chiesto da bere trangugiò il veleno; indi a pochi istanti entra il valentino, e
ma però non sono necessari li veleni a uccidere; però cui elli lega,
hanno aperto, e cabrano è venuto a malincuore. diceva che il sonnifero non è
filati di relax. - con riferimento a soggetti astratti. rovani, 3-i-119:
da tossico1 e dal gr. òép ^ a 'pelle. tossicodipendènte, agg.
1975, n. 685, 1: a promuovere, anche in collaborazione con altri
da invincibile desiderio o bisogno di continuare a fare uso della droga per evitare la
linguaggio medico ufficiale tale termine è preferito a tossicomania). legge 22 dicembre 1975
battaglie civili, diventano vendicatrici nerovestite decise a una guerra privata ai venditori di morte.
capo in sudafrica, i cui frutti a capsula dura e tondeggiantesono usati per avvelenare gli
albero del veleno. sunto a tempo indeterminato, ha diritto alla conservazione del
-che è proprio, che si riferisce a tale condizione. corriere della sera [
aveva nascosto la pagina che aveva scritto a memoria, cercando di ricordare il '
o studioso di tossicologia. a. usigli [« la natura »,
gli rispondono una lavanderia, un sicario a pagamento, una prostituta che frequenta solo
la 'comune'di piazza bologna), tendono a presentarsi come oscure presenze esistenziali.
.. di questa sciagura mondiale della tossicomania a base di stupefacenti o di afrodisiaci,
fare stomacare me e chi mi sta a sentire. cicognani, 2-107: tutt'e
erano malaticci: il maggiore con le spalle a arcuccio e un tossicone che gli si
e un tossicone che gli si risvegliava a ogni frescura presa. = deriv.
.., tutta gonfiata ai rabbia a guisa di una botta con tossicoso veneno.
la vipera non è mortale e tossicosa a la vipera.
anzi che mutiam loco, / ché già a poco a scrive plinio, con il
mutiam loco, / ché già a poco a scrive plinio, con il conficcare nelle
questo temterra e mare doversi tostamente recare a lor posti. chiudo più fermamente che
più ingiusto né tostamente ricca gioia aporta / a chiunque este bono soferente. tossicoso governo
dotti, 1-46: fra l'altre, a cui stamattina tossisco come un vecchio decrepito.
, i-607: elli pena, a fatica per il tetto, così che in
perle di grande valuta, minciammo a tossire e a lacrimare. tossicoso2
valuta, minciammo a tossire e a lacrimare. tossicoso2, agg.
., 1-250: la novella n'andò a roma, e da roma tostabruno,
, / il mio star sbraculato, e a dirittura / su questa sedia et alfonso della
, ci vendeva le gardenie per l'òcchiello a mostro un tal meraviglioso, /
dermatosi causata in par- tria, 172: a cavalo àvese principio di bolso e tossese forte
, i-5 (45): andà tostanaménti a lo enzimatica: eccessivo incremento degli enzimi
di tossire, in maniera da essere inteso a mezzo di sostanze tossiche anche di
in bacchelli, 3-114: il motore prese a tossire e a perder colpi.
3-114: il motore prese a tossire e a perder colpi. 3-81: le
che però compare in testi italianizzanti. a uno stato tossico delirante. malata, /
contano, si mettono tutti insieme tal luogo a quello che vien qui addotto. fuggire
tossire. samente dimando che in quello che a voi pare da fare in quetossina,
: per lo soccorso tostano delle nostre masnade a cavallo e batterica, vegetale o
di azione tossica travioletta. a piedi che erano in montevarchi, con gli
: voce del linguaggio della nato a firenze al duca. n. franco,
. diventa tutta vermiglia, ma a tostana risposta non apprestarsi, ri
g. brera, 4-86: a. boito, 1-1096: una tossita,
di responsabile della cachessia neoplastica. francesco. a. pucci, ii-98: è tostano a
a. pucci, ii-98: è tostano a parlare e tardo all'udire. =
tossoterapèutico, agg. medie. relativo a terapie di lamenti storici, iii-224: in
stato di dipendenza da la madre il manda a dimandare. periodici popolari, i-459: s'
, 23-17: le tossine di firenze cominciano a daru. pecchioli [« l'unità
. busone da gubbio, 1-217: a guisa di rugghiante bone con tossinfezióne
e con vertudiosa tostano corso s'avventa addosso a brundisbergo, e colla suagermi patogeni che producono
. sostant di tosto1. stan passo cominciò a fare. tomi tossici, provocati
è donar doppiamente, / e dovuta a germi che producono tossine. dar come sforzato
di tostana pace recò [mario] a ciò: ch'eglino a roma mandassono lettere
[mario] a ciò: ch'eglino a roma mandassono lettere a'loro parenti e
fine. beicari, 5-94: tornate a dio chieggendogli perdono, / che 'l tempo
son soavi / i fiori, quanto a me care le muse. algarotti, 1-x-162
tostano e velocissimo. -anticipato rispetto a un determinato limite temporale o all'orario
sentenze morali volgar., 34: a la grande voluntà, la tostanza è
l. pascoli, iv-2-9: troppo è a me nimico questo cielo per non dovervi
ristare un minuzzolo e gire con tostanza a procaccio di mia ventura sott'altro.
mobili razionali laccati bianchi è dotata di forno a gas, frigorifero, tostapane, macchina
il caffè espresso e macchina lavapiatti. a. boni, 61: i crostini di
, ii1-8: oh via, andate a tostare il caffè, per farne una caffettiera
pane, in partic. ponendolo tagliato a fette nel tostapane o nel forno, per
lo vendono per la minestra di zuppa. a. boni, 61: 1 crostini di
della dama che più gli piace, 'tosta'a lei. 2.
le accomiatiamo ai frutti, perché ci vengono a noia, se mal non m'appongo
, di tostare1), agg. sottoposto a tostatura; abbrustolito, torrefatto (i
e pastori non lungi all'en- za a tal fine raunati. praga, 4-124:
tosto dal latino 'tostus'arrostito, fatto a rosto, tostato, franzese roti. tommaseo
al fornaio per la minestra di zuppa. a. boni, 187: distribuite la
non le ho mai scritto cosa alcuna a conto della tostatura del caffè. algarotti,
apparecchiato il ritornare in cielo, cioè a ciascuno ottimo e giustissimo tostevolmente e spedita-
del quale appena erano sufficienti di stare a vedere. -rigidità di comportamenti.
guerrazzi, 128: soprattutto risi e sorrisi a macco; via la to- stezza,
di esso, che è di ferro e a foggia di tamburo, con manico da
. panino fatto con fette di pane a cassetta farcite e tostate. a
a cassetta farcite e tostate. a. boni, 61: nella terminologia della
trovi, / e vertù per essemplo a chi lei piglia. albertano volgar.,
110: o sommo giove, contro a me giustamente adirato, tuona e con
nomato prete bernardo busderla, omo più tosto a comunicar vacche che dir l'officio.
, 12-60: la risposta / farem noi a chirón costà di presso: / mal
tei nipote, voi sarete a tempo / venuto qui, che cenerete nosco
ohimè, non giunge tosto, / a irreparabil morte ecco io m'accosto. magalotti
. pellico, 2-360: se tocca ave a voi questa sorte, fatemene tosto partecipe
a costo di morire (con riferimento a qualcuno che è disposto a difendere una
(con riferimento a qualcuno che è disposto a difendere una persona con tutte le proprie
: toma da l'un de'lati / a lei [donna] secura tener e
è porto / dallato d'arme, a vita la difendi. -campare la
5. -castigare nella vita: condannare a morte. v. gradenigo, lii-5-392
nobile, non è sottoposto il violatore a pena alcuna. -chiamare a nuova vita
violatore a pena alcuna. -chiamare a nuova vita: ridare notorietà, diffusione
: ridare notorietà, diffusione e sviluppo a qualcosa, riportare alla ribalta. solaro
napoleone... erano state chiamate a nuova vita. -chiedere la vita
al boia: formulare una richiesta destinata a non essere esaudita. fagiuoli, 1-2-89
16. -costare la vita a qualcuno: determinare, causare la morte
-dare, mettere, porre la vita a qualcuno o per qualcuno o qualcosa:
adesso. -salvare l'esistenza a qualcuno. ariosto, 46-45: quando
l'applauso degli spettatori / spesso dà vita a queste nostre fabule / e porge ardire
sento / le parole, e dar vita a forti e vive / fantasie che volar
, 12-68: e premendo il suo affanno a dar si volse [tancredi] vita
[tancredi] vita con l'acqua a chi [clorinda] co 'l ferro uccise
-dare la vita per qualcosa: essere disposto a compiere qualsiasi sforzo pur di ottenere qualcosa
soldo, ecc.: non attribuire a qualcosa nessun valore, nessuna importanza.
tratti fuor di molti strani unghioni: / a questa volta aremo tutti quanti / la
. barilli, i-232: in fondo a certe corsie, mezzo annegate nella luce
così ci demo vita e tempo infino a dì. -disfare la vita:
boccaccio, 5-1 (1-iv-450): a cimone e a'suoi compagni, per
per la libertà il dì davanti data a giovani rodiani, fu donata la vita
suo parente. -dovere la vita a qualcuno o a qualcosa: evitare la
-dovere la vita a qualcuno o a qualcosa: evitare la morte o essere
sermoni. -leggere la vita a qualcuno: parlare di una persona in
, non è che io ci prenda gusto a leggergli la vita, perché gliel'ho
una morte: / caine attende chi a vita ci spense. petrarca, 239-24:
volte fu tentato sciorre / astolfo, e a ganel- lon la vita tórre.
s. romualdo l'asprissima penitenza di pellegrinare a piè nudi al monte gargano.
1-12: sicché rallegratevi, che avete mandato a vita eterna una figliuola tutta religiosa.
