: guardo un torriotto, smantellato, unito a una casella, rosso di contro il
era chiamata dagr apostoli torrità, cioè a dire, incendio d'amore. =
nelle scarpigliere, e caricarli, dando a tutti sollecitudine senza confusione. -a
cavallo sauro e uno morato, coi ginocchielli a torsello. 2. panno
o frantumate e unite con un impasto a base di miele, zucchero e albume
194: trasute dinto, 'n facce a no pontone, / da la banna deritta
capitano pemigotti che in tempo di pace a novi fabbricava torroni. arpino, 19-19
4. locuz. menare il torrone a qualcuno: seccarlo, importunarlo con discorsi
iv in palazzo del papa alcune stanze a fresco, dove stava il cardinal caraffa,
ai lor prieghi che fossi dannato / a vita nel torrone. ghirardacci, 3-200
torsa pe'cavagli, mandò questo giovane a farla, fecela e legolla e messela
legna. orlandino franco-veneto, v-556-290: a tant ecote milon da celle bosco grant
(70-6): non avrò già tanto a la mia vita, / o lasso
maggior sollecitezza che fusse possibile, attendeva a far coniare monete di quegli argenti,
di certi torselli e punzoni statili mandati a questo effetto di firenze. inventario di alfonso
con una medaglia di buon conio che a borso antiquario possa parer domani 'opus pisani
pipemo. 7. tose. lima a sezione circolare. giuliani, i-161:
s'opera il torsello. questi tondini a legno si prestano per allargare il legname,
1993], 78: dentatura esterna a botte, limitato gioco torsionale, elevata
da un de'lati: vederai subito a quella concavarsi e curvarsi con convessa torsione
torzione d'acqua nel navigarsi il fiume a seconda, nel cavare e rimettere,
. 7. meccan. sollecitazione semplice a cui è sottoposto un corpo cilindrico o
quando la risultante di tutte le forze a esso applicate è equivalente a una coppia
tutte le forze a esso applicate è equivalente a una coppia di forze giacenti nel piano
di un filato, consistente nell'avvolgere a elica il lucignolo intorno al proprio asse
del? uomo, 1-16: medicina contro a dolore e a torzione di stomaco..
, 1-16: medicina contro a dolore e a torzione di stomaco... togli
. togli polvere d'origamo e dàlia a bere col vino tiepido. boccaccio,
e nel reame, i quali non lasciava a quegli che degnamente erano eletti per lo
molto è ragione, che sia renduto a chi tocca. = voce dotta,
, / sotto calda fenice, / a cuocer posto sia la fronda o 'l forzo
e peggio. bacchelli, 18-i-615: viene a parlare ai proletari: riceverai tanti torsi
e di serve ignoranti, che li riducono a vivere di torsi di cavolo e di
un pezzo che la russia si diverte a merandare a spese del turco; sicché
pezzo che la russia si diverte a merandare a spese del turco; sicché oramai lo
piedi d'un fanal, seduto; / a rosicchiare un torzo e un poco mesta
: lassù faceva fresco, ma ernesto a torso nudo, poggiato contro la finestra,
non si muoveva. -con riferimento a una raffigurazione plastica o pittorica.
stanze... nella prima oltre a mille teste, braccia, gambe, torsi
scultore ateniese apollonio (i sec. a. c.) conservata a roma presso
sec. a. c.) conservata a roma presso i musei vaticani, che
dire che, completandolo, lo riduca a meno e lo faccia in parte scomparire?
figur. persona impacciata, goffa, buona a nulla. - anche: imbelle.
'l giogante ch'era già levato, / a lui ritorna e disse: « o
, né essenziale, ma né anco a quel poema apparterrebbe, né sua parte dire
. 10. locuz. - a torso-, a spasso, a zonzo,
10. locuz. - a torso-, a spasso, a zonzo, senza meta,
. - a torso-, a spasso, a zonzo, senza meta, bighellonando.
, dopo esser stato per degli anni a torzo su per le calate del porto era
[il cavolo] germuglia hai / a un bisogno neanche un torso / da potervi
provolone, là, là, in coppa a la macchina, torsolo ignudo, poppe
: si fermò [il treno] dinanzi a scogliere di mattoni fuligginosi, a torsoli
dinanzi a scogliere di mattoni fuligginosi, a torsoli lamentevoli di muraglie tutte mangiate dal
persona priva di capacità e valore, buona a nulla o, anche, goffa,
v.]: d'un uomo buono a nulla: è un torsolo, che
, 3-23: la velia passava, accanto a beppino, invidiata. invidiata perché?
come tòsco fi siate inn. amore. a. pucci, cent., 10-
puglia concedette un sorso / di cento cavalieri a lor setata; / gli ambasciador non
. cantari cavallereschi, 169: mandami a dir come tu vi sarai; /
privo di doti, di capacità. a. pucci, cent., 78-18:
in che modo le si sieno appiccate a quel torsàccio. = dal lat.
poi per l'anticristo / son ite a zonzo, e meritavan certo / di far
: gl'inglesi... stettero a sentire senza prenderlo a torsolate lord russell.
.. stettero a sentire senza prenderlo a torsolate lord russell. bechi, 2-61
morti che erano, esciali sopra la persona a modo de'torsuli larghi neri come un
furon vicini alla porta, cominciarono anche a tirar sassi, mattoni, torsoli, bucce
pere marce, per opera di persone che a causa del buio non si vedono.
buoni se ci sia l'appetito. a. boni, 973: sbucciate le mele
'cavolo torzuto'. brassica oleracea italica. a. boni, 167: si monda una
giorno seguente bertoldo fece fare una torta a sua madre, di bietole ben unta
14-59: per quattro giorni ci nutrimmo a torte, squisite crostate come le faceva
buon dover le porte, / s'impiccassero a quattro, a cinque, a sei
, / s'impiccassero a quattro, a cinque, a sei. 2
impiccassero a quattro, a cinque, a sei. 2. figur.
indigesta, e una prova manifestissima che fino a quel punto voi ignoravate l'esistenza,
mirate un poco quante indegne mani / entrano a parte a maneggiar la torta, /
quante indegne mani / entrano a parte a maneggiar la torta, / che sembrano d'
dispiace molto la quitanza fatta per vadalochio a lionello; pure, poi che è seguita
al saulo. forteguerri, 17-5: se a me toccasse a maneggiar la torta /
forteguerri, 17-5: se a me toccasse a maneggiar la torta / vorrei far5 a'
giuoco. / parlo di quei che a posta voglion morta / la ragione e la
. veniero, 49: chioggia è venuta a furor di comuno, / per aver
appena, / che l'altro è corso a farla far di schena. 4.
schena. 4. arald. figura a foggia di tondino, sola o in numero
ciliegina sulla torta: completare, portare a compimento (e può avere valore antifr
smascherati? -mangiare la torta in capo a qualcuno: v. capo, n.
, 1-19: ma qui baldon farà dall'a alla zeta (so quel ch'io
gli umor, vari i cervelli: / a chi piace la torta, a chi i
: / a chi piace la torta, a chi i tortelli'. 9. dimin
, sm. giuliani, i-296: a volte si cuoce la farina dolce [di
come il pane e diasene ogni matina a chi ha le morice, e lievale via
d'altre richeste di pesce. piglia fino a quaranta code de gamberi cotte e monde
de gamberi cotte e monde e fino a quattro torli d'uova e soffrigeli nel
v.). -tortétta. a. briganti, 490: io faccio tridar
f. tedaldi, lxxxviii-ii-654: pur a le volte un po'di torticina /
1-3-493: la sera, dunque, postisi a cena, venne il forestario con una
si faceva. alfieri, 12-286: a te soltanto, / o formione, ornai
. turta (nel x sec. a ravenna), fr. tourte, provenz
ond'abbia un grido scioppo, / com'a tagliuola di- stiensi lo toppo. paganino
senga far dano alla vigna tua, / a ciascaduna vite che è posente / che
posente / che fa poca uva e tienti a mente / per forga a quelle el
uva e tienti a mente / per forga a quelle el te convene / lasarli assai
delle cadene / e da'mega torta a ciascaduna, / che quella torta gli è
pulci, 19-76: dette alle gambe a morgante due torte / col grifo lungo.
se tu se'essuto peccatore e tomi a penitenzia, sì fai una grande torta,
confà al luogo dove egli s'hanno a applicare. 3. distorsione dei
di un'articolazione, in partic. a carico degli arti del cavallo. ippiatria
del cavallo. ippiatria, 170: a guarire la tòrta che si fa il cavallo
torte e lo male occultato / si cominci a scoprire et ogni doglia, / e
madia c'è la capretta: du'legni a gambe di capra (per reggere)
voce di area lucch., da accostare a tórta per la forma. tortame
pane, tuortane, pane de nola. a. boni, 324: pizza
di pasta di pane con abbondanti siccioli. a. altamura, 354: 'tortano':
altamura, 354: 'tortano': pane a forma di ciambella. 2. marin
del quale si serve l'artiglieria navale a modo di birro in varie manovre di
mini, ma in quello di dio a che fare? come? tortellàio
e toi la lonxa del porco e mitila a lessare con essa la enola ben monda
tuta la enola. messisburgo: 68: a fare dieci altri piatti di tortelletti magri
li lor pezzetti in modo che sieno venuti a foggia di cappelletti... questi
picamente emiliana, di forma simile a un minuscolo cappello, ripiena di un
in tassoni, xii-1-24: bacio a vostra signoria le mani e le auguro
. tipo di pasta all'uovo tagliata a rettangoli o a dischetti sovrapposti, o,
pasta all'uovo tagliata a rettangoli o a dischetti sovrapposti, o, talvolta,
altre verdure e talora anche carne, a seconda della località; si consuma asciutto
di quella specie d'astrologhi, o, a dirlo più conforme al vero, zingani
125: le comari s'incoraggiavano scambievolmente a farsi far la ventura; ma nessuna
tutto quello, che 'l re gli mandava a dire. guidiccioni, 4-29: lo
. i. frugoni, i-6-228: preparatevi a ridere, incomparabile delia, perché la
speranza di far tante poste e correre a ventura che rinfrancareboe i suoi danari. buonarroti
aggiate cura / che similmente non avegna a voi. 9. stor.
faite star fuor de le sue masione / a molti ch'eran buon de'comunali /
/ paretemi di gente da ventura / a trovar sempre de le bestie equali.
