egli s'era insinuato nel cespuglio, a capo scoperto. sentiva sotto i ginocchi
canine vedeva la luna, bassa, vicina a giove, e gli pareva di sentire
, i-101: i greggi, sparsi a picco, in lenti beli e mugli /
faccia bruna e rugosa, potevano assomigliarsi a cespugli coperti di neve, sporgenti da un
ojetti, ii-517: col gran volto tagliato a sghembo sotto le sopracciglia a cespuglio.
volto tagliato a sghembo sotto le sopracciglia a cespuglio. cicognani, 9-162: quel cinquantenne
9-162: quel cinquantenne tozzo coi sopraccigli a cespuglio. alvaro, 9-290: l'
. figur. impedimento, ostacolo. a. pucci, cent., 85-83:
. -far cespuglio: far mucchio. a. pucci, cent., 34-29:
cespuglio. -riunirsi, ammassarsi. a. pucci, cent., 64-59:
aperto, in battaglia campale. a. pucci, cent., 67-15:
e come treglio / si lasciò svergognare a que'di fuore, / ma non
cespuglio: lasciar partire, inviare. a. pucci, cent., 75-20:
crusca]: paragonati i piccoli cespuglietti a grandi cespugli. -ciuffetto di
già dal labbro e dal mento cominciavano a schizzare i primi peli dei baffi e della
peli dei baffi e della barba, a cespuglietti. stuparich, 5-59: ecco il
che forma cespuglio, che cresce a cespuglio, che ha l'aspetto di un
cala e nell'orecchia cespugliosa, giunta a tiro, s'allevia la biondina dell'
terrea, cespugliosa per la barba rossiccia spuntata a casaccio, come i capperi della casa
2. figur. letter. lento a muoversi, a trascorrere; pigro,
figur. letter. lento a muoversi, a trascorrere; pigro, indolente, infingardo
grido che le turbe assorda / e a l'armi incalza a l'armi i cuor
assorda / e a l'armi incalza a l'armi i cuor cessanti, / te
cessante (locuzione generalmente coordinata o contrapposta a quella di danno emergente): guadagno
ed accaduto; / c'ha da dare a quest'e quello, / fatto
rimase assai scontento, / e'paladini a carlo ritornaro: / carlo gli abbraccia cento
che la notte ogni color nasconde / a gli occhi infermi de l'umana gente
, io volgo / tutti i miei voti a voi: sta in quella tazza /
., 37 (643): arrivò a sesto, sulla sera; né pareva
ad un tratto. carducci, 72: a te l'industre opera cessa: posa
l'industre opera cessa: posa / a te il travaglio della vita e l'egra
conv., ii-xm-24: la musica trae a sé li spiriti umani,..
e tal volta da la mattina, insino a meza notte, mai cessa di giuocare
: risparmierai tempo e carta; e risparmierai a me il dispiacere di forzarti a fare
risparmierai a me il dispiacere di forzarti a fare per cerimonia ciò che non faresti
.. ci fu un allarme repentino, a mezzogiorno. la collina, la valle
, ii-414: e dicemi isperanza: sta a la dura, / non ti
compagni, intr.: io, scusandomi a me medesimo siccome insufficiente, credendo che
desia. carducci, 194: io chieggo a te,... /..
sia colui, / che l'hai mostrato a lui. cecco d'ascoli, 60:
, ma cessossi e parti di firenze. a. pucci, cent., 70-64
= lodi] si svegliano e crescan a li studi onorevole, che sempre più li
li innalza, e tutti i tristi a esso grido fugano, cessandosi dai ver-
or cessa; il popol tutto / a nostre grida accorrerà: fien mille / i
innocente. carducci, 119: cesse virgilio a tanto; / e tu deserto e
de'suoi consorti, non ebbe ardire a farne riparo della iniqua legge e ingiustizia.
e azioni,... appartegnenti a cotale cessato o che cesserà. 7
; / e con umil coraggio, / a dio levando l'anima, / procedi
senza lasciarmi andare in nulla, cominciò a turbarmisi il riposo per indolimenti, ora
. si arrestarono vedendo un parlamentario avviarsi a loro; cessarono il fuoco; ma uno
impedire. giamboni, 4-83: a poco a poco si trasse a dietro colla
. giamboni, 4-83: a poco a poco si trasse a dietro colla sua
4-83: a poco a poco si trasse a dietro colla sua gente, dando vista
il primo tempo, che non ardimo a chiudere le porte, né cessare l'
, 5-2 (25): e cominciò a sperar senza saper che e alquanto a
a sperar senza saper che e alquanto a cessare il disiderio della morte. sacchetti,
, disse che li piacesse darli termine a rispondere a sì alte cose. febusso e
che li piacesse darli termine a rispondere a sì alte cose. febusso e breusso
pregare e dolersene, punto mai gli giovò a cessar né tutta né in parte quella
cessar né tutta né in parte quella a lui penosissima infestazione: continuata ognidì,
scema / alma sotto ogni danno ed a tostile / possa adulò, pago a cessar
ed a tostile / possa adulò, pago a cessar l'estrema / liberatrice d'ogni
: e non saresti tu bene stolta a partirti da quello che ti dà perfetta purità
in quel momento / che la scelta bevanda a sorbir prendi, / servo indiscreto a
a sorbir prendi, / servo indiscreto a te improvviso annunzii / il villano sartor
oso sia ancor con pòlizza infinita / a te chieder mercede. alfieri, xiii-96:
, ch'io mai crudel mi mostri a segno, / che un sì dovuto
, / che un sì dovuto affetto a error ti ascriva. 11. impers
, con le consolazioni lungamente perdute ricominciarono a riconsolare lo sconsolato. 2.
chi fa cessare, chi pone fine (a un evento, a uno stato,
chi pone fine (a un evento, a uno stato, a una condizione)
un evento, a uno stato, a una condizione); chi allontana, rimuove
che tutti potremo... congratularci a vicenda della totale cessazione di quella poetica
mi fu offerta la cessazione della pena a prezzo della gloriòla obliqua, preferii di
. ant. che cessa, che tende a cessare. 5. gregorio
cessionàrio, agg. e sm. persona a favore della quale si compie una
i cessionari della iniquità de'giudei * a perdere i loro crediti. boccario,
un danaro lontano si faceva la cessione a qualche persona del titolo, e si
cui il creditore (cedente) trasferisce, a titolo oneroso o gratuito, il suo
11 consenso del debitore (ceduto), a un terzo (1cessionario), purché
3-254: l'avvocato era stato costretto a dichiararle che veramente le cose si presentavano
negozio mediante il quale una parte sostituisce a sé un terzo nei rapporti derivanti da
doverebbe far correre vostre signorie sanza rispetto a convenir seco. guicciardini, i-315:
capua e di tutte le province del regno a settentrione della linea di demarcazione, un
quella che non si conteneva in disfidare a battaglia, ma voleva la cessione prima
, sol., 1-116: fa a mio senno, maron; tuoi versi getta
. palladio, 2-3: i cessi sono a canto le scale e benché siano nel
. bruno, 3-466: le deveremo tutti a vostra instanza mandarle in un cesso?
, 6-95: ci sono i cessi a pochi passi, e per quanto la notte
di tor l'onore all'ape, a lei facendo / dell'alveario, e della
più se * presso e più accostato a questi poli, più se'constante,
è cesso, / de i boni a bono e conforto e refetto. leone ebreo
di alacre e infaticabile scrittore dài vanto a tale, che anco d'una breve
la prima cesta di calcina. a. pucci, ix-407: maestri v'ha
morta testa in una cesta in capo a una sua fantesca vecchia, la quale per
d'endivia bianca, e stare attaccati a una cesta tutto un giorno, avanti che
non si potrebbe vedere di obbligare leonardo a mandarmi qualche cesta di maccheroni? collodi,
mangiare, come tu suoli, le fave a staia e le ciriege a ceste.
le fave a staia e le ciriege a ceste. barilli, 6-6: migliaia di
più rosse mele di procida vengon tratte a ceste da una barca e disposte in piramidi
si cammina sui trucioli; li buttano a ceste nella riva sotto il salto -una
d'estate. 3. paniere a forma di imbuto usato per pescare o
acqua, per lo fondo le menano a modo delle reti ripali: e alcuna
nell'acqua, dentro grosse ceste galleggianti a forma di cipolla, vivono le anguille vergini
di quel luogo, si fe'portare a fiorenza in ceste. s. caterina de'
grosso paniere, usato anticamente per sollevare a mano persone, animali, oggetti (in
sollevano in molte ceste di vimini attaccate a delle funi, che, accavalciando delle
un calesse col mantice e una cesta a due ruote.
, che usa in città; conveniente a chi vive in città, cittadino (
cittadinanza e nudi di costumi cittadineschi. a. pucci, cent., 91-65:
e pulito. bembo, 1-112: a cittadinesca vita s'adordina, nelle onorate
vestitolo di griso, il mandò dietro a porci. firenzuola, 65: alcuna fiata
ivi se ne vengono colla loro famiglia a diportarsi. tasso, n-ii-383: le
intensiva in maremma si distinguevano in mezzo a noi, gente cittadinesca fino al midollo
invidia. masuccio, 428: ancora che a pisa de'primi citadini fusse, pure
citadinesche fu costretto ad andare in esilio a missina. giov. cavalcanti,
uomo con- tinovamente, si fa dentro a noi battaglia cittadinesca. 3.
. 4. ant. contrapposto a nobile, aristocratico: borghese.
