precauzioni, portava una livrea che impegnasse a difenderlo la vanità e l'interesse d'
sannazaro, iii-144: empierà di sua fama a tondo a tondo / l'immensa terra
iii-144: empierà di sua fama a tondo a tondo / l'immensa terra e di
ordinare la riforma delle leggi di finanza a un ceto d'uomini, che ne
urtar che dietro al piacer corre / e a l'onor vano e al lucro;
coetus vero conventus est vel congregatio, a coeundo, id est conveniendo in unum »
fiori, che rode per giungere a succhiare il nettare). pascoli
alle volte, sdraiato al sole, godeva a far morire lentamente una lucertola presa
squali del gruppo selaci, lunghi fino a 15 m (vivono nel mediterraneo)
quale partono le corde (da quattro a undici), che si congiungono con l'
al ferro e alla cetera, e levarla a sé. idem, par., 20-22
: sollacciandosi / movean i dolci balli a suon di cetera, / e 'n
quel che questa mia premessa si accomodi a render la ragione del maraviglioso problema della
... cantava, sotto / a la percossa cetera / palpitandole il sen.
e noi... non sacreremo a voi le cetre d'oro? carducci,
del duol raffrenatric? / agita in vetta a i luminosi colli. pascoli, 634
il cuore / nero t'inviti a piangere, su questa / cetra di glorie
cento macchine elettriche, idrauliche, pneumatiche a maneggiarle, invece della mia cetera innocente
la tradizione poetica. mente piegati a doccia, sono di colore verde-
. ariosto, 3-3: e volendone a pien dicer gli onori, / bisogna non
la mia fille / sempre cara / a me sarà. algarotti, 2-449: or
al figur.: rimettere le cose a posto. a. pucci,
rimettere le cose a posto. a. pucci, cent., 84-72:
del tirolo), che ha da 27 a 40 corde tese sopra una piatta cassa
fuisse traditur pectori humano, quo uti vox a pectore, ita ex ipsa cantus
di qualsivoglia vegetabile, come sarebbe a dire di assenzio, di capelvenere, di
molti le usano condire con il sale a quel modo verdi, che durano poi
redi, 16-ix-178: quando co- minceranno a venire le zucche, sarà ottima cosa.
rami dell'albero, ma bensì raggruppati a guisa d'un grappolo, il quale
, ossia guscio, della figura presso a poco d'un citriolo. collodi, 318
90: così alla mia speranza, che a staffetta / mi trasse a roma,
, che a staffetta / mi trasse a roma, potea dir chi avuto / pei
lor sovenuto, / o chi a riporlo in casa o chi a crearlo /
o chi a riporlo in casa o chi a crearlo / leon d'umil agnel gli
buona saima. laude, v-520-119: racto a spa tacte lo menaro / al loco
/ al loco do devia morire: / a tremore tucte gridaro: / chiove e
; con l'apostrofo eh', davanti a vocale, specialmente davanti a e \
, davanti a vocale, specialmente davanti a e \ ant. anche ched),
per lo più segue immediatamente il nome a cui si riferisce). placito di
e amati diletti. petrarca, 331-17: a corrier tra via, se * 1
in pace, / o se vengono a rissa e si fan guerra, / alla
rive, / che, desolate, a bruno / veste il flutto indurato, e
cieco di torre de'passeri era andato a san rocco ed era tornato dopo tre
. ed ecco che ella si avvicinò a me, proprio a me che lo
che ella si avvicinò a me, proprio a me che lo desideravo con tutto il
donna, contenta molto, si dispose a voler tentare, come quello potesse osservare
avuto questo tesoro. -riferito a senso al pron. personale che si
queste frascherie:... fa'a mio modo, che ti consiglio del tuo
paolo da certaldo, 373: sempre abbi a mente in tutti i tuoi fatti ch'
in tutti i tuoi fatti ch'ài a fare con altre genti, d'avere
fare con altre genti, d'avere a fare con uomini beneavventurati e che abbiano ventura
infelice; quel tanto cioè che basti a render ragione dell'insolito e del misterioso
che abbiam veduto in lei, e a far comprendere i motivi della sua condotta,
e tale contrizione, che sia sofficiente a tórre via tutto il reato della pena
della pena, cioè tutta la pena, a che altri è obbligato per li peccati
fa perfettamente e con grazia l'offizio a che è ordinata. ariosto, 1-25:
in ch'io mirar m'appago, / a consolar il vedovo desio. d.
, 9-1-6: poco però vi è a che rispondere, essendo quella responsiva ad
che diceva di voler attaccare il vicario a un battente della sua porta, ammazzato che
hanno dalla religione ricevuto, giungono quasi a identi ficarsi con essa religione
strascicò l'alunno dietro per firenze spolmonandosi a illustrare le meraviglie d'arte e le
3. con la preposizione sottintesa: a indicare una relazione temporale, modale,
è ella, s'ella non si aopera a quello ch'è fatta? dante,
. villani, 2-18: la gente a piè e a cavallo che cavalcavano di volontà
2-18: la gente a piè e a cavallo che cavalcavano di volontà...
mi crederrei in breve spazio di tempo recarla a quello che io ho già dell'altro
ch'avea andare al martirio, venne a lui uno gonfaloniere, facendolo chiamare.
, 55: cesare sono e vegno a dimostrarmi / a te, che italia il
cesare sono e vegno a dimostrarmi / a te, che italia il suo bel
, che fosse da ordire una trama a machinare il modo che la donna si
disegni, e restò parecchi anni intorno a una tavola, che michelagnolo gli aveva dato
: io del rapido tempo in vece a scorno / custodirò il momento, / ch'
con nobil portento / ruppe lo stuol che a lui venia d'intorno. alfieri,
d'intorno. alfieri, 1-243: a te mi serbo; infin che sorga il
e benedette / l'antiche età, che a morte / per la patria correan le
/ per la patria correan le genti a squadre! de sanctis, iii-293: a
a squadre! de sanctis, iii-293: a quel modo che il realismo tirò la
umana. montale, 1 -77: giunge a volte, repente, un'ora che
si divide. tecchi, 2-83: venivano a due, a tre, certi signori
tecchi, 2-83: venivano a due, a tre, certi signori in tuba,
domenica di sole che la gente va a messa. 4. con impiego anacolutico
, 138: tornava sempre in coppaio a pigliare certi suoi arnesi che ce li
5-107: diceva: « e andiamo a vedere sui coppi ». sui coppi
seconda volta, te lo giuro! a. monti, 488: povero minchione
(ant. anche da come); a indicare un comportamento caratteristico di una certa
non avviene del volgare, lo quale a piacimento artificiato si transmuta. idem, purg
vilume di carte, se io le avessi a notizia tutte, 11 che è 1
, non avendo ancora quattordici anni, fu a tanto grado condotto. guicciardini, 259
condotto. guicciardini, 259: bisogna che a fare questo effetto concorrino in uno medesimo
e corpulenta. nievo, 123: a quel tempo pertanto io amava nella pisana
compagna de'miei trastulli; e poiché a quell'età i trastulli son tutto, ciò
età i trastulli son tutto, ciò vien a dire che la voleva tutta per me
, pochi uomini ho incontrato altrettanto risoluti a non giudicare gli uomini che dalle loro
di propria natura impinta, è inclinabile a la sua propria perfezione. boccaccio,
marini, xxiv-802: eglino... a riceverlo in nave dimostraronsi pronti. per
nave si condusse. vico, 88: a fanciulli appena usciti dalla scuola della gramatica
tutta ripiena di severissimi giudizi d'intorno a materie riposte di scienze superiori e tutte
senso volgare; con che si vengono a convellere ne'giovinetti quelle doti della mente
;... nel che si richiamava a quanto aveva detto aristotele circa il piacere
e vagliono l'ima quanto vale * a qualche tempo ', e l'altra
, e l'altra quanto vale * a qualche modo '. varchi, v-81:
, n: potranno... venderli a chi più loro piacerà; con che
di che convenne che tutti si fuggissono a sproni battuti, e caraporono. storia
loro dire, il santo rispuose loro a parte a parte con molta umilità, dicendo
, il santo rispuose loro a parte a parte con molta umilità, dicendo come
, gli era nel sonno paruto vedermi a sé venire tale quale io venni..
venni... di che egli a guisa di conosciuto mi ricevette e a sé
egli a guisa di conosciuto mi ricevette e a sé già per la contezza della notte
professarono sempre di star volentieri sottoposti a quel codice poetico a cui obbedirono
di star volentieri sottoposti a quel codice poetico a cui obbedirono dante, il petrarca
oriani, x-21-121: de nittis spiegava a bice il formarsi del romanticismo, la
uomo consiste nei rapporti che egli riesce a stabilire nell'ambiente sociale in cui vive,
apparentemente un problema di forme, e a questo è rivolta tutta una letteratura di trattati
di buone maniere: modo di comportarsi a tavola, in società, saper fare.
e organica dei documenti che si riferiscono a una città, a un'arte,
che si riferiscono a una città, a un'arte, una persona, un ufficio
o fra le navi e le stazioni a terra, ecc. 6. chiave
di lemmo di balduccio, 95: fatto a firenze nel popolo di santo michele bisdomini
codicillare1, agg. che si riferisce a codicillo, proprio di codicillo.
