per isamimare, mercoledì piacemi ci siate a terza, o a toiano. burchiello [
piacemi ci siate a terza, o a toiano. burchiello [in mazzei, i-47
ore. 2. stor. a firenze, libro in cui venivano registrati i
del- l'unghero tokay egidarmato, / a cesare fedel, benché non grato.
. montale, 3-64: il signore continuò a scorrere la carta, molto incerto.
scorrere la carta, molto incerto. a soccorrerlo venne un cameriere più anziano e
disposizione più studiata è di un contenitore a forma di 'toro', cioè di ciambella
più promettenti sembrano i tokamak, macchine a camera toroidale. = dal russo
[mera] mak [ina \ 'macchina a camera toroidale', nome dato all'apparecchio
apparecchio dal fisico sovietico l. a. artsimovié, che ne fu l'inventore
2. che è nato o risiede a tokyo. - anche sostant. tòla1
nudo in mado. pascoli, 1134: a ripa grande a terra balzò.
. pascoli, 1134: a ripa grande a terra balzò. roma! /
ulloa [castagneda], i-425: a mezzo l'arboro portava tirato in aere
spagn. toldo 'tenda della nave', affine a tolda. toledano (toletano,
vescovo e gascaun pre- vee quando l'a dichio messa debia loal segnor e cantar questo
che regnarono sull'egitto dal 304 al 30 a. c. -per estens.
sempre nuovi segni; la scrittura 'tolemaica'arrivò a comprenderne più di 5000.
della terra. 5. ancorato a teorie e posizioni concettuali antiquate e ormai
una parte del corpo); rasato a zero o acconciato con i capelli molto corti
rozzamente (il capo). a. f. doni, 9-56: bisogna
parrucchiere] e mi sedetti nel salotto a farmi tosare... appena tosato,
quei zerbini di roma... trascorreano a motteggiare quel divino ingegno [virgilio]
3-1-370: non basta la virtù del telescopio a radergli [a mercurio] il crine
la virtù del telescopio a radergli [a mercurio] il crine, sì che egli
infino delle sue vesti. -sottoposto a soprusi, ad angherie. p.
proporsi di ottenere uno scopo e tornare a mani vuote. b. barezzi
imprese stupende, guadagni favolosi: andavo a informarmi, prendevo parte ad alcuna;
ad alcuna; ma fu un giocare a vinciperdi; andavo per lana e tornavo tosato
non diè la madre in cura / a un ballerino, a un tosator di chiome
madre in cura / a un ballerino, a un tosator di chiome? 3
vecchia arca in disarmo, senza una luce a bordo né un rumore, se non
chi rama lana migliore indugi fino a due anni. deledda, i-670: il
della tosatura, le tue pecore s'avviano a pareggiare il numero d'una volta,
il numero d'una volta, e a passarlo. 2. taglio radicale
borghini, 4-ii-641: io sono un'animale a entrare in queste dispute e considerazioni,
brutalmente in capo ad un morto, a cui si fa la prima toeletta della tosatura
per me raccolte possono essere di commendo a quei candidi ingegni che in verso e in
toscanamente e fiorentina- mente hanno scritto. a. f. bertini, i-m: il
parlare toscano; ricorso insistito e stucchevole a forme linguistiche proprie del toscano.
del rinascimento... chiamarono intorno a sé. = nome d'azione
galantuomini, ai vergini e di sgualdrine a me non piacque mai, ed ora che
e i vocaboli troppo aulici sono venuti a noia non meno che l'affettata familiarità toscaneggiante
del toscano (ed è riferito talvolta a chi ne formalizza stucchevolmente i modi linguistici
alcun tempo in toscana, toscaneggiano. a. f. doni, 3-ì25: oggi
le xe stae arlevae da mio tradello a livorno, e per quello le toscaneggia.
toscaneggia. ma mi, ve tomo a dir, sti slinci e squmci no i
^ posteri,... non abbiamo a scriver nella nostra come le zambracche e
genere, faceva toscaneggiare. « continui a scandire lei, carissimo. vediamo come se
smozzicavano un barbaro gergo, tutti poi a prova favellando con lui andavano anch'essi
voglia pur appartarsi dagli altri favellando, a quale speziente sma egli ricorso? ahimè
mal toscaneggiati possa in buona coscienza porsi a confronto della lingua usata comunemente da'signori
malagoli, 431: 'toscanèlla': fiasco a bocca di bottiglia impagliato con orlo alla
l'arte medesima non avrà forse gran fatto a rallegrarsi di questa infinita brama di toscanellerie
propugna una difesa puristica del toscano fine a se stessa ed estranea ad una vigorosa
come? io che non chiedo mai nulla a voialtri, toscanelli annacquati e impaolottati,
, come, io devo, quando a voi frulla per la testuccia impecorita una libidinuzza
buon toscanello novizio, m'ero subito messo a parlare in crusca, ed egli subito
. 2. sigaro toscano tagliato a metà o di piccola dimensione (ed
eccesso delle toscanerie popolari nelle scritture, che a noi riesce affettato. cattaneo, iv-4-44
/ che in toscanese non la cede a dante. = deriv. da toscano
senza 'g5 s'esprime e scrive, quando a toscanizscanini. - anche sostant.
non lo hanno dimenticato, anzi hanno continuato a venerarlo. -sostant. toscanismo
e lasciando da parte i toscanesimi, che a noi non importano più che tanto,
non importano più che tanto, pigliamo a difendere, fatti che tu ci porgi
del burchiello, non ingannò mai nessuno, a meno di non essere in materia un
to 2. tendenza a fare uso eccessivo di toscanismi; adescanità
onde, se io pure sarò potuto riuscire a scrivere correttamente, puramente, e con
raffermarvi questa notevole sentenza del tommseo, a cui lo squisito senso della toscanità e il
, non meno che sottile estimatore, a dire del capasso, di vocaboli latini
2. scherz. vezzo di ricorrere a forme linguistiche proprie del toscano.
. de amicis, xiii-89: andai a visitare il ferito con un comune amico
'ciringomma'. -per estens. conferire a una rappresentazione pittorica i caratteri tipici del
nera, nell'altra stanza, usciva a dir l'ora e anche diceva che una
sé che l'alterna meccanica petulanza dell'orologio a cucù. toscanizzazióne, sf. assunzione
abbia trovato oppositori... ostinati a ritenere che la veste linguistica dei siciliani
poesie. crudeli, 2-79: là dove a mille a mille / serpeggiando tra viti
crudeli, 2-79: là dove a mille a mille / serpeggiando tra viti, e
e di argivi / tesori ei versa a te fiorenza in grembo. d'annunzio,
: condannato da una sequela di circostanze a passare cinque o sei mesi in piena
, in una gran villa toscana, tutta a bugne rustiche e a immensi balconi di
toscana, tutta a bugne rustiche e a immensi balconi di travertino. e. cecchi
modenese dal toscano, e voi riconoscete a un tratto aesser come in terra straniera.
volgar., 2-100: camillo tornò trionfando a roma con vittoria di tre battaglie insieme
mustacchini affilati, e disse cinguettando toscanevolmente a mezzano: « io, signora critica
o si riferisce al direttore d'orchestra a. toscanini (1867-1957), e in
lingua fiorentina, solamente per far intendere a questi toscanizzanti che non ben scrivono, né
toscanissimi e se la sapevano per lo senno a mente questa lingua. -sostant
aguati e improvvisi assalti assai di tema a tutti i toscani e al legato del papa
toscani, genovesi... vengono a comprare le sete a verona, vicenza e
.. vengono a comprare le sete a verona, vicenza e padova. g
5-125: il toscano si metteva accanto a irene e raccontava di casa sua, di
di casa sua, di quando andava a suonar l'organo in chiesa.
. bandello, 1-45 (i-540): a costei impose la reina anna che desse
, il terminare nella lingua toscana, a guisa della favella tedesca, ogni periodo
scriver toscano, e accrescerà così pregio a sé, ed a noi. ghislanzoni,
accrescerà così pregio a sé, ed a noi. ghislanzoni, 8-8: clementina!
di sentir parlare italiano, mi andavano a poco a poco scacciando dal capo quel poco
parlare italiano, mi andavano a poco a poco scacciando dal capo quel poco di tristo
iii-5-218: un giovine... a 21 dichiarato idoneo a insegnar greco,
giovine... a 21 dichiarato idoneo a insegnar greco, latino, toscano e
. cavour, i-443: vedete se a livorno da oltre cinquanta, da oltre
cassa da corredo di lavoro toscano, cara a giulia. -sigaro toscano (anche
appalto). saba, 7-3: ieri a sera, ritornando a casa, ho trovato
, 7-3: ieri a sera, ritornando a casa, ho trovato uno straodinario mazzo
mi aveva mandato di regalo, assieme a un pacco di toscani la elsa moravia.
. -mezzo toscano: quello tagliato a metà (anche confezionato con tale pezzatura
si godeva la pensione e la partita a dama, il bicchiere di marsala e il
domenichi [plinio], 35-12: dinanzi a questo tempio scrive m. vairone
i porseni con tutta la toscana potenza. a. f. gori, 1 -tit
, che si riferisce, che si ispira a tale ordine. a. manetti
si ispira a tale ordine. a. manetti, 2-69: col suo vedere
braccio toscano: misura di lunghezza corrispondente a un piede. p cattaneo, cxx-261
braccio. 8. stor. a venezia, nel xvi sec., maestro
, si segnalarono numerosi artigiani lucchesi esuli a partire dall'inizio del xiv sec.
toscanino ridente e roseo, mi conduce a visitare il posto. -toscanùccio.
