tra gli ulivi. fenoglio, 5-ii-245: a metà stra calamitade, e chi vorrebbe altrimenti
-con riferimento all'apparizione di cristo agli a. chiocchi [« alfabeta », settembre
mi mosse, che mi fa parlare. a. pucci, cent., 25-29
roba; e per partito / prese che a brandizia si tornasse. boccaccio, dee
dee., 2-5 (1-iv-127): a casa tornatasi, mise la vecchia in
si partisse da ferrara, e tornò a firenze. ariosto, 1-5: orlando,
non sia necessario, potendo io tornarmene a roma al fine di settembre. tortora,
di settembre. tortora, i-305: venne a dir poi, quanto poco dovessero confidare
che d'inghilterra partiti, per tornare a vivere in francia alle case loro,
roma. foscolo, iv-438: io tornerò a voi, o sacre terre, che
agosto,... tornava don rodrigo a casa sua, in milano. nievo
st., 1-52: quinci el tornare a mia magione è corto. carducci,
almeno per un giorno. -tornare a coprire un incarico, una mansione, a
a coprire un incarico, una mansione, a svolgere una professione, ecc.
. f. villani, iii-11-101: a questo rispose ser vanni, non si sentire
, mi disse; « venite qualche sera a veglia con noi ».
-presentarsi dopo un risultato scolastico negativo a una successiva prova o all'esame di riparazione
professore di fisica l'aveva fatto tornare a ottobre. -rientrare dal pascolo.
x-140-2: nel popolo di santo lorenzo presso a santa orsa nella città di firenze tornavano
in un luogo; riaccostarsi, riavvicinarsi a una persona dalla quale ci si è momentaneamente
or quelle genti or queste / tornasti a lei qual messaggier celeste. crudeli,
« et voglio andare, e dimostrarmi a loro, e conforterolli, e poi tomarò
, e conforterolli, e poi tomarò tosto a voi ». e uelli incontenente s'
hai detto. ». -ripresentarsi a una determinata persona; recarsi nuovamente al
il piato ebe vinto; e tornò a ser martino dicendo: « buono è stato
pistoiesi, 1-404: gli ambasciadori si tornarono a lui con la risposta. a.
tornarono a lui con la risposta. a. f. doni, i-78: andate
non so che danari, e venivo a saldar quel debituccio che sapete. ».
n'udii mozze parole. -ripresentarsi a dio morendo. buonafede, 3-2:
egli avesse in grado che si tornasse a lui prestamente, o che non tenesse
in cielo (cristo risorto). a. pulci, xxxiv-545: sepolto, suscitò
occhi. buonarroti il giovane, 9-786: a ritornar mi diedi, / lieto ritrovator
al mio signor, mentre tu tomi a lei / lieto rapportator. -con
-con riferimento al ritorno di gesù cristo a dio padre. s. bonaventura
venuto lo tempo ch'io debbo tornare a colui che mi mandò. 3.
svolta, l'azione compiuta, l'evento a cui si è assistito) per lo
su la destra poppa, / e disse a nesso: « torna,...
classe dominante. se c'entra c'entra a goc- cie e il risultato non si
della guerra 1915-18, 278: fatti segno a vivo fuoco delle artiglierie ed a numerosi
segno a vivo fuoco delle artiglierie ed a numerosi attacchi aerei, i nostri arditi
-rifluire al contrario, fare il corso inverso a quello naturale (un corso di acqua
sua l'acque ribattute non però tornano a dietro. 4. riprendere a
a dietro. 4. riprendere a occupare nuovamente un dato posto, riassumere
può essere seguito dalla prep. a con l'infinito che indica la posizione
vaso insieme congiunto, se ne tornano a sedere, e a ciascuno dei cittadini
, se ne tornano a sedere, e a ciascuno dei cittadini, con quello ordine
cittadini, con quello ordine che si posero a sedere, offeriscono i vasi. davila
, benché con poca sua riputazione, a sedere. lemene, i-151: or fin
fin che spunti il giorno / tomo a posarmi, e a dormire io torno.
