xxiv-1036: egli avea un cervellone da provedeme a molte teste vuote del suo tempo.
: gli uomini guerrieri e cervellosi mettono a fuoco e a fiamma le loro cittade.
guerrieri e cervellosi mettono a fuoco e a fiamma le loro cittade. = deriv
e. cecchi, 1-21: a quante divinità contraddittorie, cervellotiche, fantastiche
vita non si potrebbe risolvere altrimenti, a meno di non apparire cervellotici. 2
e vedrete che la strada da londra a exeter non è certo una linea cervellotica
croce, iii-23-201: altrettali censure muove a tutti gli altri poeti...,
visto di via in via rovistare, a mo'che i cani fanno per le spazzature
; i maschi hanno lunghe corna ritorte a spirale e diventano neri nell'epoca della
ch'ei vuole / i tuoi rifiuti a forza: in alto il brando / fatai
celeste, e mirò tonde / lambire a gara della diva il piede, / e
ambo le braccia con voler tendea / a la cara cervice. nievo, 754:
una montagna alpestre / eccola intanto giunta a la radice, / ch'ai sol volge
sol volge le terga, e piega a destre / sotto il gran giogo l'ispida
di corna / farmi con cento rami ombra a la fronte. silone, 5-79:
sforzano. -con valtiera cervice: a testa eretta, in segno di superba
sua cervice, mentre ch'egli si umilia a dio, e massime quella della mente
brando scotitor de'troni, / onde a cotanta altezza e poter venne / la
, e te chinare la bionda cervice / a tondeggiante rossa croce italica.
, quale infelice / giogo era pronto a scendere / su la incauta cervice. cuoco
cervico-nasale, cervicoscapolare, ecc., a denotare i muscoli cervicali. =
scala del paradiso, 124: a te, che se'cervicoso ed arrogante
più grandi toccano il suolo; davanti a ogni occhio si trova una grossa ghiandola
che tutti gli altri siano ciechi, e a loro pare avere gli occhi del lupo
, ed un cerviero / si tiene a piè da quella parte e questa, /
cerviera in specchio giunge / l'imagini a mirar così da lunge? d.
passi / sciolta la lascia e quinci a lei s'aventa / e ratto la ghermisce
suon, che par che i veltri a caccia / chiamando irriti, una cervetta estrana
che stanca e come pur gli abbia a la traccia / anelando ricovra a la
abbia a la traccia / anelando ricovra a la fontana. cesarotti, ii-38: non
collodi, 542: la cervietta si mise a piangere: ella singhiozzava come potrebbe fare
susini... i frutti suoi simili a quelli della mortella, ma neri
folto cespo di foglie pungenti, fiori a spighe sottili (ed è diffusa in europa
ch'escie de la mandra, / va a morire a grido loco, / similemente
de la mandra, / va a morire a grido loco, / similemente m'impiglio
quando ode il suo romore, / a lui va, in quella parte /
ed i'cotal via servo. cecco d'a scoli, 2987: il cervo in
cani lo seguivano, e guido si misse a seguitarlo, e molto si discostò da'
di frasche avea fatto, / ed appiccato a una sua caviglia / un cervio,
del cantare... li benigni fati a me concederanno, il tuo domestico cervo
all'altre donne bella, / né a cervie cervia, né all'agnelle agnella.
i-335): il cervo si dileguò dinanzi a lui, ed egli non avendo alcuno
dei suoi seco, si pose il corno a bocca, e cominciò fortemente a suonare
corno a bocca, e cominciò fortemente a suonare per dar segno ai suoi.
cerva, ch'assetata il passo / mova a cercar d'acque lucenti e vive.
il po e la dora, dietro a quel mio cameriere, tutti noi come
sfidi, / e l'orrido cinghiai vinci a la pugna, / già t'ergi
mai sì bello / non si vide a l'età nostra. / egli ha i
. / egli ha i piè d'acciaro a smalto, / hale corna tutte d'
, i-500: ed i cervi, a cui ne li occhi il fascino / sta
su 'l limite / scendono in torme a bevere. /... /.
, vieni. gentilezza vi vaglia. vieni a me, o coeterna a la venustà
. vieni a me, o coeterna a la venustà celeste. diodati [bibbia]
delle qualità d'una virtuosa donna, atte a guadagnar l'amore del marito.
i'ho cambiati i grechi fini / a la cervugia, fracida bevagna, / e
le gran sale e'nobili giardini / a mosch'e a neve e a loto di
e'nobili giardini / a mosch'e a neve e a loto di montagna. bencivenni
giardini / a mosch'e a neve e a loto di montagna. bencivenni [crusca
medicina. dossi, 535: a che simil incubi da bevitori di cerevisia?
14-449: ha continuato... a fare sul suo giornale un'elevata e
. isidoro, 20-2-17: « cervisia a cerere, id est fruge vocata ».
2. dial. dolce natalizio a forma di serpente, pieno di marmellata
cervóne2, sm. dial. cappello a corno, alla calabrese. imbriani
. cervune, cerbune, cappiclva cervu, a cerbuni. cervòsa, v.
non c'era passeggiata nei monti, a intronno, né bagno di mare, a
a intronno, né bagno di mare, a varazze, che non ne discendesse o
, per l'esplorazione meteorologica dell'atmosfera a una certa altezza sul suolo; consiste
piccole zanne (e vive isolato o a coppie, nelle foreste della malesia).
, sf. ornit. genere di uccelli a cui appartengono la pica, il rampichino
con cura; farsi edotto. a. f. doni, 3-174: vorrei
: perché sarebbe una vergogna che virgilio a torto lo calonniasse d'impudicizia. magalotti,
magalotti, i-io: non consentì mai a spotestarsi de'suoi diritti, sul preteso
con petali che nella gemma si ricoprono a embrice e dal basso all'alto, così
idem, purg., 6-114: vieni a veder la tua roma che piagne,
iennaro, 55: cesare sono e vegno a dimostrarmi / a te, che italia
cesare sono e vegno a dimostrarmi / a te, che italia il suo bel grembo
carducci, 712: in cospetto a l'aquila gli animi ed i vessilli /
grado inferiore rispetto ai due augusti, a cui dovevano succedere. giamboni,
il ferètro; / le quai già tolte a mille schiere vinte, / e guadagnate
mille schiere vinte, / e guadagnate a cesare e a pietro / avean le forze
vinte, / e guadagnate a cesare e a pietro / avean le forze ch'or
impressione e forza nell'animo per allettarlo a sé, che le ombre volte contro
da cesare e borsa da cappuccino: a significare una grande sproporzione fra le ambizioni
le effettive possibilità di realizzarli. -dare a cesare quel che è di cesare,
cesare quel che è di cesare, a dio quel che è di dio: formula
prescrive di attribuire all'autorità civile e a quella religiosa ciò che loro legittimamente spetta
cosa discende per le nari un flusso a modo d'acqua continuamente. g.
per tutto...; appresso a questo tengasi in lato caldo, dandogli a
a questo tengasi in lato caldo, dandogli a mangiare cose calde, e si lasci
, per cui discendeva dalle nari un flusso a mo'd'acqua continuamente. montale,
. 2. scherz. riferito a persona: forte raffreddore, flusso di
: il cielo, il cielo, a costo / di pigliare un cimurro! cicognani
se non fosse stata l'uggia romantica a dargli il cimurro. 4.
. -avere il cimurro: essere in preda a grande collera, essere arrabbiatissimo.
collera, essere arrabbiatissimo. g. a. papini, 78: noi [fiorentini
diciamo d'uno sdegnato. -venisse a qualcuno il cimurro: come imprecazione.
: venisse magari il cimurro dalla rabbia a lui boaro; ma lo sciopero doveva essere
d'arcibecco, / o cavallacci a vecchia cimurrosa. cina (china
non potea giovarli o cina, / a fargli ritornar barba né ciuffo. redi,
ammattonati (e serve anche per colorire a fresco). cennini, 38
non so che s'usi altrove che a firenze, ed è perfettissimo a incarnare,
che a firenze, ed è perfettissimo a incarnare, o ver fare incarnazioni di
cinabrese chiaro, che è molto buono a fresco per colorire carnagioni. baldinucci,
un colore rosso chiaro, buono per a fresco: servonsene molto i pittori nelle
'. colore rosso, che si usava a firenze, perfettissimo, dice il cennini
, perfettissimo, dice il cennini, a fare incarnazioni di figure in muro e
grandissima mercanzia. garzoni, 1-509: a farla negra [la cera] ci vuole
fassi con zolfo et ariento vivo, a forza di fuoco il cinabro, e
il cinabro, e serve per dipignere a olio. algarotti, 1-170: per li
di cristallini / ingemmamenti e stalagmiti, a cui / dier vaghezza e splendor con aurea
, i-212: nei mattoni farà bene unire a sesto con poca e sottil calcina i
natio cinabro. allegri, 184: dico a voi dunque volto, o gentildonne,
, un cittadin direbbe labro, / poetando a isonne. marino, 202: d'
dipinte a capriccio, o granite, gocciolate, moscate
di cinabro da far venire le tentazioni a sant'orsola. pascoli, 953: esso
nella maggior parte dei licheni, accanto a colori ossessi (cinabro, cocciniglia,
ebbe i ligustri, / e colse a prezzo le mentite rose; / e qual
d'adultero cinabro / penò lung'ora a colorirvi il labro. f.
parini, giorno, i-38: se a nobil eroe le fresche labbra / repentino spirar
è pronto all'uopo, / arcano a gli altri eroi, vago cinabro.