/ signor miei, e voi tutti a veder corsi. lamberti, 8: fuori
. 6. ant. contrapposto a militare: civile. tasso, i-30
. esopo volgar., 3-125: cominciò a chiamare il cavallo, e con
politica, e in tal caso contrapposto a straniero, forestiero). g
/ per cristo e pel suo onore a morir pronti. foscolo, 1-130: congiunte
/ i molti e dubbi itali prenci a farsi / non masnadieri, o partigiani,
lavoratori si dimorasse; la qual cosa a cimone fu carissima, per ciò che i
l'usanze degli uomini grossi gli eran più a grado che le cittadine. marino,
e poverel ricetto, / se talora a mirar vien di lontano, / pompa reai
provava] una sensazione di solitudine in mezzo a quella vita cittadina che gli si addensava
mostrarsi. parini, xviii-17: pari a nobile fior, cui cittadina / mano
lazio suol. monti, x-2-140: care a me pur sono / le virtù cittadine
m. villani, 1-44: catuno intendeva a fare i fatti suoi, dimenticando le
non son, ma ciancie inteste, / a trar da'plebei cori infame riso,
appartenenza stabile con lo stato (contrapposto a straniero e ad apolide).
uno raunamento di gente fatto per vivere a ragione; onde non sono detti cittadini
, ma quelli che insieme sono accolti a vivere ad una ragione. dante, conv
la città più potente e più atta a superare i vicini. campanella, 1096
. in italia ogni cittadino è sforzato a diventar animale, perché, non potendo giovare
ecc.), non è sottoposto a un vincolo di subordinazione speciale nei confronti
trenta cenque nato / fo questo tenplo a san gogio donato / da glelmo ciptadin
di sangue già quasi spenti, e a rusticane usanze accostatisi, si sforzò a
a rusticane usanze accostatisi, si sforzò a memoria rivocare; acciocché, se essere
zappa erano trascorsi nella città, riducesse a civile e costumata disciplina. bisticci,
bisticci, 3-54: vennono in questo tempo a napoli certi contadini barzalonesi, che avevano
, 71-30: coperto è de speranza, a darme ferma certanza / de tarme cittadino
fra giordano, 5-25: tutti siamo fatti a una fine, a vita eterna,
tutti siamo fatti a una fine, a vita eterna, e tutti dovemo essere cittadini
dimestichi di dio, e de'santi. a. f. doni, 3-209:
di passata e con appena un sorriso a tanta viltà di sembiante. 4.
4. chi vive in città (contrapposto a chi vive in campagna, contadino.
2-26: rimase la signoria della città a messer corso donati, a messer rosso
signoria della città a messer corso donati, a messer rosso dalla tosa,..
rosso dalla tosa,... a simone gherardini, a lapo guazza;
,... a simone gherardini, a lapo guazza; e a molti altri
gherardini, a lapo guazza; e a molti altri, cittadini e contadini. m
compagnia tra'cittadini e'contadini cominciò molto a mancare, avvelenata per lo disordinato tesoro
i-179: festeggiano le squille, egle, a vicenda, / ritorna a queste ville
egle, a vicenda, / ritorna a queste ville il dì festivo; / a'
ci fossero *. nievo, 212: a venezia come in ogni altro stato d'
altro stato d'europa cominciavano le opinioni a sgusciare dalle nicchie famigliari per aggirarsi nella
sordo fra i parlanti: si provvede a tutto costo dell'ultima edizione del vocabolario [
5. disus. civile (contrapposto a « militare »). foscolo,
una istituzione dello stato, fu ordinato a modo di casta, contrapposto ai cittadini,
, evirato dall'ubbidienza passiva e avvezzo a ufficio più di gendarme che di soldato
: e nota che questo è grande esemplo a que'cittadini che sono a venire,
grande esemplo a que'cittadini che sono a venire, di guardarsi di non volere essere
felice me, se del mio sangue a costo / oggi a difender valgo!
del mio sangue a costo / oggi a difender valgo! -figur.
schifando i seggi dell'ambizione. a. f. doni, 3-22: la
venivano designate indistintamente tutte le persone, a indicare l'imparzia- lità della legge;
. carducci, 518: vieni: a la libertà brindisi io faccio: / cittadino
stratto delle porte di firenze, 114: a ciascuna porta sieno due cittadini; uno
, e l'altro dall'ave maria sino a tanto non sarà serrata la porta.
.. sia tenuto... serrare a chiave il coperchio della cassa e portare
atteso che... son suti descritti a gravezza in firenze, ne'libri e
termine di mesi sei... a tornare ad abitare familiarmente e con la loro
grazzini, 4-236: il dar di signore a uno cittadinuzzo di fava, sarebbe cosa
m. cecchi, 19-18: andatevene / a casa; che se i citti si
pulci, x-1006: fece fare le bisciaccole a due suoi cittoletti. -cìttino
giornali costavano « due citti marci » a pinella. = voce tose.,
figlio. matasala, v-71-120: dierosi a la balia del citolo cinque soldi.
e tale vechio e tale citolo. a. pucci, 4-284: a noia m'
citolo. a. pucci, 4-284: a noia m'è chi nel bicchier fa
in siena, dalli cittoli / infino a i vecchi (mi fai dir) decrepiti
, eh? cìtola, che farà fare a mia figliuola de'cìtoli, dolente a
a mia figliuola de'cìtoli, dolente a me! d'annunzio, iii-1-1023: lascia
pensi e confortisi che maggior diletto è a dimorare con donna fatta che non è di
/ uno dei tanti che, posti a ciucare / sotto un governo di scrivani,
governo di scrivani, ^ tirano / a dare un colpo al cerchio, uno alla
si mostra varia. nieri, 190: a biccio, benché fosse un briaco di
. slataper, 1-14: mi divertivo a ciucciare la ciocca di glicine che mi
86: se non vuoi mostrarti un asino a due gambe, lascerai di dir *
,... tutto com- pina a renderti sano e veggeto. panzini, iii-542
tommaseo [s. v.]: a raccogliere tutte le ciucherie di certuni,
atto del succiare mo- vonsi le labbra a somiglianza di chi sta per fare atto di
. faldella, 2-195: egli continuò a sentire di notte nella sua stanza la
o sur el ciuco, o a piede / che, chene su quest'aia
e cavalle. forteguerri, 15-67: a queste voci quella cosa brutta / rise qual
d'un somaretto, / ti preparavi a le future lutte, /...
1-iii-378: un giorno che s'era messa a parlare, la scorsa primavera, un
suoi ragli amorosi. e la gente a ridere. sanminiatelli, 11-151: la donna
, vedendosi perso, corse da noi a orecchi bassi, e voleva inginocchiarsi.
. pea, 3-35: donne sole a piedi mai ne passavano...
tra i patrizi scavalcati / passeranno in tiro a sei / a esalar l'anima ciuca
/ passeranno in tiro a sei / a esalar l'anima ciuca / a sinistra del
/ a esalar l'anima ciuca / a sinistra del granduca. idem, ii-216
. idem, ii-216: andai [a roma] per vedere gli scheletri della
gli scheletri della nostra grandezza primitiva e a convincermi che non potranno mai e poi
all'ombra dei cappelli cardinalizi, o a quella di certi re ciuchi che la
il ciuco dell'ortolano che si ferma a tutti gli usci,... ma
i-474: facevo il castelletto di venire a prenderti con un calessino, di portarti qua
un calessino, di portarti qua come a casa tua, e poi alle belle giornate
, e poi alle belle giornate, parte a piedi e parte sopra un ciuchino,
e parte sopra un ciuchino, condurti a godere tutti i bei colpi d'occhio
trottava tutto indaffarato, e si soffermava a guardare un cavallo, con aria interrogativa.
perché gaino, macario ed ugolino / adosso a astolfo con l'arme se caccia
ciuffagno, agg. ant. atto a ciuffare, a predare.
agg. ant. atto a ciuffare, a predare. luca pulci
, sf. dial. barba, capelli a ciuffi. -per estens.:
ciufifalmósto, sm. ant. buono a nulla. pulci, 3-41:
sé, sorridendo, brunoro: / « a ercol s'agguagliò quel ciuffalmosto, /
rabuffa / e carda dal capo infin a le centre, / che piò leggeramente
, 553: la gatta si pone a uno bucarello là dove debba uscire il sorcio
la gli dovesse perdonare la vita. a. f. doni, 3-255: i
ciuffa questi, che l'onore / rubano a chi lo merta, e a chi
rubano a chi lo merta, e a chi ha cervello? baretti, 1-188:
presso che rotandosi / vide il topo a fior d'acqua. il ciuffò e in
bràccole? pasolini, 3-53: venivano avanti a passo di marcetta, coi mastelli in
come storpiato è maometto! / dinanzi a me sen va piangendo alì, / fesso
frescobaldi, 1-74: ventura son, c'a tutto il mondo impero, /
il ciuffétto del serafino che apparve a san francesco. berni, 32-28 (
stiuolo cagliò, e volea ridurre la cosa a burla. b. de'rossi,
quei due ciuffetti di peli grigi, stava a fare un conto assai difficile. palazzeschi
, nella veste candida incominciò, uno a uno, a passare davanti a ciascuno
veste candida incominciò, uno a uno, a passare davanti a ciascuno dei suoi visitatori
uno a uno, a passare davanti a ciascuno dei suoi visitatori inginocchiati in semicerchio
iii-305: 'l cavallo si volle lanciare a dosso a buovo, perché aveva la catena
'l cavallo si volle lanciare a dosso a buovo, perché aveva la catena al collo
. la sommità di un edificio. a. pucci, cent., 7-7:
gran periglio, / ed arai presto a pigliar pel ciuffétto / un gran lion che
sp., 3 (47): a quel tempo, 1 bravi di mestiere
sporgeva su la fronte, di sotto a una specie di tòcco scarlatto. pirandello,
gran ciuffo di riccioli svagato e sensibile a ogni movimento, davano, a quel
e sensibile a ogni movimento, davano, a quel che di patito, un senso
gli si sedette sulle ginocchia, riuscendo a cavargli, di fra le medaglie, la
con un giro delle dita, annodò a forma di coda. calvino, 1-45:
ciuffi e simil tresche, / ch'a dirle tutte sarebbe una morte. palazzeschi,
potea giovargli, o cina, / a fargli ritornar barba né ciuffo.
, che in certi punti scendono quasi a toccar l'acqua. e. cecchi,
attirandone l'attenzione, e di lì a poco tutta la famiglia esultò ricevendo il marchese
nel proprio grembo quale promesso sposo della disputare a la banca. lorenzino, 161: i'
(v.). capo a piedi, completamente. aretino,
aretino, ii-245: va'e vieni a tuo beneplacito, poi ciullo2, agg.
che monna fortuna dal ciuffo dinanzi si comincia a spiritoso, astuto. pisciar sotto de
quale, senza preamboli, si mise a fare mosse sguaiate in mezzo all'arena.
