, tagliandole in pezzi e mettendole sopra a un testo o ferro ben caldo, tanto
strega!... il lenzuolo bruciò a quel posto, con un forte odore
, / e queste vesti, anche a vii donna sozze, / odiano d'
abbronzato / fuma et arde il legume a te d'aleppo / giunto e da moca
dallo schidion stillando, / cade nel pane a goccia, e il pan si va
le carni ed imbandite, / sedeansi a banchettar. pirandello, 7-814: una
abbruciacchiaménto, sm. l'abbruciacchiare riferito a piante; il disseccare, l'inaridire.
le carni che si girano arrosto. a. del rosso, 1-iii-2-287: questi pure
le quali [stille d'acqua] a guisa di lenti o palline di cristallo,
, le abbruciacchia, le fa indugiar a granire. = comp. di bruciacchiare
10-95: si tornarono [i cavalieri] a todi, ardendo e abbruciando e levando
del suo contrario abbrusciò e il tutto mise a sacco e a rovina. idem,
e il tutto mise a sacco e a rovina. idem, 2-9 (i-732)
è quel figlio che abbrucia la lingua a sua madre? -lo stuppino della lucerna
fuoco! » il quale quando s'appicca a una casa spesso abrucia tutta la città
. direi che andassimo di notte tempo a dargli fuoco alla casa. -no, non
... essere abbruciato vivo, a uso della fenice. idem, iii-367:
colle navi di canaris dall'aver abbruciato a tenedo la flotta turca. verga, i-156
[il caffè] appena quanto basti a macinarlo. nievo, 493: le guardai
: sono eventi che abbruciano la vita a chi non è di pietra. verga
buon farfallone, si abbruciò le ali a questa candela. palazzeschi, 1-410: forse
puzzo d'abbrucciaticcio, ch'era corso a guardarsi le vesti e toccarle, dubitando
4. figur. abbruciato di danari (a danari): al verde.
quattrini, egli aveva chiesto un impiego a corte. pirandello, 5-194: voi siete
di abbrunare), agg. vestito a lutto; che porta il segno del lutto
. 2. bandiera abbrunata: a mezz'asta, con il nastro nero
inerte, la bandiera britannica pende abbrunata a poppa. viani, 13-55: esponevano.
. mettere il segno del lutto, listare a nero. giusti, 2-33: è
bruciacchiare. d'annunzio, iv-2-1148: a uno a uno fecero calare i masselli
d'annunzio, iv-2-1148: a uno a uno fecero calare i masselli nell'ardore
ora che mi conceda il fato / giugnere a divorarmi quel pane abbrustolato. monti,
, 14-47: del grano non arrivano a saperne far pane, quantunque arrivino a farne
a saperne far pane, quantunque arrivino a farne farina, mangiando in quello scambio
: il pane abbrustolito... / a cena questa sera sarà più buono ancora
carne abbrustolita e del vino si mescolavano a quelli del sudore e del tabacco.
faccia nera come abbrustolita da una bomba a mano. moravia, ii-190: le
/ sendo stato chiamato / quell'opera a finire, / che scambio d'abbellire,
. ma non erano degli occhi che a quel corpo appartenessero e perciò vieppiù lo
presa da errore volontario, s'abbuiano a poco a poco le verità più lampanti
da errore volontario, s'abbuiano a poco a poco le verità più lampanti. •
, impedire che si divulghi; mettere a tacere. manzoni, 333: l'
fare più altro. la giustizia corrotta, a cui portasi un lamento contro persona che
fantasia abbuiata, non volendo mica venire a contristarsi. fr occhia, 131: l'
l'anima abbuiata di silvio si illuminò a quelle parole di un'improvvisa luce.
il fatto,... venne mandata a servizio a firenze. abbuiatóre
... venne mandata a servizio a firenze. abbuiatóre, agg.
2. sport. nelle corse ciclistiche a tappe, riduzione del tempo effettivamente impiegato
tappe, riduzione del tempo effettivamente impiegato a percorrere una tappa concessa al primo (
lo modo. varchi, v-62: a uno che per trastullare un altro e aggirarlo
aggirarlo colle parole, lo manda ora a casa questo e ora a casa quell'
lo manda ora a casa questo e ora a casa quell'altro per trattenerlo, si
abburattare 'e 'mandar da erode a pilato '. b. davanzali, ii-23
uomo] tra loro, lo dànno a palleggiare all'ammirazione del pubblico. giocosa
. agitarsi, dimenarsi, scuotersi. a. f. doni, i-55: aburattandomi
certo un'incomoda vettura; quattro persone a cacciarvisi dentro, vi affogano; che
vi trovano agiato luogo sedendo di fronte, a patto però che un viaggiatore insinui le
parole (una persona, per indurla a compiere una certa azione). machiavelli
, abburattatolo un pezzo, li venne a questa conclusione. v. borghini, 2-3
piglia animo... di mettersi a scrivere su questa povera lingua, ed
? segneri, iv-5: se non avessimo a dire, se non ciò, che
i piedi, gridava che voleva bene a me solo più che a tutti gli altri
che voleva bene a me solo più che a tutti gli altri, che voleva stare
però il gran torto, che fa a se medesimo questo peccatore ammutito. fagiuoli
dentro al fido / piccol nido / a fuggir ratto si diè. cantoni,
380: agli adulatori ammutiti ed a quelli rientrati bisogna aggiungere un'altra categoria
: per qual ragione... se a una festa da ballo, a un
se a una festa da ballo, a un pranzo nuziale, si affaccia all'improvviso
e di lui non meno egoista, viveva a parigi ammutolito da quasi trent'anni,
indistinta, un'obliata aria di danza, a cui mancavano alcune note ammutolite dai guasti
echi remoti inviperiva pace / solo accordando a sfinitezze onde. marotta, 1-91: gli
fosse in un certo modo più abile a difendervi contro dio..., o
contro dio..., o almeno a disporlo a un'amnistia generale, come
..., o almeno a disporlo a un'amnistia generale, come fanno i
si accordò un'amnistia agl'insorgenti: non a tutti, perché sarebbe stata inutile.
poi diede un'amnistia per la quale tornarono a le loro famiglie molti esuli, molti
più sincero di non mancar mai più a così graziosa sovrana. dizionario militare [
1-527: la città bombardata, sottoposta a stato d'assedio fu desolata da condanne:
condanne: l'amnistia, che successe a queste, non esentò né tutti i più
. pratolini, 2-129: venne condannato a sei mesi per ricettazione. non li
, appuntito in una freccia o dardo a cui si aggancia l'esca.
. iacopone, 9-20: testo a l'amo s'arsemiglia, che de
, 82-14: amor, preso m'hai a l'ama per potere 'n me rennare
19-4: per le spezie all'esca a te arrivo, / come pesce per
, 1-1-89: tal corre pesce frettoloso a l'amo, / né vede, ch'
due piccole ali, per rassomigliare gli ami a certi pescetti detti « volatori » perché
volano sopra l'acqua coll'ale fatte a modo di cartilagine di pipistrelli. f.
intricato l'abbraccia strettamente, e viene a conficcarsi nelle proprie mani, o
. idem, 5-139: s'avviò a gran passi sbuffando e fremendo, verso
annunzio, iv-2-1290: forse ora séguita a gettar l'amo nelle acque chete del
l'amo / de l'antico avversare a sé vi tira; / e però poco
sentimento buono. idem, xi-284: a lavorare alla cassetta eravamo in tre..
aveva trovato il modo di gettare l'amo a tutt'e tre. = lat
intorno allo scarno adunco profilo, un cuffione a nastri cremisi e a pizzi. idem
, un cuffione a nastri cremisi e a pizzi. idem, 356: usciva a
a pizzi. idem, 356: usciva a spasso in un carrozzino di vimini,
, tutta ravvolta in una stoffa variata a onde molto simile all'amoerre. =
amo la, sf. disus. recipiente a forma di brocca, di secchio.
e i picciòli ingrossavano, io ero lassù a gustarli, non ancora acerbi.
amòmo, sm. bot. cardamomo (a momum cardamomum), zenzero (a
a momum cardamomum), zenzero (a momum zenziber). dante, inf
che dal legno si rivolge in se medesimo a modo d'uva. il suo fiore
. il suo fiore è picciolo simile a la viola candida, ha le foglie
si reca d'armenia, di colore inchinante a l'oro, il cui legno rosseggi
pianta in natura le coccole sono disposte a grappolo. usansi ne'medicamenti e ne'profumi
che prescinde dalla legge morale, estraneo a ogni preoccupazione morale; privo di coscienza
con violenza per assai tempo... a quei tempi la terza parola amorale non
tempi la terza parola amorale non andava a spasso per le vie di bologna,
, nata da poco e tenuta ancora a balia dai filosofi. b. croce,
, i-3-349: un uomo amorale stabilirà a se medesimo leggi amorali; e tra
croce, i-3-362: il kant contrappone legalità a moralità... donde le sue
tra lo stramba e la lagina, essi a far de'lor piaceri in una parte
l'andarsi intabbaccando e perdendo negli amorazzi a guisa d'un giovinetto? redi, 16-ii-155
insieme la cagione che non posso pensare a lei senza sentirmi fremere l'anima nel
all'unione con esso, e spinge a preservarne l'essere e procurarne il bene.
, 3-965: l'amore appaga, perché a chi ama, piace l'amare;
in te l'affanno; / t'unisci a quanti vivono, / a quanti un
/ t'unisci a quanti vivono, / a quanti un dì vivranno. / inno
ogni sembianza / è mar profondo, a ère interminato: / e l'amor
desterammi il canto / degli augelletti che a beccar ne'vasi / verran dal vicino
. luzi, 40: amore difficile a portare, / difficile a ricevere.
