parevele è ch'elio / me poterebbe, a dir, tornar noioso. baldi
'l nostro sperar toma fallace, / dietro a quel fiorisco, mi balza il
che mai non spiace / levate il core a più felice corpo, non son
stato. capellano volgar., i-63: a femmina nobile pare cosa molto dagli
tornavano in di ebbe predetto a floriana nozze con un uomo di stato.
garzoni / tornò intanto alle a cristiani, altri siano uccisi da'turchi,
bel viso. che finalmente toma a sconcio del monistero, che per carità li
che per suo mez attribuito a petrarca, xlvii-154: tomi la festa,
molte per quando si riesce a superarla in codesto modo. carducci, ii-3-
fortuna, che 235: anche a lei credo non tornerebbe piacevole, che i
tornare de'tempi e degli accidenti, che a chi sarà morto non recitata fino
. faranno frutto alcuno, ma a chi fussi ancora vivo restituireb- bono
e ciacuna di loro torvano gli schioppi a tracolla, pistole e pugnali a cintola.
gli schioppi a tracolla, pistole e pugnali a cintola... il capo nare
bacchelli, 1-l483: la sua vita accennava a l'espressione tornare piu).
può più sofferire, e questo vostro stare a como non so tua vita è
forse in questi / disguidi meglio a soprassedere; si perché ad ottenere ciò che
l. 781, 790. vostra vita a cagione del mio arrivo. ogni cosa mi
dice le tornerebbe per la spesa e tornerebbe a me per la revi15- sione. tommaseo
cordo). -anche sostant. -tornare a o alla memoria: v. la gente
tornar di sogni e di memorie. re a milano, va. landolfi, 15-126:
lecito nel merito, non si vede punto a che -essere nuovamente ricordato, soprattutto
greca istoria d'azeglio, 7-iii-229: a me certo torna più far il regalo,
fama e 'l giusto onore / come pianta a risurger non sog flauto alle
o ben o mal q'el diga -tut a lui tomarà. boccaccio, e
credere, che i calcoli tornino a maraviglia cogli effetti, e col
e vive di ribulazione e grandissima afflizione a vedere essere andato pieghi e di elemosine larvate
quello innocente fanciullo per vederlo per uccidere? a -attagliarsi, essere appropriato, adattarsi (un
, adattarsi (un mola madre ed a giusepo tornava tutta la pena. do
prosultato o esito, in partic. a vantaggio o a danno, ecc. di
esito, in partic. a vantaggio o a danno, ecc. di verbio) /
convincente. ecc.). -tornare a danno: v. danno, n.
. danno, n. 1. -tornare a fagiuoli, xv-102: basta: stiam cheti
, xv-102: basta: stiam cheti; a me la toma, fate, /
fate, / che torni ancori a voi, perch'io vi accerto, /
. gloria, n. 13. -tornare a lode-, v. lode, n.
gli risposi, non mi -tornare a, di profitto-, v. profitto,
lo, la pelle poi preme un po'a tutti, / noi bene-, v
, n. 6. -tornar conto, a conta v. conto, n. s'
. vi toma? / voi ci avete a conoscere, ci 13. -tornar gradito
famiglia aveva due volte gli grande utilità a costui, e questi è uomo reo e
e avaro, anni di quello. a neuno altro che a costui poteva questo micidio
di quello. a neuno altro che a costui poteva questo micidio tornare a -avere importanza
altro che a costui poteva questo micidio tornare a -avere importanza, essere rilevante. utilità
perfetta, poco manco. si zolfa a tutte l'ore; guazzosa o asciutta che
, 28-166: non ogni impiego è buono a tutti, come non ogni vestito toma
, come non ogni vestito toma bene a ognuno, né ogni bel detto è proprio
1800 piedi quadrati. -equivalere, corrispondere a una cifra. amari, 1-iii-671:
o antichissima dell'equatore, la quale toma a settanta- cinque miglia al grado, non
della sicilia e che rispondono, quasi a capello, alle odierne miglia siciliane.
-valere in rapporto, in confronto a un'altra unità di misura.
: la libra de pisa toma in alexandria a pesi di mm. cvnn 1 /
di quelle de'7 / 8? cioè a dire: quante n'arò per 90 lire
prezzo (per lo più con riferimento a una riduzione). - tornare a
a una riduzione). - tornare a peso: v. peso, n
peso, n. 32. -tornare a peso e a misura: v.
n. 32. -tornare a peso e a misura: v. misura, n
bollire nella... acqua che tomi a mezzo. libro della cura delle malattie
: sabato si vendè il grano ragionevole a lire quattro lo staio; e poi è
staio; e poi è piuttosto tornato a dietro. 24. ruotare,
continuo scorrendo la costa, quale trovamo tornava a l'oriente, veggendo per tutta quella
italiani, 437: se tu vuoi andar a campeo intenti ben dentro fin al zeram
, 99: mentre con gli occhi a parte a parte torno / per le luci
: mentre con gli occhi a parte a parte torno / per le luci maggior che
m'hai mostro, / e quasi a mezzo il cielo innalzo il guardo, /
dante, par., 30-14: a poco a poco al mio veder si stinse
, par., 30-14: a poco a poco al mio veder si stinse: /
/ per che tornar con li occhi a beatrice / nulla vedere e amor mi
lo cerchio tetro / da ogne mano a l'opposito punto, / gridandosi anche loro
tramutarsi per magia (con riferimento sia a persone o animali sia a soggetti inanimati
con riferimento sia a persone o animali sia a soggetti inanimati). tommaso di
rifino, / son poco mino -divenuto a muru: / aigua per gran dimuru -torna
nutrice, /... / mossa a pietà, le membra lor sì fuorte /
acceso in duro legno, tal che a mettervi su il dito e pigiare un poco
. giacomo da lentini, 48: a l'aire darò o vista plogia dare /
darò o vista plogia dare / ed a lo scruro rendere clarore, / e foco
varano, 1-38: tutto, credilo a me, toma in amaro. guerrazzi,
toma per vetro / lo qual di retro a sé piombo nasconde. 27.
segna e non toma. siano altri a marcare me. e perché mai, se
tor- nollo al padre tutto pauroso. a. f. doni, i-78: '
: 'essendo la fanciulla al sole a farsi bella sopra un suo poggetto..
in casa, e fare / ripigliare a ciascun i panni suoi. -ricondurre
ariosto, sat., 2-40: egli a casa avea tornati i boi.
/ encontenente tresse fore, / l'orecchia a uno ta- glone; / e cristo
poi perseguito vivamente, volse di nuovo a quell'isola sperando che...
parole lucio furio tornò tutto l'oste a sé. -ridurre nuovamente con le
v-231: le dita colla lingua bagnatesi, a guisa che fa la gatta, or
altramente, perché non la posso mandare a sottoscrivere a monte citorio, e tornarla
perché non la posso mandare a sottoscrivere a monte citorio, e tornarla; manderassi
qui i denari. campanella, 1003: a quel suo maronita imprestai mezza pistola,
43: io spero, / che tomi a chi 'l rubasti il degno elmetto. stuparich
, 1-22: non s'incomodi riguardo a « commerce ». avrà agio, più
4-ii-358: il signor concino è arrivato qua a buon salvamento et oggi ha auta molto
il petrarca con papa urbano quinto essortandolo a tornar la sedia a roma, e
urbano quinto essortandolo a tornar la sedia a roma, e riformar la trasandata italia,
beate, / e lieto il torni a quella prima etate. 32.
mente, nell'animo. -anche con riferimento a soggetti astratti o inanimati. gallo
quale isotta vostra figliuola sì lo tomoe a guarigione. caro, 6-1227: a lui
tomoe a guarigione. caro, 6-1227: a lui tulio vien dopo, 11 forte
, / per rivederti; per tornarti a pace / ch'io ti tolsi. tenca
dolendo, il sole tornato li tornava a vivere. -restituire, far riprendere
, far riprendere le forze, la salute a qualcuno. alamanni, 7-i-203: sopra
sue. cesari, 6-9: passato a mantova il verno, il padre lo tramutò
mantova il verno, il padre lo tramutò a castiglione, a speranza che l'aria
il padre lo tramutò a castiglione, a speranza che l'aria natia, e la
perdute. -far tornare il cervello a qualcuno: v. cervello, n.
n. 2. -riportare qualcuno a una condizione di benessere economico risanandone le
nepote con uno abate accontatosi, tornandosi a casa per disperato, lui truova
. 33. riconvertire un terreno a un uso o produzione precedente.
ristorare l'impoverito suolo; e tornandolo a pascolo, e perciò togliendolo afli agricultori
con molto maggiore difficoltà ristabilire la coltura a secco, poiché un anno ai produzione
secco, poiché un anno ai produzione a riso non richiede gravi sacrifizi per tornare la
; ma un sibilo della vecchia bastò a tornare ogni cosa in silenzio. -restituire
grandissimi: l'una era il tornare a luce la buona architettura, credendo egli,
, e attendeva con tutto lo spirito a tornar nell'esser primiero la buona religione.
, purg., 28-148: poi a la bella donna toma'il viso. bandella
, / forza è che l'occhio a quei la vista torni. g. zane
: senza che i cristiani mettessero mano a vendicarsene, iddio tornò quel fatto su la
nel suo opposto (con riferimento sia a persone o divinità sia a soggetti astratti
riferimento sia a persone o divinità sia a soggetti astratti). sordetto, xxxv-i-503
legreza / la grameza, -de cui remagn'a tanto. nocco de'cenni, xxxv-i-321
dar allegrezza / e poi la toma a noia, / convien, se pregio vuol
niuna più laida, come di tornare a gravezza sopria'buoni le parole dette per
caratteristiche o modalità (con riferimento sia a persone sia a soggetti astratti o inanimati
(con riferimento sia a persone sia a soggetti astratti o inanimati).
mia tornata / non fia tosto, moio a rasgione. francesco da barberino, 94
per la terra in seguitarla insino alla tomaia a sua magione, che costei tornò in
, che costei tornò in casa e cominciossi a specchiare e lisciare e credeasi essere così
, 4-2-125: valse anche non poco a farlo risentire,... la tornata
possa tornare presto. -con riferimento a un veicolo. testi veneziani, 72
: io sum tegnudo de cargar la galia a mia voluntade sì a l'andada cho'
cargar la galia a mia voluntade sì a l'andada cho'ala tomada.
camminamento che ha senso di marcia opposto a quello dell'andata. baldelli, 5-3-167
bene tu dicesti dianzi che ti trovasti a operare assai per la tornata de'medici in
prediche. -per estens. facoltà concessa a qualcuno di ritornare in un luogo.
