nel discendere per lo più a piedi torrenti impetuosi, e nel
agg. che riguarda, che è relativo a un torrente, proprio dei torrenti.
; io e il dottor trelawney saltavamo a gambe levate per le rocce ma sentivamo
incontra notevoli difficoltà quando si tratta di applicare a se stesso le medesime norme. u
improvvisa e torrentizia, s'era messo a parlar svelto e a scatti col bifolco.
, s'era messo a parlar svelto e a scatti col bifolco. 5.
. che è proprio, che si riferisce a un torrente; che ha carattere torrentizio
massaia, v-26: una pioggia torrenziale venne a scaricarsi sì dirottamente su quella contrada.
, 2-ii-261: ritorni di fiamma non bastano a me né a lei tanto più che
di fiamma non bastano a me né a lei tanto più che ama ragionare la veemenza
scritti) ha per la letteratura americana a un dipresso la stessa importanza che céline
ora le appare inceronato l'attore che a questo punto è già diventato jeannot,
in scuse e torrenziali complimenti per invitarla a un tè da lui. 6
non incontrare più il colonnello, andò a bussare al suo ufficio. = dal
nella torrenzialità dei monologhi, benigni somiglia a quei mi- sconosciuti geni di paese che
: lacerantissimo singhiozzo di belve in gabbia a masticarne le sbarre nel pubblico che tumultuando
traballante fra i suoi amici sconsolati presi a pugni e torrenzialmente tutto fuori dal teatro
), sf. piccola torre adibita a diversi impieghi e funzioni, in partic.
antichi portolani italiani, 490: a la toreta dove se fa el fano
primo zugno. come ozi turchi sono venuti a combater le do torete, una a
a combater le do torete, una a molaz sopra el castel di cipici. m
costruita su di una pendice, sta come a cavaliere su la cala della capraia,
pei segnali. 2. costruzione a forma di piccola torre, soprastante dimore
: sopra la torretta havvi un terrazzino, a cavalcioni del quale egli si tratteneva sovente
muro o alla rete di recinzione posta a presidio e sorveglianza di caserme, carceri
vecchi mattoni scrostati / de la torretta a smorfie di rosso e di giallo.
rettangolari, posate una sopra l'altra a torretta e piene del 'bianco mangiare'
sorta di scafandro usato per esplorazioni subacquee a medie profondità, provvisto di piccoli portelli
armata con mitragliatrici o artiglierie, appartenente a mezzi mobili (come i carri armati
periscopi. baldini, 3-94: se a questo punto si vedessero uscire dall'onda
torretta per il mitragliere; poi furono svenduti a piccole compagnie private nelle antille o in
la torretta è quell'attrezzatura simile appunto a una torre (traliccio di ferro o
, 1-20-387: fanno... proibire a qualsiasi persona... il giocare
qualsiasi persona... il giocare a lotti, biribissi, girelli, torrette e
biribissi, girelli, torrette e altri, a qualunque altro gioco di ventura.
tassacee, con foglie appuntite e disposte a spirale, diffusa soprattutto in cina,
), sf. piccola torre adibita a diversi usi, in partic. difensivi o
camerette presso quella porta di gandia che conduce a valenza. s. maffei, 5-4-280
: ma dirimpetto alla torricella belle storie a chiaroscuro di battista dal moro. nievo
6: l'era [il castello] a quei tempi un gran caseggiato con torri
e torriccelle. 2. costruzione a forma di piccola torre, soprastante dimore
moravia, vi-245: un palazzo assurdo a cui un infatuato proprietario aggiunge belvederi,
proprietario aggiunge belvederi, torricelle e balconi fino a comprometterne la solidità? 3
barometro e consta di un'assicella graduata a cui è fissato un tubo di vetro
pressione dell'aria è limitata e che a questa ancora nella bilancia naturale, volendoci
verticalmente. - anche: piccola costruzione a forma di torre soprastante palazzi o case
magi, 56: il vano dentro a torrigini è 5 piedi per diametro. baldi
e altera, / e il color flavo a la biade crescenti? scroffa, 1-37
excellere, / né da l'occaso a l'oriente florido. marchetti, 5-274:
egitto / infeconda è la terra, a cui non piove / le sue prodighe stille
poli, e più veloce affretta / a la torrida zona. pascarella, 2-183:
i caldi / ed insistenti i soli, a nessun'albero / cascan le foglie.
oppure uno di velluto ficodindia con camicetta a lustrini?.. figur.
/ è posta la vigilia mattutina, / a le custodie salgono i torrieri / quando
nell'orazion ognun festina, / gridando a dio che l'ode voluntieri, / dentro
saette versando in lui gran pioggia. a. verri, 2-vi-84: la spiaggia navigabile
, così detti perché hanno soprain- tendenze a una torre munita di cannoni. bresciani,
segno la torre di gedona, corrispondente a viareggio, vecoli, ec., debba
. f. frugoni, 4-97: quanto a me ne vado armato, / per far
imponenti, per lo più merlata, e a pianta circolare, con funzione difensiva,
difeso da un gran torrione in capo a esso anticamente fabbricato. pascoli, 191
/ cria stare in altezza. semper a tuti: guarda. girone il cortese volgar
dite marino, xiii-227: quand'è vicino a me, torrioneggia. che l'
boschetto si veggono con bella proporzione, a guisa di torrioni, innalzarsi quattro bertesche
rotear per aria, / cadendo in piedi a tempo. 4. gigante -anche
corazzata posta sopra il ponte di comando a partire dalla coperta in parecchi piani sovrapposti
]: 'torrione': denominazione data comunemente a un tipo di torre corazzata di comando.
ant. torso di una pianta. a. briganti, 223: nell'estremità del
il tuo bel petto asconde; / e a te l'alma salute, ore gioconde
). iacopone, 6-8: pon a lo tuo gusto un frino, -ca 'l
'l soverchio gli è venino, / a lussuria è sentino. petrarca, 152-8:
cosa la quale uccide l'anime che dentro a sé il ricevono. lorenzo de'medici
fiato pestifero, che veneno- samente andò a ferire le sue viscere e l'animo suo
, di elaborare e iniettare sostanze velenose a scopo difensivo od offensivo. bartolomeo
dante, purg., 14-95: dentro a questi termini è ripieno / di venenosi
innanzi al cibo, difenderà il corpo contro a cosa venenosa. maestro martino, lxvi-1-142
mondo, che sapendo usarle, son buone a guarire mille nostri mali? tanara,
nostri mali? tanara, 197: avrei a recitare in questo luogo l'opinione di
grado di elaborare e trasmettere sostanze tossiche a scopo difensivo od offensivo (un animale,
partic. un serpente); atto a inoculare veleno (il morso di tale
torcendo in su la venenosa forca / ch'a guisa di scorpion la punta armava.
par ch'esca tal voce, / cha a nuova guerra agogni. -con riferimento
nuova guerra agogni. -con riferimento a una creatura fantastica. giacomo da lentini
toscana, 143- 242: dico che a voler significar la febbre venenosa, saranno
e la santità (come epiteto riservato a cristo e ai suoi atti, alla
/ si scalzò prima, e dietro a tanta pace / corse e, correndo,
/ e con la mente adoro, a me venite, / o popoli squamosi /
e laudabile. » muratori, 4-95: a me fece inarcar le ciglia ciò,
miracoli della provvidenza. -con riferimento a divinità pagane. donato degli albanzani,
eccles., come titolo d'onore attribuito a congregazioni e luoghi religiosi).
anticamente uno venerabile tempio fondato et edificato a reverenzia di diana. leggenda aurea volgar
iv-2-1250: le oche del campidoglio scendevano a starnazzare e a gracidare nella cloaca,
oche del campidoglio scendevano a starnazzare e a gracidare nella cloaca, restando abbattuto o deserto
re non uno uomo bellicoso e uso a comandare eserciti, ma desiderò avere uno
boccaccio, viii-2-29: fugli conceduto [a orazio] d'essere dell'ordine equestre
ordine equestre, il quale in roma a que'tempi era venerabile assai. cesari
padre, perché non m'è venuto a mano nome più caro né più veneraoile
, 1-352: la sapienza è venerabile a tutti, amata da tutti, se non
da parigi, che non possono venire a questa comparazione. alfieri, 5-13: ancorché
5-13: ancorché quest'operuccia, nata a pezzi, ed a caso, altro non
quest'operuccia, nata a pezzi, ed a caso, altro non venga ad essere
, un evento); che risale a tempi antichissimi (un reperto).
, raccomandata, meritamente e durevolmente, a tale insigne fatica e fortuna di storico
ivi tutte l'età dell'uomo concorreranno a formarvene una perfetta; la puerizia col suo
annunzio, iv-2-122: l'arcivescovo era un a colui che cerca,... e
carducci, iii-10-361: dispiace per vero anche a me che tanta venerabilità non regga a
a me che tanta venerabilità non regga a un esame critico. de marchi, iii-2-238
pensa, leggendo fi 'sepolcri'del foscolo] a una di quelle coppe di bronzo antico
spirito santo diventa accetta, e graziosa a dio. 2. con grande
., x-437: basta il tempo passato a compire la volontà delle genti, le
la sidonia dido / un gran tempio a giunone, il cui gran nume / e
sommi dei cade il vitello / presso a fumante aitar d'arabo incenso.
generico di ossequio, in partic. legato a titoli esornativi, nel linguaggio dell'etichetta
lito antigono in quella ora che noi a baffa smontavamo. bembo, 10-vi-201: quanto
dalla solita misericordia il venerando priore disse a ricolfo, che all'ammalato ne ritornasse.
aspetto venerando; ed era / già vicino a morir. de pisis, 3-47:
morir. de pisis, 3-47: a sommo un vecchio dall'aspetto venerando e patriottico
leggi / di sì gran madre, a suo poter ne strugge / molte, o
; studiarne le tecniche, il venisse a coronar quel regio edifizio, che è forse
giamboni, 8-ii-15: specialmente si conviene a noi di venerare, magnificare e glorificare
uscissero dai crepacci, aggiungevano (come a pompei la prossimità del vesuvio) al
presenza delle terribili divinità d'abisso che a delfo, insieme al pitone, erano
non fu mossa dal cor, ch'a venerarte / devoto intende. 3
calandra, 3-169: sauris andò in persona a cercare una bottiglia veneranda.
piroc- cole (perché hanno l'impugnatura a pera) completamente svotata dai tarli.
confronti della divinità (anche con riferimento a gesù cristo nei confronti di dio padre)
veramente m'intenerì e che m'obbliga a venerare sovranamente la memoria di quel grand'
; la quale, io mi avventuro a definire, è quella virtù essenziale per
locuz. venerem venerari 'indirizzare una richiesta a venere'), poi 'riverire, rispettare',
le immagini sacre, o anche i luoghi a essi consacrati; anche in un contesto
popoli. casti, i-1-243: sacro era a vesta e venerato il loco, /
come attributo di ossequio, con riferimento a lettere, documenti o indicazioni di persona particolarmente
carradori, app., 70: a forma dei di lei venerati ordini, lo
-tenuto in grande considerazione; preso a modello (una lingua).
