: « io vo'fare la serenata a un pattanino maritato, assai gentil co-
tosto tosto per un servigio che di qui a tre ore non mi potresti più rendere
, 197: le cittadi che sono asisse a mezodie sono più inferme per lo mare
penitenze e molte lagrime nel domandar che faceva a dio mercé di non perderla [la
fare più tosto-. giungere più rapidamente a un risultato. novellino, xxviii-815:
benedetta fiamma per dir tolse, / a rotar cominciò la santa mola. bibbia
sì tosto in mano che si pose a vagheggiarlo, godendone fuor di modo.
, 10-126: chi tosto erra, a bell'agio si pente. monosini, 62
dal senso di 'arido, fermo, duro'a quelli di 'duro, brusco, fiero
omn'altro frutto cun coccia tosta, a la pena de solde quaranta. roseo,
: la metterete [la crema] a poco a poco alla schiuma dell'ovo sempre
metterete [la crema] a poco a poco alla schiuma dell'ovo sempre battendo
e tanto di acqua rosa che basti a poter menar l'indaspro, che non sia
e sminuzzate. leopardi, iii-833: a proposito di pasqua, vi raccomando quelle
. carducci, iii-1-282: s'avanza a pancia ritta e collo tosto / a
avanza a pancia ritta e collo tosto / a dritta e a manca vomitando inchini,
e collo tosto / a dritta e a manca vomitando inchini, / indi creato re
con lieta fronte. fagiuoli, vii-75: a questo mio parlar fé il viso tosto
s. v.]: spropositi detti a faccia tosta. chi dice delle facezie
faccia tosta. chi dice delle facezie a faccia tosta, fa più ridere gli altri
, che gli dica senza complimenti e a faccia tosta: « il tuo lavoro
energico (una persona). a. cattaneo, ii-298: vi compaiono avanti
e. gadda, 6-81: annà a riceve la benedizzione apostolica da papa letti
meschino scheletro faceva una curiosa impressione anche a loro, che erano tipi tosti,
to- starelle e teneruccie, che peccato a tenerle sole nel letto. = v
dal latino 'tostus', arrostito, fatto a rosto, tostato, franzese 'roti'.
. disus. coppia di fette di pane a cassetta ripiene per lo più di formaggio
prosciutto e successivamente tostate. a. boni, 61: nella terminologia della
della dama che più gli piace, 'tosta'a lei. -con meton.:
/ per gran desio de'be'luoghi a lor tolti, / dànno a me pianto
luoghi a lor tolti, / dànno a me pianto, et a'piè lassi affanno
che io non vengo ora con jacopo a vederti, il che sarà tosto che
delle sue genti;... commandando a gli imboscati che tosto che vedesser lui
tosto che vedesser lui alquanto slongato, uscissero a metter il fuogo in qualche quantità di
, tosto che la figlioccia si fosse presentata a lui per sapere di quanto aveva ottenuto
iv-324: ascoltavano i nostri che s'infervoravano a illustrar loro le glorie del villaggio,
nel mondo, può ella onestamente pensare a isolarsi d'un tratto dai suoi parenti e
femm. di metót 'ragazzo', che a sua volta è dimin. di mat 'matto
superi, totalissimo). che si riferisce a qualcosa nella sua interezza, globalità,
nella sua interezza, globalità, e non a una sola parte, a particolari aspetti
e non a una sola parte, a particolari aspetti (ed è contrapposto a
, a particolari aspetti (ed è contrapposto a parziale) -, che si riferisce
parziale) -, che si riferisce a tutti gli elementi componenti o comunque coinvolti
elementi componenti o comunque coinvolti, riferibili a qualcosa; globale, complessivo, onnicomprensivo
accadere. bareni, ii-277: venne a londra, si rinserrò con colui in un
oscuro abitacolo, e lì si stette a fornicar con esso fino al dì che se
nemmeno una memoria anche l'acqua malata che a un re animoso fece ordinare l'esodo
l'esodo totale degli abitanti e fondare a qualche chilometro più in là, la città
riformazione: peroché non solo ha accomodato a mio gusto tutto ciò c'apparteneva a
accomodato a mio gusto tutto ciò c'apparteneva a la favola. g. bentivoglio,
total risoluzione di quel ch'egli abbia a fare, ma lo saprò e ravviserò.
, vi-2-98: ogni legato che sia lasciato a favore de'poveri, come maritar donzelle
fabbriche del gruppo decisero lo sciopero totale a tempo indeterminato. 3
, 1-iii-99: questa sua imprudenza di mettere a rischio tutto lo stato nostro senza riflettere
8-735: il 'la'alla vita cominceranno forse a darlo le americhe, mentre qua la
americhe, mentre qua la rovina si farà a mano a mano totale. bollettini della
mentre qua la rovina si farà a mano a mano totale. bollettini della guerra 1915-18
leopardi, iii-550: non ho potuto a meno di non compiangere... quella
la cura di procedere giustincatamente, si viene a total rottura e rivolta.
fu di pochi diti, avventuratamente rispetto a quella posizione del signor d'uloa fu
sviluppo, riveste tutto il ricettacolo dei funghi a cappello, e che successivamente scompare,
. qualità totale: programma produttivo volto a una produzione qualitativamente ineccepibile. rapporto censis
. letterario, che tende ad assurgere a stile di vita. montale, 4-19
numero di spettatori molto variabile da spettacolo a spettacolo. 13. matem. disus
. -anche: carattere generale, comune a più elementi. baretti, 1-86
1-86: noi dobbiamo da quegli scrittori imparare a distinguere tra le frasi native e le
frasi native e le frasi forestiere, e a ben ravvisare quel totale di esse che
f. cetti, i-i-descr;. oltre a queste due gran porzioni, sonovi altre
: il total dell'idea si sarebbe ravvisato a colpod'occhio se la mia lettera fosse giunta
milano, iii-136: trovai la montagna a strati paralleli e di diverse grossezze,
in francia, e terrete l'altro terzo a disposizione mia, cioè di chi rappresenta
iubbliche di 190 95 200 lire di fronte a 13 533 491 100 delimita
di un insieme di premesse. a. delfini, 3-81: si era fatto
che ritorni la luce i quattro riprendono a cantare come nel finale del primo tempo,
6-45: chi è nato inglese, paragonalo a qual uomo d'altra nazione tu vuoi
ottima sul totale, e massime paragonandola a quasi tutte l'altre presenti d'europa.
, 21-53: questi racconti sono fatti a sbalzi e a frammenti usando una tecnica
questi racconti sono fatti a sbalzi e a frammenti usando una tecnica non so se
problema, vivendo con simpatia nella storia a lui più vicina. = deriv.
, globalità, compiutezza (con riferimento a concetti sia materiali sia astratti). -
qualche compimento. piccolomini, ii-6: a quello che si è detto della totalità o
adoprai, secondo le mie forze, a riaprirlo e a mostrarne le viziature nelle
secondo le mie forze, a riaprirlo e a mostrarne le viziature nelle varie parti e
mostrarne le viziature nelle varie parti e a criticare l'idea stessa di sistema chiuso
andar soggetti, nei paesi di montagna, a frequenti palpitazioni, che poi,.
tura per modo, che a monfalcone più volte gli accadde addor
prelati de'non viziosi, li quali a poco a poco vergognandosi dei sudditi loro,
non viziosi, li quali a poco a poco vergognandosi dei sudditi loro, recisoro le
, 9-52: diamo nome di vizi a tutto ciò, che contravviene al bell'ordine
al bell'ordine della natura umana, a noi prescritto dalla retta religione. alfieri,
il suo volere, e si diede allora a una vita di lusso, di vizio
ambizione. dante, infi, 5-55: a vizio di lussuria fu sì rotta,
, e pestifero, che lorda le mani a chi troppo, ancorché percotendolo, il
ben forte la medicina: ma appropriatissima a purgar la sozza scabbia di questo vizio.
viii-1-177: le quali [bestie] quantunque a molti e diversi vizi adattare si potessono
li vicii carnai semper corre in $u a cose vile e pugolente. capellano volgar
] l'uno accanto all'altro, a gambe larghe come un plotone di esecuzione,
sport insipido, e cercavano di battersi a vicenda in celerità 2. per
pecca, manchevolezza (anche con riferimento a difetti propri e caratteristici di un intero popolo
stabilito oramai, che senza che n'abbia a risentire la carità, si può,
dee per lo più negare la limosina a chi senza necessità, e per solo suo
da ponte, 28: cominciai però a sospettare che il povero cavalierino non avesse
ora e feci il proposito ferreo di sagrificare a te, mia livia, questo vizio
irrinunciabile. -prendere il vizio: avvezzarsi a qualcosa. pavese, 5-18: la
, bisogna smettere. bernari, 3-24: a tirare il carro ci si abitua,
presente vizio. fagiuoli, i-144: e a gloria del dì vostro natalizio. /
che le s'era attaccato senza dubbio a bottega, dove capitavano marinai, facchini di
è venuto per spiare con chi stavo a dormire. non l'hanno perso ancora il
abitudine, vezzo infantile acquisito e soddisfatto a causa della propensione degli adulti a coccolare i
soddisfatto a causa della propensione degli adulti a coccolare i bambini, a eccedere in
degli adulti a coccolare i bambini, a eccedere in indulgenza e concessioni. -
la povera mamma di lei... a torgli di mano la bambina. bianciardi
sogliono nelle opere essere flessibili o atti a piegarsi, essendo tagliati gioveni, e il
i-7-28: cni batte, e rende a la sua forma prima / le piastre de
invero un fidecommesso, cioè un lascito a persona con ingiunzione larvata di lasciare ad
, o almeno difficilissimo nella statuaria, a emendare i vizi dell'abbozzatura. bellori,
professione come la sua è che obbliga a pagare di persona in senso strettissimo,
da alcuni particolari fenomeni sono stati trasportati a formar de'sistemi generali della natura,
1-20: questa bevanda... giova a quelli che non possono parlare per vizio
g. del papa, 6-i-39: vengono a concludere, che le predette idropisie di
vizi dell'organo immediato della voce forse a tre si potrebbono ridurre: o che le
, ii-4-140: del resto bada, che a giudicare non grande poesia quella dell'ariosto
cassola, 6-72: scommetto che è sempre a casa. mi domando com'è riuscito
. quando nemmeno la contessa è riuscita a far nulla per michele. dice che ha
quale si chiama fieno greco, iuova a tute le infermità, le quali sono nel
, al vizio del cuore, e a tute le infermità de'membri corporali.
serve per mangiare spezialmente la quaresima cotta a lesso, overo in menestra.
tirarmi in casa, e dar fine a quest'opera, / sì che l'indugio
che lo circondavano. -prendere qualcosa a vizio: farla, ripeterla abitualmente.
cassieri, 1-186: lo scaccino esclamò come a se stesso: « e dagli!
