, 1-294: e come il papa ebbe a sé in pieno concilio i detti ambasciadori
abbominazióne), sf. avversione mista a profondo disprezzo, a orrore; esecrazione.
. avversione mista a profondo disprezzo, a orrore; esecrazione. dante
giordano, 3-225: tu stai contento a questo diletto fracido, che ti consuma
poponi], alcun cibo non mangi innanzi a quelli, acciocché non facciano abbominazione.
abomivevoli cattivi d'italia, che hanno a vile questo prezioso volgare. m.
dee., 1-1 (69): a chiesa non usava giammai; e i
: oh maledetto quello giorno, e a me più abominevole che alcuno altro, nel
, 3-2-203: la qualcosa non solamente a dio, ma ancor agli scellerati uomini è
di esso re, così è abominevole a dio quegli, che stando in orazione
buona femina... se ne passava a la meglio che poteva, pregando tutto
lusinghiero e, come io sento dire a questi letterati, per adulatore: il
, 1-765: era in fatti corrotto a segno da più di un secolo nella nostra
34 (590): non tardò a riconoscere l'abbominevole macchina della tortura.
: la vita tornò tutt'in- tomo a farsi quotidiana e simmetrica, come è sua
d'empi olocausti / un fumo abominevole a le stelle, / aggiunto il foco
le stelle, / aggiunto il foco a le svenate strozze, / arde agli eterni
arde agli eterni dèi vittime sozze. a. cocchi, 8-107: droghe, il
tersi alla viltà del peccato, e ha a schifo e abominio la sozzura, come
/ di te stessa e degli altri, a me non lice / seguirti. leopardi
un altro che, dopo grande abbominio dato a una sua sorella, la trovasse poi
: allora questi due vecchi incominciarono a parlare contro di susanna, e
più chi m'ami / o compatisca, a tutti abbominosa. arici, 229
, per lieve forza, / sozzo a vedere, abominoso, abbietto / divien quel
altri vogliono che di vari luoghi e a caso ritrovandosi insieme quasi una compagnia di
, prendessero la stanza dove e'parve loro a proposito, e che per questo manifestamente
sbrancate, invidiose, nemiche, costrette a vivere coll'armi alla mano..
armi alla mano... e a litigare ad ogni istante per qualche spanna
istante per qualche spanna di selvaggia frontiera a guisa dei barbari aborigeni. carducci,
iv-2-458: che sia molto somigliante a coloro, che ab origine posono dalla e
scarno vibrava l'avversione i nomi a tutte quante le cose. contro
le scuole dei retori, finirono col mettersi a quelle scuole. iii-314: è 2
, medicamenti non volle udirmi. a. cocchi, 5-2-146: né si sa
cosa che io aborrisca più che el pensare a fetide cose... tanto aborrenti
la pace. già mai non ride, a l'altrui rider langue, / e ciò
la coltivazione del mio ingegno, e fino a qui vitto rimase intera a colui,
e fino a qui vitto rimase intera a colui, che debole e abborrente la ho
tenca, 1-101: affettuoso, amante troppo a dir poi s'avrebbe di ciò che l'
noi erasi parlato di matri a. cocchi, 4-2-37: quando o per
questo aborrevole vizio [la bliga a dirvi che non ho religione, che le
golosità] sente, elli dee molto dispiacere a dio e alle genti leopardi,
nel quale il male è. a volontà ragionevole; il bambino, per istinto
lesina perché gli ricordano il mista a ripugnanza; sentimento di sprezzante padre
. idem, iii-318: un amore sviscerato a tutto una gran voglia di fuggirsene
(per fastidio, per repu- rimento a tutto quello ch'è tristo e laido.
(i-134): aborre l'animo mio a pensar a questo. tasso,
): aborre l'animo mio a pensar a questo. tasso, 8-76:
niuna maniera s'inducono ad udirli o a comporne, ancorché per altro assai acconciamente
segneri, ii-180: si è valuto a sì grande acquisto non d'altro che della
abborrita, ch'ei non prendesse destramente a difenderla. leopardi, 17-107: fin la
le pedate di un lupo han fatto tutto a un tratto abortare una cavalla gravida.
non riuscire, fallire; non arrivare a realizzarsi. baretti, i-144: la
cesarotti, i-76: lasceremo ora decidere a chi sa ragionare qual sia maggiore assurdità.
di obbligar tutti gl'individui d'una nazione a lasciar abortire le loro idee, piuttosto
onde egli tutto dì trottasse dal purgatorio a l'inferno e da l'inferno al
alla seguente, ch'ella sia cominciata a mancare. leopardi, 926: lo spirito
così l'animo appicca i suoi mali a chi a lui s'appressa. g.
animo appicca i suoi mali a chi a lui s'appressa. g. villani,
... niente gli potè appiccare a dosso macula di peccato. s. caterina
(425): e ora, a veder l'effetto di quella paura in un
fuoco! » il quale quando s'appicca a una casa spesso abrucia tutta la città
: raccolto un fastello di legna secche a piè del pino, vi appiccarono il fuoco
estate. viani, 19-366: guai a coloro che pongono la fiaccola nella mano
le appicca, / che la fa a dietro riversare. b. corsini, 19-80
davanti e gli scudi dietro, vengono a sostenere i cavagli e, nello appiccare
, appiccai seco ragionamento del figliuolo. a. f. doni, i-149: ci
appiccar il primo sonno, e toccava a gregorio sostenerlo e scuoterlo. 7
: o croce, eo m'appicco e a te m'af- ficco, / ch'
e ad adorarlo, e per conseguente a botarsi e ad appiccarvi le imagini della
, 10-9 (492): oltre a questo un fermaglio gli fe'davanti appiccare,
: tolse la cipolla, e tornato a casa la legò con uno spaghetto, e
in quella maniera che faceva colui, a chi volendo dionisio siracusano dimostrare qual fusse
, 2-64 (415): attesi a finire il suo gioiello; e portatolo
la vita de'vostri pori è appicata a uno filo di ragnatelo. giov. cavalcanti
: ti vien fatto di volgerti indietro a vedere dove s'appicchi questa gran tenda
ronli li piedi e con ritorte l'appiccarono a uno arbore. zanobi da strada [
casa tratto e al palagio condotto, fu a canto all'arcivescovo e agli altri appiccato
, 210: pose le mani addosso a flamberto, e ad alcuni di quegli altri
quivi, come già in egitto, a lavorare in vita. manzoni, 791:
che io t'appicco qui per la coda a una di queste travi. nievo,
cordino di quelle doppie, e toma a casa coll'idea positiva d'appiccarsi. deledda
cecchi, 6-83: lo appiccavano a una fune, e ce lo lasciavano finché
sacchetti, 16-92: appiccando il cavallo a una campanella, su per le scale
quel donzello, / ed appiccò la nave a un albuscello. pulci, 4-27:
frasche avea fatto, / ed appiccato a una sua caviglia / un cervio, e
s'appiccavano là dove i senatori stavano a sedere in senato, tutte le villanie
poi d'in su quel muro appiccandosi a certe morse d'uno altro muro,
n'entrò. idem, iv-158: né a questo s'appicchi alcuna dicendo a lei
né a questo s'appicchi alcuna dicendo a lei privato il regno, i figliuoli
la propria persona essere stato, e a me solamente l'amante. burchiello, 92
sospi- gnelo sempre ad appiccarsi con veemenza a qualche cosa. guicciardini, ni:
dio,... e appiccavasi a quella parola che disse di lei, che
a questo mondo. savonarola, 7-ii-48: non
. savonarola, 7-ii-48: non ti appiccare a cosa del mondo, perché lui vuole
. rifl. ant. azzuffarsi, venire a battaglia. petrarca volgar., ii-89
i sanesi partendosi innanzi, avendo avuto a loro divozione lucignano, gli aretini usciti
sconfissone. pulci, 12-26: rinaldo a gan terminò far la festa, / e
-appiccar fiaschi: commettere qualche sproposito. a. pucci, ix-402: a noia m'
. a. pucci, ix-402: a noia m'è che femmine con maschi
inganno). -al figur.: darla a intendere, darla a bere; far
figur.: darla a intendere, darla a bere; far brutti scherzi.
avrebbe appiccata, ch'io l'ho appiccata a lui », dicendo: -siedi e
: io non voglio cotesta suzzacchera; a me non l'appiccherai tu! bandello,
avesse più occhi che argo, che a la fine ella starà di sopra e
casa, 797: e sai che anco a murano gliel'appiccasti più d'una volta
e l'uccidono; l'appiccavano anche a vocula, se travestito da schiavo,
/ son certo ch'egli mi terrebbe a tedio / un'ora o più, com'
solito. piccolomini, xxi-1-356: appiccatevi a queste acque chete che fan rintronato;
cielo: nei casi disperati, ricorrere a qualsiasi mezzo. varchi, v-55:
-appiccarsi alle mani, alla persona: a indicare ironicamente facilità di mano nell'appropriarsi
piglia per annoverare, / ché nulla a lui se n'abbia ad appiccare.