/ perché la toscanuc- cia schizzinosa / a corompere i nomi ardita e, presta,
presta, / cavolo ha posto nome a questa cosa / che verza si dinoma dagl'
] da lungi: « o amo, a cui rifugge / la maggior parte di
però che vi furono i primi sacrificatori a rldii con fummo d'incenso detto tuscio
, fior che senpre rinovella, / a sua corte v'apella. dante, infi
/ cantò d'amor col maggior tosco a paro, / e morto il piange
: / ma voi, cappello, avete a pianger sempre? c. gonzaga,
schiavo e il tosco / dal giogo onde a camaldoli si viene. 3
secol nostro / nulla maggior del vero a lui ti mostro, / è tuo valor
, 8-10 (1-iv-776): chi ha a far con tosco, non vuole esser
losco. monosini, 358: 'chi ha a far con tosco, / non vuole
deh qual follia ti tira / armi a toccar l'infemal tosco infette? / ahi
labbra usato, / prega il compagno che a giocar attenda, / e'oea,
4 per ot- tantasei fiaschi di vino a quattro crazie il fiasco. algarotti,
dei pasticcianti potrebbero dare un giuramento simile a quello che in londra diede un vinaio
celebrate il 23 aprile quando si cominciava a bere il vino della precedente annata,
il 19 agosto quando i grappoli cominciavano a maturare. lomazzi, 4-ii-342:
o alla vinificazione; che contiene o serve a trasportare vino. buonarroti il giovane
arte vinaria degli antichi romani si riduceva a concentrar col fuoco nel mosto i princìpi
bacchetti, 16-198: sulla paranza vinaria, a causa del buon vino, capitavano un
. che ha colore rosso violaceo, simile a quello del vino. palazzeschi,
che presenta un colore rosso cupo simile a quello del vino; che ha sfumature di
sfumature di tale colore, che tende a tale colore. -anche con riferimento a tale
tende a tale colore. -anche con riferimento a tale colore. g.
2-i-81: son contento che la si riduca a ber vino, ma per amor di
: siccome disse già quel vinattiere / a chi, essendo in barca addormentato, /
la qualità degli uomini via via chiamati a risedere nel supremo magistrato, e vi
. carducci, iii-4-30: che importa a me se l'irto spettral vinat- tier
il 'vinattiere di stradella'aveva fatto in tempo a lasciare la presidenza due volte.
. vinavil, sm. colla a freddo costituita da una sospensione acquosa di
, iii-98: io credo che elli verrà a ite missa; è, e mi
. per v in c a. vincastrata, sf. percossa
ella si aveva fatto pregar di venire a lui. soderini, iv-113: tosto che
suo vincastro / e fuor le pecorelle a pascer caccia. cavalca, iii-98: come
di vincastri, che poca fatica è a ardere. muzio, 4-65: e 'n
amor di ninfa, e sia sovente a lei / di fior celeste o liberal di
, / e incalliran sue spalle sotto a cento vincastri. 2. figur
connn co 'l suo vincastro / diede legge a pastori e a bifolchi. f
suo vincastro / diede legge a pastori e a bifolchi. f. f.
4. grave punizione, castigo. a. pucci, cent., 35-75:
part. pres. di vìncere), a. gg. (ant. vincènte)
riferimento ad animali, in partic. a un cavallo), in un gioco,
ri- masono vincenti de la punga. a. pucci, cent., 14-79:
sarà il mio nimico, / e paia a lui quel, che ne pare a me
paia a lui quel, che ne pare a me, / e'li meriterà più
, iii-5-59: i superbissimi vinti sellano a furia i destrieri, e spronano sulle
. che risulta, che si dimostra superiore a qualcuno per qualità, virtù, capacità
negativa, difficile, dolorosa, che riesce a dominare e controllare. attribuito a
a dominare e controllare. attribuito a cino, iii-3-43: credo che per sofrir
e parve di coloro / che corrono a verona il drappo verde / per la campagna
, 5-93: come può la rondinella a prova / cantar co'cigni del caistro,
aretino, 20-80: entrò una volta a voler vincerla seco che la madonna di
marine e con nave. -riuscire a intaccare, a modellare una materia (
nave. -riuscire a intaccare, a modellare una materia (uno strumento,
e excedi coprili el viso e incomincia a le chiome. chiabrera, 1-iv-140: or
luce abonda, / vennero nel giardino a un fresco lato, / dove rezzo facea
per una specifica qualità (con riferimento a soggetti inanimati, anche con uso iperb
, che io non ti amassi, vincati a far sì che io da te sia
nacque, e sol, con teco a deio / al mondo umbrato fredda risplendea /
vincea, / quando pigliar ne vidi a una donna / armata e bella più
pino, l-i- 126: giuro a dio che, se voi mi persuadesti a
a dio che, se voi mi persuadesti a divenir luterano (ch'iddio ci scampi
diceste », proruppe marcello « perché a vincermi, una picciolaparte di quanto avete ora
resto del giorno, ciascun dei ministri, a vincere la opinione di altri deputati.
volontà, le intenzioni (anche con riferimento a soggetti astratti o inanimati).
non valsero le escusazioni, e le profferte a vincere la durezza del generalissimo. bernari
non ci voleva altra pazienza che la socratica a vincere e sopportare una strana bestia quant'
. donato degli albanzani, i-151: a questo medesimo, sedendo elio al fuoco
poi negli altn. -costringere a compiere un movimento, in partic.
compiere un movimento, in partic. a volgersi (con riferimento a soggetto astratto)
partic. a volgersi (con riferimento a soggetto astratto). dante, par
sedurre, affascinare (anche con riferimento a soggetti astratti). guido delle colonne
suoi ultimi lavori, non arriva fino a vincere il lettore. 8.
, soffocare un istinto; non cedere a una tentazione. -anche: placare un
vengono quelle voglie così accese, avvezzati a ritenerle ed a vincerle. filicaia, 2-2-69
così accese, avvezzati a ritenerle ed a vincerle. filicaia, 2-2-69: ah se
può dunque esercitarsi virtù, senza disposizione a vincere le passioni. leopardi, iii-44:
. paolo da certaldo, 37: contro a tutte le cose è forte chi 'n
: anzi ho il piacere d'annunziare a lor signori che ho avuto la fortuna di
che ho avuto la fortuna di persuaderla a vincersi per un momento, e soffocare in
in difetto di fiducia. bisogna lavorare a vincere i pregiudizi, scacciare i fantasmi,
: se la febre vincerà me, descenderò a lo 'nfemo e serò fuori di
morte non potesse vincere un uomo indurato a tante prove. moretti, ii-46:
con tarare spesso. -far colare a picco un'imbarcazione (le onde in
di sanue chiazzata, sarebbe parata, a chi veduta l'avesse, la più
alba vince l'ora mattutina, / e a destare il carbon sorge da 'l letto
3-67: le rade lampade azzurrate non riuscivano a vincere il buio. -liquefare
sua gialura, / e vincela lo sole a poco a poco. fra giordano,
, / e vincela lo sole a poco a poco. fra giordano, 3-147:
poco. fra giordano, 3-147: a modo che fa il fuoco per l'acqua
soprannaturali ecc. (anche con riferimento a soggetti astratti). -anche: respingere
scomparire sintomi dolorosi (anche con riferimento a un medicinale, a un rimedio).
(anche con riferimento a un medicinale, a un rimedio). - anche assol
ebbe il malanno della difterite più grosso che a me non dessero a credere. tutto
più grosso che a me non dessero a credere. tutto il giorno di giovedì,
vincitore; superare una prova che oppone a contendenti o, anche, a situazioni
oppone a contendenti o, anche, a situazioni ardue, pericolose, intricate;
/ ch'io vincerò la prova. a. pucci, cent., 71-54:
. leopardi, 832: se noi avessimo a correre insieme il palio, non so
2-1-246: vincendo baiona, se ne andrebbono a bor- deaus, città vicina a trenta
andrebbono a bor- deaus, città vicina a trenta leghe, vel circa, e non
vinta brescia, l'imperatore, venuto a una delle più vecchie città dell'impero,
conferì la dignità di marchese ad aleramo e a tutti i suoi. 14.
., 1-1 (1-iv-34): dandosi a quei tempi in francia a'saramenti grandissima
fargli falsi, tante quistioni malvagiamente vincea a quante a giurare di dire il vero
, tante quistioni malvagiamente vincea a quante a giurare di dire il vero sopra la
si alleghi dall'attore, in tal caso a questo resta l'obbligo di provarlo concludentemente
, 2-2-153: la autorità sua ha a essere... vincere le leggi nuove
che già si potea scorgere, che a quel modo di vivere non si sarebbe retto
: mise cinquemila fiorini d'oro contro a mille... e vinsi il pegno
pitti, 1-40: dopo desinare cominciamo a giucare a tavole; vinsili fiorini quatro con
1-40: dopo desinare cominciamo a giucare a tavole; vinsili fiorini quatro con lv
g. gozzi, i-15-185: amore, a poco a poco accostatosi, pose certi
gozzi, i-15-185: amore, a poco a poco accostatosi, pose certi pochi quattrini
: é questi tre rimandati di nuovo a partito, vinse pietro soderim.
; spuntarla, prevalere su qualcosa. a. f. doni, 4-45: va
, che questa è quella volta che a dispetto de nostri nemici noi la vinceremo,
noi nuotammo nel lardo: stando poi a piè pari. bonghi, 1-101: non
la vince! » aveva ripetuto più volte a se stesso, nella mattinata. gatto
mattinata. gatto, 2-222: incominciò a parlare rapidamente, come se
vinci, sm. marin. verricello a vapore. migliorini [s.