« e dagli! l'ha presa a vizio ». 18. prov
tenebroso. baldi, 314: non tocca a noi quello eh'fuori di noi:
del resto deve lasciarsi portar il peso a chi v'è sotto. cesari [
aiutano l'emendazione: cioè, distaccarci a viva forza da ciò che la natura
, ii-825: questa riprensione non è intonata a quel che precede, cioè alla soverchievole
che avea ragione da vendere, qui a prova diede a conoscere che in fatto di
da vendere, qui a prova diede a conoscere che in fatto di lingua ei ne
sacriti, 132-116: queste, presso a poco, sono le regole migliori e che
viziosissimo). dedito ai vizi, a una condotta di vita sregolata, dissoluta
un alto pensiero, per lo quale a un'ora, cioè in una medesima opera
con altissimi premi li valorosi onorare, e a sé perpetua gloria apparecchiare. storia di
la speranza cne ho di far vedere a tutti, quanto s'ingannino quelli che mi
verso le adolescenti. -con riferimento a demoni o entità soprannaturali. boccaccio,
vizioso, / per ingegno mette altrui a morire. -con riferimento a caratteristiche
altrui a morire. -con riferimento a caratteristiche comportamentali di animali. straparola
napoli. -che non si attiene a regole o vincoli morali, che non
il passaggio da un ordine sociale vizioso a un ordine consentaneo alla giustizia.
pensieri, ecc.); improntato a comportamenti degenerati e corrotti. cecco d'
quella del pratico rispetto al teoretico) a dimostrarla col metodo psicologico, che si è
governo) per nutrire i questuanti serve a spogliare del loro necessario i giornalieri.
14. vezzegg. viziosèllo. a. cattaneo, i-17: al maschio,
rendere vizzo, fare appassire. a. botto, 1-104: alleluiate o
miglior vena. soderini, i-499: a voler fare il vino dolce che sia naturalmente
lo produca così... e porvi a vigna e non a pancate o arbuscelli
.. e porvi a vigna e non a pancate o arbuscelli o bronconi, e
, vizzagium, vizzaglum (nel 1361 a recanati), vizagum (nel sec.
anche, fino ad avariarsi, a marcire. palladio volgar.,
, 1-62: l'uva moscadella bianca comincia a ma turare al principio d'
fiori di bianca; si chinava a raccattare i seccumi e le foglie vizze.
vizze. cicognani, 2-142: a una parete, infitta con le staffe,
ha perduto la floridezza giovanile, anche a causa della salute cagionevole (una persona)
/ catun git- tando de la neve a tomo. boccaccio, i-215: la vecchia
incorniciato dai capelli lunghi e dalla cravatta a fiocco. bacchelli, 17-113: si vedevano
: il san francesco nella tonaca vizza, a pieghe tagliuzzate sul corpo magro, non
tagliuzzate sul corpo magro, non sconverrebbe a domenico veneziano. 4. svuotato dell'
sono proporzionate alla borsa vizza, e a un cervello instraccabile in questo studio di edificare
x-18-164: come quegli scienziati che vanno a studiare le flore dei paesi lontani e ritornano
al vostro guizzo, / guizza dentro a lo specchio vostra image, / ciò che
voarcadumia, esser vera facendo un supposito a pochi noto. = etimo incerto.
lingua nazionale; dizionario (e rispetto a tale sinonimo ha assunto attualmente un uso
un significato più limitato, riferendosi esclusivamente a opere di interesse propriamente linguistico).
. bartoli, 4-3- 21: oltre a più altre e maggiori opere in che ebbe
un copioso vocabolario di quella lingua, rispondente a ogni voce la sua propria portoghese.
94: anzi dovrà farsi un vocabolario a posta, in cui non sia alcun termine
grammatica non hanno mai insegnato ad alcuno a parlare e a scrivere, le quali cose
mai insegnato ad alcuno a parlare e a scrivere, le quali cose si apprendono
pubblicata solo dopo lunghi anni di preparazione a venezia nel 1612 per i tipi di giovanni
ma utili e comuni, che sono a disposizione del parlante. - vocabolario fondamentale.
, tutto diventa ragionevole e necessario, a cominciar dal vocabolario che c'insegnano.
, di un gruppo di persone appartenenti a una stessa categoria, associazione, ecc.
aspetti, di congiunzioni; ma sapeva parlare a proposito, e come dalla cattedra,
dallo spirito che le creò, divennero a poco a poco il morto vocabolario de'lirici
che le creò, divennero a poco a poco il morto vocabolario de'lirici italiani
allora, cioè separati dalla francia, obbedienti a un altro paese). -il
linguaggio non verbale (con partic. riferimento a quello gestuale). nievo,
berchet, 1-223: anche ad arricchirgli a poco a poco la mente di nozioni utili
1-223: anche ad arricchirgli a poco a poco la mente di nozioni utili, facili
papini, 42-150: è una poesia composta a forza di capricci associativi e vocabolaristi.
boscevichi russi. 2. improntato a un linguaggio pedantesco e privo di originalità
parte alcuna di toscana fu mai in uso a pronunciare o scrivere il nome di questo
, / che vien via per tropp'uso a fette a fette, / non ragna
vien via per tropp'uso a fette a fette, / non ragna ella e mattina
del vocabolista cognominato catholicon abbiano prestata cagione a comporre la predetta favola. amari,
del senso primitivo delle parole: e a questa, innanzi a tut- t'altre
delle parole: e a questa, innanzi a tut- t'altre cose, debb'essere
notare che i grammatici e vocabolisti intorno a parecchi di questi e simili verbi e nomi
come da soprastante segreto de'vocabolistani. a. f. bertini, 1-27: dove
voce o vocabolo, lo quale usiamo a significare femmina o uomo che sopra uomini ha
con una gerla carica di pane andavano a portarne la quantità convenuta, ai monasteri,
linguistiche (in partic. con riferimento a quelle di maggior valore semantico) che
e di vocaboli perfetto, / adritto a bastian nostro, d'onor degno. guicciardini
ei raccolga, muti o rimuti, esercita a un tratto le facoltà tutte dell'uomo
: pseudonimo. boccaccio, 9-43: a brigata veniano di quinci e di quindi baroni
costituente o assemblea centrale in roma acchiudono a un di presso tutto quello che noi
sieno, e quanto elle vallio- no a pigione o vero a ficto. testamento di
elle vallio- no a pigione o vero a ficto. testamento di lemmo di balduccio,
di balduccio, 40: lasciò a niccolò, giovanni e guglielmo fratelli..
giovanni e guglielmo fratelli... ed a loro figliuoli e discendenti in schiatta e
tenendo il suo vocabulo toglie il nome a tutti gli altri. d. bartoli,
leggerà o parlerà vo- calatamente gli arabi a pena l'intenderanno. = comp
più grossa nel ce- rebro e scorre a basso e si ramifica nel polmone, perché
dalla bocca il fiato prende e infonde a basso. delfico, i-25: or lo
far sapere al paese, che se a quell'ora dormivano tutti, loro eran sempre
esprime, che si compie o si trasmette a viva voce anziché per iscritto; che
opere per l'offese che avete fatto a dio, al vostro prossimo, alla vostr'
, 2-9: tutte queste, che recitate a viva voce sono argutezze vocali, proprie
di voce, parlante (anche con riferimento a un fenomeno prodigioso). ariosto
il camino / verso le selve prossime a pontiere, / dove la vocal tomba di
marmo o tronco / portentoso che parli, a me non porge / questo terror.
terror. foscolo, vi-415: andremo ricercando a tentone quel parte dell'orbe da quegli
tebe erano vocali e che talvolta cantavano a raggion di musica. c. i.
musica vocale, che dèe pur preferirsi a tutte l'altre, le quali altro non
dopo la mia traduzione, vi metterà a portata di giudicare quanto si sposta a
a portata di giudicare quanto si sposta a ben servire alla musica e alla poesia sarebbe
spirto, / che, tolosano, a sé mi trasse roma, / dove mertai
. foscolo, 1-169: are così a bellona, / un tempo invitta amazzone,
le lettere dell'alfabeto cinque sono vocali, a, e, i, o, u
aste e le vocali quan'ancora andava a scuola, si guardò attorno smarrita, avvilita
-vocale di legamento-, vocale che serve a congiungere due componenti di una parola altrimenti
. che è proprio o si riferisce a una vocale, alle vocali.
'or più non s'ha il ribelle squillo a intendere'mi pare un brutto verso;
napoletano con cinque ragazzi che suonano strumenti a plettro e una vòcalist. = voce
vocalità -che appartiene, al limite, a un diverso momento umano della civiltà, a
a un diverso momento umano della civiltà, a un''altra cultura'-persistendo accanto alla
suono consonantico in suono vocalico, sottoporre a vocalizzazione. c. dati
vocalizzato: tipo di canto in cui a ogni sillaba corrispondono più o meno numerosi
vocalménte, aw. con la voce, a voce, mediante parole; verbalmente.
de'nomi, noi parliamo di quegli a / quali noi chiamiamo le cose vocalmente
in questo mezzo il re sta nella stanza a trattenersi con quelli muti e buffoni senza
ti splendesse così serena la luna da incorarti a tentare vocalmente quest'ultima fazione presso il
si prodiga senza risparmio e che sembra sempre a suo agio nelle parti squadrate a grandi
sempre a suo agio nelle parti squadrate a grandi linee. = comp. di
e letter. chiamare qualcuno, rivolgersi a lui per parlargli, per attirarne l'attenzione
un uomo andando in peregrinazione / vocò a sé ciascun de sua serventi, /
ciascun de sua serventi, / facendo a lor de'suoi ben donazione.