di prato, 8: debbia lasciare a questa compagnia, secondo che lui parrà
suo codicillo. garzoni, 1-128: a costoro [nodari] s'appartengono tutti
, giovanni alla madre, la madre a giovanni, il sangue alla croce, la
ma lo spirito in questo particolar codicillo a colui da cui l'ha ricevuto 10
807: non consentire che mai vi presti a usura, o vuoi giudeo, o
per quello lupino, tu ne se'tenuto a restituzione, e forse noi sapesti mai
per far qualcosa anche lui, prese a recitar l'orazione con che si batte il
: mentre che il piccoletto sotto corona davasi a diveder noiato e ristucco di quel borbottato
sono la corruttela italiana codificata ed innalzata a regola di vita. silone, 5-265:
da potere agevolmente dare diritto di cittadinanza a tutti i successivi mutamenti e progressi che
s'è riposto o s'è codiglio. a. casotti, 1-2-31: state lontano
perdita 'di chi ha intrapreso il giuoco a profitto o con vincita di chi si
e l'ali di penne bianche e turchine a vicenda, la coda bianca e le
196-51: e 'l villano se nel menò a casa sua [l'asino] così
questa lettera, non possa capitare in mano a montazio! codinéro, sm.
là come matte, con il codino a frullo sotto la pioggia! -per simil
2-68: non aveva fatto in tempo a rimettere bene le trecce a codino come voleva
in tempo a rimettere bene le trecce a codino come voleva la lucia e
sec. xviii gli uomini portavano raccolta a nodo, a mazzo o a treccia.
gli uomini portavano raccolta a nodo, a mazzo o a treccia. settembrini,
raccolta a nodo, a mazzo o a treccia. settembrini, 1-4: nella
: d'un polputo murat re, a piedi e a capo scoperto,..
un polputo murat re, a piedi e a capo scoperto,... tutto
, ii-231: finirò coll'esser legato a una colonna e lì bastonato a doppio,
legato a una colonna e lì bastonato a doppio, di qua da un codino
stanze di sua madre, invano cognata a dante serego fedele all'imperatore e al
« povero leopoldo! povero babbo! a presto! a presto! *. bocchelli
! povero babbo! a presto! a presto! *. bocchelli, 2-67:
.. ma, soleva dire, a cliente che paga non chieder altra fede.
di pro fessione poteva lasciare a suo figlio in eredità... dieci
codirossóne, sm. ornit. passeraceo simile a un tordo, di colore cenerino-azzurrognolo,
piccolo uccelletto di più spezie, buono a mangiare; è così detto dal suo dimenar
colla spiga cilindrica, il culmo piegato a ginocchio e la radice bulbosa. '
, così giugnesse egli testé nelle reni a calandrino! 2. la parte
dicesi il * gambetto ', ripiegata a squadra riceve la pressione del sottoscatto,
uomini). machiavelli, 688: a un tratto io mi sento stoccheggiare un
dierono... /... a lagnarsi ch'era troppo soda / d'
: movendo il passo, / è costretta a con torcer la persona,
torcer la persona, / ed a ben dimenar tutto il codrizzo.
coeditóre, sm. editore che partecipa a un contratto di coedizione.
per determinare il coefficiente di aumento, a cui dovrebbe sottoporsi la tariffa normale.
volume della carena e quello del parallelepipedo a essa circoscritto. 4. econ.
famiglia eretizon- tidi, di grandezza pari a quella del gatto, con coda prensile
veniva in podestà del marito, e a somiglianza degli eredi suoi gli succedeva
: termine del linguaggio matematico, applicato a indicare rapporti di valori e di risultati,
è posto dal padre al figliuolo coessenziale a lui, coeguale e coetemo. gherardini
di una norma, di un comando, a essere attuato anche con la forza o
caratteristica della norma giuridica); disposizione a subire un'azione coercitiva. rigutini-cappuccini
, e la terza e la quarta, a quello in cui sono adoperate dai fisici
. coercitivo, agg. atto a costringere, che ha forza di costringere
ha forza di costringere, che sottopone a coercizione. d'alberti, 215:
coartativo, che ha forza di costrignere a fare una cosa. arila, 97:
. coercizióne, sf. costrizione a tenere un determinato comportamento; pressione violenta
, azione di potestà che obbliga altri a fare o omettere un atto, accennando
il cardinal bertrando facoltà piena di togliere a cola ogni dominio... di
« rubare » i valori che andavano « a tutti » o per lo meno «
, io: potessimo ascendere il cielo a godere, tuoi coeredi, l'eterna
; di sorte che l'arida, a fatto disciolta da l'acqua, non è
4-3-11: prendiamo il cilindro o prisma a b di legno o d'altra materia solida
e coerente, fermato di sopra in a, e pendente a piombo.
fermato di sopra in a, e pendente a piombo. l. bellini,
relazione colleghi la misura delle grandezze derivate a quella delle grandezze fondamentali. -fenomeni periodici
del turco sono coerenti, non fatte a salti, né con intervallo di paese frapposto
di loro, e ciascheduno in particolare coerente a se stesso nell'intender sempre di un
di un istesso uomo, allora cominciare a vedere se questi fosse veramente gesù nazareno
da quel complesso di massime pendono e a quel tutto son coerenti? a. f
e a quel tutto son coerenti? a. f. bertini, 7-127:
qui affoltato di quel sistema, basti a farne sentire il nesso, e l'importanza
sentire il nesso, e l'importanza, a farci scorgere una vasta e coerente applicabilità
vasta e coerente applicabilità d'un principio a molti fatti della letteratura. de sanctis,
nelle sue forme, così personale e a un tempo così umano. b. croce
, non inveisco e non fo muso a chicchessia; cercherò d'esser coerente a
muso a chicchessia; cercherò d'esser coerente a me stesso e non mancherò ai miei
. nessuno, ch'io sappia, vorrebbe a quella sua figura, nota a tutti
vorrebbe a quella sua figura, nota a tutti come nel suo aspetto così nella
. magalotti, i-83: vivono coerentemente a quel ch'essi credono, e a quel
coerentemente a quel ch'essi credono, e a quel che ne sperano [da dio
di torre simile alle terrestri, coerentemente a ciò che dice plinio. = comp
i capi, goccioli, e ne cada a stilla a stilla quella poca d'acqua
goccioli, e ne cada a stilla a stilla quella poca d'acqua che vi cape
può dirsi forza di coerenza, e somiglia a quella d'una fabbrica ben costrutta e
cui abbiamo sensazioni e percezioni definite riducesi a quattro cose: oggetti, qualità degli
4. figur. costante fedeltà a una linea di condotta fermamente stabilita;
filo e seguito delle sue opinioni. a. cocchi, 5-2-129: potevano sapere la
, che perché ci volesse molto a pensare e dir quello che tutti sanno,
della coerenza nelle proprie idee e del sacrificare a quelle vantaggi ed onori, sentii
vantaggi ed onori, sentii tempo fa dire a una signora: 'è retorica'
8-349: il linguaggio è soggetto a una sintassi, a una coerenza grammaticale,
è soggetto a una sintassi, a una coerenza grammaticale, insomma a
a una coerenza grammaticale, insomma a una tradizione -come i suoni a rapporti
insomma a una tradizione -come i suoni a rapporti matematici, le pietre a
a rapporti matematici, le pietre a esigenze di gravità, e i colori a
a esigenze di gravità, e i colori a rapporti cromatici. cassola, 2-419
consiste in questo: che essendomi accorto che a stare nell'esercito si fa il
come familiarmente si dice, 4 essere a uscio e bottega '? e pure *
e resistono alle eventuali forze esterne tendenti a separarle. c. mei,
solidi col loro soverchio gagliardo stimolo. a. cocchi, 8-72: essendovi solo
v.]: far la materia coesistente a dio è un annullare l'idea di
nella città, che uno proclamava eletta a sé dalla venuta e dal martirio di
da quello in cui egli si trova a essere con le altre cose).
fezione] qui con noi, e coesiste a ciascun genere di cose che conosciamo
.]: 4 coesistere ', esistere a un tempo due o più oggetti
e si urtano e si nuocono a vicenda. pascoli, i-919: nella parola
: le due tendenze contradittorie continueranno a coesistere nella storia del pensiero.
dell'alleva tore che riesce a far coesistere la bontà verso l'animale
. coesivo, agg. che serve a tenere unito, aderente.
causa-prima e simili, essendo titoli coessenziali a dio, e incomunicabili, avrebbero date idee
padre al figliuolo coes senziale a lui, coeguale e coeterno.
che ignori. ma uno essendo, e a se stesso coessendo, non ha d'
sia dunque uno spirito confinato o coesteso a una mole di ghiaccio: a misura che
coesteso a una mole di ghiaccio: a misura che riceverà più o meno vergine
il fuoco nell'anima: la costringe a muoversi del suo moto trasfuso prima nelle
le idee degli uni sono più attemperate a quelle degli altri. nievo, 133:
buon cristiano insomma come si costumava esserlo a quei tempi; e per giunta letterato
potevano permettersi il lusso di rimanere fanciulli a lungo, era un uomo precoce. alvaro
non avendo voluto ascoltare la quasi sempre a sé coetanea revelazione, rimanendosi sempre attaccata
quale sarà l'opinione de'posteri intorno a questo mio stile. au'universaìe de'miei
contenta delle approssimazioni e dei trucchi comuni a molti suoi coetanei. = voce dotta
strada [crusca]: non era sufficiente a ricompensare l'avvenimento di quella coeterna sapienza
leone ebreo, 236: tengono che fino a l'ora de la creazione solo dio
moises ch'el ponga materia coe- tema a dio. aretino, iii-181: -o cerva
, vieni, vieni... vieni a me, o coetema a la venustà
. vieni a me, o coetema a la venustà celeste. marino, vii-137:
è posto dal padre al figliuolo coessenziale a lui, coeguale e coetemo. cesarotti
conservi la medesima inclinazione nel suo venir giù a basso? la medesima, dico,
cof accia: rendere la pariglia. a. pucci, cent., 47-99:
. soderini, i-540: altri mettono a indurire l'agresto spremuto al sole
ne fan cofacciette, e serbanlo a quel modo in lato asciutto.
sf. recipiente di lamina di ferro, a base quadrata, provvisto di manici
lentamente, cantando, per aiutarsi a procedere unite. -il sorvegliante segnava
, spesso elegantemente decorato, destinato a con tenere oggetti preziosi.
