agitato ripetuta- mente; discusso, trattato a lungo, con insistenza. varchi,
abburattato tra due o più forze avverse a lui, e forse anco tra
stordito. pirandello, ii-230: seguita a prenderci in giro! ah, cara
abderita che tutto vende e difende a seconda del prezzo. = voce
strade con le parole d'euripide ascoltate a teatro ». abdicante (part.
imperatore. nievo, 718: egli ricade a lipsia; abdica all'impero di
figur. rinunciare (per lo più a una prerogativa dello spirito). fu
quella vita ch'egli si è ridotto a vivere. 3. tr.
altre [parole] che significassero meglio a che segno aveva... abdicato,
'consacrare ', forma alternante accanto a dicère): * non riconoscere, escludere
abdicazione. 2. rinuncia a esercitare o a valersi di un proprio
2. rinuncia a esercitare o a valersi di un proprio diritto.
, la troppo completa abdicazione della ragione a favore dell'autorità. manzini, 7-52:
, penetrante e imparziale, lo costringe a una continua abdicazione, vietandogli, col
, legnoso, ornamentale: con bei fiori a corimbi di vario colore, imbutiformi
amore, 342: e danza a suon di vento, / sanz'aver mai
trattato d'amore, 28-6: meglio posso a me donare abento / e riconoscer via
mmesca c'* 0 viento, / e a sti capille nfronte / nun fa truvà
sei quello che una volta s'andò a aberintare a parigi? idem, 19-388:
che una volta s'andò a aberintare a parigi? idem, 19-388: con la
: [le bestie] sono eternamente eguali a se stesse... senza pregiudizi
bacchetti, 10-84: mai venuto [a loro] in mente nemmeno 11 sospetto
termine astronomico, che mal si trasporta a significare la mancanza della ragione, la
cerchio bianco sul fondo nero, a parità di raggio, non è uguale a
a parità di raggio, non è uguale a un cerchio nero sili foglio bianco,
ab esperto, non v'esser diletto pari a quello del vedere un levriero, che
un levriero, che... disteso a corsa dietro una lepre...
stendersi come un manto di bronzo dietro a noi di sotto, d'intorno, fino
pascoli, 1246: noi mendichi intorno a un'abetaia / intera ci s'assetta
, / e si ride e si ciancia a quella gaia / fiammata. abéte (
orizzontali, digradanti verso la cima, a forma di piramide; con foglie brevi,
, 53-44: ramo di foglia verde a noi s'asconde / se non se in
n'è montata [della montagna] circa a tre miglia, si comincia a trovare
circa a tre miglia, si comincia a trovare le selve de'grandi abeti,
senza nocchi / da spander l'ale a borea in mezo tonde. soderini,
inferraiuolati sino al piede succedono gli alberi a macchioni, dritti, il tronco nudo
alberi di natale con i rami simmetrici a candelabro. borges e, 5-108:
tiene bene la colla ed è atto a ogni sorte di fabbrica e lavori.
l'abeto non va al fondo perché è a predominio aereo quant'è 'l dire perché
. verga, 3-88: si mise tranquillamente a temperare le penne, davanti alla tavola
, per ingannare il tempo. d'a nnunzio, v-1-682: dissotterriamo le casse
... feroce assalto / dare a gli abeti estrani, / e dell'altrui
mar gli abeti, / e primo corse a fendere / co'remi il seno a
a fendere / co'remi il seno a teti. d'annunzio, ii-858: per
: concludeasi che il palco dovesse reggersi a forza d'abetelle. carena, ii-342:
delle assi, con cui s'ha a fare il tavolato. d'annunzio,
corporee e incorporee sono prodotte da dio a similitudine dell'idea, la quale ab
effetto de la idea di loro ch'era a principio in quella. 0chino, 1-179
materia stessa niuno cominciamento ebbe, cioè a dire che ella è per sua propria
soffri che scagliata sia... / a ciò che fu ordinato abetemo / sì
: era stato chiamato [il silvani] a levar le piante delle selve della
le piante delle selve della falterona, ed a fare alcuni disegni delle abetìe, che
, i-791: i rami degli abeti sopra a me sono immobili nella calura. tanto
di questa impalcazione sarà fissata e ritta a perpendicolo un'abetina. abetino, sm
andrà bene. jovine, 2-72: a giugno [il grano] non aveva ancora
calvino, 1-45 3: come sta a soldi? -finora gli sono andate tutte bene
. passavanti, 85: come cominciò a dire li peccati, e l'arsione cominciò
li peccati, e l'arsione cominciò a scemare: e secondo che procedeva nella confessione
secondo che procedeva nella confessione, così a poco a poco il dolore, e 'l
procedeva nella confessione, così a poco a poco il dolore, e 'l colore nero
tu farai poi, non saranno scritti a tua dannazione, anzi se n'andranno
andasser pur tutti i malvagi, / come a quei colpi n'andò bertolagi. vasari
passa! magalotti, 7-1 io: pace a chi è andato, e salute a
a chi è andato, e salute a chi resta. giusti, ii-316: in
): e appresso, mandato questo a dire a ruberto, gl'impose che
e appresso, mandato questo a dire a ruberto, gl'impose che, quando
andare lo sparvieri, / ed attende a fuggir quel che gli ha drieto.
madre?... lasciami andare a saper quel ch'ella vuole. g.
ora. bruno, 88: lasciatemi andar a rendere certa risposta a misser bonifacio,
: lasciatemi andar a rendere certa risposta a misser bonifacio, ché son purtroppo dimorato
misser bonifacio, ché son purtroppo dimorato a sentir le tue ciancie. collodi, 16
16: [egli] si gettò a sedere per terra, lasciando andare un gran
così giu- gnesse egli testé nelle reni a calandrino! -e lasciato andare, gli
pione, / ch'io 'ncominciai a girar com'un paleo. bontem
, / ché conven ch'altri impare a le sue spese. boccaccio, 8-86:
lasciate andar, c'ho questa cosa a core, / rispose giove. g.
terra. -figur. cedere (a un sentimento, a una passione,
-figur. cedere (a un sentimento, a una passione, a una richiesta,
un sentimento, a una passione, a una richiesta, a una pressione morale)
una passione, a una richiesta, a una pressione morale). -assol:
qualche vantaggio, non mi lascerei punto andare a quella pigrizia, a quella svogliatezza,
lascerei punto andare a quella pigrizia, a quella svogliatezza, che gli anni e gli
la poverina si lasciava andar qualche volta a fantasticar sul suo avvenire. buzzati,
preferiva lasciarsi andare, non pensare più a niente, altrimenti un insopportabile rigurgito d'
ix-93: forse perché era ubbriaco, a metà del pranzo, si lasciò andare
si è pentito di essersi lasciato andare a delle confidenze. 15. andare e
: accesosi infatto / di lei oltre a misura, fe disegno / d'averla,
e non possendo star lì fermo [a grenoble], / (perché, gli
], / (perché, gli stava a lione, e andava / e venia
: arrivati che sono i mercanti russi a pechino, non hanno già la libertà di
fannosi rinchiudere in un caravanseray e guardare a vista. soffici, v-1-465: le
spostarsi convulso e ripetuto da un luogo a un altro. fagiuoli, 3-2-367:
bisogno di denaro dovevano andar malissimo a genio 'alla signora rimbaud. 16
vostri labri amabili e vermigli / narrino a me la via del camin retto;
... tu non mi lasci fare a te quel che io vorrei e che
per le chiese, chi sta sempre a i balconi. caro, i-229: questa
mattini / quasi pulcini / ne vanno a schiere. 0. rucellai, i-373:
in quel modo formate vennero; incominciaro a masticar le mascella, a volgersi il
; incominciaro a masticar le mascella, a volgersi il collo e piegarsi, a pigliar
a volgersi il collo e piegarsi, a pigliar le lor vie separate l'alimento
e l'aere giù per la gola, a andare i piedi, ad abbrancare e
i guanti canarini e fermandosi sulla riva a guardar pietosamente il barcaiuolo. -dobbiamo proprio
3-2: era la detta città partita a quartieri;... ma poi quando
si crebbe la città, si recò a sei sestora,... e disfatta
punto. 19. andare a finire. petrarca, 658: ma
: se e'ci va tanto tempo a conchiudere / gli altri tuoi parentadi,
il medico, ch'era presente, venne a dirgli che i paggi, dopo aver
di vestiario). 24. andare a genio, garbare, soddisfare. firenzuola
la mi par cosa strana, solamente a pensar di dire di diventar un altro
tutto l'anno. tommaseo-rigutini, 2725: a un potente, il quale s'ingegnasse
stanco morto e non mi andava di stare a sentire raul, che in questi casi
. convenire; accordarsi; essere adatto a fare una cosa; rispondere alle esigenze.
matassa scompigliata,... si provano a vedere se trovano un capo che vadia
va', fa'che noi abbiamo degli agli a cena; che dio ti dia il
, e non si fece mai la fiera a prato, ch'io non vi andassi
vo'dire più là, io sono stato a pisa e a livorno: o va'
, io sono stato a pisa e a livorno: o va'. grazzini, 4-129
partiti, / mille speranze da tenere a bada, / come dir « carte a
a bada, / come dir « carte a monte » e « carte e 'nviti
e « non vada », / stare a flusso, a primiera, e dire:
vada », / stare a flusso, a primiera, e dire: « a voi
, a primiera, e dire: « a voi ». 30. seguito
indica la funzione che il soggetto appresta a esercitare (andar soldato, andar parroco
son fatto tanto onore / applaudendomi tutti a viva voce / che spero presto andar
gozzano, 568: era andata sposa, a diciassette anni appena, a un ingegnere
sposa, a diciassette anni appena, a un ingegnere minerario. pavese, 4-149:
fatica, sì come colui che d'andare a piè non era uso. idem,
li occhi e da le chiome / quella a cui davi il nome / tu di
privata. fogazzaro, 5-12: andiamo a piedi, pasotti -gemeva la voce flebile
, pasotti -gemeva la voce flebile -andiamo a piedi! de amicis, i-828: da
magari andava scalzo. 32. unito a un agg. o a un part.
