10-151: si ristrinsono all'assedio della città a mezzo miglio. sacchetti, 219-16:
presso al luogo dov'erano le donne a due balestrate, veggendo il casamento dalla
veggendo il casamento dalla lunga, cominciò a domandare... come si chiamava quella
'nvito, / né s'accostava a dieci miglia a quello. botta,
, / né s'accostava a dieci miglia a quello. botta, 4-929: a
a quello. botta, 4-929: a trecento passi del sopraddetto mulino verso destra
, 35 (611): vide, a un cento passi di distanza, passare
verga, ii-102: sembrava di essere a cento miglia dalla città, nell'ombra e
silenzio. pavese, 5-19: era a due passi dalla casa del salto e non
c'ero andato. -essere a...: partecipare, intervenire.
guittone, 3-35: non mi voglio a carne astenere né essere gravato di grandi
. idem, 3-35: bono scernendo a male, e male a bono. dante
bono scernendo a male, e male a bono. dante, par., 12-49
. ariosto, 1-36: quivi parendo a lei d'esser sicura / e lontana a
a lei d'esser sicura / e lontana a rinaldo mille miglia, /..
villa della qual forse due miglia / era a gambassi. 7. indica il
e somiere e robe e dispendio convenevole a ritornare in mia terra. dante,
: onde io, quasi non sappiendo a che io fossi menato, e fidandomi ne
la persona la quale uno suo amico a l'estremidade de la vita condotto avea,
de la vita condotto avea, dissi a lui: « perché semo noi venuti a
a lui: « perché semo noi venuti a queste donne? ». cavalca,
pazienza, figliuola, perocché iddio non a tuo danno, ma a tua salute t'
iddio non a tuo danno, ma a tua salute t'ha data questa infer-
fattosele una volta vicina quando la sonava a messa, s'accorse ch'ell'era
piega / l'essercito maggior, suona a raccolta. segneri, ii-350: non potevi
che incitassero alla battaglia, o sonassero a ritirata. manzoni, pr. sp.
del mondo si servono dei doni di dio a gloria sua, e in vantaggio del
1827 (149):... a gloria sua, e a vantaggio del
.. a gloria sua, e a vantaggio del prossimo]. leopardi, 3-1
leopardi, 3-1: italo ardito, a che giammai non posi / di svegliar dalle
; / dico fra me pensando: / a che tante facelle? panzini, i-30
che usciva al passeggio 0 si recava a la chiesa. saba, 294: figlio
re, nella reggia straniera / vissi a un pensiero. sbarbaro, 2-68: ed
209: dio, lo invocavano soltanto a sostegno di tali loro disposizioni naturali.
drizza la testa, drizza, e vedi a cui / s'aperse alli occhi de'
, 9-153: nessuno di voi viva a sé, ma a colui che morì per
nessuno di voi viva a sé, ma a colui che morì per lui.
e verona, ed aquilea che ritenne a sé. boccaccio, dee., proem
, 1 -conci. (120): a reverenza di colui a cui tutte le
120): a reverenza di colui a cui tutte le cose vivono, e consolazione
disidero di sapere se ciascuno uomo, a bene di se medesimo, si deve
innamorare o no. tasso, 18-86: a te guerreggia il cielo; ed ubbidienti
cielo; ed ubbidienti / vengon, chiamati a suon di trombe, 1 venti.
, aminta, 1809: sin qui vissi a me stessa, / a la mia
qui vissi a me stessa, / a la mia feritate: or quel ch'avanza
muse e dell'amore, / unico spirto a mia vita raminga. leopardi, 15-93
salme / son disgiunte in eterno. / a me non vivi / e mai più
un amor mi distringe / e sovenemi a ogn'ura. idem, ii-65:
venuta, / consilglio che ti guardi a la partuta. novellino, io (28
, 44 (76): fu, a uno natale, ad una cittade,
12-71: nel detto anno 1346, a dì 8 d'ottobre, passò per firenze
15-1: io mi rivolgo in dietro a ciascun passo / col corpo stanco ch'a
a ciascun passo / col corpo stanco ch'a gran pena porto. idem, 314-2
più delle sere con lei se ne veniva a cenare. caro, 1-690: con
caro, 1-690: con tal sogliono industria a primavera / le sollecite pecchie al sole
, vii-1187: ci anderò. ma non a quest'ora. foscolo, sep.
una verità, riservandomi ad avvertirvi, a miglior tempo, che è un errore.
: propose che quella discussione fosse differita a un altro giorno. idem, 1052
balze, distinte, rilevate, mutabili quasi a ogni passo. idem, pr.
1 (13): tutt'e due a un tratto avevan detto. [ediz
quest'impunità... doveva naturalmente, a ogni minaccia, e a ogni insulto
naturalmente, a ogni minaccia, e a ogni insulto, adoperar nuovi sforzi e nuove
, 8 (133): saranno usciti a quest'ora? o saranno ancor dentro
che siamo stati tutt'e tre, a non concertar qualche segnale, per avvisarmi,
cosa fosse riuscita! carducci, 688: a notte canteranno i rusignoli. idem,
. idem, 840: ne'crepuscoli a sera di gemmeo candore fulgenti. saba,
saba, 269: la mia giornata a sera si rischiara. idem, 408:
2-73: come l'albero ignudo a mezzo inverno / che s'attrista nella
. montale, 2-25: il piombo fuso a mezzanotte. moravia, vii-343: la
aveva detto. pavese, 5-129: a mezzanotte entrai fra le altre carrozze
ufficio accomandato fu al detto messer nicola a sua vita. s. gregorio magno volgar
risposero: perché nissuno ci ha presi a giornata. giannotti, 2-1-339: è
, li quali le più volte vivono a giornate; e quando veggono poterne passare alcuna
poterne passare alcuna quietamente, non pensano a quella che debbe succedere. -ant.
nepote dell'arcivescovo. menolla, e fece a due mesi una fanciulla. m.
m. villani, 11-35: si dirizzò a giovacchino. e lo fedì nella gamba
, della quale fedita di spasimo indi a pochi giorni morì. boccaccio, dee.
questa risposta..., ivi a pochi giorni si trovò con la ninetta.
, 229-45: lo pistoja rispose, a lui parere gran fatto; ma,
parere gran fatto; ma, dovendovi a pochi dì tornare, vedrebbe chi di loro
, 3-3 (290): messere, a queste notti mi sono appariti più miei
in grandissime pene. cantari, 81: a la mia vita mai, a nessun
81: a la mia vita mai, a nessun lato, / cotal paese non
dolore. bar etti, 1-68: a questi dì ho composto un capitolo sopra
-nella correlazione: da... a. petrarca, 128-71: da la
petrarca, 128-71: da la matina a terza / di voi pensate; e
): dalla mia prima giovanezza infino a questo tempo oltre modo essendo stato acceso
, mi fu egli di grandissima fatica a sofferire. buonarroti il giovane, i-555:
elle facesser sì che ogn'anno da oggi a domani a otto io fussi sempre mai
che ogn'anno da oggi a domani a otto io fussi sempre mai vivo. c
gadda, 149: forse di qui a dieci anni, quando il mio malumore sarà
..: ricordo che brontolava da mattina a sera. luzi, 65: la
dell'anno. -locuz.: a ora a ora, a volta a volta
. -locuz.: a ora a ora, a volta a volta, a
-locuz.: a ora a ora, a volta a volta, a quando a
: a ora a ora, a volta a volta, a quando a quando,
a ora, a volta a volta, a quando a quando, a un tempo
a volta a volta, a quando a quando, a un tempo, alle volte
volta, a quando a quando, a un tempo, alle volte. dante
tasso, 12-89: nel cor dà loco a quei conforti, e scema / l'
foscolo, iv-297: ho avuto sempre a che fare con de'tristi; e se
596): quella bellezza molle a un tempo e maestosa, che brilla nel
parea del monte salir su, cantando / a quando a quando con un improvviso /
salir su, cantando / a quando a quando con un improvviso / lancio discorde delle
fante, ma un soldato d'italia a ora a ora buono o gramo.
ma un soldato d'italia a ora a ora buono o gramo. 10.
, ii-208: sofferir pesanza / per acquistare a pregio ed a valore, / è
pesanza / per acquistare a pregio ed a valore, / è cosa ch'a l'
ed a valore, / è cosa ch'a l'om dea sempre piacire. novellino
3 (14): il cavallo conobbi a latte d'asina esser nodrito, per
): appresso mangiare, quali prese a giucare a zara, e quali a tavole
appresso mangiare, quali prese a giucare a zara, e quali a tavole od
prese a giucare a zara, e quali a tavole od a scacchi, o ad
zara, e quali a tavole od a scacchi, o ad altri diversi giuochi.