. adattamento delpingl. winch = verricello a vapore. = adattamento dall'ingl
3. che è nato o abita a vinci. - anche sostant. vincìbile
stremo della terra, e già non restava a soggiogare maggiore cosa che se medesima,
: quand'ecco, in su la soglia a me da fronte / appresentarsi in spaventevol
. ant. che può, che tende a flettersi; flessibile; pieghevole.
simili. gioberti, 2-113: si assomigliano a quelle piante, che traposte fuori del
landino [plinio], 36: a chi dorme al suo lume della luna
i corpi morti delle fiere si vengono a corrompere, essendo posti al lume della
posti al lume della luna, et a chi dorme al suo lume revoca ogni sonno-
, mostri (con partic. riferimento a ercole). settembrini [luciano]
lì sotto il portico, dove se andava a tòre de le vinciglie per le peccore
vinciglio in mano, passavo delle ore a girar dietro al bove, che incitavo all'
mediev. vinciglium, vincilium (rispettivamente a bologna nel 1259 e a frignano nel
(rispettivamente a bologna nel 1259 e a frignano nel i338);
soramelli e tignosuzzi, che vogliono contrapporsi a ognuno, si chiamano ser saccenti, ser
si pone per una linea e tornano a giuocare per l'altra. 2
per lo più nelle espressioni fare o giocare a vinciperdi). d'alberti [
v.]: 'vinciperdi': dicesi fare a vinciperdi, il giocare a un certo
dicesi fare a vinciperdi, il giocare a un certo giuoco che si fa sullo scacchiere
e usasi nella fase 'fare'o 'giocare a vincipèrdi'. = voce di area
vincisco, vincisci). ant. sottoporre a vincoli, a obblighi (una legge
. ant. sottoporre a vincoli, a obblighi (una legge).
lasagne all'uovo, condite con sugo a base di frattaglie e rigaglie, carote e
windischgratz cui è stato presentato il piatto a metà settecento. vincita, sf
b. pitti, 1-40: cominciarono a giucare e io con loro e in fineper
e in fineper quello dì io ne riportai a casa fiorini xx d'oro di vincita.
desiderar di vincere con molta lode. a me pare che si possa, pur
la vincita. ghislanzoni, 116: a parigi vincite considerevoli al maccao per parte di
cecchi, 1-2-425: non è dubbio che a fare a primiera / e volerne restar
1-2-425: non è dubbio che a fare a primiera / e volerne restar alfine in
in vincita, / ci vuol danari quanti a fare un banco. landolfi, 8-95
de essere ingannato era caduto, et a la fine, riconosciuto quivi lo errore
, è cosa manifesta che ilio àve comandato a la terra averlo receputo. idem,
altro elmetto, / poi che si vide a tutti dare il tergo, / vincitrice
, 9-24: fuggono i franchi allora a freno sciolto, / e misto il vincitor
ogni dio da'figli della terra / duellanti a predarsi; i vincitori / d'umane
leoni, 202: 1 patti vincolano a lungo non così la violenza; è dunque
, di una casa. -sottoporre a restrizioni un prodotto, la sua importazione,
del valore delle importazioni e tuttavia continuare a vincolare il grosso dei prodotti per cui esiste
gruppo influente di industriali o di lavoratori interessati a tener lontano le importazioni estere.
. 2. impegnare una persona a comportarsi in un certo modo e,
modo e, in partic., a compiere un lavoro, a svolgere una
partic., a compiere un lavoro, a svolgere una prestazione. mazzini,
ha fatto un contratto con lui vincolandolo a dare una serie di concerti per lui
. mazzini, 59-237: mi vincolai a tacere degli intermediari e manterrò la parola
libertà di azione (anche con riferimento a soggetti astratti). goldoni, xiii-506
, 947: se si giunge fino a pretendere che si scoprano e non si pubblichino
(mio) criterio? -sottoporre a forti pressioni psicologiche goldoni, xl-970:
albertazzi, 177: la gratitudine lo vincolava a una cugina povere e sola al mondo
del dolore che doveva mitigare, consentì a divenirgli moglie. -unire due persone
due cuori. 5. obbligare a trattenersi in un luogo (un impegno)
banc. sottoporre un conto o un deposito a vincoli di tempo. 7.
un indumento). 9. conferire a qualcuno il saldo e durevole possesso di
l'armi vincitrici / accordar non credetti a due nemici. c. i. frugoni
: ordinò un tomiamento dove si avesse a combattere un palio di panno d'argento
1-116: cariclea dovea dar5 il premio a chi fosse rimasto vincitore nel corso.
forse in parte; comunque sia, a lui toccò la fortuna di finir la guerra
oratoria su altre persone; che riesce a far prevalere la propria opinione in un
una disputa. monte, xvii-669-12: a voi lasciar mi piacie questa giostre- /
vostra. boccaccio, v-226: é, a non volere ogni cosa distinguere e narrare
dietro al suo vincitore. -che riesce a piegare la resistenza e la ritrosia della
e la ritrosia della persona amata e a conquistarne l'affetto. -anche: che
lassarne stare, / mentre so'vincetore a questa impresa. tansillo, 47: mentre
che respinge le tentazioni, le inclinazioni a peccare. 5. caterina da siena
v-93: io catarina... scrivo a voi nel prezioso sangue suo; con
ministri in sofferir debella. -con riferimento a gesù cristo. petrarca volgar.,
de la morte o dello inferno scendesse a spogliare lo riame del- l'anime.
5. per estens. che si viene a trovare in una condizione privilegiata, vantaggiosa
alberi e zolle! arici, iii-95: a men cauto pastor spesso non vista /
quivi dove 'l gran lume / toglie a la terra del vinco la fronda.
non è equale alla sua entrata, a similitudine del vinco percosso col suo stremo 'n
18- 41: pur artefice illustre a questa volta / è colui ch'a le
illustre a questa volta / è colui ch'a le travi i vinchi intesse. tassoni
funicelle e vinchi ritorti, fanno un ordigno a guisa di pettorale. monti, 18-770
serpentelli, marabito passava ora la giornata a intrecciar panieri, corbelli, cofani e cesti
innamorava tanto quinci, / che infino a lì non fu alcuna cosa / che
gravezza mondana soluto. -esile speranza a cui ci si aggrappa in un momento
: non però pur che per men pena a vinghio, / qual minando ornai,
. proprio di un vincolo; dovuto a vincoli. -costrizione vincolare-, costrizione dei
. legato da obblighi morali o giuridici a un'altra persona. mazzini
, 15-10: quando si sentì vincolato e a posto con la sua coscienza cominciò a
a posto con la sua coscienza cominciò a stare in ansia. si domandava di
-costretto da una situazione, da una condizione a determinati comportamenti. carducci, ii-2-32
: pur troppo chi ha famiglia è vincolato a certe posizioni. 2.
commerciali potenti, che difficilmente potranno indursi a rompere. -determinato da particolari circostanze
sé. 3. tenuto a fare qualcosa entro un certo lasso di
certo lasso di tempo; impegnato fino a una certa ora. g. ferrari
; la sera alle 6 sono obbligato a un pranzo. -impegnato in una determinata
era vincolata dal segreto, si risolse infine a pronunciare il nome della diana.
miracoloso per ridurre i canoni da dieci a cinquemila lire al mese; ed anche
troppe in paragone alle mille lire dell'amico a tto vincolato. -commerc
tto vincolato. -commerc. a mano vincolata (con valore aggett.)
con valore aggett.): sottoposto a vincolo di determinate condizioni di prezzo,
-econ. costo vincolato: costo dovuto a impegni pregressi e non direttamente alla produzione
trae li uomini per lo desiderio vinculati a sé. -coinvolto, compromesso
/ l'anima senza grazia è morta a dio; / e smarrisce la grazia,
serrati nella frescura delle foglie, soffermandoci a mordicchiare i viticci asprigni.
g. gozzi, i-22-209. finalmente a poco a poco in tante / e così
. gozzi, i-22-209. finalmente a poco a poco in tante / e così strane
geograficamente (una regione, un territorio a un altro). tesauro, 3-2
sua cima, con un brieve istmo a regni della mosco via. vincolatóre,
2. per estens. l'assoggettare a determinate norme, regole, condizioni.
e. cecchi, 13-81: vedere fino a come è possibile scrivere [lettere]
non sia necessaria una specie di vincolazione a un canone fisso, estrinseco, per la
linguaggio giuridico ed economico, la tendenza a sottoporre determinati settori di attività a vincoli
tendenza a sottoporre determinati settori di attività a vincoli e limitazioni. m.
v.]: 'vincolismo': tendenza a sottoporre tutta la vita economica di una
tutta la vita economica di una nazione a vincoli di vario genere (blocco di prezzi
ant. vìnculó). ciò che costringe a un determinato comportamento, soprattutto in conseguenza
sciolto, sempre vivere / t'ho lasciato a tuo modo. guicciardini, 2-2-116:
si lasciarono condurre. pindemonte, ii-47: a che mi vanti / quel che le
e rei di frode verso i clienti, a cui li univa un vincolo di fede
fede speciale. guglielminetti, 3-38: a te stretta mi tiene un vincolo vivo
vivo che pulsa: / m'awinghia a te convulsa l'arduo intrico delle mie
... mi ritenevo ancora legata a mio marito da un vincolo. 2
, 2-2-380: e questo è più necessario a noi che ad altri per due ragioni
età del duca, al quale non è a proposito accrescere licenza, anzi più
cosa da gran tempo riconosciuta per insufficientissima a ritenere del male e molto più a
a ritenere del male e molto più a stimolare al bene. einaudi, 1-159:
un bene la cui disponibilità è soggetta a determinate prescrizioni, autorizzazioni o concessioni.
questo vincolo, sono stato sempre lento a venderlo [il quadro]; ora ella
libero, e prego però vs. a tener modo per quanto si può che
è sottoposto da parte dell'autorità pubblica a limiti di trasformazione, destinazione, trasferimento
edificazione. - vincolo paesistico-. quello a cui sono assoggettati aree o beni immobili
determinato, gli è un tal vincolo a cui non ci soggettiamo se non con
quella massa, bisogno di cosa ch'a guisa di vincolo o di legame le
e le tenga insieme, elle stesse bastano a riempire et a compor quel tutto.