: chi va con lo zoppo impara a zoppicare. a. f. doni
con lo zoppo impara a zoppicare. a. f. doni, 3-55: chi
ed appiccaticcio, che colà piove, vaglia a trattenere ogni piccolo animaletto. settembrini [
per salvarmi da'mali appiccaticci, / ch'a tutte l'ore praticar convienimi, /
16-iii-445: io per ora mi sento inclinato a voler credere che la rogna, da'
che gli si apron dentro, l'uno a destra quasi appiccaticcio, l'altro interno
destra quasi appiccaticcio, l'altro interno a sinistra. = deriv. da
esser mosse, della sua malvagità fecero a chiunque le vide testimonianza. idem,
lionbue, e che la non bada a quel che la fa, e che l'
sillabe con una convenevole dolcezza, non a guisa di maestro che insegni leggere e compitare
l'ordine delle cagioni appiccate l'una a l'altra, egli [dio] è
: giudicando nulla giovar l'armi artificiali a quelli che non sono ben muniti delle
ricchi, che non giova se non a darmi il capogiro, e a scomporre quella
se non a darmi il capogiro, e a scomporre quella po'di stoichezza che tengo
iv-2-1192: per punizione, ero costretto a portare il foglio appiccato con due spilli
come sentì appiccato il fuoco, cominciò a cantare il tadeo. faldella, iv-155
quali la mia terra è copiosa, a ciascuna radice hanno appiccato un bisante d'
carta scritta appiccata con una catenella d'oro a quella stanga. crescenzi volgar.,
e altre cose, le quai istanno a ogni porta appiccato un pezzo. savonarola,
dal favore de'principi, sta appiccato a ogni gesto, a ogni minimo cenno loro
, sta appiccato a ogni gesto, a ogni minimo cenno loro. berni,
... / una mummia appiccata a tramontana, / legga per cortesia questa scrittura
così marte, che vede l'armi a un chiodo / tutt'appiccate, malamente
solo la portino appiccata al collo o a una coscia, o a un braccio.
al collo o a una coscia, o a un braccio. g. gozzi,
se venne ricordando degli appiccati che erano a ponte rizzardo. berni, 35:
carceriere... era raffigurato appiccato a un albero e trafitto da uno stile
di cosa che si cede malvolentieri; a malincuore. varchi, 23-31: quei
appiccatoio, e avrebbe voluto gli venisse a mani. lettere e istruzioni agli oratori
aggiungi di qua e togli di là, a forza d'ipotesi, di rattoppi e
non udir le vanetate, che te traga a su'amistate: / più che vesco
iacopone, 15-19: como da tene a mene fo appicciato amure, / simo
questuando, cinque o sei soldi sufficienti a soddisfare il barbitonsore rurale, egli si
si voi che arda en pace, mettelo a lo celato, / ed onne uscio
d'appic cicare un impiastro a un guidalesco di ciuco. -figur
-figur. alfieri, i-137: a nessuna altra cosa inclinava quanto alla satira
, 847: la c'è voluta tutta a nettare quella materia da ciò che ci
parete. gramsci, 137: si impegnava a non mutare neanche una virgola e a
a non mutare neanche una virgola e a non appiccicar al mio libro nessuna prefazione
queste, e non disamato, conobbe a montmorency, buona donna, e moralissima
nelli, 9-2-8: se non era lesto a scappare, glie ne dava quattro:
panzini, ii-322: se non paga a contanti, ci appiccichiamo subito 11 precetto
7. locuz. appiccicare qualcosa a qualcuno: darla, farla prendere (
forza, e condurre di più la figliuola a mostra: che gliela vorresti appiccicare?
, 6-83: abitua il tuo cuoricino a rimanere staccato dal denaro: sempre: se
insistente, da cui non ci si riesce a liberare. appiccicato (part. pass
un po'curve, rassomigliava un cucchiaio a doppio manico, su 'l quale fosse appiccicata
atteggiato di schifo, stava un po'a mirar la vittima così appiccicata alla parete.
tutto appiccicato, e che, movendosi a parlare, si spiccicasse tutto: le labbra
nelle sue spire gli appiccicati, guancia a guancia. silone, 5-10: in mezzo
san michele arcangelo, nella immagine appiccicata a capo del lettuccio, digrignava i denti
. -a). chi si attacca a una persona in modo insistente, importuno;
idem [s. v.]: a quella povera donna va fatta l'elemosina
me, tanto che spesso ero costretto a dirgli di lasciarmi un poco solo.
e cara ma appiccicosa, finirebbe col costringerla a fare mensa comune. appiccinire
). disporre in fila verticale (a picciuolo). carena, ii-347
uni sugli altri, pel coltello, e a spinadipesce). = deriv
tess. ant. damaschino appicciolato: a righe o a fiori. statuti dell'
. damaschino appicciolato: a righe o a fiori. statuti dell'arte della seta
della seta, 35: domaschini appicciolati a poste o andari, rasi e broccatelli,
toscana, 6-471: domaschini appicciolati a poste o andari, e qualunque di queste
. oggetto o spor genza a cui si possa attaccare qualcosa; appiglio
). biringuccio, 1-96: ricordandovi a metter tal ferro, che l'appicco
batter alli suoi luochi, fuste costretto a voltar la campana. 2.
darete notizia, senza dare appicco alcuno a persona. machiavelli, 6-6-230: ed io
se ne foste ricerco da qualcuno, a chi s'appartenesse. idem, 10-103
che per dare un po'd'appicco a quel concettino, ch'ei [tasso]
: e lucia? che avesse data a colui la più piccola occasione, la più
e lucia? che ella avesse dato a colui un menomo appicco, una più
pensate... da dare appicco a certe calunnie più ambite da essa che
caduta, gli amici che lo vengono a trovare, il ginocchio che duole,
rupi vicine. = comp. da a e picco (v.).
. b. adriani, 1-215: a tutto loro potere si ingegnavano di appiccólare l'
appiè (appiède, appièdi, a piè, al piè), aw.
piè), aw. ant. a piedi, con i propri piedi.
. locuz. trovarsi appiè: essere incapace a fare una cosa. c.
appiè della campana. boccaccio, i-24: a me par vedere, sì come mostrato
doglia nel corpo appiè del fegato, a capo alla riciditura tra la coscia e
, 4-24: noi gli lasciammo presso a una fonte, / perché pur quivi si
fonte, / perché pur quivi si fermómo a bere: / quivi legati appiè gli
, / siede in un freddo sasso a piè d'un acero. sannazaro, 3-74
., 11 (205): arrivato a fianco della colonna, vide, appiè
pagina. collodi, 437: andò a sdraiarsi appiè della montagna, colla ferma
ammirai la postura bellissima del paese, a piè dell'appennino. pascoli, 353
case. vittorini, 2-38: si giunse a lentini, appiè di lunghi declivi verdi
malaria. = comp. da a e piè (piède).
di truppe di cavalleria, per combattere a piedi. = deriv. da
cavallo i soldati di cavalleria (per combattere a piedi). -al rifl.:
carabine di francia, appiedatesi, corsero a riva il po. 2.
mezzo di trasporto, costringere ad andare a piedi. = deriv. da
abbandonare il mezzo di trasporto, ad andare a piedi. ojetti, ii-635
nella macchia. appièno (anche a pièno), avv. pienamente,
comincio, intendendo, e se non a pieno, almeno alcuna cosa di tanto
: io non posso ritrar di tutti a pieno. g. villani, 1-32:
sallustio. idem, 11-1: più a pieno a verno messo in nota in
idem, 11-1: più a pieno a verno messo in nota in questa cronica
pò ben per voi, non forse a pieno, / che 'l nostro stato è
: delle quali cose se io volessi a pien dire ciò che essi mi dissero,
sì strano parlare di uccelli, che egli a pieno non lo intenda. machiavelli,
nuova lingua,... volendo a m. trifone persuadere, che il parlare
, 42-38: del caso strano di rinaldo a pieno / fu malagigi dal demonio instrutto
2-35: ed oh mia sorte avventurosa a pieno! / oh fortunati miei dolci
martìri! / s'impetrerò che giunto seno a seno / l'anima mia ne la
18-30: donna mostrò, ch'assimigliava a pieno / nel falso aspetto angelica bel-
poc'anni... avanzar potrieno / a chi trascorso appieno / ha 11 nono
manzoni, 320: lungi dai tristi / a cui sol tarda d'esser vinti appieno
costruzioni storiche... non soddisfano a pieno e spingono e costringono a nuove
soddisfano a pieno e spingono e costringono a nuove indagini. soffici, ii-74: non
: stringe il ferro; e quando giunge a pieno / sempre uccide, od abbatte
da'due begli occhi non mi colse a pieno. = comp. da
pieno. = comp. da a e pieno (v.).
o in un podere che ha preso a pigione, in affitto. baretti
affitto. baretti, ii-97: a quanto è appigionato ora il podere?
quanto è appigionato ora il podere? a quattro mila e trecento, senza contare l'
, tr. (appigióno). allogare a pigione, dare in affitto, affittare
o abitarvi, ma solo per istare a vedere le feste. baldinucci, 2-4-16:
vecchie galanti del paese / appigiona la schiena a un tanto al mese.
non muovan la maggior parte degli scioperati a dar loro un'occhiatina per passatempo.
quella cartella, in cui sta scritto a lettere grandi appigionasi; e s'appicca
ha messo alla casa l'appigionasi. a lettere d'appigionasi (come a lettere di
appigionasi. a lettere d'appigionasi (come a lettere di scatola, di speziale,
lettere di scatola, di speziale, a tanto di lettere) vale: a lettere
, a tanto di lettere) vale: a lettere grandi. guerrazzi, 4-719:
d'appigionasi: lettere cubitali. -parlare a lettere d'appigionasi: parlare chiaramente,
: orsù, poiché bisogna favellar teco a lettere d'appigionasi, ch'è di quella
sur un muricciolo per le pubbliche strade a sedere, lasciando che un epitaffio,
di appigionare), agg. dato a pigione, affittato. baretti,
affittato. baretti, ii-97: a quanto è appigionato ora il podere?
quanto è appigionato ora il podere? a quattro mila e trecento, senza contare l'
pei chiassi, tra falsi liquori attizzanti a più false passioni, tra pestìferi baci appigionati
/ dinanzi all'uno, e tutto a lui s'appiglia. idem, purg.