, ed acci data la spugna della tristizia a dio piacevole. 3.
reggeano la terra, tutto fosso- no a parte bianca, si vocavano e voleansi tenere
4. richiedere, sollecitare qualcuno a svolgere una determinata attività, un determinato
: omini errati, che sete vocati / a penetenza. abate isaac volgar.,
la tua sollicitudine,... infino a tanto che noi compiamo l'opera
non sono [gli artisti] vocati a consolare, a confortare... soltanto
gli artisti] vocati a consolare, a confortare... soltanto i prossimi
posta nel vocativo, senza esser appoggiata a verbo ha tenuto faticati molti, li quali
verbo ha tenuto faticati molti, li quali a gran torto si sono maravigliati, che
], da 'l vocare, cioè chiamare a sé la persona o la cosa che
attenzione in senso generico, senza rivolgersi a un determinato destinatario (in titoli,
2. espressione con cui ci si rivolge a una o più persone per richiamarne l'
la particella interiettiva 0 che, premessa a un sostantivo, svolge tale funzione (
. e letter. chiamato da dio a una missione religiosa; consacrato a dio
da dio a una missione religiosa; consacrato a dio; assunto o predestinato alla gloria
vocata tra l'anime sante, / a lui domanda pur sempre consiglio; / da
: ai portatori di dio, vocati a testificare ovunque la verità, era vietato fermarsi
dall'altare per portare la palma benedetta a chiara, che non s'era accostata
dice forse un'ultima esitazione della vocata a compiere un atto sovvertente le norme della
vocati si salveranno da sé ed arriveranno a fare quel che devono. montale, 12-122
senza ricorrere alle ipotesi planetarie e atomiche a cui abbiamo accennato. 3.
. agric. e zootecn. particolarmente adatto a un certo tipo di coltivazione o di
soprannominato. testi sangimignanesi, 70: a bonasera e a'fratello corsini da ulignano
lasciò, per l'amor di dio, a mona domenica vedova, donna fu di
denari pagati per piero vecchietti... a... iacopo di corso,
, 30: due paia di pianelle a calcagnino, altrimenti vocate sandalia a la apostolica
pianelle a calcagnino, altrimenti vocate sandalia a la apostolica. vocatòrio, agg.
vocatòrio, agg. ant. che serve a richiamare qualcuno da un luogo, da
vocazionale, agg. che è relativo a una vocazione; che la favorisce o
vita religiosa, sacerdotale o apostolica o a una missione al servizio della chiesa o
tocca e risveglia il cuore dell'uomo a lasciar quello ch'ei fa, e che
fatto, qual ella sia; vocazione quella a cui tu al cielo fosti chiamato.
ch'egli è per fare, formi a se stesso le sue raccolte, e poi
annunzio, 1-215: assolutamente ero decisa a dedicarmi alla vita di famiglia, per la
: ho tutta la vocazione di venire a venezia -ma mi spaventa il caldo:
gli disse: « se questi messi venissero a chiamarti, levati e va con essi
di un terreno di essere particolarmente adatto a un certo tipo di coltivazione. 6
zoot. idoneità di una razza di animali a un determinato tipo di produzione.
mandasse fuori un sufolo che voce. a. degli agli, lxxxviii-i-42: incominciai
, lxxxviii-i-42: incominciai / senz'occhi a pianger forte e senza vose. leonardo,
dal singulto / gli disse quel ch'a lui non era occulto. tasso, n-ii-441
, n-ii-441: la voce è data a gli uomini per natura, e tutti l'
possono adoperarla: ma non è conceduto a ciascuno similmente il parlare, né tutti nascono
organi corporei, i quali dicemmo dati a noi dalla natura per uso della favella.
. -voce!: come invito a parlare più forte rivolto dal pubblico a
a parlare più forte rivolto dal pubblico a chi sta tenendo un discorso, una conferenza
, / mi disse: « dunque che a me richiedi? » cicerchia, 1-226
con mia martire, / gridando miserere a vosce forte. gualterio, xxxvi-
principe naturale, con minaccievol voce camminano a gran passo verso la distruzione del pubblico
di ciascuna parola, dava maggior risalto a questa singoiar qualità del suo dire.
erano avvicinati cautamente, e si dicevano a bassa voce i nomi dei pericolanti, che
fuori una voce incredibilmente sgraziata, cominciò a insultarmi. -con l'indicazione dell'estensione
cantante, che va dalle tonalità più gravi a quelle più acute (voce di basso
. aveva ragione rousseau quando faceva dire a giulia... che un uomo
-voce di petto o voce di testa: a seconda che risuoni nella cavità inferiore o
. idem, par., 21-136: a questa voce vid'io più fiammelle /
dall'angelica bocca ode uscir fore, / a voi sola volgendo i sensi e il
spargendo alcippe innamorata / lagrime e voci a tirsi lungo 'l rio. loredano, 278
loredano, 278: prodirto reso furioso a quelle voci, che rimproverandogli le sue
8-23: la voce della strada si levava a mano a mano più sicura, la
la voce della strada si levava a mano a mano più sicura, la città si
del verace autore, / che dice a moisè, di sé parlando: / «
delle leggi strinse da prima i pnncipi a collegarsi col cielo ed a pubblicare gli ordini
prima i pnncipi a collegarsi col cielo ed a pubblicare gli ordini degli stati per mezzo
l'ipotesi con vitruvio che gli uomini a principio abbiano imparato a parlare dagli uccelli
che gli uomini a principio abbiano imparato a parlare dagli uccelli, dalle pecore, dalle
8-i-7: musica... c'insegna a fare voci di canti in cetere,
, 1-ii-228: su la piaggia oscura / a poco a poco s'acchetò la voce
: su la piaggia oscura / a poco a poco s'acchetò la voce / dell'
: dice [platone] che l'alma a la sua stella riede, / credendo
: da voi qualche pretta / voce toscona a me mal nota appresi. foscolo,
suora, e ricordava non senza dolcezza che a quel tempo si diceva che il nome
mi pare d'averla messa in quel luogo a sproposito, ma nel suo vero significato
bocalosi, ii-156: i giovani, oltre a non perder il tempo astudiare delle voci morte
'ondo', nel preterito escono in 'si', a cui precede la vocalè propria del verbo
dizionario delle voci e delle locuzioni familiari a dante. magalotti, 9-2-69: voi mettete
voci disusate, voci che son ridicole a voi medesimi e poi, non distinguendole
aggiungere al vocabolario, tristo servigio, a parer mio, si renderebbe alla buona lingua
le dovrien dar lode, / dandole biasmo a torto e mala voce. idem,
/ non dovei tu i figliuoi porre a tal croce. fazio, iii-15-31: ancor
e fenicusa aora / venus per dea e a lei fan la croce. p.
. f. giambullari, 5-198: quanto a tesser venuto in italia, ce n'
di sé mala voce: e bastava dire a que'di casa che dante l'avea
boccaccio, i-263: noi per darti questo a credere, acciò che tu la dimenticassi
importante ascoltava tutti, l'obli- garono a nuova consulta con l'intervento del governator
battuto di nuovo il dona, rimasto a comandare i prussiani presso custrino. manzoni,
171): sul tardi, si tornò a casa; e i servitori, scendendo
e i parenti e gli amici venivano a fare il loro dovere. carducci, ii-18-71
che la voce riferita da sampieri intorno a giulia viscari era vera. pavese,
5-1-5: voce di molti oggidì si leva a dimandare... una legislazione certa
periodici popolari, i-405: per venire a noi, dobbiamo pregarvi di mettervi in rango
pubblica, come voce degli insorti, a parigi, fosse ignoto in italia. faldella
, i-5-75: l'oratore si prova a risolverlo con una concreta ipotesi, formando
-la voce: rivista di cultura, pubblicata a firenze dal 1908 al 1913 come settimanale
coscienza, dalla ragione, che induce a comportarsi in un certo modo o a prendere
induce a comportarsi in un certo modo o a prendere determinate decisioni. n.
, 8-124: se provassi ad abbandonarmi a questa voce che parla tanto alto in me
e fratelli) che spinge ad amarli, a difenderli, a desiderarne la vicinanza.
che spinge ad amarli, a difenderli, a desiderarne la vicinanza. passeroni,
io non son sordo, / sebbene a viaggiar non ci guadagno, / mi piace
darà la voce e le parole / convenienti a sì nobil suggetto? casti, 10-1
il debito arretrato sono tenuti conti individuali a parte, ed è istituita apposita voce
chiamare lo rectore nuovo e 'l vicaro a scruttinio: quelli che avrà più voci
bisarione, non gli parendo uomo sofficiente a tanto peso non gli dette la voce sua
ha diritto di voto; elettore. a. gataro [rezasco], 839:
di elettorato passivo (di essere eletto a una certa carica). t
comprar et in dar vose over presio a piperi. g. ramusio, lii-15-326:
potesse pigliare né dar danari per grani a condizione dei primi prezzi, ma bene alla
. -saluto alla voce-, omaggio tributato a un'autorità da parte dell'equipaggio di
. voce bitonale: che presenta due toni a causa di irritazione o paralisi del nervo
: ciascuna delle parti vocali (contrapposte a quelle strumentali) di una composizione musicale
mezzo circolo; e poi una serenata a quattro voci intitolata 'la confidenza della pietà'
mi son trovato aver fatta una cantata a tre voci, non indegna d'esser
savinio, 27: pensa una 'fuga a due voci'sull'infinita distesa di quel mare
della guardia] sono dodici trombetti pagati a diversi prezzi, secondo la suf- ficenza
; e questo è lo nocchiero, a la cui voce tutti obedire deono. boccaccio
deono. boccaccio, iii-1-47: a questa voce i legni fur tirati / quasi
. micheli, lii-13-285: fece intendere a ferrat che, mantenendo la voce di
che, mantenendo la voce di andare a nascivan, andasse a tomanis, riserbando l'
voce di andare a nascivan, andasse a tomanis, riserbando l'impresa di nascivan
cardia, per levar grosse bande di soldati a cavallo e a piedi, con voce
levar grosse bande di soldati a cavallo e a piedi, con voce che andasse in
». 26. locuz. a gran voce, con un tono molto alto
ariosto, 18-42: cominciavan le schiere a ritirarse /... / e fer-
/ e fer- raù che lor dicea a gran voce: / « ah » dicea
». pratesi, 5-428: reclamava a gran voce la lavandaia. gozzano, i-1121
mette l'imbuto alla bocca e pronuncia a gran voce alcune sillabe o un motivo
, lii-4-186: diedero giù per la testa a molte migliaia di ugonotti che ebbero ardire
mentazione e degli applausi ci permetteva di conversare a mezza voce. quasimodo, 1-52:
laggiù, nei neri scialli / parlano a mezza voce della morte, / sugli usci
: spesso anche,... e a mezza voce per non essere udita dalle
foscolo, v-82: io gli gridava a tutta voce: « per dio! va'
, e corrono verso la ribalta cantando a tutta voce le strofe che seguono.
