penne degli evangelisti, ciascuno l'esplica a sua fantasia e ne tira per sé,
. 41. locuz. -tornare a, alla menda: v. menda2,
menda2, n. 3. -tornare a bomba: v. bomba, n.
bomba, n. 2. -tornare a capello: riuscire pertinente riguardo la trattazione
, e ispiratore dell'arte dannunziana toma a capello e par messo lì apposta.
che sia utile. -tornare a, in gola: per indicare il sapore
sapore sgradevole che si avverte in seguito a una cattiva digestione. - anche in
[s. v.]: 'tornare a gola': di cibo non ben digerito,
per gli orecchi, all'orecchio diqualcuno, a qualcuno-, v. orecchio, n.
carica, n. io. -tornare a proposito: v. proposito, n.
u'non si riede / già mai a buon voler, tornò a tossa. idem
già mai a buon voler, tornò a tossa. idem, par., 20-113
-tornare cenere o in cenere o a, in, alla terra: ridiventare
x-164-5: riccio... si cominciò a lagnare di così grandissima sventura, come
mongibello. -tornare in gola qualcosa a qualcuno: bloccare, stroncare sul nascere
ingegno di lui; se ella piacesse così a mons., li vasari tomerebbono le
quel ch'è seguito, non può tornar a dietro. idem, 237: il
, 372: quando 'l pesce viene a riva, / chi noi prende, e'
: il male fa presto, viene a libbre e toma via a dramme.
, viene a libbre e toma via a dramme. = lai tornare (corrispondente
fr. tournei) è poi passato a quello di ^ ritornare al medesimo posto'.
. zool. larva degli enteropneusti simile a quella di alcuni echinodermi, che, dopo
annuus). compagni, v-vm: a guisa di quel tornasole che sempre le
che sempre le sue foglie aulentissime gira a guisa della ruota della solare virtù.
madre ecclesia sempre con reverenza ubidienti, a guisa di quel tornasole che sempre le
incapaci di fare calcoli preventivi, fino a reazione neutra al tornasole, per il
: sazio d'unire in numeri canori / a la cetra d'amor lascivi carmi,
ov'io da morti / tornar lor potessi a vita, / per veder la lor
/ più volte torna l'uom da morte a vita. -infondere grande sollievo,
ah tu mi tomi in vita! a. anelli, cxxxiii-214: -fuggir dobbiamo insieme
5. manifestazione periodica, a intervalli regolari, di un fenomeno naturale
: la soave tornata della luce / ciascuno a festa, a plauso, a riso
della luce / ciascuno a festa, a plauso, a riso induce...
ciascuno a festa, a plauso, a riso induce... / i pesci
trascorsa la stagione infesta, / tornano a goder tana e i giorni chiari. redi
poscia ai paesi loro, dovrebbero continuare a fame esercizio scritto, e nella susseguente
tornata [dell'asta] era destinata a oggetti e suppellettili ai piccola taglia,
grazzini, 9: il villano, / a laude e gloria della tomatel- la,
, 654: gli ambasciatori, tornati a firenze e detto qual fosse l'animo e
re, disposero la nuova signoria entrata a calen ai luglio sotto il terzo gonfalonerato
sotto il terzo gonfalonerato di filippo corsini a pregar il papa a non voler gravare
gonfalonerato di filippo corsini a pregar il papa a non voler gravare il re ladislao che
non voler gravare il re ladislao che a lui mandasse gente per sua sicurtà.
.. /... / tornato a roma a riposarsi stracco, /.
... / tornato a roma a riposarsi stracco, /... /
stracco, /... / donò a questa uno collana d'oro. carducci,
rivedere. pratesi, 5-185: tornato a casa, trovò in mezzo di tavola la
e lucia, 358: non tardò molto a venire precedendo velocemente il clero che gli
in odio l'abominevole vita di certi et a schifo i costumi de la corte,
in solitaria vita in vaichiusa. -tornato a dio: defunto. giuliani, ii-114
giuliani, ii-114: santa donna, tornata a dio non senza lasciare fra noi una
, 85: lascia ch'io venga a darti il 'ben tornata', abbracciandoti e baciandoti
. in peggio). -anche con riferimento a soggetti inanimati o astratti. dante
ti presti ogni or mattina e sera / a tutte voglie d'ogni razza ingordi,
sciaguarata, fa che ti ricordi / a chi tu fosti ed a chi se'mogliera
ti ricordi / a chi tu fosti ed a chi se'mogliera / onde per te
tempi. 5. che si ripresenta a distanza di tempo, recidivante (una
. muratori, 7-ii-277: intorno a questa celebre moneta, tornata oggidì in
de tera lavoraura, la quale valea a tenpo de paxe vi libre la tornaura.
tanto, che in molti luoghi ascende a 150 scudi la tomatura. romagnosi, 11-162
4, 027, 000, eguali quasi a un terzo del suolo francese. cattaneo
lat mediev. (tomatura nel 1046 a bologna), deriv. da tornare (
i due lati del vascello, e serve a salpar l'ancora, legando ad esso
ché non v'avea pedoni e combatteano a riprese a modo di tomiamenta. tavola
v'avea pedoni e combatteano a riprese a modo di tomiamenta. tavola ritonda,
giostre e tomeamenti fece mirabili prodezze. a. cattaneo, iii-229: con fuochi,
e festi prove sì stupende, e a tanti / perigli ti gittasti. carducci,
, lxxxviii-i-507: merlato era quel loco a merli d'oro, / e poi un
-con meton.: luogo recintato adibito a tale manifestazione. luna [s.
rosana, 20: mandiamo [aulimento] a parigi in francia a inprendere d'arme
[aulimento] a parigi in francia a inprendere d'arme e di giostre e di
il fondo de'cieli e delli elementi. a. pucci, ii-22: fuoco è
tal maniera cacciòe da orni parte intorno a sé tutto quello allagamento. a. falconi
parte intorno a sé tutto quello allagamento. a. falconi, 1-91: da una
torneare), agg. che partecipa a un torneo, a una giostra d'armi
. che partecipa a un torneo, a una giostra d'armi. -anche sostant.
. ant. e letter. partecipare a un torneo, a una giostra d'armi
letter. partecipare a un torneo, a una giostra d'armi. -anche sostant
poder venia, / se non fosse ito a torneare in francia, / quando fermar
bandire tomiamento / che possa ognun venire a torniare. baiardi, 4:
in cui s'ha la gran giostra a terminare, / ciascun giostrante tomiando impara /
valvassor, conti e baroni / chiameranno a tornear. bacchelli, 13-225: li ho
chintana. -per estens. prendere parte a una competizione sportiva; gareggiare.
. -polemizzare, contrapporre le proprie opinioni a quella di un'altra persona.
. giamboni, 8-i-123: di sopra a quello aere è il firmamento, che
. dante, par., 14-24: a l'orazion pronta e divota, / li
gere nel circuito, e alzerà contro a te lo scudo. livio volgar.,
, et ha fracassato e taia- to a pezi el forzo d'essi. caro,
subita paura lo lasciasse rizzare, lo cominciarono a mordere di buon denti.
de la podestà armati debbiano spesse volte a torneare i luoghi dove i detti sesti
e piglia la spada e tornialla e comenza a clamare li marinari de la nave.
obviare al rigore d'alcuno a cui piacesse che tre de'sonetti che
... solacchi sono deputati come staffieri a tomeggiar il cavallo della persona del signore
: alcuni altri v'era che il lavoravano a martello facendone sonagli, e chi cucinari
: che con le sucule: id est a modo de tornelli da pozo con
che tim cavaliere che partecipa a un torneo. fatti di cesare
. (tornéggio). disus. partecipare a un torneo, a una giostra d'
disus. partecipare a un torneo, a una giostra d'armi. - anche sostant
dialogo; voglio che vi piaccia d'aggiongere a tutti tre gli suoi tornelli.
. porta girevole che consente l'ingresso a una sola persona per volta in luoghi pubblici
di ingresso sono rotativi con tre pale a centoventi gradi. 2. per
. chiaro davanzali, xxxiv-17: a lo tomeio vogliendo cavalcare / ad un'
/ pudentemente l'amor suo conduce. a. lenio, 189: chi sopra un
quel tomier onore, / tutto adobbato a lagrimos'arpia, / come ricerca mal sortato
giostre, barriere e tornei, si verrebbe a fare un bellissimo concerto di giochi da
e superstiziosi, neppure la nostra religione bastava a reprimer la moltitudine che accorreva allo spettacolo
la gran cortesia del buon ettorre. a voi sta oggimai di pensare se di così
, iii-57: giambarone e salardo dissono a fiovo la grande valentia di questo cavaliere
, 3-79: tritolomo... dice a nestor / perché elli non dice delle
. e ripieno d'ogni graziosa maniera, a tavola riusciva fastidioso per lì suoi gran
gozzoviglie ed in tresche... a giustificar poi anzi ad esaltare le loro valentie
sei galline e non più s'allunghino a un fallo, niente di meno, secondo
: 'valentinite': sesquiossido di antimonio, a xx ortorombica. = dal nome dell'
morso dato da un valente uomo secolare a uno avaro religioso con un motto non
non importava quello che russino, perché a ogni modo avevano la orma del maestro
tre valentuomini che furono da me introdotti a ragionar nel precedente mio libro eran di
firenze, si posero insieme cercando rimedi a quel disordine; e a capo di essi
cercando rimedi a quel disordine; e a capo di essi fu un valentuomo,
veniva fuori, la cara voce, manco a dirlo, usciva dallo stipo della radio
di cui fabrizio santarella s'era provveduto a milano, quando v'era andato in 'missione
inseguire le peste di due valentuomini, a nome salvatore l'uno e l'altro
mura come femine, ma escono fuori a campo e combatteno valentemente. collenuccio,
è vostra valenga / quando ve sonto a vixo. marco polo volgar., 3-86
pelleo... chiamo janson e cominciollo a lodare della sua bellezza e valènzia.
nervi e membra sono doni rari concessi a pochi della natura, più tosto da
accoglienza, / e 'n guerra franco a mostrar sua valenza. poesie bolognesi, xxxv-
. 2. valore economico attribuito a un oggetto, a una merce,
. valore economico attribuito a un oggetto, a una merce, a una moneta.
un oggetto, a una merce, a una moneta. bonichi [tommaseo]
ammoniaca, sicché subito se colei addivenga a un congiungimento o copula? ».