, / questi [dante] si tolse a me, e diessi altrui.
della vita: uccidere, trucidare. a. pucci, cent., 75-8:
: doveva... metter questa terra a ruberia, / e molti della vita
perdere, n. 61. -perdonare a qualcuno la vita: concedere a qualcuno
-perdonare a qualcuno la vita: concedere a qualcuno di continuare a vivere.
vita: concedere a qualcuno di continuare a vivere. esopo volgar. [tommaseo
ad astolfo] fia la vita perdonata. a. e doni, 2-103: chiese-
, concretizzarsi. bacchelli, 1-iii-465: a veglia, l'uomo di neve prendeva vita
al presto, e non era andata a male, / per miracolo ancor restava in
pero. -richiamare qualcuno in o a vita: far riprendere conoscenza a qualcuno
o a vita: far riprendere conoscenza a qualcuno, rianimare. pellico, 2-182
facendo tutti i possibili tentativi per richiamare a vita il povero conte di sartirana.
soffri più. -rimettere la vita addosso a qualcuno: farlo risuscitare. - al
sì che gli parve gli rimettessi la vita a dosso. -riprendere vita:
. -rinascere, risorgere, sorgere a nuova vita: risollevarmenteché a caso cominciando
, sorgere a nuova vita: risollevarmenteché a caso cominciando a menar colpi da cieco,
nuova vita: risollevarmenteché a caso cominciando a menar colpi da cieco, di che
dove le arti e le scienze rinacquero a nuova vita dopo la lunga notte,
più di trecent'anni e cominciamo appena ora a sorgere a nuova vita.
trecent'anni e cominciamo appena ora a sorgere a nuova vita. -rubare la
non è falsa, scelerata, detestabile. a. paoletti, 53: o
essi furono scancellati dalla vita. -tenersi a vita: sopravvivere. monaldo da
soferto, ch'apena / mi son tenuto a vita / per aver gioì'compita,
lagrime non son rimedio. la vita a chi resta, la morte a chi tocca
la vita a chi resta, la morte a chi tocca. 28. dimin
.. ricorrerà per i suoi bisogni a qualcuna delle storie scritte dai diligenti antichisti.
che sapeva di lettere, e si sfogava a lagnarsi della vitaccia di bordo, della
tutta stanotte che noi mandiamo degli accidenti secchi a pascal. quello si sogna un attacco
terra. uànnunzio, 8-125: la camicia a foggia di busto è composta di merletto
merletto e di batista che si alternano a zone, giù giù diminuendo fino alla vita
che si riparavano dall'ultima pioggia sotto a un rosso letto di gomma sorretto sulle loro
pavese, 1-23: si fermò davanti a uno dalla fascia rossa alla vita come
corrispondente; è definita alta o bassa a seconda dalla posizione del punto che,
spalle ai fianchi, busto. a. barbarigo, lii-14-148: ha il collo
, 3-224: non potevano veder lume a percuotere li offensori, tal- ne risultava
, nello stomaco, e dormendo l'obbliga a balzar a mezza vita dal capezzale per
stomaco, e dormendo l'obbliga a balzar a mezza vita dal capezzale per sentirsi la
bene sulla vita: era proprio un disio a vederla. -con riferimento generico alla
le braccia e le gambe, si mise a stare un po'più sulla vita,
invito ad assumere una postura eretta, a non tenere le spalle curve. - al
al figur.: esortazione, incitamento a non avvilirsi. 3. ant.
. v.]: 'vitàbile': abile a vivere, e dicesi propriamente di feto
famiglia di piante cianose dell'ordine ramnali a cui appartiene la vite; comprende circa
arram pica sugli alberi fino a 15 m di altezza; ha foglie imparipennate
e poi giudicatemi al fuoco, e a quello che vi parrà ». p.
: la vitalba è di natura d'attaccarsi a tutto quella ch'ella truova che la
non si può non si deve ribellarsi a questo, non altro m'aveva promesso il
le cervella! / io ho di loro a sgherrettar un paio, / e cavar
nei boschi montani dell'eurasia; alta fino a 2 m, ha fusto eretto,
viticella. pratesi, 5-375: provi a non mangiar tutto l'anno che raponzoli e
ma geme e langue; e quinci a tutti è noto / ch'il suo corso
impediti affatto / sono i moti vitali infino a tanto / che squassata e scommossa ogni
più speme, / se tal cosa a costei di far sì preme, / vo'
/ ch'è quel composto che si vende a macca / dai ciarlatani, in nome
il consiglio principale. nievo, 824: a questa consolazione tenne dietro l'altra non
e di vederne la critica tirata giù a campane doppie in qualche appendice. gobetti,
in qualche appendice. gobetti, ii-39: a ciò che nella commedia è vitale la
.). bacchelli, 1-iii-748: a quei fatti non si può attribuire altro
per questa vital fallace piaggia / peregrinando a passo, non errante, / coi dolci
stille / giovi poi se ferisci, e a le ferute / con soave baciar
, non so qual nume / valse a camparti, or via, proviam se sappia
, sm. numism. antica moneta coniata a parma nella prima metà del secolo xvii
di pensiero filosofica e scientifica, elaborata a partire dal secolo xviii in opposizione al
viventi, sostenendo l'impossibilità di ricondurli a leggi fisiche e chimiche determinate.
ormai, aperto come lo si vede a tutto, disponibilissimo, da qualunque parte
del vitalismo o, per estens., a una mentalità o a un modo di
estens., a una mentalità o a un modo di vivere dinamico, esuberante.
potenza suggestiva di vitalità cupida, capace a suo modo di sogno. 2
. 2. figur. attitudine a conservare validità nel corso del tempo,
conservare validità nel corso del tempo, a continuare a destare interesse, a risultare
nel corso del tempo, a continuare a destare interesse, a risultare sempre vivo
tempo, a continuare a destare interesse, a risultare sempre vivo, attuale.
media della vitalità di un romanzo, a dargliela lunga, è di venticinque anni.
agli occhi la vitalità scientifica delle dottrine socialiste a cui i forcaioli si illudono di porre
i ricordi, alle ragioni con cui provavo a me stesso la vitalità del passato,
un'impresa, di un'attività economica a mantenersi efficiente, operante, attiva.
delle genitrici non sarebbe sì facilmente esposta a quei terribili naufragi che non vengono dalla
di riprodurre un'altra creatura perfettamente simile a sé, è attribuito o qualità tanto
proprietari, non bastando loro i frutti a pagare la 'metà'delle gravezze, abbandonavano i
, abbandonavano i poderi o li vitaliziavano a potenti privilegiati, che non pagavano tasse
. sm. tendenza ad assegnare cariche pubbliche a titolo vitalizio. einaudi, 87
robba boera, che avere il tutto a vita solamente così vincolato, secondo le
: venezia comperò dunque ferrara da esso a prezzo di un assegnamento vitalizio di mille
dallo stato per il versamento delle pensioni a proprio carico. -legato di vitalizio:
: organo legislativo che prevede la nomina a vita dei suoi componenti. ferd.
camera elettiva passato nella vitalizia, seguitava a scriverne degli argutissimi. b. croce
con la sostituzione della linea degli orleans a quella dei borboni, aveva innalzato la
a costituzione pattuita... trasformato la camera
'vitaminico', 'vitamivitalizia ed ereditaria, senato a termine). nizzare', 'vitaminoterapia'
città sono più di uno, a comodo di un'altro, si pratichi nelle
scia 1 vacabili ed i vitalizzi, a cui molto meno inclinava. c. i
frugoni, i-5-97: dove in fine a me per tutto / si destina un 3
un magro vitalizio, / che d'alcuno a pregiuamica [n-iii-1991]: sceglie l'
/ perché muove al mio morire. collina a sacchetto in raso luminosissimo. s-pallanzani,
. brignetti, 3-137: il monumento a garibaldi aveva trovato vitaminizzazióne, sf
, negativa o ripro tato a viti; vigneto. vevole
ivofl: richiederebbe troppo lunga tato a viti. scrittura, la quale
di sintetizzarla se non in minisoldati corsero a vitarlo. ma parte; è indicata
- dell'alfabeto (vitamina a, b, c, d, ecc
vitato1, agg. letter. coltivato a viti (un appezza una
lingua e contiene tutte le vitamine, dalla a alla h, nesmento, un territorio
vivitate e alborate, di staiora dodici a staio in circa posto nel tamina che
biolche economica che può risultare utile a rendere nuova di terra aratoria
di salute, 2. maritato a una vite, che la sostiene (un
). savinio, 1-135: a un tratto mi trovo intruppato in una fol
con rami nodosi, foglie palmate e frutti a bacca, denominati acini, riuniti
che si fa vino, giunto a l'omor che de la vite cola.
fa spine. tasso, 16-11: pendono a un ramo, un con dorata spoglia
chia al suo sostegno, senza 'l quale a terra cadrebbe; ma stende qua e
tra bruni sassi / pampinea ridi, ed a me pia maturi / il sapiente de
. -vite americana: specie che appartiene a tale genere (vitis labrusca),
malattia che colpisce i vitigni rossi dovuta a un fungo parassita o alla carenza di
della famiglia vitacee, che appartengono però a generi diversi e non producono uva. -
povero e digiuno / in campo, a seminar la buona pianta / che fu già
: è un instromento [il torchio a bilancia] nel quale il conio s'imprime
come un chiodo, una vite che a ogni movimento fa un giro di più.
venne con le sue grosse dita unte a svitare le innumerevoli viti minutissime.
vite. v. madrevite. -tenditore a vite, manicotto metallico, le cui due
un tirante regolandone la tensione. -vite a espansione, quella corredata di un tassello
senza fine, vite di manovra accoppiata a una ruota dentata a essa ortogonale.
di manovra accoppiata a una ruota dentata a essa ortogonale. leonardo, 2-274:
-per simil. bischero di uno strumento a corda. d'annunzio, iv-2-1064:
stretta, durante una manovra acrobatica, a causa di un'avaria, ecc.
ecc. (anche nelle espressioni caduta a, in vite). marinetti,
orizzontale. 4. cristall. dislocazione a vite, difetto di un reticolo cristallino
parti adiacenti di esso risultano ruotate intorno a una linea di dislocazione e dal quale
e dal quale può iniziare una crescita a spirale del cristallo. 5. sport
banditori. 7. locuz. a vite, secondo una traiettoria o un andamento
un andamento elicoidale; avvitandosi, avvolgendosi a spirale. firenzuola, 558: hanno
rivoltura, sinuosità, e via fatta a vite. scamozzi, 2-54-45: due colonne
pio,... storiate d'alto a basso, e fatte a vite,
d'alto a basso, e fatte a vite, e con chiocciole di dentro.
