stato e acquistato che lo ebbono lo venderono a cesare, desideroso di abbassare i seguaci
ceures..., si risolvè a confederarsi col pontefice contro al re. chiabrera
che avviliscono. carducci, 8: a queste pagine di poco affare / le man
me: « che importa / -dicon -tendere a l'alto? che vale combatter?
rischio di abbassare una relazione da ideale a materiale. -abbassare la testa,
e colla nostra mano la pogniamo dinanzi a gesù cristo, abbassando sempre mai noi
i-168): molto diffìcile gli era a credere che il nipote... si
il nipote... si fosse abbassato a così vile... vizio di
savasi co'più bassi della sua famiglia sino a chiamarli fratelli. goldoni, vi-156:
(508): e doveva star attento a non lasciar troppo trasparire nel volto e
atti il sentimento interno di compunzione, a non abbassarsi troppo, per non esser
s. v.]: abbassarsi a cosa vile; abbassarsi dinanzi all'altrui grandezza
, dovere. chi s'abbassa dinanzi a dio, sa poi non s'abbassare cogli
. infelici coloro che credono degradarsi abbassandosi a sostenere la pena de'falli commessi! d'
.. ma non si abbassava mai a giocare con lui. idem, ii-138:
, che essa dimenticherà di essersi abbassata a scegliere per isposo il figlio del suo servo
abbassarmi, per non dire gentilmente degradarmi, a furia di civetterie, di mode,
: condurre da un punto una perpendicolare a una retta o a un piano.
punto una perpendicolare a una retta o a un piano. -abbassare il numero:
il numero: nelle divisioni, portare a destra del resto del quoziente la cifra del
più preciso sarebbe si tiri, perché a seconda delle posizioni del punto invece di
ordine di '[ecc.]. a questa parola niuno dei classici diede mai
. varchi, 18-2-271: ebbe tempo a mettere insieme uno squadrone di più di duemila
d'amore. bontempelli, 6-282: fino a quel punto aveva parlato tenendo gli occhi
: i pisani molto erano abbassati e venuti a piccolo podere. boccaccio, i-101:
che egli occultamente la prendesse, primieramente a me e a'miei grande vergogna ne seguirebbe
che porta in basso. a. cocchi, 5-2-35: intorno a'modi
il bellini] per ottimo quello di dare a ciascuno di essi il nome che esprime
arila, 4: suol dirsi anche a modo di intimazione: abbasso il cappello
saporitamente, si fermò col compagno a canto a una sentinella, la quale
saporitamente, si fermò col compagno a canto a una sentinella, la quale con tono
. da abbasso. abbasso (anche a basso), avv. e prep.
-intr. (266): poi, a basso discesi, e veduta l'ampissima
10-92: e nel passar vide, mirando a basso, / angelica legata al nudo
se fossi in ciel, ti tirerei a basso / co'pianti, co'sospir,
perché non trabocchino, giunta l'acqua a un dito vicino all'orlo, truova un
da un coro di angeli, ed a basso un s. tommaso. galileo,
fatta ricca: questa, che iera così a basso, fu fatta così grande reina
: quelli è tra li stolti bene a basso, / che sanza distinzione afferma e
alto, tanto subito o più il volse a basso. 3. grido di
opposizione, ostilità, ribellione (contrapposto a evviva); ordine di abbassare,
inferiori del bastimento. quando si chiami a discendere parte soltanto, od una parte speciale
una parte speciale degli uomini che sono a riva, la voce di comando abbasso!
e prima si specifica coloro che sono chiamati a discendere: per es.: *
gabbieri abbasso! '. = da a basso (v. basso). nel
abbastanza (ant. e letter. a bastanza), avv. sufficientemente;
; più di quanto occorre, più che a sufficienza. m. villani,
m. villani, 8-84: cominciarono a tórre le case de'cittadini..
. e torsi delle cose da vivere oltre a bastanza. masuccio, 408: de
masuccio, 408: de tutto è stato a bastanza parlato. marsilio ficino, 2-23
, / ché nel presente ne è detto a bastanza. bembo, 2-9: [
il vostro] venerando e non mai a bastanza lodato e onorato padre. castiglione,
e onorato padre. castiglione, 308: a me pare ormai aver detto a bastanza
: a me pare ormai aver detto a bastanza. berni, 16-42 [ii-64]
16-42 [ii-64]: e tennesi a bastanza vendicato / per le dolci parole ch'
infinita. tasso, aminta, 964: a bastanza ho già pianto e sospirato:
, 878: stetti lungo tempo perplesso intorno a queste forme delle consonanze, non mi
scritto dottamente nella musica, fusse concludente a bastanza. torricelli, 233: parafi,
detto non solamente abbastanza, ma anco a superfluità. bareni, i-144: pochi
grande abbastanza per promettere amicizia e corrispondenza a que'che non sono spalleggiati dalla fortuna
12 (211): si suppone tutt'a un tratto che ci sia grano abbastanza
suppone... che ci sia grano a sufficienza, e che il male venga
che il male venga dal non vendersene a sufficienza pel consumo]. pellico,
di più sarebbe troppo; e dicendo a sufficienza, gli è come dire che il
egli ch'io abbia pianto e pianga a bastanza? idem, ii-9-146: ha
paggio. idem, 1-409: prese a dire che quella ragazza era di gusto fine
fitto de'suoi cavalli non gli sembrava a bastanza veloce. panzini, i-183:
, i-183: certe tesi morali, a bastanza audaci, che io dava da svolgere
e ne avevo abbastanza. = da a bastanza (v. bastare).
abbastare, intr. bastare. commento a boezio [tommaseo]: quanto abbasta all'
colonna abbastonata: ornata con bastoni distribuiti a eguali distanze. abbatacchiare, tr.
fa d'un colpo solo, gettando o a terra o contro il muro o in
buttare giù, far cadere; gettare a terra, atterrare. tesoro volgar
. testi fiorentini, 181: e comincia a fedire a destra e a sinestra,
fiorentini, 181: e comincia a fedire a destra e a sinestra, ora dinanzi
e comincia a fedire a destra e a sinestra, ora dinanzi a sé, ora
destra e a sinestra, ora dinanzi a sé, ora si volgea e menava
terremuoti... abbatterono al borgo a san sepolcro una parte degli edifici.
più l'alto cipresso gravemente è abbattuto a terra. boccaccio, dee., 10-3
i-550: per tutto il reame mandò legati a seminare la santa sementa, e per
il battesimo e abbattesse i fallaci idoli a reverenza fatti de'falsi iddii. cantari
abbatte e spiana / e dà in preda a le fiamme i culti luoghi. idem
animale, in modo da farlo precipitare a terra); uccidere. g.
maggior virtù vincere te medesimo, che a guisa di sansone vincere e abbattere mille
stringe il ferro, e quando giunge a pieno / sempre uccide od abbatte o
: quegli medesimi che l'aveano aiutato a farlo grande, per invidia il tradiranno
; infiacchire; togliere forza (anche a un sentimento, a un impulso);
forza (anche a un sentimento, a un impulso); distruggere moralmente e
. se ne tornò con la sua gente a monte- fìascone. idem, 4-21:
le costui opere, propose di riducerlo a niente, abbattendo la infiammata sua superbia
del corpo, con che le bestie a dismisura maggiori sembravano opprimere questi invisibili animalucci
, come da savio estimatore si dee, a proporzione de'corpi. segneri, 5-159
verità definite dai filosofi non si abbattono a vicenda, ma si sommano e s'integrano
procellosa / di murat che s'abbatte a una corona. d'annunzio, iv-1-482:
. 6. rifl. lasciarsi cadere a terra; abbandonarsi al suolo; prostrarsi
. chiabrera, 4-3-253: io certamente a lui davanti, in terra / m'
: e di colpo s'abbatté di nuovo a sedere, presa dall'improvviso ricordo.
; ma tanto accerchiò che s'abbatté a quella porta ove erano coloro. testi fiorentini
dee., 2-2 (133): a casq tornandosi, avvenne che, uscito
, 8-3 (245): noi abbiamo a ricogliere tutte quelle [pietre] che
: amici miei, voi mi stringete a quello che io del tutto aveva disposto
mai, considerando quanto grave cosa sia a poter trovare chi co'suoi costumi ben si
dura vita sia quella di colui che a donna non bene a sé conveniente s'
quella di colui che a donna non bene a sé conveniente s'abbatte. paolo da
210: e1 porco come s'abate a un loto, la prima cosa ch'elli
: sempre fu raro... abattersi a moglie in tutto pacifica et costumatissima.
donna mia], se mai s'abattesse a mia alcuna scrittura, subito me la
me la consegnasse. pulci, 4-20: a qualche fera si sono abbattuti, /
una di quelle persone che sono difficilissime a contentare; e se per avventura elle
se per avventura elle s'abbattono mai a vedere qualche cosa che piaccia loro,
alcun forestiero per mia sciagura s'abbattesse a questo trattato, egli si farebbe beffe
e bizzarre. s'è anche abbattuto a queste osservazioni il signor conte caprara.
persona che l'intese e gli rispose a proposito. baretti, ii-152: ho caro
gozzi, 4-4: quando dovrebbero abbattersi a fortune, si abbattono a sciagure.
quando dovrebbero abbattersi a fortune, si abbattono a sciagure. foscolo, v-164: tu
lo guatai. idem, iv-2-1336: a un crocicchio ci abbattemmo in una tavola
altra volta mi accadeva d'abbattermi invece a certe scenate che scop- piavan frequenti fra
archimisti, li quali mai, o a caso o con volontaria sperienzia, s'abbatteron
o con volontaria sperienzia, s'abbatteron a creare la minima cosa che crear si possa
degli uomini consiste in questo: abattersi a pigliargli minori. bandello, 1-9 (
, 1-9 (i-118): s'abbatté a caso a seder accanto a caterina.