32. unito a un agg. o a un part.: essere, con
eguale. tasso, 6-77: poi mostra a dito ed onorata andresti / fra le
, che non si vorrebbero lasciar capire a un terzo, caso mai che la
, per verità, non poteva andar fallito a tali artisti. rovani, i-90:
di salire dalla contessa vecchia che andava soggetta a mali di nervi. de amicis,
un armadio. 33. unito a un part. pass.: dover essere
con insistenza. 34. unito a un gerundio: sottolinea la continuità e
, i-intr. (54): a me medesimo incresce andarmi tanto tra tante miserie
andavano cercando, quando dicevano: -infine a quando ci togli tu l'anima?
più rivolgendo tra questi esempii, che a voi tutti sono notissimi. firenzuola, 291
capo e, senza l'andarvene io più a lungo rimettendo innanzi ad una ad una
ve n'essere una soverchia, né quanto a lei, né quanto al modo della
di che il suo dissipamento dovea tornare a chi mancava di pane e di camiscia.
le bestie, e, come avvezza a somiglianti doni, mise loro le mani addosso
, iv-1-5: le stanze andavansi empiendo a poco a poco del profumo ch'esalavan
iv-1-5: le stanze andavansi empiendo a poco a poco del profumo ch'esalavan ne'vasi
seguito da avverbi o preposizioni. -andare a, come, da, in: vestire
. per la quale umiltà egli pervenne a grande perfezione di virtù. salvetti,
da gesuita o teatino. -andare a fare, a dire, a pensare:
teatino. -andare a fare, a dire, a pensare: indica meraviglia
-andare a fare, a dire, a pensare: indica meraviglia, non disgiunta
. segneri, ii-53: o andate a dar loro fede. manzoni, pr
chi sa cosa nasce! che s'andassero a immaginare che sia venuto io a fare
andassero a immaginare che sia venuto io a fare il missionario! povero me! mi
martirizzano. palazzeschi, 4-160: andarsi a mettere con quello zoticone ignorante,.
con la parola. -andare a o per una persona, una cosa:
: ora si riposa. andate pur a scusarlo, ché io vo per il medico
p. della valle, 1-79: avviene a loro in quella maniera che anche a
a loro in quella maniera che anche a noi, che molte cose son peccato
cose son peccato, come l'andare a meretrici, ma pur si tolerano e
umidità, con la scusa di andare a tartufi, [i ladri] / entran
giorno in mezzo agli oleandri, andavano a funghi nel bosco. -ant.
nel bosco. -ant. andare a una cosa: rivolgere a essa il
-ant. andare a una cosa: rivolgere a essa il pensiero, il discorso.
possono andare ad altro. -andare a (seguito da un infinito): con
sollazzi, sarà ben fatto l'andarsi a dormire. idem, dee., 2-1
131): per mia disavventura andai a vedere questo corpo santo, dove io
ii-32: fatto questo, ciascun vanne a dormire. machiavelli, 636: e'bisogna
tu ti affatichi, che tu vadia a pregare gli amici del vecchio, e che
stia. idem, 699: io anderò a trovare el dottore. ariosto, 25-52
la notte (amore è duce) / a ritrovar la bella fiordispina. aretino,
aretino, ii-13: voglio che andiamo a vedere con che fronte egli comparisse a sposarla
a vedere con che fronte egli comparisse a sposarla. marino, v-51: a
a sposarla. marino, v-51: a bertoldo tedesco iddio il perdoni / che andò
tedesco iddio il perdoni / che andò a ritrovar l'artiglieria. collodi, 32:
artiglieria. collodi, 32: oggi anderò a sentire i pifferi, e domani a
a sentire i pifferi, e domani a scuola: per andare a scuola c'è
, e domani a scuola: per andare a scuola c'è sempre tempo. fogazzaro
sempre tempo. fogazzaro, 4-25: andai a sedermi fuori, nel buio. nieri
. nieri, 242: per appunto andavamo a desinare ora. idem, 426:
426: chi avrà sete se l'anderà a cavare. panzini, i-200: io
. panzini, i-200: io anderei a vivere con lui a roma.
i-200: io anderei a vivere con lui a roma. -andare a (seguito
con lui a roma. -andare a (seguito da un infinito): stare
quando si dice: * vado a dirvelo ', invece di * ora ve
per dir- velo *; * vado a farlo ', invece di * ora lo
il dire: 'la predica va a cominciare *. rigatini-cappuccini, 12: *
*. rigatini-cappuccini, 12: * vo a fare, a dire ', ecc
, 12: * vo a fare, a dire ', ecc. denotando azione
alla formula del giuramento che ora vado a leggervi ', suol dire il giudice
leggo *. panzini, iv-24: andare a, non nel senso materiale di muoversi
nel senso materiale di muoversi, come vado a vestirmi, ma nel senso di essere
: nel terzo [giorno] andò ciascuno a provvedere / che la pubblica pace andasse
vita è come una montagna e fino a un certo punto si sale e poi si
punto si sale e poi si comincia a scendere. g. bassani, 1-153:
; oh no di sicuro. già a questo modo non si va più avanti.
. -andare con qualcuno, dietro a qualcuno: seguirlo, imitarlo.
seguirlo, imitarlo. -andare dietro a qualche cosa: perseguirla, esserle attaccato
non istà bene l'andare ornai dietro a queste cose, cioè a ragionar di
andare ornai dietro a queste cose, cioè a ragionar di donne o a compiacer loro
, cioè a ragionar di donne o a compiacer loro. caro, 2-3-278: ed
non mi apporta però meraviglia, che a tanti scrittori questa verità sia stata incognita,
nieri, 224: non che non avesse a prender moglie, anzi l'avrebbero avuto
ma con quella lì non ci aveva a andare. assolutamente non ci doveva andare.
: mi vien voglia di andar dietro a questo vecchio rimbambito e dargli una coltellata,
e dargli una coltellata, insegnandogli a persuadermi di torre quella, ch'egli refu-
il lume, e si mise lesta lesta a apparecchiare ogni cosa per la cena,
che con codeste tue scapataggini andrai incontro a gravi dispiaceri -andare innanzi a una
incontro a gravi dispiaceri -andare innanzi a una persona: affrontarla. caro,
scaglia. -andare intorno, a torno, da torno, in giro:
sat., 3-55: chi vuole andare a tomo, a tomo vada: /
: chi vuole andare a tomo, a tomo vada: / veda inghilterra, ongheria
ongheria, francia e spagna; / a me piace abitar la mia contrada. verga
che andava tutto il giorno in giro a piedi scalzi, a far la spia.
giorno in giro a piedi scalzi, a far la spia. idem, 3-29:
figliuoli. de amicis, i-829: a sentirlo, andava in giro tutta la notte
col marchese in amistà congiunto, che a chiunque voleva dal signor grazia alcuna,
fusse stato la tua, ti mettesti a servirgli per pecoraro. dottori, 1-333 *
: quando niuno artefice ovvero mercatante andava a partito, si diceva,...
s'egli andava per laniuolo: vadia a fare i panni; s'egli andava per
egli andava per ispe- ziale: vadia a pestare il pepe. -andare per una
che su andar ti fia leggiero / com'a seconda giù andar per nave, /
s'i'non erro, / grande a natura, a me sommo diletto / ma
erro, / grande a natura, a me sommo diletto / ma che ven tardo
grazia / andian via; nastasìa, a rivederci. 36. locuz. -ant
36. locuz. -ant. andare a babboriveggoli: morire (v. babboriveggoli
in questo mondo, e di scalmanarsi a vanvera, corre risico di perdere la
importa di andarsene prima del suo tempo a babboriveggoli. -andare a buda:
suo tempo a babboriveggoli. -andare a buda: morire. lippi, 5-13
: per far sì che baldon dia volta a dreto, / ed anche, se
, se si può, ch'ei vada a buda. note al malmantile, 5-13
note al malmantile, 5-13: vada a buda, vada via per non tornar più
, dicendosi 11 tale è andato a buda, s'intende è andato via per
, ovvero è morto. -andare a canossa: sottomettersi; fare atto di
ritrattazione. panzini, iv-24: andare a canossa. tornare all'ovile, ritrattarsi
, al castello di canossa, sottomettendosi a gregorio vii (1077).
