Grande dizionario della lingua italiana

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vol. XXI Pag.61 - Da TORNITORE a TORNO (19 risultati)

11. in unione con le prep. a, da, di, in, forma

, v-169-353: romulo sì avea commandato a li soi: « quando livio ioculatore averao

quando livio ioculatore averao date iii volte a tomo, omne omo se pilgi la soa

monachi, 104: ma che fé a far dinanzi al viso un corno / de

in la fronte umilmente superba. / rideli a tomo tutta la foresta, / e

! / ché chi cercasse il mondo a tomo a tomo, / e nel cielo

ché chi cercasse il mondo a tomo a tomo, / e nel cielo ancor tra

voi gir avanti che sia giorno / a visitar armilina e chiarice / e alda

: / e chi cercasse il mondo a tomo a tomo / non troverebbe simile

e chi cercasse il mondo a tomo a tomo / non troverebbe simile a costei

tomo a tomo / non troverebbe simile a costei, / formata in ciel per man

egli il tempio fosse edificato, né a qual dio fosse consacrato... l'

.. l'aspetto suo era l'alato a tomo. la sua maniera era di

nella locuz. prepos. torno torno a): intorno. c. e

pascoli, i-7: se uno avesse a dipingere omero, lo dovrebbe figurare vecchio

2-286: piglieranno in iscritto... a chi per tomo ed che parlasse sempre

era il momento di perdersi in quiservire a cavallo durante il tempo del servizio sono reputati

già l'occhio di cotestui s'era dato a stigmatizzare come nobili, ancorché noi siano

torno e sistecon tratto deciso, una a una le vette, i boschi tomotomo,

vol. XXI Pag.62 - Da TORNO a TORO (42 risultati)

13. locuz. -andare a torno: uscire di casa, andare a

a torno: uscire di casa, andare a proverbi toscani, 64: dà del tuo

sanza gir mai, come soleva, a tomo. iacopo da cessole volgar.,

: le femmine non debbono troppo andar a tomo. s. caterina da siena

quanto è pericolosa cosa al monaco l'andare a tomo! bandello, 1-5 (i-80

bandello, 1-5 (i-80): io a quest'ora a me straordinaria, come

(i-80): io a quest'ora a me straordinaria, come augello notturno non

straordinaria, come augello notturno non andrei a tomo, e voi nei vostri letti

, 12-ii-136: fra tesser io andato a tomo, e lo star molte volte indisposto

le vostre lettere non mi sieno capitate le a le mani. -andare affannosamente alla

'l mondo; / dì e nocte andavi a tomo / per trovare lo tuo segnore

quella dignità, però le pratiche vanno a tomo. nardi, ii-215: andarono pertanto

, ii-215: andarono pertanto i ragionamenti a tomo, e finalmente si conchiusero i patti

stato che qualche ragionamento non sia andato a tomo. -accadere, essere in

particularmente di tutte le cose che vanno a tomo e di drento e di fuori

rimossa per le parole ho sentite son ite a tomo in questo fatto di lorenzo;

de stridori e maledizioni, che vanno a tomo. -darsi a, da

vanno a tomo. -darsi a, da torno: mettersi in mostra,

credo che il candidato non debba darsi più a tomo, debba lasciar far tutto e

di te. -girarsi da torno a qualcuno: sedurlo, circuirlo. molza

in quel tomo, furono i soldati a cavallo, e fra essi cinquanta se non

da allora, non sono più riuscito a levarmela di tomo. -estinguere un

, di rinnoveme una per conto mio, a fine di levarmi di tomo un certo

debito fiorentino. -togliere da dosso a qualcuno un indumento. paleario, 82

82: vorrei che sempre quando egli toma a casa,... levandoli da

torno: brutale ingiunzione ad andarsene, a smettere d'importunare, d'infastidire.

moretti, 3-70: una corolla in mezzo a due farfalle, / una vecchia donnina

, st., 1-66: i pastori a cui il fer lupo ha tolto /

toro del cornuto armento, / tomonsi a lor signor con basso volto. giuliano de'

di toro. vico, 4-i-995: a questi tempi è da rapportarsi giove che rapisce

che rapisce europa col toro, simigliante a quello di minosse. -disus. caccia

voce da toro che ha lei, che a parlare sottovoce si sente di più.

. èacchelli, 2-v-110: tutti andavano a strisciare i piedi e a girar col tacco

: tutti andavano a strisciare i piedi e a girar col tacco sul toro araldico dello

-con riferimento iron. e spreg. a benito mussolini. c. e

ce n'aveveno de più le montagnarde, a udir muggire il toro in tribuna)

10-354: questo perillo è stato pure sforzato a far pruova del suo toro.

toro il dì sorgea, / essendo a letto il sole con astrea.

9. toro meccanico: attrezzo meccanico a forma di toro, che simula i

ferd. martini, 1-i-245: è venuto a trovarmi il generale dal verme. ho

divergenza di opinioni che minaccia di trascinarsi a lungo senza soluzioni definitive. -in partic

elemento risolutore, decisivo (con riferimento a soggetti astratti). guarini,

vol. XXI Pag.63 - Da TORO a TORPERE (39 risultati)

circonferenza intorno a una retta esterna e complanare e che

su bacchette di lamina di quarzo striato a spirale (la lamina di quarzo si

parabolica) composto di dodici segmenti principali a paraboloide iperbolico. c. b. cosmovici

pasquinate romane, 70: guai, guai a tutti noi de negra vesta, /

quello in cui le spire sono disposte a forma di toro. -bobina, trasformatore

cui avvolgimenti sono disposti su un nucleo a forma di toro. -magnete toroidale.

realizzato in aria avvolgendo le bobine intorno a una superficie toroidale. m.

sonda aerostatica ha una struttura toroidale, a forma di ciambella. v. de

i più promettenti sembrano i tokamak, macchine a camera toroidale (la parola è stata

inventata dai sovietici, tra i primi a progettar questo tipo di macchine, toroidale vuol

tipo di macchine, toroidale vuol dire a forma di ciambella). = deriv

, sf. matem. curva algebrica parallela a un'ellisse, raffigurata come contorno alla

, 6-i-554: queste pellose coscie non spiacciono a qualch'altra, / e le terrose

monti, x-5-89: tra torosi soldati a predicar / va'tai cose; e

da numerose piastre elettriche con cui riescono a produrre forti scosse che possono raggiungere una

w: vivono in acque poco profonde a contatto con fondali sabbiosi e fangosi; nel

(torpedo marmorata), lunga fino a un metro, la torpedine ocellata (

5-108: se t'hanno assomigliato / a un carnivoro biondo, al genio perfido

una nave. mondo; hanno corpo a forma di disco e due organi sotto

torpediniera 127 che è in porto viene a vedermi a bordo. bertolucci, 1-253:

che è in porto viene a vedermi a bordo. bertolucci, 1-253: erano candidi

il torpediniere e il sottonocchiere, accanto a me, stanno di continuo col naso per

torpediniera: unità navale con la prora a forma di sprone e provvista di tubi lanciasiluri

. invar. autom. carrozzeria aerodinamica a profilatura continua dal cofano alla parte posteriore,

dal cofano alla parte posteriore, fabbricata a partire dal 1910, con posti anteriori

. savinio, 3-196: si correva a una velocità da record. la torpedo del

. tipo di autobus usato in passato, a uno o due piani con grandi finestrini

. piovene, 8-109: avevo già visto a damasco lunghe file di torpedoni fermi.

guerra e di artifizi che ardono anche a contatto del fluido, destinata a fare esposione

anche a contatto del fluido, destinata a fare esposione sotto la carena di una

31-viii-1884], 142: i cinesi fabbricano a fu-tceu delle torpedini, di cui fanno

s. v.]: 'torpedine': a livorno, per metafora scherzosa, bicchierino

che giordano bruno sia andato... a bere una torpedine al bar transatlantico.

letto, utili alla sanità, utili a fuggire questa dapocaggine e torpedine in quale

vogliamo prima ostinati morir di fame che chiedere a lui limosina? baretti, i-142:

. famiglia di pesci cartilaginei raiformi, a cui appartengono una trentina di specie diffuse

di rame ermeticamen2. esausto in seguito a una malattia; prostrato, gravemente debilitato

. firenzuola, 788: ma a la disperazione, a quella febre, /

, 788: ma a la disperazione, a quella febre, / che sette anni

vol. XXI Pag.682 - Da VASOATTIVO a VASSALLAGGIO (20 risultati)

sieno diversi dai vasi che gli contengono. a. cocchi, 5-2-96: tre sieno

vasi conduttori e nella linfa e nel sangue a stabilire l'unità della persona.

altezze da essi raggiunte sono inversamente proporzionali a tali pesi. gramsci, 11-262:

parte più alta degli impianti di riscaldamento a termosifone per consentire la libera espansione e

m. casaregi, 104: prendendo a pigione un padrone di nave palanche, vasi

non è tenuto ad altro, che a pagare la pigione accordata. 19

: io, nel rendere poi dopo ragione a me stesso del mio orribile trasporto,

iscusarmi con dio. -portare vasi a samo: impegnarsi in un'attività inutile

212: portar (come si dice) a samo vasi, nottole a atene e

si dice) a samo vasi, nottole a atene e coccodrilli a egitto;.

vasi, nottole a atene e coccodrilli a egitto;... le mosche in

: pensi ch'io sto portando vasi a samo. 26. prov.

e muscolari delle pareti vasali. a. junker, 106: ramulivo, vasodilatazione

deferente praticata in casi di azoospermia dovuta a ostruzione delle vie seminali. = voce

g. belli, 277: per saltarti a piè pari tutta la storia delle più

. checcaccio da martedì non è più comparso a casa. = deriv. da vassall

feudale, assoggettamento di un uomo libero a un altro più potente, cui promette

fatte le debite cerimonie ciascun si mosse a offerirgli un pennacchio bianco in segno di

io certamente per ragione di vassallaggio son tenuta a servire alla m. vostra galanti,

che è proprio, che si riferisce a vasospasmo; causato da vasospasmo. vasotònico

vol. XXI Pag.683 - Da VASSALLANZA a VASSELLA (46 risultati)

5-50: 1 conti e i baroni a simili patti parte del loro territorio ad

. c. campana, ii-1-1-6: a carlo era molto discaro il non avergli,

2. insieme, quantità dei vassalli assoggettati a un signore. attribuito a cino

assoggettati a un signore. attribuito a cino, iii-22-4: amor, sì come

poi ostorio, guerrieri ambo valorosi, e a poco a poco fu fatto vassallaggio la

guerrieri ambo valorosi, e a poco a poco fu fatto vassallaggio la parte di qua

riconosciuto dallo stato sovrano, deve pagare a quest'ultimo tributo e, in quanto privo

diritto intemazionale, adeguare la propria politica a quella dello stato sovrano (e tale

rotta di roncisvalle, 3-3: vieni a giurare al mio signor perfetto / il

e dell'impero, così ora aveva concorso a proteggerlo dallo schiacciamento o dal vassallaggio verso

nom sono amato / e amat'ò a tutore / e stato a vassallagio. monte

e amat'ò a tutore / e stato a vassallagio. monte, xvii-870-15: amor

: / ca lei cui dato m'ài a vassallagio. c. ghiberti, 268

cor dat'ò in tenuta / e sono a vassallaggio. f. pallavicino, 3-ii-178

alle tirannidi d'amore, deve ribellarsi a questo misero vassallaggio. -dedizione a

a questo misero vassallaggio. -dedizione a dio. iacopone, 60-14: troppo

osservare nel dare il vassallaggio e la obedienza a giesù cristo. -asservimento al

giurato vassallaggio al diavolo. -fedele assiduità a un'attività, a un compito, a

. -fedele assiduità a un'attività, a un compito, a un comportamento.

a un'attività, a un compito, a un comportamento. del casto,

esce da le belle porte, / a la sua donna toma; / lieta va

alcune residue romane, furon lasciate salire a quei gradi di vassallanza e nobiltà.

