Grande dizionario della lingua italiana

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vol. XXI Pag.54 - Da TORNARE a TORNARE (62 risultati)

parevele è ch'elio / me poterebbe, a dir, tornar noioso. baldi

'l nostro sperar toma fallace, / dietro a quel fiorisco, mi balza il

che mai non spiace / levate il core a più felice corpo, non son

stato. capellano volgar., i-63: a femmina nobile pare cosa molto dagli

tornavano in di ebbe predetto a floriana nozze con un uomo di stato.

garzoni / tornò intanto alle a cristiani, altri siano uccisi da'turchi,

bel viso. che finalmente toma a sconcio del monistero, che per carità li

che per suo mez attribuito a petrarca, xlvii-154: tomi la festa,

molte per quando si riesce a superarla in codesto modo. carducci, ii-3-

fortuna, che 235: anche a lei credo non tornerebbe piacevole, che i

tornare de'tempi e degli accidenti, che a chi sarà morto non recitata fino

. faranno frutto alcuno, ma a chi fussi ancora vivo restituireb- bono

e ciacuna di loro torvano gli schioppi a tracolla, pistole e pugnali a cintola.

gli schioppi a tracolla, pistole e pugnali a cintola... il capo nare

bacchelli, 1-l483: la sua vita accennava a l'espressione tornare piu).

può più sofferire, e questo vostro stare a como non so tua vita è

forse in questi / disguidi meglio a soprassedere; si perché ad ottenere ciò che

l. 781, 790. vostra vita a cagione del mio arrivo. ogni cosa mi

dice le tornerebbe per la spesa e tornerebbe a me per la revi15- sione. tommaseo

cordo). -anche sostant. -tornare a o alla memoria: v. la gente

tornar di sogni e di memorie. re a milano, va. landolfi, 15-126:

lecito nel merito, non si vede punto a che -essere nuovamente ricordato, soprattutto

greca istoria d'azeglio, 7-iii-229: a me certo torna più far il regalo,

fama e 'l giusto onore / come pianta a risurger non sog flauto alle

o ben o mal q'el diga -tut a lui tomarà. boccaccio, e

credere, che i calcoli tornino a maraviglia cogli effetti, e col

e vive di ribulazione e grandissima afflizione a vedere essere andato pieghi e di elemosine larvate

quello innocente fanciullo per vederlo per uccidere? a -attagliarsi, essere appropriato, adattarsi (un

, adattarsi (un mola madre ed a giusepo tornava tutta la pena. do

prosultato o esito, in partic. a vantaggio o a danno, ecc. di

esito, in partic. a vantaggio o a danno, ecc. di verbio) /

convincente. ecc.). -tornare a danno: v. danno, n.

. danno, n. 1. -tornare a fagiuoli, xv-102: basta: stiam cheti

, xv-102: basta: stiam cheti; a me la toma, fate, /

fate, / che torni ancori a voi, perch'io vi accerto, /

. gloria, n. 13. -tornare a lode-, v. lode, n.

gli risposi, non mi -tornare a, di profitto-, v. profitto,

lo, la pelle poi preme un po'a tutti, / noi bene-, v

, n. 6. -tornar conto, a conta v. conto, n. s'

. vi toma? / voi ci avete a conoscere, ci 13. -tornar gradito

famiglia aveva due volte gli grande utilità a costui, e questi è uomo reo e

e avaro, anni di quello. a neuno altro che a costui poteva questo micidio

di quello. a neuno altro che a costui poteva questo micidio tornare a -avere importanza

altro che a costui poteva questo micidio tornare a -avere importanza, essere rilevante. utilità

perfetta, poco manco. si zolfa a tutte l'ore; guazzosa o asciutta che

, 28-166: non ogni impiego è buono a tutti, come non ogni vestito toma

, come non ogni vestito toma bene a ognuno, né ogni bel detto è proprio

1800 piedi quadrati. -equivalere, corrispondere a una cifra. amari, 1-iii-671:

o antichissima dell'equatore, la quale toma a settanta- cinque miglia al grado, non

della sicilia e che rispondono, quasi a capello, alle odierne miglia siciliane.

-valere in rapporto, in confronto a un'altra unità di misura.

: la libra de pisa toma in alexandria a pesi di mm. cvnn 1 /

di quelle de'7 / 8? cioè a dire: quante n'arò per 90 lire

prezzo (per lo più con riferimento a una riduzione). - tornare a

a una riduzione). - tornare a peso: v. peso, n

peso, n. 32. -tornare a peso e a misura: v.

n. 32. -tornare a peso e a misura: v. misura, n

bollire nella... acqua che tomi a mezzo. libro della cura delle malattie

: sabato si vendè il grano ragionevole a lire quattro lo staio; e poi è

staio; e poi è piuttosto tornato a dietro. 24. ruotare,

continuo scorrendo la costa, quale trovamo tornava a l'oriente, veggendo per tutta quella

italiani, 437: se tu vuoi andar a campeo intenti ben dentro fin al zeram

vol. XXI Pag.55 - Da TORNARE a TORNARE (63 risultati)

, 99: mentre con gli occhi a parte a parte torno / per le luci

: mentre con gli occhi a parte a parte torno / per le luci maggior che

m'hai mostro, / e quasi a mezzo il cielo innalzo il guardo, /

dante, par., 30-14: a poco a poco al mio veder si stinse

, par., 30-14: a poco a poco al mio veder si stinse: /

/ per che tornar con li occhi a beatrice / nulla vedere e amor mi

lo cerchio tetro / da ogne mano a l'opposito punto, / gridandosi anche loro

tramutarsi per magia (con riferimento sia a persone o animali sia a soggetti inanimati

con riferimento sia a persone o animali sia a soggetti inanimati). tommaso di

rifino, / son poco mino -divenuto a muru: / aigua per gran dimuru -torna

nutrice, /... / mossa a pietà, le membra lor sì fuorte /

acceso in duro legno, tal che a mettervi su il dito e pigiare un poco

. giacomo da lentini, 48: a l'aire darò o vista plogia dare /

darò o vista plogia dare / ed a lo scruro rendere clarore, / e foco

varano, 1-38: tutto, credilo a me, toma in amaro. guerrazzi,

toma per vetro / lo qual di retro a sé piombo nasconde. 27.

segna e non toma. siano altri a marcare me. e perché mai, se

tor- nollo al padre tutto pauroso. a. f. doni, i-78: '

: 'essendo la fanciulla al sole a farsi bella sopra un suo poggetto..

in casa, e fare / ripigliare a ciascun i panni suoi. -ricondurre

ariosto, sat., 2-40: egli a casa avea tornati i boi.

/ encontenente tresse fore, / l'orecchia a uno ta- glone; / e cristo

poi perseguito vivamente, volse di nuovo a quell'isola sperando che...

parole lucio furio tornò tutto l'oste a sé. -ridurre nuovamente con le

v-231: le dita colla lingua bagnatesi, a guisa che fa la gatta, or

altramente, perché non la posso mandare a sottoscrivere a monte citorio, e tornarla

perché non la posso mandare a sottoscrivere a monte citorio, e tornarla; manderassi

qui i denari. campanella, 1003: a quel suo maronita imprestai mezza pistola,

43: io spero, / che tomi a chi 'l rubasti il degno elmetto. stuparich

, 1-22: non s'incomodi riguardo a « commerce ». avrà agio, più

4-ii-358: il signor concino è arrivato qua a buon salvamento et oggi ha auta molto

il petrarca con papa urbano quinto essortandolo a tornar la sedia a roma, e

urbano quinto essortandolo a tornar la sedia a roma, e riformar la trasandata italia,

beate, / e lieto il torni a quella prima etate. 32.

mente, nell'animo. -anche con riferimento a soggetti astratti o inanimati. gallo

quale isotta vostra figliuola sì lo tomoe a guarigione. caro, 6-1227: a lui

tomoe a guarigione. caro, 6-1227: a lui tulio vien dopo, 11 forte

, / per rivederti; per tornarti a pace / ch'io ti tolsi. tenca

dolendo, il sole tornato li tornava a vivere. -restituire, far riprendere

, far riprendere le forze, la salute a qualcuno. alamanni, 7-i-203: sopra

sue. cesari, 6-9: passato a mantova il verno, il padre lo tramutò

mantova il verno, il padre lo tramutò a castiglione, a speranza che l'aria

il padre lo tramutò a castiglione, a speranza che l'aria natia, e la

perdute. -far tornare il cervello a qualcuno: v. cervello, n.

n. 2. -riportare qualcuno a una condizione di benessere economico risanandone le

nepote con uno abate accontatosi, tornandosi a casa per disperato, lui truova

. 33. riconvertire un terreno a un uso o produzione precedente.

ristorare l'impoverito suolo; e tornandolo a pascolo, e perciò togliendolo afli agricultori

con molto maggiore difficoltà ristabilire la coltura a secco, poiché un anno ai produzione

secco, poiché un anno ai produzione a riso non richiede gravi sacrifizi per tornare la

; ma un sibilo della vecchia bastò a tornare ogni cosa in silenzio. -restituire

grandissimi: l'una era il tornare a luce la buona architettura, credendo egli,

, e attendeva con tutto lo spirito a tornar nell'esser primiero la buona religione.

, purg., 28-148: poi a la bella donna toma'il viso. bandella

, / forza è che l'occhio a quei la vista torni. g. zane

: senza che i cristiani mettessero mano a vendicarsene, iddio tornò quel fatto su la

nel suo opposto (con riferimento sia a persone o divinità sia a soggetti astratti

riferimento sia a persone o divinità sia a soggetti astratti). sordetto, xxxv-i-503

legreza / la grameza, -de cui remagn'a tanto. nocco de'cenni, xxxv-i-321

dar allegrezza / e poi la toma a noia, / convien, se pregio vuol

niuna più laida, come di tornare a gravezza sopria'buoni le parole dette per

caratteristiche o modalità (con riferimento sia a persone sia a soggetti astratti o inanimati

(con riferimento sia a persone sia a soggetti astratti o inanimati).

vol. XXI Pag.56 - Da TORNARIA a TORNATA (20 risultati)

mia tornata / non fia tosto, moio a rasgione. francesco da barberino, 94

per la terra in seguitarla insino alla tomaia a sua magione, che costei tornò in

, che costei tornò in casa e cominciossi a specchiare e lisciare e credeasi essere così

, 4-2-125: valse anche non poco a farlo risentire,... la tornata

possa tornare presto. -con riferimento a un veicolo. testi veneziani, 72

: io sum tegnudo de cargar la galia a mia voluntade sì a l'andada cho'

cargar la galia a mia voluntade sì a l'andada cho'ala tomada.

camminamento che ha senso di marcia opposto a quello dell'andata. baldelli, 5-3-167

bene tu dicesti dianzi che ti trovasti a operare assai per la tornata de'medici in

prediche. -per estens. facoltà concessa a qualcuno di ritornare in un luogo.