... dare un nuovo modello a noi, se lo vogliam conoscere,
occasione, perché non mi crediate scortese a voi, o freddo veneratore della santa memoria
le immagini sacre, o anche i luoghi a essi consacrati; adorazione, culto (
dice volgarmente per venerazione che si fa a dio con atti interni o esterni.
2. sottomissione riverente e ossequiosa a un'autorità, a un'istituzione politica
riverente e ossequiosa a un'autorità, a un'istituzione politica o religiosa. b
che fosse venuto non prigioniero, ma a pigliare possessione di quella città. foscolo,
in capei rabbuffato, van ricevendo quel che a sì gran costo delle infelici lor vite
più grandi raccomandazioni m'erano state fatte a proposito di questo canonico ed io,
ad aver pitagora in così gran venerazione a guisa di maraviglioso maestro? malpighi,
incorrotte, hanno sopra ogni altra cosa a mantenere incorrotte le cerimonie della loro religione,
leggi, e a'suoi riti sino a quel segno, che le mie deboli forze
i legislatori. -adesione totale a un principio, a un ideale politico.
-adesione totale a un principio, a un ideale politico. mazzini, 38-19
alquanti suoi cavalieri... cavalcarono a colle. regola dei servi della vergine,
item xii staia di grano à dato a buonamico e orlandino, matasala, venardie san-
verardì passato, la quale io diedi a nastagio che ve la mandasse. m.
. foscolo, xlv-281: dunque domani a sera non sarai ritornata? mi parli di
cicognani, v-1-391: mio padre andava a confessarsi da lui, il primo venerdì di
-nella tradizione musulmana, giorno consacrato a dio e alla preghiera. minio
, in terra in uno battello, a dire al re, se aveva alcuna cosa
leone; ed io amministrai il battesimo a dieci soldati.
e terza nacquero / luca e zuane a chi lor nomi piaquero. savonarola,
san- cio d'ùrbino; de'solari a leonardo vinci fiorentino. 2.
campatila, 10-69: resiste del riverbero a gli ardori / il venereo metal,
e si solleva in fiori, / a l'armoniaco sai poi ch'è congiunto.
dell'indagine sperimentale, se ci sono ed a noi conoscibili, diventeranno naturali, comprensibili
de la vita e fu impiccato. a. cocchi, 6-7: il piacere venereo
-carnale, profano (l'amore, contrapposto a quello spirituale, platonico).
venere, l'altro della terrestre, e a quello le cose venuste, a questo
, e a quello le cose venuste, a questo la veneree attribuivano.
cioè la lussuria, tira gli uomini a la intemperanza: e perconseguente a la incorrispondenza
gli uomini a la intemperanza: e perconseguente a la incorrispondenza. campofregoso, 1-78:
la incorrispondenza. campofregoso, 1-78: a la venerea fiamma non può obstare /
/... l'idioma / desti a quel dolce di calliope labbro / che
velo candidissimo adorando, / rendea nel grembo a venere celeste. carducci, iii-9-75:
ma perché 'degeneres, uccelli vili a petto delle aquile. gozzano, ii-261:
: uòmini scellerati,... impotenti a irritare la turpe lor venere tra le
vietava ad alcuno dilettarsi di venere vaga. a. cocchi, 6-6: per distogliere
dappertutto onorate e premiate tanto, quanto avuta a vergogna e detestata la venere bestiale.
tempo frequenti nella società, e difficili a provarsi. tali sono l'adulterio,
. cecchi, 3-126: con uno scialletto a colori vistosi, qualche donnuccia strapazzata striscia
degli accampamenti. sbarbaro, 5-26: scende a tastoni la scaletta dove uccellano all'ore
scaletta dove uccellano all'ore piccole le veneri a buon mercato, una giovane donna.
;... in quella, oltre a tutte queste cose, i moti,
, / campion l'orbita loro intorno a febo. montale, 14-27: fior scarlatto
metall. regolo di venere, componente (a base di rame) di alcune leghe
tauro o in libra, ha a dimostrare questo cotale, che allora nasce,
f. f. frugoni, iv-511: a proposito della calvizie, ho conosciuti alcuni
che accusa il moto del cervello traducenaosi a un tratto in conflagrazione sensuale. -di
gatti venerei. 6. ispirato a crudo, sensuale erotismo (la poesia)
veneree. 7. medie. relativo a una delle malattie infettive e contagiose,
e trasmettono attraverso contatti sessuali. a. briganti, 168: regna in tutta
da noi altri rogna spagnuola. a. cocchi, 6-6: oltre i molti
: chi di maremma viene l'estate malato a volterra, o guarisce presto, o
] le venerie navicano, e dando a sé la parte concava, e altre opponendo
e altre opponendo al vento, vanno a vela sopra l'acqua. d. battoli
). sermini, 172: benché a me questo poco giovasse per la ve-
di venerazione; venerando (con riferimento sia a cose sia a persone).
(con riferimento sia a cose sia a persone). fiori di filosofi,
era santa maestade e venerevole nome. a. verri, ii-io: sono quelle tombe
, venusiano. bacchelli, 2-xxiii-657: a meno che, una di queste mattine,
/ stille di sangue, che spargendo a terra / il veneroso umor, lacerte
stanziata fra adige, livenza e prealpi a partire dalla metà del primo millennio a
a partire dalla metà del primo millennio a. c. -lingua vendica (
né messa- piche posteriori al i secolo a. c. 2. letter
delle tre venezie e, in partic. a quello della venezia euganea; che appartiene
gruppo si preparava, gli austriaci calavano giù a invadere la piana veneta. piovene,
visto arrivare poi i terroni come continuano a chiamarli qui. -sm.
. che è proprio, che si riferisce a venezia e, per anton.,
2. sm. plur. a roma e a bisanzio, gli azzurri,
. sm. plur. a roma e a bisanzio, gli azzurri, una delle
di materia plastica che lasciano entrare la luce a torrenti. 3. letter
, 3-9: l'abbozzo di un quadro a olio venezianeggiante, due tempere preraffaelite,
bista a carboncino. g. toffanin, 1-15:
le fatiche estreme, / perché (a parlar venezianescamente) / se voi vogate ei
si ridusse in loro piu che altro a problema di fluidità di veicolo coloristico.
peculiari di chi è nato o vive a venezia. m. morasso,
farla in modo tal che apareggi / a quelle della donna vineziana, / che son
per adietro riame de giove, possessione a lo presente de'veneziani. guerra di
di buoni veneziani da molti anni stabiliti a roma. -repubblica veneziana: l'
veneziana: l'antica repubblica aristocratica sorta a venezia a partire dal sec. x e
l'antica repubblica aristocratica sorta a venezia a partire dal sec. x e che si
benissimo le cose del mondo; aspira a maggior altezza e mostra mal'animo verso stranieri
dì secondo di maggio, la guerra a venezia. -signori veneziani: il
. che è proprio, che si riferisce a venezia, che vi è fatto,
, ecc.; che è in uso a venezia (un'unità di misura)
romani. e. cecchi, 8-98: a nauplia mi piacevano le colubrine veneziane sulla
marco. -costruito in legno laccato a tenui tinte pastello e decorato con motivi
francese m. jenson disegnò e usò a venezia tra il 1470 e il 1480
accordammo quattro marinari, che ne venessero a vogar nella nostra barca. 4
nostra barca. 4. parlato a venezia (il dialetto); scritto in
, 1-68: il goldoni non è riuscito a scrivere una commedia italiana in maniera che
. sm. ling. dialetto veneto parlato a venezia e di qui irradiatosi a partire
parlato a venezia e di qui irradiatosi a partire dal sec. xii sulla terraferma
noi sogliam dire, alla veneziana, a comparazion d'un altro, che paia
paia che non vi pensi e stia a cavallo così disciolto e sicuro come se
così disciolto e sicuro come se fosse a piedi. -lanterna, lampione,
disegno. carena, 2-128: 'pavimento a smalto': pavimento battuto, che anche
dieci et av- vocator de comun mandatti a padoa, come di sopra apar, fu
gran meneghino è... lascio dire a lei ciò che è.
pascoli, i-915: nella pronunzia venezievole a me par di riconoscere questo accento melodico
bandiera (un'imbarcazione). a. m. ortese, 7-134: la
prendere vengianza del romito porterebbe mala ventura a tutti noi. = dal fr.
fervente / dell'amazòne a ventare il difetto. landino, 72:
2. intr. infliggere vendetta a aualcuno. re enzo o guittone,
guittone, 456: tempo è da vengiare a chi offende. 3. rifl.