, inf., 9-50: battiensi a palme, e gridavan sì alto, /
i più deserti campi / vo mesurando a passi tardi e lenti, / e gli
stampi. idem, 268-18: qual ingegno a parole / porìa aguagliare il mio doglioso
): un suo orto che egli lavorava a sue mani. paolo da certaldo,
casa fa che si serri la notte a chiave. andrea da barberino, 1-214
da barberino, 1-214: e prese a due mani la spada, e menò sì
15-18: mai legno alcun che vada a remi e a vele / nel mare
mai legno alcun che vada a remi e a vele / nel mare orientale apparir suole
elmo lucente, / e tutto era coperto a piastra e a maglia. idem,
e tutto era coperto a piastra e a maglia. idem, 39-14: quasi a
a maglia. idem, 39-14: quasi a gara fanno / a chi far può
, 39-14: quasi a gara fanno / a chi far può nel suo camin più
tavola di mano di masaccio, dipinta a tempera. tasso, 7-41: getta
, 7-41: getta lo scudo ed a due mani afferra / la spada ch'
vi stessero agiatamente, chiusero il coperchio a chiave. idem, 3-2-399: mi dicono
che rinchiusi in una casa hanno giuocato a carte tutto il dì, e quasi
inchinandosi al padrone, e rispondendo, a due mani, ai saluti de'commensali.
carducci, 819: spiccasi il falco a volo su con rapace gioia. svevo
232: sul fiume navigava una barca, a pena visibile tra il vapor luminoso;
luminoso; e un'altra barca, ma a vela, biancheggiava a maggior distanza.
barca, ma a vela, biancheggiava a maggior distanza. ojetti, i-229: uliveti
carciofaie che al passar del vento giocano a chi è più verde e a chi
giocano a chi è più verde e a chi è più argento. pea, 7-154
la baracchina che fa da stazione, dipinta a calce, a strisce orizzontali rosse e
fa da stazione, dipinta a calce, a strisce orizzontali rosse e gialle. govoni
passava qualche volta sullo stradone nella carrozza a tiro doppio guidata dal servitore. idem,
servitore. idem, 5-102: stette a sentirmi senza più guardare quei quattro che
senza più guardare quei quattro che giocavano a tarocchi. 11. indica la
... parlai coll'onestade e, a preghiera di molte altre donne, mi
, per volar su nata, / perché a poco vento così cadi? petrarca,
così cadi? petrarca, 44-4: raffigurato a le fattezze conte. idem, 219-7
42): che rusignolo è questo, a che ella vuol dormire? io
altro, sì te ne dei tu avvedere a questo, che noi siam sempre apparecchiate
questo, che noi siam sempre apparecchiate a ciò. sacchetti, 194-30: se
, o venisseti meno, tu morresti a dolore. ariosto, 10-36: de la
3-60: pur dava ai detti, a l'opre, a le sembianze, /
ai detti, a l'opre, a le sembianze, / presagio ornai d'altissime
idem, 8-55: soggiunse ancor ch'a l'abito raccolse / ch'erano i cavalier
e tanto più dolor, che punge a guaio. passavanti, 102: essendo una
uno castello, fu ferito d'una saetta a morte.
so se savete / corno v'amo a bon core. rinaldo d'aquino, ii-145
rinaldo d'aquino, ii-145: omo ch'a disascio / aspetta d'aver ascio /
, ii-254: da me parte la vita a gran dolore. malispini, 336:
... ricevette currado suo fratello a grande onore e riverenzia. novellino, 25
tappeti, i quali erano tutti lavorati a croci spessissime. idem, 64 (108
lo levaro in palma di mano, a gran festa. idem, 71 (
sarebbe dunque scusato colui che m'uccide a torto. francesco da barberino,
, inf., 1-42: sì ch'a bene sperar m'era cagione / di
fiorenza, / colui che la difesi a viso aperto. idem, inf.,
23-139: lo duca stette un poco a testa china: / poi disse: «
. cavalca, iv-132: questo disse a malizia, credendo e sperando che paolo
. villani, 8-8: il quale popolo a furore con arme e balestra assalirò il
: la città s'arrendé al papa a patti. idem, 10-114: le quali
quali [case] si trovarono allogate a pigione. idem, 11-92: la gabella
: la gabella del vino si vendea a minuto. idem, 12-36: il soperchio
12-36: il soperchio del suo guadagno a giornata dava per dio a'poveri.
in su i cavalli gli scudieri vestiti a nero che guidavano i cavalli con la bara
fiorentini, 78: io credo ch'a gran fatica si ne troverebbero due cotali
ne la morte de'mariti / tutte vestite a brun le donne perse. idem,
quando tomi, te conosco e 'ntendo / a l'andar, a la voce,
e 'ntendo / a l'andar, a la voce, al volto, a'panni
, 32: la reina lotta dona a sua figliuola isotta corone, e fa
di sciamiti..., tutte lavorate a onde d'acqua, e a bestie
lavorate a onde d'acqua, e a bestie caccianti, e a pesci di mare
acqua, e a bestie caccianti, e a pesci di mare, e a uccelli
, e a pesci di mare, e a uccelli volanti. boccaccio, i-264:
. boccaccio, i-264: il re doloroso a morte di queste cose, le quali
): le divine cose... a denari e vendevano e comperavano. idem
, 2-8 (220): corsesi adunque a furore alle case del conte per arrestarlo
dea tanti malanni che voi siate morto a ghiado. idem, dee., 8-10
): egli vendè i panni suoi a contanti, e guadagnonne bene. guido delle
, che lungiamente n'hai menato / a freno stretto sanza riposanza, / allarga le
acciocché quelli d'egitto non dicano: a ingegno ed a inganno li cavò d'
d'egitto non dicano: a ingegno ed a inganno li cavò d'egitto. cronichetta
questa ragione: che se fosse istata roma a re [ecc.]. sacchetti
, 53-119: e'tenne la detta vigna a fitto parecchi anni per una piccola cosa
con queste viti, si dee coltivare a biade, vuoisi lasciare tra l'un arbore
, / forte le scosse e giù calossi a piombo. ariosto, 15-24: dio
; i... i e serba a farla al tempo manifesta, / che vorrà
, / che vorrà porre il mondo a monarchia. idem, 33-69: pur tanto
potea, / abbassò l'asta, et a tre colpi in terra / li mandò
, conoscerai che ella non si regge a popolo. tasso, 3-40: mira
: mira quel grande ch'è coperto a bruno; / è gemando, il fratei
e per lo colle / uniti vanno a passo lungo e spesso. buonarroti il
, / da cui 'mparai far gli orioli a sole. g. b. doni,
madrigale cromatico... del buttrigari a quattro, è troppo osservato, o più
: al fiume guiderò cento carrette / a quattro. goldoni, viii-390: zuppa
non si è mai saputa adattare ai mulini a vento, che universalmente usano in tanti
popolatissimi paesi, e vuole tutti macini a acqua. baretti, ii-17: a bocca
macini a acqua. baretti, ii-17: a bocca ti dirò mille cose, che
1 (16): rimase un momento a bocca aperta, come incantato. [
accompagnava col gesto i pensieri che gli passavan a tumulto per la mente. de amicis
parlando turco, mettendo cioè un « a » in ogni sillaba. neera, 254
, iv-1-874: un uomo la seguiva, a capo scoperto. idem, iv-1-881:
corone: la prima di colli tutti a vigne e ad olivi, la seconda di
con la faccia nascosta tra le braccia piegate a cerchio. idem, iv-2-260: il
lunghi cani barbareschi che pigliano le lepri a corsa per le pianure. panzini,
circondava nessun parco all'inglese, piantato a cedri ed a pini. pirandello, 6-11
all'inglese, piantato a cedri ed a pini. pirandello, 6-11: la
, 6-11: la pioggia, caduta a diluvio durante la notte, aveva reso
tre atleti, chiusi in un cerchio a greche e a volute. cicognani, 1-245
chiusi in un cerchio a greche e a volute. cicognani, 1-245: vestiva
con una mazza sulle spalle e un cappello a brigante. idem, 7-137: mi
grazia di dio... domani, a mente digiuna, cambierà idea. idem
soletta è assai grossa, si cuce a trapunto con lo spago. idem, 7-399
.. che stava sopra un tavolinetto a tre gambe. idem, 7-419: dava
esempio proprio lui che non sapeva parlare a garbo. idem, 7-504: che
355: fuggendo per la strada, a rotta di collo, udii subito gridare
si cammina sui trucioli; li buttano a ceste nella riva sotto il salto. idem
angurie, non erano niente, somigliavano a quei grilli e a quei rospi.
niente, somigliavano a quei grilli e a quei rospi. idem, 5-35: così
vigna, che tra i filari adesso era a stoppia di grano, cotta dal sole
., 2-148: produce, / conforme a sua bontà, lo turbo e '
panni per lungo infino alla cintola, a loro costuma, e con vergogna la
349: e sopra / un fiore, a suo costume, / rinchiude il lume
. -locuz. avverb.: a poco a poco, a mano a
-locuz. avverb.: a poco a poco, a mano a mano,
avverb.: a poco a poco, a mano a mano, a tratti,
: a poco a poco, a mano a mano, a tratti, a somiglianza
poco, a mano a mano, a tratti, a somiglianza, a differenza,
mano a mano, a tratti, a somiglianza, a differenza, a distanza,
mano, a tratti, a somiglianza, a differenza, a distanza, a patti
tratti, a somiglianza, a differenza, a distanza, a patti, a pena
, a differenza, a distanza, a patti, a pena (appena),
, a distanza, a patti, a pena (appena), a punto (
patti, a pena (appena), a punto (appunto), a priori
, a punto (appunto), a priori, alla buona, a forza,
, a priori, alla buona, a forza, ecc. boccaccio, dee
. se alcuno conoscesse quel ribaldo che a rimpetto all'uscio della sua camera sedeva
/ se fossi in ciel, ti tirerei a basso. bandello, 2-40 (ii-22
smossa, pensò provarne un'altra, come a mano a mano io vi narrerò,
pensò provarne un'altra, come a mano a mano io vi narrerò, se pazientemente
alto mare da contrarii venti conquassata, a poco a poco mancava. tasso, 5-53
da contrarii venti conquassata, a poco a poco mancava. tasso, 5-53: come
varie parti / alcun de'nostri araldi a ricercarti. idem, 12-73: a fatto
araldi a ricercarti. idem, 12-73: a fatto ancor nel piano e lento moto
così portato è l'uno e l'altro a presso, / ma in differente stanza
/ sempre fuggendo, avrò me sempre a presso. idem, 17-9: armida ultima
vien: giunge opportuna / ne l'ora a punto a la rassegna eletta. g
giunge opportuna / ne l'ora a punto a la rassegna eletta. g. c
che non ti spiacerà, e toma a punto al proposito nostro. galileo, 405
il principal suo fondamento sul discorso 'a priori ', mostrando la necessità dell'
quella precisamente l'epoca delle legislazioni 'a priori'. idem, 362: mise que'
. idem, 362: mise que'paesi a ferro e a fuoco, spogliò e
362: mise que'paesi a ferro e a fuoco, spogliò e ridusse in servitù
d'armenti, e misero il resto a ferro e a fuoco. idem, 432
e misero il resto a ferro e a fuoco. idem, 432: allontanandosi anche
allontanandosi anche talvolta l'uno dall'altro a misura che si sarebbero avanzati. idem
, 1 (13): fu assalito a un tratto da mille pensieri. [
nel racconto di que'tali matrimoni andati a monte. idem, pr. sp.