: amore difficile a portare, / difficile a ricevere. se osa / si turba
. idem, 1-33: l'amore aiuta a vivere, a durare, / l'
: l'amore aiuta a vivere, a durare, / l'amore annulla e dà
purg., 16-93: esce di mano a lui [il creatore] che la
da lieto fattore, / volentier torna a ciò che la trastulla. / di picciol
dell'altro sesso, che determina intorno a essa una concentrazione di interessi, di
non so se sapete / corno v'amo a bon core; / ca son sì
passione che tanto cresce quanto più argumenti a minuirla s'adoperano. torini, 319
errante chiama amore / è dolce insania a chi più acuto scorge. idem,
: è... un consumarsi dentro a parte a parte. ariosto, 24-1
.. un consumarsi dentro a parte a parte. ariosto, 24-1: che non
amor, se non insania, / a giudizio de'savi universale. castiglione,
/ che m'hanno quasi già condotta a morte, / pur rimirando un bel sembiante
felici e liete / nel fonte del diletto a trar la sete. idem, 298
leggera / vergine mai, che creda / a lusinghe ed a vezzi / di giovane
, che creda / a lusinghe ed a vezzi / di giovane importuno, / che
amor, filava insieme / ricche spoglie a le membra e lacci ai cori. testi
l'antico ardore, / e son tranquillo a segno, / che in me non
. nievo, 123: e l'amore a dieci anni è tanto eccessivo come ogni
, quante sono le anime che soggiacciono a lui. per dettarne praticamente un trattato
51: l'amore in questo assomiglia a dio: per raggiungerlo bisogna crederci. gentile
che morte / più conviene d'amore a me che t'amo. gozzano,
indegno si riputava, se non traeva a fine il suo desiderio. bruno,
1 -77: vorria c'or avvenisse / a lo meo cor ch'escisse / come
-a voi, sdegnosa; / c'amore a tal l'adusse, / ca,
ivi fusse, / natura perderia: / a tal lo vederia, fora pietosa.
che lungia- mente m'hai menato / a freno stretto senza riposanza, / alarga
cor gentil ripara sempre amore / com'a la selva augello in la verdura.
(7-41): amor m'ha dato a madonna servire, / o voglia o
/ meco restette che venia lontano, / a guisa d'un arcier presto soriano,
mia anima, la quale fu sì tosto a lui dispensata. idem, vita nuova
inf., 5-103: amor ch'a nullo amato amar perdona / mi prese
/ amor mi spira, noto, e a quel modo / ch'e'ditta dentro
iv-244 (123-9): quivi chiamai a questa guisa amore: / « dolce mio
che qui mi traggia / la morte a sé, ché qui giace 'l mio
/ rende 'n un giorno: perch'a lui m'appiglio. lorenzo de'medici,
adunque così, che folle cosa è a dire che ogni amaro da altro non proceda
che, ad ora sormontando, spero / a le porte del ciel far novo assalto
previdenza e di mistero, / altri a torto condanna. sempronio, iii-206: certo
ardente, / per minacciar la morte a più d'un core. leopardi,
. quasi non sia altro premio oltre a l'amore, che dello amore sia
, cioè celeste e divino, sarebbe a punto l'albergo tuo. menzini, iii-8
, iii-8: io mi conosco obligato a disporre in ordinanza la schiera de'miei
errassero coloro, che di lui sentirono a sinistro. goldoni, iii-201: se
più e più in uggia e cominciava a rendermi ridicolo a me stesso.
in uggia e cominciava a rendermi ridicolo a me stesso. 3. relazione
degli infelici amori raccontate, non che a voi, donne, ma a me,
non che a voi, donne, ma a me, hanno già contristati gli occhi
sospirati amori, / e quasi accolto a la sua donna in seno. testi,
vital si perde e solve, / a goder degli amori e della vita. e
ix-62: la virtù guida costanti / a la tomba i casti amori, / poiché
gli amori e apprestati, / dovuta a morte, nella tomba a scendere.
/ dovuta a morte, nella tomba a scendere. tommaseo, i-279: trovo in
madre che colle solite carezze educa a molli amori fin dall'infanzia la sua
di riccioli e con le mammelle scoperte a simiglianza delle honeste meretrici, date ai
d'amor sospira. g. a. costanzo, v-23: volando un cardellino
zefiro leggero / discorritor de tindiche pendici / a quei fecondi amor plaude aleggiando. carducci
i... i ride sepolta a timo una foresta / breve, e rameggia
che s'apreste. arici, 157: a mezzo giugno / le pecorelle in amor
'l fare all'amore, come / a l'asino il sonar di lira. allegri
. baretti, i-58: per iscrivere a voi, io lascerei di mangiare, di
e dirò ancora (cosa pressoché impossibile a credersi) lascerei perfino di fare all'
spiando me e gli altri paesani che stanno a firenze per sapere con chi faccio all'
pur fatto anche voi, l'amore, a tempo vostro; e il buio non
alla finestra fan l'amore. da casa a casa e dalla casa alla strada,
modo. bruno, 3-959: a chi dunque servono le regole d'ari-
la roba dei poveri] finisce sempre a andare in bocca di qualche furbo,
sarà già un pezzo che fa all'amore a quelle quattro braccia di terra.
o aiuto come potesse entrare in amore a questa donna. -ant. intendersi
i-309: queste lascivie avreb- bono, a vedere, fatto qual si fosse freddissimo vecchio
sull'amore / servite in calza intera, a grand'onore. 6. prov
soffron compagnia: come il potere tende a escludere interferenze, cosi l'amore non
, ben vi potrebbe anco esser dato a credere, sfiduciato, che volasser
: sai tu quel che io ti ho a ricordare? ch& 1 freddi primaticci e
bene / innori e quanto tene / a piede ed a cavallo. / né già
e quanto tene / a piede ed a cavallo. / né già per poco fallo
da me l'ardore / ch'i'ebbi a divenir del mondo esperto. idem
figli mai, qua'donne / furon materia a sì giusto disdegno? boccaccio,
], e date le destre a biancofiore, con lei si rallegrano, dandosi
i-488: concedano gl'iddii e a voi e a me che da tutti siamo
gl'iddii e a voi e a me che da tutti siamo di buono
515: lo amore che noi abbiamo portato a questa vostra serenissima signoria. ariosto
l'orsa], e la ritira / a riguardare ai figli in mezzo l'
101: ed eccomi in doppia prigione. a craticole di ferro si aggiungono catene
. idem, 1-911: figlio a cesare nasco:... /.
figlio e di fratello avanza, / empie a mille la bocca, a dieci il
/ empie a mille la bocca, a dieci il petto. foscolo, sep.
. foscolo, sep., 197: a questi marmi / venne spesso vittorio ad
luce ascose, / amor mi spinge a dir di te parole. zanobi da
di dio. idem, ii-85: a te sia laude, o carità perfetta /
solo osservi in qualunque modo la legge a lui dilettissima, ma l'adempi. manzoni
cardarelli, 6-90: sono passato in mezzo a una quantità di famiglie come uno straniero
con tanto amore, che è cosa mirabile a vedere le difificultà che egli [raffaello
tuo / sacerdote, o talìa, che a te cantando / nel suo povero tetto
studi intende? faldella, iv-152: date a uno scarpellino un pezzo di marmo o
il viso livido, scarnito, camminava a stento: alla fine si allettò..
d'animo gentile alcuni si muovono di venire a questa arte, piacendogli per amore naturale
. dati, vii3- 165: testi a penna,... raccolti con tanta
] sentì l'odio che, affannandosi a saldare in un corpo i frammenti sparsi dei
represso e l'importuna sete, / disse a i duci il gran duce. leopardi
(spesso al vocativo, nel rivolgersi a persona molto cara e familiare).
amore, i'ti solev'odiare / a rispetto ch'i't'am'or di buon
am'or di buon cuore. a. pucci, ix-387: ma quando fara'
pucci, ix-387: ma quando fara'tu a me ritorno? - / diss'ella
me ritorno? - / diss'ella a me, e io: -dolce amor mio
/ cosa, ch'è molto incontro a lo piacere / di voi, che sì
elegge. marino, 209: oh piaccia a la mia sorte / che dolce teco
accento / del labbro tuo, ch'a me giungesse, il volto / scolorarmi
fu immersa nel silenzio, rosa si mise a scrivere al suo amore. sbarbaro,
suo amore. sbarbaro, 1-144: a un balcone sui tetti una donna cantava
donna cantava: « amore, diceva, a casa t'aspetta la tua donna sicura
insieme al suo nemico mortale, e andare a tagliarsi la gola d'amore e d'
le buone o con le cattive, a qualunque costo. boccaccio, dee.
dee., 2-7 (195): a lungo andare o per forza o
o per amore le converrebbe venire a dovere i piaceri di pericon fare.
] naturalmente dalla polpa dell'uliva e a lungo andare ne trasuda anche per amore
: per amor di brevità non hai rispetto a dar- miti in pugno personalmente. cattaneo
capo e un fazzoletto bianco al collo, a pescare i cavedini, certi cavedinacci da
: [il pasticciere] trovossi obbligato a gettarsi nella chincaglieria e ora vende i
di una persona): per compiacere a essa. g. cavalcanti, iv-46
intricato l'abbraccia strettamente, e viene a conficcarsi nelle proprie mani, o in
. -ant. con valore causale: a causa, per via di. g
11-73: e certo i fiorentini l'aveano a procacciare [quella grazia] a messer
aveano a procacciare [quella grazia] a messer azzo per amore che con castruccio
per amore che con castruccio ci fu a sconfiggere ad altopascio. leonardo, 1-168
io arrivavo in palazzo, io avevo a 'spettare un gran pezzo per amor che
dal concedere importanza e valore di arte a quegli sfoghi di erotismo... che
, che scriveva la carne che dava a credenza, sul desco, e poi il
mi cominciai, come fanno i fanciulli, a trastullare seco, e le posi un
ma 10 invecchio e 'mpazzo: guarda a chi io aveva posto amore!
