettere alie; di che, egli
/ forte le scosse, e giù calossi a piombo, / tutto serrato nelle sacre
, 7-626: ratto su le fosc'ali a l'aura alzossi. tasso, 1-14
: amor nascente ha corte l'ale: a pena / può su tenerle, e
può su tenerle, e non le spiega a volo. marino, 373: quell'
. 3. figur.: a indicare rapidità, levità, agile grazia
aprir l'ali / potean le mani a spendere. idem, par., 22-105
, 22-105: la dolce donna dietro a lor mi pinse / con un sol cenno
vile; / con queste alzato vengo a dire or cose, / ch'ho portate
idem, 264-6: mille fiate ho chieste a dio quell'ale / co le quai
idem, 2-151: attribuisce due ali a la anima, con le quali a le
ali a la anima, con le quali a le sublimi cose voli. di queste
investigazione con la quale la mente continuo a la verità si sforza: la altra
animi e con celerità gli fa andare a trovare sempre la persona amata. imitazione
/ questa con l'ali sue trapassa a volo / non pur de l'aria
pensier degnando ali prestarmi / m'innalzi a quanto a noi si aggira intorno.
ali prestarmi / m'innalzi a quanto a noi si aggira intorno. foscolo,
: con l'ali de la mente a lei / appressarmi tentai. tommaseo, 1-148
ali de la vita anco s'aderge / a te l'anima mia. idem,
idea. idem, 926: schiudetevi a gli amori, o cuori giovani; /
amori, o cuori giovani; / impennatevi a i sogni, ali de l'anime
, ali de l'anime; / irrompete a la guerra, o desii torbidi.
vaia della sventura, ecc.: a significare una presenza fatale. tasso,
/ benignamente fu'da lui ricolto. / a quella foce ha elli or dritta l'
e sanza nocchi / da spander l'ale a borea in mezo tonde. carducci,
un'impertinente insistenza, squadrandomi da capo a piedi. gli scolari si toccarono a pena
capo a piedi. gli scolari si toccarono a pena l'ala del cappello, gli
meno. idem, ii-35: venne a sedere fra noi un vecchietto segaligno e
316: volgevano [le sorelle] a quando a quando il soave volto,
: volgevano [le sorelle] a quando a quando il soave volto, ombrato dall'
. fracchia, 265: nel viso a metà nascosto dall'ala del cappello trapunto di
1035: grandi cappelli neri di feltro a cupola bassa e ad ali spioventi.
destra e ala sinistra (non rispetto a chi guarda, ma rispetto all'edificio
, ma rispetto all'edificio), a completamento del corpo centrale.
un altr'ordine di gradi, che a poco a poco allargandosi si sporgeva a
altr'ordine di gradi, che a poco a poco allargandosi si sporgeva a formare due
a poco a poco allargandosi si sporgeva a formare due ale all'altare. baldinucci,
pellico, 86: nella casa più vicina a me, ch'era un'ala del
allinearsi di fronte, per fare onore a chi passa o per contenere la ressa
, / riti- riamei in disparte. a. a dimari, 1-128: signora sposa
riti- riamei in disparte. a. a dimari, 1-128: signora sposa,
2-290: subito ch'egli ebbe posto piede a terra, s'avanzarono alcuni de'suoi
, s'avanzarono alcuni de'suoi servidori a spazzare la strada per dove aveva a
a spazzare la strada per dove aveva a passare, e a far fare ala alla
per dove aveva a passare, e a far fare ala alla gente con grandi
, non date impaccio, / ma statemi a sentire attentamente. l. a dimari
statemi a sentire attentamente. l. a dimari, 128: sovente al corso in
cocchio appare / fastosa donna, ed ala a lei davanti / s'odon d'intorno
: al fermarsi della carrozza, davanti a quelle mura, davanti a quella porta
, davanti a quelle mura, davanti a quella porta, il cuore si strinse ancor
porta, il cuore si strinse ancor più a gertrude. si smontò tra due ale
quegli occhi addosso alla poveretta l'obbligavano a studiar continuamente il suo contegno. idem
in due ali, alcuni poliziotti che tenevano a freno i curiosi. paolieri, 2-222
al figur. magalotti, 21-24: a guisa che noi veggiamo tacque da ogni
12. aeron. parte laterale (a destra e a sinistra) di un
aeron. parte laterale (a destra e a sinistra) di un aeroplano, destinata
sinistra) di un aeroplano, destinata a sviluppare un'azione aerodinamica capace di sostenere
, d'amore, che gli servirà stanotte a riparar la testina ripiegata nel sonno.
ruote, delle gualchiere, nei mulini a vento, ecc.). v.
, comparirono due grandissime colubrine in mezzo a loro, le quali tirando, e galoppando
bentivoglio, 4-417: doveva servir grandemente a romper il primo... impeto [
... quell'ala dei moschettieri a piedi, che fiancheggiava dal lato di
dal lato di fuori la gente regia a cavallo. dottori, 1-350: sta mercurio
ala diritta solamente osservatrice; pronta meno a combattere che a ritirarsi. idem, iii-229
osservatrice; pronta meno a combattere che a ritirarsi. idem, iii-229: si
cotant'ale / m'inpennò la paura a i piè fugaci, / ch'ei non
. ojetti, i-217: suonava a capo chino, il lungo mento quasi sul
., 22-115: disse [alichin] a lui: « se tu ti cali
spanda. ariosto, 18-137: quindi a un greco-levante spiegò ogni ala, /
ala, / volando da man destra a cipro intorno. -trar d'ale
vali, / che qual vuol grazia ed a te non ricorre, / sua disianza
l'alucce sgomente, / erra sempre a la sorte del suo tenero volo? marotta
da filosofo, e con un cappellaccio a uso di alaccie di pavone. manzoni,
con cui si abbassa alabardato, agg. a forma d'alabarda. la vela
nella discesa (dal comando: ala a basso!). -ala a
a basso!). -ala a bordo: cima che collega alla nave
nave una zattera o scialuppa per issarla a bordo (dal comando: ala a
a bordo (dal comando: ala a bordo!). -ala a terra
ala a bordo!). -ala a terra: cima per tirare da bordo una
, una lancia (dal comando: ala a terra!). -deriv.
un ferro di varia foggia (a lancia, a punta e a taglio insieme
varia foggia (a lancia, a punta e a taglio insieme, a
foggia (a lancia, a punta e a taglio insieme, a mezzaluna):
, a punta e a taglio insieme, a mezzaluna): tipica delle milizie svizzere
dui stessero di sotto armati con alabarde, a fine che se il giovine gli scappava
egli ha imparata ed esercita, qualor lavora a suo modo, fa le alabarde e
accosti in qua, io sarò il primo a spezzarti questa alabarda in su la testa
il comitato... autorizzò i distretti a far fabbricare picche e alabarde e
onore. -per estens. qualsiasi ferro a forma di alabarda. deledda, ii-884
barde armate di lor corsaletti e morioni a tre per fila o a cinque
morioni a tre per fila o a cinque, conforme alla compagnia grossa o piccola
. locuz. appoggiare l'alabarda: mangiare a spese altrui. lippi, 9-48
anch'egli appoggi, / staffieri attorno a ricercar si manda. magalotti, 9-1-134:
il sangue, in quel garbuglio audace / a lei pur non si bada.