, 3-76: e nel modo medesmo a lui s'appiglia, / e di trarlo
che se mai s'appiglia, / a qualunque si sia marina pietra, /
ravvisa; indi s'appiglia / furtivo a sormontar l'orrida balza. viani,
si appigliava alla sua persona come il naufrago a un tronco che possa trovare, anche
livio volgar. [crusca]: se a veio per tradi- gione o per alcun
noi. palladio volgar., 3-17: a me affermò uno lavoratore da bene,
. se per avventura qualche scintilla appigliandosi a quelle fronde secche, vi mettesse il fuoco
in lui dimostra, / che amore a un cuor gentil ratto si appiglia. salvini
appigliarsi. crudeli, 1-176: amore a quei corpi s'appiglia, che sani
figlio senza simiglio, / figlio, a chi m'appiglio? figlio, piu:
cavalca, 16-2-305: temo d'essere disobbediente a mio padre; onde non so che
onde non so che mi faccia, né a che m'appigli. passavanti, 4
: egli si dee sempre nello scrivere a quella maniera che è migliore appigliarsi, o
: s'appiglia al fin, come a miglior partito, / di che amendui si
qualche cosa; e spesso si appigliano a quella che in colui è sola viziosa
n-iii-965: socrate, s'appigliò più tosto a quella opinione, che la virtù fosse
per la tua figlia / marte un impero a sterminar s'appiglia. torricelli, 134
appiglia. torricelli, 134: consideriamo ora a quale dei due partiti è più verisimile
. leonardo del riccio, 3-29: a nuove e straniere maniere si appigliano o
nuove e straniere maniere si appigliano o a vocaboli già per antica dissuetudine insalvatichiti.
darei in fretta il consiglio d'appigliarsi a un tal partito. nido eritreo, i-124
contrarre ogni minimo impegno e di appigliarsi a qualunque partito. foscolo, 1-159:
[il drappello], non sapeva a che partito appigliarsi]. lambruschini,
coglie alla sprovvista; non sanno più a che rimedio appigliarsi. leopardi, i-1308:
.. gli scrittori dovrebbero assolutamente appigliarsi a questo men bello, giacché non sono obbligati
collodi, 551: ella non sapeva a qual partito appigliarsi: o andare negli
la prima volta che l'animo mio ebbe a lottare fra piacere e dovere; né
né io titubai un istante ad appigliarmi a quest'ultimo. carducci, 960: a
a quest'ultimo. carducci, 960: a la materia l'anima s'appiglia,
: per dare un'idea degli espedienti a cui talvolta è necessario appigliarsi, narrerò
grave dominazione di demetrio, ed appigliarsi a pirro, principe umano e amante de'soldati
, appigliata come avviene in dispotiche signorie a tutte le membra dello stato.
un piede contro la grondaia, afferrandosi a un gancio, poi alla cornice della finestra
. piccola prominenza o incavo di roccia a cui è possibile sostenersi nelle ascensioni.
la scalata per rocche... a petto a petto con la cresta malfida,
per rocche... a petto a petto con la cresta malfida, provando
negare all'altro, ogni cosa arrogare a sé, non dare appigli all'offesa
importuni. nievo, 655: si diede a brontolare, che già ero stanco di
troppi erano i nemici... pronti a servirsi d'ogni appiglio per darci noie
. 2. rifl. appiccicarsi a qualcuno; piantarsi in un luogo.
la canna diaccia d'una pistola sigillò a freddo la tempia del tarmito. i pensieri
dita. viani, 14-258: vicino a lui è seduto un signore obeso dal naso
2. attaccato, agganciato (a una punta, a uno spino)
attaccato, agganciato (a una punta, a uno spino). viani,
1-25: ancora semi... messi a bollire in acqua di fonte viva con
e di finocchio, e usine la mattina a digiuno uno bicchiere. testi fiorentini,
di palude, ha propria virtù contro a * ragni. mattioli [dioscoride],
cui sommità produce certi piccoli capi simili a quelli de'papaveri, ma molto più
da terra; le sue fiondi sono simili a quelle della ruta, ma più lunghe
apios con fiondi piccioline, simili molto a quelle dell'iperico, quando nasce primavera,
acquidrinosa, ben lavorata e divelta. a. cocchi, 4-1-29: radice fresca di
l'erba appia sa di mela appiola, a passarvi sopra leggerissimamente la palma della mano
(v.). appiómbo1 { a piómbo), avv. perpendicolarmente,
perpendicolarmente, secondo la direzione del filo a piombo. m. villani,
,... la cui finestra a piombo venia sopra il capo di leggieri.
leggieri. = comp. da a e piombo (v.).
centro di gravità (determinata dal filo a piombo). sinisgalli, 4-86
appiombo1: cfr. fi. aplomb (a cui si ricorre per l'uso figurato
monaca di pezza. calvino, 3-92: a quel cavalier agilulfo dei guildivemi..
di appioppare), agg. piantato a pioppi. targioni tozzetti, 12-5-230
e perveniva una scatola dopo l'altra a quel punto, dove la leccava la gomma
chi lo mangia, si rassembra nell'aspetto a uno che rida. tommaseo [s
uomo appisolarsi un istante, cioè cominciare a entrare in quella quiete obliviosa che precede
gli mancherà. caro, 5-703: a cui con lieto / grido la gente appiause
, i-248: per usato e vano applaudere a qualsivoglia principe. tasso, 7-71:
[argomento], abbiam veduto applaudire a tragedie che pur sono quanto allo stile
giorno, iv-304: appiause ognuna / a la innata energia del vago arnese, /
e mal cedente insieme, / sotto a i mobili fianchi. botta, 6-i-45
, ii-114: se abituate il pubblico a non vedere mai certa specie di bellezza
galileo, 3-1-476: l'esperienza applaude molto a questo filosofico discorso. marino, 315
con sussurri adulatori. magalotti, 19-3: a quel che piace / all'occhio,
ho citato questo tratto per applaudire a un sentimento di vendetta. pellico, ii-81
di lasciare la vita scioperata e mettermi a far qualche cosa, mio padre e
: io sono già pronto ad applaudirti a gran voci; ma se indugerai più,
apparir eglino ancora intelligenti, applaudono a quello che e'non intendono. marino
applaudita è la sentenza di solone, detta a creso, ricchissimo e potentissimo re della
tanti onori che sono incredibili e impossibili a dire. fontanella, iu-355: porti
pasce e d'alti fasti, / a l'orecchio civil pugne e contrasti. de
chieggo applausi, chieggo di piacer solo a voi [o dio]. marcello,
le quali è impossibile che trovino applauso a chi ebbe ventura di vedere in viso la
luca, 1-14-2-28: non è abile a ricevere una regola certa e generale, applicabile
toccando poi alla destrezza del medico assistente a considerare se sieno applicabili [i rimedi
archetipo divino dell'armonia creata, applicabile a ogni specie di esistenza, consiste nella riduzione
manzoni, 197: alcuni cenni intorno a questo sistema, per ciò che riguarda
in modo da far aderire, mettere a contatto, far toccare; accostare.
, 1-83: con allegro viso accostandosi a lui, quasi per segno di amicizia applicò
guance di lui. carletti, 207: a tutti questi mali s'applica [la
rimedi che si può alle vene emorroidali. a. cocchi, 4-2-70: il quinto
, e quindi applicando 1 vari pezzetti a vari canali che sono scavati nella grossezza
. pirandello, 5-15: del resto a me mi fa più utile chi mi
iii-143: il colpo non è dato che a mezza forza; se è bene applicato
se è bene applicato, getta l'uomo a terra. 2. apporre in
il giovane, 9-39: e in applicando a i mali i lor rimedi, /
dello stato, furono distribuite e applicate a più magistrati. g. p. maffei
poveruomo rispetto agli altri; poiché rispetto a me stesso io non mi baratterei con qualsivoglia
ha fatto questo discorso tanto per applicarlo a firenze, quanto ad altri popoli.
potendosi sciogliere fu tagliato, si applica a tutti li legami ed obbligazioni umane, le
.. applicano questo luogo di salomone a tutti coloro c'han cura d'anime.
modestamente spiritosa. baretti, ii-5: a che fine studiamo noi, se non
commune non si può mantenere, obligano a peccato. galileo, 4-3-327: se
che acquista il cadente per qualche spazio a perpendicolo, si applichi a sollevarne un
qualche spazio a perpendicolo, si applichi a sollevarne un altro a sé eguale in
, si applichi a sollevarne un altro a sé eguale in resistenza, e'lo solleverà
, ii-462: per applicare le macchine a questa filatura era d'uopo in prima sciogliere
le categorie di giudizio, che applichiamo a volizioni e azioni singole? gramsci, 98
decreto del condono di un anno, a tre a quattro e forse cinque capi di
condono di un anno, a tre a quattro e forse cinque capi di imputazione.
lodare alcuno, né di applicar l'animo a niuna sorte di componimento. sarpi,
arte abbia natura / applicato ogni studio a la pittura. pallavicino, 1-428: a
a la pittura. pallavicino, 1-428: a tal'impresa dunque applicai la mente.
dirassi propriamente che mediti. g. a. papini, 116: l'avveduto
che non mi lascia applicare la mente a nessun pensiero serio. 9.
: questi, avendo da fanciullo applicato a queste arti,... diede in
ma l'isabella? -adesso / applico a trovar soldi. -anco la dama /
segneri, iv-10: si applicano variamente a pregiare più questo bene, che quello.
: molti geni studiosi, che s'applicherebbono a vedere le cose a fondo negli autori
che s'applicherebbono a vedere le cose a fondo negli autori classici,...
,... si contenteranno. a. segni, i-iv-3-299: quella repubblica suol
gli altri poeti, che poscia applicarono a scriver satire. goldoni, iii-102:
. goldoni, iii-102: vi torno a dire che io non faccio all'amore.
per professione, o per genio si applicano a studiar gli oggetti della natura e dell'
era troppo agitato, da potersi applicare a qualsiasi lettura. leopardi, iii-889:
più ad applicarmi agli studi e nemmeno a qualche dilettevole lettura, passavo le giornate
abbiamo visto mio zio... applicarsi a leggere con sul naso le sue vecchie
: avrai comodità di pensare applicata- mente a quello che solo importa sopra la terra.
mente, con applicazione. a. a dimari, 2-513: contiene [
, con applicazione. a. a dimari, 2-513: contiene [l'ode
rimedi applicati, patisca esulcerazione. a. cocchi, 8-204: ottime sono le
bevute in larga copia, e applicate a tutto il corpo. 2. figur
assai misure / s'imparano, applicate a varie cose. viviani, vi-97: geo
simil forma alle brugne o susine. a. cocchi, 8-439: nessuna persona ardisca
in atto, attuato; inflitto. a. cocchi, 8-439: a nessuna persona
. a. cocchi, 8-439: a nessuna persona sia lecito cavarsi sangue.
di affetto, per vedermi così applicato a servir persona di tanto merito. v
, 41: era applicato meco medesimo a rinvenire un metodo per isciogliere un problema
gozzi, i-32: le applicazioni sopra a degli studi giudicati universalmente disutili, e
l'uomo di vero talento, applicato a cose per lui nuovissime,...