, elle stesse bastano a riempire et a compor quel tutto. vallisneri, 1-760:
dir che aviditade impegni / il gesuita a procacciar divoti, / s'egli non puote
costituisce motivo di intralcio, di impedimento a determinati comportamenti o attività. beltramelli,
edippo: el quale secondo gli oraculi avea a uccidere el padre. il perché lo
el padre. il perché lo dette a servi che uccidessino lui. quelli per pietà
selva: e trovato da'pastori fu dato a polibio re di corinto: e da
vincoli, le loro giunture, cioè a dire i princìpi di una sintassi delle macchine
ti sento, / e fibra cede a fibra, / e il legame dei liquidi
, ecc. campailla, 384: a proporzione poi della maggiore o minore quantità
le alpi, sottomessa dai romani nel 15 a. c. - anche sostant (
anni la pura vinde- lica rosa / a un dolce accordo novo di tinnienti cetere.
casoni, 2-3: vindice m'appresento innanzi a voi cavalieri trivigiani. fed. della
e narra palermo e roma / in capitolìo a camillo. praga, 393: siam
/ siam l'egida dei padri / risorti a libertà!. d'annunzio, ii-220:
la barba del più protervo, che a stento gli fu tolto incolume dalle vindici
dio vindice permesso / che vi trovaste a quel caso impedito, / acciò che 'l
, barbaro re, quante riserba / a te il vindice fato ore di vita.
li. lemene, ii-283: a te gesù tuo sposo ancor m'invia,
della tradizione, dovrebbero preparare un pellegrinaggio a pié- tole, con pubbliche letture di
, che riguarda vienna; che si trova a vienna (in partic. con riferimento
non ci è possibile mettere in chiaro, a distanza di anni, dove diavolo (
dove diavolo (il conigliolo) voleva andare a sbattere. = voce dotta,
e le testitudini ai muri, incominciò a dare battaglia. citolini, 461: vengono
, agg. ant. che è simile a una vinea (un'antica macchina bellica
sputaccio, e nel porre le labbra a la tazza di stagno abboccato dal vulgo,
odore de la vineca torrebbe la sete a la scalmana. vinèlla, sf
quel che si può, venendo poi fuori a questo modo il vino migliore, facendo
. serao, 579: giovanna cominciò a portare in cucina i piatti sudici,
(9): tutte son vinesse appresso a quello'/ chemanda candia. kaiberti, 5-183
gli scioglieva la lingua, o provasse gusto a rimasticare pian piano la bile che doveva
tra cotesti acutissimi fiorentini spiriti giugnesse a potersi chiamar sonettino; come a qualche
giugnesse a potersi chiamar sonettino; come a qualche vinucolo si suol dire per fargli onore
vinicultóre. « la vecchiaia non serve a nulla se non rende modesti ».
relativo alla produzione e diffusione dei dischi a microsolco, realizzati in resina vinilica.
di due atomi di idrogeno, uno a ciascun estremo della molecola. = comp
libertà, trovasti / risse e tiranni, a l'oriente « o bianca / aquila
più sottili collegano infatti i manichini martoriali a una mustang sommersa dove giace riverso il
sm. chim. composto pentaciclico azotato a sei atomi di carbonio da cui, per
vq. pr. d.), a cui appartengono i vini a denominazione di
.), a cui appartengono i vini a denominazione di origine controllata (d.
) e, di qualifica superiore, ivini a denominazione di origine controllata e garantita
di pectine, enzimi e vitamine; a seconda che vengano impiegate uve chiare o
e con le gambe avvolte, / a guisa di cui vino o sonno piega?
il vino, disse la madre di iesù a lui: « figliuolo, non gli
fini. marchetti, 5-170: prima a dissetar l'arsicce fauci / la man concava
e buono. moretti, 15-43: a quest'ora, a casa, si fa
, 15-43: a quest'ora, a casa, si fa la partita e si
cui i vini aromatici, ottenuti da uve a sapore moscato, dolci e più o
non era mitliore, poteva certamente stare a paragone del sincero mosca- o di siracusa
dell'arte, 273: pandolfo li [a ottaviano] domanda se ha una voglia
arbasino, 3-269: l'appartamento è a un pianterreno in via lima. preso
cucinato, per lo più stufato e a lungo, con tale bevanda. piovene
'l vino che piglia 'l prete nell'altare a la messa si faccia verace corpo e
della compunzione delle tabulazioni per sanarti. a. cattaneo, ii-118: quel vedersi
'olio'e il mio 'vino'è scarso a tante piaghe! -oh come tutto mi lusingava
tante piaghe! -oh come tutto mi lusingava a protrarre il mio viaggio ed a ritornare
lusingava a protrarre il mio viaggio ed a ritornare a venezia! e voi sempre,
protrarre il mio viaggio ed a ritornare a venezia! e voi sempre, voi seduttrice
davanti. carducci, ii-8-52: son corso a far lezione, vuoto lo stomaco e
, enolito. -vino tonico: miscela a base di marsala, estratto fluido di
. dica x paternostri e x avemarie aenante a l'altare maiure. -essere
ubbriacano come tempiarii. -finire a tarallucci e vino: v. taralluccio,
una colpa. ariosto, 262: a me solo toccherà, come lui ritorni,
me solo toccherà, come lui ritorni, a pagare il vino e a patire.
ritorni, a pagare il vino e a patire. -parlare col vino:
secondo1, n. 5. -stare a pane e vino di qualcuno o con qualcuno-
n. 17. -stare un poco a vino-, essere alticcio. mezzanotte,
quella sera il padrone stava pure un poco a vino; sicché dunque, pel sì
no, alza il nervo e si mette a fare come se fossi un sacco di
. giusti, 1-8-21: -ci vole altro a pari vostri, buone confezzioni, buoni
possente, faccia vendemmiare l'uve bianche a luna crescente. monosini, 113:
vin ch'ell'ha. il tino a / del mosto ch'egli ha. /
deve dare). ibidem, 181: a san martino (11 novembre),
fin che dura, ma il vino a misura. ibidem, 306: al fico
servire in taverna, o di andare a quelle eccetto che in caso di necessità
i traci, uomini vinolenti e dati a lussuria, e in queste cose ancora fu
una persona vinolenta, e quasi ebbra a ragionare con gusto, e desiderio, a
a ragionare con gusto, e desiderio, a punto di quelle cose, che sono
77: quale il piè lindo esercita / a danze pellegrine; / quale allo specchio
; / quale allo specchio è intento / a profumarsi il crine; / e qual
quando furono in via garibaldi, cominciarono a tormentare una donna... e chiamandola
capo fra le braccia sulla tavola, a gambe aperte sotto la tavola, cedendo all'
fra la vinolenza d'un convito nuziale trassero a congiurare contro guglielmo il conte waltefo e
, 22-220: intorno libamenti ne libammo / a tutti i morti, pria col vinomele
tracannator di vino, era molto ingegnoso a far versi. 2. sfumatura cromatica
meno intenso. -anche: particolarmente adatto a produrre vino (un'uva, un
... la quale è dilettevole a manicare; ed è maravigliosamente vinosa. romoli
quattro cogni di vino... oltre a promaco altri quarantuno per quella vinosa scaramuccia
: giovani scuri e protervi smaltivano, a pugni chiusi, un sonno vinoso. loria
loria, 1-188: s'esercitava a schiarire la voce con tonitruanti boati vinosi.
e in grande quantità; estesamente coltivato a viti. marino, 17-152: fa
marino, 17-152: fa senza indugio a doliche tragitto, / dico di prannio
ha l'aspetto o altre caratteristiche simili a quelle del vino. landino [plinio
densi e coloratiluomo di lusso. / a fin ne roman vento e pur da meno
de'suoi stati, si vide necessitato a chiedere umilmente la pace. leoni, 462
dicono, vinti bisogna atterrarli, atterrati ucciderli a ciò nemmeno il seme vi rimanga.
. fa pazzia nella guerra di altri a starsi neutrale, perché non satisfà al
ampi torrenti / per la posta, o a piene vele / venga venga quel crudele
tiranno delle menti. ojetti, ii-676: a parigi la voga del rosso vinoso va
aromatica e piccante e dal profumo simile a quello del garofano. d'alberti
: / vinti tacete ornai, / caro a marte, e a bellona / plauso
, / caro a marte, e a bellona / plauso miglior già tuona / dai
anch'egli da tira diede nel viso a domicilia una fiera guanciata. g. b
nel mio dio confido e credo, / a trionfar, non a pugnar io vado
credo, / a trionfar, non a pugnar io vado. verga, 8-335:
238: sicché avendo certi uomini pii cominciato a tenere nota di tali maraviglie, vinti
-condotto a morte, ucciso (da una malattia)
/ e 'l pentirsi da'sezzo non è a tempo. -squassato, spezzato
3. convinto, persuaso, indotto a un comportamento, a un'opinione.
persuaso, indotto a un comportamento, a un'opinione. dante, pure.
si partisse indi, e non volendosi partire a la perfine, vinto per pneghi sì
vinto da così tenera carità; ed a timoteo scrivendo, gliel commenda senza misura
fogazzaro, 10-453: giaccio degli astri a fronte / sopra una vinta altura.
. fausto da longiano, iv-105: a maggior gloria mi reco i libri che
: questa sera giunse qualche buona notizia a consolarci, poiché eravamo un po'mesti,
e la presenza del duca di genova a primolano. 6. approvato dalla
, i-7: mediante la legge e provvisione a voce di popolo vinta e approvata,
. 7. ottenuto in seguito a pubblico concorso (una carica, un
onnipotente iddio sabaot dà vinto e perduto a. ccui gli piace, secondo i meriti
ogni altra considerazione. -darle tutte vinte a qualcuno-, non contraddirlo né opporglisi mai
non contraddirlo né opporglisi mai; consentire a ogni suo capriccio. magalotti, i-7
-volerla vinta: volere aver ragione a tutti i costi. tommaseo [s
cui petalo inferiore allungato in sprone serve a raccogliere il nettare; pianta di tale genere
è accoppiata alla rosa, talora contrapposta a essa per il colore considerato spento e
, over viole in terra / mirando a la stagion che 'l freddo perde, /
viola / cedono e gli altri fior tutti a la rosa. erbolario volgare, 1-146
, e so fiori solitari, simili a quelli della viola mammola, bianchi o
la violina; la varietà hortensis, coltivata a scopo ornamentale, ha fiori grandi e
verso l'angolo in fondo per arrivare a coprirlo di buio. -viola mammola:
un braccio, bianca, et e'fusti a ginocchietti, non dissimili a quegli delle
e'fusti a ginocchietti, non dissimili a quegli delle viole chiamate gherofani. tommaseo
in cui si colga / la sassifragia a fior bianco. -viola mariana:
ramoso, foglie oblunghe e fiori profumati a grandi grappoli nei colori dal bianco al
una libra di zuccaro ben purgato, tira a meza cottura, ed once sei di
ce lo spinge, ce lo stipa fino a fartelo scoppiare, e a me per
stipa fino a fartelo scoppiare, e a me per l'appunto veniva la paura di
giocatori della squadra di calcio della fiorentina. a. rialti [« la stampa »
che non si farieno in siena. vomene a le 'metamorfosi'd'ovidio, per vedere
trasformazioni fosse intravenuta nel libro suo, a punto viola. gozzano, i-1025:
fulvo. bernari, 3-54: mi guardo a lungo, fremente: il suo naso
trasportarlo lontano dalle 'occidue macchiate rive', a dimenticare. d'annunzio, iv-1-153: certo
1-196: aveva... infatti cominciato a scherzare con una ragazza vestita di viola
posate e meste: quelle da braccio, a soggetti allegri e spiritosi. v.