. bacchetti, 2-xxii-306: l'artista costretto a commerciarsi rischia di finire come le milizie
trincierata di maniera, che non aveva invidia a buonissime muraglie, aveva dentro quattro compagnie
28 (494): la milizia, a que'tempi, era ancor composta in
cura, ha ventura. signorie italiane a partire dal xv sec.; lotto.
pur volevano che voi foste autore del mettere a la ventura. -per estens.
lo martedì di carnasciale, che fu a dì 7 di marzo 1508, fu cavata
il prete « non mifare ora andare infino a casa, ché vedi che ho così ritta
. 13. locuz. - a, alla ventura: in modo del tutto
: la reina venne alla fontana, ed a ventura li avenne un bel pensiero:
misura della larghezza, l'ho fatto a ventura. domenichi, 5-403: 1
per accrescere lo spavento avevano scaricato da lontano a ventura colubrine grosse dalle torri.
agli indovini compositori di bugie quello che a ventura dicono, viene loro fatto. guicciardini
uno di uno altro uomo, fatto a ventura, non si verificherà manco di questo
-a proprio rischio e ventura: a proprio rischio e pericolo. filippo degli
, sì me gli accomandi e diemeli a serbare, altrimenti li tenga a suo rischio
e diemeli a serbare, altrimenti li tenga a suo rischio e a sua ventura.
altrimenti li tenga a suo rischio e a sua ventura. pirandello, 7-741: aveva
ventura. pirandello, 7-741: aveva preso a suo rischio e ventura certi terreni paludosi
un paradiso. -cadere in ventura a qualcuno: trovargli a vantaggio, giungere
-cadere in ventura a qualcuno: trovargli a vantaggio, giungere opportuno. buonarroti
sì come disperata, / mi metto a la ventura. cavalca, 20-281: non
non vedendo più oltre via, raccomandammoci a dio e mettemmoci alla ventura.
. -trarre alla ventura: tirare a sorte. b. davanzati,
b. davanzati, i-123: a tal nuova lucio apronio succeduto a camillo
i-123: a tal nuova lucio apronio succeduto a camillo, più per vergogna de'suoi
in un sacco o cassetta, e poi a certi tempi si traggono alla ventura.
si traggono alla ventura. -vivere a ventura: in una condizione di ansia,
futuro. anonimo, 1-619: vivo a ventura d'om che guarda punto / a
a ventura d'om che guarda punto / a lo gioco, quando li dadi volta
per chi ventraia, / per chi cancheri a centinaia'. idem, 279:
ha ventura. zeno, xxx-6-178: a chi ha ventura / poco senno gli basta
fuggiscono, e pompeo li giudicasse, a buona venturanza del principe anderian tutti.
potere con i loro più preziosi capitali ridursi a salvamento. grafi 3-200: venturata la
, dal nome del micologo ital. a. venturi (xix sec.).
e scrupoli, offrendo il proprio servizio a chi paga meglio. aretino, iv-5-19
iv-5-19: dottor dà-bene che non è poco a dire a chi è venturieri delle leggi
dottor dà-bene che non è poco a dire a chi è venturieri delle leggi. cesarotti
affronta viaggi o traversie anche senza badare a rischi e a difficoltà. cardarelli,
traversie anche senza badare a rischi e a difficoltà. cardarelli, 445: saremo
allontanato da voi. avete aperto l'adito a delle sporchissime ciarle ch'io non posso
, 1 soldati del serra, mescolati a buon numero di cittadini venturieri, guadagnando
appositiva. magalotti, 7-140: discorrendosi a queste sere in camera del serennissimo signor
incrostati di venturina. = da [a] ventura (in quanto per ottenerla artificialmente
in quanto per ottenerla artificialmente si gettano a caso pagliuzze di rame sul vetro fuso)
); cfr. anche avventurin a. venturino, sm. ant
città e nella piazza con proibizione, così a soldati come a venturini, che in
con proibizione, così a soldati come a venturini, che in pena della vita nessun
ardisse sotto qual si voglia colore andar a danni de'turchi. g. b.
accadrà in futuro, che è prossimo a verificarsi, istituito o a essere compilato,
è prossimo a verificarsi, istituito o a essere compilato, compiuto; che è
e d'alcune figure, le quali hanno a significare cose venture, siccome appare nella
, subito, e stabilire un documento a confutazione di ogni dubbio venturo. -che
figliuolo mio, perché ti mandammo noi a pellegrinare, o lume de'nostri occhi,
cavalli, lii-3-128: ricondotta l'artiglieria a vienna,... si cominciò subito
vienna,... si cominciò subito a disegnar quel che sarebbe stato da farsi
tanno venturo. foscolo, xv-36: se a quanto ho fatto concorre la superiore approvazione
o meno determinato; che è destinato a trovarsi in una data condizione, stato (
4. il mese prossimo, seguente rispetto a quello attuale. spallanzani, ii-400:
dismesso) se non per eccitare i venturi a fare il somigliante, a riguardare quei
eccitare i venturi a fare il somigliante, a riguardare quei loro passati come esemplari di
così simone venturosamente ogni cosa si godeva atenendosi a dare piacere e buon tempo, lavorando
nievo, 268: andando egli pure a letto seguitò a maravigliarsi e a congratularsi
: andando egli pure a letto seguitò a maravigliarsi e a congratularsi di quel nuovo
egli pure a letto seguitò a maravigliarsi e a congratularsi di quel nuovo impiccio così venturosamente
da ogni impuro contatto economistico non vengono a subire l'esame di econo
ben eh'amor comanda / partiti e vanne a lo rengno; / saluta la bona
anni 87. naque dii 1434, a dì 17 zener, a ore 8,
dii 1434, a dì 17 zener, a ore 8, omo di gran prosperità e
e benedette / tantiche età, che a morte / per la patria correan le genti
morte / per la patria correan le genti a squadre. 3. soggetto al
3. soggetto al caso, a parametri variabili, instabili. cattaneo,
.. e ad ogni modo verrebbero infine a conchiudere che la pena è ineguale e
di un teatro, serbandogli e affidandolo a una sorte venturosa e venturiera, cogli
chiamerei l'error mio d'aver così a caso ritardata la pugna fra due guerrieri di
accidenti venturosi di portogallo potevano essere strascinati a precipitosi consigli. cattaneo, ii-2-86:
parte di vena che fa immediatamente seguito a un capillare o a una vena di piccole
fa immediatamente seguito a un capillare o a una vena di piccole dimensioni.
, costituito da un ago cavo collegato a una provetta di vetro. = voce
pianeta venere. m. a. giannuzzi [« corriere della sera »
.]: 'venusiano': che si riferisce a venere; abitante di venere. ricalcato
buoni, ed abita in cielo presso a giove tenendo cura di tutti i mortali
sola fiandra potrebbe essere maestra d'industria a tutto il mondo; arriva questa a sforzar
industria a tutto il mondo; arriva questa a sforzar la natura perfino nella produzione di
bartolucci, 2-4-61: qual munere trovarò equivalente a la sua venustifera pulcritudine? qual monile
prende il volto / di regai giovinetto, a cui fioria / del primo pelo la
e goda / di sé, quasi dicendo a chi lo mira: / simbol son
'commedia'dantesca, alla figura, simile a una rosa, formata dagli spiriti celesti
quel padre vetusto / di santa chiesa a cui cristo le chiavi / raccomandò di questo
di questa così amena e venusta indole vagliono a crear per noi quasi un mondo incantato
noi quasi un mondo incantato, ove entriamo a ricrearci, allorché quello in cui viviamo
ch'è da tulio ostilio / fino a cesare augusto, / non fu stato
questo conte andrea... essendo dunque a quisti nostri bagni, aoppo lo assumpto
lomazzi, 198: saltando allegramente intorno a un fusto / a suon d'un tamburin
saltando allegramente intorno a un fusto / a suon d'un tamburin ogni villano /
di hokusai, di utamaro; avevo dato a guardia di tutte le mie soglie le
, 22-147: scrisse [calavrion] a carlo man che gli piacessi, / per
e gli uni e gli altri fecero a gara per onorar la sua venuta, quelli
questa / è dell'alma città che a noi promise: / questa è mirabil prova
un'imbarcazione. granucci, 1-88: a sei del presente mese scrissi a vostra eccellenza
1-88: a sei del presente mese scrissi a vostra eccellenza per aggiunta alla copia d'
[plinio], 2-47: alcuni a ventitré di febraro chiamano favonio chelidonia,
chiamano favonio chelidonia, perché si comincia a veder le rondini. altri lo domandano
andando la moltitudine dell'oste, polvere a modo di nuvolo si leva, che
lunghi ben fornita. algarotti, 1-v-252: a guisa i posto avanzato difendeva [la
-trasferimento miracoloso di qualcosa da un luogo a un altro. cesari, 6-181:
, il quale insegnerà come si abbia a pregare dio. g. b. martini
questo angelo l'amore che dio manda a noi per preparazione della sua venuta.
carducci, iii-7-3: la venuta del signore a rapir seco i morti e i vivi
e facendosegli il freddo sentir sempre più, a segno ch'era costretto ogni tanto a
a segno ch'era costretto ogni tanto a tremare e a battere i denti, sospirava
era costretto ogni tanto a tremare e a battere i denti, sospirava la venuta
parlai colla commissione medica mandata da roma a complimentare il colera a parigi, la
mandata da roma a complimentare il colera a parigi, la quale ci promette la
fuoriuscita di acqua dalla parete di scavo a causa della presenza di una falda o di
7. disus. via d'accesso a una postazione militare, a un luogo
via d'accesso a una postazione militare, a un luogo fortificato. tesauro,
, e qualche numero di paesani agguerriti a chiudere le venute de'medesimi colli.
]: deliberemo si scrivesse lettera circolare a tutti gli deputati che assistono alle venute d'
venute. 9. stor. a lucca, gabella, dazio imposto sulla merce
con dolcissime rimembranze de'loro amori, sospirando a vicenda la notte per la pienezza de'
diverse venute. 12. adesione a un'idea, a un pensiero.