1077). -ant. andare a carpi e a borselli: fare il
-ant. andare a carpi e a borselli: fare il borsaiolo.
lippi, 3-67: che il giorno vanne a carpi ed a borselli, / e
: che il giorno vanne a carpi ed a borselli, / e la notte al
. note al malmantile, 3-67: a ndare a carpi ed a borselli. carpi
al malmantile, 3-67: a ndare a carpi ed a borselli. carpi è un
3-67: a ndare a carpi ed a borselli. carpi è un principato in
si ruba. -ant. andare a chiasso: andare in malora, andare
quanti letterati furon mai. -andare a fagiolo: piacere assai, andare a
-andare a fagiolo: piacere assai, andare a genio, soddisfare pienamente. pananti
/ e pianto chi mi va poco a fagiolo. -andare a finire:
va poco a fagiolo. -andare a finire: concludersi. verga, 4-319
su questo argomento con canali, e andò a finire a pugni. loria, 1-42
argomento con canali, e andò a finire a pugni. loria, 1-42: no
. loria, 1-42: no, a quei due là non si poteva dire come
andavano a finire i poveri morti dell'ospedale. moravia
xi-302: vorrete adesso forse sapere come andò a finire questo amore così forte?
così forte? -ant. andare a fuligno: essere impiccato. note al
noi ancora diciamo... andare a fuligno, cioè a fune e legno,
.. andare a fuligno, cioè a fune e legno, dar de'calci al
impiccato. -ant. andare a girone: dar nelle girelle, fare
ei si cuoce, e perché ei va a girone, / la favola divien dell'
note al malmantile, 7-1: va a girone. uomo che gira, intendiamo pazzo
girone, che è un villaggio vicino a firenze, copertamente intendiamo uno, che fa
pazzie. -ant. andare a legnaia: essere bastonato. lippi,
non lo crede, s'ei non va a legnaia. note al malmantile, 6-94
malmantile, 6-94: s'ei non va a legnaia, cioè se egli non è
bastonato. legnaia è un borghetto vicino a firenze; ed il nome di legnaia ci
legnate o bastonate. -andare a letto: v. letto. -ant
v. letto. -ant. andare a lodi: lodare eccessivamente; adulare.
pio diceva, che ognuno andava volentieri a piacenza ed a lodi, ma a verona
che ognuno andava volentieri a piacenza ed a lodi, ma a verona non vi andava
volentieri a piacenza ed a lodi, ma a verona non vi andava persona.
persona. -ant. andare a maravalle: morire. g. m
, 1-2-420: e così ce n'andiamo a maravalle / presto presto. -andare
in saper furono oppressi / perché nessuno a paragon gli andassi. -andare (
andassi. -andare (mandare) a patrasso: andare (mandare) in
in questo mondo, e di scalmanarsi a vanvera, corre rischio di perder la
, di andarsene prima del suo tempo a babboriveggoli, o come dice il vecchio
o come dice il vecchio proverbio, a patrasso. note al malmantile, 378:
al malmantile, 378: è andato a patrasso, scherzo sulla città di acaia,
, iv-498: patrasso { andare o mandare a). vale familiarmente morire, o
. cfr. il modo toscano, andare a babboriveggoli, cioè a rivedere il babbo
toscano, andare a babboriveggoli, cioè a rivedere il babbo. -ant.
il babbo. -ant. andare a piacenza: adulare. bellincioni, 1-44
adulare. bellincioni, 1-44: lodovico a piacenza andar non vole, / perché
in vece d'adulare... andare a piacenza, ovvero alla piacentina.
ovvero alla piacentina. -andare a picco, a fondo: affondare. -per
piacentina. -andare a picco, a fondo: affondare. -per estens.
aperto mondo: e mentre di talune va a fondo con un continuo lavoro di riscavamento
... gli resta un'immagine che a mano a mano il tempo scolora.
. gli resta un'immagine che a mano a mano il tempo scolora.
scolora. -ant. andare a porta inferi: morire. g.
? -ewi, so dire, e a bisogno; / la nostra sposa ne va
bisogno; / la nostra sposa ne va a porta inferi / per le poste.
per le poste. -ant. andare a roma per mugello: scegliere la via
nel suo cervello, / che s'a quel luogo a bambera s'invia, /
, / che s'a quel luogo a bambera s'invia, / potrebbe andare a
a bambera s'invia, / potrebbe andare a roma per mugello, / perch'ei
dov'ei si sia. -andare a roma senza vedere il papa: fallire,
scopo. panzini, iv-25: andare a roma senza vedere il papa: non
di vedere il papa! -andare a rotoli: andare in rovina (v.
non è possibile che io lasci andare a rotoli ogni cosa. -andare a
a rotoli ogni cosa. -andare a ruba: v. ruba. -ant
v. ruba. -ant. andare a scesi: morire. lippi, 4-8
: forte gridando: oimè ch'io vado a scesi, / pel mal che viene
4-8: quando diciamo il tale è andato a scesi, intendiamo è morto; sebbene
intendere morire. -ant. andare a scio: morire. note al malmantile
qua, dicendosi il tale è andato a buda, s'intende è andato via,
la medesima cagione. il tale è andato a scio, è andato a patrasso.
è andato a scio, è andato a patrasso. -andare a sparviere:
andato a patrasso. -andare a sparviere: cacciare con lo sparviere,
il marchese... molto di andare a sparviere si dilettava, e aveva nella
bracchi e altri animali. -andare a tutta benzina, a tutta birra: v
. -andare a tutta benzina, a tutta birra: v. benzina e
. benzina e birra. -andare a vapore: in fretta. panzini,
fretta. panzini, iv-25: andare a vapore: andare in gran fretta,
tolta manifestamente dal rapido moto delle macchine a vapore. nel * 900 si dovrebbe dire
nel * 900 si dovrebbe dire: andare a motore. -ant. andare
motore. -ant. andare a verona: dire la verità. bisticci
pio diceva, che ognuno andava volentieri a piacenza ed a lodi, ma a verona
che ognuno andava volentieri a piacenza ed a lodi, ma a verona non vi andava
volentieri a piacenza ed a lodi, ma a verona non vi andava persona.
persona. -ant. andare a vignone: andare a cogliere uva nella
-ant. andare a vignone: andare a cogliere uva nella vigna altrui.
1-55: che parte per la via vanno a vignone, / e parte fanno un
, / e parte fanno un sonno a piè d'un fico. note al malmantile
note al malmantile, 1-55: andare a vignone, andar nelle vigne altrui a córre
andare a vignone, andar nelle vigne altrui a córre l'uva; e si dice
cura delle malattie [crusca]: a coloro che commettono cotali disordini, per lo
aveduta, che la si sia rimessa a questo modo alla sorte d'una cosa,
l'onore, la roba e le carni a un tratto. g. m.
. fra giordano [crusca]: a chi commette così gran misfatto, ne
scordarmi di una cosa che mi stava a cuore al disopra di tutte le altre?
-andare in una cosa: essere utilizzato a beneficio di essa. vasari,
andò in detta chiesa. -andare a scuola, all * università: frequentarla,
: ben si vede che mai andaste a scola. manzoni, pr. sp.
.! slataper, 1-71: noi andiamo a scuola con il pacco di libri al
otti,... si parve a sergio papa quarto... che lo
ne va tutta in foglie. -andare a genio, a grado, a verso:
in foglie. -andare a genio, a grado, a verso: piacere,
-andare a genio, a grado, a verso: piacere, garbare; rispondere
una falsa libertà di amare chi vada a genio. redi, 16-1-193: gli antichi
cosa, che più loro fosse andata a grado. algarotti, 2-150: avete compreso
, e pareva non vi andasse gran fatto a verso. baretti, i-94: costui
giornale qualcosa, che non m'andava a verso troppo. idem, i-207: non
so se questa mia metafisica v'anderà a grado; pure vi voglio dir sempre
esame del genere umano m'ha indotto a pensare. tommaseo-rigutini, 2725: certe
, col suono medesimo, vanno più a genio che certe altre. soffici, v-1-166
perpetuo bisogno di denaro dovevano andare malissimo a genio alla signora rimbaud. -andare
genio alla signora rimbaud. -andare a male: guastarsi, corrompersi, inacidirsi
: le robbe anche del veneziano andarono a male, o prese pur da lui,
loro da quei ladroni. -andare a mimmi: a spasso. carena,
quei ladroni. -andare a mimmi: a spasso. carena, i-109: andare
spasso. carena, i-109: andare a mimmi, dicono i bambini per andare
bambini per andare o esser portati attorno a diporto, quasi dicessero per vedere altri
altri mimmi o bambini. -andare a carte quarantotto: andare in rovina.
quarantotto: andare in rovina. -andare a monte: interrompere il gioco per non
, / poi che sono scartati andare a monte. a. f. doni,
che sono scartati andare a monte. a. f. doni, 3-3: la
come dire la tua opera, andrà a monte come molte altre che si muoiono in
/ che le nozze di landò andranno a monte. viani, 14-405: nacque
.., ma il progetto andò a monte per ragioni di economia e di
e di prudenza. -andare a nanna: a dormire. -andare a
prudenza. -andare a nanna: a dormire. -andare a nascondersi: sparire
a nanna: a dormire. -andare a nascondersi: sparire, non farsi più
scherzo? -vanne, va'! vatti a nascondi! -andare a nozze:
! vatti a nascondi! -andare a nozze: partecipare alla festa di nozze
, prender parte con entusiamo e dedizione a un'impresa. savonarola, iv-247:
andando alla battaglia come se avessino andare a nozze. ochino, 213: credono ch'
ch'el farsi monaca sia un andare a nozze; non hanno anco esperimentati li
, e ci sarebbe parso d'andare a nozze. -andarsi a posare:
d'andare a nozze. -andarsi a posare: riposarsi. carena, i-248
riposarsi. carena, i-248: andarsi a posare, talora lo stesso che andare
posare, talora lo stesso che andare a letto. più comunemente dicesi di quel riposo
giorno, nella calda stagione, altri va a prendere sul canapè o suda poltrona.
canapè o suda poltrona. -andare a sangue: andare a genio, essere di
. -andare a sangue: andare a genio, essere di proprio gusto (
non mi piacesse e non m'andasse a sangue e non mi paresse bella, che
par tanto dabbene, e mi va tanto a sangue! b. davanzali,
davanzali, i-358: sofonio tigellino, andatoli a sangue per le sporche infamie sue antiche
mio, dirò: quel giovane mi va a sangue. -ant. andare a sangue
va a sangue. -ant. andare a sangue; essere devastato, essere messo
sangue; essere devastato, essere messo a ferro e fuoco. berni, 7-46
: che quella infelice terra vada / a sangue a sacco a fuoco a fil di
quella infelice terra vada / a sangue a sacco a fuoco a fil di spada.
terra vada / a sangue a sacco a fuoco a fil di spada.