da questi spettacoli: come colei ch'a frascheggiare er'usa, / ch'all'error
all'error suo trovò l'hanno cacciata via a colpi ai viola da gamba. pure
avesse -viola pomposa: grande viola a cinque corde usata condotta, come si
(passato anche nella terminologia muri a secco, i personaggi tanto prediletti dall'incisore
,... improvvisatori con la chitarra a tracolla, mendicento), di origine
in4. locuz. sonare una fuga a viola a gamba: darsela a
locuz. sonare una fuga a viola a gamba: darsela a staurò fra
una fuga a viola a gamba: darsela a staurò fra i secc. xvi
fiammetta una viuola, cominciarono soavemente una danza a sonare. seneca volgar., 3-111
prod'uomo ama più d'essere desto a suono di trombe, e a romore d'
essere desto a suono di trombe, e a romore d'arme, ch'a suono
, e a romore d'arme, ch'a suono di leuto, o di viuola
, iii-4-226: e le viole de'trovieri a un tratto / tacean, la dama
un messo ilquale ardisce di porre in mano a un cavaliere una sfida, senza
antichissima specie della viola da gamba, a manico tasteggiato, con sei corde, e
volta ch'abbiamo cantato qualche cantilena ecclesiastica a voce sola, accompagnata dall'organo,
era fra li strumenti d'arco, a manico tasteggiato, la viola tenore, che
registro grave e si suonava tenendola appoggiata a terra e alla gamba del suonatore.
, 7-88: e però, prima che a viola a gamba / una fuga mi
: e però, prima che a viola a gamba / una fuga mi suonin di
fuga mi suonin di concerto, / a casa pigolon vogrir di gamba note al
accordo se ne fug- gano. viola a gamba'è il 'basso di viola'. 'di
dal lai vivida 'vivace'come si è ritenuto a lungo. viòla3 [i +
attestata dal d. e. i. a bologna nel 1260 e a forlì nel
i. a bologna nel 1260 e a forlì nel 1359. violàbile, agg
le patrie] che di esser corse a furore, e fatte preda di quelli,
ogni colore:... la speranza a loro dà il verde, la ma- finconia
. di violai. violacciòcca { viòla a ciòcca, violaciòcca), sf. (
. (plur. violacciòcche, viòle a ciòcche, violeciòcché). bot. pianta
mammole, e d'ogni sorta di viole a ciocche. pascoli, i-87: qui
= comp. da violai, a e ciocca (v.).
'violacciocco': pianta che produce le viole a ciocche, di color giallo, o rosso
lamponi. -con partic. riferimento a paramenti liturgici. magri, 40:
, si vedono sfolgorare le rive della senna a perditad'occhio; e risplendere, in quella
agilissimi / di moschee naufraghi per entro a oceani / di nebbie! oh, violacei
di colore cupo, violaceo, simile a una stoffa marezzata che si divincoli al
violàio, sm. disus. terreno piantato a viole, piantagione di viole.
la terra non meno d'un piede a fondo, la metta a risalti.
d'un piede a fondo, la metta a risalti. = dal lat. violarìum
. tendente al violetto (il colore -sottoporre a notomia un corpo umano. cantoni
= comp. da viola1 e [a] ntr [achin] one (v
vile condizione, come ha simulato sino a questo giorno ne la casa mia,
corpo, ma in alcuni lo muoveva a lusuria la fanciullesca modestia, in altri le
le immagini della nobiltà de'maggiori. a. verri, ii-131: non siete voi
fazio, ii-23-35: dico che molti a costui rubellaro, / violando la pace
10-8 (1-iv-904): io di te a te medesimo mi dorrei, sì come
che... funzioni; sottoporla a violenza nella persona, nella linon aveva
violare l'uomo citato che di quivi a poco tempo si doveva giudicare, insino
preso, contro la sua autorità, a violar la franchezza e libertà solita d'
quando regge un infinito: 'gli ho dato a fare un abito': se uno usasse
particolare alla lingua italiana, ma però comune a parecchi casi. -contrastare un'
. e. i. attesta la voce a verona nel sec. xiv.
agg. ant. e letter. mescolato a petali di viole, infuso con viole
quello di damasco, però vi priego a trovarlo subito, e mandarmelo di modo,
de], 590: usasi oltre a ciò a i tempi nostri, e è
], 590: usasi oltre a ciò a i tempi nostri, e è in prattica
: credo che voi abbaiate pensato bene, a dargli la mattina quel piccolo bocconcino di
bocconcino di terebinto, dandogli poi sopra a bere un poco di acqua raddolcita con giulebbe
, fu dal marito repudiata e resa a li propinqui suoi. fausto da longiano,
onde ne derivò scandalo nel popolo. a. verri, ii-43: vedeste le
ingombrate dagli spenti, le membra loro tratte a ludibrio del volgo, i bambini
in capo i suoi disciolti pannicelli e a la meglio che puoté rasciugatosi gli occhi,
gli occhi, se ne venne tosto a gazuolo e a casa sua se n'andò
se ne venne tosto a gazuolo e a casa sua se n'andò. granucci,
stesse tutto tacito, ed avesse intorno a sé una compagnia di giovani per temenza
violata la religione. -sottoposto a sacrilegio (un luogo sacro, un ambito
di questo. cesari, ii-596: toma a quello che più lo tocca, cioè
guerra marittima, persometastasio, 593: a gara i campi adomano / mille fioretti
approfitta della republica, per andar a segna, e fu assalito da una barca
nobile, non è sottoposto il violatore a pena alcuna, fr. orazio della penna
degli arienti, 159: non piaza a dio che de la coniugale nostra fede,
, unica leva che possa darci forze a combattere efficacemente i violatori dell'etemo diritto
ferro sarà il tormento, che trarrà a viva forza dalla vostra bocca la confessione.
cognizione di una corrispondenza chiusa a lui non di za perturbatrice
. s'irrita, e tende a sopprimerla quasi eresia violatrice del dog
. come fu poi, ridotta a sistema. gramsci, 4-159: tratta special-
compiuta dal gomette sepolcri. verno inglese a danno di mazzini nel 1844.
sepolcri. 2. oltraggio recato a valori morali fondamentali, generalmente condivisi (
ecc.). viene meno a impegni, a promesse, a giuramenti;
. viene meno a impegni, a promesse, a giuramenti; che
viene meno a impegni, a promesse, a giuramenti; che m. adriani
figliuola, e della vostra lega violatore, a varo capitano allora del romano esercito.
medesima, scesa in terra, protestò a coloro che la chiamavano violatrice del sabato,
di operare per altrui bene. a. cattaneo, iii-267: se lasciava di
mostrato [il re] di giustificare a se stesso con formalistici sofismi o con intrattenute
7-166: si sarebbe facilmente indotto il vescovo a pubblicare un'indignata protesta contro la potente
sua volontà si trova in potere e a disposizione della prima per effetto o di
luoghi sacri o di persone consacrate. a. tiefolo, lii-5-160: sopportar incendi,
, in partic. una donna, a violenza sessuale. -anche in una meton
vestendosi dinuovo, « ch'io faccia ingiuria a colui, che coi concetti così degni
in italia l'anno scorso, si provò a violentare un'ammalata. de roberto,
l'idea che qualcuno potesse entrare, a rubarla, a violentarla. moravia, ix-354
qualcuno potesse entrare, a rubarla, a violentarla. moravia, ix-354: lei non
, anche offendendo, oltraggiando; sottoporre a maltrattamenti; malmenare, percuotere.
presolo per la barba, il cominciò a trascinare per tutta la chiesa. calandra,
: il liberalismo parziale che si arresta a qualche miglioramento politico è inconseguente; porre
me violenta e altro'me preme / a scorrer cose non più ma'vidute / ove
, v-1-781: ma io, che per a l'ora non aveva da spegner sì
era tropprovai un assoluto bisogno di ribellarmi a quella schiavitù, di po difficile a
a quella schiavitù, di po difficile a violentare. violentare quella situazione: d'uscime
che ciascuno possa disporre del suo danaro a suo modo e vato, quantunque ornatissimi
ti, 5-ii-198: cominciò [maometto] a violentar quei contorni e 11. forzare il
dare anche volgere un'opera. principio a perseguitare i cristiani. savonarola
allegoria... perché è vaga, a voler ch'ella -spalancare, scardinare
egli [il signore] entra in casa a di istoria vera,... che
, iii-239: contro a'quali aveva cominciato a -rappresentare visionariamente forme e colori.
fateranense. ves, belve, a cagione del modo feroce di violentare ed esaspe
, si violentava an condurre a voler bene a chi noi vuol male,
an condurre a voler bene a chi noi vuol male, ci conduciamo ad
stilistiche -anche: sbagliare grossolanacreditore vuol forzarmi a pagare per via legale; ebbene, io
pisis, quello minuscolo che violentava l'aritmetica a donnafugata, a 1-322: aveva scelto
minuscolo che violentava l'aritmetica a donnafugata, a 1-322: aveva scelto ciò che incontrava
che incontrava più favore e incoragquelli maggiori a palermo, a torino, non avevano forse
favore e incoragquelli maggiori a palermo, a torino, non avevano forse comgiamento in
violentando spesso le sue tendenze, violentandole in a proposito ancora della grammatica e della sintassi (
un compì, (introdotti dalla prep. a) che indicano = denom.
divano la sua testa, violentarono il re a comandar che a violenza, a maltrattamenti,
testa, violentarono il re a comandar che a violenza, a maltrattamenti, a coercizione;
il re a comandar che a violenza, a maltrattamenti, a coercizione; costretto fosse
comandar che a violenza, a maltrattamenti, a coercizione; costretto fosse in quel luogo
moda di voler violentare le menti altrui a pensare come pensa lentati non vogliono
necessità appiccarono la battaglia con le violentava a non castigar suo marito. fenoglio, 1-198
cessasse. nuta a recarvi incomodo. il signor fabrizio, a
a recarvi incomodo. il signor fabrizio, a forza di buone grazie, mi
dall'affetto, che ho mai sempre portato a questo poeta. siri,
7. costituire la causa che spinge ineluttabilmente a del grande, intraprese il viaggio,
destino, alla sorte, agli astri, a circostanze esterne, a le prove più generose
, agli astri, a circostanze esterne, a le prove più generose e più grandi dell'
i-2-498: finalmente il cordo2. sottoposto a violenza sessuale (anche sostant.).
sostant.). glio lo violentò a partorire una giustificata doglienza, contro sbarbaro,
eccesso e malfatto che non si attrisottoporlo a sollecitazioni (una forza o un elemento buisse
sollecitazioni (una forza o un elemento buisse a lui: porte rotte a colpi di scure
un elemento buisse a lui: porte rotte a colpi di scure, case forzate, donne
, ecc. in un'acqua superiore a loro per l'altezza di molti piedi.
veloce, converrà che la velocità di esso a nel ronza ingordo dentro il calice
forze uguali e contrapposte. 3. sottoposto a devastazione e saccheggio (un terri
un fenomeno. - di torio), a scempio (la natura). sogg
). sogg. inanimati: sottoporre a violenta reazione chimis. girolamo volgar.