. di sbarcare in un porto. a. pucci, 3-6-13: li pisan chiedevan
. -buona tornata: espressione augurale rivolta a chi parte. beatrice del sera
. guicciardini, 2-2-296: per ovviarè a tutti questi inconvenienti io ordinerei dua modi del
finire e concredere il giorno che s'avessi a fare tesequie. compagnia della lesina,
mollezza e irresoluzione del governo, continuarono a trovarsi insieme, a volontà e senza tornate
governo, continuarono a trovarsi insieme, a volontà e senza tornate fisse, in
la bontà e giustizia della congregazione municipale a voler introdurre nella scheda delle materie da
sindacali di zona è tra i più assidui a sollevare quesiti. -turno di elezioni
lor ritornato. -sceverare, analizzare a fondo e minuziosamente in tutti i dettagli
del sagro evangelo ordinate da iddio, e a noi tramandate dalle divinissime penne degli evangelisti
marchese d'azeglio, bestemmiando che la capitale a roma è un'utopia. savinio,
principio si andava: ora si vanno a fare in savoia, in piemonte,
, in piemonte, in lombardia, a trento, alle poste di genova, e
cioè la rivoluzione italiana, non avessero a fermarsi lì. -lingua utopica:
futuristi son gli unici che abbiano veramente a che fare con la realtà. proprio loro
e diffidenza delle autorità, così simile a quella della polizia e della burocrazia, realistiche
, 3-152: questi metalli, tanto grati a le altre nazioni, sono tanto vili
dopo vinte quattro battaglie, e costretto a chieder pace il re di sardegna, entrava
utopistico. balbo, ii-150: incominciarono a cadere quelle invidiuzze od invidiacce municipali o
astrattistiche e utopistiche, che continuano a vivere come filosofia, etica e politica proletaria
39: una sola domanda basterà a chiarirci ancor meglio il carattere utopistico della
concreta con la realtà, che appartiene a un ambito di astrattezza ideale. -anche
. -concepito, realizzato in base a un progetto di marcata idealità (una
. conferire identici diritti ad abitanti appartenenti a due diverse confessioni o stirpi.
. polit. che comprende abitanti appartenenti a due diverse confessioni o stirpi, cui
allegri, 230: l'andar a zonzo par che vi utriachi, / che
della vite, costituito da acini riuniti a formare un grappolo, di colore dal giallo
cavalca, 20-75: una fiata fu mandata a s. maccario un'uva molto bella
guido da pisa, 1-85: mostraron a tutto lo populo una uva grande, la
acqua e le ghiande incominciaro / dagli uomini a schifarsi, e posto in uso /
sono tre giorni ch'io perdo la mattina a colmare un canestro d'uva e di
folto / pendono bianche le ciliege a mazzi. d'annunzio, i-425: il
nell'italia centrosettentrionale, che si evolve a spese di numerose piante, in particolare
clinton. -uva di corinto: varietà a frutto nero, bianco o rosa,
di varie piante che presentano caratteristiche simili a tale frutto, in quanto provviste di
provviste di bacche o per la loro conformazione a grappolo. -uva crespina o crispina
paride (paris quadrifolia) con frutto nerastro a grossa bacca, comune nei luoghi ombrosi
(ephedraequisetiformis) con rami articolati, verdi a piccole foglie, spontanea sulle sabbie mediterranee
articoli con due denti ottusi. amenti a due o a tre, opposti; picciuoli
denti ottusi. amenti a due o a tre, opposti; picciuoli più corti degli
parlato. -che ha colore simile a quello dell'uva. baldinucci, 66
grato. foscolo, v-144: recandomi a casa il burro sovra una foglia d'
ad ammirare piantagioni di superbi garofani, a fiutare una pianta per me sconosciuta i
cum ingurgitissima avidi- tale d'ingluvie lambendole a ssuccare et la siticulosa uvea refrigerare alquanto
con acini di piccole dimensioni, anche a causa di un'imperfetta maturazione. caro
facciano i granelli, fanno vino. a. briganti, 55: dicono che fa
il momo ed il memo si son messi a frignare: vogliono ancora un po'di
]: tra aprile e maggio si comincia a vedere l'uvina allegata in grappoli.
eritemi e altre lesioni cutanee) dovuta a raggi ultravioletti. = voce dotta,
e spegnere li ghiri, che mandano a male tutte l'uve, e abrostini e
. crescenzi volgar., 6-37: a purgare il capo, e all'uvola ripiena
asciugherà l'uvola e purgherà il capo. a. cocchi, iii-141: un mediocre
2. fonet. che viene articolato a livello dell'ugola (una consonante)
d'ornamento. c. richard ha dato a questo genere il nome di 'streptopus'.
v. uvula), per la disposizione a grappolo dei frutti. uvularizzazióne, sf
gli era cum degno partito offerta, et a tanta affinità da molti baroni del regno
, 316: et ogie che fu sabbato a dì iiii de luglio 156 se infermò
posto erano tutti debiti e soliti darsi a prelati? l. satta, mill.
tonna uxor ghi- sellini da vaiano, a sé tre, il detto di, i
propria moglie. allegri, 50: a me, come ad ussoricida notorio, e
. che è proprio, che si riferisce a un uxoricidio. = voce dotta,
ancora; onde l'ha fatto inabile a poter fungere il munere uxorio.
uso per la maremma; ed anche a siena e per il contado. paolieri,
2-94: l'uzza notturna aveva ceduto a un'afa improvvisa. borsi, 1-193:
braci. bonsanti, 4-105: precipitandosi a spalancare la finestra all'uzza del crepuscolo
'uzzo': termine de'bottai. il corpo a gonfieza nel mezzo di una botte o
botte e simile. -dare o levare a uzzo-, conferire maggiore o minore incurvamento
v.]: 'dar uzo, levar a uzzo', vale far che la botte,
né scomuzzolo / in un gruzzolo / a l'uzzolo. d'alberti [s.
, fregola. guerrazzi, 1-192: dinanzi a roma alcuno sentirà rimuginarsi dentro l'uzzolo
originò la lettera latina'v cui fu aggiunta a partire del ii sec. a.
aggiunta a partire del ii sec. a. c. la variante arrotondata u.
abbreviazione di vedi o vedasi, premesso a un vocabolo o al titolo di un'opera
un vocabolo o al titolo di un'opera a cui si fa rinvio; di venturo
di valore nell'espressione composta v. a. per valore attuale e valore aggiunto
quando il numero delle valvole è superiore a due per cilindro. -fis. simbolo
avesse il mezo e il fine simile a quello dell'intonazione de'salmi, il
. come abbreviazione di velocità nelle espressioni a. v. per alta velocità, g
di proiettili aerei di grandi dimensioni e a lunga gittata, dotati di propulsori autonomi
tale segno grafico. -scollatura, scollo a v: scollatura a punta di un indumento
-scollatura, scollo a v: scollatura a punta di un indumento, di un
s. v.]: un ferro a v, fatto a v. moravia,
]: un ferro a v, fatto a v. moravia, 23-29: due
.. dànno alla risata una strana forma a v. italia sul mare [marzo
si è orientata spiccatamente verso le carene a \ ftrascurando sempre più quelle cosiddette 'tonde'.
più quelle cosiddette 'tonde'. -valle a v \ in geografia fisica, valle fluviale
. forma di una valle che si restringe a un'estremità. soldati, 6-410
affermazioni, ecc.). a. orlando [« panorama », 5-vii-1992
1-100: ordineremo... doversi eleggere a tutt'i medici vecchi in sostituto giovane
dal bosco, 198: nasce che a chi possiede benefici o uffici vacabili rincresca
all'ab. capaccini un impiego vacabile a giugno, nel quale non sarà difficile di
e in tal caso chiunque era autorizzato a prenderne possesso). paruta, lii-10-408
. l'essere vacabile (con riferimento a un ufficio, a una mansione, a
(con riferimento a un ufficio, a una mansione, a una carica civile o
a un ufficio, a una mansione, a una carica civile o religiosa).
ottantamila per le spese che s'ebbono a fare. de luca, 1-3-2-23: quindi
come io vo conietturando. se bene vanno a ferire al quetemus, sempre dànno di piatto
di sfuggita; il quale è già tornato a parma, e vi resterà per tutte
volta splendente e sicura, di tornare a casa. -vacanze intelligenti: quelle
dal titolo di un episodio del film di a. sordi, l. salce e
vacanze. moretti, i-55: dirò a questo proposito ch'io mi concedo di solito
citolini, 480: le scolare andar a lo studio, entrar a le lezzio-
le scolare andar a lo studio, entrar a le lezzio- ni,...