, 2-v-366: pre cipitando a picco sull'avversario che tentava di scendere a
a picco sull'avversario che tentava di scendere a vite, aveva sentito il sopravvento decisivo
. -con valore aggett. fatto a spirale. crescenzio, 3-1-2: farà
, 3-1-2: farà ancora dui altri pemetti a vite. 8. dimin. vitarèlla
sesso femminile, considerato dalla nascita fino a circa un anno; la carne macellata
bellissima vitella di latte e falla mettere a uno sonno la libra. romoli, 22
nondimeno più grossa e più saporita cominciando a mezzo il mese d'aprile fino per tutto
, loro: non ci fecero caso, a quella vitellina da latte, lì sul
erba molle d'acqua, che stava a curiosare chissà cosa. -vitellétta.
cavalla il suo poltruccio, subito ne vengono a loro. poliziano, orfeo, 17
: 1 vitellini, se un li tiene a stec- carelli, e non s'ingrassano
la segue ansando, e ride / a 'l bianco vitellino che saltella / dinanzi
'l bianco vitellino che saltella / dinanzi a loro. cassola, 4-36: voglio vedere
è la vitellina, / e più propria a nutrir nostra natura. spettacolo della natura
disus. che ha colore giallastro, simile a quello del tuorlo (con partic.
collera citrina e vitellina. barsanti [in a. cocchi, 8-270]: avendogli
conserva la dentizione di latte, cioè fino a un anno di vita. -anche:
, che si adopera per fare scarpe a gente civile. pratesi, 5-199: digli
. come simbolo dell'evangelista luca. a. degli atti, lxxxviii-i-43: leon,
che 'l popolo faceva nel campo intorno a uno vitello d'oro, lo quale per
cervice, parendogli che moisè stesse troppo a tornare e quasi credendo che lui più non
più non tornasse, con- strinsono aaron a farli uno dio, cioè il vitello d'
]: per una lira il giorno vanno a adorare il vitello d'oro nelle chiese
. ibidem, 294: molti vanno a studio vitelli e tornano a casa buoi.
molti vanno a studio vitelli e tornano a casa buoi. ibidem, 309:
2. che è proprio o si riferisce a viterbo e ai suoi dintorni; prodotto
): la varietà dialettale laziale parlata a viterbo. 4. sm. il
4. sm. il territorio intorno a viterbo. leoni, 633: spera
, 6-151: una contadina ch'era venuta a roma co la viterbese, a portamme
venuta a roma co la viterbese, a portamme li confetti. viterbino,
pirandello, 7-486: più d'uno a costanova dava ragione al regio commissario,
che veramente egli più del cappadona somigliava a vittorio emanuele ii con quegli occhi da
come il lupolo o come la vitalba / a poco a poco con certi viticci /
o come la vitalba / a poco a poco con certi viticci / legasi. manzoni
un più saldo sostegno, aveva attaccati a vicenda i suoi viticci a quella.
, aveva attaccati a vicenda i suoi viticci a quella. pascoli, 1321: la
ormai secca: e nelly si divertì a strappare i viticci arrotolati e a scortecciare il
divertì a strappare i viticci arrotolati e a scortecciare il tralcio. 2.
negli sproni sotto i viticci, non essendo a punto nel modello, non sono appunto
, non sono appunto nella lanterna, perché a quel termine filippo era all'altro secolo
come che fosse da sera, andassono a portare certe sue pergole d'uve angiole
il guardarsi d'appoggiar le tenere viticelle a stecconi, o pali curvi e torti,
, pero- che... afferrandosi a qualunque sia sostegno, diverranno come lui
'selezione clonare'. 2. coltivato a viti. c. ridolfi, ii-253
. fucini, 593: io deploravo che a causa delle troppe vigne che si facevano
più o meno vicino, dovesse scendere a un prezzo tanto basso da non remunerare
agg. ant. e letter. coltivato a viti; ricco di vigne; adatto
la vitina da una veste nuova, a fiorami, protetta dal mantile egli pensava:
penna, / specchio mio d'alessandria, a tutti piacente? petruccelli della gattina,
vinicoltura. 2. coltivato estesamente a viti e produttore di vino (un
carena, 1-135: 'vitone'. pezzo fatto a vite, il quale chiude il fondo
il lavoro che si ha da inargentare. a. briganti, 282: dopo d'
vitrea porta metteva sul viale dei cipressi ridotto a galleria. d'annunzio, i-783:
e mille / strumenti novi di guerra a difesa / de la sua patria / ei
le vitree si vede, prima che a la vista giunga, divien languido.
salvini, 15-4: le ninfe intorno a lei / milesii velli / fìlavan tinti
lo puoi battere e spezzare / fino a vitreo pulviscolo, / senza che il ghiaccio
ninfe e silvani, / ghirlande di cipresso a me recate. mascheroni, 8-159:
/ forse in cerca dei paroli / a lo sguardo nascosi ahi non al cor.
sbarrati, uno sguardo vitreo, orribile a vedersi. 4. precario,
. umore, n. 4. a strati di mattoni. 6.
di patata per cui la polpa oltre a tale aspetto prende una colorazione grigiastra.
latino vitruvio pollione (i sec. a. c. -i sec. d
latino vitruvio pollione (i sec. a. c. -1 sec. d
nell'antichità classica, e in partic. a roma, benda decorata che le matrone
toccare le vitte verginali della dea? a. botto, 1-282: il flàmine
.. rimaneva poi avvilita di fronte a noi quando si trattava di compiere un
, se si pensa per immolato a una divinità. boccaccio, iv-157
, 2-2-394: gravandoli sotto pena dell'anima a non in pace e lieta / ricca
par., 16-147: ma conveniesi, a quella pietra scema / che guarda 'l
lxxxviii-i-223: d'abram la storia mando a te, che memini / tu concupir,
del suo figliuol, che mai fé torto a nemini. brusoni, 1-95: colpito
2-26: l'atmosfera sopra il tavolo appariva a giovancarlo orribilmente tesa; come quando uno
veda un pitone accostarsi colle fauci spalancate a un dormiente o un assassino alzare con
vita o subisce gravi danni in seguito a calamità, guerre, sciagure, alla diffusione
esser vittime d'una inondazione, corsero a salvarli. d'annunzio, v-3-
perfidia vittima infelice / tu m'offri a lui quasi a mia furia ultrice. botta
/ tu m'offri a lui quasi a mia furia ultrice. botta, 6-i-533:
suo rancore e grida: « mannaggia a chi t'ha nato ».
e candide. -chi è costretto a subire le volontà, le imposizioni o
contro salute e contro voglia in città a far la sentinella a mio padre!
voglia in città a far la sentinella a mio padre! 5. preda
20-301: la canna del fucile issava, a sera, la cara vittima del fagiano
e l'uccello, e la barca corse a prendere le vittime. 6
le vittime. 6. offerta a dio di sé e della propria libertà,
egli di te in tutto disponga come a lui piace. varano, 1-422: a
a lui piace. varano, 1-422: a noi pieni di lagrime, ed abbietti
miseriamola, che dèe / esser l'ultima a dio vittima offerta / di nostra fé
atto di libera volontà, fa vittima a dio della sua medesima libera volontà.
un valore, di un bene spirituale a una necessità superiore (anche nell'espressione
: ebe si distingue alla veste rialzata a guisa delle giovani vittimarie, e de'garzoni
vittimarie, e de'garzoni che servono a tavola. d'annunzio, iii-1-1078: s'
è coperto di sangue mansueto, simile a pazzo beccaio o a vittimario ubriaco. monelli
mansueto, simile a pazzo beccaio o a vittimario ubriaco. monelli, 2-248:
vittimismo, sm. tendenza ed atteggiarsi a vittima delle circostanze e dell'ostilità altrui
delle circostanze e dell'ostilità altrui e a lamentarsene. c. e.
, in particolare, nora, laggiù a corfù. ma il mio vizioso vittimismo
il mio vizioso vittimismo, non arriva a tanto. vittimista, agg. che
indulge al vittimismo, che ama atteggiarsi a vittima. - anche sostant.
. v.]: 'vittimismo': patteggiarsi a vittima. derivati: 'vittimista', 'vittimistico'
). proprio di chi si atteggia a vittima; improntato a vittimismo.
chi si atteggia a vittima; improntato a vittimismo. b. migliorini,
. v.]: 'vittimismo': patteggiarsi a vittima. derivati: 'vittimista', 'vittimistico'
intr. con la particella pronom. atteggiarsi a vittima, indulgere al vittimismo.
un disprezzo del male, un esercizio a cavallo per un anno tre o quattr'ore
e il vestire, ma non costringermi a domandarlo neppure alla mia famiglia. borgese,
. borgese, 1-212: si ridusse a fissare una camera a letto matrimoniale con una
: si ridusse a fissare una camera a letto matrimoniale con una specie di salottino
quelli animali... quanti bastavano a cavargli la fame,... accadde
.. accadde che niuno osava più andare a bere. -mezzo vitto:
-mezzo vitto: dieta ridotta prescritta a malati o convalescenti. tommaseo [s
. canteo, 378: guai a voi, vitti! sannazzaro, iv-6:
trofei / provincia... che stendesti a gli esperii a i nabatei / l'
.. che stendesti a gli esperii a i nabatei / l'altere insegne e le
guisa di donna bellissima con veste lunga sin a terra. alfieri, 11-53: e
-in un contesto figur., con riferimento a chi consegue una vittoria spirituale.