-e, dietro, che ce li teniamo a fare questi ciuffacci? -il giuoco
pensate voi? che ogni loro discorso vada a terminare nella cuffia, nella gonnella,
lo strapazzare la chioccia che non governa a dovere i pulcini e altrettali ciùffole.
stridolo, onde più tosto è noioso a chi l'ode. puoti, 80:
, 609: ciulire. cigolare, presso a poco. = voce onomatopeica, creata
nelle proprie idee, cercare di sottrarsi a un impegno (e indica il comportamento
quattro; perché il quinto comincia già a peritarsi, a darsi in ciampanelle,
perché il quinto comincia già a peritarsi, a darsi in ciampanelle, a ciurlare nel
peritarsi, a darsi in ciampanelle, a ciurlare nel manico. bocchelli, i-101:
idea fissa; pazzamente innamorato. a. casotti, 1-5-66: era quanto può
ciurma, senza perderne uomo, ebbero a man salva. piovano arlotto, 129
li padroni e ciurme delle galee venivano a bruggia, sempre il piovano alloggiava in casa
pigramente è con battiture punita e costretta a battere el remo, idest, a vogare
costretta a battere el remo, idest, a vogare sì presto, che ristori la
armerebbero due de le meglior galere che a quei tempi solcassero tacque marine. berni
tacque gorgogliano, rare il lido / a le spalle fuggir, fuggir le ville,
spagnuole ancorate nel porto, e formate a schiera con le milizie, le spinse dal
dà grido concorde. comisso, 1-263: a prua le ciurme, ritte in piedi
le ciurme, ritte in piedi, intente a preparare le reti si muovevano come eccitate
. sinisgalli, 3-49: tu giaci a braccia aperte e non ascolti / la ciurma
'l duca torna allotta allotta / correndo a casa, come un saettone, /
d'età e di sesso, che stava a vedere... far fuoco sopra
del cortile... vede intorno a sé, in alto, in basso,
, i-20: -chi diavol tanto batte? a la malora, / gente indiscreta,
te loro parole; e siano spiedi / a infame ciurma che alle forche aspira /
matto se... per non istare a rischio d'innamorarmi (ecco la tua
di quelli che, non essendo buoni a nulla, esigono tutto da chi mostra
intorno gavazza, / e i viva urla a l'italia. = alterazione dialettale
, dal gr. y. éxeuop. a 'grido che segna la battuta dei
. f. frugoni, xxiv-984: a proposito di questa ciurmaglia dolosa, in un
che, fra tutta quella ciurmaglia che andava a una guerra ingiusta, al saccheggio,
affastellata in una segreta che s'erano presi a parole e venuti al coltello. d'
liato, con tossa macinate, in mezzo a una ciurmaglia avvinazzata che, se
parole; parlare abbondantemente, ricorrendo a sofismi, ad ar gomentazioni
il re e il brigadiere: traversava magari a guado un fiume, visitava la
v-3-147: perché un tal giuntatore riuscisse a ciurmare per alcun tempo il mondo
che ei [la marmora] vada a fare il capotamburo, ma egli duro
capitano. giusti, 2-74: a lui d'intorno il nobilume e il clero
domenica seguente messere mariano da siena cominciò a ciurmare appiè del ponte vecchio di pisa
.... davali il pistoia spesso a credere nuove cose di questa serpe,
voi sarete, / in ogni loco a seder vi porrete. lorenzino, 132:
adoperassi cose di diavoli! - mandatele a me, che son ciurmato.
sacchetti, 32-97: deh morto sie egli a ghiado, che dee essere imo ciurmatore
il mondo. campanella. i-325: restano a ragione banditi dal pubblico, come è
abbiam discorso e risoluto, ma bisogna domandar a lui s'egli lo vuol pigliare,
: onde spesse volte le cattedre erano date a sfacciati ciurmadori. soffici, ii-284:
ancora in codesto stato, per persuaderlo a disfarsi dell'azienda e del possesso. cassola
perpetui. tassoni, 1-27: uccise appresso a lui mastro galasso, / cavadenti perfetto
mestieri. buonarroti il giovane, 9-9: a guisa che veduto ho i ciurmadori,
sono quelli, i quali prestano fede a certi bagattellieri e ciurmatori che promettono di
un suonatore. parini, 670: intorno a un ciurmadore radunasi prima qualche forca di
credere; e certamente sono faccenda più dicevole a ciurmatore che a principe. serao,
sono faccenda più dicevole a ciurmatore che a principe. serao, i-271: buono,
buono, onesto, incapace di mentire a sua moglie per qualunque cosa, egli
/ se per quell'osterie stia mercantessa / a 'nca- parrar l'amor de'passeggieri
ciurmatòrio, agg. da ciurmatore; atto a ciurmare, a ingannare.
ciurmatore; atto a ciurmare, a ingannare. d'annunzio, v-1-902
: possiamo ricordare esser nato appunto a ginevra quel giangiacomo rousseau il quale,
quel giangiacomo rousseau il quale, a proposito d'un altro disegno ciurmatorio di pace
: chi è in maneggi grandi o tende a grandezza, cuopri sempre le cose che
, per non dover confessare agli altri e a se stesso d'essere artefice di una
sec. xviii, i grandi velieri portavano a poppa, fuoribordo presso il bompresso
. v., che demmo a bertrano di minerba per suo salirio di com
, piselli e altri). a. pucci, 4-272: erbette forti da
. varchi, 18-2- 432: truovaronsi a squittinare, cioè a rendere la civaia,
432: truovaronsi a squittinare, cioè a rendere la civaia, come dicevano essi
ne fa professione, è forzato se non a esser scarso, almen ritenuto.
: ordinò di dare a'suoi cavalieri e a chi servia l'oste una stampa in
porco. velluti, 56: n'andò a vignone, e ivi avanzandosi, s'
. morelli, 141: attese di poi a prestare e a avanzarsi di certi contanti
141: attese di poi a prestare e a avanzarsi di certi contanti avea, per
bene per ragione, che l'aiutarmi a questo, sarebbe civanza. buonarroti il
fatto civanza di alcuni pochi quattrini. a. lamberti, 61: quantunque apparisca
', segnatamente nel plurale, gioverebbe a denotare il fr. épargnes, quando quel
mi dici di avere, ti basteranno a fare il viaggio. panzini, iv-140:
chef, lat. caput) 'portare a termine ': cfr. accivire e
è vocabulo di grammatica, che viene a dire 'cittadino ', e tanto viene
'cittadino ', e tanto viene a dire, quanto 'convivente'. boccaccio, vii-23
[amor] dimostra el cuor divoto a sua deitade / e del suo regno
dell'ordine strigiformi, lungo fino a 24 cm, con capo grosso, tondeggiante
sera e di notte per dare la caccia a topi, uccelletti, bisce,
.., ora chinando il capo a terra, e ora levandolo in alto,
li uccellini se le pongono d'intorno a mirarla, e ella mira loro, e
grillo la cicala e cede / il rosignuolo a la civetta il canto. redi,
le civette, / non si pone a mangiar lucertoloni, / che v'erano a
a mangiar lucertoloni, / che v'erano a quel bosco a milioni. note al
, / che v'erano a quel bosco a milioni. note al malmantile, 453
cauti, e non si lasciano lusingare a volarle attorno, come fanno quelli che non
, 162: per cimiero le farei [a minerva] una civetta, e per
cose, e però l'avevano consacrata a minerva, come simbolo della prudenza e
casalinghi per farli cantar e per ispiumarli a suo talento, sia civetta con tanto
qualità di vini, ritornava la sera a casa con due occhiacci, che parea una
, quasi avesse coscienza e gusto a fare quel primo bagno, il dottore esclamò
9-22: si dice 'civetta 'a una giovane troppo ardita a trattar con gli
civetta 'a una giovane troppo ardita a trattar con gli uomini; quasi faccia
che cerca co'suoi gesti di tirargli a sé. salvini, vii-548: quello
, è una civetta, dà retta a tutti, si discredita, si fa ridicola
, alle quali tautunno della età incomincia a render languidi gli occhi, volare come
una fanciulla delle più semplici e fu a forza di sognare che m'apparì quale
consumate. palazzeschi, 210: di'a questi signori / che cosa fai delle tue
dal capo con una percossa. -fare a civetta, giocare alla civetta. a
a civetta, giocare alla civetta. a. f. doni, 3-169: i
. lippi, 6-34: altri fanno a civetta, altri alla lotta; / chi
del primo. tal giuoco si fa a tempo di suono; e piglia il
daniforte; / ma come la donzella a lui voltava, / fugge e sguizza il
ma quei, ch'è furbo, a un tempo fa civetta, / e aggiusta
se il povero anchianino non era lesto a far civetta, lo cuccava nella testa.
]. -naso di civetta, a becco di civetta: appuntito e ricurvo
se non avesse avuto il naso piccolo e a becco di civetta. -occhi di
vivere il prossimo, con quel cappello a lobbia e la barba tonda color di
come il doblone. -andare, cacciare a civetta: andare alla caccia dei pettirossi
guerrazzi, iii-286: sai tu che cacciare a civetta, pescare a cannetta e prestare
tu che cacciare a civetta, pescare a cannetta e prestare a sicurtà, son tre
civetta, pescare a cannetta e prestare a sicurtà, son tre castronerie che l'
presa gelosia, non vuol più fare a civetta con la terra. g
le civette. calvino, 1-462: a un altro tavolo, una cameriera faceva
che scherzavano, due con la cravatta a farfalla, lunghi di mano. -fare
-impaniare la civetta: riuscire a imbrogliare una persona molto astuta.
le civette impaniano. -portar civette a atene: portare una cosa in un
ch'un promette / di dar qualcosa a chi n'ha più di sé, /
di sé, / si dice: porta a atene le civette; / che
/ che noi diremmo, i cavoli a legnaia. -portare il capo a
a legnaia. -portare il capo a civetta (una donna): acconciarsi
così so'loro: portano i capi a civette. -schiacciare il capo alla civetta
... vedi / ch'io muti a panni; io non me n'andrò,
per sì poco. -toccare qualcuno a civetta: bastonarlo di santa ragione.
