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vol. I Pag.49 - Da ABOMINATO a ABORIGENO (29 risultati)

, 1-294: e come il papa ebbe a sé in pieno concilio i detti ambasciadori

abbominazióne), sf. avversione mista a profondo disprezzo, a orrore; esecrazione.

. avversione mista a profondo disprezzo, a orrore; esecrazione. dante

giordano, 3-225: tu stai contento a questo diletto fracido, che ti consuma

poponi], alcun cibo non mangi innanzi a quelli, acciocché non facciano abbominazione.

abomivevoli cattivi d'italia, che hanno a vile questo prezioso volgare. m.

dee., 1-1 (69): a chiesa non usava giammai; e i

: oh maledetto quello giorno, e a me più abominevole che alcuno altro, nel

, 3-2-203: la qualcosa non solamente a dio, ma ancor agli scellerati uomini è

di esso re, così è abominevole a dio quegli, che stando in orazione

buona femina... se ne passava a la meglio che poteva, pregando tutto

lusinghiero e, come io sento dire a questi letterati, per adulatore: il

, 1-765: era in fatti corrotto a segno da più di un secolo nella nostra

34 (590): non tardò a riconoscere l'abbominevole macchina della tortura.

: la vita tornò tutt'in- tomo a farsi quotidiana e simmetrica, come è sua

d'empi olocausti / un fumo abominevole a le stelle, / aggiunto il foco

le stelle, / aggiunto il foco a le svenate strozze, / arde agli eterni

arde agli eterni dèi vittime sozze. a. cocchi, 8-107: droghe, il

tersi alla viltà del peccato, e ha a schifo e abominio la sozzura, come

/ di te stessa e degli altri, a me non lice / seguirti. leopardi

un altro che, dopo grande abbominio dato a una sua sorella, la trovasse poi

: allora questi due vecchi incominciarono a parlare contro di susanna, e

più chi m'ami / o compatisca, a tutti abbominosa. arici, 229

, per lieve forza, / sozzo a vedere, abominoso, abbietto / divien quel

altri vogliono che di vari luoghi e a caso ritrovandosi insieme quasi una compagnia di

, prendessero la stanza dove e'parve loro a proposito, e che per questo manifestamente

sbrancate, invidiose, nemiche, costrette a vivere coll'armi alla mano..

armi alla mano... e a litigare ad ogni istante per qualche spanna

istante per qualche spanna di selvaggia frontiera a guisa dei barbari aborigeni. carducci,

vol. I Pag.50 - Da AB ORIGINE a ABORTIRE (25 risultati)

iv-2-458: che sia molto somigliante a coloro, che ab origine posono dalla e

scarno vibrava l'avversione i nomi a tutte quante le cose. contro

le scuole dei retori, finirono col mettersi a quelle scuole. iii-314: è 2

, medicamenti non volle udirmi. a. cocchi, 5-2-146: né si sa

cosa che io aborrisca più che el pensare a fetide cose... tanto aborrenti

la pace. già mai non ride, a l'altrui rider langue, / e ciò

la coltivazione del mio ingegno, e fino a qui vitto rimase intera a colui,

e fino a qui vitto rimase intera a colui, che debole e abborrente la ho

tenca, 1-101: affettuoso, amante troppo a dir poi s'avrebbe di ciò che l'

noi erasi parlato di matri a. cocchi, 4-2-37: quando o per

questo aborrevole vizio [la bliga a dirvi che non ho religione, che le

golosità] sente, elli dee molto dispiacere a dio e alle genti leopardi,

nel quale il male è. a volontà ragionevole; il bambino, per istinto

lesina perché gli ricordano il mista a ripugnanza; sentimento di sprezzante padre

. idem, iii-318: un amore sviscerato a tutto una gran voglia di fuggirsene

(per fastidio, per repu- rimento a tutto quello ch'è tristo e laido.

(i-134): aborre l'animo mio a pensar a questo. tasso,

): aborre l'animo mio a pensar a questo. tasso, 8-76:

niuna maniera s'inducono ad udirli o a comporne, ancorché per altro assai acconciamente

segneri, ii-180: si è valuto a sì grande acquisto non d'altro che della

abborrita, ch'ei non prendesse destramente a difenderla. leopardi, 17-107: fin la

le pedate di un lupo han fatto tutto a un tratto abortare una cavalla gravida.

non riuscire, fallire; non arrivare a realizzarsi. baretti, i-144: la

cesarotti, i-76: lasceremo ora decidere a chi sa ragionare qual sia maggiore assurdità.

di obbligar tutti gl'individui d'una nazione a lasciar abortire le loro idee, piuttosto

vol. I Pag.567 - Da APPICCARE a APPICCARE (38 risultati)

onde egli tutto dì trottasse dal purgatorio a l'inferno e da l'inferno al

alla seguente, ch'ella sia cominciata a mancare. leopardi, 926: lo spirito

così l'animo appicca i suoi mali a chi a lui s'appressa. g.

animo appicca i suoi mali a chi a lui s'appressa. g. villani,

... niente gli potè appiccare a dosso macula di peccato. s. caterina

(425): e ora, a veder l'effetto di quella paura in un

fuoco! » il quale quando s'appicca a una casa spesso abrucia tutta la città

: raccolto un fastello di legna secche a piè del pino, vi appiccarono il fuoco

estate. viani, 19-366: guai a coloro che pongono la fiaccola nella mano

le appicca, / che la fa a dietro riversare. b. corsini, 19-80

davanti e gli scudi dietro, vengono a sostenere i cavagli e, nello appiccare

, appiccai seco ragionamento del figliuolo. a. f. doni, i-149: ci

appiccar il primo sonno, e toccava a gregorio sostenerlo e scuoterlo. 7

: o croce, eo m'appicco e a te m'af- ficco, / ch'

e ad adorarlo, e per conseguente a botarsi e ad appiccarvi le imagini della

, 10-9 (492): oltre a questo un fermaglio gli fe'davanti appiccare,

: tolse la cipolla, e tornato a casa la legò con uno spaghetto, e

in quella maniera che faceva colui, a chi volendo dionisio siracusano dimostrare qual fusse

, 2-64 (415): attesi a finire il suo gioiello; e portatolo

la vita de'vostri pori è appicata a uno filo di ragnatelo. giov. cavalcanti

: ti vien fatto di volgerti indietro a vedere dove s'appicchi questa gran tenda

ronli li piedi e con ritorte l'appiccarono a uno arbore. zanobi da strada [

casa tratto e al palagio condotto, fu a canto all'arcivescovo e agli altri appiccato

, 210: pose le mani addosso a flamberto, e ad alcuni di quegli altri

quivi, come già in egitto, a lavorare in vita. manzoni, 791:

che io t'appicco qui per la coda a una di queste travi. nievo,

cordino di quelle doppie, e toma a casa coll'idea positiva d'appiccarsi. deledda

cecchi, 6-83: lo appiccavano a una fune, e ce lo lasciavano finché

sacchetti, 16-92: appiccando il cavallo a una campanella, su per le scale

quel donzello, / ed appiccò la nave a un albuscello. pulci, 4-27:

frasche avea fatto, / ed appiccato a una sua caviglia / un cervio, e

s'appiccavano là dove i senatori stavano a sedere in senato, tutte le villanie

poi d'in su quel muro appiccandosi a certe morse d'uno altro muro,

n'entrò. idem, iv-158: né a questo s'appicchi alcuna dicendo a lei

né a questo s'appicchi alcuna dicendo a lei privato il regno, i figliuoli

la propria persona essere stato, e a me solamente l'amante. burchiello, 92

sospi- gnelo sempre ad appiccarsi con veemenza a qualche cosa. guicciardini, ni:

dio,... e appiccavasi a quella parola che disse di lei, che

vol. I Pag.568 - Da APPICCATICCIO a APPICCATURA (48 risultati)

a questo mondo. savonarola, 7-ii-48: non

. savonarola, 7-ii-48: non ti appiccare a cosa del mondo, perché lui vuole

. rifl. ant. azzuffarsi, venire a battaglia. petrarca volgar., ii-89

i sanesi partendosi innanzi, avendo avuto a loro divozione lucignano, gli aretini usciti

sconfissone. pulci, 12-26: rinaldo a gan terminò far la festa, / e

-appiccar fiaschi: commettere qualche sproposito. a. pucci, ix-402: a noia m'

. a. pucci, ix-402: a noia m'è che femmine con maschi

inganno). -al figur.: darla a intendere, darla a bere; far

figur.: darla a intendere, darla a bere; far brutti scherzi.

avrebbe appiccata, ch'io l'ho appiccata a lui », dicendo: -siedi e

: io non voglio cotesta suzzacchera; a me non l'appiccherai tu! bandello,

avesse più occhi che argo, che a la fine ella starà di sopra e

casa, 797: e sai che anco a murano gliel'appiccasti più d'una volta

e l'uccidono; l'appiccavano anche a vocula, se travestito da schiavo,

/ son certo ch'egli mi terrebbe a tedio / un'ora o più, com'

solito. piccolomini, xxi-1-356: appiccatevi a queste acque chete che fan rintronato;

cielo: nei casi disperati, ricorrere a qualsiasi mezzo. varchi, v-55:

-appiccarsi alle mani, alla persona: a indicare ironicamente facilità di mano nell'appropriarsi

piglia per annoverare, / ché nulla a lui se n'abbia ad appiccare.