/ a sangue a sacco a fuoco a fil di spada. -andare a
a fil di spada. -andare a terra: cadere nel vuoto, nell'indifferenza
: la proposta del malonet era andata a terra. -andare a vuoto:
andata a terra. -andare a vuoto: fallire, riuscire vano, mancare
., 18 (312): intorno a renzo, il messo non seppe dir
erano andate [le ricerche] tutte a voto, e si sapeva di certo che
andar ti sia leggiero, / come a seconda giù l'andar per nave. boccaccio
lui puoi sostenere, se esso a fare a te quello che tu ad esso
sostenere, se esso a fare a te quello che tu ad esso dovresti fare
con dio, / in luogo che, a volerlo ritrovare, / la carta vi
addio, andate con dio, andate a buon viaggio. -figur. andare con
. giusti, iii-154: ci mettiamo a gridare che carlo alberto va coi piedi
seduto tranquillamente in fondo al fossato, cantava a più non posso, con la testa
-andare di buone gambe: camminare a veloce andatura. - al figur.
cosa volentieri. machiavelli, 697: a dirti il vero, io non ci vo
sera due sue figliuole che erano maritate a monpulieri, e l'una avea auti
ragionando... disse la contessa a quella de'quatro: -e come vi sta
male in peggio - la contessa si volse a quella de'cinque: -e a
a quella de'cinque: -e a voi come sta de'cinque? -rispose:
andare di male in peggio, ed a le sue fierissime passioni non ritrovando conforto
pari. giusti, i-211: tiro a ingrassare, fratello, tiro a rifarmi
: tiro a ingrassare, fratello, tiro a rifarmi di quel tanto che se n'
andato nei cinque mesi che ho passati a firenze. la tasca va di pari passo
.. -andare di traverso (o a traverso): rimanere nella strozza.
carena, i-405: andar di traverso, a traverso, dicesi del deviare che fa
troncogli il capo, ch'andò in aria a spasso. -andare in bestia
logorio delle dinastie intellettuali. m'attaccherò a quello e mi salverò, mentre loro andranno
, 16-iv-267: feci inghiottire un'altra gocciola a un cappone, e passato il termine
licenziare le tre carrozze che stavano apparecchiate a calais per noi, e così tutta
non scrivere così, che tutti intenderebbero a prima giunta? panzini, iv-25:
di tipo corrente, vanno in mano a lettori d'ogni sorta. -ant.
magoga, ed intendono egli è andato a casa maladetta. -andare in pace
deve andare in pace, ideste in purgatorio a pregar dio per i vivi.
segreti, che non si vorrebbero lasciar capire a un terzo, caso mai che la
contro natura. berni, 285: a quella bestiaccia d'empedocle, che andava
grazzini, 4-78: vi dovereste vergognare a dar briga a una povera vecchicciuola:
: vi dovereste vergognare a dar briga a una povera vecchicciuola: andate pe'fatti vostri
per uno 0 più anni: essere vicino a compierli; avvicinarsi a una età.
: essere vicino a compierli; avvicinarsi a una età. ariosto, 16-10:
volterra, che dovessino rendere i danari a benevenuto. sassetti, 162: la
-andremo sotto tutti quanti. chiameranno te a vent'anni e me a quaranta.
. chiameranno te a vent'anni e me a quaranta. -andar su doglia
con i piedi doloranti, far fatica a camminare. carena, i-24: andar
andar su doglia, dicesi del camminare a stento, e con dolore, per istrettezza
. giambullari, 1-2-31: per istar qui a dir l'andò la stette, /
l'andò o la stette. -va a impiccarti: imprecazione. g. m
. m. cecchi, 5-36: vatti a impicca; i'non vidi mai il
suo cortigiano, che non si vuole obbligare a scriver toscanamente, ma lombardo. -vada
faranno piacer morti. e tutto starà a darle ad intendere che è brodo di
di andare, che peraltro è verbo comune a tutte le lingue romanze (e in
, l'allontanarsi (e si riferisce sia a persone, sia ad animali, sia
andar soave e 'l calzar assettato gli reduce a bella forma. dante, vita nuova
di buono andare di galoppo, si ridusse a serra- valle. i. alighieri,
. boccaccio, 1-27: essi discendono a noi, ché voi vedete che essi
donne] allo andare, ché vanno a capo alto. leonardo, 2-238: lo
: lo andare defl'omo è sempre a uso dell'universale andare delli animali di quattro
movono i loro piedi in croce, a uso del trotto del cavallo, così tomo
andar grave. aretino, ii-70: a la fè buona che ogni persona crederebbe che
crederebbe che tu fossi una fanciulla, a l'aria, a le parole, a
una fanciulla, a l'aria, a le parole, a i modi ed a
a l'aria, a le parole, a i modi ed a l'andare.
a le parole, a i modi ed a l'andare. caro, 1-648:
si distese / infino a'piè, ch'a l'andar anco, e dea /
fan tutti gli altri animali, / a piè, e a passi camminare, /
animali, / a piè, e a passi camminare, / ma qual soglion le
soglion le macchine teatrali, / che a forza di carrucole, e di girelle
tanto che può vivere, se non a forza di moderazione, di saviezza,
case di pietre e calcina, quasi tutte a un andare con le strade dritte e
panni e delle arie che e'diede a quelle figure. f. buonarroti, 1-125
in voi sperando persevera, non può perire a lungo andare. idem, dee.
, 2-7 (195): avvisandosi che a lungo andare o per forza o per
per forza o per amore le converrebbe venire a dovere i piaceri di pericon fare,
1-73: certo sono, che egli a brieve andare non solamente amore averà alla vita
i-346: queste cose fecero e nominarono a lungo andare. g. m. cecchi
una volta; ma io so, che a lungo andare / voi ne farete più
i disagi e da la fame indótti / a darvi vinti a lungo andar sarete.
la fame indótti / a darvi vinti a lungo andar sarete. idem, aminta,
schermo: / ma che potuto avrebbe a lungo andare? bracciolini, iii-260: ogn'
? bracciolini, iii-260: ogn'altro verde a breve andar s'imbianca. segneri,
: tale... conviene che a lungo andare sia l'esito di coloro.
in terra al lungo andar nessuno / resta a colui che della terra è schivo.
alla cosa, risalta, e stanca a brevissimo andare. idem, ii-781: la
: la loro conversazione... a lungo andare, è veramente molto difficile
e dispiacevole. nievo, 637: a lungo andare peraltro l'estro poetico svaporava
. panzini, i-462: l'esperienza a lungo andare finisce col non riuscire più
l'idea di una festa banale, che a lungo andare rattristava e disgustava. soffici
perse in tentativi pittorici anacronistici, interessanti a prima vista, ma stucchevoli a lungo
interessanti a prima vista, ma stucchevoli a lungo andare, e talvolta anche odiosi.
, 4-33: uno si sente compromesso, a lungo andare. dessi, 6-13:
lungo andare. dessi, 6-13: a lungo andare sarebbe stato chiaro per tutti
ma del notomista favello), pasteggiando a tutt'andare co'gli esofagi,
. salvini, iv-1-252: come fanno a tutto andare alcuni mercanti nelle loro lettere
goldoni, iii-214: suo marito fa contrabbandi a tutt'andare, e dicesi che voi
fece festa... e brindisi a tutto andare. fogazzaro, 2-12: gli
facendo inchini profondi e stropicciandosi le mani a tutt'andare. -per, con
con vandar del tempo, degli anni: a mano a mano che il tempo passa
tempo, degli anni: a mano a mano che il tempo passa. c
età! sempre, parlando, / ritorno a voi; che per andar di tempo
, che i filosofi e gli scienziati usano a procurare la propria gloria, coll'andare
il ciel n'abbia altra equale / a te, che vinci titan luminante /
naturale. -di pieno andare: a tutto corso. livio volgar [crusca
-di queir andare: all'incirca, a somiglianza. crescenzi volgar., 6-3
in guisa, secondo la maniera, a somiglianza. redi, 16-i-152: se
inanti, / egli di tome la difesa a torto; / né molto potrà andar
sia morto. leopardi, 15-30: a desiar colei / che d'ogni affanno il
spiano non livellato al fondo, né a mezz'acqua del lago. galileo, 4-3-309
,... e poi tutto a un tratto prendon l'andare, e via
resta che veder più di questo mezzo mondo a oriente. = deriv. da
, 164: vada in grecia quale a voi parrà che soficiente sia, ma
soficiente sia, ma nel mio dire a postutto niego l'andata di paris, perché
, i-217: se questa sua andata [a parigi] sarà con suo utile ed
, e tornato con essi il ruggieri a macao, vi cominciò tosto a raccogliere
ruggieri a macao, vi cominciò tosto a raccogliere i frutti di quella sua prima andata
prima andata. magalotti, 9-2-84: a questo rispondono i miei accusatori, che
miei accusatori, che quando ciò basti a scusar il ritorno, non basta a scusar
basti a scusar il ritorno, non basta a scusar l'andata. panzini, iii-288
dopo alquanti giorni di quella nostra andata a bertinoro. 2. l'allontanarsi da
occulta fosse, con un suo famigliare montato a cavallo, senza ristare colà pervenne dove
distornar la tua fatale andata. -contrapposto a ritorno. -biglietto di andata e ritorno
l'andata alla donna ogni volta che a salabaetto era in piacere. 5
andata: prima fase di un campionato a squadre nel corso della quale le squadre
è recato in un dato luogo, a fare una data cosa; partito,
davanzati, i-67: riferirono gli andati a riconoscere, aver sentito d'appresso grande
animo crudele e basso, che si fece a vedere ed a mirare quelle sanguinose reliquie
basso, che si fece a vedere ed a mirare quelle sanguinose reliquie palpitanti ancora per
, / fa ella il mondo lieto a me lasciare / per congiugnermi a'nostri primi
nelle guerre andate / e per fierezza a totila fu noto. lubrano, iii-414:
? ove ti ascondi / se puoi perire a un alito di fato? / dei
carducci, 5: quel timoteo che a gli anni andati / in chiesa l'organo
anni andati / in chiesa l'organo sonava a i frati. idem, 660:
dio! deve averlo ferito mortalmente, a giudicare dal ferraiuolo... io
. bell'e andato! -andato a male, in malora: guasto, rovinato
era una giovane di famiglia forestiera andata a male. pavese, 1-11: alla
carcere sarebbe duro assai. -andato a vuoto: riuscito vano, fallito, mancato
., 27 (470): sapeva a un bisogno citare le più celebri predizioni
ed eruditamente sopra altre celebri predizioni andate a vóto.