, 12 (219): ed'ecco a un di presso le parole che gli
con un affetto, da far capire a chi l'avesse osservata, che il
, che il suo cuore faceva ancora a mezzo con renzo, forse più che
petto sarà. carducci, 21: a questi dì prima io la vidi. uscia
dì prima io la vidi. uscia / a pena il fior della sua stagion novella
novella. d'annunzio, iv-1-848: a tratti passava per le cime dei querciuoli un
e in giù, più lungi, a tratti nel grigio degli olivi passava qualche
, iv-1-848: la muta si allontanava a poco a poco, dietro le pecore pascolanti
: la muta si allontanava a poco a poco, dietro le pecore pascolanti.
pecore pascolanti. idem, iv-1-854: a quando a quando, con un gesto macchinale
. idem, iv-1-854: a quando a quando, con un gesto macchinale,
, iv-2-791: la sua mano nuda a poco a poco si raffreddava.
: la sua mano nuda a poco a poco si raffreddava. -a somiglianza
-a somiglianza, al pari, a differenza, a distanza, ecc.
somiglianza, al pari, a differenza, a distanza, ecc. d'annunzio
; poiché non è data se non a patto della completa rinuncia. idem,
., collari di tela fina ricamati a giorno; tutte cose morte per l'
intorno, e nel silenzio le cicale cantavano a distesa. idem, iv-2-259: l'
iv-2-259: l'occiso fu sollevato, a forza di braccia, sino all'uncino
e fargli fare tutta la strada fino a casa a forza di sganassoni.
fargli fare tutta la strada fino a casa a forza di sganassoni. -formula di
cielo d'alcamo, 118: s'a le vangiele iurimi che mi sia a
a le vangiele iurimi che mi sia a marito. boccaccio, dee., 7-4
fu recato il corpo [del re] a napoli e soppellito co'reali, e
la moglie ne fece piccolo lamento, a quello ch'ella dovea fare. petrarca,
accolta / tutta in un loco, a quel ch'i'sento è nulla. ariosto
del mio signor, saria un tugurio a quello. tasso, 18-41: e
macchine sapesse, / pur artefice illustre a questa volta / è colui ch'a
a questa volta / è colui ch'a le travi i vinchi intesse. -differenza
senza fare distinzione alcuna dalle cose oneste a quelle che oneste non sono. ottimo,
26 (52): prestò l'argento a due marchi di guidardone...
guidardone... e, da ivi a pochi giorni, venne un borghese per
marchi in presto [= prestito], a due marchi di guadagno. g.
moneta del tomese grosso, ch'era a undici once e mezzo di fine, tanto
il fece peggiorare, che tornò quasi a metade. m. villani, 3-76:
, 3-76: davano il buono grano a soldi venticinque lo staio. boccaccio,
8-3 (241): avevasi un'oca a denaio e un papero giunta. goldoni
papero giunta. goldoni, viii-390: a qual prezzo mi darete voi da mangiare
fatto fondamento della loro politica la farina a buon mercato. 16. con
come le pecorelle escon del chiuso / a una, a due, a tre,
escon del chiuso / a una, a due, a tre, e l'altre
/ a una, a due, a tre, e l'altre stanno / timidette
lo monte con dolce cantare, / a due e tre e quattro se n'andaro
, / ch'ad uno, o a dua, o a tre, veniano in
uno, o a dua, o a tre, veniano in giostra. caro,
giostra. caro, 5-825: indi a cacciarsi, a riscontrarsi, a porsi /
, 5-825: indi a cacciarsi, a riscontrarsi, a porsi / in varie assise
indi a cacciarsi, a riscontrarsi, a porsi / in varie assise, ad
, ad uno, ad uno, a molti, / a tutti insieme, a
, ad uno, a molti, / a tutti insieme, a far volte,
a molti, / a tutti insieme, a far volte, rivolte, / e
, 878: cheti venivano / a cinque a dieci, poi dileguavano,
878: cheti venivano / a cinque a dieci, poi dileguavano, / drappelli
, ne l'ombra. -a uno a uno, a due per due, a
ombra. -a uno a uno, a due per due, a due a due
a uno, a due per due, a due a due, ecc. novellino
, a due per due, a due a due, ecc. novellino, 84
per la sala, e poi, a una a una, li le facea ricogliere
sala, e poi, a una a una, li le facea ricogliere. dante
., 29-83: ventiquattro seniori, a due a due / coronati venien di
29-83: ventiquattro seniori, a due a due / coronati venien di fiordaliso.
ci pare degno di mettere in nota verbo a verbo. petrarca, 223-6: poi
petrarca, 223-6: poi, lasso, a tal che non m'ascolta narro /
una. caro, 5-821: corsero a tre per tre, pari e disgiunti /
le storie della creazione del mondo distinte a giorno per giorno. baldelli, 5-279
in più pezzi, con tagliarla tutta a membro per membro. manzoni, pr.
): monti che si spiegano, a uno a uno, allo sguardo. dossi
monti che si spiegano, a uno a uno, allo sguardo. dossi, 681
tu dimagri di giorno in giorno, a libbra a libbra. de roberto,
dimagri di giorno in giorno, a libbra a libbra. de roberto, 186:
roberto, 186: i monaci, a due a due, con l'abate a
186: i monaci, a due a due, con l'abate a capo,
a due a due, con l'abate a capo, scendevano dall'abside. govoni
, i-103: dopo tanta / nebbia / a una / a una / si svelano
dopo tanta / nebbia / a una / a una / si svelano / le stelle
per la fila dei pioppi: li pigliava a uno a uno, e li girava
fila dei pioppi: li pigliava a uno a uno, e li girava, così
sbigottita / ti scopre le sue piaghe a mille a mille. boccaccio, vi-53:
ti scopre le sue piaghe a mille a mille. boccaccio, vi-53: prendendo
spavento / de'casi, i quai talora a cento a cento / posson del viver
de'casi, i quai talora a cento a cento / posson del viver tormi il
, / sospir tronchi e parole / raddoppia a cento a cento, o bella iole
tronchi e parole / raddoppia a cento a cento, o bella iole, / raddoppia
cento, o bella iole, / raddoppia a mille a mille. -locuz.
o bella iole, / raddoppia a mille a mille. -locuz. avverb.
piena, fosse grandissime, nelle quali a centinaia si mettevano i sopravve- gnenti.
sopravve- gnenti. caro, 2-549: a porte spalancate entran le schiere / senza
entran le schiere / senza ritegno ed a migliaia, quante / né d'argo uscirò
s'affronta insieme orribilmente urtando / scudo a scudo, elmo ad elmo e brando a
a scudo, elmo ad elmo e brando a brando. d'annunzio, ii-1055:
annunzio, ii-1055: i combattimenti disperati / a corpo a corpo, lama contro lama
: i combattimenti disperati / a corpo a corpo, lama contro lama. beltramelli,
ancora pochi secondi e avrebbe dovuto trovarsi a faccia a faccia con sua madre.
pochi secondi e avrebbe dovuto trovarsi a faccia a faccia con sua madre.
purg., 5-24: venivan genti innanzi a noi un poco / cantando 'miserere
un poco / cantando 'miserere 'a verso a verso. idem, par.
poco / cantando 'miserere 'a verso a verso. idem, par.,
., 6-141: mendicando sua vita a frusto a frusto. idem, par.
6-141: mendicando sua vita a frusto a frusto. idem, par.,
12-121: ben dico, chi cercasse a foglio a foglio / nostro volume,
: ben dico, chi cercasse a foglio a foglio / nostro volume, ancor troveria
fui da prima / nel giorno ch'a ferir mi venne amore; / ch'
ferir mi venne amore; / ch'a passo a passo è poi fatto signore /
venne amore; / ch'a passo a passo è poi fatto signore / de la
come si mettono le mercatantie nelle navi a suolo a suolo, con poca terra si
mettono le mercatantie nelle navi a suolo a suolo, con poca terra si ricoprieno.
rose candide e vermiglie: / alcuna a foglia a foglia al sol si spiega;
e vermiglie: / alcuna a foglia a foglia al sol si spiega; / stretta
annunzio, iv-2-816: allora ella cominciò a sentire come la sua stessa vita derivasse nell'
nell'opera che tutto assorbiva, come a stilla a stilla la sua stessa anima
che tutto assorbiva, come a stilla a stilla la sua stessa anima entrasse nella
suoi gesti, i suoi accenni concorressero a formare la figura dell'eroina 0 vivente di
pea, 7-505: i risparmi fatti così a soldo a soldo. -con raddoppiamento
7-505: i risparmi fatti così a soldo a soldo. -con raddoppiamento rafforzativo.
., 14-12: quivi fermammo i passi a randa a randa. idem, inf
: quivi fermammo i passi a randa a randa. idem, inf., 17-134
2-3 (140): sé allato allato a filostrato vedea. ariosto, 8-61:
ariosto, 8-61: passando una lor fusta a terra a terra /...
8-61: passando una lor fusta a terra a terra /... / smontaro
pria, / gli porta il re marsilio a canto a canto. pea, 7-127
/ gli porta il re marsilio a canto a canto. pea, 7-127: è
dire ferma, se pure impercettibilmente tremula a pelo a pelo, per un filo di
, se pure impercettibilmente tremula a pelo a pelo, per un filo di vento.