lato degli aloni, e destinati uno a contenere scatole di metraglie, l'altro
e tienne tutti quelli modi che tieni a lavorare in tavola. bandello, 1-19 (
: inteso che era donna, fece a le figliuole levar il coffano e portarlo
le figliuole levar il coffano e portarlo a casa, aiutando ella a sostener cornelia.
e portarlo a casa, aiutando ella a sostener cornelia. aretino, 8-27:
piccolo cofano d'osso, dal coperchio a schiena d'asino, che reca intorno
indicare quelle casse coperte che sono destinate a contenere munizioni, stranienti o robe di
di rispetto. pascoli, 395: scintillano a tratti i cannoni, / tentennano i
. fu chiamata così perché anticamente facevasi a modo d'una cassa di legno.
contro il cofano quando l'elica gira a prua. -cofano della bandiera:
di combattimento. -cofano dei cannoni a sbarco: recipiente trainato, che contiene il
delle automobili (e di altri veicoli a motore). rigutini-cappuccini, 184:
mandarono una loro galea co'loro ambasciadori a ruggeri di loria, con quattro cofani
quale si portano le cose da luogo a luogo, fatto di sottili schegge di castagno
che davidde è contentissimo di cedere tutti a costantino i suoi cofani polverosi, senza
i-n: cofanuzzo piccolino di cuoio, a oro o ariento, l'uno soldi 3
rubiacee, quasi tutte dell'africa, a cui appartiene il caffè.
cofòllo, sm. ant. vernice a base di piombo, per rivestire le
convertire alla chiesa copta, rendere simile a un copto. imbriani, 2-120:
privato di ordine pubblico (in contrapposto a norme dispositive e suppletive). =
arrotondati,... farà pervenir a l'orecchio de circonstanti questa sentenza.
cogitabondo e solo co'suoi sogni, a villa delle magnolie, lo tormentava.
, 408: opera perpetuale sia a noi questa, che con una sottile
soltanto, dai secoli passati, incomincia a sapere qualche cosa. = voce dotta
. varrone, 6-43: « cogitare a cogendo dictum; mens plura in un am
cogitativo, agg. letter. atto a pensare, che riguarda il pensare.
di voi cogitativo, e'non sarebbono a verun modo passati quattro di. vasari
. vasari, iii-507: né paia nuovo a nessuno che mi- chelagnolo si dilettasse della
conv., iv-xxvm-5: già essendo a dio renduta [la nobile anima] e
crusca]: son buone... a posteme che venissero nella coglia. libro
ariosto, 29-20: quan- t'era a bastanza / colson de l'erbe, e
, su per le verdi erbette posti a sedere, si diedero a coglier de'fiori
erbette posti a sedere, si diedero a coglier de'fiori. alamanni, 5-4-51
animato. / l'era un garzone a canto, / che i rotti stami ad
magalotti, 1-442: qual maravigliosa attitudine a servir di scala per salire a córre
attitudine a servir di scala per salire a córre i suoi frutti [della palma]
buon grado della donatrice, senza avere a scoscendere i rami, come agli altri
coglierlo poscia,... / spiegherò a parte a parte. lastri, v-23
,... / spiegherò a parte a parte. lastri, v-23: non
è, i limoni si fa presto a coglierli, via, gradiscano. pascoli,
e viole / con gioia di fanciulla, a gara con le amiche. 2.
desio], / che mal mio grado a morte mi trasporta, / sol per
l'arbore della santissima croce; perocché a questo arbore coglierete il frutto della vera obedienzia
. bandello, 1-29 (i-380): a lato a la sua donna in letto
, 1-29 (i-380): a lato a la sua donna in letto si corcò
era meglio questi frutti córre, / ch'a rischio il piè dietro a le belve
/ ch'a rischio il piè dietro a le belve porre! marino, 7-90:
col mio dipartimento, io sarò il primo a cogliere il frutto della vostra rassegnazione alla
caro, 1-694: con tal sogliono industria a primavera / le sollecite pecchie al sole
lor cresciute genti / mandano in campo a cór manna e rugiada, / di celeste
ed estivo a diporto per cogliere il rezzo, che traspira
la virtù. spolverini, xxx-1-162: a trar gli resta / da quelle spiche il
col calpestìo di poco armento, / o a * colpi pur di coreggiati..
/... / trebbiati, danno a chi li colse il terzo. algarotti
non venirmi. leopardi, 24-14: a prova / vien fuor la femminetta a còr
a prova / vien fuor la femminetta a còr dell'acqua / della novella piova
spenta ogni pietade, / li porriano ugualmente a fil di spade. bandello, 1-55
avendo lungamente tra sé varii modi imaginato a ciò che tutti tre i fratelli cogliesse
ciò che tutti tre i fratelli cogliesse a un laccio, si pensò che dilettandosi
della vita, e te la coglie a volo anche nelle sue più fugge- voli
, 4-41: il marchese limòu la colse a volo mentre s'allontanava, fermandola pel
confusione e da un'agitazione che, a volte, la facevano balbettare? panzini,
fare si dee il campo quadrato, o a tre canti, o ritondo o vero
agli parlanti fanno / talor dispregio e danno a la fiata. ottimo, i-3:
nulla, che voi non la paghiate loro a doppio. parini, 650: quella
preziosi della costruzione latina, senza rinunziar a quelli della loro propria. foscolo,
5-348: si divertiva per la sua propensione a cogliere il comico anche nelle persone cui
impercettibili segni, indizi, così difficili a cogliere, e una volta còlti così facili
, e una volta còlti così facili a schiacciare con rincalzante bagaglio della vita che
pensieri degli altri su quest'argomento e a seguirne il corso tortuoso fin nell'interno
più smorto. 10. riuscire a vedere, a scorgere (spesso di
10. riuscire a vedere, a scorgere (spesso di sfuggita),
scorgere (spesso di sfuggita), a sorprendere con lo sguardo (o anche
un sorriso così tenue ch'egli appena giungeva a coglierlo. sbarbaro, 1-53: più
intrattenibili. pavese, 5-174: santa stava a sentire, disarmata, seduta su una
saria licenziato, per non esser colto a l'improvviso, avendo un suo amico
l'improvviso, avendo un suo amico a siena, procurò aver salvocondotto da quella
aretino, 8-234: in tanto vendile nascosamente a chi più ne dà, guardandoti che
in errore. tasso, i-107: a questa volta non mi ci corranno;
s'annidano gli amori, ove cede a venere lo stesso marte. d
, perché ti colsero? -mi colsero a tentone, perché inciampai nelle loro violenze
gozzi, 1-128: bella cosa parrebbe a me, per esempio, quand'uno
, che egli non avesse ad andare innanzi a forza fino a casa sua, ma
avesse ad andare innanzi a forza fino a casa sua, ma che tutte le case
: vecchio, non far, che presso a queste navi / ned or né poscia
liberati dopo pochi mesi, ma sottoposti a severa vigilanza col disegno di coglierli in
una / domanda insidiosa / speri coglierla. a cosa / tu tendi ella non sa
m'hai colto, / di sofferirlo a questa non intendo. 13.
: la lancia del pagan che venne a corre / lo scudo a mezo, fe'
pagan che venne a corre / lo scudo a mezo, fe'debole effetto. aretino
11-36: ei fu colto da titta a la gorgiera, / tra il confin de
nel petto, alcuno de'circostanti, che a gara affolla- vansele intorno. monti,
tua gran baldanza, / la palma a me darai, lo spirto a pluto
la palma a me darai, lo spirto a pluto. foscolo, 1-419: e
eroe, se m'odi ed osi, a te fia lieve / coglier d'un
dei compagni. -intr. venire a colpire. tavola ritonda, 1-243:
... e sìe la getta a tristano; ma il colpo non colse a
a tristano; ma il colpo non colse a tristano, ma colse...
, 2-4-60: de un gran colpo a quel colse ne l'anca / dal lato
, 1-8 (37): messono mano a molte frombole, e una di quelle
: non cala il ferro mai, ch'a pien non colga, / né coglie
pien non colga, / né coglie a pien, che piaga anco non faccia.
particolare,... ho tirato a cogliere tutti in mucchio e nessuno alla
cerchio la chiuse, / e moto a moto e canto a canto colse. buti
/ e moto a moto e canto a canto colse. buti, 3-359:
buti, 3-359: 'e moto a moto e canto a canto colse ';
'e moto a moto e canto a canto colse '; cioè, lo cerchio
sono in fatica gli animi de'savi a ben portarsi. cavalca, 9-214: or
9-214: or così ne cogliesse oggi a molti, li quali lasciando lo studio,
. 20. locuz. -cogliere a volo, al volo, di volo:
maniera che ogni poco d'istanza basta a ottenerne ogni cosa che abbia un'apparenza
il suo passo era mutato, camminava a testa alta, guardando tutte le donne che
le donne che incontrava, per coglierne a volo i difetti con ima satira saltellante
una strana agitazione, / la colgo a volo, nel buio, / delicatamente
colsi al volo mariella che sorrideva disinvolta a un signore preoccupato, e la presi in
tempo colse, / fermò le piante a terra, e in un punto / saltò
al suo fratello arrigo, ch'era a brescia, che cogliesse alcuna cagione e si
con pensato consiglio, che sventurato per a caso e fortunoso accidente: e così
fu l'ora / commoda, che falanto a fuggir colse. tassoni, 2-19:
, che volge presto / il calvo a chi la chioma non afferra. / se
cogliendo ogni pretesto maliziosamente, ero riuscito a stabilire fra noi ima certa assiduità. cassola
la palla al balzo e si cacciò a capo fitto nella folla.