12. adesione a un'idea, a un pensiero. b. davanzali,
: non mandò meno un suo laccaio a darmi la ben venuta. -venuta alvatto
, né si vede impedimento niuno che vetasse a questa azzione la venuta all'atto.
venutière, sm. stor. a lucca, ufficiale o gabelliere che
per l'importazione delle merci, preposto a tale mansione. -anche con uso appositivo
), agg. arrivato, giunto a destinazione, provenendo da un altro luogo (
sercambi, 1-i-409: venuto fra'bonzeca a casa di michele e veduta una bella
i semicirculi, si stanno / quei ch'a cristo venuto ebber li visi. cesari
beatrice dunque sta nel terzo giro dallato a rachele, ma dall'altra banda; dove
dodeci anni, cominciò... a mostrar chiarissimo saggio della grandezza dell'ingegno
ingegno suo. 3. giunto a una determinata condizione esistenziale, spirituale,
intellettuale o materiale (con riferimento sia a persone sia a soggetti inanimati o astratti
(con riferimento sia a persone sia a soggetti inanimati o astratti e in relazione
). sercambi, 1-i-213: venuto a compimento il desiderio di fiorina d'aver
ambizione venuta in ognuno di volersi ingerire a tutti li onori, e una cosa
, e una cosa che è naturale a tutti i populi, quando e'non sono
o atteggiamenti (in espressioni come venuto a noia, in sospetto, ecc.
. g. gozzi, 1-171: venuto a noia a coloro che gl'intrattenevano l'
. gozzi, 1-171: venuto a noia a coloro che gl'intrattenevano l'infruttuoso pregare
aveva firmato un manifesto dei rivoluzionari rifugiati a londra,... che bemstein trova
, per lo più scarsa. a. casotti, 1-6-16: a ugioli,
a. casotti, 1-6-16: a ugioli, e minugioli ho raccolti, /
/ e ke maior conforto - significa a tuta zente. = var.
i vepri. / nei miei paesi a quell'ora / cominciano a fischiare le
nei miei paesi a quell'ora / cominciano a fischiare le lepri. 2
d'un ladrone del gòlgota, ma collocato a riposo. 3. figur. difficoltà
e può anche apparire come un candelabro a sette braccia fiorite alrestremità).
certi piedi pesanti come magli, e cominciarono a picchiare in bottega e fuori.
compiuto, riuscito, elaborato, condotto a termine (un'opera). cellini
7. ant. che è giunto a trovarsi in una condizione diversa rispetto a
a trovarsi in una condizione diversa rispetto a quella precedente. g. ramusio,
; questa viera la cui estremità è formata a vite, deve infilare molte rotelle di
accusa queste piogge; i corrieri, a quanto sento, non portano danari per
: « chiunque ha sete, venga a me e bea ». dunque si mostra
intrai, / tant'era pien di sonno a quel punto / che la verace via
al vostro luogo sarete, facciate che a me vegna quel veracissimo corpo di cristo il
verace: / cantor che nulla chiede, a molti piace. g. gozzi,
curiosa e verace leggenda che sta quasi a simboleggiare la fortuna della sua famiglia,
e vo per dolci pomi / promessi a me per lo verace duca. ariosto,
: dinne, e sii verace: ed a qual fine / dal campo te ne
parola data. - anche con riferimento a dio. cavalca, vii-99: dio
cecchi, ii-30: così fu egli a noi verace sempre / nelle promesse sue
effettivo, reale (e, riferito a sentimenti, ne designa, oltre alla
/ ca per verace amore / inmantenente a voi mando lo meo, / core perché
un senso verbale che non ha, riducendolo a volte a servire da participio, a
verbale che non ha, riducendolo a volte a servire da participio, a volte da
a volte a servire da participio, a volte da avverbio: violenza che talora si
). verbalismo, sm. tendenza a dare eccessiva importanza alle parole, alla
alle parole, alla forma espressiva, a scapito della sostanza e del contenuto.
secondo una prassi formalistica, che va a scapito della sostanza e del contenuto.
dante, purg., 10-37: dinanzi a noi [l'angelo] pareva sì verace
e contr'ongne veleno, usate; / a ciò che 'n vita voi siate eternali
sua fatai possanza / sappi ancor che risponde a la bellezza. cesarotti, 1-xxiv-359:
letter. l'essere veritiero, conforme a verità; veridicità (sia in quanto riferita
con la carità e con la prudenza. a. cattaneo, i-390: chi è
senza discuterla, che non si divertiranno a sottilizzare per trovare il falso dove non è
]: 'veranda': una specie di verone a vetri o in forma di casa rustica
o in forma di casa rustica aggiunta a qualche edifizzio. ferd. martini,
que sta en paciencia; / ben a verasia penetencia. sequenza dugentesca in volgare,
volgare, io: vui me condusidi a verasia penetencia. = voce seti
. ménté). in modo conforme a verità, realmente, davve
: ma era veramente il caso di pensare a una pernice il veratro, indi si
dante, purg., 6-43: veramente a così alto sospetto / non ti veratrosina,
piante del genere veratro, con proprietà simili a 'ntelletto. boccaccio, dee.
della veratridina. volta che elle a queste cosi fatte novelle attendono nascesse loro
altra, perché quella dell'uomo più compiuto a voce. tosto opra pia e lodevole
dicie: « peccanti dinanzi tutti suno a quella giovine; ma parlerò io alla madre
sì veramente che:, purché, a patto che; se non che. abboccarmi
, 1-2 (1-iv-49): giannotto, a te piace che io zioni verbali
piace che io zioni verbali. a. tabacchi, 11-57: la sua specialità
divenga cristiano: e io sono disposto a farlo, sì veramente che scherzi
, io voglio in prima andare a roma e quivi vedere colui il quale
per un pezzo se ne potrà fare a meno: si è dato fondo alla
verbalizzare, tr. burocr. mettere a verbale. -anche assol. fanfani-arlia
di verbalizzare), agg. messo a verbale. c. e.
aveva richiamato i fatti, già ripetutamente verbalizzati a cura delle commissioni periferiche. verbalizzatóre
2. per estens. che tende puntigliosamente a classificare e a definire ogni cosa.
. che tende puntigliosamente a classificare e a definire ogni cosa. marinetti, 2-iii-299
verbalizzare, il met tere a verbale (e anche il modo in cui
verbalizzare. verbalménte, avv. a voce, oralmente. siri,
prime sue specie del domestico sono note a ciascuno. guarino guarini, 1-29: fa
amano, pascono, / in mezzo a quel pieno di cose / e di silenzio
cingeva la fronte dei feziali quando andavano a stipulare alleanze o ad annunciare le guerre
tutte le fiondi degli alberi felici, cioè a dire d'oliva, di mirto e
-al signif.: ciascuna pianta appartenente a tale famiglia. lomazzi, 4-i-208
ché 'nduce il vir l'un l'altro a verberare / e anche ciascun santo a
a verberare / e anche ciascun santo a bestemiare, / de'quali alfin ne sentirà
è questo / che 'l tuo figliuolo a verberar t'ha tratto, / ond'
tratto, / ond'ei n'abbia a fuggir livido e pesto? 2.
ripetuto alla mamma, e lasciato comprendere a lui, come i proventi (esigui
esigui) della campagna poca, verberata quasi a ogni anno dalla grandine, dovessero di
integrati da uno stipendio, forse anche a sensi di legge. verberatura, sf
e temperate d'america, con capolini a corimbo o solitari e fiori gialli o bianchi
.: parlare in modo incoerente, a vanvera. bianciardi, i-354: il
...; non staremo qui a verbigerare. = voce dotta, lat
. ant e letter. per esempio, a modo di esemplificazione. varchi,
, un medico, dà una medicina a un malato per guarirlo ed ella l'
ant. e letter. per esempio, a modo di esemplificazione. latini
dall'inventore, e un altro dall'uso a cui servono. sbarbaro, 5-118:
non per un verbigrazia, e non a caso. = dalla locuz.
dolce canzon /... / vanne a colui, per cui mi ti fé
la ragion non trova, / e a sé non crede ed al suo proprio verbo
fattore / s'era allungata, unì a sé in persona / con l'atto sol
monte calvario,... cominciò a parlare col padre, dicendo: « padre
padre, dicendo: « padre, perdona a quelli, perché essi non sanno quel
v-1-418: ogni realtà per mia madre, a cominciare dalla più umile, era l'
ha reso la semplice vecchierella cristiana superiore a tutti i savi del gentilesimo.
b. croce, ii-2-106: a togliere i letteratucoli e gli eruditucoli in
all'enunciato (cioè all'enunciante, a eventuali interlocutori al momento dell'enunciazione,
importuna, il terminare nella lingua toscana, a guisa della favella tedesca, ogni periodo
verbi di moto, significa moto vicino a una cosa e per lo verso della sua
conoscen8. locuz. -a verbo, a verbo a verbo, verbo a verbo.
locuz. -a verbo, a verbo a verbo, verbo a verbo. za
verbo, a verbo a verbo, verbo a verbo. za, un'opinione del
parola per parola; in modo strettamente conforme a -verbo ergativo o fattivo: verbo
pare degno di mettere in nota verbo a verbo a perpetua memoria. pallavicino,
di mettere in nota verbo a verbo a perpetua memoria. pallavicino, un
dotto,... quasi ritratto a verbo da quello di basilea. d.
14-1-54: la lettera trascritta dall'originale a verbo a verbo, è la frase
: la lettera trascritta dall'originale a verbo a verbo, è la frase, non
altrui giudici, non s'erano arrischiati a dir verbo. cagna, 1-95: si
verbo. cagna, 1-95: si diedero a -verbo ingressivo-, verbo incoativo.