, chiamo quel signore, / ch'a la mia donna ne li occhi dimora.
gran pianura, / ne l'ombilico a francia, anzi nel core. caro,
2-22: la quale e 'l quale, a voler dir lo vero, / fu
somma amor, se non insania, / a giudizio de'savi universale. varchi,
questo paradosso... non è, a giudizio mio, punto né maraviglioso né
incredibile. redi, 16- vii-94: a dirla giusta, io avea...
po'troppo. idem, viii-85: a firenze il luglio e l'agosto si sta
per via delle mosche, parve decisa a salire dalle padrone. accostatóre,
l'origine de'quali è molto accosta a quella de'giuochi. targioni tozzetti, 11-1-260
dispetto di dio, quanto la persona a cui, o per cui si dicono,
ordine e stato, accosto e consecrata a dio. boccaccio, i-436: i cavalieri
, la quale in niuno modo cede a chi oltre vuole passare se non come
borgese, 1-360: si passava accosto a un prato chiuso. e. cecchi,
uno sgabello. vittorini, 1-23: a un certo punto accosto a noi sulla roccia
1-23: a un certo punto accosto a noi sulla roccia calva, sbuca dal
. 2. tess. lavorare a costole. = deriv. da costola
di accostolare), agg. lavorato a costole (come alcuni strumenti).
età troppo matura, non accostu- mabile a tali esercizi. = deriv.
buona cosa che l'uomo s'accostumi a ben contare. bandello, 2-31 (i-988
molti detto che devesse mutar parlare ed accostumarsi a la lingua cortegiana. carletti, 61
e così [il cacao] si viene a formare in una pasta, che disfatta
vi vadia, e una volta accostumatosi a essa diventa cosa viziosa, e che
quelli che di già si sono accostumati a mangiarne. per lo che essendomi ancor
che essendomi ancor io assuefatto, ne cominciai a gustare. dotti, iii-253:
dotti, iii-253: così del mondo a l'uso io m'accostumo. bar
bar etti, ii-145: non avete poi a trascurare minimamente le qualità sociali, accostumandovi
essere sempre lieto e sereno, pronto a commendare ogni atto laudevole, tardo a
pronto a commendare ogni atto laudevole, tardo a biasimare anche le cose più degne di
ha fatto, e s'è accostumata a fare. idem, iii-320: il
, 7: i padroni del sito avvezzi a veder colpito solamente il campanile, s'
solamente il campanile, s'erano accostumati a crederli una specie di parafulmine. piovene
, non tutte belle,... a cui l'occhio si è accostumato.
, dicendoti: — non ti fare a finestra. caro, i-268: gli aveano
nodo della coda lega le gambe a quelli, e soffogati li uccide.
conviene avere le membra convenevoli ed accostumate a ferire. idem, iii-3-5: i villani
accostumati di portare ei gran pesi e a durare la molta fatica, non saranno
noi altre povere donne siamo già accostumate a queste lodi; e chi vi crede,
accostumato nelle cose, e un altro a cui le riescono affatto nuove.
nuove. bertola, 88: a discemerle, conviene aver l'occhio
trovò un fare ben diverso da quello a cui era accostumato. leopardi, i-119
della conversazione e che par naturale solamente a chi vi è accostumato. idem, i-1464
accostumato. idem, i-1464: accostumati a quell'apatia e noncuranza di se stesso e
è l'uomo vivo che non sia accostumato a soffrire? abba, 1-148: quei
, con modi non da persone accostumate a vivere così solitarie. panzini, i-571
! -disse la donna che pareva accostumata a quella frase. 2. bene
questi accostumevolissimi al bene, perché pronti a ubbidire nelle cose piacenti. = deriv
accotonato; cioè che ha il pelo a guisa de'panni fatti di bambagia. leggi
potrebbe essere in firenze dei rovescioni accotonati a detto bindolo. ibidem, 7-61: degli
. ibidem, 7-61: degli accotonati a detto bindolo non possa venirne in firenze.
agg. e sm. che dà a cottimo; che prende a cottimo.
. che dà a cottimo; che prende a cottimo. accottimare, tr.
, tr. (accòttimo). dare a cottimo. = deriv. da
di accottimare), agg. dato a cottimo. tommaseo [s. v
s. v.]: lavoro accottimato a tale imprenditore. accovacciare,
mettersi nel covo: rintanarsi; porsi a giacere; appiattarsi, rannicchiarsi (per
, 1-370: io m'accovaccio presso a te, sul morbido / tappetino. deledda
] sotto un riparo di frasche, a pochi passi dalla capanna, e vigilava come
grotticella. segneri, iii-1-288: fino a quando andrete voi trattenendo più nella mente
: le lancio dietro un'occhiata simile a quella che il cane accovacciato dinanzi al fuoco
onde i contadini dicono accovacciolarsi il mettersi a letto ammalato. = voce toscana,
, pensavo, non può accovarsi intorno a un focolare e che figura farà un falco
età e di sesso, che stava a vedere. tommaseo [s. v.
: accozzaglia di case messe insieme quasi a dispetto intorno a un campanilone e a una
case messe insieme quasi a dispetto intorno a un campanilone e a una chiesa non
quasi a dispetto intorno a un campanilone e a una chiesa non finita. cicognani,
, l'ateo e la suora di carità a braccetto. = deriv. da accozzare
con quelli che son nell'indie, parlare a quelli che non sono ancora nati né
ancora nati né saranno se non di qua a mille e dieci mila anni? e
arme che fatta aveano col loro rettore a piè e a cavallo, e accoz-
fatta aveano col loro rettore a piè e a cavallo, e accoz- zaronli col capitano
una così fatta donna come è costei? a buona otta l'avrebber saputo far questi
; e quelle accozzare, non ammassandole a caso, né con troppo scoperto studio
mettendole in filza. caro, i-103: a voi solo se ne lascia la palma
per lo dì di santo maurizio ho a dar fuori un sonetto per la sua festa
ei non poteva accozzarsi neanche la sua partita a tarocchi. jahier, 72: lui
idem, 12-65: s'erano ridotti a scosieri in artese per accozzarsi col re d'
..., il legato mandò a richiedere l'imperadore d'aiuto. idem,
6-54: per vendicarsi de'fiorentini venne a castracelo, e con lui s'accozzò,
lui s'accozzò, e furono circa a due mila uomini da cavallo. bisticci,
gli animali, e tutti si generavono a caso secondo la figura di quelli membri
potere impetrare perdono, se ne venne a roma, e accozzossi con l'arcivescovo e
: ci accozziamo per la strada, a caso, come due goccie d'acqua
g. villani, 8-29: e a capo orlando in cicilia s'accoz- zaro
accoz- zaro in mare le dette armate a dì 4 del mese di luglio, e
leoni o i tori in salto / a dar di petto, ad accozzar sì crudi
una parte e dall'altra, si venne a patti d'accozzar, come si dice
villani, 10-155: dappiè di serravalle infino a brug- giano per gli fiorentini era affossato
tante e così svarianti maniere accozzate, a formare le più pellegrine e bizzarre invenzioni
un uomo libero, spirato dai numi a mostrare agli uomini la verità sotto il velo
358): di niuna necessità era [a calandrino], a voler guerire del
necessità era [a calandrino], a voler guerire del male che la sua simpli-
grandi verità rado è che si faccia a un tratto nel mondo. 2
, mediante un'apertura di credito, a tenere, per un tempo determinato,
tenere, per un tempo determinato, a disposizione di altri, una certa somma.
opposta. palazzeschi, 4-57: giungeva a dare particolari accreditando la possibilità di essere
3. commerc. mettere, segnare a credito; aprire un conto in banca
credito; aprire un conto in banca a favore; far beneficiare altri d'un
-disus. accreditare una persona: segnare a suo credito una somma, una partita
cassa per fare una compra di merci a contanti, allora la cassa è accreditata della
ammontare, colle spese, per supposizione, a 25. 000 franchi. io lo
somma addebitandone le mercanzie generali, vale a dire scarico il mio corrispondente di questo
accreditatàrio, sm. commerc. persona a favore della quale viene aperto un credito
ordine dato da una banca di mettere a disposizione di un cliente una somma,
un cliente una somma, in seguito a un'apertura di credito. =
siano entrambe alquanto accreditate, è certo a priori, che nessuna delle due è vera
usato né necessario; ma l'avverbio giova a significare * in modo da rendersi
o la maraviglia o l'arguzia. a. cocchi, 6-15: dalla
, 869: per avere più spazio a serbare la robba, egli accresceva i granai
. tasso, 8-20: la desiata luce a noi terrore / con vista accrebbe dolorosa
pascendo accresce fame al core; / a pena un tuo desio tramonta e muore,
puote essere detta amistade per similitudine insino a tanto che piglia accrescimento per usanza di
di vertuti operamento / accrescimento / porge a ciascuna di stato e di fama. idem
leonardo, 2-561: e questo animale cresce a a gradi la casa e 'l coperchio
2-561: e questo animale cresce a a gradi la casa e 'l coperchio, secondo
indi per lo più sono simili nella forma a tette de quadrupedi. la sustanza di
il di cui interesse va pagato puntualmente a forza di nuove tasse e di nuove
, la quale fosse bella e convenevole a quello di che ragionare intendevano, e
guerre. tasso, 14-32: giunsero a un fiume il qual di nova / acqua
sporgeva [la tenda] dalla nave a foggia di rete o di nassa spiegata
; quindi, accrespata sotto della carena, a poco a poco andavasi restringendo. tommaseo-rigutini
, accrespata sotto della carena, a poco a poco andavasi restringendo. tommaseo-rigutini, 3491
accudisce e giova. fagiuoli, 3-7-101: a tutti a sé, cogli occhi
fagiuoli, 3-7-101: a tutti a sé, cogli occhi, a chi la
a sé, cogli occhi, a chi la guarda, / e 'l più
particolare della posizione che gli antichi assumevano a mensa). a. adimari
antichi assumevano a mensa). a. adimari, 2-715: statevene tranquillamente quiete
e il grillo / dentro casa comincia a cantare. = > deriv. da
, di accucciare), agg. a cuccia, a letto; accovacciato, rannicchiato
), agg. a cuccia, a letto; accovacciato, rannicchiato in un
., 21 (361): venite a letto: cosa volete far lì,
. 1827 (362): venite a dormire: che volete far lì accosciata come
un vagone. pirandello, 7-860: a dormire! a dormire!...