maggior certezza del modo con che diminuisce a varie distanze il vigor della luce,
una esperienza non meno decisiva che facile a farsi. monti, iv-206: ne darò
coglionatòrio, agg. canzonatorio, atto a cor bellare, a canzonare
atto a cor bellare, a canzonare. = deriv. da
gli nasca maschio, incontinente gli corre a dosso per levarli li coglioni, se
de'fanti de'signori di firenze mandò a casa uno piovano che si tornava da
colta. lippi, 4-49: poiché a dormire ognun se l'era colta, /
colga; se egli coglie, colga: a indicare un'azione compiuta senza riflettere,
, altri si lascia cadere una carta a posta, acciocché nel chinarsi a ricorla
carta a posta, acciocché nel chinarsi a ricorla abbia tempo di cavarsene una di seno
ella coglie, coglie. -tirare a sesta e cogliere a nona: non riuscire
. -tirare a sesta e cogliere a nona: non riuscire a colpire il
e cogliere a nona: non riuscire a colpire il bersaglio. nieri, 155
anche la manferina sulla mira: tirava a sesta e coglieva a nona! =
sulla mira: tirava a sesta e coglieva a nona! = dal lat. colligère
, ii-445: se questa lettera pare a voi qual pare a me l'opera
questa lettera pare a voi qual pare a me l'opera del sismondi, cioè cogliona
fai sempre il coglione, dando retta a quello che dici; temo però che
torbida e straripante conluvie sono pressoché pervenute a sommergere, col divin permesso, la
: me ne sto in un canto rapporto a certuni che ho e che avrò sui
i coglioni se il cholera mi sforzasse a rintanarmi costà. -levarsi dai coglioni
: fra l'altre [i banditi] a un capellano d'un prete hanno tirato
, v-18: scrivo continua- mente lettere a mio padre con tutta la sommissione;
leggera. redi, viii-48: a questo epigramma è stato risposto da un
, ah, dimmi hai tu posto mente a le coglionerie che egli fa in nettarsi
coglionerie. sassetti, 56: vi prego a fare in modo che egli non s'
di maggior divertimento... fino a un certo segno. cogliònico,
dal comune, e ciò ch'è a le loro mani. coglitura,
raggiungono l'ottimo tutti insieme, bensì a scaglioni, per tre mesi consecutivi,
linati, 25-110: lo speziale corse a un armadietto, mescè e ingollò un bicchierino
anche se tra fratelli ci si tratta a questo modo! io credevo di trovarcene
di cognac, e altrettanto ne diede a me. 2. dimin. cognacchino
ad angoulème), dove si cominciò a produrre. cognachiano, v. coniaciano
soldi dispesi in uno convito che feci a cognatoma. rustico, vi-1-127 (6-7)
lor, del male acquisto i sanno a lor donne buon cognati stare. idem,
dosso a'fratelli, ed i bruni a le sirocchie e alle cognate. masuccio
e pamela sono stati una sola volta a tu per tu in una camera aperta
tastò per vedere se io mi presenterei a corte, o no. monti, x-2-273
padre, ditegli che il suo cognato a questo freddo non ha coraggio di mettere
con lui; standogli insieme era venuta a somigliargli. 2. per simil
ed essi i ciottoli, quanti sono, a cognati. 3. disus. parente
cognate stelle. bruno, 3-872: a la verità nulla cosa è più prossima
casto raggio odiando, / non io prorompo a invadere co 'l brando / cognato petto
che la mia cognatina avrà saputo provvedere a tutto, è vero? =
/ -no, no; 'n quanto a cugini, questo no: / fin qui
derivante da vincolo di sangue (contrapposto a consanguineità e affinità). -cognazione spirituale
in quanto ella è inclinata e piegasi a esse cose, si dice che ella
ché tanto era cognito il cuore suo a dio, che mai non si partì da
. c. dati, 170: indirizzandole a perseo suo scolare, più cognito mediante
antimonio] è un medicamento cognito cognitissimo a tutti li professori. algarotti, 3-84
sopratutto che costoro, tragittando per guadi a loro cogniti in que'marosi nella terra
tra gli altri son quelli che appartengono a costumanze nazionali, inveterate, cognite universalmente
che insegnino gratis le scienze più necessarie a un vero repubblicano. tommaseo-rigutini, 2263
. cardarelli, 1-118: e dietro a lei, così terrosa e splendida, /
. -no, no; 'n quanto a cugini, questo no: / fin qui
proposizione non può escir di bocca che a persone cognite di tutt'altro che delle
unica, spietata bisogna: carpire denaro a dei poveri pensionati meridionali, poco cogniti,
dedicarmi suo vero servo, e sodisfare a quello antico desiderio che 10 ne avea
di se medesima. menzini, ii-35: a lui [all'intelletto] ch'è
tutti i luoghi, ti farà, a questa età, palese, ed all'avvenire
cognizione della teologia trasferì il suo studio a parigi, dove avendo già acquistato il
delle infime sagliendo di grado in grado a la cognizione delle supreme e in
contemplando la gloria di dio, pervenga a maggiore cognizione della bontà divina. leone
natura, per venire il più che potevano a quella somma cognizione, che molti chiamano
1-104: la radegonda, semplice sino a quel punto, scaltrita, ora, dalla
. e. gadda, 5-249: sollecitò a più tratti uno zolfanello, un altro
: quella che gli era vietata [a adamo], era la pianta de
insieme di nozioni, di informazioni (a proposito di una particolare disciplina) ottenute
) ottenute grazie allo studio o procurate a fine di studio (e ha altresì
principio della medicina, come io scrivo a s. a., darebbe cognizioni
medicina, come io scrivo a s. a., darebbe cognizioni che potrebbero portare
c. dati, 8-8: peregrinò a bologna per arricchirsi di quelle amene cognizioni
3-189: le cognizioni che si acquistano a fatica, si convertono più tosto in
europeo, s'avvezzò... a valersi sovente di quelle militari cognizioni da esso
che nascenti l'uno dall'altro conducano a quell'ul- tima verità, che è
e cognizioni, e non una utile a capire un paese lontano. calvino,
norme giuridiche al caso concreto; competenza a giudicare. -processo di cognizione: nel
appartenga e sia de'tre provveditori. a. lamberti, n: [il
dell'iliade di questo poeta, riserbiamo a quel tempo di trattarne con maggiore cognizione
i-579: recò dispiacere la sua morte a tutti i virtuosi che di lui ebbono cognizione
cognizione. sassetti, 14: facilmente a me verrebbe compero stoppa o capecchio
sfolgorante della inettitudine artistica sua. -essere a cognizione di una cosa: conoscerla.
quali gli uomini si sciabolavano n'erano a cognizione o ne avevano il presentimento.
sassetti, 235: e di india, a suo tempo, e a vostra altezza
di india, a suo tempo, e a vostra altezza e a sua signoria illustrissima
tempo, e a vostra altezza e a sua signoria illustrissima darò conto e ragguaglio
suo amico, che fate parte ancora a me de l'amicizia sua. colletta,
gli uni e gli altri, venuti a cognizione e riverenza della italia, illustravano
letter. antica misura di capacità equivalente a dieci barili fiorentini (litri 455.
53-120: e'tenne la detta vigna a fitto parecchi anni per una piccola cosa
moltiplicano ottocentoquaranta migliaia, che fanno, a dieci barili per cogno, ottantaquattromila cogni
pomi d'oro, e ne comincia a córre. d'alberti, 216: *
sm. nome di famiglia, comune a quelli che discendono da un medesimo capostipite
n'è un di quelli ch'hanno a disputare, il quale è di vostro cognome
, come se la donna durasse fatica a raccapezzarsi. poi la parola stessa le
. certo, se i pittori fossero atti a laudare con lo scrivere le opere loro
medoro ella si puote, / forse ch'a me questo cognome mette. guicciardini,
mette. guicciardini, i-25: e a chi appartiene più che
a voi, potentissimo re, volgere l'animo
re, volgere l'animo e i pensieri a questa santa impresa? per la potenza
becca ogni pedante, per essermi suto apiccato a le spalle del nome il cognome di
. idem, 14-223: fu cagione a quelli che discesero di lui, di lasciare
cavallereschi, 29: il quarto libro poi a tal drappello / si è cognominato il
del portar l'articolo al nome proprio, a tutti gli addiettivi non par comune igualmente
il profeta, e le genti corrono a lui da tutte le altre città e luoghi
, sf. rete da pesca di canapa a forma di sacco tenuto aperto da cerchi
entra- mento ritondo e largo, e a poco a poco si ristrigne infino alla
mento ritondo e largo, e a poco a poco si ristrigne infino alla coda,
retis genus. sorta dico di rete fatta a guisa di sacco, largo in principio
ha entramento ritondo e largo, poi a poco a poco si ristrigne insino alla coda
ritondo e largo, poi a poco a poco si ristrigne insino alla coda,
cogóllo, sm. rete fissa, a sacco, usata nella pesca di posta
vetro. i naturalisti danno questo nome a tutte le pietre consimili di qualsivoglia colore,
si adopera per la composizione di esso a preferenza della renella di cava, quando
notevole che questo periodo della moda venga a cadere proprio in un periodo di nuova
di cuoio che s'adopera nelle arti a moltissimi usi, come coietto che tien
per la via larga alle case dei medici a vedere un miserando spettacolo...