... far le vacanzie, tornar a lo studio. s. cattaneo, i-xlvii
0-430: venissi qualche volta / anche voi a sollazzo le vacanze. lubrano, 1-28
ne'licei, feste ne'calendari. a. m. bandini, 160: eppure
, il 7 maggio 1883 si diede a sfogo a parecchie interpellanze. -periodo
7 maggio 1883 si diede a sfogo a parecchie interpellanze. -periodo di disoccupazione
non v'è pericolo ch'egli abbia a temere vacanze. gioberti, 6-ii-
, divieto di venire eletti o rieletti a ricoprire determinate cariche o uffici pubblici imposto
ricoprire determinate cariche o uffici pubblici imposto a membri di famiglie nobili, a notai,
imposto a membri di famiglie nobili, a notai, magistrati, ecc.
destinati al pascolo furono dissodati e posti a coltura. bacchetti, i-iii- 279
: veniva, figlio ed erede legittimo, a riscuotere i beni del nonno filippo dal
. montano, 1-269: non pensavo a niente, l'animo era affatto vacante
abile alcuno. 7. completamente dedito a un'attività. boccaccio, v-127:
« o santissimi popoli, vacanti a'sagrifici a me più cari, sanza ragione ma
si divalli giù nel basso letto / e a forlì di quel nome è vacante.
costruiti in modo da poter essere tirati a secco, o per esser messi in
giovio, i-347: io errarci in ricomandare a v. s. rev. ma il
4-48: padrone se la non si muove a detti sì melati, le parole non
praticato, che è stato molto più che a casa, va in proverbio questa vacantarìa
superficiale vanità. salvini, viii-193: a chi intende niente, stimerà così fatte
vescovado di bologna, fu assunto giovanni a la dignità. lancellotti, 3-459:
riconosciuta da'fratelli la bontà del boschi, a lui fu conferita. d. contarmi
quella disinteressatezza monastica, e cominciasse aspirare a pastorali, e mitre nella vacanza del vescovato
la qual sara notada qui avanti. a. brucioli [valdés], 80:
vacata, ma si aveva così presto a provedere di una vacanzia, che già
non avessi segnata nel mio libro la persona a cui io doveva darla. detta casa
periodo di riposo più o meno lungo concesso a chi lavora; periodo di villeggiatura (
un azzurro mare. -dare vacanza a qualcosa: sospenderla, interromperla. d'
sor checco non diede vacanza un giorno a questo piacevole scherzo. 9.
napoli], com'essi stessi dicono, a vacanziare, avendo la vana pompa delle
vaca, / si fanno grassi stando a consistoro. g. villani, iv-8-38:
in quelli tempi vacava di pastore. a. pucci, cent., 8-14:
, 5-44: piaceva al senato che a m. gabriele boldi suo figliuolo si dovesse
civile, i riformatori volentieri l'avrebbero a me conferita. manzoni, pr. sfi
eleggibile o rieleggibile ad una carica o a un ufficio. 0. malavolti [
s. agostino volgar., 1-59: a noi non è licito di credere che
, 50-187: e'dì delle feste vacava a la chiesa o a cose spirituali.
dì delle feste vacava a la chiesa o a cose spirituali. -astenersi da
da credere che l'uomo che avea a generare figliuoli e non avea proponimento di
. 4. attendere, badare a un'attività, a un compito; dedicarsi
. attendere, badare a un'attività, a un compito; dedicarsi a uno studio
attività, a un compito; dedicarsi a uno studio. cavalca, iv-28:
intenderemo e vacheremo pure ad adorare e a predicare. boccaccio, dec. -z-concl.
iddio, più tosto ad orazioni che a novelle vacassimo. bibbia volgare, ix-702
e non intendevano ad altro se non a dire o udire novità. s. caterina
è colui che combina parole per dare a sé e agli altri l'illusione di conoscere
trovarsi in un luogo (con riferimento a soggetti inanimati). seneca volgar.
... [l'autore] a maggior e più squisita dichiarazione del suo concetto
questo era accaduto qui, dove parve a qualcuno che le parole 'et d'ogni quantità
vacati per forza undici vescovadi. a. pucci, cent., 8-14:
... si obligò di concedere a lodovico, in pregiudicio di giovan galeazzo
le entrate di tanti anni vacate e raccolte a beneficio di esso. vacaturo, agg
vacaturo, agg. ant. destinato a rimanere vacante (un beneficio).
pontano, 86: me recordo avere scripto a la ill. ma s. v.
dello imperio, quasi si riputò niente a potere essere. giov. cavalcanti, 325
40-12-6: lo divino imperadore augusto, a cui dio diede che a niun altro,
augusto, a cui dio diede che a niun altro, non restava d'ottarsi requie
, 1-337: la chiesa viene per questo a essere ista- ta sanza padroni, che
. g. chéllini, 64: a dì x di settembre 1425 andò lorenzo per
lorenzo per suo spasso per le vacazioni a starasi a saminiato. campofregoso, 3-42
suo spasso per le vacazioni a starasi a saminiato. campofregoso, 3-42: me
per recreazione / dii dolce affanno che a studiar si paté. aretino, v-1-491:
4. l'attendere, il dedicarsi interamente a un'attività. s. girolamo volgar
cosa] non è altro se non a dio interamente vacare. adunque...
: 'vacazione': tempo determinato e misurato a prezzo per attendere a un dato lavoro.
determinato e misurato a prezzo per attendere a un dato lavoro. voce degli uffici.
dice 'vacazione'. -corrispettivo assegnato a un funzionario operante fuori sede; indennità
mi di tutta equità che ti abbiano a pagare le vacazioni come ad ogni altro
, che le magre più tosto s'apparecchino a con- cepere. storia di stefano,
stefano, 4-12: alora lo medico ebene a comandare / che zibi grosi qui si
seccasse. pascoli, 45: arano: a lente grida, uno le lente /
guido da pisa, 1-40: a onore d'una loro iddea, che avea
dopo ho fatto fermare il legno avanti a una chiesa indù... s'entra
per il lungo della piazza, sopra a stuoie poste l'una in capo all'altra
più pensato, né visto ». a. e doni, 6-81: con parole
le puttane le lauda, lava il capo a l'asino, se le chiama porche
. redi, 16-iii-153: somigliavano a que'vermi da seta, che ammalandosi,
, e quasi marcendo prima di condursi a fare il bozzolo, son chiamati volgarmente
volgarmente vacche. 6. incudine a lingua di vacca o lingua di vacca:
di vacca,... viene a essere cresciuto la coppa, cioè il corpo
una belemnite attaccata a qualche mascella, com'è seguito de'
alcune specie di tale animale). a. f. doni, 1-22: direi
usavano, quando aveano quistione, ponendo nome a chi avea il migliore della questione,
il migliore della questione, bue, e a chi avea il peggiore, vacca.
mia vacca sciagura, / la diede a gambe come un traditore. pasquinate romane,
raggiungerlo. giovio, ii-37: certo a guerra guerreggiata la vacca della vittoria non
che questo, la vacca è nostra. a. f. doni, 4-33:
tesoro delle antichità sacre'. capperi! a un filologo sacro pari suo non iscappa questa
, 5-20: i ragazzi di rosa ricominciarono a cantare per mandare in vacca la baruffa
27-viii-2001], 25: raggiunto sul 2 a 2 avrebbe, novanta su cento,
. non fu tollerabile dalla moltitudine assuefatta a... considerare l'erario pubblico
. prov. monosini, 241: a cattiva vacca dio dà corte coma. idem
mettere in spalla la capra, indi a poco è sforzato a portar la vacca.
la capra, indi a poco è sforzato a portar la vacca. ibidem, 252
cacio di pecora, ricotta di capra. a. busi, 16-352: io so
come stato è sempre, / di dormire a bottega in sul descaccio, / su
brusoni, 7-214: la rossa a questo suono fintasi placata gli trasse prima
. bisticci, 1-i-24: era tornata a roma, per l'asenzia del papa,
nel casolare. de amicis, xi-279: a quell'ora i contadini toman dal lavoro
sia pure verbalmente, negli ultimi anni a melense farneticazioni progressiste (sviluppando nel suo
molto migliore era la condizione dei lavoranti a opera presso i contadini, anche se pagati
opera presso i contadini, anche se pagati a giornata, ossia 'disobbligati': boaroli e
3. azione scorretta o disonesta volta a ferire moralmente o danneggiare qualcuno.
pascoli, 367: viene dai campi tratto a noi da paia / di vaccherelle,
noi da paia / di vaccherelle, a l'aie bianche ov'erra / odor di
. gozzi, 1-490: sono venuto / a spedirla alla vaccheria. opuscoli scelti sulle
buona ventura ho tòcco dal bono, a punto in mezzo de lo stinco, iddio
ornamenti di legno, che s'alzavano a foggia di coma, coperta di vacchetta,
enteramente da più persone, come apare a la mia vacchetta, staia cento trantadoe
e da maria il pensiero / drieto a marta bisogna ch'io rivolga, / ch'
. mediev. vacchecta e bacchecta (a roma nel 1349 e 1363) e vacheta
nel 1349 e 1363) e vacheta (a ferrara nel 1476).
adulto (il cuoio). a. adriano, 439: centure di cuoio
3. veter. disus. relativo a un cavallo le cui gambe sono rivolte
/ di chi cucini, pur così a la grossa, / un poco di vaccina
2-10: tu dì il vero, quanto a te, che se ben non sei
medie. disus. vaiolo bovino (e a anche il pus ricavato dalle pustole che
: e ciò detto, diede le mosse a uno che, con quella ingordezza che
va il frate al brodo, si gì a pasturare de la vaccina.
osso, noi altre potiamo civanzar poco a darvene. = femm. sostant.
d'opinione che il vaccinaménto non serva a nulla. = nome d'azione da
vaccinare. vaccinare, tr. sottoporre a vaccinazione per immu nizzare da
milanese, i-472: condurre i loro figli a quei medici che egli indica e che
medici che egli indica e che si offrono a vaccinare chiunque voglia senza veruna mercede.
e chirurghi salariati dai comuni sono tenuti a vaccinare gratuitamente i poveri dei comuni dai
frequentare i latini: tutto il giorno a catullo, e a lesbia tutta la notte
: tutto il giorno a catullo, e a lesbia tutta la notte. b
b. croce, iii-10-179: a me il vezzo non pare sopportabile. il
, agg. che è stato sottoposto a vaccinazione. - anche sostant. codice
). 3. non più predisposto a incorrere in una situazione negativa, in
vaccino (o di più vaccini, e a seconda del numero è detta vaccinazione bivalente
, trivalente o polivalente) per conferire a una persona o a un animale uno
polivalente) per conferire a una persona o a un animale uno stato di immunità attiva
jenneriana: pratica profilattica ormai desueta mirante a provocare nell'organismo umano un'immunità attiva
2. figur. ciò che serve a premunirsi da rischi, pericoli o situazioni
medie. complicazione della vaccinazione antivaiolosa legata a un anomalo decorso di evoluzione delle lesioni
latifoglie in via di degrado. a. rome [« la stampa »,
2. disus. che è stato sottoposto a vaccinazione antivaiolosa. - anche sostant.
indirettamente, con successiva trasmissione da braccio a braccio. = voce dotta, comp
in dermatologia, che è morfologicamente simile a un'eruzione cutanea vaiolosa.