— bot. foglia alabardata: a forma di freccia, con gli angoli
uno de'quali era alabardiere della guardia a piede. targioni tozzetti, 12- 12-22
. « largo, largo, figliuoli: a casa, a casa; fate luogo
largo, figliuoli: a casa, a casa; fate luogo al capitano di giustizia
bontempelli, 9-111: i miei alabardieri vadano a sgomberare le anticamere perché per oggi non
ho ucciso otone ». e galba a lui: « compagno, chi te l'
gran fiamma rossa de'capelli si spartiva a incorniciare la grazia del pallido viso alabastrino
sulla spalla, e nelle loro mani a coppa / alcunché di flammeo, ma di
raggio che la croce mettea, trascorse a similitudine di foco dietro all'alabastro. e
diafano e trasparente. et io vidi a roma, ne'tempi de eugenio quarto,
transparente, come se una parte fussi a modo d'alabastro e alcuna altra a
a modo d'alabastro e alcuna altra a modo di cristallo o vetro. ariosto,
bartoli [alberti], 7-12: a le finestre de'tempii usavano porre in
alabastro trasparenti, che fussino gagliarde contro a le brinate e contro a'venti.
e s'apre con fessure, e non a pezzetti. idem [plinio],
. l'imagine dell'alabastro, che a un lume interno s'indori, bastava
un lume interno s'indori, bastava a rendere soltanto una minima parte della divina
, / celiar fatto di smalto / a foggia d'angue attorto. ciro di pers
le facce dei convitati sono alabastri trasparenti a fiamma e a luci interiori; giovani
convitati sono alabastri trasparenti a fiamma e a luci interiori; giovani e vecchi sembrano
nel quale era unguento. e posesi dietro a iesù, a lato alli piedi suoi
. e posesi dietro a iesù, a lato alli piedi suoi: e colle sue
piedi suoi: e colle sue lacrime cominciò a bagnare li piedi di iesù, e
donna] com'egli [gesù] era a tavola in casa del fariseo, recò
idem, 844: alacre, industre, a la sua terza vita / ella [
palagio nettunio. panzini, ii-206: a fissarla [la macchina] lungamente, sembra
. isidoro, 10-6: « alacer, a velocitate et cursu, quasi diceret aliger
cammino delle scoperte, ha dovuto soffermarsi a investigare di nuovo il passato. verga
, il dì e la notte, a tutte le guardie a tutte le fazioni militari
la notte, a tutte le guardie a tutte le fazioni militari. segneri, ii-i
? giordani, ii-47: si sforzi a prendersi dell'occupazione e del divertimento il
, 17 (293): seguitando a andare avanti, e allungando il passo,
con più impazienza che voglia, cominciò a veder tra le macchie qualche albero sparso
mancava il coraggio e l'alacrità necessaria a questa impresa. nievo, 186:
piegata un momento rizzossi con miglior lena a ripigliare il comando. de marchi,
studio. palazzeschi, i-323: seguitavo a ravviare con alacrità certe carte sparse sopra
e una notte », che, grazie a una lampada magica di cui viene
baretti, i-205: ho provocato a venirmi intorno per po tergli
di guerra. panzini, i-698: vicino a me è niche, la vittoria,
risalto una capigliatura lucida e nera. a quegli alalà, degni di un capitano
i-117: dritti sui remi, pronti a gridare il vecchio urrà o il nuovo alalà
con venchi per le zampe e trascinavano a casa. 2. assunto dal
101: da poco sul corso è passato a volo un messo infernale / tra un
mistico acceso / e pavesato di croci a uncino l'ha preso e inghiottito.
allacciatura di abiti formata da un cordoncino a cappio applicato su una parte e da
e da un bottone (per lo più a forma di ghianda) sull'altro;
, con alamari di ricamo d'argento. a. segni, 2-187: avevano in
altro, che vi è come tessuto a mano, coll'ago. gli alamari hanno
guizzata, giravolta ', da embarder, a sua volta dal pro- venz. embardd
da coperchio e raccoglie i vapori, a cui s'innesta il serpentino, tubo
cui s'innesta il serpentino, tubo a spirale, che sta immerso nel refrigerante,
della porta, i-12: il cappello a forma dell'alambicco abbia il suo canal
moretti, i-423: sopra un tavolino a due piani di cristallo vasetti, tubetti,
4 vaso per distillare ', che, a sua volta, deriva dal gr.
alambicco è un neol. scient. rispetto a lambicco (v.). dal
sua presenza 11 fece morire e dilacerare a quelli. fazio, iii-17-58: segugi
lui si lagni. marino, 19-222: a dio, cari molossi e fidi alani
11-71: il mercato dei ragazzi schiavi a benevento ha suscitato fra le altre questioni
galano, significa soltanto colui che lavora a pari e patta, da uguale:
.. che... infino a tutte le masserizie di cucina erano d'ariento
265: si chinò su gli alari a ravvivare il fuoco, aggiungendo altre legne
: un vecchio stanco / dorme accanto a un alare. -per estens. cavalletto
un alare. -per estens. cavalletto a foggia di alare. vasari, i-139
alare3, tr. marin. tirare a sé mediante un canapo (un cavo
una cima, ecc.); trarre a secco un'imbarcazione (v. alaggio
un'ancora di prua, alando sulla quale a forza d'argano, mollati gli ormeggi
verga, 3-17: ci pensavano sempre [a 'ntoni]... quando si
nel sec. xii): * tirare a forza di braccia, di corde '
si difen dono et attaccano a colpi di becco, d'alate e d'
, d'alate e d'ugnate. a làtere, locuz. lat. a fianco
a làtere, locuz. lat. a fianco. -eccles. legato a
a fianco. -eccles. legato a làtere: cardinale inviato come legato pontificio
làtere: cardinale inviato come legato pontificio a svolgere missioni di particolare gravità e delicatezza
2. dir. giudice, consigliere a làtere: magistrato che, affiancato al
verdastri, dall'odore melato; frutto a drupa, rosso, con tre noccioli.