. -che si riferisce o appartiene a chi ottiene una vittoria militare.
in una competizione (anche con riferimento a una personificazione). iacopone, 91-68
propri istinti, le proprie passioni. a. degli agli, lxxxviii-i-38: una matrona
si sollevò di nuovo come per provarsi a vincere ancora quell'oppressione vittrice. =
de roma, xxxviii-377: inprimamente vengano a le nomina de li regi e a le
vengano a le nomina de li regi e a le nomina de li consoli de essa
la spada / fa che scemo del capo a terra cada. mascardi, 231:
selim ii nell'asia ridussero quel feroce conquistatore a non sperare e a non temere più
quel feroce conquistatore a non sperare e a non temere più nulla. pascoli, i-165
andava al passo, travagando e nitrendo a chiamare il suo redo, rinotta leggeva
anniversario della vittoria. otto anni fa ero a trieste, stordito e felice e senza
vittorie, cioè donne con l'ali collocate a sedere su le finestre ne'detti angoli
. carducci, ii-10-245: io sono tornato a brescia per rivedere la vittoria bronzea:
, re di epiro, che nel 280 a. c. sconfisse i romani nella
si affaticava. firenzuola, 431: promise a paride, se e'gli dava la
scacchiere... ch'io oggi verrò a battaglia con la fiducia di far aggiungere
trionfi. piovene, 7-381: s'incontrano a parigi parecchi visi lunghi per la vittoria
, in partic. ottenuta in mezzo a contrasti e difficoltà; superamento di un
risposte che ella certo avrà fatte tra sé a quelle opposizioni. ardigò, iv-102:
si fa gesto, che salva gli altri a spese sue? -nel linguaggio ascetico
. boccaccio, vli-226: poi quando a dio parrà che 'l mio fin sia,
, pregando iddio per lui e raccomandandolo a gesù cristo che gli dovessi dare vittoria contro
nuovo pensiero. savonarola, i-98: a questo modo sta come fra due caiamite e
sul punto di vincere. a. pucci, cent., 17-75:
toponimo. boccaccio, 1-i-623: apparve a tre re orientali, stanti sopra il
un movimento sublime. per sollevarci fino a voi, o dalmati, bisognerebbe che ora
ant. verso vittoriale-. epinicio. a. adimari, 2-187: sotto il velo
. che è proprio, tipico o relativo a sovrani di nome vittorio o vittoria e
il vittoriano: nome del monumento dedicato a vittorio emanuele ii edificato in roma dal 1885
, iv-744: 'vittoriano': nome del monumento a re vittorio emanuele in roma.
gli uomini riattingevano agli ingaggi nella serie a, le mogli al 'vittoriano di castagne con
del palvese terso / non mi braccio a pugnar per desianza; / ma di vostra
dei teatrini sperimentali del '40, e a un po'di vittorinismo alla saroyan,
'arte popolare'che fa spesso da mamma a tanti gattini ciechi. vittorino,
lo effetto fu che consalvi venne nel reame a giornata co'franzesi e gli ruppe vittoriosamente
morte e sul peccato (con riferimento a cristo e alle anime dei beati).
per le vittorie, lealmente diede poi a ciascuno vittorioso, sì come era di loro
come capitali nemici della re- publica dannati a perpetuo esilio. gherardi, ii-103: o
con la spada. botta, 5-358: a tali parole di quel vecchio risoluto,
onore di venere e di cesare vittorioso a farsalo, prima che apparisse l'astro di
iii che regnò sull'italia per quarantasei anni a fu detto, un tempo, il
aggiate cura / che similmente non avegna a voi. mazzini, 56-194: con una
-per estens. che non si sottomette a qualcuno, che non cede alle sue
travolta dallo stesso uragano che la portava a rovesciare tutto davanti a sé.
che la portava a rovesciare tutto davanti a sé. -che ha conquistato la
vittoriosa / quel pan fu detto, e a quest'alma mia, / se 'l
stette sopra del corpo del precipitato, quanto a iddio piacque che s. zenobio del
s. bernardino da siena, 463: a tre cose si cognosce la vera veduità
tuo vittorioso, / sia testimonio a sua virtù concesso. gualdo priorato,
'l parliere che vuole smuovere il populo a guerra dèe parlare ad alta voce per franche
ira e duol presaghe / roma dolente a pie'del marmo stava / d'una vittoriosa
7. che vegeta incontrastato, che resiste a ogni vento contrario (una pianta,
lanciato il destriero sauro della sua canzone a corsa sfrenata per il vasto mondo.
, alla poetica, allo stile; che a essi è ispirato (anche in un
prosa di faulkner] abbia una tendenza a torreggiare per la quale, qualche volta,
abitudine, senza interna virulenza, insomma a vuoto, e raggiungere effetti da prosa vittorughiana
letter. atteggiamento stilistico e letterario ispirato a quello di victor hugo (con uso
3-158: chi gli ha messo in testa a quello scemo, che io abbia voluto
. lamenti storici, ii-222: a dio pur piaze la bontà profeta, /
172: comanda che sieno sacrificati tre vituli a erice, e una pecora giovana
toni bacarali e delfìni, e alcuni altri a nui inusitati, porcini alcuni, altri
che questa sua gita gli dovea essere a vituperabile morte. 2. degno
di gran disonore degni saran coloro che a così vile, infame, abietta e meschina
offendere pesantemente; oltraggiare, vilipendere. a. pucci, 5-23: non mi ti
potendosi quivi vendicare, perocch'erano più fratelli a darli, partissi, e propuosesi di
/ studiavano i più sozzi / nomi a vituperarlo. fogazzaro, 2-352: deve
fra giordano, 2-312: così fa ingiuria a dio chiunche vitupera la immagine di dio
. fra giordano, 7-93: non che a dio possa scemare gloria, ma da
, cioè la potenza del signore, a ciò che voi siate migliori, perché il
state al loco publico, voi non venite a profanare e'templi; voi ruffiani non
e'templi; voi ruffiani non venite a vituperare le chiese. flaminio, 89
. -con riferimento al supplizio infamante a cui fu sottoposto gesù cristo.
mandar un altro profeta, cioè maometto, a rinnovar la legge. 3.
ne fu nissuno riamai ricredente ». a. pucci, cent., 29-21:
queste de'nostri priori nuovamente sono cominciati a farei vescovi. pagliaresi, xliii-79:
sotto sì molle disciplina che riescan simili a que'frigi. pallavicino, 1-403:
indegna figlia! -con riferimento a soggetto astratto. girone il cortese volgar
molte villanie furono dette a'priori vecchi a gran torto, pur da quelli che poco
contrario, da persona che abbia avuto a fare seco, o che di presente abbia
raddoppierolla. testi fiorentini, 169: a mortale dolore si vedranno uccidere, e.
pulcielle sforzare e li vecchi talgliare. a. pucci, cent., 28-50:
. straziare, sfigurare, deturpare. a. pucci, 1-86: uscirò ancora loro
grandissimi, ma non facieno male, a vipistrelli come colombe volavano loro d'intorno
ma per non vituperarsi pensò di farlo assentire a marzia sua figliuola. piccolomini, xxv-2-43
ch'ella recava a'suoi nobilissimi avoli, a se stessa, e a'suoi discendenti
, agg. ant. atto, diretto a vituperare, a biasimare, a riprovare
ant. atto, diretto a vituperare, a biasimare, a riprovare fortemente.
diretto a vituperare, a biasimare, a riprovare fortemente. buti, 2-611:
: finge l'autore che le parole confortative a la castità dicano donne e le vituperative
di mente, / come idio gli occhi a noi con pietà leva? caviceo,
, che una traversia di vento vel sospignesse a forza, 2. che suscita
... introdurvituperata cosa del mondo a vedere. sacchetti, x-49-18: mai in
necessarie alla loro conservazione, e si mettono a pericoli no alla bellezza corporale. estremi
suoi lucidi caro, 12-iii-152: quanto a le mie cose, ad istanza del maintervalli
che s'aspetta ch'io abbia a dar fuori molte e gran cose. tarchetti
pubblico colle ne... a un alberguccio infimo sì, ma no vituperevole
e senza vergogna colò andar non a uccider uomini, ma a tener viva l'
colò andar non a uccider uomini, ma a tener viva l'onestà dirà mal
di tempi delle donne: non a rubar vituperevolmente l'altrui, ma a do
non a rubar vituperevolmente l'altrui, ma a do suoi, per questo
nar gloriosamente il suo, non a levar ma a conservar l'onor
gloriosamente il suo, non a levar ma a conservar l'onor dice per leggerezza
(o, in senso attenuato, diretti a sottolineare una giuria, offesa; accusa
f. m. zanotti, 1-6-254: a guisa che presso i ret
vituperio e me di sempiterna i-104: a vituperazione dell'avarizia fa imprimamente questo, vergogna
ad osservarne l'esito, che fu tutto a suo scorno e vitupe gli
né men di riso e vituperio degna / a me pare quel solo, che buone
oste, la privazione potrà ridare qualche nobiltà a un legame che vitiperevole patto facendo,
di lei. aretino, v-1-506: a un gentil'uomo è vituperio l'essere discortese
essere il contrario di letterato, cioè a dire ignorante. leopardi, 216
gli odii ribollono. la feccia toma a galla. -in espressioni esclamative, per
v-1-390: essi non dàn- no cura a vituperio che si gli dica: né tu
vituperio che si gli dica: né tu a villania che te si faccia. b
messer baiardo,... abbiate a sentire un italiano dir tali vituperi contra
mille e mille vituperi fui ricoperto nuovamente a cagione de'maledettissimi 'conti d'antichi cavalieri'
ricchissimo... si volta aspramente a giove e gli dice un gran vitupero
letteraria. foscolo, xvi-515: or a me duole; non già delle basse calunnie
e infamante. fazio, ii-17-55: a questo mio signor, ch'io dico adesso
avesse bestemmiato dio, sì 'l giudicarono a morte, e tormentarono con molti vituperi.
, contempla quanto vitopèro / fu fatto a cristo, quando fu davanti / a anna
a cristo, quando fu davanti / a anna, primo pontifice fero. savonarola
, i-495: andarono ogni cosa mettendo a ruba e ad esterminio, le donne
ruba e ad esterminio, le donne a vergogna; faceano crudeli e orribili vituperi.
vedersi rimproverare i suoi vituperi lo spinsero a far quello, che a puri farlo
lo spinsero a far quello, che a puri farlo no'l poter movere i meriti
. dati, 3-3: l. a. detto il rosso, uomo vago di
nuovi vituperi mi ha tenuto e mi tiene a casa. gozzano, i-1192: il
giordano, 3-16: provide di molto oro a uno nobile omo, che per povertà
che per povertà avea ordinato di darsi a vitiperio, mettendo le figliuole a vitiperio
darsi a vitiperio, mettendo le figliuole a vitiperio, e di ciò vivere. seneca
volgar., 3-331: son presti a... tradire il suo amico per
i suoi filiuoli in avolteno, é dàrgli a tutti vituperi per campare della morte.