, iii-1007: solamente, se si è a tempo, vorrei che nell'opera si
i verbi che non si costruiscono né a maniera attiva né a maniera passiva: e
si costruiscono né a maniera attiva né a maniera passiva: e, tra questi
, v-1-407: non ero finito di mettermi a passo conspecialmente al participio, con lo stesso
: per ciò che riguarda, in relazione a una determinata cosa. fanfani,
; trattare un argomento; pronunciarsi riguardo a una questione. guerrazzi, 1-134:
verbo nella fine della clausula, accomodato a tutte le membra e membretta di quella
, da'greci ireoó ^ euy ^ a, e da'latini chiamata 'iunctio media',
sì fatta guisa; che e'serva a tutte senza fatica. = comp.
belle e altissime per se stesse e a verun uomo nascoste. b. croce,
quel che chiede e che li sta a cuore. arbasino, 19-304: l'epitome
ecco una causa di quel genere che a questi tempi tiene esercitata quasi unicamente la
vuoto è reale tanto più essi sono tenuti a coprirlo col vento della loro verbosità.
, in una eloquenza od oratoria quasi fine a se stessa. = voce dotta,
in modo prolisso; che tende a parlare o a scrivere molto, per
modo prolisso; che tende a parlare o a scrivere molto, per lo più dilungandosi
, perciò che la parola è data a tutta gente, ma 'l savere dell'animo
, ma 'l savere dell'animo è dato a pochi. albertano volgar., 122
spavento. fogazzaro, 4-19: provveda lei a che l'amico suo non sia giudicato
, agg. che è nato o abita a vercelli, capo- luogo di provincia del
due gran colpi avea amanco, percossa / a rinaldo la fronte e 'l braccio
vercelli; che proviene o è prodotto a vercelli. citolini, 410: segue
3. ling. il dialetto parlato a vercelli. vercellino, agg. che
. che è proprio, che si riferisce a vercelli; che è rivolto in direzione
virile. nomi, 8-59: dite a ghirone / che come donne vi salviam da
si serva del nostro verchióne / in avvenire a chiuder queste porte. batacchi, i-243
di esser poste in un truogo dandole a succhiare a porci, come beveroni.
poste in un truogo dandole a succhiare a porci, come beveroni. =
, 3-77: e va'col tuo pennello a poco a poco, squasi asciutte,
: e va'col tuo pennello a poco a poco, squasi asciutte, di questo
asciutte, di questo colore che si chiama a firenze verdàccio, a siena bazzeo.
colore che si chiama a firenze verdàccio, a siena bazzeo. vasari, i-169:
e verdadieri, con la scrittura davano a leggere alli giovini. 2. che
alli giovini. 2. che corrisponde a verità, che nasce da sincerità;
sbandite, e 'l parlar verdadiero stà mal a morte. siri, i- ded:
cennini, 3-161: onde egli è buo'a indugiare a invemicare più che puoi;
3-161: onde egli è buo'a indugiare a invemicare più che puoi; ché vemicando
: annoiata e acciaccosa, una tinca a macchie verdastre dormicchiava tutto il santo giorno
portava la gonnella cortissima, una camicetta a pallini rossi, un paio di scarpe
15-2-31: una povera borghigiana di sotto a lublin avea nel suo orticello e più
novellino, vi-98: andando lo 'mperadore federigo a una caccia con veste verdi, sì
usato, trovoe uno poltrone in sembianti a piè d'una fontana. dante, infi
, e parve di coloro / che corrono a verona il drappo verde / per la
vezzosi augelli infra le verdi fronde / temprano a provalascivette note; / mormora l'aura,
mio numero. cassola, 5-14: a cento metri il fiume faceva una lenta curva
petra che viene de india e trazze a smeraldo per color verde. barilli, 7-47
, 8-60: il mare, che spingeva a riva cavalloni enormi di schiuma passò
-tagliato da poco e non ancora adatto a essere bruciato o lavorato, non stagionato
un grido acuto di spavento e si volse a mistress lee- chwood, la quale era
di san marco e il ponte dei sospiri a tutti gli amici e conoscenti che pensando
tutti gli amici e conoscenti che pensando a me sospireranno e si roderanno le mani
, per non potere essere anche loro a venezia. vittorini, 9-33: ma la
vittorini, 9-33: ma la madre continuava a sbattere da tutte le parti nei suoi
tien verde, / desidera non esser a quel tempo; / ma pur consuma mirando
tien d'ogni letizia verde, / ché a buon signor servir mai non si perde
amor umano quando va da uomo giovane a donna parimente verde e fresca, non
chi mi avrebbe detto che io sarei destinato a piangere la morte di lui ancor verde
è amore / che tese l'arco a la tua verde etade / e torseti le
è più veloce cosa, / sì ch'a tenervi dietro il pensier perde. foscolo
dalla constatazione che 'siamo tutti eguali davanti a dio e davanti alla morte'.
florida intatta, / disposta e pronta a tarmi; e per sussidio / i
rinascer roma. / cedi sol oggi a mia vecchiezza verde / l'alto onor del
, ecc.). attribuito a petrarca, xlvii-204: ma per me,
riman vivo e verde, tanto che a solo pensarci, 'pur pensando', lacrima,
vive curiosità di storico, si dette a far della poesia. -impresso vivamente
se le persone grosse materiali noi la aiutano a durare. b. pulci, lxxxviii-ii-309
il complesso delle radicali innovazioni tecnologiche dirette a creare, a partire dagli anni sessanta
radicali innovazioni tecnologiche dirette a creare, a partire dagli anni sessanta, le condizioni
combina e si risolve più spesso intorno a una tovaglia che intorno a un tappeto verde
spesso intorno a una tovaglia che intorno a un tappeto verde. pratolini, 2-247
area o insieme delle aree cittadine adibite a parco o a giardino dal piano regolatore.
delle aree cittadine adibite a parco o a giardino dal piano regolatore. -
attività ricreative o sportive. a. verri, 2-i-1-90: si trattava dei
troppo fuori del loro stato naturale. a. bellocchio [« quaderni piacentini »,
35: c'è chi, di fronte a tali problemi propone di creare, anche
sm. il colore stesso. attribuito a petrarca, xlvii-115: ma quanto da la
. pavese, 7-199: quanta frutta vendevano a roma. quei verdi, quei rossi
già sottoposto ad essiccazione ma non ancora a cottura e privo di rivestimento.
6-227: dice che il virginia bisognerebbe vederlo a tarda primavera, quando contro il cielo
come amor volea, ridotto al bianco. a. cattaneo, iii-91: che fa
di quattro colonne di verde antico fatte a spira e serpeggiate con quattro viti di
del candellier hai ars'un poco; / a mal tuo grado rimarrai del gioco,
strozzi, 14 (40): vanno a monte nel 1462: bisogna pagarne pochi
. 30. -far vedere sorci verdi a qualcuno: v. sorcio, n.
al esaurito; non averne più a disposizione. capriata, 466:
più resistere e di esser soccorsi, cominciò a rallentar assai del vigore. guerrazzi,
tramutar convien sia spesso attivo, / e a tanta fatica l'uomo allaccia, /
/ alle bertucce, al porco, a sant'andrea, / al chiassolino, o
lacrima o 'l moscato, / e solo a quel che nuoce il genio inclina.
amico del moscadello e della verdea. a. botto, 1-64: e vin di
intenso. verga, 8-226: veniva a far visita, vestito in gala, colla
poeta della notte di agosto: cravattone a due giri su una lattuga di merletto,
scendendo / dal verde bottiglia della drina a larissa accecante / la tradotta balcanica.
di fiano, bombino, malvasia fino a un massimo complessivo di 5%.
, 2-36: un sole si bilancia / a stento nella prinvaria, / su domi
prinvaria, / su domi verdicupi e globi a sghembo / d'araucaria.
devo precisare però che le cupole maiolicate a scintillio verdorato non rassicurano impiegati tecnici e
e 'l verdegaio / alletta gli occhi a pascervi la vista: / e quel che
giardino, quando l'usata damigella, a lui venuta, gli chiede come stia
ève e maurizio / s'internavano soli, a que'mattini / vitrei di marzo,
prato..., così cominciò a cantare. leandreide, iv-12-31: acci denan-
si travasa. tasso, 7-11-60: giunse a la fine a piè d'un picciol
, 7-11-60: giunse a la fine a piè d'un picciol colle, ch'il
un picciol colle, ch'il verdeggiante capo a l'aura estolle. c.
rive, / come care mai siete a gli occhi miei! pascoli, 1258:
freschissimo albero verdeggiante presta l'ombre amiche a costoro, ma con aurei pomi rosseggianti
costoro, ma con aurei pomi rosseggianti a salirvi sopra gli invita. d'annunzio,
, iv-2-181: se guitarono a camminare. in un punto un'alberella abbattuta
la incoronarono. -con riferimento a una pianta sempreverde. g. f
il pio dotto e facondo / apollo dona a quisti privilegi / del verdeggiante lauro almo
certo di giuochi, s'eran messi a raccontarsela in un bel giardino dove i
verdeggiante e pregno, / quando de'prati a primavera il regno, / e colle
e colle grazie danza e cogli amori. a. adimari, 3-71: non ben
, 3-71: non ben s'avanza a maturar la messe / ampia sementa in
boiardo, 1-6-48: di sotto a questi verdeggiava un prato, / nel qual
si allungavano e lentamente la montagna ricominciava a verdeggiare. -essere ricco di fronde
ramo, ecc., anche con riferimento a piante semprever- di). poesie
fregandovi su e rileva con acqua ben chiara a. briganti, 216: il
di una dolce demenza, / se ripenso a quel- l'ebro, fanatico verdeggiare della
come un incantesimo meraviglioso che t'inalzava a un'immensità nova! 5.
e scudo nero / portò, fregiato a color verdegiallo. d. bartoli, 2-3-115
come appare al libro segnato n, a carte 152, coperto di verdegiallo aesso
un'apparenza di straordinaria leggerezza somigliando a un vapore verdegrigio cumulato in forme costanti
d'oro dalla luce che passa a strisce attraverso le frasche. p. levi
ebeli [i denari] lunidie x die a l'esci- ta di genaio; e
uno quaro ch'ebe misere pandolfino. a. botto, 1-1371: l'erbetta pinta
verdelli i limoni che maturano da maggio a settembre. 4. etnol.
santi, i-186: qui incominciammo a vedere steatiti di vari colori rosse,
. nomi, 3-27: per usare a un bisogno lautezza / condiscono in più modi
pur da sezzo) / guarda ben se a dirittura / quel liquor giù per traffila
gesso] sia rasciutto da per sé, a modo che usiamo dire noi fiorentini verdemezzo
. così verdemezzo dice che bisogna scrivere a firenze. -concesso con scarsa convinzione
indura è utile alle gien- gie è a dolori de denti a pondi e al collo
gien- gie è a dolori de denti a pondi e al collo della matrice scorticato
. volponi, 2-8: per andare a scegliere i meloni freschi ci inoltravamo nei
[trombe] non sono così atte a conservarla sana l'acqua e massime quelle
doratura posticcia. 3. sostanza a base di acetato di rame, usata in
pitture e ceramiche o per le tinture a stampa di tessuti. cennini, 3-50
4. per estens. colore verdazzurro simile a quello di questa sostanza.