: bastonarlo di santa ragione. a. f. doni, 3-42: se
3-42: se voi non gli toccate su a civetta non son per testar mai,
7-4-6: mutando / registro, cominciò a sonarlo; e se / certi prigion
entravan di mezzo, / e'lo toccava a civetta. i. pitti, 1-354
de'cappucci, se bene altrove li tocca a civetta molto bene. l. salviati
tuo conto / che io t'arò a toccare a civetta. -uccellare a civetta
/ che io t'arò a toccare a civetta. -uccellare a civetta: dire
arò a toccare a civetta. -uccellare a civetta: dire cose che meritano biasimo
riprovazione. varchi, v-55: uccella a civetta, ciò è si va colle parole
mangi la civetta: chi non riesce a ottenere una data cosa, si accontenti
di un'altra di minor valore. a. f. doni, 3-42: quest'
tommaseo [s. v.]: a quel lunghissimo civettamento non poteva seguire un
civettare), agg. che va a caccia con la civetta. -al figur.
, intr. (civétto). andare a caccia di uccelli (uccellare) con
se voi ben civetterete, / ratti a voi volar vedrete, / tal che ne
con insidie e inganni. - civettare intorno a qualcuno: cercare, con artifici,
cercare, con artifici, di persuaderlo a fare qualche cosa. f.
perché essendo rimasti col malizia di dividere a mezzo ogni cosa, avendo riposti i nostri
, io, mentre che egli badava a civettare altrove, con altra chiave contraffatta
, i-218: ordina questo panione a demetrio. di poi civetali tanto d'intorno
cinguetta, / né chi tien gli occhi a dieta, / né chi qua e
per le chiese, chi sta sempre a i balconi. norchiati, i-iv-i-iii:
gli amanti cogli sguardi e co'lezii, a modo di civetta: e di quelle
stoglierla dal civettare coi nuovi ospiti, porgeva a lei e a costoro materia di riso
nuovi ospiti, porgeva a lei e a costoro materia di riso, ed a me
a costoro materia di riso, ed a me nuovo argomento di arrabbiare e anche
muro, quella mena! * cominciò a sbraitare la vespa, « la vogliono dare
sbraitare la vespa, « la vogliono dare a brasi cipolla, e seguita a civettare
dare a brasi cipolla, e seguita a civettare con questo e con quello! puh
insinuava ilare e melliflua fino in mezzo a noi, con atti e graziette da
cuore umano, / di civettar guardandoti a lo specchio / falso del verso vano
giuocano e civettano col sole e gli ridono a bocca spalancata come se facesse loro il
erba dal nome del papa, cominciasse a civettare un po'coi tedeschi e un
firenzuola, 734: se le avessero a far meco, le farebbon manco civetterie
carattere d'una donna galante che tiene a bada molti amanti, a guisa d'
galante che tiene a bada molti amanti, a guisa d'un gallo che vezzeggia cento
che ha passato la vita innanzi allo specchio a farsi il volto, come una bella
ti reggi, / andando via posata a occhi bassi, / senza civet- tinar
civettina, / ch'era cosa mirabile a vedelli. 2. altro nome
che chiamasi * cera ', come anche a cagione degli occhi piccoli e vivi,
civettini che gonfiano per ciò, i quali a tutti i propositi adattano « noi cavalieri
s'unì, f donde civette nacquero a dozzina. / il civettismo cominciò così,
delle fatiche mie possa fruire. a. f. doni, 3-83: vedutosi
: e immoti stavano / alcuni civettoni a farci occhiacci. palazzeschi, 214: fa
lo più anziano, che si ostina a fare il vagheggino; uomo sciocco e
pananti, ii-10: sia l'augel che a tal caccia si destina / femmina,
. giusti, i-430: non date retta a certi dotti barbagianni, a certi civettoni
date retta a certi dotti barbagianni, a certi civettoni chiarissimi partigiani della solitudine e
tole, sempre di qua e di là a bisbigliare coi dami. = dimin
civettuolmente smaltati di rosa o d'azzurro a rifilature d'oro. = comp.
; che nasce da un carattere incline a civettare; che dimostra volere attrarre l'
nievo, 44: devo peraltro confessare a onor del vero che per quanto volubile
finiscono... si possono rassomigliare a quelle gonnelle civettuole, che alzandosi un
riguarda i cittadini (in quanto appartenenti a una comunità politica, a uno stato
quanto appartenenti a una comunità politica, a uno stato); civile. d'
, che badaron bene di darsi fuorché a parole. bocchelli, 2-81: la
bisogni individuali, su determinate terre appartenenti a enti pubblici o a privati.
determinate terre appartenenti a enti pubblici o a privati. 2. incivilito, urbano
: tutto vi sapeva e vi ricordava [a bologna] l'uomo e la civica
per l'ordine pubblico (ma collaborò a volte anche a operazioni belliche);
pubblico (ma collaborò a volte anche a operazioni belliche); oggi equivale a
anche a operazioni belliche); oggi equivale a guardia municipale. giusti, v-196
giusti, v-196: sto col pover'a me che m'abbiano a dare un
sto col pover'a me che m'abbiano a dare un grado nella civica. collodi
guardia municipale. pavese, 4-216: a torino i giornali portavano in grossi titoli
milizia civica. 4. contrapposto a militare, a religioso. baldini,
4. contrapposto a militare, a religioso. baldini, i-603: c'
? era proprio il mettere un asino a cavallo. ora, nelle elezioni che
[il p. bresciani] sparge a man piene il ridicolo sui civici romani,
con una indegnazione che ci fa ridere a sue spese. pavese, 7-77: si
pochissimo conforto da colui che dovea restarsene a mangiar la nebbia mentre l'altro aveva
cura familiare e civile, la quale convenevolmente a sé tiene de li uomini lo maggior
tesaglia ebbe le man sì pronte / a farla del civil sangue vermiglia / pianse
200: ma volendoti tu dare a cose civili, trovandoti moltitudine di parenti
della unione civile, siamo richiesti a conservarci insieme ragunati in legame di vera
introduca, lasciarle bene dibattere e andare a lungo. tasso, 8-76: signor,
civil sangue aborre, / tu squarcia a questi de la mente il velo. f
, ii-30: péra colui che primo / a le triste oziose / acque e al
espose, / e per lucro ebbe a vile / la salute civile. alfieri,
tu possa; / ché il civil sangue a vortici / ti bagnerà la fossa.
la fossa. nievo, 212: a venezia come in ogni altro stato d'
altro stato d'europa cominciavano le opinioni a sgusciare dalle nicchie famigliari per aggirarsi nella
redi, viii- 40: s. a. s. gli darà con ogni sicurezza
tutto il regno non mi avessero obbligato a restar in milano. berchet, 67
civili, nel caffè di pedoca, riuscì a promuovere una tale agitazione che monsignor vescovo
agitazione che monsignor vescovo fu costretto veramente a rispondere. bocchelli, 2-94: arrivò l'
tenente non mi nascose che preferiva questo a un altro. -in particolare, riferito
è chiamato,... era ito a visitar [ecc.]. comisso,
stessa città o nazione, fra appartenenti a una medesima corporazione o confraternita.
filippi la guerra civile, si composero a grado de'vincitori nello imperio le cose.
ma, discordi tra loro, dividevano a brani le forze dello stato. fo
i bersaglieri... s'avviavano a chiudere uno degli ultimi atti di una guerra
è una guerra civile: ogni caduto somiglia a chi resta, e gliene chiede ragione
machiavelli, 424: per torgli [a corso donati] il favore popolare,
occupare la tirannide: il che era a persuadere facile, perché il suo modo di
trapassava. guicciardini, 2-3-95: cominciorono a persuadere [a piero de'medici] che
, 2-3-95: cominciorono a persuadere [a piero de'medici] che e'volessi
dello stato suo, accostarsi più tosto a ima vita civile, che continuare in quelle
le quali molti cittadini avevano voluto male a lorenzo. 5. eletto,
di tutto il popolo, il quale avesse a distribuire li magistrati, a chi li
quale avesse a distribuire li magistrati, a chi li paresse, in diversi tempi;
fu chiamato governo civile, perché appartiene a tutti li cittadini. machiavelli, 21
gadda, 313: tu ti senti tenuto a galla come... una sagace
el maritare convenientemente le sue figliuole. a. f. doni, 3-141: la
monumenti. berchet, 53: diedero a quell'hohenstaufen ed a'suoi tedeschi.
l'uomo è animale civile, perché a lui si richiede non pur a sé ma
, perché a lui si richiede non pur a sé ma ad altrui essere utile.