: fra'latini di quell'aureo secolo a cesare solo si de'la prima gloria della
. isidoro, 19-17-8: « cinnabarin a dracone et barro, id est elephanto,
respirazione difficile, e si è obbligato a tenere aperta la bocca, e tirare la
', e che i moderni hanno applicato a un genere della pentandria diginia, famiglia
stabilimento delle due prime famiglie di piante a fior composto, cioè delle cinarocefale e
composta di fiori tutti floscolosi è simile a quella de'carciofi. tommaseo [s.
basso di fico le hanno appesa una fune a mo'd'altalena. =
; / o nuovo vipistrello, a cui si dona / tra cingaleghe uce'
candido segno, una nera / zona a mezzo il petto pugnace? / la cingallegra
frasche, / cioè ninne e donzelle / a sé trar con lusinghe. negri,
più avverse. linati, 30-121: fino a poco tempo fa le ditte adibivano torpedoni
poco tempo fa le ditte adibivano torpedoni a portar in gita qua e là queste
346: così dunque si lascia egli aggirare a un cinciglióne com'è colui? tasso
salute (nei brindisi): anche a esprimere cordiali auguri di buona fortuna.
pubbliche, rifiutando gli onori si ritira a vita privata semplice e modesta.
uffizi pubblici, si raccoglie in campagna a vita modesta. = voce dotta,
cincinnato, console di roma nel 460 a. c. e dittatore nel 458 a
a. c. e dittatore nel 458 a. c. cincinnato1 (part.
: cirro e cincinno, capello è a dire. p. del rosso, 1-156
p. del rosso, 1-156: tolse a tutti i più nobili le insegne de'
insegne de'loro antichi;... a cincinnato il cincinno, cioè il capello
venticinque uguali cincinni che si rattorcono ciascuno a uncino incoronando la tempia e la fronte
crinolino e la reticella e due cincìnnoli a cavatappi che le ballonzolavano intorno al viso pien
2. bot. tipo di infiorescenza a monocasio, disposta a spirale.
tipo di infiorescenza a monocasio, disposta a spirale. = voce dotta, lat
testa mora, è uccello che suol volare a branco. 2. per simil
. 2. per simil. a indicare donna chiacchierona e di poco cervello
tutti gli straziava come cani: / a qual le spalle, a chi il capo
cani: / a qual le spalle, a chi il capo cincischia, / colpi
per paura nessun più s'arrischia / a dieci braccia accostarsi alla mazza. soderini,
più è approvato per cincistiarsi con l'ascia a darsi in vino o acqua per guarire
redi, 16-vi-350: ottavio del bufalo a furia di spadate ammazzava o cincischiava coloro
grugno ch'ella gli fa, rifuggono a la disperaggine impiccatola, come nenci e mattacconi
174: ve'colui che si frega / a l'epo- peia, e, perché
/ e poi le aggiusta il parruccone a ricci. papini, 8-259: non conosco
una macchia alcune foglie e si dette a cincischiarle nell'atteggiamento di chi voglia dir
lo exaudi orationem, aviandosi passo passo a grattare i piedi a gli incurabili. firenzuola
aviandosi passo passo a grattare i piedi a gli incurabili. firenzuola, 413: veg-
cotali sue artificiose scuse ritrovava, cominciai a dubitare. varchi, v-57: favellare rotto
? fa'ch'io intenda. a. cocchi, 6-67: come ognuno può
... quando elle si pongono a cincistiare una commedia, o novella,
certi uccellacci scimuniti, / che stanno a cincischiar delle mezz'ore. tommaseo [s
scrittore, parlatore, artefice che bada a dire o a fare, ma non
parlatore, artefice che bada a dire o a fare, ma non conclude poi nulla
da principio riguardoso si accalorò, cambiò a un tratto -come un di que'focherelli
sùbito 1 che si sta tanto a cincischiare? ». comisso, 7-162:
una volta, ma se ne stavano a casa a cincischiare tra la cucina e le
, ma se ne stavano a casa a cincischiare tra la cucina e le pentole.
in quella grande cucina, ad attizzare, a sbucciare con quelle mani che diventano sempre
sempre più tagliuzzate e nere, e a nettare vetri e mobili, a cincischiare
, e a nettare vetri e mobili, a cincischiare nei panni. 6
. da incischiare dal lat. incìsulàre, a sua volta deriv. da incisus,
il panciuto frastagliando sulla tavola, sino a che fosse ben cincischiato, un tozzo
, mòzzi, cincischiati, / i zendadi a fiordiligi stranamente avvoltolati. faldella, 2-209
sola cicatrice, il collo nudo, somigliante a un budello, e le ali cascatoie
splendore di sale immense, dalle bianche volte a lunule, un po'cincischiate. frocchia
di rocce, scheggiate, cincischiate, simili a legno fatto pietra, circondano la nostra
cincischiata di sculture, e col sedile a trapezio, la seggiola scricchiolò come ima
bollore insolito. 4. granuloso, a piccoli rilievi (l'oro di una
per via di terribili cincischi, la faccia a perpetuo riso, così la nequizia deformò
un parlatore, d'un artefice che bada a dire o a fare, ma non
d'un artefice che bada a dire o a fare, ma non conclude poi nulla
china: comprende eleganti alberi alti fino a 25 m, ma anche arbusti e
, peduncolate, ovali o lanceolate o a stipole caduche, infiorescenza terminale in forma
, con la corolla in parte saldata a tubo, molto profumati. fra le specie
, sm. medie. intossicazione dovuta a un uso eccessivo e continuato di chinino
/ co stola d'oro e sovr'a capo un palio, / che 'n fra
giuderi s'appella cindàrio: / vestisi a bisso allor tutto palese. / e
. pavese, 8-316: sei tornato a passar solo, la sera, nel
fini industriali e commerciali, per lo più a passo ridotto). =
c'è un grande cineasta che continua a creare immagini sullo schermo. =
brave figliole, per l'ammissione, a roma, in quell'ipotetico paradiso di cinecittà
avvenga che il loro mezzo giovava pure a una parte di quegli, che ci
uòmini scellerati, i quali, impotenti a irritare la turpe lor vènere tra le lupe
contatto di una sposa pudica, maestri a lei di libidine. panzini, i-483
amma- zetis'. -giotto! cinèdulo! a questo modo si fuge dal ginnasio,
una specie di zappa ricurva, utile a sfaldare la terra erbosa, onde preparare
', quell'operazione per cui sfaldato a fette sottili un terreno erboso o cespuglioso,
fette di terra in mucchi vuoti dentro a guisa di forni, vi si appicca il
piante, onde spargerne poi le ceneri a bonificazione del terreno stesso. =
del bracchiere o del cacciatore, ed equivale a caccia. = voce dotta,
, nell'ingresso d'un cinema, davanti a una di quelle macchinette che con un
, al capolinea dei tram, accanto a un cinemetto dei preti, tommaso spipettava
per l'applicazione di una protesi articolabile a volontà. = voce dotta,
, provocati da piccole mine fatte scoppiare a tempo. in altre parole, una cannonata
come nelle galere; e unicamente occupata a far fare, in alcuni secondi, un
secondi, un certo numero di giri a una vite, o ad applicare un bullone
il movimento in fasi di moto succedentisi a convenienti intervalli di tempo fissando con la
riproducendola e osservandola con un ritmo uguale a quello impiegato per la presa (e
la leggeva tre giorni innanzi di mettersi a scrivere il copione. 3.
po'spostato e indifeso, era venuto a trovarsi, teatrali cinematografici militari giornalistici,
tipici del cinematografo; che è simile a ciò che si vede al cinematografo.
cinematografico'. maniera di scrivere teatrale, a sbalzi, a scatti, ad effetti.
di scrivere teatrale, a sbalzi, a scatti, ad effetti. sinisgalli,
stucchi, di mosaici, doveva somigliare a certe ricostruzioni cinematografiche. cinematografista
loro cavalletti, avevano fatto miracoli, continuando a « girare » la scena del regicidio
schiera di fotografi e il cinematografista incominciano a piazzare i loro cavalletti in prova davanti
villano secondo i casi, e assomiglia a maciste, quello dei cinematografi. ojetti
promise alla bimbetta che la avrebbe condotta a pranzo nel ristorante, e poi al cinematografo
un odore di cenci fradici si mescolava a quello della segatura bagnata. bartolini, 15-115
, sm. qualsiasi apparecchio destinato a operare la sintesi dei movimenti e
operare la sintesi dei movimenti e a fornire le immagini di soggetti in movimento.
gica che consiste nel rendere articolabili a vo lontà i muscoli e
neol. proiezione ci nematografica a tre dimensioni, dove l'illusione
fiori in capo lini disposti a corimbo, di vari colori (rosso,
mente querciolo. le sue foglie si adoperano a medicare le ferite, le piaghe
nerario cenerina, ha i fiori gialli disposti a mazzetto, e la pagina inferiore
, di tuoni. carducci, 827: a le cineree trecce alzato il velo /
cinerea dei capelli, che può scendere però a sinuosità morbide, proprio come l'ondulazione
la fronte imperlata di sudore e respirava a fatica. 3. figur.
nella nostra amorevol patria siate incorsi a tali suppositi, che vi hanno
. bertola, 87: a coloro che navigano sul reno...
ima ancor più larga ed irregolare tinta a cinerin grigio della roccia nuda ed alpestre
polvere, quella con grupolenti globosità levano a balzo infra l'aria,
cinescòpio » sm. tecn. tubo a raggi catodici usato negli apparecchi televisivi per
. battoli, 40-i-75: ben parrà strano a udire che tutto il meglio della beltà
lagna / in mezzo agli ostri e a lauta mensa, dove / puote a sua
e a lauta mensa, dove / puote a sua posta in ciotola cinese / d'
ramo di salice. oriani, x-21-5: a fianco del camino su due grandi vasi
sbarbaro, 1-222: scritture indecifrabili: a caratteri minuscoli o maiuscoli, immersi o
nell'ozio del pagliaio, egli non riusciva a leggervi più innanzi: gli sembravano scritti
occhi cinesi, alla cinese: allungati, a mandorla (come li hanno i cinesi
al colore, sta ottimamente in dosso a qualunque modesto e gravissimo personaggio. 4
: un negozio di cineserie e giapponeserie a buon prezzo che è lì, credo,
quando tra cinesi e giapponesi, almeno a roma, si faceva confusione. piovene
, d'un estro imprevedibile, somiglianti a pagode, che si rispecchiano nelle acque
cura che consiste'nel sottoporre l'organismo a particolari movimenti, studiati appositamente (massaggio
è depositario di una cineteca, grazie a cui gli studenti assistono a vecchi film
cineteca, grazie a cui gli studenti assistono a vecchi film fondamentali nella storia del cinema
sf. fis. studio delle sollecitazioni a cui un corpo in moto o in quiete
in moto o in quiete è sottoposto a causa dei vincoli a cui è soggetto.