, / e da i labbri, che a pena ella movea, / un'alata
il mondo; e va dietro ed a i lati, / maravigliando, essercito
. foscolo, gr., ii-253: a quanti alati / godon l'erbe del
volo breve: simili, alcuni, a foglie che il vento stacchi dagli alberi
58: un soffio lieto d'alati / a verde lume discorde: / il mare
fervide penne / innanzi vola, indi a spronarmi viene. manzoni, 3: lieve
. bot. di organi con sottili espansioni a forma di ala. = lat
al giorno. intelligenza, 11: levasi a lo matin la donna mia, /
22-7: comincia la bella alba / a scuoter l'ombra intorno de la terra
aria sì serena e bella / come a l'uscir del memorabil giorno. / l'
quella l'aurora. l. a dimari, 172: seguiam prima che spunti
, ii-629: le sorelle oceanine / a cui l'alba asciuga il vólto / col
il freddo lume dell'alba lentamente saliva a coprire le stelle che palpitavano più forte.
2-491: entrava un lividore d'alba, a render più smorta la luce violacea della
si fa rosea, poi dorata, fino a quando il sole non scolpisca ogni forma
di rinascere sotto un cielo di rosa che a ogni minuto si fa più vasto e
di finimondo che non ce la faccia più a vincere la tenebra. frocchia, 386
. locuz. farsi l'alba: cominciare a farsi giorno; sul far dell'alba
machiavelli, 721: io sarò giunto a tempo. ben si sono indugiati alla
. redi, 16-viii-298: la supplico a dire a me..., se
redi, 16-viii-298: la supplico a dire a me..., se vi sia
che muove / i peregrini passi / a penetrar. d'annunzio, iii-2-6: costretti
penetrar. d'annunzio, iii-2-6: costretti a foggiar quivi tra i pericoli la vita
/ che quell'altro sia 'l primo / a tra * si di berretta? bottari,
infetto d'arte fratesca, che insegna a coprire l'intema albagia col velo dell'
pea, 7-594: l'albagìa di fingersi a spasso con una gran dama di compagnia
palazzeschi, 4-213: gl'inquilini prendevano a trattarle sottogamba mentre esse raddoppiavano in albagia
bianchiccio; colore bianchiccio. a. pucci, cent., 7-73:
10 considero le altezze delle dignità essere a i non ben fermi animi, né
ii-317: gli uccelletti cantori continuano intanto a sgolarsi per far nascere 11 sole;
in alto le albanelle e i falconi volano a giuoco. = lat. mediev
con uva bianca assai dolce (coltivata a siracusa e in calabria), che
mattina maestro manente se n'era andato a spasso infino all'uccellatolo,...
,... e senza darsi a conoscere all'oste, che era suo amico
duo da un capezzale - / et io a lui: -voi non mi ci correte
, dimandato d'alcuna cosa, non risponde a proposito, si suol dire: albanese
[la mercatanzia] da una terra a un'altra [del reame di morrocco]
4 cedola regia', dall'arabo al-bard'a 4 la ricevuta di pagamento 'e perciò
friscello / la focaccia che fu grata a priapo, / e ghirlanda di cùnzia
ii-650: è grande albàsia / da lido a lido, / come allor che fa
spina. idem, 209: siamo usciti a schiera / tra le siepi di rovo
andavan gli albastrelli e le cane- paiole a lunghi sciami per l'aria.
negri, 1-432: e canterà l'albata a mattutino, / salutando con voi l'
: stasera / vuol l'acqua venire a ruscelli. / l'annunzia la capinera /
procellaridi), di grande statura, a volo continuato (con ali lunghe e
, dati sul partir più di mille basci a la sua innamorata. alfieri, 1-252
perpetua notte profonda. ed io rivolgendomi a quella parte di cielo che albeggiando manteneva
. se renzo si fosse trovato lì andando a spasso, certo avrebbe guardato in su
pensiero cominciò ad albeggiarvi... e a portargli consolazione. 3.
, onde la bocca orba notteggia, / a l'orecchia plebea quasi per scherno /
. moravia, v-30: prese a correre come un pazzo, per un
, l'olmo, il pioppo) a sostegno delle viti che vi si arrampicano
2-563: l'alberato terreno si faceva a tratti, a distanza dai canali, più
alberato terreno si faceva a tratti, a distanza dai canali, più scuro e molle
un quadrato giardino pubblico ritagliato in mezzo a quattro vie. 2. marin
, 1-51: facendo di distanza da picchiere a picchiere piedi 3, sì per fianco
12-11-330: proibì il consiglio l'andare a caccia degli uccelletti con archibuso con pallini,
e le manovre. -alberatura latina o a calcese: con vele triangolari. -alberatura
selva con i rovai che sibilavano, a gruppi di serpi, il nembo, come
alberi e i bozzelli altalenanti da poppa a prua minacciava di essere schiacciato contro una
, costituenti l'apparato propulsore delle navi a vela, devono... corrispondere
prescrizioni. 3. legname adatto a costruire alberi di nave. algarotti,
costeggiammo un poco, prima di giungere a francfort, le verdeggianti rive dell'oder,
: il vero annestar l'albercocco è a bucciuolo. = spagn. albaricoque
che fresche nella fronte sventano, / a un'alberella in vertice frascheggiano. carducci,
via? d'annunzio, iv-2-181: seguitarono a camminare. in un punto un'alberella
s'intravvedeva un'esile curva nera simile a l'ombra di un'alberella piegata.
una fontana di cemento, sfasciata, vicino a certi alberelli patiti e secchi. govoni
i-315: azalee, rododendri, rosai a alberello, a cespo, rampicanti, cadenti
, rododendri, rosai a alberello, a cespo, rampicanti, cadenti in pioggia
2. agric. forma di coltivazione a basso fusto con potatura corta (praticata
del vialetto sono formati da alberelli fruttiferi a spalliera. = dimin. di alberol
pioppino. soderini, ii-146: nasce a piè dei pedali dei castagni un fungo
poi di terracotta, per lo più a forma cilindrica, con la bocca più
bibbia], 788: era venuta a lui una donna, avendo un alberello d'
il capo di cristo, mentre era a tavola. redi, 16-viii-367: alcuni
ma le semplici cose della natura lo hanno a a guarire. salvini [gherardini]
semplici cose della natura lo hanno a a guarire. salvini [gherardini]: dal
alberelli, barattoli (i barbieri, a quel tempo, esercitavan la bassa chirurgia)
, visse da principio d'agosto fino a tutto maggio. = sono state
ottiene la calce idraulica e il cemento a pronta presa (si trova in toscana
costruita di solido alberese chiantigiano e appoggiata a dei contrafforti naturali di macigno, tremava.