/ bella, di pui / c'a lo verdero / ti vidi in primero.
è ingannato. / che'l veglio a lo 'mprimero / lo tene indei verdero /
seme [del miglio] che s'na a eleggere da seminare, dèe essere di
sopra il lanternino di sant'ivo piroetta a tutte le tramontane un vecchio violinista ebreo
: quel ch'ha d'un verdescuro a fiocco a fiocco / la sovravesta, è
ch'ha d'un verdescuro a fiocco a fiocco / la sovravesta, è di niverse
, ch'egli è grassissimo colore e buono a lavorare in visi, in ne'vestiti
o da una commissione esaminatrice in merito a una questione, a una controversia.
esaminatrice in merito a una questione, a una controversia. ghislanzoni, 16-50:
firmarono il verdetto della mia assoluta impotenza a proseguire gli studi. piovene, 7-192:
d'indole anarchica! » ho gridato a quella risposta. « è invece disciplinato,
una donna hanno una contestura ragnata prossima a dissiparsi, corrosa d'aria d'ombra
verdetta intorta fronde, / che sciolta a caldo bagno in sua tintura / col giallo
. -per estens. livido, olivastro a causa di una condizione patologica (anche
di mela, quel turbante turbato di nastri a screzio e di lumi a sghembo;
di nastri a screzio e di lumi a sghembo; e il giallo del legnaio vestito
quel verdetto metallizzato delle fronde, tutto a suo modo, consona. 4.
ne'monti dell'àlemagna; serve per a olio, e per a tempera.
serve per a olio, e per a tempera. 5. panno, tessuto
] e furò di queste foglie e portosselene a casa, e puosele al fuoco per
statura [della palma], non inferiore a quella de'più alti cipressi! qual
cagioni principali del diletto che si prova a legger platone, e della perpetua verdezza
inebriando di verdianismo le tombe si lanciano a scavalcarle. = deriv. da
seche e senza le foglie; vàvi poi a primavera, e tu le vedrai tutte
vero- dicente fede dello indovinamento pitico discorse a la morte d'appio.
che appo il pisano massimamente si pianta a verdiga, la quale fa piccioli tralci
, 177-55: quando l'uve si cominciorono a vedere, e messer vìeri andando per
popolo unito. piovene, 7-189: andando a chartres... oltre un mese
, se 'l tuo colore ti traesse a un certo verdigno pendente inverso l'azzurro,
: sono di colore aranciato, che riceve a quando a quando una mescolanza di azzurrognolo
colore aranciato, che riceve a quando a quando una mescolanza di azzurrognolo, di verdigno
, in improvviso oblio e stupore, a contemplare la ruvida e delicatissima tappezzeria di
strisciasse delle verdine, lo conoscevano abbastanza a genova e fuori di genova.
/ allegro, e no m'arendo / a null'altro che pera: / c'
5: marco boato, che si atteggia a pontefice massimo del verdismo italiano.
= dall'ingl. verdictive, deriv. a verdict (v. verdetto1).
un astuccio di cuoio nero, accanto a una lanterna rugginosa e a un ombrellone
nero, accanto a una lanterna rugginosa e a un ombrellone verdoccio. =
il turno d'apertura, si fermava a prenderla, aveva una giardinetta verdolina.
come che fosse da sera, andassono a portare certe sue pergole d'uve angiole
vetro verdone, mira s'era determinata a raccogliere anche quelle bianche opache da maraschino.
verdi, in insalata. -con riferimento a varietà di pere e fichi. soderini
numero ne resta qua anche d'estate a covare. d'annunzio, v-2-923: mi
'n verducati, o in gonne, / a le loggie, a i balconi et
in gonne, / a le loggie, a i balconi et a le sale.
le loggie, a i balconi et a le sale. marino, xii-553: usano
di portare attorno certi cerchi di botte a guisa di pergole, che si chiamano
all'aguzze punte delle verducate lingue, a cacaiuola degli scioperati moderni.
. (plur. -chi). spada a sottile lama quadrangolare, di origine spagnola
sola nel suo carrozzino alla moda trapassando a casa d'alberta. bresciani, 6-xv-39:
portare attorno alcuni cerchi di botte, a guisa di pengole, che si chiamano verdugali
... esso s'arma e monta a cavedio e va verso a quella assembraglia
e monta a cavedio e va verso a quella assembraglia tutto solo. =
, 9-61: nel tempo del verno dovemo a questi armenti apparecchiar montagne marine, e
, avvegnaché si pascano assai bene intorno a fiume per le dilettevoli cose che appresso
2-4-517: era tutto il paese in preda a una inondazione di cavallette, che il
poveri i cui corpi stemperati da'cattivi alimenti a poco a poco cadevano in mille infermità
cui corpi stemperati da'cattivi alimenti a poco a poco cadevano in mille infermità le quali
misura / il cel tutto avea d'oro a gran compassi, / con smalti rossi
sempre amore / come l'ausello in selva a la verdura. dante, rime,
rime, xliii-43: ramo di foglia verde a noi s'asconde / se non se
uccelli, / di chiare fonti fresche a dismisura caro, 12-i-271: e che pensate
... starvene costà voi solo agiatamente a vezzeggiarvi cotesta panzetta? o come vostro
sopra una sedia badiale, e sotto a qualche verdura? lupis, 484: impriggionato
mi a casa io mi soffermai a berkeley square,
mi a casa io mi soffermai a berkeley square, con gli occhi verso
forse le signorine vanno spesso all'ombra deglisquares a leggere de'romanzi. stopparli, 1-476:
sono fuggiti, e fantastici, e facili a dispregiare. edo, 8-60: l'agricoltura
dunche, al mio parere / potrà giovar a molti cui diletta / le sue verdure
un giorno che ceresa aveva da fare a torino, io restai solo con nora che
/ e ciò che luce od è bello a vedere; / risplende più che sol
condotta un po'aspra di questo telone a tempera, l'evidenza decorativa delle piante
decorativa delle piante in primo piano, condotte a guisa di 'verdura', fan quasi
: le due donne lottano e lottando vanno a finire sull'orlo della piscina, tra
. dossi, 1-i-402: corriamo subito a comperar della foglia. la verduraia la
quanto alli giovani, verecùndia, e quanto a tutti gli altri onestà.. quanto
timore, gli bisogna fortezza, quanto a poi sopportare le tribulazioni, pazienzia. s
un'amaritudine, che è ca- stigamento a più non fallire. piccolomini, 1-305:
menzini, ii-62: che piu bello è a veder d'un giovin casto / e
terra, / belle vergini! a voi chieggio l'arcana / armoniosa melodia
.. un artefice di medaglioni scolpiti a mezzo rilievo o miniati su avorio per dame
, le approvi. -ispirato a princìpi di moralità, di pudicizia.
1-i-77: offesa la mia vereconda modestia a quel lascivo apparato gli volsi il tergo e
sa, ma abbastanza per dire, a francesco che lo guardava con una sorta di
sonori, e più lussurianti, che a modesta e verecunda prosa peravventura non conviene.
e l'analisi del sentimento, ritorna a quella maniera temperata e vereconda dello stile
dantesco. alfieri, 5-72: con lingua a un tempo vereconda e ardita, /
luoghi, e egli suol dar questo carico a colui che essi chiamano contrarotolator delle poste
marini della famiglia veretillidi comuni sui fondali a breve distanza dalle coste del mediterraneo e
giovani si spogliavano in farsetto, e facevano a gittare la verga, di poi o-al
o alle braccia, ch'era degna cosa a vedere. giuglaris, 355: non
dorme già la malizia ne'cittadini; tutti a legar il reo nuove funi offeriscono,
la verga nelli fianchi, si fuggette a casa di silvia. pananti, ii-14:
legno [della betulla] è attissimo a far bastoni e le verghe per i magistrati
che con pietosa verga / mi meni a passo ornai tra le sue gregge. martello
dio t'ha quella verga / data a portare, e scelto il fiero nome,
quasimodo, 6-159: ermes cillenio chiamava a sé,... fuori dal corpo
una costruzione. beicari, 6-102: a molti [martiri] con raffi di ferro
-in partic.: negli orologi a pendolo, l'asta oscillante alla cui
che sale e scende per mezzo del dado a vite, accomodato nella parte inferiore.