quiete è sottoposto a causa dei vincoli a cui è soggetto. = voce
: ma che bisogna ch'io vi stia a raccontar tante novelle! questa è una
, che non se ne verrebbe mai a capo; la fanciulla ha, fate conto
, e in somma non sia soddisfatta a nessuno, s'usa dire a coloro che
sia soddisfatta a nessuno, s'usa dire a coloro che ne dimandano: ella è
. poi vennero i medici, misero a mio nonno delle cingelle di forza,
rimanieno; e delle pietre fece cominciare a cignere quella di buone e grosse mura.
aitano, / e da l'un lato a l'altro se distende, / tanto
, ed accostare / la mia tremante a la sua viva faccia? tasso, 18-28
prencipi stranieri, d'inespugnabili cittadelle cominciò a cingerlo, quali diede in guardia a
a cingerlo, quali diede in guardia a gente forastiera sua amorevole. campanella,
in tanto si voltava e sorrideva, come a rincuorarci, quasi fossimo suoi complici.
o vecchiezza ostinata ed infelice, / a che mi servi ancor nuda radice, /
tutto a te si schiude: / entri, e
legare intorno alla persona, mettere intorno a una parte del corpo (al capo,
canz., 87: cingete il capo a me di verde foglia, / ché
figure debbono avere le loro pieghe accomodate a cingere le membra da loro vestite,
tommaseo, i-150: una povera croce a un nastro appese, / e gliela
, / come il cerchio tacito gira / a sommo del gorgo. palazzeschi, 1-140
3-74: oh te beato, / a cui fu vita il pianto! a noi
/ a cui fu vita il pianto! a noi le fasce / cinse il fastidio
le fasce / cinse il fastidio; a noi presso la culla / immoto siede
. carducci, 514: il sangallo a la fortezza i fianchi / arrotondò qual di
, / cinse di torri un serto a l'orgogliosa. d'annunzio, ii-576:
di godere. -cingere un'accusa a una persona: accusarla, portarla in
in seno una accusa. e cintala a latinio laziare, fu grato vedere spia
(d'assedio), assediare. a riosto, 33-21: e con gente francesca
riosto, 33-21: e con gente francesca a piè e a cavallo par eh'alessandria
: e con gente francesca a piè e a cavallo par eh'alessandria intorno cinga e
beltà mendico. alfieri, xiii-42: a popolar salvezza, / non men che
salvezza, / non men che freno a popolar licenza, / qui meco siede astréa
più umili degli arboscelli, che garbavano a virgilio, i lauri, di cui
che il poeta non cingeva, pago a un ramo d'edera che ha pur le
, 482: quel monte che s'oppone a cauro fero, / che non molesti
alla religione / tal che fia nato a cignersi la spada. ugurgieri, i-600:
d'altri, e però è bene averla a lato e cignersela quando el nemico è
, e impaziente / di scenderne s'affretta a la campagna. marino, 10-241:
/ cinge, né v'ha ricchezza eguale a quella. marini, xxiv-815: sappi
deposto l'abito europeo, s'awezzò a coprirsi il capo d'un turbante,
d'un turbante,... a cingersi una lunga scimitarra al fianco, e
cingersi una lunga scimitarra al fianco, e a valersi sovente di quelle militari cognizioni da
di mercatanti che cinsero pur ieri / a i lor mal pingui ventri tacciar de'
-cingere della milizia, cingere la spada a qualcuno: farlo cavaliere. dante
clamide reai, più non restasse / altro a bramar. ma da un desire estinto
salve, dice cantando, o inclita / a cui le grazie corona cinsero, /
cui le grazie corona cinsero, / a cui sì soave favella / la pietà ne
: pari alla gloria tua per certo a pena / fu quella onde si cinse
ariosto, 25-11: mena la spada a cerco, et a chi cinge /
: mena la spada a cerco, et a chi cinge / la fronte, a
a chi cinge / la fronte, a chi la gola, a chi la guancia
la fronte, a chi la gola, a chi la guancia. 7 figur.
: te [padre celeste], a comporre tordinato regno / della materia sanz'
col tuo principio -di somma bontade / a tanta degnazione aver ti vinse. 9
vinse. 9. locuz. -cingerla a qualcuno: fargliela, ingannarlo. bandello
e ciò ch'egli cerca di fare a voi, io farei a lui. voi
cerca di fare a voi, io farei a lui. voi avete benissimo 11 modo
lodato e tenuto da più. credetelo a me, che se voi non cominciate
sì gran forza, che ruppe cinghie a pettorali, sicché gostantino cadde in terra
che quel se parte, e lui rimane a piede. ariosto, 23-87: per
sopra le spalle sostengono altrui nell'acqua a imparar a notare. buonarroti il giovane
le spalle sostengono altrui nell'acqua a imparar a notare. buonarroti il giovane, 9-356
tavole contesto e molli cigne; / a reggerlo vi dà vaghe colonne / che del
il cavallo mezzo morto / così prese a favellar: « non mi dare a me
prese a favellar: « non mi dare a me la colpa, / che no
seppi ritornar. / ben tre volte trassi a dietro / per poterlo in salvo trar
/ allar- gommi il pettoral: / a la terza caddi a terra / con questa
il pettoral: / a la terza caddi a terra / con questa piaga mortai »
che gli avevano fatto, era bella a vedersi come un giocattolo, con le
madre di eugenia, quarantenne, dipinta a chiazze nel viso che altra volta fu
di chiudere valige e di stringere cinghie a portamantelli, quando non c'era in
, 1-41: qui si misero tutti a gridare perché il vecchio s'era tolta la
di pelo di cammello: piatto o a sezione trapezoidale) che serve a trasmettere
o a sezione trapezoidale) che serve a trasmettere il movimento circolare fra due pulegge
delle cinghie di cuoio tagliate dalla gente a piede per risolarsi le scarpe. pavese,
in pireo, porto d'atena a sette cinghie di mura murato.
l'aratura deve farsi, come dicono, a cigna, cioè coll'alternativa di sei
tendenza verso gli acquai. -bere a cinghia: molto abbondantemente. piovano
che 'l nostro piovano mettesse bene iarsera a cinghia di bere? vedete come e'
tenere cinghia: senza freno. a. pucci, cent., 15-11:
pucci, cent., 15-11: diersi a fuggir, che non tenner più cinghia
sulle cigna si va quello [cavallo] a ridurre, / e sopra un balzo
180: somacal imparerà, intanto, a far bene quello che nessuno fa,
svogliate perfin dalla stalla e duravano un'ora a sgonfiare le cinghiaia, soffiando come mantici
mantici e tossendo, il muso a terra. = deriv. da
all'indietro e allevanti, lungo fino a 2 m, alto 90 cm, grugno
di cervi, cavrioli e di cinghiare a. pucci, ix-404: ancor da parte
stanno i poliamoli, / fomiti sempre a tutte le stagioni / di lepre e di
batte e rugghia e gli spediti / sentieri a sua salute cerca. pulci, 1-63
pulci, 1-63: morgante alla ventura a un saetta: / appunto nell'orecchio
sue forze / frega il calloso cuoio a dure scorze. ariosto, 9-73: coi
del lupo e del cinghiale, / a quella delle volpi e delle lepri, /
chino il chiomato sir; / e dietro a lui la furia de'corridor fumanti;
e di cignali. carducci, 679: a dito segnar le profondate / oblique piaghe
fasce abbandonate tornar gerbide, i muri a secco franare, e dai boschi emigrare,
leoni e per la bocca gettavano la schiuma a guisa di setosi cinghiali da rabiosi cani
fra due alberi colla corona di conte a ridosso. 3. anche agg
le belle cornacchie con la coda aperta a ventaglio, sonnecchiavano qua e là negli
volte, sdraiato al sole, godeva a far morire lentamente una lucertola presa ne'
dannata, sono data in preda a questi due cignalacci, che sono di verità
sengler, mod. sanglier. cfr. a. prati, 284: « in
e tanto più dolor, che punge a guaio. buti, 1-149: che men
io sono stato sempre tra i pochissimi a sostenere, anche prima, che simone era
il cavallo tenuto era dagli uomini / a piè dell'argine, affinché presente /
(50): e1 color vostro è a grana e a perla tratto: /
: e1 color vostro è a grana e a perla tratto: / cinghiata gola,
occhio un sol che volge ratto. a. pucci, ix-394: seguita appresso
vedere entrare il baronello. cinghi a tóio (tose, cignitóio), sm
da cintola, con traforo e niello, a 8 cignitoi. = deriv. da
del sauro figlio dell'arpia podarghe, / a cui fremeano sopra il bianco cinghio /
torcitura [delle funi], intorno a grosso cavo che si commette, stringendolo
bastone che chiamano manovella, introdotto sino a metà in un cappio o gassa, che
pavese, 1-140: mentre ernesto m'insegnava a buttare i cinghioni [della trebbiatrice]
roccia sul fianco di un monte, a picco su un dirupo. =
. panzini, iv-137: i carri a cingoli o cingolati si usano in montagna
lino o di canapa) che serve a stringere ai fianchi il camice del sacerdote
cavalca, 16-1-223: quando si vanno a comunicare lo sabato e la domenica,
susta e la chiavetta; / raccomandata a un cingolo / traverso il sen mi
invecchiò. pascoli, 203: il cingolo a tre nodi dalla vita / [la
dai soldati romani; fascia di cuoio a cui si sospendeva la spada al fianco.