(i-118): s'abbatté a caso a seder accanto a caterina. galileo,
: s'abbatté a caso a seder accanto a caterina. galileo, 165: noi
vetri di più sorti, si abbatté a guardare nell'istesso tempo per due,
, e conoscendo che se non s'abbatteva a passar colui, egli non avrebbe mai
o. rucellai, i-368: l'ordine a caso nacque che noi ravvisiamo, e
imperciò che, abbattutisi i lor componenti a porsi in sì fatte disposizioni in coteste
due scarpellini..., fu dato a uno di questi l'incumbenza. g
. g. gozzi, ii-36: andando a passo a passo sulla riva del mare
gozzi, ii-36: andando a passo a passo sulla riva del mare, s'abbatté
passo sulla riva del mare, s'abbatté a vedere una sirena. idem, 1-169
si guadagnasse uno che si fosse abbattuto a ritrovare tre numeri. manzoni, pr
17 (292): quando s'abbatteva a passare per qualche paese, andava adagio
(592): renzo s'abbatteva appunto a passare per una delle parti più squallide
, 993: io sono per andare a tutti i laghi... ch'io
; e vedere se io m'abbattessi a pescare il sole. idem, i-115:
idem, i-115: se ti abbatti a passare... per un luogo dove
, i-206: io mi sono abbattuto a dovere stimare ed amare due persone di ret-
al fondo di quel che si abbattono a fare. 9. rifl. perdersi
gran parte dei deboli... a quel turbine fiero, e a quell'impetuosa
. a quel turbine fiero, e a quell'impetuosa burrasca, che dal romano
botta, 4-1048: paoli non mancò a se stesso, e non che il suo
bartoli, 12-2-172: comunicatosi, fu a gran fatica rimesso in letto; e abbattutone
, li maestri che li erano dati a guardia, non lo batteano, ma
assol. ant. e disus. incontrare a caso. cielo d'alcamo, 58
tutto m'è airato: / conciepistimi a abattere -in ommo blestie- mato.
sm. l'abbattere; il gettare a terra; l'atterrare. ugurgieri
che mi prestiate il favore vostro, a dire che abattimenti de'corpi coi ferri,
il suo dolore s'avvicinò ad abbattimento e a sconforto. manzoni, pr. sp
, che il giuoco si poteva agguagliare a uno abbattimento... egli messe poi
che i superstiti spaventati... a tutta fretta si ritiravano. 2.
, riparo tumultuario fatto con alberi gettati a terra, disposti in lunghezza coi rami
muscoli i tendini i nervi erano tesi a un'opera disperata di vita,..
.. come quelle che s'aggrappano a bordo del battello o alla scheggia dello scoglio
aggrapparsi al proprio codino, di trarsi a salvamento fuori del fiume. negri,
: eppure non lo lasciava, aggrappandosi a lui, nel suo naufragio, come ad
non si confidava, eppure si aggrappava a me: e io volevo illudermi di
i-463: truovo... mal sicure a dar fondo le due e le tre
all'albero, mentre lo scirocco sibilava a traverso le funi. ojetti, i-48:
nostre labili vite. campana, 121: a te aggrappata d'intorno / la febbre
xi-313: rimase un pezzo incerta, a fronte bassa, aggrappata alla tastiera del letto
. aggrappolato, agg. riunito a grappolo; fatto a grappolo.
. riunito a grappolo; fatto a grappolo. magalotti, 19-22:
, 19-22: aggrappiate ciondolar da'rami / a migliaia le vespe or ecco.
pulci, 23-14: aggraticciossi al collo a fuligatto. firenzuola, 814: la
.. io non mi son potuto acconciare a scrivere. soderini, ii-45: l'
, rependo per terra o aggraticciandosi a che truova. l. salviati, 7-1-4
, avviticchiato. caro, 7-105: a questo lauro in cima... /
. / venne d'api una nugola a posarsi; / e con l'ali e
strette / stièr d'uva in guisa a le sue fiondi appese. magalotti, 19-31
indiche canne aggraticciato scanno / m'aiuta a coricarla. beltramelli, iii- 388
commessi non trascinato dalla passione, ma a sangue freddo. de amicis, i-842
siccome regalavo i miei lavori... a tutti i miei amici e conoscenti,
firmarli. dossi, 465: la estrazione a sorte dei doni... coll'
terrena salma? bruno, 483: ivi a l'ardito ed audace tifeo /.
marino, 339: con ferro oltraggioso a sì bell'oro: / aggrava il biondo
che aggravi un poco la mano. a. adimari, 1-36: orsù, piglia
orsù, piglia questi denari, provvedi a tuo modo; ché se tu con lo
. manzoni, 83: sui figli / a stento e tardi essa la mano aggrava
d'un omicidio, e la condusse a perdere la testa. pellico, ii-134
, ii-134: dacché mi sono confessato a venezia, in verità mi pare di
febbre di modo, che in capo a pochi giorni il gentiluomo se ne morì.
, ii-no: il male fisico contribuiva a tenermi iracondo, e probabilmente l'ira aggravava
spesso aggravando per altre cause che concorrono a impoverirli. d'annunzio, iv-i- 351
iv-i- 351: egli andava ciecamente incontro a torture nuove sempre più crudeli e sempre
è naturale che la condizione domestica, a mano a mano che la famiglia così
che la condizione domestica, a mano a mano che la famiglia così aumentava,
] aggravò forte, e come piacque a dio, passò di questa vita. boccaccio
continuamente agravava, mandò subitamente una donna a la bottega del padre. idem, 7
seguitò come si seguita l'oro, e a dafne fece aggravare l'amore d'apollo
, e non bastando le provisioni pubbliche a cessarla, prese animo uno spurio melio
la donna di dordona calorosa, / a cui mirabilmente aggrava e incresce / che quel
era tanto disiosa, / di por morfisa a morte, non riesce. alamanni
il dritto voglia; / e tanto a questo e quel ritorna e dice, /
calcata in sul fondo, ma quella penetra a dirittura, come se infra l'aria
la quale aggravandosi sopra tutte le cose a lei sottoposte, le costringa a uscire
cose a lei sottoposte, le costringa a uscire de'loro luoghi. giusti, ii-242
il tallo, / vien sempre più a aggravarsi in sulla corda. note al malmantile
malmantile, 6-14: vien sempre più a aggravarsi in sulla corda, vien più
sulla corda, vien più che mai a crescere il male; perché quando uno
ii-102: pongli [i capperi] a conservare in un altro vaso di terra invetriato
. torricelli, i-303: intanto quaggiù vicino a terra, dalle parti conterminanti più aggravate
catastrofe ignota. saba, 36: a casa, dove certo hai la tua tutta
andresti, anche così aggravato, / a piedi, con lo zaino affardellato,
leone ebreo, 121: gli uomini andavano a domandare li suoi retti iudici, ed
medici, i-32: ma interveniva come a quello che è aggravato d'infermità,
dal cielo. goldoni, vii-1093: a un uomo che avesse mangiato troppo,
, 1-266: la sera dovetti pormi a letto perché mi sentiva aggravata la testa
6. ant. gravoso. a. pucci, cent., 67-86:
preoccupazione, afflizione, cruccio. commento a boezio [tommaseo]: a che vuoi
commento a boezio [tommaseo]: a che vuoi ch'io parli? ché
. 2. sm. stor. a firenze, categoria di cittadini che pagavano
. bracci, 2-55: non debbesi neppur a me dare aggravio, che io ne
ha avuto disegno di fare uno aggravio a questo clero. b. davanzali,
aggravio de l'alma mi si presenta a gli occhi questa imperita, stolta e profana
: già mi fece quella di mandare a quel tristo marchese quel sonetto col titolo
. veter. malattia dei cuscinetti digitali, a cui sono soggetti i cani d'estate
: finché ella visse tutti i condannati a morte furono aggraziati. 4.
: danzava molto bene e tanto a tempo, che era un grandissimo
, che era un grandissimo spasso a mirarla come aggraziatamente si moveva.
così aggraziato che piaceva... a tutti. nievo, 93: andava studiando
pisana per farmene poi l'aggraziato dinanzi a lei. cantoni, 56: mi
, pur gentile e aggraziato, dava a vedere che sarebbe cresciuto pur bello, sano
altri ergastolani, i quali perché dannati a morte ed aggraziati non hanno questa speranza.
, diventa sempre meno aggredirle, fino a positano. = deriv. da
. boccaccio. vi-222: or mira a piè della città depressa, / e
andrai / ad aggredir tu dunque, a cacciar lungi / questo altiero mortai, questo
queste voci ai malandrini, agli assassini e a chi assale alcuno sulla pubblica via per
villa solitaria, in mezzo alla campagna, a disposizione, per così dire, di
marmo. 2. rivolgersi subitamente a qualcuno con tono aspro e offensivo;
, ii-439: il bagliore dei lampi illuminava a tratti l'interno della capanna coi tre
l'interno della capanna coi tre assalitori protesi a frugare gli aggrediti e questi, coi
aggregamento di particelle sensibili, e possibili a separarsi. redi, 16-iii-11: tengono per
giacomini, 3-21: l'obedienza a la ragione e a le vere leggi
3-21: l'obedienza a la ragione e a le vere leggi, veri parti della
, tr. (aggrègo). unire a un gruppo; associare, ammettere in
iddio lo ha aggregato in certa maniera a sé, nel reggimento del mondo morale
popolo, un territorio, una città a uno stato costituito, di cui viene
uno stato costituito, di cui viene a far parte. - anche rifl.