. di sbarcare in un porto. a. pucci, 3-6-13: li pisan chiedevan

. -buona tornata: espressione augurale rivolta a chi parte. beatrice del sera

. guicciardini, 2-2-296: per ovviarè a tutti questi inconvenienti io ordinerei dua modi del

finire e concredere il giorno che s'avessi a fare tesequie. compagnia della lesina,

mollezza e irresoluzione del governo, continuarono a trovarsi insieme, a volontà e senza tornate

governo, continuarono a trovarsi insieme, a volontà e senza tornate fisse, in

la bontà e giustizia della congregazione municipale a voler introdurre nella scheda delle materie da

sindacali di zona è tra i più assidui a sollevare quesiti. -turno di elezioni

lor ritornato. -sceverare, analizzare a fondo e minuziosamente in tutti i dettagli

del sagro evangelo ordinate da iddio, e a noi tramandate dalle divinissime penne degli evangelisti

vol. XXI Pag.606 - Da UTILIZZAZIONE a UTRAQUISTICO (13 risultati)

marchese d'azeglio, bestemmiando che la capitale a roma è un'utopia. savinio,

principio si andava: ora si vanno a fare in savoia, in piemonte,

, in piemonte, in lombardia, a trento, alle poste di genova, e

cioè la rivoluzione italiana, non avessero a fermarsi lì. -lingua utopica:

futuristi son gli unici che abbiano veramente a che fare con la realtà. proprio loro

e diffidenza delle autorità, così simile a quella della polizia e della burocrazia, realistiche

, 3-152: questi metalli, tanto grati a le altre nazioni, sono tanto vili

dopo vinte quattro battaglie, e costretto a chieder pace il re di sardegna, entrava

utopistico. balbo, ii-150: incominciarono a cadere quelle invidiuzze od invidiacce municipali o

astrattistiche e utopistiche, che continuano a vivere come filosofia, etica e politica proletaria

39: una sola domanda basterà a chiarirci ancor meglio il carattere utopistico della

concreta con la realtà, che appartiene a un ambito di astrattezza ideale. -anche

. -concepito, realizzato in base a un progetto di marcata idealità (una

vol. XXI Pag.607 - Da UTRAQUIZZARE a UVEO (21 risultati)

. conferire identici diritti ad abitanti appartenenti a due diverse confessioni o stirpi.

. polit. che comprende abitanti appartenenti a due diverse confessioni o stirpi, cui

allegri, 230: l'andar a zonzo par che vi utriachi, / che

della vite, costituito da acini riuniti a formare un grappolo, di colore dal giallo

cavalca, 20-75: una fiata fu mandata a s. maccario un'uva molto bella

guido da pisa, 1-85: mostraron a tutto lo populo una uva grande, la

acqua e le ghiande incominciaro / dagli uomini a schifarsi, e posto in uso /

sono tre giorni ch'io perdo la mattina a colmare un canestro d'uva e di

folto / pendono bianche le ciliege a mazzi. d'annunzio, i-425: il

nell'italia centrosettentrionale, che si evolve a spese di numerose piante, in particolare

clinton. -uva di corinto: varietà a frutto nero, bianco o rosa,

di varie piante che presentano caratteristiche simili a tale frutto, in quanto provviste di

provviste di bacche o per la loro conformazione a grappolo. -uva crespina o crispina

paride (paris quadrifolia) con frutto nerastro a grossa bacca, comune nei luoghi ombrosi

(ephedraequisetiformis) con rami articolati, verdi a piccole foglie, spontanea sulle sabbie mediterranee

articoli con due denti ottusi. amenti a due o a tre, opposti; picciuoli

denti ottusi. amenti a due o a tre, opposti; picciuoli più corti degli

parlato. -che ha colore simile a quello dell'uva. baldinucci, 66

grato. foscolo, v-144: recandomi a casa il burro sovra una foglia d'

ad ammirare piantagioni di superbi garofani, a fiutare una pianta per me sconosciuta i

cum ingurgitissima avidi- tale d'ingluvie lambendole a ssuccare et la siticulosa uvea refrigerare alquanto

vol. XXI Pag.608 - Da UVETTA a UZZOLO (26 risultati)

con acini di piccole dimensioni, anche a causa di un'imperfetta maturazione. caro

facciano i granelli, fanno vino. a. briganti, 55: dicono che fa

il momo ed il memo si son messi a frignare: vogliono ancora un po'di

]: tra aprile e maggio si comincia a vedere l'uvina allegata in grappoli.

eritemi e altre lesioni cutanee) dovuta a raggi ultravioletti. = voce dotta,

e spegnere li ghiri, che mandano a male tutte l'uve, e abrostini e

. crescenzi volgar., 6-37: a purgare il capo, e all'uvola ripiena

asciugherà l'uvola e purgherà il capo. a. cocchi, iii-141: un mediocre

2. fonet. che viene articolato a livello dell'ugola (una consonante)

d'ornamento. c. richard ha dato a questo genere il nome di 'streptopus'.

v. uvula), per la disposizione a grappolo dei frutti. uvularizzazióne, sf

gli era cum degno partito offerta, et a tanta affinità da molti baroni del regno

, 316: et ogie che fu sabbato a dì iiii de luglio 156 se infermò

posto erano tutti debiti e soliti darsi a prelati? l. satta, mill.

tonna uxor ghi- sellini da vaiano, a sé tre, il detto di, i

propria moglie. allegri, 50: a me, come ad ussoricida notorio, e

. che è proprio, che si riferisce a un uxoricidio. = voce dotta,

ancora; onde l'ha fatto inabile a poter fungere il munere uxorio.

uso per la maremma; ed anche a siena e per il contado. paolieri,

2-94: l'uzza notturna aveva ceduto a un'afa improvvisa. borsi, 1-193:

braci. bonsanti, 4-105: precipitandosi a spalancare la finestra all'uzza del crepuscolo

'uzzo': termine de'bottai. il corpo a gonfieza nel mezzo di una botte o

botte e simile. -dare o levare a uzzo-, conferire maggiore o minore incurvamento

v.]: 'dar uzo, levar a uzzo', vale far che la botte,

né scomuzzolo / in un gruzzolo / a l'uzzolo. d'alberti [s.

, fregola. guerrazzi, 1-192: dinanzi a roma alcuno sentirà rimuginarsi dentro l'uzzolo

vol. XXI Pag.609 - Da V a VACANTE (26 risultati)

originò la lettera latina'v cui fu aggiunta a partire del ii sec. a.

aggiunta a partire del ii sec. a. c. la variante arrotondata u.

abbreviazione di vedi o vedasi, premesso a un vocabolo o al titolo di un'opera

un vocabolo o al titolo di un'opera a cui si fa rinvio; di venturo

di valore nell'espressione composta v. a. per valore attuale e valore aggiunto

quando il numero delle valvole è superiore a due per cilindro. -fis. simbolo

avesse il mezo e il fine simile a quello dell'intonazione de'salmi, il

. come abbreviazione di velocità nelle espressioni a. v. per alta velocità, g

di proiettili aerei di grandi dimensioni e a lunga gittata, dotati di propulsori autonomi

tale segno grafico. -scollatura, scollo a v: scollatura a punta di un indumento

-scollatura, scollo a v: scollatura a punta di un indumento, di un

s. v.]: un ferro a v, fatto a v. moravia,

]: un ferro a v, fatto a v. moravia, 23-29: due

.. dànno alla risata una strana forma a v. italia sul mare [marzo

si è orientata spiccatamente verso le carene a \ ftrascurando sempre più quelle cosiddette 'tonde'.

più quelle cosiddette 'tonde'. -valle a v \ in geografia fisica, valle fluviale

. forma di una valle che si restringe a un'estremità. soldati, 6-410

affermazioni, ecc.). a. orlando [« panorama », 5-vii-1992

1-100: ordineremo... doversi eleggere a tutt'i medici vecchi in sostituto giovane

dal bosco, 198: nasce che a chi possiede benefici o uffici vacabili rincresca

all'ab. capaccini un impiego vacabile a giugno, nel quale non sarà difficile di

e in tal caso chiunque era autorizzato a prenderne possesso). paruta, lii-10-408

. l'essere vacabile (con riferimento a un ufficio, a una mansione, a

(con riferimento a un ufficio, a una mansione, a una carica civile o

a un ufficio, a una mansione, a una carica civile o religiosa).

ottantamila per le spese che s'ebbono a fare. de luca, 1-3-2-23: quindi

vol. XXI Pag.610 - Da VACANTELLA a VACANZA (34 risultati)

come io vo conietturando. se bene vanno a ferire al quetemus, sempre dànno di piatto

di sfuggita; il quale è già tornato a parma, e vi resterà per tutte

volta splendente e sicura, di tornare a casa. -vacanze intelligenti: quelle

dal titolo di un episodio del film di a. sordi, l. salce e

vacanze. moretti, i-55: dirò a questo proposito ch'io mi concedo di solito

citolini, 480: le scolare andar a lo studio, entrar a le lezzio-

le scolare andar a lo studio, entrar a le lezzio- ni,...