', giubboncino di cuoio lavorato, a botta di spada, che si vestiva da'
cose predette, la quale è grave a discernere, preghiamo iddio umilemente e puramente
di sagacità penetrante, che rendanlo atto a distinguere le occasioni, le coincidenze e
delle quali la superstizione è sempre pronta a giovarsi, il piccolo giulio parve migliorare.
iii-602: io non potevo rimanere indifferente davanti a questa coincidenza che un collalto fu l'
i treni e le coincidenze da padova a genova. comisso, 7-39: rammentando
: la notte, se finiva per aggregarsi a qualche gruppo di gente che dormiva nelle
nelle stazioni aspettando le coincidenze, riusciva a sdraiarsi qualche ora sotto una coperta.
sgarroni. eccone un nuovo. parrà a un tratto ch'e'coincida co'vecchi;
. calvino, 1-280: ero abituato a questi ritardi del mio amico, che
amico, che sempre egli misteriosamente riusciva a far coincidere con ritardi dei superiori o
o nello spazio, in modo che a tutti i punti dell'ima corrispondano ordinatamente
primario verticale. algarotti, 3-433: a tal fine dunque pensò il cavalieri di
liquida, e per quelli in corso acconsentiva a rimaner socio a patto però di ricevere
quelli in corso acconsentiva a rimaner socio a patto però di ricevere intanto un mandato gene
intanto un mandato gene rale a vendere, incassare e amministrare.
la partecipazione agli utili della sua impresa a un altro soggetto, anche non imprenditore
quello che aveva fatto, di andare a mendicare la tessera del fascio.
isidoro, 6-16-13: «... a coeundo, id est conveniendo in unum
del coito, ciascuno animale generi simile a sé, e così si continui la spezie
: l'uomo e la donna si tornano a reintegrare nel matrimonio e coito in uno
differenti, perché essendoci statuiti brevi termini a la vita, potiamo rino- varci ne
, 1-29 (78): il medico a me si volse, e disse:
campanella, 1085: chi si astiene fin a ventun anno d'ogni coito è celebrato
* colle '), usata, davanti a consonante, in toponimi (col
grosso telaio quadrangolare, bislungo, di legno a fondo traforato, cioè a rete di
di legno a fondo traforato, cioè a rete di fil-di ferro, ovvero formato di
e i paralleli, / fosse salito a far da cola in palco. casti,
torca / la nostra via un poco infino a quella / bestia malvagia che colà si
di sara: quando uno fa reverenza a uno di quelli principi, si trae il
fa reverenza allo re maggiore, si cava a un tratto il cappuccio e le brache
ti desse il cuore di dar vicino a quel sole [l'insegna di un'osteria
un non so che di bigio / ch'a lupo s'assomiglia, / ben mi
elicona / favoleggia cantando, / perché a lui più s'attenda; / pur colà
suo nome. metastasio, ii-184: a partir ti prepara. al maggior fonte
colà m'attendi / prima che ascenda a mezzo corso il sole. bar
, 1-130: la ragione che lo indusse a pubblicarne colà un tomo solamente e perché
perché gli altri tre tomi s'abbiano a stampare fuor di milano, io non la
. nievo, 134: colà dunque intorno a quella fontana, le vaghe fanciulle.
le vaghe fanciulle... vi stanno a lungo in canti in risa in conversari
l'amante e la luna le riconducano a casa. verga, 3-116: gli fecero
averlo rimandato per un pezzo da erode a pilato, si misero a sfogliare certi
pezzo da erode a pilato, si misero a sfogliare certi libracci e a cercare col
si misero a sfogliare certi libracci e a cercare col dito sulla lista dei morti
davanti alla vetrina di un negozio, a desiderare una combina zione ultimo
2. con valore di moto a luogo (in antico, anche preceduto
in antico, anche preceduto dalla particella a). -accompagnato dalle particelle di,
di provenienza, di appartenenza (alludendo a una data città o provincia o nazione)
di là, onde si partivano, a colà, dove tutti a piè d'andare
partivano, a colà, dove tutti a piè d'andare intendevano. sannazaro,
, che di colà comincia, abbia a sospignerli addosso agli altri. goldoni, vii-1157
vii-1157: avvertite di non andar colà a far degli strepiti fuor di proposito.
volta fra le altre che s'andava a ramuscello a recar una citazione al castellano
fra le altre che s'andava a ramuscello a recar una citazione al castellano di colà
dei popoli germanici, sostituita ora, a quanto sembra, dalla « barocca »,
dalla « barocca », che suona a taluni teorici di colà più grandioso e rigoglioso
virile attributo da assegnare ai germani, a cominciare dagli antichissimi. 3
destin celeste, / da la terra deserta a la costiera, / colà dove fa
costiera, / colà dove fa lido a la marina / del lembo ultimo suo
buon sofo gentile / te mise dentro a le se crete cose, / veder volesti
-colà diritto: laggiù, proprio davanti a chi sta parlando. dante,
e d'altre simili cose, cariche a lisbona tornate. -colà onde o
, iii-xv-14: e però dico che, a fuggire questo, si guardi in costei
tasso, 10-41: ma si conviene a te, cui fatto il corso / de
. panzini, ii-39: bene io vorrei a passo a passo descrivere il mio viaggio
, ii-39: bene io vorrei a passo a passo descrivere il mio viaggio, e
non graffia. 5. ant. a questo punto, a questa conclusione.
5. ant. a questo punto, a questa conclusione. vico, 98:
capitani... feciono fare comandamento a tutti i conestabili delle masnade da cavallo e
dire usato quando non si vuol precisare a chi sono rivolte le ingiurie o le
abbreviare un discorso che si protrae troppo a lungo (in senso familiare).
qualità di vini, ritornava la sera a casa con due occhiacci, che parea
consistente nell'attitudine di un metallo fuso a riempire bene una forma.
metallo o anche di materia plastica, a fondo bucherellato, usato per trattenere i
rame stagnato, o di latta, a fondo bucherato, ovvero fatto di reticella
o anche di tela metallica. serve a colare brodo o sugo per separarne ossicini
presentare innumerevoli fori (e si riferisce a cose per indicarne l'usura e il
rallegrati e vedi che in ciò se'assimigliato a san paolo. genovesi, 477:
trasporto per mare, nelle merci liquide a causa di un'imperfetta chiusura dei recipienti
. disus. drenaggio, fognatura. a rlla, 98: 4 colaggio ':
da la cittade in tanto un ch'a la guarda / sta d'alta torre,
questa muraglia andasse fuor per la finestra a percuotere colaggiù appunto nel mezzo del fondo
aumentandone l'efflusso dalla cistifellea. a. cocchi, 8-109: così elle [
si manifesta mediante prurito, bradicardia e a volte extrasistoli. = voce dotta
'l colamento sia cotto infinattanto che cominci a diventar duro. colammina (
, sm. plur. marin. anelli a carrucola, per le manovre.
nella piccola pentola. 2. versare a goccia a goccia, stillare adagio adagio
pentola. 2. versare a goccia a goccia, stillare adagio adagio (e
egli è propio giucco... raso a capocchia; ma li manca il cavolo
colare il ferro in detto loco sopra a seravezza a due miglia, è molto
ferro in detto loco sopra a seravezza a due miglia, è molto simile a
a due miglia, è molto simile a questa per esser bianca e molto tenera,
. e cresce sicuro, e s'infoca a vendicare la lunga angoscia invernale. in
non gli reggeva il cuore d'entrarci a rivedere il banco ordinato, la linda
bibbia volgar., viii-242: io colerò a te lo vino, che sarai ebrio
, 8-46: niuno vecchio bavoso, a cui colino gli occhi, e triemino le
ii-32: ed imagi- nandosi di volere a olio colorire in muro, fece una composizione
lo incollato del muro, che continuando a dipignere in detta sala, cominciò a
a dipignere in detta sala, cominciò a colare di maniera, che in breve tempo
diffinitivamente rispondervi, che quanto si è a quel mercurio, del quale il cannello è
. si mantenessero, e che colando e a mano a mano sdrucciolando per li buchi
mantenessero, e che colando e a mano a mano sdrucciolando per li buchi, per
: su i quali [fuscelletti] seguita a colare la manna non finita di condensarsi
l'etra sereno e libero / cedi a robert che vola. nievo, 1-102:
v'affoghi, e sia quel che a voi còle / da i sen forati e
. silone, 5-228: la tosse tornò a scuoterlo. egli reclinò la testa su
troscia dei ritratti di famiglia, quindi andò a coricarsi. svevo, 2-506: angiolina
ai capelli troppo unti o impomatati o a persona troppo pingue. ariosto, v-23
. nieri, 319: una volta a imo di quelli della lega, calzolaro,
. cecchi, 401: li danar prestati a questo giovane / eran colati in lei
per le borse di vari giocatori, a capo d'anno si trova il più delle
solo vescovo. algarotti, 1-446: a venezia [le delizie d'oriente]
, e singolarmente in augusta, che era a quei tempi in germania ciò che è
, o presto o tardi, va a colare, senza ritorno, nelle mani dei
che colerà al monte e sarà sempre a disposizione delle loro firme, cangeranno saviamente
marin. affondare, sommergere, mandare a picco (una nave). -anche intr
. -anche intr. sommergersi, andare a picco. -per lo più: colare
picco. -per lo più: colare a picco, colare a fondo: andare a
più: colare a picco, colare a fondo: andare a fondo, immergersi,
a picco, colare a fondo: andare a fondo, immergersi, affondare; mandare
fondo, immergersi, affondare; mandare a fondo, sommergere (una nave,
[s. v.]: 'colare a picco, colare a fondo', vuol
.]: 'colare a picco, colare a fondo', vuol dire * sommergere *
, se ci avesse incontrati. -colarli a fondo salvando le apparenze. barilli,
di sotto coperta si vedevano le aringhe a sciami, passare e ripassare, strusciando,
dentro il battello, e di colare a picco, zitti zitti, senza rumore.