cammina. compagni, 3-8: stavansi a cavallo, e davano impedimento per lo
di luoghi, dove si perde tempo a diletto. 2. andatóre di
di paone, / che va come ladrone a imbolare. detto d'amore,
moltissimo. verga, i-160: e a poco a poco andava accostandosi coll'andatura
. verga, i-160: e a poco a poco andava accostandosi coll'andatura guardinga del
passo, onde viene una scioltezza saltellante a tutta la persona. de marchi, 330
andatura. vivanti, 7-92: non tardò a riconoscere la nota figura snella e l'
da credere che con le vesti fino a terra la donna ritroverà naturalmente un'andatura
prò e valorosi e possenti: e venivano a sì gran forza e andatura, che
conti, 1-537: era appena arrivato a correr sul ponte che già il bianco
andatura, la lancetta del tachimetro salì a cento, centoventi chilometri. 3
quella al passo (compie da 6 a 7 km all'ora). -andatura svelta
muli... se ne vanno a capo basso, sempre della medesima andatura.
andatura di chi camminasse sopra una scala a pioli stesa per terra. palazzeschi, 4-81
nuovo venne ad alterare il ritmo e a spostare il corso di questa regolare andatura.
chiaro..., / il tenne a casa una gran cacaiola.
quando è andazzo che non si fa ragione a persona; e così quando è andazzo
balordaggine. settembrini, 1-15: avete a sapere che a quegli anni la bacchettoneria
settembrini, 1-15: avete a sapere che a quegli anni la bacchettoneria era un andazzo
1-76: se porta l'andazzo chiome bionde a tinta bionda dà mano, e se
bionda dà mano, e se nere a nera. bocchelli, 9-49: gusto,
dalla prevalenza di feldspato sodico-calcico, associato a orneblenda, augite o biotite (e
, augite o biotite (e anche a quarzo, magnetite, ecc.).
con questo andirivieni continuo! bisogna decidersi a stare in un posto qualunque, ma stabilmente
un posto qualunque, ma stabilmente, a casa propria, coi figli, come tutti
.. le cui gru stridevano tirando a bordo balle e bauli, e per le
: un andirivieni di gente che arriva a gruppi per rinfrescarsi e rinfrancarsi e torna
mille andirivieni, e andavano di nuovo a battere il capo in mano di chi gli
andirivieni della grotta tenebrosa: anderò io a prender... l'acqua. nievo
: quell'eroismo della pisana di venirmi a trovare a traverso gli andirivieni di quella
eroismo della pisana di venirmi a trovare a traverso gli andirivieni di quella buia casaccia
venne fatto di concludere e di stipulare a guisa di trattato i capitoli. verga,
degli uomini. machiavelli, 535: a cui il gonfaloniere si fece incontro, e
dicesi anche da'toscani androne quell'andito a terreno, per lo quale dall'uscio
era buio e dovè salire le scale a tastoni. baldini, 4-103: quartieri così
, come condttus da condo); a meno che non si debba riconnettere ad amhttus
onde il filo, benché accavalciato costantemente a un solo gancetto, si distribuisce uniformemente
valico [nel setificio], giunto a codesto règolo che il ródano fa muovere
da cui si distingue per le foglie a margine intero: detto comunemente corbezzolo della
landino [plinio], 25-13: a questo [all'aizoo] è simile
.). disus. vestaglia a strascico (secondo la moda femminile del
); scendiletto. g. a. papini, 9: e questa [
non che questo è chiuso e serrato, a differenza di quel vestimento che veste da
un taffetà color di paglia graziosamente ricamato a fioretti d'argento, e la
: nome femm. francese di vestaglia a larghe maniche, in uso nel secolo xviii
corso e al lotto, / andrienne a gabinetto, / andrienne a mensa e a
/ andrienne a gabinetto, / andrienne a mensa e a letto '».
a gabinetto, / andrienne a mensa e a letto '». andriòlo,
sm. tendenza o pretesa della donna a mascolinizzarsi. = voce dotta,
passa per una taglia fermata in cima a un albero a pennone. falconi,
una taglia fermata in cima a un albero a pennone. falconi, 1-9: quando
.. è quadrato, e simile a gran dadi. credono che sia chiamato così
andròdama: nome che gli antichi davano a quella specie di pietra conosciuta da'moderni
nome... dice che tira a sé l'argento, il rame, il
, dal gr. dv8po8dt [i. a <; -avròc, 'che doma
platone nel convito, maschio e femmina a un tempo, che, per punizione,
zeus divise in due metà, destinate a desiderarsi e a ricercarsi affannosamente.
in due metà, destinate a desiderarsi e a ricercarsi affannosamente. imbriani, 2-123
celeste impero; la virile è schiava a cacuele sul lago tanganica. d'annunzio,
e andò di là nello studio a guardare la sua androgina naiade che
che meritavano di formare un genere a parte; e perché piante sì belle
, 9-1-77: questo però non è nulla a petto a quella marchiana del mutamento di
: questo però non è nulla a petto a quella marchiana del mutamento di luogo,
si può specchiare e fa quasi soggezione a sputarci sopra. pirandello, 5-28: un
, cupo, rintronante: lo sportello a destra del portone s'aprì. ojetti,
, i-217: si metteva in ginocchio a mostrarvi con le sue mani come s'
palladio volgar., 4-11: e altri a lato a'covili delle talpe fanno molte
sala, o stanza abbastanza vasta destinata a vari usi (ricevimento di ospiti, trattazione
scrittori per significare una sala di mezzo a uso di ricever forestieri e trattar negozi
di ricever forestieri e trattar negozi, a distinzione delle gran sale, le quali essi
un mondo irreale, fatto di assurde pareti a piastrelle sterilizzate, di gelidi androni mortuari
cfr. festo, 118: « a ndron locus domicilii appella tur angustior longitudine
quo viri plurimi morabantur, ut gynaeceum a mulieribus ». andropògo (andropogóne
oocxos 'scudo '): a designare ima specie di pianta marina.
cima, pennute come d'uccelli, intorno a le quali sono certi fioretti di color
stanno per sé e non in riferimento a qualcosa di superiore. idem, ii-9-122:
compilato per via di aneddoti; ispirato a curiosità spicciola, a fatti staccati e
aneddoti; ispirato a curiosità spicciola, a fatti staccati e provvisori. b
storie cosiddette aneddotiche, che somigliano ora a romanzi polizieschi ora a novelle erotiche.
che somigliano ora a romanzi polizieschi ora a novelle erotiche. idem, ii-9-120:
dell'aneddotismo verso una o altra persona a cui... si rechi torto.
, poco noto, curioso (che serve a rivelare il carattere tipico d'un personaggio
ii-137: non ci brigheremo noi ora a trar fuori dalla narrazione del presente viaggio
inedita, cioè non divulgata, non nota a chi si racconta, potrebbe anco dirsi
. settembrini, 1-219: corse anelante a la reggia a narrare ogni cosa e subito
1-219: corse anelante a la reggia a narrare ogni cosa e subito escono soldati
narrare ogni cosa e subito escono soldati a cavallo. carducci, 460: oh dolce
de gli amanti. idem, 991: a poppa di febbre anelante / sta il
. idem, 9-90: uom ch'anelante a vani acquisti aspira / e 'n cose
lunghe contese / dei re tutti anelanti a farle oltraggio. carducci, 672: e
indistinti amori / e di vite anelanti a mille a mille / per ogni istante.
/ e di vite anelanti a mille a mille / per ogni istante. d'annunzio
storicizzante. papini, 27-1229: insieme a quel groviglio di mali era in me,
quel groviglio di mali era in me, a momenti, anche più forte, una
so s'io dica da lui a cagione del grande scapito di forze
signor oblia; / giace disteso, ed a l'intema arsura, / sempre anelando
/ senza saper che, dove / a l'alta mia tempesta / ritrovar spero il
asta altero, un'altra volta / a vittoria anelando, s'azzuffaro. grosso,
mio fanciullo estinto / solingo pellegrin poggia a le sfere, / e le glorie anelando
, giusta la mia debole possa, anelato a ciò, avrei dato segno di volere
marchetti, 2-380: dimmi ond'è ch'a chiunque alcuna orrenda / sceleraggin commette,
28: anelare: ripugna di dare a questo verso il quarto caso; e piuttosto
. carducci, 410: e, quando a i freschi venti / di su l'
aride carte anelerà / l'anima stanca, a voi, poggi fiorenti, / balze
fiorenti, / balze austere e felici, a voi verrà. idem, 838:
. idem, 838: in faccia a noi fumando / ed anelando nuove industrie in
terminerà mai; e il nostro anelare a qualcosa di superiore non è vano.
vano. deledda, ii-35: egli anelava a qualche cosa d'ignoto, voleva sua
, e come / poi ti giunsi a baciar, terra patema, / ahi,
moravia, vi-241: questa era la normalità a cui aveva tanto anelato. =
marino, 290: talora appressando / a que'soavi aneliti la bocca, / la
la tocca. parini, xx-91: creando a sé delizia / e delle membra sparte
. carducci, 113: affaticato / a te cadeva il braccio, e ti battea
finale di sommersi / simili all'uomo o a lui vicini pure / nel nome.