... senza aggregare sterilmente cognizioni a cognizioni con metodo estrinseco. montale,
. pesto, 120: « abgregare est a grege ducere; adgregare ad gregem ducere
. aggregativo, agg. atto a riunire, a raggruppare. serapione volgar
aggregativo, agg. atto a riunire, a raggruppare. serapione volgar., i-m
, perché si trovano nella prima composizione a loro aggregati. pellico, 190:
in comparazione della fama degli altri aggregati a quell'impresa. 2. bot
. di piante contrassegnate dai fiori disposti a capolino e tanto ravvicinati gli uni agli
tanto ravvicinati gli uni agli altri che a primo aspetto paiono formarne un solo.
pistilli appartenenti ad altrettanti fiori, disposti a capolino o a spica serrata, i
ad altrettanti fiori, disposti a capolino o a spica serrata, i cui invogli fanno
dall'onde, e spruzzata l'acqua a molta altezza, viene a congelarsi addosso di
l'acqua a molta altezza, viene a congelarsi addosso di essi, onde ne
del proprio peso, si troncherà. a. cocchi, 6-4: bene e male
aggregazioni d'uomini ordinatamente disposte fra loro a pochi passi di distanza possono con lieve
iii-24-254: vuole aggreggiare la sua poesia a quella di vittore hugo. = deriv
, pieno di rughe. commento a boezio [tommaseo]: prova questa cosa
tommaseo-rigatini, 434: aggressione, diciamo, a mano armata, quella dell'assassino,
2. improvviso attacco armato a uno stato da parte di un altro
stati o gruppi di stati si impegnano a non aggredirsi reciprocamente. montecuccoli,
tommaseo-rigatini, 434: re umberto, rispondendo a una lettera del negus giovanni, scrisse
detentori di capitale finanziario, come fai a dire che essi non partecipino all'aggressività
, 2-797: s'ella alzava il capo a guardar chi passava, era più
tanto uno lo contraddiceva, lo investiva a gran velocità con una valanga di parole;
te gli rispinsero. baldinucci, 1-69: a questa voce gli aggressori...
, che stefano ebbe tempo di dire a gran voce: io sono stefano della
forestiere e di viaggiatore conferisce il diritto a chichessia di derubarlo così impudentemente?.
ii-2-83: l'approvazione che si dà a colui il quale, minacciato nella vita,
. e dial. che ha tendenza a screpolarsi, a fendersi, a spaccarsi.
. che ha tendenza a screpolarsi, a fendersi, a spaccarsi. campanella
tendenza a screpolarsi, a fendersi, a spaccarsi. campanella, i-1-123:
nenti liquide unendosi concipeno l'arena in mezzo a sé, et così più et
intermittente. viani, 19-461: traevano a sé il cadavere pesante chiudendo gli occhi
raccapriccia. foscolo, 1-191: pur a natura venne anche il capriccio / di
pur sentii la pelle / aggricciarmisi come a odor ferrigno. beltramelli, iii-798: se
le tentava il petto, ella si abbandonava a quell'amplesso, senza resistere.
, 626: veramente chi comincia a sentirsi di mala voglia, comincia ad
nella terra di sodoma, che pervengono a vista di maturarsi, ma premute col
1-763: anderanno di mano in mano succedendo a queste quelle spugne che da un canto
un pomo che s'aggrinzisce in fondo a un vecchio armadio. beltramelli, 1-169:
che può lo stomaco aggrinzato / spianare a mille. d'annunzio, iv-2-83: da
. pioverle, 2-220: camminava davanti a capo chino, infantilmente aggrondato.
aggrondati, ricurvi, sì come becchini a la fossa / stan radi alberi in cerchio
, tr. { aggróppo). curvare a forma di groppa. d
m'avea comandato, / porsila a lui aggroppata e ravvolta. landino
leggende di santi, 4-257: appresso a spoleto era uno, ch'avea uno suo
. 2. per simil. a forma di groppo; condensato; rappreso
, ragionavano di cose non appartenenti a nulla. cellini, 2-44 (
(424): il duca a quella parola serrò le ciglia malamente
udito più l'idea di motori a scoppio che di note musicali. viani,
esopo volgar., 2-114: chi a vecchia s'accosta, / a mala
: chi a vecchia s'accosta, / a mala 3. figur.
alberi genealogici. il tutto ascoltava, a tutto rispondeva. verga, i-339: stava
. disus. groviglio, vizitta, a capo basso e colle ciglia aggrottate, e
corruccio. sbarbaro, 1-212: dalle lenti a stanghetta sol magnifico di membra
nel proprio, di filo più fatica a coprirgli le caviglie, tanto erano aggrottati e
non però sempre più sdegnosi. facile a distrigarsi. aggrottescate, tr.
disordinato. nei] quel povero musetto a una foggia, che di molto è soderini
. groviglio estreagg. pitt. decorato a grottesche; eseguito nello mamente disordinato e confuso
questa baldinucci, 6: aggrottescato dicesi a quella pittura, matassa.
naturale, par più tosto opera fatta a grottesche, che aggrumaménto, sm. l'
; coaguricavata dal vero, e anzi a capriccio dell'artefice, che lazione.
tozzetti, 12-1-248: e solamente aggrottescati a capriccio. note al malmantile, il moto
[gli arabeschi] specie di pittura fatta a fogliami, mamento e concrezione tartarosa.
per cagione de'suoi vocaboli, come e a un tratto... un doloroso nitrito
.. è posto [il ronsardo] a nelle vene. sedere
altro] sotto e son pronti a farsi aprire il ventre. calvino, 1-502
battere il cuore, e una matassa rappreso a grumi; coagulato; cosparso di grumi.
tutto tutto tutto, senza tendosi. a vederli aggrovigliarsi, poi li schiacciava e li
. molti giri, e s'intriga a foggia di una scompigliata matargioni tozzetti,
finiva l'aggrumo delle case e cominciava a seminarsi nella campagna. = deverb.
da l'uomo, come si vede fare a molti, li quali si innamorano tanto
bernini,... aggruppando intorno a quest'uomo straordinario che fu il favorito
vecchi, operai, poveri, si radunavano a sorte. [ediz. 1827,
sp., 28 (479): a tutti questi diversi indigenti s'aggiunga un
. d'annunzio, iv-2-55: si volse a guardar la gente curiosa aggruppata in distanza
centro. palazzeschi, 1-33: accanto a un casolare tre enormi pagliai si levano da
verdi, tre al centro aggruppate, e a maggiore distanza le due laterali. dessi
se ne stavano chiusi e aggruppati dentro a tutto il canale degli alimenti.
tanto lieta e frugola, / che a starli a lato tutto mi sminuzolo. /
e frugola, / che a starli a lato tutto mi sminuzolo. / ciò ch'
atto, ogni suo cenno aggruzolo. a. f. doni, 1-27: coloro
avriano dottanza / e moveriano loro cori a più pietanza, / vegiendo d'agualglianza il
ove amore li pone, / e credo a loro varia merzé chiamando. bartolomeo da
, 259: questa [la giustizia] a ciascun la suo [= sua]
, equiparare; ridurre all'uniformità, a somiglianza. tesoro volgar., 6-26
forzasi il signore della giustizia di recare a mezzo il soperchio e 'l meno nelle
all'uno e dà all'altro infino a tanto ch'elli sono agguagliati. idem,
, e la valigia del ventre agguagliare a uno sacco. boccaccio, i-39:
uccisi [di nemici] dintorno a sé, che, quanto la sua scure
era lunga, per tanto spazio dattorno a sé aveva co'corpi morti agguagliata l'
, 1-41: occupa guelfo il campo a lor vicino, / uom ch'a l'
campo a lor vicino, / uom ch'a l'alta fortuna agguaglia il merto.
e la disagguaglianza de'soggetti, / come a me piace, agguaglio. galileo,
, potersi i pesci fermare come immobili a mezz'acqua è concludentissimo argomento, il
il sapiente / e salita è la turba a un sol confine, / che il
: il dolore che le regge agguaglia / a le capanne. pascoli, 600:
/ e che mia speme fa venire a riva. lorenzo de'medici, i-279:
neve. idem, 17-89: destina / a te chiari nepoti il cielo
baretti, ii-193: imprestavo quattro ghinee a quel gran birbone... senza speranza
. senza speranza che me le avesse a restituir mai, conoscendo molto bene che
ratto moto / ch'agguagliar si potesse a la mia ala. maestro alberto, 67
aguaglia più o meno con pari onori. a. pucci, ix-373: non ti
vergogni tu, che 'l mio marito / a sì fatt'uomo il vorresti aguagliare?
358: agguaglia il dono che fai a lo stato tuo. sacchetti, ii-187:
, ii-187: il fummo è aguagliato a la superbia. questo fummo, dove va
, 82: possiamo non senza ragione a molti famosi antichi agguagliarlo. bandello,
cose militari senza dubio da esser agguagliato a qualunque eccellente ed antico romano. cellini
tesoro certissimo e'non si può agguagliare a questo. tasso, 6-ii-109: tenuta in
, 1299-1300: aguagliate le dette partite a questo die. 8. intr
la voluttà acquietarsi, agguagliarsi, addormentarsi, a similitudine di un'acqua estuante che a
a similitudine di un'acqua estuante che a poco a poco si posi. idem
similitudine di un'acqua estuante che a poco a poco si posi. idem, iv-1-762
assumeva l'aspetto di un golfo pacifico a specchio del cielo. d'annunzio,
., 17-3-8: insegnare si dee a coloro, che volentieri ricevono, di volentieri
dare, e non solamente d'agguagliarsi a coloro, a cui sono obbligati,
non solamente d'agguagliarsi a coloro, a cui sono obbligati, ma eziandio di
arte della rettorica, e poi aguagliar sé a tullio. alberti, 175: io
un leggiadrissimo nome sia non minimo stimolo a ffare che di- siderino aguagliarsi come al
sì leggiadro, / che ben s'agguaglia a la sampogna mia. machiavelli, 234
: levandosi in superbia, volle agguagliarsi a dio, la bellezza del quale è
, / ch'audace è sì ch'a me vuole agguagliarsi, / caderà vinto
: chi fia mai che s'agguagli a la tua sorte? baretti, ii-250:
vinse siracusa. idem, 38: a noi solenne / è il nome tuo,
è nato debole non potrà mai agguagliarsi a chi è nato robusto. idem,
87: l'omettino aveva il viso agguagliato a una copertina di libro esposta per del
. ottimo, ii-20: a notificare tale agguagliazióne [del dì con
che agguaglio puote essere dalla cosa finita a quella che non ha fine, dalla cosa
più che da una gocciola d'acqua a tutto il mare. cavalca, 8-387
io... pensando d'avere a essere più presto rifatto all'agguaglio degli
infinitamente. passavanti, 43: contr'a questa disperazione è efficace rimedio considerare la
iniquitade e miseria. redi, 16-iv-324: a vostra paternità è piaciuto farmi degno della
, 183: agguanta uno stocco (a quei tempi portavano l'arme anco i papi
la fetta della polenta, e cominciò a divorarla. b. croce [basile
con una scossa e poi lo agguantai a mia volta con una sola mano, alla
, poi agguantò l'uscio e andò a desinare all'osteria. soffici, 6-68:
saldamente; aggrapparsi con forza; sostenersi a fatica (per sorreggersi, per non
3. locuz. in agguardaménto: a dileggio. bartolomeo da s. c
pagliccio. idem, 23-18: aguarda a l'arbore, o omo, quanto fa
gustare. idem, 26-35: aguarda a lo mio lato eo per te me fo
più bello atto, quasi ad aguardare a le figure umane che li dean venire deretro
alla sua caccia; così li peccati a chi adòperano iniquitadi. albertano volgar
, che non avevan potuto ancora avvicinarsi a gertrude così asse diata,
attese come chi si agguata ed occhieggia a coglier sua preda. 4.