... far le vacanzie, tornar a lo studio. s. cattaneo, i-xlvii

0-430: venissi qualche volta / anche voi a sollazzo le vacanze. lubrano, 1-28

ne'licei, feste ne'calendari. a. m. bandini, 160: eppure

, il 7 maggio 1883 si diede a sfogo a parecchie interpellanze. -periodo

7 maggio 1883 si diede a sfogo a parecchie interpellanze. -periodo di disoccupazione

non v'è pericolo ch'egli abbia a temere vacanze. gioberti, 6-ii-

, divieto di venire eletti o rieletti a ricoprire determinate cariche o uffici pubblici imposto

ricoprire determinate cariche o uffici pubblici imposto a membri di famiglie nobili, a notai,

imposto a membri di famiglie nobili, a notai, magistrati, ecc.

destinati al pascolo furono dissodati e posti a coltura. bacchetti, i-iii- 279

: veniva, figlio ed erede legittimo, a riscuotere i beni del nonno filippo dal

. montano, 1-269: non pensavo a niente, l'animo era affatto vacante

abile alcuno. 7. completamente dedito a un'attività. boccaccio, v-127:

« o santissimi popoli, vacanti a'sagrifici a me più cari, sanza ragione ma

si divalli giù nel basso letto / e a forlì di quel nome è vacante.

costruiti in modo da poter essere tirati a secco, o per esser messi in

giovio, i-347: io errarci in ricomandare a v. s. rev. ma il

4-48: padrone se la non si muove a detti sì melati, le parole non

praticato, che è stato molto più che a casa, va in proverbio questa vacantarìa

superficiale vanità. salvini, viii-193: a chi intende niente, stimerà così fatte

vescovado di bologna, fu assunto giovanni a la dignità. lancellotti, 3-459:

riconosciuta da'fratelli la bontà del boschi, a lui fu conferita. d. contarmi

quella disinteressatezza monastica, e cominciasse aspirare a pastorali, e mitre nella vacanza del vescovato

la qual sara notada qui avanti. a. brucioli [valdés], 80:

vacata, ma si aveva così presto a provedere di una vacanzia, che già

non avessi segnata nel mio libro la persona a cui io doveva darla. detta casa

periodo di riposo più o meno lungo concesso a chi lavora; periodo di villeggiatura (

vol. XXI Pag.611 - Da VACANZARE a VACCA (44 risultati)

un azzurro mare. -dare vacanza a qualcosa: sospenderla, interromperla. d'

sor checco non diede vacanza un giorno a questo piacevole scherzo. 9.

napoli], com'essi stessi dicono, a vacanziare, avendo la vana pompa delle

vaca, / si fanno grassi stando a consistoro. g. villani, iv-8-38:

in quelli tempi vacava di pastore. a. pucci, cent., 8-14:

, 5-44: piaceva al senato che a m. gabriele boldi suo figliuolo si dovesse

civile, i riformatori volentieri l'avrebbero a me conferita. manzoni, pr. sfi

eleggibile o rieleggibile ad una carica o a un ufficio. 0. malavolti [

s. agostino volgar., 1-59: a noi non è licito di credere che

, 50-187: e'dì delle feste vacava a la chiesa o a cose spirituali.

dì delle feste vacava a la chiesa o a cose spirituali. -astenersi da

da credere che l'uomo che avea a generare figliuoli e non avea proponimento di

. 4. attendere, badare a un'attività, a un compito; dedicarsi

. attendere, badare a un'attività, a un compito; dedicarsi a uno studio

attività, a un compito; dedicarsi a uno studio. cavalca, iv-28:

intenderemo e vacheremo pure ad adorare e a predicare. boccaccio, dec. -z-concl.

iddio, più tosto ad orazioni che a novelle vacassimo. bibbia volgare, ix-702

e non intendevano ad altro se non a dire o udire novità. s. caterina

è colui che combina parole per dare a sé e agli altri l'illusione di conoscere

trovarsi in un luogo (con riferimento a soggetti inanimati). seneca volgar.

... [l'autore] a maggior e più squisita dichiarazione del suo concetto

questo era accaduto qui, dove parve a qualcuno che le parole 'et d'ogni quantità

vacati per forza undici vescovadi. a. pucci, cent., 8-14:

... si obligò di concedere a lodovico, in pregiudicio di giovan galeazzo

le entrate di tanti anni vacate e raccolte a beneficio di esso. vacaturo, agg

vacaturo, agg. ant. destinato a rimanere vacante (un beneficio).

pontano, 86: me recordo avere scripto a la ill. ma s. v.

dello imperio, quasi si riputò niente a potere essere. giov. cavalcanti, 325

40-12-6: lo divino imperadore augusto, a cui dio diede che a niun altro,

augusto, a cui dio diede che a niun altro, non restava d'ottarsi requie

, 1-337: la chiesa viene per questo a essere ista- ta sanza padroni, che

. g. chéllini, 64: a dì x di settembre 1425 andò lorenzo per

lorenzo per suo spasso per le vacazioni a starasi a saminiato. campofregoso, 3-42

suo spasso per le vacazioni a starasi a saminiato. campofregoso, 3-42: me

per recreazione / dii dolce affanno che a studiar si paté. aretino, v-1-491:

4. l'attendere, il dedicarsi interamente a un'attività. s. girolamo volgar

cosa] non è altro se non a dio interamente vacare. adunque...

: 'vacazione': tempo determinato e misurato a prezzo per attendere a un dato lavoro.

determinato e misurato a prezzo per attendere a un dato lavoro. voce degli uffici.

dice 'vacazione'. -corrispettivo assegnato a un funzionario operante fuori sede; indennità

mi di tutta equità che ti abbiano a pagare le vacazioni come ad ogni altro

, che le magre più tosto s'apparecchino a con- cepere. storia di stefano,

stefano, 4-12: alora lo medico ebene a comandare / che zibi grosi qui si

seccasse. pascoli, 45: arano: a lente grida, uno le lente /

vol. XXI Pag.612 - Da VACCAGIONE a VACCHERIA (35 risultati)

guido da pisa, 1-40: a onore d'una loro iddea, che avea

dopo ho fatto fermare il legno avanti a una chiesa indù... s'entra

per il lungo della piazza, sopra a stuoie poste l'una in capo all'altra

più pensato, né visto ». a. e doni, 6-81: con parole

le puttane le lauda, lava il capo a l'asino, se le chiama porche

. redi, 16-iii-153: somigliavano a que'vermi da seta, che ammalandosi,

, e quasi marcendo prima di condursi a fare il bozzolo, son chiamati volgarmente

volgarmente vacche. 6. incudine a lingua di vacca o lingua di vacca:

di vacca,... viene a essere cresciuto la coppa, cioè il corpo

una belemnite attaccata a qualche mascella, com'è seguito de'

alcune specie di tale animale). a. f. doni, 1-22: direi

usavano, quando aveano quistione, ponendo nome a chi avea il migliore della questione,

il migliore della questione, bue, e a chi avea il peggiore, vacca.

mia vacca sciagura, / la diede a gambe come un traditore. pasquinate romane,

raggiungerlo. giovio, ii-37: certo a guerra guerreggiata la vacca della vittoria non

che questo, la vacca è nostra. a. f. doni, 4-33:

tesoro delle antichità sacre'. capperi! a un filologo sacro pari suo non iscappa questa

, 5-20: i ragazzi di rosa ricominciarono a cantare per mandare in vacca la baruffa

27-viii-2001], 25: raggiunto sul 2 a 2 avrebbe, novanta su cento,

. non fu tollerabile dalla moltitudine assuefatta a... considerare l'erario pubblico

. prov. monosini, 241: a cattiva vacca dio dà corte coma. idem

mettere in spalla la capra, indi a poco è sforzato a portar la vacca.

la capra, indi a poco è sforzato a portar la vacca. ibidem, 252

cacio di pecora, ricotta di capra. a. busi, 16-352: io so

come stato è sempre, / di dormire a bottega in sul descaccio, / su

brusoni, 7-214: la rossa a questo suono fintasi placata gli trasse prima

. bisticci, 1-i-24: era tornata a roma, per l'asenzia del papa,

nel casolare. de amicis, xi-279: a quell'ora i contadini toman dal lavoro

sia pure verbalmente, negli ultimi anni a melense farneticazioni progressiste (sviluppando nel suo

molto migliore era la condizione dei lavoranti a opera presso i contadini, anche se pagati

opera presso i contadini, anche se pagati a giornata, ossia 'disobbligati': boaroli e

3. azione scorretta o disonesta volta a ferire moralmente o danneggiare qualcuno.

pascoli, 367: viene dai campi tratto a noi da paia / di vaccherelle,

noi da paia / di vaccherelle, a l'aie bianche ov'erra / odor di

. gozzi, 1-490: sono venuto / a spedirla alla vaccheria. opuscoli scelti sulle

vol. XXI Pag.613 - Da VACCHESCO a VACCINIO (34 risultati)

buona ventura ho tòcco dal bono, a punto in mezzo de lo stinco, iddio

ornamenti di legno, che s'alzavano a foggia di coma, coperta di vacchetta,

enteramente da più persone, come apare a la mia vacchetta, staia cento trantadoe

e da maria il pensiero / drieto a marta bisogna ch'io rivolga, / ch'

. mediev. vacchecta e bacchecta (a roma nel 1349 e 1363) e vacheta

nel 1349 e 1363) e vacheta (a ferrara nel 1476).

adulto (il cuoio). a. adriano, 439: centure di cuoio

3. veter. disus. relativo a un cavallo le cui gambe sono rivolte

/ di chi cucini, pur così a la grossa, / un poco di vaccina

2-10: tu dì il vero, quanto a te, che se ben non sei

medie. disus. vaiolo bovino (e a anche il pus ricavato dalle pustole che

: e ciò detto, diede le mosse a uno che, con quella ingordezza che

va il frate al brodo, si gì a pasturare de la vaccina.

osso, noi altre potiamo civanzar poco a darvene. = femm. sostant.

d'opinione che il vaccinaménto non serva a nulla. = nome d'azione da

vaccinare. vaccinare, tr. sottoporre a vaccinazione per immu nizzare da

milanese, i-472: condurre i loro figli a quei medici che egli indica e che

medici che egli indica e che si offrono a vaccinare chiunque voglia senza veruna mercede.

e chirurghi salariati dai comuni sono tenuti a vaccinare gratuitamente i poveri dei comuni dai

frequentare i latini: tutto il giorno a catullo, e a lesbia tutta la notte

: tutto il giorno a catullo, e a lesbia tutta la notte. b

b. croce, iii-10-179: a me il vezzo non pare sopportabile. il

, agg. che è stato sottoposto a vaccinazione. - anche sostant. codice

). 3. non più predisposto a incorrere in una situazione negativa, in

vaccino (o di più vaccini, e a seconda del numero è detta vaccinazione bivalente

, trivalente o polivalente) per conferire a una persona o a un animale uno

polivalente) per conferire a una persona o a un animale uno stato di immunità attiva

jenneriana: pratica profilattica ormai desueta mirante a provocare nell'organismo umano un'immunità attiva

2. figur. ciò che serve a premunirsi da rischi, pericoli o situazioni

medie. complicazione della vaccinazione antivaiolosa legata a un anomalo decorso di evoluzione delle lesioni

latifoglie in via di degrado. a. rome [« la stampa »,

2. disus. che è stato sottoposto a vaccinazione antivaiolosa. - anche sostant.

indirettamente, con successiva trasmissione da braccio a braccio. = voce dotta, comp

in dermatologia, che è morfologicamente simile a un'eruzione cutanea vaiolosa.

vol. XXI Pag.614 - Da VACCINISTA a VACILLANTE (32 risultati)

) caratterizzata da fiori bianchi e frutti a bacca globosa, impiegati per confetture e

, 3: vecchia contesa traun vaccino volta a indurre uno stato immunitario vaccinisti ed antivaccinisti

vivissima specialmente in verso determinate malattie infettive a scopo di profi inghilterra.

vaccinòsi, sf. medie. malattia dovuta a impianto vacche o ai bovini in

quest'umore vaccino non è guari dissimile a quello del vaiuolo umano, e innestato in

l'inoculazione, ma limita l'eruzione a poche pustole. e. visconti, 53

3. veter. che si riferisce a cavalli o ad altri equidi che presentano

.), con il numero delle affezioni a cui si rivolge la prevenzione (vaccino

inocularli il vaccino. moravia, 16-8: a buchenwald il dottor ding ha esperimentato su

vaccino, determinata da autoinoculazione in seguito a grattamento della pustola originaria.