: i cui princìpi teorici vengono rivolti a un'utilizzazione pratica, alla soluzione di
teorica). -arte applicata: rivolta a fini pratici (industriali, sociali,
ebbrezza di quel giorno in cui riuscimmo a sciogliere questo elegantissimo rebus di meccanica applicata
brigadiere gli rivolge in attesa dell'applicato a cui dettare il verbale dell'interrogatorio.
, sf. l'applicare, il mettere a contatto; impiego di una medicina,
un metodo di cura, di sostanze a scopo terapeutico. bencivenni [crusca
rimedio ne pruovano subito il giovamento. a. cocchi, 4-2-139: le frequentissime
carta. vivanti, 7-124: applicando a qualsiasi parte inferma del nostro corpo per
che io le ho fatte sono riuscite solo a metà fruttuose. -figur.
g. gozzi, 3-2-273: raccomando a chi legge il fare altre applicazioni. g
ii-2-19: ogni filosofia riescirà sublime contemplazione a chi pensa, utile applicazione a chi
contemplazione a chi pensa, utile applicazione a chi può volgerla in prò de'mortali.
; cura scrupolosa e precisa, dedizione a un lavoro, a un'occupazione,
e precisa, dedizione a un lavoro, a un'occupazione, allo studio.
de l'animo innamorato de la cosa a quella cosa. albertano volgar.,
cuore, d'anima e di mente a dio amare. savonarola, iii-305:
da quella applicazione che tu hai fatta a dio. caro, 4-40: la
il mio dire, penetriate dove vada a parare questa magnetica digressione: già ne leggo
da altre applicazioni, le quali tutto a sé lo chiamavano, non ebbe tempo
, non ebbe tempo di mettersi dattorno a questa [esperienza]. g. del
properzio... risolvè d'andare a studio ad atene, e darsi a virtuose
andare a studio ad atene, e darsi a virtuose applicazioni. gravina, 221:
per la fatica ed applicazione che impongono a chi le vuole interamente comprendere. goldoni
: e l'eseguì, in mezzo a quell'ignorantaggine, a quell'inerzia,
eseguì, in mezzo a quell'ignorantaggine, a quell'inerzia, a quell'antipatia generale
quell'ignorantaggine, a quell'inerzia, a quell'antipatia generale per ogni applicazione studiosa.
. tess. colori d'applicazióne: applicati a stampa, impressi su un tessuto per
, 237: contraffacendosi... a quest'ordine, la pena sia dell'applicazione
per l'applicazione che ha quel popolo a francia. = voce dotta,
notte è fitta più di stelle, / a me giova appo tonde entro il bel
giudicano, ma, diffamando, fanno a li altri mal giudicare; per che appo
villani, n-19: nel detto anno, a dì 4 di dicembre, morì papa
che mi lasci entrare cogli altri, a vedere e adorare lo venerabile legno della
, 4-37: è ben ragion ch'a l'un germano / l'altro ti guidi
sono li onori e le potenzie, ma a noi ànno lasciati i pericoli e le
1-80: reggendosi la città d'orbivieto a comune appo il popolo, erano i mag
appo coloro che si conviene, cioè davanti a quelle persone che dee. petrarca
dirle che io l'ho in pregio a proporzione de'meriti suoi. 6
quando egli vuole e gli fa chiamare a sé. 7. nelle opere,
appo molti antichi istoriografi, 4 che succedette a nino'. bembo, 2-175: è
nino'. bembo, 2-175: è oltre a questo, che la non si pone
maniera, che vi s'intendono più parole a fornire il sentimento, sì come si
9. figur. in confronto, a paragone, a patto, rispetto a
figur. in confronto, a paragone, a patto, rispetto a. novellino
a paragone, a patto, rispetto a. novellino, 44 (77)
canzonetta mia, tu starai meco, / a ciò ch'eo pianga teco, /
[appòco). ant. ridursi a poco. frezzi, iv-22-113:
appòco appòco, avv. ant. a poco a poco; poco alla
appòco, avv. ant. a poco a poco; poco alla volta;
, 193: io notando appoco appoco veniva a terra. leonardo, 2-48: consummate
confondendo coll'abito giudicavate così facile a espri mere. idem,
, tr. [appodero). ridurre a podere un terreno non lavorato; frazionare
od operanti che vada per la prima volta a podere per collocarvisi. =
sé confessò appieno corno dal principio insino a la fine era il fatto passato.
appoderare *), agg. ridotto a podere; frazionato in più poderi.
: né può rattristare il timore che a quelle nuove case [coloniche] manchino abitatori
[coloniche] manchino abitatori, e a quei terreni di fresco dissodati e appoderati manchi
. [appòdio). stor. aggregare a un dominio o ad altri beni
), agg. stor. aggregato a un feudo. 2. sm
appodiatóre, sm. stor. feudatario a cui si paga un tributo.
appodiatore: voce dell'uso. colui a cui è dovuto e si paga un censo
appodiazióne, sf. stor. annessione a un feudo. targioni tozzetti,
. targioni tozzetti, 12-7-141: a poco a poco, o per forza
targioni tozzetti, 12-7-141: a poco a poco, o per forza d'armi
[appòggio). accostare una cosa a un'altra che le faccia da sostegno;
da sostegno; posare sopra; mettere a ridosso. novellino, 46 (
(78): donne si vernano a diportare alla fontana; videro il bello
berni, 119: in questo, addosso a due pan- caccie vecchie / vidi posto
qual foglia la produce una pianta simile a quella de'fagiuoli e coltivata propriamente come
e coltivata propriamente come quelli, appoggiandola a qualche palo o frasca o arbuscello
da fare. viani, 19-322: costrinse a calci il sacco sotto il sedile,
, ii-385: parevano tutte popolane venute a bagnarsi lì, per non spendere niente.
sbarbaro, 3-22: e la scala a pioli tolta in spalla / di casa uscisti
come ben vaneggia quella gente / ch'a la tua fede [dell'amore] appoggia
. verga, i-387: ella va a capo chino, segnando i passi coll'
che avvelenare la esistenza d'un ragazzo a vedere come la lista dei candidati al
[del notaio] dietro le lenti suggerivano a don matteo l'idea del diavolo:
quella incum- benza, che v. a. s. si compiace di appoggiarmi.
: la parte di figlio sarà sempre appoggiata a virtuoso che abbia venti anni più della
. s. maffei, 5-1-90: appoggiò a sarano la cura di questa differenza tra
che ne'capitoli della presente legge sono a lui respettivamente appoggiate. goldoni, iii-429
, iii-429: io non ho mai avuto a dolermi del vostro servizio:..
servizio:... perciò destino appoggiare a voi il carico di maestro di casa
. ant. costruire un edificio, addossandolo a un altro; posare le sovrastrutture sul
fare altre cose, le quali siano necessarie a perfezionare la fabbrica in facciata.
e quello, anche cieco, ch'a lui s'appoggia vegnano a mal fine.
, ch'a lui s'appoggia vegnano a mal fine. boccaccio, i-368:
acqua, ma l'acqua che intom'a quella s'appoggia, fori di sé la
le coscie delle volte, si hanno a riempiere... di muraglia ordinaria e
tasso 3-75: gli olmi mariti, a cui talor s'appoggia / la vite,
per lo più sono simili nella forma a tette de quadrupedi. la sustanza di esse
vide da lontano un vecchio signore appoggiarsi a un lampione stradale, come se fosse
sul vetro. piovene, 2-60: a un balconcino della villa uscirono le due sorelle
e tenèr lo cor meo, / che a lei come a sua vita s'appoia
meo, / che a lei come a sua vita s'appoia. passavanti, 192
il signore appoggiatesi alla scala e dicente a lui: io sono il dio d'àbramo
qua e di là; e quello starsi a ruminarli in casa non può se non
salute. de marchi, 231: a questa coscienza si appoggiava come a un
: a questa coscienza si appoggiava come a un bastone, e se ne faceva quasi
, 1-58: la tristezza s'appoggia a una spalliera / mentre le chiese cullano
né di bue né di montone, ma a li demoni d'inferno s'appoggiava.