dire che quando el pòvaro ti viene a casa, che tu gli dia uno pane
così brutta e così triste, agguatata a spiargli in viso la minaccia. agguatatóre
e malizioso inganno falsamente colorato, mandarono a dire al re priamo ch'elli si
insidia tesa (da luogo nascosto) a cogliere di sorpresa (e specie nel
: vegnendo la gente di messer mastino a montagnana, per uno aguato messo,
: allora i greci desiderando di trarre a fine gli agguati del loro ingannevole tradimento
mossa da gelosia e invidia, attende a guastare. guicciardini, iv-356: tiratosi
guastare. guicciardini, iv-356: tiratosi a riva, montò subito, come se
] degli agguati, e si diede a provocare il nemico. idem,
sono come persone; fiutano l'agguato a un miglio di distanza. borgese, 6-105
; e pareva che stentatamente s'inducessero a traforare due siepaie di sopraccigli che proteggevano
avinse, / e 'n tal obbrobrio a suo voler gli colse, / de l'
451): con alcuno suo famigliare montò a cavallo, e forse un miglio fuori
la sbirraglia... si postò a una certa distanza dalla porta, in modo
sbirraglia... si pose in agguato a una certa distanza dalle porte..
preveduto questo assalto, armati li aspettammo a piè fermo, avendo disposti in agguato venticinque
, 23-16]: aggueffare è filo a filo aggiungere, come si fa ponendo
chiuso là, dove il sole dà a scacchi. = deriv. da
], che armarla; e agguerrirla a pura forza di stenti. vico, 274
che all'armi. colletta, i-142: a me non spetta, e me ne
nostra agguerrita alle armi restò tutta quanta a cadaveri sui ghiacci di russia. idem,
manzoni, 821: chi può sapere a quali nuovi argomenti sia capace di resistere un
v.]: agguerritissimo dicitore, ma a difendere più che ad offendere. de
della attrezzatura tecnica... impedisce a noi di fare quelle belle cose che
aggufito, agg. simile nell'aspetto a un gufo. viani, 19-175
viani, 19-175: questi occhi aggufiti, a bove, a scimmia, a topo
: questi occhi aggufiti, a bove, a scimmia, a topo. idem,
, a bove, a scimmia, a topo. idem, 19-290: era secco
l'agguindolamento di certi cerve'fatti a orivuoli. = deriv. da
filaticcio, o anche di seta fine, a uso di allacciare la fascetta; chiamanlo
nastro, passamano (per ornamento, a guisa di alamari). berni,
]: aghetto, funicella sottile che serve a fare legature o fasciature di cavi più
si fere, / va 'l picchio a scosse e l'aghiron volteggia, /
avea trastullo. / così stroz- ziero a l'aghiron talora / spuntando il lungo rostro
falcon giovinetto e non ancora / uso a le cacce agevola i perigli. settembrini,
sua sagacità... tornare a santa croce. m. villani, 4-32
de'veneziani... aveano le prode a terra per loro agia- mento.
. [àgio). ant. mettere a bell'agio, provvedere di comodità e
far riposare. -anche rifl.: mettersi a proprio agio; sdraiarsi, riposarsi.
. idem, 4-861: s'era a dormir sopra la poppa agiato. forteguerri,
forteguerri, 27-56: la buona notte a lui pregar di cuore / i giovanetti;
. 3. rifl. servirsi a proprio piacimento; appagarsi, giovarsi.
., ii-1-377: essendo già presso a farsi notte, elli comandò che la sua
1-74: nella qual tua credenza dove a te piaccia di rimanerti, senza fallo
senza fallo agiatissimamente vi ti puoi spaziare a tuo modo. ariosto, 43-92:
i-ii): dimane io ritornerò qui a voi subito dopo pranso, e più agiatamente
/ ne sorride e n'invita / agiatamente a spaziar per questa / deliziosa falda.
sul vicentino, / dove trattoli regalatamente / a cappon piccion grossi ed a buon vino
regalatamente / a cappon piccion grossi ed a buon vino, / e riposar li fece
tanto, da persuadere alla terra di darsi a correre, in cambio di stare a
a correre, in cambio di stare a sedere agiatamente. 2. in condizioni
giordani, ii-200: non domando nientissimo a nessuno; e avrai da vivere tole-
, per le quali avanza il tempo a non far nulla. saba, 384:
saba, 384: rifiorì l'agiatezza a lui d'intorno, / creata ancor dalle
io pensavo alle tante agiatezze e mondanità a cui egli era abituato. palazzeschi,
ai comodi e alle agiatezze della vita, a alzarsi tardi, finché il sole non
primo lavoro era prosciugato, tornava sopra a darvi nuovi colpi. palazzeschi, 4-123:
dice [il saggio] è da donare a bisognosa persona; piacentero molto, e
82): la donna ha cominciato a fare figliuoli in duo mesi; per
ch'uom crede ch'i'si'agiata'. a. pucci, ix-397: a noia
agiata'. a. pucci, ix-397: a noia m'è, quand'egli è
egli è domandato / del ben per dio a que'che sono agiati, / che
sempre dir. beccaria, i-403: a misura che l'uomo diventa più agiato
penoso travaglio della terra e lo confida a qualche altro più povero. alfieri, i-9
casamento e agiato fece, e allato a quello un dilettevole giardino. cassiano volgar
tre stavano da un capezzale senza toccarsi a un braccio. tasso, 19-115: pensa
in tanto... come a l'ostello / agiato il porti anzi più
più agiati appartamenti, ed egli mi viene a parlare di quanto si paga a testa
viene a parlare di quanto si paga a testa in quell'osteria, rispondendomi così
dell'incerto crepuscolo non gisti / ieri a corcarti in male agiate piume, / come
agiate piume, / come dannato è a far l'umile vulgo. padula, 480
per vestirgli quelle gambette, era costretto a tagliargli quanto mai agiati i calzoni.
voi subito con la guida, la quale a tanto stento vi mena per la più
di pedone ed una spada spagniuola agiata a combattere di più presso. 7
cadere, / acciò che agiato più stesse a giacere. caro, 7-287: in
seggio agiato / de'suoi maggior, a sé latino i teucri / chiamar si fece
per essere agiato, e poco atto a correre, non potendo fuggire, rimase alla
o al più al più con le mani a cintola, e mi borio di essere
del serraglio delle bestie feroci è differito a quest'altra settimana '; 'gli architetti
flessibile acciocché tu intenda essere lui atto a tutti i movimenti e pronto. ariosto
ferro trasse, / e si venne a trovare agile e destro. castiglione, 353
dio! egli è pure un piacere a vederla caminare. tasso, 1-14:
piano e quella si mosse. avanzava a passettini lenti, stirava, snodava le
, le mani nel cucito o nel lavoro a uncinetto. -agile di mano: abile
: l'agile e bizzarra disposizione inglese a cogliere nel meschino frammento di vita una
è... anco agile, a similitudine di spugna. arici, 228:
del corpo, con che le bestie a dismisura maggiori sembravano opprimere questi invi
come da savio estimatore si dee, a proporzione de'corpi. magalotti, iv-25
iv-25: le lingue de'vecchi parlano più a stento che quelle de'giovani, e
ii-8-190: tu passi da una febbre a una conversazione spiritosa e interessante con una
, e trastulli, sono tutte indirizzate a fare la persona per le funzioni di guerra
la persona per le funzioni di guerra, a agilitare e ad afforzare il corpo.
agilitato, col continuare ad usargli, a lungo andare non guadagnano. agilménte
bencivenni [crusca] '. cominciano a operare un poco più agilmente. fagiuoli
più agilmente. fagiuoli, 3-2-322: a chi nel ballo vuol bene adattarsi,
la soa testa agina, / e gramament a casa si torna sor la spina »
d'aquino, ii-145: com'orno ch'a disascio / aspetta d'aver ascio /
casa, 563: hanno risguardo solo a se stessi ed all'agio loro; e
loro nell'animo. tasso, 13-14: a noi fia [il caldo] men
, i-202: porre insieme un peculio a forza di un onesto risparmio, che possa
di noi vegga quello che noi abbiamo a fare, anziché l'agio, di quello
ii-252: l'argomento è divenuto poco a poco tanto vasto, che, per dirvene
poco tanto vasto, che, per dirvene a dovere, pare d'uopo di più
birboni del paese d'entrare in casa a portar via il resto. giusti, ii-
ristoro. guittone, 3-71: tornando a casa vostra nell'agio vostro, bono
ozi ne'quali voi mi vedete, a secondare li piaceri d'amore ed a
a secondare li piaceri d'amore ed a divenire innamorata mi sono lasciata trascorrere.