, 3269: 'regio istituto vaccinogeno': a roma, fondazione 1888, fornisce gratuitamente ai

carine da denudare, e viceversa ricorrendo a una troupe di vaccone pro- fessioniste sarebbe

: bisognerebbe che io fussi la vaccùccia, a dire, e far tante cose in

: se una volta vi fussi resoluto a starvi sopra di voi et non volere essere

la vaccùccia: fa ed è buono a ogni cosa. = vezzegg.

. movimento malfermo nel camminare, incapacità a reggersi in piedi, barcollamento, anche

in piedi, barcollamento, anche dovuto a momentanea perdita dell'equilibrio.

nel vacillamento che l'altra non riusciva ancora a vincere. cicognani, iii-2-177: ella

degli occhi, in partic. dovuto a inquietudine o affanno. brusoni, 9-618

e saldo sulle gambe, che si regge a fatica in piedi, che avanza con

/ mentre vaneggia e pargoleggia infante / a mille rischi esposto, a mille danni

infante / a mille rischi esposto, a mille danni. / tenero sovra il suolo

marchetti, 5-93: come può la rondinella a prova / cantar co'cigni del caistro

di cenci che si ripieghi: stentò a raddrizzarsi e restò lì vacillante.

: gli altri animali sono costretti ad andare a vacillanti passi. d'annunzio, iv-2-151

levato dal letto e misurava la stanza a passi disordinati ed anche un poco vacillanti

e rischia di cadere, di rovinare a terra (un edificio, una costruzione)

e il comandante moletto s'indugiavano seduti a ragionare di vini. barilli, ii-

mite luce vacillante per il vento che riusciva a sorpassare le imposte massiccie. 4

voce). 1suzzati, i-64: cominciò a leggere con voce un po'vacillante.

i vacillanti, attese alquanto più agiatamente a stabilire coi debiti mezzi la felice coltura

d'una cosa che non mi riesce a capire per intero.

vol. XXI Pag.615 - Da VACILLANZA a VACILLAZIONE (41 risultati)

. e quando ella sì si riduce a memoria i peccati della vita sua vecchia,

armi tenere. 7. esposto a molti rischi, prossimo a mutare, a

7. esposto a molti rischi, prossimo a mutare, a venir meno; aleatorio

a molti rischi, prossimo a mutare, a venir meno; aleatorio, effimero,

corte fallace, e vacillante fama. a. verri, ii-224: così pure ogni

10-i-57: onde non vorrei che fosse appoggiata a sì vacillante fondamento una verità che dev'

si giunga ad adorarne infino 1 difetti e a sostenerne infino le sentenze più vacillanti.

volte vacillanti, non sono quindi imputabili a noi. 9. che manca di

, viene il corso del parlare di languido a farsi rigoroso, di vacillante fermo,

stare ben saldo sulle gambe, reggersi a fatica in piedi, avanzare con passo

che non era ancor tempo d'andare a casa, e che qualche capogirlo lo feceva

. gozzi, i-125: lo soccorsi a drizzarsi, ma egli vacillava più del solito

colonna; e resta così per qualche attimo a guardare la notte. bernari, 7-245

vacillano di senile giacomite: il camminare a marciapiede mi affligge. -essere percorso

anche in un contesto figur. attribuito a petrarca, xlvii-203: poi ch'albore a

a petrarca, xlvii-203: poi ch'albore a vela a la mia nave, /

, xlvii-203: poi ch'albore a vela a la mia nave, / che su

saltai giù dal pontile dentro la barca a fondo piatto che stava sotto. la barca

. -essere scosso, tremare violentemente a causa di terremoti, eruzioni, cataclismi

-dare segni di instabilità, essere a rischio di crollo (una costruzione)

, 8-25: poi che tornò il lume a gli occhi miei, / ch'eran

condensi, / notte mi parve, ed a lo sguardo fioco / s'offerse il

n. secchi, 2-42: me incomincia a vacillar la vista. g. ferrari,

quanto pensai che rafforzata mi avrebbe servito a raggiungerlo. -non essere più

poi la bonaccia / che c'inviti a riamar. 5. essere confuso

ritrae con men danno che può. a. l. moro, i-63: quanto

o delle mie pruove, la prego mettere a rigoroso sindacato le principali pruove di mia

suoi terrazzani mal contenti, e atti a. ffare novità per sdegno di male

ed era sanza riposo, si misse segretamente a cercare per mezzo delli amici ca suoi

le ricche comunità dello stato, cominciò a risentirsi della loro declinazione, a vacillare

cominciò a risentirsi della loro declinazione, a vacillare, a non poter più reggersi.

della loro declinazione, a vacillare, a non poter più reggersi. -dare

rotte le schiere, i gonfalonieri cominciavano a vacillare. cesarotti, 1-viii-124: rinfrancata

carlo da sezze, i-333: cominciava a perdermi di animo e vacellare che il me-

.: mostrarsi incerto, esitante neltaderire a una fede o incostante nel professarla, nel

: o quanto può ella conseguire dinanzi a dio con istabilir nella fede chi vacillò!

congiunzione fatta tra il pontefice e ferdinando a vacillare. botta, 5-28: l'

congiunzione con la lega già forse incominciava a vacillare. -essere malfermo, insicuro

il fanciullo orma languenvecchiezza, cominciò alquanto a vacillare, e non sì però e che

'l la donna: « non date cura a sue parole, però ch'egli vagilla,

/ arrossisci? t'arresti? il piè a suo modo disfogare. / ma fuligatto si

vol. XXI Pag.616 - Da VACILLIO a VACUO (26 risultati)

volontà micidiale. calvino, 14-120: comincia a impelagarsi in un garbuglio di malintesi,

più oneste opere conforta di recare ogni studio a più curioso e sollicito ornamento di sé

cerri o quercie, e fa la foglia a similitudine d'oliva. 4

della città vacuare [u + a] (vaccuare), tr. {

peregrini] reclusi in dieta crota, a la quale furono poste le guarde come se

umor la borsa 7. venire a mancare, in quanto non pagato o elargito

, ch'il padre fus- se menato a dormire, avendo prima fatta una cena di

rimanere ornai di maligno. or attendete a curarvi, e preservatevi ai tempi migliori

diritto musulmano, usufrutto su immobili costituito a scopo di beneficienza. 2.

erede e che non può essere soggetta a esproprio. m. zane, lii-14-406

pirandello, 7-1276: s'era messo a tremare, sperduto, con un brivido

stelle fitte, piccolissime, non riusciva a diffondere alcuna luce. vallini, 45

: sol nella muta vacuità s'avverte / a quando a quando il fremito d'un'

nella muta vacuità s'avverte / a quando a quando il fremito d'un'ala /

di meati evidenti e quasi vetro spongioso atto a raschiare e pulire: il tofo è

animo. d'annunzio, 3-134: a poco a poco ella sentiva in sé qualche

d'annunzio, 3-134: a poco a poco ella sentiva in sé qualche cosa

cosa estinguersi, vanire: sentiva nella mente a poco a poco farsi una gran vacuità

, vanire: sentiva nella mente a poco a poco farsi una gran vacuità b.

dalle passioni, mansuetudine d'intelletto, stabilità a. cocchi, 8-46: la vacuità

la gioconda occupazione della mente aiutano molto a conservare la sanità del corpo.

dentro vacuo. masuccio, 240: dietro a certe botte vacue se puose a stare

dietro a certe botte vacue se puose a stare tutta la notte, con speranza che

che, la donna la matina andando a la chiesa, a lui venesse fatto de

la matina andando a la chiesa, a lui venesse fatto de possedè in camera

certo nervo o vero tralcio, vacuo dentro a guisa d'una canna. ca'da

vol. XXI Pag.617 - Da VACUOGIUNZIONE a VACUOLARE (33 risultati)

viii-3-263: per luoghi vacui procedendo, perviene a riveder le stelle. f. degli

: lasciarono vacuo il castello ritirandosi variamente a salvarsi dove meglio speravano. l.

qual frutto eramo noi che dovevamo andare a riempier quelle sedie vacue del paradiso.

, gli fu risposto che l'era a letto: e andarono a chiamarla, perché

che l'era a letto: e andarono a chiamarla, perché anch'ella con gli

ii-100. e tanto terreno vacuo, che a un bisogno faria da 300 stara di

muta gli posava innanzi la sera e a mezzogiorno sul tavolo... nella gran

di tempo, comparendo qualche soggetto atto a chiericare, se bene non vi era luoco

per successione, ma per altro titolo a quelli che fossero sprovvisti. -privo

6-206: ero io adesso che mi sforzavo a nobilitare antonio, o almeno a vederlo

sforzavo a nobilitare antonio, o almeno a vederlo nella mia mente come essere brutto

fratelli; / questa indolente, / che a vacue mostre adorna e a vacue feste

/ che a vacue mostre adorna e a vacue feste / distratta passa via sui vostri

2-103: certi misantropi andavano in giro a muso duro, considerando con abominio il luogo

, ii-58: molti de'vostri fortunatissimi cittadini a me noti e familiari...

vacui di maggiore sue cure pigliarsi faccenda a riprendermi e accusarmi taciturno e pervicace. carducci

iii-16-35: esser vacui dai travagli piaceva anche a loro: anche a loro il riposo

travagli piaceva anche a loro: anche a loro il riposo dopo le fatiche d'un

(un periodo di tempo). a. cocchi, iii-549: pochissimi momenti mi

poi, se così le piacesse, a ragionar di poesia in arquà botta, 6-ii-94

degli esercizi della guerra, si risolvette a fare svernar le sue genti in filadelfia

sotto spezie di onorarlo, per godersi a suo agio la moglie vacua. 12

spazio; in partic. con riferimento a correnti di pensiero, a partire da

con riferimento a correnti di pensiero, a partire da quella atomistica, che suppongono

la midolla di dentro, che sta attaccata a questa scorza, è languida e dolce

vacui fatti acciocché i terremoti meno nuocano a questa fabbrica, e per risparmiare della

grossezze de'fondamenti e de'muri da imo a sommo, quando sono grossi assai,

xviii-3-439: quello [libro] è a dialogo con de'vacui, e questo

i vacui con una grossa levata che a tal effetto attendeva de'svizzeri.