) caratterizzata da fiori bianchi e frutti a bacca globosa, impiegati per confetture e
, 3: vecchia contesa traun vaccino volta a indurre uno stato immunitario vaccinisti ed antivaccinisti
vivissima specialmente in verso determinate malattie infettive a scopo di profi inghilterra.
vaccinòsi, sf. medie. malattia dovuta a impianto vacche o ai bovini in
quest'umore vaccino non è guari dissimile a quello del vaiuolo umano, e innestato in
l'inoculazione, ma limita l'eruzione a poche pustole. e. visconti, 53
3. veter. che si riferisce a cavalli o ad altri equidi che presentano
.), con il numero delle affezioni a cui si rivolge la prevenzione (vaccino
inocularli il vaccino. moravia, 16-8: a buchenwald il dottor ding ha esperimentato su
vaccino, determinata da autoinoculazione in seguito a grattamento della pustola originaria.
, 3269: 'regio istituto vaccinogeno': a roma, fondazione 1888, fornisce gratuitamente ai
carine da denudare, e viceversa ricorrendo a una troupe di vaccone pro- fessioniste sarebbe
: bisognerebbe che io fussi la vaccùccia, a dire, e far tante cose in
: se una volta vi fussi resoluto a starvi sopra di voi et non volere essere
la vaccùccia: fa ed è buono a ogni cosa. = vezzegg.
. movimento malfermo nel camminare, incapacità a reggersi in piedi, barcollamento, anche
in piedi, barcollamento, anche dovuto a momentanea perdita dell'equilibrio.
nel vacillamento che l'altra non riusciva ancora a vincere. cicognani, iii-2-177: ella
degli occhi, in partic. dovuto a inquietudine o affanno. brusoni, 9-618
e saldo sulle gambe, che si regge a fatica in piedi, che avanza con
/ mentre vaneggia e pargoleggia infante / a mille rischi esposto, a mille danni
infante / a mille rischi esposto, a mille danni. / tenero sovra il suolo
marchetti, 5-93: come può la rondinella a prova / cantar co'cigni del caistro
di cenci che si ripieghi: stentò a raddrizzarsi e restò lì vacillante.
: gli altri animali sono costretti ad andare a vacillanti passi. d'annunzio, iv-2-151
levato dal letto e misurava la stanza a passi disordinati ed anche un poco vacillanti
e rischia di cadere, di rovinare a terra (un edificio, una costruzione)
e il comandante moletto s'indugiavano seduti a ragionare di vini. barilli, ii-
mite luce vacillante per il vento che riusciva a sorpassare le imposte massiccie. 4
voce). 1suzzati, i-64: cominciò a leggere con voce un po'vacillante.
i vacillanti, attese alquanto più agiatamente a stabilire coi debiti mezzi la felice coltura
d'una cosa che non mi riesce a capire per intero.
. e quando ella sì si riduce a memoria i peccati della vita sua vecchia,
armi tenere. 7. esposto a molti rischi, prossimo a mutare, a
7. esposto a molti rischi, prossimo a mutare, a venir meno; aleatorio
a molti rischi, prossimo a mutare, a venir meno; aleatorio, effimero,
corte fallace, e vacillante fama. a. verri, ii-224: così pure ogni
10-i-57: onde non vorrei che fosse appoggiata a sì vacillante fondamento una verità che dev'
si giunga ad adorarne infino 1 difetti e a sostenerne infino le sentenze più vacillanti.
volte vacillanti, non sono quindi imputabili a noi. 9. che manca di
, viene il corso del parlare di languido a farsi rigoroso, di vacillante fermo,
stare ben saldo sulle gambe, reggersi a fatica in piedi, avanzare con passo
che non era ancor tempo d'andare a casa, e che qualche capogirlo lo feceva
. gozzi, i-125: lo soccorsi a drizzarsi, ma egli vacillava più del solito
colonna; e resta così per qualche attimo a guardare la notte. bernari, 7-245
vacillano di senile giacomite: il camminare a marciapiede mi affligge. -essere percorso
anche in un contesto figur. attribuito a petrarca, xlvii-203: poi ch'albore a
a petrarca, xlvii-203: poi ch'albore a vela a la mia nave, /
, xlvii-203: poi ch'albore a vela a la mia nave, / che su
saltai giù dal pontile dentro la barca a fondo piatto che stava sotto. la barca
. -essere scosso, tremare violentemente a causa di terremoti, eruzioni, cataclismi
-dare segni di instabilità, essere a rischio di crollo (una costruzione)
, 8-25: poi che tornò il lume a gli occhi miei, / ch'eran
condensi, / notte mi parve, ed a lo sguardo fioco / s'offerse il
n. secchi, 2-42: me incomincia a vacillar la vista. g. ferrari,
quanto pensai che rafforzata mi avrebbe servito a raggiungerlo. -non essere più
poi la bonaccia / che c'inviti a riamar. 5. essere confuso
ritrae con men danno che può. a. l. moro, i-63: quanto
o delle mie pruove, la prego mettere a rigoroso sindacato le principali pruove di mia
suoi terrazzani mal contenti, e atti a. ffare novità per sdegno di male
ed era sanza riposo, si misse segretamente a cercare per mezzo delli amici ca suoi
le ricche comunità dello stato, cominciò a risentirsi della loro declinazione, a vacillare
cominciò a risentirsi della loro declinazione, a vacillare, a non poter più reggersi.
della loro declinazione, a vacillare, a non poter più reggersi. -dare
rotte le schiere, i gonfalonieri cominciavano a vacillare. cesarotti, 1-viii-124: rinfrancata
carlo da sezze, i-333: cominciava a perdermi di animo e vacellare che il me-
.: mostrarsi incerto, esitante neltaderire a una fede o incostante nel professarla, nel
: o quanto può ella conseguire dinanzi a dio con istabilir nella fede chi vacillò!
congiunzione fatta tra il pontefice e ferdinando a vacillare. botta, 5-28: l'
congiunzione con la lega già forse incominciava a vacillare. -essere malfermo, insicuro
il fanciullo orma languenvecchiezza, cominciò alquanto a vacillare, e non sì però e che
'l la donna: « non date cura a sue parole, però ch'egli vagilla,
/ arrossisci? t'arresti? il piè a suo modo disfogare. / ma fuligatto si
volontà micidiale. calvino, 14-120: comincia a impelagarsi in un garbuglio di malintesi,
più oneste opere conforta di recare ogni studio a più curioso e sollicito ornamento di sé
cerri o quercie, e fa la foglia a similitudine d'oliva. 4
della città vacuare [u + a] (vaccuare), tr. {
peregrini] reclusi in dieta crota, a la quale furono poste le guarde come se
umor la borsa 7. venire a mancare, in quanto non pagato o elargito
, ch'il padre fus- se menato a dormire, avendo prima fatta una cena di
rimanere ornai di maligno. or attendete a curarvi, e preservatevi ai tempi migliori
diritto musulmano, usufrutto su immobili costituito a scopo di beneficienza. 2.
erede e che non può essere soggetta a esproprio. m. zane, lii-14-406
pirandello, 7-1276: s'era messo a tremare, sperduto, con un brivido
stelle fitte, piccolissime, non riusciva a diffondere alcuna luce. vallini, 45
: sol nella muta vacuità s'avverte / a quando a quando il fremito d'un'
nella muta vacuità s'avverte / a quando a quando il fremito d'un'ala /
di meati evidenti e quasi vetro spongioso atto a raschiare e pulire: il tofo è
animo. d'annunzio, 3-134: a poco a poco ella sentiva in sé qualche
d'annunzio, 3-134: a poco a poco ella sentiva in sé qualche cosa
cosa estinguersi, vanire: sentiva nella mente a poco a poco farsi una gran vacuità
, vanire: sentiva nella mente a poco a poco farsi una gran vacuità b.
dalle passioni, mansuetudine d'intelletto, stabilità a. cocchi, 8-46: la vacuità
la gioconda occupazione della mente aiutano molto a conservare la sanità del corpo.
dentro vacuo. masuccio, 240: dietro a certe botte vacue se puose a stare
dietro a certe botte vacue se puose a stare tutta la notte, con speranza che
che, la donna la matina andando a la chiesa, a lui venesse fatto de
la matina andando a la chiesa, a lui venesse fatto de possedè in camera
certo nervo o vero tralcio, vacuo dentro a guisa d'una canna. ca'da
viii-3-263: per luoghi vacui procedendo, perviene a riveder le stelle. f. degli
: lasciarono vacuo il castello ritirandosi variamente a salvarsi dove meglio speravano. l.
qual frutto eramo noi che dovevamo andare a riempier quelle sedie vacue del paradiso.
, gli fu risposto che l'era a letto: e andarono a chiamarla, perché
che l'era a letto: e andarono a chiamarla, perché anch'ella con gli
ii-100. e tanto terreno vacuo, che a un bisogno faria da 300 stara di
muta gli posava innanzi la sera e a mezzogiorno sul tavolo... nella gran
di tempo, comparendo qualche soggetto atto a chiericare, se bene non vi era luoco
per successione, ma per altro titolo a quelli che fossero sprovvisti. -privo
6-206: ero io adesso che mi sforzavo a nobilitare antonio, o almeno a vederlo
sforzavo a nobilitare antonio, o almeno a vederlo nella mia mente come essere brutto
fratelli; / questa indolente, / che a vacue mostre adorna e a vacue feste
/ che a vacue mostre adorna e a vacue feste / distratta passa via sui vostri
2-103: certi misantropi andavano in giro a muso duro, considerando con abominio il luogo
, ii-58: molti de'vostri fortunatissimi cittadini a me noti e familiari...
vacui di maggiore sue cure pigliarsi faccenda a riprendermi e accusarmi taciturno e pervicace. carducci
iii-16-35: esser vacui dai travagli piaceva anche a loro: anche a loro il riposo
travagli piaceva anche a loro: anche a loro il riposo dopo le fatiche d'un
(un periodo di tempo). a. cocchi, iii-549: pochissimi momenti mi
poi, se così le piacesse, a ragionar di poesia in arquà botta, 6-ii-94
degli esercizi della guerra, si risolvette a fare svernar le sue genti in filadelfia
sotto spezie di onorarlo, per godersi a suo agio la moglie vacua. 12
spazio; in partic. con riferimento a correnti di pensiero, a partire da
con riferimento a correnti di pensiero, a partire da quella atomistica, che suppongono
la midolla di dentro, che sta attaccata a questa scorza, è languida e dolce
vacui fatti acciocché i terremoti meno nuocano a questa fabbrica, e per risparmiare della
grossezze de'fondamenti e de'muri da imo a sommo, quando sono grossi assai,
xviii-3-439: quello [libro] è a dialogo con de'vacui, e questo
i vacui con una grossa levata che a tal effetto attendeva de'svizzeri.