seguono. -a una voce, a una voce sola, con una voce,
1-169: cominciarono tutti ad una voce a gridare e maledire, come ch'egli di
era divenuta tanto stranamente, e dolognoria a dare la voce di chi à andare a
a dare la voce di chi à andare a partito. p. fertini, iii-
. 305: livia, da una voce a calfumia che mi pare la stia molto
molto -all'unanimità, concordemente. a tornare. manzoni, pr. sp.
colpevoli o no: ma so nava dinanzi a lui, ed entrava in un orticello pochi
8-27: bisogna darle spesso la voce, a quella benedetta giannone, 1-iv-195: nella
ritenerlo tale. vallo] e andando a battergli la mano sul collo. carducci
: parlare di continuo. -dare l'intonazione a chi deve cantare. bonghi, 1-207
è, in nessun senso, comune a tutta l'italia: 'mettere in tacere;
prima voce dell'in giocare a indovinare; per l'onor delparmi; andar
-dare sulla o in sulla voce a qualcuno: rivolgersi a -avere voce in
o in sulla voce a qualcuno: rivolgersi a -avere voce in capitolo: v.
n. chi sta parlando per invitarlo a tacere o per contrad -avere
dell'industria. dando sulla voce a fermo: « eh! » gridò,
! » gridò, « che mi venite a con -a viva voce;
sulla voce? ». e, a viva voce, del duca dicevano avere rotta
3: ben un giorno darò le vele a i venti, / e congedo
di voce in voce il romore giunse a portovenere, là dove la gente tutta cominciò
portovenere, là dove la gente tutta cominciò a correre. -con la dichiarazione verbale
facciano per iscrutinio segreto, e non mai a viva cantante). voce. marcello
. marcello, 51: se potesse avvezzarsi a dire 'che non è in voce,
, quand'ella tacque. racconto a viva voce; gli è tra tutti i
toritario. colorirla era parte del narratore a viva voce. -gettare voce di fuori:
o compagni, 2-7: tutti risposono a voce e per iscrittura fosse sostenuto; assumere
i-128: i panni stessi / ti faranno a isac parer predicare in voce, portandolo
dirà, lo bandirà; pressandosi eusebio a que'tre corpi morti, e in presenzia
-esprimersi con enfasi eccessiva. a orare in voce. leti, 1-10:
.. la mu piace a paro degli altri: le ragioni ad altra
le ragioni ad altra lettera, o 'meglio'a sichetta è sempre garbata.
. gozzano, ì-1370: mamma ti darà a voce tutte le nostre notizie che sono
debbia fare non ad voci, u a levare e sedere, ma solamente ad denari
che si farà si faccia... a questo dante, par., 14-21:
più letizia pinti e tratti, / a la modo; cioè, di fatto
; cioè, di fatto dell'arte proprio a voce, e di qualunque fiata quei che
, e di qualunque fiata quei che vanno a rota / levan la voce e rallegrano li
e rallegrano li atti, altro fatto a scrutinio segreto. guicciardini, 2-2-161: òli
, 2-2-161: òli antichi / così, a l'orazion pronta e divota, / li
/ li santi cerchi mostrar nova facevano a voce, le republiche moderne hanno osservato le
la sua spada agli -a voce a voce, in ogni particolare, nei dettagli
leandreide, lxxviii-ii-380: s'io dovesse narrare a voce a di sì gran pugno
lxxviii-ii-380: s'io dovesse narrare a voce a di sì gran pugno, che
insanguinata. graf voce, / a passo a passo cuome, quanto e quale
graf voce, / a passo a passo cuome, quanto e quale / leandro
62: guai al mondo, se nuovamente a voce commune confische de'buoi.
tutti i cittadicitamento alla corruzione il permettere a quel mistrali di seni; su richiesta
: i dogi [di venezia] innanzi a sebastiano costo, 1-37: essendo stato mortalmente
un galantuociani erano creati... a voce di popolo molto tumultuariamente. mo,
. mo, e portato da gli amici a casa, la moglie mandava le voci al
9-26: era il doge da principio eletto a voce di popolo: cielo, sgraffiandos'il
una nomea negativa. sentì chiamare a voce di popolo, venir di nuovo alla
al modo di luigi molto discreto, a te dolea così la fama di chi tu
esorbitanti e strani. dubito non abbiamo a ire in voce di tutta firenze per certe
certe -muovere la voce, cominciare a parlare. lingue tabane che ci sono
, 5-80: sì tosto come il vento a noi li piega, / mossi
mossi -dare la o una voce a o di qualcuno: chiamarlo, prola
: « o anime affannate, / venite a noi parlar, s'altri noi nunciandone
; scambiare pareri, opinioni. a. verri, 2-i-2-413: mi venne subito
2-329: pinelli... è venuto a trovarmi ch'ero in letto, e
bandi, 1-i-361: lo spagnuolo non intese a sordo, ma parendogli buono allargare i
si trovava. -rifare la voce a qualcuno-, imitarne il modo di parlare.
potendo più la voce tenere, battendosi a palme, cominciò a gridare.
tenere, battendosi a palme, cominciò a gridare. -tirare alla voce a
a gridare. -tirare alla voce a qualcuno: parlarne male, diffamarlo,
, e gli uomini commettono le infedeltà a più non posso. manzoni, pr.
-vocettina. buzzati, 6-203: telefonò a un terzo recapito, a un quarto,
6-203: telefonò a un terzo recapito, a un quarto, a un quinto,
un terzo recapito, a un quarto, a un quinto, la vocettina si faceva
con un sorriso angelico, e prese a confortargli l'anima con una vocerellina che
, così belline!, per far dispetto a un certo canarino fiorentino ammaestratine, che
. gozzi, 1-12: quando la cominciò a favellar meco, ella mandava fuori della
(316): e non istate a badare, come fanno certi ignoranti, che
lumacuzza, pure in malora mi fe condurre a casa sassi, rena e calcina.
sorriso, l'infermiere si è avvicinato a noi due e ha detto con la sua
val- laresso in bottega, e andai a presentarmegli. manzoni, pr. sp.
deh! signior mio, comperate questo vezzo a quella povera signiora ». fagiuoli,
una vociaccia, / da farsi onore a casa satanasso. faldella, i-4-204: allora
più mefistofeliche. calvino, 1-192: ripresero a discutere tra loro, con certe vociacce
. intonare, cantare le lamentazioni funebri a un defunto. tommaseo, 2-ii-93:
tommaseo, 2-ii-93: le donne vengono a vocerare, e l'una cantando piange
e l'una cantando piange: « a piazzole ti piangono, ma di felce è
funebre, vocero (anche con riferimento a testimonianze scritte). tommaseo, 2-ii-105
una madre piange prete marchionne di presso a muro, ucciso da un maestracci in
l'uso antico si è tramandato fino a oggi in alcune regioni dell'italia meridionale,
. pasolini, 9-214: come non assumere a indicazione di grande peso ai fini teorici
il gusto letterario o indirizzo critico riconducibile a tale rivista. pasolini, 9-374
culturale « la voce », pubblicata a firenze dal 1908 al 1913 come settimanale
, un indirizzo artistico) e intorno a essa (un movimento, un gruppo di
gusto, all'ideologia letteraria formatasi intorno a essa. - anche sostant. soffici
, 3-i-138: monteverdi... è a firenze e conosce 1 vociani. montale
cominciò ad avviarsi, aprendosi un varco a tentoni fra la folla vociante. dessi
labbra. g. bassani, 5-83: a che scopo sarebbe continuata a venirci,
5-83: a che scopo sarebbe continuata a venirci, lei, nel cucinone pieno di
sbraitare, gridare. -anche: cantare a squarciagola e in modo stonato.
fogazzaro, 11-2: 1 preti giuocavano a tresette nella stanza del piano, vociavano
brancati, 3-201: gli avvocati, vociando a perdifiato alla testa di rispettosi e taciturni
di falsi testimoni, entravano nei caffè a bere la cioccolata. pavese, 5-144:
dell'ava, / saltar d'intorno a lei, rosei vociando! albertazzi, 147
. angioletti, 115: poi si mettevano a fumare tranquilli, mentre i garzoni,
per sfogarsi in qualche modo, prendevano a lottare fra di loro, a fare a
prendevano a lottare fra di loro, a fare a pugni o a rincorrersi vociando
a lottare fra di loro, a fare a pugni o a rincorrersi vociando per il
di loro, a fare a pugni o a rincorrersi vociando per il cortile.
morte. 3. essere acceso a tutto volume (una radio).
: dalla piazza additava il balcone, vociando a chi non voleva saperle le prodezze del
carducci, iii-10-399: mi sono oggi a bella posta astenuto, acciò il volgo
da corte d'assisi! » si metteva a vociare coniglio mannaro. pavese, i-21
. carducci, iii-n-106: ci segnò a dito fra le rupi un viottolo,
dietro. pavese, i-63: passandoci a fianco una barcata di giovanottoni allegri che
istituto tadini di lovere, avevo appreso a raschiare di mal garbo il contrabasso, e
raschiare di mal garbo il contrabasso, e a vociare nelle chiese della provincia bergamasca i
6. per estens. chiedere a gran voce, pretendere con insistenza,
inferiore), quelli ora vociano innanzi a tutti e più di tutti il realismo e
qualcuno imputandogli una colpa. canzoni a batto, 5-20: bociandomi su pe'canti
proporre verbalmente il nome di un candidato a una carica di fronte al consiglio riunito
: quelli che intervengono e potrebbono intervenire a fare tale eleczione non possino vociare sé
. vociare in fallo: discutere, lamentarsi a vuoto, inutilmente. g.