: chi va con lo zoppo impara a zoppicare. a. f. doni

con lo zoppo impara a zoppicare. a. f. doni, 3-55: chi

ed appiccaticcio, che colà piove, vaglia a trattenere ogni piccolo animaletto. settembrini [

per salvarmi da'mali appiccaticci, / ch'a tutte l'ore praticar convienimi, /

16-iii-445: io per ora mi sento inclinato a voler credere che la rogna, da'

che gli si apron dentro, l'uno a destra quasi appiccaticcio, l'altro interno

destra quasi appiccaticcio, l'altro interno a sinistra. = deriv. da

esser mosse, della sua malvagità fecero a chiunque le vide testimonianza. idem,

lionbue, e che la non bada a quel che la fa, e che l'

sillabe con una convenevole dolcezza, non a guisa di maestro che insegni leggere e compitare

l'ordine delle cagioni appiccate l'una a l'altra, egli [dio] è

: giudicando nulla giovar l'armi artificiali a quelli che non sono ben muniti delle

ricchi, che non giova se non a darmi il capogiro, e a scomporre quella

se non a darmi il capogiro, e a scomporre quella po'di stoichezza che tengo

iv-2-1192: per punizione, ero costretto a portare il foglio appiccato con due spilli

come sentì appiccato il fuoco, cominciò a cantare il tadeo. faldella, iv-155

quali la mia terra è copiosa, a ciascuna radice hanno appiccato un bisante d'

carta scritta appiccata con una catenella d'oro a quella stanga. crescenzi volgar.,

e altre cose, le quai istanno a ogni porta appiccato un pezzo. savonarola,

dal favore de'principi, sta appiccato a ogni gesto, a ogni minimo cenno loro

, sta appiccato a ogni gesto, a ogni minimo cenno loro. berni,

... / una mummia appiccata a tramontana, / legga per cortesia questa scrittura

così marte, che vede l'armi a un chiodo / tutt'appiccate, malamente

solo la portino appiccata al collo o a una coscia, o a un braccio.

al collo o a una coscia, o a un braccio. g. gozzi,

se venne ricordando degli appiccati che erano a ponte rizzardo. berni, 35:

carceriere... era raffigurato appiccato a un albero e trafitto da uno stile

di cosa che si cede malvolentieri; a malincuore. varchi, 23-31: quei

appiccatoio, e avrebbe voluto gli venisse a mani. lettere e istruzioni agli oratori

vol. I Pag.569 - Da APPICCIARE a APPICCINIRE (26 risultati)

aggiungi di qua e togli di là, a forza d'ipotesi, di rattoppi e

non udir le vanetate, che te traga a su'amistate: / più che vesco

iacopone, 15-19: como da tene a mene fo appicciato amure, / simo

questuando, cinque o sei soldi sufficienti a soddisfare il barbitonsore rurale, egli si

si voi che arda en pace, mettelo a lo celato, / ed onne uscio

d'appic cicare un impiastro a un guidalesco di ciuco. -figur

-figur. alfieri, i-137: a nessuna altra cosa inclinava quanto alla satira

, 847: la c'è voluta tutta a nettare quella materia da ciò che ci

parete. gramsci, 137: si impegnava a non mutare neanche una virgola e a

a non mutare neanche una virgola e a non appiccicar al mio libro nessuna prefazione

queste, e non disamato, conobbe a montmorency, buona donna, e moralissima

nelli, 9-2-8: se non era lesto a scappare, glie ne dava quattro:

panzini, ii-322: se non paga a contanti, ci appiccichiamo subito 11 precetto

7. locuz. appiccicare qualcosa a qualcuno: darla, farla prendere (

forza, e condurre di più la figliuola a mostra: che gliela vorresti appiccicare?

, 6-83: abitua il tuo cuoricino a rimanere staccato dal denaro: sempre: se

insistente, da cui non ci si riesce a liberare. appiccicato (part. pass

un po'curve, rassomigliava un cucchiaio a doppio manico, su 'l quale fosse appiccicata

atteggiato di schifo, stava un po'a mirar la vittima così appiccicata alla parete.

tutto appiccicato, e che, movendosi a parlare, si spiccicasse tutto: le labbra

nelle sue spire gli appiccicati, guancia a guancia. silone, 5-10: in mezzo

san michele arcangelo, nella immagine appiccicata a capo del lettuccio, digrignava i denti

. -a). chi si attacca a una persona in modo insistente, importuno;

idem [s. v.]: a quella povera donna va fatta l'elemosina

me, tanto che spesso ero costretto a dirgli di lasciarmi un poco solo.

e cara ma appiccicosa, finirebbe col costringerla a fare mensa comune. appiccinire

vol. I Pag.570 - Da APPICCINITO a APPIENO (53 risultati)

). disporre in fila verticale (a picciuolo). carena, ii-347

uni sugli altri, pel coltello, e a spinadipesce). = deriv

tess. ant. damaschino appicciolato: a righe o a fiori. statuti dell'

. damaschino appicciolato: a righe o a fiori. statuti dell'arte della seta

della seta, 35: domaschini appicciolati a poste o andari, rasi e broccatelli,

toscana, 6-471: domaschini appicciolati a poste o andari, e qualunque di queste

. oggetto o spor genza a cui si possa attaccare qualcosa; appiglio

). biringuccio, 1-96: ricordandovi a metter tal ferro, che l'appicco

batter alli suoi luochi, fuste costretto a voltar la campana. 2.

darete notizia, senza dare appicco alcuno a persona. machiavelli, 6-6-230: ed io

se ne foste ricerco da qualcuno, a chi s'appartenesse. idem, 10-103

che per dare un po'd'appicco a quel concettino, ch'ei [tasso]

: e lucia? che avesse data a colui la più piccola occasione, la più

e lucia? che ella avesse dato a colui un menomo appicco, una più

pensate... da dare appicco a certe calunnie più ambite da essa che

caduta, gli amici che lo vengono a trovare, il ginocchio che duole,

rupi vicine. = comp. da a e picco (v.).

. b. adriani, 1-215: a tutto loro potere si ingegnavano di appiccólare l'

appiè (appiède, appièdi, a piè, al piè), aw.

piè), aw. ant. a piedi, con i propri piedi.

. locuz. trovarsi appiè: essere incapace a fare una cosa. c.

appiè della campana. boccaccio, i-24: a me par vedere, sì come mostrato

doglia nel corpo appiè del fegato, a capo alla riciditura tra la coscia e

, 4-24: noi gli lasciammo presso a una fonte, / perché pur quivi si

fonte, / perché pur quivi si fermómo a bere: / quivi legati appiè gli

, / siede in un freddo sasso a piè d'un acero. sannazaro, 3-74

., 11 (205): arrivato a fianco della colonna, vide, appiè

pagina. collodi, 437: andò a sdraiarsi appiè della montagna, colla ferma

ammirai la postura bellissima del paese, a piè dell'appennino. pascoli, 353

case. vittorini, 2-38: si giunse a lentini, appiè di lunghi declivi verdi

malaria. = comp. da a e piè (piède).

di truppe di cavalleria, per combattere a piedi. = deriv. da

cavallo i soldati di cavalleria (per combattere a piedi). -al rifl.:

carabine di francia, appiedatesi, corsero a riva il po. 2.

mezzo di trasporto, costringere ad andare a piedi. = deriv. da

abbandonare il mezzo di trasporto, ad andare a piedi. ojetti, ii-635

nella macchia. appièno (anche a pièno), avv. pienamente,

comincio, intendendo, e se non a pieno, almeno alcuna cosa di tanto

: io non posso ritrar di tutti a pieno. g. villani, 1-32:

sallustio. idem, 11-1: più a pieno a verno messo in nota in

idem, 11-1: più a pieno a verno messo in nota in questa cronica

pò ben per voi, non forse a pieno, / che 'l nostro stato è

: delle quali cose se io volessi a pien dire ciò che essi mi dissero,

sì strano parlare di uccelli, che egli a pieno non lo intenda. machiavelli,

nuova lingua,... volendo a m. trifone persuadere, che il parlare

, 42-38: del caso strano di rinaldo a pieno / fu malagigi dal demonio instrutto

2-35: ed oh mia sorte avventurosa a pieno! / oh fortunati miei dolci

martìri! / s'impetrerò che giunto seno a seno / l'anima mia ne la

18-30: donna mostrò, ch'assimigliava a pieno / nel falso aspetto angelica bel-

poc'anni... avanzar potrieno / a chi trascorso appieno / ha 11 nono

manzoni, 320: lungi dai tristi / a cui sol tarda d'esser vinti appieno

costruzioni storiche... non soddisfano a pieno e spingono e costringono a nuove

soddisfano a pieno e spingono e costringono a nuove indagini. soffici, ii-74: non

vol. I Pag.571 - Da APPIETTO a APPIGLIATO (55 risultati)

: stringe il ferro; e quando giunge a pieno / sempre uccide, od abbatte

da'due begli occhi non mi colse a pieno. = comp. da

pieno. = comp. da a e pieno (v.).

o in un podere che ha preso a pigione, in affitto. baretti

affitto. baretti, ii-97: a quanto è appigionato ora il podere?

quanto è appigionato ora il podere? a quattro mila e trecento, senza contare l'

, tr. (appigióno). allogare a pigione, dare in affitto, affittare

o abitarvi, ma solo per istare a vedere le feste. baldinucci, 2-4-16:

vecchie galanti del paese / appigiona la schiena a un tanto al mese.

non muovan la maggior parte degli scioperati a dar loro un'occhiatina per passatempo.

quella cartella, in cui sta scritto a lettere grandi appigionasi; e s'appicca

ha messo alla casa l'appigionasi. a lettere d'appigionasi (come a lettere di

appigionasi. a lettere d'appigionasi (come a lettere di scatola, di speziale,

lettere di scatola, di speziale, a tanto di lettere) vale: a lettere

, a tanto di lettere) vale: a lettere grandi. guerrazzi, 4-719:

d'appigionasi: lettere cubitali. -parlare a lettere d'appigionasi: parlare chiaramente,

: orsù, poiché bisogna favellar teco a lettere d'appigionasi, ch'è di quella

sur un muricciolo per le pubbliche strade a sedere, lasciando che un epitaffio,

di appigionare), agg. dato a pigione, affittato. baretti,

affittato. baretti, ii-97: a quanto è appigionato ora il podere?

quanto è appigionato ora il podere? a quattro mila e trecento, senza contare l'

pei chiassi, tra falsi liquori attizzanti a più false passioni, tra pestìferi baci appigionati

/ dinanzi all'uno, e tutto a lui s'appiglia. idem, purg.