il giorno / tomo a posarmi, e a dormire io torno. foscolo, xiv-293
ora, poiché il libraio mi lascia scrivere a mio agio... ti dirò
io mi sento così male da tornarmene a letto. fanzini, i-258: tornava con
. fanzini, i-258: tornava con indolenza a stendere le sue gambe di airone sotto
5. apprestarsi di nuovo o rimettersi a fare qualcosa che si era interrotto o
quale si era stati distolti, ricominciare a svolgere un compito, a dedicarsi a una
, ricominciare a svolgere un compito, a dedicarsi a una determinata attività; ripetere
ricominciare a svolgere un compito, a dedicarsi a una determinata attività; ripetere un comportamento
di travale, v-16-36: non tornò mai a far guaita. dante, purg.
2-5 (1-iv-127): andreuccio si tornò a mercatare ma niente comperò la mattina.
lorenzo de'medici, i-96: tornare a vederla, presuppone altre volte essere ito per
. giuliano de'medici, 126: dunque a sì gran martire / dar fine i'
por silenzio alquanto, / di nuovo a lacrimar per forza tomo. g.
ii-31: egli nascosi i rai, tornò a dormire, / finché venisse veramente l'
spavento, e che non torrò mai più a compiere in simiglianti angustie. algarotti,
, 1-x-325: quando sarà ch'ella tomi a farci odere almeno per qualche giorno l'
, iii-250: circa le quali tomo a raccomandarmi alla sua sperimentatagentilezza per la migliore emendazione
per la migliore emendazione possibile dalla ristam- a, in caso che si eseguisca. borgese
lavoratrice di maglia, ma tornava volentieri a quel lavoro, che essa si trascinava
. calvino, 5-20: amerigo tornava a guardarsi intorno. -tornare dal sonno-
un sospir. 6. riprendere a produrre un determinato effetto o attività,
un determinato effetto o attività, o a ripresentarsi o a essere in un certo modo
o attività, o a ripresentarsi o a essere in un certo modo, con
possibile che li enti prodotti potessino tornare a unirsi con la divinità e acquistare quella
sotto le ceneri tornava dopo qualche tempo a divampare. parini, 1-ix-1: toma
divampare. parini, 1-ix-1: toma a fiorir la rosa / che pur dianzi languìa
bertola, 217: una delle alture a levante guarda la città come di fronte,
, e vien poi giù mortificandosi fino a una punta, dalla quale il reno toma
una punta, dalla quale il reno toma a ristringersi fra le rocce. manzoni,
da tutte le parti, e la toma a distribuire a tutti i fiumi. vittorini
parti, e la toma a distribuire a tutti i fiumi. vittorini, 8-37:
riacceso la sua sigaretta che sempre toma a spegnersi. 7. riprendere l'
nuovo un argomento accantonato per far posto a digressioni, precisazioni, ecc.; rifarsi
precisazioni, ecc.; rifarsi ricapitolando a quanto già esposto a partire da un dato
; rifarsi ricapitolando a quanto già esposto a partire da un dato punto o,
dell'esposizione (anche nelle espressioni tornare a, al proposito, tornare al filo,
tornare sul discorso). - tornare a noi: v noi, n.