; tormentato, turbato (una perrano a proporzione, ma bene spesso s'arrestano nella
, 1-122: ne per lo più a separarsi dal muro. tutti stavano a testa
più a separarsi dal muro. tutti stavano a testa china, come violentati dal fragore del
fragore del -volgere la sorte a proprio favore; piegare il fato ai camion
, cercava pure di violentare 5. sottoposto a coercizione (la volontà); conculcato,
la fortuna. carducci, iii-2-140: a me luce non più, non più 'l
peccatori occupano il settimo cerchio, suddivisi a seconda dell'oggetto della loro violenza)
non trascorrano sempre con le ingorde lor voglie a nuovi piaceri, essendo il vizio per
disperazione l'autore, sì come contro a se medesimo violento, il dimostra in questo
boccaccio, vlii-3-106: fu, oltre a questo, costui non solamente occupatore e
de'suoi doni, prorompi / contro a lei violento, / e le sue leggi
: venguo d'una pietae, andà a l'arca e pietosamenti violento sì la averse
li dinai e diviseli corno li parse a li poveri. muratori, 10-ii-53: ma
li poveri. muratori, 10-ii-53: ma a conquistare il cielo (convien disingannarsi)
son quei che lo rapiscono. bisogna darsi a virtù massicce, a divozioni sostanziali;
. bisogna darsi a virtù massicce, a divozioni sostanziali; e fra queste la più
; ma del pari leggiero e volubile a cangiar d'impressione a proporzione della varietà
leggiero e volubile a cangiar d'impressione a proporzione della varietà degli oggetti.
e violente, mostraria d'esser stato amico a quelle, et a coloro che l'
esser stato amico a quelle, et a coloro che l'hanno favorite e mantenute.
possa valersene, secondo le occorrenze, a beneficio della sua patria. bontempi, 1-1-17
da spingere gli uomini che sentiranno nominarlo a farsi un segno di superiore spiritualità
brutalità, l'intenzione di prevaricare, a. caro, 3-2-118: sua maestà può
3-159: la venuta dello imperio da oriente a occidente fusse produtta secondo la influenzia di
, per la potenza data da dio a violentatore. 2. che travolge
. -che induce, che spinge a compiere violenza sessuale (la lussuria)
lussuria). bacchetti, 13-159: a tutte le qualità nefaste della stirpe, quel
, el qual manfredo violentemente tegniva, a karlo conte de provenza frar del re
la corda di un arco, ordinarono a modo loro il governo dell'imperio. mazzini
protetta anche con la forza, quasi a furia di popolo, ostinatamente, violentemente.
una giovane. -in preda a forti convulsioni, ad atroci dolori.
altra. 3. in seguito a morte violenta, ad assassinio, a suicidio
seguito a morte violenta, ad assassinio, a suicidio; per mano di congiurati.
. giambul te partirsi per a certo luogo determinato, fermatosi con le sue
aspettarlo in un bosco donde al tutto aveva a passare, per le dette parole violentissimamente
il negoziato con li turchi era simile a chi giocava con una palla di vetro,
uno e nell'altro modo si viene a romperla. segneri, 113: parole tali
vedendo che non compariva cogli altri, andaro a la cella sua et entrarvi violentemente.
medicina alli debeli e macri: e a quelli che hanno il petto stretto: perché
abbia dovuto intervenire talvolta violentemente per tenere a freno il marito. malaparte, 7-300
una sì implicata negoziazione non servisse, che a multiplicare gli ostacoli. il sognatore italiano
tralascia: senza che niuno possa violentementeobbligarlo a nulla. -per collocazione forzata
, gravemente lesivo nei confronti delle persone a cui è rivolto (un comportamento,
con ma- ravigliosa fretta mettendosi in mezzo a l'uno e a l'altro scacciò
fretta mettendosi in mezzo a l'uno e a l'altro scacciò la grandissima signoria del
. v. colonna, 1-242: che a te furar si possa il tuo bel
collana dallo smeraldo, e la scagliò dinanzi a se. -atto violento contro se
di tanti pensieri, forse avrà pure contribuito a determinare in lui l'atto violento contro
offici per la quiete e la pace. a. boito, 6: ecco perché la
alberto, 86: gli animi queti e a pace contenti / rugghiando con la prima
che per la morte di costui tornerebbe a certa veduità, e potrebbesi maritare.
si chiama violenza quella che si fa a l'uomo volendo. metastasio, 1-iv-145:
storiche di que'tempi son fatte così a caso, che non ci si trova neppur
leopardi, iii-61: da che ho cominciato a conoscere un poco il bello, a
a conoscere un poco il bello, a me quel calore e quel desiderio ardentissimo
di una violente necessità, si mosse a nuove imprese. -che produce smanie
cortesia, l'invitò con violenti prieghi a trasferirsi seco al cairo. -prorompente
i quali nascono da potenza estrinseca, e a i quali non conferisce in modo alcuno
tasso, 10-42: noi (se lece a me dir quel ch'io ne sento
il timpano per la mollezza non atto a ricever suono che non sia una straordinaria e
, e temendo di non poter smaltire a tempo per la cena il grave pasto
pasto che hanno in corpo, si mettono a far un gagliardo e violente esercizio.
morì non gli mancava più d'un mese a finir ventiquattro anni; ma se non
sintomo). straparola, ii-218: a costei, essendo nel monasterio, sopravenne
in quel paese, cominciarono ad ammalarsi, a morire persone, famiglie, di mali
, e per giunta ad un uomo presso a morire di malattia violenta. arbasino,
scariche di diarrea, e occorrono recipienti a portata di mano. -accelerato e
i rimedi troppo violenti che s'usino a tale effetto, in vece dell'unità non
alzo la mano e l'arme rendo / a l'empia e violenta mia fortuna.
galiani, 3-212: le purghe violenti hanno a curare il difetto della natura non buona
leopardi, iii-606: dì da mia parte a puccinotti che il mio non era negozio
5-296: né, certamente, volevano invitarci a sparger lagrime di orgoglio sui rustici ricami
sparger lagrime di orgoglio sui rustici ricami a colori violenti, o sulle maioliche
lunghe ciglia brillavano di minute goccioline, che a momenti la luna accendeva di luce violenta
, dalla quale questi negri, di nascosto a noi distillano un liquore violento.
che qualche volta è sgradevole; che a qualche palato (diciamolo francamente, perché
violentissimo di scirocco, diede il modo a francesi d'uscire dal porto con undici
almeras. campailla, 1-2-2: cominciarono a calar, ma un forte vento / spira
vento. mazzini, 56-238: qui [a londra] il vento soffia furiosamente;
, sf. tendenza innata e abituale a usare brutalmente la forza fisica (anche servendosi
fra giordano, 1-300: l'opera fatta a forza, con violenza, che non
arbitrio, di libera volontà, molto spiace a dio. nardi, 1:
1: gli aborigini corsero armati a far contrasto alla violenza dei forestieri.
e quasi la violenza, / e guai a me se di cantar ricuso. periodici
le sere, tutti i giorni, a tutti i costi. moravia, ix-131:
ha smesso gli studi » disse doro a un tratto. « che cosa fa?
spira la violenza. faldella, i-5-306: a quella violenza di linguaggio, io mi
, ma rosso marino, accostandosi vieppiù a me e toccandomi spesso nelle braccia,
e toccandomi spesso nelle braccia, seguitò a vogare nel suo fiume di eloquenza popolare.
violenza è tale che non sembra nascere a fior di terra, là dove lo sterpeto
i pagliai ardevano con violenza, corsi a gettarmi carponi sul letto, sotterrandomi fra i
oliva, 34: essi impetrarono, a violenza di prieghi, d'aver acqua
candidamente: il suo regresso da una lingua a un'altra -anteriore e infinitamente più pura
65: febbri veementi che incominciano a sera mi levano il sonno, e
quanto ella vuole dai due vasi che a lei si presentano, e se prende
tanta violenza, che gli sparse le viscere a terra. -sforzo esercitato su qualcosa
9. atto di forza che mira a provocare a qualcuno (o anche a
. atto di forza che mira a provocare a qualcuno (o anche a se stessi
a provocare a qualcuno (o anche a se stessi) un grave danno nella persona
inf, 12-48: ma ficca li occhi a valle, ché s'approccia /
codice penale come costrizione di una persona a subire con mezzi violenti un rapporto sessuale)
luogo in casa mia; e, se a me volesse fare altra violenza io mi
parto, fece una bella bambina, a cui / per ricordanza della forza / e
-atto compiuto sotto minaccia o in seguito a brutalità e costrizione. dante,
quando quel che paté / niente conferisce a quel che sforza, / non fuor quest'
influenza e superiorità psicologica per costringere qualcuno a comportamenti contrari a quelli dettati dalla libera
psicologica per costringere qualcuno a comportamenti contrari a quelli dettati dalla libera volontà.