, 118: avevo visto i giovani colare a picco in fiume le vecchie mutande e
sola, / dicendo -colui fesse in grembo a dio / lo cor che 'n
il colascione (o altro strumento a corda). colascionata (calascionaia
: sentendomi io pur troppo debole ancora a fronte di quella arrabbiata passione, poteva forse
qualche compatimento la cagione che mi movea a fare simili scenate; che altro non era
. corsini, 1-1: i'vo'cantare a suon di colascione. lippi, 1-38
: 'colascione '. strumento musicale a due corde accordate in diapente. il ferrari
, che lo sogliono sonare. ma a napoli non colazone, o colascione,
/ su'cui si può mandar fillide a l'etra / o la « riparazione »
il senso di 'cassetto '(a designare la * cassa 'dello strumento)
tu che credi che santo antonio abbia a insalare carne? per cui? per
68: sai, come è colassù a santo agustino in capitolo quelle
avessi le corna così alte che giungessero a picchiar alle porte del cielo, so che
. con animo di donna spartana gridava a due manovali ch'erano già saliti sui
ini, 718: coloro, che davansi a credere tanto giganti sopra di noi colassù
sien giunti qua, trovansi perfettamente appaiati a noi altra canaglia. monti, 2-413
una monotonia, non ci va. a noi non parrebbe di godere, se
serva di casa diceva che io andavo colassù a recitare il breviario. invece io mi
il breviario. invece io mi divertivo a passeggiare sulla testa del villaggio sottostante.
: io lo so di sicuro, che a malincuore si comandò di colassù l'istituzione
.. quel protocollo segreto... a carico di quel mastro germano.
della mia penna ho fatto il mandriano a percotere la spina. la colata è di
noi, per propiziare il demone versatile a cui è sottomessa la furia della colata,
quando si presero le fabbriche, dettero a vedere d'aver la cacca al culo
: [la melma] aveva cominciato a risortire, risputando fuori tutto quello che c'
acque piovane e colaticce, o tratte a forza di braccia da pozzi profondi fino
forza di braccia da pozzi profondi fino a cento metri. malaparte, 12-281: mi
, 12-281: mi misi col temperino a tagliare un giunco, un ramoscello di ginestra
un giunco, un ramoscello di ginestra, a incidere la scorza rugosa di un albero
da sé dalle piante una volta giunto a maturazione (con riferimento a una particolare
volta giunto a maturazione (con riferimento a una particolare qualità di castagne).
, assodata in fondo della piaga, a foggia dei colaticci della cera ne'torcetti
nere di colaticci, traballa sotto le trattrici a vapore. -figur. e
. colaticcio, che cade da sé a maturazione (riferito a una qualità di castagne
cade da sé a maturazione (riferito a una qualità di castagne).
compie la rilevazione, costituente il complemento a 90° della latitudine. = voce dotta
. 2. gocciolato, versato a goccia a goccia, sceso, fluito
2. gocciolato, versato a goccia a goccia, sceso, fluito lentamente (
, ridotto allo stalo fluido in seguito a fusione, gettato (un metallo, ima
che tutto ciò che viene detto corrisponda a verità assoluta. c. e.
tutto come oro colato, purché si riesca a formulare una teoria. 6.
una teoria. 6. colato a picco: affondato, mandato a fondo
. colato a picco: affondato, mandato a fondo (una nave).
: particolari di stragi, corazzate colate a picco... tutto si legge con
7. sm. scolatura. a. neri, 101: lassa colare in
vino] colandolo col colatoio di panno. a. alamanni, xiii: le calze
al crogiuolo. 5. canalone a fianchi aperti, situato sulle pareti di
piccioli buchi, che spurgano la saliva a guisa d'un colatoio. d'alberti,
dissipare il denaro. g. a. rapini, 92: dicesi ancora,
ordini affinché il colatore sia portato o più a destra, o più a sinistra secondo
o più a destra, o più a sinistra secondo il bisogno. 4
metalli delle argille e del vetro sottoposti a fusione in fornaci o in fucine.
, il ragazzo di strada non manca mai a raccattare la colatura dei torcetti e delle
un altro cavo, e protrarlo sino a una certa distanza per trovar terreno da
= voce veneta, che in italiano corrisponde a colatore. colazionare (collazionare),
mattino appena alzati, per lo più a base di latte, caffè e pane.
villani, 8-44: il re mandò innanzi a guindifore, ov'era prigione il re
... messer lionello suo figliuolo a dirli, che il re suo padre volea
, che il re suo padre volea venire a fare con lui colezione. andrea da
, / e dà pur broda e macco a l'uom ch'è grosso: /
una cum li mei compagni menare costei a fare collazione cum voi, e pigliarò modo
, ch'io mi sono levato troppo a buon'ora. e me sono scordato de
un pugno per uno di certo seme a modo di anici. lippi, 1-35:
modo di anici. lippi, 1-35: a tei fece baldone / quivi portar un
contentate, signora zia, che andiamo a far colezione? g. gozzi, 1-223
presero in compagnia una barchetta per andare a sollazzo a santa lisabetta del lido. uno
compagnia una barchetta per andare a sollazzo a santa lisabetta del lido. uno di loro
che se n'an dasse a letto con l'anima in pace, perch'
verga, 3-63: 'ntoni continuò a remare brontolando, perché non poteva andarsene
remare brontolando, perché non poteva andarsene a piedi, e compare mangiacarrubbe, per mettere
il fianco solus peregrinus in camera. a. f. doni, 3-94:
ho avuto il vino, e iersera a colazione appunto, che leggevo la vostra
alquanta i giorni neri, la sera a colazione, scambio di bruciate. note
, 3-367: venuti al luogo dove avevano a fare colazione, subito pigliò l'acqua
: mi lasciai innocentemente trattenere dall'andare a casa a colazione e, dopo aver mangiato
lasciai innocentemente trattenere dall'andare a casa a colazione e, dopo aver mangiato qualche
d'annunzio, iv-2-436: verrai domattina a colazione da noi, consenti?
mia signora, oggi, è andata a colazione dalle sue sorelle che abitano presso san
molte cose vi si ragionò in greco insino a sera. ma di collezione o di
ojetti, i-41: sua maestà la invita a colazione, sull'erba, in pineta
i cibi. -colazione alla forchetta, a forchetta, in forchetta: costituita di
cecchi, 6-323: quando lo conobbi, a una colazione diplomatica, non avrei immaginato
. -dare colazione ai saputi: mettere a tacere, con solidi e inoppugnabili argomenti,
collazione ai saputi, parte da desinare a gli ignoranti, da cena ai grossolani,
vino e carne egli fe'dare / a rotolando, che a berta tomone;
egli fe'dare / a rotolando, che a berta tomone; / alla qual
tutto l'affare. -far colazione a digiuno: essere ubriaco. firenzuola,
: compare tu debbi aver fatto collezione a digiuno: io ti conosco bene io.
più tardi, e desinare, spendo settantacinque a ottanta franchi, non più.
di colazioncèlla lesta testa, e subito a letto. rajberti, 2-34:
pagai: e cominciai a capire i grandi pericoli del navigare:
modesta colazioncella, mi fossi lasciato andare a un buon desinaretto. = dal
(plur. -chi). copricapo militare a forma di berrettone a cono tronco,
. copricapo militare a forma di berrettone a cono tronco, di pelo di foca
squadrone d'istruzione ', le dà [a pine- rolo] l'aspetto d'una
v-1-868: la pace meglio sarebbe firmata a potsdam che a versaglia, firmata e
pace meglio sarebbe firmata a potsdam che a versaglia, firmata e garantita dal banchiere
della morte. ojetti, ii-147: a due a due i gendarmi in colbacco,
morte. ojetti, ii-147: a due a due i gendarmi in colbacco, stivaloni
presenta d'un polputo murat re, a piedi e a capo scoperto, ma
un polputo murat re, a piedi e a capo scoperto, ma in procinto di
fr. colbak 4 copricapo 'dei cacciatori a cavallo della guardia di napoleone (dopo
(usato dai mammalucchi). cfr. a. prati, 298: « nel redi
fondi. boccardo, 1-481: dobbiamo limitarci a studiare colbert ed il 4 colbertismo '
per estens. qualsiasi politica economica tendente a instaurare o ad accentuare un regime economico
instaurare o ad accentuare un regime economico a carattere fortemente protezionistico. = voce coniata
2-489: colbert..., ligio a quelle massime proibitive e regolamentari che da
coricarsi, adagiarsi, stendersi; porsi a letto, andare a dormire.
stendersi; porsi a letto, andare a dormire. jacopone, 55-14:
122: don giovanni, venitevi a colcar meco. marino, i-25:
i-100: ma poi che l'aere a divenir bruna / incominciò, ed il
bruna / incominciò, ed il sole a colearsi, /... / io
biol. sottoporre un tessuto o cellule a un trattamento a base di colchicina.
un tessuto o cellule a un trattamento a base di colchicina. =
, sf. medie. trattamento terapeutico a base di colchicina. còlchico, sm
fino ad autunno inoltrato, dando origine a grandi fiori di color violaceo porporino,
fiorisce l'autunno d'un fiore simile a quello del zafiarano, ma non mette
latte] di vacca particolarmente si dà a quegli che avessero bevuto il colchico,
, ii-740: estate, estate, indugia a maturare / i grappoli dei tralci su
ricada in terra; e non sta a chiedersene la ragione. gozzano, 121:
2. letter. colore rosa violaceo simile a quello del colchico. valeri,
. disus. perossido di ferro (a colorazione rossa); corrispondente a copparosa
(a colorazione rossa); corrispondente a copparosa (v.).
ecc.) o manifestantesi in seguito a malattie infettive (tifo, influenza, scarlattina
segue immediatamente il dotto epatico e va a sboccare nel duodeno. mascagni,
in cristalli prismatici o romboedrici e a volte in masse lamellari o granulari
= deriv. dal nome del geologo a. ph. coleman che 10
xom) 'bile 'e alp. a 4 sangue '.
). tasso, n-iii-725: a la serenissima signora e padrona mia colendissima
: sappi, tullio, che da qui a diciotto secoli, in questo luogo stesso
è uno in cento di voi buono a nulla. manzoni, pr. sp.