lviii-326: inanzi se dichiari ditto concilio aversi a fare, si convenga tra li prìncipi

tra li prìncipi dii loco ove se abbia a celebrare, aziò che la cosa non

collenuccio, 132: mandò il papa a federico un priore di san domenico per

minime de'corpi solidi fra di esse, a picciolissimi vacuetti, pur fra quelle disseminati

vol. XXI Pag.618 - Da VACUOLIZZANTE a VAGABONDAGGINE (38 risultati)

. petrogr. cavità di dimensioni da millimetriche a centimetriche, subsferica o irregolare, presente

mediante una pompa pneumatica. - vacuometro a compressione. quello meccanico basato sulla variazione

variazione del volume del gas residuo sottoposto a compressione isoterma, che permette di misurare

, che permette di misurare pressioni fino a un millio- nesimo di atmosfera. -vacuometro

un millio- nesimo di atmosfera. -vacuometro a conducibilità termica: quello costituito da un

terapia fisica che consiste nefl'applicare a una parte del corpo una camera

una parte del corpo una camera a tenuta d'aria, in cui si pratica

, contenente notizie utili o nozioni relative a una determinata materia o argomento, e in

o argomento, e in partic. a una tecnica o attività pratica, raccolte ed

. cassieri, 11-145: accendo la lampada a snodo sullo scrittoio e riprendo la lettura

2. banc. assegno vademecum: quello a copertura garantita. =

satana'), con cui gesù risponde a pietro quando questi lo esorta a non contrastare

risponde a pietro quando questi lo esorta a non contrastare le autorità di gerusalemme;

. fallamonica, 173: né più bisogna a noi cercare il ponte / donde si

metaforico: via di soluzione. attribuito a iacopone, 1-ii-23: pochi se ne possono

: pochi se ne possono invenire / a chi piaccia tener contrari vadi. fallamonica,

/ di cosa alcuna, e vanno ognor a sorte / cercando il viver lor,

guida. garisendi, xxxviii-317: chi passa a l'amoroso vado / a'dolci affanni

e ne li sirti; miserabile cosa a vedere! e percuotele per li vadi,

neri di donato, 159: mandare a guardare tutti e passi e vadi delle

/ ch'ha nome vita, che a molti è sì a grado.

vita, che a molti è sì a grado. 4. locuz.

natura: de'quali i luoghi presso a terra sono molto alti e pro

entità la barca, / ed amendue a gran forza di remi / tentavan da

. 'guai ai vinti'(celebre esclamazione attribuita a brenno, capo dei galli senoni e

una confusione. pavese, 2-261: veniva a sedersi, guardava il va e vieni

navigazione). 5. locuz. a va e vieni (con valore aggett.

speciali per le funivie bifuni con movimento a va e vieni. = comp

tribuna ju- ventina ha vaffanculeggiato maradona inducendolo a stringere i denti come si meritava.

. frequent. vaffanculo { va a ffanculo), inter. apostrofe scurrile,

alzò dal divano sul quale sedeva vicino a lui, con gli occhi sbarrati e le

mani sui fianchi gridò: « va a ffanculo! ». moravia, 21-41:

te? » « vaffanculo, e a chi dovrei andare a dirlo secondo te?

« vaffanculo, e a chi dovrei andare a dirlo secondo te? » « prima

rivivendolo: / non posso direttamente rivolgermi a loro, un'arringa non vale una

= dalla locuz. andare a fare in culo, con allusione alla sodomia

che la morale che insegnano i gesuiti a venezia abbia date l'ultime pruove della sua

lat. vafer vafri, forma osco-umbra accanto a vaber (glosse), che

vol. XXI Pag.619 - Da VAGABONDAGGIO a VAGABONDO (32 risultati)

qua e un po'là, per tornarmi a seppellire quando mi cominci a pesare la

per tornarmi a seppellire quando mi cominci a pesare la vagabondaggine. = deriv.

di chi, spostandosi da un luogo a un altro, ostenta l'esercizio di un

vagabondavano quivi come potevano; e attendevano a molestare gli occupati. -andare errando

spostarsi, viaggiare per diporto da un luogo a un altro. -anche: andare a

a un altro. -anche: andare a zonzo senza meta, gironzolare, bighellonare

. tarchetti, 6-ii-345: voi tornerete a casa vostra.. io tornerò a

tornerete a casa vostra.. io tornerò a vagabondare pel mondo e a distrarmi.

io tornerò a vagabondare pel mondo e a distrarmi. già... fu un

secondo anno dell'istituto tecnico e si dette a vagabondare con altri oziosi, senza avere

: io vado per una quindicina di giorni a vagabondar per le alpi. n.

; passare senza soffermarsi da un pensiero a un altro (la mente).

8-29: subito interrompesti il mio vagabondare a tentoni nel passato. = denom.

vagabondàggio). viaggiare continuamente; andare a spasso senza meta; bighellonare.

trovare o di trovar meglio, si fermò a firenze più mesi vagabondeggiando. soffici,

, sf. letter. ant. tendenza a vaga bondare, a bighellonare

tendenza a vaga bondare, a bighellonare. f. f.

, perché molti vi s'introdussero che a volontaria milizia avea spinti vagabondità e povertade

vagare irrequieto del pensiero da un argomento a un altro. bresciani, 6-x-317:

la prova ai me mi muove in dire a te, che consideri e pensi e

del secolo decimosecondo. -appartenente a un ordine mendicante. -sostant.

non saremo pigliati come vagabondi? dove andarci a porre? stoppani, 1-249: la

. basaglia, 1-ii-223: quando depretis, a proposito del problema del vagabondaggio, ammette

, 4-431: appena opera di re pareva a seguire i ladroni vagabondi ne'monti.

confini di quella provincia si congregavano soldati a piedi vagabondi. muratori, 7-v-

104: questo più sovente serviva a pascere la curiosità, che ad aumentare

po'strana... la frase 'andar a foraggio'per 'depredare'; ma ad ogni

-di animali (anche con riferimento a bestiame che pascola liberamente).

più da esso vanno, / più tornano a l'ovil di latte vote. guido

percioch'essendo eglino vagabondi, e ruinosi a modo di torrenti, sì come ho già

alfieri, 4-113: i mauri, stanno a rimpetto della spagna. dietro ai numidi

una giovine onesta condannata dal suo destino a gir vagabondo per tutta l'europa. calvino

vol. XXI Pag.620 - Da VAGALE a VAGELLAIO (26 risultati)

. pratesi, 5-19: « va a lavorare! va a lavorare! vagabondaccio!

5-19: « va a lavorare! va a lavorare! vagabondaccio! cornacchia! »

. era evidente che la ragazza apparteneva a un mondo completamente diverso dal suo.

correndo vagamente in su un cavallo, a la perfine traboccato il cavallo in una

famose. chiari, 1-i-77: trastullavansi puerilmente a piè d'un albero vagamente fiorito.

ribao luterano, s'andarono con alcune navi a metter nella florida. cicognani, v-2-57

'l ionio mare gl'inni mesceano / fatali a 'l vagante nocchiero / le sirene

-di animali. lubrano, 3-62: a fosco del per eremo selvaggio / m'apron

cui il pescatore si sposta continuamente intorno a uno specchio d'acqua o, se

tutto casuale un bersaglio diverso da quello a cui era destinato; non destinato ad

perché l'occhio cupido e vagante / a me rivolse, quel feroce drudo / la

vagante, corrente elettrica presente nel terreno a causa della dispersione di linee elettriche.

le 'vaganti'. i frequentatori appartengono esclusivamente a una categoria di viziosi abitudinari. m

famiglia astringe / per que- st'ombre a vagar? chi vi persegue? / chi

sempre vagando per la campagna; ma a dirti il vero penso, e mi rodo

andar vagando di notte, era molto opportuna a causa dei cani che infestavano le strade

dolce aura che ti par che vaghi / a un modo sempre e dal suo stil

fumo nero di quei treni stava un pezzo a vagar lento sospeso e poi a sfilacciarsi

pezzo a vagar lento sospeso e poi a sfilacciarsi sul grigio smortume della vallata.

. 5. fantasticare, abbandonarsi a molteplici e disparati pensieri. di

: di tanta vagazióne passava di luogo a luogo, di quanta carità grande egli ardeva

iii libro dell'eneide, inducendo enea a parlare de la sua vagazióne per lo mondo

dice come pervenne in tracia et incominciò a fare la città. 2. figur

mente, che il nemico ci procura a tempo d'orazione. corona de'monaci,

xxi-887: levasi molto meglio la mente a dio, levata via l'occupazione e

. mamiani, 3-24: facciasi contro a tutto ciò che fomenta la vagazióne e la

vol. XXI Pag.621 - Da VAGELLAME a VAGHEGGIARE (53 risultati)

, è sembrato che rifuggirsi nel sentimento a proposito anche di religione cuopra timidità e pochezza

aspettando che 'nasca il vagello', vale a dire che arrivi a maturità.

vagello', vale a dire che arrivi a maturità. = deriv. da

sentiva avvolto da una vampa, da capo a piedi. pirandello, 2-iii-110: arricciò

ser giovanni, i-26: non date cura a sue parole, però ch'egli vagella

nannini [petrarca], 38: agguaglia a questi i fradici, gli ubbriachi,

, 10-662: condottolo subito in prigione a grande stento lo riebbero; ma vagelando del

recipiente. cavalca, 21-39: guai a colui che contraddice al suo fattore.

or dice lo fango al figulo, e a que'che fa i vagelli o altre cose

se 'l recasse in altri minori vagielli paghi a quella medesima ragione. lotario diacono volgar

signori sieno tenuti comandare per saramento a li tegnitori del guado, che non

e'ser'meglio che tu n'andassi a dormire et io rimarrò a far bollire il

tu n'andassi a dormire et io rimarrò a far bollire il vagello fine che arai

, 175: ognevagello sia tenuto di rinunciare a lo scriptore dell'arte ogne semmana quanti

. -vagello d'elezione-, appellativo dato a san paolo, in quanto strumento scelto

ch'elle [le donne] perdono intorno a vagelletti, scato- lucce e drizza-crini,

vogliono dir nulla, lo spendessono intorno a pignatti, a tegami, a spedoni,

, lo spendessono intorno a pignatti, a tegami, a spedoni, che importano il

intorno a pignatti, a tegami, a spedoni, che importano il tutto,

, 3-215: costoro avevano roba assai arrecato a la stalla e buoni vagelloni

con aperta fraternità apuana e vageresca, a nome di tutti gli appuani e vàgeri

nome di tutti gli appuani e vàgeri a cui ella, da trent'anni, apre

versiliese di origine incerta: forse da riconnettere a vagare o, anche, a becero

riconnettere a vagare o, anche, a becero. vàggiolo, sm. tose

. ciascuno dei modi, comportamenti atti a corteggiare, a sedurre; premura, lusinga

modi, comportamenti atti a corteggiare, a sedurre; premura, lusinga.

d'allegrezza e con subita rapacitade conducono a vergognoso diletto. = deriv

o inchinassero o non si lasciassero sedurre a un cotal vagheggiamento dei fantasmi della mitologia

vagheggiare), agg. che indugia a guardare, a contemplare, ad ammirare con

agg. che indugia a guardare, a contemplare, ad ammirare con compiacimento.