cavalca, 20-25: ma torniamo anche a narrare dell'insidie delle demonia. intelligenza
3-22: or torniamo all'abbate, che a capitolo / avea suonato, e tutto
sansovino, 2-30: ra, tornando a proposito, dico che le pecore d'inghilterra
il giovane, i-512: ora, tornando a nostra materia, lo sdegno di madonna
nella desolata città, e si diede a fortificarla e ad arrolar gente per la propria
morto. botta, 5-12: tornando a vittorio, tanto era in questa bisogna
pretende che gli uomini sien sempre pronti a farli piacere, e glie li facciano poi
farli piacere, e glie li facciano poi a scadenza di cambiale. c. carrà
885: l'oratore avendo un fundamento che a lui pare che vaglia assai, piglia
slancio né ci tornava su, né meno a rileggerle. c. boito,
boito, 226: nel tornarvi su, a poco a poco mi persuasi che il
226: nel tornarvi su, a poco a poco mi persuasi che il tono in
quarantotti gambini, x-162: l'ho sottoposto a una prima revisione... tra
volendo dare un bonissimo corpo di colori a quest'opera, nell'abbozzarla e nel
, la ripassasse e sopra vi tornasse sino a quattro volte sempre migliorandola, e più
con un infinito preceduto dalla prep. a nell'espressione torno a dire o a replicare
dalla prep. a nell'espressione torno a dire o a replicare). delminio
. a nell'espressione torno a dire o a replicare). delminio, 2-102:
, 2-102: qui ci basterà di tornar a dire che vulcano in questo luogo significherà
dico, e replico, e tomo a dire, che scrivendo quella lettera, non
: oh ciel! madama / mi tomi a replicar ciò ch'ella brama. alfieri
dico, ridico, e ognor più tomo a dire. cavour, iii-216: io
. cavour, iii-216: io torno a dirlo: se al governo si fossero presentate
« mi dispiace per lei » toma a dire la signorina. -tornare in
trecento, sia del cinquecento, sottometterla a una censura. 9. rifarsi
una censura. 9. rifarsi a un esempio, a un antecedente; informarsi
9. rifarsi a un esempio, a un antecedente; informarsi, ispirarsi nuovamente
un antecedente; informarsi, ispirarsi nuovamente a un modello, prendere di nuovo avvio
io proporrei alla camera di sospendere, a partire dal primo giorno del prossimo mese
memoria, rivolgere nuovamente i propri pensieri a qualcuno, a qualcosa, in partic.
nuovamente i propri pensieri a qualcuno, a qualcosa, in partic. per
-tornare con la me moria a qualcuno o a qualcosa: v. memoria
me moria a qualcuno o a qualcosa: v. memoria, n.
per te, dolce mia pena, a cui sì spesso / scrivendo tomo, come
sinonimo dell'oggetto espresso). -tornare a, in sesto. v sesto2, n
.: mettere in tacere; giocare a indovinare; per l'onor delle armi;
cervello, n. 2. -ricondursi a uno stato d'animo perduto o abbandonato;
abituali. -in partic.: fare ritorno a una condizione di ragionevolezza, di misura
allegranza? petrarca, 129-30: poi ch'a me tomo, trovo il petto molle
in parte, / gl'infiammati occhi volse a la cittade / dal suo carro sublime
tornata nel possesso di te, potrai scrivermi a lungo, amerò sapere che vi sia
, ravvivandola la estingue. -retrocedere a una condizione di minor potere e prestigio
re tornare duca. -volgersi nuovamente a una fede abiurata; sottoporsi di nuovo
? quando tu di': lasciami prima venire a capo della cotal cosa, e poi
capo della cotal cosa, e poi tornerò a dio. storia dei santi barlaam e
lassavano le loro possessioni, e tornavano a conversione. rinaldino da montalbano, 941
: rinegherò il mio iddio, e tornerò a vostra fede pagana. boccaccio, viii-1-187
e in questo modo i ladroni tornarono a la diritta via di ben fare; e
nuovamente in modo realistico, senza abbandonarsi a fantasie o illusioni. -tornare con i
pea, 7-139: io mi do a tentennare la sedia a dondolo, perché
: io mi do a tentennare la sedia a dondolo, perché ninnata la greca,
si addormenti. -ridursi di nuovo a una condizione di servitù politica; venire
di servitù politica; venire nuovamente assoggettato a un'autorità a un sovrano.
; venire nuovamente assoggettato a un'autorità a un sovrano. nardi,
esercito gagliardo dovesse muover l'animo de'popoli a tornare all'ubbidienza, e a costringerli
popoli a tornare all'ubbidienza, e a costringerli con la forza, quando altro non
ne gli alberi, e ogni anno fino a sette gli cresce un ramo. arici
, 0-70: superato ogni ostacolo tornino a circolare i fluidi, e ad esercitare le
cuore, ma seguitasse, seguitasse ancora a fluire lontanamente, armoniosamente all'infinito.