rifl. vendicarsi. -anche: reagire violentemente a un'offesa. patecchio, xxxv-i-561
lustratnce, / la qual ti fai a vergini seguire, / e se'delle tue
se'al peccator robusto, / e graziosa a l'uom ch'è pio e giusto
cui si chiede perdono per i peccati a dio o, per intercessione, alla madonna
modo di venia: in posizione prostrata a terra. colombini, 256: noi
e dette le venie alla madona andammone a la fonte, et ine el feci iscalsare
et ine el feci iscalsare quel giovane a cierti giovani. storia dei santi barlaam e
vee- menzia fu gettata in terra bocconi a modo di venia. 4. locuz
venia. guicciardini, iii-211: lo supplicava a concedere ad alfonso da esti che andasse
concedere ad alfonso da esti che andasse a dimandargli venia a roma. giorgio
alfonso da esti che andasse a dimandargli venia a roma. giorgio dati, 1-125
voce dotta, lat. venia, affine a venus (v. venere1); cfr
, un peccato); è contrapposto a mortale (per l'anima, che perde
buoni, la quale se raziocinando viene a conoscere un menomo aspetto di colpa veniale
menomo aspetto di colpa veniale nelle azioni a lei proposte, le giudica cattiva.
veniali capricci della gola, i soli a esser loro concessi, le monache potevano contare
errore, ancorché veniale, mi sarebbe ascritto a fallo capitalissimo. monti, xii-2-196:
e nonnulla? in un vocabolario fatto a dovere non si dànno peccati veniali, mio
aveva quel vizio del giuoco, ma era a fin di bene, per dar denaro
fin di bene, per dar denaro a tutti,... ma che per
, le sue grazie). a. cattaneo, iii-297: si condussero anche
però non peccò mai, etiam venialmente. a. cattaneo, iii-30: maria nello
incontro al veniente, non al dimorante. a. cattaneo, iii-22: tutto il
tutto il bello delle creature precedute fa corteggio a maria vegnente. g. g.
peggio. carducci, iii-3-338: e quando a la porta di casa egli venne,
. 2. che si dirige a un luogo (in partic. con uno
, dove voi forse ora dimorate, qui a ragionare di diverse materie, qui a
a ragionare di diverse materie, qui a far festa, se ne sogliono venire.
trovata venenti in italia, ci ha costretti a spicciarci d'arrivare per trovar luogo.
] sono il sostegno della vecchiezza vegnente a gran passi. sbarbaro, 1-128:
un'amicizia tra noi invecchiata mi sollecitano a lasciarne memoria a'vegnenti, se tanto
una vigilia per l'anima del morto. a. pucci, cent., 51-96:
112: diliberò la mattina vegnente andarsene a roma, e cercar di qualche valentuomo
fo conto nel vegnente mese di andare a berlino per darvi sei o otto lezioni
ciliegio venente e tenero, presso terra a due piedi, e poi il fendi per
senza poppare si manteneva. spoppata seguitò a nutrirsi con pochissimo cibo; quale talora
i-181: se il fiore dell'ulivo cade a terra compreso (con le boccie chiuse
vegnenza della sua pasta veniva sempre più a distendersi e sot- tigliarsi. =
crescenzi volgar., 3-7: indi a quaranta dì sì si fa grande infino al
parla o scrive; è anche unito a particelle enclitiche e accompagnato da avv.
parla verso il luogo dove sta la persona a cui si parla; nella 2a persona
quale si parla); avvicinarsi, accostarsi a un luogo o a una persona;
avvicinarsi, accostarsi a un luogo o a una persona; presentarsi a qualcuno, entrare
luogo o a una persona; presentarsi a qualcuno, entrare in un luogo;
di pace in mano vengo per quella a voi, a'quali guerriere mai non
i perfetti... bene che venghino a loro e'tentatori, non si curano
curano di nulla, sempre avendo il rispetto a l'altissimo idio. sanudo, lviii-172
, essere importato da un paese. a. tiefolo, ii-5-203: può dirsi con
può non essere introdotta dalla prop. a). - anche di animali.
volgar., 232: uno pellegrino venendo a visitare santo francesco ad ascesi, essendo
di san gilio, 293: venite a laudare / la donna a pregare, /
293: venite a laudare / la donna a pregare, / che sem- premai ci
, in mostra viene / la gente a piede, ed è raimondo inanzi. testi
arrendersi sei soldati del papa, tutti a cavallo che veramente erano di buon garbo e
viii-813: non vi è bisogno che venghiate a prendermi. non so venire a casa
venghiate a prendermi. non so venire a casa da me? calandra, 1-57:
da me? calandra, 1-57: venne a parlare alla baronessa cenalis. landolfi,
pigia de queste fen verde e portane a li cavali su li quai sei vegnui.
sarebbe cosa da farmi venire in posta infino a torino per ritornarmene volando. verga,
percorso, recarsi in un luogo insieme a qualcuno; avanzare, camminare a fianco
luogo insieme a qualcuno; avanzare, camminare a fianco. laudario di borgo san
/ s'i'fussi ben con una gamba a gruccia. d'annunzio, 8-78:
, capitare in un luogo; arrivare a destinazione; farsi su una soglia.
, 3-7: quando i due fratelli vennero a questa città, non poterono passare più
. sercambi, 1-i-28: camminando vennero a una acqua, la quale per lo distruggere
ornò l'italo soglio! -pervenire a un'esperienza spirituale. fra giordano,
questo si è, che per quelle vennono a quella luce maravigliosa di vedere iddio per
quella luce maravigliosa di vedere iddio per gloria a faccia a faccia, come egli è
maravigliosa di vedere iddio per gloria a faccia a faccia, come egli è.
come egli è. -estendersi fino a un punto, in una direzione (una
direzione (una regione). a. pucci, 7-44: tutta africa confina
, 517: fa'co'benedecti noi siamo a la sentenza per maria, in cui
120: noi non potiamo sapere pure a che ora nasce uno pulcino dell'uovo
, guarda tu, che vuoi sapere a che ora idio verrà a te!
vuoi sapere a che ora idio verrà a te! -farsi presente ai riti dei
dolci nati / spesso sen viene, a pasitea con lei. cesarotti, 1-ii-269:
materna! d'annunzio, i-595: vennero a lei le grazie; ed ella,
porse in atto di piacenza / il grembialetto a le visitatrici. -apparire,
: oh venistù sovente / la notte a me, quando soletto io poso. pascoli
, / fy un saluto molto bel / a vo'donzela. 5. volgersi
. 5. volgersi o giungere a un interesse, a un comportamento,
. volgersi o giungere a un interesse, a un comportamento, dedicarsi a un'attività
interesse, a un comportamento, dedicarsi a un'attività; rispondere a una vocazione;
, dedicarsi a un'attività; rispondere a una vocazione; formarsi un'opinione,
vocazione; formarsi un'opinione, giungere a una conclusione, a un determinato risultato
opinione, giungere a una conclusione, a un determinato risultato. dante, inf
di cristo, acciò che non venga a usar male la autoritade a me concessa in
non venga a usar male la autoritade a me concessa in l'evangelio. cennini
alla forza. tommaseo, 11-502: a coteste idee non venni, confesso,
e ripugnante. betteioni, iii-162: chissà a uali conclusioni sarà venuto di certo non
l'arringo. 6. rivolgersi a qualcuno (in partic. in formule epistolari
schiettamente). -anche: rivolgersi con preghiere a dio, ai santi, ecc.
ho sbrigato i miei affari mi piace anche a me. pavese, n-i-546: vengo
il ms. 7. pervenire a una condizione (psicologica, economica,
, sociale, ecc.), a una posizione, in partic. di potere
da lentini, 53: così porria venire a grande onore / e a bon fine
così porria venire a grande onore / e a bon fine de lo so regimento:
[gisberto] tutto lebroso, e venne a tanto che la reina morì per lo
par che dia piena facoltà di soddisfare a tutte le voglie. gemelli careri, 1-iii-103
e cacciollo via, ed impoverì, sicché a ogn'uomo parea che fosse nemico di
partenza, di origine, alla sede, a casa. carducci, ii-2-313: fatto
nubi in frotta / vengono e vanno a lor piacere, soggiunse / il senno di
, vanno e vengono ad ogni altezza a cavalcioni sulle travi, come dei gorilla sui
in mente il romanticismo europeo. soggiornano a lungo in italia, vanno e vengono
alius alio tempore habet -venire a mene e poi andare a tene-, andare
-venire a mene e poi andare a tene-, andare a zig zag.
mene e poi andare a tene-, andare a zig zag. sacchetti, 156:
. sacchetti, 156: viene / a mene, / e poi ne va a
a mene, / e poi ne va a tene. -sm. viavai.
andare e venire, da s. pasquale a chiaia al corpo di napoli e dal
di napoli e dal corpo di napoli a s. pasquale e chiaia.
stando così l'oste, li cominciò a venire di vino. caporali, i-99:
po'venisse. 12. con riferimento a soggetti inanimati. -in par- tic.