11 coleus blutnei, pianta erbacea alta fino a 1 m, con foglie ovate e
, sf. bot. membrana a forma di sacco che protegge avvolgendola la
, iii-396: assomigliano [le automobili] a mostruosi coleotteri. e. cecchi,
montale, 2-59: la rana, prima a ritentar la corda / dallo stagno
delle plantule delle graminacee, ridotta a una semplice guaina che ricopre le foglie sot
, per cui le scariche aumentano fino a trasformarsi in un flusso subcontinuo, da
e da spasmi viscerali). a. cocchi, 8-257: quell'acuto e
attivissima, che poi nell'autunno contribuisce a suscitare le disenterie, le diarree,
coliche orrende con sintomi dolorosissimi e simili a quelli del morbo-colera, io sperai di morire
virtù ristoratrice. verga, 4-248: a siracusa una giovinetta bella come la madonna
con quel pretesto, era stata uccisa a furor di popolo. faldella, 2-3
. faldella, 2-3: di lì a qualche ora, mentre suonava l'avemmaria,
notizia che mozzava il fiato in bocca a tutti. c'è il colèra. de
cholèra, scomparso dalla città, accennava a scomparire anche dalla marina dove soltanto alcuni
la sua nevrastenia, a proposito del carattere violento, derivasse dalle
diarrea profusa e tendenza al collasso, a cui vanno soggetti i bambini, soprattutto
*; poi la malattia infettiva (a partire dal 1817, proveniente dall'india)
disciplina). cecco d'a scoli, 373: [un'altra cometa
d'ogni mortale oltraggio, / cangiare a le stagioni ordine e stato, /
occhi solleva e le ginocchia abbassa. a chiliini, 237: del colosso del sol
quel sole, / che spira in mezzo a la pietà spaventi. maia m ater
e cole / e ch'io supplice umile a te presento, / quant'hanno in
, 9: e il popol reverente a lor [ai druidi] si prostra /
ii-2-134: l'infezione colerica era intervenuta a turbare l'ordinario incremento della nostra popolazione.
volta con violenza straordinaria nel bosco scampato a tutte le altre invasioni coleriche. d'
. nievo, 1-104: espose ella a don lorenzo un altro suo disegno,
2-203: ritornato nel fango del primo campo a prendere le mie robe e la mia
i vasi biliari interrotti per lo più a causa di traumi operatori o accidentali.
, sostanza senza odore, insipida, a squame bianche e splendenti, fusibile al
di colesterolo nell'orma, in seguito a malattie renali o a malattie in
in seguito a malattie renali o a malattie in cui è forte la presenza del
tardo chóliambus, dal gr. xg) a (ap. po <; (
svariate occasioni, dando origine nell'uomo a forme di colite e anche a infiammazioni
uomo a forme di colite e anche a infiammazioni alle vie biliari e alle vie
adulti mastiti, aborto, processi purulenti a carico delle reni, setticemia).
o collibeti / de le sue caccabaldole a schimbece. = dal fr.
[argomento] ', con riferimento a questioni varie, che venivano presentate alla
dimensioni vanno da quelle di un calabrone a quelle di un rondone: hanno becco
le ali lunghe quasi sempre strette e a forma di falce, permettono, attuando
in- stabil color, de l'etra a i campi / con brevissima penna osi
colli, spiegano le loro ali penna a penna e si mettono a lanciare gorgheggi
ali penna a penna e si mettono a lanciare gorgheggi, trilli e pigolìi.
di mele, vagliono [le mandorle] a i fegatosi, alla tosse e alla
questo nome a tutti i dolori acuti, che si provano
non sarebbe stato di notte al fresco a speculare le stelle. verga, 4-228:
era ancora 11, dove aveva cominciato a spogliarsi, appoggiata al cassettone, piegata
l'altro sapevano risol versi a bere [l'acqua termale] e pareva
eh? » domandò piano, a un tratto, l'uomo grasso al giovinotto
perfettamente la colica passione. cecco d'a scoli, 3271: [il cristallo]
le budella, e lo trovano giovevole a molte malattie più contumaci ed in particolare
4 arterie coliche': sono sei, tre a destra e tre a sinistra; le
sei, tre a destra e tre a sinistra; le prime nascono dalla mesenterica
così dette perché nel lor olio puro stando a galla notavano; adunque le ulive matuie
tessuti vegetali, combinata con altre sostanze a formare vari composti (lecitine,
latte e simili (o anche a passare verdure cotte). tommaseo
mala-parte, 12-280: era stato ammazzato a coltellate, come poi si seppe
irregolarmente con cibi poco digeribili e a eccedere nell'uso dell'alcool e del fumo
ampie, di modo che paiono simili a quelle degli olmi, quantunque più lunghe,
còlla1, sf. sostanza, destinata a unire per adesione e in modo
altri ca scami, sottoposti a ebollizione più o meno pro
fanno libri, ed è buona a incollar carte l'una coll'altra, e
115: beo d'un vino a pasto, che par colla. cellini,
; e... serve per dipignere a tem pera e indorare.
sono più grasse, e perciò più atte a far colla, la quale serve a
a far colla, la quale serve a dipingere a tempera e indorare. idem
colla, la quale serve a dipingere a tempera e indorare. idem [s
di frumento nell'acqua, indi mettendola a bollire, sia con un po'd'aceto
. baldini, i-446: sullo scrittoio a portata di mano una batteria di matite
carta appiccati con un po'di colla a que'parafuochi. foscolo, v-184: dissi
, pareva calore di fiamma lontana. a chi gli offeriva amicizia, lasciava intendere
attacca all'altro, l'aveva già data a que'pochi ch'erano giunti innanzi'.
più colla 0 cemento, che valga a conglutinar gli animi. ojetti, i-40
fa coll'amido e l'acqua, a caldo, in modo da averla di consistenza
di consistenza semiliquida, e si usa a spalmarne listelle di carta, che si
. -colla di caseina o colla a freddo (ant. colla di formaggio
tanto bisogni, un poco fregandola a carte di pecora o altre carte
: si presenta in masse irregolari o a mezza luna o anche in palline,
grand'uso nelle arti. -colla a bocca: solida, in bastoncini.
[s. v.]: 'colla a bocca': colla più purifi
. -dipingere, colorare, tingere a colla: dipingere usando i colori stemperati
di lavorare e colorire in fresco, a olio, a tempera, a colla
e colorire in fresco, a olio, a tempera, a colla ed a guazzo
fresco, a olio, a tempera, a colla ed a guazzo, la pittura
, a tempera, a colla ed a guazzo, la pittura fa scorciare una figura
una figura. 2. sostanza a base di allume e gelatina di resina
la colla alla carta perché sia atta a ben ricevere l'inchiostro, senza imbeversene
colore s'estendeva in piccola dose, e a foggia di guaina membranosa sopra tutta la
. sacchetti, 49-49: se giunghiamo a palazzo, ci parlerete d'altro verso su
. guarini, 377: costei confessa a me, non ricercata, quello che non
cent., 8-94: veggendosi que'dentro a tal colla, / e, non
... / sì si arrenderò a patti. -stare sulla colla:
m. cecchi, 102: io venivo a veder di te. camillo / sta
d'aquino, v-115-49: le navi sono a le colle, / im bon'ora
cibi e il vino consumati in abbondanza a una buona tavola rendono l'uomo incline a
a una buona tavola rendono l'uomo incline a dire la verità. redi,
. redi, 16-i-71: tanto è a dir vino che verità... noi
della lira (o di altro strumento a corda), desti nate
corda), desti nate a tener ferme e tese le corde.
attività, di un lavoro continuativo o a termine (e per lo più nella
: 'collaborare', lavorare insieme con altri a opera letteraria o scientifica. carducci, i-1124
illusione! il proposito di mettermi accanto a guido e di collaborare con lui allo
collabora. si sta al nostro posto pronti a tutto. e. cecchi, 6-51
in una qualsiasi attività; chi collabora a riviste, giornali, dizionari, enciclopedie
giusti, iii-219: voi m'avete voluto a ogni costo collaboratore alla 'rivista', e
salute, poca voglia e pochissima attitudine a fare il giornalista. de sanctis,
fanzini, iii-69: noi siamo destinati a diventar intimi amici. voi dovete essere
vedova inconsolabile ovvero affranta dal dolore (a scelta), né, costernati, i
e le figlie... né, a due due per sollievo di spesa, il
l'aiuto pratico o morale offerto costantemente a qualcuno. de sanctis, ii-1-174:
ero, di proporre la mia collaborazione a quei giornali, assai più chiusi d'oggi
quei giornali, assai più chiusi d'oggi a roba del genere di cui ho parlato
, ne sollecita la collaborazione, le raduna a consiglio. -collaborazione triangolare:
all'organizzazione dell'impresa (e serva a distinguere gli impiegati dagli operai). -
svolgimento del lavoro; può giungere addirittura a costituire ostruzionismo, quando il lavoro risulti
l'assistenza offerti non coattivamente dagli appartenenti a una determinata nazione a vantaggio del nemico
dagli appartenenti a una determinata nazione a vantaggio del nemico invasore (con partico
2. disus. chi, pur appartenendo a un partito d'opposizione, collabora con
collàio, sm. ant. grosso colletto a pieghe. bruno, 3-740:
. collana, sf. ornamento a forma di catena da portare in
2-87: il ghiottone non seppe nascere a proposito; onde, invece d'invidiargli
): e poi, m'avrebbe a restituir la collana d'oro di mia
, 3-129: la mena aiutava anch'essa a pestare il sale, e a mettere
essa a pestare il sale, e a mettere in ordine i barilotti, e ci
con uno spontaneo moto caritatevole, diede a rosaria tutto il denaro tenuto per le
1-37: voleva si mettesse la collana a pippoli d'oro con la croce. cardarelli
alto tenero e vivo, una larga collana a maglie d'oro ornata di fiori
gemme della lunghissima collana, i fanali a gas. sbarbaro, 1-69: di notte
mobili, di tram, che scoppiano a tratti in grandi lampi violetti. comisso
fine, la collana di case, simile a una collana di denti cariati, si
: arrivarono sul ponte e si fermarono a guardare la collana dei riflessi nell'acqua.