è morire che fornicare, e guai a quelli che dànno ad opera di vituperio le
disordinato matrimonio: primo, in quanto a modi non debiti. sicondo, ch'
. sicondo, ch'è in quanto a tempi non consueti. terzo, in quanto
. terzo, in quanto ch'è a luoghi non convenienti. savonarola, i-59:
.. l'uomo vada al sacerdote a rivelare li suoi secreti e confessare li suoi
. 6. chi è additato a universale ludibrio ed è oggetto di biasimo
sì suona, / poi che i vicini a te punir son lenti, muovasi la
luogo / peste dello spedale, / itevi a medicar 'n una galea. algarotti,
arte, ognor dettando / rime novelle, a svergognarla è giunto. monti, 24-322
uno schiavo chiamato gambone, / che a riguardar proprio era un vituperio; / l'
. dante, conv., i-ix-3: a vituperio di loro dico che non si
da siena, 183: così a mano a mano seguitano le foglie, le
, 183: così a mano a mano seguitano le foglie, le quali sonno
suo. beicari, 1-35: essi a parole, che in lode, ovvero in
più così si muovano da quinci innanzi a commettere simiglianti cose. -suonare a
a commettere simiglianti cose. -suonare a vituperio-, annunciare l'esposizione alla gogna
mi arrivano i tocchi delle campane che suonano a vitupero. tommaseo [s. v
campana del bargello, che suona sempre a vitupero'. -tornare in vituperio a
a vitupero'. -tornare in vituperio a qualcuno: riuscirgli disonorevole. fallamonica,
da arrecare grave disonore o vergogna sia a chi compie sia a chi subisce un determinato
o vergogna sia a chi compie sia a chi subisce un determinato atto; con
di roma, e vitiperosamente fuggendo, a quattro miglia fuori da roma egli medesimo
sagri, costrinse in poco tempo i turchi a ritornare vituperosamente al tenedo.
che dio più fè beata e che a sua similitudine la creò, più vituperosamente
, così ordinariamente su una forca muore. a. cattaneo, i-401: neppur un
cattaneo, i-401: neppur un giorno dato a dio! sempre nemico di dio!
): sentendosi madonna isotta dal marito a la presenza di tanti signori così vituperosamente
con viso allegro e salda voce così a ragionar cominciò: « serenissimo prencipe e
; che reca grave infamia, discredito a una persona (un'azione, un'attività
18-27: vituperosa e vergognosa cosa pare a scrivere in volgare certi peccati carnali colle loro
cui vituperose opere molto dagl'imolesi conosciute a tanto il recarono, che, non che
g. capponi, i-48: questi a battaglia finita cavalcando, si era tolto in
ludro, fa l'acquolina in bocca soltanto a dirlo! 10 non sono clandestina:
. non si volle più indugiare di venire a fare vendetta. livio volgar.,
or saziati crudel che me condanni / a questo fin vituperoso et orribile / nel più
giordani, x-73: sforzò quell'ottimo principe a dargli morte vituperosa. -abietto,
, conciosia che l'onesto dèe sempre anteporsi a l'utile. 2. che
ii-387: adunque si debbe andare contro a loro i quali fuggono, acci che egli
una creaturina della mia razza vituperosa bastasse a chiudermi il mondo e a spengere qualcosa
razza vituperosa bastasse a chiudermi il mondo e a spengere qualcosa di me, ed essa
qualcosa di me, ed essa medesima a sostituire tutte le altre creaturine possibili.
occhi affossati e infocati, contraendo le grinze a un sogghigno di compiacenza diabolica, con
che diceva di volere attaccare il vicario a un battente della sua porta, ammazzato che
de sanctis, 11-237: l'inferno a quest'ultimo punto mi apparisce come un
pensando ciò che seco aveva fatto, cominciò a dirgli villania, non solamente chiamandolo zoppo
poetico volgo. 5. concluso a condizioni molto sfavorevoli e umilianti per una
il re di francia] egli poi rotto a pavia e fatto prigione, e se
dire in rima e in prosa / a coloro che vogliono che sia / l'osteria
/ viva lo 'mpe- radore grazi'a deo! / intendi, bella, che
, conv., i-xi-8: impossibile è a loro discrezione avere. per che incontra
! carducci, iii-n-81: fu chiamato a suono di trombe e pifferi messer francesco
guadagnate non so quante banderiuole le portarono a palazzo con un viva, viva,
divino ogni cosa; batton le mani a ogni verso; ti prodigalizzano il bravo,
viva concitatissimi degli astanti, si pose a sedere. verga, 5-238: il mormorio
, intimazione usata in passato dalle sentinelle a fermarsi e a dichiarare la fazione di
in passato dalle sentinelle a fermarsi e a dichiarare la fazione di appartenenza (e
o là fermate. / chi viva? a che venite? ove n'andate? »
aretino, 20-166: io, che vivacchio a la schietta, non me ne curo
[tommaseo]: è differenza da vivere a vivacchiare. parini, 482: il
é quando, dopo vent'anni, a squarciagola la ripresero i mitraglieri di villa
/... / fuor più vivacce a venirte a spogliare. = dal lai
.. / fuor più vivacce a venirte a spogliare. = dal lai vivacìus (
pari d'inghilterra, capitò in sicilia, a gioenti, per visitarvi i maravigliosi
per alcun tempo uomini egregi e poi a poco a poco cominciano degenerare, perché
tempo uomini egregi e poi a poco a poco cominciano degenerare, perché quegli d'
vero distinto. muratori, 5-ii-189: a formare un poeta eccellente non solamente si
e vivace ingegno. cesari, ii-498: a descrivere il paradiso terrestre...
e bruno e la vista vivace infin a la vecchiezza. romoli, 326: facendosi
dio. cesarotti, 1-iv-292: volsimi a gaulo, e l'alma mia s'apprese
vantaggio... apportano in fatti a chiunque vanti maestria nella nostr'arte:
di questa, che fece dante pure a parole. mazzini, iii-1-121: la poesia
idem, par., 27-12: dinanzi a li occhi miei le quattro face / stavano
, e quella che pria venne / incominciò a farsi più vivace, / e tal
6-i-405: certo non v'era luogo a dubitarne; quell'uomo soffriva d'un'aliena-
casoni, 89: il nepote d'atlante a noi s'en viene, / per mostrar
di rimanermi tutto solo, e chiudo a chiave la porta; e spalanco le finestre
. gadda conti, 2-1 io: spesso a metà della notte, si levava una
tazze spumanti / bacco in tal tempo a rivotar c'invita. 12.
. denominazione delle didascalie che, apposta a un passaggio musicale, ne ordina un'
come al re piacque, così andarono a sedere. mattioli [dioscoride], 392
una pianta che sta per essere messa a dimora). tranci [il caffè
bembo, iii-344: che se tanto a voi piace / veder in polvequesta carne ardita
, par., 33-12: qui se'a noi meridiana face / di caritade,
) quale sia il dono d'idio e a chi tu neghi ciò che egli ti
che egli ti chiede, forse averesti dimandato a lui quello ch'egli dimanda a te
dimandato a lui quello ch'egli dimanda a te. e sappi che io ti averei
, e funne ricoperta. -adatto a procreare (un'età). s
tommaseo, lxxix-iii-127: rammenterò che un giorno a proposito di lettera da scrivere e'disse
proposito di lettera da scrivere e'disse a me: « a voi rispondo più
da scrivere e'disse a me: « a voi rispondo più pronto che ad altri
quadri! « vedete (diceva vivacemente a chi, anni addietro, fu qui con
porte della città, vescovi cominciò vivacemente a parlare delle solite cose, come se drogo
delle solite cose, come se drogo andasse a una passeggiata. -con riferimento
ci siamo sentiti infastiditi o almeno perplessi a dovere assuefarci all'idea che la grande scultura
cento ongari che per suo mezzo è piaciuto a la vostra cortesia donarmi con le (
, che sarei stato lì ore e ore a sentire. d'annunzio, iv-2-585:
in giovinetto / grazia aggiunge e decoro a l'altre cose. -vitalità fisiologica
iv-220: cominciò di poi la chiesa a non esser così unita, ma spargersi
: che non sì tosto cominciarono i ballerini a riscaldarsi, egli si vide a brillare
ballerini a riscaldarsi, egli si vide a brillare negli occhi di tutti una vivacità ed
un'estrema debolezza succedè ad un tratto a quel momentaneo vigore. 5.
copia del valore di 100 'paoli', a meno che fossero lì presenti ambidue da confrontare
e. cecchi, 8-73: a una grande parete a smalto, era appesa
cecchi, 8-73: a una grande parete a smalto, era appesa una infinità d'
di coccio policromo:... tutto a grandezza naturale, trattato con un realismo
di spirito. loredano, 2-i-3: a sua gentilezza, che non ha fine,
e disegni, l'evidenza dei titoli tendono a vivacizzare la pagina al di là della
liscia e ben fatta del centro dice a quella della periferia o margine o vivagno
ferrei circoli al vivagno, / scudo a squamine di peltro e con un crudo /
lo colse e come più non si stimasse a tempo, di là fu e
nostro mondo, / perché ci appar pur a questo vivagno? 5. margine
giugner vivagni di ferzi, / acconciar guaine a ralinghe. 11. locuz.
lat. mediev. vivagnum (nel 1398 a bologna e nel 1414 a faenza)
nel 1398 a bologna e nel 1414 a faenza), deriv. da vivo,
nel mezzo del quale [giardino] a nostro modo avendo d'acqua viva copia,
una trota sparata, e fritta ritornata a guizzare in un vivaio. algarotti, 1-vi-59
dell'argine, certo si ferma incuriosito a guardare l'ampio e placido stagno d'
pietra,... insomma fatto acconcio a ciò che molte lavandaie insieme possano in
furono di quelli, che s'ingegnarono a fame de'vivai, mettendovene separatamente di diverse
il vivaio de'pipistrelli, siamo sempre a tempo di farla. b. del bene
cui hanno modo di formarsi personalità destinate a distinguersi in un determinato campo.