, 3-76: e nel modo medesmo a lui s'appiglia, / e di trarlo

che se mai s'appiglia, / a qualunque si sia marina pietra, /

ravvisa; indi s'appiglia / furtivo a sormontar l'orrida balza. viani,

si appigliava alla sua persona come il naufrago a un tronco che possa trovare, anche

livio volgar. [crusca]: se a veio per tradi- gione o per alcun

noi. palladio volgar., 3-17: a me affermò uno lavoratore da bene,

. se per avventura qualche scintilla appigliandosi a quelle fronde secche, vi mettesse il fuoco

in lui dimostra, / che amore a un cuor gentil ratto si appiglia. salvini

appigliarsi. crudeli, 1-176: amore a quei corpi s'appiglia, che sani

figlio senza simiglio, / figlio, a chi m'appiglio? figlio, piu:

cavalca, 16-2-305: temo d'essere disobbediente a mio padre; onde non so che

onde non so che mi faccia, né a che m'appigli. passavanti, 4

: egli si dee sempre nello scrivere a quella maniera che è migliore appigliarsi, o

: s'appiglia al fin, come a miglior partito, / di che amendui si

qualche cosa; e spesso si appigliano a quella che in colui è sola viziosa

n-iii-965: socrate, s'appigliò più tosto a quella opinione, che la virtù fosse

per la tua figlia / marte un impero a sterminar s'appiglia. torricelli, 134

appiglia. torricelli, 134: consideriamo ora a quale dei due partiti è più verisimile

. leonardo del riccio, 3-29: a nuove e straniere maniere si appigliano o

nuove e straniere maniere si appigliano o a vocaboli già per antica dissuetudine insalvatichiti.

darei in fretta il consiglio d'appigliarsi a un tal partito. nido eritreo, i-124

contrarre ogni minimo impegno e di appigliarsi a qualunque partito. foscolo, 1-159:

[il drappello], non sapeva a che partito appigliarsi]. lambruschini,

coglie alla sprovvista; non sanno più a che rimedio appigliarsi. leopardi, i-1308:

.. gli scrittori dovrebbero assolutamente appigliarsi a questo men bello, giacché non sono obbligati

collodi, 551: ella non sapeva a qual partito appigliarsi: o andare negli

la prima volta che l'animo mio ebbe a lottare fra piacere e dovere; né

né io titubai un istante ad appigliarmi a quest'ultimo. carducci, 960: a

a quest'ultimo. carducci, 960: a la materia l'anima s'appiglia,

: per dare un'idea degli espedienti a cui talvolta è necessario appigliarsi, narrerò

grave dominazione di demetrio, ed appigliarsi a pirro, principe umano e amante de'soldati

, appigliata come avviene in dispotiche signorie a tutte le membra dello stato.

vol. I Pag.572 - Da APPIGLIO a APPISOLARE (31 risultati)

un piede contro la grondaia, afferrandosi a un gancio, poi alla cornice della finestra

. piccola prominenza o incavo di roccia a cui è possibile sostenersi nelle ascensioni.

la scalata per rocche... a petto a petto con la cresta malfida,

per rocche... a petto a petto con la cresta malfida, provando

negare all'altro, ogni cosa arrogare a sé, non dare appigli all'offesa

importuni. nievo, 655: si diede a brontolare, che già ero stanco di

troppi erano i nemici... pronti a servirsi d'ogni appiglio per darci noie

. 2. rifl. appiccicarsi a qualcuno; piantarsi in un luogo.

la canna diaccia d'una pistola sigillò a freddo la tempia del tarmito. i pensieri

dita. viani, 14-258: vicino a lui è seduto un signore obeso dal naso

2. attaccato, agganciato (a una punta, a uno spino)

attaccato, agganciato (a una punta, a uno spino). viani,

1-25: ancora semi... messi a bollire in acqua di fonte viva con

e di finocchio, e usine la mattina a digiuno uno bicchiere. testi fiorentini,

di palude, ha propria virtù contro a * ragni. mattioli [dioscoride],

cui sommità produce certi piccoli capi simili a quelli de'papaveri, ma molto più

da terra; le sue fiondi sono simili a quelle della ruta, ma più lunghe

apios con fiondi piccioline, simili molto a quelle dell'iperico, quando nasce primavera,

acquidrinosa, ben lavorata e divelta. a. cocchi, 4-1-29: radice fresca di

l'erba appia sa di mela appiola, a passarvi sopra leggerissimamente la palma della mano

(v.). appiómbo1 { a piómbo), avv. perpendicolarmente,

perpendicolarmente, secondo la direzione del filo a piombo. m. villani,

,... la cui finestra a piombo venia sopra il capo di leggieri.

leggieri. = comp. da a e piombo (v.).

centro di gravità (determinata dal filo a piombo). sinisgalli, 4-86

appiombo1: cfr. fi. aplomb (a cui si ricorre per l'uso figurato

monaca di pezza. calvino, 3-92: a quel cavalier agilulfo dei guildivemi..

di appioppare), agg. piantato a pioppi. targioni tozzetti, 12-5-230

e perveniva una scatola dopo l'altra a quel punto, dove la leccava la gomma

chi lo mangia, si rassembra nell'aspetto a uno che rida. tommaseo [s

uomo appisolarsi un istante, cioè cominciare a entrare in quella quiete obliviosa che precede

vol. I Pag.573 - Da APPISOLATO a APPLICARE (30 risultati)

gli mancherà. caro, 5-703: a cui con lieto / grido la gente appiause

, i-248: per usato e vano applaudere a qualsivoglia principe. tasso, 7-71:

[argomento], abbiam veduto applaudire a tragedie che pur sono quanto allo stile

giorno, iv-304: appiause ognuna / a la innata energia del vago arnese, /

e mal cedente insieme, / sotto a i mobili fianchi. botta, 6-i-45

, ii-114: se abituate il pubblico a non vedere mai certa specie di bellezza

galileo, 3-1-476: l'esperienza applaude molto a questo filosofico discorso. marino, 315

con sussurri adulatori. magalotti, 19-3: a quel che piace / all'occhio,

ho citato questo tratto per applaudire a un sentimento di vendetta. pellico, ii-81

di lasciare la vita scioperata e mettermi a far qualche cosa, mio padre e

: io sono già pronto ad applaudirti a gran voci; ma se indugerai più,

apparir eglino ancora intelligenti, applaudono a quello che e'non intendono. marino

applaudita è la sentenza di solone, detta a creso, ricchissimo e potentissimo re della

tanti onori che sono incredibili e impossibili a dire. fontanella, iu-355: porti

pasce e d'alti fasti, / a l'orecchio civil pugne e contrasti. de

chieggo applausi, chieggo di piacer solo a voi [o dio]. marcello,

le quali è impossibile che trovino applauso a chi ebbe ventura di vedere in viso la

luca, 1-14-2-28: non è abile a ricevere una regola certa e generale, applicabile

toccando poi alla destrezza del medico assistente a considerare se sieno applicabili [i rimedi

archetipo divino dell'armonia creata, applicabile a ogni specie di esistenza, consiste nella riduzione

manzoni, 197: alcuni cenni intorno a questo sistema, per ciò che riguarda

in modo da far aderire, mettere a contatto, far toccare; accostare.

, 1-83: con allegro viso accostandosi a lui, quasi per segno di amicizia applicò

guance di lui. carletti, 207: a tutti questi mali s'applica [la

rimedi che si può alle vene emorroidali. a. cocchi, 4-2-70: il quinto

, e quindi applicando 1 vari pezzetti a vari canali che sono scavati nella grossezza

. pirandello, 5-15: del resto a me mi fa più utile chi mi

iii-143: il colpo non è dato che a mezza forza; se è bene applicato

se è bene applicato, getta l'uomo a terra. 2. apporre in

il giovane, 9-39: e in applicando a i mali i lor rimedi, /

vol. I Pag.574 - Da APPLICATA a APPLICAZIONE (53 risultati)

dello stato, furono distribuite e applicate a più magistrati. g. p. maffei

poveruomo rispetto agli altri; poiché rispetto a me stesso io non mi baratterei con qualsivoglia

ha fatto questo discorso tanto per applicarlo a firenze, quanto ad altri popoli.

potendosi sciogliere fu tagliato, si applica a tutti li legami ed obbligazioni umane, le

.. applicano questo luogo di salomone a tutti coloro c'han cura d'anime.

modestamente spiritosa. baretti, ii-5: a che fine studiamo noi, se non

commune non si può mantenere, obligano a peccato. galileo, 4-3-327: se

che acquista il cadente per qualche spazio a perpendicolo, si applichi a sollevarne un

qualche spazio a perpendicolo, si applichi a sollevarne un altro a sé eguale in

, si applichi a sollevarne un altro a sé eguale in resistenza, e'lo solleverà

, ii-462: per applicare le macchine a questa filatura era d'uopo in prima sciogliere

le categorie di giudizio, che applichiamo a volizioni e azioni singole? gramsci, 98

decreto del condono di un anno, a tre a quattro e forse cinque capi di

condono di un anno, a tre a quattro e forse cinque capi di imputazione.

lodare alcuno, né di applicar l'animo a niuna sorte di componimento. sarpi,

arte abbia natura / applicato ogni studio a la pittura. pallavicino, 1-428: a

a la pittura. pallavicino, 1-428: a tal'impresa dunque applicai la mente.

dirassi propriamente che mediti. g. a. papini, 116: l'avveduto

che non mi lascia applicare la mente a nessun pensiero serio. 9.

: questi, avendo da fanciullo applicato a queste arti,... diede in

ma l'isabella? -adesso / applico a trovar soldi. -anco la dama /

segneri, iv-10: si applicano variamente a pregiare più questo bene, che quello.

: molti geni studiosi, che s'applicherebbono a vedere le cose a fondo negli autori

che s'applicherebbono a vedere le cose a fondo negli autori classici,...

,... si contenteranno. a. segni, i-iv-3-299: quella repubblica suol

gli altri poeti, che poscia applicarono a scriver satire. goldoni, iii-102:

. goldoni, iii-102: vi torno a dire che io non faccio all'amore.

per professione, o per genio si applicano a studiar gli oggetti della natura e dell'

era troppo agitato, da potersi applicare a qualsiasi lettura. leopardi, iii-889:

più ad applicarmi agli studi e nemmeno a qualche dilettevole lettura, passavo le giornate

abbiamo visto mio zio... applicarsi a leggere con sul naso le sue vecchie

: avrai comodità di pensare applicata- mente a quello che solo importa sopra la terra.

mente, con applicazione. a. a dimari, 2-513: contiene [

, con applicazione. a. a dimari, 2-513: contiene [l'ode

rimedi applicati, patisca esulcerazione. a. cocchi, 8-204: ottime sono le

bevute in larga copia, e applicate a tutto il corpo. 2. figur

assai misure / s'imparano, applicate a varie cose. viviani, vi-97: geo

simil forma alle brugne o susine. a. cocchi, 8-439: nessuna persona ardisca

in atto, attuato; inflitto. a. cocchi, 8-439: a nessuna persona

. a. cocchi, 8-439: a nessuna persona sia lecito cavarsi sangue.

di affetto, per vedermi così applicato a servir persona di tanto merito. v

, 41: era applicato meco medesimo a rinvenire un metodo per isciogliere un problema

gozzi, i-32: le applicazioni sopra a degli studi giudicati universalmente disutili, e

l'uomo di vero talento, applicato a cose per lui nuovissime,...