691: li ferentesi giuramo vasallaria a li viterbesi. = deriv. da

. tu fa'che invece non abbiate a cominciare con qualche grande vassallata.

che l'aprir del concilio sarebbe chiuder a cesare un gran fonte delle sue rendite,

vassallo (e, per estens., a chi ha rango inferiore nell'ambito della

con un omaggio vassallesco, era andata a rimettere in lui un affare qualunque,

qualunque, l'altra parte si trovava a quella dura scelta, o di stare alla

fedeltà, si as soggettava a un signore in cambio di protezione e ricevendone

francesco da barberino, 15: parmi ch'a suo suo stato si convenga che 'n

terra o di vassalli, sarà più conta a reggimento fare. boccaccio, dee.

aveva ricolto il capelletto, e come suggetto a carlo imperadore s'era inchinato. g

vassallo): chi aveva ricevuto vasti territori a titolo di feudo da prìncipi, dalla

da una sovraordinata entità statale), onde a sua volta ne concedeva ad altri in

dio è dea, e sarà onorata a tutti gli ministri di dio, cioè angioli

2. per simil. stato asservito a un altro; popolo colonizzato (anche

con cinquecentomila uomini, diede la posta a dresda a imperatori e re più vassalli

cinquecentomila uomini, diede la posta a dresda a imperatori e re più vassalli che alleati

nazione indipendente, e la sua riduzione a vassalla della centrale plutocratica anglo-francese.

bestie, che dalla natura furon date a lui per vassalle. foscolo, gr.

foscolo, gr., ii-256: a quanti alati / godon l'erbe del par

regie, audace e pronto / corse a tiranneggiar l'amiche valli. barilli, ii-215

professa fedeltà, obbedienza, dedizione personale a qualcuno che è in posizione sociale sovraordinata

grassi, fra i più bravi della a, costituivano, messi assieme, una grossa

questo cotale co- mandamento, perciocché quanto a cristo, similemente come noi, sono

. region. individuo scioperato, buono a nulla, perditempo. -anche come epiteto ingiurioso

vol. XXI Pag.684 - Da VASSELLAMENTO a VASTITÀ (33 risultati)

e. cecchi, 7-15: a vedersele presentare, una di seguito all'alsanudo

, si ordinò di dare a'suoi cavalieri a chi serviva l'oste una stampa di

dicendo dopo il suon: « vieni a tua posta, / ché or sei vasso

impazzato, che tu metti il paese a remore per una botta? » e

. -liturg. piatto che serve a contenere le ampolle dell'acqua e del

del vino per la celebrazione eucaristica e a raccogliere l'acqua che nella messa è versata

il miglior espediente è quello della ventilazione a mano, per via di certi vassoi di

empiere il vassoio in terra e perde tempo a metterselo in ispalla; quel della barella

le man di monachine / colmi un'altra a roselline. soldati, 6-21: 1

mittlre 'mettere'), con accostamento secondario a vas (v. vaso); altri

scienza degli intervalli pieni o vastamente orbitali a dominare tra le figure. g. bassani

dell'arte italiana e ne segnasse il corso a seconda delle varie sue fasi e ne

legge più vastamente intesa che non nei tempi a lui anteriori. = comp

don- que al maggiore, e come a tanti, faccendone tante parte, vastar

, 3-83: non solamente vasta un die a sodisfare a tanta solennitade, ma vorrebbono

non solamente vasta un die a sodisfare a tanta solennitade, ma vorrebbono essere molti dì

causa ch'el duca di ferara voi venir a ruigo è che dubita nostri non li

vasta la campagna. 2. fare a pezzi, demolire. sanudo, iii-281

bibbia volgar., viii-142: guai a loro, però che si partirono da

saranno vastati, però che hanno prevaricato contro a me. 4. intr.

mio buon dir s'avasta, / va a lei, per cui se vasta /

. tipo di farsa popolare in voga a palermo nei secoli xviii e xix, di

lat mediev. vastasius (nel 1291 a venezia) e bastasius (nel 1214

venezia) e bastasius (nel 1214 a curzola), che è da una forma

da una forma gr. * paoxctoiog, a sua volta deriv. da parnàsio 'io

intrando, lo santissimo bonefacio grande gracie rendè a dee. vastatóre, agg.

parti e in tante regioni, fa a se stessa con la vastezza dell'impero così

altro mondo. foscolo, xvii-79: pare a me che non si guerreggierà, almen

cosa è... essere da lodare a roporzione delle città e delle popolazioni la

né genio, né coraggio che basti a farvi feroci. -estensione di un ambito

io il primo... son destinato a insegnar pubblicamente nella mia patria,.

so dire, da tutta quanta l'infanzia a tutta la vecchiezza. michelstaedter, 880

socrate levare l'uomo dalla sua vita limitata a maggiorvastità di vita. 4.

vol. XXI Pag.685 - Da VASTO a VATICANISTA (34 risultati)

(un suono); che echeggia a grande distanza. angiolini, 142:

d'annunzio, i-52: e intorno a noi vasta, giallissima / tacea la

: calante notturno abbandono / di corpi a pien'anima presi / nel silenzio vasto

sen riceve, / così s'assorbe, a lungo andare o breve, / morte

, or vasto, 7 nulla eguale a tai nomi ha in sé di magno

180: come saldo scoglio / ch'a l'ocèan sovraste, / immoto il fianco

sovraste, / immoto il fianco oppone / a l'eterno colpir de tonde vaste.

, 4-ii-614: che gli occhiali sieno riusciti a satisfa- zione, ne ho piacere,

zione, ne ho piacere, poiché hanno a servire per una opera cos'vasta,

situate sotto un vasto portico col soffitto a travature sconnesse vi era una agitazione che il

agitazione che il mio amico non riusciva a spiegarsi. -che ha grande capienza;

i giorni malinconici dietro l'invetriata, a veder strigliare i cavalli e lavare le carrozze

. -molto numeroso. a. cocchi, 5-2-131: vastissima varietà di

iv- 642: la fattoressa, a primo aspetto, era tanto più animalesca di

tanto più animalesca di lui che, a suo modo, era bello: vasta,

persona, lo spirito); ispirato a tale atteggiamento (le idee, la fantasia

tarchetti, 6-i-298: la sventura aveva data a quell'anima una potenza profonda nella meditazione

necessità di danari, sperava che pisa avesse a essere instrumento da cavarne o da'fiorentini

tradursi in fatti. -con riferimento a progetti intellettuali, culturali, artistici.

poetica collezione da v. s. illustrissima a vantaggio del pubblico lodevolmente immaginata. buonafede

dir cosa buona, / se non tomo a ridir quel che ho già detto.

generazione di dotti, ambiziosi... a sfoggiare vaste letture e acutezza di congetture

dal suo durevole allontanarsi sotto di me a rimbalzi interrotti e fragoreggiando nel vasto, mi

influenti, inerti sin ora, incominciano a cercar contatto con me, per ciò appunto

esteso', di origine indeur., affine a vanus (v. vano1).

dai crudi siciliani, eh porgi aita / a la tua vate. 2.

: non canti più d'amor chi a lui respira, / né più di scander

vate, il vostro cigno, / se a voi, dori, sacrai penna ed

con rigor maligno / negar miei versi a chi d'averli è degno? alfieri,

i vizi, e che nessun badi a noi. carducci, iii-4-184: ond'io

ond'io, / vate d'italia a la stagion più bella, / in grigie

, lai scient vateria, deriv. da a. vater, medico e botanico tedesco

, 4-76: dovevamo invece consacrarci tutti a questa lotta difficile, contro la censura,

vaticanismo dell'on. mussolini tendono soltanto a liquidare il partito popolare. vaticanista

vol. XXI Pag.686 - Da VATICANO a VAUDEVILLARE (30 risultati)

stu. 'carducci, ii-13-223: a compiere le ricerche, possibilmente, gli mancherebbe

cento e più anni sono... a un prelato eruditissimo e da bene,

e tenuto nella basilica di san pietro a roma, fu inaugurato l'8 dicembre

letter. vaticinio (anche con riferimento a espressione artistica di valore profetico, visionario

: dopo queste parole una bianca nube cominciando a ricoprir la persona tutta di apollo,

, i suoi sacerdoti che gli erano a lato s'avvidero che sua maestà voleva vaticinare

concreto fondamento. -anche sostant. a. contarmi, li-7-375: dissi poco dianzi

: deh, perché mi distendo io più a vaticinare i danni miei? marino,

giunti alla quadriga i bianchi / destrieri eterni a correre l'eliso. d'annunzio,

l'evoluzione della situazione presente in base a presupposti dati, sperimentati o, anche

dati, sperimentati o, anche, a ragionamenti, a fondamenti logici e scientifici

o, anche, a ragionamenti, a fondamenti logici e scientifici; annunciare il

ix-1-501: qui il mio citatore mi lascia a mezzo. tuttavia presumerei che la chiosa

d'israello. -con riferimento a eventi storico-politici preannunciati o auspicati.

vaticinatóre che chiamava le ombre dei sogni a stendersi angosciosamente sulle rovine di tutto;

rovine di tutto; era giunto fino a divinare la spaventosa realtà che oggi ci

arti sue / più gl'aggradisse, a sua scelta gli offerse. g. b

p. verri, 1-iii-74: poco tardo a verificarsi il rimanente del vaticinio del simonetta

italia se pure non lo è già a quest'ora. mazzini, 83-78: la

vaticinatóre. pulci, 25-82: a siragozza vennon tutti quanti / a disputar.