, quel sì feroce ardente / suo spirto a quel g. villani, 5-21: i
esser felice mendicando, che in mezzo a quanti agi corporali possa godere. nievo
dignità; un sontuoso appartamento, portieri a bizzeffe, olio, legna, tabacco
bizzeffe, olio, legna, tabacco a spese dello stato. pulci,
6. locuz. -ad agio; a grande, a bell'agio; a mio
locuz. -ad agio; a grande, a bell'agio; a mio, tuo
; a grande, a bell'agio; a mio, tuo, nostro agio:
.. se non fosse che, vegnendo a grande agio, penaro troppo a
a grande agio, penaro troppo a venire. guittone, 3-35: non mi
[quei del castello] intesono a medicare i loro feriti, e a farsi
intesono a medicare i loro feriti, e a farsi ad agio d'alcuno riposo
ad agio d'alcuno riposo. a. pucci, ix-400: a noia m'
riposo. a. pucci, ix-400: a noia m'è chi soffia nel
): se n'andò nell'orto ed a piè del pesco grosso tro
capponi ed il vino e l'uova, a casa se ne gli portò e
se ne gli portò e cenò a grande agio. pulci, 1-39: morgante
pulci, 1-39: morgante aveva a suo modo un palagio / fatto di frasche
: dicea il romito: -statevi a vostro agio. / ma, a mio
-statevi a vostro agio. / ma, a mio parer, vi sarà assai disagio
disagio. bembo, 1-32: parlisi a suo bell'agio egli oggi quanto ad
idem, 43-24: e mi potè parlare a suo grande agio. bandello, 1-5
esser veduto o sentito, dove volle a suo bell'agio n'andò. firenzuola,
.. lo ammazzò, e mangiosselo a suo grande agio. tasso, aminta,
: e, per far sì bell'opra a mio grand'agio, / io ne vo
grand'agio, / io ne vo a mescolarmi infra la turba / de'pastori festanti
de'danni sofferti pel cammino, godendo a vostro bell'agio della compagnia del mio
si muovano di così lontano per contemplarlo a lor agio. idem, ii-62:
. idem, ii-62: chi ha a toccar danari s'affretta in eseguire le commissioni
le commissioni, altrimenti fa le cose a suo agio. alfieri, i-271: una
: una edizione bella, accurata, a bell'agio, senza risparmio nessuno né
; e gli uccisi / poi nel campo a bell'agio ispoglieremo. foscolo, v-137
in quel mezzo un vecchio gentiluomo veniva a bell'agio, e un damerino sveltissimo
, e un damerino sveltissimo s'affrettava a gran passi. [sostituito da] manzoni
giunti all'osteria del villaggio, seduti a tutto loro agio in una perfetta solitudine
: tornando essi [sentimenti] poi a uno per volta nell'animo, vi s'
, vi s'ingrandivano e si fermavano a tormentarlo più distinta- mente e a bell'
fermavano a tormentarlo più distinta- mente e a bell'agio. idem, pr. sp
176): gertrude potrà presto godersi a suo bell'agio la compagnia di queste
dalle feritoie, poteva il signore contare a suo bell'agio i passi di chi
, 23-130: -dimmi: perché giacendo / a bell'agio, ozioso, / s'
se dirò: questo lavoro vo'farlo a mio bell'agio, intenderò: vo'
amore; se dirò: vo'farlo a mio agio, intenderò di volerlo fare
: fuori, un asino scavezzato pasceva a suo bell'agio. soffici, ii-210:
, ii-210: io potevo allora avvicinarmele a mio bell'agio, e, come con
in un palagio, / per istraziarlo a lor modo per agio. -sentirsi
. -sentirsi, essere, stare a proprio agio: non provare alcun imbarazzo
possono conoscere se non se quando essi sono a lor agio.. panzini, iii-447
di quegli uomini che non si sentono a loro agio se non hanno un foglio di
agio: avere la comodità; possedere a sufficienza. di santagonda per essere più
s'ingegna di rimuovere altrui da quello a che esso di rimaner solo disidera.
fui ad agio; e incontanente cominciai a fremire e a tremare. -ant
agio; e incontanente cominciai a fremire e a tremare. -ant. essere agio
: io amo molto meglio di dispiacere a queste mie carni che, faccendo agio loro
agio: provare dolore; non possedere a sufficienza. novellino, 99 (216
: dall'altra parte la reina ne fia a troppo male agio, quando ella saperà
ella, come prima ebbe agio, fece a salabaetto grandissima festa. fioretti, xxi-989
xxi-989 (48): e quando piacque a dio ch'io ebbi l'agio di
le terre, di aver agio di tornare a considerar gli uomini. silone, 5-101
mi ha molto irritato, ma adesso comincio a sopportarla. adesso ho agio di pensare
sopportarla. adesso ho agio di pensare a certe cose alle quali non è facile
, 2-1-2: bisogna agio e buio / a pensar a tal cosa. -non
: bisogna agio e buio / a pensar a tal cosa. -non potere stare
detto. -chi tosto erra, a bell'agio si pente: chi commette
, 10-126: ma chi tosto erra, a bell'agio si pente. firenzuola,
proverbio: 'chi tosto falla, a bell'agio si pente'.
2. per estens. atteggiamento tendente a rivestire di elementi leggendari e mitizzanti la
, la narrazione di un evento (a scopo di esaltazione). ojetti,
scrivere. salvini, 39-vi-227: benché a prima vista la maniera d'attaccarsi alle
e peggio dove comandano, tutto va a rovescio o in rovina. negri,
9-31: « non porrìa veghiar la notte a stare en pè en orazione: /
stanca. sempronio, iii-216: la nemica a l'uom cruda fortuna / soave sonno
batte. monti, 7-221: segna a quel detto ognun sua sorte, e dentro
tutti desiar. idem, 12-565: a questo [macigno] die'di piglio /
che parevano commuovere tutto lo spazio intorno a lei e aumentare la luce agitandola.
ignudo spirto, ombra seguace / indivisibilmente a tergo avrai. / nova furia co'
dolore. idem, ii-58: rifletta a quelle poche o molte passioni ed affetti che
il volto / fu spruzzato d'essenze a la tua dama; / ella rinvenne
avrebbero volontariamente deposte le armi, troncati a mezzo i loro concerti, cessato di agitare
venne fatto di concludere e di stipulare a guisa di trattato i capitoli. manzoni,
pellico, ii-90: s'io andava a letto, era peggio. niuna posizione m'
è ancora bambina,... a volte ride senza ragione e si agita
focolare che s'agitava come una campana dondolata a morto. idem, 19-374: l'
amoroso isdegno, perché... parve a questa donna, che io tenessi molto
le cose che ho da dire. a volte le sento agitarsi dentro di me:
., ix-334: che siete voi usciti a vedere nel deserto? siete venuti a
a vedere nel deserto? siete venuti a vedere una canna agitata dal vento?
gli occhi di qua e di là a seguire un moscone agitato tra il vetro e
e le agitate cortine di marmo lucidato a seta. idem, ii-607: di là
pure agitato o in tempesta, è simile a un vecchio nume italiano estetico anche nello
: una tal conclusione, quantunque relativa a una questione agitata in una sola parte
forza più generale di quello che pare a prima vista. 5. sm
, 12-28: un gruppo di agitati venne a battere alla mia porta.
follia furiosa. ojetti, ii-62: a destra le donne, e gli uomini a
a destra le donne, e gli uomini a sinistra, qua gli agitati, là
agitatrice, durante certe manifestazioni di piazza a roma, ha fatto di tutto per
. ant. guidatore di cavalli. a. adimari, 2-55: ivi cintia cortese
era il primiero, / quando intorno a ulon si combattea. idem, 17-27:
che valse il fior di gioventude / a quel tuo di cavalli agitatore / fratello
. 5. fis. strumento atto a rimescolare un liquido o un amalgama per
uniformità di composizione o di temperatura (a mano oppure elettrico). tommaseo
v.]: si dà questo nome a qualsivoglia arnese che si adoperi ad agitare
annunzio, iv-1-79: le dame si misero a ridere in coro, tra l'agitazione
« via », disse poi, nascondendo a stento l'agitazione crescente, « via
(196): [tonio tornando a casa] con un'agitazion d'animo che
sincerità, non potè dissimulare il fatto a sua moglie. idem, pr. sp
colle dita i merletti della camicia; a questo punto tutto il respiro, che gli
: l'uomo, che si considera indurato a ogni sorta di prove, è pur
da lontano, un'agitazione che non riusciva a concentrarsi: l'eco di un'atmosfera
... e si è acuito fino a spingermi incosciente verso le porte e a
a spingermi incosciente verso le porte e a farmi andare e venire in un'agitazione
: la tranquillità aveva ceduto in lui a una tensione, a un'agitazione sottile
aveva ceduto in lui a una tensione, a un'agitazione sottile. comisso, 14-104
marotta, 5-84: appariva in preda a una incontenibile agitazione. moravia, v-84
agliata1, sf. salsa piccante a base di aglio e aceto.
un'erba che ha le foglie simili a quelle dell'amaranto, fa cesto piccolo d'
gigliacee [allium sativum), alto fino a 70 cm, con foglie lineari,
ombrella bianchi o rosei: il bulbo a spicchi è adoperato come condimento per il
in un suo orto che egli lavorava a sue mani, e quando un canestruccio di
la luna è sotterra, e anche a luna sotterra divellendogli, non ne vien
iii-213: ha più piacere uno contadino a mangiare alle volte degli agli, che
contentano d'appiccargli sul fuoco, e a questo modo non talliscono. perciocché si
poi fritti in padella, o conditi a modo d'insalata, non sono disgustevoli
per gli uni erbuccie / e taglio a spicchi e la cipolla a doppi.
/ e taglio a spicchi e la cipolla a doppi. fanzini, ii-291: egli
la barba color d'aglio secco gli arrivava a metà del corpetto. pea, 7-622
del soave profumo dell'aglio che, a quell'ora, grillettava nelle padelle.
padelle. alvaro, 7-80: ripensai a tutto quanto di appetitoso riesce a combinare
ripensai a tutto quanto di appetitoso riesce a combinare una nostra donna di casa con
. tombari, 1-216: non riuscì a prender sonno: digiuno, crampi, mal
aglio. -tanto se ne sa a mangiare uno spicchio d'aglio come un
, 7-3-2: tanto se ne sa / a mangiarne uno spicchio [d'aglio]
e alliònza, sf. bot. vitigno a uva bianca (nel bolognese),
, cui la lana non aveva fatto a tempo di insudiciarsi. 2.