= l'agg. alberese per le ramificazioni a forma di albero che tale pietra
sull'amo, lungo l'albereta per andare a mangiare i pesciolini dal sapore amarognolo.
. alberéta2, sf. terreno piantato a pioppi. viviani, 35: e
e statti cheto, / ch'i'verrò a far gramigna. = lat.
alberéto2, sm. terreno piantato a pioppi bianchi, a gattici.
. terreno piantato a pioppi bianchi, a gattici. crescenzi volgar, 7-5
nella fusaggine. verga, 1-455: a destra e a sinistra si vedevano dei campi
verga, 1-455: a destra e a sinistra si vedevano dei campi nudi.
alberetti nani. negri, 2-938: a mezza strada verdeggiava un alberetto di melograni
albergare, ché per albergare alquanti piacquero a dio. petrarca, 303-11: o vaghi
. ariosto, 20-104: e giunsero a un castello il dì seguente, /
gentili. carducci, 699: intorno a questo capo ove signore / siede il
mi pare brutto e misero e somiglia a quel povero crocefisso che è sul letto.
36-2: anema, che desideri d'andare a paradiso, / si tu non hai
, n'andò ad albergare alla badia a ripole. simintendi, 1-180: priega
per piccolo riposo. petrarca, 22-1: a qualunque animale alberga in terra, /
: e picchiando [i mercanti] a uno albergo, l'albergatore, che era
albergo, l'albergatore, che era ito a dormire, si fece alla finestra:
istinto. tasso, 1-84: dentro a una città commisto / popolo alberga di
. idem, 9-68: caccia la spada a berlinghier nel seno / per mezzo il
la notte,... varinosene a loro. ariosto, 15-43: tu non
., 7-1 (152): a grande agio e con molto piacere cenò e
pieno d'ogni bene, fermò il campo a campi. albergatóre, agg. e
buona donna dello albergo chi egli fosse. a cui l'albergatrice rispose: - questi
. sacchetti, 17-34: e picchiando a uno albergo, l'albergatore, che
, l'albergatore, che era ito a dormire, si fece alla finestra: -chi
opre e le frodi / note in parte a voi son de l'empia armida;
albergatrice può dirsi di chi alberga non a prezzo, e può avere traslato.
rajberti, 2-37: un forestiere farà bene a intendersi prima cogli albergatori, a dimandare
bene a intendersi prima cogli albergatori, a dimandare i prezzi delle cose. viani,
albergherie e cavalli apparecchiati... a ogni giornata. tavola ritonda, 58:
lo sire della contrada facea fare, a certe porte, grandissime albergherie, e
, era l'albergo dato per dovere a certi ufficiali pubblici, ovvero ai pellegrini
è da un picciolo e disonesto alberghetto a babilonia. foscolo, v-168: la notte
e indusse il mio vetturale... a pernottare, cinque miglia di qua dalla
idem, v- 168: era a dir vero [la mia camera] la
dei romei arieggiata, oggi, a « pensione di famiglia ».
-ghi). luogo dove si alloggia a pagamento; edificio destinato ad accogliere i
trovando ciò essere, dirizza la credenza a l'altra, e così di casa in
di casa in casa, tanto che a l'albergo viene. bibbia volgar.,
volgar., ix-362: e poselo a cavallo, e menollo ad albergo. boccaccio
): ella allora fe'vista di mandare a dire all'albergo che egli non fosse
all'albergo che egli non fosse atteso a cena. idem, dee., 2-9
e lo fasciò, e lo pose a giacer nella mangiatoia, perciocché non vi era
: torno all'albergo, e postomi a sedere / sopra un sofà, mi è
che tutta la giente fue all'alberghi a dormire. petrarca, 23-6: canterò
libertade / mentre amor nel mio albergo a sdegno s'ebbe. idem, 37-112:
: alcuna volta vi veniva la sera a cenare e ad albergo e la mattina
albergo e la mattina se ne tornava a bottega. capellano volgar., i-13:
: e sì lo invitò la sera a cena e albergo; e santo francesco accettò
della allegria. tasso, 3-5: osano a pena d'inalzar la vista / ver'
. idem, aminta, 414: vissi a questa / così unito alcun tempo,
cortese e umile / ai sembianti ed a 'l volto, / qual pover peregrin albergo
. foscolo, sep., 146: a noi / morte apparecchi riposato albergo,
io non credea / tornare ancor per uso a contemplarvi /... / e
tutti bianchi. carducci, 281: a l'albergo amico / co 'l vento ch'
novelle fronde / la rondinella torna ed a l'amore. panzini, ii-282: le
la notte avevano albergo, scendevano attorno a lei con tanta grazia come se ella fosse
la proprietà del terreno, nata atta a generargli. = dimin- di albero2
sm. nome generico delle piante legnose a fusto abbastanza alto e fornito di rami.
in vista e intirizziti, / guardano a lungo come sbigottiti: / guardan,
toman sempre. idem, 672: a i pigolanti nidi / parlar, custodi pii
coi tronchi ingobbiti, contorti fin quasi a toccar l'acqua. linati, 30-34:
ora da una parte ora dall'altra a seconda che il sole si levi o tramonti
idem, 3-31: come l'albero ignudo a mezzo inverno / che s'attedia nell'
là, / i causcio si radunano a boschetti, / riposo all'ombra sospirata
per le cime degli alberi »; simile a quello « cercare de'fichi in vetta
. -festa degli alberi: manifestazione intesa a promuovere l'amore e il rispetto per
: destinato, nel paradiso terrestre, a mettere alla prova adamo ed èva (
, come adamo peccò, fosse corso a l'albero de la vita pentendosi, sarebbe
di pino o di abete) che a natale si adorna di luci e di doni
, i frutti, e in cima a ogni ramo un cartiglio e un tondo,
di fortuna: quello che s'improvvisa a bordo in sostituzione di un altro avariato o
che l'alber fiacca, / tal cadde a terra la fiera crudele. m.
il capitano delle galee saputo guerriere fece a due galee levare alto gli alberi,
potenti venti con le vele ravviluppate in mare a forza da quelli è trasportato. idem
: non tutte le navi sono buone a fare questi viaggi, ma solamente quelle
, di quelle che vanno col motore a benzina, e aveva l'albero con la
la randa ben legata, per andare a vela. in cima all'albero, c'
s'allarga e si restringe lo stormo, a pendolo pea, 3-108: era vasta
l'isola in fondo e i monti a cerchio, e una selva di alberi con
e una selva di alberi con le vele a tracolla, 10 — battaglia
albero di maestra poi si mortificarono fino a toccare la fronte sul fasciame. frocchia
un trofeo di premi per chi riesce a scalarlo). deledda, ii-383:
13. meccan. asse metallico, a forma cilindrica, che nei motori riceve
colore giallino. grandezza, e abbattersi a donargli a chi si trovava per e
. grandezza, e abbattersi a donargli a chi si trovava per e. cecchi
appunto la chiave, che va bene a i loro alberi per cari = cfr
(se ne ricava un olio affine a quello delle mandorle). carletti
bellissimi beccatelli d'albero intagliati e tinti a olio con macchie d'abete.