25-82: a siragozza vennon tutti quanti / a disputar... / magi,

e tacque il canto / dei vaticini, a cui fede aggiungea / piovendo sangue la

(v. vat ic in a re).

saperlo (ed esprime assoluta ignoranza riguardo a qualcosa). giusti, 4-i-265

/ nostra o tedesca? / -vattel'a pesca. nievo, 671: -ma per

? - vattelapesca! c'è senso comune a cercarlo? -per eludere la domanda

una locuz. popol. e diai vattelo a pesca 'vattelo a pescare, a trovare'

popol. e diai vattelo a pesca 'vattelo a pescare, a trovare'. vatterclóse

vattelo a pesca 'vattelo a pescare, a trovare'. vatterclóse, sm. region

, ii-14-249: deh... toma a la tranquilla / felsinea

vol. XXI Pag.687 - Da VAUDEVILLE a VECCHIANICCIO (30 risultati)

tua villa / e a la dolce pupilla / de la madre che

. posciada). -anche: opera appartenente a tale genere o canzone di cui si

canzoni di successo) con accostamento successivo a ville 'città'. vaudevillésco [vo-

nomato tarpea. testi, i-261: ed a sinistra appunto, / là 've placido

chiusa), inter. per indicare qualcosa a qualcuno, per attirare lo sguardo e

che luca / lo raggio da sinistra a quel di sotto, / e come vivo

enclitica (onde è atona): a voi (come dativo). -anche:

purg., 17-132: se lento amore a lui veder vi tira / o a

amore a lui veder vi tira / o a lui acquistar, questa cornice, /

ungaretti, xi-168: non ve lo starò a descrivere [il tempio]. dirò

. -a quella cosa, a ciò (come pron. di 3a pers

tarchetti, 6-ii-211: se ella continuo a dargli pegno di affetto fu perché io

lasciati, e rivestirvi, e tomarvene a casa. ariosto, vl-19: così ve

, come io v'ho detto, a trovare filostrato. cristoforo armeno, 1-303

, sillaba disaccentata, che si appoggia a certe voci di una sillaba finiente in

solamente alla voce. e le voci, a cui si appoggia, sono queste,

al verbo denota stato in luogo o moto a luogo, anche figur.

71: giovane, va prestamente / a quel alber ch'è presente; / e'

di sovrana autorità. -unito direttamente a forme del verbo essere. boiardo,

che si toglieva camice e magliette e restava a torso nudo, certi vecchiacci adiposi

povera, stentata, precaria, per giungere a una vechiaia inferma, squallida, senza

saran della vecchiaia el mio bastone. a. f. doni, 2-94: rallegrati

. -pensione di vecchiaia: corrisposta a chi abbia superato l'età pensionabile con

ridere. 4. con riferimento a oggetti, per denotarne in partic.

cani ovvero dalla vecchiaia tutto roso. a. f. doni, 2-123: la

vecchiume. vasari, i-502: cominciò a trovare il buono, le difficultà dell'arte

, le difficultà dell'arte, e a dare grazia al marmo, levando via quella

in senectam viaticum condito. -mettere a qualcuno la vecchiaia nella bambagia: procurare

qualcuno la vecchiaia nella bambagia: procurare a un vecchio ogni sostegno, agio, conforto

ecc. foscolo, v-444: tornato a casa da un banchetto morì in parigi

vol. XXI Pag.688 - Da VECCHIARDO a VECCHIEZZA (27 risultati)

». g. prati, 1-205: a lui d'accanto / un boemo vecchiardo

brandano, 91: viddono venire incontro a. lloro uno uomo il quale era un

veterano. sanudo, lviii-551: zonti a la parga ne vene contra al smontar

lo mandò ad un mercato là vicino a vendere certi asini del monastero, che

, ii-509: se la vuole scandalizzare a conto mio i miei ammiratori, dica

dio mette in terra me io porto a letto meco, e letti duecento versi

pianta). soderini, iii-527: a voler... piante da presto fruttificare

grazzini, 2-308: vi dovreste vergognare a dar briga a una povera vecchicciuola.

2-308: vi dovreste vergognare a dar briga a una povera vecchicciuola. = deriv

, della vecchiaia. -anche: atteggiarsi a persona matura. papini, 32-148

di vecchiaia (con partic. riferimento a piante e animali). - anche

. l'età de'vecchierecci si conosce a denti. soderini, 1i-310: dèon-

, piacevoli, fastidiosi, diritti, a ritroso, ordinari, vecchiericci, e vattene

ottinello e giulia, 20: giunsero a lor città li vecchiarelli / con gran legrezza

. filippo degli agazzari, 34: a uno a uno quel maladetto vecchiarello tutti

filippo degli agazzari, 34: a uno a uno quel maladetto vecchiarello tutti gli ammazzò

. petrarca, 33-5: levata era a filar la vecchiarella, / discinta e scalza

e scalza. caro, 4-982: a tal precetto / mossa la vecchiarella, a

a tal precetto / mossa la vecchiarella, a suo potere / lentamente affrettossi ad eseguirlo

siede con le vicine / su la scala a filar la vecchierella. morante, 3-19

falce cruda / tutti altri par ch'a sì gran passi segua, / e tutta

. alberti, 1-158: a noi vecchietti e'dì serotini nella età nostra

fatto inabile; e per poco che tardi a tornare, sarai vecchietto; la guerra

lo inventerebbe lui, / tanto gli viene a taglio! 4. locuz.

s. v.]: sta sempre a far compagnia a'suo vecchiettini (parlando

però che per la sua vechieza e debilitate a lui non era possibile regiere più quella

e fé sonarla. -con riferimento a piante. crescenzi volgar., 4-10

vol. XXI Pag.689 - Da VECCHILE a VECCHIO (33 risultati)

o difetto alcuno. -con riferimento a oggetti, edifici, ecc. boccaccio

scarlatti, lxxxviii-i-609: tien mano in capo a questo adolescente, / però ch'egli

nazioni ebbero... vecchiezza pari a quella che infermò e spense la repubblica di

bellezza, che... trasse a sé molti uomini per vederla.

che vuol dire un vecchio giovane che comincia a svecchiare adesso. cellini, 1-93 (

vecchini', 'l'ospizio delle piccole suore', a quel tempo, era là verso il

trai castagni, quasi intorno / fosse, a qualch'ombra, l'angiolo custode.

pirandello, 8-923: quindi si mise a parlare della madre, e si compiacque

k'è mil'agni -el monumento gasù / a lo so tocamento -vivo e san

.. mi voleva per moglie dare. a. manetti, 23: se non

.. ch'è vecchia e cagionevole a quel modo, questa era quella volta,

fatte, che noi v'aremo lasciato pensare a te. guicciardini, 2-2-5: vìsitomo

la vecchia zia e. è venuta a salutarci. -con riferimento a una personificazione

venuta a salutarci. -con riferimento a una personificazione. petrarca, 53-12:

vecchia asinella s'affannava da un pezzo a superare le ultime pettate di quello stradone

iii-258: in 21 anno, avendo cominciato a pensare e soffrire da fanciullo, ho

tu avevi ragione allorché mi dicevi che a trent'anni si è spesso vecchi d'una

, in persona di catone vecchio: « a me è ricresciuto e volontà e diletto

ii-2-341: il pomba vecchio, che viene a dire il cavaliere giuseppe, mi scrisse

. b. corsini, 74: se a lei la beltà cade, / pur

, ad abitare in un luogo, a professare una religione, ecc. - in

-che è stato legato in passato a una persona. arbasino, 53:

vi-1-156: solo in fine di marzo arrivarono a varese quasi tutti li alemanni, buona

vecchio kant ha proposto il concetto della 'sintesi a priori'e ha mostrato l'impossibilità del

vecchi in niun luogo si potessono raunare a pena della testa. savonarola, 10-426

eletti da loro. -con riferimento a donne di una dinastia regnante: madre

religione. montecuccoli, 88: vengono a vedermi il padre hol- land, ed

di simé. 6. che risale a molto tempo addietro, che c'è da

al tuo sacro soglio / di vecchi torti a domandar ragione. pascoli, 43:

divenuta necessità. -che è rimasto a lungo fermo in una determinata condizione (

montale, 1-65: accosto il volto a evanescenti labbri: / si deforma il

'casa vecchia', dio non avrebbe lasciato andare a precipizio in un subito una città,

vegetale languore. -rimasto incolto a lungo (un prato).

vol. XXI Pag.690 - Da VECCHIO a VECCHIO (34 risultati)

crescenzi volgar., 12-9: anche a purgare i vecchi prati dal muschio,

). -anche: che si è mantenuto a lungo o si è radicato nella vita

. tasso, 18-ii-76: altrimenti sarei costretto a condannare la vostra vecchia amicizia, e

radici, e perciò tanto più difficile a sbarbicare; ma tutto fa sperare all'europa

-precedentemente in uso e non ancora sottoposto a modifica o a riforma (un'istituzione)

e non ancora sottoposto a modifica o a riforma (un'istituzione). machiavelli

io gli prenderei di diciassette; avendo a crearne uno nuovo, io gli prenderei

e de la iurisdizione di siena arecarà a vendare ne la città di siena vino vecchio

piene di vino vecchio. si sperava smerciarlo a venezia, ma la condizione finanziaria di

vecchio. costa cinquanta lire di più a bottiglia. -che risale almeno al

al presente sono in detto cerchio che a lui sono allogate, e quelli scalcinare

bandello, 1-38 (i-455): andò a trovare un amico suo, che era

per difender la pace loro, inclinavano a menar le mani. -lungamente sfruttato

suo vigore, di modo che fatta a poco a poco molto vecchia e molto debole

, di modo che fatta a poco a poco molto vecchia e molto debole, a

a poco molto vecchia e molto debole, a pena può ritener il nome di metafora

d'oro, soldi 17, denari 1 a fiorini che lapo micheli e compan- gni

ecc., restando abbandonato o continuando a funzionare per le potenzialità inerenti.

inerenti. carducci, iii-22-69: e a conforto della sua induzione arreca il fatto

: item che gli uomini di cento abbiano a conferire alla metà della spesa, di

, 2-70: la mia miseria lascio dietro a me / come la biscia la sua

bosco attraversava e sgombra; / e fece a tutti una vecchia paura, / ché

epiteti ingiuriosi). -anche con riferimento a personaggi soprannaturali rappresentati, immaginati in tale

antico pelo, / gridando: « guai a voi, anime prave! » guido

stavano insù le mura ed insù le torri a vedere. ariosto, 4-27: un

: un vecchio stanco / dorme accanto a un alare / il sonno dell'abbandonato.