sacrate dodici generazioni rispondono da qua basso a gli alti dodici segni del zodiaco,
alle ruote di un autoveicolo oppure intorno a speciali guide, allo scopo di facilitare
40 reggimento fortezza non era ancora riuscita a portarsi in linea. con i suoi quattro
appartenuta alla vergine (ed è venerata a prato). d'annunzio, ii-507
cfr. isidoro, 19-33-1: 'a cinctu per diminutionem cingulum nomina tum '
. -per estens.: che chiacchiera a bassa voce, con insistenza; bisbigliante
amore. paolieri, 2-34: cominciammo a scendere lentamente lungo il viale dalle statue
presso al nido... passavano a freccia, rasenti, sostavano: ella guardava
così i pappagalli / sono usati, a chi fa loro la zuppa, /
pieno di uccelletti: ce ne stavano a migliaia e migliaia sui rami ancora pieni
2. per estens. chiacchierare a voce bassa, con petulanza, di
, 1-10 (116): farinosi a credere che da purità d'animo proceda il
avesse voluto, come elle si fanno a credere, per altro modo loro avrebbe
52: e veggo non t'è a odio, che chi non à che dirmi
di parole, mancandogli ogni altra trama a ragionare, entri a cinguettare in darmi moglie
ogni altra trama a ragionare, entri a cinguettare in darmi moglie, e qui
cinguetta, / né chi tien gli occhi a dieta, / né chi qua e
per casa, mi posi con l'orecchio a l'uscio de la camera del padrone
cinguettare in sogno, e parendogli essere a i ferri con la amica dicea:
, 12-i-86: riebbesi tutto, e cominciò a cinguettare delle nuove di napoli. guarini
soave della lor faconda dottrina, entrando a cinguettare di questa sacra musica in luogo
e ciaramellano, riarmando ed imbrogliando parole a guisa di cerretani. menzini, 5-120:
di cerretani. menzini, 5-120: ora a questi, cara a quelli il bario
, 5-120: ora a questi, cara a quelli il bario appicca, / e
vedeva il perché la si fosse fermata a cinguettare sull'uscio di casa con tutto l'
casa con tutto l'interesse che avevamo a non farci osservare. verga, 4-186:
cinguettando. pascoli, 1232: vanno a sciami contadine / al mercato cinguettando per
: noi ragazzine ci si metteva sùbito a chiacchierare, a cinguettar della scuola e delle
ci si metteva sùbito a chiacchierare, a cinguettar della scuola e delle compagne.
la faccia rossa, / ed incomincia a cinguettare, e dire, / e sbadigliare
in quell'inverno mi rimisi alcun poco a cinguettare italiano con il ministro di napoli
e più fervorose congratulazioni: abbracciò tirannicidi a destra e a sinistra, cupi nell'
congratulazioni: abbracciò tirannicidi a destra e a sinistra, cupi nell'ombra dello sgomento
. = voce onomatopeica; cfr. a. prati, 284: « da un
: tali cinguetterie arri vano a esser peccato. = deriv.
: le praterie vallive... declinavano a ponente verso una bella corrente di acqua
disturbavano gli amici che si trattenevano lì a parlare, al solito, delle zolfare
urtar che dietro al piacer corre / e a l'onor vano e al lucro
chiacchiere. palazzeschi, 4-51: a quell'umile omaggio rispondevano ridendo le
ad atene da antistene nel iv secolo a. c. e durato fino al iv
magni, vedreste più di cinquecento venir a corteggiar questo diogene, il quale per
altro, che voi che gli venga a levar il sole, se pur (per
immuni coloro che ne'tempi più prossimi a noi rinnovarono i ludibri di tale cinica
bello; chi non ha alcun ritegno a compiere azioni riprovevoli o a farne pubblicamente
alcun ritegno a compiere azioni riprovevoli o a farne pubblicamente l'apologià (e dimostra
parini, 726: per non andare a ritroso della moltitudine e comparir cinici o
: monsignor della casa scrive l'orazione a carlo quinto con lo stesso animo che scrive
illuminarsi d'una luce sovrumana: dinanzi a questa il cinico va balbettando confuse parole
opera. / io sono un cinico a cui rimane / per la sua fede questo
cinici. silone, 5-256; abituato a vivere in famiglia, mi trovavo a disagio
abituato a vivere in famiglia, mi trovavo a disagio in un mondo studentesco volgare,
di esso, vi conferisce, togliendo a chi vi dà opera l'agio e il
inframettente e procacciante, e avezzan- dolo a vivere ritirato dagli uomini, senza broncio misantropico
forma cinica e licenziosa, che aveva a base la glorificazione della carne o del peccato
alla memoria; ed egli si piacque a riconstruir la scena, con ima specie
di cinico, che non tanto si perdevano a correggere ridendo quanto si divertivano a pungere
perdevano a correggere ridendo quanto si divertivano a pungere i sentimenti più svenevoli e gl'
sociali. il filosofo antistene fu il primo a portare questo soprannome: forse perché insegnava
. -gie). cenere calda ancora mista a qualche favilla di fuoco.
accesa. allegri, 4-55: or questa a forno soffreddo s'inforni, / il
cinigia. pasolini, 3-132: cominciò a tirare addosso ai poliziotti dei tizzoni accesi
ciniglia, sf. particolare filato, a forma di bruco, impiegato come trama
sf. mus. ant. strumento musicale a corde, suonato a plettro, analogo
. strumento musicale a corde, suonato a plettro, analogo all'arpa egi
: il concilio di trento si diede a curare il male, riformando i costumi e
successe l'ipocrisia. carducci, i-785: a canto la novella che burla e sorride
di questa noncuranza tranquilla; attribuendola, a torto, a poca scrupolosità; quasi
noncuranza tranquilla; attribuendola, a torto, a poca scrupolosità; quasi a un cinismo
torto, a poca scrupolosità; quasi a un cinismo che gli pareva spaventevole,
cristalli bianchi aghiformi, con odore simile a quello del giacinto (e viene impiegato
quirini, i-329: qualor le labra a le tue labra accosto / e de l'
: e 'l più perfetto s'approssima a l'odore del cardamomo. marino, 6-127
cinnamomo altrove, / e la pontica noce a piè gli piove. monti, x-2-24
di pepe e di cinnamomo cariche essere a lisbona ritornate. cornato, 50:
2-368: un altro giorno siete menato a quel dizionario in cui aristarco è condito col
le malie. = etimo analogo a quelli di cinocefalo. cinocèfalo,
ed altri di simil razza molto simiglianti a noi. = voce dotta,
su pista, di cani appositamente addestrati a inseguire un simulacro di jepre.
e bianchiccio; le frondi sono simili a quelle della mercorella, overo edera, e
selettivi, razze canine, in base a determinati e riconosciuti canoni di purezza,
o bienni con fusti eretti, alti fino a 1 m, fiori a corolla rotata
alti fino a 1 m, fiori a corolla rotata rossa o azzurra, foglie
malta), parassita dalle foglie ridotte a squame, fiori in ricca infiorescenza;
chiamiamo orobanche erba la quale è inimica a le rubiglie e a'legumi; altri la
si abbassa in una cavità ristretta superiormente a foggia di urna, e porta sulla
interna i pericarpi propriamente detti, vale a dire i frutti, avviluppati da una polpa
rosa canina, i cui frutti polposi servono a preparare nelle farmacie una conserva leggermente astringente
: da cui vibri scintille, / che a questa navicella sian cinosura e stella.
, cinquangole,... si cominciò a mostrare fin dal cataneo. =
venire in cristianità, sì ne vanno a questa città cinquanta, ché questo è
suo vescovo, et abitanti di circa a cinquanta case di portoghesi amogliati, chi
foscolo, sep., 239: ed a giove dié dàrdano figlio, / onde
, che era stato fino allora fissato a centesimi cinquanta, fu portato a una lira
fissato a centesimi cinquanta, fu portato a una lira. -agg. numerale
numerale distributivo: cinquanta per ciascuno, a cinquanta a cinquanta, ecc. milizia
: cinquanta per ciascuno, a cinquanta a cinquanta, ecc. milizia, vii-356
, cinquantasette, cinquantotto, cinquantanove. a. alamanni, in: centun, centun
, centun; cinquantuno, e un'a / compare e la cagion ch'io mi
cosa con molte parole, o parlare a lungo di una cosa: ed usasi
, o nella frase 'stare a cinquantarla '. voce della stessa formazione
aci trezza, patria dei malavoglia, è a pochi chilometri da catania,..
da catania,... vado là a celebrarmi il cinquantenario. tornasi di lampedusa
figurati che mi comunicano di avermi chiamato a far parte del comitato d'onore.
antichissimo codice è la cinquantesima, mandando a pucciandone da pisa una certa sua poesia
, in quella famosa congiuntura, far stare a dovere il marchese stanislao, ch'era
anno sì santificherete, e sarà perdonanza a ciascuno di voi in tutte le abitazioni
queste cose non intervenneno quando s'andò a roma per lo cinquantesimo. cinquantina
cinquanta unità (o che si approssima a cinquanta). varchi, 24-12:
era stata istituita dal comune di modena a fini fiscali. carducci, i-499
serio al teatro, non per passatempo o a sbadigliare, non per farsi vedere,
trenta cenque nato / fo questo tenplo a san gogio donato / da glelmo ciptadin
per livre diciotto d'imperiali mezani, a rascione di trenta e cinque meno terza
de'quali fu saziato b populo. a. alamanni, ix: benedetto sia cinque
, e colui che lo fé. a. f. doni, 3-138: i
/ ch'orlx) di tanti figli a un punto b face!) / rimira
. redi, 16-ix-6: ne'quah tutti a cinque [tubercoletti] presentemente non si
valore distributivo: cinque per ognuno, a cinque a cinque, ecc. milizia
: cinque per ognuno, a cinque a cinque, ecc. milizia, vii-144
la larghezza sia aba lunghezza come tre a cinque. carducci, 878: cheti
carducci, 878: cheti venivano / a cinque a dieci, poi dbeguavano, /
878: cheti venivano / a cinque a dieci, poi dbeguavano, / drappebi
. 3. scherz. por cinque a quel degli altri e levar sei:
ribaldo, santinfizza e gabbadei, / ch'a quel d'altri pon cinque e levi
di coloro che neb'impostare le partite a * ubri del dare e deb'avere.
scudi sei, onde levano, cioè vengono a rubare, ogni volta che fanno questo
nel secolo xvi (con particolare riferimento a letterati e artisti di quell'età)
pagina d'un cinquecentista siamo naturalmente portati a leggerla, sia pure idealmente, ad
si propongono di comporre un libro presentabile a un secolo abituato alla precisione e alla
di scip. maffei, si trasforma a poco a poco. pascoli, i-161:
. maffei, si trasforma a poco a poco. pascoli, i-161: tu metti
lunga è la sala cinquecento passi. a. f. doni, 3-232: io
. la prima ha appena quanto basti a provvedere al proprio mantenimento... la
potrà consumare in altro modo non soggetto a tassa, o impiegare riproduttivamente,
certamente, e però narro, / a darne tempo già stelle propinque, / secure
dio, che tutto il mondo riducerà a dio. e vogliono credere che fia circa
cinquecento, ma per ora hanno da pensare a sé. de sanctis, ii-1-240:
se non fosse stata l'uggia romantica a dargli il cimurro. negri, 2-943:
il seme; le fiondi sono simili a quelle della menta, e in ciascun picciuolo
, all'artetica, a'calcoli, e a più altre malattie. 2.