, quasi come se s'aves- sino a ribellare. guicciardini, 2-1-22: uno in
volesse, potrebbe non soccum- ber mai a violènzia alcuna. giuglaris, 144: dall'
mdxxx, con quella violenza che è nota a tutto il mondo. g. bentivoglio
atti, di comportamenti collettivi che tendono a sovvertire i rapporti sociali ed economici esistenti
53-25: non violenze o guerra da classe a classe: chi tentasse suscitarla, sia
in essi ferma credenza, che dio, a tempo, quando che fusse, ne
. -imposizione di un corso forzoso a una moneta; fissazione autoritativa del suo
la somma violenza fatta per tanto tempo a questa moneta, allontanando con la forza
deesi ad ogni modo forzar la parola animale a significare quello che non significa per mera
un senso verbale che non ha, riducendolo a volte a servire da participio, a
verbale che non ha, riducendolo a volte a servire da participio, a volte da
a volte a servire da participio, a volte da avverbio. -rifiuto di
idee del loro animo; né si inducono a farla, se non vi sono stretti
insistenza tenace ma affettuosa per indurre qualcuno a un comportamento (in partic. nell'espressione
con la forza o con le minacce a fare o non fare qualcosa (e
i legali sanno sforacchiarli con mille malizie, a mo'di esempio appuntandoli di lesione,
, con violenza o minaccia costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa
qualche cosa è punito con la reclusione fino a quattro anni. vittorini, 5-73:
amarognolo delle su un altro per indurlo a compiere atti di rilevanza lozioni alla
, di non grande importanza. nosa a opera della grazia divina. sbarbaro, 5-48
radi amori, violette frettolose g. a. gilio, l-ii-44: la forza de
la forza de la grazia... a le volte viene a sulla schiena arida d'
grazia... a le volte viene a sulla schiena arida d'un monte, e
o dio] che con amorosa violenza tiriate a voi quei che da voi si dilungano
). 17. locuz. - a violenza: con l'uso della forza,
leoni, 63: s'introdusse quasi a violenza nella nostra piccola = dimin
: 1 primi che giunsero affannati e pronti a slanca'da mosto 1-72: in questo
fatti: forzarne l'interpretazione bache, che a nostro modo chiamemo tamburli grandi; l'altra
tamburli grandi; l'altra si è a modo de una violeta, de queste che
la tendenza, che è nel vico, a fare, fatto pertanto se il maestro
. (violènzo). ant. sottoporre a violenza noi toglie il falso cogitare
.. piovene, 8-64: si produsse a tiro la porpora più pregiata, che si
piccola o appena pavese, 3-173: vengo a dirti che il tuo caro ragazzo dalle
sette fondamentali) / trillan gli augelli a voi. pascoli, 133: donde,
come un lontanar di monti / nel puro a. neri, 1-155: verrà un zaffiro
turchino e varia di forza e di tono a -violetta africana: pianta del
ai violetto. con fiori simili a quelli della viola mammola, di colore
ribecchino, il violone, la viuola a gamba, e così l'archetto loro.
frasette melodiche, le solite situazioni melodrammatiche a base di violinate e di trombe.
tedio solitario delle nostre abluzioni mattutine ricantandola a perdifiato. = deriv. da violino1
fanno le note in battere traendo l'arco a sé. ojetti, i-152: i
quale indicheremo, acciò il principiante meglio impari a dicifrare questi violinistici enimmi. savinio,
del soprano, con estensione fonica superiore a quella della viola) e che si
importanza, ma quasi giunsero da se soli a costituirla, essa chiave non fu più
pel violino. -con riferimento a strumenti simili a corda e ad arco
. -con riferimento a strumenti simili a corda e ad arco in uso presso
usano i turchi suonare coll'arco simile a quello che si adopera per la viola uno
assieme, non avendo punto l'orecchio a 'cembali'o 'contrabbassi'. carena, 1-19
di concerto, il quale è destinato a sonar l'a solo. carducci, iii-21-429
il quale è destinato a sonar l'a solo. carducci, iii-21-429: comincia
solo. carducci, iii-21-429: comincia a trovarsi annotato nelle spese della fabbriceria un unico
6. per simil. attrezzo a corda usato dai cavatori di marmo.
.]: quando non c'è altro a colazione, si piglia11 violino e s'affetta
8. marin. disus. prua a violino (o anche, semplice- mente
violino): armoniosamente arcuata in avanti, a sostenere l'albero di bompresso (ed
bompresso (ed è propria delle navi a vela, in partic. da diporto)
dizionario di marina, 689: 'prora a violino': quella fatta con lo slancio
è la prora caratteristica di molte navi a vela e di talune navi da diporto.
come non è improbabile, tornerà presto a sottomettersi all'antico padrone. e tutto finirà
pea, 1-380: contadino, tanto è a suonargli un corno che un violino.
. sm. colore violetto luminoso. a. neri, 1-154: questa pasta lavorata
contadini le colgono [le ginestre] a panierate, e miste a violi e
le ginestre] a panierate, e miste a violi e rosolacci ne infiorano la via
processione. cicognani, 1-93: eppure a qualche finestra, in una pentola squarciata,
testa; sollevar mani pesanti e giungerle palma a palma in uno spessore prodigioso, o
. arbasino, 3-348: si abbandonava a delle violoncellate di dvorak. violoncellato
violoncellista del mondo. savinio, 12-133: a queste cose 10 andavo ripensando mentre sul
per quinta e si suona tenendolo appoggiato a terra in posizione verticale. fagiuoli
alzò le due mani, chiamò silenziosamente a sé franco da una parte, luisa dall'
, secondo violoncello. svevo, 8-696: a trieste potei organizzare un quartetto di dilettanti
attesta la voce nel 1683, attribuendola a gaspare gaspardini. violóne (vinolente)
. p. fortini, iii-426: a un tratto... si sentì un
: 'basso di violone': stromento di musica a corde. è un violone, che
corde. è un violone, che a causa della grandezza della sua forma,
usa nella terapia di forme tubercolari resistenti a streptomicina e isoniazide.
mi levai su, e mi- simi a andare per le viottole del diserto. ottimo
i-218: l'autore somiglia questa scesa a quella, e dice che v'e alcuna
tavolone di pietra. baldovini, xxvi-3-183: a rivederci all'ora delle nottole / insieme
rivederci all'ora delle nottole / insieme a spasseggiar queste viottole. manzoni, pr
e poi si divideva in due viottole, a foggia d'un ipsilon. collodi,
altri cento passi, videro in fondo a una viottola in mezzo ai campi una
una viottola di terra battuta, finendo poi a passeggiare in ordine sparso lungo il desolato
. casini, lvii-66: comincio ratto a correre / per l'oblique viottole /
/ per l'oblique viottole / che a perdizion conducono. -percorso intellettuale o artistico
finalmente riconoscere che, dalla prima ora a oggi, c'è sempre stata una sola
altri non si poteva giungere se non a ritrovarsi contro l'ostacolo cieco.
o terreni coltivati o corre secondaria rispetto a una strada principale. fra giordano
11-88: le vie vecchie sogliono condurre a sicuro porto; e'viottoli che vanno
g. ariosto, 1-iv-721: gettati / a man diritta per questo viottolo, /
per questo viottolo, / e poi a man diritta ancora torceti, / fin che
cavalca, 20-516: la via che mena a vita eterna, è stretta e malagevole
malagevole, e la via che mena a perdizione è larghissima e piena di molti
l'autore muove dall'esterno all'interno, a casaccio, non per la strada maestra
nel seminato: dico che ti cominciai a dire di colui che si attaccò a
cominciai a dire di colui che si attaccò a la speranza de lo schizzo dje la
osserva un polverone; / ed ecco parte a piè, parte in vettura / una
, di rilievo. la sigla tende a diventare parola vera e propria. =
nerastre che possono apparire come una striscia a zig-zag lungo la regione vertebrale. -vipera
giacomo da lentini, 7: amore a tal l'adusse, / ca, se
, xi-85: non c'è una locusta a quest'ora, non un camaleonte,
stuparich, 1-413: era stata una vipera a farla gridare; una vipera, sì
si vae e mette lo capo in bocca a la femena, e quella li taglia
. -in paragoni, per alludere a malvagità insidiosa, a ingratitudine, astio
paragoni, per alludere a malvagità insidiosa, a ingratitudine, astio, livore o,
, astio, livore o, anche, a una reazione inattesa e violenta.
te -ne parla spessissimo -, guai a chi si azzarda a toccarti. salta su
-, guai a chi si azzarda a toccarti. salta su che sembra una
pensione, ma non aveva rinunciato / a recarsi ogni venerdì al settimanale convegno coi
.. vipere, cui vi mostrò a fuggire della futura ira? amabile di continenzia
canaglia avevano incitata la regina sua madre a fare quanto aveva fatto. foscolo,
... ed io che stavo pure a sentirti... vipera! ci
alle forze di polizia, è ora simile a una gondola a due remi, priva
polizia, è ora simile a una gondola a due remi, priva del ferro di
, 4-131: amerigo restò un po'attonito a guardare quella viperella velata.
-viperétta. redi, 16-iii-205: a prima vista giudicai che fosse una viperetta.