diritto per gir su alporizzonte, anzi viene a schincio allato all'orizzonte. panzini,
, i-807: le onde del lago vengono a morire su la riva. corazzini,
possesso o proprietà di altri, pervenire a un successore. - anche: essere donato
bontà, i due altri vasi che vengono a voi a ciò gli empiate de l'
i due altri vasi che vengono a voi a ciò gli empiate de l'altre non
94: esso re de'romani fu astretto a mandar un esercito sotto il signor di
11-709: dopo che si è andati a rischio di vita, neppur quello che ci
1-i-273: che n'è venuto ai', a me? vittorini, 7-108: siamo
, 13: le vivande vennero in tavola a ciascheduno. aretino, 1-20: levate
, tratti fuora alcuni pochi denari, cominciano a trastullarsi, non al quaranta per forza
carducci, iii-3-270: la costoletta mi ritorna a gola: / fa'venire il caffè
.. allora basterebbe sola la contrizione a giustificare e a salvare la persona. leggenda
basterebbe sola la contrizione a giustificare e a salvare la persona. leggenda aurea volgar
: omero,... avendo preso a poetare della guerra troiana, riempie il
questi dì... i guai vengono a moggia. casalicchio, 436: tutto
(633): venutale la peste anche a lei, era stata trasportàta al lazzeretto
, o il mio critico avesse torto, a me non solo tutto questo discorso parve
quali neuno può resistere che non vengano. a. f. doni, 4-39: a
a. f. doni, 4-39: a queste parole gli venne stizza, e
b. davanzati, i-391: venne pensiero a subrio d'assalirlo quando cantava in su
guardia. gemelli careri, 2-ii-83: a me però viene un certo non creduto coraggio
giornata, finché veniva voglia di ricominciare a salutarli. brancati, ii-104: mi
in questo paese? e non si fermano a rac- corlo quando cade? che venga
, ma sgombrata dai sassi verrebbe bene a vigna. -farsi evidente e intenso
regola dei servi della vergine, v-410-31: a quelo santissimo sagramento, quando tempo vegnente
che volea fare ragione a'pupilli e a le vedove. ruscelli, 2-409: secondo
è venuto ancora. carducci, ii-4-284: a te poi penseremo nei primi mesi dell'
questa è quella che fece li idoli contro a sé medesima, acciò che si corrompesse
e d'ira e di furore a porre la terra in solitudine e 'peccatori
126-27: tempo verrà ancor forse / ch'a l'usato soggiorno / tomi la fera
dico io povero frate; in quanto a voi, sentite bene quel ch'io vi
valore aggett.): che è prossimo a verificarsi; incombente, imminente (un
che col pensiero prende le cose che sono a venire per innanzi e fa reparata a
a venire per innanzi e fa reparata a quello che puote avenire. fausto da
maladetta,... vedranno ne'tempi a venire quello ch'ora veggiamo de'passati
da venire si sono affrettati anch'essi a quella meta. pratolini, 3-155: un'
un'invidia furiosa per la sua vita a venire di viaggiatore felice mi scuoteva tutto
venire il livido mattino, / passando a ripassando / davanti a quella porta /
mattino, / passando a ripassando / davanti a quella porta / che trasudava un fioco
procedere; venire di conseguenza; discendere a rigor di logica. - anche:
. dati, 4-40: non bisogna ostinarsi a dire e a sostenere, che tutta
4-40: non bisogna ostinarsi a dire e a sostenere, che tutta, o quasi
fae 24, e poni, di sopra a 24, 2; ài che ne
prodotto per ef, ne viene a distanza bd. 25. costare
monetario. balducci pegolotti, i-148: a den. 33 steri, il fior,
: il tormento vien caro, è saltà a lire 8, soldi 4 il staro.
, i-160: questa la vuoi? viene a poco. fenoglio, 2-256: schivai
volta che scesi ad alba le comprai a un banco in piazza un bottiglino d'acqua
potrete andar fra un poco che già comincia a venir sera; mai nessuno passa per
una gra- gnuola grossissima e spessa cominciò a venire. crescenzi volgar., 6-22
che arrivasse alla viottola la veniva giù a secchie. giuliani, ii-69: era
marzo; un tempo indegno, veniva neve a gran dirotta, neve e poi neve
poi neve. 27. giungere a un'età nel procedere della propria vita
testimonio del fanciullo, s'è venuto a li anni che intenda e non a quelliche
venuto a li anni che intenda e non a quelliche 'nfinga. straparola, i-189: venuto
, determinò il re di mandarlo in studio a padova. boterò, 256: venuto
veramente. — vivere; capitare a vivere in un tempo storico. fausto
): dopo molto gli venne pensato a don felice un modo da dovere potere essere
, 259: e'mi venne veduto attaccato a una colonna, che essendo nel mezzo
mio padre », gli venne fatto a un certo momento di pensare, come
ben ponderato il valore delle ragioni che a mano a mano io sono venuto recando
ponderato il valore delle ragioni che a mano a mano io sono venuto recando, non
recando, non lasceranno di dare un guardo a tutte le cose insieme. alfieri,
ruggine in un momento, e io a pensare che mi toccava metterlo in piedi in
mi veniva un accidente. -giungere a un grado gerarchico, essere eletto, nominato
grado gerarchico, essere eletto, nominato a un grado o a una dignità.
eletto, nominato a un grado o a una dignità. monte, 1-ix-96:
9-78: per di più, appena a toccarvi, venite, come bomboline di spray
5. 32. passare, volgersi a trattare un argomento, a dare -
passare, volgersi a trattare un argomento, a dare - notizie, ragguagli
marsilio ficino, 5-207: ma veniamo a giosefo. bissino, i-36: vegniamo
, vengo al punto. -venire a noi: ritornare sull'argomento principale dopo
dialogo. mazzini, 35-26: venendo a noi, è strano che io non abbia
veduto una sola copia della lettera di guerrazzi a me, che voi tutti leggete.
smorta immagine de'nostri pensieri. ma veniamo a noi. 3 ^.
è il poco amore che egli portò a questo monaco suo fratello. muratori, iii-
in italia, verranno presto ripub- licate a cura del succitato sammarco. caproni, i-561
religione chi veniva veniva, ebbe più volte a dire, che aria tolto a reggere
volte a dire, che aria tolto a reggere piuttosto una legione di diavoli, che
. riesca come può (con riferimento a un lavoro, a un'azione compiuta
può (con riferimento a un lavoro, a un'azione compiuta senza particolare cura,
piovene, 7-455: qui siamo di fronte a una indifferenza totale. si uccide per
, si uccide ma non si pensa a difendersi. calvino, 10-73: è una
avviene, andassin male. -venire a capo: v. capo, n.
mondo2, n. 27. -venire a luce. v. luce, n.
luce, n. 27. -venire a morte, v. morte, n.
morte, n. 40. -venire a noia: v. noia, n.
noia, n. 12. -venire a notizia di qualcuno-, v. notizia,
notizia, n. 8. -venire a taglio: v. taglio1, n.
-venire giù: cadere, precipitare; rovinare a terra. sercambi, 1-i-332: un
grida, / dell'arie in braccio a piombo giù mi venne / com'amor volse
morbido letto delmio cor languente? / ch'a bei riposi suoi, qualor vien meno
/ rosalinda vien meno / tra le braccia a silvandro. tornasi di lampedusa, 79
caldo. -indebolirsi gravemente, deperire a vista d'occhio. chiabrera, 3-218
-trasgredire una norma; mancare a un impegno, a una promessa;
una norma; mancare a un impegno, a una promessa; deludere un'attesa;
, 2-3: grande dimo- ranza sarebbe a dire per quali terre e per quali mari
1-ii-390: se t'incresce dar l'orecchio a ciance, / non ti vengono men
par., 13-9: imagini quel carro a cui il seno / basta del nostro
monosini, 42: il mal viene a libbre e vassene a once. idem,
: il mal viene a libbre e vassene a once. idem, 246: e'
: 'non è tempo da dar fieno a oche; da stare a por porri;
da dar fieno a oche; da stare a por porri; da dire al cui:
. idem, 392: il mal viene a libbre e vassene a once. albertazzi
il mal viene a libbre e vassene a once. albertazzi, 593: tutto il
dall'ongaro, 137: come si venne a scoprire più tardi, era stato lacerato
restringimento del calibro di una vena dovuto a contrazione dello strato muscolare liscio.
inventassi mo ora una storia a bel diletto, ricordevoli dell'acuto e profon
dell'affezione dello stato venoso et arterioso. a. cocchi, 5-2- 113: se
104: sono agate venose, agate chiazzate a color d'oro. mattioli [dioscoriae
roscio venoso. quanno manicava, faceva denanzi a sé senza misericordia martoriare le perzone e
rebora, 2-199: terza ondoleggiante di teste a ventagliarsi. = denom. da
fuoco automatica; sventagliata. a. cecchi, 1-119: 1 direttori americani
incollata su sottili stecche congiunte e imperniate a un'estremità in modo da potersi aprire (
bembo, 10-iv-71: del ventaglio scrissine a m. luigi bembo, il quale
: mariannina cortese faceva segni col ventaglio a donna rachele profeta che stava di fronte
albo e di ventaglio, fatta tutta a tavolino con vicino la macchinetta del caffè.
possessore di un harem mi abbandonai totalmente a questo pensiero, e tentai di richiamarmi
un punto centrale, insieme di oggetti disposti a semicerchio, ecc.; zampillo d'
.; zampillo d'acqua che si allarga a semicerchio o spruzzo di neve o di
moravia, 23-109: le ruote girano a vuoto, schizzando intorno grandi ventagli di
: tra due ventagli di palma, vidi a un tratto veramente un volto ombrato che
-insieme di carte da gioco disposte a raggera e tenute in mano dal giocatore
: la mitragliatrice aveva risparmiato l'ultimo a destra che restava un po'fuori del ventaglio
. volponi, 2-25: adesso miro a questo, convinto di avere unventaglio di possibilità
ramificare il fusto in due branche inclinate a 450 a poca distanza dal terreno (
fusto in due branche inclinate a 450 a poca distanza dal terreno (sulle quali
); spalliera. -anche nell'espressione a ventaglio. castri, iii-153:
contea d'auxerre le viti sono piantate a spalliera o intrecciate a ventaglio. carena,
viti sono piantate a spalliera o intrecciate a ventaglio. carena, 1-58: 'ventagli'dicono
giardinieri l'albero o pianta, che stendendosi a guisa di spalliera, viene a formare
stendendosi a guisa di spalliera, viene a formare come due ale. 7
mazzo di 52 carte che vengono disposte a semicerchio sul tavolo da gioco. 9
santa. 10. locuz. a ventaglio: formando un ampio settore circolare
dalla scriminatura fino alla nuca e allargati poi a ventaglio dietro gli orecchi. savinio,
si buttarono giù dalle vetture e sciamarono a ventaglio nelle vie adiacenti. calvino,
1-439: nell'entroterra la città s'apriva a ventaglio, s'ondulava in versanti di
colline. -con le dita aperte a raggera. sbarbaro, 1-235: staccando
m'apre in faccia ambo le mani a ventaglio. banti, 8-133: la cliente
8-133: la cliente agitava le dita a ventaglio perché le unghie si asciugassero più presto
). pascarella, 2-39: andiamo a trovare il padre rettore. un irlandese
grasso con una faccia larga e una barba a ventaglio. 11. prov
prov. proverbi toscani, 182: a san simone (28 ottobre) il ventaglio
avviandosi verso il luogo del dichiaramento prese a farsi aria col suo ventaglietto istoriato.