ecc. baruffaldi, iii-56: questo a te, del serbatoio / gran custode,
vivaio di simboli cui appartiene, come a tutti i linguaggi, una particolare sostanza
vista di un loro impiego in una squadra a livello agonistico. -anche, con meton
ovale, la pallavolo, il baseball vanno a reclutare i ragazzini nelle scuole.
e piscicoltura, chi è addetto a un vivaio. migliorini [s
loro medesimi. alfieri, iii-1-170: a voler fare vivamente sentire altrui, bisogna
parlare con prencipi vivamente, dove s'aveva a tratare dell'onore della sua città.
prevalenza costringendo... gli ultimi a sciogliere le mani intrecciate e a staccarsi
gli ultimi a sciogliere le mani intrecciate e a staccarsi vivamente l'uno dall'altro.
resto, in molte occasioni diede costui a conoscere la sua malvagia, e trista
vedevano ombre passare. pirandello, 8-53: a guardare il cielo da questi tetti si
scavezza / ale dolce vivande, / e a far cocine grande, / e mangiare
, ii-xxi-34: dal principio suo fue costumata a pascer- se de veneno con altra vidanda
apparata, / dove posarno con piacere a cena, / ché vi era ogni
destinai de'pani / il più piccolo a me ch'ero il più grande. moravia
dante, infi, 28-58: or dì a fra dolcin dunque che s'armi /.
cavalcanti, 99: il duca mandò soccorso a brescia e fomilla di fanti e di
assata nella 'commedia'dantesca, conferisce a chi la eve l'oblio della
, xii-3-140: diemmi per dolce tal vivanda a bere. dante, purg.,
col tempo? mamiani, 54: a questo banchetto di scienza, al quale sediamo
vivandétta la migliore e la più ilettevole a mangiare che tu sai. romoli, 11
; e prontamente / poste le mense, a convivar si dièro, / e vivandò
si dièro, / e vivandò ciascuno a suo talento. = denom.
1-30 (i-389): andando il papa a tomo al campo, vide un vivandiera
fuora degli alloggiamenti de beozi s'incominciarono a partire i vivanderi e alcuni che portavano
e vivandieri e dispensier, van tutti / a parlamento, di veder bramosi / dopo
: guardai fuori e la vidi tenere a dovere, a furia di scappellotti,
fuori e la vidi tenere a dovere, a furia di scappellotti, un manipolo di
, in cambio di denaro, cibo a passanti, turisti, ecc. alfieri
. alfieri, 12-121: ecco, a me incontro / lieti si fanno i vivandieri
donne brune; mentre pochissime avrebbero pensato a mascherarsi da vivandiera. 3
ciotole colle vivande per portare il pranzo a più persone. = deriv.
altre parti, secondo uno schema simile a quello di tanti polittici veneziani, vivarineschi
longhi, 1-i-1-91: era impossibile si richiedesse a venezia un polittico di questo tipo complesso
), sm. nella roma antica, a partire dall'età augustea, parco o
, in partic. dal ii sec. a. c., recinto in cui
anfiteatri si custodivan le fiere ed oltre a ciò si teneano in gabbie o di ferro
, sf. plur. ant. minestra a base di uova sbattute fatte sbollentare in
alla meglio; vivacchiare. a. f. doni, ii-141: vivattano
per estens. che persiste, che continua a manifestarsi (uno stato d'animo,
. mazzini, 58-168: pensate mai a me? e non gradirete una mia
cioè in paradiso. dominici, 1-155: a se stessi faranno bene però che aranno
vivènza, sf. dir. vivenza a carico-, condizione di un familiare che
quale nullu omo vivente pò skappare. a. pucci, cent., 70-11:
; io non son sottoposta / a te nè ad uom vivente. ghirardacci,
che respirava, sorse allora il mistero / a rilevarsi: dolce, terribile e
, lei vivente, avrebbe sforzata sua figlia a sposarsi, se l'animo non glielo
città enormi, tentacolari, dove in caseggiati a molti piani si accumulano moltitudini di persone
nulla cosa ci è compiutamente, / a esto mondo, vivente. benci, 1-80
esistente, effettivamente disponibile. propri, vive a carico del lavoratore. botta,
il vivere: vente invano chiedevano aiuto a quella patria che difendeva'la vivenza e
che esprime la volontà immediata e variabile a seconda dei casi e delle circostanze di
un'autorità assoluta (e si contrappone a legge morta, per cui cfr.
sei, / domator degli dei, / a scegliere i piaceri / più graditi ai
il solo dei viventi, / lontano a tutti ed anche a me lontano. c
, / lontano a tutti ed anche a me lontano. c. e. gadda
cospirar di volontadi - temo; / abbia a compirti. = deriv. da
latini, i-2936: ed è a dio piaciuto / che sia tanto vivuto,
da l'ora in qua son io visso a la terra / disutil peso, ed al
: or perché non così all'erbe ed a ciò che è radicato e vive nella
la vendemmia o l'erba che continua a vivere sotto una pietra. -per simil
un determinato termine temporale o in seguito a un avvenimento. - anche sostant.
, 36: s'io temesse / c'a voi dispiacesse, / ben m'ancideria
/ e del diritto m'han posto a la riva. tarchetti, 6-i-654: certo
nel ricordo di altre persone, continuare a esistere idealmente dopo la morte per la
da tanta virtù di lorenzo, venne a vivere a firenze. t. contarini,
virtù di lorenzo, venne a vivere a firenze. t. contarini, lii-15-276:
vivuto lungo tempo in inghilterra e la conosce a fondo, accettò immediatamente la sua alleanza
comisso, v-iii: mi sono rifugiato a vivere in un'isola, non è grande
l'aere è cheto, / sull'acque a passeggiar. pascoli, 1-444: sino
la vostra semenza: / fatti non foste a viver come bruti, / ma per
245: e però non piangiam, chi a morte viene / che non teme altro
7-iv-141: strana cosa può questo comparire a noi che viviamo con altri costumi.
mannelli, 84: i romani quando viveano a consoli, si studiava catuno in virtù
che detta città nel principio che cominciò a vivere a repubblica, fu di governo
città nel principio che cominciò a vivere a repubblica, fu di governo popolare.
non vogliamo più grandi e si ha a vivere a popolo e a libertà.
più grandi e si ha a vivere a popolo e a libertà. y
e si ha a vivere a popolo e a libertà. y trarre sostentamento da
che parea che tutte le scritture sapesse a mente. boccaccio, dee., 7-2
, lii-4-389: abituati già così lungo tempo a non saper viver d'altro che di
n-i-427: erano 5 giorni che vivevo a latte e fichidindia. -con riferimento
occati sono negri e hanno tutte le penne a uno modo, così nel corpo come
: poi- ch'il trovare da vivere a primo tratto uscendo di qua, non è
166: chi vole amor di donna vive a spene. monte, 1-63-10: e
gente si notrica, / ciascun vivendone a speranza bona. petrarca, 332-41: vissi
, non so, 10 ho incominciato a vivere presto. serao, i-158: parascandolo
.]: 'vive': si suole scrivere a qualche passo di scrittura cancellata, per
[crusca] -. vivono vita sconoscentissima a dio. bandello, 1-4 (i-56
io penso che, se tu cominciassi a vivere la vita del partito, finiresti col
viviamo è un punto, quel che abbiamo a vivere non è ancora un punto,
requie, molestarlo in continuazione, sottoporlo a continue domande o richieste. cielo
-non poter vivere con qualcuno: per alludere a un carattere intrattabile, insopportabile.
stare, n. 60. -vivere a dio o a cristo: rivolgere costantemente il
. 60. -vivere a dio o a cristo: rivolgere costantemente il proprio pensiero
cristo: rivolgere costantemente il proprio pensiero a dio, conformando ogni azione alla sua
cavalca, 6-1-393: se viviamo, a dio viviamo, e se moriamo,
dio viviamo, e se moriamo, a dio moriamo; onde se viviamo o se
che tu ti eleggerai... a meritar questa grazia, ch'è pur la
volere più vivere sulla terra se non a cristo. -vivere a giornata,
se non a cristo. -vivere a giornata, alla giornata: v. giornata
spalla, n. 23. -vivere a sé, a se stesso o a se
. 23. -vivere a sé, a se stesso o a se medesimo-, condurre
-vivere a sé, a se stesso o a se medesimo-, condurre vita ritirata e
tasso, 18-ii-15: se piacerà a dio che possa vivere a me stesso
: se piacerà a dio che possa vivere a me stesso ed a'miei studi,
non ha amici di confidenza, perché vivo a me stesso e poco pratico. tarchetti
sono rifatta la vita, io vivo a me; le mie ore scorrono piene e
, 1-180: ma colui il quale vive a se medesimo, il quale si pasce
assimiglia colui che vive di vento; assimiglia a colui che caccia li uccelli volanti.
son tutti i proverbi compresi; / come a dir che alla mensa non s'invecchia
140: chi va pel mondo, impara a vivere. idem, 334: 'corpo
essi sono oggimai atti per se stessi a procacciarsi il vivere e loro altri beni
, si suol dare per vitto cotidiano a un solo. cesari, 6-92: quando
bisogni de'poveri. guerrazzi, 2-100: a noi aborigeni voi altri ci servirete a
a noi aborigeni voi altri ci servirete a questi patti: non seminerete né pianterate;
, 203: non s'impara mai a vivere sino alla morte. ibidem, 203
: ad voi sola servir deliberai / fin a l'extremo dì del viver mio.
del mio viver atropo / presso è a troncar lo stame? foscolo, i-96:
gitta ultima sfida / l'anima ai fati a l'avvenire e a noi.
l'anima ai fati a l'avvenire e a noi. -per estens. il
dante, par., 15-131: a così riposato, e così bello / viver
così bello / viver di cittadini, a così fida / cittadinanza, a così dolce
cittadini, a così fida / cittadinanza, a così dolce ostello, / maria mi
concreto, ciò che è materialmente necessario a tale scopo, mezzo di sostentamento,
el suo viver do balestrarie de galie sotil a l'anno in vita soa. bandello
il vivere si procacciava, che anco a lei non si devesse disconvenire a ritrovare
che anco a lei non si devesse disconvenire a ritrovare chi a'suoi bisogni provvedesse.
confezione contenente beni di prima necessità inviata a prigionieri o combattenti da organizzazioni umanitarie.