« maestro germano ce l'avete ancora a fratta? » « sissignore! » risposi
saranno pronte, verranno le famiglie migliori a chiedertele. « tu credi? » «
alta, urlato o, anche, cantato a voce spiegata. ferd. martini,
continuo in città i venditori ambulanti offrire a gran voce il 'lunario del baccelli con le
sciagattate, passava, all'improvviso, a canzoni popolari energicamente vociate in pieno coro
f livio volgar., 1-287: a queste parole di virginio vociferante, rispose
dolore, ch'egli non si fallirebbero a vendicare il suo duolo, né a difendere
a vendicare il suo duolo, né a difendere la sua libertà. fr.
, 1-197: dalla via principale scendeva a corsa una turba vociferante con torce da mortorio
pretende di far valere la propria opinione a ogni costo, con prosopopea e presunzione.
, ii-200: de queste vasa me venne a mano quasi mezza una scodella, e
parerà che non è necessa- riodde stare a vociferare qui come un demente. fr.
ciglia infocate? botta, 6-ii-63: arrivò a londra, dove si mise tosto giù
londra, dove si mise tosto giù a vociferare ed a tempestare contro quei ministri
dove si mise tosto giù a vociferare ed a tempestare contro quei ministri, dei quali
. » vociferò la teresa, camminandole a lato col suo passo risoluto e da
più dyuna terrosa viuzza. -parlare a voce alta e alquanto a lungo.
-parlare a voce alta e alquanto a lungo. serao, i-995: la
parla sempre lui, e non ha a fronte contraddittori, e corre l'aringo tutto
10-viii-87: non condescendendo però il re a domande così arteficiose, pigliavano i malcontenti occasione
tolosani, 1-30: levandosi il popolo a romore, e vociferando a dio con
il popolo a romore, e vociferando a dio con chiedere misericordia, chi per una
(anche con riferimento a una personificazione e in relazione con una
, diedero assai chiari indizi d'averlo a male. pellico, 4-194: molti
, esse non si sarebbero certamente affidate a tale guida. papini, 27-94: benché
benché erodiade mi avesse più volte istigato a farlo prendere io non l'avrei mai
-tramandare, lasciar intendere (con riferimento a soggetti personificati e in relazione con una
. subord.). g. a. angelini, 57: preparato un sontuosissimo
un pasticcio che doveva esser messo davanti a s. m. c. sapendo,
ti rammenta, in ogni parte, / a destra ed a sinistra, e sotto
in ogni parte, / a destra ed a sinistra, e sotto e sopra,
manifesta / e dal profondo la natura a tutti. -impers. correre voce;
, e il papa l'ha ditto a l'orator nostro, nui siamo sta causa
l'anatomia non debba servire ad altro che a far raffi contro li evangelii
una caratteristica, una situazione con riferimento a qualcuno (in relazione con un compì,
; alcuni maligni desiderando e sperando che a forza di vociferarlo io fossi bandito,
e non potranno essere indirizzati bene fino a che continui ad essere così poco distinto e
fatto annunciare. -invocare, richiedere a gran voce. garibaldi, 2-401:
riandava nella sua mente la visita di gianni a manlio -il suo ritorno in casa procopio
vociferatori s'acquattavano, abbiamo proceduto sempre a fronte aperta e levata. c. lombroso
vociferazióne, sf. il parlare a voce molto alta e in continuazione,
e strepitosavociferazione. santi, i-215: incominciammo a chiamar gente,... finalmente
di fumo, passavano ore e ore a sbattere le carte con certi urli e certe
civili, nel caffè di pedoca, riuscì a promuovere una tale agitazione, che monsignor
, che monsignor vescovo fu costretto veramente a rispondere con una fierissima pastorale.
recriminazione. saraceni, i-63: ritornati a casa pieni di lamenti, di querele,
violata, i parenti delle misere rapite, a niente altro attesero, che a fare
, a niente altro attesero, che a fare provisioni, per risentirsi con l'arme
dalle truppe imperiali che transitarono per inoltrarsi a mantova, poco dopo la vociferazione del
e vociferazioni per la moltitudine de'signori vicini a questi confini e le parzialità che sono
. scarfoglio, 1-15: tumulto grande a depford sul tamigi quando la cosa incominciò
un subito movimento di sorpresa mosse tutti a guardare ad un punto, e lui con
prolungato prodotto da più persone che parlano a voce alta o gridano tutte insieme.
'wally'ha l'enfasi vociosa del melodramma a effetto: concitati recitativi interrotti da accordi
. sanudo, 96: verona, a scriptori ebraici nominatissima et a sem filgio
: verona, a scriptori ebraici nominatissima et a sem filgio di noè edificata, et
per lo quale quella vertude hae a transire, e puote procedere da mala complessione
avvenne un giorno, siccome giusaffà andava a sollazzare, sì incontrò due uomini; l'
. geol. fossa voconziana: geosinclinale a sedimenti marnosi e calcarei contenenti ammoniti,
vodka s'ergeva fra una cintura di bicchieri a calice di varie misure. baldini,
che vodka. soldati, 6-148: a volte, può giovare un bicchiere di whisky
effettuata, impugnando al centro un ramo a due pale, le quali vengono immerse
effettuata da vogatori con la faccia rivolta a prora, ognuno dei quali aziona un
posti in piedi, con il viso rivolto a prora, usando un solo remo che
o di braccia o mezza voga: quella a palate brevi e rapide, che comporta
accanto all'altro con il viso rivolto a poppa. buti, 3-683: lo
. ulloa, 34: venivano gli schifi a voga rancata ad investir le galee e
vogano il primo banco in pop- a, se chiamano spallieri, gl'uni di
credendo che pensassero di fuggire, si avvanzarono a voga arrancata per inghiottirle. benvenga,
porto albo / entrata; e arranca a questa parte. sta / per accostare.
remi e, di tanto in tanto, a una ripresa più veloce della voga,
'di coda'od 'a scarroccio', 'a pagaia semplice', 'alla battana'. -nel
dove si voga seduti con la faccia a poppa, ciascuno dei due vogatori poppieri
il vogatore di prora. -andare a voga: vogare, navigare remando.
. linati, 20-42: questo andar a voga sul fiume, dà veramente un
fiume, dà veramente un piacer nuovo a vogatori d'acqua ferma come noi.
-mettere i remi in voga: incominciare a remare. guerrazzi, 2-159: in
mise i remi in voga, ed arrancò a golfo lanciato. 2. per
, xii-167: ci perdiamo in molli fantasticherie a contemplare la voga melodiosa di un cigno
disdegno sfoga / tu, che dietro a lucilio e giovenale, / prendi arrabbiata irre-
, che m'è venuta casualmente osservata a questi giorni. 4. locuz
locuz. - andare colla voga: adattarsi a una situazione; accettare la realtà così
or- dinoe... e attendete a governare voi, e le cose che dio
. -a tutta voga: procedendo a grande velocità, in par- tic.
: questi [1 pesci] forte tremando a tutta voga / scappano,
voga: avviarsi, procedere nella navigazione a forza di remi (un'imbarcazione).
di remi (un'imbarcazione). a. capobianco, 46: prenderà meglio la
cannon grave. -dirigersi su un'imbarcazione a remi verso un luogo determinato.
io. / e non ci starò a fare altre parole, / andrommene anch'io
altre parole, / andrommene anch'io dietro a questa voga; / ma dio sa
per la lubricità della lingua, soggetti siamo a traboccare. g. gozzi,
baldini, 14-152: se verga s'indusse a stemperare le situazioni concentrate con tanta potenza
concentrate con tanta potenza nel primo getto e a sciogliere in battute teatrali quel dialogo.
i-9-35: 1 miei componimenti ebbero voga a que'dì. berchet, 1-88:
.. i poeti si volsero anch'essi a coltivare le cognizioni scientifiche. rovani,
quelle eccellenti salsiccie che hanno poi, grazie a dio, dato voga al mio negozio
letti per tutto e lodati e saputi a mente. bacchetti, 2-xix-176:
e di romanzi, ebbe una certa voga a torino sulla metà del secolo scorso.
galanti, 1-i-263: la gioventù era obbligata a portarsi nella capitale per apprendere le due
. moravia, ix-404: io dissi a caso il nome di una canzone che era
paio di anni prima e lei subito attaccò a cantare, a gola spiegata.
prima e lei subito attaccò a cantare, a gola spiegata. -che gode
voga / grande e temuti, la morte a lui danno'. magalotti, 26-62:
fra le signore e gli uomini in voga a darsi ritrovo. moravia, i-354:
, come gioie e stelle, innestando a tempo e con discernimento alcuna del gusto
di allusioni e ai motti in voga a cjuel tempo, sicché dovette far molto
i piedi spaziosi in guisa di remi, a vogare immersi nell'onde, ma non
chiabrera, 1-i-444: quando con fuga a metter fine a'mali, / che
penne / per l'alto ciel diessi a vogar con l'ali. -scorrere
5. per estens. dedicarsi assiduamente a un'attività; vanno in voga.
competitiva che si svolge nella laguna intorno a venezia. = comp. da
imbarcazione. - anche sostant. attribuito a petrarca, xlvii-215: ahi quante volte ne
che naviga con i remi in acqua o a vele spiegate (un vascello).