, dipendente dal tipo di legame chimico a cui esso partecipa. -valenza ionica:
fis. banda di valenza: in isolanti a semiconduttori, la banda elettronica più alta
semiconduttori, la banda elettronica più alta a cui si possono trasferire elettroni.
, aggettivi e verbi hanno di legare a sé un certo numero di complementi che
parola. 8. locuz. tenere a valenza: v. tenere, n.
di lana] essi per forza incominciomo a tagliar le corde delle balle e cercar
potesse / ch'io cotanto valesse / c'a voi paresse -lo mio affar piacente.
me non era tanto degno: / m'a quel ch'io vidi, a ciò mi
/ m'a quel ch'io vidi, a ciò mi sicurai, / sì che
ch'ei conosce e che valgono press'a poco come lui. piovene, 15-
92: cerca di pensare un po'a bessie. è una donna che vale.
g. gozzi, i-14-100: giunto a san francesco e vedendo che le gambe
non mi vale se non quando lo costringo a seguire lo sbalzo smisurato del mio coraggio
-essere in grado, essere capace, riuscire a ottenere un risultato. chiabrera,
. chiabrera, 1-ii-300: io valsi a fornir la lunga strada. carducci,
riconosciuta migliore; avere le capacità equivalenti a quelle di una o più persone (
non valere tanto quanto i cavalieri discesi a piedi. p. è. gherardi,
. boccaccio, i-239: ma certo a mio potere l'erbe e le incantagioni le
incantagioni le verranno altresì poco; come a medea vaiessono! bembo, 10-v-200: e
questo ribaldo condurracci, dove / certo a noi non varrà forza e valore.
peccato mortale? chiabrera, 1-ii-279: a noi che vai, se dalla gloria
grano d'oro si pregia, valeva a tener vivo il conte ugolino nella torre della
giu- rerano che se valesse un no a distruggere la validità del sì, l'
l'oro di quei giorni, né vale a ricompensarmene il verde tenero e diffuso qua
dette donne, 1-4: unguento che vale a tutte bollicole e litiggini della faccia.
: era lo più forte cavallo che a quelli dì si trovasse, e lo più
le sue su- stanze, e cominciò a farle porre da uno de'lati, e
. giuliani, ii-133: per ora siamo a dormire in casa, ma poi pare
vale o non vale. -equivalere a un'altra misura monetaria (una valuta)
noi cagiuso! carducci, ii-2-157: resteremo a tremila franchi, che, detratte le
pressoché nulla, inconsistente. a. pucci, 3-7-7: mentreché la pace
sanza ragione, / e quella gente, a cui mal far diletta, / non
. 5. corrispondere, essere equivalente a qualcos'altro per proprietà, caratteristiche;
, x-983: io dico che siccome / a far l'amor è avvezzo, /
/ se vi ho dato uno sguardo. a me riposo / è il libro vivo
perdendo, la ragion faccia valere. a. f. doni, 367: cosi
. doni, 367: cosi si fa a far valer la sua dottoraria. ne'
allego tanti testi, ma mi ficco a dir villania. lucini, 4-33:
. barilli, 5-74: qui [a città del capo] valgono due lingue ufficiali
avvantaggiarsene; ricorrere per i propri scopi a un ragionamento, un consiglio, un
poteva. nardi, i-26: ei cominciò a valersi delle pecunie pubbliche senza alcun contrasto
ii-478: si valse sempre della sua autorità a vantaggio del monastero. d'annunzio,
prendesse le mie veci, per resistere a mia madre e a mio fratello che mi
, per resistere a mia madre e a mio fratello che mi consigliavano il riposo
, 7-iii-53: fra gl'italiani i primi a valersi della nostra lingua in far versi
versi, furono i siciliani. -ricorrere a una persona o alla sua opera o esperienza
. va', vulpino, accompagnali / a casa. piglia quel torchio: tu,
torchio: tu, dàglilo. a. caro, 3-1-202: di tutto insieme
né col senno né colla mano, a vuoto operare. giugurta inoltre, magnifico,
. sentendo come i maganzesi erono andati a campo a monte albano, conobbe lo
come i maganzesi erono andati a campo a monte albano, conobbe lo 'nganno
temendo le cose che si dicono contro a loro. leggi e bandi, 112-
relazione all'etimologia di un nome, a un sinonimo, a un termine straniero
di un nome, a un sinonimo, a un termine straniero). giamboni
giamboni, 8-i-62: ezechiel vale tanto a dire, quanto forza di dio.
'poltrona'non solamente vale infingarda, ma detta a donna vale anche donna di mal affare
ad un nuovo e proprio, cominciò a valere una nuova spezie di servitù che
fruttare, apportare, far attribuire qualcosa a qualcuno. cesarotti, 1-xli-65: le
far già mai cambio / di lei a nessun cambio; / ch'ell'è di
ami, questo non dèe esser maraviglia a alcuno savio, e spezialmente a voi,
esser maraviglia a alcuno savio, e spezialmente a voi, irò che voi il valete
oltre che il valete, fa ch'io a voi, prima che agli altri,
ch'e'non mi dess'un colpo a la sgaraglia / che m'ebbe presso che
. tarchetti, 6-i-384: è a deplorarsi che egli abbia sciupato il suo
che egli abbia sciupato il suo talento a difendere una causa universalmente disapprova
2-205: tanto vale... fare a meno dell'analisi e lasciar la fantasia zaffrone
per distillazione con va -vale a dire. v. dire1, n.
giuliani, ii-219: ora che siamo scarsi a legname, si diliscame sedativo e un
, dove tale piantadelle legna se n'aveva a profusione; non valeva la fatica di cresceva
. sono erbe con foglie opposte; fiori a grappoli o non corrisposto, e
e più felice. moli a cime, ma senza involucro.
amare, ed una ripercussione in europa a cui è bene tenerci. piovene,
leonardo, 2-94: non vale fortuna a chi non s'affatica. buonarroti il
di quello, poco depoi cominciaranno a far bataglia e quando li vorrai despartire
. acido valerianico: acido alifatico monocarbossilico a 5 atomi di carbonio con quattro isomeri
inter. latin. formula di saluto rivolta a più persone. nardi, 6-69
ricettario fiorentino, proem.: appresso a dio premio e retribuzione grande ne conseguiteranno.
al sorpocrate vuole che il medico, a poter meglio giudicare nell'arte bo,
tudinario. a. verri, xxiii-119: d'alembert,
sotto il dittatore stabilito di formare a tant'uopo un adatto valetudinario: e
effetto voluto; che consegue lo scopo a cui è destinato; adatto all'occasione
possesso di sì fatti beni parrebbe valevole a rendere un uomo felice. periodici popolari,
abito fatto nel male ora è più potente a ritenerlo nel peccato, che non sono
peccato, che non sono valevoli l'essortazioni a tirarlo al bene. metastasio, 1-iii-200
: quando non vi sia argomento valevole a farla cambiar di proposito... si
2. valido, legittimo, conforme a una determinata legge, norma, ordinamento
. carducci, i-3-161: paoletti notò a mio fratello che il foglio della cambiale
uno da 30 centesimi, onde prega a rinnovarlo. il popolo d'italia [5-viii-1941
agosto, saranno valevoli per il ritorno a tutto il giorno 18 agosto.
sont tuta amorevre, / eo sont comuna a tugi -e larga e cari- tevre.
se si trattasse di un cristiano valevole a men che nulla. -con riferimento
ad un tempo stesso il principe è presente a ciascuna delle provincie del suo reame,
capo, né per conseguenza dell'autorità necessaria a valevolmente operare nelle bisogne che vi occorressero
fossero adesso i turchi, noi saremmo ancora a vallona, tranquilli e in gentili relazioni
vali, che è dal turco vali, a sua volta dall'ar. wali.
un'altra buca, che rispon- dea a quella cava, la quale era valicabile.
592: in quello tempo sì si raunòe a lato al nume danubio una innumerabile gente
contrade, infino in oriente, sottomettere a la loro signoria. colletta, ii-263:
seguitare i nemici persuasero il marchese villa a non impegnare le truppe a così dubbioso
marchese villa a non impegnare le truppe a così dubbioso cimento. spallanzani, xxiii-433:
. spallanzani, xxiii-433: mi restava a valicare quel tratto che propriamente dèe dirsi il
, il volere dei capi ci ritrasse a questi alpestri ripari. pascoli, 483:
diventarono sì basse ed il vento incominciava a trarre sì forte, che non si
sanza dir niente gli asaltasse: / contro a ciascun, sanza saper chi era,
or che le pecorelle voglion bere / a quella pozza ch'io ti vo'aspettare,
/ e livi in terra mi porrò a sedere, / tanto che vi ti veggia
sopra una nave lidia che era pronta a valicare il mare; e navigò alla volta
. filosofo afferma, non siano potenti a valicare la grossezza della media regione dell'
pur con questi occhi vivi, in mezzo a un vero / cielo d'estate -
quello che meno visse innanzi al diluvio giunse a settecento e cinquanta anni. i più
novecento anni, posto che niuno giugnesse a mille. cesari, 6-48: era luigi
, in un'opera letteraria. a. pucci, cent., 78-100:
, ii-590: noi siam liberi di valicare a un bisogno la misura da noi servata
degli altri. l'etruria, 1-377: a neuno sia lecito., presentare o
sopradetta quantità della detta stima. -comprendere a fondo una condizione esistenziale, lo stato
seduto al suo tavolo da lavoro, sordo a qualsiasi voce che cercasse di distoglierlo dai
1-65: allora cominciai del colle mesto / a valicar la tortuosa via / rasente il
. m. villani, 4-19: a lui piacque di valicare in lombardia, e
, e venne l'altro giorno. a. pucci, cent, 78-55: a
a. pucci, cent, 78-55: a mezzo luglio, vespro valicato, /
diletto. fioretti di vite, 77: a la perfine, essendo già valicata l'
fontana, e ciò che potea dilettare a satollare lo corpo. a. manetti,
potea dilettare a satollare lo corpo. a. manetti, 36: si puosono
. manetti, 36: si puosono a cena col grasso, che erano già valiche
grave non v'è prima, che valichiate a dir d'altro, poscia che la
d'un ragionamento in altro valicando, a far motto prima delle delizie della nostra napoli
occhio aguzzo). 15. schierarsi a favore di qualcuno, allearsi con lui.