: i cui princìpi teorici vengono rivolti a un'utilizzazione pratica, alla soluzione di

teorica). -arte applicata: rivolta a fini pratici (industriali, sociali,

ebbrezza di quel giorno in cui riuscimmo a sciogliere questo elegantissimo rebus di meccanica applicata

brigadiere gli rivolge in attesa dell'applicato a cui dettare il verbale dell'interrogatorio.

, sf. l'applicare, il mettere a contatto; impiego di una medicina,

un metodo di cura, di sostanze a scopo terapeutico. bencivenni [crusca

rimedio ne pruovano subito il giovamento. a. cocchi, 4-2-139: le frequentissime

carta. vivanti, 7-124: applicando a qualsiasi parte inferma del nostro corpo per

che io le ho fatte sono riuscite solo a metà fruttuose. -figur.

vol. I Pag.575 - Da APPO a APPOCO APPOCO (41 risultati)

g. gozzi, 3-2-273: raccomando a chi legge il fare altre applicazioni. g

ii-2-19: ogni filosofia riescirà sublime contemplazione a chi pensa, utile applicazione a chi

contemplazione a chi pensa, utile applicazione a chi può volgerla in prò de'mortali.

; cura scrupolosa e precisa, dedizione a un lavoro, a un'occupazione,

e precisa, dedizione a un lavoro, a un'occupazione, allo studio.

de l'animo innamorato de la cosa a quella cosa. albertano volgar.,

cuore, d'anima e di mente a dio amare. savonarola, iii-305:

da quella applicazione che tu hai fatta a dio. caro, 4-40: la

il mio dire, penetriate dove vada a parare questa magnetica digressione: già ne leggo

da altre applicazioni, le quali tutto a sé lo chiamavano, non ebbe tempo

, non ebbe tempo di mettersi dattorno a questa [esperienza]. g. del

properzio... risolvè d'andare a studio ad atene, e darsi a virtuose

andare a studio ad atene, e darsi a virtuose applicazioni. gravina, 221:

per la fatica ed applicazione che impongono a chi le vuole interamente comprendere. goldoni

: e l'eseguì, in mezzo a quell'ignorantaggine, a quell'inerzia,

eseguì, in mezzo a quell'ignorantaggine, a quell'inerzia, a quell'antipatia generale

quell'ignorantaggine, a quell'inerzia, a quell'antipatia generale per ogni applicazione studiosa.

. tess. colori d'applicazióne: applicati a stampa, impressi su un tessuto per

, 237: contraffacendosi... a quest'ordine, la pena sia dell'applicazione

per l'applicazione che ha quel popolo a francia. = voce dotta,

notte è fitta più di stelle, / a me giova appo tonde entro il bel

giudicano, ma, diffamando, fanno a li altri mal giudicare; per che appo

villani, n-19: nel detto anno, a dì 4 di dicembre, morì papa

che mi lasci entrare cogli altri, a vedere e adorare lo venerabile legno della

, 4-37: è ben ragion ch'a l'un germano / l'altro ti guidi

sono li onori e le potenzie, ma a noi ànno lasciati i pericoli e le

1-80: reggendosi la città d'orbivieto a comune appo il popolo, erano i mag

appo coloro che si conviene, cioè davanti a quelle persone che dee. petrarca

dirle che io l'ho in pregio a proporzione de'meriti suoi. 6

quando egli vuole e gli fa chiamare a sé. 7. nelle opere,

appo molti antichi istoriografi, 4 che succedette a nino'. bembo, 2-175: è

nino'. bembo, 2-175: è oltre a questo, che la non si pone

maniera, che vi s'intendono più parole a fornire il sentimento, sì come si

9. figur. in confronto, a paragone, a patto, rispetto a

figur. in confronto, a paragone, a patto, rispetto a. novellino

a paragone, a patto, rispetto a. novellino, 44 (77)

canzonetta mia, tu starai meco, / a ciò ch'eo pianga teco, /

[appòco). ant. ridursi a poco. frezzi, iv-22-113:

appòco appòco, avv. ant. a poco a poco; poco alla

appòco, avv. ant. a poco a poco; poco alla volta;

, 193: io notando appoco appoco veniva a terra. leonardo, 2-48: consummate

vol. I Pag.576 - Da APPODERAMENTO a APPOGGIARE (46 risultati)

confondendo coll'abito giudicavate così facile a espri mere. idem,

, tr. [appodero). ridurre a podere un terreno non lavorato; frazionare

od operanti che vada per la prima volta a podere per collocarvisi. =

sé confessò appieno corno dal principio insino a la fine era il fatto passato.

appoderare *), agg. ridotto a podere; frazionato in più poderi.

: né può rattristare il timore che a quelle nuove case [coloniche] manchino abitatori

[coloniche] manchino abitatori, e a quei terreni di fresco dissodati e appoderati manchi

. [appòdio). stor. aggregare a un dominio o ad altri beni

), agg. stor. aggregato a un feudo. 2. sm

appodiatóre, sm. stor. feudatario a cui si paga un tributo.

appodiatore: voce dell'uso. colui a cui è dovuto e si paga un censo

appodiazióne, sf. stor. annessione a un feudo. targioni tozzetti,

. targioni tozzetti, 12-7-141: a poco a poco, o per forza

targioni tozzetti, 12-7-141: a poco a poco, o per forza d'armi

[appòggio). accostare una cosa a un'altra che le faccia da sostegno;

da sostegno; posare sopra; mettere a ridosso. novellino, 46 (

(78): donne si vernano a diportare alla fontana; videro il bello

berni, 119: in questo, addosso a due pan- caccie vecchie / vidi posto

qual foglia la produce una pianta simile a quella de'fagiuoli e coltivata propriamente come

e coltivata propriamente come quelli, appoggiandola a qualche palo o frasca o arbuscello

da fare. viani, 19-322: costrinse a calci il sacco sotto il sedile,

, ii-385: parevano tutte popolane venute a bagnarsi lì, per non spendere niente.

sbarbaro, 3-22: e la scala a pioli tolta in spalla / di casa uscisti

come ben vaneggia quella gente / ch'a la tua fede [dell'amore] appoggia

. verga, i-387: ella va a capo chino, segnando i passi coll'

che avvelenare la esistenza d'un ragazzo a vedere come la lista dei candidati al

[del notaio] dietro le lenti suggerivano a don matteo l'idea del diavolo:

quella incum- benza, che v. a. s. si compiace di appoggiarmi.

: la parte di figlio sarà sempre appoggiata a virtuoso che abbia venti anni più della

. s. maffei, 5-1-90: appoggiò a sarano la cura di questa differenza tra

che ne'capitoli della presente legge sono a lui respettivamente appoggiate. goldoni, iii-429

, iii-429: io non ho mai avuto a dolermi del vostro servizio:..

servizio:... perciò destino appoggiare a voi il carico di maestro di casa

. ant. costruire un edificio, addossandolo a un altro; posare le sovrastrutture sul

fare altre cose, le quali siano necessarie a perfezionare la fabbrica in facciata.

e quello, anche cieco, ch'a lui s'appoggia vegnano a mal fine.

, ch'a lui s'appoggia vegnano a mal fine. boccaccio, i-368:

acqua, ma l'acqua che intom'a quella s'appoggia, fori di sé la

le coscie delle volte, si hanno a riempiere... di muraglia ordinaria e

tasso 3-75: gli olmi mariti, a cui talor s'appoggia / la vite,

per lo più sono simili nella forma a tette de quadrupedi. la sustanza di esse

vide da lontano un vecchio signore appoggiarsi a un lampione stradale, come se fosse

sul vetro. piovene, 2-60: a un balconcino della villa uscirono le due sorelle

e tenèr lo cor meo, / che a lei come a sua vita s'appoia

meo, / che a lei come a sua vita s'appoia. passavanti, 192

il signore appoggiatesi alla scala e dicente a lui: io sono il dio d'àbramo

vol. I Pag.577 - Da APPOGGIATA a APPOGGIO (55 risultati)

qua e di là; e quello starsi a ruminarli in casa non può se non

salute. de marchi, 231: a questa coscienza si appoggiava come a un

: a questa coscienza si appoggiava come a un bastone, e se ne faceva quasi

, 1-58: la tristezza s'appoggia a una spalliera / mentre le chiese cullano

né di bue né di montone, ma a li demoni d'inferno s'appoggiava.