31 (50): lo villano cominciò a passare con una berbice, e comincio
passare con una berbice, e comincio a vogare. lo fiume era largo voga e
puoi ben cominciare / co li remi a vogare. dante, conv., iv-ix-ii
, / che cesar presso si vide a la morte. boccaccio, dee.,
quasi in sul dì del seguente giorno a egina pervennero. d. trevisano,
. birago, 681: avevano cominciato a vogare, gridando. vincenzo maria di
cappelli di ferro leggieri, si diedero a vogare con nuova furia, sempre ficcando gli
: i rematori,... vogavano a gran forza per superare il filo della
corrente. monelli, 2-280: qualcuno venne a soffiare a germanico, che i marinai
monelli, 2-280: qualcuno venne a soffiare a germanico, che i marinai avevano avuto
, rapida girò il pattino, cominciò a vogare vigorosamente puntando verso la riva lontana.
sanudo, 3-22: si suol vogar a uno remo 'ut plurimum'. crescenzio,
[s. v.]: vogare a quartiere è quando si voga alla poppa
citolini, 329: sotto la division detta a remi vedremo prima metter i remi in
metter i remi in barca e poi cominciar a vogare, vogar assoluto, vogar a
a vogare, vogar assoluto, vogar a un remo o a più, vogar in
assoluto, vogar a un remo o a più, vogar in poppa, vogar in
afferrato poi l'altro remo, e vogando a due raccia, prese il largo,
opposta. -come comando di esortazione a iniziare la voga. bacchetti, 1-ii-504
turchesche... vogano quasi tutte a un remo solo per banco, tirato
, 2-463: ho passato il dopopranzo a guardare le barchette di tutte le specie
pòn trappare, / allor dicen c'a roma / creden vogar van sia. chiabrera
darsi pena, preoccuparsi di qualcosa. a. verri, 2-ii-252: non avevo del
assai volentieri il giovane poeta si rimise a vogare nel corso degli avvenimenti oscuri e remoti
, pedanti. faldella, i-5-306: a quella violenza di linguaggio, io mi portai
, ma rosso marino, accostandosi vieppiù a me e toccandomi spesso nelle braccia, seguitò
e toccandomi spesso nelle braccia, seguitò a vogare nel suo fiume di eloquenza popolare.
tr. condurre, far navigare un'imbarcazione a forza di remi. caro,
un corso d'acqua con una barca a remi (con riferimento a caronte,
con una barca a remi (con riferimento a caronte, mitico traghettatore delle anime nell'
traghettatore delle anime nell'aldilà). a. f. doni, 287: non
? messer, mi direte, ma damegli a conoscere, perché egli è pur tanti
lo che egli non si vergogna punto a confessare. crescenzio, 2-1-50. col quale
bio che un solo uomo vogar a tre remi più gagliardamente, che non
persona in un luogo con una barca a remi. sanudo, i-1036: ussite
intrighi delle robe, talché mi risolvetti a farmi vogare a casa il maestro dei
robe, talché mi risolvetti a farmi vogare a casa il maestro dei procacci.
con passaggio dal signif. originario, a quello dell'uso marin. di 'dare
: che mi valgono quelle deliziose vogate a zig zag sulle belle acque del lago?
sui banchi, colle schiene curve, pronti a scoccare la prima vogata.
veneziana, costrinse il volto fosco e corroso a un sorriso pesante. 2
: nuotavano un poco compiacendosi di rompere a lente vogate la tersa verginità della superficie.
, agg. condotto, fatto navigare a forza di remi (un'imbarcazione).
il giorno dietro il signor townsed venne a levarmi di buon ora dall'osteria di plimouth
di ottimi marinar e gagliardissimi vogatori, sipose a navigare verso sicilia. b. davanzati
appunto gli chiamava) gli servivano poi a popolargli le galere eli vogatori e portaferraio
1-364: nella rada di santa lucia, a napoli, all'approdo, una barca
-membro dell'equipaggio di un'imbarcazione a remi. bacchetti, 14-84: fra
voga, costituito da un sedile, applicato a un carrello mobile che scorre su guide
da molle che oppongono una resistenza simile a quella dell'acqua. pratolini, 10-234
moglie, s'è ambientato. va a caccia, ha la tessera dell'inter e
3. agg. che procede a forza di remi (un'imbarcazione).
marin. disus. nelle antiche navi a remi, ciascuno dei rematori presso la
. volontà, disposizione d'animo incline a tenere un determinato comportamento, a compiere
incline a tenere un determinato comportamento, a compiere un'azione, a raggiungere uno
comportamento, a compiere un'azione, a raggiungere uno scopo; ferma determinazione,
xxxv-i-588: cangoneta, vaten senga noia / a ug de pers, qu'è de
in forte doglia: / donar mi vole a mia forza segnore, / ed io
l'officio allor molto solenne, si come a ta'duo corpi si convenne. storia
diomede al vecchio voglia male, / a lui s'inchina non con voglia buona.
con el pontefice e con questo mezo tirar a le sue voglie esso pontefice. cellini
, che ogni cosa mi dovessi succedere a onorata e gloriosa fine. brusoni, 24
cose accordate. fagiuoli, ix-42: a chi disse, vo'dar mille mentite,
, v-4q5: di 16 anni fuggì a cattare per vestire contro le paterne voglie
non credo... che arrivassi a fratta né più felice né meno pallido;
arbasino, 14: non avevamo compiti a casa di nessun genere, per non sovraccaricarci
nessun genere, per non sovraccaricarci oltre a quelli di scuola, però lavoravamo secondo il
dante, inf, 9-94: perché recalcitrate a quella voglia / a cui non puote
9-94: perché recalcitrate a quella voglia / a cui non puote il fin mai esser
ad esto beato esse / tenersi dentro a la divina voglia, / per ch'una
: però che questi sono più presso a dio, e, però che per corona
190): io, avendo finito a mio modo la medaglia et avendola serrata nel
molto più bella medaglia che io non feci a papa clemente ». sansovino, 195
e improvviso; spinta, impulso irrefrenabile a soddisfare un bisogno, una necessità,
/ e con man nude li pose a giacere; / e di lor carne con
ti vengono quelle voglie così accese, avvezzati a ritenerle ed a vincerle. c.
così accese, avvezzati a ritenerle ed a vincerle. c. dati, 4-184:
. fantoni, i-41: con pochi amici a parca mensa in pace / vivrò contento
, iii-25-56: altri avrebbe da cavarsi a sua posta la voglia di ridere alle
: fra li altri [alberi] delectabili a questo porco, era uno altissimo e
colonne, 91: amor m'à usato a tal uso / che m'à sì
amorosa voglia. maestro rinuccino, 1-40 (a) -7: con guerra, pace
di dolcezza tal mi priva e spoglia. a. f. doni, 2-34:
bartoli, 1-7-62: i sacrifici che a colei si facevano, erano delle carni vive
o che fortuna grande ghi è toccata. a. verri, ii-33: giunse
ii-33: giunse per fino la servile codardia a quel maravi- glioso eccesso, che taluno
voglie. -impulso tipico delle gestanti a mangiare o a bere immediatamente qualcosa di
-impulso tipico delle gestanti a mangiare o a bere immediatamente qualcosa di particolarmente invitante,
di granchi ma senz'acqua, e andò a mangiare una mela nel campo di giacobbe
al segno quando è gravida). a. politi, 1-731: voglia diciamo a
a. politi, 1-731: voglia diciamo a quella macchia in pelle nell'uomo,
4. -a voglia di qualcuno: a suo piacimento, secondo il suo arbitrio
barberino, 208: porrai dormire e veghiare a tua voglia. boccaccio, 1-ii-372:
saviamente amava, / né si lasciava a voglia trasportare. l. giustinian, 32
del mio passare, / digli, che a sua voglia / se ben morisse
la voglio contentare. boiardo, ii-16-42: a sua voglia il vecchio se piegava,
e guamimento, / per cambio di tesoro a suo talento. bandello, 1-25 (
vogliamo che le povere donne possino far a lor voglia cosa che sia, e se
, e se fanno cosa alcuna che a noi non piaccia, subito si viene ai
dall'infemo, e lo fa parlare a sua voglia. balbo, i-235: ne
funesta memoria, che tutti s'accordano a dire aver patteggiato di pontificare a voglia
s'accordano a dire aver patteggiato di pontificare a voglia del re francese. de amicis
un uomo che non abbia mai mangiato a sua voglia in vita sua.
vada pure faustino, e dia sodisfazione a doralice e a'suoi parenti, cne io
lavora di genio, che è un gusto a vederlo: sotto la sua vanga,
fui colui che la ghisolabella / condursi a far la voglia del marchese, / come
me, ch'io per compiacergli fussi traviata a far le voglie sue, s'egli
gar- zona di campagna e la condussi a far le mie voglie. -fare
questi sebbene fossero due brunetti che a vederli facevano voglia. baldini, i-783:
, che tu ciò che tu facessi faresti a forza: ma, se dio mi
o una certa vogliolina di far dispetto a raffaello. -vogliétta. a
a raffaello. -vogliétta. a. cattaneo, ii-282: i vecchi comunemente
bisogni e nelle loro vogliette innocenti sia pronto a contentarli. nievo, 1-272: rispose
firenzuola, 638: io credo, a cento per dieci, che la si voglia
sopratutto in mio confronto egli s'affaccendava a primeggiare, erché nelle maniere usate
e letter. volontà, disposizione d'animo a tenere un determinato comportamento, a fare
animo a tenere un determinato comportamento, a fare qualcosa. rugieri d'amici
vettori, 1-75: era, oltre a questo, fuor di misura voglioloso e,
giovani sono naturalmente vogliolosi e pronti a tentare e mettere in atto le cose
versailles e di trianon venissero copiate vogliosamente a rialto e nei palazzi del canal grande.
dimandi vogliosa mente, comincia a ragionare con lei. cittadini, 54:
desidera, che ha un impulso irrefrenabile a soddisfare un bisogno, anche deprecabile, per
-anche: che ha un'indole incline a cedere a voglie, a impulsi improvvisi,
che ha un'indole incline a cedere a voglie, a impulsi improvvisi, a capricci
indole incline a cedere a voglie, a impulsi improvvisi, a capricci.
cedere a voglie, a impulsi improvvisi, a capricci. terino, xvii-189-47
fiore, / perch'io non volglio a lingua adimandare / quello ond'io son
... s'apparecchiarono... a entrare nella terra per rubare. boccaccio
5-142: i giovini dunque in quanto a i costumi sono vogliosi e pronti a
a i costumi sono vogliosi e pronti a cavarsi le lor voglie. bisaccioni, 1-89
la soverchia spesa un abito di seta a sua moglie, che n'era vogliosissima.
amante della patria, voglioso di mettersi a pericoli pel bene comune. marinetti, 2-iii-36
al giovane voglioso di avventure, sembrava propenso a tacere. -in partic.