cadde di tutta gente d'arme ch'erano a sua ubbidienza. -ant. essere
26): e con loro insieme incominciò a lavorare, ed in tanta grazia e
dimandato d'alcuna cosa, non risponde a proposito, si suol dire: albanese,
, sapienza prima e amor primo, a tutte cose ha dato possanza di vivere
amore. menzini, ii-45: poi quando a suo talento 11 sommo amore / diè
11 sommo amore / diè moto in prima a quelle cose belle, / seco fu
maria, gratia piena ', / dinanzi a lei le sue ali distese. 16
. 16. forza cosmica che tende a tenere uniti gli elementi dell'universo,
, contrapposta all'odio, che tende a separarli (concezione introdotta dal filosofo e
corpora simplici hanno amore naturato in sé a lo luogo proprio, e però la terra
discende al centro; lo fuoco ha amore a la cir- cunferenza di sopra, lungo
la luna, e però sempre sale a quello. idem, inf., 12-42
sia: ed il suo primo voltamento a dio è il nascimento d'amore:
ei gira, / e d'altri erranti a la celeste lira / fa le danze
su le spalle e cum un turcascio a la centura, entrambi di color di
arco riprese, / come uom ch'a nocer luogo e tempo aspetta. boccaccio,
altri godendo lieti, / altri pigliando a saettare i cori. firenzuola, 53:
firenzuola, 53: ma amore, a cui sempre piacque sollevare il nostro spirito
la gravezza di queste membra, mosso a pietà di me, con bellezze di
egli volentieri si posa, destami e a sé chiamatami, mi fece della sua
caldi ardenti. berni, 79: a voi, divini / servi d'amor,
morte. marmitta, ix-297: quivi a lui fanno satiri festosi / e ninfe in
, n-ii-748: ma s'io m'appigliassi a quello che socrate apprese da la sua
marino, 326: il padre sovrano / a la madre d'amor rivolto il ciglio
fiori. / progne, per fame a quel bambino onori, / segnava in cielo
grazie e i faretrati amori / ministri a lei d'intorno. a. m.
amori / ministri a lei d'intorno. a. m. narducci, iii-275:
giorno, iii-220: le adulte matrone, a cui segreto / dispetto fanno i pargoletti
maestà de gli otto lustri / fuggon volando a più scherzosi nidi. vittorelli, 820
cari parenti e l'idioma / desti a quel dolce di calliope labbro / che
candidissimo adornando, / rendea nel grembo a venere celeste. idem, gr.,
! leopardi, 27-1: fratelli, a un tempo stesso, amore e morte /
di loro fosse per indurre l'animo a visitare,..., e racconsolare
o i disseccati / ruscelli pirenaici riconducono / a paradisi di fecondazione. -per simil
... aveva voluto nientemeno costringerla a intingere nel calamaio il pennino, un bel
quelle con gentilezza di cuore servire, tragga a frivoli amoreggiamenti. 2.
come se motte innumerevoli di pesci amoreggiassero a fior d'acqua con la luna. comisso
per estens. interessarsi in modo superficiale a movimenti artistici, culturali o religiosi;
; aderire, senza troppo impegnarsi, a partiti politici. fanzini, i-474:
un volgere d'occhio lo dominava. a levante lo limitava un canneto che lineava
che lineava il corso di un canale, a ponente un ordine impetuoso di monti.
soffici, v-1-435: questo giovanotto letterato simile a tanti altri... questo dandy
. panciatichi, 266: si messe a raccontare tutti i suoi amoretti con madama
pur com'api in quel vivace lauro. a. m. narducci, iii- 275
tutto farsi perché... amorevoli temevano a me non intervenisse qualche sciagura. machiavelli
, 193: daretegli voi per tanto [a questo capitolino] un'amorevole occhiatina correndo
in tredici settimane di cure, parve a un tratto percorso dalla primitiva inquietudine muscolare
/ d'una che reca spesso frutte a vendere, / perch'è negli atti
la consuetudine sorse quindi tra i due a poco a poco una familiarità amorevole. palazzeschi
sorse quindi tra i due a poco a poco una familiarità amorevole. palazzeschi,
16-ix-42: le acque non minerali, usate a luogo e tempo con la dovuta amorevole
quando i loro parenti ed amici sono arrivati a una certa età, danno loro in
da sconvolgere tutta l'anima in corpo a un povero galantuomo. manzoni, pr
453): « ma non parlarne subito a tua madre! » disse agnese con
idem, iii-54: per rispondere come posso a tanta amorevolezza dirolle che veramente la mia
di modo che io mi cominciai mezzo mezzo a ver- gogniare: e per queste amorevolezze
levavo, ogni volta che lui veniva a firenze, d'in su la osteria.
fatica del pensare o del cercare, a chi si abbattesse a tali scritture.
del cercare, a chi si abbattesse a tali scritture. 4. regalo,
alcuno ve ne ha, che venendo a morte, ed avendo sorelle monache, e
quel tal servo desse ogni anno un'amorevolezza a quelle sorelle e nipoti.
nel fondaco, gl'incominciò l'uno a dire assai amorevolmente: figliuol mio [
v. s. vengono, mi salutano a nome suo amorevolissimamente. firenzuola, 398
): mio padre fece grandissime carezze a quel mio maestro, amorevolmente pregandolo,
, che fussi contento non mi rimenare a pisa. tasso, i-263: sono in
trattato. soffici, ii-194: rallegrata a vederle, tra tanto disordine, occupate almeno
: così amorevolone com'egli è, credo a lui più che a certi affettatori di
è, credo a lui più che a certi affettatori di gentilezza squisita.
della famiglia leguminose (amorpha), a fiori bianchi o violetti, raccolti a
a fiori bianchi o violetti, raccolti a spighe; la specie più grande (amorpha
amorpha fruticosa), che giunge fino a 4 metri di altezza, è detta
arte da attività misteriose e prodigiose che a poco a poco elaborano la materia quasi
attività misteriose e prodigiose che a poco a poco elaborano la materia quasi amorfa ricevuta
amorfa ricevuta dall'esterno e la riducono a una forma e a una vita superiori.
e la riducono a una forma e a una vita superiori. beltramelli, iii-777:
: tutto il lavoro della vita è a riempire di figure intelligibili l'amorfa trama del
, che è svolato via da te a crearti il tuo mondo. s'è abbattuto
amorfofallo, sm. bot. pianta a bulbo della famiglia aroidee o aracee (
da cui si eleva un'infiorescenza disposta a pannocchia (che alla sera dà un
-gli amorini: i fanciulli alati, simili a eros, che facevano parte del corteggio
iii-237: verso i giardin di cipro a voi sciogliete, / vezzosetti amorini,
ali odorose. collodi, 560: apparve a un tratto per aria [un magnifico
giove aveva istituito un ufficio speciale con a capo venere e tutto l'esercito degli amorini
amorino3, sm. divano settecentesco a due posti, a forma di s
. divano settecentesco a due posti, a forma di s orizzontale. amorosaménte,
431: con queste infiammate parole chiama a sé amorosamente lo suo dolcissimo e dilettissimo
: sospirando 10 incominciò ad abbracciare e a baciare, tanto amorosamente e tanto lieta
se medesima, che appena le bastava a tanta letizia la vita. idem, dee
chiama sì amorosamente, / che tomi a lui; ma tu li stai pur dura
desiderio di tutti dui di ritrovarsi insieme a ciò che amorosamente si potessero dar piacere
pa- temato. burchiello, 156: a ciò mi muove un zelo / venuto
zelo / venuto in signoria dell'alma a porsi / con amorosità d'intendimento.
. idem, 25-9: e se tornando a l'amorosa vita, / per farvi
sante de'mortali / son giunte manzi a la pietà superna. idem, 66-10:
, e d'alberi chiuso, ripostisi, a prendere amoroso piacere l'un dell'altro
forze. quello adunque che ad amor piace a me convien che piaccia. cantari,
accese. masuccio, 376: cossi, a non partire, a tanto libidinoso volere
: cossi, a non partire, a tanto libidinoso volere interamente satisfare e cogliere
esser de'mali! idem, 6-ii-47: a voi [donne cortesi e belle]
fa d'aurate fila ombra vezzosa / a la guancia amorosa. idem, 311:
, / tramortì di dolcezza in braccio a l'erba. lalli, 1-1-1: canto
fìgliol concepesti, / cristo amoroso desti a la gente dannata. idem, 42-6
/ per la valle de vilan / a ètte opporto de 'ntrare: / nui lo
vaghi ed amorosi accenti / narra progne a voi, selve, i mei dolori.
i mei dolori. segneri, ii-355: a voi tocca, amantissimo redentore, di
madre, che veniva con amorosa sollecitudine a vedere se io era desto. leopardi,
il colpo amaro, / ti sacrasti a la morte. papini, 6-28: quel
-affezionato. de amicis, i-41: a un soldato, come seppi ch'egli era
innamora, / ma stassi come donna a cui non cale / de l'amorosa mente
-soccorrimi, dafni - cominciò di lontano a gridare. paoli, iii-193: pietà del
compresa, noi siam qui per dovere a noi medesimi novellando piacere. idem,
la guancia posa, / e china a terra l'amorose stelle. idem, 6-ii-191
, 209: pallidetta mia morte, / a le tue dolci e pallide viole /
. preti, iii-175: ite in dono a colei, pallide rose, / a
a colei, pallide rose, / a cui l'alma donai senza mercede; /
ed il greco non hanno mai contribuito a rendere una donna amorosa e piacevole. d'
/ ben si può tener beato, / a cui ne risovviene. = deriv
cosa / -levati da maitino - / davanti a la più bella, / fiore d'
questi nostri fottiventi, che salticchiano intorno a le amorose, che senza la collana
non farebbono il zanzeverino ed il giorgio a suo modo e forse che non la portano
rajberti, 2-87: e in quanto a me, vorrei che dopo andasse anche
loro amorosa, sentivano di volere bene a questa, ma sentivano parimenti di adorare letizia
-non ne vuole. -sicuro! a quest'ora avrà già l'amoroso! e
compagne fu l'amorosetta; / corse a gibello ed abbracciato l'ebbe. tommaseo
: se questo fai, va'ratta / a favellar con questa amorosella. amoróso3
allo zio, e lo determinò a farla venire in torino. nievo, 245
uno giardino con molti baroni, e'giucava a scacchi con l'amostante di persia.
la porta, levorno il romore: « a sacco, a sacco! alla morte
levorno il romore: « a sacco, a sacco! alla morte, alla morte
simigli: / e quello avea già tolto a uno amostante. aretino, iii-32:
e im- peradori / ed amostanti aveva a casa e fuori. bruno,
d'un orciuolo, con un coperchio a guisa di testo amovibile. 2.
che può essere trasferito da una sede a un'altra (magistrato, impiegato,
provvisorii o amovibili; dove sono costretti a dipendere da ignoranti, che almeno in
bot. famiglia di piante vitacee, a cui appartiene la vite (vitis vinifera
carboni di picea, che si rompe a suoli, splendente per tutto. domenichi
se illiquidisce, avendo inzuppato olio, a modo di cera... la virtù
occhi, e in quelli che giovano a tignere i capelli. 2.
ambra nera si cava di sotto terra a granopoli di francia [= grenoble],
bot. pianta della famiglia graminacee, a grossi e densi cespugli, alti fin
foglie molto resistenti e fibrose, fiori a spiga, in grandi pannocchie con molti
quam latini vitem albam vocant, vel a quali tate coloris vel quod eius radix contrita
tutto l'anno, et è molto medicinale a più usi; e vale assai a
a più usi; e vale assai a provocar l'orina. tommaseo [s.