lviii-326: inanzi se dichiari ditto concilio aversi a fare, si convenga tra li prìncipi
tra li prìncipi dii loco ove se abbia a celebrare, aziò che la cosa non
collenuccio, 132: mandò il papa a federico un priore di san domenico per
minime de'corpi solidi fra di esse, a picciolissimi vacuetti, pur fra quelle disseminati
. petrogr. cavità di dimensioni da millimetriche a centimetriche, subsferica o irregolare, presente
mediante una pompa pneumatica. - vacuometro a compressione. quello meccanico basato sulla variazione
variazione del volume del gas residuo sottoposto a compressione isoterma, che permette di misurare
, che permette di misurare pressioni fino a un millio- nesimo di atmosfera. -vacuometro
un millio- nesimo di atmosfera. -vacuometro a conducibilità termica: quello costituito da un
terapia fisica che consiste nefl'applicare a una parte del corpo una camera
una parte del corpo una camera a tenuta d'aria, in cui si pratica
, contenente notizie utili o nozioni relative a una determinata materia o argomento, e in
o argomento, e in partic. a una tecnica o attività pratica, raccolte ed
. cassieri, 11-145: accendo la lampada a snodo sullo scrittoio e riprendo la lettura
2. banc. assegno vademecum: quello a copertura garantita. =
satana'), con cui gesù risponde a pietro quando questi lo esorta a non contrastare
risponde a pietro quando questi lo esorta a non contrastare le autorità di gerusalemme;
. fallamonica, 173: né più bisogna a noi cercare il ponte / donde si
metaforico: via di soluzione. attribuito a iacopone, 1-ii-23: pochi se ne possono
: pochi se ne possono invenire / a chi piaccia tener contrari vadi. fallamonica,
/ di cosa alcuna, e vanno ognor a sorte / cercando il viver lor,
guida. garisendi, xxxviii-317: chi passa a l'amoroso vado / a'dolci affanni
e ne li sirti; miserabile cosa a vedere! e percuotele per li vadi,
neri di donato, 159: mandare a guardare tutti e passi e vadi delle
/ ch'ha nome vita, che a molti è sì a grado.
vita, che a molti è sì a grado. 4. locuz.
natura: de'quali i luoghi presso a terra sono molto alti e pro
entità la barca, / ed amendue a gran forza di remi / tentavan da
. 'guai ai vinti'(celebre esclamazione attribuita a brenno, capo dei galli senoni e
una confusione. pavese, 2-261: veniva a sedersi, guardava il va e vieni
navigazione). 5. locuz. a va e vieni (con valore aggett.
speciali per le funivie bifuni con movimento a va e vieni. = comp
tribuna ju- ventina ha vaffanculeggiato maradona inducendolo a stringere i denti come si meritava.
. frequent. vaffanculo { va a ffanculo), inter. apostrofe scurrile,
alzò dal divano sul quale sedeva vicino a lui, con gli occhi sbarrati e le
mani sui fianchi gridò: « va a ffanculo! ». moravia, 21-41:
te? » « vaffanculo, e a chi dovrei andare a dirlo secondo te?
« vaffanculo, e a chi dovrei andare a dirlo secondo te? » « prima
rivivendolo: / non posso direttamente rivolgermi a loro, un'arringa non vale una
= dalla locuz. andare a fare in culo, con allusione alla sodomia
che la morale che insegnano i gesuiti a venezia abbia date l'ultime pruove della sua
lat. vafer vafri, forma osco-umbra accanto a vaber (glosse), che
qua e un po'là, per tornarmi a seppellire quando mi cominci a pesare la
per tornarmi a seppellire quando mi cominci a pesare la vagabondaggine. = deriv.
di chi, spostandosi da un luogo a un altro, ostenta l'esercizio di un
vagabondavano quivi come potevano; e attendevano a molestare gli occupati. -andare errando
spostarsi, viaggiare per diporto da un luogo a un altro. -anche: andare a
a un altro. -anche: andare a zonzo senza meta, gironzolare, bighellonare
. tarchetti, 6-ii-345: voi tornerete a casa vostra.. io tornerò a
tornerete a casa vostra.. io tornerò a vagabondare pel mondo e a distrarmi.
io tornerò a vagabondare pel mondo e a distrarmi. già... fu un
secondo anno dell'istituto tecnico e si dette a vagabondare con altri oziosi, senza avere
: io vado per una quindicina di giorni a vagabondar per le alpi. n.
; passare senza soffermarsi da un pensiero a un altro (la mente).
8-29: subito interrompesti il mio vagabondare a tentoni nel passato. = denom.
vagabondàggio). viaggiare continuamente; andare a spasso senza meta; bighellonare.
trovare o di trovar meglio, si fermò a firenze più mesi vagabondeggiando. soffici,
, sf. letter. ant. tendenza a vaga bondare, a bighellonare
tendenza a vaga bondare, a bighellonare. f. f.
, perché molti vi s'introdussero che a volontaria milizia avea spinti vagabondità e povertade
vagare irrequieto del pensiero da un argomento a un altro. bresciani, 6-x-317:
la prova ai me mi muove in dire a te, che consideri e pensi e
del secolo decimosecondo. -appartenente a un ordine mendicante. -sostant.
non saremo pigliati come vagabondi? dove andarci a porre? stoppani, 1-249: la
. basaglia, 1-ii-223: quando depretis, a proposito del problema del vagabondaggio, ammette
, 4-431: appena opera di re pareva a seguire i ladroni vagabondi ne'monti.
confini di quella provincia si congregavano soldati a piedi vagabondi. muratori, 7-v-
104: questo più sovente serviva a pascere la curiosità, che ad aumentare
po'strana... la frase 'andar a foraggio'per 'depredare'; ma ad ogni
-di animali (anche con riferimento a bestiame che pascola liberamente).
più da esso vanno, / più tornano a l'ovil di latte vote. guido
percioch'essendo eglino vagabondi, e ruinosi a modo di torrenti, sì come ho già
alfieri, 4-113: i mauri, stanno a rimpetto della spagna. dietro ai numidi
una giovine onesta condannata dal suo destino a gir vagabondo per tutta l'europa. calvino
. pratesi, 5-19: « va a lavorare! va a lavorare! vagabondaccio!
5-19: « va a lavorare! va a lavorare! vagabondaccio! cornacchia! »
. era evidente che la ragazza apparteneva a un mondo completamente diverso dal suo.
correndo vagamente in su un cavallo, a la perfine traboccato il cavallo in una
famose. chiari, 1-i-77: trastullavansi puerilmente a piè d'un albero vagamente fiorito.
ribao luterano, s'andarono con alcune navi a metter nella florida. cicognani, v-2-57
'l ionio mare gl'inni mesceano / fatali a 'l vagante nocchiero / le sirene
-di animali. lubrano, 3-62: a fosco del per eremo selvaggio / m'apron
cui il pescatore si sposta continuamente intorno a uno specchio d'acqua o, se
tutto casuale un bersaglio diverso da quello a cui era destinato; non destinato ad
perché l'occhio cupido e vagante / a me rivolse, quel feroce drudo / la
vagante, corrente elettrica presente nel terreno a causa della dispersione di linee elettriche.
le 'vaganti'. i frequentatori appartengono esclusivamente a una categoria di viziosi abitudinari. m
famiglia astringe / per que- st'ombre a vagar? chi vi persegue? / chi
sempre vagando per la campagna; ma a dirti il vero penso, e mi rodo
andar vagando di notte, era molto opportuna a causa dei cani che infestavano le strade
dolce aura che ti par che vaghi / a un modo sempre e dal suo stil
fumo nero di quei treni stava un pezzo a vagar lento sospeso e poi a sfilacciarsi
pezzo a vagar lento sospeso e poi a sfilacciarsi sul grigio smortume della vallata.
. 5. fantasticare, abbandonarsi a molteplici e disparati pensieri. di
: di tanta vagazióne passava di luogo a luogo, di quanta carità grande egli ardeva
iii libro dell'eneide, inducendo enea a parlare de la sua vagazióne per lo mondo
dice come pervenne in tracia et incominciò a fare la città. 2. figur
mente, che il nemico ci procura a tempo d'orazione. corona de'monaci,
xxi-887: levasi molto meglio la mente a dio, levata via l'occupazione e
. mamiani, 3-24: facciasi contro a tutto ciò che fomenta la vagazióne e la
, è sembrato che rifuggirsi nel sentimento a proposito anche di religione cuopra timidità e pochezza
aspettando che 'nasca il vagello', vale a dire che arrivi a maturità.
vagello', vale a dire che arrivi a maturità. = deriv. da
sentiva avvolto da una vampa, da capo a piedi. pirandello, 2-iii-110: arricciò
ser giovanni, i-26: non date cura a sue parole, però ch'egli vagella
nannini [petrarca], 38: agguaglia a questi i fradici, gli ubbriachi,
, 10-662: condottolo subito in prigione a grande stento lo riebbero; ma vagelando del
recipiente. cavalca, 21-39: guai a colui che contraddice al suo fattore.
or dice lo fango al figulo, e a que'che fa i vagelli o altre cose
se 'l recasse in altri minori vagielli paghi a quella medesima ragione. lotario diacono volgar
signori sieno tenuti comandare per saramento a li tegnitori del guado, che non
e'ser'meglio che tu n'andassi a dormire et io rimarrò a far bollire il
tu n'andassi a dormire et io rimarrò a far bollire il vagello fine che arai
, 175: ognevagello sia tenuto di rinunciare a lo scriptore dell'arte ogne semmana quanti
. -vagello d'elezione-, appellativo dato a san paolo, in quanto strumento scelto
ch'elle [le donne] perdono intorno a vagelletti, scato- lucce e drizza-crini,
vogliono dir nulla, lo spendessono intorno a pignatti, a tegami, a spedoni,
, lo spendessono intorno a pignatti, a tegami, a spedoni, che importano il
intorno a pignatti, a tegami, a spedoni, che importano il tutto,
, 3-215: costoro avevano roba assai arrecato a la stalla e buoni vagelloni
con aperta fraternità apuana e vageresca, a nome di tutti gli appuani e vàgeri
nome di tutti gli appuani e vàgeri a cui ella, da trent'anni, apre
versiliese di origine incerta: forse da riconnettere a vagare o, anche, a becero
riconnettere a vagare o, anche, a becero. vàggiolo, sm. tose
. ciascuno dei modi, comportamenti atti a corteggiare, a sedurre; premura, lusinga
modi, comportamenti atti a corteggiare, a sedurre; premura, lusinga.
d'allegrezza e con subita rapacitade conducono a vergognoso diletto. = deriv
o inchinassero o non si lasciassero sedurre a un cotal vagheggiamento dei fantasmi della mitologia
vagheggiare), agg. che indugia a guardare, a contemplare, ad ammirare con
agg. che indugia a guardare, a contemplare, ad ammirare con compiacimento.