, iii-1-148: il mal figliuolo arrivò fino a segno di porre il vecchio fuori di

. -per simil. con riferimento polemico a capi di partiti politici. g.

per mandato del cuor di leone, a cui ne fu fatto carico nel processo innanzi

della montagna, od il vecchio era passato a destra? qui stava il punto.

, altramente che per condotti di fuore a prezzo l'usarono. nannini, 1-40:

1-40: in questo stesso errore cadde a tempi de nostri vecchi carlo duca di borgogna

, 2-99: i vecchi son sempre a lamentarsi che non possono dormire.

, nel periodo in cui erano sottoposti a sindacato della loro gestione. documenti

vol. XXI Pag.691 - Da VECCHIOLINO a VECCHIUCCIO (29 risultati)

dura, invol- tivisi qualche cosa molle a tomo, e mutisi ogni anno la limatura

cuoia: donna molto anziana e dura a morire. -per estens.: donna

vecchia levatasi molto per tempo e andata a santa riparata spettando ginevra, e poco

osso: / non ha tanta carne a dosso, / che sfamasse una marmeggia.

rimase appoggiato ad una colonna in mezzo a quattro vecchie che si lodavano a vicenda

in mezzo a quattro vecchie che si lodavano a vicenda la figliuola, la nuora e

passa nemmeno i soldi per una partita a biliardo? -popol. la befana

matusalemme. -murare sul vecchio: ispirarsi a opere letterarie precedenti, trarne spunto e

siccome vuole che scriversi debba, perché a me non piace di murar sul vecchio.

con cui certi loro amici si mettono a trattare la filologia vera e propria e tutto

gli chiamano omicciuoli di montagna, accenando a la statura, de la quale le più

gli pare che siano vecchiolini, vestiti a guisa di metanieri, con una fasciata camicia

camicia, et un cuoio cinto intorno a lombi. 2. con valore aggett

delfini, /... vi venia a bocca aperta il grosso tonno; / i

vengon turbati dal lor pigro sonno. a. briganti, 466: in tutti i

egli sa- pea la via d'andare a panfilia. rispose el vecchione di sì,

.. veggendo piover giù le lacrime a quattro a quattro, e udendola dir le

veggendo piover giù le lacrime a quattro a quattro, e udendola dir le ragion

ragion sue tanto acconciamente, cominciò quasi a credere che ella dicesse il vero.

comunità, o ai vecchi saggi appartenenti a un organo collegiale giudicante o politico.

, ancora vigorosa. -anche con riferimento a creature fantastiche o immaginarie. caro

e guardiana / del tempio di giunone. a. cattaneo, iii-165: molti anni

, fazesti, t'inprometto, / a consentire quando el me spoxone. bresciani,

. 3. per alludere metaforicamente a dio padre (anche come rappresentazione allegorica

uno vechióne intendendolo per il cielo, a diacere quasi che in su le nugole,

l'interrogazione, un certo vecchiotto, a cui ancora non vedea altro che la

, guardato chi è, / si chini a traila corda: o che bel tiro

ridicoli come lui. -con riferimento a una personificazione. carducci, iii-25-323:

vecchiotti, che racconta tenui cosette senza riuscire a riderci sopra. bonsanti, 3-i-179:

vol. XXI Pag.692 - Da VECCHIUME a VECE (36 risultati)

e di messer cino, e d'altri a lor anteriori, che lessi a questi

altri a lor anteriori, che lessi a questi giorni attentissimo, e postillai.

poco manca ch'io non vada di nuovo a casa a mutarmi questo mantello mezzo roso

io non vada di nuovo a casa a mutarmi questo mantello mezzo roso dal tempo;

mezzo roso dal tempo; io ho a far visita ad un personaggio, a cui

a far visita ad un personaggio, a cui non posso presentarmi con questo vecchiume

. -scherz., con riferimento a cimeli antichi e preziosi. e.

e. croce, ii-8-237: recatomi a brindisi per vedere il famoso pavimento del

c'erano attaccati chi sa quali quadri a colori, tutti macchiati di giallo e di

179: conte mio, se ti vo a grado, / e tu trammi via

vecchiume: / non può correr dietro a me. 4. agric.

vettori, 1-148: gli ulivi vengono a ringiovenire e levarsi da dosso il vecchiume

già crescenti piantagioni) ora s'avvia a rinnovarle. 5. figur.

francese fortunatissimo si pose con gran sicumera a promettere agli uomini che egli avrebbe.

. e mantenere i vecchiumi e perciò a guastare per ispossatezza ed ignavia anche le

tempo borghesi, e come i feudatari riuscissero a salvare il vecchiume dell'ordine loro facendosi

. carrer, 2-609: lo studiare a notte alta è vecchiume. tommaseo [

una gran stia, e metterli dentro, a viver di vecce e di loglio,

55: tornano quindi ai campi, a seminare / vecchia e saggina coi villani scalzi

troppo, nuoce alla vescica, e a gl'intestini. -veccia selvatica:

ne lassa entrarve, / amor incontra a tal la cera arreccia, / e ben

ha seco quattrocento cinquanta ducati per dargli a messer averardo per pagamento di grano vecciato,

pagamento di grano vecciato, che vendè a credenza dell'anno passato al suo padrone.

2. sm. terreno coltivato a veccia. 3. locuz. dare

c. dati, 11-89: se toccasse a coltivare a'porci e ai colombi e

. soderini, i-411: facciasi dare a ognuna [vite] due giumelle di

(polygala vulgaris), con fiori a grappolo, diffusa in europa, nell'

le tengono fresche, massimamente in costa a solativo. c. e. gadda,

d'africa. guerrazzi, 1-630: a me sembra, che il mazzini quante volte

volte scende dalle regioni serene delle teorie a rasentare la terra trovi sempre una scarica

, nutrendo? monosini, 260: a tempo di carestia pan veccioso. magalotti,

panunto. passeroni, 7-9: lessi a caso nel boccaccio, / che ne'dì

dello spaccio. ranieri, 1-152: a tempo di carestia pan veccioso, disse il

, 482: ed ecco poi vanno a pulirla, / levano il loglio, scerbano

avanzi che natura / con veci eterne a sensi altri destina. manzoni, ii-1-90

-volta, circostanza, occasione. attribuito a petrarca, xlvii-93: i'fui agnel de

vol. XXI Pag.693 - Da VECORDE a VEDENTE (41 risultati)

vedano (o pedano) quando s'ha a lavorare i fondi d'intaglio, far

volgar., i-276: disse lo signore a lui: chi fece la bocca dell'

diventa; / tal mi fec'io a quell'ultimo foco. g. mattana

11: da alcune settimane si svolgono a melezet i corsi sciistici per non vedenti.

», 30-xii-1987], 3: guai a dire 'vecchio'al posto di 'an

. cavalcanti, 217: nel paese circostante a lu- cardo, in una villa che

altro dosso umano; il quale diede a tutti i vedenti, non che meraviglia,

stanno in veci di torri ottimamente armati a ferro, e i capi loro so altissimi

appresso si è il luogo dove cristo apparve a santa maria maddalena il dì della sua

gli dice: « te'questo scettro; a te, emiren, commetto / le

qualcosa (anche con riferimento a soggetti astratti o inanimati).

quel tanto per dar vita e salute / a mambrian tutte le sue ferute. tasso

, ché me qui vedi / apparecchiato a riprovar tue prove, / ch'io di

sostener la vice / o venir come terzo a me qui lice. b. corsini

, piena d'un suo male simile a una verità o a una menzogna profondissima

un suo male simile a una verità o a una menzogna profondissima che la tenesse vece

di questi effetti opera, siché quello a cui si conceda, niuna ragione acquisti

-essere in vece di qualcuno: stargli a pari, sostituirlo degnamente. tasso

e tante, / priva ch'io proceda a vederle pià avante, / ché sai

vederle pià avante, / ché sai che a noi piu lamentar ne lice. n.

o funzione. -con partic. riferimento a chi rappresenta dio in terra. tedalaì

/ quand'io arò il termine colieto. a. pucci, cent., 71-52:

in terra. chiesa, 5-160: a tutte le cose del convitto e della scuola

vice indiavolato. -in unione a nomi comuni o, anche, propri.

lui ne lo studio proprio, mentre corse a staffetta per mostrare il suo cornucopia a

a staffetta per mostrare il suo cornucopia a la suocera, la presta astuzia de

mondana cosa, c'ha possanza / a liberarti d'ogni trista pece. 8

, / che qui presento inanzi a tuo eccellenza, / el quale a te

inanzi a tuo eccellenza, / el quale a te conosco esser vii cosa, /

l'amore / grande, ch'i'porto a tua magnificenza. firenzuola, 359:

era venuto, con temeraria inciviltà, a farmi uscire dalla camera, per entrarvi in

lì aperto, tra le foglie secche a piè del tronco, con un segno evidentissimo

che un uccellino vi s'era posato a legge, a studiare in sua vece e

uccellino vi s'era posato a legge, a studiare in sua vece e a digerir

legge, a studiare in sua vece e a digerir per lui, subito subito,

. c. dati, 97: questa a lui fu lasciata sotto condizione, che

quando regge un infinito: 'gli ho dato a fare un abito': se uno usasse

particolare alla lingua italiana, ma però comune a parecchi casi. -al posto,

bolle l'inverno la tenace pece / a rimpalmare, i legni lor non sani,

novo e chi ristoppa, le stoppe a quel che più viaggi fece: - /

, contengono una filosofia speculativa sostanzialmente identica a quella dei samanei, ed esprimono l'

vol. XXI Pag.694 - Da VEDERE a VEDERE (48 risultati)

dire in israel ogni uomo che andava a dimandare consiglio a dio: venite,

israel ogni uomo che andava a dimandare consiglio a dio: venite, andiamo al vedente

. gozzi, i-3-161: giungemmo finalmente a casa, che si erano diradate le

giù ne l'acqua chiara / inchinantisi a 'l vento. gozzano, i-69: socchiusi

/ ma veggendomi in esso, i trassi a l'erba, / tanta vergogna mi

luce, / la qual da morte a vita me conduce, / tenendome soggetto al

, i-171: io viddi lo signore a faccia a faccia, e fatta è salva

i-171: io viddi lo signore a faccia a faccia, e fatta è salva l'

l'anima mia. -con riferimento a un sogno o a una visione.