, prima di tutti gli altri, a persuasione di sozzino ben- zone loro cittadino
. buti, 2-408: dimostrò virgilio a dante li tre gironi già montati da
si aggiungano le percosse del triste verno, a grande stento valicato, si potrà,
gravità fosse la ricaduta che m'era a fronte. ottimo, ii-109: venne la
, 'passatoio'e 'passatoi': pietre sporgenti a guisa di piuoli, per attraversare un qualche
. se il valicatoio è di legno, a guisa di trave piana, con appoggio,
piano, come se, non di mezzo a una città, ma sorgesse in un
: io ho cominciato di buon'ora a girellar per il mondo a mio talento:
buon'ora a girellar per il mondo a mio talento: a quel tempo conoscevo
girellar per il mondo a mio talento: a quel tempo conoscevo tutti i valichi delle
cassola, 1-292: la battaglia si svolgeva a distanza: gli americani erano ancora all'
per iniziare un discorso, per partecipare a una discussione, a una disputa.
, per partecipare a una discussione, a una disputa. buonarroti il giovane,
fece tagliare; e facendolo acconciare e tagliare a misura per metterlo al detto lavorìo,
e poi così corto pigliando misura per metterlo a più corto valico, come il volea
corto valico, come il volea porre a lavorìo, il trovava manco e corto
pastori di marliana in valdimevole gridava già a un suo figliuolo), para per cotesto
esercito sopra un ponte di barche gettato a traverso del fiume cinca. berchet, 82
villani, iv-3-1: uno giorno fece richiedere a suo consiglio 11 maggiori e più possenti
, e come giugnevano nel palagio, a uno a uno gli facea amazzare a un
come giugnevano nel palagio, a uno a uno gli facea amazzare a un certo valico
a uno a uno gli facea amazzare a un certo valico d'una camera.
guidatomi,... si pose a sedere. 8. locuz.
febus el forte, vi-32: amore a lei fé varico, / fece sentire le
di legno, di forma cilindrica, a foggia di un grandissimo arcolaio, vol-
giunchi, con la quale era legato a quella macine, mi diedi a girare
era legato a quella macine, mi diedi a girare con la più bella volta che
. n. 2) parallelo a quello di passo1, n. 23 (
che la stagion dell'inverno sia più atta a concipere validamente, che la state.
. d'annunzio, 1-392: ha portato a tale scienze un contributo mirabile, sostenendo
4. con grande intensità (con riferimento a un fenomeno naturale). zucchetti
bresciani, 6-xiv-138: forse nulla induce a validare nel romano l'inesplicabile fame di
. circa le proibizioni che si facciano a prossessori di feudi, signorie e principati
e civile, tutto ciò per ingannare, a bologna, una ragazzòla!
documento, di un modulo che ottempera a tutte le clausole che ne garantiscono il
l'autenticità delle firme, il diritto a riscoter le cedole e a incassare i cuponi
il diritto a riscoter le cedole e a incassare i cuponi. rebora, 3-i-
di esercizio e di ingannevole notazione sociale a cui spesso il dramma si arresta e
l'effetto desiderato; efficace, adeguato a una determinata occasione o circostanza.
fosse sì valida, ch'ella valesse eziandio a chi v'era per debito.
oggi, come vedete, non è valida a rompere el vincolo religioso congiugale. bandello
re; ma o la ripudiò poi carlo a pretesto d'infermità scoperta, o non
interno; ma non tutti erano disposti a tenere valido il testamento. vittorini,
più valide e forti di ricchezze, né a quelle medesime fu mai tanto di virtù
con sì numeroso e valido essercito, atto a combattere con molto maggiore, è da
contro lo straniero, sono invece pericolosissimi a noi perché suscitati all'odio del libero
tal colpo nella faccia, che gli venne a tagliare di netto una caruncola di color
alcide in valide membra pareggia, / a cui la guancia di pel biondissimo / il
, ali de l'anime; / irrompete a la guerra, o desii torbidi:
respiro del mare, ergeva il suo corpo a similitudine de'validi alberi, serenava il
con la ama, dà diritto a un punto. 11. ant
esser possa, senza però esser potente a proibire tale eclisse. 12.
, costante (un'attività). a. molin, lxxx-4-83: alcuni però bramerebbero
'l valore, / che tufi buoni stano a lamendare, / donna, di vostra
2: molto diletto e piacemi vedere / a giovane possente validóre / dolze parole e
la stalla senza governo e senza assignamento a l'oste, cum certe sue cose
1-143: egli partiva con una valigetta a mano semivuota, tanto per aver più
tanto per aver più facile accesso insieme a una donna negli alberghi. montale,
, -gi). contenitore per lo più a forma di parallelepipedo assemblato con materiale solitamente
fatta mettere la sella e la valigia a un suo pallafreno,... volendo
: la seguente notte tutti dui montarono a cavallo, don diego sovra un buon
, v-20: cominci dunque vostra eccellenza a favorirmi di questa grazia ch'io le
contentasse, mentre anelavano col supercilio arcato a tirar nella borsa, più che colle mani
arnese pei soldati di cavalleria, fatto a sacco, molto più lungo che largo,
valigia, si volse d'un tratto a giorgio mostrandogli un plico leìto da un
becelli, 1-178: dicono, ed a chi dice io mi riporto, / che
i-241: vedrà [genova] tra poco a lei venire dal nilo la nave che
valigia dell'indie, non meno che a quello dei viaggiatori diretti o procedenti dall'oriente
o che riceve da esso, esente a norma di diritto intemazionale da qualsiasi perquisizione
l'espressione valigia di corpo, con riferimento a una persona obesa, e ha valore
mangiare, e la valigia del ventre agguagliare a un sacco. aretino, 20-240:
, 20-240: io fui due dì fa a toccar la tale; oh che slandra
in modo ch'egli non s'ha a porre nel numero di quei grassi e stolti
quantità, copia (anche con riferimento a concetti astratti). n. franco
che il lezzo tavemesco v'amorbarebbe pur'a fiutarla un tratto. 5. costo
manderne in grande quantità. a. pucci, cent., 38-12:
-mettere o cacciare in valigia: impedire a qualcuno di agire liberamente. g
voi siate anco libero, / e a tre e a quattro e a dieci e
libero, / e a tre e a quattro e a dieci e a dodici /
e a tre e a quattro e a dieci e a dodici / ore di notte
tre e a quattro e a dieci e a dodici / ore di notte, e star
star le notti intere / senza avere a tornar pel 'benedicite'/ come i novizi,
schieramento (un esercito). a. pucci, cent., 27-60:
. pucci, cent., 27-60: a ripoli otto dì fer dimoranza, / perocché
lor non fosse bigia, / ma chiara a tutta gente, e che 'l nemico
: chi accomanda il capo al valigino, a sopra panca, o tavola disteso /
, e quel loro ragionare rauco traeva a sé un'altra quantità di persone.
montale, 3-50: federigo scese e calò a terra il suo valigiotto con qualche sforzo
un paio di valigioni colmi di pane, a petizione d'un'al- tra pagnota di
tra pagnota di più, piantava gli zoccoli a piè d'un'uscio. inventario ai
. busmi, 1-122: io ho a rivedere una loro valigiaccia piena di lettere
sedet, ut dixit theocritus, appellantur a nobis'valigiai. valigióne, sf
intelligenza, 262: évi come remusso a la stagione / sette conti menò con
numero variabile di corde (da 7 a 20) rappresentate da listelli
fina, / ché lo meo core a voi si 'nchina. bonagiunta, xvii-123:
ver5 di me non siate disdegnosa. a. pucci, cent., 82-49:
/ e sempre avvenir questo troverai / a cavalier che sia di vali- mento »
». boiardo, i-4-7: il conte a lei rispose: « io son contento,
valiménto ». folengo, i-126: riede a la capanna pet corcarsi, / ché
con molte gemme di gran valiménto. a. pucci, 7-123: 'l quinto
prezioso (un oggetto). a. pucci, cent., 31-5:
valore e valiménto, / ché tocca ancora a te in questa parte: / per
guido delle colonne, 76: poi ch'a lei piace, a me ben de'pia-
76: poi ch'a lei piace, a me ben de'pia- cire, /
. 10. tributo annuale imposto, a partire dal 1683 nel regno di napoli
/ ha vallane e ve- role. a. altamura, 369: 'vallena': castagna
. landino [plinio], 323: a queste cedono le corone murali..
quali aveva quello che era il primo a salire in sul vallo. domenichi [plinio
[plinio], 16-4: cedono a queste corone le corone murali,..