. genere di piante ampe- lidee, a cui appartiene la vite selvatica (ampe-
ampio, vasto. cecco d'a scoli, 899: crespi capelli con l'
il doppio d'ogni campo inglese, a pigliarla sul totale. alfieri, 1-475:
sorse dalla parte del mare e andò a increspare l'erba per tutta l'ampiezza
e gli epiteti danno ampiezza e splendore a l'orazione. magalotti, 9-2-145:
al modo del nauseilo. cecco d'a scoli, 930: superbo è chi possiede
ciro di pers, iii-508: duro a veder l'ampie città, le ville /
ampi globi. leopardi, 22-69: intorno a queste / ampie finestre sibilando il vento
: il palazzo levavasi d'in- nanzi a lui, ampio come una reggia. pirandello
. tasso, 2-36: ché non pensi a tue colpe, e non rammenti /
e non rammenti / qual dio prometta a i buoni ampia mercede? trivulzio,
chiuse più d'una volta la strada a scoprire ciò che c'era di più importante
nel calzese del trinchetto oltre quello che porterà a poppa. = corruzione di lampione
acqua ed ampioso lagume, / ch'a piè de'monti faceva un gran fiume.
contenessi tutti i mia bisogni, che a quella amplissimamente darebbe ordine. galileo,
., ella sia per cooperare ampiamente a sì buon desiderio. = comp.
2-797: con dirotti pianti / danno infino a le porte amplessi e baci. tasso
e baci. tasso, 12-26: piangendo a me ti porse, e mi commise
, e mi commise / ch'io lontana a nudrir ti con ducessi. / chi
ardente, / per iterar gli amplessi a donna amata, / vergine umil. metastasi'
figlio, / l'estremo... a me non sia. manzoni,
e mi tremò la palma, / che a l'amplesso correva. idem, 35
manni, 2-24: i primi amplessi a questa facoltà della poesia gli aveva dati
, / per un amplesso aereo in faccia a l'avvenir. panzini, ii-80:
sentirai dal giovanile amplesso / nuovo sangue a le tue vene fluir. idem, 677
fianco baldanzoso ed il restio / seno a i freni del vel promettean troppa /
vino. bontempelli, 9-123: lui tornava a casa ogni notte...,
era la sua fantasia che la portava a farsi vittima di quello [uomo] e
farsi vittima di quello [uomo] e a essere sfuggita, per miracolo, a
a essere sfuggita, per miracolo, a un amplesso fatale. moravia, v-101
idem, viii-37: si apprestava a sottomettersi passivamente al mio amplesso sperando soltanto
, e dopo l'ampliamento per esse a verona avvenuto. gobetti, ii-310: è
] ci apparecchiamo di muovere nuove battaglie a strani popoli, e non per ampliare le
gente. idem, v-215: riguardisi a quanta viltà si sottomettono [le femmine]
tu fusti unita, unanime e concorde a mantenere virtù, a conseguire laude,
unanime e concorde a mantenere virtù, a conseguire laude, ad ampliarti gloria.
principi furono necessitati... ubbidire a quella. caro, i-75: questo è
amplia e rinvigorisce la potenza del pensiero a penetrare la realtà degli avvenimenti.
i-81: la seconda facoltà, rapporto a questi vocaboli, sarà quella d'ampliare
stendersi. leonardo del riccio, 4-143: a forza di affinare l'industria, e
essendo quell'èva sottile di lineamenti, a un certo punto si ampliava in modo
congiunta, sono una città divenute, notabile a tutto il mondo. ampliatóre
: che per questo l'ampliazione toma a maggior laude, perché è fondata nell'
, che è greco, e viene a dire amplificatore di terra. segneri, iv-516
, iv-516: perché non mi abbiate a tacciare di amplificatore. redi, 16-iii-
ad civitatem suam poteva essere suggerita tanto a un legislatore quanto a un amplificatore dalla
essere suggerita tanto a un legislatore quanto a un amplificatore dalla relazione particolare che c'
di dire iperboliche, perché tolgono il credito a quello che si dice. segneri,
quella falsità o amplificazione non faceva male a nessuno. questo eccesso indebito di lode
cicerone volgar., 2-70: adunque a te tu questo proponi, che
argento di tanta amplitudine che procedevano a due a due. 2.
di tanta amplitudine che procedevano a due a due. 2. amplificazione retorica
i-4: [propose] amplissimi premi a chi alcuni de'versi omerici gli apportassi
, 4-1-283: riservandomi in altra occasione a pubblicare insieme con la fabbrica dello strumento
per poco ammorbò tutto l'universo. a. cocchi, 2-1: asclepiade fu
ora si direbbe il partito liberale tendeva a ripristinare tutto il patriziato nell'ampio esercizio della
sottile e allungato, che serve a contenere liquidi in genere, oli e
e di viti. marino, 6-99: a l'altr'uscio il guar- dian l'
. che non vi sia neppure un piatteletto a sostegno delle ampolline. botta, 4-241
108: io era poco fa in sagristia a pulirvi i vasi e le ampolline per
4. boccette che compongono l'orologio a polvere. d'annunzio, iv-2-857
in altri corpi solidi e trasparenti. a. neri, 82: si lassino pulire
e'se la sa: / salga a sua posta, / e spalanchi le poste
9. bot. rigonfiamento, simile a vescica, che appare talvolta in alcuni
un gas inerte, che viene destinato a sede di un fenomeno che deve essere
strega era fuora si mise l'ampollina a bocca e trincò di santa ragione. panzini
. ampollina, sf. clessidra a sabbia. -in particolare quella della durata
di 15 o 30 secondi che serve a misurare la velocità della nave. settembrini
[luciano], ii-2-269: hai parlato a lungo, e più del tempo che
: infilava, parlando ampollosamente, strambottoli a dovizia o parole sbagliate.
ecco qui: declamazioni ampollose, composte a forza di solecismi pedestri. idem,
: non bastava quell'am- polloso annuncio a spiegare l'attenzione di cui era fatto
che da qualcun di quei, ch'a bocca aperta / fan star altri a ricever
ch'a bocca aperta / fan star altri a ricever le vesciche, / ch'ei
pellico, ii-155: -dunque faremo subito relazione a vienna d'ogni cosa, ed
rido troncone amputato che si trascinava a stento sopra le crucce. luzi
vedendo un corpo così emunto, esita a consigliarla. in tanta debolezza, si
anch'io uno strazio fisico, simile forse a quello d'un'am- putazione mal praticata
. gli urli della partoriente mi giungevano a traverso l'uscio. 2.
potuto vedere, parmi uomo assai inclinato a credere la virtù degli amuleti, e
, ix-16: era burrasca, pioveva a dirotto / a alessandria d'egitto in
: era burrasca, pioveva a dirotto / a alessandria d'egitto in quella notte,
in vase di rame cipriotto, a spessezza di mèle... de l'
la noia / mi porìa ritornare a suo piacere in gioia. a. pucci
porìa ritornare a suo piacere in gioia. a. pucci, cent.,
et ana / il fiume di voltone, a tahvemo. = dall'arabo ana
e peso in parti uguali (a dose uguale). redi,
redi, 16-v-275: i4 « a è un termine proprio delle ricette
anabbagliante, agg. e sm. faro a mezza luce (nelle automobili e motociclette
o meno lungo, e poi ritornare a vita attiva. = voce dotta
, per cui questi vengono in parte a costituire la sostanza vivente, in parte
. ittiol. ordine di pesci teleostei a scheletro osseo, con pinne prive di
stipole, fiori ermafroditi o unisessuali, frutto a drupa. = voce dotta
. ricettario fiorentino, 94: simile a quello che è chiamato mele anacardino.