.. è buono a'crepati ed a fermare il sangue. = rifacimento del
: al quale capitolo si raunò oltre a cinquemilia frati. forteguerri, 8-71: ordina
la tua cinquenne abitudine di piangere appena a tavola, così senza motivo. =
. ant. antica nave da guerra a cinque ordini di remi; quinquereme.
e questo terzo cerchio, si hanno a mettere i numeri delle cinquine de'gradi
preoccupazione assieme ai miei compagni di andare a spendere allegramente l'ultima cinquina.
, che il detentore di questa ricopre a mano a mano che i numeri corrispondenti
il detentore di questa ricopre a mano a mano che i numeri corrispondenti vengono estratti
fossi o di steccati, innalzato intorno a una città, a una fortezza. -anche
, innalzato intorno a una città, a una fortezza. -anche: semplice muro
sistema generale di opere fortificate, elevate a difesa di una città, di una
castra fiorentino, v-546-6: disse: « a te dare'rossi trecioli / e operata
e la cinta de la spada che a lato portava, e di quelle fece
8-56: si dicea, che portava fino a una cinta di ferro in su le
alla vita, contenente dispositivi che permettono a chi la indossa di mantenersi a galla
permettono a chi la indossa di mantenersi a galla. - anche complesso di cinghie destinate
. - anche complesso di cinghie destinate a vincolare la persona all'aereo o a permettergli
a vincolare la persona all'aereo o a permettergli di lanciarsi col paracadute.
cintare, tr. innalzare una cinta intorno a un luogo, recingerlo di un muro
prima che l'acqua rifiltrasse dentro, mettersi a piedi scalzi nel fosso e frugare
circondato, attorniato. cecco d'a scoli, 413: ella è cintata da
. un orticello cintato di canne ben disposte a mandorla e legate con vinchi. bocchelli
c. dati, 3-90: si pose a canto a un signore, che aveva
dati, 3-90: si pose a canto a un signore, che aveva al cappello
: poscia i bei fianchi d'un cintiglio a molte / frange ricinse. prati,
sarà ver ch'io deggia / mescolarmi a costui? = dallo spagn. cintillo
10-361: 'l tuo fanciullo iulo in mezzo a l'armi / si sta cinto di
sera di un giorno festivo ed estivo a diporto. filicaia, 2-1-10: mira
: orrida vista! foscolo, 1-69: a che sì cinto di guerrier t'appressi
sp., 11 (205): a destra e a sinistra, erano orti
11 (205): a destra e a sinistra, erano orti cinti di siepe
polverosi canneti, sembra egli colà disposto a raccogliere non già le pioggie fecondatrici, ma
onesto, sanguigno, cinta e ornata a la guisa che a la sua giovanissima etade
cinta e ornata a la guisa che a la sua giovanissima etade si convenia.
cinti. aretino, 8-4: mi menarono a la chiesa del monastero vestita tutta di
, 804: deh! ché non tomi a nascere,... /..
vago serto il crin vener ciprigna / prese a cantar gli amori. foscolo, 1-166
; il pettorino del grembiule gli arrivava a mezzo il petto. di brente, corte
di tenebre e di silenzio, ora a immagine di un luogo di riposo,
non fusse quanto desidereresti cinto e destro a queste prime virtù e lodati esercizii..
vide un bellissimo scheggiale d'oro cinto a pallante. m. villani, 1-48:
cinta veste. boiardo, 2-1-28: a duo grifon nel cel si fa portare
aria, e stride, i ed a percoter va dove del cinto / si congiungon
al sen l'affibbia, / fatta a branchiglio, una turchese intera. f
, e messo giuso ogni velo, a lui mi lascio intera. carducci, 822
mi lascio intera. carducci, 822: a l'omero bianco / con un cinto
nel suo crine giacente, / invocò a gran voce la dea. / quindi,
contenere le ernie inguinali e ombelicali, a forma di cintura fornita di cuscinetti in
'cinto erniario ', fasciatura che serve a contenere pernia. la voce *
virginal s'annoda al seno. l. a dimari,
piedi, usattini di chermisi, ed a traverso quel cinto che domandavano il cesto,
togliendo il cinto di venere, va a ritrovare il marito su 'l monte ida
nell'erba. marino, n-186: a me stessa, che più? rapi
sareste la venere che presterebbe il cinto a quella austera minerva; ed ella si mostrerebbe
granata] per la città, giunse a uno grande cinto di mura. boiardo
cioè... lo circulo intorno a sé, quando è coperta [la luna
tasso, n-iii-1048: tutte sono dissimili a se medesime, come le comete e l'
cinto di venere: animale marino simile a un nastro lungo fino a 1 m;
marino simile a un nastro lungo fino a 1 m; è trasparente, con
, 5-ii-280: stanno là in contado a ballare, el dì delle feste, portano
, 16-263: gravi di perle, a cui l'occaso o l'orto / non
conti, magari mi sarei appeso economicamente a qualcuno di essi con la cintola dei calzoni
più un grembiule cilestro, dalla cintola a mezza gamba. algarotti, 1-270:
spalle o alla cintola, dove venissero a toglier via l'illusione della scena. monti
-specie di borsa da denari, fatta a modo di cintura. boccaccio,
sempre vicino. - portare, tenere a cintola: appeso alla cintura, o
cintola: appeso alla cintura, o a lato. bibbia volgar., v-792
, che la femina ha la rocca a cintola, il fuso dal diritto lato.
10 vo'con un fuscello / di tutti a tre costor fare un fardello, /
1-54 (i-621): avendo pur a la scola apparato legger e scrivere ed
legger e scrivere ed attaccatosi il calamaio a la cintola, si pose per scrivano
la cintola, si pose per scrivano a la banca d'un notaio. berni,
berni, 166: e dieci mazzi a cintola di chiavi. s. caterina de'
sbigottiate, con il sacchettino per portarvelo a cintola. marino, 13-222: son
, / in mano un raffio, a cintola un capestro. carletti, 124:
delle quali, [loro arme] portano a cintola due o tre, una più
più grande, l'altra più piccola, a modo di pugnali. manzoni, pr
le ave marie della corona che teneva a cintola. tommaseo, i-463: la donna
, preso 11 ferro ch'e'portava a cintola, lo ferì. de roberto,
di cuoio, rivoltella alla cintola, parlava a una ragazza che teneva in braccio un
bimbetto. -figur. tenere accanto a sé, sempre pronto al bisogno.
venire: bisogna portare l'olio santo a cintola. v. borghini, 1-2-228:
né se ne ha anche la commodità a cintola ogn'ora che il bisogno viene
trascurato e non portare l'arte sua a cintola, come è d'usanza, perdeva
, e la vita mia, che a cintola / tuttavia le tenessi, o nella
): s'imaginano che le donne a casa rimase si tengano le mani a cintola
a casa rimase si tengano le mani a cintola. bembo, 1-14: a
a cintola. bembo, 1-14: a te fie di vergogna, se tu,
i tuoi compagni, con le mani a cintola ti starai: egli conviene che
arme, non sarebbono stati colle mani a cintola. dolce, xxv11- 256:
: qualche pazza si starebbe con le mani a cintola, spettando d'oggi in domani
ed io non mi sto con le mani a cintola. algarotti, 1-240: troppo
se ne stia ad aspettare con le mani a cintola che sia finito il ritornello dell'
per ozio si stanno con le mani a cintola. pananti, i-72: a quelle
mani a cintola. pananti, i-72: a quelle voci accorrono gli attori, /
gli attori, / e con le mani a cintola non stanno. guerrazzi, iv-315
: il padrone non si tiene le mani a cintola, si dà moto dintorno per
la storia che il fattore si fa ricco a spalle del padrone tenendo le mani alla
lui n'avevi più mestiere, / e a cintola dovea starti cucito.
centoli sotto 'l ginocchio, e vennero a sciòrsi, non so in che modo;
, in quanto rappresentante del popolo, a giurare sull'anima di tutti.
leggi e consuetudini della mercatura marittima. a questo proposito ho io addotto un documento
contigiate, non cintura / che fosse a veder più che la persona.