, li calmava, e tornavano agnellini a lasciarsi pelare e peggio, con rassegnazione
. caterina de'ricci, 272: assomigliarsi a quello immaculato agnellino, a quello che
: assomigliarsi a quello immaculato agnellino, a quello che, per la osservanza di essa
gidio [crusca]: or che èe a pensare quella benignità e mansuetudine agnellina di
che vegnano, si vendono in bruggia a centinaio di novero. casalberti,
i-22: guerrone soprascritto de'dare a me,... che li diei
li diei contanti in sua mano propria a dì mi di settembre, che ne
e semplice e lascivo / seco medesmo a suo piacer combatte. esopo volgar.,
che il lupo e l'agnello, a uno fiume d'acqua, lo lupo istava
venne l'agnello per sua mala ventura a bere nel medesimo fiume, ma dalla
in ampia mandra / il simplicetto agnel scherzando a salti, / esce dal chiuso ovile
chiesa, 1-198: e bastava / a schiacciarti [la primula] un agnel
breve unghia. deledda, ii-862: era a letto, la grande padrona, dolce
ciò che gli è fatto, sottomettendosi a ciascuno; e però nella santa scrittura cristo
come agnello mansueto, lo quale si porta a uccidere per sacrificio. arrighetto, 239
d'agnello innocente, / fa strazio a tutte l'ore. idem, 6-172:
nessuno dei due può esser condotto innanzi a un tribunale etico. papini, 27-1225:
par., 24-2: o sodalizio eletto a la gran cena / del benedetto agnello
joanne vide iesù, ch'egli veniva a sé, e disse: « ecco l'
, e presala forte, la cominciò a portar via come se stata fosse un piccolo
, 143: le pecorelle dànnosi / a pascer liete, gli agnelletti belano,
fra giordano [crusca]: donò a lui per gran cosa un agnellaccio magro
, 998: cala il cappuccio, stringe a sé la cappa / con pelli agnine
idem, i-752: deono dare, a la festa di pentacosta anno treciento uno
idem, i-763: s. che demmo a rascasso ed a salva- dorè giudei per
: s. che demmo a rascasso ed a salva- dorè giudei per curattagio di lane
vera natura di un personaggio rimasto fino a quel momento sconosciuto. - per estens
, il qual riconosce il bosco sacro a le furie, e di messer torello che
nodo, il quale si farà come a caso, o per via d'alcun forastiero
, 136: torneranno i fiumi / a le lor fonti, e i lupi fuggiranno
'l veltro le timide lepri. l. a dimari, 196: van per tutto
2. locuz. -tagliare l'agno a una lite, a una questione:
. -tagliare l'agno a una lite, a una questione: troncarla, risolverla decidendo
ragion di sconti, / per tagliar lagno a qualsivoglia lite. -tagliarsi l'agno
alcuna soluzione sicura o definitiva rispetto a qualche problema dello spirito e della conoscenza
, iv-13: agnostico... riferito a stato, governo, suona quale
'). formula liturgica di invocazione a gesù cristo sotto il nome simbolico dell'
insegna] de'pellicciali [era] a vari colori, e nell'un canto un
si che per dirlo e non far danno a lei, / il re fece giurar
e quanto può, sempre s'appressa a quella. de amicis, i-295: in
= adattamento del saluto di giovanni il battista a gesù: « ecce agnus dei,
tile asticciola d'acciaio forbito, atta a cucire: acuminata in punta e con
ago. fra giordano, 5-376: a vinegia n'hae maestri, i quali ti
che non puote l'uomo ricco salire a cielo. francesco da barberino, i-92
penetrativo anch'esso, disfidò l'ago a cucire. idem, 5-361: un lavoro
; / ai lavori d'aracne, a l'ago, a i fusi / inchinar
d'aracne, a l'ago, a i fusi / inchinar non degnò la man
, 20-95: grida il crudel, ch'a l'abito raccolse / chi costei fosse
. idem, 936: e insegnò prima a le selvagge ninfe / a figurar con
insegnò prima a le selvagge ninfe / a figurar con l'ago i fiori e l'
intesto / drappo non è che si pareggi a questo. carletti, 72: nella
/ e con industre errore / prende accorta a fregiar drappo sì vago, / l'
'l lavor sì ben comparte / ch'a natura fa scorno, invidia a l'arte
/ ch'a natura fa scorno, invidia a l'arte. magalotti, i-654:
una panchina, caccia l'ago in mezzo a un fiore ricamato su un telaietto rotondo
. -anche l'imbarazzo di chi viene a trovarsi di fronte a una difficoltà.
imbarazzo di chi viene a trovarsi di fronte a una difficoltà. varchi, v-54
mio e vostro libretto latino, e ciò a tutti i patti... qui
11-1-3: orsù che questo vezzo le ha a costare / più di dodici intingoli;
sinisgalli, 3-75: son qui di te a dolermi poca / terra, rosso prato
vespa che ritragge l'ago, / a sé traendo la coda maligna, / trasse
lamina d'acciaio (per lo più a losanga o rombo), girevole intorno
volgar., 2-55: e sappiate che a queste due tramontane vi s'apprende la
punta dell'aco, ver quella tramontana a cui quella faccia giace. dante, par
vedrà l'ago calamitato rivolgersi non più a tramontana ma ad austro, gli bisognerà
oscillazioni del ritmo. -negli orologi a sole, il ferro che proietta l'
s. v.]: negli orologi a sole è quel ferro fisso nel piano
fisso nel piano che manda l'ombra a segnar l'ore. si dice più
duro ed aspro, che consuma il ferro a guisa d'una lima. redi,
la mattinata, la rivedevo spesso, sempre a quella finestra, in atto ora di
ad una estremità e all'altra fissata a un perno, in cui può ruotare
il fragore battuto del direttissimo, iterato iterato a ogni assale da svellere tutti gli aghi
al suo asse è sempre angoloso ossia a spigoli, e gira su di sè
esteriore estremità cilindrica dell'arpione, rialzata a squadra, nella quale, come in
anima innumerevole... agognante a sollevarsi pur una volta verso l'idea eterna
leone. tasso, 6-82: a lei non tarda i passi il lungo manto
tepidità crescere agogna. l. a dimari, 40: giustizia i tri
, giorno, ii-575: sgridala, se a te par ch'avida troppo /
si vergogni. idem, 19-24: non a se, non ad altrui, la bella
il mondo agogna. idem, 1033: a tergo mi lasciai la grama / che
mondo dice poesia, lasciai / i deliri a cui par che dietro agogni / l'
forme del godimento, invece di rassegnarsi a gustarlo nelle forme del patimento. papini,
27-273: un uomo che era riuscito soltanto a ottenere il contrario di quel che l'
che non agogna ad altro che a sciuparsi, a corrompersi, vivere.
ad altro che a sciuparsi, a corrompersi, vivere. 2.
'l pasto morde, / ché solo a divorarlo intende e pugna. idem, purg
. fu un supplizio nuovissimo quel camminare a fianco d'un rivale, sotto gli
stanca che si affidava alla morte come a un agognato riposo. agognatóre, agg
. boccaccio, 3-1-375: oltre a questo, sono i golosi grandi
contenzioni agonali, le quali si facevano a troia, esso vinceva ogni uomo. alfieri
uomo in sacro agone / venne dotto a mostrare il suo bel canto. c.
. boccaccio, iii-2-11: e dietro a tutti, in doloroso agone, /
berni, 24-14 (2-234): vicino a loro, anzi in quel stesso loco
agone, / se volge il corno a i cani ond'è seguito, / s'
idem, 20-73: salse in cima a la torre ad un balcone, / e
sì fatto agone, /... a strette contese / di ripari e d'
tal conversione [filosofica] che conosce a sé mortale. ojetti, 1-559: [
: / rom- pennose la scala, a terra è sua mascione. =
(aiosa lacustris), d'aspetto simile a una sarda, con corpo allungato (
sarda, con corpo allungato (fino a 35 cm). cfr. cheppia
cavalca, 10-130: l'angelo allora apparve a cristo, quando egli fu tentato nel
peggiorato e migliorato in questo poco tempo a vicenda, si sta ora suonando l'
di tristezza. foscolo, 1-173: poiché a pluto / rapì l'elisio tribunal satàno
. pascoli, 27: e sempre a gli occhi sento che mi viene / quella
e lenta agonia,... ora a poco a poco rinasceva, quasi con
agonia,... ora a poco a poco rinasceva, quasi con un altro
quasi d'agonia madido, / fuggivo a te per soccorso, e il male /
foscolo, v-171: io mi giaceva a occhi spalancati, e cercava il sonno
di cacciarli orando e piangendo e gridando a dio,... senza dubbio
,... senza dubbio parea a chi 'l sentia in questa agonia, ch'
l'ago magnetico è diretto da sud a nord. = voce dotta,
confermi iddio. -e si diede a recitare le preci degli agonizzanti. d'annunzio
padre agonizzante: stramazzava come fulminato, a terra, di schianto; sussultava, non
prossimo alla fine; languire, durare a fatica, con stento. bùgnole sale
vitalità morale. camerana, v-245: a poco a poco / lo scoppio radioso
morale. camerana, v-245: a poco a poco / lo scoppio radioso ecco si
. medie. pratica terapeutica diretta a provocare processi irritativi o coagula
in: ne l'àgora sedea, curvo a la terra / il capo venerando
dianzi, / con dotto a mano dai cavalcatori. idem, iv-2-823:
gli eroi dell'orestiade sembrano ricominciare a vivere mentre un uomo esplora i
la atassia, avevano diritto al servizio a domicilio. = voce dotta,
si tengono gli aghi per averli prontamente a mano. sono due bocciuoli che per un
simili alle cicale che nei boschi appese a un albero versano la lor voce melodiosa
l'altezza dell'acque, le guadano a cavallo, a meno che le loro bestie
dell'acque, le guadano a cavallo, a meno che le loro bestie non siano
agostaro improntato era il viso dello 'mperadore a modo di cesari antichi, e dall'
agostana), sf. bot. vitigno a uva bianca, che matura anche in
in regioni alte (per lo più a metà agosto): si coltiva a pergolato
a metà agosto): si coltiva a pergolato o a spalliera. 2
agosto): si coltiva a pergolato o a spalliera. 2. erba che
, sf. uva di vitigno precoce, a grappoli piuttosto grossi, con acini allungati
vita religiosa in comune, ispirato direttamente a precetti dati sparsamente da s. agostino
precetti dati sparsamente da s. agostino a piccole comunità religiose di ippona, poi
per lì dal ranieri, giunse in tempo a benedirlo agonizzante, o benedì un cadavere
un sol dì bene, / ch'a roma metterà neve d'agosto. dante,
dì,... ardea a modo d'una fornace quel luogo, però
bruciato. linati, 30-61: marciavano a due a due, in quella bella luce
linati, 30-61: marciavano a due a due, in quella bella luce d'agosto
estate, specie in lombardia, accenna a declinare. slataper, 1-106: ora è
neppure il gran sole di agosto riuscì a colorirgli la faccia. pavese, 143
pavese, 143: l'uomo solo ripensa a quei campi, contento / di saperli
nella sala deserta / sottovoce si prova a cantare. rivede / lungo l'argine il
: ascolto, / conto le ore lentissime a passare, / più lente per le
ferrati siete. redi, 16-ii-168: a ferrar domani agosto / io t'invito
dario romano (perciò detto sextilis), a cui fu cambiato nome nell'8
cui fu cambiato nome nell'8 a. c. in onore di cesare ottaviano
, con ferocia; con difficoltà, a fatica, con dolore (cfr.