.. cercò sollecitamente possente in alamagna, a cui si potesse appoggiare. boccaccio,

disperare, ma, bene operando, sempre a buona speranza appoggiarsi. libro di

libro di sentenze, 1-32: appoggiarmi a dio, e non alle cose transitorie

e non alle cose transitorie, questa sarà a me piena e sempiterna sapienza. ottimo

ed in cortesia; poi s'appoggiò a maggiore di sé, ed onoratamente visse e

... si sono sempre appoggiati a simboli artigiani. 10. ant

, aggrapparsi. simintendi, 2-2-132: a pena ebbe compiuto di dire, ch'

testa tonda... è arrivato persino a strappare al suo governo -e se ne

atto proditorio; ma appoggiar quattro bastonate a un mascalzone! idem, pr. sp

solenni schiaffi. -milit. appoggiare a destra, a sinistra. dizionario militare

-milit. appoggiare a destra, a sinistra. dizionario militare [1847]

militare [1847], 43: appoggiate a dritta: comando con cui il soldato

o una truppa porta il piede destro a sei pollici sulla sua dritta, e nel

delle sue spalle, girando leggiermente la testa a dritta, ed accostando immediatamente il piede

-banc. appoggiare per vincasso: rimettere a una banca un effetto, per incassarlo

che con un'ap- poggiata di fianco a una stanga obbliga l'oceano il più

stanga obbliga l'oceano il più imbestialito a portargli il vascello tutt'al contrario di

di appoggiare), agg. accostato a qualche cosa che serve da sostegno;

pulci, 17-11: vide che s'era a seder posto al rezzo, / appiè

di tutta la persona, mi diedi a riguardare il mirabile spettacolo che facevano le

berni, 9-5 (i-233): stava a quel muro il misero appoggiato, /

2-584: sua madre sedeva sempre ancora a tavola, con la testa appoggiata alla palma

ma presto, come riprendendosi, appoggiata a un albero, si fìnge stanca.

stava immobile, con le spalle appoggiate a un muro. pavese, 20: il

, 20: il mio vecchio appoggiato a un bastone nell'erba bagnata, /

. idem, i-271: ero seduto a un tavolo grande sotto la finestra, appoggiato

.. qualche cosa che finalmente rassomiglia a un paese, con le spalle appoggiate

paese, con le spalle appoggiate appunto a quella montagnetta. 2. applicato

ne'sacchetti et appoggiato al luogo affetto, a levare i dolori. 3

215: col sostenere questo autore viene a reggere la sua opinione appoggiata affatto sopra l'

una né l'altra congettura è appoggiata a solido fondamento. manni, 2-348:

andarono all'assalto sulla strada di fianco a noi. appoggiatóio, sm. ciò

, erano poste per lo luogo e a traverso alcune panche cogli appoggiatoi. vasari,

estremità inferiore della bilancia, fatta acconcia a posarvi il piede destro, e spingerla avanti

di breve durata che precede la nota a cui è aggiunta. marcello,

: uria scatola di cartoni d'opera a fiori, piena di trilli di seconda

sm. ciò che serve di sostegno (a persone, a cose).

serve di sostegno (a persone, a cose). tasso, 11-85:

tu soave cura, / e lusinghevol'esca a i casti cori. b.

, 20-98: avvien che 'l soldano a lui recida / il braccio, appoggio a

a lui recida / il braccio, appoggio a la fedel consorte; / onde cader

. segneri, i-41: chi soggiace a cecità corporale, cerca aiuto, cerca

appoggio. b. galiani, 1-113: a tre lati era necessario fare un appoggio

del pallido e dell'infermiccio m'indusse a pigliarmi una sedia d'appoggio; e

3 (44): un seggiolone a braccioli, con una spalliera alta e

. 1827 (42): un seggiolone a bracciuoli, con un appoggio alto e

mano dalla sua, fu costretta anzi a cercarvi un appoggio perché si sentiva venir meno

io ho del mio essere è simile a quello che può avere un uomo il quale

può avere un uomo il quale, condannato a restare su un piano di continuo ondeggiante

incarnato,... lo teneva a catena come un cane e lo battezzava

vol. I Pag.578 - Da APPOIARE a APPORRE (33 risultati)

. credendo spaventare col detto appoggio, a dì 12 del mese di luglio in persona

, i-15: indirizzò del tutto l'animo a cercare nuovi appoggi. tasso,

gran caso? ira e pietade / a varie parti in un tempo l'affretta,

un tempo l'affretta, / questa a l'appoggio del suo ben che cade;

del suo ben che cade; / quella a pigliar del percussor vendetta. sarpi,

venirvi, sapevi pure che sarebbe andata a un dipresso così. manzoni, pr

639): che appoggi avete qui a milano? dove pensate d'andare a alloggiare

qui a milano? dove pensate d'andare a alloggiare, appena uscita di qui?

3-94: gli amici della libertà cominciarono a farsene appoggio [di pio ix];

2-49: in quelle [imprese] che a lui parvero, sicure e vantaggiose,

fatto un certo senso il vedere che a nessuno fosse venuto in mente che ero

che ero rimasta senza appoggio, laggiù a roma... nessuno di quelli

5. archit. addossamento di un edificio a un altro. de luca,

quella delle truppe in attacco e intesa a neutralizzare le resistenze che ne ostacolano il

forze nemiche impegnate nel combattimento o inteso a favorire 10 sviluppo dell'attacco.

di sollevamento. mazzini, ii-40: a ogni leva è necessario, per agire,

imbriani, vii-348: fu appoggiata una scala a ciascun colonnino; un soldato si appollaiò

19-289: le pinzochere s'erano appollaiate a un tavolo, e tiravano la tombola.

si arrampicava sugli alberi e spesso si stava a parlare egli appollaiato su di uno e

ròcche tedesche appollaiate / sì come falchi a meditar la caccia. negri, 2-731:

l'applicare, l'accostare una cosa a un'altra. -anche al figur.

. (appóppo). marin. disporre a poppa di una nave un carico maggiore

poppa di una nave un carico maggiore che a prua. falconi, 1-7:

con la particella pronom. immergersi più a poppa che a prua. -per estens.

pronom. immergersi più a poppa che a prua. -per estens.: di aereo

, agg. marin. caricato più a poppa che a prua. falconi,

marin. caricato più a poppa che a prua. falconi, 1-7: meglio

che l'una parte appone un nome a un fatto, e l'altra parte

che derivano dal fondo nostro, alludono a rapporti non obliati, e possono servir

fedele ministro. 2. aggiungere a un documento (a un'ordinanza,

2. aggiungere a un documento (a un'ordinanza, a una lettera)

un documento (a un'ordinanza, a una lettera), il sigillo, la

, di fratellanza, di pace, a cui non ho mai voluto apporre la mia

vol. I Pag.579 - Da APPORTAMENTO a APPORTARE (49 risultati)

e nome. -appórre la sanzione a una legge, a un provvedimento:

-appórre la sanzione a una legge, a un provvedimento: ratificarlo, approvarlo.

grande vuole essere la scusa, quando a così nobile convivio per le sue vivande,

così nobile convivio per le sue vivande, a così onorevole per li suoi convitati,

appórti; / né mai giorno verrà che a tanto attinga / intelletto mortai.

d'una questione di dialettica et aponessela a gramatica, per la quale non si

rare, che tu apponi loro, a me non parrebbe fatica il comperarle. d'

di apporre il significato di quelle parole a quella stessa figura di donna che gli

figur. far carico, imputare; assegnare a demerito; rimproverare. -ant.:

: dare una sentenza, una condanna a carico di qualcuno. latini, rettor

al viso, sì come fue apposto a boezio ch'elli avea composte lettere del

la città di casteùo a'fiorentini. a. pucci, ix-396: e persona

sappia apporre / o riprender suo'atti a suo'sembianti. boccaccio, i-154: io

, e nella tua misericordia spero. a te niuna cosa è nascosa. tu

all'onore della donna, con apporlo a una delle sue cameriere. burchiello,

non vi fu però nessuno di loro che a la cagion s'apponesse che moveva il

la cagion s'apponesse che moveva il re a far questo parentado. della casa,

/ cose, ch'or tutte appongonsi a delitto. idem, i-242: si

ciò? tuo vano schermo apponsi / a colpa? idem, ii-2-132: né

udite una cosa, vi stimate e interpretate a vostro modo e non vi apponete,

quello dicono, non si appongono se non a caso. caro, i-142: che

che cosa era adunque? il diavolo? a punto non v'apporreste mai. b

tu mi narri / quel ch'io credeva a punto. or non m'apposi?

celolla, ad onta de gl'incanti, a lui. salvetti, 81: avesse

34 (588): e indovinava bene a un di presso ciò che lo sconosciuto

590): e s'apponeva bene a un dipresso dell'opinione che il borghese

: attenti, gridan, tenghiam l'occhio a penna, / quello è venuto per

sta ognor con le bilance, bada a un ette, / è un che apporrebbe

fino alle pandette. -appónilo a me, a noi: peggio per me

pandette. -appónilo a me, a noi: peggio per me, per noi

s'ei ridice più nulla, apponlo a noi. -appórsi al vero (

: e ciò sia detto per un fare a apporsi. - prov. ant.

un male,... apportante danno a chi non è degno d'averlo.

appòrto). trasportare da un luogo a un altro; portare (a qualcuno)

luogo a un altro; portare (a qualcuno), recare. -anche

guittone, 3-72: se dato vi fosse a aportare auro a propio prode [=

: se dato vi fosse a aportare auro a propio prode [= vantaggio] vostro

morte. boccalini, 1-6: né a me può apportar biasimo che l'infelice

72: e il sol che sorge, a ognun di noi, lo giuro,

. d'annunzio, iv-2-162: parlava a voce bassa, come se rivelasse segreti

fu vera, apportò un gran carico a cesare. palladio, 1-7: tra tutti

, 1-71: non è sì grato a i caldi giorni il tuono, / che

al mondo apporte, / come fu caro a le feroci genti / l'altero suon

andare o non andare al fondo. a. a dimari, iii-272: quasi ch'

non andare al fondo. a. a dimari, iii-272: quasi ch'il

non mi apporta però maraviglia, che a tanti scrittori questa verità sia stata incognita

faceva in sua presenza segnare con sigillo a stampa. b. croce, ii-8-12:

. egli restava quasi tutto il giorno a letto, senza trovarvi vero riposo.

nove triste non è costume d'apportarle a stomaco diggiuno.

vol. I Pag.580 - Da APPORTARE a APPOSTA (45 risultati)

e apportavasene un solo esempio. a. cocchi, 8-419: se si vogliano

: i quali [ambasciatori] apportarono a pisa e vennero a lui a poggibonizzi

[ambasciatori] apportarono a pisa e vennero a lui a poggibonizzi. m. villani

] apportarono a pisa e vennero a lui a poggibonizzi. m. villani, 1-92

, i-io: egli... cominciò a riempiere la terra dell'apportate armi

terra dell'apportate armi, e a fare awedere coloro, che con

aretino, 1-316: tu fai strano viso a ciascuno che non ti porta il cibo

lettera] apportatore, che se ne va a santo gemini, tandem, dopo molte

i-320: io vengo, / regina, a te di fortunati eventi / felice apportator

* convenevolmente, acconciamente, aggiustatamente, a proposito *; ma se ne falsa

il valore, usandolo nel significato di 'a posta, a bello studio, avvisatamente

nel significato di 'a posta, a bello studio, avvisatamente, appostatamente '.