pirandello, 7-860: a dormire! a dormire!... meglio che ti
: accucciata presso le due creature parlava a entrambe sullo stesso tono, finché il bambino
30-150: l'estate mi piace andarmene a passar un'oretta al rezzo di un
erano accucciati davanti all'ingresso, come a custodire il sonno di qualcuno. accucciolare
dere (alle faccende domestiche, a qualche lavoro); aver cura,
: doveva [mia madre] pensare a far da mangiare, e accudire a tutte
pensare a far da mangiare, e accudire a tutte le altre faccende di casa.
con un occhio di vetro che viene a lavorare a giornata in casa...
occhio di vetro che viene a lavorare a giornata in casa... accudisce
rifl. (m'accùccio). mettersi a cucseguirlo. cia; rannicchiarsi
ma restringendosi in sé, per lo più a sdraio si erano acculati in tre o quattro
marciapiede. 2. rifl. mettersi a sedere per terra. note al malmantile
... acculati / dian mano a trar su carte, e sbalzar dadi.
sui piedi nudi e callosi dei pescatori acculati a rammendarle. acculatóre, agg
chi è solito passare molto tempo stando a sedere; frequentatore ostinato.
= deriv. da acculare. a c cui a t tare, tr.
. da acculare. a c cui a t tare, tr. afferrare per le
per le gambe e far battere il culo a terra. lippi, 2-48:
lippi, 2-48: chi coll'amico fa a stacciaburatta, / chi all'altalena,
/ chi all'altalena, e chi a beccalaglio; / va quello a predellucce,
e chi a beccalaglio; / va quello a predellucce, un s'acculatta. note
specie di pena e di tormento dovuto a colui che è acculattato. quattro ragazzi pigliano
l'ingresso... / tien fuori a passeggiar piazze e quadrivi, / e
pubblica piazza o in tribunale e sbattuto a sedere a forza per tre che
o in tribunale e sbattuto a sedere a forza per tre che sta a
a forza per tre che sta a sedere; acculato. guerrazzi, 5-56
8-132: allor le rime, ch'a mal grado accumulo, / farete meco in
accumolava nell'anima di mio nonno, a stilla a stilla, un torbido tormento.
anima di mio nonno, a stilla a stilla, un torbido tormento. sinisgalli,
- anche al figur. cecco d'a scoli, 4323: l'uom c'ha
acculattare le panche', stare oziosi, a. cocchi, 8-20: la poca inclinazione
sessantaquatro, hanno ridotte le mie voglie a tanto piccol numero, che me le posso
fracchia, 387: più si affannava a togliere terra, più la terra si accumulava
schianto. alvaro, 2-205: cominciò a soffiare un vento gelido, mentre nubi
). accumulataménte, aw. a cumulo, amucchio. boccaccio,
progressivo. guicciardini, i-380: cominciorono a essere le cure e i negozi loro
e di metterla in serbo, destinandola a futura riproduzione... la filosofia
[tommaseo]: come altri si comincia a dare in preda alla malinconia,
donne rendute stanche, tutte postesi con noi a sedere, più volte avvenne che i
i giovani vaghi di sé d'intorno a noi accumulati, quasi facevano una corona.
gli ondosi campi / cicladi d'ombre accumulate a lampi. segneri, iii-1-251: mi
. paolieri, 2-69: si mise a raccontare dei viaggi e delle ricchezze accumulate;
abito sacro, e non punto convenevole a uomini che fossero accumulatori di danari.
; l'atto con cui si imputa a una persona una mancanza, una colpa
di', se questo è vero; a tanta accusa / tua confession convien esser
io di provar con questa mano / a lui ch'a torto in falsa accusa
provar con questa mano / a lui ch'a torto in falsa accusa il morse.
fosse anche corrotto? agostino fece presto a scoprire quale sottile correlazione esistesse tra le
dichiarazione di una combinazione che dà diritto a determinati punti. 6. locuz.
superi, accusabilìssimo). che a te credei / pur vagheggiando accuso; e
v.]: colpa non accusabile dinanzi a giudici umani. idem [s.
idem [s. v.]: a certi procuratori regii, ogni creatura che
cotesti accusamenti perpetui, che i partiti a vicenda si fanno, provano che e di
; sempre chi manca, anche se a mio danno, mi sembra infelice.
: non vorrei essere accusato d'indulgere a un gusto che detesto. 3
may améch zabi almi » / cominciò a gridar la fiera bocca, / cui non
'l duca mio... / disse a me: « egli stesso s'accusa
parte più segreta e chiusa / confessa a gli occhi ed a la selva accusa.
chiusa / confessa a gli occhi ed a la selva accusa. vico, 211:
547): si formò un crocchio, a guardare, a tener d'occhio coloro
formò un crocchio, a guardare, a tener d'occhio coloro, che il vestiario
, xxi-940 all'accusato il fatto delittuoso a lui attribuito. (23): un
vendicarsi di lui. leonardo, 2-613: a torto si lamentano mato a rispondere.
2-613: a torto si lamentano mato a rispondere. li omini della innocente
-testimoni d'accusa: i testimoni chiamati a fortuna, ma la ignavia loro.
clemenza accusar voglio / perché il picciol soccorso a me chi muove un'accusa,
iracundia sia. lancia, 1-5: debbano a petizione di chiunque accusante, dinunziante o
/ e sol ritrae il comando / a l'accusanza di colui c'ha il male
vescovo dice: « tu m'accusi davanti a giudice ch'io debbia rispondere, ma
, / ch'eo te posso mustrare corno a torto è accusato. bartolomeo da s
sua costanza, per approvar quella venne a dir ciò che fatto avea. idem,
122): ditemi a letto. verga, ii-241: si alzò
in procinto di partire, accuserò solamente a v. s. ulustriss. la ricevuta
. magalotti, 7-212: v'accuso a buon conto la vostra del primo. baretti
, 305: o peccator ricaduto, torna a dio et accusati del tuo peccato.
l'accusato, e disse: -mandate a sapere se ciò può essere. compagni,
dopo le solite formalità, fu invitato a parlare. viani, 13-404: che
d'annunzio, iv-2-1079: la fiaccola era a terra, accusata dalla moccolaia ancor rossa
'l detto arrigo gli volea fare rubellazione a petizione della chiesa, di suo imperio.
propria conscienzia per mia accusa trice dentro a me medesimo. machiavelli, 416: avendo
il suo amante, io non riguardo a questo: / d'averlo fatto la
le accuse. magalotti, 9-2-84: a questo rispondono i miei accusatori che,
miei accusatori che, quando ciò basti a scusar il ritorno, non basta a scusar
basti a scusar il ritorno, non basta a scusar l'andata. monti, x-2-55
morire. tu, tu l'hai spinta a morire ». deledda, ii-403:
della sua coscienza, una voce accusatrice cominciava a salire: ma ella si difendeva disperatamente
ma ella si difendeva disperatamente e riusciva a farla tacere. papini, 27-669: tu
fossero qui, che tu li chiamassi faccia a faccia dinanzi a me, per sbugiardarli
che tu li chiamassi faccia a faccia dinanzi a me, per sbugiardarli.
2-44 (ii-135): questa signora a gran torto è stata con falsa accusazione aggravata
accusazione aggravata. botta, 4-1108: a tutte queste accusazioni i nemici di clemente
dirsi per esempio, che certe accusazioncelle a mezza voce, in un orecchio,
una combinazione di carte che dà diritto a determinati punti (cfr. accusa,
ammin. eccles. che non fa capo a una direzione, a un potere centrale
non fa capo a una direzione, a un potere centrale. tommaseo [s
. nullus enim eorum reperitur auctor, a quo exorti sunt ». acelòmati,
* acero '(il nome risale a lindley). aceràia, sf
negare, o da affermare il contrario a quella, come tu fai. castiglione,
.]: si può parlare acerbamente a taluno e con intenzione d'offenderlo, e
i-1360: ma, non so perché, a me non vien fatto di raffigurarmi la
dossi, 14: coccoloni in mezzo a un'aiuola, spiccavano maggiostre (e ciò
rigorosità, che sforza gli occhi altrui a porvisi su, perché le non fuggano
mondo, lo quale si possa assomigliare a quello, in acer- bitade massimamente.