.. cercò sollecitamente possente in alamagna, a cui si potesse appoggiare. boccaccio,
disperare, ma, bene operando, sempre a buona speranza appoggiarsi. libro di
libro di sentenze, 1-32: appoggiarmi a dio, e non alle cose transitorie
e non alle cose transitorie, questa sarà a me piena e sempiterna sapienza. ottimo
ed in cortesia; poi s'appoggiò a maggiore di sé, ed onoratamente visse e
... si sono sempre appoggiati a simboli artigiani. 10. ant
, aggrapparsi. simintendi, 2-2-132: a pena ebbe compiuto di dire, ch'
testa tonda... è arrivato persino a strappare al suo governo -e se ne
atto proditorio; ma appoggiar quattro bastonate a un mascalzone! idem, pr. sp
solenni schiaffi. -milit. appoggiare a destra, a sinistra. dizionario militare
-milit. appoggiare a destra, a sinistra. dizionario militare [1847]
militare [1847], 43: appoggiate a dritta: comando con cui il soldato
o una truppa porta il piede destro a sei pollici sulla sua dritta, e nel
delle sue spalle, girando leggiermente la testa a dritta, ed accostando immediatamente il piede
-banc. appoggiare per vincasso: rimettere a una banca un effetto, per incassarlo
che con un'ap- poggiata di fianco a una stanga obbliga l'oceano il più
stanga obbliga l'oceano il più imbestialito a portargli il vascello tutt'al contrario di
di appoggiare), agg. accostato a qualche cosa che serve da sostegno;
pulci, 17-11: vide che s'era a seder posto al rezzo, / appiè
di tutta la persona, mi diedi a riguardare il mirabile spettacolo che facevano le
berni, 9-5 (i-233): stava a quel muro il misero appoggiato, /
2-584: sua madre sedeva sempre ancora a tavola, con la testa appoggiata alla palma
ma presto, come riprendendosi, appoggiata a un albero, si fìnge stanca.
stava immobile, con le spalle appoggiate a un muro. pavese, 20: il
, 20: il mio vecchio appoggiato a un bastone nell'erba bagnata, /
. idem, i-271: ero seduto a un tavolo grande sotto la finestra, appoggiato
.. qualche cosa che finalmente rassomiglia a un paese, con le spalle appoggiate
paese, con le spalle appoggiate appunto a quella montagnetta. 2. applicato
ne'sacchetti et appoggiato al luogo affetto, a levare i dolori. 3
215: col sostenere questo autore viene a reggere la sua opinione appoggiata affatto sopra l'
una né l'altra congettura è appoggiata a solido fondamento. manni, 2-348:
andarono all'assalto sulla strada di fianco a noi. appoggiatóio, sm. ciò
, erano poste per lo luogo e a traverso alcune panche cogli appoggiatoi. vasari,
estremità inferiore della bilancia, fatta acconcia a posarvi il piede destro, e spingerla avanti
di breve durata che precede la nota a cui è aggiunta. marcello,
: uria scatola di cartoni d'opera a fiori, piena di trilli di seconda
sm. ciò che serve di sostegno (a persone, a cose).
serve di sostegno (a persone, a cose). tasso, 11-85:
tu soave cura, / e lusinghevol'esca a i casti cori. b.
, 20-98: avvien che 'l soldano a lui recida / il braccio, appoggio a
a lui recida / il braccio, appoggio a la fedel consorte; / onde cader
. segneri, i-41: chi soggiace a cecità corporale, cerca aiuto, cerca
appoggio. b. galiani, 1-113: a tre lati era necessario fare un appoggio
del pallido e dell'infermiccio m'indusse a pigliarmi una sedia d'appoggio; e
3 (44): un seggiolone a braccioli, con una spalliera alta e
. 1827 (42): un seggiolone a bracciuoli, con un appoggio alto e
mano dalla sua, fu costretta anzi a cercarvi un appoggio perché si sentiva venir meno
io ho del mio essere è simile a quello che può avere un uomo il quale
può avere un uomo il quale, condannato a restare su un piano di continuo ondeggiante
incarnato,... lo teneva a catena come un cane e lo battezzava
. credendo spaventare col detto appoggio, a dì 12 del mese di luglio in persona
, i-15: indirizzò del tutto l'animo a cercare nuovi appoggi. tasso,
gran caso? ira e pietade / a varie parti in un tempo l'affretta,
un tempo l'affretta, / questa a l'appoggio del suo ben che cade;
del suo ben che cade; / quella a pigliar del percussor vendetta. sarpi,
venirvi, sapevi pure che sarebbe andata a un dipresso così. manzoni, pr
639): che appoggi avete qui a milano? dove pensate d'andare a alloggiare
qui a milano? dove pensate d'andare a alloggiare, appena uscita di qui?
3-94: gli amici della libertà cominciarono a farsene appoggio [di pio ix];
2-49: in quelle [imprese] che a lui parvero, sicure e vantaggiose,
fatto un certo senso il vedere che a nessuno fosse venuto in mente che ero
che ero rimasta senza appoggio, laggiù a roma... nessuno di quelli
5. archit. addossamento di un edificio a un altro. de luca,
quella delle truppe in attacco e intesa a neutralizzare le resistenze che ne ostacolano il
forze nemiche impegnate nel combattimento o inteso a favorire 10 sviluppo dell'attacco.
di sollevamento. mazzini, ii-40: a ogni leva è necessario, per agire,
imbriani, vii-348: fu appoggiata una scala a ciascun colonnino; un soldato si appollaiò
19-289: le pinzochere s'erano appollaiate a un tavolo, e tiravano la tombola.
si arrampicava sugli alberi e spesso si stava a parlare egli appollaiato su di uno e
ròcche tedesche appollaiate / sì come falchi a meditar la caccia. negri, 2-731:
l'applicare, l'accostare una cosa a un'altra. -anche al figur.
. (appóppo). marin. disporre a poppa di una nave un carico maggiore
poppa di una nave un carico maggiore che a prua. falconi, 1-7:
con la particella pronom. immergersi più a poppa che a prua. -per estens.
pronom. immergersi più a poppa che a prua. -per estens.: di aereo
, agg. marin. caricato più a poppa che a prua. falconi,
marin. caricato più a poppa che a prua. falconi, 1-7: meglio
che l'una parte appone un nome a un fatto, e l'altra parte
che derivano dal fondo nostro, alludono a rapporti non obliati, e possono servir
fedele ministro. 2. aggiungere a un documento (a un'ordinanza,
2. aggiungere a un documento (a un'ordinanza, a una lettera)
un documento (a un'ordinanza, a una lettera), il sigillo, la
, di fratellanza, di pace, a cui non ho mai voluto apporre la mia
e nome. -appórre la sanzione a una legge, a un provvedimento:
-appórre la sanzione a una legge, a un provvedimento: ratificarlo, approvarlo.
grande vuole essere la scusa, quando a così nobile convivio per le sue vivande,
così nobile convivio per le sue vivande, a così onorevole per li suoi convitati,
appórti; / né mai giorno verrà che a tanto attinga / intelletto mortai.
d'una questione di dialettica et aponessela a gramatica, per la quale non si
rare, che tu apponi loro, a me non parrebbe fatica il comperarle. d'
di apporre il significato di quelle parole a quella stessa figura di donna che gli
figur. far carico, imputare; assegnare a demerito; rimproverare. -ant.:
: dare una sentenza, una condanna a carico di qualcuno. latini, rettor
al viso, sì come fue apposto a boezio ch'elli avea composte lettere del
la città di casteùo a'fiorentini. a. pucci, ix-396: e persona
sappia apporre / o riprender suo'atti a suo'sembianti. boccaccio, i-154: io
, e nella tua misericordia spero. a te niuna cosa è nascosa. tu
all'onore della donna, con apporlo a una delle sue cameriere. burchiello,
non vi fu però nessuno di loro che a la cagion s'apponesse che moveva il
la cagion s'apponesse che moveva il re a far questo parentado. della casa,
/ cose, ch'or tutte appongonsi a delitto. idem, i-242: si
ciò? tuo vano schermo apponsi / a colpa? idem, ii-2-132: né
udite una cosa, vi stimate e interpretate a vostro modo e non vi apponete,
quello dicono, non si appongono se non a caso. caro, i-142: che
che cosa era adunque? il diavolo? a punto non v'apporreste mai. b
tu mi narri / quel ch'io credeva a punto. or non m'apposi?
celolla, ad onta de gl'incanti, a lui. salvetti, 81: avesse
34 (588): e indovinava bene a un di presso ciò che lo sconosciuto
590): e s'apponeva bene a un dipresso dell'opinione che il borghese
: attenti, gridan, tenghiam l'occhio a penna, / quello è venuto per
sta ognor con le bilance, bada a un ette, / è un che apporrebbe
fino alle pandette. -appónilo a me, a noi: peggio per me
pandette. -appónilo a me, a noi: peggio per me, per noi
s'ei ridice più nulla, apponlo a noi. -appórsi al vero (
: e ciò sia detto per un fare a apporsi. - prov. ant.
un male,... apportante danno a chi non è degno d'averlo.
appòrto). trasportare da un luogo a un altro; portare (a qualcuno)
luogo a un altro; portare (a qualcuno), recare. -anche
guittone, 3-72: se dato vi fosse a aportare auro a propio prode [=
: se dato vi fosse a aportare auro a propio prode [= vantaggio] vostro
morte. boccalini, 1-6: né a me può apportar biasimo che l'infelice
72: e il sol che sorge, a ognun di noi, lo giuro,
. d'annunzio, iv-2-162: parlava a voce bassa, come se rivelasse segreti
fu vera, apportò un gran carico a cesare. palladio, 1-7: tra tutti
, 1-71: non è sì grato a i caldi giorni il tuono, / che
al mondo apporte, / come fu caro a le feroci genti / l'altero suon
andare o non andare al fondo. a. a dimari, iii-272: quasi ch'
non andare al fondo. a. a dimari, iii-272: quasi ch'il
non mi apporta però maraviglia, che a tanti scrittori questa verità sia stata incognita
faceva in sua presenza segnare con sigillo a stampa. b. croce, ii-8-12:
. egli restava quasi tutto il giorno a letto, senza trovarvi vero riposo.
nove triste non è costume d'apportarle a stomaco diggiuno.
e apportavasene un solo esempio. a. cocchi, 8-419: se si vogliano
: i quali [ambasciatori] apportarono a pisa e vennero a lui a poggibonizzi
[ambasciatori] apportarono a pisa e vennero a lui a poggibonizzi. m. villani
] apportarono a pisa e vennero a lui a poggibonizzi. m. villani, 1-92
, i-io: egli... cominciò a riempiere la terra dell'apportate armi
terra dell'apportate armi, e a fare awedere coloro, che con
aretino, 1-316: tu fai strano viso a ciascuno che non ti porta il cibo
lettera] apportatore, che se ne va a santo gemini, tandem, dopo molte
i-320: io vengo, / regina, a te di fortunati eventi / felice apportator
* convenevolmente, acconciamente, aggiustatamente, a proposito *; ma se ne falsa
il valore, usandolo nel significato di 'a posta, a bello studio, avvisatamente
nel significato di 'a posta, a bello studio, avvisatamente, appostatamente '.