. marino, 262: per gli omeri a traverso / gli serpe un arco,
: una cintura lucida di cuoio, e a quella attaccate due pistole. giusti,
/ come il cerchio tacito gira / a sommo del gorgo. baldini, i-26:
la spada, il pugnale). -mettere a cintura: appendere al fianco.
iacopone, 8-57: non hai lengua a centura de saperle iettare / parole d'
apparecchio di ferro, di forma simile a quella di una cintura da stringere intorno
) o camere d'aria, per mantenere a galla chi lo indossa. ojetti
composto da una cinghia, che serve a fissare al seggiolino l'aviatore o il
cuoio, da affibbiarsi alla vita, a cui è fissata una corda che, dopo
alla magrezza. e le femmine, a una gigantesca pinguedine; con circonferenze mal
219: chi 'l vedesse in la cintura a stento / con la grazia che porta
verrebbe bacco con un buon bastone / a toccar ben le corde al suo strumento.
l'avenire vestito almeno da la cintura a basso. marino, vii-245: allora
e la cinta de la spada che a lato portava, e di quelle fece
6-298: fiancheggia l'oceano, più a mezzogiorno, un'altra cintura di foreste,
la serie dei pezzi scheletrici che servono a unire la porzione libera degli arti allo
furono convertiti da s. tommaso, a cui, secondo una tradizione, la vergine
del largo in cintura: essere generoso a parole, ma rivelarsi avaro nei fatti.
cintura, come se io non cognoscessi che a questi dì quando io vi chiesi quei
carducci, i-869: e li in mezzo a tutti quei progressisti, di colore anzi
anche, se volete, repubblicano largo a cintura, il zanardelli,..
il zanardelli,... cominciò a muovere il discorso. -non tenere
ciampolino / non s'ha tenute le man a centura: / ch'e'mi soleva
don, che guari vaglia, / a null'amante, tanto la pregiasse: /
(ed è azione fallosa). a denomin. da cintura. cinturato (
-al plur.: alette che servono a stringere e a fermare, per mezzo di
: alette che servono a stringere e a fermare, per mezzo di una fibbia
con l'altra scosse potentemente l'uomo a terra. baldini, i-109: il fante
berni, 149: provai un tratto a scrivere elegante, / in prosa e
: che ciò ch'altri han più caro a me fan vile. (per
di cintia, / e in seno a cintia scendi dal sole. foscolo, 1-166
quello (e anticamente veniva riferito anche a più cose e a più persone)
veniva riferito anche a più cose e a più persone). pier
se catono, / com'eo, potesse a bono / partir, picciolo fosse el
non poe / e l'altro perché a cioè / istar tornali frutto, /
piace, né lo consiglio mio non è a ciò. dante, vita nuova,
,... con pieno mandato a ciò ordinare e fermare. petrarca, 179-9
non fusse, andrei non altramente / a veder lei, che 'l vólto di
l'animo quieto, né si prenda intorno a ciò pensiero alcuno. magalotti, 21-144
le voci con le quali s'abbia a ragionare. beccaria, 1-237: da
/ sospir profondi. foscolo, vii-118: a ciò i letterati non giungono mercando oro
, se la mia vita non correva a cavalcione di questi due secoli. carducci
essere prudente,... e a ciò essere si richiede buona memoria..
buona provvedenza. 2. unito a che: quello che, tutto quello che
, qualunque cosa che (e anticamente a volte il che veniva sottinteso).
, e di quello pane ch'è mestiere a così fatta vivanda. idem, purg
, / che prende ciò che si rivolge a lei. idem, par.,
ciò che dicevano, di loro mano, a capitolo a capitolo infra tre dì.
dicevano, di loro mano, a capitolo a capitolo infra tre dì. lorenzo de'
: ciò ch'io non posso più a lungo comportare, ciò che mi accascia è
non volle. svevo, 3-614: a lei m'ero avvicinato non per conquistarla
una finestra di campagna, oggi, a rivedere il firmamento e ciò che si chiama
mescolata al grano. 3. a ciò, a ciò che: a questo
. 3. a ciò, a ciò che: a questo fine, a
. a ciò, a ciò che: a questo fine, a questo effetto,
a ciò che: a questo fine, a questo effetto, affinché. guittone
cose son che vole aver segnore / a ciò che 'l servo suo sia meritato:
si ricidono i granelli con ferro tagliente a ciò fatto. anonimo, ix-952: a
a ciò fatto. anonimo, ix-952: a ciò che voi non abbiati / in
elle di vocali e di consonanti, a ciò fare acconcie, sono ripiene.
(i-222): egli udendo questo, a ciò meglio in arnese si trovasse.
è parso dirle ora per sempre, a ciò che si risolva a dispor di me
per sempre, a ciò che si risolva a dispor di me. b. davanzali,
viva tiberio imperadore; e sopra un monticello a ciò fatto rizzò come un trofeo di
. 4. da ciò, a ciò: adatto, idoneo, opportuno,
., 8-3 (245): a me pare che calandrino dica bene, ma
esso nella volta; e con strumenti a ciò, in un canto di quella cavò
che non si lavavano le mani entrando a tavola. boccaccio, dee., proem
si disciolse, / e lo suspese a un ramuscel di faggio; / e quasi
ramuscel di faggio; / e quasi a un tempo durindana tolse. / ferraù non
ciò dall'annunziato libretto... rechiamo a saggio le ottave appresso.
analizzarlo [i promessi sposi] e a discuterlo come un romanzo d'ispirazione e
penitenzia, nondimeno quando andasse di fuori a predicare, o per altra cagione,
, 9-36: con tutto ciò nulla sarebbe a lui, / senza perder sé stesso
-oltre di ciò, oltre a ciò: inoltre. caro, 12-i-83
13-127: se ciò non fosse, ch'a memoria m'ebbe / pier pettinato in
pier pettinato in sue sante orazioni, / a cui di me per cantate increbbe.
cantate increbbe. 9. premesso a nondimeno, nonostante, stante, con
. bartoli, 32-31: il fiume seguitava a discendere e ciò nulla ostante, i
e ciò nulla ostante, i circoli a salire in esso; e que'due moti
, un sudor freddo m'inondava da capo a piedi, e ciò non ostante intendeva
: l'arte non si levò subito a nuove altezze... le forme ciò
, 6-7: non ci s'intendeva che a urlare con la bocca all'orecchio.
forme plurali e nei tempi passati, a volte con uso pleonastico, con semplice
; / ond'eo ne sono a tal condizione: / ciò furo li belli
: / ciò fu cristo potente a la sua morte / che prese adamo
una ciocca di ramerino, e mangiala a digiuno. lorenzo de'medici, ii-183:
due ciocche di ciriege, ne tira a sé dieci e dodici. soderini, ii-140
, e... mi divertivo a ciucciare la ciocca di glicine che mi
gambe e braccia lunghe, e cominciò a buttar giù ciocche. 2.
. marino, 6-181: mancandogli corda, a gli aurei crini / svelle una ciocca
capelli, per poi andarcene tutti a letto; e nello stringere col compasso una
folti baffi,... potevano assomigliarsi a cespugli coperti di neve. tommaseo
.. i capelli quasi bianchi, spioventi a ciocche rade giù pel cranio.
di lumini stanchi, / il pavimento a quadri rossi e bianchi / lucido come un
, 3-48: si fatica per anni / a sciogliere i nodi, / a dare
/ a sciogliere i nodi, / a dare un'immagine / favolosa a una ciocca
, / a dare un'immagine / favolosa a una ciocca / illeggibile di segni perduti
. 6. bot. viola a ciocche: violacciocca. aretino, 8-398
, e il grembo de le viole a ciocche, che io veggo qui. caro
, e d'ogni sorta di viole a ciocche. b. davanzali, ii-530:
. davanzali, ii-530: semina viuole a ciocche, e tutti gli erbaggi.
grande quantità, con speranza che avesse a nascere così bel frutto e frutte in
frutte in questo paese, le quali producendo a ciocche sopra li rami del suo albero
1-20: le rosse ciliege carnose, a ciocche, con cui t'orecchinavi deliziato del
loro fresco. -figur. a gruppi, in grande abbondanza. pulci
27-54: lucifero... / trangugiava a ciocche / l'anime, che piovean
allegrezza noi veggiamo venir giù le lagrime a ciocche. -a ciocca a ciocca
a ciocche. -a ciocca a ciocca, a ciocche a ciocche: l'
. -a ciocca a ciocca, a ciocche a ciocche: l'uno dopo
-a ciocca a ciocca, a ciocche a ciocche: l'uno dopo l'altro
d'amor recisi e sparsi / pendere a ciocca a ciocca. sempronio, i-96
recisi e sparsi / pendere a ciocca a ciocca. sempronio, i-96: cari
l'alme aurati e belli, / ch'a ciocca a ciocca in su la fronte
aurati e belli, / ch'a ciocca a ciocca in su la fronte errate,
, / e se li va strappando a ciocche a ciocche. -in ciocca
e se li va strappando a ciocche a ciocche. -in ciocca: del
ciocca: del tutto, completamente. a. pucci, cent., 9-42:
, ostentare sfarzo, solennità. a. pucci, cent., 5-29:
imperadore ambasceria / d'ogni cittade fece a roma ciocca. 9. dimin.
seccaggine vedere una ciocchétta di foglie intorno a ciaschedun pomo, e tutto il resto
3-31: era già quasi ora d'andare a scuola,... i ragazzini
266: mi sempre ciocca quando che tomo a casa. = etimo incerto.