un grado elevato di civiltà (contrapposto a barbaro, selvaggio: e indica altresì
vivere primiero, e fusse tornato quasi a 'l civile. carletti, 142: così
parlavano, altri si pulirono con tendenza visibile a svilupparsi dagli elementi locali e plebei e
famiglia, e voleteli tutti essere simili a voi onesti e modesti, e così
stato di parere, che sia difficile materia a lodare un uomo privato e molto civile
-la signora giacinta mi sentirà se resterò a livorno per lei. -questo non è ragionare
. gozzi, 1-187: si raccomandarono a me perch'io dispensassi alcuni biglietti,
alcuni biglietti, acciocché le genti vadano a vederla. ogni uomo civile paga quel
civile, delicata, sensibile, avversa a ogni forma di volgarità. bocchelli, i-79
quanto al dare riputazione a se medesimo, ed al farsi onorare
zappa erano trascorsi nella città, riducesse a civile e costumata disciplina. alberti, 243
spesa civilissima e quasi censo e tributo a conservare la benivolenzia e contenere familiarità tra
voltandose cum ridente boca e civil grazia a la prestanzia del conte, in questa forma
colui che vuole essere espedito e pronto a ogni violenza, né i civili costumi e
madre l'aveva lungo tempo fatto dimorar a barcellona a ciò che imparasse lettere,
aveva lungo tempo fatto dimorar a barcellona a ciò che imparasse lettere, e insieme
1-228: ieri dopo l'udienza sono andato a parlarle ed ho avuto da lei un'
potrebbe chiamar beato, se v. a. s. lo graziasse di un luogo
i civili e signorili ornamenti egualmente mancano a un nobile e un villano, in
nuovo mondo. carducci, 98: a fatti egregi è scola / anche una tomba
civile. 16. che tende a esaltare le virtù civiche, a diffondere
che tende a esaltare le virtù civiche, a diffondere idee, a destare sentimenti,
virtù civiche, a diffondere idee, a destare sentimenti, affetti, atti alla
, e meritata se lo fece non a sostegno di massime civili, ma per
regola, alla sua applicazione (contrapposto a canonico, penale, criminale, commerciale
canonica dico e civile, tanto quanto a riparare a la cupiditade che, raunando ricchezze
e civile, tanto quanto a riparare a la cupiditade che, raunando ricchezze, cresce
: il giovine... attese a finir i suoi studi, e quell'anno
le mani da vero, e la termini a ogni modo, ancora che bisognasse con
secondo intendo, sarà facil cosa. a. f. doni, 3-180: nell'
sempre confuse le competenze e sempre necessaria a sciorre i dubbi l'autorità del principe.
perché prendessero aspetto sedizioso, mirando essa a screditare i magistrati civili. giusti,
la civil brigata che era lì venuta a rasone, come arida rena de- nanti
rasone, come arida rena de- nanti a l'austro se levarono, tirandose da parte
, borghese. -anche: persona appartenente a un ceto piuttosto elevato della popolazione e
tutta la onestà de'civili, resta solo a dire d'una, nominata iustizia.
vizi. mai femmine. mai partite a carte al casino dei civili. la domenica
traverso all'angolo del tavolino, seguitava a parlare col « civile » di cose che
era circondato di ferro spinato e vietato a tutti i civili perché in esso avevano
in tutte le guerre che scoppiavano intorno a lui, dalle contese, allora frequentissime
, 2-24: ora conosco io quanto importi a chi piatisce avere un avvocato dottissimo non
mezzo giorno sur un letto sdraiomi / a gambe aperte col civile all'aria, /
, rappresentante abitazione di città; contraria a quella che si dice boseo, rappresentante campagna
uffici, luoghi di divertimento) indispensabili a tutta la comunità dei cittadini: è
, 16: lo straniero è ammesso a godere dei diritti civili attribuiti al cittadino
godere dei diritti civili attribuiti al cittadino a condizione di reciprocità e salve le disposizioni
risalenti alla più antica tradizione (contrapposto a diritto onorario, diritto pretorio);
esclusiva- mente ai cittadini romani (contrapposto a diritto delle genti). -diritto della
. -diritto della comunità politica (contrapposto a diritto canonico). alfieri, i-46
conducendo una vita attiva (in contrapposto a quella contemplativa). parata, 4-1-128
che da roma non gli avevano risposto a una lettera, tirò fuori anche il
disciplinato dalle norme dello stato (contrapposto a matrimonio religioso o canonico).
alla cura delle faccende pubbliche (opposta a quella contemplativa). -anche: vita
: non attese [il ferruccio] né a lettere, né a discipline dalle quali
ferruccio] né a lettere, né a discipline dalle quali egli avesse a trarre quello
né a discipline dalle quali egli avesse a trarre quello appetito della libertà e vita
flamminio, e non intendesse d'aver satisfatto a n. sig. con il
condizioni sociali, sono cose che vanno soggette a certe determinate ed assegnabili proporzioni numeriche.
, la voce e il sangue miracoloso a rosina -oggi, allo stato civile,
nievo, 1-30: così in capo a quattr'anni la pellegrina era riuscita una
bellino e civilino, e poi va a finire a bastonate e a sgraffiotti. panzini
civilino, e poi va a finire a bastonate e a sgraffiotti. panzini, ii-305
poi va a finire a bastonate e a sgraffiotti. panzini, ii-305: c'
giurista specializzato in diritto civile (opposto a penalista, canonista). de luca
leopardi, ii-307: si lascia giudicare a chiunque... se perciò che
del- l'altre provincie d'italia imparano a civilizzar i loro dialetti, e scegliendo
arila, 94: 'civilizzare', per 'ridurre a vita civile'è voce francese, usata
vita civile'è voce francese, usata a tutto pasto; ma se noi italiani
'che è bellissima, perché andar a cercar quel di fuori? 2
civile, incivilito; civile (opposto a barbaro, selvaggio). magalotti,
). magalotti, 9-2-166: hanno a predicare [gli operari evangelici] nei
o purgate dalla loro intrinseca ruggine. a. lamberti, 23: se buona
; l'essere civile. a. lamberti, 341: portava [l'
: quanto la civilizzazione per sua natura tenda a conformare gli uomini e le cose umane
, 130: il vivere civilmente e non a caso,... in buona
morale. 2. in modo conveniente a semplice e buon cittadino; con ordine
poderetto vicino alla città, si diede a viver molto civilmente, senza menarsi dietro
simile impresa è che il benefattore ricava a sua volta una lezione di umanità, di
di come si può far fronte civilmente a una condizione infelice e incivile.
l'animo, e siate contenti stare quieti a quelle
, disse un di quei pastori, a dolerti, perché noi ti trattiamo troppo
fatto, perché bastava che vi foste degnato a scrivermi prima, come avete fatto poi
quali li uomini incorrono, essersi sempre ricorso a quelli iudizii o a quelli remedii che
essersi sempre ricorso a quelli iudizii o a quelli remedii che dagli antichi sono stati
. oriani, x-21-146: non tornavano che a notte, stanchi e felici di una
servire agli interessati per tingere una situazione a seconda del loro tornaconto, e disseminare
industriale e culturale; il cammino che a questo progresso conduce, incivilimento.
un'arte, anzi l'arte oltre a tutte l'altre nobilissima, a la quale
oltre a tutte l'altre nobilissima, a la quale niuna è che si sdegni
gli alti ingegni / vadano in villa a piantar vigna e nesti, / che
sua, e col letterario mantenuto commercio a sé univa, e comprendeva. vico
contendevano la terra e la preda abbondantissima a tutti. berchet, 107: si
34-76: libertà vai sognando, e servo a un tempo / vuoi di novo il
idem, ii-774: la civiltà aumenta a dismisura nell'uomo la somma della vita
vita (s'intende l'interna) scemando a proporzione 1'esistenza (s'intende la
: quando cavalleria cinge i codardi / a al valor civiltà mette divieti, / a
a al valor civiltà mette divieti, / a te, scandian, faro gentil che
della decadenza e della rovina, dietro a questa fuga dalle necessità. pavese,
in fondo all'america, in mezzo a un deserto, lontano tre ore di macchina
vivere. aretino, v-1-424: basti a voi che peregrinate, l'autorità del sangue
. bruno, 3-69: non ti viene a proposito di referire l'onesta conversazione,
portatevi bene; siate lesti e pronti a servir gli avventori, con civiltà,
se nell'adunanza nostra venisse qualche signora a visitarci, sia ben veduta e bene
, ed abbia autorità di sedere appresso a quell'uomo che più le piace.
parole, e finalmente si separavan continuando a brontolare; e quel che al notaio
, dignità. parini, 612: a misura ch'ei [padre branda] vien
in firenze, perché non si avesse a dubitare s'egli era tiranno, levata
necessità de la umana civilitade, che a uno fine è ordinata, cioè a
che a uno fine è ordinata, cioè a vita felice. machiavelli, 265:
consueto delle abbominevoli condizioni, indusse niccolò a piero prestar fede. machiavelli, 262:
provvedere. fiore, 69-2: a te sì non convien far disfìdaglia, /
civir di questa guerra. / lasciala far a gran signor di terra, /
« = dal fr. chevir * venire a capo, portare a termine,
. chevir * venire a capo, portare a termine, conseguire': da chef
ne intendano il senso? presa a rigore questa parola esprime la morale abitudine del
suo civismo, che sarebbe disposto, a quanto pare, a spen
che sarebbe disposto, a quanto pare, a spen dere non veramente in
soddisfare al ripicco, all'animosità, a uno spirito di ven detta
, sm. invar. segnale acustico a vibrazione usato sugli autoveicoli e sui motoveicoli
tra lor cominciar con fiera clade / a tirar archi, e a menar lancie e
clade / a tirar archi, e a menar lancie e spade. anguillara,
, / ch'avrebbe priamo ancor mosso a pietade! monti, 10-115: dal ciglio
re. carducci, 338: a i campi che verdeggiano / più lieti al
ramificati, possono formare ciuffi lunghi fino a 50 centimetri. = voce dotta
sua clamante e flebel voce / che a te sul spera, adora e servir cole
tr. ant. e letter. chiedere a gran voce, invocare, implorare,
con mercé clamare / v'ho richiesto a signor, cert'a gran fee; /
v'ho richiesto a signor, cert'a gran fee; / ma quant'eo più
iacopone, 2-25: le gente sta a clamare che per te si adiutata:
bibbia volgar., v-575: signore, a te ho damato, esaudì; quando
te ho damato, esaudì; quando a te clamerò, intendi alla voce mia.
!... un'ora sola / a te segnava iddio per la parola /
e l'altra die li fece clamare a cena, e quelli non ze vennero.
reai, più non restasse / altro a bramar. monti, x-2-352: poiché sola
, talora si palesavano, chiuse, a negare ogni assenso, e l'effuso
. eccellentissima o qua in toscana o a messina avrà veduti dei vitelli marini vivi
supposta questa notizia, facile le sarà a concepire la fabbrica di un muscolo ma-
fabbrica di un muscolo ma- raviglioso, a cui io posi nome clamide natatoria, perché
foscolo, i-381: voi gareggiate oggi a clamori, / quasi inetti fanciulli in
betocchi, 5-43: musica nuova è a noi questo clamore / di macchine il
al clamore del mare mi addormentai come a canto di nutrice. 4.