), originaria dell'america tropicale, a foglie intere, fiori in pannocchie,
intere, fiori in pannocchie, frutto a forma di cuore, che dà un
, lo cui colore declina un poco a rossezza, e dentro a lui si è
un poco a rossezza, e dentro a lui si è una cosa simile al
i suoi frutti racchiudono un mandorlo buono a mangiarsi; ma il pericarpio, ossia
. < 4vdc e xàpsiov 'simile a un cuore '); cfr. ingl
di verso che, letto da destra a sinistra e da sinistra a destra,
letto da destra a sinistra e da sinistra a destra, presenta sempre la stessa lettura
. seme aromatico dell'anice; confetto a base di anice. cicognani, 3-268
specie di boa d'acqua, lungo fino a io metri: capo grosso e coda
abbandono della vita attiva, per dedicarsi a quella contemplativa e ascetica. = voce
vita, ai più, che seguitarono a rimanere mondani e carnali come al tempo pagano
pavese, 8-204: gli anacoreti si maltrattavano a quel modo, per farsi scusare presso
ha d'uscire? moralmente esso basta a se medesimo, come un anacoreta.
greco classico costituito da un dimetro ionico a minore. 3. sf. anacreontea
di sette- narii e di ottonarii rimati a coppia, che paiono imitar l'andatura
'(poeta greco del vi-v secolo a. c.) anacreóntico,
di argomento per lo più amoroso, a imitazione delle anacreontee attribuite falsamente ad anacreonte
date dei fatti (che vengono riferiti a età diverse da quella in cui veramente accaddero
costumi, idee, invenzioni, istituti a tempi che non ne avevano ancora conoscenza
tutti anacronismi apparenti. vico, 225: a tal anacronismo nella storia egiziaca osservammo uno
, e trovare anacronismi e meta- cronismi a bizzeffe, bisognava che scorressero le opere del
è ascetico; / coi romatismi / pretende a satiro: / che anacronismi! carducci
e i pascià della roma occidentale spariscono a un'ora col sultano e i pascià
profilo classico... faceva pensare a certe statue famose - veneri, giunoni
veneri, giunoni, diane -che le riviste a corto d'argomento rivestono d'un abito
bacchelli, 9-13: ripensavo... a mazzini, a quel grandioso e poverissimo
: ripensavo... a mazzini, a quel grandioso e poverissimo anacronismo delle sue
fissato in epoca che, se si andasse a rifare la storia dei successivi provvedimenti,
si perse intentativi pittorici anacronistici, interessanti a prima vista, ma stucchevoli a lungo
interessanti a prima vista, ma stucchevoli a lungo andare, e talvolta anche odiosi.
italia rimanere condannata dalla sua inferiorità economica a questi costumi anacronistici e cortigiani?
, e statuarie, si può fare a meno; sino ad un certo punto,
un certo punto, si può fare a meno. = voce dotta,
cfr. plinio: « venerem exeuntem a mari..., quae anadyomene vocatur
, su, su, su, fino a ribevere le linfe natali. = voce
composti organici e minerali con cui vengono a contatto nell'ambiente in cui vivono:
aumento eccezionale della sensibilità di un organismo a sostanze medicamentose o venefiche (che possono
: termine medico, cioè riluttanza organica a tollerare un dato medicamento, specialmente i
provoca il vomito; che ha disposizione a rigettare. tommaseo [s. v
chiama morsus gallinae, è notissima a ciascuno. domenichi [plinio],
perciò s'ungono prima con essi, quegli a cui si forano gli occhi per
, fiori gialli in racemi, frutto a legume carnoso, lungo 10-15 cm (
pongono sulle raccolte, e legansi addosso a chi difficilmente partorisce... la radice
ha le foglie e le verghe simili a l'agno, di gravissimo odore, ha
concerne l'anaglittica; che è lavorato a incisione. tommaseo [s. v
. 2. sm. impressione a rilievo di segni per la scrittura e
ma hbero e devoto come quel leggitore a cui s'apparteneva di propagare fra i
costumi; gh altri due servono più a la parte intehettiva; ma 'l terzo conduce
la parte intehettiva; ma 'l terzo conduce a la speculazione de le cose inferiori;
de le cose inferiori; il quarto a queha de le superiori. bruno,
che con l'asinina masceha tolse la vita a mille filistei. salvini, 28-414:
cittadinanza. idem, 6-91: distinguono a colpo sicuro il cittadino dal forestiero,
cittadino dal forestiero, sembrano aver imparato a memoria i registri deh'anagrafe. moravia
sono io, che fui l'ultimo a godere de'suoi dottissimi insegnamenti; l'ultimo
suoi dottissimi insegnamenti; l'ultimo sopravvivente a quanti furono suoi scolari. fagiuoli,
dello stesso genere; serie di più duro a risanare che prima non si credesse, per
operoso... tutti coloro cui stesse a cuore sanare final lecta ecclesiastica
dvdtx7) [i. (i. a -aro? 'base, piedistallo'(da àvaxatxpdtvto
'(àv- privat. atto a ristabilire le forze dopo una malattia o
dal gr. àvax7) tttixó£ 'atto a riparare le forze '(comp.
1661), fr. essi (correlativo a sintesi). -per estens. indagine
minime particelle i dine, venne paragonato a un candido foglio, vergine e libri e
la gravissima media degli analfabeti, in appresso a dare una qualche analisi del secondo volume.
settantotto per cento nel 1861, si abbassò a serristori, conc., ii-148: la
analfabeti; e il salmo egli lo declamava a orecchio. go-natura. mazzini, ii-43:
figliolo di due analfadell'analisi, buone a dichiarare la morte e le sue cagioni,
sapeva parlare. alvaro, 7-228: impotenti a creare e ordinare la vita. idem,
anachi scrive queste righe, cominciò ragazzo a portare il lisi non rigenera i popoli.
rigenera i popoli. l'analisi è potente a dissolvere, lume ad acetilene in una
acetilene in una scuola di analfabeti contadini non a creare. tenca, 1-87: una volta
sulla via: abbiam voluto safoglio scritto a un analfabeta. jovine, 3-25: incominciò
, i-203: quel fenomeno psicologico che a scrivere i nomi dei presenti; a quelli
a scrivere i nomi dei presenti; a quelli che sapevano forma l'argomento di un
, tutta assorta, le sopracciglia aggrotsimi a cui si debbon forse le più sottili analisi
: nomia umana. panzini, iii-729: a furia di analisi hanno è sceso.
finezza di analisi per ricavare dalle credenze a (alfa) né b (beta)
una parola. c'è chi còmpita, a sillaba a sillaba, analfabèti co
. c'è chi còmpita, a sillaba a sillaba, analfabèti co, agg
tornarono allora viamoci per un minuto a una vista d'insieme. sinisgalli,
diverse materie zione elementare. che concorrono a comporre il corpo di queste acque ter
intendere il senso. papini, 8-65: a scuola, m'era toccato, per
). cfr. romagnosi, i-1-208: a analisi in greco è da xòco,
problemi così curiosi, e tanto facili a praticarsi, che già mi par di veder
aristotele); studio trascendentale della forma a priori dell'intelletto e dei princìpi che
autori non aveva, direm quasi, che a sciogliere analiticamente una scienza già posseduta.
de'costumi; simile in una parte a la dialettica, e ne l'altra a
a la dialettica, e ne l'altra a le dispute de'sofisti. bruno,
sei tu, che m'hai ridutto a parlar ancor per le regole analittiche delli
per mezzo di esse si sono fatti strada a investigare la costituzione del mondo, e
il qual metodo può chiamarsi analitico. a. cocchi, 5-2- 40:
, 5-2- 40: non perché a lui non fosse ben noto il metodo opposto
che è quanto dire induttivo, prendere a fondamento l'esperienza e da quella cavare
: del gran lavorio del rossetti intorno a dante rimasero inedite la conclusione del comento
, quella parte della scienza che intende a determinare quale sia la composizione dei corpi
. ling. lingua analìtica: che ricorre a parti- celle, verbi ausiliari, ecc
sintattici (la lingua sintetica ricorre invece a desinenze o variazioni tematiche): ad
; e con la struttura grammaticale aiuta a discernerle. 6. matem.
, i-2-295: bacone fu 11 primo a dire: 'sperimentate e analizzate! '.
abbandonando lo stato di natura e trasportandosi a quello della civile società. pellico,
difesa, io mi proponeva di farla a poco a poco, ed intanto la incominciava
io mi proponeva di farla a poco a poco, ed intanto la incominciava,
medie. anergia; mancanza di reazione a un'infezione o a una sostanza inoculata,
mancanza di reazione a un'infezione o a una sostanza inoculata, dotata di potere
i quali errano se intrecciano metodi estranei a quelli che sono loro propri. idem,
, non significano però una natura comune a tutti i loro analogati. = voce
sgranfia, occulte agli altri, erano a lavorare in quel cervello.
: con cui si argomenta in base a una somiglianza intercorrente fra gli oggetti del
, 5-53: due cagioni lo muovono a far questo, / analogicamente ambo impellenti,
medesima tavola ana logica. a. cocchi, 5-1-48: l'anatomia analogica
che la scienza de'corpi cedesse a quella delle parole. cesarotti, i-84:
un significato all'altro, dal senso proprio a tanti altri o traslati, o
, e corrispondenti ai nostri casati. a. cocchi, 5-1-173: il lor vivere
e propagarsi in una maniera alquanto analoga a quella degli animali,... come
non troppo simile, né analogo né concorde a quello della nostra immortalità. conciliatore,
valore di dodici zecchini fiorentini in premio a quel proprietario, coltivatore, ecc.,
in inghilterra... o un metodo a quello analogo. nievo, 249:
traduceva de'gran brani, li commentava a mio modo, e scriveva di mio
l'altra dello spirito si potrà press'a poco raffigurare come analogo a quello di
si potrà press'a poco raffigurare come analogo a quello di un uomo adulto che riveda
avea stimolo forte; / ma con riflesso a ogni cristiano analogo / pensò ch'
proposta ', che sarebbe equivalente a 4 conforme ', perché non si
grande anamnesi del capo i, da adamo a giuseppe. = voce dotta, gr
quadri, così deformi, che mal a pena vi si ponno ravvisare, ad occhio
tessili), con in mezzo il frutto a forma di grossa pina, che
sassetti, 272: né fino a qui ne ho trovata alcuna [frutta]
verdeggia il zucchero tu vedi / a canna arcade simile:... /
talora il buon vino dà forza mirabile a quei sapori misti di cedro, di
prive di sesso, e da altri circoscritto a quelle che hanno solamente organi feminei.