. cuoco, 1-53: non si pensava a restituire alla nazione ciocché da lei si
latte che i neonati succhiano. a. alamanni, xvii: l'un dice
, prima di poter mettere un figliolo a scuola! che anni sprecati quelli della
e infantile, mammella; simile di suono a * cizza ', dal suono
. dossi, 164: e cominciàvano a dire di que'bailotelli color mela poppina
strascica male le gambe, o affine a 'cionco 'e a * ciotto '
, o affine a 'cionco 'e a * ciotto ', o suono imitativo
augurarsi. p. alighieri, ix-83: a noi mo cristian vivi / dai rege
sua bilancia: / è tenuto più a ciancia / che non fu mai il ciocco
le cioce, proprio le cioce, aguzze a barchetta, e i piedi ravvolti
risce; se si continuano a vedere molte greggi di pecore,
: « quando la ciociara si marita / a chi tocca lo spago e a
a chi tocca lo spago e a chi la ciocia *. ma io diedi
la ciocia *. ma io diedi tutto a mio marito, spago e ciocia
faldella, 2-220: galline, io gioisco a rimirarvi. siete le mie modelle.
gonne tirate su, e le pezzuole a fiori piegate sul capo a usanza delle
e le pezzuole a fiori piegate sul capo a usanza delle ciociare. govoni, 1-97
bustino di velluto viola, orecchini lunghi a forma di navicella -tutte quante atteggiate in
per non aver materia di pagare, dice a borghese: « ciòe, non biastemare
e vale: intendo dire, vale a dire, per meglio dire, o
meglio, piuttosto. - anche: cioè a dire, cioè dire. pier
eo dico, / se non c'a lo nemico / che m'à tolta madonna
la più fina / che sia, a mio parimento, / d'agri infino in
dante, conv., iv-iv-9: a ciò si può lievemente rispondere, che
partita di folco e della ninetta, costrinse a confessar. capellano volgar., i-37
fatto congiugne alla corte d'amore e a ben fare lo mena, che se li
fatti accresce in un altro, cioè a dire che... è maggiore guadagno
lombardia, che noi fus- simo tenuti a dar loro cavalli quattro mila, e competente
o quale ferro, o quale fune, a quale legno o ferro o fune compongano
biasimar agramente la copia delle sentenze, cioè a dire, sì come egli si dichiara
portò le mani al petto e cadde a terra. 2. per estens
un socialismo che par ci venga incontro a braccia aperte per una strada d'alberi
cioccolata alle una, e sono andato a letto dove ho delirato soavemente fra la
: fu fatta sedere sur una sedia a braccioli, e le fu portata una
2. cioccolato confezionato in tavolette, a tocchi. carena, 2-296: '
libbra, una libbra, ridotta come a lastre. jahier, 82: quella
. per simil. colore scurissimo, simile a quello della cioccolata (e a volte
simile a quello della cioccolata (e a volte viene usato con valore di agg
fucini, 407: il rigagnolo, gonfiato a un tratto, scaricò addosso a que'
gonfiato a un tratto, scaricò addosso a que'disgraziati una cateratta di broda color
. e. cecchi, 6-286: a mezza salita, tinto di cioccolata come una
cannella), essenze, e, a volte, per confezionare i prodotti più fini
rami dell'albero, ma bensì raggruppati a guisa d'un grappolo. gozzano, 776
(nel 1671). cfr. a. prati, 285: « ora cioccolata
.. la cioccolata venne in uso a firenze verso il 1660, e un tempo
, agg. raro. che ha fiori a ciocche (una pianta).
scritture non ne obbligano dall'altro lato a credere che que'tanti compatti di materia
celesti, fin dove si può arrivare a capirle senza il soccorso della per me inapprendibile
della per me inapprendibile geometria. cioè a dire ch'io studiai malamente la parte
sensisti: è l'ideale, cioè a dire la stessa poesia, restituito in vita
e anche sciatto, trasandato. a. pucci, cent., 2-34:
grazzini, 4-363: -come ho io ora a fare, fuligno? - fate il
. nome con il quale s'indicava a firenze il salariato più umile, non iscritto
il salariato più umile, non iscritto a nessuna arte, che veniva impiegato soprattutto
impiegato soprattutto nell'arte della lana (a scardassare, a pettinare); era
nell'arte della lana (a scardassare, a pettinare); era escluso dai diritti
l'altre cose, che più avieno a sdegno, si era un vocabolo, lo
, e la taverna; usavano insieme a bere, e dicea il francesco: compar
, e dicea il francesco: compar allois a boier; compare andiamo a bere:
compar allois a boier; compare andiamo a bere: il popolo rozzo del vocabolo
vocabolo francesco diceano: ciompo, andiamo a bere; e così di- ceano:
, giudichi lei. carducci, iii-24-28: a noi gigi si faceva innanzi con la
sapeano dove si fossono, e andarono a dormire. f. f. frugoni,
. frugoni, xxiv-1059: schie- ravansi a molte tavole intorno diversi bevitori di solfa,
diversi bevitori di solfa, che cioncavano a guazzabuglio e cantavano per intramezzo con sollazzevoli
i per essere donna, e a due ganasce inghiotte. salvini, 22-185
, 22-185: tre volte mi rifeci a dar del vino, / e tre cioncò
il raccagna! ». e lì a sgusciare e a cioncare. de roberto,
». e lì a sgusciare e a cioncare. de roberto, 476: il
. beltramelli, i-89: si dette a cioncare di bel nuovo, in memoria del
, tracannare. boccaccio, iii-5-24: a sedere / con lor si puose, e
puose, e fè vino arrecare / a gran dovizia, e cominciò a bere;
arrecare / a gran dovizia, e cominciò a bere; / e però che non
/ e però che non l'avevano a pagare, / sanza ordine nessun n'
se lo cionca [il caffè] a precipizio / mostra aver poco giudizio. magalotti
vi giova / delle carni arrostite, e a piena gola / di soave ileo cioncar
tombari, 1-88: all'ora che andammo a cena, non c'erano più per
guagneleì = etimo incerto. cfr. a. prati, 286: « nel cosentino
. mozzato, troncato (in seguito a taglio, amputazione); monco,
redi, 16-iii-334: trovasi la terza apertura a foggia d'un grosso, e ciondolante
, tutto di lunghi peli coperto. a. f. bertini, 7-106: così
delle spille e dei braccialetti, ciondolanti a ogni passo. soffici, ii-146: portava
. una giubba di lustrina nera appartenente a mio zio, sporca, deformata,
del tutto. se n'uscì ciondolante, a cercar fortuna, disse, nelle americhe
1-296: s'alzò, s'allontanò a lunghi passi, con le braccia ciondolanti,
gli parve... uomini ciondolare a guisa d'impiccati. p.
19-22: aggrappiate ciondolar da'rami / a migliaia le vespe or ecco. menzini
brigata ingombra e carca / da poppa a prora or sale in alto or scende.
sp., 34 (591): a ogni intoppo, a ogni scossa, si
(591): a ogni intoppo, a ogni scossa, si ve- devan que'
64: mi incantucciava sotto la cappa a farmi contar fiabe da martino o da
; tentenna; si regge in piedi a stento; ciondola un poco dalla parte
solito sul divano, fingendo di lavorare a maglia... la testa le ciondola
si addormentava. 3. reggersi a mala pena, muoversi con difficoltà,
d'un morto, che si fosse provato a camminare. e. cecchi, 6-392
le ali spennacchiate ciondolavano, come tronche a metà, spazzando l'aria sgraziatamente.
ambizione della femmina, stando tutto il giorno a ciondolare in vestaglia, erano le scarpe
meglio, figuratevi che gusto debbo avere a imbrogliarmi co'medici e colle medicine e
imbrogliarmi co'medici e colle medicine e a ciondolare la vita senza far nulla.
suoi compagni erangli intorno, / che a braccia per lo campo lo portavano, /
, / ch'ha un nome infin eh'a dirlo dà terrore; / ciondola cert'
faldella, 2-64: la coppia comincia a ciondolare lemme lemme i suoi passi di scuola
, 4-101: la vecchia si mise a ciondolare la sua faccia di legno tenendo
dietro quegli stracci di nubi: cominciava a sbucare a poco a poco da una
stracci di nubi: cominciava a sbucare a poco a poco da una crepa per
di nubi: cominciava a sbucare a poco a poco da una crepa per un lembo
il tratto la gioia dei ragazzi abituati a vivere in mezzo alla strada -i ragazzi
gemmati sospese e rilucenti / suoi ciondoli a tre gocce. carducci, i-487: era
chinesi figurine / saltan là dentro, a ciondoli, / a collaretti, a trine
saltan là dentro, a ciondoli, / a collaretti, a trine! 3
, a ciondoli, / a collaretti, a trine! 3. iron.
il mondo. cicognani, 1-147: a mio padre... -un alto magistrato
mio padre... -un alto magistrato a riposo e commendatore a più doppi -ogni
-un alto magistrato a riposo e commendatore a più doppi -ogni volta che dal ministero
. e. gadda, 438: e a quelle collane-pavese c'erano appesi dei ciondoletti
farsi il raddotto d'alcuni vecchi gentiluomini a passar l'ore della sera in quella sorta
anco di persona trascurata nel vestire, a scapito della convenienza, del decoro. cardarelli
aria ciondoloni. caro, 9-515: a costui, trasse un colpo / che
in quelle fessure... vegetano a maraviglia, e spandono ciondoloni giù per
su l'asinelio, che si move a stento, / silen barcolla, ciondolon
in tasca, o me l'attaccherei ciondolone a un pelo della barba, e me
baronessa stava lunga distesa sul letto, simile a un bue colpito dal macellaio, con
morti o agonizzanti ricordavo allora! quello a cui con una frusta di salcio avevano
sul punto di cadere, di cedere a una passione. palazzeschi, 1-240:
e scalzo, / ne venne presto a farle dar lo sbalzo. note al
: 'cionno ', nel senese, a persona che non cava le mani da
cionnuzze; ma almanco / tu riesci a non ti far morir di tisico.