, generale fervore di discussioni (intorno a un personaggio, un'opera,
, spalanca la gorgia dei clamori, a fin che non lascie dire le raggioni contrarie
lu pregaru pia, / questu clamore a deu salia. guittone, ii-261:
salmo, 129-3: dallo profondo chiamo a te, signore, / e prego che
figliuoli nostri hanno fatto clamori e fervori a dio, iubili e canti.
col clamore suo mosse la divina bontà a sovvenire alla necessità di quella. 8
virtù e dei vizi, v-537-229: c'a me incresce tua voce, / che
. (superi, clamorosissimaménte). a gran voce, a gola spiegata; con
clamorosissimaménte). a gran voce, a gola spiegata; con alte grida.
clamorosissime grida per ogni parte s'innalzano a un tratto. foscolo, vii-24:
clamoroso, fitto, che nulla arrivava a sopire. d'annunzio, iv-2-156: a
a sopire. d'annunzio, iv-2-156: a poco a poco allo stupore, al
d'annunzio, iv-2-156: a poco a poco allo stupore, al murmure incerto,
, di fratellanza, di pace, a cui non ho mai voluto apporre la mia
, 6-11: etichette [sull'uniforme] a ricamo di colori smaglianti, fibbie,
10-42: « clamosus, quasi calamosus, a calamo; scilicet quod sonet »
legate da consuetudini sociali che tendono a mantenere ogni gruppo separato e distinto
piccoli doni promittendo, clandestinamente il mandò a retraere la figura de lo imperatore da sua
e clandestinamente gli sposa e comincia successivamente a pigliar misure per effettuargli. p. verri
di fare il « sacco », vale a dire di farmi caricare nella stiva di
comprenderà in qual maniera, clandestinamente ed a poco a poco nei corpi di toscani
in qual maniera, clandestinamente ed a poco a poco nei corpi di toscani, specialmente
fossero le notizie del mondo ch'io riuscissi a procurarmi... se avvenne qualche
). bocchelli, 1-iii-11: « a occhio e croce », disse l'avvo
, ii-73: ma venendo per disgrazia a scoprirsi qu'esto carteggio,..
così ordinato l'attacco, cominciarono i bersaglieri a piluccare i nuovi ministri con lettere cieche
piluccare i nuovi ministri con lettere cieche a nuvoli; poi subito la stampa clandestina
nuvoli; poi subito la stampa clandestina a non lasciarli rifiatare. nievo, 515
: con quante bugie non fui io costretto a nascondere agli occhi degli altri quella mia
cambialette rinnovate, gli avalli imprudenti, a lei, costavano nottate crudelmente insonni.
clandestino, quando accanto a chi viveva il dramma = variante dotta di
, iv-2-285: dal clarino di bossolo, a seconda dei movimenti delle dita su le
del loro cigolante aggiustamento, da stirar budella a violini, violoncelli, viole: o
una regola origi nariamente identica a quella dei minori, che prescriveva
aperto nella grata, e le clarisse a una a una vengono e s'inginocchiano
nella grata, e le clarisse a una a una vengono e s'inginocchiano. il
vacillante e segna di cenere le fronti a una a una. le segnate si
e segna di cenere le fronti a una a una. le segnate si levano e
33-24: amor senza speranza non vene a veretate: / non pò veder la
orecchie ad intendere dottrina, s'appressa a lui la clarità della gioia; però che
. splendore, fulgore di bellezza congiunto a singolare nobiltà e dignità. ritmo di
claritate, / de la vostra bellezza / a me dava chiarezza / che la greve
segnale di guerra. canzone già attribuita a dante [tommaseo]: surgete su
. berchet, 48: tien dietro a un clangore di trombe guerriere, /
nitente giuba, / se il torpido a ferirlo orecchio giugne / cupo clangor di bellicosa
. g. rucellai, 269: a te bisogna gli animi del vulgo,
, / sveglia ed invita gli uomini a battaglia. monti, 3-7: lo squadron
pigmeo. pascoli, 764: la porta a lungo stridè dura- / mente, e
/ mon vo mostra la claranza / a li dubitanti per privanza. =
avignone! pananti, i-16: restandoci a sedere / per terminare un fiasco di claretto
, chiamata claretto di francia, comincia a maturare alla metà di agosto. bareni,
ogni nebbia oscuratrice della mia mente, a questo pale sarvi mosso mi
). clarinétto, sm. strumento a fiato ad ancia semplice, costituito da
, costituito da una canna cilindrica espansa a campana in fondo e munita di fori,
se ne conoscono vari tipi, distinti a seconda della foggia e dell'intonazione (
, talora di cinque pezzi, incastrati a forza l'uno in capo all'altro.
giornata spende il suo fiato in dare spirito a quel legno, sotto la neve,
i-394: ii ronzìo dei violini simile a quello degli scacciapensieri non si sarebbe sentito
e un contrabbasso, e vanno popolarmente a fare un'ovazione musicale all'inglese.
tutta la faccia, simigliante nella quiete a una maschera corrosa, si raggrinza e
raggrinza e vive nel movimento del prendere a bocca il clarinetto. 2
\ clarino, sm. antico strumento a fiato, detto popolarmente chiarina: era
/ e se'medela e scorta fida a cui / ti segue, o clara istella
2. iron. segnale acustico, a forma di tromba, delle vecchie automobili
. giacomo da lentini, ii-99: a l'àre chiaro ho visto plogia dare
/ la rosa del giardino, a cui son dato. = variante
del catasto: consiste nell'attribuzione a ciascuna particella catastale della qualità e
; oppure nell'attribu zione a ciascuna unità immobiliare (apparta
diverse passività in termini generali e comuni a tutti i terreni, o a tutti
comuni a tutti i terreni, o a tutti i generi di coltura di una medesima
boccardo, 1-202: le case poste a parigi in mutualità per l'incendio,
ch'esser dobbiate infra le classi umane. a. lamberti, 27: quantunque queste
al massimo punto la tendenza degl'individui a tenersi collegati in classi, a formarne
degl'individui a tenersi collegati in classi, a formarne delle nuove, e a procurare
, a formarne delle nuove, e a procurare ognuno la maggior potenza di quella
procurare ognuno la maggior potenza di quella a cui apparteneva. leopardi, i-1070:
povera o laboriosa... come uno a dieci. gioberti, ii-27: se
in corte, non potranno mai cooperare a quella civil concordia dal cui difetto nacquero
e azione di governo, se non volta a soddisfare la passione e l'utile proprio
», cioè esclusa dalla vita pubblica a causa di una troppo lunga permanenza d'
. nell'ordinamento censuario attribuito dalla tradizione a servio tullio, ciascuno dei cinque gruppi
così rapidamente e così universalmente diventate familiarissime a tante classi di persone, e tanto
dotti quanto gl'ignoranti le hanno tanto a menadito, che non si può quasi più
diventa agli uomini un'opportunità per odiarsi a vicenda: appena si trova alcuno che non
i vecchi fenomeni entropici costituiscono delle classi a cui la legge dà in un certo
, quelle classi o quei privilegi che a sua maestà paia conveniente d'instituire.
ancor fatta, e il numero è limitato a quindici, nove per la classe scientifica
è vero altresì che tutti si riducono a classi i delitti. beccaria, 1-232:
motivo fondamentale, riferendolo a una classe o tipo psicologico, al
ripartizione basata sull'entità del rischio, a cui corrisponde una tariffa proporzionata.
. boccardo, 1-201: nell'assicurazione a premio fisso, si equiparano questi diversi
. nelle associazioni mutue, si sostituisce a questo sistema una classificazione delle cose assicurate
alla divisione (piante) e diviso a sua volta in ordini. vallisneri,
o racconto storico ha,... a differenza delle scienze astratte, stretta parentela
grande animo priegò il maestro che permettesse a lui di passare alla superior classe,
classe, perché esso arebbe da sé supplito a ciò che gli restava in mezzo da
con le quali insegnava la geometria solida a la classe superiore. pascoli, i-593
in quella contrada, chiedeva di occuparsi a fare il maestro della dottrina; di
tra lui e la scolaresca una gara a chi avesse in buzzo più fiato.
da un'impresa pubblica o privata, a cui corrisponde una particolare tariffa (in
prima classe. vittorini, 1-12: a prua tutti i viaggiatori di terza, la
battuta, camminava, oltre al prete e a un chierichetto con la croce, il
in alcune lingue africane, in cui a tutte le parole in relazione con un
l'appartenenza di una nave o un aeromobile a una determinata classe (e ha valore
tanaglia, 3-411: come quando / per a mar si disegni classe ordire, /
allenta, e 'l seno / apri a le vele tue. de la tua classe
: sorge / un picciol colle in mezo a la pianura, / quindi, fuorché
leva dei giovani ', di fronte a classis seniorum 4 la leva degli anziani '
classiari, o perché vi sia messo a caso, per il trasporto d'altri soldati
di classicheggiare), agg. ispirato a modelli classici; che si compiace di
tazione degli esempi classici: a partire dai primi anni dell'ottocento,
romanticismo e classicismo, se si hanno a intendere come scuole poetiche d'imitazione e
conforme alle norme del classicismo, ispirato a modelli classici. b.
trovare qualcosa di assoluto, di guardare a un paragone, a una realtà operante.