per quella si dà esito... a quello intrinseco anelito che si chiama pur
aneliti che onorino l'umanità, tornerò a conversare con dio. carducci,
: di fra i barbarici tumulti salgono / a dio gli aneliti di solinghe anime
. d'annunzio, iv-1-1015: a poco a poco... gli aneliti
d'annunzio, iv-1-1015: a poco a poco... gli aneliti del
di anello, munito di anelli; formato a guisa di anello, ravvolto ad
sf. ant. acconciatura dei capelli a riccioli. c. dati,
, composto da una serie di segmenti a guisa di anelli (tipici il lombrico
intelligenza, 35: havi una gemma a nome carboncello, /... /
, o senza gemma anello. a. pucci, ix-357: la schiava comperata
in lui questa mirabile virtù troverai: che a qualunque persona tu il donerai, ella
. e postegli certe anella in mano, a lui non recu- sante di farlo,
492): appresso mise in dito a messer torello imo anello nel quale era
quando mi vorrai al tuo desio, / a questo anello m'addomanderai. / ma
gran cerchio della giu- risdizion di garda a imo anello atto a essere tenuto in
risdizion di garda a imo anello atto a essere tenuto in dito della mano destra
, ad aspettare che imbrunisse per andare a vedere i fuochi. pascoli, 235
, ah; il marescalco mi ha a dar l'anello. grazzini, 4-323:
voglio che messer giansimone venga stasera a ogni modo a dar l'anello alla
messer giansimone venga stasera a ogni modo a dar l'anello alla sibilla, come io
accordo. caro, i-213: andate a darle la parola e donatele questo gioiello
si dicon le parole ch'hanno / a far intero il matrimon tra loro.
della presente lettera... data a napoli sotto il nostro segreto anello, di
salice sposata. 3. oggetto a forma di cerchio, di metallo o
offerendo in premio per isposa se stessa a chi avesse avuto potere di caricarlo, e
l'appunto un anello che vi torni a capello, riscaldandosi il cono, l'
mia catena, anello per anello, a fine d'assicurarsi che qualche accidente o
essendo incatenato..., era riuscito a farle scorrere per gli anelli di ferro
, d'un candore equivoco, appesi a fili di ferro; uno di questi fili
fascetta: denominazioni che promiscuamente si danno a certi tubetti leggermente conici di sottil lamina
. si fa scorrere colla mano dentro a parecchi anelli conficcati nelle due imposte d'
ditale. fra giordano, 3-242: a fare la gonnella compiuta si richieggono anche
e cinge altre cose); disposizione a cerchio, figura circolare; cerchio,
di mura. zanella, v-86: a * colpi arrendevole / del nostro martello
una spira bianca, opalina, simile a quella che può uscire dalle labbra di chi
. ricciolo, ciocca di capelli avvolta a riccio. tasso, 16-23: poi
alme aurati e belli, / ch'a ciocca a ciocca in su la fronte errate
e belli, / ch'a ciocca a ciocca in su la fronte errate, /
, / tra le floride anella / che a l'agil collo scendendo incaute / tutta
anche una bimba malatella / in collo a beppe, e di su la sua spalla
pacinotti: indotto di una dinamo, a forma di anello. 12. geom
e c, che si rivolge intorno ad a f, sarà uguale al cono generato
al cono generato dalla revoluzione del triangolo a d f intorno al medesimo asse.
. sport. anelli: attrezzi della palestra a forma di grandi anelli (una volta
, ora di legno compensato) sospesi a due funi, per esercizi di sospensione,
infilare con la lancia un anello sospeso a una funicella. g. bentivoglio,
come anella, che gli orlano; e a questi, e forse ad alcun altro
snoda, s'allunga, riprende lentamente a strisciare. è bellissimo: tutto ad
quasi trasparente, incrostati di piccoli zaffiri a regolari distanze. manzini, 11-63:
1-31 (86): mi mossi, a requisizione di certi signori molto amici miei
gentiluomo di santa fiore venne un giorno a me, e mi porse un piccolo anellino
. ànellus, dimin. di ànùlus, a sua volta dimin. di dnus *
, st., 1-95: sovra a colonne adamantine pende / un palco di smeraldo
cui già fuoro / aneli e stanchi drento a mongi- bello / sterope e bronte et
manzoni, 43: ahi! forse a tanto strazio / cadde lo spirto anelo,
per entro la profonda / luce correva a l'alta vista anelo. =
con l'anemia; -ma lo scialle nero a gran frange, ricade dalle spalle a
a gran frange, ricade dalle spalle a terra con una maestà di peplo. stuparich
. stuparich, 2-485: era tornata a casa sfinita e livida. l'anemia
segni di anemia cerebrale. nulla valeva a vincere le nausee da cui ella era assalita
nausee da cui ella era assalita, a toglierle di sul petto l'incubo, ad
cardarelli, 6-37: quelle giovinette che a tempo mio, in primavera, apparivano
po'estenuate ed anemiche, e andavano a farsi le iniezioni in farmacia. stuparich
anemico e la scarsa nutrizione non alimentassero a sufficienza il cervello. 2.
7-319: la dieta... applicata a sproposito, indebolisce, anemizza.
uno stato di sonnolenza, come avviene a certi vecchi ammalati a cui si anemizza
, come avviene a certi vecchi ammalati a cui si anemizza il cervello dopo che hanno
del commen- tarista me la tracanno giù a garganella, bruciante, vivificante liquore dentro
anemocorìa, sf. bot. disseminazione a opera del vento. = voce
anemofilìa, sf. bot. impollinazione a opera del vento. =
agg. bot. che presenta impollinazione a opera del vento. gozzano,
e neri: l'anemometro, che serve a indicare la direzione e la velocità del
tutto il contrario, delle nuvole; strumento a contatti elettrici che trasmettono le indicazioni relative
[anemone hepatica, detta erba trinità, a fiori cerulei), altre si coltivano
cerulei), altre si coltivano [a. coronaria o hortensis, detta anemolo
anemolo o anemone dei giardini; a. appennina, a. fulgens, a
giardini; a. appennina, a. fulgens, a. di caen)
a. appennina, a. fulgens, a. di caen): provvista di
(doppi o scempi) coi petali rivolti a coppa e di bel colore smagliante (
, come l'anemone dei prati [a. pratensis o a. pulsatilla).
dei prati [a. pratensis o a. pulsatilla). landino [plinio
coriandolo tagliate di minutissime tagliature, inchinate a terra; i gamboncelli lanuginosi, sottili,
o ceruleo. tassoni, 8-49: pareggiando a l'amorosa / bocca o peonia o
o peonia o anemone vermiglio, / e a la pulita guancia o giglio o rosa
hanno la loro fioritura; e tutti finiscono a aprile. forteguerri, 16-36: di
: e vi fiorìa l'asfodelo / a piè dei tronchi scagliosi / e l'anèmone
pianto / come anèmoni tristi in mezzo a l'erba. gozzano, 1128: fu
in verde / ai lati, in bianco a mezzo, in fulvo a sommo,
in bianco a mezzo, in fulvo a sommo, / e con l'antenne simula
antichi (con erronea etimologia) riconnettevano a &vep. o <; 'vento '
vento '. la forma anèmolo, dovuta a dissimilazione, è dialettale.
finimento, e affinché col suo volgersi a tutti i venti, ne indichi la
o permanente) dell'organismo di reagire a qualsiasi stimolo dannoso (si verifica nelle
verifica nelle gravi condizioni di debolezza dovuta a cause infettive). = voce dotta
5-481: fece correre tosto il paese sparando a festa la carabina, distribuì anesone triduo
ragazze. moretti, 17-331: lo obbligava a bere il torlo d'uovo sbattuto in
sensibilità (in seguito ad alterazioni o a distruzione delle vie o dei centri della
bibbia volgar., ix-133: guai a voi, scribi e farisei ipocriti,
misericordia. manzoni, 172: guai a voi... che pagate la decima
nelle sue spire gli appiccicati, guancia a guancia -un disegno di danza si svolge
conoscenza, senza parola: ancóra simile a una morente. papini, 25-43:
. figur. pavese, i-204: a un certo grado di sofferenza è inevitabile,
localizzata nella parete delle arterie, dovuta a difetto di elasticità e resistenza del tessuto
si riferisce ad aneurisma. a. cocchi, 8-120: i quali [
= voce dotta, comp. da a [ri \ -privat. ed euritmico (
ma un anfanaménto di accademici, adusati a compilare sistemi e a scrivere volumi.
accademici, adusati a compilare sistemi e a scrivere volumi. idem, ii-8-71: gridano
questi versi così schietti e ben determinati a quelli altri anfananti che riportai più a
a quelli altri anfananti che riportai più a dietro. ojetti, i-136: una spirale
anfanare, intr. vaneggiare, parlare a sproposito. boccaccio, v-217
tu in buon senso? tu farnetichi a santà e anfani a secco. s.
? tu farnetichi a santà e anfani a secco. s. bernardino da siena,
proposito; onde si dice tu anfani a secco, proverbio antico de'fiorentini, e
ciò vi aggiunse: tu hai le cervella a rimpedulare, cioè a racciabattare, come
hai le cervella a rimpedulare, cioè a racciabattare, come si fanno le calze,
, o costui per lo sollione anfanasse a secco, o che l'aria di vinegia
anfanata, sf. disus. il parlare a vanvera. aretino, iii-175:
. che si esprime anfanando; che parla a sproposito e in maniera confusa; vaneggiante
super ficiale e sensuale anfaneggia a vuoto tutto l'anno in un
iv-2-6: [l'acqua] spariva sotto a uno strato d'erbe secche facendolo
9-1: anfibio: il velivolo atto a partire in volo e a posarsi sia sopra
velivolo atto a partire in volo e a posarsi sia sopra una superficie solida,
o romantici o anfibi che siano, quanto a scriver lettere, si può dividere in
.. che anche gli altri cominciassero a sentire..., il terrore dell'
di causa i falsi padroni, i padroni a metà, quelli che non sono né
anfibolo1, agg. che si presta a interpretazioni diverse; incerto, ambiguo,
incerto; errore o dubbio dovuto a uso improprio di parole o a confusione
dovuto a uso improprio di parole o a confusione di concetti; espressione equivoca
gr. dcp.