, per farsi un concetto del rinascimento a roma, bisogna compiere un vero viaggio
papale ha un'ossatura edilizia la deve a quei tempi insuperati e brevi. c
... incontravano la clara a mezza la via, egli impallidiva lievemente nelle
albero della vita; ciononostante non poteva far a meno d'interessarsi dei libri di
ciòppa, sf. stor. veste lunga a modo di cappa o di sottana
, e '1 suo vestire, / ch'a guisa d'una cioppa, il taglio
, che avea nome socce- bonel, a comprare panno, cominciò a domandare del
bonel, a comprare panno, cominciò a domandare del panno di qualche bel colore
un buondato. gelli, iv-37: a me bisogna... trovar bindo
2. mantellina che si poteva rovesciare a guisa di cappuccio sul capo, per
saioni e cioppette de'sergenti, intorno a trenta libbre di perle. pascoli,
spoglie nette, / come un bel bimbo a sera / svestito delle sue cioppette.
di golpe e disse: -va a impégnalo e riscuoti l'asino. bellincioni,
. dòta), sf. piccolo recipiente a forma di tazza, piuttosto largo
misura l'acqua, che si dà a chi fa astinenzia. buonarroti il giovane,
in quelle ciotole, che son note a v. reverenza. forteguerri, 28-69:
empie la ciotola, / e cionca a più poter senza riguardo. algarotti,
lagna / in mezzo agli ostri e a lauta mensa, dove / puote a sua
a lauta mensa, dove / puote a sua posta in ciotola cinese / d'
serratura, agguante le ciotole, piglia a manate, intasca, ed esce carico
nievo, 1-26: gli era buontempone a sue spese; rideva col bicchiere alzato se
e chiamatela, che venga ella stessa a darmi il latte nella ciotola. viani,
di vino assai buono, non dava cura a lui. redi, 16-i-7: in
rotula, con pochi colpi torna egli a separare il femore dalla tibia incalliti.
non solo non mi son mai abbattuto a vederne loro lambire una gocciola, ma né
cadaveri [dei bupressidi] avevano preso a vagabondare nel sepolcreto inseguiti dal ciotolino del
, borioso, che sentenzia su tutto a sproposito. tommaseo [s. v
, i-164: ogni giorno ci mandino a casa un pensiero bello e fatto,
colpo di ciottolo, sassata. a. f. bertini, 7-89: v'
disgrazia di calandrino, che per volere andare a cercar l'elitropia in mugnone, n'
ciottolati miseri e disfatti / adattano altri a far mille mutanze / facendo lesti gli uomin
di schiena ebbero un bel che fare a trascinar sul ciottolato il pesante convoglio.
slargossi. fogazzaro, 5-128: discendendo adagio a fianco di suo marito lo sdrucciolevole ciottolato
marchesa. pascoli, 1 * 459: a volte udimmo, tra il sonno,
de'ciottoli che raccolti avea, disse a bruno: deh vedi bel codolo.
essendo grande la grieve, si mise a passare; il cavallo in su'ciottoli non
. proseguiva il suo cammino, guardando a terra, e buttando con un piede verso
per simil. e al figur.: a indicare insensibilità d'animo, durezza di
] dell'uomo, si era dato subito a fare 11 morto, raccogliendo le zampe
torto fattogli: il confessore ormai sapeva a mente qual fosse il ciottolo in cui
il giusto prezzo, o si mandassi a vinezia, o a roma, dove tal
o si mandassi a vinezia, o a roma, dove tal sorte di rubini ciottoli
5. miner. ciascuno degli elementi a forma globosa che costituiscono i conglomerati detti
duri. 6. lavare il capo a qualcuno con i ciottoli: sparlarne;
pregare di tanto in tanto i muratori a sospender per un poco. manzoni,
cyparissus graece dicitur quod caput eius a rotunditate in acumen erigitur ».
grappoli d'uva appesi (per conservarli a lungo, durante l'inverno).
comprende piante erbacee monocotiledoni, dal caule a sezione triangolare e pieno, con foglie
triangolare e pieno, con foglie tristiche a guaina intera, fiori in spighe,
anguioso, cioè canteruto, e appresso a terra bianco, nela sommità nero e
...; la radice è simile a uliva nera, la quale quando è
cfr. isidoro, 17-9-8: « cyperum a graecis vocatum quod habeat virtutem ferventem.
. far cipiglio, atteggiare il viso a irritazione, a inquietudine. magalotti,
, atteggiare il viso a irritazione, a inquietudine. magalotti, 7-202: io
4 (61): quando si trovarono a viso a viso, il signor tale
61): quando si trovarono a viso a viso, il signor tale, squadrando
il signor tale, squadrando lodovico, a capo alto, col cipiglio imperioso,
-fare cipiglio: atteggiare il volto a severità, sdegno, dispetto; indispettirsi
. lippi, 4-80: si prova a far cipiglio e bocca bieca; /
. -spreg. cipigliàccio. a. del rosso, 1-iii-2-278: stanno a
a. del rosso, 1-iii-2-278: stanno a udir le cose, per altro ridicolissime
cenno! betocchi, 5-109: sono a cassino; mi avvicino a isemia: /
: sono a cassino; mi avvicino a isemia: / su, monti sanniti,
in questo gran gavazze e ciance. a. pucci, ix-407: di quaresima poi
e non più carne, / siccom'a santa chiesa piacque e volle. boccaccio
. c. croce, 151: item a mastro martino cuoco il mio coltello e
gl'ignoranti non fanno differenza dall'ipecacuana a una frittata di cipolle. verga,
, 3-20: si affaccendava zitta zitta a mettere in ordine la barca e ogni cosa
v-2-479: le cipolle dalla resta ci spiavano a traverso la sfoglia, con un viso
bulbi bislungo-ovoi- dali, foglie lunghe fino a 30 cm, che vengono usate come
segneri, iv-404: non sono simili a i fiori, non solo simili alle cipolle
di cipolla. 5. piccolo lume a olio di vetro, in forma di
. g. morelli, 326: a messere donato de'ricco fu tagliato la
ricco fu tagliato la cipolla, e a più altri loro seguaci. lippi, 5-48
bastonate? 11. figur. a indicare un cibo quanto mai semplice e
essere poverissimo. 12. figur. a indicare grossolanità d'animo, doppiezza,
nale e polputo, che si informa presso a poco dallo stampo d'una cipolla.
, ipocrita (immagine ricavata dalla composizione a vari strati del bulbo della cipolla)
strati del bulbo della cipolla). a. alamanni, x: egli è doppio
132: questo romito... cominciò a spesseggiare colle visite: una settimana sì
dagli! le cipolle diventan agli: a quella gente gli venne a fastidio d'avere
agli: a quella gente gli venne a fastidio d'avere ogni momento quel negozio
fastidio d'avere ogni momento quel negozio a tavola, perché un po'po's'
affare, con pochissima fatica. a. f. doni, 3-213: egli
noi altre donne siam'pur sottoposte / a una dura legge; chi la fece,
cipollàccio col fiocco: erba perenne, a foglie lineari-canalicolate, carnose, con scapo
tommaseo. cipollata, sf. vivanda a base di cipolle. beuincioni, 1-51
detta o compiuta (con riferimento particolare a lavori artistici pessimamente eseguiti); guazzabuglio
legno colpito da cipollatura (e soggetto a sfogliarsi). tanaglia, 1-344:
per far doghe serviranno, / ma a tal opra cipollati vieto / ché 'l vin
. 2. ant. fatto a sfoglie sottili, concentriche, come la
2. sorta di marmo, fatto a sfoglie concentriche, come la cipolla.
soderini, ii-399: faccinsi le prode a posta per ciò, e si ponghino
un palmo. tassoni, 50: cento a cavai con le zagaglie in mano /
porri e cipollette / avvelenati i ferri a le saette. nievo, 1-74: oh
polenta d'or innanzi, dove abbiamo a serbar l'acqua, dove friggeremo le cipollette
piccola cipolla: in particolare quella appartenente a una delle razze precoci, dal bulbo
dal bulbo prolifero, scapo alto fino a 1 / 2 metro, fiori rosei
di un sol fiore, lo stilo fatto a clava, e fiorisce nel principio di
sorte n'è ancora altrove che a carrara; e questi il più pendono in
pieni di vene, e servono a ogni altro lavoro, fuor che per figure
, me ne sono stupito e ho chiesto a un operaio che lavorava sul palco
cipollone di rame, e 10 appendeva a un muro con tutta la formidabile catena.
esclam. scherz. con significato analogo a quello di marameo! cucù merlo!
spazio, che sembravano un cipperimerli vivente a tutte le etiche deltuman genere. 2
molte e buone opere, s'aduna a purgare le sue indigestioncelle farisaiche, i
suoi peccatuzzi stitici, col porger orecchio a quegli « litri peccati, un po'più
costume di porre un di questi termini a ogni mille passi, ed intagliare iv'entro
fiochi chiarori ne rigavano il pavimento, a intervalli, dalle finestre che fra le
il cippo di pietra istriana che fu confitto a capo del tumulo di zolla. tozzi
e le croci erano tutte una catasta accanto a un cippo. e. cecchi,
l'isola di cipro, con riferimento a venere. ciprèidi, sm.
cupressus horizontalis (cipresso femmina) a rami orizzon tali e senza
, e colla cima non fatta a punta. paolieri, 2-109: intanto
scova [il cane]; e noi a imo, su alla ciprèssa,
. soffici, 1-144: arrivarono a una specie di fattoria dai muri
., cipresséta). terreno piantato a cipressi. fra giordano [crusca.
; i rami diritti, disposti quasi a verticello, e in guisa che danno
pascoli, i-314: continuarono bensì a vivere, propa gandosi l'
produce fiori monoici e frutti che, a termine di maturazione, diventano secchi,
cipresso maschio), dalla chioma affusolata a rami eretti e stretti al fusto,
cipresso femmina), dalla chioma ovale a rami patenti e più o meno orizzontali
in aspetto da potersi godere da imo a sommo in una sola occhiata.
sublimità di statura, non inferiore a quella de'più alti cipressi! monti,
l'altro i due gemelli a un'ora / sotto la man d'enea
carducci, 686: i cipressi che a bòlgheri alti e schietti / van da
certe fasce su una ripa sassosa dove cresceva a stento, un rettangolo giallo in mezzo
in uso. tasso, 3-72: a dudon d'odorifero cipresso / composto hanno
odorifero cipresso / composto hanno un sepolcro a pié d'un colle. bruno, 3-960
monti, x-3-46: chieggo solo che a lui stesso / qualche tronco di cipresso
se le loro foglie appassissero, imparerei a condolermene; e quando si rallegrassero,
. d'annunzio, ii-46: simili a sarisse di bronzo / nel macigno confitte
il gemito amaro, / parevano pronti a ferire. 4. nome di
, ma viene coltivato anche in europa a scopo ornamentale. -cipresso della virginia
albero della famiglia tassodiacee, alto fino a 40 m, simile al larice;
suo buono odore. chiamano, oltre a questo, alcuni cipresso l'abrotano femina,
5-151: il giardinetto pensile fu trasformato a immagine e similitudine di franco...
... un cipressino poco accetto a luisa vi diceva in un altro angolo