città, diede da dire al popolo et a l'arte e sopra tutto a le
et a l'arte e sopra tutto a le donne. pindemonte, 5-198: le
foschi, dalla pupilla molto larga tagliata a metà da palpebri pesanti, in modo
attento e voglioso, in cotal maniera a parlare. gualdo priorato, 422: esser
dalle prede, andassero vogliosi e fieri a quella guerra. leopardi, 2-09:
conto ch'era arrivato l'uomo che a firenze ci voleva, voglioso e capace di
). gherardi, 11-68: tutto a; lui reverente m'inchino a me umiliando
: tutto a; lui reverente m'inchino a me umiliando quanto puote creatura a sommo
inchino a me umiliando quanto puote creatura a sommo suo creatore fare e dire,
un gruppo di due o più persone a cui si rivolge il discorso; si usa
è omesso di frequen contrapposto a uno o più soggetti, nelle similitudini e
mio legno che cantando varca, / tornate a riveder li vostri liti. petrarca,
gabriello] innamorato di me e viensene a star con meco bene spesso: mo vedi
urania un dì, quando le grazie a lei / il gran peplo fregiavano. manzoni
; voci, che son ridicole, a voi medesimi. -posposto al verbo
faga mia tuta tramortita, / quando venne a guisa d'uno argeri / quel che
, scusate pamela, dove volate voi a cercar iddio? 2. usato
oggetto o, preceduto dalla prep. a, come compì, di termine quando gli
). lauda bergamasca, 66: a vo'se rend li pecador', / pregand
guardate, amanti, io mi rivolgo a vui. ballate e preghiere del sec.
el corpo e tutta mia persona / a voie donaie per l'amorogo esghuardo.
schiava de'servi di gesù cristo, scrivo a voi nel prezioso sangue suo. tansillo
risposta: / e sono pur in parte a voi vicina. -ant. come
, di termine, senza la prep. a. anonimo, i-548: fresca riera
troppo usar, cosa prender statura / enn-omo a guisa de propia natura. gallo da
vostra pare, / cercat'ò infino a ruma; / grazia e merzé voi sia
par., 4-122: che basti a render voi grazia per grazia. luna,
, oggetto, nel rivolgere il discorso a una singola persona con cui non si
padre mio; / voi mi date a parlare tutto baldezza; / voi mi levate
voglio confortare, / voi che avete a maritarvi, / di voler prima provarvi /
prima provarvi / con colui che avete a stare. sansovino, 189: nondimeno io
ritornavi sempre, come il demonio, a assalirmi. 4. sm.
., 16-io: dal 'voi'che prima a roma s'offeria, / in che
rispetto. leopardi, iii-681: credi a me che se nell'ultima lettera
. -dare del voi: rivolgere a una persona, con la quale non
dar del voi è abbandonato... a quelli che sono bassamente eguali in ogni
voi! 5. inter. a voi3: invito a compiere un'azione determinata
5. inter. a voi3: invito a compiere un'azione determinata, a rompere
invito a compiere un'azione determinata, a rompere gli indugi. tommaseo [s
, anche scherzoso, minaccia, rivolta a più di una persona, in partic
alle circostanze e rassegnato invito ad altri a continuare quanto intrapreso. 6. locuz
un gruppo o una categoria di persone a cui ci si rivolge in un discorso,
in modo preciso il voi e contrapponendolo a quanti non ne fanno parte.
bello el pensiero, come si dice, a stoldo. leopardi, iii-598: domanda
. leopardi, iii-598: domanda dunque a mamma se crede bene che io accluda
crede bene che io accluda la lettera a voialtri. carducci, ii-2-219: saputo
saputo che io avevo parlato di lui a voialtri, mi scrive una lettera dove
rimanere tutte e tre... faremo a turno. voialtre per ora andate,
ma mi dica un po', capita anche a voialtri? -in relazione con un'
siete crudeli! bacchetti, 2-72: a voialtri italiani spender belle parole non costa
cucaracha o marimba e lei si abbandonava a delle violon- cellate di dvorak.
uomo non sa avere prociède alquna volta o a ornamento di giemme o di seta o
mimgiatovich, sta in bosna con re. a. gritti, lii14- 29: voleva
, perdendone le intere famiglie che passavano così a nuovi padroni. 2.
fedeli al governo in esilio e ostili a tito. = serbocroato vosvoda comp.
dal vaivoda, che in ungheria corrisponde a polatinato. voivodèssa (vaivodèssa),
volare qua e là. -anche: volare a stento, con difficoltà.
involucro di pasta sfoglia salata, destinato a essere riempito con preparazioni gastronomiche diverse.
con preparazioni gastronomiche diverse. a. jacono [« lingua nostra »,
1943), 3-4, 71]: a vol-au- vent.. l'accademia fa
del 'volo'e del 'vento', diremmo 'volalvènto'a preferenza di 'ventivolo'. savinio, 263
263: mentre il cameriere, manovrando a pinza il cucchiaio e la forchetta, deponeva
l'aquila gli aveva predati, incominciolla a umiliare diciendo simiglianti parole: « piaccia
e conversazione di l'aria non abbia tanto a vile il mio covacciolo ». bresciani
adattata immediatamente al verricello, sarebbe inefficace a regolare la resistenza, per la troppa lentezza
viene noleggiato espressamente per viaggi singoli o a tempo determinato, (una nave da
linea, che viene noleggiata per singoli viaggi a tempo determinato, anche di quanto si
determinato, anche di quanto si riferisce a tali navi: navìglio volandièro, tràffico
residuo, scarto dell'operazione di pettinatura a cui vengono sottoposte le fibri tessili, costituito
varchi, 8-2-94: d'uno, a cui vali o giri il cervello [non
3-201: dunque non avrà mai / giuocato a tumme- glihai /... /
glihai /... / o a guancialin d'oro, / dov'è un
rotante formato da una corona circolare collegata a un mazzo da un disco o da razze
invece d'aggravare sembra che sia lei a reggere il mulino, a dargli leggerezza,
che sia lei a reggere il mulino, a dargli leggerezza, animo, spirito,
volano montato sull'albero dei piccoli motori a scoppio monocilindrici a due tempi, che
albero dei piccoli motori a scoppio monocilindrici a due tempi, che, oltre a regolarizzare
monocilindrici a due tempi, che, oltre a regolarizzare il movimento dell'albero stesso,
il movimento dell'albero stesso, è associato a disposi
per la produzione della corrente elettrica necessaria a creare la scintilla di accensione, ad alimentare
per cassa, che un'azienda destina a coprire le proprie necessità finanziarie a breve
destina a coprire le proprie necessità finanziarie a breve scadenza. 4. elettrotecn.
da una bobina, collegata in parallelo a un condensatore. 5. idraul.
al collo palpitava una ruche di merletto a piccoli volani bianchi e neri, alternati.
, indumenti di biancheria femminile oppure applicata a tende, tessuti, ecc.;
raccomandati assai i volans, le maniche a metà larghe, i corsetti piatti a cuore
maniche a metà larghe, i corsetti piatti a cuore. serao, 4-169: era
] tutta vestita di bianco, da capo a piedi, in un abito di mussolina
di mussolina di seta bianca come l'ostia a tre 'volants'leggieri, fermato intorno alla
sina della nonna tutta opaline e tende a volants e letti col baldacchino e comici
secreto intendi. delfino, 1-67: a chi contento / della sua sorte vive,
e negli sgorghi cocerà le membra / a forza sciolte, da non si mangiare
trame e i segreti ora avvertitamente ora a caso manifestavano, come volanti che di
che paiono voli. -con riferimento a una creatura fantastica, a una divinità
-con riferimento a una creatura fantastica, a una divinità alata, a un essere
fantastica, a una divinità alata, a un essere angelico (anche in una raffigurazione
i nostri sacrifici, li quali sì come a protettori e a guidatori delle nostre menti
li quali sì come a protettori e a guidatori delle nostre menti offeriamo. ariosto,
lento lento. carducci, iii-4-98: quando a le nostre case la diva severa discende
dei, semidei e angeli volanti simili a quell'oste, quella bellezza poteva ben definirsi
cominciai: « poeta, volentieri parlerei a que'due che 'nsieme vanno », essendo
, 1-2 (i-18): così seguendo a scolta briglia la volante non che corrente
ragione, non segua quasi di continovo a volanti passi il cieco appetito.
il cieco appetito. -che procede a grande velocità su un mezzo di trasporto
in: se la provvidenza divina lo mandi a scontrare con un altro treno eli viaggiatori
treno eli viaggiatori assopiti, ma volanti a 60 chilometri l'ora, non gli resta
in partic.: che non è assegnato a una sede determinata, itinerante (un
-sm. inserviente, domestico adibito a mansioni di corriere. p.
propria rotta, che avanza sul mare a velocità molto sostenuta (un'imbarcazione, in
(un'imbarcazione, in partic. a vela). testi, i-284:
veicoli di superficie... andranno a energia atomica o nucleare! -otto
-in un contesto fantastico, con riferimento a un carro alato. peri,
: tronca [la sibilla] le forze a la turba inumana / di stigie,
inumana / di stigie, e scocca a un'invisibil telo, / che al volante
-in partic.: che viene scagliato a notevole distanza (un dardo, un proiettile
arma da lancio); che schizza via a grande velocità (una scheggia).