(prunus armeniaca), alto da sei a otto metri, con tronco contorto con
, quando annesti marza che abbia cominciato a muovere, giornata calda e quieta:
non crederei che [i bruci] avessero a fare gran danno, se a caso
avessero a fare gran danno, se a caso non si addessero a rodere le
danno, se a caso non si addessero a rodere le messe dei susini ed albicocchi
gli orti ed i giardini / rannuvolarsi intorno a casa, ieri, / di ciliegi
). albìglio, sm. vitigno a grappoli piccoli e folti, coi chicchi
, sm. stor. diritto dello stato a incamerare l'eredità degli stranieri morti senza
benché non residente in francia, a raccogliervi l'eredità d'un francese.
preferisco, siccome la più conforme a ragione ed a storia, quella che lo
la più conforme a ragione ed a storia, quella che lo fa derivare da
e. cecchi, 5-567: poco maggiore a me di un biondo albino, i
menzione del primo [antenato] chiarito a noi per nostri libri e scritture, e
di colore verde chiaro, con fiori a ciuffi piumosi di colore rosa pallido:
: si pianta nei viali e si taglia a forma di ombrello. la corteccia di
e degli atti che devono essere portati a conoscenza del pubblico. 3.
sbarbaro, 1-165: un albo di botanica a colori. = voce dotta, lat
gran reggia doventa una gran macchia / a colonne di pino e d'albogatto. idem
sfagno, / ora volava in cima a gli albigatti. = comp.
/ in lo suo gran valore, / a cui son tutto dato / ed infiammato
è la primavera quando gli albori cominciano a fiorire e ad avere foglie. arrighetto
lauro, perché è questa albore dedicata a appolline. idem, 317: l'albero
splendore / come la ragia albore, a lo sguardare. guinizelli, iv-31 (
: a'primi albori le campane suonavano a penitenza. idem, iv- 104:
ai primi albori il castaido era venuto a spalancare l'uscio per svegliare i pigri.
: poi le fessure delle imposte cominciarono a schiarirsi. grado grado, quei fili esili
il sole! beltramelli, iii-77: a traverso i campi, luminosi appena in
su la traccia delle più diritte [vie a così belli ed utili scoprimenti] additate
òr. idem, 891: blandi misteri a te su'boschi d'abeti imminente /
senza chiuderle, le imposte, e tornò a letto. dopo qualche minuto, nell'
(alburnus arborella o albidus), a scheletro osseo (teleostèo), lungo
alboréto2, sm. rete di seta a maglia stretta per la pesca delle alborelle
redi, 16-ix-243: m'immagino che a prima vista questo rimedio metterà in alborotto
bianco de l'occhio è appropriato a la invidia. mattioli, 71: mondifichi
v.]: albuginoso, epiteto dato a tutte quelle parti nella cui composizione entra
di cinque, anche d'uno, a organizzare una strenna, un album,
ella aveva condotta prima di cadere in mezzo a noi. ojetti, i-249: traversammo
per i ritratti, e ora accanto a maria: -guarda: la riconosci?
ritratto d'una giovinetta con un gonnellino a strisce, i capelli sciolti e un fiore
, 6-198: la tela si voltò a mo'di una pagina di libro, ma
libro che fosse come quelli album fatti a organino con le vedute delle città famose
il vecchio album di fotografie e si metteva a sfogliarlo, la sua mano invariabilmente si
, sm. sostanza gelatinosa o acquosa a base di albumina, che nelle uova degli
sostanza organica azotata, di composizione analoga a quella del l'albumina,
lat. mediev. albolum (docum. a padova nel 1271), dal lat
anno si viene ad aggiungere e poi a convertirsi nel vero e proprio legno)
. idem, ii-n: veggio li uccelli a due a due volare / e l'
, ii-n: veggio li uccelli a due a due volare / e l'un l'
piante tutte di verdi fronde ripiene piacevole a riguardare. idem, dee.,
appuntite, che gli consentono di volare a pelo d'acqua (simile, perciò
facilità e tollera tuffi profondi (fino a io metri), ma sul terreno sta
un solo uovo voluminoso, bruniccio e a forma di pera. l'alca o
una specie estinta (è vissuta fino a metà del secolo scorso), la grande
che furono la causa del suo sterminio a opera dei cacciatori). tommaseo
riconnette alla stessa base di alcedo, a denotare probabilmente il colore bianco; si cfr
di regolo. carducci, 890: e a te volando la strofe alcaica, /
trepidando l'ali, e si scaldi / a i forti amori: indietro, tu
in cui le proprietà alcaline già cominciano a rendersi manifeste, per cui se ne
alcalina di una sostanza. a. cocchi, 5-2-127: la parte di
(in particolare al carbonato potassico e a quello di sodio). mattioli
per penetrare e spingersi da per tutto a cercar rinimico quali... un
li costituisse essenzialmente per la sua unione a diversi corpi..., perciò fu
salsugginose, alcaline e acide de'fluidi. a. cocchi, 8-74: una moderata
apocinacee e papiglionacee; sono solidi, a struttura cristallina, di sapore amaro,
tanto della forma, quanto serva a distendervi un suolo di polvere di foglie
provvisto di forti corna ossee palmate (a palchi), della famiglia cervidi,
grande e robusta corporatura (è simile a un cavallo): vive nelle foreste
, che si chiama alce, simile a un cavallo, se non avesse il collo
la prima menzione e descrizione è dovuta a cesare (de bello gallico, 6-27
: e rimanda il messo col bicchiere colmo a metà di olio di ricino,
, 1-189: andava alla dispensa a tirar fuori la bottiglia à. e]
parti: la qual malizia intende l'archimia a sanare... o purgare o
certaldo, 140: ma non credere a niuno che... ti consigli di
non partorisce alcuna cosa se non simile a sé, cioè bugie; il che nonne
e d'oro sia da l'alta cima a terra. / alcun dal mio parer
forse meglio di me intende: / a me par oro, poi che sì risplende
tirato, o forse da naturale inclinazione a più presto seguitare il camino de le miniere
, tutto fu in uno istante. a. f. doni, 131: non
maravigliarsi se non s'attende ad atto che a la gola, e si crede ereticamente
ottone et il ferro, si compra tutto a vilissimi prezzi, et ancora l'argento
, / con le molte alchimie, / a grattarsi le timie / e voler digrignare
del mio calamo ha tratto delle viscere a molti principi, da che qui sono,