{ • vagheggio, vagheggi). osservare a lungo, fissare con particolare attenzione,

, 10-10: leva dunque, lettore, a l'alte rote / meco la vista

rote / meco la vista, dritto a quella parte / dove l'un moto e

si percuote; / e lì comincia a vagheggiar ne l'arte / di quel maestro

arte / di quel maestro che dentro a sé l'alma, tanto che mai da

/ et anche luy trovò gà sunto a tanto / che 'l vagegar ch'el fee

ed era bella tanto, / che a vagheggiarla mai l'occhio è satollo. l

diletto priva / i campi e la marina a vagheggiare. chiabrera, 3-196: il

il cielo imbruna, / esco primiero a vagheggiar la luna. bresciani, 4-i-267:

venne loro talento d'entrare ai domenicani a vagheggiare il quadro di fra sebastiano del

del piombo, ch'è un miracolo a vedere. sbarbaro, 1-225: quando

distesa sul letto, gli occhi rivolti a vagheggiare le membra dell'amante.

ecc. trissino, 2-2-193: andate a basso / con questi degni cavalier romani

: il dì seguente, in cim'a un alto monte, / che vagheggiava il

. tasso, 16-23: ride armida a quel dir, ma non che cesse /

di sedurlo, desiderarlo intensamente. a. pucci, 4-276: a noia m'

. a. pucci, 4-276: a noia m'è chi per mondan disio /

il frate] ricominciò con tanta importunità a vaghiggiarla, che lei non possea a finestra

importunità a vaghiggiarla, che lei non possea a finestra farsi. poliziano, 1-677:

all'osso: / non ha tanta carne a dosso, / che sfamasse una marmeggia

x-1-893: costui,... cominciò a vagheggiarmi e a perseguitarmi colle sue canzoni

... cominciò a vagheggiarmi e a perseguitarmi colle sue canzoni. -intr.

sfacciate, che co'giovani vi ponete a vagheggiare eziandio dentro nelle chiese.

vol. XXI Pag.622 - Da VAGHEGGIATO a VAGIMENTO (32 risultati)

tutto questo servir molto bene di scala a conoscere lo stesso dio. pindemonte, iii-236

dolorosamente richiede, un che di umano a cui finalmente credere e affidarsi. c.

prete, tratto dall'accesa fantasia, cominciò a vagheggiare qualcosa di ancora più roseo,

più roseo, una solenne cerimonia, a cui avrebbe potuto, perché no? partecipare

agg. (vaghegiató). osservato a lungo, guardato con particolare attenzione e

ser giovanni, 3-54: si cominciò a spandere tra le donne vaghegiate questa novella.

ama uscire dalle fantasticherie in cui arriva a osare tutto. -per estens.

. avrebbe avuto il potere di assicurare a quei fanciulli, intenti al rito improvviso

. -trice). che si sofferma a guardare con particolare attenzione, ammirazione e

per la sua astuzia avea con- dutte a fare la sua volontà. castelvetro, 238

folti strali. nievo 1-354: se a venezia ci ingelosiva la frequenza dei vagheggiatori,

2. per estens. che indugia a immaginare, a raffigurare nella fantasia qualcosa

per estens. che indugia a immaginare, a raffigurare nella fantasia qualcosa che si desidera

fortemente; che anela, che agogna a una condizione, al raggiungimento di un

di un obiettivo (anche con riferimento a un soggetto inanimato). tasso

soffici, iii-242: tutto si riduceva a una delle sue solite imprese vagheggiatorie,

della sua vezzosa fugace; mentre fermavasi a contemplarvi, si vide appresso, torcendo il

essere la sposa senza gelosia, / a sconfiggere destra, alla palestra delle insignificanti

aspetto contentan la loro vaghezza. a. pucci, 5-6: lo 'mperadore ch'

di maggio e i giugno, teneva a stillare i fiori sopra uno studiolo della sua

sono di significato così vago, che a determinarlo, e renderlo preciso non basta qualsivoglia

d'ascoli, 1695: deh non credete a una femmina sciocca / e non v'

, 116-9: de'! non guardare tant'a la vaghega, / di gi ochi

non è donna al mondo che si potesse a quelle rassomigliare. borsi, 2-43:

, i-215: le gemme sono in pregio a maraviglia, / per- ch'han virtù

per la quantità dell'acque, costrette daltarte a fare mirabilissimi giuochi, ha pochi paragoni

e così veggiamo, che quelli innanzi a lui non ebbero quella vaghezza, né quella

che voi, vaghito delle cose toscane, a bello e virtuoso fin me lo

, agg. biol. che è idoneo a spostarsi (un or ganismo

or ganismo, in contrapposizione a quelli sessili, fissati a un sostrato

, in contrapposizione a quelli sessili, fissati a un sostrato). = deriv

biol. attitudine di una specie animale a spostarsi attivamente. 3. ant

vol. XXI Pag.623 - Da VAGINA a VAGLIA (34 risultati)

agguaglia la pigna del piceo; intorno a lei sono le granella nude, della grandezza

intorno, e quella vulva superiore andava a terminare nell'istessa vagina della inferiore,

, / ne la bocca di cui chiuso a l'imene, / ampio e lungo

la propria ira punitrice (con riferimento a dio). savonarola, iii-214:

lui te n'ha dato segni già insino a qui, che puoi credere che 'l

convenzione del mimo, da colmare (a misura di chella frenesia finta) la

la tromba vaginale della bassàride. -idoneo a essere inserito, irrorato in vagina (un

del cretaceo e del miocene, con conchiglia a forma di guaina troncoconica.

-vaginismo mentale o primitivo: dovuto a cause psicogene, e che esprime un'

sessuale. - vaginismo secondario: dovuto a cause organiche, come processi infiammatori locali

vaginale. -vaginite blenorragica o gonococcica: dovuta a localizzazione in vagina del gonococco attraverso rapporti

facilitata da atrofia della mucosa vaginale conseguente a carenza di ormoni. -vaginite da cause

ormoni. -vaginite da cause meccaniche dovuta a diaframmi di forma e misura inadeguate o

e misura inadeguate o lasciati internamente troppo a lungo, come pure dalla permanenza di

. = comp. da vagin [a \ e cervicite (v.).

= comp. da vagin [a] e radiogramma2 (v.).

alle labbra della vulva. -ernia vaginolabiale a carico del pavimento pelvico, ernia pudenda

= comp. da vagin [a \ e labiale (v.).

. medie. micosi vaginale dovuta generalmente a funghi appartenenti alla candida albicans e leptothrix

= comp. da vagin [a \ e micosi (v.).

. = comp. da vagin [a] e da perineale (v.)

= comp. da vagin [a] e pessia (v.).

. = comp. da vagin [a] e plastica2 (v.).

lattante). - anche con riferimento a gesù bambino. sermoni sacri [tommaseo

né vi ha sbarbatello che non mi venga a vagire i suoi guagnolii rimati.

metaforico: essere all'inizio, incominciare a esistere, dare i primi segni di sé

fu scandalo, che improvvisamente vagisse, a cui non suffogasse con rigorose censure le fauci

lamenti e nella confusione del mormorio, cominciò a distinguere un misto singolare di vagiti e

vagiti e di belati; fin che arrivò a un assito scheggiato e sconnesso,

ci starai, spero, se ti farai a considerare che in quegli agresti vagiti della

i vagiti dialettali del volgare italiano illustrati a lume di filologia. -espressione poetica

, deve ancora trovarsi in qualche casa a savona, dove finì in occasione d'un

partic.: valore militare. attribuito a iacopone, 1-ii-10: l'altra poi è

bontade e per mia gran vaglia / a ben sei millia libertà donai.

vol. XXI Pag.624 - Da VAGLIA a VAGLIO (48 risultati)

: io vi cantai, segnor, come a battaglia / eran condotti con molta arroganza

impiegati in negozi deboli, tutti intenti a quelli, gli sortiscono felicemente.

vaglia, di gran vaglia. a. pucci, cent., 1-49:

gran forza e vaglia / che maraviglia paria a chi l'udisse. brusoni, 891

udisse. brusoni, 891: ordinò a tutti quelli, che formavano la consulta

-velocemente, di gran carriera. a. pucci, cent., 17-77:

milano, via san vincenzo, 14, a nome mio. deledda, ii-1058:

spedì cinquantamila lire per vaglia telegrafico indirizzato a se stesso. -in senso concreto.

una tesoreria che ne effettua la liquidazione a un'altra presso cui viene incassato.

di credito-, garanzia di copertura finanziaria a favore di terzi. cavour, v-310

beccaria, ii-13: cambiali irregolari, cambi a deposito, vaglia e pagherò non sian

vagli, / sì noi oro assaggiamo a tutto pasto. -come epiteto di

, in maggior numero donne, intente a scemere e vagliare e mondare l'abbondanza

siano impediti. 3. sottoporre a disamina, a valutazione di valore intrinseco

3. sottoporre a disamina, a valutazione di valore intrinseco o di opportunità

cui si vagliano grasapevalo indubitato, che a vagliar l'alcorano, non se ne trar-

col vaglio rado, per poi tornare a vagliare il vagliato col vaglio fitto.

falso, è vero. dura cosa / a saperla e vagliarla nel cuore. piovene

: penso, senza dolore, come rassegnato a rimanere in quell'ambito, i pensieri

, i-1-100: ognuno poteva nominare e aveano a vagliarsi di mano in mano chi vinceva

2-2-269: è stato necessario aprire la via a tutti li altri, e farli abili

e fa colla vita un moto simile a quello, che fa uno, che vagli

erano meno dubitose. la francia era costretta a difendersi per sopravvivere, non a interrogarsi

costretta a difendersi per sopravvivere, non a interrogarsi e vagliarsi. = dal

v.]: bisognerebbe dargli una vagliata a questo grano. -figur.