34: appositamente per 'aggiustatamente, a bello studio, a posta, a

'aggiustatamente, a bello studio, a posta, a punto 'o 'apposta

a bello studio, a posta, a punto 'o 'apposta, appunto '

di un fondo può costringere il vicino a contribuire alla metà della spesa necessaria per

gramm. aggiunta di un sostantivo attributivo a un altro, per meglio determinarlo.

appositio, aggiugne ed appicca nuova materia a quello che era detto prima, senza mezzo

di sostanza sulla loro superficie esterna. a. cocchi, 8-305: se formati si

materie somministrate dall'orma, sieno ridotti a tal mole che superi l'ampiezza

appòsta (ant. apòsta, a pòsta), avv. delibe

moravia, vii-22: una mattina, a tavola, lui spinge indietro il piatto dicendo

piatto dicendo: « lo fai apposta a darmi questa schifenza di minestra attaccata *

, per affortificare prestamente parigi: venne a posta per me a casa, e menommi

parigi: venne a posta per me a casa, e menommi intorno a tutta la

per me a casa, e menommi intorno a tutta la città di parigi. carletti

, iii-690: la sua edizione è fatta a posta per appianare al possibile ogni difficoltà

dell'alba. idem, i-303: va a mangiare due cucchiaiate. ho lasciato apposta

panzini, iii-118: io sono andato a posta a genova per comperare il regalo

, iii-118: io sono andato a posta a genova per comperare il regalo di nozze

. pea, 1-56: lo aveva educato a camminare su due zampe, a riportare

educato a camminare su due zampe, a riportare il sasso lanciato lontano, a cercare

, a riportare il sasso lanciato lontano, a cercare i fazzoletti nascosti apposta. tozzi

o discesa. 3. ant. a seconda del capriccio, della volontà di

morire apposta del nimico suo, ivi a tre o quattro dì, fa il fatto

. magalotti, 9-1-164: t'obbligo a scrivermi una lettera apposta, con tutte

dalla tempera per ogni altra materia. a. cocchi, 4-2-185: si tenga

di tutti gl'infanti che si pongono a questo vitto. dossi, 475: allora

cerebrale strumento de'fatti lavori, cerchiamo a questi una ragione ed un posto in cui

una apposta e ve li leghiamo come cane a catena. nieri, 255: là

apposta per te. alfieri, i-123: a bell'apposta ho voluto sminuzzare in tutti

accidente. -a farlo apposta; nemmeno a farlo apposta: quasi per avventura,

per avventura, per combinazione. a. f. bertini, 4-22: se

paese dove si fa i buon caci, a farlo apposta l'ordine del tosone ha

, 6-39: la maledetta parola, nemmeno a farlo

vol. I Pag.581 - Da APPOSTAMENTO a APPOZZARE (36 risultati)

le sigarette che io preferivo, neanche a farlo apposta. = comp.

apposta. = comp. da a e posta (v.).

{ appósto). tendere un agguato a una persona o a un animale (celandosi

tendere un agguato a una persona o a un animale (celandosi in luogo opportuno

(167): partendomi di napoli a notte con li dinari addosso, per

cappello sotto il braccio che le appostavano a chiacchierare sottovoce in un cantuccio all'oscuro

cacciatori fuggono, e nascon- donsi dietro a un albero, che prima hanno appostato.

porta che riguarda al mare, / atto a le nostre insidie. g. m

sollecita, e non star tutto dì a dondolo / sulle pancacce, o là in

bene appuntato, / per servirsene appresso a tempo e loco / a dar nel segno

servirsene appresso a tempo e loco / a dar nel segno ch'egli avea appostato

[la zenzara] la presentassono davanti a colei che lei diceva in suo dispetto

scoprire, spiare; penetrare, arrivare a conoscere. - anche intr. dante

18-28: io l'ho detto / a manno, e par che non ne faccia

appostare i vostri umori, / ditelo a me, che son putta scodata, /

putta scodata, / e son avvezza a sì fatti lavori. 5.

uno per uno i due frati mano a mano che passavano e li imbavagliassero e

passavano e li imbavagliassero e li legassero a dovere. comisso, 12-66: appostai le

gli austriaci, acciocché non tentassero nulla a suo pregiudizio, si avviava verso ceva.

e ridottosi nel veronese, si appostò a questo fiume. verga, i-93:

: una sera, dalla disperazione, dissi a mia moglie: « non ce la

(v-143): col brando in mano a la serpe s'accosta; / e

; / e 'l primo colpo a mezzo il collo apposta. =

aw. disus. deliberata- mente, a bella posta, appositamente; convenientemente,

si reputano offesi se taluno viene, a caso o appostatamente, a scuoprire i loro

viene, a caso o appostatamente, a scuoprire i loro errori. leopardi,

2. fatto segno ad agguati, a tranelli; insidiato. vellutello [inf

, si suol dire, ella è a cavaliere; la qual cosa s'usa dir

191: se tesser, non solo mostrato a dito, ma spiato, appostato da

collodi, 83: era rimasto preso a una tagliola appostata là da alcuni contadini

, 7-13: era addetto... a un cannoncino appostato lì sul mare.

esse [truppe] il fregoso appostato a sestri, e venendo alle mani colle

cibi. carducci, 8: i doni a l'umile vergine apposti / per lui

. manzoni, 424: tende principalmente a escludere -l'uso della mitologia -l'imitazione

5. figur. addossato, messo a carico di qualcuno (un giudizio negativo

pensiero disonesto e colpevole apposto senza ragione a quella perla di giovane. 6

vol. I Pag.582 - Da APPOZZARE a APPRENDERE (40 risultati)

di appozzarex), agg. ridotto a pozze. magalotti, 1-116:

(appratisco, appratisci). mettere a prato. targioni tozzetti, 12-4-332:

2. intr. diventare prato, ridursi a prato, coprirsi d'erba.

mette il pinolo, cioè comincia a gettare sotto terra, e allora si dice

di appratire), agg. ridotto a prato. targioni tozzetti, 12-4-347:

lucchesi] ricavare il fieno dalle ripe a scarpa ed appratite apposta. 2

. 2. prativo, coltivato a prato. papini, 20-68: era

in certi uffizi apprendista, potrebbesi dire a modo di sostantivo. apprendente: chi

? * / diss'io. ed elli a me: « tu vero apprendi *

la tela / onde non trasse infino a co la spola. idem, par.

., 1-2 (88): appresso a gran valenti uomini il fece compiutamente ammaestrare

fatta sua polvere di certe erbe utili a quella infermità che avvisava che fosse,

che avvisava che fosse,... a parigi n'andò. alberti, 34:

uomo appreso; / né sia dedalo teco a gara acceso, / se volante senz'

, ii-138: fa d'uopo vi poniate a leggere con somma cura e diligenza,

riputati classici latini... apprendendo a memoria, come già vi dissi, i

libro che dal giorno che ho appreso a leggere m'ha più riempito di sé

fatto più suo. 3. venire a conoscere. guittone, 66-n: or

purg., 29-50: la virtù ch'a ragion discorso ammanna, / sì com'

reo, ad internarsi verso il cuore, a cagione di sfuggirlo. segneri, i-443

, la quale hanno, di raccomandarsi a dio giornalmente. panciatichi, 915: m'

del cor che un vero apprende / terribile a ridir. svevo, 1-187: clara

-dial. far sapere, dare a conoscere, informare. gavoni, 1-60

del bene, / che chi s'aprende a caminar diritto / tempo verrà che fitto

che sicuro puote andare in battallia chi a me si tiene. bencivenni, 4-

... quand'egli ci apprende a dire: bel dolce padre, nostro pane

cavalli di legno ed apprendeva l'uomo a montare ai fanciulli in cotali, di verno

1-1-293: legga la epistola di basilio a diodoro, la qual, letta, potrebbe

cosa che all'uomo di ragione apprende a ben conoscere le cose tristi e buone

ch'altri ad apprender abbia / mezzi a neron per atterrar nemico? foscolo,

né sia più mai / cosa che a questa offesa anima apprenda / com'io di

offesa anima apprenda / com'io di donna a servitù piegai. d'annunzio, ii-328

ii-197: quelle nature ed azioni mi appresero a penetrare taluni lati e deviamenti dell'animo

vita e la paura della vita, insegna a prodigarsi senza inconcludenti rimpianti, a risparmiarsi

insegna a prodigarsi senza inconcludenti rimpianti, a risparmiarsi con una accorta pazienza quando il

che la fece e chi lui persuase a farla, non l'apprendevano per viziosa

olio,... volli provare a sbucciarle. pascoli, ii-129: irosi contro

. bembo, 5-22: esso venne a toscanella,... la quale se

: cancella, o padre, quanto a te dobbiamo, / come noi cancelliam

, / come noi cancelliam chi deve a noi, / né della tentazion ci apprenda

vol. I Pag.583 - Da APPRENDEVOLE a APPRENSIONE (34 risultati)

sì come nato, tosto lo figlio a la tetta de la madre s'apprende

, in man lo raccomanda / a pinabello, e poscia a quel s'apprende

raccomanda / a pinabello, e poscia a quel s'apprende. berni, 6-29

berni, 6-29 (i-163): a quel [ramo di pruno] m'appresi

e dall'altra, ma non si risolse a salire. saba, 518: la

518: la tesa / mano è richiamo a tutti i voli; rosse / zampine

. g. villani, 10-54: e a questo terzo consiglio s'ap- presono nel

37-60: le par che quando essa a morir si metta, / avrà il

galileo, 409: mille aristoteli resterebbero a piede contro ad ogni mediocre ingegno che

. m. villani, 5-30: a dì 20 del detto mese di maggio improvviso

, e le faville / s'appreser tosto a l'ac- cessibil esca. idem,

lor focili, / e fanli apprender tutti a poco a poco. caro, i-349

, / e fanli apprender tutti a poco a poco. caro, i-349: con

lui quelle barbare costumanze, che non bastò a sbandirle lunga età. tommaseo, i-81

gran pensiero. prati, v-73: e a mano a mano che la terra scema

prati, v-73: e a mano a mano che la terra scema, / grandeggia

arte strisciando in nodi / di serpe a noi s'apprese. d'annunzio, iv-2-971

. buti [crusca]: a me dante, cioè al mio intelletto,

ani, 1-1-18: l'uomo arriva a conoscere la propria povertà, viltade e

fuoco. pasta, 1-244: ascriverei similmente a un vivo e gagliardo apprendimento la maggior

stesso una retribuzione al padrone, attende a imparare l'arte, o a farsi pratico

, attende a imparare l'arte, o a farsi pratico del mestiere. tommaseo-rigutini,

che fa un certo tirocinio per rendersi abile a sostenere un impiego. principiante, colui

s'impiega presso qualche esercente, obbligandosi a lavorare per un dato tempo ed a

a lavorare per un dato tempo ed a certe determinate condizioni sotto di lui,

certe determinate condizioni sotto di lui, a fine d'imparare un'arte o mestiere.