, che in tutto furo stimate oltre a cinquecento migliaia di ducati. leonardo,
ii-407: in quello tempo disse iddio signore a iosuè: fatti coltelli di pietra (
molto laido e non è cavallo a buono uomo. erbolario volgare, 1-10:
, i quali incontrando i nuvoli disposti a ciò, da essi si riflettono agli occhi
. mezzo, strumento o anche persona atta a correggere, a emendare moralmente o attraverso
o anche persona atta a correggere, a emendare moralmente o attraverso cui agisce la
. ciascuno degli alberi minori delle imbarcazioni a vela. c. ferrari, 379
, incontrato nella navigazione, è venuto a posarsi sul bonpresso, su le antenne,
che si fanno ne la carta le lettere a riga riga, come si vanno le
fagiuoli, 1-3-295: vo'processar ciapo a virga ferrea. -fare le verghe
portarne la verga bruna. -tremare a verga, a verga a verga, verga
bruna. -tremare a verga, a verga a verga, verga a verga o
-tremare a verga, a verga a verga, verga a verga o come
verga, a verga a verga, verga a verga o come una verga: essere
una verga: essere percorso da intensi tremori a causa del freddo, della febbre o
. m. cecchi, 17-64: 'tremare a verga'quando uno per freddo che gli
, 1-717: diciamo tremare come verga o a verga a verga, di chi trema
diciamo tremare come verga o a verga a verga, di chi trema per soverchio freddo
freddo. guerrazzi, 4-740: tremava a verga. verga, ii-235: tutt'a
a verga. verga, ii-235: tutt'a un tratto,... l'abbracciò
. l'abbracciò stretta, tremando verga a verga, stringendola con tutta la forza
: eccolo lì, che tremava verga a verga nella sua fradicia camicia cachi, con
assoldò 40 con le vesti rosse et azzurre a somiglianza del padre, con un fascio
vergato (con uso aggett.): a righe più o meno sottili per lo
detto e poi voluto mantenere che panno tessuto a vergato fusse ben detto. castelvetro,
questa parte non fosse come panno tessuto a vergato. muratori, 5-i-382: bisogna continuare
veste di quella cosa non comparisca fatta a vergato, come gli abiti buffoneschi.
vergato. 10. nella fabbricazione a mano della carta filigranata, piano costituito
ravvicinate. -per estens.: forma simile a tale piano, usata in alcuni tipi
: trascorsero tal volta sì fuori, pare a me, da'termini della credenza,
carte, che io non so quanto a me quello che mi dite. =
carta, in partic. quella fabbricata a mano con le vergelle. -anche: le
della forma usata per la fabbricazione della carta a mano. 3. per estens
bastoncello. passione lombarda, lxxxvi-115: a la colona l'àn ligato [cristo
una vergella gli diè di sue mani a carne ignude. di capua, 65:
vergella. collenuccio, 1-137: et a fare il giardin qui serai desto, /
teucrio una erba che si rassem- bra a una vergella, simile alla trissagine. d'
olio nero. idem, vi-546: vergelle a cinque strati di faggio e frassino.
: dicono i giardinieri, e gli agricoltori a quel ramicello, che si adopra per
quel ramicello, che si adopra per innestare a 'sfessa', o sia a 'pendolo'
adopra per innestare a 'sfessa', o sia a 'pendolo', com'essi esprimono.
esprimono. 4. nella fabbricazione a mano della carta, ciascuno dei fili
bartolini, 4-io: quando mi recai a prendere il cane la vecchia vergara,
. giuliani, ii-416: tengo sempre a mente il giorno che l'acchiappai in
giorno che l'acchiappai in quella vergaia a rubarmi i pali, e come garriva di
o mandrie di più proprietari per condurle a svernare. documenti dell'amiatino tre-quattrocentesco
nel lat mediev. vergarius (nel 1431 a roma), di origine incerta:
croce. nievo, 1-183: per darsi a tale esercizio sfidavano essi le ramanzine del
confezionato con tale tessuto. a. casotti, 1-7-2: e per aver
lo più nelle macchine per scrivere alternata a fogli di carta carbone per ottenere più
, 2-xxiv-400: ero l'asino vergato che a vostro dispetto vi riconduceva da vostro padre
dì anzi ka. maggio: demogli a buosso rinaldi penili panni ke fecie guiduccio
fustigare. luca pulci, iii-101: a questi dì trovai un grande orsacchio /
parta, una miserabile vanità mi ha tratto a vergare queste pagine. io non voglio
aleardi, 1-106: solitario alighiero, a te dimando / lo stilo, onde vergastiil
posso più scrivere, e mi conviene ricorrere a una mano amica anche per vergare poche
: il mio cattivo genio mi aveva spinto a vergar quella lettera. -sottoscrivere
un documento. cammarano, xc-235: a te m'invia / l'offeso conte:
traffitto, / che i masnadier doppiano a mano a mano. giuglaris, 144:
/ che i masnadier doppiano a mano a mano. giuglaris, 144: dal-
ojetti, i-225: con quel soprarizzo a fior di cardo, con quel raso
, / e mele pere sì care a vedelle, / anco melonte e de le
, mgose, quasi crespe, vergate a mano con la naturale eleganza grafica dell'epoca
di lei, marta. le prese a battere il cuore, sino a toglierle il
le prese a battere il cuore, sino a toglierle il respiro: da quelle forme
. 8. sm. stoffa a righe, per lo più di diversi colori
braccia 3 di covertura d'ipro. a. casotti, 1-8-59: aghetti, nastri
. metall. semilavorato, in partic. a sezione circolare, laminato a caldo usato
partic. a sezione circolare, laminato a caldo usato per fabbricare chiodi, trafilati
la cosiddetta vergella, che viene compressa a freddo in uno o più 'buchi'successivi,
successivi, cioè le trafile, sino a raggiungere il diametro voluto. =
, dimin. del class, virgula, a sua volta dimin. di virga (v
seriman, i-561: osserva, figlio, a queste vecchie membra / quante mai volle
all'austro. 2. accostarsi a una certa gradazione di colore. lomazzi
lomazzi, 4-ii-194: si viene tal volta a far due lumi in una figura,
vanitade avvolto. 4. tendere a una determinata condizione economica, sociale,
fé vergheggiare un senatore venuto di là a roma, dicendo d'averlo così marchiato,
anche nel lat. meaiev. vergezinus (a vicenza, nel 1453).
da quei colpi, in aria astrette / a risaltar, con impeto rotato. percoto
quel che batte nella campanella è un martellino a due capi, in cima ad una
di ferro. 2. bacchetta a cui si attribuiscono poteri prodigiosi. dante
dante, inf, 9-89: venne a la porta e con una veighetta /
g. c. croce, 203: a me basta questa verghetta d'argento, qual
4. arald. palo diminuito e ridotto a un terzo della sua grandezza normale.
verghettato, agg. arald. relativo a uno scudo palato di dieci o dodici
ne verghiana, già a lungo studiata dal russo, « santo diavolone
d'altra qualunque cosa reziosa così cara a dio, come lo tempio del corpo verginale
dio, come lo tempio del corpo verginale a • io consagrato. s. bernardo
qual donna il macchia e 'l tiene a vile / quinci discaccia con perpetuo stile
più che di vaghezza ere- desi disposta a preservar illibato il fiore virginale.
il fiore virginale. -con riferimento a maria vergine. laude cortonesi, xxxv-ii-15
restarsi, / in forma umana venne a dimostrarsi, / dal ventre verginal uscendo
, lunghesso il fiume sacro, navigando a strane plaghe, udendo cori virginali intorno
contatto di quelle verginali selve dovesse rifondere a infantile purità le anime depravate da una fittizia
per le intavolature, e nel legno figurati a tarsia il dol- zemele il suonaccordo la
da me stesso circa il non correre a basciarvi torme de 1 piedi vostri, nonché
giovane vergini per la sua astuzia avea condutte a fare la sua volontà. guglielmo da
biagi], i-34: adviene eciandio a le verzene quando le mestrue se retien perché
le mestrue se retien perché le retoma a la mamela. boiardo, 1-33: ciascuno
« oh, verrine santa! » cominciò a strillare la padrona, perdendo un po'
2-13: don matteo rimase perplesso qualche minuto a guardarsi la lunga mano dura e ossuta
., iii-33 (5): andà a un monester de vergene che era lì
paranco costituito da due bozzelli uniti insieme a una delle basi. -vergine doppia: paranco
, costituito da una sorta di sarcofago a forma di donna, cavo e munito
lui in un libro, che chieggiando a dio la sapienza, e'stetto casto e
verginissima e tenera carne, siccome vegnendo egli a noi; egli apparve in similitudine della
infelice è così vergine / come era inanzi a questo sponsalizio. loredano, 3-124:
questo sponsalizio. loredano, 3-124: sino a questo punto s'era adamo conservato vergine
madre del signore, e fo voto a voi di rimaner vergine. pavese, 6-22
parlate mentre da adulti non s'arriva a farle nostre mai, è una prova di
solfo vergine con sale, bollito in vino a bagnomaria. d'annunzio, 8-15:
il giordan vergini e chiare, / a mezzo il corso le bellissime onde / sposa
. massaia, iii-114: il campo a me destinato era un terreno quasi vergine
, che non è mai stato soggetto a dominazione straniera (una città, uno
23. locuz. a caso vergine-, senza essere a conoscenza
locuz. a caso vergine-, senza essere a conoscenza di ciò che si deve trattare
come da sé dalla nostra opinione scritta a caso vergine, assolvono ampiamente chiunque sopra
chiunque sopra una falsa apparenza potesse essere a prima vista incolpato. faldella, i-5-14
dico uno sproposito, 'ab ovo', a caso vergine, come doveste provvedere ad
che rende quasi impossibile una lettura ingenua, a caso vergine, dell'immensa teofania,
dall'enciclopedismo dantesco e si è costretti a mettere in dubbio l'iniziale impressione che
l'iniziale impressione che dante potesse scrivere a briglia sciolta. 24. dimin
diffonda in onore di questa non mai a bastanza lodata virgi- nella. leopardi,
postribolo, vieni sulle ali di fuoco a sorreggere la storpia mia fantasia!
, / el corpo ver- ginello / a cristo conservasti / per possedere el ben che
di rugiada. fiacchi, 106: a una rosa verginella / così disse un dì
che sì nemica / ogni mano è sempre a me? » = masch. di
, gr., il-m: geme che a tante verginette il seno / sfiori,
: o spose, / o verginette, a voi / chi de'perigli è schivo
: questo [desiderio] sospinge il fratello a cercare dalla male amata sorella gli abominevoli
. - levare,, rapire la verginità a una donna: deflorarla. s
gergo giornalistico e politico: vale rimettere a nuovo, smacchiare, far comparire freschi
48-122: quando appaia / tramontante dell'ora a dirimpetto, / della virginità furtivamente /
la sua infanzia consecròe la sua verginitade a dio. a. pulci, xxxiv-540:
consecròe la sua verginitade a dio. a. pulci, xxxiv-540: iesù, mercè
si usavano alle giovani educande per indurle a far voto di verginità carducci, iii-2-71:
vanto gli amorosi affanni / onde nutristi a dio la nova etate, / e
. cavalca, 9-199: può piacere a dio l'umiltà eziandio perduta la verginità
la verginità; ma io m'ardisco a dire, che senza l'umiltà la
senza l'umiltà la virginità di maria a dio piaciuta non sarebbe. fiamma, 382
sua vita consagrò con voto inviolabile perpetuamente a dio la sua verginità. fucini,
verginità. tarchetti, 6-i-285: nulla valse a ridonarmi quella verginità di pensieri che aveva
preconcetti. papini, i-815: andiamo a fondo: mettiamoci a considerare le cose
, i-815: andiamo a fondo: mettiamoci a considerare le cose con una certa verginità
s'ella pensa bene, / più tosto a non lo fare. castelvetro, 8-1-98
vergogna e il rimorso di aver mentito a roberto. -ritegno, misura nel
la vergogna quando io accettai di cominciare a ragionare, però non mi resta ora scusa
massaro lanzone mi disse che la vergogna a tavola stava bene, ma che il lavoro
meton. rossore che si manifesta sul viso a causa di turbamento o imbarazzo.