.. le vallali che si davano a chi era il primo a montar sul vallo
si davano a chi era il primo a montar sul vallo. giordani, iv-64:
belliche da inscrivere in due cartigli annodati a due corone castrensi o vallali degne del
). ant. e letter. cingere a scopo difensivo una città o le sue
inf, 8-77: noi pur giugnemmo dentro a l'alte fosse / che vallan quella
. ugurgieri, 393: elli si pongono a campo dinanzi la città, e vallano
là dove italia vallano / le ignote a l'aureo sol carintie chiostre.
generosa, la quale ad esse slanciasi anco a traverso il buio e doloroso abisso,
ogni tempo e di ogni nazione seppe a gran cura vallarle. 4.
queirimbecille del principe giovannelli... a quest'ora ti avrei condotto in una
con una gamba di legno che gli cigolava a ogni passo, gli s'era presentato
e interciso da un fiume, soggiaceva a molte imperfezzioni. c. i. frugoni
i. frugoni, i-8-75: vennero a lui da l'istro i cari bronzi /
/ che date retta a tutti gli amatori. / voi fate come
: v. epigenetico2. -valle fluviale o a v quella con la caratteristica sezione trasversale
v quella con la caratteristica sezione trasversale a forma di v dovuta all'azione erosiva
corso d'acqua. - valle glaciale o a u: quella con la caratteristica sezione
: quella con la caratteristica sezione trasversale a forma di u dovuta all'azione erosiva
[l'aquila] da varo infino a reno, / isara vide ed era e
, / ch'avea lunga la barba a mezzo il petto, / devoto e venerabile
vissi in clausura: quaranta giorni passati a beigioioso non mi giovarono né alla mente
era da fare, disse un dì a la moglie che voleva andar in valle seriana
di san iacopo, rovinosamente ne vennero a danni del melanese. stoppani, 1-523:
bove presenta una montagna dell'altezza di oltre a 3000 metri, squartata quasi da cima
3000 metri, squartata quasi da cima a fondo, si è detto tutto.
/ e nel valle affondare, / sentina a tutto male! 2. depressione
da chioggia condotti per le valli salse a terra ferma i suoi cavalli. patrizi,
, che distinguono i luoghi da valle a valle, se ne prende gran copia con
di giudea vissuto nel sec. ix a. c. masuccio, 150:
per appiccarlo ogne anno una volta dinanzi a quelli corpi santi, gli russe stato dispensato
non ci abbiam di nuovo noi tratti a trovare insieme nella valle di giosaffat? manzoni
dicesi per celia del non s'avere a rincontrare più in terra, ma nel mondo
e cala, / e 'l legno a sé tirando anela e suda. lucini,
, e ci riesce male. / chi a te [barbiere] puote uguagliarsi /
odio e o sdego, / venti contrari a la vita serena. donato degli albanzani
valle di lagrime, e m'indusse a piangere in metri gli oltraggi della fortuna.
più n'ha colpa, / vegg'io a coda d'una bestia tratto / inveri
. 16. locuz. -andare a valle, essere sopraffatto, soccombere.
valle, essere sopraffatto, soccombere. a. pucci, cent., 16-15:
/ ché si difese ed essi andare a valle. -a valle: giù,
inf., 12-46: ficca li occhi a valle, ché s'approccia / la
non restò [anfiarao] di minare a valle / fino a minós che ciascheduno afferra
] di minare a valle / fino a minós che ciascheduno afferra. cicerchia, xliii-
la gente mala / iesù, infranto c'a pena sta ritto. / tirando 'l
sta ritto. / tirando 'l vanno a valle per la scala, / quale 'l
, iii-2-191: or drizza il guardo a valle: or vedi, o sire!
del sole mostra la polvere che sono a valle la magione. -traendo le
, 12-343: solmi ha sempre lavorato non a monte (come oggi si dice)
(come oggi si dice) ma a valle delle opere esaminate, ha posto su
salita'. - signore, deve tornare a valle. / lei cerca davanti a sé
tornare a valle. / lei cerca davanti a sé / ciò che ha lasciato alle
parte inferiore di un arto in relazione a un determinato punto, con partic.
riferimento alla circolazione sanguigna. -da qui a valle: da questo punto, da questo
cose, che si dicierà da quie a valle, gazaneto alberichi e pietro anbruosci
in ogne parte 7 che mali e beni a lui son gionti. / questo mondo
perch'agia gran bene / ché ogna monte a valle dè venire. cavalca,
gran valle. salvini, 39-iii-230: tristo a quell'uccello che nasce in cattiva valle
siena, 715: ecci chi sia stato a santo francesco, a vedere il luogo
chi sia stato a santo francesco, a vedere il luogo come sta egli? è
, che fanno una vaghissima verdura in mezzo a quelle tante nudi rupi. arbasino,
prima del tramonto in vera estasi davanti a una vailetta di peri fioriti di bianco,
di peri fioriti di bianco, simili a fontane o a nuvole posate sull'erba alta
di bianco, simili a fontane o a nuvole posate sull'erba alta. -vallettina
come quando le fuste remurchiarono le galie a zia essa fregata era scesa in una val-
era scesa in una val- legella lì a zia. guerrazzi, ii-149: chi da
.. dopo un miglio e mezzo arriva a certa vallicèlla chiamata dei laghetti. abba
(o valles) -is, forse connesso a volvère (v. volvere).
'l su'contraro, / e press'a la montagna à gran vallea. dante,
abita alcun di lor ha pronunciato testé, a la valletteria acconciata a riceverle in dente faccia
ha pronunciato testé, a la valletteria acconciata a riceverle in dente faccia dell'oste, tutto
licasto / i colli biancheggianti al pellegrino. a. botto, 1-550: quel sentiero
vallesani. soldati, 6-129: anche a nord, anche nel vallese,..
di una valle (con partic. riferimento a coloro che abitano o lavorano nelle valli
. che è proprio o che si riferisce a tale regione; che vi viene prodotto
soffici, v-2-47: persino la 'società'descritta a più riprese nei suoi fasti più sacrosanti
, che riguarda, che si riferisce a vittorio valletta (1883-1967), amministratore
valletti. sacchetti, 16-81: giugnendo a staggia, lo sposo usò questa malizia:
che la mattina innanzi dì volea andare a siena, per fare acconciare ciò che bisognava
ariosto, 27-93: di qui presso a tre legne a quella torre / che siede
: di qui presso a tre legne a quella torre / che siede inanzi ad un
boschetto, / senza più compagnia mi vado a porre / che d'una mia donzella
porre / che d'una mia donzella a d'un valletto. f. f.
, cinto da numerosa folla di valletti a pie', vestiti di fiammeggiante livrea.
cercando. foscolo, ii-277: chi a pugnar vuol meco accingersi / venga pur,
tutta prima di richiudere i battenti, a palazzo. -figur. adulatore,
-maschera di un teatro (in partic. a roma). -commesso della camera dei
perciò comparire i valletti reelli e quasi muti'a fianco di raffaella carrà, ribaltando clamorosamente
carrà, ribaltando clamorosamente gli stereotipi cari a mike bongiorno. 4. levetta
di un cronografo. 5. a. ebauches [in « lingua nostra »
-anche: l'insieme delle conoscenze relative a tale attività. piccola enciclopedia hoepli
e vallicoso. mazza,, 795: a te nascente mormori / fresco cader di
iv-255: duemila valligiani, che alloggiavano a san salvadore tra san lanfranco e pavia,
. che è proprio o che si riferisce a una zona valliva; che vi viene
nastriformi, appartenente alla famiglia idrocaritacee, a cui appartengono due sole specie, una
i nivei calici aulenti, / balzano a 'l passaggio le vallisnerie in fiore.
è proprio, relativo alle valli o a una valle in partic. lagunare; situato
viene guidato,... bonificando a tutto corso il paese vallivo che gli è
erano aggirati 1 primi viaggi, decimavano a ponente verso una bella corrente di acqua
valliva, cacciatrice e pe- scatrice, a mutar condizione e mestiere, certo producevano
dentro il vallo, e fuori sarebbero tagliati a pezzi. tasso, 7-120: sol
vallo chiuso / de'suoi ch'egli a buon dritt'uomini estima / serba le vite
/ e chi nel vallo simel poggi a monte. boccaccio, 1-ii-158: troiolo in
una cortesia / con più compagni montò a cavallo / con un falcone in pugno
e compagnia / le fero infin di fuori a tutto il vallo, / e
la guerra che gli alleati sarebbero costretti a condurvi senza quartiere, per le ritirate strategiche
lieto; / forse il nostro cammino / a non tócche radure ci addurrà / dove
papa gliela concesse [l'eccezione] a patto però che la congregazione si dichiarasse un
, che pigli più vallona- te. a. soldani, 45: la gran vallonata
montuose con solco stretto, parete quasi a picco e frequenti salti e cascate.
qual, cantando, addita, / a virgilio sordello stando allato, / spiriti d'
ben furo aventurosi i cavallieri / ch'erano a quella età, che nei valloni,
/ trovavan quel che nei palazzi altieri / a pena or trovar puon giudici buoni.
carducci, iii-4-231: cantan gli uccelli a prova, stormiscon le cascatelle, /
che sull'opposto versante del vallone, a uguale altezza, c'era un'altra strada
'n un alto monte / et infiniti valloni a fronte a fronte. mazza, 1-87
alto monte / et infiniti valloni a fronte a fronte. mazza, 1-87: chi
ai verace altezza; / vista non anco a far pareggio avvezza / che sia,
da'lidi dell'italia si distende fino a quelli dell'africa. 4.
tempi, cioè portar calzoni alla vallona a guisa di bolge pendenti. 2
sudorientale del belgio (anche con riferimento a chi faceva parte delle milizie mercenarie del bra-
posti, e che il quarto fosse dato a un belga, per giunta vallone,
bot. pianta del genere quercia alta fino a 15 m, chiaro davanzati, xvii-600-2:
. alfieri, 5-13: onde, ed a quella augusta matrona, che ti calyces
ardeva un focherello di malavoglia, attizzato a stento con legna verde e rotelle di
succhi, olii, o fame paste a qualche uso, come macinare olive,
nel mediterraneo con tre specie che vivono a scarsa profondità attaccate alle rocce.
tallo molto ramificato e di cloroplasto generalmente a reticolo. = voce dotta, lat
e donzelli. latini, i-1659: però a tutte l'ore / ti tieni a
però a tutte l'ore / ti tieni a buona usanza, / perciò ch'ella
il su'valore, / che a li occhi nostri apertamente mostra / come tu
ed egli poneva un'assidua cura del mostrare a lei il suo valore, la larghezza
positiva (innata o acquisisei stata sì a lungo, d'ogni umano senno, e
, e valore principalissima sede, ed a quella che ti sei ora...