. n. ginzburg, ii-936: arrivati a firenze nei primi giorni di settembre,
firenze nei primi giorni di settembre, a sofia tornò la febbre. 13
che tutti / sorgendo, i lunghi cerchi a veder tornano / tosto che i globi
18, ma in capo al quarto, a cagione del dì intercalare aggiuntovi, tornerebbero
iii-60-6: ché 'n ciò fui dato -solo a stendimento / del valimento - quale è
con meno suspettarsi de me, cne dinanzi a l'uschio de messer roderico? g
è de li amici / che pichia a tuschio e voi che li sia aperto.
uschio, che con queste parole s'aveva a grand'agio aperto. g. gozzi
pirandello, 8-726: un cameriere corre a chiamare il maggiordomo; questi manda a
a chiamare il maggiordomo; questi manda a chiamare il proprietario, e tutti e due
disse. -uscio dante, a colui che furon porti. 2
lo ritrovò ne la vetta del monte a lato a l'uscio d'una spelonca.
ne la vetta del monte a lato a l'uscio d'una spelonca. g.
campanella dell'uscio. -a uscio a uscio, di uscio in uscio: fermandosi
porta in porta (in partic. a cercare qualcosa, a mendis. girolamo
(in partic. a cercare qualcosa, a mendis. girolamo volgar. [tommaseo
girolamo volgar. [tommaseo]: a uscio a uscio, con un bastone
volgar. [tommaseo]: a uscio a uscio, con un bastone per sostegno
soli due pani e non più pregando pace a chi avea fatto la carità, quindi
talora satollo di opprobri, se ne ritornava a s. giorgio. -avere all'uscio
i nemici all'uscio... uscì a campo. ottimo, iii-138: li
d'abbandonare italia; ed una guerr, a la quale avevano all'uscio, bene
, subire ogni sorta di sventure. a. casotti, 1-2-90: s'avvede che
1-2-90: s'avvede che le vien tutta a ridosso / la mala pasqua, e
: essi, dunque, avrann'oro a più non posso, / e noi 'l
la morte all'uscio. -battere a un uscio: rivolgersi a qualcuno per chiedere
-battere a un uscio: rivolgersi a qualcuno per chiedere aiuto, appoggio,
ferd. martini, i-223: sarei pronto a venire a bologna, ma per non
martini, i-223: sarei pronto a venire a bologna, ma per non essere costretto
bologna, ma per non essere costretto a rimanerci troppo, gradirei sapere prima a
a rimanerci troppo, gradirei sapere prima a che uscio battere. fogazzaro, 1-589:
due giornali non pubblicano mi converrà battere a qualche altro uscio. -cadere,
, or va. -ci si conosce a l'uscio. -dormire a uscio
conosce a l'uscio. -dormire a uscio aperto: essere sicuro, non avere
far fermi gli artigli / potran sicuri a aperto uscio dormire, / ché la lor
[tommaseo]: e s'io credessi a lor, non tutto il torto
creprim'uscio. sta, / cominciò a picchiar l'uscio furioso. pataffio, 4
la frigna spacciommi: / pace dia dio a chi lasciò fagiuoli, 1-2-403:
uscio aperto, 7 e con rimbrotti a salincervio alzommi. ariosto, dato
giuliani, ii-398: se mi venisse a mancare lui, metto la chiagiù dal
battersela. dell'orto con riferimento a pratiche sodomitiche. -non trovare uscio
la ingravidare, sempre entrava per d'uscita a una situazione difficile. l'uscio dell'
curve. -serrare l'uscio a bietta: mettersi al riparo da eventuali
. cecchi, 17-60: 'serrare l'uscio a bietta'. bietta è quella zeppa o
qualcosa di mente condivisa (con riferimento a soggetti inanima- ti).