. tasso, 815: intempestivo senso ebbi a gli affanni; / ch'anzi stagion
occulto veleno, che... a poco a poco per le vene scorrendo,
veleno, che... a poco a poco per le vene scorrendo, e
1-132: usi lo scherzo gentile, a temperare l'acerbità d'un rimprovero.
un rimprovero. leopardi, 1005: a ciascheduno è palese l'acerbità di que'
ostile. pirandello, 7-1143: un omettino a cui la raffinata eleganza dell'abito.
incontrato acerbità, durezze, gelo attorno a sé. — lat. acerbltas -àtis
'l seguirò, / e per trovare a conversione acerba / troppo la gente, per
d'erba /... / dolce a la fine e nel principio acerba.
al dì lungo e dal breve, / a la matura etate, od a l'
/ a la matura etate, od a l'acerba; /... /
anni tuoi purpurea rosa / sembravi tu ch'a i rai tepidi, a l'óra
tu ch'a i rai tepidi, a l'óra / non apre 'l sen,
acerbe / cade co'dolci sonni in grembo a l'erbe. marino, 7-103:
matura, / qual comincia pian piano a farsi oscura. carletti, 119: l'
, 1131: qual compagno s'avesse a la sua via / infin d'allora il
, / tal savio il vide, e a lui ne presagìa / cose che or
seno che spiccava acerbo, era una gioia a vederla camminare. viani, 19-482:
, 211: quelle cose che abbisognano a cacciare l'acerbissima fame. lorenzo de'
st., 1-108: né gli giova a sanar sue piaghe acerbe, / perché
. guicciardini, i-5: morte acerba a lui per l'età, perché morì non
e prudenza sua e per lo ingegno attissimo a tutte le cose onorate e eccellenti,
se vita in me si può ella chiamare a non più tosto una viva morte.
viva morte. tasso, 835: a voi spiego il mio affanno / e de
tu m'insegna del tuo cor piagato / a dir le pene dolcemente acerbe. segneri
acerbo, sdegno afflittivo, sdegno simile a quello de'suoi nemici, nel tormentare
9-1-278: vedetel giunto all'istro / a segnalar dell'asia il dì più acerbo
siamo veramente in una stagione, anzi a gran passi andiamo contro la più acerba,
troppe / memorie acerbe affolleransi intorno / a quell'anima offesa. idem, 1080
cosa, dopo aver già detto addio a tanti oggetti, quando non si è più
: sto tutta la giornata in casa a riodinare i miei fogli: più acerbe
acerbe sì che non sarìami valso / a medicarle il dìttamo dell'ida. idem,
parole acerbe che non era conveniente dire a un innocente. saba, 191:
dolce e l'acerbo / di due anni a lui dissi, a lui soltanto.
/ di due anni a lui dissi, a lui soltanto. baldini, 4-126:
in /., 21-32: vidi dietro a noi un diavol nero / correndo su
misera fortuna, i tuoi ingegni s'aguzzano a nuocere a me apparecchiato di minare!
i tuoi ingegni s'aguzzano a nuocere a me apparecchiato di minare! oimè, perché
sia io non so. tu fosti già a me benignissima madre, e ora mi
acerba matrigna. idem, i-329: né a ciò mi può aiutare alcuna speranza,
per maligno. tasso, 20-109: a colui c'ha la bandiera / tronca la
acerbo: / -or se'tu quel ch'a sostener gli eccelsi / segni del mio
ma riguardommi con la testa eretta / a guisa di leon queto e superbo. foscolo
malizia ma per antico costume, così cominciò a parlare. masuccio, 240: con
masuccio, 240: con acerbette parole cominciò a mordere il moro, che avea
foglie opposte e lobate, fiori verdognoli a grappoli pendenti, frutto di due samare (
l'acero pseudo-platano, che si slancia a singolare altezza; l'acero dello zucchero
), che dà un prodotto affine a quello delle barba- bietole; comprende inoltre
dai colori vivi { acer pictum, a. roseum, a. sanguineum,
{ acer pictum, a. roseum, a. sanguineum, a. atropurpureum
roseum, a. sanguineum, a. atropurpureum, ecc.).
di vene che seguitano per lo lungo a foggia d'onde marine. sassetti, 98
famiglia si fu di profumare i letti, a noi destinati, di zucchero di acero
lo strumento [il violino], a guardare sul fondo d'acero duro il
il marezzo delle venature circolari, si finisce a credere che quelle tavole sottili sieno vive
i cui rami si dipartivano dal tronco a raggera. moretti, 30-172: il mandolino
i piccoli uccelletti... andavano a nanna. 2. a cera
andavano a nanna. 2. a cera, sf. sannazaro, 6-101
aceróso, agg. bot. sottile e a punta come spina (una foglia)
si mostrano sottili, appuntati ed induriti a maniera di spina. tali sono, ad
: egli è per certo gran cosa a considerare quanto gli uomini sieno..
monti, 13-218: il telamònio teucro innanzi a tutti / imbrio distese, acerrimo guerriero
caro, 4-617: si danno / a depredar di biade un grande acervo. d'
acescènte, agg. che è facile a inacidire. = = dal lat.
acescènza, sf. disus. tendenza a inacidire. 2. chim.
con una emina d'acqua, e dalli a bere per bocca. 2.
il tallo ha una forma assai simile a quella di un fungo dal gambo sottile
cappello rotondo (cresce sugli scogli, a piccola profondità). = voce
liquidi alcoolici per ossidazione composto chimico a un processo di acetilazione. =
le lampade ad acetilene siamo intanto penetrati a testa bassa in un primo antro. linati
la mezzanotte le fiammelle dell'acetilene cominciano a bruciar male e a languire. e
dell'acetilene cominciano a bruciar male e a languire. e. cecchi, 3-69:
essi hanno ima patente, un angolo morto a loro disposizione, un fanale ad acetilene
sorveglianza degli apparecchi e dei loro accessori a persone idonee e pratiche dell'impianto e
quattro « proletari » giuocano... a tresette. bartolini, 1-107: entro
, 1-107: entro, e un lume a gas acetilene beccheggia. ne avevo inteso
tubo di vetro graduato e chiuso a un'estremità) che serve per
, glucosio, melasse, sciroppo), a opera di microorganismi del gruppo mycoderma aceti
, schernendolo e dandogli aceto e fiele a bere con una spugna. crescenzi volgar
e calcinata. sassetti, 99: ricorse a * soliti argomenti di dargli a fiutare
ricorse a * soliti argomenti di dargli a fiutare aceto rosato, e con esso bagnargli
nell'aceto con sale, e l'usano a mangiare come noi i capperi, per
forza, che mischiate con acque intorbidate a bella prova, le rischiarano e le
dei sette ladri, gli altri che stentavano a trattenere bianca, la quale faceva come
aveva forse già assaggiato come faccia presto a prender d'aceto l'entusiasmo dei giovani
genere di batteri eubatteriali, aerobi, a forma di bastoncino: sono gli agenti
erba rizomatosa della famiglia ossalidacee, a foglie trifogliate e fiori bianchi o
. dessi, 5-136: seduti in riva a un fosso, sul l'
organo del gusto; e intanto vien quello a sentire i lor pugnimenti, in quanto
d'acqua acetosa con chiusura sterilizzata, a scanso d'ogni infezione. viani,
fluvius inferorum, interpretatur tristitia; nam a -sine et chaerein -gaudere, unde significat dicti
lingua acherontea con sacri accenti, / a pelia gli orni ed a pirene il dosso
, / a pelia gli orni ed a pirene il dosso, / i vanni ai
) 'dell'acheronte ', fiume dell'a verno. acheròntico (anche acherùntico
grandi della nostra fauna; lunga fino a 7 cm, con apertura d'ali
il mio cane temerario / abbiosciarsi tremando foglia a foglia, / rifiutarsi d'entrare nella
cielo e ne porge la materia perpetua a tutta l'iliade. monti, 1-1:
delle contradizioni mosaiche,... a me non darebbe fastidio nessuno.
me non darebbe fastidio nessuno. a. f. bertini, 5-35: che
. viani, 19-288: un tàitte a crescenza con un unico occhiello che ciucciava
; di costì le falde correvano difilate a scapellare i tendini d'achille. =
, e la sua decozione li ferma a quelle che vi seggono sopra. di
suoi fitti mazzetti, / mi fa pensare a vecchie trine / appena impolverate.
. achillèo2, sm. nome attribuito a una specie di spugna. domenichi
cavalcatura che sa tenere l'ambio (a passi corti e veloci, e non
guicciardini, vii-204: ed a tempo de'romani accadde spesso che fu
la achinea, ma se ne veniva a suoi piedi, come fo spesso io
[tommaseo]: gli pareva [a nerone] essere coperto d'una grande
veda inoltre chinea (per aferesi, a causa dell'articolo incorporato: vachinea
suo trotto elegante e composto \ a clii ri a, sf. medie.
elegante e composto \ a clii ri a, sf. medie. mancanza congenita di
actotofellismo, sm. costume politico ispirato a machiavellismo. gentile, v-124:
organici che contengono atomi di carbonio legati a catena aperta. = comp.
: acicolare, aggiunto delle foglie conformate a maniera di ago, cioè sottili, rigide
le papille setifere di parecchi anellidi (a forma di aghetti). =
agg. chim. che può sottoporsi a un processo di acidificazione; idoneo ad assumere
special- mente coll'ossigeno, dànno origine a composti acidi. acidificante (part
fungono le parti di elementi, propende a sviluppare nella combinazione le qualità d'acido.
. rendere acido; aggiungere un acido a una soluzione, finché divenga acida.
tamarindi] dispiacevole al gusto, anzi a molti è gratissima, per una certa
vii-43: un puzzo acido di roba andata a male. 2. figur.
su la fine di agosto si cominciava a vendemmiare. sbarbaro, 1-28: si respira
, 9-1-191: caricando acqua d'ambra, a poco a poco si ridusse così arrabiata
caricando acqua d'ambra, a poco a poco si ridusse così arrabiata [l'acqua
scorze di limon- celli] che, a dar di morso a un limoncellino verde,
celli] che, a dar di morso a un limoncellino verde, non si sente
un limoncellino verde, non si sente a un gran pezzo quell'acido invelenito, che
organici. -a. cloridrico, a. carbonico, a. fenico, ecc
-a. cloridrico, a. carbonico, a. fenico, ecc. (
353: penso che lo zolfo a crostoni si generi dalla soluzione dello zolfo
sotterraneo, fatta dall'acque, aiutata a salire in alto per l'aria elastica e
, 16-ix-358: giovevole [sarà] venire a un lungo e continuato uso di siero
e sf.: acqua acìdula. a. cocchi, 8-76: nelle [acque
per la linea visuale, emittendo il radio a l'obiecto visibile, venghi ad introdur
e anche 4 schiera dell'esercito ordinato a battaglia '. acifìllo, agg
il raspo fa de'suoi ramicelli: e a questi gli acini attaccati con la bocca
ammucchiàtavi l'uva, ci mettemmo deliziosamente a mangiarla, spiccando gli àcini dallo stesso gràppolo
, 15-358: una straniera è bella anche a venezia: quando cosparge d'acini di
amico -ed affinché i colombi vi saltino sopra a beccare. c. e. gadda
famiglia labiate { satureia acinos), a fiori violacei, diffusa in europa e
colmerà l'alme. 2. a forma di acino. riunito a grappolo.