, incertezza; che si presta a interpretazioni contrastanti. speroni, 1-1-279
, sm. plur. zool. vertebrati a sangue freddo col cuore diviso in tre
che maturano sopra terra (in seguito a normale fecondazione incrociata dei fiori) e
. biol. riproduzione sessuale (contrapposta a partenogenesi). = voce dotta,
. molluschi marini, con corpo a simmetria bilaterale, bocca anteriore e
da permettere all'animale di ravvolgersi a palla). = voce dotta
pena, / che altra nel mondo a quella non è equale? mattioli, 2-1521
anfiteatrale, agg. proprio dell'anfiteatro; a forma d'anfiteatro. s
6-145: s'alza il palco di sotto a un tempo istesso / e mezzo anfiteatro
, del terreno (quando i colli digradano a cerchio sulla valle). tasso
alla croce. carducci, ii-8-15: a vignola mi divertii: ammirai la postura
ammirai la postura bellissima del paese, a piè dell'appennino, fra un anfiteatro
insigni di molte acque, in faccia a una pianura lieta, ubertosa,
2-137: il cimitero... fatto a anfiteatro. un colonnato, in alto
. un colonnato, in alto, a semicerchio. in platea, giù, le
anfiteatro morenico: i materiali morenici depositati a forma di rilievi concentrici dal ghiacciaio lungo
: spesso si dà il nome di anfitrione a colui che invita altri a pranzare con
di anfitrione a colui che invita altri a pranzare con sé; onde dicesi, per
. da questo bisticcio i francesi cominciarono a dire per antonomasia anfitrione colui che invita altri
per antonomasia anfitrione colui che invita altri a pranzo. cantoni, 611: tirò a
a pranzo. cantoni, 611: tirò a guadagnar tempo e a lasciar sbollire i
, 611: tirò a guadagnar tempo e a lasciar sbollire i fumi dei suoi anfitrioni
annunzio, iv-2-207: 1 parassiti, a poco a poco, nel discorso, cacciavan
iv-2-207: 1 parassiti, a poco a poco, nel discorso, cacciavan fuori
lully si racconta che, stando un giorno a pranzo con un gran signore, disse
l'écoutez pas, cet homme n'a pas le sens commun, il est tout
l'anfitrione e il mecenate... a spese delle ricchezze paterne. =
indipendenza, questo si dee attribuire a due cause prin cipali,
. anfora, sf. vaso a due anse, col collo sottile,
11 lacrimatoio viene ad essere della figura presso a poco delle antiche anfore vinaie, ma
vaga, d'attico lavoro, / temprata a lento foco anfora d'oro. pascoli
uno stravagante campanile... sorgente davanti a me su di una seicentistica enorme base
..., levato il braccio ignudo a reggere un'anfora sottile sopra una spalla
anfora d'oro del sole / traboccano a fiotti / i sentori e i profumi
: di quel gilemme ne vorrieno sempre a loro voglia un'anforetta. panzini, i-732
un pancione smisurato, che pareva tenuto a fatica da due braccia piegate: come una
braccia piegate: come una pento- laccia a due manichi. [ediz. 1827 (
e due braccia allargate che parevano sostenerlo a fatica, e avevano figura di due manichi
hinc et inde levetur. haec graece a figura sui dieta dicitur, quod eius
basiche, potendo ionizzarsi in modo diverso a seconda della concentrazione idrogenionica del mezzo in
occulte e tortuosi anfratti / passava velenoso a spander mali. marchetti, 2-39:
i suoi anfratti. ojetti, ii-345: a ficcarci negli anfratti, a curvarci nei
ii-345: a ficcarci negli anfratti, a curvarci nei cunicoli..., presto
montagna perduti nell'anfratto di una costa rivolta a tramontana. bontempelli, 6-52: quanto
isole. linati, 30-139: tutta a sporgenze e rientri, a seconda degli anfratti
30-139: tutta a sporgenze e rientri, a seconda degli anfratti della roccia. bacchelli
; ma gli antichi accostavano il termine a frangere. cfr. varrone, 7-15
; piccola o stretta cavità. a. cocchi, 4-2-121: vi è anco
nell'ardore la sua aridità desolata, a picco su la scogliera anfrattuosa. viani
angamo, sm. marin. rete a sacco per la pesca di piccoli pesci
fondi sabbiosi (sui quali viene strascicata a rimorchio di un battello).
angaria: facoltà riconosciuta dal diritto internazionale a uno stato, in tempo di guerra
ferroviario e altri mezzi di trasporto appartenenti a sudditi di altri stati, ma trovantisi
quello che noi facciamo per angaria, cioè a dire che noi siamo costretti di fare
dire che noi siamo costretti di fare a forza, già noi non lo facciamo per
angaria, che lo divertiva dalle cose proprie a lui. = lat. angaria,
vessazioni, soprusi; vessare, sottoporre a prove tormentose, far patire duramente.
ossia l'atto di costringere altri a far contro sua volontà qualche prestazione; e
annunzio, iv-2-154: cominciò quindi a farle patire la fame, ad angariarla,
la fame, ad angariarla, a chiamarla con nomi disonesti. manzini, 1-179
] angariarono i plebei di servir loro a proprie spese nelle guerre. cattaneo,
. cattaneo, ii-1-217: fu costretto a raddoppiare le imposte a'suoi sudditi,
-al figur.: vessato, sottoposto a patimenti continui, tormentato. possavanti
di ziber, ogni giorno venivano tribù a denunciare e a mostrare i segni di razzie
ogni giorno venivano tribù a denunciare e a mostrare i segni di razzie vecchie e
2. dir. sottoposto ad angaria, a requisizione. boccardo, i-143: ove
che l'ha comandata non è obbligato a risarcire il danno. angariatóre,
paga un censo; chi è sottoposto a una prestazione (nell'epoca medievale).
per effetto dei quali si era tenuti a servire nelle guerre i nobili (e i
bell'umore, dipinse un'angiola nello a fresco dirimpetto alla porta romana.
17: o nova angela mia senz'ala a fianco, / certo dal loco ove
lei mirai fiso, / ne sono a rischio di perder la vita. petrarca,
lorenzo de'medici, 1-2-147: sicché a un'angiolella tu m'assembri. bembo,
vaga e graziosa allocca / per sopraccapo a sì vaga angiolèlla, / qual vecchia pergamena
sì vaga angiolèlla, / qual vecchia pergamena a nuova rocca. tasso, 6-1-6:
assai simile / ne la sua voce a candida angeletta. / l'ali non mostrò
l'angioletta mia tremolo, e chiaro / a le stelle, onde scese, il
10 fatto il piacere di servir dì padre a due sue nipoti, insegnando loro l'
/ e da i labbri, che a pena ella movea, / un'alata figura
per avventura, / bianche angelelle, a cingervi le teste. idem, iv-1-223:
iv-1-223: angelette in veste lunga librate a volo con le braccia alte e con
benché tutte le sorte che sono buone a mangiare et intere e sfesse servon bene
mangiare et intere e sfesse servon bene a questo uso. angelato, sm
della famiglia ombrellifere), con fiori a ombrelle terminali, nota per le sue
e archangelica (che può giungere fino a due metri di altezza): la
pie. d'annunzio, iv-1-199: a poco a poco entrava nel marmo la pallida
d'annunzio, iv-1-199: a poco a poco entrava nel marmo la pallida vita
angelicale. angelicaménte, avv. a somiglianza di un angelo; in modo
/ ché siete angelicata - cria tura. a. pucci, ix-380: vi priego
cicognani, 9-104: una creatura che a lui parve avesse serbato..
. caterina de'ricci, 2-189: arrivati a quel felice e beato porto, e
ii. re del mondo, / chiama a sé da gli angelici splendori / gabriel
. d'annunzio, iv-2-903: a tratti, come se soffiasse la raffica
dante, inf., 2-57: cominciommi a dir soave e piana, / con
voi che noi siam vermi / nati a formar l'angelica farfalla, / che vola
fosse apparve, / fora uno sdegno a lato a quel ch'i'dico. boccaccio
, / fora uno sdegno a lato a quel ch'i'dico. boccaccio, dee
con dolce diletto a'cuori di coloro a li cui orecchi così riverberata venia.
18-30: donna mostrò, ch'assimigliava a pieno / nel falso aspetto angelica beltade.
voce, indarno ormai / un muro a le tue gorghe argine fassi, / che
il transitorio piacere di dar un bacio a quella mia angelica bimba, che voglio
amaro calcar della tua soglia, / a quella voce angelica, all'aspetto / di
tra i visi dell'aria per mezzo a due lembi simili a due bende di
dell'aria per mezzo a due lembi simili a due bende di lino spolverate da quell'
i coribanti. -con sfumatura ironica: a indicare virtù angusta, che ostentatamente rifugge
magalotti, ii-6: né avrebbe questo dio a pretender d'esser servito e adorato all'
anche dopo la condanna istigano l'uomo a trasgredire la legge divina).
meco dannato. / l'agnelo sta a trombare voce de gran paura: /
suo voler gli angeli tuoi / fan sacrificio a te, cantando osanna / così facciano
modesta, / forse qual fu dell'angelo a maria. cavalca, 16-1-31: quando
de'malvagi angeli..., e a niuna era possibile per suo merito il
tutte le gerarchie degli angeli quivi fossero discese a cantare. sacchetti, ii-275: è
ficino, 2-121: adunque dal corpo a la anima; da l'anima a l'
corpo a la anima; da l'anima a l'angelo, da l'angelo a
a l'angelo, da l'angelo a dio, salire dobbiamo. machiavelli, 779
l'uomo, usando questa ingratitudine contro a dio, di angelo diavolo, di signore
ebbero essiglio / costringerò de le fatiche a parte. idem, 9-53: mille nuvole
i campi immensi / e dan forza a i pagani. idem, 11-2: sia
. idem, 15-4: e nel sembiante a gli angioli somiglia, / tanta luce
idem, ii-89: mi giudicava indegno a sedere a la mensa de gli angeli e
ii-89: mi giudicava indegno a sedere a la mensa de gli angeli e di
. morando, iii-233: gli angeli a schiere / ecco, per addolcire a la
a schiere / ecco, per addolcire a la gran diva / de l'alpestre
che ha traversato l'inferno per precipitarsi a punire una colpa. g. b.