donne. idem, iv-2-989: confessava a se stesso il suo male. riconosceva che
, ii-9-221: la credenza o la tendenza a credere nell'alchimia della trasformazione dei fatti
conforme più agli interessi dei deputati che a quello della nazione. originariamente significò 10
gloriosa cosa e di massimo contento sarebbe a coloro che tal arte alchi- mica possedessero
: credo che miglior partito sia voltarsi a l'oro e a l'argento naturale,
miglior partito sia voltarsi a l'oro e a l'argento naturale, tratto de le
tratto de le miniere, più che a l'alchimico, del qual non solamente
, stando sulle piazze, potevo assistere a volatizzazioni che parevano esperienze di gabinetto alchemico
d'uno che s'era lasciato ingannare a uno alchimista. burchiello, 41: quanti
archimisti, li quali mai, o a caso o con volontaria sperienzia, s'abbat-
con volontaria sperienzia, s'abbat- teron a creare la minima cosa che crear si possa
3-296: se io non avessi rispetto a le eccellenze loro, battezzerei i medici 4
e l'acquavita più di tutte, nemica a gli oli e cose untuose. marino
, 16-vili-127: similissimi [questi sonetti] a quell'oro falso, lavorato dagli alchimisti
fornelli. nievo, 180: era giunto a comporre una pietra filosofale; da una
, 381: tu [satana] a l'occhio immobile / de talchimista, /
/ tu de l'indocile / mago a la vista, / del chiostro torpido /
che da 5000 anni passano il loro tempo a cercare il punto preciso dove il sogno
trassi alcuni elementi i quali mi servirono a construrre un nuovo stato, fittizio.
in cantando il voglio contare, / a tuta giente dare dottanza, / e dirò
avi / d'alcirim'e guarnì a lingua dir nu l'ausu.
). boccaccio, i-564: a te bisogna di volare basso, però
e da quello scoglio? come è dolce a udire! e qual è l'animale
: è grande albàsia / da lido a lido, / come allor che fa il
, e vedevo stuoli di alcioni alzarsi a volo come se fossero stati scossi dalle
lido spalancano tali / gli alcioni cari a tetide. 2. anche femm.
con voi, fanciulle, volare, volare a la danza, / come il cèrilo
: lungo il corso d'un fiume, a poca distanza dal mare, nei
da plutarco e da aristotele, andava a nozze con una femminetta del suo
nido alcionio che pal pita a fiore del sale. 2.
dal gr. daxuóveiov (denominazione data a questo zoofito per la sua somiglianza ai nidi
degni di maraviglia, perché son fatti a guisa d'una palla, alquanto alta,
, con la entrata molto stretta, a similitudine delle spugne grandi »).
vorrei cominciare dal buttare il mio io a ribattezzarmi nel nulla in una botte di alcool
accese una macchinetta ad alcool, mise a bollire l'acqua per il tè, preparò
trovato una lividura. anzi farei bene a frizionarla con l'alcool perché mi duole.
cecchi, 6-255: con una notoria incapacità a regger l'alcole che, dopo un
dolcezza in alcool. pratolini, 8-26: a notte... raccoglieva il suo
lui che lo portava in spalla fino a casa. leggi sanitarie, 252:
. àlcool denaturato: alcool etilico destinato a uso industriale, a cui sono state aggiunte
alcool etilico destinato a uso industriale, a cui sono state aggiunte sostanze sgradevoli al
(al principio del sec. xvi, a opera di paracelso), e successivamente
che alcoole. i chimici moderni cominciano a preferirlo, perché di pronuncia più spedita »
chiunque sommi - nistra bevande alcooliche a una persona in stato di manifesta ubriachezza
ciali, 610-52: chiunque prepara a scopo di vendita- -in partic.
si ammettono alla verificazione facoltativa gli alcoolometri a peso e quelli a volume, ma devono
facoltativa gli alcoolometri a peso e quelli a volume, ma devono portare l'una
, notissimo in città, l'uomo a cui l'alcool aveva a poco a poco
, l'uomo a cui l'alcool aveva a poco a poco ingrossata la lingua fino
uomo a cui l'alcool aveva a poco a poco ingrossata la lingua fino a impedirgli
poco a poco ingrossata la lingua fino a impedirgli di parlare. bocchelli, 2-111:
e di serve ignoranti, che li riducono a vivere di torsi di cavolo e di
giamboni, 226: feciono nuova legge contraria a quella di dio, e tutta d'
più o meno tolse, / come a lui piacque, e quello, appresso,
man la spada nuda: / -la legge a morte o a tributo condanna /
/ -la legge a morte o a tributo condanna / qual d'obbedir macometto si
dall'induzione ch'io pretesi di fare a favore della legge di cristo.
, sf. parte di una camera destinata a dormire (perciò fornita di letto)
alcova profonda come un antro, tappezzata a foschi colori, colla spada appesa al
e il martin pescatore e la martina scavano a gran colpi di becco un'alcova nella
1-36: suppongo che esse già cominciassero a sognare il matrimonio, in quel tempo
cupola 'e anche 'stanzino adiacente a una sala '; cfr. la pronuncia
, ii-76: non troppo simpatico, a dir vero, e non senza, anche
vendetta verso d'alcuno, / induca lui a temperar suo voglia / e a perdon
lui a temperar suo voglia / e a perdon, ch'a donna ciò convene.
suo voglia / e a perdon, ch'a donna ciò convene. dante, vita
(43): e però che soprastare a le passioni e atti di tanta gioventudine
l'essemplo onde nascono queste, verrò a quelle parole le quali sono scritte ne la
tra noi, ma troviamo alcuno soficiente a ciò giudicare, che ciò diffinisca.
tornar si crede, / saria ben giusto a chi con tanta fede / vive servendo
bicchiere del vino, che altri ha a bere, o su la vivanda, che
si profondi nell'acqua, ma nuoti a galla. marino, 1-53: s'
mi parve che alcuno tossisse forte vicino a me: e poi, che alcuno altro
color d'alcuna cortesia / esser legata o a debito stretta, / guardisi da ricever
doni alcuni / da quei che parla a lei. dante, 11-4: lo meo
« noi darem pace al core, a voi diletto », / diceano a li
, a voi diletto », / diceano a li occhi miei / quei de la
riprensione è quella cosa che, ordinata a torre alcuno difetto, per se medesima
volta si levò dalla mensa, e andò a vicitare quella del re di francia.