/ perché tu enterresti in troppo impiccio / a voler far questa vagliata. 2

di sotto allo staccio, spargendogli, a poco a poco, tomo tomo, il

allo staccio, spargendogli, a poco a poco, tomo tomo, il canto si

. 2. figur. sottoposto a critica, a esame, a valutazione.

2. figur. sottoposto a critica, a esame, a valutazione. bonghi,

. sottoposto a critica, a esame, a valutazione. bonghi, 1-83: in

discusso in questa opposizione, e vagliato a questo crivello. nievo, 1-vi-009: il

, 1-vi-009: il seme è diventato a quest'ora un covone di versi che,

4. ant. sottoposto a esame di idoneità (i candidati o

idoneità (i candidati o gli eletti a una carica). guicciardini, 2-2-176

andando la elezione già vagliata e ristretta a tre, [il consiglio grande] potrà

se bene non togliessi il migliore di tutt'a tre, come credo che sempre torrà

: fu adunque... uno vagliatore a linari in vaidensa nel contado di firenze

il quale aveva nome parcittadino. venne a costui volontà di lasciare in tutto il vagliare

per vagliare il grano, invece di vagliarlo a mano. e a modo di sostantivo

, invece di vagliarlo a mano. e a modo di sostantivo, 'la vagliatrice',

, 261: ripongonsi per cibo / ottimo a parche mense gli annui semi; /

me ne stavo seduto su quel parapetto a guardare il lavoro della vagliatura.

3-78: tornossi in toscana, e andò a rivedere con quella robba gli suoi parenti

. borsi, 1-96: vedi quei che a capo chino / la carriola agevole maneggia

fare una seconda vagliatura dalla ragione. a. verri, 2-ii-260: io mi aspetto

simile vagliatura, che vuol esser terribile, a quelloche vedo. gozzano, 1-1262: vi

così, di quando in quando, fino a che, fra qualche anno, ne

vol. XXI Pag.625 - Da VAGNO a VAGO (37 risultati)

con assai plauso in molte fattorie il vaglio a cono, che con molta facilità e

quella gente all'inferno devono essere condannati a passar eternamente per i buchi del vaglio delle

danaidi. -in paragoni per alludere a cosa fittamente trapassata da buchi (e

da buchi (e, anche, a un cuore trafitto dall'amore),

un cuore trafitto dall'amore), a persona colpita da lance e frecce.

. pulci, 7-43: egli era come a dare in un pagliaio; / e

un arcolaio / a'saracin, che faceano a sonaglio. domeniche 6-67: se tu

la spada al fianco, e noi abbiamo a casa lo stidione: e con esso

dante, par., 26-22: certo a più angusto vaglio / ti conviene schiarar

può in effetto essere vaglio più bello a distinguere le valute degli uomini e a fare

bello a distinguere le valute degli uomini e a fare cogno- scere le monete; ed

salvini, 44-15: se s'avesse a fare un vaglio de'sonetti più belli

del casa,... si ridurrebbero a non molto numero. -selezione

è certo che il vaglio funzioni sempre a perfezione. fenoglio, 5-i-584: johnny disse

colle cortesie non s'addolciscono, ma a quelle talora, come se sassate fossero

fossero, incocciano come rospi, e a far lor benefizio è giusto come far

4. dimin. vagliétto. a. neri, 1-2: la cenere di

ogni mandorla al precetto / dal vagliétto / a risponder non sia sorda. -acer

, v-125: il giorno dopo andai a cercarlo. l'indirizzo era vago: vicino

vidi una casa miserabile come una corte a cui davano molti ingressi di altre case,

avevano la vaga impressione d'aver navigato a lungo. calvino, 1-387: ora,

che sonano. di giacomo, i-567: a intervalli, da lontano, lo strido

di risata. landolfi, 2-169: a giovancarlo,... era parso d'

). angioletti, 1-129: fluttuava a tratti un vago odore di zolfo e

, vagante senza comprensione da un oggetto a un altro (gli occhi, lo sguardo

e porteranno i vostri peccati, insino a tanto che saranno consumati i vostri corpi.

, i più ampi spazi non bastano a contenerlo, e deve esser necessariamente vago

, 4-70: lontano dal capo vaghi andavano a fare legne o a pasturare.

capo vaghi andavano a fare legne o a pasturare. -sbattuto qua e là

gli stendea poi con dolce amico affetto [a un spirito] / tre fiate le

i-108: ma se pur treman ronde a cui perenne / il vago aere sta

/ e 'ntagliaro nel rovere le leggi. a. cocchi, 6-6: oltre i molti

. faldella, i-4- 117: a vedere questi connubi e questi divorzi improvvisi,

-che passa rapidamente da uno a un altro soggetto, inquieto, mobile

: no hano savore, no, credete a me, bono amico, le soie

10-104: li occhi miei, ch'a mirare eran contenti / per veder novitadi ond'

plebe intera che vaga di nuove cose a catilina applaudiva. grafi 5-271: chi d'

vol. XXI Pag.626 - Da VAGO a VAGO (33 risultati)

fuoco. pulci, 14-57: lungo sarebbe a contar tutti quanti, [gli uccelli

son vaghi. -che è incline a un atteggiamento, che aspira a una

è incline a un atteggiamento, che aspira a una condizione, desideroso di conseguire qualcosa

-di animali (con partic. riferimento a uccelli canori). serafino aquilano,

d'assiria, mandò tra gli altri doni a ferrante re di napoli. stoppani,

g. b. casaregi, 286: a lui le vaghe / nereidi d'intorno

! 7. bello, piacevole a vedersi, a toccarsi, a essere indossato

7. bello, piacevole a vedersi, a toccarsi, a essere indossato; raffinato

, piacevole a vedersi, a toccarsi, a essere indossato; raffinato, elegante;

, con un paese di vaghissima maniera a fresco. casti, ii-1-50: vaga

fra le ninfe uguali / lasciolla in nisa a cor vaghe ghirlande. r. bonghi

-elegante e atto ad abbellire la figura, a rendere aggraziato e seducente l'aspetto (

si porge. carducci, iii-3-65: e a noi rida l'april, / l'april

giunto ne la parte vaga, / ch'a ciascun dona gioia ed a me morte

/ ch'a ciascun dona gioia ed a me morte, / tal ch'ora la

andava / le pupille lascive in seno a flora. 12. luminoso,

il frigio duce / or al timone or a la vela intento, / co'suoi

tenere / e i variopinti fiori, / a cui cotanto noc- quero / del vago

io non credea / tornare ancor per uso a contemplarvi / sul paterno giardino scintillanti.

allegoria... perché è vaga, a voler ch'ella sia buona, bisogna

, ond'io ne'fiori tuoi / posso a te, se del ver non t'annoi

, / vaga scoprir filosofia novella. a. cocchi, 5-2-20: da quella

prova il mio culto dell'esattezza, andrò a rileggermi i passi dello 'zibaldone'in cui

(con valore aggett.): improntato a vaghezza, a indeterminatezza. arbasino

.): improntato a vaghezza, a indeterminatezza. arbasino, 11-132: tutti

restar lì con le vecchie nel carrozzone a fare un cazzo, e non guadagnare neanche

dante, par., 12-14: a guisa del parlar di quella vaga /

vi-ii-153 (19-9): e po'tornar a casa a le lor vaghe, / ove

19-9): e po'tornar a casa a le lor vaghe, / ove se-

sua opra, / stupefaciensi. a. pucci, 7-213: siila fu figliuola

tra le tue braccia / mi risvegliassi a bevere il tuo fiato / potessi ancóra,

, leggiadria, eleganza (con riferimento a persone e a cose). anguillara

eleganza (con riferimento a persone e a cose). anguillara, 2-134:

vol. XXI Pag.627 - Da VAGOLAMENTO a VAH (31 risultati)

, disus., paio vago. a. cocchi [manuzzi]: ha la

non sapendosi veramente che cosa fosse venuto a fare nel mondo, e tra gli uomini

nudrisciti, esci dal vago, pensa poco a te stesso in fatto di salute,

): canzoni vaghette e liete cominciarono a cantare. firenzuola, 564: è.

filosofia vaghetta e pura / che larga a un tempo e stretta è di natura!

: era savio consiglio per la mamma segnarsi a sfilar dalla panca perché la pia vagolante

amavano quel caro loro romualdo: fin a trovar vago il suo nome, piacente il

stetti là solo, fino all'alba, a fumar i miei cigarritos spagnoli e a

a fumar i miei cigarritos spagnoli e a contemplare lo spazio, e il cielo,

/ da lentezza, ed or mossa a maggior fretta. slataper, 2-70: quando

dei defunti. caro, 6-486: a lor non è concesso / traiettar queste ripe

/ érran cent'anni vagolando intorno / a questi liti, e 'l disiato stagno

aleardi, 1-178: veniano in quella vagolando a volo / festivo e obliquo due farfalle

in ragionamenti futili e oziosi, passare a casaccio da un argomento o da un

. pavese, 8-104: una domenica passata a vagolare col pensiero come una mosca legata

aggiunge [la gente] una nuova ignoranza a tutte le carrate e vago nate di

. carrello su rotaie, per lo più a scartamento ridotto, usato nelle miniere,

esempio, l'altro una vaporiera di latta a cui s'agganciavano due o tre vagoncini

di collocarli al disopra, per dare a queste ruote l'altezza di sei piedi.

, che ci condurrebbe in quattr'ore a novara. ma a questo osta la mia

condurrebbe in quattr'ore a novara. ma a questo osta la mia imbecillità cattaneo,

ivi segregati e racchiusi in carceri cellulari, a stretto regime cellulare. alvaro, 15-128

ristorante; con desinare, o cena, a prezzo fisso: cinquanta dracme.

chiusi nel vagone della funicolare e incominciamo a salire. 3. figur.

wa [g \ gon 'carro coperto', a sua volta dall'oland. wagen,

vagonétto, sm. carrello su rotaie a scartamento ridotto, usato nelle miniere e

). medie. che si riferisce a vagotonia, che presenta vagotonia.

strillavano e minacciavano prima di posarsi altrove a comporre nuovo nido. 3.

... si accenna vagola: è a pena nata ed è stanca. boine

tato di maggiori o minori comodità a seconda delle to di lucciole.