, che le corse sulle guancie, a far pomposa mostra importuna, non che
lascia nel piatto, quand'uno è a mangiare a casa degli altri, perché non
piatto, quand'uno è a mangiare a casa degli altri, perché non è
25-10 (no): grande vergogna sarebbe a colui che rimasse cose sotto vesta di
solamente fu dannoso, ma di grande vergogna a quellegenti. guicciardini, viii-233: la povertà
la morte. brusoni, 169: imputando a loro vergogna che una piazza di tanta
sotto gli occhi loro, si accinsero a portarvi soccorso con sei mila fanti e
non avesti tu, grecia, quelle guerre a te vicine? tommaseo [s. v
. vittorini, 3-145: mia sorella scoppia a piangere. « tu! tu!
proprio o che reca disonore, discredito a chi lo compie (anche nella forma
cavallereschi, 237: e cominciando insieme a consigliarsi, / disson fra loro: «
e vergogna, che sì degna pittura vada a male. baretti, 9-266: quantunque
9-266: quantunque la spagna sia tanto vicina a noi, e a'francesi e agl'
perpetua di strazi e di vergogne, a cui l'italia era soggetta. cassola,
su e vedendo tutto quello sconquasso si mise a gridare che era una vergogna e che
persone, la comunità, la famiglia a cui è legato. g. c
saba, 4-77: questo libro che a te dava conforto, / buon lettore,
, / buon lettore, è vergogna a chi lo crebbe. / parlava come un
, e vinta / mostrò le sue vergogne a tutto il cielo. b. croce
i perfetti, volendo rendere il cambio a cristo, quanto possono si studiano d'
che giovannantonio aveva ricevuto, gli diede a dipignere nel suo palazzo di trastevere..
la storia d'alessandro, quando va a dormire con rosana. 7.
7. locuz. - dire vergogna a qualcuno; coprirlo d'insulti gravi e
grave offesa? -fare vergogna a qualcuno: screditarlo nella reputazione, recargli
. bisticci, 1-ii-579: chi credette fare a messer giannozo vergogna, gli fece in
facto assai isperienza. -fare vergogna a qualcuno o a qualcosa: superarli nettamente
. -fare vergogna a qualcuno o a qualcosa: superarli nettamente quanto a valore
o a qualcosa: superarli nettamente quanto a valore, pregio, qualità, virtù.
leopardi, iii-766: dico che mi vergogno a raccontarti questo, perché par ch'io
una cosa di cui mi fai torto a dubitare. tarchetti, 6-ii-674: mi sono
cassola, 2-86: non ti vergogni a dare del tu alla signorina? -trovarsi
caro, 12-i-336: bisogna ch'io vada a roma a -fare vergogna a una
12-i-336: bisogna ch'io vada a roma a -fare vergogna a una donna,
vada a roma a -fare vergogna a una donna, mettere a vergogna una
-fare vergogna a una donna, mettere a vergogna una donna: violentarla, stuprarla
e di lì andarono ogni cosa mettendo a ruba e ad esterminio, le donne a
a ruba e ad esterminio, le donne a vergogna; faceano crudeli e orribili vituperii
non ha tentato. ha fatto vergogna a qualcuna? capisco, questa sarà la
s. v.]: si provò a dire a mente la poesia; ma quando
v.]: si provò a dire a mente la poesia; ma quando fu
mente la poesia; ma quando fu a mezzo, non seppe andare avanti, e
le piazze, senza vergogna alcuna, a far usure et inganni. -in
. di costanzo, 1-220: cominciò a ritirarsi con tanto valore, che i
valore, che i nemici voltati tutti a dar la caccia ai suoi, che senza
fuggivano, lasciaro lui, che si ritirò a nola. 8. prov.
grazzini, 4-35: io era atta a smarrirmi o a dar nelle mani di
4-35: io era atta a smarrirmi o a dar nelle mani di qualche baionaccio che
vergogna, nel discredito; che induce a vergognarsi delle proprie azioni. cattaneo,
li toi anemi, goè le toi volontade a gascuna femena. dante, purg.
vergognando, unti / con li occhi a terra stannosi, ascoltando / e sé
proem. (1-iv-4): dentro a ^ dilicati petti, temendo e vergognando,
: le sole lagrime che per far a noi stessi l'esequie, spargiamo, ponno
avevo imbarcato talino. lei mi teneva a braccetto e rideva e non si vergognava della
con una prop. subord. attribuito a cino da pistoia, iii-7-83: 1'che
della casa, iv-241: io mi vergogno a scrivere di questa materia, che non
questa somma ad interesse, o raccomandarmi a qualche amico che mi sovvenga.
j: per celia delle ciliege che cominciano a diventar rosse: 'si cominciano a vergognare'
cominciano a diventar rosse: 'si cominciano a vergognare'. giuliani, ii-360: «
ciliegio di cima alla vigna le incomincia a rosseggiare ». ed io, prendendo la
come le rosseggia! » « s'incominciano a vergognare », mi rispose, «
1-i-333: il modo che madonna cicogna tenea a vergognare altrui si era che a tali
tenea a vergognare altrui si era che a tali feste, come un pannaio se li
ingrato. monti, 10-146: ma quanto a menelao, benché ne sia / d'
4. macchiare d'infamia, recare discredito a se stessi, al proprio nome,
la tempestarono. e stracchi dal vergognarla a ogni via, la imi- triarono
. ibidem, 334: se ti vergogni a dir di sì, crolla testa e fa'
si tenne vergognato per la naturalezza, a dir così, dell'uva e per il
, lviii-431: pre'lorenzo fuzite via a piedi et andò a verona, restato
pre'lorenzo fuzite via a piedi et andò a verona, restato molto vergognato. s
non voglio esser chiamato cavaliere, se a tal che è qui non io portar
per avventura ben se ne stima partire a gran gloria. = comp.
ad una piccola gaggia, che viene a noi dall'america e dal brasile.
uscio, infino ch'io possa tornare a casa mia. m. cavalli, lii-1-269
il principe eugenio vergognosamente si fosse incantonato a borgoforte. fortis, xxiii-463: le
9-939: ora si sentiva distrutta, destinata a una morte lenta, vergognosamente meschina.
, 11-iii-746: mi fu portato da sedere a rincontro e mi fu imposto ch'io
vergognosità, sf. invar. tendenza a provare frequentemente vergogna, soggezione, imbarazzo
). cheno volgar., 1-63: a femmina nobile pare cosa molto vergognosa,
imbarazzato o timido, schivo di fronte a certe persone o in determinate situazioni.
cardinali una risentita lettera al viceré e a gesualdo, onde ne restò il secondo vergognoso
. praga, iv-21: cominciavo allora a sentirmi vergognoso di quella vita materiale in
, 39-3 (153): cominciai a pensare di lei sì con tutto lo vergognoso
sguardo levar non osa, / o a mezzo sguardo arrestasi / incerta e vergognosa.
lapo gianni, xxxv-u-576: perdon cherendo a voi umile- mente / del fallo che
egli parlarà, terrò gli occhi fitti a terra. saba, 1-159: il giovanetto
trecento, 123: item xx libbre a cierte fameglie povare vergogniosi. capitoli della compagnia
vergognose e figliuole di persone vergognose, a tali si faccia la limosina onestamente,
da certaldo, 329: molto sta bene a la femina essere vergognosa, per più
modesta, / ch'ella mi chiami a ripulire il forno. -con riferimento
fare col camioncino dell'ospedale una scappata a padova. bonsanti, 210: son dieci
, 18-27: vituperosa e vergognosa cosa pare a scrivere e in gran dispregio le
lo stato ch'eo sostegno, / a vile mi ne tegno / soffrendo vita tanto
figliuoli, i quali sendo stati tenuti a segno da'padri, se vivendo, doppo
che si sono in poco tempo ridotti a vita vergognosa in grandissima miseria. bocalosi
delle ribattute e ripulse, vergognosissime non a me che poco le curava, ma a
a me che poco le curava, ma a vostra serenità. -concluso a condizioni
ma a vostra serenità. -concluso a condizioni gravemente sfavorevoli, umilianti (un
, un trattato di pace). a. gritti, lii-14-40: s'io non
,... si conveniva discender a una pace vergognosa. c. campa
mortale nelle parti vergognose, la quale crudelmente a poco a poco le. mangiava,
parti vergognose, la quale crudelmente a poco a poco le. mangiava, talché ella
seta o d'oro intessuta o applicata a un drappo come ornamento. g
n'uscì, come una vergola di fumo a modo che d'incenso ed entrando per
è seconda in iscrittura, / è nera a vene bianche vergolate, / e par
con ambedue dell'erbe i semicerchi, / a cui sospese consegnar le guide. d'
: panno vergato e vergolato, o tessuto a verghe ed a vergole si suol ben
vergolato, o tessuto a verghe ed a vergole si suol ben fare in firenze.
purissimo e le vergoline del medesimo rozzo, a ciò non volin via, serrate in
con l'altre vene d'argento s'hanno a cuocere. l. bellini, x-2-63
cotone ritorto, attorno alla quale è avvolto a spirale un filo, in partic.