, di guardare a un paragone, a una realtà operante. sono premessa di
è, come si va affermando, a dirittura immorale e antisociale. piovene, 5-
molti geni studiosi, che s'applicherebbero a veder le cose a fondo negli autori
che s'applicherebbero a veder le cose a fondo negli autori classici, allettati da questa
contenteranno di vederle così in superficie. a. segni, i-iv-3-315: avere appresso di
panzini, iii-337: se uno mi domandasse a che cosa giova lo studio degli autori
, va dalla metà del secolo v a. c. alla morte di alessandro
alla morte di alessandro magno (323 a. c.). -cultura classica
lett. it., ii-151: conforme a quei criteri era la pratica. comenti
traduceva de'gran brani, li commentava a mio modo, e scriveva di mio capo
generalmente se non come un lusso permesso a pochi. papini, 8-26: un lunghissimo
della poetica di aristotile). -contrapposto a romantico: classicistico. pellico, conc
lo stesso che volere taluno occupato esclusivamente a copiare diplomi, a tessere alberi genealogici
taluno occupato esclusivamente a copiare diplomi, a tessere alberi genealogici, a vestire all'
diplomi, a tessere alberi genealogici, a vestire all'antica, a descrivere o ad
genealogici, a vestire all'antica, a descrivere o ad imitare gli avanzi di
; tradizionale. -terra classica: rispetto a un prodotto, a un'usanza, a
classica: rispetto a un prodotto, a un'usanza, a una forma d'
a un prodotto, a un'usanza, a una forma d'arte, ecc.
. e. cecchi, 1-179: a un certo punto... il maestro
1-iii-751: continuava in quel frangente tragico a vagheggiare rivoluzione secondo un modello ormai classico
piano, e davanti al portone cominciavano a ammucchiarsi dei giovanotti coi vestiti neri alla
immutabili dalla natura umana, come, a es., il libero arbitrio)
nel secolo appresso, quando si procedette a temperarla, alfonso de'liguori, che è
ojetti, ii-553: taluni vorrebbero che a questi classici sicuri [mozart, beethoven
lui le teste che fa quel tale a firenze sulle lastre del marciapiede al palazzo
, 2-506: -credi che l'ambrosiana riesca a far cela quest'anno?
manzoni, no: in ogni sistema a misura che si classificano più idee, diventa
meglio esser morto tutto, che continuare a comparire avanti i tribunali ad essere giudicato e
classe, i candidati che si sono presentati a un esame, i concorrenti che hanno
esame, i concorrenti che hanno partecipato a una gara sportiva). 4.
giudicare. pascoli, i-525: rassegnati a passar ancora gli esami ogni giorno della
esami ogni giorno della tua vita, a esser giudicato, a esser classificato da
della tua vita, a esser giudicato, a esser classificato da tutti i buoni uomini
tutti i movimenti contrasegnati di valore cominciano a sfilarsi di giorno in giorno sulle colonne
-cartoncino, staccato o rilegato con altri a formare un album, su cui sono
3. mobile da ufficio, a cassetti, per contenere schedari.
le leggi della giustizia; ed invitata a formare una classificazione di trentamila persone arrestate
carducci, i-394: il determinarsi della storia a genere letterario e la classificazione della prosa
, costituendo raggruppamenti sempre più specifici, a ciascuno dei quali corrisponde un simbolo
vegetali sono riunite in generi, che a loro volta formano le famiglie riunite in
ma anche teorica, in quanto mirano a ricostruire fra le specie, viventi ed
approfondirsi delle conoscenze, e variano pure a seconda delle personali interpretazioni degli studiosi)
quello che ha di comune col gruppo a cui appartiene. così una classificazione è
classificazione è possibile, una esatta riduzione a generi e specie. conciliatore, i-327:
. complesso di accertamenti e controlli rivolti a determinare la classe di un aeromobile e
. 2. raro. voto assegnato a uno studente o a un candidato,
raro. voto assegnato a uno studente o a un candidato, per esprimere il giudizio
appog giarsi su una classe a preferenza delle altre, a fondare
su una classe a preferenza delle altre, a fondare l'azione sulla riconosciuta inevitabilità
presto [i primi comunisti] impresero a falsificarla,... togliendo alla
e borghese, riducendo la lotta politica a lotta di classi economiche e le religioni trattando
dal lat. clatri 'chiusura a cancello, inferriata '(dal gr.
xààopoc): per l'aspetto a superficie traforata (in modo caratteristico).
delle insieme, senza troppo saper come, a quel modo che chiuso.
bel rosso corallo, fra loro intralciati a guisa di cancello o di rete, e
più pregevoli, traile quali potrà scegliere a suo arbitrio il coltivatore, avvertendo anche
claudia, sono le più fallaci, a confronto della s. monaca e della
fresche / susine claudie, le pesche gialle a metà rubiconde. = deriv.
, iv-2-305: andava innanzi senza volgersi a riguardare, con quel suo passo affaticato e
ricordo la sua magra figura claudicante, simile a un orango, nereggiare fra i cupi
un bel verso..., ma a tradurre omero cicerone volgar., 1-266
. algarotti, 1-403: né può a sua voglia, come virgilio, omero e
. medie. asimmetria della deambulazione dovuta a differenza di lunghezza degli arti inferiori o
differenza di lunghezza degli arti inferiori o a un'affezione dolorosa che abbia colpito un
dolorosa che abbia colpito un arto. a seconda dell'origine e della forma in
più lungo sull'arto sano; claudicazione a pendolo, con oscillazione del corpo da
da parte dell'arto leso; claudicazione a sigillo, quando l'articolazione del piede è
arterie degli arti inferiori, si manifesta a intervalli, costringendo il paziente ad arrestarsi
, zoppo. 5. degli a rienti, 371: morendo el re carolo
morendo el re carolo primo e succedendo a lui carolo « claudo *, elio non
che noi facemmo per la patria -finiva a mo'di clausola il dottore - è
difficoltà ch'egli incontra in se stesso a risolvere i suoi problemi. 4.
. 4. proposizione che si aggiunge a uno scritto per precisare, ampliandolo o
. bisticci, 3-172: sendo il re a buda, non indugiò molto a volersi
re a buda, non indugiò molto a volersi vendicare; ma subito mandò per
mandò per l'arcivescovo, che venisse a lui a buda con salvo condotto;
per l'arcivescovo, che venisse a lui a buda con salvo condotto; e non
certe clausule, gliene mandò per uno a suo modo. b. davanzali,
altri più forti con quella clausula cavillosa a giurare. sarpi, i-105: parergli anco
, sulla cifra che non poteva essere ribassata a nessun patto..., sulle
stata venduta con la clausola del riscatto a due anni di scadenza e con facoltà alle
nievo, 1-149: rispose sul momento a leonardo, che quanto egli aveva operato
non aver un'altra figliuola da dar a lui. finiva col dirgli, che lo
la dimanda. figuratevi se leonardo ebbe a ridere fra sé di quest'ultima clausola!
di una frase musicale, equivalente press'a poco alla moderna cadenza. g
fine arà perseverato, io gli sto a sicurtà, che in eterno non gusterà le
dispetti e i soliti capricci, tornarono a farsi sentire l'imprecazioni e gli scherni
di alloro, olezzanti, e arriva a una specie di corte-giardino. c'è un
di corte-giardino. c'è un porticato a sinistra e di faccia ov'è il portone
. 5. figur. adatto a chi vive in convento; austero e
convento; austero e schivo; soggetto a una rigida disciplina, a dure e
; soggetto a una rigida disciplina, a dure e spesso volontarie rinunce. oriani
... quella vita claustrale lo abituò a tutte le castità. deledda, iii-789
compagne vicine di casa, molto volentieri a scuola... perché era un
chiamata la scala degli claustrali, cioè a dire la scala degli monachi e delle
a'claustrali nozze sacrileghe. l. a dimari, 1 -proleg.: dalla vostra
tozzetti, 12-12-50: avendo elleno continuato a vivere in perfetta osservanza e clausura,
: quell'alfabeto, medesimo che adoperate a scrivere contro i frati, è pure,
chiuso in un chiostro (perché appartenente a un ordine di clausura). serao
clausura). serao, i-571: a occhi bassi, raccolta in sé, col
serao, i-541: ella sogguardava a diritta e a sinistra, i trentatre
, i-541: ella sogguardava a diritta e a sinistra, i trentatre stalli del coro
s'aggirano per le piazze, stando a ascoltare i cantimbanchi, si riducono ne'
, si riducono ne'claustri de'religiosi a far mille materie manzoni, 314:
come le antenne delle galere, ordinati a distanze eguali, sorgevano lungo il muro
e chiari. bruno, 3-618: a gli claustri di bernesi vorei che la fusse
: astolfo lor ne l'uterino claustro / a portar diede il fiero e turbido austro
dai valli / calan le insegne; strepitando a terra / van le sbarre nemiche;
pria di persone psicopatiche) che induce a chiu dersi in casa,
pallavicino, 3-738: si comanda a tutti i vescovi... che
le monache non volan, ch'a far s'abbia / la clausura nella
frati dei due o tre conventi a passar sopra alla clausura, e centinaia d'
cola delle trentatre, dove entrano a deporre i cibi, nelle mani
la scritta 4 clausura *), a cui i secolari non possono accedere.
, 67: se io vi ho a dire quello che io sento di queste
, come è la nostra. l. a dimari, 1-171: la mattina del
, come nel monastero; d'andare a spasso non si parlava neppure; e un
sue lettere di lamenti per la clausura a cui era soggetta l'italia. ojetti
... i e gli denti appiccando a quel legname, / come se in
tanto miracolosamente utile, che può servire a far rompere lo scilinguagnolo ai balbuzienti.