-con riferimento a un sogno o a una visione. dante, par.

spettacolo sì degno e sì gentile / rimasi a guisa d'uom, che sogna e

una sua pari. -avere a disposizione qualcosa, goderne, usufruirne.

visto goccia. 2. stare a guardare un fatto, un evento, in

la cui venuta diè tanto d'orrore / a chi nel teatro stava a vedere,

orrore / a chi nel teatro stava a vedere, / ch'ognuno stava con tremante

consegnar loro i primi luoghi nel teatro a vedere gli spettacoli. verga, 8-20

; e in londra, per esempio, a parigi, a berlino, a vienna

londra, per esempio, a parigi, a berlino, a vienna, in amburgo

esempio, a parigi, a berlino, a vienna, in amburgo e in altre

, non aspettata la consegnazione, andò a quegli in mantovano... a

andò a quegli in mantovano... a vedere la moglie. g. michiel

g. michiel, lii-4-279: vennero immediate a vedermi tutti gli ambasciatori regi. cesari

diceste che eravate pronta in qualsiasi momento a lavorare per la causa italiana. gozzano,

. gozzano, i-1324: se viene a genova, scenda a s. giuliano d'

i-1324: se viene a genova, scenda a s. giuliano d'albaro (sono

recipr. papini, x-2-71: viene a trovarmi, con la moglie, gino ferretti

mia, benché 'l parlar sia indarno / a le piaghe mortali / che nel bel

sapesse che erica faceva tutte quelle cose e a quel modo tutto lei, da diversi

l'intelletto, venire ad apprendere o a conoscere o a individuare, in partic

venire ad apprendere o a conoscere o a individuare, in partic. in seguito

individuare, in partic. in seguito a un'analisi, a uno studio. -anche

partic. in seguito a un'analisi, a uno studio. -anche assol. e

: or veggio che d'amare / era a torto pensoso. fra giordano, 148

« come vede lei » chiede la vally a giuliano « questi movimenti di giovani?

, che vedea me sì com'io / a quietarsi l'animo commosso, / pria

l'animo commosso, / pria ch'io a dimandar, la bocca aprio. savonarola

/ s'abbandonano e sembrano vicine / a tradire il loro ultimo segreto, /

, n-ii-44: il compenso si potrebbe fissare a rate pagabili alla successiva consegna dei vari

)..., e una cifra a vedersi per i racconti brevi.

entrar nella sua camera, era ammesso a tutte l'ore e ben veduto. g

. 1-i-468: se si fosse dato retta a chi aveva visto, previsto, preavvisato

tozzi, vii-213: se mi volto a vedere il mio passato, non ci

esso citati; vedi retro: rimando a una parte del testo che si trova sull'

foglio; vedi sopra, sotto-, rimanda a una parte del testo che precede,

. non si tratta di una condanna a morte; bensì di quella mossa che,

, al poker, si chiama andare a vedere. 13. ant.

. 13. ant. sottoporre a ispezione, a controllo beni, conti

13. ant. sottoporre a ispezione, a controllo beni, conti, documenti.

vol. XXI Pag.695 - Da VEDERE a VEDETTA (64 risultati)

esitazione e nario o un magistrato a ciò preposto). indugio; immediatamente.

8-ii-405: lo signore si dèe costringere molto a berni, 305: a vedere e non

dèe costringere molto a berni, 305: a vedere e non vedere io sentirò dire:

vedere ragione del camerlingo. deagnolo è a bibbiena ». f. d'ambra,

repubblica di venezia (25-in casa, ora a vedere e non vedere l'ha cacciata nel

un'atto dopo averne accertate le conformità a regole (l'autorità competente).

. guicciardini, iv-276: si avesse a vedere di ragione se quelle terre.

da lui ricevute, non vuol correr subito a farlo morire; ma dèe far veder

dì. erbolario volgare, 1-117: dando a bere vino dove sia cotta ruta vale

bere vino dove sia cotta ruta vale a quelli che non vedeno. giannone, ii-99

sotto al mento, guardano fissamente davanti a sé nella strada, lontano, come

incontrarsi con qualcuno casualmente o in seguito a un appuntamento, abboccarsi. -anche:

, abboccarsi. -anche: far visita a qualcuno. giacomo da lentini, 37

. cecchi, 102: io venivo a veder di te. cammillo / sta su

, 103: io riprendo in questi giorni a uscir molto e a vedermi un po'

riprendo in questi giorni a uscir molto e a vedermi un po'con tutti quanti.

po'se vi riesca talvolta di starmi a paro. 18. essere o

. 18. essere o venirsi a trovare in una determinata condizione o situazione

stato (per lo più in relazione a una prop. subord.).

volere, / non me serebe fera. a. pucci, cent.,

cava- lier veggendosi lasciare, / incominciò a perder la speranza. l. priuli

di vostre lettere, non posso fare a meno di rimanermi baciandovi affetuosamente. alfieri

s'è visto: -nessuno sarebbe comparso a mettere fuori quattrini! carducci, iii-17-421:

prendere una decisione o dare una risposta a richieste altrui o anche in tono risentito,

io risposi soltanto con un 'vedremo'detto a mezza bocca, e con aria di

-vorrei vedere tei: per porre fine a critiche che si ritengono infondate, ingiustificate

ritengono infondate, ingiustificate. -dare a vedere-, fare intendere, indurre a credere

-dare a vedere-, fare intendere, indurre a credere. boccaccio, dee.,

disse che le piaceva: e dato a vedere al padre, una domenica dopo mangiare

mangiare, che andar voleva alla perdonanza a san gallo, con una sua compagna

. giambullari, i-421: e dandogli a veder quanto in ciò erra, / sperano

. montano, 179: bene aveva dato a vedere durante il suo racconto l'orgasmo

, appena uscito dal caffè, dava a vedere con il viso ilare e la parlantina

che una finzione. -farla vedere a qualcuno: dargli una lezione, vendicarsi.

: dargli una lezione, vendicarsi. a. monti, 21: si trattava di

in un posto spec. per partecipare a una riunione mondana; andare a trovare

partecipare a una riunione mondana; andare a trovare qualcuno. verga, 8-212

8-212: i ben pensanti sul tardi cominciarono a farsi vedere di nuovo per le strade

subito. ho detto che mi avrebbe ricondotta a casa la marchesa d'ateleta. dunque

. -far vedere i sorci verdi a qualcuno: v. sorcio1, n.

, con l'anzianità non ci ha niente a che vedere. -non poter

è amar svisceratamente. -stare a vedere, non intervenire, non immischiarsi

. sacchetti, x-219-13: volle stare a vedere come la cognata di questa ricetta

non mi dia impaccio; / io intendo a carlo far quel ch'è dovere:

/ addosso, ognun da parte stia a vedere ». porcacchi, i-78: né

, i-78: né i tiri si stavano a vedere, anzi con molta prestezza mandavano

sudore: anco adesso ho piu caro a trafficare che star a vedere.

adesso ho piu caro a trafficare che star a vedere. -mantenersi in una condizione

. guicciardini, 2-3-14: così parve a cosimo e a'più savi che la

più savi che la città dovessi starsi a vedere... e non mettere pe'

pe'casi di altri lo stato suo a pericolo. -vederci doppio: percepire

sospira. idem, 334: 'chi sta a vedere, ha due parti del giuoco'

piazza, vedi e odi; toma a casa, bevi e godi. ibidem,

maggio / che 'l parlar mostra, ch'a tal vista cede, / e cede

cede, / e cede la memoria a tanto oltraggio. l. ghiberti, iii-4

carte, che gli venivano, che a mille stenti le mostrava a sé medesimo:

, che a mille stenti le mostrava a sé medesimo: procedendo con una severità

grandissimo impedimento degli studi per poter liberamente a questi vacare, si fece cavar gli

anni, fu allora dagli ammazatori trovato a una vedetta di mare, che fiere

: il mastio di velia ogni tanto toma a osservarci e sta a capo di quelle

ogni tanto toma a osservarci e sta a capo di quelle torri mozze di vedetta fatte

alzare da carlo v e che vanno sino a reggio. -celeste vedetta: osservatorio

. non volli adunque avermi un giorno a pentire di una tale ommissione, e

di una tale ommissione, e andai a visitare quella celeste vedetta, ora vedova di

vol. XXI Pag.696 - Da VEDETTA a VEDOVANZA (45 risultati)

dalla coffa dell'albero maestro la vedetta a quando a quando getta il suo grido.

dell'albero maestro la vedetta a quando a quando getta il suo grido. egli segnala

due ore, e nessuno poteva dormire. a un tratto sorsero uomini davanti la trincea

grado di percepire; facoltà intellettuale atta a giudicare. -anche in espressioni comparai

di me che era rimasta cosciente, simile a una vedetta, si accorse che avevo

, 12-138: da santa margherita veniva spesso a trovarmi il mio amico giulio pacher che

. sport. squadra che è in testa a una classifica di campionato. 7

quattro fenestrine che si veggono sul muro a man destra andare in là, con i

cementatori, che son tanti, concorrono a interpretare 'conspi- cillum'per una vedetta o

: doppo un certo spazio di tempo ritornando a la vedetta la trovai coperta da un

il fine de la giostra, ne a chi si diede il pregio.

cavalleria alla vedetta. tassoni, 8-39: a la vedetta / stanno continue guardie a

a la vedetta / stanno continue guardie a l'uso antico / con archi e

uso antico / con archi e balestroni a canto agli argini / che scopano del fiume

come si monterebbe bene di vedetta allora, a frugar con gli occhi gli sterpeti insidiosi

geloso col suo famiglio stato un'ora a la vedetta, quando niceno per co-

. / stava ben su l'avviso a la vedetta. tozzi, iv-271: niccolò

vedette, le proibì di rispondergli e a lui ripetè che doveva fare come gli

dove i buoni mi vorranno, e a giovare come meglio potrò. gozzano,

deriv. da veletta2, con accostamento paretimologico a vedere1. vedétta2, sf

di moda, edith piaf, fu invitata a cantare. = adattamento del fr

2-522: le pitture, che s'hanno a veder più di lungi, ricercano maniera

ant. per mezzo di un messo, a vista. marsilio da padova volgar

gli altri, per non aver messo mano a fare la guerra tutta, benché avente

non bene insieme vedibile, doveva avere a essere, ovvero, quanto è la grandezza

bayle sminuzza tanto le cose ch'ei piglia a trattare, che certo con questo solo

fece il taliano, non meno pronto a ritornare a dietro, che quei corridori

il taliano, non meno pronto a ritornare a dietro, che quei corridori se lo

che quei corridori se lo avessero fatto a tirarlo innanzi; e, ritornando al

sacramento; / lo preite me mustra a l'altare: -pane sì è en ve-

fede -l'altro me fa mustramento / a tocchi mei che ho drento, - en

i-vi (b) -io: acciò ch'a lo signor di valimento / non falla

. ant. e letter. chi assiste a un evento, a uno spettacolo;

. chi assiste a un evento, a uno spettacolo; spettatore; chi vede qualcuno

vago ispesse volte, nel tuo andarti a sollazzo, vedere e considerare i siti e

vedetta. anguillara, 8-3: cefalo a pena ha preso il novo porto, /

volgo accorto, / che nova armata a gli occhi suoi si porge. d.