, v-121: l'angiolo tuo venga a guardar la porta / della mia casa,
di melarosa. manzini, 10-171: stando a letto, guardavo uno spicchio di chiesa
dottrina cristiana, è dato da dio a ciascun uomo come protettore. tasso
quel tempo v'è un angelo dipinto a fresco sulla volta d'una cappella del
mi assistette: non so come riuscii a dominarmi. -figur. manzoni
volte nella sua cella quell'angiolo penserà a me! settembrini, 1-12: anche oggi
l'anima, io non posso ripensare a quell'angelo della madre mia senza lagrime.
. de amicis, ii-706: cominciò a spinger gli occhi innanzi fino a guardarle le
cominciò a spinger gli occhi innanzi fino a guardarle le mani: erano piccole e
trattenendo il respiro, col viso atteggiato a una sollecitudine e a una inquietudine materne
col viso atteggiato a una sollecitudine e a una inquietudine materne sotto la sua chioma
cielo. pascoli, 20: sonavano a festa, come ora, / per l'
il nuovo angioletto / nel cielo volava a quell'ora. 6. nunzio
beltramelli, iii-1079: l'angelo era disceso a salutar la sera con le sue dolci
e canta come un angelo. vada a sentirla a benedizione, la sera.
canta come un angelo. vada a sentirla a benedizione, la sera. -disus
che stava sulla cupola della badia, a firenze, e che girava secondo il
conchiuso e sconchiuso, / e fatto a dire e ridire, e tirarsi / a
a dire e ridire, e tirarsi / a dietro e fare l'agnol di badia,
fare l'agnol di badia, / a casa mia sì si costuma dare / come
acciò si possa scampare. -mandare a cena con gli angeli: uccidere (
i e'lo mandava con gli angeli a cena. 9. bot.
. che 'l nostro fiorino valse a quella moneta soldi trenta parigini. 12
. -nel nuoto: il tuffo eseguito a braccia aperte. 13. ant.
in eccesso. panciatichi, 13: a differenza degli angeli da fogna, che
aggelos, il quale in latino viene a dire * nunzio 'o * ambascia-
xi), che ricorda l'annunciazione a maria e l'incarnazione; è così chiamata
tre volte al giorno: la mattina, a mezzogiorno e la sera): l'
campanile è amico degli uomini: li chiama a raccolta, nel tempio o nella piazza
che lontano rimbombi, / salirà qui a morire dolcemente / nell'angelus tubato dai
. tombari, 1-182: dalle parrocchie a valle saliva, saliva lento sui monti
era come quando si porta il viatico a chi muore. pasolini, 2-65: febbrile
8-133: e poi cominciarai col rastro a frangere / la dura terra, e
1-9: vede tancredi aver la vita a sdegno, / tanto un suo vano
/ d'esser nato mortai, dunque a ragione / non fia sgridato? fiacchi,
iv-2-213: un centinaio di giovinastri venuti a schiamazzare sotto i balconi contro la più
, sia sole o tempesti, non va a salutare il mare. e. cecchi
. moravia, vii-15: e cominciai a pensare a tutto quello che avevo passato
, vii-15: e cominciai a pensare a tutto quello che avevo passato in quei
avevo passato in quei due anni, a quanto avevo sofferto, a tutte le
due anni, a quanto avevo sofferto, a tutte le angherie che mi erano state
. affezione delle vie biliari (dovuta a bacillus coli o a bacilli del tifo)
biliari (dovuta a bacillus coli o a bacilli del tifo), con possibile
. dante, 15-7: i'vidi a voi, donna, portare / ghirlandetta
di fior gentile, / e sovr'a lei vidi volare / un angiolel d'amore
giolel d'amore, / che viene a fare onore / con voi, donzelle,
angelini. pascoli, 20: sonavano a festa, come ora, / per l'
il nuovo angioletto / nel cielo volava a quell'ora. 4. rappresentazione,
de pisis, 125: in cima a un pulpito barocco, / un angiolino
lucca: di donna troppo imbellettata (a lucca si fabbricavano angioletti di gesso col
= voce dotta, gr. àyyeioxoy (a (comp. da àyyeiov *
di vasi sanguigni, che dà luogo a chiazze rossastre o paonazze, dette volgarmente
cui una varietà (angiopteris evecta) a foglie lunghe, bipennate, si coltiva
(all'opposto delle gimnosperme): e a loro volta si distinguono in monocotiledoni (
àyyelov * vaso * e otcépp. a * seme '. angiòstato, sm
ricevevano quelli, che per esser pratichi a ogni viuzza ed angiporto della città, si
dal lubrico angiporto / con abominio ci segnava a dito. panzini, ii-339: il
quello il luogo dove gli spioni venivano a truccarsi per sparpagliarsi poi negli angiporti e pescare
riconosce come suprema autorità il re, a cui è riservata l'approvazione dei vescovi
: lui, uomo e italiano, soffriva a stare sotto quella pedagogia, sotto quel
frate di san francesco, che apparve a lorenzo sterne, bizzarro pastore anglicano.
panni, giorno, i-873: a questi arnesi il cannocchiale aggiugni / e la
lente. mascheroni, 839: piaccia ora a te quest'anglico cristallo / a'
foscolo, 1-219: bella è zacinto! a lei versan tesori / l'angliche
angolare del tempio. -arco angolare: a sesto acuto. 2. situato
è manifesto per la grazia di dio, a ciascuno che chiama la divina scrittura
dell'esercito, e la cadente è buona a man camenti, e l'
sua aletta, onde la metopa angolare venga a voltare giusto per la metà.
. bocchelli, i-331: dell'offesa fatta a me pa tisce l'istituto
complementari: la cui somma è uguale a un angolo retto. -a ngoli supplementari
supplementari: la cui somma è uguale a un angolo piatto. ottimo, ii-260
infinite. marino, 343: ogni angolo a traverso / fendon tre vie, che
linee al centro / vanno il fonte a ferir per dritta riga. michelini, i-347
qualsivoglia muro, o argine, ma a quello sia parallelo. g. b.
, 139: dovrebbero non già innalzarsi a piombo sulle pianure della campagna, ma
angoli d'incidenze / forman le prospettive a quelle torri. baldini, 4-95: un
da l'uno e l'altro canto comincia a scuo- prirsi forma di quattro parentesi.
che, giù per le gote, correvano a posarsi negli angoli della sua bocca.
ulivo...; e l'angulo a questo seguente teneva la frigida noce.
elle si tocchino, e faccian angolo a guisa d'un libro, che per
sorrideva. civinini, 1-329: cominciò a ballare, a schioccar le dita come
civinini, 1-329: cominciò a ballare, a schioccar le dita come nacchere, a
a schioccar le dita come nacchere, a saltare da un angolo all'altro della
acquattate, / brigate di lenoni e puttane a brigate. sbarbaro, 3-25: ma
: ci vedemmo in un caffè, a un tavolino d'angolo. marotta, 6-39
toscani e da'ligustici / verran pastori a venerar quest'angulo, / sol per cagion
essere sorta da due angoli di quello, a prò del medesimo, una ricchissima messe
. piovene, 2-159: s'era messo a frugare negli angoli più fuori mano del
e lo farei non retto, ma a denti di sega con spessi angoletti.
angolòide, sm. geom. angolo solido a tre 0 più facce (il cui
quasi angolosa ed immaneggiabile; e poi a poco a poco va accomodandosi a la
ed immaneggiabile; e poi a poco a poco va accomodandosi a la necessità dei
poi a poco a poco va accomodandosi a la necessità dei tempi. de marchi,
amare. bontempelli, 6-201: ricominciò a muoversi a scatti angolosi come le accadeva
bontempelli, 6-201: ricominciò a muoversi a scatti angolosi come le accadeva nei momenti
7-31: come le anime si muovono a disagio nel nostro mondo duro e angoloso
angóne2, sm. stor. giavellotto a tre lame, di cui le due
, di cui le due laterali ricurve a mezzaluna e quella del mezzo diritta e
, coniglio, capra d'angora: a pelame lungo, morbido, finissimo, per
grasso così morbido che parrebbe una golaggine a qualunque milanese. d'annunzio, iv2-
/ e ne conosci, e riconosci, a memoria ogni angolo, ogni spigolo.
corno, / per forza di demon ch'a terra il tira, / o
, / non m'impedì l'andare a lui. idem, 63-28: l'angoscia
e grava il cuore, sicché pare a l'omo avere tutto 'l mondo addosso.
un'angoscia. dessi, 6-70: a un tratto le parve di essersi liberata da
petrarca, 49-12: e voi sì pronti a darmi angoscia e duolo, / sospiri
machiavelli, 823: giunti che fummo a piè de l'alta porta, / pien
angoscia / non dia, piagando, a la sinistra coscia. idem, 772:
questo colle / io venia pien d'angoscia a rimirarti. idem, 22-105: e
casa, accresceva la sua inquietudine, fino a renderla angoscia. palazzeschi, i-m:
, / tornati gli attimi da angoscia a brama, / d'itaca varco le fuggenti
qualche giorno in quell'angoscia che assomiglia a paura. -come personificazione. poliziano
angoscia, e di nuovo mi raccomandai a tutti loro. 4. psicanal