popol. nei dialetti it { rinverrà 'donnola'a cuneo e 'scoiattolo'nel monferrato,
176: in somma grazia [sono] a questi po poli animali i
i-9: fra firenze e torino corre, a mio credere, la differenza che passa
spesa quotidiana dell'assuefatto non equivale appunto a comprare un elettrodomestico al giorno? o
saputo procacciarvi, debbo in ogni occorrenza venire a voi con la dimestichezza che io desidero
la dimestichezza che io desidero che veniate a me. g. bentivoglio, 4-1471
dello spirito e la sublimità dell'ingegno a loro non manca; né è stata loro
il dire ancora, che i pericoli esortino a sovvenire ai pericoli, è medesimamente vivezza
che forse io con troppa vivezza mossi a te quei consigli e que'lamenti che
vasari, i-285: tutta questa opera acquistò a giotto fama grandissima, per la bontà
i-565: la vivezza di crisippo discorse a li termini di minore etade, ma non
corona monocroma di città distrutte, graduate a diversa distanza di tempo da noi come la
, era sorretta la veste, sì a guisa d'una clamide dalle spalle e
l'altre evacuazioni, le quali vanno a tórre il vivido colore), o per
d'un rosso più vivido, simili a un diffuso esantema che talvolta s'orlava
più calma il contorno, si prova a subordinare i colori al rapporto plastico,
foglie / in rigoglio; e nuotando a fior dell'acque / refluenti del nilo e
. croce, iii-23-211: si comincia a sentire, in italia, la vivida frescura
d'infinito atro dolore, / scorgendo come a un punto alsi et exarsi / la
sì frustata spe rapido tira rle taciturne labra a lamentarsi. bembo, 5-29: aveva il
sangue egregio, / donde la figlia a te diletta uscì. / di camilla ragiono
dopo, tanto che rievocandoli non riusciamo a introdurli in una cronaca coerente.
una straordinaria facoltà verbale, egli riusciva a tradurre istantaneamente nel suo linguaggio pur le
il tempo di ausare le fresche menti a quel più austero e più brusco, più
stimoli e entusiasmo (anche con riferimento a soggetti astrat- ti). foscolo
mano al cesarotti; egli viene talvolta a rompere le mie cupe meditazioni. la luce
arti], e di comunicar vicendevolmente a tutte il suo spirito vivificante.
maschio e vivace valore, e si diffonde a vivificare tutti i corpi, che ad
dono magico della genialità, è simile a un taumaturgo che vivifica tutto ciò che tocca
: tu sei destinata (o anima) a vivificare un corpo umano.
animare spiritualmente (con partic. riferimento a dio e allo spirito santo, nella morale
che vivifica l'impio, e chiamalo a penitenzia, e perché questa è cosa
del ne- grescu, lì si sentiva a suo agio, il vento marino la vivificava
/ vivificar li spirti / se vedeno a cui el mira per diletto. sérao,
tenca, 1-219: sfiduciato, impotente a vivificare nell'arte i forti concetti civili
allora nell'asilo dell'umana coscienza, a domandarle le meste commozioni e la sottile
morremo, così in cristo tutti averanno a vivificare. 8. riacquisire la
getti, 15-i-264: ei non basta a la generazione de l'uomo, per
natura, vivificatrice del nostro mondo. a. cattaneo, i-361: di queste quattro
queste quattro cose, la più importante a spiegarsi è quella parola 'vivificantem', spirito
fa che poi ci usi misericordia. ecco a chi dunque tu devi la tua vivificazione
. il conferire vigore, vitalità, impulso a un'attività, a una tradizione;
vitalità, impulso a un'attività, a una tradizione; il dare concretezza a un
, a una tradizione; il dare concretezza a un pensiero. bonghi, 1-105
bonghi, 1-105: niente però sforza a fare quel passo che dicevo che c'
[barbi] non può essere chiamato a una cattedra non di poesia (buffonata)
uso dell'imperfetto implica uno scrittore-narrante che a un certo momento... crea la
per li semi e piante s'attrae, a quegli manca la terra, e riposandosi
ordinaria, non dà vigor sì vivifico a verun cedro, se il giardiniere non vi
abate isaac volgar., 1-87: grida a dio: « o messere,..
da vivificare (v. viv ific a r e). viviménto,
non hai: lo tuo viviménto sia a te di lieve cosa. = nome
in un anno, in riferimento a una determinata popolazione o categoria di individui
2. bot che si riferisce a una pianta spermatofita in
le cui gemme cadute naturalmente o a bella posta piantate si sviluppano a
a bella posta piantate si sviluppano a guisa di bulbi e producono novelle piante.
ant. rinascere, rivivere. attribuito a iacopone, 1-ii-43: vivendo moro e morendo
, tr. (viviseziono). sottoporre a vivisezione un animale, una cavia.
di vivisezionare), agg. sottoposto a vivisezione (un animale, una cavia)
19: ecco così la sua arte avvicinata a più vaste folle, scrutata, e
. dissezione anatomica di animali vivi effettuata a scopo di studio e sperimentazione. -
su animali di laboratorio che induca alterazioni a livello anatomico o funzionale, come l'esposizione
livello anatomico o funzionale, come l'esposizione a radiazioni, l'inoculazione di sostanze chimiche
una tragedia greca, ma vive intorno a noi e in parte dentro noi stessi
sono pronto, fin troppo pronto, a sottopormi a esami di coscienza, a vivisezioni
, fin troppo pronto, a sottopormi a esami di coscienza, a vivisezioni anche
, a sottopormi a esami di coscienza, a vivisezioni anche laceranti. = voce
2-261: ecco perché non si è ricorsi a quella che sarebbe stata la soluzione [
, agg. letter. che è destinato a vivere, che vivrà. -anche sostant
parte delle vecchie credenze umane, affermarono quasi a mo'di compenso il progresso indefinito del
consorzio civile e promisero (quel che a loro costava poco) un secolo d'oro
loro costava poco) un secolo d'oro a breve distanza da noi. i vivituri
, 2-197: questa è bella cosa a pensare: onde ogni fedele cristiano,
beneto lo piglà per la man e rendélo a lo paire vivo e sano. boccaccio
non e poco ciò che tu sei venuto a cercar qui: tu chiedi una persona
e pugno proibito toma fuori vivo e vegeto a accopparne degli altri! -sostant.
, inf, io-m: or direte dunque a quel caduto / che 'l suo nato
avanzi che natura / con veci eterne a sensi altri destina. montale, 5-87:
ficino, 6-165: rispose pietro innanzi a tutti: « tu se'cristo figlio di
, non sono stato io il primo a scriverti di michelangelo prini? -luce
/ da lui né da l'amor ch'a lor s'in- trea, / per
cavalca, 20-549: oggi verrà a noi l'angelo e recheracci la viva
e l'altra è la caverna deputata a ^ li sciagurati che mai non fur vivi
pan'ata nell'ultima circuizione è posto a denotare che sopra a 0 luogo a
ultima circuizione è posto a denotare che sopra a 0 luogo a perpendicolo è l'isola
a denotare che sopra a 0 luogo a perpendicolo è l'isola di creti in su
sentire da anima viva le dica, a cecilia rei in persona, che venga
un becchino, non un'anima viva a cui chiedere informazioni. -mal vivo
, che mi ci volle tutto il giorno a risentirmi. carducci, iii-2-125:
-vivo 0 morto: comunque, a qualunque costo; anche a prezzo della
comunque, a qualunque costo; anche a prezzo della vita. dante, liii-64
-con valore aggett. che deve essere fermato a tutti i costi (un ricercato;
cavano dalle bisaccie alcuni che portano vivi a questo effetto. baluda, xcii-i-99:
su quello di legno. -con riferimento a pesci, per indicarne la freschezza.
. cassola, 2-62: ipescatori ripresero a camminare e uno gridò: « ma
ciò, se mi conosce instrumento atto a servirla, a favorirmi de'suoi commandamenti,
mi conosce instrumento atto a servirla, a favorirmi de'suoi commandamenti, et intanto
favorirmi de'suoi commandamenti, et intanto a tenermi vivo ne la grazia sua. foscolo
prosunzione. 2. che appartiene a persona vivente, che presenta i caratteri
bellezza. caro, 8-595: stava a questo richiesta in sé vulcano / ritroso
e connessione. cassola, 6-9: cominciava a pensare una cosa e a un'altra
: cominciava a pensare una cosa e a un'altra, finché un pensiero più vivo
finché un pensiero più vivo la spingeva a fare un movimento brusco: e quasi senza
canapa » soggiungeva « è però andata a 70 scudi, ch'è di là da
., « si vende facilmente, e a prezzi anche più vantaggiosi, dove il
fu viva la battaglia, / ma cedette a chinesi la barbara canaglia. bianconi,
, / con piggior piglio, e cominciò a dire: / « ahi, vitupero
idem, purg., 33-27: come a color che troppo reverenti / dinanzi a
a color che troppo reverenti / dinanzi a suo maggior parlando sono / che non
la voce viva ai denti, / avvenne a me, che senza intero suono /
l'uscio del suo studio, rivoltosi a prinzivalle, con voce viva e turbata
presenza dell'interlocutore. -anche nell'espressione a, con, in viva voce,
grave e importante testamento, non mandato a memoria delle lettere, non iscritto in
iscritto in tavole né in membrane, ma a viva voce per più autorità ve lo
/ il chiarissimo bembo è stato fatto / a viva voce, generai di mare.
divina foresta spessa e viva, / ch'a li occhi temperava il novo giorno,
e vivi. erizzo, 19: a canto alla porta del giardino maestrevolmente fabbricata
cielo carico di umidità -agric. innesto a occhio vivo-, compiuto con una gemma
, i-273: l'innesto vuol esser fatto a occhio vivo (che sia schiuso)
sia schiuso): di settembre s'annesta a occhio morto, ma non è buono
, sbocciato (un fiore). a. pucci, 7-79: quelli di questa
7-79: quelli di questa città dànno mangiare a buoi, a camelli e cavalli e
questa città dànno mangiare a buoi, a camelli e cavalli e a tutto loro bestiame
buoi, a camelli e cavalli e a tutto loro bestiame pesci secchi in luogo
carnosi / di un bianco abbagliante / a verticillo attorno al cuore / delle corolle vive
giù ti fossi assiso, / com'a terra quiete in foco vivo. maestro
il calore è troppo vivo. si apre a ogni ventata. bacchelli, 12-260:
intelletto. corazzini, 3-78: non tormento a più viva / fiamma la mia lucerna
ragno. g. bassani, 4-95: a sinistra, due porte, entrambe chiuse:
vivo, / che 'l mio camino a veder follia tòrsi, / e per mia
, / e per mia sete temperare a sorsi, / chiari acqua visitai di blando
preziosa). - anche con riferimento a un'anima beata nel paradiso dantesco.