, 8-1-349: i poeti, poetando a grado a'veditori, gli secondano.

, un fenomeno (anche con riferimento a dio). b. fioretti,

era addetto al controllo delle merci e a determinare il dazio d'introduzione. balducci

i-21: martore, e faine si vendono a centinaio di novero di cento per 1

derrate e delle merci poste in vendita, a scopo di controllo sanitario. cantini

del dazio. casalberti, i-53: a simone notaro... veditura la carta

-tornò marzia dal principio del suo vedovaggio a catone. folgore da san gimignano, vl-616

proprio, che si riferisce al coniuge a cui è morto il consorte, alla

vol. XXI Pag.697 - Da VEDOVARE a VEDOVILE (38 risultati)

... limitati... a beare le belle bresciane abbandonando quelle di

forse forse che io mi sarei volta a questa colpa e a costui solo.

io mi sarei volta a questa colpa e a costui solo. vedovare, tr.

in piemonte delle truppe, ch'erano a piombino, al quale servir dovevano le galere

il paese che iddio ti avea dato a governare. 3. depredare,

. 3. depredare, mettere a sacco. bruni, 309: altri

309: altri lontano / fidando i remi a tonde, i lini ai venti /

questi filosofi, zascuno eguale / parlò a lo inperator in tal maniera: / zerto

lo inperator in tal maniera: / zerto a nui non pare cosa naturale, /

fu ugolino conti, vecchio di presso a cent'anni di età col nome di

vedovaria, e per li pericoli della carestia a casa tomaro. = deriv

vii-482: fue fatta la parola di dio a me, dicendo: o figliuolo d'

de'morti; la tua corona sia legata a te attorno, e li tuoi calza-

reina e poi s'i'mi voroe / a simil mo'me rimariteroe. mazza,

, per lo più un congiunto, a causa della sua morte (con par-

che li spiriti de li occhi miei a lei si fero massimamente amici. s

tornò al fratello che la diè moglie a raineri conte di breganze. moravia, i-326

: due anni, rifletteva, passati a nutrire l'animo vedovato e pieno di

/ mort'è quei chiari lumi ch'a conversi, / ch'erami un sol

. 3. rimasto privo, a causa della morte, di una guida

guidarla a'trionfi / col tuo valore o a sempiterne guerre, / finché di forti

4. rimasto privo di abitanti in seguito a un eccidio, a una conquista violenta

abitanti in seguito a un eccidio, a una conquista violenta. monti, 5-854

, 5-854: qua venuto un giorno / a via menar del re laomedonte 7

brune, mormorando scende, / e a pie'del vedovato / albero si raccoglie.

, in senso iron., con riferimento a una vedova che si comporta in modo

in una delle sue stanze da basso a preparare un ben commodo letto. betti

quella co'vezzi infiamma il suo amante a vindicar la sua vedovezza col sangue d'

: / « meser, nui che facemo a sto convento? / starimo sempre mai

[marco aurelio] tanto accurato in darle a desceplinare, che giamai fidò figliuola in

. che è proprio, che si riferisce a una vedova o a un vedovo;

, che si riferisce a una vedova o a un vedovo; tipico, peculiare della

firenzuola, 131: la buona donna, a cui forse pareva che al quieto stato

più lucente, quando invidiosa fortuna pensava a farla più oscura, accioché tutta l'

gloria. siri, ii-37: si ritirò a valenza in spagna, dove passò privatamente

manto porta e nero velo, / bassando a terra sue chiare pupille, / e

vedovil mio avere immenso il campo / a farti poi condottiero o profeta?

o profeta? carducci, ii-2-157: resteremo a tremila franchi, che, detratte le

vol. XXI Pag.698 - Da VEDOVILITÀ a VEDOVO (40 risultati)

coniugati, / la vergene e 'l fantin a pochi noti. chia- con riferimento all'

vedovile. panni, 534: intorno a lei / consumava del cuor le tenerezze

/ una madre ne'freschi anni deserta / a sospirar vedovilmente il caro / onde gioiva

perduto un congiunto, in parna. a. botto, 1-534: vo'posare una

pensò che per la morte di costui ritornerebbe a certa veduità, e potrebbesi maritare.

) maladicono la libertà, la quale viene a loro per vedovità e per morte de'

chiesa non s'aprono, se non a sportello. a. cattaneo, iii-9:

s'aprono, se non a sportello. a. cattaneo, iii-9: intorno ad alessio

3. condizione di chi è stato a lungo separato dal coniuge. giustino

un luogo, di un'abitazione. a. cattaneo, iii-5: che vedovità sotto

-àtis. oso d'opporsi / a questa barba; né per tal vicino /

). che ha perduto, in seguito a morte, il coniuge (anche in

. tornò marzia dal principio del suo vedovaggio a catone. s. gregorio magno volgar

, la quale stava in una casa a iiii solaia. g. correr, lii-4-215

,... io ero giunto a quindici e poi a venti e poi a

io ero giunto a quindici e poi a venti e poi a venticinqu'anni senza

a quindici e poi a venti e poi a venticinqu'anni senza aver preso una decisione

manto e bruno, / candide spose, a cui non rise ancora / pronuba giuno

di guerra, si era unita liberamente a un uomo, per non perdere la

quale si può dire, che fusse maritata a quello eccellentissimo sposo, ciò fu il

del regno. -con riferimento scherz. a un oggetto di cui si possegga o

rosa dal giardino della beltà ed abbia lasciato a consumarsi nel duolo e nella tristezza i

di danno (con partic. riferimento a un soggetto collettivo). dante,

dante, purg., 6-113: vieni a veder la tua roma che piagne /

da montalban feci partita, / io fui a parigi, dond'io vengo adesso:

di pio vii, essendo la cosa a tal termine, che la chiesa dovea reputarsi

dante, purg., 20-58: a la corona vedova promossa / la testa

x-4-71: era in quei giorni / vedovo a punto di messenia il trono.

trovando vedova la nunziatura ha dovuto andare a cercarlo senza poterci lasciare che a voce

dovuto andare a cercarlo senza poterci lasciare che a voce la poco distinta notizia. pascoli

: trascorso in solitudine (con riferimento a una persona non sposata). arrighetto

preghiere al suono de'danari. attribuito a petrarca, xlvii-142: ahi lassa, sconsolata

fu partita. tasso, 18-31: a che ne vieni? a consolar presente le

18-31: a che ne vieni? a consolar presente le mie vedove notti e

vedova frasca, / e quel di lei a lei lasciò legato. firenzuola, 457

farselo durare il più possibile, e prese a giocare soltanto qualche dozzina, a cinquecento

prese a giocare soltanto qualche dozzina, a cinquecento lire per volta. 8

purg., 1-26: 1'mi volsi a man destra; e puosi mente /

man destra; e puosi mente / a l'altro polo, e vidi quattro stelle

quattro stelle / non viste mai fuor ch'a la prima gente. / goder pareva

vol. XXI Pag.699 - Da VEDRETTA a VEDUTISTA (29 risultati)

, 3-15-13: con l'istesso furor spingono a paro / pur precorrendo il suo signor

h'3'3i5: ln brusselle, a l'ostel, sola soletta, / di

ora che i danari, e darassi finimento a l'opera; e quando vi piace

19-213: nel paese rendeva l'anima a dio qualcuno dei suoi pari, lasciando per

cavallona di sua madre per sbatterci insieme a qualunque costo. -spreg. vedovacelo

antica misura russa di capacità, corrispondente a ca. 12, 3 litri.

, che d'appresso si scontravano. a. cattaneo, i-65: separati di casa

gli prima desse una veduta o scorsa almeno a tutti quelli, che trattarono quella materia

altra cosa di vostro; perché, a dirvela, credo, che qui s'aspettasse

g. morelli, 94: intorno a queste castella... ha molti abituri

. vasari, ii-514: tornato matteo a verona, si accomodò di stanza in una

1-vii-178: da quali ragioni io sia mosso a non credere, che l'antica pianta

delle vedute principali di codesta illustre città a me tanto cara. pavese, i-9

, 721: la pittura è solo obligata a una sola veduta, e con un

, certe figurine, certe vedute prospettiche a semitoni graduati sino alfinfini- to,.

dio li rendè la veduta, da ivi a dieci anni, e dielli grande ricchezza

sì è bona alla empilexia, la celidonia a quigli che an rea vezuta. d

iacopone, 8-2: o femene, guardate a le mortai ferute: / ne le

, in veduta di: in vista, a distanza tale da essere visto.

di renderli la spada e la sopransegna cavalleresca a veduta de l'una oste e eie

di quattro miglia navigando, si trovarono a veduta del paese, per onde il

nuovo imbarco, sul tardi mi trovai a veduta di siracusa, città travagliata anch'

6-ii-279: le due armate nemiche continuarono a stanziar nelle medesime acque a veduta l'

nemiche continuarono a stanziar nelle medesime acque a veduta l'una dall'altra fino alla seguente

giuliani, i-428: tira poi il marmo a una certa finitezza, che non si

che non si può credere chi non va a sincerarsene di veduta. -fare veduta

sottolineare. paoletti, 2-162: oltre a tutto questo non deggio trascurare quivi di