34: appositamente per 'aggiustatamente, a bello studio, a posta, a
'aggiustatamente, a bello studio, a posta, a punto 'o 'apposta
a bello studio, a posta, a punto 'o 'apposta, appunto '
di un fondo può costringere il vicino a contribuire alla metà della spesa necessaria per
gramm. aggiunta di un sostantivo attributivo a un altro, per meglio determinarlo.
appositio, aggiugne ed appicca nuova materia a quello che era detto prima, senza mezzo
di sostanza sulla loro superficie esterna. a. cocchi, 8-305: se formati si
materie somministrate dall'orma, sieno ridotti a tal mole che superi l'ampiezza
appòsta (ant. apòsta, a pòsta), avv. delibe
moravia, vii-22: una mattina, a tavola, lui spinge indietro il piatto dicendo
piatto dicendo: « lo fai apposta a darmi questa schifenza di minestra attaccata *
, per affortificare prestamente parigi: venne a posta per me a casa, e menommi
parigi: venne a posta per me a casa, e menommi intorno a tutta la
per me a casa, e menommi intorno a tutta la città di parigi. carletti
, iii-690: la sua edizione è fatta a posta per appianare al possibile ogni difficoltà
dell'alba. idem, i-303: va a mangiare due cucchiaiate. ho lasciato apposta
panzini, iii-118: io sono andato a posta a genova per comperare il regalo
, iii-118: io sono andato a posta a genova per comperare il regalo di nozze
. pea, 1-56: lo aveva educato a camminare su due zampe, a riportare
educato a camminare su due zampe, a riportare il sasso lanciato lontano, a cercare
, a riportare il sasso lanciato lontano, a cercare i fazzoletti nascosti apposta. tozzi
o discesa. 3. ant. a seconda del capriccio, della volontà di
morire apposta del nimico suo, ivi a tre o quattro dì, fa il fatto
. magalotti, 9-1-164: t'obbligo a scrivermi una lettera apposta, con tutte
dalla tempera per ogni altra materia. a. cocchi, 4-2-185: si tenga
di tutti gl'infanti che si pongono a questo vitto. dossi, 475: allora
cerebrale strumento de'fatti lavori, cerchiamo a questi una ragione ed un posto in cui
una apposta e ve li leghiamo come cane a catena. nieri, 255: là
apposta per te. alfieri, i-123: a bell'apposta ho voluto sminuzzare in tutti
accidente. -a farlo apposta; nemmeno a farlo apposta: quasi per avventura,
per avventura, per combinazione. a. f. bertini, 4-22: se
paese dove si fa i buon caci, a farlo apposta l'ordine del tosone ha
, 6-39: la maledetta parola, nemmeno a farlo
le sigarette che io preferivo, neanche a farlo apposta. = comp.
apposta. = comp. da a e posta (v.).
{ appósto). tendere un agguato a una persona o a un animale (celandosi
tendere un agguato a una persona o a un animale (celandosi in luogo opportuno
(167): partendomi di napoli a notte con li dinari addosso, per
cappello sotto il braccio che le appostavano a chiacchierare sottovoce in un cantuccio all'oscuro
cacciatori fuggono, e nascon- donsi dietro a un albero, che prima hanno appostato.
porta che riguarda al mare, / atto a le nostre insidie. g. m
sollecita, e non star tutto dì a dondolo / sulle pancacce, o là in
bene appuntato, / per servirsene appresso a tempo e loco / a dar nel segno
servirsene appresso a tempo e loco / a dar nel segno ch'egli avea appostato
[la zenzara] la presentassono davanti a colei che lei diceva in suo dispetto
scoprire, spiare; penetrare, arrivare a conoscere. - anche intr. dante
18-28: io l'ho detto / a manno, e par che non ne faccia
appostare i vostri umori, / ditelo a me, che son putta scodata, /
putta scodata, / e son avvezza a sì fatti lavori. 5.
uno per uno i due frati mano a mano che passavano e li imbavagliassero e
passavano e li imbavagliassero e li legassero a dovere. comisso, 12-66: appostai le
gli austriaci, acciocché non tentassero nulla a suo pregiudizio, si avviava verso ceva.
e ridottosi nel veronese, si appostò a questo fiume. verga, i-93:
: una sera, dalla disperazione, dissi a mia moglie: « non ce la
(v-143): col brando in mano a la serpe s'accosta; / e
; / e 'l primo colpo a mezzo il collo apposta. =
aw. disus. deliberata- mente, a bella posta, appositamente; convenientemente,
si reputano offesi se taluno viene, a caso o appostatamente, a scuoprire i loro
viene, a caso o appostatamente, a scuoprire i loro errori. leopardi,
2. fatto segno ad agguati, a tranelli; insidiato. vellutello [inf
, si suol dire, ella è a cavaliere; la qual cosa s'usa dir
191: se tesser, non solo mostrato a dito, ma spiato, appostato da
collodi, 83: era rimasto preso a una tagliola appostata là da alcuni contadini
, 7-13: era addetto... a un cannoncino appostato lì sul mare.
esse [truppe] il fregoso appostato a sestri, e venendo alle mani colle
cibi. carducci, 8: i doni a l'umile vergine apposti / per lui
. manzoni, 424: tende principalmente a escludere -l'uso della mitologia -l'imitazione
5. figur. addossato, messo a carico di qualcuno (un giudizio negativo
pensiero disonesto e colpevole apposto senza ragione a quella perla di giovane. 6
di appozzarex), agg. ridotto a pozze. magalotti, 1-116:
(appratisco, appratisci). mettere a prato. targioni tozzetti, 12-4-332:
2. intr. diventare prato, ridursi a prato, coprirsi d'erba.
mette il pinolo, cioè comincia a gettare sotto terra, e allora si dice
di appratire), agg. ridotto a prato. targioni tozzetti, 12-4-347:
lucchesi] ricavare il fieno dalle ripe a scarpa ed appratite apposta. 2
. 2. prativo, coltivato a prato. papini, 20-68: era
in certi uffizi apprendista, potrebbesi dire a modo di sostantivo. apprendente: chi
? * / diss'io. ed elli a me: « tu vero apprendi *
la tela / onde non trasse infino a co la spola. idem, par.
., 1-2 (88): appresso a gran valenti uomini il fece compiutamente ammaestrare
fatta sua polvere di certe erbe utili a quella infermità che avvisava che fosse,
che avvisava che fosse,... a parigi n'andò. alberti, 34:
uomo appreso; / né sia dedalo teco a gara acceso, / se volante senz'
, ii-138: fa d'uopo vi poniate a leggere con somma cura e diligenza,
riputati classici latini... apprendendo a memoria, come già vi dissi, i
libro che dal giorno che ho appreso a leggere m'ha più riempito di sé
fatto più suo. 3. venire a conoscere. guittone, 66-n: or
purg., 29-50: la virtù ch'a ragion discorso ammanna, / sì com'
reo, ad internarsi verso il cuore, a cagione di sfuggirlo. segneri, i-443
, la quale hanno, di raccomandarsi a dio giornalmente. panciatichi, 915: m'
del cor che un vero apprende / terribile a ridir. svevo, 1-187: clara
-dial. far sapere, dare a conoscere, informare. gavoni, 1-60
del bene, / che chi s'aprende a caminar diritto / tempo verrà che fitto
che sicuro puote andare in battallia chi a me si tiene. bencivenni, 4-
... quand'egli ci apprende a dire: bel dolce padre, nostro pane
cavalli di legno ed apprendeva l'uomo a montare ai fanciulli in cotali, di verno
1-1-293: legga la epistola di basilio a diodoro, la qual, letta, potrebbe
cosa che all'uomo di ragione apprende a ben conoscere le cose tristi e buone
ch'altri ad apprender abbia / mezzi a neron per atterrar nemico? foscolo,
né sia più mai / cosa che a questa offesa anima apprenda / com'io di
offesa anima apprenda / com'io di donna a servitù piegai. d'annunzio, ii-328
ii-197: quelle nature ed azioni mi appresero a penetrare taluni lati e deviamenti dell'animo
vita e la paura della vita, insegna a prodigarsi senza inconcludenti rimpianti, a risparmiarsi
insegna a prodigarsi senza inconcludenti rimpianti, a risparmiarsi con una accorta pazienza quando il
che la fece e chi lui persuase a farla, non l'apprendevano per viziosa
olio,... volli provare a sbucciarle. pascoli, ii-129: irosi contro
. bembo, 5-22: esso venne a toscanella,... la quale se
: cancella, o padre, quanto a te dobbiamo, / come noi cancelliam
, / come noi cancelliam chi deve a noi, / né della tentazion ci apprenda
sì come nato, tosto lo figlio a la tetta de la madre s'apprende
, in man lo raccomanda / a pinabello, e poscia a quel s'apprende
raccomanda / a pinabello, e poscia a quel s'apprende. berni, 6-29
berni, 6-29 (i-163): a quel [ramo di pruno] m'appresi
e dall'altra, ma non si risolse a salire. saba, 518: la
518: la tesa / mano è richiamo a tutti i voli; rosse / zampine
. g. villani, 10-54: e a questo terzo consiglio s'ap- presono nel
37-60: le par che quando essa a morir si metta, / avrà il
galileo, 409: mille aristoteli resterebbero a piede contro ad ogni mediocre ingegno che
. m. villani, 5-30: a dì 20 del detto mese di maggio improvviso
, e le faville / s'appreser tosto a l'ac- cessibil esca. idem,
lor focili, / e fanli apprender tutti a poco a poco. caro, i-349
, / e fanli apprender tutti a poco a poco. caro, i-349: con
lui quelle barbare costumanze, che non bastò a sbandirle lunga età. tommaseo, i-81
gran pensiero. prati, v-73: e a mano a mano che la terra scema
prati, v-73: e a mano a mano che la terra scema, / grandeggia
arte strisciando in nodi / di serpe a noi s'apprese. d'annunzio, iv-2-971
. buti [crusca]: a me dante, cioè al mio intelletto,
ani, 1-1-18: l'uomo arriva a conoscere la propria povertà, viltade e
fuoco. pasta, 1-244: ascriverei similmente a un vivo e gagliardo apprendimento la maggior
stesso una retribuzione al padrone, attende a imparare l'arte, o a farsi pratico
, attende a imparare l'arte, o a farsi pratico del mestiere. tommaseo-rigutini,
che fa un certo tirocinio per rendersi abile a sostenere un impiego. principiante, colui
s'impiega presso qualche esercente, obbligandosi a lavorare per un dato tempo ed a
a lavorare per un dato tempo ed a certe determinate condizioni sotto di lui,
certe determinate condizioni sotto di lui, a fine d'imparare un'arte o mestiere.