{ • vagheggio, vagheggi). osservare a lungo, fissare con particolare attenzione,
, 10-10: leva dunque, lettore, a l'alte rote / meco la vista
rote / meco la vista, dritto a quella parte / dove l'un moto e
si percuote; / e lì comincia a vagheggiar ne l'arte / di quel maestro
arte / di quel maestro che dentro a sé l'alma, tanto che mai da
/ et anche luy trovò gà sunto a tanto / che 'l vagegar ch'el fee
ed era bella tanto, / che a vagheggiarla mai l'occhio è satollo. l
diletto priva / i campi e la marina a vagheggiare. chiabrera, 3-196: il
il cielo imbruna, / esco primiero a vagheggiar la luna. bresciani, 4-i-267:
venne loro talento d'entrare ai domenicani a vagheggiare il quadro di fra sebastiano del
del piombo, ch'è un miracolo a vedere. sbarbaro, 1-225: quando
distesa sul letto, gli occhi rivolti a vagheggiare le membra dell'amante.
ecc. trissino, 2-2-193: andate a basso / con questi degni cavalier romani
: il dì seguente, in cim'a un alto monte, / che vagheggiava il
. tasso, 16-23: ride armida a quel dir, ma non che cesse /
di sedurlo, desiderarlo intensamente. a. pucci, 4-276: a noia m'
. a. pucci, 4-276: a noia m'è chi per mondan disio /
il frate] ricominciò con tanta importunità a vaghiggiarla, che lei non possea a finestra
importunità a vaghiggiarla, che lei non possea a finestra farsi. poliziano, 1-677:
all'osso: / non ha tanta carne a dosso, / che sfamasse una marmeggia
x-1-893: costui,... cominciò a vagheggiarmi e a perseguitarmi colle sue canzoni
... cominciò a vagheggiarmi e a perseguitarmi colle sue canzoni. -intr.
sfacciate, che co'giovani vi ponete a vagheggiare eziandio dentro nelle chiese.
tutto questo servir molto bene di scala a conoscere lo stesso dio. pindemonte, iii-236
dolorosamente richiede, un che di umano a cui finalmente credere e affidarsi. c.
prete, tratto dall'accesa fantasia, cominciò a vagheggiare qualcosa di ancora più roseo,
più roseo, una solenne cerimonia, a cui avrebbe potuto, perché no? partecipare
agg. (vaghegiató). osservato a lungo, guardato con particolare attenzione e
ser giovanni, 3-54: si cominciò a spandere tra le donne vaghegiate questa novella.
ama uscire dalle fantasticherie in cui arriva a osare tutto. -per estens.
. avrebbe avuto il potere di assicurare a quei fanciulli, intenti al rito improvviso
. -trice). che si sofferma a guardare con particolare attenzione, ammirazione e
per la sua astuzia avea con- dutte a fare la sua volontà. castelvetro, 238
folti strali. nievo 1-354: se a venezia ci ingelosiva la frequenza dei vagheggiatori,
2. per estens. che indugia a immaginare, a raffigurare nella fantasia qualcosa
per estens. che indugia a immaginare, a raffigurare nella fantasia qualcosa che si desidera
fortemente; che anela, che agogna a una condizione, al raggiungimento di un
di un obiettivo (anche con riferimento a un soggetto inanimato). tasso
soffici, iii-242: tutto si riduceva a una delle sue solite imprese vagheggiatorie,
della sua vezzosa fugace; mentre fermavasi a contemplarvi, si vide appresso, torcendo il
essere la sposa senza gelosia, / a sconfiggere destra, alla palestra delle insignificanti
aspetto contentan la loro vaghezza. a. pucci, 5-6: lo 'mperadore ch'
di maggio e i giugno, teneva a stillare i fiori sopra uno studiolo della sua
sono di significato così vago, che a determinarlo, e renderlo preciso non basta qualsivoglia
d'ascoli, 1695: deh non credete a una femmina sciocca / e non v'
, 116-9: de'! non guardare tant'a la vaghega, / di gi ochi
non è donna al mondo che si potesse a quelle rassomigliare. borsi, 2-43:
, i-215: le gemme sono in pregio a maraviglia, / per- ch'han virtù
per la quantità dell'acque, costrette daltarte a fare mirabilissimi giuochi, ha pochi paragoni
e così veggiamo, che quelli innanzi a lui non ebbero quella vaghezza, né quella
che voi, vaghito delle cose toscane, a bello e virtuoso fin me lo
, agg. biol. che è idoneo a spostarsi (un or ganismo
or ganismo, in contrapposizione a quelli sessili, fissati a un sostrato
, in contrapposizione a quelli sessili, fissati a un sostrato). = deriv
biol. attitudine di una specie animale a spostarsi attivamente. 3. ant
agguaglia la pigna del piceo; intorno a lei sono le granella nude, della grandezza
intorno, e quella vulva superiore andava a terminare nell'istessa vagina della inferiore,
, / ne la bocca di cui chiuso a l'imene, / ampio e lungo
la propria ira punitrice (con riferimento a dio). savonarola, iii-214:
lui te n'ha dato segni già insino a qui, che puoi credere che 'l
convenzione del mimo, da colmare (a misura di chella frenesia finta) la
la tromba vaginale della bassàride. -idoneo a essere inserito, irrorato in vagina (un
del cretaceo e del miocene, con conchiglia a forma di guaina troncoconica.
-vaginismo mentale o primitivo: dovuto a cause psicogene, e che esprime un'
sessuale. - vaginismo secondario: dovuto a cause organiche, come processi infiammatori locali
vaginale. -vaginite blenorragica o gonococcica: dovuta a localizzazione in vagina del gonococco attraverso rapporti
facilitata da atrofia della mucosa vaginale conseguente a carenza di ormoni. -vaginite da cause
ormoni. -vaginite da cause meccaniche dovuta a diaframmi di forma e misura inadeguate o
e misura inadeguate o lasciati internamente troppo a lungo, come pure dalla permanenza di
. = comp. da vagin [a \ e cervicite (v.).
= comp. da vagin [a] e radiogramma2 (v.).
alle labbra della vulva. -ernia vaginolabiale a carico del pavimento pelvico, ernia pudenda
= comp. da vagin [a \ e labiale (v.).
. medie. micosi vaginale dovuta generalmente a funghi appartenenti alla candida albicans e leptothrix
= comp. da vagin [a \ e micosi (v.).
. = comp. da vagin [a] e da perineale (v.)
= comp. da vagin [a] e pessia (v.).
. = comp. da vagin [a] e plastica2 (v.).
lattante). - anche con riferimento a gesù bambino. sermoni sacri [tommaseo
né vi ha sbarbatello che non mi venga a vagire i suoi guagnolii rimati.
metaforico: essere all'inizio, incominciare a esistere, dare i primi segni di sé
fu scandalo, che improvvisamente vagisse, a cui non suffogasse con rigorose censure le fauci
lamenti e nella confusione del mormorio, cominciò a distinguere un misto singolare di vagiti e
vagiti e di belati; fin che arrivò a un assito scheggiato e sconnesso,
ci starai, spero, se ti farai a considerare che in quegli agresti vagiti della
i vagiti dialettali del volgare italiano illustrati a lume di filologia. -espressione poetica
, deve ancora trovarsi in qualche casa a savona, dove finì in occasione d'un
partic.: valore militare. attribuito a iacopone, 1-ii-10: l'altra poi è
bontade e per mia gran vaglia / a ben sei millia libertà donai.
: io vi cantai, segnor, come a battaglia / eran condotti con molta arroganza
impiegati in negozi deboli, tutti intenti a quelli, gli sortiscono felicemente.
vaglia, di gran vaglia. a. pucci, cent., 1-49:
gran forza e vaglia / che maraviglia paria a chi l'udisse. brusoni, 891
udisse. brusoni, 891: ordinò a tutti quelli, che formavano la consulta
-velocemente, di gran carriera. a. pucci, cent., 17-77:
milano, via san vincenzo, 14, a nome mio. deledda, ii-1058:
spedì cinquantamila lire per vaglia telegrafico indirizzato a se stesso. -in senso concreto.
una tesoreria che ne effettua la liquidazione a un'altra presso cui viene incassato.
di credito-, garanzia di copertura finanziaria a favore di terzi. cavour, v-310
beccaria, ii-13: cambiali irregolari, cambi a deposito, vaglia e pagherò non sian
vagli, / sì noi oro assaggiamo a tutto pasto. -come epiteto di
, in maggior numero donne, intente a scemere e vagliare e mondare l'abbondanza
siano impediti. 3. sottoporre a disamina, a valutazione di valore intrinseco
3. sottoporre a disamina, a valutazione di valore intrinseco o di opportunità
cui si vagliano grasapevalo indubitato, che a vagliar l'alcorano, non se ne trar-
col vaglio rado, per poi tornare a vagliare il vagliato col vaglio fitto.
falso, è vero. dura cosa / a saperla e vagliarla nel cuore. piovene
: penso, senza dolore, come rassegnato a rimanere in quell'ambito, i pensieri
, i-1-100: ognuno poteva nominare e aveano a vagliarsi di mano in mano chi vinceva
2-2-269: è stato necessario aprire la via a tutti li altri, e farli abili
e fa colla vita un moto simile a quello, che fa uno, che vagli
erano meno dubitose. la francia era costretta a difendersi per sopravvivere, non a interrogarsi
costretta a difendersi per sopravvivere, non a interrogarsi e vagliarsi. = dal
v.]: bisognerebbe dargli una vagliata a questo grano. -figur.