. pero]: 'pera virgolata', e a bologna è detta 'vergolosa'('virguleuse dei
vergolosa2, sf. lettera vergata, scritta a mano. pulci, vi-174:
ferro, e desse fra tutti, a che sarebbero poi buoni? fucini, 60
sarebbero poi buoni? fucini, 60: a un tratto mi sento strisciar roba sul
vergone di vetrice della ripa. comincio a tirarmi su con quel po'di fiato
giocolava con tal maraviglia, / che quasi a marcia forza e lor dispetto / in
vergoni. guerrazzi, 1-80: sicuro, a modo che i pesci da che mondo
non cadde sul vergone neppure aborrì ricorrere a ferrante gonzaga, precipuo operatore della patema
male de'moreci, disse ad amerigo: a volere guarire costui, bisogna che domattina
volere guarire costui, bisogna che domattina a digiuno tu facci ben rovire un vergo-
e che v'opponga il vero a tradimento, / allungate gli orecchi come un
instabile; io sola costrecta sono veridicamente a dire e appelarti troppo severa e stabile.
parma in questo mentre passato in francia a portare una veridica relazione alla corte degli
. gozzi, 1-105: sono molto obbligato a chi mi favorisce di oneste richieste e
vetraio. sanudo, 3-21: a muran,... per ogni contra'
entrò il signor cleanto con un fanale appeso a un bastone e andò a fare la
fanale appeso a un bastone e andò a fare la verifica delle inferriate. p.
suo silenzio m'era servito da ammonimento a non lasciarmi andare in congetture precipitate saltando
saltando una serie di passaggi non ancora sottoposti a verifica. 3. controllo
, per non irritarlo. non importava a lui che vi fosse o no verifica medica
vi fosse o no verifica medica: a lui bastava aver ottenuto la grazia, lasciar
della conformità di una situazione di fatto a un modello normativo, a una disciplina
situazione di fatto a un modello normativo, a una disciplina giuridica. -verifica dei poteri
giornale. -bilancio di verifica: nella contabilità a partita doppia, quello che permette di
individuare e correggere errori commessi nei riporti a mastro. - verifica del bilancio:
. che può essere verificato, assoggettato a controllo dell'esattezza, della veridicità;
ma quando i rispettivi seguaci si accinsero a dimostrar il principio dei lor maestri, si
. frachetta, 3-239: quanto a lucrezio, gli basta, per verifica-
4-1-340: né s'indugiò gran fatto a verificare il pronostico. seriman, i-41
non ragione contro f a ragione! /... / l'
1-239: lo sguardo va da sé a verificare se è scalzo. volponi, 2-54
un dato. ghislanzoni, 1-5: a suo tempo verificheremo le date, riordineremo
dalle tasche sempre gonfie di libri, noto a tutti i salumai perché verificava con il
uno strumento, un'apparecchiatura, ecc. a controlli anche ripetuti per accertarne le condizioni
la funzionalità, l'efficienza, la conformità a determinati requisiti o altre caratteristiche.
mani e sotto gli occhi, verificandole a mano a mano che vengono su.
e sotto gli occhi, verificandole a mano a mano che vengono su. g.
. blea fatta ultimamente a roano, affinché si facessero verifica- re
: accertare in chi è stato eletto a far parte di un parlamento, di un
amministrativo locale o in chi è delegato a rappresentare qualcuno l'effettivo possesso dei requisiti
qualcuno l'effettivo possesso dei requisiti utili a conseguire tale ufficio. -verificare il
. s. illustrissima di farmi parte verificano a meraviglia i miei prognostici. delfico,
mio poeta, perché fu già chi a forza di fingere verificò la finzione:
vera tradurre in atto l'ideale) a convertirsi, a iniziare il lavoro emancipatore.
atto l'ideale) a convertirsi, a iniziare il lavoro emancipatore. 7.
si verifica il proverbio che dice che a cui non piace il giullaro non piace la
. cecchi, 7-71: per far presto a verificare, tenendo ritta l'arlorenzo de'
: al momento dei sogni il controllore venne a svegliare fatto, una circostanza,
mazzini, 27-173: mi chiede, a suo scarico, di far verificare in
suo lavoro che restavano ancora da darsi a vari articoli proposti nelli stanon si verificano
del magnifico capitanio del golfo et andai a barletta. gaiucci [g. acosta]
chi facessi in su qualche accidente giudicare a uno uomo savio gli effetti che nasceranno,
il giudicio suo, troverebbe, tornandolo a vedere in progresso di tempo, sì
sì poche cose verificate, come si truova a capo d'anno nel giudicio degli astrologò
longiano, iv-256: fu pronostico verificato a questo tempo. pallavicino, 10-ii-18: vorrei
passioni della madre nel feto, basterebbe a darla vinta ai chiamati immaginazioni- sti.
verificati i suoi pensamenti. -sottoposto a prove che ne accertino la funzionalità,
? g. ferrari, i-363: a traverso il variare dei dogmi, la verità
fuor di luogo, né parrà grave a v. s. i11. ch'io
». 2. che serve a percepire e a constatare i dati della
2. che serve a percepire e a constatare i dati della realtà (i
della natura; il senso si presenta a prima giunta come verificatore, e pare che
. 5. tecn. che serve a effettuare verifiche (un dispositivo).
abbiamo visto in tutti i profeti, che a fatica, dopo la verificazione delle cose
. alfieri, xiv-2-132: mi fo a pregarla di dirmi se ella potrebbe da
, d'un parlar sì altiloquo, / a poco a poco gli occhi b
un parlar sì altiloquo, / a poco a poco gli occhi b. fioretti
stato fattorelazione che esso compisse interamente tutto quello a che in virtù di la ditta sentenza
stato invitarono quelli degli altri due ordini a prender parte alla verificazione dei poten in comune
in questi zomi è stà mandato a padoa, tra le altre cosse di tar-
chielletto; succhiellino. strumento di ferro fatto a vite ad uso di bucare le tavole
464: 'velina': è una macchina a foggia di torchio, che serve a rilevare
a foggia di torchio, che serve a rilevare i vascelli, e a tenergli
che serve a rilevare i vascelli, e a tenergli sul fianco, quando si racconciano
. varenga 'arma (nel 1360 a isola d'istria). verino
verino, sm. tecn. meccanismo a vite e madrevite, usato per sollevare
grossi carichi, che può essere azionato a mano o per mezzo di un motore elettrico
obiettiva della realtà, con particolare riferimento a quella delle classi popolari rurali del mezzogiorno
dei caratteri stilistici di un autore appartenente a tale corrente letteraria. carducci,
paesi, in quanto o si limita a descrivere la 'bestialità'della così detta natura
sua attenzione alla vita provinciale e regionale, a ciò che era l'italia reale in
quelli, autoctoni (un po'quindi come a roma e a milano) dello zoruttismo
(un po'quindi come a roma e a milano) dello zoruttismo.
autore o, anche, il movimento a cui aderisce). -anche so-
natura], rimane all'esterno: a quella corteccia che, come ben disse
una ai princìpi o alle tendenze relative a tale movimento categoria storica, è
. aderenza, fedeltà alla realtà, a un modello. sca e dalla recente
sapere la via? ». disse a lui iesù: « io sono la via
più introduttiva con cui si invoca dio a testimone dell'assoluta veridicità e attendibilità delle
dio': affermazione di chi invoca dio a testimone del detto, giacché dio è verità
la verità: per introdurre una correzione a quanto è stato detto da altri o per
e ingannatori... parlanotutte le cose a volontà e niente a verità -con
. parlanotutte le cose a volontà e niente a verità -con verità: con ragione
lxxx-4-355: non portato il temperamento della nazione a certo rifflesso, si può asserire con
ne tempi più quieti, mai si pensò a riempir antecipatamente i vuoti erari, per
o per la verità: in realtà, a dire il vero; francamente, sinceramente
, vili-1-30: in verità, quantunque tu a lui ingrata e proterva fossi, egli
sigoli, 64: nella verità, a barn ti e gran dovizia d'ogni cosa
, io mi fiderei di provarti ciò che a primo udito sembrerebbe stranissimo paradosso. s
: non capisco per verità né pretendo capire a fondo le tue immaginazioni, ma ci
per verità di manica assai larga, a cui piaceva bere. -di verità (
, onde stupefatta incominciarono i suoi occhi a gittare fiume di lagrime. rinaldeschi,
la sua tornata, fece ambasceria / a tutti i suoi baron di nobiltade / ch'
baron di nobiltade / ch'ognuno andasse a farle compagnia. crescenzi volgar., 9-65
per indicare la conformità di un fatto a un principio, a una realtà obiettiva
di un fatto a un principio, a una realtà obiettiva); ciò che è
vero in senso assoluto o in relazione a determinati fatti. latini, i-2231
, conv., ii-v-3: e disse a noi la veritàde di quelle cose,
. iii-iii-11: ha l'uomo amore a la veritade e a la vertude. boccaccio
l'uomo amore a la veritade e a la vertude. boccaccio, 9-39: le
leggenda aurea volgar., 1467: a la tua matta quistione potrei agevolemente rispondere
qualche bugia, la torna poi su presto a galla e cognoscesi poi più che ella
parlato con tanta schiettezza da non lasciar luogo a sospetti. b. croce, iv-12-380
dimora, e bene è signore, ché a lei disposata, l'anima è donna
ep pure, se ho a dire tutta la santa verità, non ce
o dite la verità: per invitare qualcuno a parlare senza reticenze. pirandello,
e cruciale in cui si è costretti a risolvere determinate questioni, in partic.
2. affermazione o conoscenza che corrisponde a un concetto ideale del vero, che
la cagione della loro venuta, ché a lui molto saria il saperlo a grado.
, ché a lui molto saria il saperlo a grado. à cui ascalion, con
della terra, onde poi s'aveva a spandere la luce della christiana verità.
che... si dischiuda la via a stabilire negli animi le verità della fede
. bibbia volgar., ix-550: disse a lui tomaso:
ibidem, 300: la verità vien sempre a galla. ibidem, 320: la
: se tu, lettore, sei tagliato a meditare, leggi questa veritella.
. miner. varietà di tufo calcareo a grana fine diffuso in provincia di bari,
conviene avere l'ordine di potere incominciare a disegnare il più veritevile. 2