par., 15-85: ben supplico io a te, vivo topazio / che questa
si rivolse tutta disiante [beatrice] / a quella parte ove 'l mondo è più
brillante (un colore). attribuito a petrarca, xlvii-143: allor che sotto il
sanno porgono de la loro buona ricchezza a li veri poveri, e sono quasi fonte
165: 10 non vorrei bere più a sorsi le consolazioni; ne vorrei una
considerate le scheggiature in quei marmi fabbricati a coda di rondine, incassati nelle cupole
incassati nelle cupole, dentro e fuora a più e diverse altezze; presi animo,
modo tenuto nello incassare quei pezzi serrati a tal segno, che hanno messo a
a tal segno, che hanno messo a stretta con le parti laterali della medesima cassa
1-266: tali caporali sono obligati, a tenere, di decte 5 paghe, dua
vive et una morta, et halli a calzare e vestire, e far loro le
vestire, e far loro le spese. a. dei, in: dovessero dare
ciascuno dei lavoratori effettivamente presenti nel fondo a cui erano legati. g.
, effettivo (un'esperienza). a. tiepolo, lii-13-176: io, per
, di cotesta prosa, che solleva a pena il velo per tosto abbassarlo,
sono vive, odonfere, accettevili dinanzi a dio, e in tutto meritorie. fiamma
valore). guicciardini, 2-2-90: a me non pare che il mondo del governo
famiglia sperelli, na- politana, apparteneva a quella classe d'antica nobiltà italica in
in qualche paese, come è verbigratia a firenze la lingua nostra. castelvetro,
di molta gioventù, studiosa porge ansa a molti rami accessori, a cagion d'esempio
porge ansa a molti rami accessori, a cagion d'esempio, all'insegnamento delle
gloria. -che assomiglia straordinariamente a qualcuno (una persona, in partic
3-51- 179: il grande omero oltre a due sommi poemi eroici ha composto un
, 10-28: voi avete dato di becco a una viva comparazione, perché io non
ciò che colui avea detto, e poi a parte a parte venne diterminando la quistione
colui avea detto, e poi a parte a parte venne diterminando la quistione con ragioni
, ch'in foco tienti ognora, / a venirsene ratto a te disponi. algarotti
foco tienti ognora, / a venirsene ratto a te disponi. algarotti, 1-iv-275:
. algarotti, 1-iv-275: andando sommamente a rilento nel fermare suo giudizio, non
suo giudizio, non acquetavasi se non a quello che recava con sé il più
vivo ardore. cornaro, 67: oltre a ciò, sono in viva e certa
: gli ardenti so- spir nostri / a temprar talor riedi / con le voglie d'
d'amore, e d'aver deposto a fatto ogni primiero sdegno. tarchetti,
queste cose / e non seranno mai a te dannose. savonarola, 7-u-120:
della vecchiaia di filippo machiavelli, insieme a una fede religiosa tranquilla ma viva,
al pari dell'anno antecedente, principiava a milano con una viva preoccupazione nelle classi
vivissima curiosità d'assistere almeno una volta a questo tanto decantato spettacolo di natura.
più la confederazione con l'anglese, a ciò si possa meglio sbottare la francia,
cellini, 1-80 (441): a me basta che quei mia denari voi me
lxxx-4-354: molto... contribuiscono a cesare le provinzie, e regni, che
cardinale erano state quasi che affatto abbandonate a causa del vivo, effettivo, men-
che quanto all'opera mia, mi pagherete a tutto vostro comodo. 26.
, 2-75: può assicurarsi, che se a v s. è morto un servitore
ella [la legge] non è bastevole a ciò fare, senza la legge viva
priorato, 3-i-171: si moveva il papa a cercare la riunione con barberini, perché
ad infinite libbre di peso, perché a qualsivoglia grado ai forza può giugnere la percossa
ramo, oltre il seccume. pittorica sia a quella letteraria, poetica, ecc.)
al giuliani, ii-323: quelli andati a male degli ulivi, si pareggiavivo.
hannovi assai pitture, infra le rono a terra (a par del terreno si tagliarono
, infra le rono a terra (a par del terreno si tagliarono, giù rasente
da ambi i lati nel vivo del sasso a tal effetto scavato. -pietra (
scavato. -pietra (in contrapposizione a laterizio). busca, 186:
periculo, perché i colpi non si dànno a misura. 32.
tempi ne'galeoni da guerra una muraglia a pietre e calcina, incamiciata dentro e
tasso, 7-9-75: lieta si contempla a parte a parte ne tacciar che l'
, 7-9-75: lieta si contempla a parte a parte ne tacciar che l'imago al
vivo: dare notizie di sé; presentarsi a trovare vivo dell'arrampicata. imparentata coi
57-108: perché questo silenzio ostinato? né a liste, nobile anche lui, sebbene
il nome fosse senza predicato. vittoné a lettere, vi fate vivo. cicognani,
; acciocché tagliati loro non menano a intendere un'opera letteraria e non fanno pe
riusciva tortuoso; egli comprendeva di aver timore a avvertiva napoleone che il nemico si
i moti di un panno sono atti a far parere una figura storpiata e goffa,
., siccome è quella delle contesse a foligno, ove introdusse il cameriere del
gloriosa occasione in servigio di s. a., così a me pesa al vivo
servigio di s. a., così a me pesa al vivo il non poter
forza, n. 39. -chiedere a qualcuno se è morto 0 vivo: domandargli
bianciardi, 4-163: te essendo detti a tempo. bonghi, 1-223: mettiamo il
il caso che ci sono poi gli impegni a pagherò firmati sulle cambiali, che volessi
, iv-271: non) sso rispondere a le tue proposte senza toccarti su 'l vivo
, in forze, tenzioni sottraendo a ogni forma di durezza, di rigore,
salute. di disciplina e abituando a vezzi, a mollezze. -anche
di disciplina e abituando a vezzi, a mollezze. -anche fra gidio [
che sia, cioè con riferimento a soggetti astratti. forte nell'animo
l'abate... gli cominciò a predicare le cose dure ed aspre della
mi radessi la barba; -con riferimento a un senso. ci l'esemplo
come se fussi un beccaio, hai tolto a volere scorticarmi. giuliani, i-357:
sono sciocchezze e bambinate. non star a piangere. chi è morto è morto e
farei così anch'io, se non toccasse a me. 42. vezzegg.
]: un erpete, non cusoggette a diventar marcie; il maiale non mangia,
, i-9: la vivola bianca annunzia rata a tempo, può viziare il sangue.
= dal lat. mediev. vivulae, a sua volta dall'ar. ad-di'ba,
alter, di vigore, per accostamento paretimologico a vivo. vivono (vivòro)
le parole disoneste e dissolute, che hanno a corrompere giuliani, ii-321: son
sacchetti, 194-5: questo matteo è raccontato a drieto in una novelletta per un buono
che vi levate la mattina per tempo a bere infino a vespro, e inebriate,
la mattina per tempo a bere infino a vespro, e inebriate, e avete
aria. chiabrera, 5-102: ricordo a vs. aver pazienza nella convalescenza:
vs. aver pazienza nella convalescenza: a ciò fare ne consiglia la stagione ancora acerba
non viziare l'aria, chiodo si affrettò a dire che non gli dava nessuna noia
. b. davanzati, ii-532: annesta a za spallanzani, 4-i-181: palesano
dal fuoco viziati. fiarmi l'orto a caso, / con un urto rompestimi quel
si converte, fassi erede di dio a coerede di cristo. g. gozzi,
bellezza di una persona. inviato a bella posta, per intendere quello che si
ferrari, 283: rimprovera [zuccoli] a gobetti, i-50: questo.
: questo... soggettivismo empiristico continua a tomaso moro di non aver parlato
, liana. non ultima a viziare l'esercizio e la coscienza degli ordini
in quanto non gli g. a. gilio, l-ii-86: se 'l poetico
2-54: allora si dica che è avvezzo a essere trattato con eccessivi riguardi, essere
'ragazquesto non vizia. zaccio'a cui il servizio militare avrebbe fatto benissimo,
cui il servizio militare avrebbe fatto benissimo, a suo tempo. -guastarsi (
-alterarsi patologicamente (una sostanza fisiologi- andare a male, inacidirsi (il vino).
140: del resto bada, che a giudicare non grande poesia quella 7.
cavallo al maneggio. ehi sperone, a destra! » comandava all'attendente che la
nova e pescara, sono di aria viziata a cagio viziataménte, aw.
di lui per quello ch'avea fatto a messer galeasso suo fratello di tórgli la signoria
boccaccio, viii-1-184: e, oltre a ciò, niuna fede presta all'altrui
/ lo domandò, se gli avea a dir niente, / che gli scrivessi;
uno, avendo l'itterizia, prendesse a sostenere, che tutte le cose son gialle
o più vizi morali, che è incline a peccare seggiata stimolante prima del pranzo
pranzo, la passeggiata digestiva o a uno specifico peccato; corrotto, malvagio.
avvegnaché che fosse con inganno e a mal fine, per la viziata fede de
viziati. g. moretti, 276: a firenze ha gente bonghi, 1-50:
dì sempre bene di tutti e non acconsentire a chi ne dicesse ne. male,
monaci, sì lo mandò un dì a un mercato. ottimo, iii-127: questo
contratto. de luca, 1-4-1-56: a tal segno, che alcuni credano, che
. bacchetti, 19-214: s'eran fatti a pretendere che l'asta fosse stata difettosa
erbe veramente non hanno, e si riduce a futilità b. croce, ii-13-262
parve certo più adatto ad esser paragonato a un'immagine tanto sublime. -peggior.