, 3-274: cedi l'armi volanti a queste mani / c'han potuto dar morte
queste mani / c'han potuto dar morte a l'or- rid'angue. dottori,
ira di dio. -che giunge a destinazione in tempi molto brevi (una
si ha per lettere volantissime, venute a n. s. dal primo da parigi
senza me, se le tue parole a me dette per adietro non sono qualifurono quelle
adietro non sono qualifurono quelle del falso demofoonte a filis, il quale la promessa fede
. chiabrera, 1-iii-197: egli usato a disfidare in corso / l'aure volanti ed
, da'novelli arnesi / tutto occupato a se medesimo incresce. tommaseo, 15-357:
interroga la speme: / guatan placati a 'l bello italo seme / gloria ed amore
prime volte; poi s'eran fermati a parlare: un parlar rotto dall'irrequietezza del
conto, variando di continuo senza arrivare a risplendere agli occhi della corte.
non è legato, che non è solidale a un supporto fisso. barilli,
fisso. barilli, 5-44: accoccolati a venti metri d'altezza sui palanchini volanti
un abito o di un tessuto fissata a una delle estremità o attaccata in modo
. 10. che non si verifica a scadenze fisse; che ha carattere saltuario
-allestito in modo provvisorio. a. monti, 518: quando tornasse,
, 518: quando tornasse, poterlo mettere a dormire stabilmente in un letto vero anziché
all'età de'miei sedici anni, oltre a delle innumerabili poesie volanti, quattro lunghi
d'aver voluto essere cristiano, gl'inviò a ricondurlo settanta cavalieri. goldoni, vi-1184
. goldoni, vi-1184: vi vuol tanto a conoscere ch'è un spirito volante,
è un spirito volante, / che a tutte a prima vista suol far lo spasimante
spirito volante, / che a tutte a prima vista suol far lo spasimante.
f. frugoni, vii-486: si pose a cantare con rauca gorgia questa satirella,
termiche, dagli altri gas e adibito a diversi usi industriali, in partic. nella
quando il vento spira con grande intensità a regime di brezza. guglielmotti, 998
.): ruota che imprime il movimento a un meccanismo; volano. branca
, 16: la macina è signata per a; il suo letto, dove ancora
dia il moto. idem, 34: a questa figura decimaquarta fa bisogno di poca
il perno e b, la ruota volante a tirando seco li rotoli striati e pesanti
relazione alle diverse necessità che si vengono a creare nel corso di una battaglia,
con tal valore che costnnse il nimico a ritirarsi con gran danno. brusoni, 4-ii-130
si ricavò che il cattrezzogli si trovasse a rettimo con duemila fanti e quattrocento cavalli
soggetti o per origine, o per patrimonio a quel monarca, erano fermi e fervidi
di forma è così chiamato il manubrio a forma circolare con raggi, che serve
ii-447: saettavano via in una piccola auto a soli due posti, e fiore d'
luigi bàilo ha abbandonato per rizzarsi in piedi a far fuoco da poppa contro l'avversario
. marinetti, 1-125: 'volante': impugnatura a cerchio della quale sono provviste certe leve
. 3. meccan. organo a forma di ruota a raggi che, applicato
. meccan. organo a forma di ruota a raggi che, applicato a un asse
di ruota a raggi che, applicato a un asse, serve a impremergli manualmente
, applicato a un asse, serve a impremergli manualmente un movimento rotatorio.
dal cilindro della, vite, serve, a proporzione della lunghezza delle sue braccia e
masse di piombo che ha nelle estremità a moderare la sfuggita delle prime ruote e a
a moderare la sfuggita delle prime ruote e a rallentare la caduta del peso. gavoni
fischio agghiacciante la sirena / richiama dentro a turno / i servi di masnada /
nel letto, poscia si levasse ed andasse a fare esercizio al meno per un'ora
il giorno passeggiando per causa, o trattenendosi a giocare al trucco, o al volante
al volante, o andando fuori di casa a pigliar aria. milizia, i-161:
i-161: tutti i nostri giuochi si riducono a quello della palla variamente modificato, in
; quindi i palloni, la palla a corda, i volanti, i bigliardi,
fondo; come pure abiti alla scozzese a tre falbalà o volanti. marchesa colombi,
, e aveva un cappello di paglia a monachina, su cui palpitavano grandi volanti
di n. s. fare intendere a vostra serenità, mandandole francesco bresciano,
foglietto stampato che viene distribuito al pubblico a scopo informativo o propagandistico.
boghe, ecc. costituita da crini neri a cui sono attaccati crini secondari che portano
colombacci e le colombelle migranti, addestrata a portarli vicino al palco dove sono in
volantino2, sm. meccan. elemento a forma di disco o di ruota
valvola, ecc. serve ad aprire o a chiudere un circuito idraulico, elettrico,
apparecchio o di una macchina, serve a far spostare un carrello, una slitta e
la linea di tiro. -valvola a volantino-, valvola a comando diretto nella
tiro. -valvola a volantino-, valvola a comando diretto nella quale l'otturatore è
di un veicolo ferrotranviario che si aziona a mano. 3. organo di avviamento
volantino. goldoni, vl-463: andiamo a passeggiare; andiamo nel giardino. / giochiamo
passeggiare; andiamo nel giardino. / giochiamo a volantino, ovvero al bilbocchè.
ritato dal motore sonnacchioso massacrò a pedate un povero cane. =
(anche di quelle idealistico-stori- cistiche) a costruire se stesse come un esperanto o volapuk
in volo; spiccare il volo; giungere a volo. anonimo, i-607:
anonimo, i-607: lo parpaglion, guardando a la lumera, / co lo suo
/ seguendo l'una l'altra vanno a schera / e lor regina inanzi a tutte
vanno a schera / e lor regina inanzi a tutte è sola. livio volgar.
carro, un'aquila leggiermente volando trasse a lucomone il capello di capo. leonardo
dal moto dell'ale, le quali servono a loro, come servono le mani,
. saba, 1-93: ho veduto, a villa borghese, il primo merlo.
troppo grande. -con riferimento a esseri soprannaturali, fantastici o mitologici,
zuffa. boccaccio, viii-1-61: congetturando a guisa de'mortali, udendo che gli
mar la strada tenne, / torcendo alquanto a man sinistra il morso. tasso,
1-47: oh meraviglia! amor, ch'a pena è nato, / già grande
la pallida viola / verdeggi in riva a un rivo. pascoli, 20: sonavano
un rivo. pascoli, 20: sonavano a festa, come ora, / per l'
il nuovo angioletto / nel cielo volava a quell'ora; / ma tu lo
din don dan. -con riferimento a concetti astratti personificati. ugurgieri, i-593
. scarpa, 3-67: 1 titoli a sanremo valgono doppio, vengono enfatizzati da
gli aveva detto: « se proponessi a gabriele d'annunzio di volare su vienna,
mattina dovevo essere alla malpensa e volare a roma. arbasino, 79: lui
e permettere ai suoi jet di continuare a volare, la pan american non ha trovato
, 10-3: come è sua ventura, a le sonanti / quadrella, ond'a
a le sonanti / quadrella, ond'a lui intorno un nembo vola, / a
a lui intorno un nembo vola, / a tante spade, a tante lande,
nembo vola, / a tante spade, a tante lande, a tanti instrumenti di
tante spade, a tante lande, a tanti instrumenti di morte alfin s'invola.
eran dei monelli intorno, che cominciarono a sghignazzare e a dar la baia a
monelli intorno, che cominciarono a sghignazzare e a dar la baia a cincinnato rimasto lì
a sghignazzare e a dar la baia a cincinnato rimasto lì solo, sbalordito, bianco
in una direzione, anche in seguito a un'esplosione (una persona).
cadere nel vuoto rimanendo appesi alla corda a causa del cedimento di un appiglio o
facce dei contadini, quanti calci dietro a loro. moravia, xi-251: « non
-crollare, saltare in aria in seguito a un'esplosione. frachetta, 771:
fuoco la s. barbara, convenne a tutti cadere a terra per l'impeto grande
s. barbara, convenne a tutti cadere a terra per l'impeto grande dell'aria
. mazzini, 58-187: non posso stare a tavolino con la finestra chiusa, e
854: lasciatemi tirare / dietro, legato a un filo, l'aquilone / che
l'aquilone / che non son mai riuscito a far volare / da bambino, correndo
far volare / da bambino, correndo a perdifiato. -spirare (un soffio
volar qui 'il zefiro pur deve, / a te volassi, aura amorosa, intorno
e in tanti lor diversi / linguaggi a chi ben gli ode / narran l'alte
narran l'alte tue glorie, e a te dàn lode. 6.
stelle, là dove loro pare che vadino a cascare, nascerà tra poche ore il
, 5-54: i fulmini volar miri a traverso / le grandinose piogge: or quinci
detto si può in qualche modo paragonare a quella che noi proviamo credendo la terra
. 7. muoversi, procedere a grande velocità, anche su un mezzo
, xliii-390: come 'l fantin che corre a la mamilla / più tosto si levò
dubbio di questo fussi in vostra maestà, a un minimo cenno verrò volando a render
, a un minimo cenno verrò volando a render conto di me, con la propria
del nostro abbate, siché io venni volando a firenze. forteguerri, vii-24-6: il
invan l'opra si tratta / se a roncisvalle non voliamo ornai. cesarotti,
inferriate non mi terrebbero che non volassi a voi. carducci, ii-7-282: vedremo
qua e un po'là, per tornarmi a seppellire quando mi cominci a pesare la
per tornarmi a seppellire quando mi cominci a pesare la vagabondaggine. padula, 265
volano da officio ad officio, da ministro a ministro, piaggiano, gridano, minacciano
convenire con quello, e subito mandare a questa volta vetturali per levarlo, e scrivere
poi che 'l vostro pennello ha cominciato a volar per i contorni delle volte e delle
e sua santità ha fatta bella resoluzion'a commettervi questo negozio. torricelli, ii-4-29q
infinita, / quando gli umani ingegni, a cui riservi / il saper d'ogni
caggion del camino, / per volare a quel fin, ch'a ciascun poni?
/ per volare a quel fin, ch'a ciascun poni? 8. solcare le
poni? 8. solcare le acque a grande velocità, dando l'impressione di
quasi in sul dì del seguente giorno a egina pervennero. marchetti, 5-153:
ancor che voli / per l'alto a piene vele. forteguerri, vii-a-20: fa
e di carrozze che volano ritto e a traverso, dando la fuga a'pedoni.
9. essere pronunciato, indirizzato, rivolto a qualcuno (parole, discorsi);
la perde quanto più s'aiuta? a. è doni, 2-146: non udite
, / dirce, possente dirce / forma a uno spirto eccelso almo
1763], 491: mille d'intorno a lui volano odori / che a le
intorno a lui volano odori / che a le varie manteche ama rapire / l'auretta
10. figur. rivolgersi, indirizzarsi a un oggetto di speculazione o di desiderio
o di desiderio; mutarsi da un oggetto a un altro (il desiderio, la
nuova taverna all'aria aperta incitò frequentatori a centinaia, la voce si sparse, e
: doveva [la rama] esser volata a vela fino agli orecchi 'e chillo carugnone
. sanudo, lviii-305: darò ordine a castelnovo et al sanzaco di carzego che
tua parola, / s'io ritorno a compiér lo cammin corto / di quella vita
il fiore, / mi tramontano i soli a l'oriente; / veggo il tempo
che mi ero concesso volarono, quasi a mia insaputa. 13. nel