. e la voce nero l'applica destramente a qualsiasi peggior cosa. quindi nera
verticale che si muove libero, opposto a quello della guaina d'inferitura. =
appoggiati braccia conserte al parapetto delle ventane, a guardar nella contrada, all'ora delraperitivo
marina, nera, buia, verticante a succhio, ventante a turbine, che mise
buia, verticante a succhio, ventante a turbine, che mise in fuga la
sì 'nforzare / per lo vento a provenza che ventava. testi fiorentini,
7-174: il clima... comincia a pungere; però fin'ora non c'
vento, smuovere l'aria presso o intorno a qualcuno sfiorandolo, determinando una lieve sensazione
viso. 4. venire a ondate (un odore); farsi sensibile
uno strano odore di cose bruciate cominciava a ventare dalla rovina lontana. 5
azzurro ciel la gialla insegna / passa a gl'itali zefiri ventando? lucini, 61
la rivoluzione. dannunzio, v-3-701: a traverso la distanza il soffio della follia
iddio, il qual mandi la salute a iacob. in te ventaremo i nostri nemici
diven tare è aferesi comunissima a pistoia e nel suo contado.
finimento, e affinché col suo volgersi a tutti i venti, ne indichi la
676: mio giacere d'estate allo scuro a persiane chiuse colla luna annuvolata e caliginosa
delle ventarole. dannunzio, iv-2-1048: a quando a quando la ventarola gemeva sul
ventarole. dannunzio, iv-2-1048: a quando a quando la ventarola gemeva sul colmigno,
,... una ventarola di alluminio a forma di gallo rampicante.
ventarole. tommaseo, 2-i-276: aria a li venti. / hai canzonato me,
/ hai canzonato me, e dai retta a tanti. / la ventaruòla sei di
]: 'ventarola': per metafora dicesi a persona che cambi opinione o propositi secondo
bastoncello come di calascione intercalante si pose a cantare con rauca gorgia questa satirella,
o su o giù, o dentro a fuori, e fino al para fuoco,
: 'ventarola': così dicesi nel pisano a quel disco di grossa treccia di paglia adattatovi
un manico di canna che si adopera a ravvivare il fuoco in cambio del soffietto
quale sono impemate due ale di carta a foggia di quelle de'mulini a vento.
di carta a foggia di quelle de'mulini a vento. 5. freno ad
alette presente nella soneria di un orologio a ruote. citolini, 317: l'
però che una ventata delle solenni mandasse a rotoli la grande 'armada'. verga, 8-80
!... una ventata di selvatico a non dire peggio, alitò nella stanza
un po'di più; dimodoché, quasi a ogni passo, ne volava via una
le solimena e de mura riescono ancora a riallacciare qualche filo della tradizione locale della prima
, passati i tremori della peste, giunge a napoli con mattia preti. cassola,
, di ventare1), agg. sottoposto a una violenta azione del vento, a
a una violenta azione del vento, a una forte corrente d'aria (un
. 3. ant. ventato a fumo-, affumicato. tommaso da faenza
e spico / di fino odor cosa ventata a fumo. ventatura, sf.
secca col cavolo. / e se a ciò lo vorren tórre la volta, /
, 774: 'ventazióne': sterilità dovuta a mancanza di fecondazione. = voce dotta
, 3-4: quando il sol alzato e a mezzo giorno: / e che a
a mezzo giorno: / e che a noi più riscalda il nostro mondo: /
: la donna... così cominciò a to ventoso, era costretto nelle dispute
to ventoso, era costretto nelle dispute a venteggiare per la parte posteriore assai spesso
: un colle del petrarca con la selvetta a portata di voce,...
le ventenarie donne riducono ogni loro occhiata a mistero. = deriv. da venti
e così sicuro, induce non pochi a ripetere i consueti e banali aforismi sulla
. ojetti, iii-529: la cerimonia a gardone e a fiume pel ventennale della
, iii-529: la cerimonia a gardone e a fiume pel ventennale della marcia di ronchi
ai beni del fondo. to contratto a miglioria, che vige in tutto il mezzodì
fu fermato dai venti contrari e costretto a sbarcare a capo san vincenzo,..
dai venti contrari e costretto a sbarcare a capo san vincenzo,... era
... era diretto da venezia a bruggia. pratolini, 3-127: settembre 1935
ultimo fiore della gioventù inaridito che pativa a staccarsi da quel capo ventenne. tèrésah
ventenne s'udì. pavese, 4-61: a vedergli le membra muscolose poco più che
ella nel tristo suo petto. e improvviso a rancore / pestifero cedea / la più
da noi,... percosse a certe piagge là in ponente ». castelvetro
: alloggiarono il ventesimo dì d'ottobre a befort, luogo non molto lontano dalla città
il crispi... inaugurava il monumento a garibaldi sul gianicolo e celebrava solennemente la
giorni, il ventesimqprimo di novembre, vicin'a sera, fe l'entrata sua nella
, iv-xxvi-5: qui adunque è da reducere a mente quello che di sopra, nel
al membro di una dinastia principesca o a un papa, che regna con il nome
carducci, iii-7-346: giovanni ventesimosecondo pontefice a filippo di francia aiutano dell'autorità loro
, 2-60: reca 3 79 / 88 a ventiduesimi e però multiprica per 22.
le parti, arai 200 / 21 a partire per 10 / 21 ne vene 20
. invar. numero cardinale che equivale a due decine di unità, a due
che equivale a due decine di unità, a due volte dieci (ed esprime
, una misura, un valore corrispondente a tale grandezza; in cifre arabe si
che elena fu rapita al ai che a menelao fu restituita. pigafetta, 197:
niccolò, lxxxviii-i-168: e siila scelerato a maggior torto: n'uccise, per volersi
per volersi vendicare, / venticinque migliaia a simil porto, / ed a porta colina
migliaia a simil porto, / ed a porta colina... / ottantamila
filosofi e li medici, e tornando a la ragione propria, dico che ne
di tórre o tenere usurpato il governo a quattro, sei, dieci o venti cittadini
quantità limitata oppure una quantità notevole, a seconda del contesto. boccaccio,
. e gli altri venti inutili ingombri a civettare di progresso dell'ammobigliamento, di
valore distrib., preceduto dalla prep. a. semi, 129: non più
. semi, 129: non più a dui a dui, ma a dieci e
semi, 129: non più a dui a dui, ma a dieci e venti.
non più a dui a dui, ma a dieci e venti. manzoni, pr
28 (489): dormivano ammontati a venti a trenta per ognuna di quelle
489): dormivano ammontati a venti a trenta per ognuna di quelle cellette,
parti una del diametro della terra. a. pucci, 3-2-6: di venzei di
3. indica il ventesimo minuto successivo a una determinata ora precisata in precedenza e
: questa è l'acqua ch'io porto a mia madonna, / che dato mi
! » - mormora una vecchia, a poca distanza dal nostro tavolo. giov.
lotto scolastico ha fruttato tre temi secchi (a banfi, a giacomelli e a me
tre temi secchi (a banfi, a giacomelli e a me) e un bel
(a banfi, a giacomelli e a me) e un bel ventinove a monteverdi
e a me) e un bel ventinove a monteverdi. 6. il ventesimo giorno
anni. pigafetta, 162: venere, a ventisei de aprile; zula, principale
mandò uno suo figliuolo con due capre a presentarle al capitano generale. b. croce
il crispi... inaugurava il monumento a garibaldi sul gianicolo e celebrava solennemente la
altra fu la causa della seconda andata a vienna del gran-signore, e la rovina d'
non lo sbattere delle mani de'tedeschi dietro a lui, quando del ventinove si levò
venti e trenta, questa proprietà venne a poco a poco scorporata. 8.
trenta, questa proprietà venne a poco a poco scorporata. 8. gioc.
tarocchi, il segno del matto corrispondente a tale numero. -al figur.:
dare in un ventuno! -mancare a qualcuno venti soldi a fare lira: v
! -mancare a qualcuno venti soldi a fare lira: v. soldo1,
nessuno regnò tanto)... a padova abbiamo avuto un tumulto in duomo
per tutte le stanze, otturandole, aprendole a loriacere per pigliare più e manco fresco,
loro stanze quel fresco, che temperavano a loro talento coll'aprire più o.
città si à grandissimo caldo, ch'a pena vi si puote campare, se non
lai mediev. venteria (nel 1400 a ferrara). ventigiare, tr.
, oscure, sepolcrali, già intese a strumenti non di pena legale ma di torture
ventilabro, sm. attrezzo agricolo in legno a forma di larga pala usato per ventilare
dalla pula. -in partic. con riferimento a due passi dei vangeli in cui giovanni
vile, non può negarsi, perché a dir giusto, non è se non quella
dell'aria nelle canne. g. a. serassi, 4-33: sotto questi [
. venti l a re). ventilàgine, sf
estens. che ricade fluente, che scende a ciocche soffici (la capigliatura).
g. f. achillini, 1-175: a ermete ad ogni cosa accomodato / responde
dell'infinito suo giudizio, come egli ebbe a dire, ventilarà tutti gli uomini e
recò su la palma, e squassatigli a suo modo gli ventilò. -sottoporre
dalla frantumazione del talco o dello zolfo a una corrente d'aria al fine di
domanda se lionetta vergine e pura n'andò a marito o non: ché anco oggidì
botto, 95: innanzi di giungere a tolentino furono ventilati così almeno dieci partiti diversi
una causa; vagliare una proposta in seno a un organo collegiale. cobelli,
fanteria al genio e di essere trasferito a vicenza. 3. muovere velocemente
, 4-86: così posava, e vidi a un tempo istesso / liev'aura,
bandiera. zilioli, i-220: seguitarono a queste parole, altissime, e allegrissime
loro bianco velo. -con riferimento a un vento, a una brezza.