., 1-14: o buono appollo, a l'ultimo lavoro / fammi del tuo
valor sì fatto vaso, / come dimandi a dar l'amato alloro. metastasio,
sul suo piedistallo... non riesce a infondermi valore. 4.
l'avea nel core) / d'una a cui patria fu la patria vostra.
italici cor non è ancor morto. a. pucci, cent., 37-64:
iddio redentore, / vedo la italia tutta a fiama e a foco / per questi
/ vedo la italia tutta a fiama e a foco / per questi galli, che
nemmeno quella di tito livio, che sta a significare per lo più il valore militare
al valor militare. l'ho presa a uno che sta laggiù. la vuole?
alto deo, patre segnior, / dà a mi forga e valor. dante,
, d'onne valor voto, / vegno a vedervi. cino, 42: la
porto vestita, / combatte, dentro a quel poco valore / che vi rimane,
forza di vedere e... incominciò a vedere e potere guardare ogni cosa.
e vivace valore, e si diffonde a vivificare tutti i corpi, che ad esso
in suo raggio tanto di valore / ch'a me di me fa obliare il core
penetrando / con un disio, ch'a tal donna gli tira, / da lei
per voi sola alteri, / nostri colli a lasciar vi veggio intenta, / io
e d'un valore nativo, / nato a servire il suo bel nome divo.
manterremo. leopardi, 2-49: quali a voi note invio, sì che nel core
capacità, le attitudini necessarie e sufficienti a fare qualcosa (per lo più in
metastasio, 1-iii-643: preveggo il pericolo a cui m'espongo, e non ho
metastasio, 1-iii-824: dopo alcune sue a me incognite peregrinazioni, ebbe il valore
dalla collettività o da processi di natura economica a un bene, che ne determina la
dell'individuo che si trova di fronte a beni da impiegare per la soddisfazione dei
. dati, 4-190: l'erba tè a noi di tanto valore, 1 cinesi
valore, 1 cinesi ce la barattano a tanta salvia. f. galiani, 3-39
saremo costretti alle unioni, alle licenze, a lavorare per conto terzi? a ridimensionare
, a lavorare per conto terzi? a ridimensionare drasticamente? potremo riavere prodotti con
presunto, non di mercato, imputato a un elemento di capitale fisico. -valore
-valore naturale o normale, quello, relativo a un bene, che col passare del
, che col passare del tempo tende a stabilirsi sul mercato. -valore
e materie prime di un prodotto volto a ridurre il costo di produzione senza alterare
spedito per posta in pacco non sigillato a tariffa ridotta. -con uso scherz.:
10-71: per tutto il tempo che impiegherò a traversare il paese, tramezzo a macellari
impiegherò a traversare il paese, tramezzo a macellari, groghieri, fornai, ettecetera,
i-3-276: io ti rimanderei il valore, a pena ricevuti i libri.
). einaudi, 3-1 io: a pietrogrado, non bastando più le macchine
giornale / del centro che mi paragona a dante: / io canto l'ideale.
2-v-467: - allora è meglio andare a fare una partita a bigliardo, -disse
allora è meglio andare a fare una partita a bigliardo, -disse uno che ogni giorno
perdeva, da una settimana, da venti a cinquanta punti su valori minerari.
16. pregio di natura non economica riconosciuto a qualcosa; importanza, rilevanza, interesse
. daniello, 518: il voto fatto a dio e l'obbligazione del nostro libero
. e. cecchi, 7-18: a grado a grado, divenendo la navigazione
e. cecchi, 7-18: a grado a grado, divenendo la navigazione più sicura
18. efficacia di un ragionamento a determinare l'assenso degli ascoltatori o dei
che le legge vostre vecchie che obviassino a questa nuova siano di nessuno valore.
l'aria aveva solo un valore di filtro a inebriarlo di libertà. 22
di considerare l'azione indicata da un verbo a seconda che sia vista nel suo cominciare
iterativo, ecc.), o a seconda del fatto che, in una prop
. -valore di picco e valore picco a picco: v. picco1, n.
modi della lingua nostra, mi va molto a sangue. in un determinato punto del campo
di preferenza o di scelta morale, mutevole a seconda degli individui e delle epoche storiche
metà del xix sec., che mirava a salvaguardare l'oggettività del valore dalle componenti
assiologia. -per estens. tutto ciò a cui in un determinato ambito è riconosciuto
da suscitare in chi guarda una sensazione simile a quella prodotta dal tatto (ed è
. longhi, 80: non mancava a firenze, per rinforzo, che do-
. c. carrà, 218: ridurre a valore tattile la pittura del calabrese è
-per estens., con riferimento a forme diverse di espressione artistica (musica
il suo 'contenuto'; riducendolo perciò a una schiuma di toni, di rapporti,
, n. 17. insieme dato a cui può fare riferimento una variabile.
contro i sam- micheli poco ci vuole a crederlo, essendo questa la solita retribuzione
, tr. econ. conferire maggior valore a un bene, attraverso migliorie o mettendone
un bene, attraverso migliorie o mettendone a frutto potenzialità in precedenza trascurate o promuovendolo
/ che sarebbero state valorizzate da lì a due tre secoli. -ottenere il
serio, in ordine, che pensi a te... e ti permetta di
. conferire, riconoscere importanza o interesse a qualcosa, mettendone in evidenza pregi in
avvalorare. 5. commerc. attribuire a una merce un valore maggiore di quello
merce un valore maggiore di quello precedente a causa di variazioni del prezzo di mercato
valore, per lo più in seguito a migliorie o a variazioni del prezzo di
per lo più in seguito a migliorie o a variazioni del prezzo di mercato (un
, agg. accresciuto di valore grazie a interventi di miglioria. cassola, 2-326
], si poteva sperare di venderlo a buon prezzo. 2. sfruttato
, importanza, interesse, pregio estetico a qualcosa o a qualcuno. 2
interesse, pregio estetico a qualcosa o a qualcuno. 2. che è
valorizzatore, conferisce la presidenza dell'assemblea a ferruccio vecchi, capitano degli arditi.
sono condotti valorosamente. -con grande resistenza a una condizione meteorologica avversa. mattioli
: gli animi vostri, ben disposti a valorosamente adoperare, accenderà. pasqualigo, 379
braccia che lavorassero più valorosamente delle mie a guadagnar la vita per tutti e due.
grazioso umore che spingono le loro donne a raccogliere e a trattenere in casa gli amici
spingono le loro donne a raccogliere e a trattenere in casa gli amici, e
aver donne le quali sappiano valorosamente soddisfare a questi compimenti. 4. con
. con efficacia curativa; drasticamente. a. briganti, 13: meschiata con mele
prode, impavido, animoso. a. pucci, cent., 47-27:
fortissimo e valorosissimo in arme e fu morto a troia. boiardo, 1-35: non
, 1-35: non ti parlarò io come a divino e immortale: ma come a
a divino e immortale: ma come a uomo valorosissimo e che abbia una essercito non
successore teodosio, pervenne la corona imperiale a leone isauro principe valoroso. mazzini,
espressa nei confronti di lorosi, abbiate a cuore le lagrime di dianea, i miei
, 1-40 (i-472): per mostrarsi a la sua nardella prode cavaliero e valoroso
per la quale semo abituati ne'pericoli a far opere valorose. davila,
la berlotta... pervenne finalmente a tagliare la contrascarpa. brusoni, 959:
e fiera resistenza, superate e tagliate a pezzi. -per estens.: compiuto
in contesti iron., con riferimento a comportamenti illeciti o immorali). f
della lingua italiana il nostro valoroso giacinto carena>rovvide a un gran bisogno civile. fucini, 750
, io sono contento e sono aparechiato a ubidire: ma chi rimane qui colla
donna mia? petrarca, 53-3: dentro a le qua'[membra] peregrinando alberga
un alto pensiero, per lo quale a un'ora, cioè in una medesima opera
con altissimi premi li valorosi onorare, e a sé perpetua gloria apparecchiare.
valore, / che tufi buoni stanno a lamemdare, / donna, di vostra
, che subito lo spe- gne. a. pucci, 7-98: quando il fabbro
-intenso (un profumo). a. briganti, 147: questo calamo non
, e quanto più è verde, pare a me che sia di più valoroso e
due valorosi appetiti, finché non giungono a veder la visione di dio, cioè la
è contro l'ira valoroso / commettersi a gesù padre pietoso, / che senza lui
: io mi vergognavo di essere ceduto a fare una così bassa esperienzia intorno a
a fare una così bassa esperienzia intorno a una così valorosa e mirabil gioia.
questa domanda equivarrebbe in tutto e per tutto a que- st'altra: « scusi,
trentamille scudi. goldoni, xi-96: lascio a nardo, mio parente, / de'
de'miei mobili il valsente, / che a due mille arriverà. calandra, 3-184
calandra, 3-184: i municipalisti cominciarono a darsi attorno per raggranellare il valsente;
attorno per raggranellare il valsente; toccò a mio padre rivolgersi alla contessa melania.
stor. tassa straordinaria, istituita nel 1432 a firenze, sulla proprietà e, in
. che è proprio, che si riferisce a tale valle. 3. sm.
-che è proprio, che si riferisce a tale regione. valsuta, sf.
che la valsuta di esse non è possibile a un gran pezzo stimare. statuto dei
. che è proprio, che si riferisce a tale regione; che vi viene prodotto
, / cum'più pò stare -nel meco a mensura; / ché so natura -sempre
necessario che il principe stabilisse una valuta a tutte le cose, 0
per esempio che lo staio del grano corrisponde a tanto vino, tanta carne, olio
legale in un determinato paese. a. pucci, cent., 8-99:
può in effetto essere vaglio più bello a distinguere le valute degli uomini e a fare
bello a distinguere le valute degli uomini e a fare cognoscere le monete; ed è
importa al governo, che la piazza alzi a suo talento, e muti il prezzo
gli stati uniti mobilitarono la propria tesoreria a sostenere la valuta britannica. sereni,
convertibile in qualsiasi altro titolo di credito a vista. -valuta debole: quella il
valore, nei cambi internazionali, tende a deprezzarsi nei confronti delle altre valute.