maestro di muri, da quello di ferro a quello di legno, senza fermarsi da

dell'officina gli è rimasto, come a chiunque vi sia stato prima come sangue nelle

. 2. allievo. a. cocchi [tommaseo]: come scuola

allievo che in una stamperia si abilita a divenire compositore. arila, 35: se

se poi la voce apprendista è adoperata a scambio di 'allievo, discepolo, alunno

adesso... facciamo punto [a proposito di apprendissaggio]; ma non senza

lo 'ngegno apprenditore, e la memoria ritenente a intenderne le parole. fra giordano [

e perennemente si manifestano, e talora a nostra insaputa, gli istinti, i modi

vol. I Pag.584 - Da APPREN SIONIRE a APPRESO (32 risultati)

il giovane, invece, non riusciva a liberarsi da una apprensione di peccato sotto

. facoltà di apprendere, disposizione a imparare; facoltà di percepire.

studiare questo suo figliuolo, e mandollo a bologna. bruno, 3-888: non

ha apprensiva, retentiva adequabile e congenea a quella de l'uomo, ma tal

, 12-ii-3-215: servono... a confermare la verità proposta, cioè quanto poco

sensitive è trasportato [l'amore] a quella spezie di virtù, la quale

potenzia apprensiva de lo intelletto è atta a servire a la ragione e a'sentimenti.

de lo intelletto è atta a servire a la ragione e a'sentimenti. domenico

13): avvenne un giorno, che a questo signore fu appresentato...

da siena, 215: fu apresentato a iesu cristo uno il quale era sordo e

cui non abbia più veduto quel gentiluomo a cui fu data la sua lettera,

dà, ch'alia padrona rappresenti. a. f. doni, 246: nel

apresentavano alla bocca, come faresti voi a tirar giù le sorsate di vino con

la turba de'pagan già lenta / a trasportarne là molte difese, / ove il

, e gli appresenta / la punta a gli occhi; egli al riparo accórre.

, 137: voli il mio canto a lui che sì ne degna: / e

, i'ho paura / d'apresentarmi a sì gran donne. / -avanti vien,

senza più aspettare s'ap- presentò innanzi a messer mastino. savonarola, iii-490:

fan tenere erbette, / ch'invitano a posar chi s'appresenta. idem,

2-1: mentre il tiranno s'apparecchia a tarmi, / soletto ismeno un dì

tassoni, 9-27: vide due, vestiti a bruno ed oro, / appresentarsi co'

che m'appresento / per la colletta a voi, larghi scolari. / non appiattate

meco dannato, / l'agnelo sta a trombare voce de gran paura: / opo

6. rifl. offrirsi opportuno, venire a taglio. ariosto, 5-15: piglio

morte, ma si appresentino vive e vere a chi le considera. tasso, 6-97

considera. tasso, 6-97: or pensa a quello a che pensato in prima /

tasso, 6-97: or pensa a quello a che pensato in prima / non bene

s'appresenta / diffidi più, ch'a lei non fu mostrata / dal frettoloso suo

, e panni in chiara luce / a tutti gli occhi de'mortali esposto. campanella

proba, apresentate colle armi loro a questa battaglia, si difendono arditamente.

lo mal fabbro biasima lo ferro appresentato a lui, e lo malo citarista biasima la

reo, ad internarsi verso il cuore, a cagione di sfuggirlo. 2.

vol. I Pag.585 - Da APPRESSAMENTO a APPRESSO (33 risultati)

infuriato; / ma grifon ben appreso a lui si tiene. 5.

luogo abbrucia, perché il vicinato accorra a spegnere il fuoco appreso. d'annunzio,

agata, non si sappiendo come, cominciava a fare qualche danno per le pendici.

luna] s'appicca, ovvero congiugne a tutti i loro ragguardi, ovvero aspetti

ne 'l cor novo desire / d'appressare a la sua questa mia bocca. idem

marino, 290: talora appressando / a que'soavi aneliti la bocca, / la

incessante lasciolli. arici, i-169: a le divine labbia / pane appressò la fistola

petrarca, 51-1: poco era ad appressarsi a gli occhi miei / la luce che

allora adiviene, quando si sente appressare a quella giusta e dura sentenza. fioretti,

ragonese, non avendo ardire di appressarsi a quello de'nimici, si era ridotto

de'nimici, si era ridotto propinquo a siena. b. davanzati, ii-263:

appressa. caetano, iii-286: or a te più col pensier m'appresso, /

. leopardi, 39-48: già tutto a cieca oscuritade in grembo, / s'incominciava

francia, i nostri capi parvero ridestarsi a un'ombra d'attività. d'annunzio,

annunzio, iv-2-1050: s'appressò, a poco a poco, temendo di svegliare

iv-2-1050: s'appressò, a poco a poco, temendo di svegliare la sorella

: l'animo appicca i suoi mali a chi a lui s'appressa. boccaccio,

l'animo appicca i suoi mali a chi a lui s'appressa. boccaccio, i-97

mie cose vi dilettasseno, quando poi a lor v'appressaste, avvedendovi meglio della

da biasimare, tanto più, lei a vile avendo, t'appresserai alla tua guarigione

sua morte..., fece chiamare a sé tutto il collegio de'cardinali.

. 5. rifl. giungere a quasi eguagliare una grandezza numerica. -

.: approssimarsi, essere vicino (a una nozione, alla verità).

che s'appressassero [i rematori] a due mila. vico, 266: queste

abbondevolemente, ella più propriamente s'appressa a sua diritta beltà naturale, alla sembianza cioè

sito e di edifici tanto s'appressa a roma, quanto ogni altra se gli

volto acceso / di rossor tale che a fiamma s'appressa. = deriv

appressate. apprèsso (ant. a prèsso), prep. e avv.

io la vorrei volentieri più appresso, a ciò che udissero meglio. boiardo,

aretino, vii-97: mi foste stato a canto con la carità della cura che

, ovunque va, voglia il vino a canto, che i suo'paggi in caraffe

: e spero che, se ti fossi a presso, tu... mi

si riferisce all'arte di scrivere o a giudizi e notizie di letteratura. pasolini

vol. I Pag.586 - Da APPRESTAMENTO a APPRESTARE (56 risultati)

, 372: dico che questa donna a nulla persona pogna suo amore...

più che null'altra cosa, appresso a dio. paolo da certaldo, 156:

potentissime, buondelmonti e uberti: appresso a queste erano gli amidei e i donati.

tutta la baronìa, / ch'appresso a tutti orlando perduto era, / e

un amico di gran credito / appresso a sua maestà. n. franco, 2-20

bottini, 43: quando alcun ministro comincia a crescere appresso del principe, gli conviene

gli conviene essere molto circospetto, fino a tanto che egli abbia ben fermato il piede

egli che la fece e chi lui persuase a farla, non rapprendevano per viziosa né

redi, 16-iv-315: mi reputo però a grand'onore, anzi grandissimo, di esser

. machiavelli, 209: ritenessono a presso di loro i suoi figliuoli per istatichi

andato continuando di far buoni offici a vostra giustificazione,... mostrando anche

. mostrando anche destra mente a qualch'uno l'error suo, e l'

estero. sarpi, i-180: gionse a trento don diego mendoza, ambasciator cesareo

, 503: il titolo del regno verrebbe a essere appresso ad alfonso, ma l'

tesauro, 328: tal è appresso a seneca quel sofismo, che astringeva i

sofismo, che astringeva i novelli dialettici a confessar contra sua voglia, di avere

] può da dio impetrare grazie appresso a qualunche altro 586 —

freno / regger de la sabazia è a me concesso, / che giunge al mare

voi mia madre e la mia festa a me facciate lieti della presenza di mio

persona mandiate in cicilia... a sentire quello che è d'arrighetto mio padre

amico mi desse ora cinquecento zecchini appresso a quelli, non gliele darei. b.

immortale appresso. 11. circa, a un di presso. m. villani

re di francia entrò in parigi, dove a grande onore fu ricevuto, e donato

, il quale ella aveva amato appresso a tre anni. bembo, 5-24: il

di cavalli dodici mila, e di fanti a piedi appresso altrettanti. caro, 15-ii-420

riuscirebbe fredda: essendo fatta, appresso a venti anni sono, per roma solamente,

era tornato lo cielo de la luce quasi a uno medesimo punto, quanto a la

quasi a uno medesimo punto, quanto a la sua propria girazione, quando a li

quanto a la sua propria girazione, quando a li miei occhi apparve prima la gloriosa

g. villani, 3-1: cominciaro a rifare la città di firenze,..

sentendo il furore del fratello, mandò a lui prima la moglie, e appresso

, i-2-41: il popol tuo del mare a pie'traesti / nutricandol di manna,

ebbe, essendo stanco, s'andò a dormire, e la donna appresso.

: soggiunse appresso: -or cosa aggiungo a queste / fatte da me, ch'

queste / fatte da me, ch'a me non meno aggrada. bruno, 3-636

la terra,... due vegnono a la superficie de la terra nell'ora

al punto di mezzo giorno, l'altra a quindeci minuti e diece nove secondi appresso

dissoluta. fiacchi, 121: standosi a scavallare appresso cena, / la vide.

i fogli del calendario sono strappati fino a due mesi appresso. 13. quasi

36: e infin la sera, appresso a notte scura, / di lei e'

, 4-21: guardate voi, che a vana opinione / andate appresso, e il

ariosto, 35-35: e comincia del ponte a ricontarle, / ove impedisce il re

di noi. forteguerri, 14-87: legano a quella [fune] i giovani in

17. locuz. avverb. appresso a poco: circa, a un di

. appresso a poco: circa, a un di presso; press'a poco.