/ perché tu enterresti in troppo impiccio / a voler far questa vagliata. 2
di sotto allo staccio, spargendogli, a poco a poco, tomo tomo, il
allo staccio, spargendogli, a poco a poco, tomo tomo, il canto si
. 2. figur. sottoposto a critica, a esame, a valutazione.
2. figur. sottoposto a critica, a esame, a valutazione. bonghi,
. sottoposto a critica, a esame, a valutazione. bonghi, 1-83: in
discusso in questa opposizione, e vagliato a questo crivello. nievo, 1-vi-009: il
, 1-vi-009: il seme è diventato a quest'ora un covone di versi che,
4. ant. sottoposto a esame di idoneità (i candidati o
idoneità (i candidati o gli eletti a una carica). guicciardini, 2-2-176
andando la elezione già vagliata e ristretta a tre, [il consiglio grande] potrà
se bene non togliessi il migliore di tutt'a tre, come credo che sempre torrà
: fu adunque... uno vagliatore a linari in vaidensa nel contado di firenze
il quale aveva nome parcittadino. venne a costui volontà di lasciare in tutto il vagliare
per vagliare il grano, invece di vagliarlo a mano. e a modo di sostantivo
, invece di vagliarlo a mano. e a modo di sostantivo, 'la vagliatrice',
, 261: ripongonsi per cibo / ottimo a parche mense gli annui semi; /
me ne stavo seduto su quel parapetto a guardare il lavoro della vagliatura.
3-78: tornossi in toscana, e andò a rivedere con quella robba gli suoi parenti
. borsi, 1-96: vedi quei che a capo chino / la carriola agevole maneggia
fare una seconda vagliatura dalla ragione. a. verri, 2-ii-260: io mi aspetto
simile vagliatura, che vuol esser terribile, a quelloche vedo. gozzano, 1-1262: vi
così, di quando in quando, fino a che, fra qualche anno, ne
con assai plauso in molte fattorie il vaglio a cono, che con molta facilità e
quella gente all'inferno devono essere condannati a passar eternamente per i buchi del vaglio delle
danaidi. -in paragoni per alludere a cosa fittamente trapassata da buchi (e
da buchi (e, anche, a un cuore trafitto dall'amore),
un cuore trafitto dall'amore), a persona colpita da lance e frecce.
. pulci, 7-43: egli era come a dare in un pagliaio; / e
un arcolaio / a'saracin, che faceano a sonaglio. domeniche 6-67: se tu
la spada al fianco, e noi abbiamo a casa lo stidione: e con esso
dante, par., 26-22: certo a più angusto vaglio / ti conviene schiarar
può in effetto essere vaglio più bello a distinguere le valute degli uomini e a fare
bello a distinguere le valute degli uomini e a fare cogno- scere le monete; ed
salvini, 44-15: se s'avesse a fare un vaglio de'sonetti più belli
del casa,... si ridurrebbero a non molto numero. -selezione
è certo che il vaglio funzioni sempre a perfezione. fenoglio, 5-i-584: johnny disse
colle cortesie non s'addolciscono, ma a quelle talora, come se sassate fossero
fossero, incocciano come rospi, e a far lor benefizio è giusto come far
4. dimin. vagliétto. a. neri, 1-2: la cenere di
ogni mandorla al precetto / dal vagliétto / a risponder non sia sorda. -acer
, v-125: il giorno dopo andai a cercarlo. l'indirizzo era vago: vicino
vidi una casa miserabile come una corte a cui davano molti ingressi di altre case,
avevano la vaga impressione d'aver navigato a lungo. calvino, 1-387: ora,
che sonano. di giacomo, i-567: a intervalli, da lontano, lo strido
di risata. landolfi, 2-169: a giovancarlo,... era parso d'
). angioletti, 1-129: fluttuava a tratti un vago odore di zolfo e
, vagante senza comprensione da un oggetto a un altro (gli occhi, lo sguardo
e porteranno i vostri peccati, insino a tanto che saranno consumati i vostri corpi.
, i più ampi spazi non bastano a contenerlo, e deve esser necessariamente vago
, 4-70: lontano dal capo vaghi andavano a fare legne o a pasturare.
capo vaghi andavano a fare legne o a pasturare. -sbattuto qua e là
gli stendea poi con dolce amico affetto [a un spirito] / tre fiate le
i-108: ma se pur treman ronde a cui perenne / il vago aere sta
/ e 'ntagliaro nel rovere le leggi. a. cocchi, 6-6: oltre i molti
. faldella, i-4- 117: a vedere questi connubi e questi divorzi improvvisi,
-che passa rapidamente da uno a un altro soggetto, inquieto, mobile
: no hano savore, no, credete a me, bono amico, le soie
10-104: li occhi miei, ch'a mirare eran contenti / per veder novitadi ond'
plebe intera che vaga di nuove cose a catilina applaudiva. grafi 5-271: chi d'
fuoco. pulci, 14-57: lungo sarebbe a contar tutti quanti, [gli uccelli
son vaghi. -che è incline a un atteggiamento, che aspira a una
è incline a un atteggiamento, che aspira a una condizione, desideroso di conseguire qualcosa
-di animali (con partic. riferimento a uccelli canori). serafino aquilano,
d'assiria, mandò tra gli altri doni a ferrante re di napoli. stoppani,
g. b. casaregi, 286: a lui le vaghe / nereidi d'intorno
! 7. bello, piacevole a vedersi, a toccarsi, a essere indossato
7. bello, piacevole a vedersi, a toccarsi, a essere indossato; raffinato
, piacevole a vedersi, a toccarsi, a essere indossato; raffinato, elegante;
, con un paese di vaghissima maniera a fresco. casti, ii-1-50: vaga
fra le ninfe uguali / lasciolla in nisa a cor vaghe ghirlande. r. bonghi
-elegante e atto ad abbellire la figura, a rendere aggraziato e seducente l'aspetto (
si porge. carducci, iii-3-65: e a noi rida l'april, / l'april
giunto ne la parte vaga, / ch'a ciascun dona gioia ed a me morte
/ ch'a ciascun dona gioia ed a me morte, / tal ch'ora la
andava / le pupille lascive in seno a flora. 12. luminoso,
il frigio duce / or al timone or a la vela intento, / co'suoi
tenere / e i variopinti fiori, / a cui cotanto noc- quero / del vago
io non credea / tornare ancor per uso a contemplarvi / sul paterno giardino scintillanti.
allegoria... perché è vaga, a voler ch'ella sia buona, bisogna
, ond'io ne'fiori tuoi / posso a te, se del ver non t'annoi
, / vaga scoprir filosofia novella. a. cocchi, 5-2-20: da quella
prova il mio culto dell'esattezza, andrò a rileggermi i passi dello 'zibaldone'in cui
(con valore aggett.): improntato a vaghezza, a indeterminatezza. arbasino
.): improntato a vaghezza, a indeterminatezza. arbasino, 11-132: tutti
restar lì con le vecchie nel carrozzone a fare un cazzo, e non guadagnare neanche
dante, par., 12-14: a guisa del parlar di quella vaga /
vi-ii-153 (19-9): e po'tornar a casa a le lor vaghe, / ove
19-9): e po'tornar a casa a le lor vaghe, / ove se-
sua opra, / stupefaciensi. a. pucci, 7-213: siila fu figliuola
tra le tue braccia / mi risvegliassi a bevere il tuo fiato / potessi ancóra,
, leggiadria, eleganza (con riferimento a persone e a cose). anguillara
eleganza (con riferimento a persone e a cose). anguillara, 2-134:
, disus., paio vago. a. cocchi [manuzzi]: ha la
non sapendosi veramente che cosa fosse venuto a fare nel mondo, e tra gli uomini
nudrisciti, esci dal vago, pensa poco a te stesso in fatto di salute,
): canzoni vaghette e liete cominciarono a cantare. firenzuola, 564: è.
filosofia vaghetta e pura / che larga a un tempo e stretta è di natura!
: era savio consiglio per la mamma segnarsi a sfilar dalla panca perché la pia vagolante
amavano quel caro loro romualdo: fin a trovar vago il suo nome, piacente il
stetti là solo, fino all'alba, a fumar i miei cigarritos spagnoli e a
a fumar i miei cigarritos spagnoli e a contemplare lo spazio, e il cielo,
/ da lentezza, ed or mossa a maggior fretta. slataper, 2-70: quando
dei defunti. caro, 6-486: a lor non è concesso / traiettar queste ripe
/ érran cent'anni vagolando intorno / a questi liti, e 'l disiato stagno
aleardi, 1-178: veniano in quella vagolando a volo / festivo e obliquo due farfalle
in ragionamenti futili e oziosi, passare a casaccio da un argomento o da un
. pavese, 8-104: una domenica passata a vagolare col pensiero come una mosca legata
aggiunge [la gente] una nuova ignoranza a tutte le carrate e vago nate di
. carrello su rotaie, per lo più a scartamento ridotto, usato nelle miniere,
esempio, l'altro una vaporiera di latta a cui s'agganciavano due o tre vagoncini
di collocarli al disopra, per dare a queste ruote l'altezza di sei piedi.
, che ci condurrebbe in quattr'ore a novara. ma a questo osta la mia
condurrebbe in quattr'ore a novara. ma a questo osta la mia imbecillità cattaneo,
ivi segregati e racchiusi in carceri cellulari, a stretto regime cellulare. alvaro, 15-128
ristorante; con desinare, o cena, a prezzo fisso: cinquanta dracme.
chiusi nel vagone della funicolare e incominciamo a salire. 3. figur.
wa [g \ gon 'carro coperto', a sua volta dall'oland. wagen,
vagonétto, sm. carrello su rotaie a scartamento ridotto, usato nelle miniere e
). medie. che si riferisce a vagotonia, che presenta vagotonia.
strillavano e minacciavano prima di posarsi altrove a comporre nuovo nido. 3.
... si accenna vagola: è a pena nata ed è stanca. boine
tato di maggiori o minori comodità a seconda delle to di lucciole.