il ritmo dell'anapesto. a. adimari, 2-23: nove specie di
metrica antica avrebbe chiamata anapèstica, vale a dire che avanza retrocedendo. = voce
, l'esercito de'quali va oltre a suono di zufoli, né conforto alcuno è
ii-1-151: [la commedia] datasi a bacco, stava sul teatro, e
motteggiava, e talvolta camminava in cadenza a suon di flauto, e spesso saltabeccando
àvàwxiatoq * [dattilo] battuto a rovescio '(cfr. dvamxtcù * ribatto
degli sporozoi emosporidi, di dimensioni inferiori a un micron (vanaplasma marginale è parassita
società sciolta da leggi. a. adimari, 2-106: dove è moltitudine
rassomigliarsi assai più al governo democratico che a qualunque altro;... ma
svampati. panzini, iii-520: anche a noi -come per i greci dopo la conquista
irrevocabilità assoluta del diritto primordiale dell'uomo a una sua libertà individuale senza limiti e
stato,... deve mettere capo a un ritorno all'inizio (negazione della
, 2-361: nella setta essi appartengono a una fazione avversaria del marx, e utopistica
[il fazzoletto attorno al collo] a grandi scacchi rossi e neri, i repubblicani
rivenire su una gran voglia di rimettersi a berciare « abbasso i signori ».
i signori ». bontempelli, 9-119: a casa nostra sentivo parlare con disprezzo dei
. pea, 5-154: l'andare a caccia non costituiva dunque privilegio, né
era religioso o no, perché andavano a caccia anche gli anarchici, che in quel
« palazzo » bazzicavo gli anarchici che a quei tempi si contavano sulle dita. palazzeschi
senza museruola, che cosa non riusciremo a fare? che cosa non farà questo popolo
: i socialisti... principiavano a distinguersi dagli anarchici, benché tuttavia sotto
dove gli uomini radunati, non obbedendo a veruna legge sociale, formano un tumultuario
estens.: individualismo esasperato, tendenza a ribellarsi a ogni regola, a ogni
: individualismo esasperato, tendenza a ribellarsi a ogni regola, a ogni autorità.
tendenza a ribellarsi a ogni regola, a ogni autorità. b. croce
che l'usò in un suo discorso a cremona, alludendo a coloro che senza essere
un suo discorso a cremona, alludendo a coloro che senza essere propriamente anarchici,
intellettualmente anarcoidi. bocchelli, 9-362: a me, che pecco d'umore anarcoide
foco, soffiando per gli anari. a. pucci, ii-94: naso cogl'anari
del papa, 1-2-141: mi sentirei inclinato a temere specialmente di un'anasarca,.
di un'anasarca,... cioè a dire di uno stagnamento e inondazione universale
alle sostanze muscolari esterne del corpo. a. cocchi, 8-288: quando poi
lat. mediev. anasarc [h] a 1 idropisia carnosa ', dal gr
che vien dato da imperite e sciocche persone a
o idropiche, il tenerle cioè sopra a de'carretti,... che è
e aggomitolarsi in una sorta di palla a termine della vegetazione, e di nuovo
e di nuovo di allargarsi e raddrizzarsi a contatto dell'umidità. = voce
, che la natura, che non opera a caso, non senza gran ragione a
a caso, non senza gran ragione a qualunque arteria abbia congiunta la vena e
, 2-127: questo far « risalire a monte » il tenue per collegarlo direttamente
acqua che continuamente si tuffano, infino a che gli piglia per istracchi.
titanio (una modificazione del rutilo, a cristallizzazione tetragonale) che si presenta in
'per la caratteristica dei suoi cristalli a forma allungata; cfr. fr.
gli anatemi. idem, 147: anatema a chi nega che alla perfetta remissione de'
condanna solenne, grave, definitiva (a volte con intenzione iperbolica).
vorrebbesi cercar di dirigerlo, di sollevarlo a dignità. verga, ii-507; il sermone
fiacchi e sugli ipocriti che indietreggiavano davanti a roma, vi percosse d'anatema il
dell'ebraico herem, nel significato 4 consacrato a dio per la distruzione ';
optabam enim ego ipse, anathema esse a cristo * (bibbia volgar., x-49
tismi, si propose di deputar padri a comporli. idem, i-342: e
anatematismi separatamente, e poi data opera a formar l'altro decreto, chiamarono questo
se alcuno dottore o vescovo dice contro a questo, sia anatematizzato. tolomei, 1-190
violento come un anatema. a. boito, vi-915: urlo il canto
poi, con rivolta pazza, / atteggio a fischi il labro. anatemiz?
anatemizzava il teatro, era costretta poi a fondare o a lasciar fondare teatri.
, era costretta poi a fondare o a lasciar fondare teatri. boine, ii-22
. ornit. famiglia di uccelli lamellirostri a cui appartiene l'anitra. = voce
dei rapporti dei diversi organi del corpo a occhio nudo; microscopica: analisi della
le particule de'membri sottoposti e soggetti a mille infirmità mortali; terzo, fa
; quarto, e ultimo, ci insegna a curar con sapienza i mali, essendo
in mille errori sconci et essorbitanti, a tutte l'ore, essendo questi tali simili
e ne discopre tossa e gli articoli. a. cocchi, 5-1-2: anatome,
11 rende più atti de'meno anatomici a guerire più quantità di mali che gli
tommaseo, i-506: nell'anatomia sul principio a me parve trovare notizia delle cose più
] prese il forchettone e si apprestò a fornirmi una lezione di anatomia. montano
mostrare la possibilità che è nell'omo a volersi sostenere infra l'aria con battimento
rucéllai, 965: io già mi posi a far di questi insetti / incision per
animo, e con simulata pietà ingannatrice a niun'altra cosa intende, che a far
a niun'altra cosa intende, che a far anatomia de'cori. campanella,
sono aperto e sparato; ho messo a nudo visceri e nervi come in tante tavole
il farglielo osservare in pratica, avvezzandola a fare l'anatomia d'ogni uomo che
lo ricacciava nelle anatomie dell'analisi, buone a dichiarare la morte e le sue cagioni
la morte e le sue cagioni, impotenti a creare e ordinare la vita. settembrini
che egli mi scrive, e che io a lui scrivo, resterebbe una anatomia di
umano; et è con vocabolo greco chiamata a questa foggia, perché (come dice
luoghi dove si fa l'esperienza. a. f. bertini, 7-90: il
accettarlo [il mondo] così pezzo a pezzo, anatomico e morto.
può essere concessa la facoltà di avere a disposizione i pezzi anatomici per un tempo
-teatro anatomico: aula universitaria, a forma di anfiteatro, destinato alle lezioni
ad un intervento del maestro, forse a più d'uno, da quella specie di
incurvino pure gli ana tomici a esaminare a tagliuzzare il cadavere; il sentimento
gli ana tomici a esaminare a tagliuzzare il cadavere; il sentimento il
cui dall'un tronco d'esse il sangue a schizzi s'imbocca e tragitta nell'altro
moderni in inghilterra sono... tutt'a due scozzesi. questi due dotti birboni
scozzesi. questi due dotti birboni fanno rubare a tutti i cimiteri i cadaveri di fresco
due ghinee per ognuno che vien loro portato a casa di straforo da que'poveri diavoli
. papini, 21-39: anatomisti lesti a preparare / per le tavole dei quesiti
le tavole dei quesiti / esami difficili a passare. anatomizzare, tr.
dell'uomo (come essi fan de'condennati a morte, anatomizzandoli) e delle bestie
delle parti e particelle loro, è forzato a confessare la providenza di dio ad alta
ed è lecito anatomizzare ancora viventi. a. cocchi, 5-1-58: fu introdotta
c. dati, 7-1-4-210: altro, a mio giudizio, non è dilettarsi della
. baretti, ii-85: chi ha a durarla con essi bisogna che sappia con
i quali nervi non sono perciò senzienti a chi li anatomizza, ma a colui
perciò senzienti a chi li anatomizza, ma a colui del quale sono. leopardi,
di anatomizzare), agg. sottoposto a indagine anatomica, sezionato. -al
una pazzia più maiuscola! porre a ripentaglio la vita d'un padre di famiglia
pea, 3-208: ed è un ridere a vedere quel ragazzo che afferra la preda
silicato idrato di alluminio con caratteri simili a quelli del caolino: si presenta in
pongono che lo segno d'ariete abbia a significare la faccia e 'l capo..
sentendo le sue gambe stanche. a. pucci, ix-395: formate ha per
quelle coscie bianche, / da fidia a tomo, o da più dotta mano.
il busto. cellini, 726: comincerai a ritrarre un osso bellissimo, il quale
verga, 1-357: tutti si voltavano a guardarla... per teleganza deha
i-456: tre o quattro passi innanzi, a cavallo e col pugno sull'anca,
anca, c'era un pezzo grosso, a cui i generali rispondevano colla mano aha
molleggia tanca e scopre l'ascella, fiata a stento il mercante congestionato. baldini,
movimento come se il busto accennasse dolcemente a svitarsi, che si propaga subito più
dove l'accentua lo sdondolìo deha gonna a cannelloni. frocchia, 154: servotte dalle
sotto le anche, eha si levò a sedere sul letto. idem, vii-20:
battendo tanca e il piede, come a dire: « questa terra è mia »
, inf., 24-9: lo villanello a cui la roba manca, / si
prati, ii-210: freddo mugola il vento a ritta e a manca /..