, a un di presso; press'a poco. magalotti, 24-386: un

, 24-386: un diamante., appresso a poco della grandezza d'una mezza nocciuola

tutte le fisionomie si rassomigliano: sempre appresso a poco è lo stesso parassito, lo

= lat. tardo ad pressum 4 vicino a, presso, immediatamente '.

, 1-2-10: fu cosa molto nobile a vedere così bello apprestamento di guerra per

., 10-10 (508): cominciò a spazzare le camere e ordinarle, e

spazzare le camere e ordinarle, e a far porre capoletti e pancali per le

capoletti e pancali per le sale, a fare apprestare la cucina. alamanni, 6-1-119

deono considerare et apprestare, avanti che a fabricar si incominci. tasso, 6-91:

il magnanimo eroe fra tanto appresta / a la fèra tenzon l'arme e l'ardire

parini, i-43: già la quiete, a gli uomini / sì sconosciuta, in

vol. I Pag.587 - Da APPRESTATO a APPREZZAZIONE (41 risultati)

di reazione. leopardi, 4-86: a me s'appresti, / dicea, la

: vola il pensiero trepidando e posa / a una nota magione or tutta in festa

sette di ginepro irsuto appresta, / a rischiarare gli ospiti vegnenti / per la

, o mortale. io t'assomiglio a questa, / che d'una madre verde

figlia bruna. /... / a lei tenebre dolci il sole appresta,

tenebre dolci il sole appresta, / a te bianche miserie il tempo aduna. parini

ti appresta, / che te salvi, a traverso / de'trivi, dal furor

3. rifl. prepararsi; accingersi a eseguire una determinata azione. - anche

3-1: poi liber fui, apprestai me a seguire vostro piacere. dante, purg

tasso, 3-1: il campo, ch'a l'arme ornai s'appresta, / in

nell'attitudine di chi s'appresta a dormire. panzini, iii- 312

: ogni casa che si rispetti s'appresta a versare nel denso brodo i grassi cappelletti

un voi di rondini s'appresta / a la partenza. viani, 14-19:

attizzava il fuoco, le figlie si apprestavano a dire il rosario. bocchelli, 1-ii-508

rosario. bocchelli, 1-ii-508: s'apprestavano a sbarcare il matto legato e ululante.

/ e chi leggier s'appresta / a pianger d'ogni cosa ch'è contraria.

evvi] su; ma apprestata è a ciò, che l'uomo scrivere in essa

cena, e le tavole apparecchiate, a mangiar s'assettarono. varchi, 18-iii-170:

varchi, 18-iii-170: quivi si messero a sedere in su certe panche parate di spalliere

aurati. segneri, i-411: infìno a tanto che morendone andasse a pagar le pene

: infìno a tanto che morendone andasse a pagar le pene, che stavangli già

giorno, i-906: oh quante volte a cavalier sagace / ho vedut'io le

io le man render beate / uno apprestato a tempo unico spillo. manzoni, pr

(481): eran covili apprestati a qualcheduno di que'meschini, per posarci

per le nozze, mandò per griselda che a lui venisse. caro, 1 *

d'ogni sorta vivande, fece sacrificio a tutti gli dei del paese. russo,

dei del paese. russo, i-400: a voi cale più l'appresto dei pranzi

apprezzabilissimo). che può essere messo a prezzo; il cui prezzo può venire

ripulsivi siano vicinissimi fra loro, cioè a quelle distanze nelle quali la forza di

il giusto prezzo, l'attribuire un pregio a una persona, a una cosa.

attribuire un pregio a una persona, a una cosa. giacomini, 3-ii-1-267

un sommo amore, si sottoponga tutto a lui riverente. 2. giudizio

i-380: gli stoici non furon soli a non apprezzare gran fatto la geometria. muratori

vita apprezza, / non la fida a una bestia, a una cavezza. cattaneo

non la fida a una bestia, a una cavezza. cattaneo, i-1-29:

, i-1-29: quand'anche taluno giungesse a trovare queste mezzetinte, come potrebbe poi

potrebbe poi, senza premettere un commento a se medesimo, farle notare e apprezzar dalla

ii-31): io sono un di quelli a cui queste fumose grandezze e titoli vani

fumose grandezze e titoli vani sono più a noia che il morbo, e più

facultà, che a'miei fratelli ed a me gli avi nostri per antica eredità ci

ed in gioie. chi era incaricato a riceverle ne fu nel tempo istesso il

vol. I Pag.588 - Da APPREZZO a APPROFITTARE (31 risultati)

la compilazione del catasto); tributo relativo a beni soggetti altestimo. -

, orando e digiunando, hanno chiesto a dio, che riveli loro certe cose necessarie

., 12-45: ma ficca li occhi a valle, ché s'approccia / la

corse mai sì tosto acqua per doccia / a volger ruota di molin terragno,

montecuccoli, 1-197: nell'assedio formale ed a forza, conviene accamparsi, cinger la

più responsabile ove le merci assicurate vengano a perdersi o ad avariarsi nell'atto deltapprodamento

i-200: approdati che fummo, trovammo che a punto vi sopraggiungevano di cefalonia le galere

, ch'io entri, dice mercurio a caronte. pellico, ii-104: maroncelli ed

allegrezza mezzo tra ridente e lacrimosa, a braccia aperte in su la riva l'

ricordati, 1-121: apparecchiatevi... a trattenerci con qualche bel quesito, affinché

, ottenere un risultato. -non approdare a nulla: non riuscire affatto, non

d'annunzio, iv-1-746: questo colloquio a che approderà? senza dubbio, a

a che approderà? senza dubbio, a nulla. albertazzi, 33: le fatiche

, come certe discussioni, non approdano a nulla. soffici, ii-141: le quali

quali [ribellioni] non approdavano tuttavia a nulla, data la caparbietà e persino

, le mie migliori disposizioni non approdano a nulla. 4. tr.

]: venne uno vento pericoloso incontro a me, il quale m'hae approdato

salvini, 22-80: aiace colle navi a lunghi remi / ucciso fu, e alle

capitani che la terra era bene guemita a difesa, e vedendo che il loro stallo

, 69-34: l'altro dì pervenne a ferrara; là fu ancora sì conosciuto,

3. piacere, garbare, andare a genio. carducci, ii-18-75: ti

), agg. venuto, giunto a riva. segneri, ii-177: senza

. camminano, e più di loro ancora a piè ignudi, per deserti asprissimi.

secoli innanzi all'edificazione di roma approdato a i nostri lidi. g. gozzi,

sentì battere il cuore come chi approdato a una spiaggia straniera senta tutt'a un

approdato a una spiaggia straniera senta tutt'a un tratto parlare la propria lingua.

, sm. l'approdare, il giungere a riva. g. gozzi,

forzato, è... obbligato a far vidimare il suo giornale di bordo.

bordo. d'annunzio, iii-2-31: a legno di stranieri / s'impedisca l'

: il signor marco... a fine di poter continuare i suoi studi,

etti, i-117: oggi sono venuto a pranzo con la vostra signora, alla

vol. I Pag.589 - Da APPROFITTATO a APPROPOSITO (32 risultati)

i facinorosi ne approfittavano, per condurre a termine ribalderie. cattaneo, iii-4-163:

, e tentò costringere i membri del governo a dimettersi. tommaseo [s. v

della facilità ch'è molta in francia a parlare ad nomini di fama, io non

superiore al maestro, ebbe per bene tornarsene a questa sua patria. segneri, i-166

, con più grave significato, riferito a denaro o roba degli altri a noi affidata

, riferito a denaro o roba degli altri a noi affidata, per 4 valersene indebitamente

jahier, 57: i fratelli dissero a tavola: non ha saputo fare -

il corpo se n'approfitta per distendere a suo pigro comodo le membra in terra

legittima eredità, tutto quanto aveva appartenuto a mia madre... essi certo s'

non c'era in casa nessuna persona adulta a fare opposizione. 3. tr.

figur. montecuccoli, 2-202: a null'altro [il giannizzero] ha da

giannizzero] ha da pensare, che a ben combattere; conciossiaché tutto il resto

. figur. esaminare, studiare attentamente, a fondo. magalotti, iii-127:

di forte e viva immaginazione, avvezzo a pensare ed approfondare,... scopre

con applicazione tenace e appassionata, esaminare a fondo, penetrare intimamente (e spesso

... approfondire una quistione verrebbe a dire 4 renderla più profonda e oscura '

., per studiarlo 4 a fondo, cercare di conoscerlo appieno ',

conoscerlo appieno ', oppure 4 trattarlo a fondo ', la nuova crusca allega un

o santo, in quelle forme continua a essere cittadino, anzi quanto più le

vero cittadino. moravia, vii-240: a viverci, come facevo io, senza mai

mai di approfondire. dessi, 7-147: a volte, da ragazzi, capita che

ci dà prudenza e signoria / e lume a ciascun ben che far si vole.

intelligenza, 299: e 'n fino a dio risplende sua chiarezza, / com'

battaglia, dimenticando quello che per appropinquare a tanta gentilezza m'addivenia. idem,

i-383: né alcuno uomo, non che a quella [torre], ma ancora

: quanto più l'uomo si appropinqua a quella verità, tanto più si appropinqua

si potesse appropinquare alla terra, si ebbe a discostare. ariosto, 19-78: non

vede. botta, 4-412: appropinquatosi a nizza, sbaragliò facilmente una banda di

gli assaggi. approposito (più comunemente a propòsito), aw. (superi

necessario lavar lo stomaco di v. a. r. in tutte le maniere,

approposito delle altre retoriche passo per passo a quella d'aristotele. 2

. f. corsini, 2-628: importava a ferdinando l'impadronirsi di un posto.

vol. I Pag.590 - Da APPROPRIABILE a APPROSSIMAMENTO (8 risultati)

: derivare non è voce appropriabile a stirpe; perché l'una è imagine d'

(spesso in senso arbitrario, a indicare appropriazione inde bita,

e chi 'l s'appropria e chi a lui s'oppone. m. villani,

tale fortezza, acciocché forse appropriando egli a sé questa costanza, già apertamente non

maestro] niuna mercatantia o guadagno ch'a te appropiassi. sacchetti, ii-84:

prestanza e per quel tempo che piace a chi ce le dà. michelangelo, 153-4

un sol s'appropria quel ch'è dato a tanti. tasso, i-291: non

tozzetti, 1-184: l'albero potato a buon'ora... non si