-con riferimento a un vento, a una brezza. bergantini, 213:
austroungarico, assegnare umeredità (in conformità a un istituto che prevede la ricerca d'
giudiziaria). nievo, 589: a venezia si trattava di ventilare la sua eredità
8. ant. portare una persona a uno stato di esaltazione, di eccessiva
ai balconi, e vedendo quel cadavere portato a furia, la corsa turbinosa di coloro
notte e ventilata dal fiato dell'ora, a poco a poco leccando i veli,
ventilata dal fiato dell'ora, a poco a poco leccando i veli, s'apprese
dalla libera circolazione dell'aria; esposto a costanti e temperate correnti d'aria;
correnti d'aria; arieggiato. a. cocchi, 4-2-208: io credo che
sapendo il suo lavorare! -con riferimento a una parte del giorno. pratolini,
esaminato (una legge); analizzato a fondo, sviscerato (un problema,
concilio, perché avemo tempo di fomir- fo a bell'agio, poiché la ventilata iustificazione sta
assai ventilato, mi riserberò ad altra occasione a discorrere circa tal materia più copiosamente.
: ventilate. 9. pronunciato a bassa voce, sussurrato (una parola)
comisso, iv-323: smorzava la voce a toni bassi con le parole ventilate appena
vi sono due sorte di ventilatori: quelli a forza centrifuga a quelli a vite o
di ventilatori: quelli a forza centrifuga a quelli a vite o elica. gozzano,
: quelli a forza centrifuga a quelli a vite o elica. gozzano, i-511:
erano fermi. -apparecchio che provvede a far circolare aria o altri gas negli
algarotti, 1-viii-74: egli è assai strano a pensare come in mare, che è
cammino. guglielmotti, 1963: 'ventilatore a canale': quello che si usa nelle ferriere
miniere. guglielmotti, 1964: 'ventilatore a bucarola': quello che si usa nei
piastre o pietre bucherellate, e messe a contrasto porta lo spiraglio da quella parte
ad altri luoghi, le quali servono a rinnovarsi l'aria e a renderla sana
le quali servono a rinnovarsi l'aria e a renderla sana. 3.
3. agric. macchina agricola a corrente d'aria, usata per la
. sistema meidinger-pisetzky... riscaldano a circolazione d'aria, senza occorrenza di
prova di pari lealtà e discernimento intorno a quelle che adopera. = voce dotta
altro dell'aja. -con riferimento a un'analoga operazione che si compie per
delle messi e la ventilazione d'erbe, a punta di forche, sui tetti.
; lo spirare del vento. a. cocchi, 8-470: la situazione di
che è praticata per mezzo di impianti a compressione, ad aspirazione o di ventilatori.
siano, in ogni modo quella improvvisata rende a un tratto una frescura così sensibile.
. in- var. numero cardinale equivalente a venti migliaia (e in cifre arabe
regno per vinti o trenta mila svizzari a piedi tutti. battaglia di ravenna,
lombardi alla prima crociata ritrasse da quindici a ventimila lire. -ventimila leghe sotto
arme, non sentendo tarmata francese comparire a quelle sue bande, come lor dicevano essergli
lui ogni tanto mi telefona, mi porta a pranzo e poi magari a teatro,
mi porta a pranzo e poi magari a teatro, e ogni volta mi dà ventimila
tanto applaudito, che costò la vita a cento buoi, senza che quell'anima
e che ciascuna ventina ponesse la prestanza a tutta la terra. m. zane,
, il priore, / e gli uccelli a ventine in bastardella, / e schiodionate
pavese, 10-16: come flora, a ventine ce n'è ai miei paesi.
e chi non consente, se non a le ventine è una finestra impannata la
ogni venticciuolo. 4. anticamente a firenze, collegio di venti cittadini con
ragazzo urtò nella porta reggendo l'anfora a due mani. stefano si chinò, gliela
. -anche sostant., con riferimento a una suddivisione (libro, capitolo,
, 2-27: ora reca 2 / 3 a ventiquattresimi, che sono 16 / 24
/ 24, anche reca 7 / 8 a ventiquattresimi, che sono e
): che ricorda in proporzioni o a un livello minore un modello; in
. invar. numero cardinale che equivale a due decine e quattro unità (ed esprime
, un'entità, un valore corrispondente a tale grandezza); in cifre anche si
io diviso, / ventiquattro seniori, a due a due, / coronati venian di
, / ventiquattro seniori, a due a due, / coronati venian di fiordaliso.
figur., nell'espressione aggett. a ventiquattro carati: assolutamente integro, adamantino
passi giustamente per un fior di galantuomo a ventiquattro carati, non mi saprai che
1-18: se difendete uno oppresso, avvertite a non vi lasciar giunger fuori di casa
metà nobili e metà popolari, istituito a siena nel 1233 per temperare il dominio
del podestà e delle famiglie magnatizie. a. dei, 34: in questo anno
1-446: tu ne potresti vedere seduto a cassetta della sua vettura, uno dal volto
, 23-238: un alchimista, trovato a caso il segreto dell'oro, se
15-ii-1986], 15: offresi lauta mancia a chi ritrova ventiquattrore nera smarrita corso francia
francia. 2. locuz. a ventiquattrore, ininterrottamente, per tutto l'
dulceto spenostra, così va mormorando mammà a ventiquattrore. = comp. da
. invar. numero cardinale che equivale a due decine e sette unità; ed esprime
, un valore corrispon dente a tale grandezza (e in cifre arabe si
caterina da siena, vi-154: venne a firenze... una vestita delle pinzochere
venzette anni. 2. posposto a un sostantivo, può assumere valore di
vensette d'agosto dell'anno 1605 entrarono a possederla, divisala in tre parti.
3-142: la strada dove passeggio uguale a tutti, e nessuno sa che da ventisei
. invar. numero cardinale che equivale a due decine e tre unità (ed esprime
, un'entità, un valore corrispondente a tale grandezza); in cifre arabe si
g. morelli, £34: a dì 17 [di maggio 1410] s'
da cui erano state scortate le donne a monza, tornando, verso le ventitré
le ventitré, col suo baroccio, a pescarenico, s'abbattè, prima d'arrivare
, s'abbattè, prima d'arrivare a casa, in un amico fidato, al
vita. varchi, 18-2-452: impose a filippo [papa clemente]...
]... che dicesse liberamente a quei cittadini che più gli parevano a proposito
liberamente a quei cittadini che più gli parevano a proposito, ch'egli oramai era condotto
rimedio. zena, 1-339: voler bene a una persona sana coll'intenzione di sposarla
verga, iv-242: poi tonino esci a libertà, col cappelluccio sulle ventitré.
e nienr altro poteva essere, stare a guardare il moribondo con quella specie di berretto
moribondo con quella specie di berretto, a tocco ai giudice, anziché dritto, sulle
vento, / e lo diamante rompe a tutte l'ore / de lacreme lo molle
inf, 5-75: volontieri / parlerei a quei due che 'nsieme vanno, / e
. crescenzi volgar., 4-5: innanzi a tutte le cose, la vite le
. marchetti, medesimo, e allora incomincia a sentirsi il fresco. rimpinzato di legumi.
dei provenzali. -con riferimento a quello infernale che nel canto xxxiv dell'
mi serve quando vole / e nonn a fermamente, / se non come lo vento
ad imprecare contro le macchine che vanno a velocita come il vento, e non
terra per venire nel loro naturale luogo a riposarsi, cioè nell'aria. dante,
in determinati impianti o installazioni. -mulino a vento: v. mulino1, n.
biringuccio, 1-51: forni di fusione a vento. m. fiorio, 175:
le macchine da tirare mi truovo aver parlato a bastanza. ora dirò di quelle da
grande solennità e concorso, e con torchi a vento. montale, 3-53: solo
scrostate e le pale di una pompa a vento riportavano federigo agli anni di gioventù.
agli anni di gioventù. -torcia a vento: fiaccola impregnata di sostanze particolari
non travedevo che qualche raggio delle torce a vento che portavano i lacchè del maresciallo.
. guglielminetti, 2-3: rade torcie a vento infitte ai fusti diritti degli abeti
cui erra qualche coppia dispersa. -cappello a tre venti: tricorno. magalotti,
. magalotti, 9-2-59: cappellini retti a tre venti, croatte pure, che
tanto veleno per voi. -giacca a vento: v. giacca1, n.
elezzione de'mesi che ora usiamo per andar a pigliare i venti generali che corrono in
del latteo cerchio, / breve è a vedere, lampeggiante in parte; / ma
una riva del fiume perché navigando noi a vele piene con un vento stretto,
che spira da una direzione costante ma a intermittenza. -vento superiore o d'alta
[il vento] in poppa, averlo a l'osta, fuggir la fortuna,
buon guadagno, il che parimente risponde a la mercatanzia. cesari, 1-2-99: paolo
buon vento, di golfo lanciato vennero a coo, e l'altro dì a rodi
vennero a coo, e l'altro dì a rodi, e quindi a patara.
altro dì a rodi, e quindi a patara. -figur. momento o
buon vento / il porto prende, requie a tanti danni. ghislanzoni, 16-9:
qual buon vento): espressione rivolta a una persona che giunge inaspettata ma gradita.
v'ha portata? ». « vengo a cercare il padre cristoforo ». ghislanzoni,
b. giambuttari, ii-366: ed a la volta sua presto fu ito / col
, vada or- zezzando, / ch'a voi ma'fia vietato il vento in poppa
pertanto ecco il mestiere [l'umiltà] a cui ci dovremmo applicare ben seriamente tutti
. nievo, 437: si comincia a vivere ed a pensare sul serio: ma
437: si comincia a vivere ed a pensare sul serio: ma pur troppo non
d. bartoli, 4-1-287: solo a quella infame e da tutti sopra ogni
poesie bolognesi, xxxv-i-774: elle giemo a la stava per gran delicamento / e
inchi or là, quasi a modo d'arbori. gioia, 1-ii-158:
di vanità, che per ogni dove vai a vela, e per piccola avversità ti
regolatore della poesia, e balzac vivente a quei giorni, che avea preso a regolare
vivente a quei giorni, che avea preso a regolare la prosa francese; orator gonfio
quei servi ignoti di cui tu parlasti a elia. -scherz. pallone di
, fattore, circostanza che induce irresistibilmente a determinate scelte o comportamenti. davila,
trasportare dal vento d'una infelice prosperità a disegni ed a speranze che hanno ridotto
vento d'una infelice prosperità a disegni ed a speranze che hanno ridotto questo povero stato
l'odio e lo sdegno, venti contrari a la vita serena. boccaccio, 1-8
amorosi pelaghi dimoranti, disiosi di pervenire a porto di salute con istudioso passo,
ambasciadori francesi il vento, che spirava a loro favore. metastasio, 1-iii-21: non
13 (229): chi è riuscito a persuaderli che un tale non meriti d'
: gli interlocutori dei velaschi non tardavano a capire che vento tirasse. 7.