: e se 'l tempo è contrario a i be'desiri, / non fia ch'
, senza alcuno affanno, / simile a quella ch'è nel ciel eterna. idem
e bianco, / che 'l vostro nome a mio danno si scriva / in alcun
giace, / e s'alcuna sua vista a gli occhi piace, / è per
inferno e tu facessi per me orazione a dio, io sentirei alcuno refrigerio.
l'uomo sia il più del tempo acconcio a sbadigliare; non di meno, se
o da alcun pensiero, egli non ha a mente di farlo. tasso, 18-12
alcune parlo, / che meraviglia fanno a chi l'ascolta. idem, 105-27:
, 105-27: alcun è che risponde a chi no 'l chiama; / altri,
sono le sollecitudini, delle quali alcune a lieto fine vanno, alcune a dolente
alcune a lieto fine vanno, alcune a dolente fuggire intendono. scala del paradiso,
awersarii. alberti, 197: alcuni stimano a felicità non sentire incarico a dispiacere alcuno
alcuni stimano a felicità non sentire incarico a dispiacere alcuno,... alcuni altri
felicità in luogo più erto e più dificile a giugnervi. savonarola, 3-3: alcuni
ritrosi e strani, che niuna cosa a lor modo si può fare. p.
coltivano le scienze. alcuni giunsero perfino a paragonarlo al famoso nepente tanto celebrato da
noi. alvaro, 11-15: basterebbe, a questa italia povera, per dire meglio
idem, 3-75: ma più di terra a ciel di mondo a dio, /
ma più di terra a ciel di mondo a dio, / nel cui lavoro non
per alcuno, ma ora è manifestissimo a li più semplici. idem, conv
/ tanto che, per ficcar lo viso a fondo, / io non vi discemea
, pregandovi per misericordia che di ciò a me non ne segua alcuna novità.
ariosto, 7-35: ogni dì ne domanda a più di cento, / né alcun
accorse. guicciardini, 108: non dire a alcuno le cose che tu non vuoi
varie le cose che muovono gli uomini a cicalare. della casa, 550:
intellettuali, la permettiamo poi molto facilmente a noi medesimi nella stima dei sentimenti nostri
): dappoi che io avevo cominciato a dir le bugie, ancora con maggior aldacia
spunto); sono fortemente riducenti tendendo a ossidarsi e a trasformarsi in acidi.
sono fortemente riducenti tendendo a ossidarsi e a trasformarsi in acidi. leggi sanitarie
sanitarie, 74-154: è proibito di vendere a scopo alimentare aceto... guasto
e dehid [rogenatum], dovuta a liebig (1803-1873). aldèidico (
dei suoi eredi. -carattere aldino: a corpo piccolo, nitido, elegante.
aldine del cinquecento come venezia settecentesca sta a venezia del cinquecento. aidio e
stor. servo semilibero, tenuto ancora a osservare certi obblighi (specie nel lavoro
; né veri liberti perché tuttavia obbligati a servire il padrone e i suoi eredi
è chiamata medietaria, non perché servisse a due padroni, ma perché lavorava a
a due padroni, ma perché lavorava a metà la terra di san giovanni.
lat. mediev. aldius (docum. a farfa nell'821), dal longob
. su via! coraggio! (esortazione a muoversi, a dare inizio, a
coraggio! (esortazione a muoversi, a dare inizio, a tentare).
a muoversi, a dare inizio, a tentare). viani, 19-603:
fello, respirando e risoffiando il vento a boccate, tagliandolo col peso della sua
, 1-291: e perché non andiamo a fare il bagno? -alé? -alé.
? -alé. -corremmo giù, prendemmo a valle e andammo al mare. =
quinci e quindi vagando / a prova depredando il prato e 'l bosco /
di canne e reti e gelosie / a le ben larghe alèe tesson le coste.
riverbero morto, sotto il quale cominci a vedere le pietre, l'acqua, la
papini, 25-60: avete mai provato a viver lontano da una persona amata?
in presenti per alecere podestà et andare a brevi segundo nostra usanza. guittone, 3-2
vera è, conoscendo e allegendo bene a bene e male a male. idem,
e allegendo bene a bene e male a male. idem, 3-12: lo figliuolo
], di cielo discese e alessela a sé. idem, 3-12: poveri nel
consiglio d'andare nell'isola de'dei a fare sagrifici e doni,...