: furono mandati in vagoni di terza classe a perugia: vah, v. va'.

vol. XXI Pag.628 - Da VAIAIO a VAIOLATO (29 risultati)

no: dì xvm di febraio cccxnn, a cie- fo vaiaio libbre mi soldi vii

sgualdrina. imbriani, 13-332: a proposito, una vaiassa, in questi giorni

bernari, 5-59: e guardami adesso a che son ridotta. una vaiassa. eppure

/ questa nova poesia, / poi verà a intranme in vailìa / e serà

tela cucito tut to intorno a una vela così da formare un orlo doppio

quel raddoppiamento o rinforzo di tela che a guisa di striscia viene cucito in giro alla

) nel momento in cui sono prossimi a maturazione. crescenzi volgar., 5-19

2-357: tosto che principierà l'uva a diventar vaia, fa la terza zappatura alle

vedevamo le bacche già vagie de'sambuchi pendere a mazzetti sui nostri capi. 2

di vaio, / treggea confetta e mescere a razzaio, / vestiti di doagio e

e di racese. sercambi, i-152: a questo sdegnati li tolsero uno mantello di

un angelo. fagiuoli, v-27: a quegli uomin dipinti gli occhi alzate,

da milano in una scena sacra affrescata a firenze. -con meton.: indumento

'l gaudente, cu'febbre non tocca! a. pucci, cent., 3-41

vaio tutto affumicato in capo e un pennaiuolo a cintola e più lunga la gonnella che

da cui è tratta tale pelliccia. a. bonciani, lxxxviii-i-311: martore vidi e

, cavriuol, conigli e lepri / andare a spasso pe'verdi confini. pulci,

tempo usato per la confezione di pennelli a punta fine. cennini, 3-70:

, 648: questo si stempera nell'acqua a guisa di un savore, da poi

sieno corti di punta, per lavorare a olio. guarino guarini, 1-24:

pezze d'argento in campo azzurro, a forma di campanelle e disposte in modo

.. il terzo, il di sotto a vai e di sopra rosso.

alcune località del veneto, denominazione data a piccole valli strette e incassate fra pareti

in facie e sopra lo corpo precipue a li parvi filii... nascono.

v.]: le ulive hanno cominciato a vaiolare. = forma aferetica di

raffiguri una con faccia morchiosa e laida a modo di lumaca... un'altra

di alcune pietre picchiettate da macchie simili a pustole di vaiuolo. quarantotti gambini, 13-92

della faccia, ora che badava lui a dar da mangiare scientificamente ai microbi.

di questo mese, quando l'uliva comincerà a esser varia vaiolata, si coglie.

vol. XXI Pag.629 - Da VAIOLATURA a VALANGA (26 risultati)

corrosione sulla superficie di alcuni metalli esposti a processi corrosivi. = der. da

di pustole vacciniche per produrre il vaiuolo a scopo immunitario. = deriv. da

in massa dei sog getti a rischio) nella specie umana, è ancora

guardare si vuole di pistolenzia, cioè a dire di malattie che avengnono per corruzione d'

/ ne piglierete il brodo, e a chi ha il vaiolo / giù per la

de'vaiuoli. -con riferimento a malattie di caratteristiche analoghe che colpiscono alcune

uomo e al cavallo), dovuta a ceppi particolari di batteri della specie boreliota variolae

più o meno la proclività della fibra a sentire la possa di quel contagio.

per rimediare al male fatto - va a fare l'infermiere dei vaiolosi.

ci hanno dato la casa, continua a considerarci dei vaiolosi, lavorano come possono

appartenente alla famiglia ciprinidi, lungo fino a quin dici centimetri, di

, dispacci, ordini da un luogo a un altro; daco. sanudo

, 2-186: lasciata adunque la valanga a chi la vuole, io preferisco per

tanto uno lo contraddiceva, lo investiva a gran velocità con una valanga di parole.

-grande mole di lavoro, di impegni a cui è necessario far fronte.

stato... sono assolutamente impotenti a far fronte alla valanga di lavoro caduta

in modo rapido e inarrestabile. -scarica a valanga: scarica elettrica che si innesca

che si innesca in un isolante sottoposto a un campo elettrico sufficiente a impartire ai

isolante sottoposto a un campo elettrico sufficiente a impartire ai portatori di carica energia cinetica

di tale scarica si ottiene il fotodiodo a valanga, con una moltiplicazione della corrente

-valanga elettronica: forte scarica di elettroni a causa di una ionizzazione cumulativa.

cumulativa. 6. fisiol. conduzione a valanga: conduzione di un impulso nervoso

alpino, squadra nazionale che riesce costantemente a piazzare un numero rilevante di sciatori ai

, è in costante crescita. -uscita a valanga: nel calcio, uscita precipitosa e

sui fianchi di un vulcano, franano a causa della loro instabilità e precipitano a

a causa della loro instabilità e precipitano a valle con effetti spesso devastanti.

vol. XXI Pag.630 - Da VALANGARE a VALEGGIO (39 risultati)

labina (v. lavina) o a una forma habinca (ancor viva nelle alpi

e, rispettivamente, occidentali) e altri a una voce del sostrato mediterraneo.

, sf. dial. piccola rete quadra a trazione verticale. = voce

arte detta lana di fabriano, 74: a valcar panni, saie, rasce,

, possono essere diversi poiché primieramente servono a far muovere diversi idifici idraulici, come

, magli. = deverb. a vaicare. vaicare, tr. (

arte detta lana di fabriano, 74: a valcar panni, saie, rasce,

e. i., che l'attesta a venezia (nel 1279) e a

a venezia (nel 1279) e a forlì (nel 1259). valcatóre

. i., che l'attesta a forlì (nel 1359).

. carducci, 1023: bionde valchirie, a voi diletta sferzar de'cavalli, /

: mentre quella si sarebbe agevolmente paragonata a una valchiria, il cane l'avresti detto

e di profondo che non si riusciva a definire e dava disagio. pavese,

valchirie o per il funerale di sigfrido, a noi resta la consolazione di un wagner

], 21: una moda adatta a donne forti,... per queste

. bianco da siena, 58: a te dio padre, a te dio figliuolo

, 58: a te dio padre, a te dio figliuolo, / a te

padre, a te dio figliuolo, / a te dio spirito santo laude / a

a te dio spirito santo laude / a te trino, a te uno dio solo

spirito santo laude / a te trino, a te uno dio solo / onor e

luogo immaginario, con accostamento scherz. a buio (v.), per indicare

il giovane, i-220: v'è più a grado pe'valdimarini / poggi salir che

/ poggi salir che questi aurei palagi / a cercar la consorte pe'festini.

ferd. martini, 4-20: nell'andare a zonzo ogni giorno con lui per i

ligure sturla) con rac- costamento paretimologico a strutto (v.).

delle alpi occidentali e regione autonoma italiana a statuto speciale, e dei suoi abitanti

averle impanate. soldati, 0-186: a tavola, abbiamo: vero brodo, uova

del tufo, 77: ritoman la sera a veder quelli / cavalier nostri, sempre

veder quelli / cavalier nostri, sempre a una stess'ora, / sovra i cavalli

testi letterari o poetici oppure come estremo saluto a morenti o defunti. iacopone

1-706: vanne, vale: dico a dio. / e la fé che dato

priego che con la vostra autorità resistiate a qualunque volesse la imperfezione di tale figliuola

sm. invar. addio, estremo saluto a morenti o defunti o, anche,

maturo pel sepolcro, e sono già disposto a discendervi coll'ultimo vale degli amici.

, 9-244: ecco, tu hai intorno a te a dirti l'estremo vale i

: ecco, tu hai intorno a te a dirti l'estremo vale i tuoi fratelli

cassandra e il lauro / respirimai sul labbro a quanti or dànno / il novissimo vale all'

dire). letter. porre fine a comportamenti, ad abitudini. gioberti,

di lunghi e forti studi, rinunziando a o ^ ni volgare ambizione, e va-

vol. XXI Pag.631 - Da VALENDARNO a VALENTIA (32 risultati)

chiaro davanzati, 112-14: lo confessare a me no mi è dispregio, /

mia valendònna. -e questo 'valendònna'a cosa corrisponderebbe? -a un grido d'oboe

saggia donna pui, / che piace a gli occhi sì, che dentro al core

e simil face in donna omo valente. a. pucci, 6-201: questo barone

: ella mi adoperi se son buono a servirla, e tenga per fermo che un

pietra di si raro effetto / olimene a ciaschedun visibil fue. 3.

quegli è apelle pittore, il quale a stento può cavare dell'arte sua di che

purg., 4-114: allor si volse a noi e puose mente, / movendo

il libretto davanti, quello cupidissimamente cominciò a vedere. donato degli àlbanzani, 267-

pravus era lo più valentre cavaliere che a suo tempo si trovasse. romanzo ai tristano

vivano in requie, nondimeno tanto sarebbe a loro meglio di vivere con li loro corpi

. b. davanzati, i-482: a ciascuna di coteste imprese conficchisi con valenti

figlia valente. ibidem, 163: a voler fare un valente, convien fargli villania

, v-165: non vogliate avere invidia a quelli che per disposizione mia tengono i

1-53: tideo valentemente si difende, e a chi da un colpo più non ne

: il detto papa alessandro valentemente contro a tutti pugnò e scomunicò, e'quali

, ii-219: io ti conforto e sollecito a far bene e valentemente i fatti di

e valentremente prese il pesce e recollo a terra. giordani, ix-79: aerane si

vii, quando i monaci si travagliavano a coltivare la terra, non a scrivere

si travagliavano a coltivare la terra, non a scrivere; e se alcuno scriveva pure

la quale averemo poi che saremo giunti a vittoria di noi medesimi. s. gregorio

allora che gli venne voglia di tornar a venezia. scrisse tanti-amelot, opera piena di

: il trombetta chiamò valentemente: « a voi, popoli, si fa lo comandamento

popoli, si fa lo comandamento, e a voi, tribù e lingue ».

egli la sustanza del legno, viene a fare tutti gli effetti sopraddetti più valentemente

e perché e'non voleva mostrar di fare a modo della moglie (che è una

, immorale. simintendi, 1-181: a te sia di lungi la gloria delle valentrie

io credevo ch'e'fusse in villa a far le faccende vostre, egli è stato

le faccende vostre, egli è stato qui a far queste belle valenterie. rosmini,

, 5-238: facevano [i contadini] a gara... a chi con maggior

i contadini] a gara... a chi con maggior valentia dicesse insolenze agli

, si nauseò il popolo al sentire tutto a un tratto non solo costruzioni inaudite uno