carnali. questi sono i venti contrari a questa nave, che. lla 'mpediscono di
per volar su nata / perché a ogni vento cosi cadi? cavalca, 9-147
e vie più chi non potrà mai giugnere a conseguirla, che la gloria è un
, di affermazioni. graf 5-574: a quando a quando un immenso clamore / degli
affermazioni. graf 5-574: a quando a quando un immenso clamore / degli ansii
di gas, la quale non aiutava a cacciar la palla. 18.
divergenti e ben tese, sono raccomandate a saldi corpi vicini, affinché gli stili
20. elettr. flusso d'aria sottoposta a ionizzazione diffusa da conduttori dotati di elettricità
21. gastron. ant. lasagne a vento: costituite da una sfoglia molto
. lancellotti, 153: bassotti di lasagne a ento, bollite in brodo buono di
delle manovre fisse o correnti che servono a stabilizzare qualsiasi asta sporgente o a fissare
che servono a stabilizzare qualsiasi asta sporgente o a fissare solidamente fumaroli, colonne, ecc
forno del fuoco dove il vento buffa a tutt'acqua). se gli si vuol
gli si dà man acqua: tutto va a regola dell'acqua. il vento esce
, e se ne fanno dei pezzi tondi a vite, in proporzione dei buchi,
diss. sig. cardinale manda un suo a venezia per causa che acciò non vi
o forma che faccia vedere che egli a vento non vi sia venuto, e quel
/ el nome indarno, né fu posto a vento. -con valore aggett.
. menzini, iii-332: sono letterati a vento, e pieni il capo di
e conosceva manifestamente / la cagion che a ciò dire il movea, / e
. -ant. avere la sorte a vento: avere il destino favorevole.
10-969: vo'avete pur la sorte auta a vento. -avere il vento
vento. -avere il vento a proprio modo: avere il vento in
straordinaria. bellincioni, i-144: chi a suo modo ha el vento / legga dante
, ii-343: il savio non parla a vento, non si regge a caso,
parla a vento, non si regge a caso, non vive alla cieca, non
un picciolo. -navigare col vento a prua: vivere in mezzo a gravi
col vento a prua: vivere in mezzo a gravi contrarietà; agire contro avversità di
la farò colla voglia: sono avvezzo / a navicar col vento sempre a prua.
avvezzo / a navicar col vento sempre a prua. -parole al vento (
di vento, / pur, far piacere a ogn'uomosempre godo. albertazzi, 25:
quattro venti: annunciare, rendere noto a tutti. gramsci, 11-235: giolitti
la fine della proprietà privata, mettendo a dura prova i nervi della borghesia avara e
vento, prendere vento-. le, / a ogni vento piove. proverbi toscani, 17
-dar vento alle trombe-, cominciare a suonarle. ariosto, 31-53: fece
saracini, al muover dell'assalto / a trombe e a comi dar subito vento
al muover dell'assalto / a trombe e a comi dar subito vento.
tutte le bandiere. -dare vento a qualcosa: farlo muovere, scuoterlo.
guisa dal primo di gennaio, fino a l'ultimo di decembre. -fare vento-
berni, 117: da parar mosche a tavola e far vento. cellini,
vento ad una orecchia. -fare vento a qualcosa: rubarlo. lippi, 1-11
ei, vistevi drento / robe manesche, a tutte fece vento. magalotti, 14-20
v'è sempre chi cerca di far vento a qualche cosa. -fare o farsi
spagnuoli del messico si fanno far vento a i negri nell'atto di sorbire quella
ridicoli che si fanno vento col fazzoletto a pie'della loggia dell'orcagna. pasolini,
rassegnato, s'è seduto su un paracarro a aspettare, e si fa vento con
si dà del tu. lo conobbi a orbetello quando la mia famiglia si faceva vento
. bernardino da siena, 961: hai a memoria quello usato proverbio: quando idio
proverbio: quando idio, vuole, a ogni vento piove? monosini, 247
, 328: chi discioglie la vela a piè d'un vento, / arriva spesso
piè d'un vento, / arriva spesso a porto di tormento. giuliani, i-280
pona, 4-135: due vezzosi fanciulli, a guisa di duo amoretti, con
la verde erba si puosero in cerchio a sedere. lorenzo de'medici, i-286:
/ leggermente, dolcemente, / incomincia a susurrar. manzoni, pr. sp
foglie appassite del gelso, le portava a cadere, qualche passo distante dall'albero
tutto rimbombano. alfieri, 8-104: a comollìa mi godo il polverone; /
467: se ne andò all'ombra sott'a uno arbore, dove uno ventizzolo zeffiro
nostro orazio... sta pur bene a un ventaccio umido e pigro, che
giuliani, i-293: le donne applicate a quel lavoro si chiamano 'ventolatore'dalla
trovato nessuna ventola in cucina, si dette a soffiare lei medesima sui carboni, con
con la ventola una porta in fondo a un corridoio. -a ventola (
rossi ». « con due orecchie a ventola? » « proprio lui ».
spiccava l'avvocato don circostanza, col cappello a melone, il naso poroso a spugna
cappello a melone, il naso poroso a spugna, le orecchie a ventola, la
naso poroso a spugna, le orecchie a ventola, la pancia al terzo stadio
e scarmigliati, alcuni dei quali arroncigliati intorno a una corda, scendono fin sulla ventola
di legno o d'altra materia, a foggia di quadretto, con uno o piùviticci
lumi, che dal soffitto arrivavano fino a terra, illuminavano altri quartieri: anche
anche questi pieni di lampadari, di luci a riflesso e di ventole gremite di candele
7. ant. attrezzo di legno a forma di larga pala usato per ventilare
, non può negarsi, perché, a dir giusto, non è se non quella
. 8. archit. campanile a ventola: campanile costituito da un muro
in cui sono collocate le campane; campanile a vela. - muro a ventola:
; campanile a vela. - muro a ventola: muro con funzioni di tramezzo.
su una facciata o un timpano; muro a vela. d'alberti [s.
[s. v.]. 'muro a ventola, dicesi dagli architetti e muratori
ventola, dicesi dagli architetti e muratori a muro che non regge nulla e serve solamente
muro che non regge nulla e serve solamente a tramezzo e divisorio. 9
. idraul. paratoia, per lo più a funzionamento automatico, costituita da una struttura
di ferro che viene fatta ruotare intorno a un asse orizzontale o verticale, offrendo
orizzontale o verticale, offrendo il passaggio a entità di dimensioni variabili (anche nell'
dimensioni variabili (anche nell'espressione paratoia a ventola). 10. mecc.
. 10. mecc. organo girante a forma di ruota a palette radiali presente
mecc. organo girante a forma di ruota a palette radiali presente nelle turbine, nei
è immaginato di sostituire alla ordinaria ventola a palmette una ventola a cilindro composta di
alla ordinaria ventola a palmette una ventola a cilindro composta di due dischi orizzontali tenuti
composta di due dischi orizzontali tenuti fermi a certa distanza da due sponde verticali.
, sf. tirante o cinghia che serve a tenere in un determinato assetto due o
alcuna. 2. nelle carrozze a cavalli, lista di pelle che tiene
molle posteriori della carrozza. le ventole servono a rattenerla nei forti rimbalzi e impedirne ogni
caro, i-320: trovandoli medesimamente nell'aia a misurare orzo, ch'aveano pur dianzi
molto sconsolati. pascoli, 482: a suo tempo si sega, lega, ammeta
e aria. bresciani, 2-v-94: venni a respirare in questi emici monti un po'
piero da siena, 6-18: coperte a drappi senza bisongnare, / sarggie,
dove non ventola / lungo le fosse a cór dei raperonzoli. = da un
, ventilare (v. ven til a r e). ventolatóio,
giuliani, i-293: le ventolatore lavorano a mondarle [le castagne] dalla buccia
, i giovinetti cantano in ballo tomo a tomo a'metati; se no, sull'
4 ore continue con il ventolo in man a servirla. balbi, lxii-4-186: nel
vetro fatta aderire alla cute mediante pressione a scopo revulsivo (in par- tic.
ha la proprietà di aderire mediante pressione a una superficie liscia, eliminando l'aria
ad esempio usata per far aderire piccoli oggetti a superfici lisce o per creare un flusso
-in espressioni comparai, con riferimento a persone particolarmente invadenti, importune o,
, 26-28: la bugia consiste nelfaver detto a ghirin- ghelli, che seguita a concupirmi
detto a ghirin- ghelli, che seguita a concupirmi come una ventosa (in qualità
inquilino pagante), che mi trasferisco definitivamente a roma. -per indicare una forza
. beltramelli, iii-660: la bocca a ventosa le si allargava, nera sulla
. moravia, 16-178: bocca grossa, a ventosa; e poi alla fine tutta
che serve per afferrare o per aderire a una superficie. g. brancati [
, e reso vacuo il corpo, trae a sé la circomposta materia sia di che
speranza, in sulla quale stavano ventosamente a. ccavallo, cercarono convegna colla compagna
colla compagna che di lombardia era venuta a budri. = comp. di ventoso
chiamanosi dall'effetto ventose, poiché tolgono a punto il vento. serpetro, 239:
in una scorreggia] il padrone, a lui sarà detto, gli è una ventositade
ventosità la quale gli fa star desti ed a ciò tutti pronti. 3.