1-0: gira tutto il giorno in carrozza a cogliere e fermare le vedutine. de

seicento, della ve- dutetta che apparterrà a qualch'altro de'bolognesi paesanti. =

vol. XXI Pag.700 - Da VEDUTO a VEGAN (30 risultati)

154: i vedutisti stranieri si dividevano a colpi di bulino gli scorci più pittoreschi

paride. mariotto davanzati, lxxxviii-i-480: a te subiace ciascuna bellezza, / a

a te subiace ciascuna bellezza, / a te la turba ingrata rende onore / sì

la turba ingrata rende onore / sì come a cosa mai simil veduta. leonardo,

. de lemene, i-162: sembra a me, / che favelli fra sé /

. benveduto. 4. stor. a firenze, nei secoli xv e xvi,

seduto a'3 maggiori vi poteva andare [a partito]. varchi, 18-1-166

dato autorità agli otto gonfalonieri di mandare a partito i seduti o veduti di collegio

, 289: egli non era molto dato a credere maraviglie che si raccontino, se

): il quale costoro volevano andare a spogliare; e così ad andreuccio fecer veduto

: s'elli avvenissi che le fanterie avessino a passare uno fiume pericoloso per lo veemente

altro e faccino di loro una schiera a uso d'uno palancato. di castro,

gran parte de le donzelle e scuderi corseno a la camera. buonarroti il giovane,

v. vecorde), accostato poi paretimologicamente a vehére 'trasportare'. veementeménte, avv.

con violenza; precipitosamente (con riferimento a un fenomeno naturale o fisico).

profondò da principio, sì che in capo a trecentosessantatré anni tolse quasi tutta l'acqua

si tempera con la cenere, dove a fiamma leggiera e senz'impeto, dove mantenuta

e senz'impeto, dove mantenuta accesa a forza di mantice veementemente soffiante vi è il

slega e disgiunge ogni diverso aggregato penetrandolo a poco per volta e talora con gran

il più onorato, / e che toccasse a lui la volta sezza: / pur

corte dell'ancora presso ponte dei dai, a s. iuliano, in calle del

iuliano, in calle del carro e a s. mosè. spaventevole era il

era tale, che si sprofondavano sino a sette piedi sotterra. -grande capacità offensiva

prestamente l'animo agli assediati-per difendersi troppo a lungo nelle angustie del loro numero e

l'opinione sua gli persuade esser buono a sé. b. segni, 9-78:

'l detto di chilone, che, a dire il vero, i giovani fanno tutte

[don abbondio], sempre però a quattr'occhi, o in un piccolissimo crocchio

tratto cadendoli / ogni libro di mente, a me il suo studio / tutto rivolse

cecchi, 5-148: soltanto shakespeare arriva a scorci di tale veemenza. a rapire un

arriva a scorci di tale veemenza. a rapire un panorama d'anime e d'

vol. XXI Pag.701 - Da VEGANIANO a VEGETARE (26 risultati)

vegetalista. -anche sostant. a. bartolini [« corriere della sera »

: gli alberi annosi vogliono un secolo a crescere, giganti vegetabili delle selve. a

a crescere, giganti vegetabili delle selve. a. verri, i-244: con le

altri mezzo minerali et altri vegetabili. a. cocchi, 5-2-121: il mele è

raccolto dalle api. castri, i-144: a tre somme classi si posson ridurre,

genovesi, 97: perché vi dimostrate disposto a darci una me- morietta dell'arte di

: segondo anima vizitabile participa l'orno a piante, e secondo sensibile, ad animale

fanno frutto, se sieno piantati a luna piena, non fanno frutto. redi

marine, la consistenza de'quali è simile a corpo di lana compatta. delfico,

, e con colpinetti e rapidi si diede a mutilare le felici creature vegetali. stuparich

quello fosse proprio il confine della zolla a noi assegnata, terra insomma come questa,

, e rimasta sempre incolta, prestavasi a meraviglia allo sviluppo di quella lussureggiante vegetazione

campicelli di terreno vegetaleracimolati qua e là, a forza di sudore, fra le macìe di

. -silenzio vegetale, con riferimento a un paesaggio naturale caratterizzato dalla completa assenza

vegetale. malerba, 1-93: non riesco a stare fermo dietro il banco del mio

per la capacità di produrre sostanze nutritive a partire da materiali inorganici (e il

, di sostanza callosa tenera, atta a nutrire: nascono in luoghi arenosi. foscolo

persona che, per malattia, senescenza o a causa di traumi, è priva di

. nelle espressioni ridursi o essere ridotto a un vegetale). - con valore

. - anche sostant. a. bartolini [« corriere della sera »

letter. rendere vegetale o simile a un vegetale (in contesti paradossali).

. 3. agric. innesto a occhio o a gemma vegetante: innesto,

3. agric. innesto a occhio o a gemma vegetante: innesto, praticato in

della natura vegetante, rimetto gli eruditi a quel che ne hanno scritto...

arena, il cui legno è proprio a tanti usi che copiosamente produce la resina.

si può dire, che si vive soltanto a parigi, e fuor di parigi altro

vol. XXI Pag.702 - Da VEGETARIANISMO a VEGETAZIONE (32 risultati)

. èuti, 2-314: incominciando debilmente a vegetare lo corpo, con quelli [

corpo, con quelli [umori] a pogo a pogo cresce e salile l'uno

con quelli [umori] a pogo a pogo cresce e salile l'uno di'po'

po'l'altro, infine che viene a l'età de la consistenzia. buonafede,

per noi... il cielo a coprirci, la terra a sostentarci, il

. il cielo a coprirci, la terra a sostentarci, il sole a splenderci il

la terra a sostentarci, il sole a splenderci il giorno, la luna e le

e le stelle la notte, il foco a scaldarci, l'acqua a tenerci mondi

il foco a scaldarci, l'acqua a tenerci mondi, l'aria a refrigerarci,

l'acqua a tenerci mondi, l'aria a refrigerarci, i venti a vegetarci,

, l'aria a refrigerarci, i venti a vegetarci, gli animali a servirci,

i venti a vegetarci, gli animali a servirci, a nodrirci le piante e l'

vegetarci, gli animali a servirci, a nodrirci le piante e l'erbe.

aristotelica, partecipare della funzione vegetativa comune a tutti gli organismi viventi (una persona

vegetarianismo e del popolo ariano, ha a sua disposizione un'intera biblioteca. =

dominanti di una nazione non sono riuscite a superare la fase economico-corporativa che le porta

superare la fase economico-corporativa che le porta a sfruttare le masse popolari fino all'estremo consentito

consentito dalle condizioni di forza, cioè a ridurle solo alla vegetatività biologica, è

nutrizione, accrescimento, generazione); che a esse presiede (la configurazione del principio

quali è congiunta al principio sensitivo e a quello razionale, in partic. nelle

, in quanto cominciamo per questa potenza a prender nutrimento, per lo quale tesser nostro

e le piante. mamiani, 10-ii-459: a noi sembra certo che la vita vegetativa

degli umori de'quali sono composti, ma a dispetto d'essi e contra alla voglia

processo vegetativo. bacchelli, 19-118: a volte gli pareva [a giobbe] che

19-118: a volte gli pareva [a giobbe] che la malattia e il dolore

: nell'uovo, il polo opposto a quello germinativo, corrispondente alla parte che

i-365: tutta l'umanità veduta insieme a cento miglia di altezza non è che una

che coll'eguali parole che si adopererebbero a definire la vegetazione d'una pianta.

vegetazione dei campi temperano l'anima nostra a giusta misura. gozzano, i-1109:

. alfieri, 1-11-12: ripigliando dunque a parlare della mia prossima età, dico

se si vuole che l'italia ricominci a dare anche lei le vegetazioni singolari di

6. medie. formazione patologica iperplastica a carico di superimi cutanee o di mucose

vol. XXI Pag.703 - Da VEGETEVOLE a VEGLIA (23 risultati)

galantuomini, e neppure i mezzi per curare a dovere le loro tonsille sempre gonfie e

quelle, e però son più efficaci a trasmutare i corpi. = agg.

in età ancóra vegeta, non atti a sostenere degnamente il loro grado. bacchelli,

. vegetale. bergantini, 83: a un batter d'occhio, trasformato il corpo

vivifica re', da avvicinare a vigere (v. vigere).

disus. botanica. m. a. marchi, 1-ii-317: 'vegetologia': trattato

paolo... diegli una gotata a veggente di tutti coloro. -in

6-i-336: gli americani si accamparono la notte a veggente del forte. -a

sabatina, e 'l marito vennero qui a me, e in casa mia, a'

terreno, e di già stimato perduto, a occhi vostri veggenti germogliasse fuori di stagione

di veggente, accostò il proprio viso ansioso a quello di lui, ripetendogli la domanda

salvini, 6-116: 'vo'che pianghi e a veggenti occhi tei dico!...

.. 'dedorcotos', veggentemente, a occhi veggenti. = comp.