2-212: quell'aura canagliesca aleggiante intorno a lui aveva un suo fascino. palazzeschi,
palazzeschi, 1-97: dovrei chiamare qualcheduno a soccorrermi, le due vecchie, e
non sarebbero che la morte aleggiante intorno a me. tombari, 2-61: le
fu da prima come una moltitudine aleggiante a fior d'acqua, poi una muta squadra
/ di remi in mare, usati / a far spume d'argento. buonarroti il
e, quanto è d'uopo / a vagarvi, il piacer solo la increspa /
narra / e ride ancor, benché a le dame in tanto / sovra l'arco
il mito e cova / leggende e canta a i secoli querele. panzini, i-24
aleggia una leggenda d'amore la gente corre a vedere. deledda, ii-120: sentiva
è di una grandezza mirabile e aleggia intorno a lei un cordiale sentore di resina e
emanuelli, 1-133: non riuscivo però a raggiungere il sonno; sebbene lo sentissi aleggiare
tedesco. guittone, ii-234: a voi, che siete ora in fiorenza,
una battaglia contro agli alamanni, si botò a cristo, s'egli avesse vittoria per
: avea il delfino [di vienna] a suo soldo certi baroni alamanni. ariosto
alep in lingua ebrea e in latina a, e altri disseno alpha,
de'giudei, la quale egli usano a quello che noi usiamo la prima
la prima nostra lettera, cioè a, ed è « alep » appo gli
il fanciullo come è nato, a dimostrazione che egli sia venuto in
lettera del loro alfabeto, cioè a; e per questo vuole dimostrare che pluto
]: aleppe è una dizione che ha a dimostrare l'affezione dell'animo quando
.. sempre odo- raron, grazie a te, di spigo, bionda fanciulla dagli
e di croci vermiglie elmo e corazza. a. martini [tommaseo]: erano
. se ne contano negli scudi fino a sedici, ed alcuni dicono che e'
fr. alerte, formatosi sull'aw. a l'herte (a l'erte
aw. a l'herte (a l'erte), entrambi in uso nel
tutto questo ales sandrinismo viene a noia e si chiede di riaprire i poemi
alessandrina; se non che fu uso limitato a regioni ed a generi. cantoni,
che fu uso limitato a regioni ed a generi. cantoni, 549: questo modo
i-732: era arrivata la carta alessandrina a formare « i volumi » attorno a un
alessandrina a formare « i volumi » attorno a un bastoncello con briglie porporine. c
sostiene che i suoi labbruzzi siano incitati a suggere non soltanto da un sano e
disegnare macchine, si ritrova quella disposizione a un divertimento tutto di testa, a
disposizione a un divertimento tutto di testa, a una lussuria della mente, che fu
alessandria, dal iv al i sec. a. c.). alessandrino2
rimedio giovevole, come dicono i medici, a molte e molte malattie. gazola,
per penetrare e spingersi da per tutto a cercar rinimico quali essendo, come abbiamo
aletoscòpio, sm. strumento ottico (a due lenti), che ha
), con fiori profumati e foglie a lanugine, che la fanno parere come infarinata
uovo mangiar voi mi farete / a questa pasqua, e un'aletta di pollo
impennaggio) su cui è montata (a seconda della funzione si hanno gli iposostentatori
. 4. meccan. sporgenza (a forma di ala) di un oggetto
è il rocchetto; le ali sono unite a un bocciuolo, o cannello, attraversato
che, quando si carica, si mette a girare vertiginosamente. idem, iv-2-1174:
i sette cilindri non erano più disposti a ventaglio ma a raggiera, irti d'alette
non erano più disposti a ventaglio ma a raggiera, irti d'alette intagliate nella
è nel mezzo »; e tacque a tanto. ugurgieri, 232: e chiama
e di megera. idem, 9-8: a costui viene aletto, e da lei
i-148: « aletto, che viene a dire non posevole ». alètto2
ciò le permette di nominare frequentemente (a lui) gli alettoni, il pattino
in bocca ha meritorio, / ed a color di cristallo s'approva: /
. dxsupd>$7] <; * simile a farina '(ócxeupov * farina ')
ottenuta dal glutine del frumento (serve a preparare il pane aleuronato o glutinato per
dell'alfa beto greco (a detta # x (a detta # x giusti, 2-248: il merciaiolo citato a palazzo, / svesciando il caso dall' ritorni, che incontro ti fai / a chi più non ti volle o ti perdé suo sangue rifatti regno / e sacerdoti a dio, padre suo, / alfa e nei trattati si indica col segno di a). pascoli, 33: nel ; uno dei due isomeri degli zuccheri a struttura chiusa. 6. fis . gramm. < 4 privativa: premessa a parole greche con valore di negazione. una alfa in più o in meno, a dare slancio ai vecchi moduli. vecchi moduli. = gr. a; nel significato del n. 3, apocalissi, xxii-13: « ego sum a et q, primus et novissimus, prin- et finis » (i due segni di a e q usati nelle iscrizioni cristiane delle famiglia graminacee (macrochloa tenacissima), a grossi cespi, con foglie a lamina , a grossi cespi, con foglie a lamina, lunghe fino a un metro , con foglie a lamina, lunghe fino a un metro, le cui fibre, ) che contiene le lettere dell'alfabeto a scopo didattico. alfabeticaménte, uso della detta scrittura di mano in mano a tutte le nazioni che scrivono alfabeticamente. dati, 4-52: si pensava di cominciare a stampare senza pigliare ordine alfabetico, come nomi de'piccolissimi insetti, che, a sua detta, cagionavano le malattie. manzoni
e grammaticale (come quello latino: a b c d e /, ecc.
, 408: nella cina mi pare a me che e'manchino d'alfabeto,
] è una consonante delle più malagevoli a regolarsi che v'abbia nell'alfabeto.
): nome che in toscano viene a dire il forno delle grucce, e in
tradizione che gli alfabeti son passati da paese a paese. la grecia narra d'avere
comisso, 12-51: ognuno doveva segnare a caso su di una foglia di lauro
2. alfabeto convenzionale [alfabeto morse: a base di punti e linee; alfabeto
l'alfabeto di quello vecchio; così dico a voi, che non avete ancora imparato
nieri, 137: però una volta a uno di que'più giovani gli parve
gli parve d'averlo visto trafficare dintorno a una tinozza, 0 un coppo
di molto merito), / sbrigliando a tavola / l'umor faceto, / perdé
alfabeto greco (tfacpa e 37jta: a eb); cfr. alfa.
/ né astolfo d'altra parte sta a guardare. ariosto, 2-51: il grave
e impuntalato e un alferes tutto impenacchiato a la collonese. b. davanzali, i-38
. idem, i-108: avea cominciato a sollevare, e tal commosso che un
monta sull'elefante ', passato poi a designare una figura degli scacchi);
sovra fulgido specchio aureo metallo / luminose a notar l'ore mi viene; /
il volto / fu spruzzato d'essenze a la tua dama; / ella rinvenne alfin
cibo / ne'presepi pasciuto, ed a lavarsi / del fiume avvezzo alla bell'onda
, 20 (347): penò alquanto a distinguere gli spaventosi oggetti che la circondavano
gli spaventosi oggetti che la circondavano, a raccogliere i suoi pensieri: alfine comprese
.. arrivai là dov'essa apriva a formare un ampio anfiteatro soffici, 6-70
venire, non ho fatto che pensare a noi e al nostro avvenire. borgese,
sapere è che gli alfini furono formati a modo di giudici assessori in cattedra col
fr. ant. aufin, provenz. a fi (cfr. alfiere2).
, / (pei colli già sacri / a tibullo ed orazio) / io, che
oro fatta coniare da alfonso il magnanimo a napoli nel 1442. piovano arlotto,
per suo rispetto furono fatti piaceri assai a tutti quelli delle galee. bisticci,
bisticci, 448: gli mandò alfonsini quattrocento a donare, che sono ducati secento.
anca e scopre l'ascella, fiata a stento il mercante congestionato, in cerca
di mala vita. una commedia di a. dumas figlio, monsieur alphonse,
sf. bot. pianta delle tallofìte (a corpo indifferenziato), che vive in
. la sua denominazione generica si applica a oltre 15. 000 specie di alghe
di cui alcune addirittura microscopiche, altre a grandi dimensioni (200-300 metri di lunghezza
si vedeva biancheggiare un biancume simile a quei mucchi di lunghe alghe risecche
molli alghe, che si allungano tremando a spiare, ondeg giano,