. guerrazzi, 1-152: i ceci a cagione della ventosità loro ed in generale
/ e l'altre due se 'n vanno a tile, a battro. muratori,
altre due se 'n vanno a tile, a battro. muratori, xiii-25: il
la ventosa cima / tien sì che a cerchio con l'estrema schiena / degli estremi
così satàno, / sovra quel suol simile a mar ventoso, / tutto anelante alla
tanti mali, / gli legò tutti e a più gelidi sassi. 4
... /... od a ventose tigri. 5.
e pongono legge della loro superba ignoranzia a dio. alberti, 11-66: tichipeao
converte, / che 'l viso non risponde a la ventraia, / faceva lui tener
g. berto, 5-131: lui continua a parlare di intestini in senso stretto mentre
potrei anche dire qualsiasi altra ventraglia adatta a produrre dolore. -ventre di mammiferi
assaliva le nari. dessi, 3-44: a tratti la pelle dei buoi era percorsa
eccoti l'anfora, capace di ventraia, a doppia ansa. 3.
. prov. aretino, 1-133: a chi ventura e a chi ventraia, dicono
aretino, 1-133: a chi ventura e a chi ventraia, dicono le vecchierelle.
per chi ventraia, / per chi cancheri a centinaia'. = deriv.
aorta ventrale lo aveva di certo concio a quel modo. -scherz. peso
la casa: ed io credetti / a scaricare il suo peso ventrale.
fiele lor miserabile ventrame / colà enfian a studio. = deriv. da
. aretino, 20- 170: a posta mangia la sera cose che ti movino
lamentandoti. tassoni, 1-48: passata a calatran fu la lorica, / sì che
acuti dolori gli presero dentro al ventre [a erode] né egli può dissimularli:
ii-40: con quella tintura macilente / dànno a creder d'avere i ventri voti,
, si tumefecero le gambe, si principiò a stravasare l'acqua nei ventri medio ed
del ventre e del tango, ballata a pelle nuda nelli antri dove si fuma
dura mare in tei ventre posterior, parlando a la medeghesca. 2. addome
sotto il ventre e il collo teso a poppare dalle mammelle. -ant.
chiuse le dolenti porte, / ch'uscio a me son di tormentoso inferno, /
/ ventre e del regio seme è a te consorte. manzoni, pr. sp
annunzio, i-292: doni / recate a la novizia madre larghi. ch'io veda
usciti dal ventre delle loro madri / a ritrovarsi in marciapiedi o in prati /
ventre largo e con la bocca stretta a guisa di pentole o di vetrine più
stiva. pascarella, 2-241: ritorniamo a bordo e troviamo ai lati del- l'
affilatura, che da la cavicchia si inalza a tonnare il ventricèllo che niun leggiadrissimo giovane
ventre). venuti, lxxxviii-ii-710: a petronio, dal viso pelegrino, /
s'abbi buon reguardo / e che atenda a empir quel ventricino. nappi, xxxviii-232
naio della sua carne invecchiata col sale dànno a bere a percossi in tre ciathi:
sua carne invecchiata col sale dànno a bere a percossi in tre ciathi: overamente dànno
la farina stemperatasi dai sughi gastrici, uscisse a poco a poco dalle borsette di tela
dai sughi gastrici, uscisse a poco a poco dalle borsette di tela, secondandone la
organo digerente che corrisponde allo stomaco o a una sua porzione (e attualmente è
medico ammaestrato nelle mecaniche arriva francamente a conoscere la triturazione che si fa nello stomaco
reni, la cute, gli intestini proseguono a depurare organismo. la natura [
provvido istinto, che insegna alla gallina a fornire ventricolo e viscere di materia calcarea
e viscere di materia calcarea, necessaria a fare il guscio delle uova.
il ventricolo destro, di forma simile a una piramide triangolare cava, alla cui
« se so'sparati met lo stromento a dieci corde, eguale a un dipresso alla
met lo stromento a dieci corde, eguale a un dipresso alla nostra arpa, di
forestieri che mi chiedono qualcosa di inedito a roma. è il ventre della città,
garzo, xxxv-ii-311: ventre s'adestra / a grande minestra. storia de troia et
la sinio- ria, dèose molto vino a bevere et a servire lo ventre et a
ria, dèose molto vino a bevere et a servire lo ventre et a losuria.
a bevere et a servire lo ventre et a losuria. boccaccio, dee.,
., 1-2 (86): oltre a questo, universalmente gulosi, bevitori,
bevitori, ebriachi e più al ventre serventi a guisa d'animali bruti, appresso alla
altro coda, che vanno d'ordinario amendue a mettere nelle ossa e di una parte
15. ant. sacca, rete a maglie fitte che serve a catturare uccelli
sacca, rete a maglie fitte che serve a catturare uccelli e piccola selvaggina; ragna
. 16. locuz. - a crepa ventre: avendo mangiato moltissimo.
intingoli e pasticci e che n'esciva sempre a crepa ventre. -coricare qualcuno
e strigne il ventre. -ventre a terra: a tutta velocità (con riferimento
ventre. -ventre a terra: a tutta velocità (con riferimento a una
terra: a tutta velocità (con riferimento a una cavalcata o a una corsa)
(con riferimento a una cavalcata o a una corsa). de amicis,
illuminati da bagliori d'inferno, lancieri a cavallo, ventre a terra, che portavano
inferno, lancieri a cavallo, ventre a terra, che portavano in tutte le direzioni
allo svogliato è amaro il miele. a ventre pieno ogni cibo è amaro. proverbi
, 9-15: questi [tonni] tagliati a pezzi, son laudati per lo lor
di tutte le cose necessarie, come sarebbe a dire di salami grossi bolognesi, sommate
alò toma encantenente / to cotelo a màn senestra. ottimo, i-429: un
porco grosso ed alle vato a mano. a. botto, xc-573:
alle vato a mano. a. botto, xc-573: meniam scorribandole,
= comp. da ventre, [a] e terra (v.).
del gagnone per scedaria, li fu dato a mangiare un paio di -scaricare,
. la pelle dei ventricelli si mette a seccare, e quand'è secca s'inforna
... se ne stava davanti a una porta a repentaglio con una conta-
se ne stava davanti a una porta a repentaglio con una conta- dinotta popputa.
asvini e la falange / ventri-togata e che a far ventre insegna. =
il dondolamento ad avanti-indietro, da punte a tacchi. 2. per estens.
.. dir si suole per villania a colui, che molta copia di vivande ingollando
fagiuoli, 1-4-25: comando che v'andiate a casa vostra a fare il padrone,
: comando che v'andiate a casa vostra a fare il padrone,...
con un mandritto nel ventróne / lo mandava a galoppo da plutone. =
stretto e tondo,... abile a poter salire addosso alle femmine; non
/ pendè da un laccio, e a lui d'umor sovvenne / raro pianto stillando
f. frugoni, 4-109: io resto a far condir la cena / con la
essere quella lon- driota, che viddi a westminster. f. f. frugoni,
là che più degli altri ventruto ronfa dormendo a tut- t'agio. oriani, x-7-14
moltiplicare per venti volte. a via merulana: ar duecentodiciannove »..
abbia un cannello convenevolmente lungo e grosso a modo di cristeo; e per quello
ventricoloscòpio, sm. chirurg. endoscopio a fibre ottiche utilizzato per l'elettrocoagulazione dei
o di tessuto elastico che si porta a diretto contatto con la pelle per proteggere
i tiranti, gli spaghi, che servivano a tenerle su il corpo vanesio e disperato
2. borsa di pelle o di tessuto a forma di larga fascia che si portava
che tiensi legata o affibbiata intorno alla vita a modo di cintola, per portar danaro
caccia. collodi, 716: si accingeva a percorrere a piedi il lungo tragitto che
collodi, 716: si accingeva a percorrere a piedi il lungo tragitto che divide la
marin. parte superiore dell'invasatura che è a contatto con la carena della nave pronta
, e questi si tirano da parte a rosicchiarli come gatti il ventriglio. a.
parte a rosicchiarli come gatti il ventriglio. a. busi, 16-29: il mangime
82: merzé, i'me ne veglio a voi / ch'a questa vecchia vo'
i'me ne veglio a voi / ch'a questa vecchia vo'diate di pigli;
dice alla donna che vada per la sera a stare a casa della sorella, però
donna che vada per la sera a stare a casa della sorella, però che lui
qualche cosa di vantagio. -bollire a qualcuno il ventriglio: essere una persona
, ii-343: ecco la brontolona, / a cui bolle il ventriglio. =
), sm. persona che riesce a parlare a labbra semichiuse e immobili, senza
sm. persona che riesce a parlare a labbra semichiuse e immobili, senza alterare
.]: 'ventriloquo': un termine applicato a persone, che parlano internamente, avendo
imprevedibile e irrazionale (anche con riferimento a personificazioni o raffigurazioni di tale entità)
fuggir l'ombra notturna / ne venivi a cercar la sepoltura. 2.
di un'entità superiore o del destino a ciascuna persona; vicenda personale o insieme
nato in rea ventura / ke briga a sto mundo in tal mesura, / ke
. giacomo lentini, 6: poi c'a me solo, lasso, / cotal
mondane venture dispensatrici. leopardi, 19-119: a te conceda / tanta ventura il ciel
ventura, e ched io posa dire vero a te spegialmente, ed a tute l'
dire vero a te spegialmente, ed a tute l'atre persone a cui abo a
, ed a tute l'atre persone a cui abo a fare. machiavelli, 1-vi-328
a tute l'atre persone a cui abo a fare. machiavelli, 1-vi-328: tu
inevitabile sciagura, / sarà lieta ventura. a. verri, i-132: è mia
ad oro, né ad argento, né a lor carogna, né beni di ventura
l'angoscia de'due fedelissimi amanti, a quest'ultimo la promise e poco di
ineluttabile; ciò che riserba l'avvenire a una persona, a un popolo.
riserba l'avvenire a una persona, a un popolo. sacchetti, 3-83:
sacchetti, 3-83: e fece bene a assai di loro; poi si partì e
; poi si partì e andò a procacciare sua ventura. forteguerri, iv-547:
m'attendevano al varco prima che tornassi a riporre il piede su quel pavimento crollante
silenzio nella tua vita. / altra ventura a me rileva / il tempo specchiato.
da studio, e cerco dar ventura / a quei che a me se ac- costan
e cerco dar ventura / a quei che a me se ac- costan volunteri. d