: freddo mugola il vento a ritta e a manca /... / n'
6-201: ci eravamo dati... a batterci le mani suh'anca a guisa
. a batterci le mani suh'anca a guisa del villanello dantesco, a guardarci
anca a guisa del villanello dantesco, a guardarci in viso l'un l'altro muti
/ e con gli altri mi metto a menar d'anche. 3.
siena, 875: hai mai posto mente a colui che vende coha bilancia, che
anchetta? ogni volta n'è tenuto a restituzione. = dal germ. *
intr. ant. muoversi con fatica, a forza d'anca, ansando.
mori, che, nudi e sempre sino a mezza costa fitti nel fango,
reina, ma ancilla conculcata e sottoposta a tributo. francesco da barberino, 20
e beha / anima... / a dio diletta, obediente anceha. savonarola
, 386: [elchemenide] venuta a trovarla in loco oscuro, credendosi essere
ecco l'ancilla tua; d'essa a tuo senno / dispon, gli disse,
e servita. giovanetti, iii-204: a te sono ognora, / tributarie de'
: non senza sospetti e senza baci / a le vergini ancehe il cane affida,
seguiano ancehe. manzoni, 15: a genti estrane / son le tue voghe e
povera anceha. idem, 2-124: a stranieri ed empi / nostra patria vedendo
. alvaro, 9-515: indossava un vestito a fisciù che le dava un'aria subordinata
iacopone, 43-165: nuha cosa è impossebele a dio, / ciò che glie piace
volgar., ix-291: allora disse maria a l'angelo: -ecco l'anciha
-ecco l'anciha del signore, sia fatto a me secondo la parola tua. boccaccio
'ecco tancilla del signore, sia a me secondo la sua parola s.
ancestrali strade, battute già da cento a cento generazioni. e. cecchi
. ancestre (mod. ancétre), a sua volta dal lat. antecessor -óris
anche, cong. in riferimento a un'affermazione precedente (esplicata o sottintesa
e biondastro e volle entrar anch'egli a dir la sua. borgese, 6-114:
. -in principio di periodo: oltre a ciò, in aggiunta. -anche per
. anche, dura il maestro molto affanno a 'nse- gnare al discepolo. idem,
discepolo. idem, 91: anche guata a pigliare donna savia e di bel viso
, un'eventualità. 2. fino a, perfino. bàlducci, iii-308:
ne vuoi piu: anche? vattene a casa per lo tuo migliore. berni,
: anche una volta io qui libo a le dee / che de la mente mia
25-10): se mi degnasse volermi a servente, / anche non mi si faccia
dessi, 6-10: anche se pioveva a dirotto, si fermava un poco nel cortile
fé di di', ch'anche non tèn a frodo, / che in le'non
. da ancora, e l'altra da a + unquam, si congettura l'etimo
hanc quam (hóram)]; a meno che non si voglia accettare l'ipotesi
1 labbra '. anchilo glossi a, sf. medie. impossibilità o
. beltramelli, iii-529: levava a stento un suo vinciglio fra le mani
dei movimenti articolari, paralisi. a. cocchi, 8-312: dalle quali meccaniche
, che nel loro lavoro si trovano a contatto della terra umida in cui vivono le
si usa come imboccatura di vari strumenti a fiato (clarinetto, fagotto, ecc
: conservatane la naturai curvatura un poco a doccia: applicata sulla superiore apertura del
govoni, 2-73: revisionan gli istrumenti a fiato / riprovando ancie elastici e soffietti.
da barberino, 140: poi si rivolge a lui: -o tu ti parti
): amor, quando sì presso a voi mi trova, / prende baldanza
fuor di misura penosissimo non è bastante a tormi la vita, io stesso farò
morte che non mi vogliono ancidere, a me stesso darò morte. caro, 2-444
o cara genitrice? testi, i-195: a ragion sovra gli altari accensi / scure
grosso, iii-378: o sacrilega donna, a che le mani / opri idolatra,
impero del mondo non sarebbe stato tolto a roma finché questo scudo fosse stato custodito
dalle viscere di lei il vermiglio ancile a propiziare un superbo volo di fiammanti vittorie.
., facevo anche spesso delle gite a prato. gozzano, 83: elogio degli
o natura. di una lama: a due tagli. -al figur.:
finché non venga il figlio dell'uomo a giudicarlo. 2. metr.
voce dotta, lat. anceps -ipltis 'a due capi 'e al figur.
stendea fillide mia la man cortese / a clori amica, e balenar fè'un
riso: / la bianca man, ch'a me giammai non stese / se non
sm. medie. antico strumento chirurgico a uncino. = voce dotta,
francesco da barberino, 213: sta bene a donna d'aver bella vesta / e
., 12-2: era lo loco ov'a scender la riva / venimmo, alpestro
al corno attiensi, / l'altra stende a la groppa e talor anco / de
offesa. giusti, ii-326: verrei a trovarti se non mi ritenesse a casa
verrei a trovarti se non mi ritenesse a casa l'obbligo di stare un po'anco
del bene, mandalo con dio, ché a ogni modo e'non può farti la
75: cose ornai viste, e a sazietà riviste, / sempre vedrai, s'
messi / in aspo, e scelti a farne altro lavoro, / erano in brevi
questo dolce e glorioso lume non verrete a tedio né a confusione... e
glorioso lume non verrete a tedio né a confusione... e non getterete
confusione... e non getterete a terra l'arme dell'orazione né degli altri
3. con valore concessivo (davanti a un infinito): anche, pure
/ che non si può rubare anco a volere. 4. ancora (
mi pare esser fiso / ch'ella verrà a farti gran disdetta. idem, inf
, / ch'è stata sempre accorta a farmi noia, / e contra gli occhi
e timida e smarrita / non si volge a mirar s'anco è seguita. morando
? / no, ché d'amore a mille strali e mille / anco resisti e
ma la tua festa / ch'anco tardi a venir non ti sia grave. guerrazzi
bocca, però che io comparissi improvvido a difendere il paese dalla reazione. carducci,
, / ch'anco quanto sia forte a pien non sanno. baretti, ii-204:
54-29: io l'ho veduta già vestita a verde, / si fatta, ch'
/ l'amor ch'io porto pur a la sua ombra; / ond'io l'
elli conoscerà lo male, e tornerà a fare tutto bene. tasso, 5-59
sì 'nforzare / per lo vento a provenza che ventava, / ch'alberi e
ancia. ancóna, sf. pittura a soggetto religioso su tavola di grandi dimensioni
medesimo girolamo in santa colomba di rimini a concorrenza di benedetto da ferrara e di
il capitano sforzesco nel suo padiglione tenere a capo del letto un'anconetta.
àncora, sf. apparecchio destinato a far presa sul fondo del mare in
estremità di due punte (marre), a cui è fissata, nel centro e
di ferro (fuso), unita a una traversa di legno o di
), il cui piano è perpendicolare a quello del fuso e delle marre (
giordano, 3-294: la quarta cosa, a che è affigurata la croce di cristo
àncora spirituale della croce di cristo ci ha a conservare dalla fortuna di questo mare tempestoso
come torna colui che va giuso / talora a solver l'ancora ch'aggrappa /
, ma sostengono e aiutansi valentemente insino a che viene la bonaccia. boccaccio, i-564
buono. caro, 1-275: ove a fermar le stanche navi / né d'àncora
vedean ne'fondi cavi / sórte e legate a l'àncore le navi. idem,
: truovo... mal sicure a dar fondo le due e le tre ancore
, 88: oh misero quel legno, a cui negato / fu il porto,
cui negato / fu il porto, a cui non tien nel molle limo / la
d'annunzio, iii-2-68: un'ancora a due marre dal grosso ceppo ferrato. idem
, e la marra non giunge mai a mordere né la gómena a tesarsi.
non giunge mai a mordere né la gómena a tesarsi. govoni, 2-223: già
. fracchia, 978: un poco a sinistra via! pronta l'àncora di babordo
l'àncora di tribordo... pronti a filare le àncore! (colpo di
era muta; ogni àncora era rotta. a che vivere? idem, iv-2-105:
da una robusta tela quadrangolare, assicurata a due aste incrociate e munite di un
, offrendo grande resistenza al moto ondoso a causa della sua forma, aiuta l'imbarcazione
della sua forma, aiuta l'imbarcazione a mantenere una certa stabilità (il suo impiego
delle due ancore di prua, pronte a essere affondate quando si va all'ancoraggio
o due nave, che vedemmo far vela a due debe navi che erano nel porto
bugiarda. algarotti, 3-6: di lì a poche ore dallo aver salpato gittammo l'
aver salpato gittammo l'ancora... a due o tre miglia da shimesse.
volte dobbiamo l'ancora della speranza tirare a noi, e s'eba pure stesse
abbattuto ingegno / gitto, e stonimi a mirar pabido e muto / or questo
m. villani, 2-59: l'ammiragho a tutte le galee che avea appresso di
/ nera s'è propagato il fuoco a tutto / il navibo su l'àncore
dolce (detto anche armatura) fissato a un organo mobile che lo mantiene a
a un organo mobile che lo mantiene a breve distanza dalle estremità polari, dalle
elettromagnete (si adopera comunemente per eseguire a distanza l'apertura e la chiusura d'
ad ancora), pezzo del meccanismo a forma di piccola ancora che trasmette il
, avv. fino ad allora, fino a questo momento; anche allora, anche
mare ancora / come gente che pensa a suo cammino. petrarca, 50-26: ma
grande albero, di certa specie che a me pareva di non avere ancor mai più
i sempiterni calli? / ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga / di
a tenerlo. zanella, v-95: ma se
sbrigare la macchina e andare di quel giorno a mon- ticello. vittorini, 2-42:
non è nemmeno il tocco ancora. a siracusa mangerò. luzi, 31: la
d'un bosco se ne già vicino a labbia, / fervida ancor ancora ed estuante
. redi, 16-vi-348: sono tutte a due [le tartarughe] per ancor
bellezza. petrarca, 16-n: e viene a roma, seguendo 'l desio, /
: tempo verrà ancor forse / ch'a l'usato soggiorno / torni la fera bella
: ancora abbi paura / d'improntare a usura. rustico, vi-1-162 (28-7)
suoi cardinali, fu costretto ancora egli a rinunziare. idem, 420: né
, i-237: lassate pigliar l'arme ancora a me, poiché gisippo è con un
, il quale l'ascolta, e a colui che la dice, dannosa, conciosia
/ né manca questo ancor, s'a gli occhi credi. idem, 724:
credi. idem, 724: si nieghi a me pur ch'a ciascun si nieghi
: si nieghi a me pur ch'a ciascun si nieghi: / ché, quando
sua femina, e che dimanda mercé a lei cossi bene come a quell'altro.
dimanda mercé a lei cossi bene come a quell'altro. sarpi, i-205:
che commettono, ma del pervertimento ancora a cui portano gli animi degli offesi.