, faccendo sottilissime spese, agramente cominciarono a prestare ad usura. idem, dee
4-10 (457): la donna cominciò a temere non fosse morto, ma pure
fosse morto, ma pure ancora gli 'ncominciò a strignere agramente le carni ed a cuocerlo
'ncominciò a strignere agramente le carni ed a cuocerlo con una candela accesa, ma
riprese agramente. firenzuola, 306: a quella soverchia pallidezza, a'continovi sospiri
soverchia pallidezza, a'continovi sospiri, a gli occhi lagrimosi mai sempre, tu mostri
riordinamento del regime fondiario (in base a leggi agrarie). -contratto agrario:
una delle cause che più forse contribuiscono a ritardare i progressi agrarii si è che nell'
produce, mentre il credito fondiario si fa a qualunque proprietario in quanto possiede. d'
, attraverso la laguna di mezzano, a portomaggiore, capitale degli scioperi agrari del
: nella roma antica (ii-i secolo a. c.) il problema della redistribuzione
boccardo, i-58: la legge agraria venne a principio violata fraudolentemente dai ricchi, i
guarnizione, gala. l. a dimari, 47: pompose armille, giardiniera
è una specie di guarnizione o nastro a disegno, che si mette agli abiti delle
. agrestata, sf. bevanda a base di agresto, con acqua
. cavalca, 8-372: eliseo invitando a mangiar seco certi figliuoli de'profeti,
ii-2-357: i prodotti agresti, soggiaciono a codeste improvvise vicende anco presso nazioni avanzate.
nelle parti fredde... indugia quivi a maturar l'uva, e nei molto
: è meglio di cògliare l'uva a dio un poco agresta, che fracida;
di vite con uva che non giunge mai a piena maturazione; succo che se ne
. m. villani, 2-10: cominciarono a sentire fame... e il
, ma non tanto ti desse noia a smaltire. burchiello, 43: chi vuol
forza, che mischiate con acque intorbidate a bella prova, le rischiarano e le
l'albergo comporta, / che stando a bada, io lasci ch'i garzoni /
ride l'occhiolino, / sperando aver a far un po'd'agresto. note
illecito, come sarebbe quando uno, mandato a comprar roba, dice avere speso più
. -in agresto: non ancora giunto a maturazione. d. bartoli, i-452
e duri; altri più grandicelli, cominciano a risentirsi, a tignerei e prendere un
più grandicelli, cominciano a risentirsi, a tignerei e prendere un po'di colore;
famiglia delle crocifere (lepidium sativum) a vegetazione assai rapida, coltivata per le
., 120: voi vi volete sottomettere a cesare, non per travaglie d'assedio
/ d'onni salute -coltore, / agricola a nostro signore, / non terra,
: essendo al vallicare d'un fiume, a la riva del quale era un agricola
10-1272: e qual, cadéndo / grandine a nembi, il viator talora, /
il viator talora, / ch'in sicuro a l'albergo è già ridotto, /
che nel tempo delle guerre nessun noceva a gli agricoli, né si turbava la campagna
apruzzo deve aspettare [il raccolto] fino a settembre. tommaseo-rigutini, 839: agricola
origine, agricoltore, s'applica oggidì a denotare quelle genti che si dànno alla
. isidoro, 10-16: « agricola, a colendo agro, sicut silvicola ».
col meraviglioso spettacolo della natura, costretta a interrogarne i segreti, a scrutarne i
natura, costretta a interrogarne i segreti, a scrutarne i fenomeni, acquista una parte
fiume poco profondo che dilaga in numerosi bacini a fior di terra, contornati da camminamenti
pianta può esser mutata in lui da salvatichezza a conveniente proprietà di pianta domestica. ariosto
affaticarìa ogni bono agricoltore che si mettesse a cultivare e seminare d'ottimi grani l'
ne'campi vicini i buoi che tornano a casa; lo stanco agricoltore li siegue
messi. boccardo, i-62: guai a quell'agricoltore che volesse seminar solo cereali
le fatiche del bue agricoltore / copulando a le sue, frange le zolle.
raccogliesse in quella, la sola antichità basterebbe a farla celebre e famosa a par d'
antichità basterebbe a farla celebre e famosa a par d'ogni altra disciplina e arte
le vitelle e buffali ammazzano mal volentieri a causa di religione e perché servono all'
i-516: l'agricoltura resiste per propria forza a tutte le scosse ed a tutti
forza a tutte le scosse ed a tutti i disordini politici più che le
: l'amico del contadino supplisce veramente a una lacuna, che sarà sempre grave
tra noi, finché l'agricoltura non salga a culto di scienza e non pigli posto
virtù. panzini, i-709: l'agricoltura a tipo patriarcale non è più possibile,
aveva stabilito di mandarlo in un collegio a studiare agricoltura. 3. figur
[ilex aquifolium) alto da tre fino a nove metri, con foglie coriacee,
, con fiori piccoli e bianchi, a cui succedono bacche rosso
, che trovano impiego ornamentale (specie a natale). bencivenni [crusca]
..., fa i frutti somiglianti a quelli del pugnitopo. targioni tozzetti,
203: un ramo natalizio di agrifoglio spinoso a bacche rosse. = lat
esercita l'agrimensura, che è abilitato a praticarla. boccalini, i-12:
: squadra agrimensoria, stromento che serve a prolungare linee rette sul terreno, e a
a prolungare linee rette sul terreno, e a costruirvi o riconoscervi angoli retti o
carducci, iii-18-120: suo padre voleva a ogni modo che facesse o agrimensura
famiglia rosacee [agrimonia eupatorio), a foglie pennato-composte, con fiori gialli disposti
: tolga lo infermo nove di continovi a digiuno sugo d'agrimonia. bembo, 7-3-425
sf. bot. ciliegia selvatica, a polpa molle, acidula (detta anche visciolona
anche visciolona). = fr. a [i) griotte e griotte (sec
forma allungata, con spalliera piuttosto alta a un solo estremo: per distendersi (
pregiato,... è fatta a foggia d'una mandorla fresca, colla
vive e germina il cedro, e a fin matura / l'agro fimon suoi parti
comin- ciamento, che sono molto agevoli a seguitare. idem, 7-170: ed
egli è sì agra cosa 'l disamare / a chi è 'namorato daddivero. dante,
, / non fora » disse « a te questo sì agro ». ugùrgieri,
v-126: il luogo da'ricurvi aratri a qualunque morso con sol- licitudine illeso servarono
., 1-8 (112): a que'tempi soleva essere il lor mestiere.
un lento dardo, / dando sovente a fare agro martiro. machiavelli, 213
difensori l'uno dell'altro, si mosse a favorirlo. bandello, 1-11 (i-140
: il marito, fatta un'agra riprensione a la moglie che più non incappasse in
, stridente. ottimo, ii-145: a similitudine del magistero di questa porta,
... anche il territorio intorno a roma chiamasi 'agro romano ', o
: tutto l'agro nostro in mano a forti, attenti, febei, virgiliani lavoratori
è vero che il vastissimo territorio circostante a roma si addimandò 1 agro romano '
o grande che e'si sia, abbia a dirsi * agro '. d'annunzio,
dovesse scegliere. così l'agnellino imparava a brucare e ci prendeva gusto. leggi agrarie
esercita la vigilanza sulle fabbriche di agrocotto a mezzo dei suoi impiegati.
. panzini, iv-14: riferito a discorso, in tono agrodolce, si intende
esercita l'agronomia, chi è abilitato a farne professione. tommaseo [s.