2. a forma di acino. riunito a grappolo. soderini, ii-105: non
come tinsieme di piccoli elementi globosi riuniti a grappolo a somiglianza di acini. -tessuto
di piccoli elementi globosi riuniti a grappolo a somiglianza di acini. -tessuto acinoso:
= dal fr. acni, derivante a sua volta dal gr. dxvf)
) *. la forma dcxvvj, dovuta a un errore del copista, si è
(aconitum napellus) si eleva fino a un metro, con bei fiori di
con bei fiori di azzurro intenso irregolari a lunga spiga (giallognoli nell'aconitum lycoetonum
), con foglie molto frastagliate (a segmenti bifidi, trifidi, dentati)
siccome la radice si piega un poco a modo di scorpione, perciò alcuni lo
tasso, 8-3- 1039: apparve noto a la matrigna ingiusta / poi l'aconito,
, 511: se bisognasse far uscir a l'aria aperta qualche triforme cerbero che
aperta qualche triforme cerbero che latre, a fin che vomisca l'aconito mortifero.
dà travaglio. 2. medicina a base d'aconito; pozione. savioli
: un po'd'aconito e tutto va a posto. = voce scient
l'aconito quale 'pianta velenosa '(a cui si attenne la tradizione medievale)
(s'egli è però da credere) a chi se ne ugne. =
, stanchezza '). acòre e a còro, sm. medie. piccolo tumore
dice che le sue foglie sono simili a quelle dell'iris,... e
,... e pendono a bianchezza, e nella sommitade loro sono rigide
nella sommitade loro sono rigide e aguzzate a similitudini di ghianda. mattioli, 1-22:
s. v.]: si chiamano a cotiledoni o acotiledonee le piante che mancano
delle parti essenziali dell'embrione, vale a dire quella che rappresenta la foglia allo stato
regno vegetale, che è quella delle a cotiledoni, e corrisponde alla crittogamia di
/ contente furon d'acqua. cecco d'a scoli, 480: stando nel mezzo
forma e scende come grave / venendo a terra le sue parti insemi. passavanti
copiose fontane. arrighetto, 216: a ben lavare colui il quale con sozze macchie
luce] vagheggiarsi, aumentarsi e penetrare come a cose simili, e godere e unirsi
le cose che non sono bianche perché a lei sono dissimili. di grazia,
280: per l'universo affretta a la distesa / l'acqua, or tra
l'acqua irrompente si apriva mille vie a traverso la pietra, tumultuava contro gli
tumultuava contro gli argini, spariva sotto a uno strato d'erbe secche..
quasimodo, 30: allora mi misi lentamente a contare / i forti riflessi d'acqua
armata cristiana,... dimorata alquanto a capogallo, andò a far acqua dieci
. dimorata alquanto a capogallo, andò a far acqua dieci miglia discosto di corone.
usava fare prima che i commensali sedessero a tavola. -al rifl.: lavarsi
, data l'acqua, mise ogni uomo a tavola. idem, dee.,
piacere della reina gli mise il siniscalco a tavola. sacchetti, 187-65: quando
l'acqua alle mani. -lavare a più acque: lavare cambiando spesso l'
cambiando spesso l'acqua. a. neri, 15: si macini sottilmente
con acqua calda si lavi, e a più acque. -ant. mettere acqua
non c'è miglior raccoglimento che star a guardare un'acqua corrente. negri,
leonardo, 590: l'acqua soffiata a uso d'attomi in loco scuro dove
petrarca, 69-7: dirol, come persona a cui ne calse, / e che
, fu condotto per nuovo alveo manufatto a sboccare nelle gran paludi per avanti salse
miglia si stendono; restò questo paese a guisa di un lago d'acqua dolce
domenichi [plinio], ii-928: a volere l'acqua fresca è necessaria l'
che dalla valle dell'aniene era portata a roma con un acquedotto lungo un centinaio
(fatto costruire nel ii sec. a. c. dal pretore quinto marco
mondo per freddo e per sanità, a testimonio di tutta roma, è l'
tra gli altri doni degli dei conceduta a roma. questa acqua si chiamava aufeia,
e il lago fucino, andando diritto a roma. di poi nascondendosi sotterra, riesce
tiburtina, e da nove miglia viene a roma per condotto fatto sopra archi.
marcio fu il primo che la condusse a roma, poi quinto marcio re nella sua
andò alli altri giovani, che stavano a ricevere l'acqua piovana. crescenzi volgar.
il gas, l'acqua potabile e andar a sgobbare in una fabbrica. piovene,
/ per alpe, o 'n piaggia erbosa a passo lento. magalotti, 13-56:
idem, purg., 5-95: a piè del casentino / traversa un'acqua c'
belle membra / pose colei che sola a me par donna. idem, 325-70:
sottile e lenta, che poi viene a fermarsi. arici, 275: e via
/ da riposti ghiacciai, da valle a valle / calando a salti, a
ghiacciai, da valle a valle / calando a salti, a rivoli, a torrenti
a valle / calando a salti, a rivoli, a torrenti, / fan che
calando a salti, a rivoli, a torrenti, / fan che perenne abbondi al
visti. carducci, 855: fresche a voi mormoran tacque pe 'l florido clivo scendenti
14-292: la folla va ed esce a ondate; quando sfocia dalle porte sembra
/ all'azzurra mia pupilla, / come a un'acqua che tranquilla, i coi
debiti del prossimo] per così dire a fior d'acqua; tanto siam difficili a
a fior d'acqua; tanto siam difficili a perderne la memoria. magalotti, v-26
stagnante, o che io la tenga immobile a fior d'acqua sulla corrente di un
. grandi, 6-61: tenuto il foro a a fior d'acqua per moltissimo tempo
, 6-61: tenuto il foro a a fior d'acqua per moltissimo tempo, non
. algarotti, 3-141: scogli che a memoria de'vecchi del paese erano già a
a memoria de'vecchi del paese erano già a fior d'acqua,...
. / l'erba verde che passa / a fior dell'acqua verde, / par
fu da prima come una moltitudine aleggiante a fior d'acqua, poi una muta
massa d'acqua, dove sta sospeso a una certa altezza, senza affondare né
certa altezza, senza affondare né venire a galla. targioni tozzetti, 1-242:
e di altre erbe, che verranno a galla o a mezz'acqua, dovranno
altre erbe, che verranno a galla o a mezz'acqua, dovranno levarsi.
con- tr'acqua: in direzione contraria a quella della corrente. libro di
di similitudini [cruscai]: come avviene a coloro, che colla barchetta vanno contr'
mala cosa... l'aver a andare contr'acqua, or che fa freddo
: potendo [rutilio numaziano] andare a pisa per acqua, cioè dal porto
acqua: di un corpo completamente immerso a una certa profondità dove sfugge alla vista
dire, e tutti d'accordo cooperarono a far vive le loro ragioni. de roberto
due acque: agire rettamente senza cedere a lusinghe. canigiani, 1-67: e
differenza dal pel dell'acqua dell'inverno a quel dell'estate, si vedrà [ecc
quando il principe... cominciò a navigare in cattive acque, [la casa
... andare ad ima banca a domandarne? alle banche non conosceva nessuno.
2-315: terra nuda e bruna accanto a un fosso d'acqua cheta.
gattamorta. piccolomini, xxi-1-356: appiccatevi a queste acque chete che fan l'intronato
infilzata. palazzeschi, 1-443: -vatti a fidare delle acque chete! -sembrava tanto
i ponti: è più difficile resistere a un'azione ostinata e silenziosa che a
a un'azione ostinata e silenziosa che a un attacco violento. fagiuoli, 1-4-304
le volessi bene, non potevo fare a meno di paragonarla dentro di me ad
una barchetta corrosa. campana, 11: a un tratto dal mezzo dell'acqua morta
acque la cui utilizzazione spetta di diritto a un privato. -acque pubbliche: tutte
acqua il territorio del padrone della costa fino a quella distanza, dove una batteria posta
18-5: allora queste donne comin- ciaro a parlare tra loro; e sì come talora
, e costoro volendo essere il dì a firenze,... cominciarono a
a firenze,... cominciarono a camminare. ariosto, 19-35: nel mezzo
erano più istretti, e di già cominciati a piovere un'acqua grossissima; per la
grossissima; per la qual cosa cominciato a sparare queste artiglierie si fermò la pioggia,
acqua. caro, 9-15: siamo a velie tri... risciacquati per due
del vaso, e poi l'esposi a l'aria aperta a ricevere l'acqua
e poi l'esposi a l'aria aperta a ricevere l'acqua dalla pioggia che ci
stato molte settimane senza piovere, venne a un tratto un'acqua rovinosa mischiata con
i lati. soffici, 2-115: a ondate, a scrosci di diluvio, l'
. soffici, 2-115: a ondate, a scrosci di diluvio, l'acqua si
l'acqua che veniva già stanca e a malincuore. govoni, 1-38: l'acqua
mentre tonò: un po'd'acqua a vento rinfrescò tutta la valle. quasimodo,
di cielo. -a quattro acque: a quattro spioventi (di tetti).
quegli della parrucca, con un cappello a quattro acque e un terraiuolo bigio.
nulla, fece acqua in bocca, andò a confessarsi, a comunicarsi, ed ogni
in bocca, andò a confessarsi, a comunicarsi, ed ogni sera, prima di
mio padre mi prese e mi condusse a letto. -e acqua in bocca! -mi
/ e dove gente tedesche son sute / a mensa, sempre anche perduta è questa
è quella ch'io mi perderei / a battezzare o marrani o giudei.