: condizione dell'animo che si trova a possedere tale capacità d'annunzio, v-2-656

serrarne. morante, 2-274: oltre a certe trasfigurazioni di origine romantica, io,

vicina alla veggenza, quale si trova, a volte, nelle donne o negli animali

7-172: quelle misere fanciulle che muovono a torme con le ceste di terra in

x-191-4: tafo avea chiamato continuo buonamico a fare la veglia, a buonamico cominciò

continuo buonamico a fare la veglia, a buonamico cominciò a rincrescere questa faccenda,

fare la veglia, a buonamico cominciò a rincrescere questa faccenda, come a uomo

cominciò a rincrescere questa faccenda, come a uomo che avrebbe voluto più presto dormire che

rimette / in altrettante notti; stassi a vegghia / fino a quattro ore e cinque

altrettante notti; stassi a vegghia / fino a quattro ore e cinque e sei e

vol. XXI Pag.704 - Da VEGLIA a VEGLIANTINA (51 risultati)

avessi una testa intagliata nel cristallo di rocca a simiglian- za di quei busti preziosi da

rompendo. cesari, 6-106: credo a quella maniera, che alcuna volta il bambolo

cesari, 6-402: io vo'mandare a far la vegghia al morto. oriani,

in un attimo. soldati, iii-55: a notte, tutta la famiglia era radunata

lo più danzante, che si protrae fino a tarda notte (e nei secoli passati

serata invernale trascorsa tra amici e famigliali a conversare o a ballare, giocare,

tra amici e famigliali a conversare o a ballare, giocare, ecc. bibbiena

6-13: la sera, sarebbe andata a veglia dai contadini e si sarebbe fatto

ironico dell'uso comune. esempio: 'ha a durare un pezzo questa veglia? '

varie piante durante il giorno, rispetto a quella che mantengono durante la notte.

forzatamente sveglio l'imputato, anche fino a quaranta ore consecutive. de luca,

. de luca, 1-15-2-91. et a rispetto dei stroppi, e de'rotti,

ranchettando da letto e corse in furia a monserrato, dove fece la veglia delle

feste. 13. locuz. -andare a veglia dalle muse-, dedicarsi assiduamente all'

/ dalle muse non vo'più andare a veglia. -chiamare qualcuno a veglia

andare a veglia. -chiamare qualcuno a veglia: destarlo dal sonno. vasari

e si meravigliava non essere stato chiamato a vegghia. -da dire, da

. -da dire, da raccontare a veglia o da veglia (con valore

, queste son cose / da dirle a veglia. redi, 16-iii-78: ell'è

la veglia alle pancacce di qualcosa: parlarne a lungo spettegolando. bellini, 5-1-151

1-213: mise i cornatoli e i trombatoli a cavallo, e tutta la notte li

notte li fece suonare dinanti alle tende insino a dì, per tenere i nemici in

nemici in vegghia, e in sollecitudine. a. cattaneo, 111-335: questo è

squadre infernali. -prendere qualcosa a veglia: insistere in un atteggiamento o

.]: 'pigliare, prendere una cosa a veglia', insistervi o continuarla troppo indiscretamente

diavolo, rimproverandolo che egli avesse preso a veglia la disgrazia del cieco, per ingrassarvi

i crocchi de'palchetti, / dove, a quattro, a cinque, a sei

palchetti, / dove, a quattro, a cinque, a sei, / vanno

, a quattro, a cinque, a sei, / vanno e vengono a gironi

a sei, / vanno e vengono a gironi / quai rondoni / tanti vostri

fosse desto e vegghiante, gli si diede a vedere il santo. beltramelli, iii-266

s'era vegliante o desto, / venni a tonnare e questo verso, e questo

fed. della valle, 22: a la voce vi veggio, assiri amici,

amici, / fida schiera vegghiante / a guardia del levante. siri, ii-679:

da 4 arcieri, veglianti sempre mai a tutte le sue azzioni. carducci, iii-2-105

d'imenei vedesti, e madri / veglianti a studio de la culla, e curvi

ascoltava allibito. -con riferimento a un animale da guardia. n.

ancora, in questo pensando, e a le porte fermandomi il cane vegghiante, risentitosi

, risentitosi con un subito latrare venne a l'uscio. -che prende parte a

a l'uscio. -che prende parte a una festa notturna. -anche sostant.

3. che dedica assidue cure e attenzioni a qualcosa. cesarotti, 1-xviii-21: in

dabbene. 4. sempre presente a se stesso, guardingo, attento,

volgar., i-325: quella provocòe a sonno e a morbidezze lo duca vegghiantis-

i-325: quella provocòe a sonno e a morbidezze lo duca vegghiantis- simo e l'

di lascivia. scaino, xcii-ii-308: a giuocatore desideroso di vittoria conviene...

ne viene la comune in ragione di 1 a 14 - meno, e questa sarà

, 47-44: non tocca al secolo vegliante a farsi giudice, e a darsi la

secolo vegliante a farsi giudice, e a darsi la sentenza, essendo parte.

). siri, ix-1150: intorno a due veglianti maneggi della comvegliaménto (vegghiaménto

il duca di baviera, ricordava il cardinale a scianut molte vigilie (e in

perdura, che si protrae, che continua a sussistere. giamboni, 7-51: l'

vol. XXI Pag.705 - Da VEGLIANZA a VEGLIATA (50 risultati)

e la continua guardia de'cavalieri? a. verri [il caffè],

canuti vegliardi e i giovinetti, / a cui le guance il primo pelo infiora

, ii-106: questa vegliarda severa stava seduta a lato di un tavolino, sul quale

anche per scelta deliberata; non riuscire a dormire. giacomo da lentini,

, però verissima); ma penso a te vegliando, e ti amo, se

-in partic.: restare alzato a lavorare o a svolgere un'attività nelle

partic.: restare alzato a lavorare o a svolgere un'attività nelle ore notturne.

e bere gli scrivani al fondaco il verno a vegghiare e alcune volte ch'hanno mangiato

: veglio di notte, poi dormo sino a mezzodì suonato. leopardi, 25-34:

dell'alba. -rimanere sveglio accanto a qualcuno, in partic. a un

sveglio accanto a qualcuno, in partic. a un bambino o a un infermo,

in partic. a un bambino o a un infermo, per prestargli cure e assistenza

par., 15-121: l'una vegghiava a studio de la culla, / e,

emilia e vedo che poco più resta a soffrire alla povera nonna. sarà un

una piuma. 2. partecipare a una veglia, a un trattenimento serale

2. partecipare a una veglia, a un trattenimento serale o notturno, trascorrere

4-8 (1-iv-414): una sera che a vegghiare erano ella e 'l marito andati

vegghiare e la quantità delle bagascie lo ridussero a pigliare costumi stranieri. algarotti, 1-x-271

: i letterati non sono solitari come a padova, ma si mischiano col bel mondo

bel mondo, vanno nelle villeggiature, a pranzi, vegliano, giocano a gallinella,

villeggiature, a pranzi, vegliano, giocano a gallinella, a

pranzi, vegliano, giocano a gallinella, a tarocchino, a

a tarocchino, a pentolino. pavese, 5-16: lui mi

mora; poi la sera veniva in cortile a vegliare con noi della cascina.

attendere, soprintendere con vigile atten- zione a qualcosa, darsi da fare per la realizzazione

il raggiungimento di uno scopo; mirare a qualcosa; stare attento a cogliere un'occasione

; mirare a qualcosa; stare attento a cogliere un'occasione. francesco da barberino

fausto da longiano, iv-48: se sino a qui vegliavate per disciplinare l'universalità suddita

dì e notte s'awicendasser gli uomini a vegliare in scolte e poste. fenoglio,

fu un peccato che una staffetta venisse a disturbarli col trasferimento, spiegando che non

. inter. vegliai: come comando impartito a chi è incaricato di vigilare o di

tabernacolo. beicari, xxxiv-105: comunemente a ciaschedun cristiano / è dato una vigilia

altro piacer vano, / dopo la morte a vigilar si desta; / ma chi

volontà, suoni 'l disio, / a che la mia risposta è già decreta.

se per accrescere lo imperio di roma et a guardarlo, è stata così perdurevole la

. salvini, 39-iv-226: ho udito dire a medici accreditati, che se l'uomo

l'uomo vegliasse sopra di sé, e a primi cenni, che la natura dà

salvini, 39-v-156: non meno di gloria a lei ne viene, di splendore e

sansovino, 6-297: né i romani a queste cose trovarono alcun rimedio per le

machiavelli, 1-vii-223: questi cittadini pensorono più a spegnere le presenti sette, che a

a spegnere le presenti sette, che a tórre via le cagioni delle future;

. bartoli, 2-3-147: mettendoglisi in casa a vegghiarlo e servirlo dì e notte.

g. b. adriani, 1-i-429: a campiglia stava girolamo degli albizzi, commissario

i cani / per isbu- carla infine a suo dispetto. m. ricci, 1-81

prov. proverbi toscani, 95: a chi veglia, tutto si rivela. ibidem

, venuto in fin di vita, chiamò a sé il figliuolo che era un po'

scapato, e gli disse: « tienlo a mente il proverbio de'vecchi: 'chi

. e letter. notte trascorsa partecipando a una veglia. sermini, 63

ciò bartolomeo era nuovo, ugo ripostosi a sedere, piacque a bartolomeo di nuovo in

, ugo ripostosi a sedere, piacque a bartolomeo di nuovo in prosa di udirla

vol. XXI Pag.706 - Da VEGLIATAMENTE a VEICOLAZIONE (23 risultati)

fiamma, la quale dà a'vita a destarsi. naviganti signo de sicura

marco legghiamo: 'in verità ti dico: a questa venen- te notte avanti 'l gallo

e dei nervi. -dovuto a una veglia protratta (la stanchezza).

si spezza dal gaudio ch'è simile a un male. 2. per

2. per estens. sottoposto a controllo o a vigilanza in partic.

. per estens. sottoposto a controllo o a vigilanza in partic. dalla polizia (

risiede o si trova); controllato a vista (un detenuto). mazzini

. 2. che partecipa a un trattenimento, a una festa notturna

2. che partecipa a un trattenimento, a una festa notturna. s.

s. bargagli, 1-245: cominciò cautamente a riguardare intento e fiso ciascuna delle presenti

volsero gli occhi alla finestra, / quasi a vedere il lustro della vampa, ad

lustro della vampa, ad ascoltare il martellare a fuoco, / ton ton ton,

in vista, / che più non dèe a padre alcun figliuolo. g. visconti

tradizionale della divinità che dà il nome a tale pianeta, in quanto padre di

spesso mascherata, che si prolunga fino a tarda notte e per lo più si svolge

di un veglione; adatto, consono a tale circostanza. dossi,

vegliòto, agg. che si riferisce a veglia (in croato, krk)

nel piatto. viani, 10-50: a proposito di catino ieri m'han dato per

al porco che mi viene da recere a pensarci. = voce di area

lacopone, 24-86: la mente esmarruta -crepava a dolore, / c'al descionore -

per lo più con riguardo ai veicoli a motore); costituito da veicoli.

mezzo di comunicazione fra parlanti che appartengono a comunità linguistiche diverse. 3.

veicolare2), agg. diffuso grazie a determinati fattori o condizioni. n

vol. XXI Pag.707 - Da VEICOLO a VELA (8 risultati)

in partic.: mezzo di trasporto a motore; autoveicolo. dante,

livio volgar., 4-33: mandò a capova un messo, il quale significasse

di veicoli e di somieri presti, fossero a venire nel suo campo a prendere il

, fossero a venire nel suo campo a prendere il formento. landino [plinio]

in un dì e una notte in germania a druso. suo fratello amalato. buonarroti

il momento del massimo traffico. -veicolo a cuscino d'aria: mezzo di trasporto che

si muove grazie alla propulsione di motori a elica (e l'espressione traduce il

lo slittamento (con partic. riferimento a carri armati, trattori, escavatrici,