: e quella man, con che era a tener uso / la clava ponderosa,
/ volle cangiar in femminili spoglie secolo) a cui è simile nella forma: ma,
clava,... / avvezza a domar fiere e spegnere mostri. marino,
si scaglia, / fan cozzar clava a clava e targa a targa. tesauro
/ fan cozzar clava a clava e targa a targa. tesauro, xxiv-38: strignendo
nemei lioni. monti, 7-11: a prima giunta paride stramazza / menestio, d'
chi entra. -per simil. corpo a forma di clava. cecco d'a
a forma di clava. cecco d'a scoli, 386: se segue il moto
pascoli, i-24: quei tempi erano simili a questi, e balenava all'orizzonte la
3. locuz. togliere la clava a ercole: a indicare impresa molto ardua
locuz. togliere la clava a ercole: a indicare impresa molto ardua e pressoché impossibile
e siccome non era meno difficile, a detto di virgilio, togliere un verso ad
difficile togliere un verso ad orazio, che a venere il cinto. pascoli, i-848
piccolo attrezzo ginnastico di legno duro, a forma di bottiglia, che serve per esercizi
parzialmente all'esterno dall'imenio, basidi a due o quattro spore. molte specie
mente dal pianoforte, era uno strumento a pizzico anziché a percussione, perché le
, era uno strumento a pizzico anziché a percussione, perché le corde erano poste
in vibrazione da punte di penne attaccate a certe leve mosse dai tasti.
certe leve mosse dai tasti. a. f. doni, 3-149: le
. doni, iv-325: quanto poi a quelli, che... sono oggi
i motivi ed i tempi musicali adatti a dimostrarle e trasfonderle in altrui per mezzo
]: 'clavicembalo', cioè 'cembalo a tasti '. e traduciamo 'tasto '
. ciascuna delle due ossa lunghe, a forma di s, che congiungono l'estremità
così dette perché serrano il torace, ed a guisa di chiave serrano la scapula o
: non aveva le sue armi accanto a sé, era inerme e spoglio;
tarli i vecchi saputi... a che scopo? / sorriderei quasi, se
vicola): libro di magia falsamente attribuito a salomone. -anche: arnese misterioso usato
, che liberò san pietro in vincoli, a sgangherare i serragli di questo maledetto graticcio
, o per la sua forma simile a quella delle chiavi antiche, o perché si
m'ha fatto chieder licenzia d'imparare a sonare di clavicordio, ditele per parte
clavicordio, ditele per parte mia che a me non pare che sia da donna onorevole
onorevole e di elevato animo il mettersi a voler saper sonare. dossi,
e 'clavicordo ', istrumento da corda a tasti. specie di clavicembalo, cui
), così detti perché hanno il corpo a forma di clava. = voce
genere di coleotteri della superfamiglia clavicòrni, a cui appartiene l'anofele (anopheles claviger
meritò, come vedete, di stare allato a s. pietro, e d'essere
] vanno in volta per la città a guisa di tanti ercoli clavigeri con certi basto-
clavicèmbalo, sm. mus. strumento a tastiera clavicòrdio (clavicòrdo), sm.
(tra il xvi e il xviii sicale a corde e tastiera, costituito da una cassa
che, ribellanti al turco, scendevano a depredare i nemici, e talvolta i
gli aschi; anche quando è giunto a maturità, rimane per lo più chiuso
; i frutti ad achenio sono riuniti a gruppi e di solito forniti di un'
divini avevan quattro petali ammandorlati, disposti a croce greca intorno a un folto di stami
ammandorlati, disposti a croce greca intorno a un folto di stami gialletti simile a
a un folto di stami gialletti simile a una vespa villosa in guato di desiderio.
il colore grave e soave della litania a vespro. gozzano, 289: le mine
clementissimo). pro clive a perdonare, indulgente; generoso; benigno,
del padre della famiglia, pietosa e clemente a me, quivi anderò. salveregina
alli bisognosi; tu se'clementissima a quelli che si pen tono
tesser giusta; perché perdonando troppo a chi falla si fa ingiuria a
perdonando troppo a chi falla si fa ingiuria a chi non falla. guicciardini,
foscolo, gr., i-38: clemente a noi che mirò afflitti / tra
de'flutti ove s'immerse / a ravvivar le gregge di neréo, /
cominciò con suono afflitto e lasso / a lamentarsi sì soavemente, / ch'avrebbe
fatta clemente. monti, x-2-337: a canto in quel medesmo atto composti /
alto. de pisis, 77: penso a una nuvola sospesa / sulla immobilità delle
, clemente. 2. ispirato a clemenza (un gesto, un atteggiamento,
clemente dimenticanza. negri, 1-771: a fior dell'anima / toma la pena
, favorevole. prati, ii-163: a chi le capre snelle / sparge sul pingue
stelle: /... / a questi igea dispensa / giocondi operatori / i
appresso fece tuna parte e l'altra venire a firenze, e fatto fare pace tra
o si commova / contro del lor fallire a far vendetta; / ma con dolcezza
'l figliuolo di dio venisse nel mondo a ricevere carne, se non la sua misericordia
dio è grande; se non manca a l'uomo la voglia, non gli manca
, non gli manca mai el tempo a pentirsi. firenzuola, 464: sazio oramai
ignudo son venuto alla tua devota cella a vederti: ché per tua bontà e
. d. battoli, 36-89: pregava a piè d'un crocifisso la divina clemenza
loro clemenza verso l'umanità, presero a favorire la schiavitù e raffrenarono la crudeltà
tribunali, e che egli pure avrebbe perdonato a chi veramente si pentiva. palazzeschi,
impulso morboso al furto (dovuto a malattie mentali o a isteria).
furto (dovuto a malattie mentali o a isteria). rigutini-cappuccini, 182
, / non per tirarmi innanzi a cardinale, / ma per così, facendo
. alvaro, 7-123: si capisce che a questa scuola ormai secolare, e
lante e con un oggi perpetuamente a dispetto di ieri, il pensiero
popoli civili; è la cultura come fatto a sé stante, come formulario,
1-130: la città si ricomponeva a poco a poco nel profilo assonnato, de
la città si ricomponeva a poco a poco nel profilo assonnato, de
carattere. de roberto, 64: lavorava a quel risultato educando il ragazzo alla cieca
viceré d'italia aveva avuto nelle marche a titolo di dotazione e che gli eredi suoi
comandano, pensano, agiscono, vivono a spese degli altri esseri inferiori. e.
chiericali? de roberto, 472: fin a quel momento era stato borbonico nell'anima
, le forme costituzionali, e tenendo a pari distanza i clericali col loro misticismo
, il nome di clericale fu dato a coloro che vagheggiavano un accordo tra il
informatissimi dicevano pure massone, si atteggiava a perseguitato da una fazione chiusa e illiberale
. abbrev. clerico: nei composti, a indicare le tendenze clericali di un movimento
clericale. bocchelli, i-253: a quel posto era stato nominato l'altro
finì col coniare, o col volgere a nuovo e più frequente uso (e fu
nuovi tempi, tutta cattolica e disposta a convertirsi tutta, reagendo al clericume, in
di firenze si deliberò porre una decima a tutto il clero fiorentino e fue commesso
clero fiorentino e fue commesso questa cura a messer alessandro vescovo di furlì. bisticci
ricco, il quale con orazione meditata attese a mostrar che non bisognava mirar se non
1 (18): il clero vegliava a sostenere e ad estendere le sue immunità
ecco il presule ed il clero / a menarvi in processione. fogazzaro, 7-59:
processione. fogazzaro, 7-59: continuò a dire di un pervertimento generale nel concetto
all'uso della ricchezza, pervertimento difficilissimo a raddrizzare perché indurato da secoli e secoli
entrare nel clero dominante, oppure rassegnarsi a essere affamato, e alla prima occasione
gentil penzero, / per ch'io donare a me morte non voglio? / ché
de santa desia conosca l'altura, / a lei facendo ferma fede e pura,
, sf. orologio ad acqua o a sabbia, formato da un vaso da cui
, 2-1440: la quale [acqua] a goccia a goccia esce dalla clessidra,
: la quale [acqua] a goccia a goccia esce dalla clessidra, oriuolo antico
annunzio, v-2-170: nella clessidra io ripugno a considerar la misura; non considero se
più notevoli vuol essere annoverata la 'cletra a foglie d'ontano '(cletra alnifolia
con foglie alterne e piccoli fiori bianchi a grappoli. il legno di alcune specie
). clic, sm. a indicare un debole e breve rumore metallico
la terrazza, da un coso a forma di silos... venne un
persona vincolata da un rapporto di clientela a un pa trono, al
il favore di un potente, mettendosi a sua disposizione con servile compiacenza. -in
clienti atti alle armi... vada a padova. caro, 6-913: quei
forza del sentimento universale, e possa sostenere a lungo contro di esso coloro cui piglia
lungo contro di esso coloro cui piglia a proteggere. anzi la prima, quando
405: il municipio diventava così, a costo di patenti ingiustizie, di manifeste
ma l'onorevole che s'era scomodato a far quel viaggio, avrebbe potuto riferire al
lor clienti, che i sacerdoti delle anime a essi commesse e raccomandate. marino,
/ studio inutil, mi disse, a che pur tenti? ed a forza piegò
disse, a che pur tenti? ed a forza piegò l'alto pensiero / a
a forza piegò l'alto pensiero / a vender fole ai garruli clienti, / dettando
vender fole ai garruli clienti, / dettando a questi supplicanti e quelli / nel rauco
cautelare i clienti. parini, iii-84: a me fecondi / di quant'oro fien
maravigliava. giusti, 3-139: si buttò a corpo perso a fare il procuratore,
3-139: si buttò a corpo perso a fare il procuratore, prendendo a difendere le
perso a fare il procuratore, prendendo a difendere le liti più disoneste, promuovendone
si chiudeva nel laboratorio, egli vegliava a tavolino. svevo, 2-484: in
in presenza della sozza vecchia che stava a guardarlo lieta d'aver conquistato un nuovo
cattivo gusto, disegnati deliberatamente, destinati a clienti di cattivo gusto i quali, è
suo locale. gettando le occhiate / a un cliente o cercandogli il piede, le
: nella legislazione dei romani si contrappone a palronus (leggi delle xii tavole:
rapportò che stringeva un gruppo di sottoposti a un patrono, protettore e signore:
plebei con le toghe si portavano la mattina a far la corte a'grandi signori,
i-17: essere stato invitato ad accostarsi a bologna dalla famiglia de'mariscotti, famiglia potente
: di quegli stessi ch'eran deputati a farle eseguire [le gride],
si vuole portare per la prima volta a occuparsi direttamente di problemi politici, e
occuparsi direttamente di problemi politici, e a dividersi in base ad essi, strati di
. nievo, 236: se giungesse a laurearsi, qual clientela bella e pronta gli
numerosa clientela... e cominciò a far quattrini. pirandello, 7-70:
): quando poi il dottore dimorava a pavia, tutto il tempo consumava per
sotto colore di riscuotere danari che appartenevano a un certo libertino suo clièntolo. fagiuoli,