, io non bene colla mente comprendo a che e come uomini eletti dalla universa
come uomini eletti dalla universa italia abbiano a convenire a torino. settembrini, 1-59
eletti dalla universa italia abbiano a convenire a torino. settembrini, 1-59: ei
diafano. pavese, 1-35: ma pieretto a quell'ora sarebbe stato all'eliseo con
con michela, e non dietro una stalla a combinare per un piatto di minestra e
ch'io voglia far i conti addosso a te! s'anco ti fosse piaciuto di
vita, profondere, buttar via i quattrini a palate, e ancora, ancora.
. = lat. hanc hóram * a quest'ora \ ancoràggio, sm.
. bembo, 5-2-88: fosse lecito a ciascuno con le sue navi per cagion
cagion di vettovaglie, senza pagare ancoraggio, a vinegia venire. boccardo, i-142:
si toglieva l'ancoraggio, furono costretti a salutarsi. -prendere l'ancoraggio:
. tecn. fissaggio di una parte mobile a un supporto o base fìssa; dispositivi
di maggiore robustezza, che viene collocato a intervalli nelle linee elettriche (sui lunghi
ancoraggio: fissaggio di una struttura soggetta a sollecitazioni. = deriv. da ancorare
nella spiaggia. -rifl. ancorarsi a ruota: su una sola ancora (
: su una sola ancora (intorno a cui la nave può muoversi in cerchio)
può muoversi in cerchio). -ancorarsi a barba di gatto: su due ancore
gatto: su due ancore (intorno a ciascuna delle quali la nave può descrivere
di vecchi libri per trovare qualche cosa a cui ancorare il pensiero. ojetti,
. sport. ancorare la corda: fissarla a una sporgenza di roccia. ancoràtico
dei bastimenti del suo paese ormeggiati uno a fianco dell'altro. -per
, trattenuto. sbarbaro, 1-259: a nulla ancorato, uccello di passo cui
di passo cui è buona ogni fronda a posarsi. sinisgalli, 6-161: quella
riguardata, poi, centinaia di volte, a tutte le ore, con tutte le
3. arald. croce ancorata: fornita a ogni braccio di uncini simili a quelli
fornita a ogni braccio di uncini simili a quelli dell'ancora. 4. «
che fosse tardi, / e vissi a roma sotto il buono augusto. idem
son gravi, / ho io il braccio a tal mestiere sciolto. idem, purg
, ha bisogno del favore de'provinciali a intrare in una provincia. idem,
sia dappresso, / non mi rende a me stesso. firenzuola, 459: il
dicendo ancor vicino scorse / un destrier ch'a lui volse errante il passo; /
errore ancor che veniale, mi sarebbe ascritto a fallo capitalissimo. carletti, 80:
la barchetta et escono in fuora circa a tre braccia, e rasando il mare la
per niuna maniera s'inducono ad udirli o a comporre, ancorché per altro assai acconciamente
ancorché non fosse nota la proibizione, data a chi comandava le truppe, di spargere
e tollerante... doveva bastare a far vedere che gli ordini venivano da tutt'
. 2. tipo di amo a tre uncini. = dimin. di
mangia la prima d'incroia, viene a suonare ancroia, che vuol dir vecchia
mi dischiude / son l'opere seguite, a che natura / non scalda ferro mai
co'quali strumenti tu rompi il sonno a te e ad altrui. leonardo 2-85
sovra le sonanti ancudini batteno i tuoni a giove. cellini, 2-64 (413
dua ancudine e tre martelletti piccoli. a. f. doni, i-18: come
doni, i-18: come fanno eglino a farle quelle palle di cerchi? perché n'
. bartoli, 9-1-192: e non andrà a gran tempo l'aversene di mano di
che ora gli sta parte su l'ancudine a formarsi, parte sotto la lima a
a formarsi, parte sotto la lima a pulirsi. 3. anat. ant
staffa, la sollieva quanto è bisogno a sturare alquanto un buco per cui il
la quale è grossa un dito. fendesi a modo di papiro; macchia le mani
color sanguigno, e prepara le lane a finissimi colori. idem, ii-214: eocene
italia, in particolare nell'elba e a musso sul lago di como).
dico o che ghiacciano o che pieghino a banda secondo la condizion del luogo ove sono
. gr.: 'che volete? a questi lumi di luna l'andamento degli affari
fuoco... e cominciò a ragguagliarla sull'andamento del suo lavoro. bontem
soffici, ii-22: anche questa distrazione contribuiva a peggiorare l'andamento del suo commercio
timidità e al dolore che, a poco a poco, si sarebbe dileguata la
al dolore che, a poco a poco, si sarebbe dileguata la prima e
delle cose. cardarelli, 6-50: addetto a vigilare l'andamento delle sveglie in
una enorme economia di pensiero, a scrivere l'andamento di certi fenomeni che non
[nel rivedere il mio lavoro] ebbi a riconoscere che le mie creazioni, aggiunte
michele, 23: si studiarono di tenerli a bada, perché fossino vinti dal sonno
, prendi tu gloria d'aver dispiaciuto a noi, e insuperbisci per la tardata vendetta
quello che egli ha, e perviene insino a quella pelle che sono in quella medesima
, 21-75: la palla gf serve a ritener l'argento ne'reciprochi andamenti e
: bisogna che noi andiamo, quanto a noi è possibile, per li andamenti e
avrebbe luogo l'andamento inverso da venezia a milano. 5. figur.
degli andamenti del bavaro, e torneremo addietro a raccontare d'altre novità. m.
scambievolmente tutti i disegni per i quali a qualunque di essi accrescere si potesse o
1-1 (i-12): e cominciarono a spiar tutti gli andamenti del cavaliere, per
andamenti del cavaliere, per veder se a l'improviso coglier lo potevano. p.
. giambullari, in: ed oltre a ciò,... dopo molti andamenti
cambiamenti musicali era il movimento da suono a suono,... il quale
suo paese ormeg giati uno a fianco dell'altro. = lat
andena (docum. in francia, a chartres, nell'844), che riflette
ii- 408: quasi legno, a seconda del fiume andante. magalotti,
costumi delle genti del lazio, incominciativisi a celebrare fin dall'età di saturno,
boccaccio, i-517: così andando, a una grotta, la quale lungo la
andante, / o se lavori a olio, oppure a guazzo. andanteménte
o se lavori a olio, oppure a guazzo. andanteménte, avv. senza
. muoversi, spostarsi da un luogo a un altro (anche nelle forme pronominali andarsi
, marciare, avanzare. - contrapposto a 4 venire ': allontanarsi, partire.
o volgo o giro, / a voi son, donna mia, / tuttor
, ché tu non anderai / così correndo a veder questa donna. dante, vita
ha pur presa: - / lieto a lui vanne destro ed avveduto. idem,
ii-32: poi ce n'andremo insieme a quelle grotte / e qualche lasca farem
si lievi donde era e ne vadia a spalle nello angulo sinistro. idem,
. idem, 320: disse che andasse a casa seco, ché, oltre al
gioielliere è chiamato dal signore; dipoi vientene a casa, ché ti aspetto ivi.
non han d'un vicin fonte / a favellar i muti selci ancora. magalotti
ancora. magalotti, vi-155: andate a tavola: dalla minestra in poi,
vengon da noi, come s'anderebbe a un banco a riscotere. [ediz.
noi, come s'anderebbe a un banco a riscotere. [ediz. 1827 (
.. come s'andrebbe ad un banco a riscuotere]. idem, pr.
dice il corticelli, esige la preposizione a; e si dirà: 4 andare
; e si dirà: 4 andare a roma '. se è regno o provincia
se è persona, può usarsi indifferentemente a o da: es. 'andare dall'amico
d'annunzio, iv-2- 945: cominciavo a provare un tal bene, che non sapevo
. ojetti, i-432: s'andò insieme a vedere la cattedrale mutilata. slataper,
nessuno più si lamenti, basterebbe, credete a me, questa sola legge: ogni
* che la sera avrebbero fatto luce a tutta firenze. -avere o non avere
, 7-138: in queste stelle che 'ntomo a lor vanno. boccaccio, dee.
forza di vento il legno, che a napoli andar dovea, fu trasportato all'isola
. sacchetti, 186-31: il fante comincia a chiamare... o messer filippo
si discorda, / e vansi in aria a far guerra le pecchie. idem,
pena stanno, / quanto son tacque ch'a ferir li vanno. carducci, 644
va l'aspro odor dei vini / tallirne a rallegrar. pavese, 1-36: usciamo
-figur. (e si riferisce a un moto dello sguardo, della mente
moto dello sguardo, della mente, a un impulso del sentimento, a un'
mente, a un impulso del sentimento, a un'insistenza nel discorso, ecc.
così sospeso, / gli andò la mente a quella pietra eletta. de amicis,
e andò più in là; cominciò a pungerla... con ogni sorte di
n'è drento un'altra; / a chi va questa?... sta
madonna laura palermini. tommaseo, i-430: a chi le mie parole andassero, voi
pinelli, ma da un pezzo io avevo a dir tutto questo; che non va
dir tutto questo; che non va a lui. 3. raggiungere un dato
al figur. (e si riferisce a un sentimento, a una passione).
e si riferisce a un sentimento, a una passione). bisticci, 3-10
ispendervi dentro ducati diecimila, e andò a quarantamila. varchi, 18-2-85:
sopra 'l verone, similmente s'andò a dormire. ariosto, 6-60. lasciò la
rise. 6. essere destinato a un dato luogo, a una data
. essere destinato a un dato luogo, a una data collocazione (un quadro,
. vasari, ii-346: fu ordinato a giovanni antonio, che mettesse mano ai
altar maggiore. 7. ricorrere a un tribunale; essere portato davanti a
a un tribunale; essere portato davanti a un magistrato. varchi, 19-3-7:
cosa o vede / che tegna forte a sé l'anima volta, / vassene il
1-74: il perfido non andò molto a rompere il patto. leopardi, 17-149
tacque: né molto andò, che a lui col suono / mancò lo spirto.
, vuol anche fargli andare un po'a modo suo. leopardi, ii-1122:
ojetti, ii-415: si sono messi a pesare i coloni e a confrontare il
si sono messi a pesare i coloni e a confrontare il peso d'oggi col peso