maestro di muri, da quello di ferro a quello di legno, senza fermarsi da
dell'officina gli è rimasto, come a chiunque vi sia stato prima come sangue nelle
. 2. allievo. a. cocchi [tommaseo]: come scuola
allievo che in una stamperia si abilita a divenire compositore. arila, 35: se
se poi la voce apprendista è adoperata a scambio di 'allievo, discepolo, alunno
adesso... facciamo punto [a proposito di apprendissaggio]; ma non senza
lo 'ngegno apprenditore, e la memoria ritenente a intenderne le parole. fra giordano [
e perennemente si manifestano, e talora a nostra insaputa, gli istinti, i modi
il giovane, invece, non riusciva a liberarsi da una apprensione di peccato sotto
. facoltà di apprendere, disposizione a imparare; facoltà di percepire.
studiare questo suo figliuolo, e mandollo a bologna. bruno, 3-888: non
ha apprensiva, retentiva adequabile e congenea a quella de l'uomo, ma tal
, 12-ii-3-215: servono... a confermare la verità proposta, cioè quanto poco
sensitive è trasportato [l'amore] a quella spezie di virtù, la quale
potenzia apprensiva de lo intelletto è atta a servire a la ragione e a'sentimenti.
de lo intelletto è atta a servire a la ragione e a'sentimenti. domenico
13): avvenne un giorno, che a questo signore fu appresentato...
da siena, 215: fu apresentato a iesu cristo uno il quale era sordo e
cui non abbia più veduto quel gentiluomo a cui fu data la sua lettera,
dà, ch'alia padrona rappresenti. a. f. doni, 246: nel
apresentavano alla bocca, come faresti voi a tirar giù le sorsate di vino con
la turba de'pagan già lenta / a trasportarne là molte difese, / ove il
, e gli appresenta / la punta a gli occhi; egli al riparo accórre.
, 137: voli il mio canto a lui che sì ne degna: / e
, i'ho paura / d'apresentarmi a sì gran donne. / -avanti vien,
senza più aspettare s'ap- presentò innanzi a messer mastino. savonarola, iii-490:
fan tenere erbette, / ch'invitano a posar chi s'appresenta. idem,
2-1: mentre il tiranno s'apparecchia a tarmi, / soletto ismeno un dì
tassoni, 9-27: vide due, vestiti a bruno ed oro, / appresentarsi co'
che m'appresento / per la colletta a voi, larghi scolari. / non appiattate
meco dannato, / l'agnelo sta a trombare voce de gran paura: / opo
6. rifl. offrirsi opportuno, venire a taglio. ariosto, 5-15: piglio
morte, ma si appresentino vive e vere a chi le considera. tasso, 6-97
considera. tasso, 6-97: or pensa a quello a che pensato in prima /
tasso, 6-97: or pensa a quello a che pensato in prima / non bene
s'appresenta / diffidi più, ch'a lei non fu mostrata / dal frettoloso suo
, e panni in chiara luce / a tutti gli occhi de'mortali esposto. campanella
proba, apresentate colle armi loro a questa battaglia, si difendono arditamente.
lo mal fabbro biasima lo ferro appresentato a lui, e lo malo citarista biasima la
reo, ad internarsi verso il cuore, a cagione di sfuggirlo. 2.
infuriato; / ma grifon ben appreso a lui si tiene. 5.
luogo abbrucia, perché il vicinato accorra a spegnere il fuoco appreso. d'annunzio,
agata, non si sappiendo come, cominciava a fare qualche danno per le pendici.
luna] s'appicca, ovvero congiugne a tutti i loro ragguardi, ovvero aspetti
ne 'l cor novo desire / d'appressare a la sua questa mia bocca. idem
marino, 290: talora appressando / a que'soavi aneliti la bocca, / la
incessante lasciolli. arici, i-169: a le divine labbia / pane appressò la fistola
petrarca, 51-1: poco era ad appressarsi a gli occhi miei / la luce che
allora adiviene, quando si sente appressare a quella giusta e dura sentenza. fioretti,
ragonese, non avendo ardire di appressarsi a quello de'nimici, si era ridotto
de'nimici, si era ridotto propinquo a siena. b. davanzati, ii-263:
appressa. caetano, iii-286: or a te più col pensier m'appresso, /
. leopardi, 39-48: già tutto a cieca oscuritade in grembo, / s'incominciava
francia, i nostri capi parvero ridestarsi a un'ombra d'attività. d'annunzio,
annunzio, iv-2-1050: s'appressò, a poco a poco, temendo di svegliare
iv-2-1050: s'appressò, a poco a poco, temendo di svegliare la sorella
: l'animo appicca i suoi mali a chi a lui s'appressa. boccaccio,
l'animo appicca i suoi mali a chi a lui s'appressa. boccaccio, i-97
mie cose vi dilettasseno, quando poi a lor v'appressaste, avvedendovi meglio della
da biasimare, tanto più, lei a vile avendo, t'appresserai alla tua guarigione
sua morte..., fece chiamare a sé tutto il collegio de'cardinali.
. 5. rifl. giungere a quasi eguagliare una grandezza numerica. -
.: approssimarsi, essere vicino (a una nozione, alla verità).
che s'appressassero [i rematori] a due mila. vico, 266: queste
abbondevolemente, ella più propriamente s'appressa a sua diritta beltà naturale, alla sembianza cioè
sito e di edifici tanto s'appressa a roma, quanto ogni altra se gli
volto acceso / di rossor tale che a fiamma s'appressa. = deriv
appressate. apprèsso (ant. a prèsso), prep. e avv.
io la vorrei volentieri più appresso, a ciò che udissero meglio. boiardo,
aretino, vii-97: mi foste stato a canto con la carità della cura che
, ovunque va, voglia il vino a canto, che i suo'paggi in caraffe
: e spero che, se ti fossi a presso, tu... mi
si riferisce all'arte di scrivere o a giudizi e notizie di letteratura. pasolini
, 372: dico che questa donna a nulla persona pogna suo amore...
più che null'altra cosa, appresso a dio. paolo da certaldo, 156:
potentissime, buondelmonti e uberti: appresso a queste erano gli amidei e i donati.
tutta la baronìa, / ch'appresso a tutti orlando perduto era, / e
un amico di gran credito / appresso a sua maestà. n. franco, 2-20
bottini, 43: quando alcun ministro comincia a crescere appresso del principe, gli conviene
gli conviene essere molto circospetto, fino a tanto che egli abbia ben fermato il piede
egli che la fece e chi lui persuase a farla, non rapprendevano per viziosa né
redi, 16-iv-315: mi reputo però a grand'onore, anzi grandissimo, di esser
. machiavelli, 209: ritenessono a presso di loro i suoi figliuoli per istatichi
andato continuando di far buoni offici a vostra giustificazione,... mostrando anche
. mostrando anche destra mente a qualch'uno l'error suo, e l'
estero. sarpi, i-180: gionse a trento don diego mendoza, ambasciator cesareo
, 503: il titolo del regno verrebbe a essere appresso ad alfonso, ma l'
tesauro, 328: tal è appresso a seneca quel sofismo, che astringeva i
sofismo, che astringeva i novelli dialettici a confessar contra sua voglia, di avere
] può da dio impetrare grazie appresso a qualunche altro 586 —
freno / regger de la sabazia è a me concesso, / che giunge al mare
voi mia madre e la mia festa a me facciate lieti della presenza di mio
persona mandiate in cicilia... a sentire quello che è d'arrighetto mio padre
amico mi desse ora cinquecento zecchini appresso a quelli, non gliele darei. b.
immortale appresso. 11. circa, a un di presso. m. villani
re di francia entrò in parigi, dove a grande onore fu ricevuto, e donato
, il quale ella aveva amato appresso a tre anni. bembo, 5-24: il
di cavalli dodici mila, e di fanti a piedi appresso altrettanti. caro, 15-ii-420
riuscirebbe fredda: essendo fatta, appresso a venti anni sono, per roma solamente,
era tornato lo cielo de la luce quasi a uno medesimo punto, quanto a la
quasi a uno medesimo punto, quanto a la sua propria girazione, quando a li
quanto a la sua propria girazione, quando a li miei occhi apparve prima la gloriosa
g. villani, 3-1: cominciaro a rifare la città di firenze,..
sentendo il furore del fratello, mandò a lui prima la moglie, e appresso
, i-2-41: il popol tuo del mare a pie'traesti / nutricandol di manna,
ebbe, essendo stanco, s'andò a dormire, e la donna appresso.
: soggiunse appresso: -or cosa aggiungo a queste / fatte da me, ch'
queste / fatte da me, ch'a me non meno aggrada. bruno, 3-636
la terra,... due vegnono a la superficie de la terra nell'ora
al punto di mezzo giorno, l'altra a quindeci minuti e diece nove secondi appresso
dissoluta. fiacchi, 121: standosi a scavallare appresso cena, / la vide.
i fogli del calendario sono strappati fino a due mesi appresso. 13. quasi
36: e infin la sera, appresso a notte scura, / di lei e'
, 4-21: guardate voi, che a vana opinione / andate appresso, e il
ariosto, 35-35: e comincia del ponte a ricontarle, / ove impedisce il re
di noi. forteguerri, 14-87: legano a quella [fune] i giovani in
17. locuz. avverb. appresso a poco: circa, a un di
. appresso a poco: circa, a un di presso; press'a poco.