, in fatti quando le cose hanno a ire / male, e'si rompe il
acqua: affaticarsi inutilmente; non approdar a nulla. meo de'tolomei, vi-11-22
: e ch'i'sie su'figliuolo a me non pare, / ma figliastro,
ma figliastro, e ch'i'batta acqu'a mortaio / dice, se quel di
mille reliquie; ma sì! acqua a mulino. fagiuoli, 1-4-375: o pover
mulino. fagiuoli, 1-4-375: o pover a me, i'ho fatto un buco
fa un buco nell'acqua: provvederà forse a qualche piccola ambizione locale, ma perde
, 124: quivi mi venne voglia ancora a me di farmi ramazzare, ma nella
al verde e ne l'acqua fin a la gola. leopardi, iii-1024:
gola. leopardi, iii-1024: torno a raccomandarmi a lei, trovandomi propriamente coll'
leopardi, iii-1024: torno a raccomandarmi a lei, trovandomi propriamente coll'acqua alla
. de marchi, 85: a me non me ne viene in tasca niente
fino alla gola. -aver mantello a ogni acqua: essere preparato a tutti
mantello a ogni acqua: essere preparato a tutti gli eventi. salviati, 7-3-13
salviati, 7-3-13: s'io vo a babboriveggoli, io non ci ho /
babboriveggoli, io non ci ho / a pensar più; s'io stento, io
s'io stento, io ho mantello / a ogni acqua. -è passata molta
-fare acqua da occhi: non venire a capo di nulla. pataffio,
stretto arrabbiato; e dubbio che, a meno d'aggiungere una strofa, faremo
salviati, 7-1-2: uh trista a me! parti che noi / avessimo
non si accumulano grandi fortune senza ricorrere a mezzi disonesti. magazzini, 98:
di persona di indole fiera, facile a accendersi di sdegno. bacchelli,
e chi si truova in magistrato, avendo a uscirne presto, si va più volentieri
volte mi sono proposto di pensare solamente a me e di lasciar andar l'acqua
lippi, 7-4: s'avvezzi a ber del vino appoco appoco, /
/ alla nunziata, ed io son corso a dirvelo, / acciocché voi mettiate l'
della casa, 2-3-199: pensate che a me è montato il moscarino; ma
persona imbarazzata, che si sente a disagio. g. m.
vorrei ritornar dalla zia, perché, a dirvela, in questa casa mi par d'
lo lasciavano entrare in noviziato sarebbe andato a fare l'eremita in cima a una
sarebbe andato a fare l'eremita in cima a una montagna. -fra giuseppe maria capì
boccaccio, 8-236: ahi cattivello a te! come t'erano quivi con
alle faccende, in su'mercati, a fare masserizia, a avere cura delle cose
su'mercati, a fare masserizia, a avere cura delle cose d'altri e delle
5. eccles. acqua destinata a usi liturgici (mediante particolari riti di
che tu farai poi non saranno scritti a tua dannazione, anzi se n'andranno con
poi ne le sant'acque / rigenerarmi a dio per grazia piacque.
potesse far cambiare di pelo; e quanto a vizi avea tutti quelli che s'incontrano
-il diavolo e vacqua santa: a indicare due termini assolutamente inconciliabili.
, ma capiva che la sapienza non basta a conciliare l'acqua col fuoco, il
6. miscugli e soluzioni acquose per servire a usi particolari (come medicinali, bevande
acciaiata. -acqua acconciai acqua a cui sono state mescolate altre sostanze,
269: e però vattene / adesso insino a casa della vedova / e portali,
16-vi-52: non si meravigli se tutt'a sei termometri hanno l'acqua arzente bianca
piuttosto che acqua naturale, è primieramente a cagione ch'ell'è più gelosa, cioè
l'acqua bianca; se m'appiglio a quelli di mercurio, amministro il precipitato
acqua concia,... avesse a buond'ora istillato nell'animo di quella
i siroppi e l'acqua cotta? a. f. doni, 3-57: s'
, la fa stufare in una bussola a diete, a pomatine, acque cotte
fa stufare in una bussola a diete, a pomatine, acque cotte, con una
-acqua cruda: acqua allo stato naturale e a bassa temperatura; anche acqua dura.
1-91: tutte queste osservazioni non bastano ancora a decidere un dubbio antico, se il
, egli metteva ad uno per volta a rinvenire dentro un boccale di acqua di
bergamotto, limone, arancio), a cui un tempo si attribuivano anche proprietà
giovanni maria farina, un italiano stabilitosi a colonia, dove aveva bottega presso il
tant'acqua di cordova, quanto bastava a coprire queste cose. -acqua di
nell'acqua di fiori d'arancio stillata a stufa, nell'acqua rosa, nell'acqua
, ii-101: lo vide seduto in mezzo a un crocchio di sfaccendati, dinanzi ad
-figur. marotta, 3-40: a don alfredo, qui, gli è morta
proprio ieri la moglie... a don antonio lo hanno derubato con scasso
materie ferrose, per lo più immergendovi a raffreddare un ferro rovente. targioni tozzetti
nanfa e ben profumatosi, se n'andò a letto. folengo, i-266: parrebbemi
alla quantità di due emine, vale a dire di circa a due libbre,
due emine, vale a dire di circa a due libbre, colla giunta dell'acqua
co'soliti ingredienti e acque d'odore a bollire. idem, 20-34: noi
. dossi, 32: mentre titubo ancora a fare la scelta tra le due sorta
fra i matti, sempre in mezzo a tele e a comici, sempre odorosa d'
, sempre in mezzo a tele e a comici, sempre odorosa d'acquaragia.
ginia. guido si alzò e cominciò a infilarsi la giacca. -è l'acqua ragia
cantoni, 548: il dottore non potè a meno di accordarsi colla stanza da letto
di vetriolo, di allume, ecc. a. cocchi, 8-94: la bevanda
abbondante, e come volgarmente si dice a passare,... sembra non essere
non dormiri, che si patiscono coll'andare a prender tacque della villa o della ficoncella
gassosa e di sapore acidulo, che scaturisce a roma da una fonte alle falde dei
che porta all'acqua acetosa, proprio a un passo dalla ferrovia di viterbo.
. -acqua acetosa2: bevanda rinfrescante a base di acqua, zucchero e aceto
. redi, 16-viii-366: danno a bere le altre acque, che da'
professori dell'arte son chiamate acque acidule. a. cocchi, 8-76: nelle [
medicato capopiede: / l'acqua borra a chi 'l legno: a chi la cassia
l'acqua borra a chi 'l legno: a chi la cassia / si richiedeva,
reobarbaro. redi, 16-iii-367: danno a bere le altre acque, che da'professori
son chiamate acque acidule, come sarebbe a dire l'acqua borra, l'acqua
albertazzi, 425: allora chi si mise a sospirare perché non aveva la cuffia da
di magnesio, che la rendono inadatta a sciogliere il sapone e a cuocere i legumi
rendono inadatta a sciogliere il sapone e a cuocere i legumi. lascia incrostazioni nelle
che godono di sì meritata celebrità, scaturiscono a 1853 metri sul livello del mare.
fiscello. d'annunzio, iv-2-352: a tivoli... un lezzo acuto d'
acqua di sorgente che scaturisce dal suolo a temperatura alquanto elevata. a. cocchi
dal suolo a temperatura alquanto elevata. a. cocchi, 4-1-51: si è osservato
passar più non può, ma quivi, a modo d'una palla, percossa si
], ovvero il sugo, vale a color ch'hanno febbre, e mitigano la
: chi mi darà acqua da piangere a sufficienza sì gran follìa, chi parole,
licenza con modestia... di andare a fare acqua. -disus. acqua dell'
de marchi, 197: si divertiva a ripensare la graziosa figurina della ragazza,
veleni, con promesse e con doni a fare un'acqua mortifera la condusse.
ottusa, o anche falsamente ingenua. a. f. doni, 2-61: io
però dalla macheronea, ma l'accoccai a una mia zia cugina, nipote d'
fratei di mio cognato. g. a. papini, 130: d'un uomo
9-600: un gatto mai veduto fino a quel giorno, tutto nero...
. acquamarina (v.). a. segni, 1-143: vari ordini di
e i capelli neri facevan sì che a prima vista molti la prendessero per un'italiana
in un gioco di bimbi si indica, a chi cerca, la prossimità o la
mi permette di studiare e di leggere fino a notte avanzata. pea, 7-126:
da alcuni anni in qua, hanno principiato a fare una deliziosa bevanda per l'estate
una interpellanza all'asses sore a proposito dell'antigienico sistema di infiascamento,
(acquadèrno). industr. raccogliere a quaderno; inquadernare (nelle rilegatorie)
). industr. chi è addetto a raccogliere in quaderni i fogli dei
dall'argento, si deve principalmente provvedere a boccie e lambicchi. firenzuola, 580
in tant'acqua forte quanta gli ricuopra a punto in un vaselhno di vetro.
nitrico lastre di rame per la riproduzione a stampa di disegni (il disegno viene
il metallo, penetrando negli spazi messi a nudo dalla punta: gli incavi così
tempo e di grado le quali concorrono a infinitamente variare sul rame l'efficacia dell'
puntuale, in cui la corrosione giungeva a dare tal preciso valor d'ombra che
mour *) non faceva che incitarmi a far presto a metterle sotto gli occhi
) non faceva che incitarmi a far presto a metterle sotto gli occhi una lastra affumicata
cicognani, 9-12: s'era distratto a guardare un'acquafòrte lì alla parete di faccia
iv-1-96: praticava la maniera rem- brandtesca a tratti liberi e la maniera nera prediletta
.. uscivano pel condotto dell'acquaio, a torme, che invadevano la cucina.
davanti la bocchetta dell'acquaio, intenta a lavare i piatti che via via deponeva