. il suddetto jacopo viperaio si esibì a berne una cucchiaiata intiera. magalotti, 20-59
pistoia), e cavati tutti i denti a una vipera, e macinati in sul
vipera (un animale commestibile per servire a sua volta come alimento, in partic
brodi e le carni di polli viperati. a. casotti, 1-8-45: che vuoi
iv-7: la piaga, la quale infino a lento e impetuoso fiato, / ch'a
a lento e impetuoso fiato, / ch'a gonfie gote la superbia spira; /
medicina, quasi tutto il corpo pasce. a. cattaneo, ii-29: quanti milioni e
/ per lo mortai deserto / non venni a te. i-367: dall'umore viperino
con modi addiritnon guardavano davanti, ma a destra e a manca. tura viperei
guardavano davanti, ma a destra e a manca. tura viperei. -calunnioso,
contro ferd. martini, 1-iii-352: a cagione della moglie linguacciuta il piccolo sfacciato concorrente
. batacchi, 2-130: la discordia, a dipartire nere echio, la più comune delle
viperea schiatta non potendo soffrire mi attaccavo a bere dappertutto, con le paglie dell'avena
. che è proprio, che si riferisce a una l'uova attaccati. vipera;
vipera-, vipera (anche in unamortali morsi a insurgere contra la simplice columba. a que
morsi a insurgere contra la simplice columba. a que raffigurazione).
araldica). - con riferimento a un gioiello che riproduce in matugliani, xxxix-ii-14
vipistrello. n. franco, 7-221: a scatenare la mente altrui, ben hanno
perché notturni, tutti i grammaticastri, che a guisa di vipistrelli non sogliono uscir di
casa che quando il sole tramonta. a. verri, ii-318: spaziavano i vipistrelli
la parola rivelatrice. -con riferimento a un animale fantastico e in par- tic
vipistrello. ariosto, 33-84: vìder baiardo a zuffa con un mostro / ch'era
vi-399: si dièr [i demoni] a dibatter le ale di vipistrello, e
dibatter le ale di vipistrello, e a crollare la lor pellaccia rozza e scabra.
. 2. trattamento chimico a cui si sottopone una pellicola fotografica o
stampa fotografica e la rende più facile a conservarsi. p. gonnelli, 205:
che una vernice può presentare in corrispondenza a determinate temperature (dette temperature di viraggio
allora la volta dei nostri [aerei] a simulare ondeggiamenti, avvitamenti, cadute che
aveva radazzata. tombari, 4-61: a quel viraggio tutta la catena roteò d'un
: come ne l'occhio felino brillano / a voi gl'incanti, strana viragine,
bresciani, 3-33: un'altra larga miniera a don giovanni erano certe pie viragini,
maschili. caro, 11-809: a tal proposta / turno ne la terribile virago
d'una virago, ed anima funèbre / a dissetarsi in acheronte vada. mamiani,
. che è proprio, che si riferisce a un virus; causato da un virus
malattia provocata da virus, con manifestazioni a carico delle vie respiratorie, del tessuto
linfatico; virosi. -epatite virale, epatite a carattere epidemico provocata da virus, ittero
se ne distinguono tre forme: vepatite virale a, provocata da un virus a rna
virale a, provocata da un virus a rna trasmesso sia per via orale che
, trasmesse soltanto per via parenterale e a carattere spesso cronico, con possibile evoluzione
arma l'àrgano! / su! vira a picco! vira a lassa! fuori /
/ su! vira a picco! vira a lassa! fuori / l'àncora!
. 2. chim. sottoporre a viraggio una stampa fotografica. -al figur
come termine fotografico, sottoporre le positive a un trattamento speciale che dà loro il tono
intr. manovrare in modo che l'imbarcazione a vela riceva il vento da un lato
assumere la direzione opposta (con riferimento a chi governa imbarcazioni a motore o anche
(con riferimento a chi governa imbarcazioni a motore o anche all'imbarcazione stessa)
sua vela che non fa in tempo a calare. sgoverna. e bisogna che viri
allo scafo. la capria, 1-197: a pochissima distanza dagli scogli il motoscafo vira
dagli scogli il motoscafo vira, davanti a cent'occhi - solo i miei10 ricorderanno.
linea della veneto mentre che tutti abbadavano a quegli altri, ai bombardieri, aveva
d'annunzio, v-2-773: le rondini a saetta rasentano l'erba e si risollevano
un acino dell'ultima luce. virano a un tratto verso occidente spesseggiando11 grido. pratolini
. pratolini, 10-50: le rondini, a stormi, calavano più basse e io
taluno della casa, le parole escono a precipizio dalla bocca, e senza fermarsi
cambiare, mutare di colore o tendere a una determinata sfumatura o gradazione di colore.
assumere una determinata tonalità, essendo sottoposto a viraggio (una pellicola). 9
con evoluzione semantica da 'scuotere, lanciare'a 'girare', forse per sovrapposizione di
: la virata è lo spazio necessario a virare. barilli, 5-235: a fuochi
a virare. barilli, 5-235: a fuochi spenti scivolavano per un breve tratto
italiana. la capria, 1-245: a un certo punto il motoscafo s'impennò dritto
virata': tempo e spazio per virare. a. junker, 164: 'virage':
nel riprendere la posizione di volo orizzontale a una quota superiore e un senso opposto
una quota superiore e un senso opposto a quello di partenza. -virata piatta:
, facendo descrivere all'apparecchio una traiettoria a forma di 8. e. cecchi,
uccelli. bacchetti, 14-207: davanti a lui, seduto sulla soglia, volavano
segno di prossimo temporale, le rondini a sbalzi e virate, stridendo.
: che ha mutato tonalità o tende a una determinata sfumatura di colore.
2. fotogr. che è stato sottoposto a viraggio (una pellicola). 3
2. meccan. meccanismo per muovere a mano, lentamente, un motore marino
. sassetti, 7-357: cominciando a crescere e a entrare la marea,
sassetti, 7-357: cominciando a crescere e a entrare la marea, si muove seco
virèmico, agg. medie. relativo a viremia; caratterizzato da viremia.
produce erbe virente / e il tanto necessario a noi frumento. n. agostini,
iv-9: là sulle rupi pendole / stanno a brucar le capre, / qua su'
il divino azzurro. -con riferimento a una pianta sempreverde. bibbia volgar.
letter. ant. svilupparsi o giungere a un grado eccelso (una virtù, la
mus. neuma gregoriano semplice che serve a destinguere i suoni acuti da quelli gravi.
parallele si suddivide in due fasci divergenti a ventaglio. -virgazióne forzata: quella in
un fascio di pieghe parallele si apre a un certo punto a ventaglio.
parallele si apre a un certo punto a ventaglio. = deriv. da
modi espressivi e la tradizione poetica risalente a tale autore, ispirandosi alle tematiche delle
son tante cose belle. più belle, a parer mio, e d'eletta e
'giorno', scrisse l'ugoni, tornando a insistere su la 'virgilianità'. =
poeta latino publio virgilio marone (70-19 a. c.), alla sua opera
queste reminiscenze americhe e virgiliane vasco giunge a goa, la espugna, s'impossessa di
stil mi doni scacco, / perch'a giusta tua possa in ciel mi metti.
disporre / posson di me quanto diletta a lei. spontone, 1-247: dopo le
bel virgineo crine, / vid'ella a sé davanti in mesto volto / il padre
in mesto volto / il padre, e a lui vicini i sacerdoti / celar l'
leggiadri / e le virginee forme scuopri serena a i cieli. caproni, 25:
diana il tuo virgineo coro, / ministro a celebrar tesequie giuste / a quel,
/ ministro a celebrar tesequie giuste / a quel, di cui la forma, ed
verno aere ammirava: / ma più seduto a lungo in verde zolla / si compiacea
3. che non è mai stato soggetto a dominazione straniera, che ha conservato la
disus. morbo virgineo-. amenorrea. a. cocchi, 8-339: l'aggregato di
virulenza (una febbre). a. cocchi, 8-161: alcune altre febbri
astron. pianetino scoperto da ferguson (a. 1716). piccola enciclopedia hoepli
2. che è proprio o si riferisce a tale stato nordamericano. 3. bot
: degnò venire / la maestà sovrana / a prender carne umana / nella virgo maria
lo segnore de la giustizia chiamòe questa gentilissima a gloriare sotto la insegna di quella regina
sua luce prende, / madre di quel a cui l'onor si rende, / e
, vestita / di fino argento, a dante gabriele. 3. astron
segno di inter punzione simile a un bastoncino leggermente ricurvo verso sinistra
ricurvo verso sinistra, che serve a indicare una pausa debole all'interno
cècere -sebbene anche lui goffamente s'affannasse a riprodursi -restasse in minoranza, in una minoranza
di seta o d'oro intessuta o applicata a un drappo come ornamento. luna
la bellezza di questo raso verdone alluciolato a virgole d'oro, di questa seta
non gli caverai di corpo una virgola a codesti compari, oh! proprio no.
colerosi. q. entom. cocciniglia a virgola degli agrumi: insetto del genere
, dannoso agli agrumi. -cocciniglia a virgola dei fruttiferi o pioppi: insetto
, la mantissa, che rappresenta un numero a con la virgola decimale in posizione fissa
e della base, per cui va moltiplicato a per la base elevata a e.
va moltiplicato a per la base elevata a e. -aritmetica in virgola mobile
e la seconda l'esponente di una potenza a base prefissata. 11
martello, 81: or ponete ben mente a quel che dico: / vuoisi finir
molineri, 1-94: l'aveva imparato a memoria per recitarlo senza neanche mutare una
borsieri, 112: fra molte usurpazioni fatte a questo ed a quello scrittore, ci
: fra molte usurpazioni fatte a questo ed a quello scrittore, ci siamo maravigliati della
uscire tra virgolette, per me cota a straziare il corpo [di cristo] di
di quelle semplici), solitamente simili a virgole, fra cui si chiudono una
/ ed il petrarca, per tornare a bomba, / due virgolette a que'due
per tornare a bomba, / due virgolette a que'due versi affisse, / avvisando
. pascoli, ii-285: vi si ripete a principio tra virgolette la sua espressione (
quell'espressione!) 'piccola sciarada'a proposito del valore simbolico delle tre fiere
-aprire le virgolette-, per iniziare a scrivere un discorso diretto. bianciardi
bianciardi, 4-98: se sei pronta vai a capo e apri le virgolette.
per fargli meglio capire con ci lui aveva a che fare, c'era la conferma
coppia (" ") e le virgolette a caporale o caporali o uncinate percioché
percioché in quelli tempi che i virgulti vominciano a nascere, si cominciano a levare
vominciano a nascere, si cominciano a levare, cioè all'entrata di marzo.
armato di speranza e ferma fede, / a svellar cominciai alcuni virgulti, / e
, sia propagine di due piante? a. cattaneo, ii-345: a'gran tronchi
virgulti. ariosto, 18-192: era a quel tempo ivi una selva antica,