, con la riserva aurea, concorrono a formare la scorta della banca centrale dei
manzoni, iv-438: quelle belle esortazioni potevano a molti parere, come si dice,
valuta indice: regime economico che tende a evitare gli effetti delle fluttuazioni del potere
acquisto dell'oro sui debiti e sui crediti a lunga scadenza; regime del modulo tabulare
o spirituale; apprezzamento o importanza attribuita a una condizione, a una qualità,
o importanza attribuita a una condizione, a una qualità, ecc. iacofone
carne è viziusa: / esforza- rolla a tutte mie valute, / perché la sua
; calcolabile, misurabile. a. cocchi, iii-460: differenza di pochi
economica; che ha un valore corrispondente a una determinata somma di denaro.
. volponi, 8-100: l'aveva costretto a cedere con vero proprio atto notarile,
chivasso perché non tutti in paese venissero a saperlo, la sua parte di proprietà sui
1-iii-169: fra queste poche fonti di sussistenza a grande stento sufficienti a quel popolo,
fonti di sussistenza a grande stento sufficienti a quel popolo, le più valutabili, almeno
, 11-154: apparisce il danaio esser mezo a valutare l'una e l'altra mercanzia
. figur. sottoporre ad analisi, esaminare a fondo qualcosa ai fini di un giudizio
rimanemmo conformi di tutto quello che si aveva a fare e appresso valutammo la fattura di
prendiamo una che può parere piccola cosa a quelli che sanno fare star ritto povo.
suo operato. piovene, 7-180: a hollywood la gente è valutata solo per ciò
volgo ignaro, che non è bastante / a discemere il ver con vista acuta,
valutàrio, agg. finanz. relativo a una o più valute (con partic
fra l'italia e i paesi esteri a fronte di scambi commerciali, movimenti di capitali
valute estere, crediti internazionali in valuta a disposizione delle grave / non più aver
valutativo, agg. che serve a formulare un giudizio furcifer, proscimmia
. croce, i-2-189: abbiamo implicitamente avviato a solu = da una voce malgascia che
degli animali che abitano i gusci testacei a due valve, io ci moravia,
, / la una focaccia e giudicando a occhio se è ben cotta. morta medusa
le noci di cocco, / venezia ritratta a musaici, gli acquerelli un po'scialbi
. ciascuna delle due parti non interatenuti a fame pagare loro gl'interessi a cinque fiorini
interatenuti a fame pagare loro gl'interessi a cinque fiorini larghi. p. mente divise
rimasugli, con cibi freddi e unti cacciati a forza romagnosi, 3-ii-733: tanto la
i-305: « catuba », gridò righetto a colui che mi -ciascuna delle labbra
« catuba, non dormire, ché sta a contesto figur. te ora ».
della che analizza; che sottopone a giudizio, a critica. veste
che analizza; che sottopone a giudizio, a critica. veste fanciullina.
della psiche delil pericarpo dei frutti giunti a maturità e, in partic., la
becco dell'airone] di un prezzo a un oggetto, a un bene; quotazione
di un prezzo a un oggetto, a un bene; quotazione, stivalva superiore
con meton.: valore in denaro attribuito a un beti le valve con veemenzia,
socchiuse / valve do di firenze a ciascun capo di beni e pezzo di terra
. per estens. considerazione, esame approfondito a iii-1-1168: chi viene alla soglia? chi
uso scient. penitenza fu dichiarato uguale a 300 colpi di disciplina'. b. vaivare
. come mero fatto bruto, a cui non si possono attribuire aggettivi di
bambini, donne e nature primitive soggiacciono a criteri di valvassino, sm. stor.
mi affidò due appunti in proposito, a distanza di un mese l'uno dall'altro
allievo o all'aldalla data del secondo a quella dell'incontro fra il mio sovrano
, fare uno sforzo della mente, raccogliersi a lungo, per prie terre senza
no li deve esser ventura, assai simile a quelli che in certi luoghi...
diramarono dai fraolini, venuti con gli ottoni a impiantarsi nel breve territorio che sta fra
allungata e dotata di una branchia contrattile a sinistra e di una branchia rudimentale a
a sinistra e di una branchia rudimentale a destra. = voce dotta,
ant. valvula), sf. dispositivo a comando manuale o automatico (valvola a
a comando manuale o automatico (valvola a comando diretto o automatica) che serve
comando diretto o automatica) che serve a regolare il flusso di un fluido (acqua
l'altra un palmo per poterli temperare a modo suo. castri, iv-156: nel
vengono espulsi dal cilindro di un motore a combustione. marinetti, 1-121: 'valvola
-valvola di sicurezza: valvola applicata a contenitori di fluidi ad alta pressione,
interna esercita sull'otturatore una spinta superiore a un determinato valore ritenuto pericoloso; valvola
sicurezza, questa scappatoia dalla necessità, tende a prendere molto sul serio la prima.
del canale, che va fino all'utero a poco a poco ristringendosi, non si
che va fino all'utero a poco a poco ristringendosi, non si trovano mai né
valvola. qualche volta è accaduto anche a me ». 4. elettron
strumenti elettrici) possono trovar posto accanto a strumenti tradizionali e il risultato può variare
strumenti tradizionali e il risultato può variare a seconda dei casi. soldati, xi-257:
che i tasti preme / con arte a quel pneumatico stromento, / le valvole apre
quel pneumatico stromento, / le valvole apre a le boccuccie estreme, / determinando ad
. 7. locuz. - a tutta valvola: con impeto e senza sosta
: con impeto e senza sosta; a tutto spiano. palazzeschi, 5-39:
volesse dire uesto vocabolo, e rifiutava a sé stesso di conoscerne il signi- cato
cato, pur sapendo che gli uomini fornicavano a tutta valvola. -essere in valvola
endocardite valvolare, infiammazione dell'endocardio localizzata a livello dell'apparato delle valvole.
valvulite, sf. medie. processo infiammatorio a carico di una valvola, in partic
perché hugo von hof- mannsthal, avendo a sua disposizione un quadro così brillante,
, i-20: sovra il parnaso, illuminato a giorno, / ballerà un valtz colle
ronzino, sarete la sera di ritorno a santa caterina, passando per bòrmio, col
. verga, ii-374: si mise a ballargli sotto il mostaccio -polche, valzeri,
piedi. tornasi di lampedusa, 258: a un certo momento vi fu una vera
farsi presentare e richiedere un ballo: a ciascuno angelica dispensava un sorriso della sua
sorriso della sua bocca di fragola, a ciascuno mostrava il suo carnet, nel
mostrava il suo carnet, nel quale a ogni polka, mazurka e valzer seguiva la
degli anni 1914-1930). a. cecchi, 1-169: una volta tanto
soldati, 2-422: la guardò davanti a sé, dall'altra parte dello scrittoio
scrittoio mentre aspirava il fumo voluttuosamente, a lungo: con esagerazione, con evidente
esponevano. giannone, i-267: lucrezio pure a ciò riferisce l'invenzione e l'uso
non temendo onda sopr'onda / versano a fiumi. monti, x-4-477: su i
ho detto essere stato, e, oltre a questo, quello impeto, avere dalle
da fanciulli [gli egizi] sé adusavano a star sotto la vampa del sole e
2-4-537: convenivagli uscirne di tanto in tanto a respirare un poco all'aria di fuori
landino [plinio], 407: a dì xxvi di giugno... nasce
accesi, deragliando sulle mobili / curve sterzate a secco, di lunari / vampe fanno
prigioniera addentalo la topa, / dite a colui, con tutto il volto in vampa
seppi che dire. morante, i-401: a questo punto, con parole violente,
si alternavano in viso, edoardo prese a insultare le messe, le comunioni,
calore dovuta all'ingestione di alcool, a una condizione patologica, a una forte emozione
alcool, a una condizione patologica, a una forte emozione, alla vicinanza di
ii-8-216: osserva, mi son messo a ricontomare queste lettere, perché una vampa
. g. visconti, 1-16: lassa a me questa onda a ciò che un
1-16: lassa a me questa onda a ciò che un poco / smorzi la vampa
lingue dotte, di salire in fama a paro degli antichi maestri, e di levare
ferrara, 6: io son formato simil a toa stampa, / e forse,
il [antonio canova] guidò seco a roma. quivi il divino suo ingegno
fatto o situazione poco durevole, destinata a finire presto. f. f.
come tu da cui sì stampa / a fatica un solo figlio. 12
tutto pomposo, palesarsi altrui; / e a l'alma spoglia sua, che d'
. bellini, 6-209: altro che intorno a un sole e stommi e giro,
altro centro ruo- teando miro / ch'a una terra di fango e di bassezza.
trona / e 'l vento buffa e comenza a scurare. 2. figur.
precipizio onde sì reste / sono a vampar le giovanili menti 7 d'amor le
come quando si soffia su un lume a petrolio, che la fiamma gorgoglia in un'
, vi-207: l'odore del fritto veniva a vampate dalle porte e si vedevano i
16-18: aiutavo la baronessa di mouton-duvemet a liberarsi le spalle d'alabastro dal mantello
più da una sensazione di calore, dovuto a una forte emozione, a ira,
, dovuto a una forte emozione, a ira, a vergogna, ecc.
una forte emozione, a ira, a vergogna, ecc. verga, 8-238
fatto o situazione poco durevole, destinata a terminare in fretta. brancati, 3-179
carducci, iii-16-3 29: nei sonetti mandati a dame non manca le più volte l'
e spluzzavi suso dua bocali d'acquavite a poco per volta, i'modo si converta
lume, e subito vedrai la càmera infocarsi a uso d'un vampeggiare cieleste, e
vampeggiare cieleste, e non farà alcuna lesione a persona. bracciolini, 2-31-67: lo
393: una stanza lunga e stretta terminava a un grande focolare dove vampeggiavano le fiamme
ogni somiere / viene, scende e sosta a bere. 3. spiccare,
edilìzi, la notte, quando airieto a quelli vampeggia, che subito par che,
nel verga c'era un siciliano intento a rendere l'aspetto e l'anima della
, donna vampiro (anche con riferimento a una personificazione). savinio
ai vampiri o, per estens., a persone avide, spregiudicate, egoiste.