, a un di presso; press'a poco. magalotti, 24-386: un
, 24-386: un diamante., appresso a poco della grandezza d'una mezza nocciuola
tutte le fisionomie si rassomigliano: sempre appresso a poco è lo stesso parassito, lo
= lat. tardo ad pressum 4 vicino a, presso, immediatamente '.
, 1-2-10: fu cosa molto nobile a vedere così bello apprestamento di guerra per
., 10-10 (508): cominciò a spazzare le camere e ordinarle, e
spazzare le camere e ordinarle, e a far porre capoletti e pancali per le
capoletti e pancali per le sale, a fare apprestare la cucina. alamanni, 6-1-119
deono considerare et apprestare, avanti che a fabricar si incominci. tasso, 6-91:
il magnanimo eroe fra tanto appresta / a la fèra tenzon l'arme e l'ardire
parini, i-43: già la quiete, a gli uomini / sì sconosciuta, in
di reazione. leopardi, 4-86: a me s'appresti, / dicea, la
: vola il pensiero trepidando e posa / a una nota magione or tutta in festa
sette di ginepro irsuto appresta, / a rischiarare gli ospiti vegnenti / per la
, o mortale. io t'assomiglio a questa, / che d'una madre verde
figlia bruna. /... / a lei tenebre dolci il sole appresta,
tenebre dolci il sole appresta, / a te bianche miserie il tempo aduna. parini
ti appresta, / che te salvi, a traverso / de'trivi, dal furor
3. rifl. prepararsi; accingersi a eseguire una determinata azione. - anche
3-1: poi liber fui, apprestai me a seguire vostro piacere. dante, purg
tasso, 3-1: il campo, ch'a l'arme ornai s'appresta, / in
nell'attitudine di chi s'appresta a dormire. panzini, iii- 312
: ogni casa che si rispetti s'appresta a versare nel denso brodo i grassi cappelletti
un voi di rondini s'appresta / a la partenza. viani, 14-19:
attizzava il fuoco, le figlie si apprestavano a dire il rosario. bocchelli, 1-ii-508
rosario. bocchelli, 1-ii-508: s'apprestavano a sbarcare il matto legato e ululante.
/ e chi leggier s'appresta / a pianger d'ogni cosa ch'è contraria.
evvi] su; ma apprestata è a ciò, che l'uomo scrivere in essa
cena, e le tavole apparecchiate, a mangiar s'assettarono. varchi, 18-iii-170:
varchi, 18-iii-170: quivi si messero a sedere in su certe panche parate di spalliere
aurati. segneri, i-411: infìno a tanto che morendone andasse a pagar le pene
: infìno a tanto che morendone andasse a pagar le pene, che stavangli già
giorno, i-906: oh quante volte a cavalier sagace / ho vedut'io le
io le man render beate / uno apprestato a tempo unico spillo. manzoni, pr
(481): eran covili apprestati a qualcheduno di que'meschini, per posarci
per le nozze, mandò per griselda che a lui venisse. caro, 1 *
d'ogni sorta vivande, fece sacrificio a tutti gli dei del paese. russo,
dei del paese. russo, i-400: a voi cale più l'appresto dei pranzi
apprezzabilissimo). che può essere messo a prezzo; il cui prezzo può venire
ripulsivi siano vicinissimi fra loro, cioè a quelle distanze nelle quali la forza di
il giusto prezzo, l'attribuire un pregio a una persona, a una cosa.
attribuire un pregio a una persona, a una cosa. giacomini, 3-ii-1-267
un sommo amore, si sottoponga tutto a lui riverente. 2. giudizio
i-380: gli stoici non furon soli a non apprezzare gran fatto la geometria. muratori
vita apprezza, / non la fida a una bestia, a una cavezza. cattaneo
non la fida a una bestia, a una cavezza. cattaneo, i-1-29:
, i-1-29: quand'anche taluno giungesse a trovare queste mezzetinte, come potrebbe poi
potrebbe poi, senza premettere un commento a se medesimo, farle notare e apprezzar dalla
ii-31): io sono un di quelli a cui queste fumose grandezze e titoli vani
fumose grandezze e titoli vani sono più a noia che il morbo, e più
facultà, che a'miei fratelli ed a me gli avi nostri per antica eredità ci
ed in gioie. chi era incaricato a riceverle ne fu nel tempo istesso il
la compilazione del catasto); tributo relativo a beni soggetti altestimo. -
, orando e digiunando, hanno chiesto a dio, che riveli loro certe cose necessarie
., 12-45: ma ficca li occhi a valle, ché s'approccia / la
corse mai sì tosto acqua per doccia / a volger ruota di molin terragno,
montecuccoli, 1-197: nell'assedio formale ed a forza, conviene accamparsi, cinger la
più responsabile ove le merci assicurate vengano a perdersi o ad avariarsi nell'atto deltapprodamento
i-200: approdati che fummo, trovammo che a punto vi sopraggiungevano di cefalonia le galere
, ch'io entri, dice mercurio a caronte. pellico, ii-104: maroncelli ed
allegrezza mezzo tra ridente e lacrimosa, a braccia aperte in su la riva l'
ricordati, 1-121: apparecchiatevi... a trattenerci con qualche bel quesito, affinché
, ottenere un risultato. -non approdare a nulla: non riuscire affatto, non
d'annunzio, iv-1-746: questo colloquio a che approderà? senza dubbio, a
a che approderà? senza dubbio, a nulla. albertazzi, 33: le fatiche
, come certe discussioni, non approdano a nulla. soffici, ii-141: le quali
quali [ribellioni] non approdavano tuttavia a nulla, data la caparbietà e persino
, le mie migliori disposizioni non approdano a nulla. 4. tr.
]: venne uno vento pericoloso incontro a me, il quale m'hae approdato
salvini, 22-80: aiace colle navi a lunghi remi / ucciso fu, e alle
capitani che la terra era bene guemita a difesa, e vedendo che il loro stallo
, 69-34: l'altro dì pervenne a ferrara; là fu ancora sì conosciuto,
3. piacere, garbare, andare a genio. carducci, ii-18-75: ti
), agg. venuto, giunto a riva. segneri, ii-177: senza
. camminano, e più di loro ancora a piè ignudi, per deserti asprissimi.
secoli innanzi all'edificazione di roma approdato a i nostri lidi. g. gozzi,
sentì battere il cuore come chi approdato a una spiaggia straniera senta tutt'a un
approdato a una spiaggia straniera senta tutt'a un tratto parlare la propria lingua.
, sm. l'approdare, il giungere a riva. g. gozzi,
forzato, è... obbligato a far vidimare il suo giornale di bordo.
bordo. d'annunzio, iii-2-31: a legno di stranieri / s'impedisca l'
: il signor marco... a fine di poter continuare i suoi studi,
etti, i-117: oggi sono venuto a pranzo con la vostra signora, alla
i facinorosi ne approfittavano, per condurre a termine ribalderie. cattaneo, iii-4-163:
, e tentò costringere i membri del governo a dimettersi. tommaseo [s. v
della facilità ch'è molta in francia a parlare ad nomini di fama, io non
superiore al maestro, ebbe per bene tornarsene a questa sua patria. segneri, i-166
, con più grave significato, riferito a denaro o roba degli altri a noi affidata
, riferito a denaro o roba degli altri a noi affidata, per 4 valersene indebitamente
jahier, 57: i fratelli dissero a tavola: non ha saputo fare -
il corpo se n'approfitta per distendere a suo pigro comodo le membra in terra
legittima eredità, tutto quanto aveva appartenuto a mia madre... essi certo s'
non c'era in casa nessuna persona adulta a fare opposizione. 3. tr.
figur. montecuccoli, 2-202: a null'altro [il giannizzero] ha da
giannizzero] ha da pensare, che a ben combattere; conciossiaché tutto il resto
. figur. esaminare, studiare attentamente, a fondo. magalotti, iii-127:
di forte e viva immaginazione, avvezzo a pensare ed approfondare,... scopre
con applicazione tenace e appassionata, esaminare a fondo, penetrare intimamente (e spesso
... approfondire una quistione verrebbe a dire 4 renderla più profonda e oscura '
., per studiarlo 4 a fondo, cercare di conoscerlo appieno ',
conoscerlo appieno ', oppure 4 trattarlo a fondo ', la nuova crusca allega un
o santo, in quelle forme continua a essere cittadino, anzi quanto più le
vero cittadino. moravia, vii-240: a viverci, come facevo io, senza mai
mai di approfondire. dessi, 7-147: a volte, da ragazzi, capita che
ci dà prudenza e signoria / e lume a ciascun ben che far si vole.
intelligenza, 299: e 'n fino a dio risplende sua chiarezza, / com'
battaglia, dimenticando quello che per appropinquare a tanta gentilezza m'addivenia. idem,
i-383: né alcuno uomo, non che a quella [torre], ma ancora
: quanto più l'uomo si appropinqua a quella verità, tanto più si appropinqua
si potesse appropinquare alla terra, si ebbe a discostare. ariosto, 19-78: non
vede. botta, 4-412: appropinquatosi a nizza, sbaragliò facilmente una banda di
gli assaggi. approposito (più comunemente a propòsito), aw. (superi
necessario lavar lo stomaco di v. a. r. in tutte le maniere,
approposito delle altre retoriche passo per passo a quella d'aristotele. 2
. f. corsini, 2-628: importava a ferdinando l'impadronirsi di un posto.
: derivare non è voce appropriabile a stirpe; perché l'una è imagine d'
(spesso in senso arbitrario, a indicare appropriazione inde bita,
e chi 'l s'appropria e chi a lui s'oppone. m. villani,
tale fortezza, acciocché forse appropriando egli a sé questa costanza, già apertamente non
maestro] niuna mercatantia o guadagno ch'a te appropiassi. sacchetti, ii-84:
prestanza e per quel tempo che piace a chi ce le dà. michelangelo, 153-4
un sol s'appropria quel ch'è dato a tanti. tasso, i-291: non
tozzetti, 1-184: l'albero potato a buon'ora... non si