: furono mandati in vagoni di terza classe a perugia: vah, v. va'.
no: dì xvm di febraio cccxnn, a cie- fo vaiaio libbre mi soldi vii
sgualdrina. imbriani, 13-332: a proposito, una vaiassa, in questi giorni
bernari, 5-59: e guardami adesso a che son ridotta. una vaiassa. eppure
/ questa nova poesia, / poi verà a intranme in vailìa / e serà
tela cucito tut to intorno a una vela così da formare un orlo doppio
quel raddoppiamento o rinforzo di tela che a guisa di striscia viene cucito in giro alla
) nel momento in cui sono prossimi a maturazione. crescenzi volgar., 5-19
2-357: tosto che principierà l'uva a diventar vaia, fa la terza zappatura alle
vedevamo le bacche già vagie de'sambuchi pendere a mazzetti sui nostri capi. 2
di vaio, / treggea confetta e mescere a razzaio, / vestiti di doagio e
e di racese. sercambi, i-152: a questo sdegnati li tolsero uno mantello di
un angelo. fagiuoli, v-27: a quegli uomin dipinti gli occhi alzate,
da milano in una scena sacra affrescata a firenze. -con meton.: indumento
'l gaudente, cu'febbre non tocca! a. pucci, cent., 3-41
vaio tutto affumicato in capo e un pennaiuolo a cintola e più lunga la gonnella che
da cui è tratta tale pelliccia. a. bonciani, lxxxviii-i-311: martore vidi e
, cavriuol, conigli e lepri / andare a spasso pe'verdi confini. pulci,
tempo usato per la confezione di pennelli a punta fine. cennini, 3-70:
, 648: questo si stempera nell'acqua a guisa di un savore, da poi
sieno corti di punta, per lavorare a olio. guarino guarini, 1-24:
pezze d'argento in campo azzurro, a forma di campanelle e disposte in modo
.. il terzo, il di sotto a vai e di sopra rosso.
alcune località del veneto, denominazione data a piccole valli strette e incassate fra pareti
in facie e sopra lo corpo precipue a li parvi filii... nascono.
v.]: le ulive hanno cominciato a vaiolare. = forma aferetica di
raffiguri una con faccia morchiosa e laida a modo di lumaca... un'altra
di alcune pietre picchiettate da macchie simili a pustole di vaiuolo. quarantotti gambini, 13-92
della faccia, ora che badava lui a dar da mangiare scientificamente ai microbi.
di questo mese, quando l'uliva comincerà a esser varia vaiolata, si coglie.
corrosione sulla superficie di alcuni metalli esposti a processi corrosivi. = der. da
di pustole vacciniche per produrre il vaiuolo a scopo immunitario. = deriv. da
in massa dei sog getti a rischio) nella specie umana, è ancora
guardare si vuole di pistolenzia, cioè a dire di malattie che avengnono per corruzione d'
/ ne piglierete il brodo, e a chi ha il vaiolo / giù per la
de'vaiuoli. -con riferimento a malattie di caratteristiche analoghe che colpiscono alcune
uomo e al cavallo), dovuta a ceppi particolari di batteri della specie boreliota variolae
più o meno la proclività della fibra a sentire la possa di quel contagio.
per rimediare al male fatto - va a fare l'infermiere dei vaiolosi.
ci hanno dato la casa, continua a considerarci dei vaiolosi, lavorano come possono
appartenente alla famiglia ciprinidi, lungo fino a quin dici centimetri, di
, dispacci, ordini da un luogo a un altro; daco. sanudo
, 2-186: lasciata adunque la valanga a chi la vuole, io preferisco per
tanto uno lo contraddiceva, lo investiva a gran velocità con una valanga di parole.
-grande mole di lavoro, di impegni a cui è necessario far fronte.
stato... sono assolutamente impotenti a far fronte alla valanga di lavoro caduta
in modo rapido e inarrestabile. -scarica a valanga: scarica elettrica che si innesca
che si innesca in un isolante sottoposto a un campo elettrico sufficiente a impartire ai
isolante sottoposto a un campo elettrico sufficiente a impartire ai portatori di carica energia cinetica
di tale scarica si ottiene il fotodiodo a valanga, con una moltiplicazione della corrente
-valanga elettronica: forte scarica di elettroni a causa di una ionizzazione cumulativa.
cumulativa. 6. fisiol. conduzione a valanga: conduzione di un impulso nervoso
alpino, squadra nazionale che riesce costantemente a piazzare un numero rilevante di sciatori ai
, è in costante crescita. -uscita a valanga: nel calcio, uscita precipitosa e
sui fianchi di un vulcano, franano a causa della loro instabilità e precipitano a
a causa della loro instabilità e precipitano a valle con effetti spesso devastanti.
labina (v. lavina) o a una forma habinca (ancor viva nelle alpi
e, rispettivamente, occidentali) e altri a una voce del sostrato mediterraneo.
, sf. dial. piccola rete quadra a trazione verticale. = voce
arte detta lana di fabriano, 74: a valcar panni, saie, rasce,
, possono essere diversi poiché primieramente servono a far muovere diversi idifici idraulici, come
, magli. = deverb. a vaicare. vaicare, tr. (
arte detta lana di fabriano, 74: a valcar panni, saie, rasce,
e. i., che l'attesta a venezia (nel 1279) e a
a venezia (nel 1279) e a forlì (nel 1259). valcatóre
. i., che l'attesta a forlì (nel 1359).
. carducci, 1023: bionde valchirie, a voi diletta sferzar de'cavalli, /
: mentre quella si sarebbe agevolmente paragonata a una valchiria, il cane l'avresti detto
e di profondo che non si riusciva a definire e dava disagio. pavese,
valchirie o per il funerale di sigfrido, a noi resta la consolazione di un wagner
], 21: una moda adatta a donne forti,... per queste
. bianco da siena, 58: a te dio padre, a te dio figliuolo
, 58: a te dio padre, a te dio figliuolo, / a te
padre, a te dio figliuolo, / a te dio spirito santo laude / a
a te dio spirito santo laude / a te trino, a te uno dio solo
spirito santo laude / a te trino, a te uno dio solo / onor e
luogo immaginario, con accostamento scherz. a buio (v.), per indicare
il giovane, i-220: v'è più a grado pe'valdimarini / poggi salir che
/ poggi salir che questi aurei palagi / a cercar la consorte pe'festini.
ferd. martini, 4-20: nell'andare a zonzo ogni giorno con lui per i
ligure sturla) con rac- costamento paretimologico a strutto (v.).
delle alpi occidentali e regione autonoma italiana a statuto speciale, e dei suoi abitanti
averle impanate. soldati, 0-186: a tavola, abbiamo: vero brodo, uova
del tufo, 77: ritoman la sera a veder quelli / cavalier nostri, sempre
veder quelli / cavalier nostri, sempre a una stess'ora, / sovra i cavalli
testi letterari o poetici oppure come estremo saluto a morenti o defunti. iacopone
1-706: vanne, vale: dico a dio. / e la fé che dato
priego che con la vostra autorità resistiate a qualunque volesse la imperfezione di tale figliuola
sm. invar. addio, estremo saluto a morenti o defunti o, anche,
maturo pel sepolcro, e sono già disposto a discendervi coll'ultimo vale degli amici.
, 9-244: ecco, tu hai intorno a te a dirti l'estremo vale i
: ecco, tu hai intorno a te a dirti l'estremo vale i tuoi fratelli
cassandra e il lauro / respirimai sul labbro a quanti or dànno / il novissimo vale all'
dire). letter. porre fine a comportamenti, ad abitudini. gioberti,
di lunghi e forti studi, rinunziando a o ^ ni volgare ambizione, e va-
chiaro davanzati, 112-14: lo confessare a me no mi è dispregio, /
mia valendònna. -e questo 'valendònna'a cosa corrisponderebbe? -a un grido d'oboe
saggia donna pui, / che piace a gli occhi sì, che dentro al core
e simil face in donna omo valente. a. pucci, 6-201: questo barone
: ella mi adoperi se son buono a servirla, e tenga per fermo che un
pietra di si raro effetto / olimene a ciaschedun visibil fue. 3.
quegli è apelle pittore, il quale a stento può cavare dell'arte sua di che
purg., 4-114: allor si volse a noi e puose mente, / movendo
il libretto davanti, quello cupidissimamente cominciò a vedere. donato degli àlbanzani, 267-
pravus era lo più valentre cavaliere che a suo tempo si trovasse. romanzo ai tristano
vivano in requie, nondimeno tanto sarebbe a loro meglio di vivere con li loro corpi
. b. davanzati, i-482: a ciascuna di coteste imprese conficchisi con valenti
figlia valente. ibidem, 163: a voler fare un valente, convien fargli villania
, v-165: non vogliate avere invidia a quelli che per disposizione mia tengono i
1-53: tideo valentemente si difende, e a chi da un colpo più non ne
: il detto papa alessandro valentemente contro a tutti pugnò e scomunicò, e'quali
, ii-219: io ti conforto e sollecito a far bene e valentemente i fatti di
e valentremente prese il pesce e recollo a terra. giordani, ix-79: aerane si
vii, quando i monaci si travagliavano a coltivare la terra, non a scrivere
si travagliavano a coltivare la terra, non a scrivere; e se alcuno scriveva pure
la quale averemo poi che saremo giunti a vittoria di noi medesimi. s. gregorio
allora che gli venne voglia di tornar a venezia. scrisse tanti-amelot, opera piena di
: il trombetta chiamò valentemente: « a voi, popoli, si fa lo comandamento
popoli, si fa lo comandamento, e a voi, tribù e lingue ».
egli la sustanza del legno, viene a fare tutti gli effetti sopraddetti più valentemente
e perché e'non voleva mostrar di fare a modo della moglie (che è una
, immorale. simintendi, 1-181: a te sia di lungi la gloria delle valentrie
io credevo ch'e'fusse in villa a far le faccende vostre, egli è stato
le faccende vostre, egli è stato qui a far queste belle valenterie. rosmini,
, 5-238: facevano [i contadini] a gara... a chi con maggior
i contadini] a gara... a chi con maggior valentia dicesse insolenze agli
, si nauseò il popolo al sentire tutto a un tratto non solo costruzioni inaudite uno