: « la gente è 'sentimentale', sensibile a un unico richiamo: non devi toccargli
, cioè i morti redivivi, venissero a succhiare il cuore de'vivi; la quale
realmente il funzionamento dell'esistenza individuale fino a che tutti gli elementi non si siano
2. con uso appositivo, con riferimento a una donna sensuale, ammaliante, dotata
-agg. diretto ad ammaliare, a sedurre irresistibilmente (un componimento).
corte e denti incisivi assai sviluppati atti a incidere la pelle delle prede o, anche
i fiori. 7. aereo a reazione britannico. migliorini [s.
.]: 'vampiro': tipo di aereo a reazione, britannico (1948).
, che è dal ted. vampir, a sua volta dal serbocroato vàmpir 'chi sorge
una membrana natatoria e due braccia piccole a spirale. = voce dotta,
fonte di luce o calore. a. pucci, cent., 5-70:
. pucci, cent., 5-70: a monte cellese tagliaro il pino, / tornare
cellese tagliaro il pino, / tornare a siena faccendo gran vampo / d'ardere,
alcun scampo. / aquilante, ch'a par seco venia, / stracciò l'avanzo
/ comincia in una parte, e a poco a poco, / rinforza intorno,
in una parte, e a poco a poco, / rinforza intorno, e rende
, in partic. estivo. a. pucci, 4-267: quella [piazza
che strale i lampo: / corre a l'arme tucto il campo, / ché
fea tal vampo / ch'ognun di noi a morte era vicino. g. f.
sfogare, / contrad amor mi costrinse a parlare. cieco, 21-63: ora venuti
un vampo di superba gioia mi piglia, a vedere come io riesco ad incantare tutta
centomila ne fé solo scampo: / tornò a marsilio forte inaverato, / che era
, / che era fuor di roncisvalle a campo, / e racontò come 'l fatto
vampo, / abatter questo e quello a gran furore, / l'armi lucenti sue
armati, che quelli dal fondo incominciarono a menar vampo e furore, e faceano tanto
atomico 23 e con valenza da 2 a 5, che si presenta come un metallo
acciai speciali, che può provocare intossicazioni a carico del sistema respiratorio e gastroenterico,
non credetti: / tu se'venuto a mieter nel mio campo, / e 'n
due comunicazioni rotabili, nell'awici- narsi a popoli sono strette fra monti, e però
monti, e però poche opere bastano a rendere inaccessibile questa posizione, e vicino ai
, e consiglio? o che / ho a dire io, quando vo alle mura
vanadio: un additivo di cui, fino a quel tempo, nel mondo delle vernici
superbia o di vanagloria il può cacciare a terra. s. bernardino da siena,
hai stato, che il mondo t'induce a superbia... e quando tu
e quando tu hai fama, t'induce a vanagloria. machiavelli, 1-viii-281: forse
1-viii-281: forse ch'ancor prenderai vanagloria / a queste genti raccontando e quelle / de
in sin quivi era istata troppo maravigliosa a un corpo umano non volendo idio che
non sono esposti agli occhi di ciascuno a guisa di merce, né ricercano il plauso
croce, iii-22-192: tutto procedeva colà a gonfie vele, sul mare della vanagloria nazionale
: atteggiamento, comportamento, atto ispirato a eccessiva stima di sé, al desiderio di
fu una vanagloria che gonfiò il cuore a questi prìncipi, e sollevò loro la mente
soddisfatta, essendomi io fatto molto osservare a cagione de'miei be'cavalli inglesi.
conservarsi sempre tale, e di dare a clemente ottavo e a paolo quinto tutte le
e di dare a clemente ottavo e a paolo quinto tutte le sodisfazioni possibili,
. tozzi, v-113: vittorio cominciò a piangere. il padre prese la frusta
non debba al presente ruinare, e a guisa di vetro per percossa del caro spezzata
quale ha luogo quando il dicitore disegna a parole i reggimenti della natura di alcuna persona
autore latino ito maccio plauto (254 a. c. - 184 a. c
(254 a. c. - 184 a. c. circa). castelvetro
di qualunque timor ponno sgombrarmi; / a vergini d'arcadia / non vanemente son
vanamente. 2. ant. a torto, erroneamente, sbagliando. anonimo
con la evidenza d'una grande necessità a non partire. 3. con
antica popolazione dei vandali; che appartiene a tale popolo; compiuto da tale popolo.
talor maturata dagli austriaci che pur venivano a portarci libertà ed indipendenza politica: 'vae vietisi
-in senso generico: distruttivo; volto a danneggiare o distruggere senza motivo beni privati
se per curiosità o per esser pronto a impedire qualche atto vandalico, faccio lo
andarsene. vandalismo, sm. tendenza a rovinare, distruggere devastare beni altrui senza
vandalisme. vandalizzato, agg. sottoposto a vandalismi, a sottrazione e distruzione di
vandalizzato, agg. sottoposto a vandalismi, a sottrazione e distruzione di beni artistici (
), agg. stor. che appartiene a un'antica popolazione germanica originariamente
proverbiale (e, dopo aver messo a sacco roma con una spedizione partita dalla
): un giorno vegna una vidua a elio e diselli corno lo so unico figlo
nazioni veramente de li quali avemo principalmente a parlare sono queste: goti, vandali,
sollevamenti de'borgognoni,... venne a roma. leoni, 123: l'incendio
ferocia. -in partic.: soldato dedito a violenze e saccheggi. alfieri,
bassi ha necessitato la sua sorella col marito a fuggire di brusselles e ritirarsi in olanda
con la costruzione di quel tamburlano, a dare il cattivo esempio ai vandali che in
: che, in partic. appartenendo a ceti sociali subordinati, difende in armi
e poi s'era messo con sguaiato artificio a tentare di té), avv.
alberi della libertà, l'avrebber seguito a far benedire, da 'vandeani d'italia',
van- dea. 2. improntato a ottuso, feroce reazionarismo (un atteggiamento
. ant. indugiare col pensiero intorno a qualcosa, perdersi in vagheggiamenti di un
(118-4): un mercennaio intende a grandeggiare, / e poggiavi sì smisuratalente,
li frenetici. = forma parallela a vaneggiare, con influsso di vanio1.
arbasino, 7-301: perché andar tanto a teatro a londra? che senso ha
, 7-301: perché andar tanto a teatro a londra? che senso ha questo.
senso ha questo... andare a veder tutto, dai musicals alle commedie
: ne le cultivate e cittadinesche vanegie, a un marmoreo e intagliato fonte propinquo,
1-283: si... zappano a pasqua, col solcare anche la vanezza,
così dopo molti vaneggiamenti scientifici, spuntò a poco a poco la scienza. papini,
molti vaneggiamenti scientifici, spuntò a poco a poco la scienza. papini, 27-913:
che parla o agisce in modo sconclusionato a causa di un'alterazione feb
attività futili, che si perde dietro a pensieri vani. leggenda aurea volgar.
che fa dissoluzione, la necessità inducente a ciò, la gioventudine vaneggiante e la
sguardo). calvino, 11-71: a ben guardare quel ritratto contiene anche elementi
, intr. (vaneggio). pensare a cose assurde, insensate, prive di
prive di fondamento; farneticare, delirare a causa di alterazione febbrile, di ebbrezza,
come ben vaneggia quella gente / ch'a la tua fede apoggia sua speranza, /
x-3-292: il desìo nascondasi, / che a vaneggiar ti guida. nievo, 843
. nievo, 843: si mise intorno a sua madre, e poiché s'accorse
vaneggiava chiamò la cameriera, e la posero a letto anche lei. dessi, 10-22
. cassieri, 44: leonardo vaneggia a sperare nella mia imbecillità 2
altro; fantasticare, in partic. intorno a un determinato oggetto o immagine. -in
purg., 18-143: novo pensiero dentro a me si mise, / del qual
, eterno farmi, / e sol a vaneggiar mai sempre intesi. g. gozzi
7rissino, 2-3-86: e poco inanzi a l'apparir de l'alba / pose l'
de l'alba / pose l'insonnio presso a la sua testa, / che gli
fiondi mormorate, / spargendo i sonni a le fresche ombre in seno, / non
stelle alla nascita di gesù] cominciarono a vaneggiare lucentissimamente. arici, 1-375:
, quel ch'io veggio / muovere a noi, non mi sembian persone, /
più gradito e caro, / t'alzasti a volo; e dov'è 'l ciel
/ che 'l numero, ch'ognora a passar bada, / che 'nfinito vaneggia!
altri, ed impossibil mi pare che a sì fatta beltà non intenerisse
anima che pensi? / che vaneggi? a che stai neghittosa nel sen tra le
neghittosa nel sen tra le mie furie / a dar vita al dolore? 12
che in tutto è volto / dietro a quel primo ben che 'l cor vaneggia.
che giri intorno / qual notturna farfalla a un deboi lume, / vi lascerai quelle
. tu mi riesci peggio che vanerella a pensare che tutte le cose di qualunque parte
arti d'una vanerella qualsiasi lo spingeva a mostrarsi ingiusto verso la signóra brignetti.