; non ne conosco e non so a chi rivolgermi per consiglio. =
campi di cereali: con fiori rossi a corona e frutti a capsule con numerosi
con fiori rossi a corona e frutti a capsule con numerosi semi neri (detta volgarmente
campo 'e oxép. p, a * corona ', nome coniato da linneo
da linneo perché i fiori si dispongono a corona). agròstide, sf
quel che s'io ridico, / a molti fia sapor di forte agrume. pulci
: prendi la spada io ti disfido a morte / e farotti assaggiar d'un
denti] col tuo specchio e tieni a mente che agrumi e pasti minuti e cose
, te veggente, allegano i denti anco a te; così il vedere che altri
sempre verdi, alti da 1, 50 a 15 m, con foglie coriacee,
riuniti in infiorescenze, con corolla bianca a cinque petali; i frutti sono bacche
ovali, con pericarpo giallo e aranciato a maturità, ricco di oli essenziali;
spugnoso; metacarpo polposo diviso in logge a pareti sottili, nella cui polpa sono
dati, i-398: io mi do a credere che non vi sia alcuno il quale
, pareggiare. masuccio, 355: a lui parve niun'altra averne vista mai
= dall'agg. lat. a (e) qualis (come variante di
felice, se i beni tuoi conosci, a cui abbondano eziandio aguale quelle cose,
iii- 1-32: voi non avrete aguale a far morire / padri o figliuo'che
vi faccion pietose, / ma mimiche genti a voi odiose. idem, iii-3-56:
= dall'agg. lat. a [e) qualis, con valore avverbiale
{ agucchiò). eseguire un lavoro a maglia con i ferri; sferruzzare; lavorare
sferruzzare; lavorare con l'ago (a cucire, a rammendare, ma senza
con l'ago (a cucire, a rammendare, ma senza particolare cura e
pelle dilicata. carducci, 721: a l'ostel, sola soletta, / di
: tre vecchie agucchiano e biasciano davanti a una soglia. panzini, i-545:
nievo, 500: tornò tranquillamente a passare e ripassare in un bel panno
, eseguito con l'ago; fatto a maglia. leggi di toscana,
. che fa lavori ad ago, a maglia. canti carnascialeschi, 201
, triangolare in punta, che serve a cucire materassi e altre robe grossolane.
uno strumento da minatore, che serve a travagliare nella rocca, per fare delle
videsi sotto un'aguglia giovane: percossela a terra e tanto la tenne che l'uccise
, / con l'ali aperte ed a calare intesa. mare amoroso, v-368-22:
lupi; ma quelle che sono amaestrate a lupi, sono molto grandi e di
aguglia che paresse viva, che fosse addosso a un leone. cantari, 175:
un'aguiglia palata, / incomin- ciògli a fare grande oltraggio, / però che fortemente
. ottimo, iii-12: quella fugge davanti a lui, come l'agnella il
dante, purg., 10-80: intorno a lui parea calcato e pieno / di
, 17 (18): anticamente a tutti gli re, che nascono in quella
tutto l'altro resto era il campo cilestro a gigli d'oro. = lat
da aquila. cfr. aquila, rispetto a cui la forma aguglia è di formazione
com'era gito il fatto ebbi contato / a motto a motto, di filo in
il fatto ebbi contato / a motto a motto, di filo in aguglia. soderini
et un quarto, aguzzi in fondo a uso d'uria aguglia rotonda. bruno,
. marco senz'aguglia, quali erano veramente a quel tempo. carducci, 1022:
il sole calante le aguglie / tinga a le pallide dolomiti. faldella, iii-82:
trecento remi, e posta sopra curri presso a roma a tre miglia, essere stata
e posta sopra curri presso a roma a tre miglia, essere stata tratta in circo
il muggine, l'ombrina: vallo a riscontrare. = prestito dal catalano
verde, e gli aguglini ad oro. a. pucci, cent., 87-28:
gli aguglini. -anche agulino. a. pucci, cent., 23-54:
con le ali spiegate e la testa rivolta a sinistra, sul rovescio la vergine col
. ojetti, i-505: guardo davanti a me la terra gialla coperta dagli aguglioli
aguglióne, il quale non usan però a trafiggere. = fr. aiguillon
costituisce il maschio dei cardini intorno a cui gira il timone a destra e
cardini intorno a cui gira il timone a destra e a sinistra. l'agugliòtto di
cui gira il timone a destra e a sinistra. l'agugliòtto di fondo collega
, con la punta giù, ed a distanze eguali tra loro. sono fortemente
. v.]: 1 s'affatica a agumentare ': in questo senso '
gli altri roman'dipartiti, / fecer a capova loro agunanza. = deriv
veggio apparecchiata / la fiamma di ninfemo a cui s'aguna [= per chi si
fuor del su'corpo dimoro, / a questi, di che partir non mi lece
! canzone di aulivier, v-549-46: a nient ven quel ch'in amor s'in-
da barberino, i-321: volgo sermone / a certa gente ch'òne / trovata viver
: la quale cosa egli forse tenendo a mente, se alcuno caso noioso gli avviene
e non sappiendo ella stessa che ragione a ciò la si movesse, in se stessa
aver questo nome udito, e cominciò a sperar senza saper che. g. morelli
, 21: ogni cosa che altri à a fare, cioè né per aguri,
amato, ciò è molto dubbiosa cosa a sapere, s'egli è amato,
, e quasi un aguto ficca nell'occhio a colui con cui parla. cavalca
quello aguto, che tu vedi a quel camino, acciò che tu
fa, e'ti converrà cominciare a scendere, e forse venire al
la detta pianta, molto adiutorio riceve quanto a fruttificare, e massimamente se i
aguti. leonardo, 2-53: a ficcare ogni aguto con un solo colpo
vogliono che gli aguti che hanno a reggere pesi per traverso, si
, il martello e tre aguti a scaglie / da fermar le catene delle
rosei e bacche rosse e gialle a forma di pisello (chiamato anche
aguzza ad un volubil sasso. tasso, a minta, 146: era il mio
.. / e 'l corno aguzza a i tronchi, e par ch'inviti /
e par ch'inviti / con vani colpi a la battaglia i venti. idem,
/ aguzza e sfida il fier rivale a morte. leopardi, i-179: siamo andati
la spada], che siamo presso a romperla. settembrini, 1-99: ruppi una
, 24-18: iscrisse adunque la reina a gano / che dovessi aguzzar tutti i
, iii-411: se porgi in mano a le fortune infide / di venali bugie ciuffi
-figur. aguzzare il mulino: prepararsi a mangiare ingordamente. note al malmantile
: sempr'aguzzando il giovenil desio / a l'empia cote. boccaccio, v-211
v-211: quantunque conoscano sé essere nate a esser serve, incontanente prendono speranza e
e l'ire accende; / e vansi a ritrovar non altrimenti / che duo tori
/ tale ei suoi sdegni desta, ed a la cote / d'amor gli aguzza
cote / d'amor gli aguzza ed a le fiamme avviva. marino, 547:
iv-1-620: aspettai la sera, deliberato a compiere il delitto. raccolsi quanto di
occhi aguzzare tanto li pinsi avanti, infino a tanto che alla mia conoscenza pervenne la
tutto e muove il piede / tacita a l'ombra. giordani, lino:
un bimbo sul cavallo bianco / e a lui dintorno in ressa il popolo /
tempo che s'aguzzi / l'orecchio a indovinare, / e una delle arabe
quanto aguzzassi gli occhi, non riuscivo a vedere. -aguzzare la mente,
co 'l qual io / recar potessi a fine il mio talento. magalotti, i-664
provate, non avendovi aguzzato l'ingegno a procacciarvi il rimedio. alfieri, i-32
in- gegni. idem, 800: a quell'avvertimento, il commissario dovette
: un mazzo di porri la mattina a buon'ora per fare buon stomaco e
/ da'che la mente s'aguzzi a cercare / il sommo ben che tu
fortuna, i tuoi ingegni s'aguzzano a nuocere a me apparecchiato di ruinare!
i tuoi ingegni s'aguzzano a nuocere a me apparecchiato di ruinare! idem,
/ possa mostrar della tua deitade, / a che lo 'ngegno mio s'aguzza e
nostro stile veritiero per innanzi s'aguzzi a specificare... l'ordine della
i e s'aguzza de l'ira a l'aspra cote. pallavicino, 1-219:
caro, 2-2-127: vi esorto a ripulirlo [l'epigramma] e a
a ripulirlo [l'epigramma] e a raffinarlo di modo, che laddove è oro
lega, diventi di coppella; perché a una sola aguzzata d'ingegno riducendolo,
boccaccio, i-55: e appresso rivolti a noi con li aguzzati dardi,
di quelli aguzzati rendè chiara che, a me stesso manifestamente scoprendosi il mio errore
un'aguzzatura, come fanno i contadini a quelle canne, che egli adoperano a
a quelle canne, che egli adoperano a nettar le vanghe e le marre.
: il popolo di londra si levò a romore, e... presono il
, e menar gli schiavi e buonavogli a far acqua e legna per servizio di
auzzino quello che col bastone stimola i galeotti a vogare, e gli auzza, per
speciale. allegri, 99: star sottoposto a un mezzo contadino, / che 'l
iii-593: ogni ora della sua vita era a conoscenza de'suoi devotissimi aguzzini. papini
acuta; assottigliato all'estremità, fatto a punta, appuntito. dante,
marino, 6-31: gli spirti unisce a la pupilla, e spira / da
era incoronata di una corona d'oro a punte aguzze come lance. idem,
dai tetti rossi, spioventi fino a terra. govoni, 2-151: e chi
, co'le ciglia aguzze, facendo a quelle ombra colle mani, e riguardare infra
annunzio, iv-2-1102: andò diritta innanzi a sé,... con la fronte
... con la fronte corrugata quasi a serrare fra ciglio e ciglio la sua
i-26: per un attimo si fermava a fissarlo con quelli occhietti aguzzi. idem
l'eterno. palazzeschi, 4-23: a questo momento vi sarete sentiti penetrare in
. da aguzzare. ah (anche a), esci. espressione di un sentimento
è nome lo qual si pò partire en a e mor, che son due divisione
divisione. / e mor si pone morte a difinire,... / va
inf., 1-4: ah quanto a dir qual era è cosa dura, /
inf., 1-4]: ah quanto a dir...: qui è uno
quando vogliamo esprimere una giusta indegnazione contro a quello che ci pare sommamente da biasimare
della patria! » gridò, voltandosi a renzo, con un viso da indemoniato.
ne va sicuro, / agli altri ed a se stesso amico...!
ridere le convegna, non gridi: a! a!, né con simili voci
le convegna, non gridi: a! a!, né con simili voci,
compagno, sì gli disse: « a! a! a! frate masseo,
sì gli disse: « a! a! a! frate masseo, dammi te
gli disse: « a! a! a! frate masseo, dammi te medesimo
palazzeschi, 3-26: poi principiavano i raggi a sfoderare come sciabole, lanciando..
.. i colori bellissimi sulla popolazione a bocca aperta e a naso ritto, che
bellissimi sulla popolazione a bocca aperta e a naso ritto, che incominciava a dar