che si rispetti: serviranno come correttivo a tanti volumi di tecnica, di calcolo,
prontuari. 5. locuz. -barba a collana: poco folta e corta e
la sera innanzi s'era visto capitare a tre ore di notte il capitano d'arme
arme, un bell'uomo colla barba a collana e i baffi alla militare, che
come il sonno di rosa continuava, a poco a poco egli si sentì illanguidire e
sonno di rosa continuava, a poco a poco egli si sentì illanguidire e mancare
grosso, ma bene sviluppato, adatto a reggere, colla molle elasticità d'uno
), collanèlla, collanétta. a. f. doni, 3-226: ha
. magalotti, 9-1-196: non la guarderà a donare a plutone quel bel collanon d'
9-1-196: non la guarderà a donare a plutone quel bel collanon d'oro che portava
specie di colletto rigido, simile a un solino, portato dai preti e
cartone ricoperta di tela bianca inamidata, a cui può essere applicato un pettino,
cui può essere applicato un pettino, a uso sia di colletto sia di cravatta
si davano alle truffe alla distesa / e a mille azioni indegne de'collari, /
risvolti le spalle e può giungere anche a mezzo busto; alto collo di pelliccia
: ampia striscia di tela inamidata, a cannoni, portata un tempo dagli uomini
a. f. doni, 3-276: passerà
che ci fa tenere i collari alti a uso di mastini, e ridurracci al caldo
diamanti asperso, / lungo al tallone, a la cintura angusto, / c'ha
: giusti, tesi, dritti, tirati a livello; ma bisogna far conto di
et il sole ardente di quel paese a farle stare e tener sodo quelle crespe
con misurata / austerità monacale. -collare a lattughe, alla spagnola: di tela
. tassoni, 12-8: col collare a lattughe era vestito, / tutto di
campo, / renoppia di sua man trasse a quel lampo. / tra 'l collo
/ tra 'l collo e le lattughe andò a ferire, / e pelle pelle via
d'insalata, onde portava il collare a lattuche, ma non teso ed azzurreggiante,
alla spagnuola *: quel collare increspato a guisa di cannoncini che usavasi anticamente.
. anello di cuoio o di metallo, a cui spesso s'adattano borchie o aculei
biringuccio, 1-117: s'attacca el canape a uno oncino del timone e passa per
per il collar del primo cavallo, a uno a uno, o a due a
collar del primo cavallo, a uno a uno, o a due a due.
cavallo, a uno a uno, o a due a due. varchi, 8-2-228:
a uno a uno, o a due a due. varchi, 8-2-228: chiamasi
. marino, 280: scioglie a l'avido can ratto il collare, /
, i-634: il lupo toma alle selve a sopportare la neve e la pioggia,
davanti alla bottega e chiamò il cane a sé tenendolo pel collare. ma quello
, 1-187: nel mezzo della mandria, a cavalcioni sulla groppa d'una mucca,
al collare, col capo che ballonzolava a ogni passo, c'era, mezzo
il grido del popolo era crudele dando a costei diverse sentenze. panzini, iii-165
ferro, che terminava in un collare aperto a cerniera. 7. ant.
di vari strumenti [collare del lume a petrolio: in cui viene inserito il
ai pali della luce o del telegrafo a sostegno di altri elementi della linea stessa
di metallo o di corda; adibiti a usi diversi nell'attrezzatura navale [collare
un semicerchio di ferro, che si muove a cerniera sopra una delle estremità; ed
un collarùccio sudi-cilestrino, / vaglion forse a natura in voi cangiare?
145-26: egli avea una foggia alta presso a una spanna, con uno gattafodero che
tanto era morbido, e avea uno collaretto a un suo guarnaccione, o vero collaraccio
confessione seppono delle cose, che a molti cittadini ne seguì vergogna assai e
più collato, e l'altro no. a. pucci, cent., 88-66:
che il giudice del podestà fieramente contro a lui procedeva, e già l'aveva collato
bandello, 2-22 (i-968): era a la corda legato un pezzo di legno
, il tutto ordinatamente confessò. a. f. doni, 3-15: i
2. tr. far scendere, calare a basso (e anche tirar su,
., 2-5 (170): giunti a questo pozzo, trovarono che la fune
sentì grande danno; sì perché andando a uccellare di fuori, e trovando che
, i-274: trovò due guardie, a cui aveva fatto molti doni per lo
e con una corda fu collato insino a terra. d. bartoli, 40-i-288:
dei lor corpi..., rivoltisi a dare al mondo e agli uomini l'
, vi si fanno collare, appesi a una lunga fune. 3.
le vele, si avviò il dì ventidue a boston, nel qual porto diè fondo
.., e'porta... a collo un collaretto tutto pieno di pietre
sacchetti, 145-26: avea uno collaretto a un suo guarnaccione, o vero collaraccio
giovanni che lo vuol dir per tutto e a tutti, che '1 collaretto è di
più grosso che 'l corpo non è, a posta sua. l'altre vestimenta sono
posta sua. l'altre vestimenta sono a ragguaglio taffettà, calzoni, cappello di
età. 3. locuz. a collaretto: in forma di collaretto.
chinesi figurine / saltan là dentro, a ciondoli, / a collaretti, a trine
saltan là dentro, a ciondoli, / a collaretti, a trine! alvaro,
, a ciondoli, / a collaretti, a trine! alvaro, 9-481: una
armata come una crisalide; dalla ingessatura a collaretto veniva fuori un visino puerile di
superava in pregio la fila dei bottoni a globetto ordinata fra il collarino e l'
in tre parti uguali: una si dà a gli anelli o quadretti: i
un pispiglio, un cinguettìo. passavano a freccia, rasenti, sostavano: ella guardava
bocchelli, i-415: il pilota potè salvarsi a nuoto, e sulla spiaggia ruppe
augusta città, regina di bellezza -diversa, a ogni stagione dell'anno, a ogni
, a ogni stagione dell'anno, a ogni ora del giorno. tuttavia anch'essa
, faggio, quercia) in seguito a essiccazione in forno, consistente nello schiacciamento
scopo di sottrarre il polmone malato a quei fattori meccanici di tensione, di
grande importanza nella diffusione della tubercolosi, a cui questo organo elastico e in continuo
dato sul collo col piatto della spada a chi era armato cavaliere, durante la cerimonia
che si davano colla spada di piatto a i cavalieri novelli da chi gli armava,
collaterale, agg. che è o sta a lato; che sta vicino, a
a lato; che sta vicino, a fianco, che segue immediatamente a lato
vicino, a fianco, che segue immediatamente a lato. ottimo, i-26
. targioni tozzetti, 12-12-29: collaterale a questa cappella, n'è un'altra
altro in poco. marino, vii-327: a questi quattro tuoni altri poi ne furono
d'aver terminato di dirlo, entrare a narrarne un altro per appoggiarlo con un
da l'altro. soderini, i-61: a ciaschedun angolo dei quattro del mondo è
vento, e poi i collaterali sin a dodici. ma i principali son quattro,
discendono l'una dall'altra (contrapposta a linea retta). g. villani
verga, 4-202: « che aspettano a battezzare cotesta bambina! » chiese marga-
: i giudici che in campidoglio sedevano a fianco del senatore di roma, con il
corporali. sacchetti, 163-44: andò a palagio del podestà quel dì medesimo,
quel dì medesimo, per dare una accezione a uno collaterale d'uno podestà che c'
collaterale e l'assessore / risusciteran tutti a quel remore. giannotti, 2-1-34: soleva
'l dì non si sente altre per ques a corte che carille di presidenti, di
giudici e di fiscali, che vengono a discutere processi ed e tirar su la
dei parlamenti tutti di questa corte, a porte aperte dà audienza pubblica. idem,
sm. ant. milit. ufficiale preposto a incarichi amministrativi e in particolare al pagamento
il tronco principale resti occluso in seguito a processi patologici o durante un intervento chirurgico
latus -tiris 1 fianco '. collaterali a, sf. ant. ufficio, carica
padova. collateralménte, avv. a fianco, a lato; parallelamente.
collateralménte, avv. a fianco, a lato; parallelamente. e
posto, o dar luogo a collazione. de luca, 1-12-2-33:
carta). piovene, 5-401: a fabriano si devono tre invenzioni fondamentali:
tre invenzioni fondamentali: il mulino idraulico a maglio (che subentrò, nel preparare
la biologia, 2. sottoporre a collaudo un'opera, una costrula fisiologia
mettere collazionatura. a prova (la qualità e la robustezza di
in tre o quattro giorni consecutivi, a collaudare quest'effetto musicale. ineccepibile.
liquidazione. valerio applaudì, volenteroso, a ogni pezzo: pieno di modernità e di
di lorenzo lotto, di berenson che a novant'anni sta girando l'italia in automobile
, agg. che è stato sottoposto a collaudo (macchine, materiali, costruzioni
). d'azeglio, 1-380: a mezzogiorno l'opera era finita e collaudata
e si sedeva al fresco in un prato a goder le grazie del sor fumasóni.
. secondo il bemardoni, si durerebbe fatica a togliere dagli atti pubblici questi due vocaboli
qualche mese impiegato come collaudatore di strumenti a fiato in una fabbrica di fisarmoniche di
ottimo, ii-93: qui sordello, a conlaudazione di virgilio, narra della sua
si accosta al senso che si attribuisce a 4 collaudare '. si avverte che se
pavese, 1-14: -ho fatto un collaudo a milano, e forse collazionare,
spalle. algarotti, 2-439: sarebbe presto a universal beneficio venuta in luce una storia
, 12-iii-99: la natura de la poesia a chi ben la considera è tale,
quasi tutte, ed ha più riguardo a la collazione d'esse che alla sustanza
. gadda, 7-95: dò palla bianca a una collazione e a un uso ragionevole
dò palla bianca a una collazione e a un uso ragionevole di tutte le varianti ortopediche