, non in altro s'impegna che a comparire. bresciani, 6-i-58: chi
bresciani, 6-i-58: chi non direbbe a codesto vaneggiatore che gli atomi hanno male
è la mia cetra, / lore bruno a macchie rosse e bianche, che si nutre
macchie rosse e bianche, che si nutre a allor soggiunse un pennacchiuto augello, /
pennacchiuto augello, / di servire i poeti a me s'impretra, / ma per
vanelli, avrebbe venduto le uova di vanello a zaandam. = voce dotta,
, emil. vanel e vanella 'pavoncella'a parma nel 1316. vanènte (
, subito che mi vede, mi chiama a sé. tesauro, 2-i-85: questo
soffici, iii-571: riuscivo sempre meno a intendere come la mia cara, intelligente
autore di amieto. -improntato a vanità, a presunzione (un atteggiamento)
. -improntato a vanità, a presunzione (un atteggiamento). b
bordate di giallo, diffusa nei boschi fino a 2500 m di altitudine. -vanessa atalanta
mondo, le cui larve si evolvono a spese delle piante del cardo e del carciofo
da ali ornate da macchie ocellate simili a quelle del pavone; pavone diurno,
eccoli tutti e quattro attoniti, col cucchiaio a mezz'aria, per seguire il volo
dotta, lat scient vanessa, nome attribuito a questi insetti dall'entomologo danese j.
sec. j, che si ispirò a quello della protagonista del poemetto cadenus and
noi da esso omo / siamo amaestrati a non seguir vanezza. -comportamento assurdo
]: nulla è maggior vanezza che servire a chi ti sprezza.
fatto di vestirmelo la mattina per andare a corte, o a tavola con i com
la mattina per andare a corte, o a tavola con i com pagni
per lo più trapezoidale o triangolare fissata a un robusto manico in cui è talora
da siena, 2-ii-775: noi andiamo a lavorare quando co la sappa, quando
sappa, quando co la vanga. a. cattaneo, i-393: comandò loro,
ma veduto che non giovavano, diedero mano a zappe, vanghe, forche, pale
la stagione di seminare. è tornato a tempo. e prende la vanga e la
pavese, 1-23: si fermò davanti a uno dalla fascia rossa alla vita come un
fieno'chiamasi in toscana un ferro tagliente a foggia di vanga di corto manico,
di corto manico, il quale serve a tagliare il fieno a fette in capanna,
, il quale serve a tagliare il fieno a fette in capanna, al pagliaio e
. in espressioni come porre o tornare a vanga). paganino bonafè, xxxvii-129
mezzo dell'inverno... si pongono a vanga le terre destinate per la semente
(con valore aggett.): sottoposto a vangatura. 0. targioni tozzetti,
... soglionsi seminare nei campi a vanga, principalmente le fave.
in un anno di studio non perviene a saper tradurre il nuovo testamento, egli
. 3. locuz. andare a vanga: essere propizio, favorevole (
655: berteggia, che la ti va a vanga. l. salviati, 19-125
19-125: il terreno è mirabile e va a vanga / per eccellenza. lippi,
che rie- scon bene e vanno a vanga. amenta, 1-36: tu non
e può diri ella che l'è andata a vanga, in aver tal marito.
consono, confacente; riuscire gradito. a. casotti, 1-3-54: andò a vanga
a. casotti, 1-3-54: andò a vanga alla donna un tal discorso,
allor allor buttata. passeroni, iv-303: a vanga esse mi van; mi vanno
vanga esse mi van; mi vanno a verso; / in buona parte io pregovi
pregovi, e in buon senso / a prender, se si può, questo mio
mare, piglia la vanga e va'a vangare. c. ridolfì, i-266:
ritta, terra ricca... vanga a zappa vuol digiuno. ibidem,
al mare, to'la vanga e va'a vangare. giuliani, ii-402: la
: deve il contadino ogni mattina cominciare a passeggiare tutti i sogghi del campo delle fave
o rettangolare, con due lati fissati a bastoni, usata per pescare a strascico
fissati a bastoni, usata per pescare a strascico nei fossi o nei torrenti.
con ami, reti, vangaiuole e ghiacchi a pescare. bresciani, 6-v-226: le
6-v-226: le son tutte pescagioni allogate a prezzo, divise da palizzate, da
-in un contesto osceno. canzoni a batto, 5-6: voi terrete le vangaiuole
vo'frugare. -ant. calza a vangatola: v. calza, n.
calza, n. 2. -tasca a vangatola: molto profonda. ranieri,
profonda. ranieri, 1-137: profondando a più potere la destra in una certa
potere la destra in una certa tasca a vangaiuola ch'ella aveva in sul fianco,
: il vicario non era pesce da prendersi a coteste vangaiuole. = etimo incerto
(v.), accostato paretimologicamente a vanga. vangare (ant.
testi pratesi, 410: item demo a uno uomo cci atò vancare denari xxxmi
la terra sia vangata, / e a solcatelli, a solcatelli. landino [plinio
sia vangata, / e a solcatelli, a solcatelli. landino [plinio], 429
oh! tanto / che adesso stenta a riavere il fiato! cassola, 5-171:
in terra la scodella e si mise a vangare. -in senso generico:
e che non vesta bruno, / infino a ciascun che terra vanga. c.
: 1 momenti che si ammaina dietro a un branco [di balene],
. uno spirito che non s'adattava a ripetere ma vangava e rivoltava i terreni
la voglia di vangare la cosa più a fondo. 3. locuz.
: levando la prima puntata o vangata a punta innanzi come sopra, poi riprendendo la
medesimo posto, chiamano 'a vanga sotto'o a 'due puntate'. imbriani, 7-17:
che anco talora da mezzodì egli andava a far una o due vangate e durarono molti
2. colpo dato con la vanga a una persona. tommaseo [s.
agric. disus. terreno agricolo sottoposto a vangatura. b. machiavelli,
futuro e lavorare tutti detti beni diligentemente a uso di buoni lavoratori, e darmi
, da vangare), agg. sottoposto a vangatura, dissodato con la vanga (
[luciano], iii-2-196: messomi a girar pei vangati, ho trovato gli agli
già fuori gli occhi e bottoni di esse a gran furia. buonarroti il giovane,
481: e disse il menno, vangatore a fondo, / a cui la terra,
il menno, vangatore a fondo, / a cui la terra, nel- l'aprir
dalle suole la zolla premuta, stando a sera su l'aia o su la soglia
testi pratesi, 328: anche demo a dolciamore per risalvo della terra che allogamo
dolciamore per risalvo della terra che allogamo a dino alberti, de la vangatura, soldi
roseo, iii-143: quanto più alta viene a farsegli la vangatura, più si alzano
la legge mosaica ovvero la vangelica? a. pucci, cent., 19-43:
: tri gerarcie credemo che asista / a servir la magesta una e trina,
sopra tacque / puttaneggiar coi regi a lui fu vista. s. bernardino da
aprendo il libro de'vangeli, cominciò a leggere. = var. aferetica di
d'ogni lato e chiamando li peccatori a penitenza. g. villani, iv-12-2:
purità del vangelo, volendo ognuno interpretarlo a suo modo, si guasta il vero senso
guardatevi da li falsi profeti » « a li frutti loro conoscerete quelli ». ariosto
, inni e vangeli, / orazion che a mente avean tenute, / incominciar i
incominciar i cavallier devoti, / e a porr'in opra i prieghi e i
porpore, -iscarlatto o sciamito! / s'a le vangele iurimi -che mi sia a
a le vangele iurimi -che mi sia a marito, / averemo non poteri a
sia a marito, / averemo non poteri a sto monno, / avanti in mare
di compagna, sia tenuto di giurare a le sante dio vaniele d'ubbidire el
che giura alle vangelie, sì fa contra a la verità di cristo. documenti commerciali
, perché non è lecito / udir a capo coperto il vangelio. monti,
, / quando che quel tale muoia a stento! / e questi sono i
dicendo l'un de l'altro male a prova, / e contro a quel che
altro male a prova, / e contro a quel che ha buona chiesa e
, 2-41 (ii-69): ella, a le vangele di san zaccaria, è
aretino, ii-146: al santo vangelo, a le vagniele. così dicono i contadini
ruffiane; poi da vangelo, col darsi a lavar panni. -essere il vangelo
sono indiscutibili e non possono dare adito a dubbi o, anche, autorevole in un
vanghéggia, sf. specie di piccolo vomere a forma di triangolo isoscele. - anche
l'aratro] e la vangheggia va più a fondo. la vangheggia è raccomandata al
in mezzo alle file innumerevoli de'nostri oppressori a semi 3. tipo di
vanghetta; e ancora! mi rassegnai a reciderla raso terra; e, a questo
rassegnai a reciderla raso terra; e, a questo scopo, nel sopraluogo successivo,
, nel sopraluogo successivo, mi munii a controcuore d'un coltellaccio. -in
il proprietario della villa,... a quando a quando scendeva a vanghettare in
della villa,... a quando a quando scendeva a vanghettare in un suo
.. a quando a quando scendeva a vanghettare in un suo macilento orticino. bacchetti
il suo solito da un pezzo, dietro a generoso motta e a cerutti che stavano
pezzo, dietro a generoso motta e a cerutti che stavano vanghettando un'aiuola.
sporge lateralmente dal manico della vanga, a cui è fissata, sulla quale si
sul vangile; stando, dico, a speculare tra sé sui misteri della notte passata
pascoli, 22q: dolce obliar la vanga a quando a quando, / fin ch'
22q: dolce obliar la vanga a quando a quando, / fin ch'è lungi
: abbandonare le attività guerresche per dedicarsi a quelle di pace. tesauro, 3-79
della marina, posta in posizione avanzata a scopo di protezione e difesa.
battaglia, che erano passate seco, a seguitare i franzesi. brusoni, 31:
: fece egli ancora sostenere le vettovaglie a cagione, che non essendo bastevole la vanguardia
mestiere di avanzarsi con tutto l'esercito a quella parte. goldoni, vii-579:
eran distese, da e1 guaje fino a la venta, e non si sentiva
e dei 30-30. -con riferimento a una formazione paramilitare. manzoni,
una piccola vanguardia di bravi era andata a imboscarsi in quel casolare diroccato.
3. figur. chi dà inizio a un'azione precorrendo altri. mazztni,
medesimi quisiti usciron già non ha molto a riconoscere i passi con la vanguardia d'
trentina di specie di arbusti o alberi, a volte provvisti di spine, in africa
uomo per libertà non si potesse drizzare a vertude e rimuoversi da'vizi e tutto
e tutto fosse di necessitade, la fine a che le dette sono dirette sarebbono vanìa
il sottrarsi dal tempo, il tòrsi a morte, / è sucosa vania di mortai
, in partic. imposto dai turchi a carico dei mercanti cristiani. - per
niente, tutto... era possibile a dire. de bosis, 180: ad
2. che si affievolisce fino a rendersi quasi impercettibile (una voce,
aér sereno. lecchi, 11-61: a me pareva che quel mondo sensibile di argille
che la donna, costretta dalle circostanze a subire un intervento altrui sul proprio corpo,
di annichilimento. pavese, 8-78: a un così tremendo pensiero, è giusto corrisponda