. -tenere uscio, tenere uscio serrato a qualcuno-, vietargli l'ingresso, sbarrargli
boccaccio, 1-ii-135: pandaro venne, a cui non si tenea / uscio,
[il duca d'atene] comandamento a tutti i suo'uscieri e famiglia, non
, non mi fosse tenuto uscio infino a la camera. -tra l'uscio
l'uscio e il muro: di fronte a una scelta obbligata fra eventualità ugualmente difficili
e il muro / il pastore, a tal proposta. viani, 13-327: un
fratelli e delle sorelle, lo consigliò a concorrere alle ferrovie dello stato.
ferrovie dello stato. -trovarsene a ogni uscio, esservene uno per uscio-,
gran quantità. machiavelli, 668: a me non pare che si possa ire più
che di questi partiti se ne truovi a ogni uscio. graf 5-1149: margherita
, 8-101: venne alfin primavea / a cantarle nel core / il dolce inno
[parete] sinistra, un uscioletto a muro è dissimulato dalla tappezzeria.
avendogli prima mostrato che via tener dovesse a venir dentro, a ritrovar il fante suo
che via tener dovesse a venir dentro, a ritrovar il fante suo, per quello
. buonarroti il giovane, 9-637: a mezza notte / ebbe felice l'adito segreto
gradatamente il livello dell'acqua, sino a potere aprire le porte superiori,
fui menato da rosmonda in una camera a meza scala, e quivi entrato mi
399): accenna al lettighiero e a don abbondio che lo seguano; entra
la staffa. pratolini, 3-151: entrammo a un ultimo piano, ove si apriva
/ del paradis deliciaro / ensì entranti a man mano. giacomino da \ ferona,
(95): io voglio andare a trovar modo come tu esca di qua entro
, / fuor che nel viso, assimigliava a marte. fausto da longiano, iv-69
uscir son certa. / non ardirieno a lei fra i custodi / de l'alte
notturno ci avrà abbandonati; / tremeremo a star soli. -scendere dal letto
uscire del letto; e questa il prese a dire: « non credi tu prendere
: come le pecorelle escon del chiuso / a una, a due, a tre
escon del chiuso / a una, a due, a tre, e l'altre
/ a una, a due, a tre, e l'altre stanno / timidette
1-28: pietro studia assiduamente da mattina a sera le sue tesi, poiché si approssimano
caicco nell'acqua, intanto che noi andiamo a bordo al francese, voi senza parere
che da tanti giorni stava nella stalla a provare. era un freddo mucchio di
computato tra 'membri de la terra, a far un corpo perfettamente sferico.
assai leggeramente quel salimmo; / e volti a destra su per la sua scheggia,
nuvoletta. forteguerri, 12-96: nalduccio arrivato a piè del monte, / donde la
, e la mondana cera / più a suo modo tempera e suggella. boiardo
uscirà fuora / l'alma aurora / a menar più bello il giorno. aleardi,
tutte le stelle, venere e giove vicine a infondere il sonno più profondo negli uomini
schiera? 12. riuscire a liberarsi da una situazione pericolosa, problematica
divina scritura: / tuti semo formadi a la soa figura: / mai quel tegn'
posso 'scir di tormento / pensando a farvi onore, / donna di gran
la vita mia che già incomenza / a confortarsi del fatai suo fine / per
ad uscire di peccato, ma ancora a seguitare i consigli di cristo. gemelli
. gemelli careri, 1-v-354: cominciavano a confortarsi gli afflitti animi di tutti,
spese. pavese, 10-200: fu a questo punto che presi coscienza del nuovo
13. per estens. pervenire a una determinata condizione, per lo più
è qualcosa per aria; e se cominciasse a farmi dell'inter- rogazioni, non potei
dell'inter- rogazioni, non potei uscirne a bene. michelstaedter, 80: chi la
, 80: chi la rivolgesse proprio a viva voce a uno scienziato, non ne
chi la rivolgesse proprio a viva voce a uno scienziato, non ne uscirebbe sano
di bando. ariosto, 32-10: a chi aspetta di carcere o di bando /
del termine che già avemo detto convenirsi a gentilomo. grazzini, 4-406: -hai tu
chiabrera, 549: ciò fare non ebbe a schifo il bembo, uomo molto poco
lui, lo porrei al punto d'avere a sforzarsi per non far cosa ordinaria,
colla buona stagione, dicono, torneranno a darsi alla macchia. sì, sì,
di scampagnate e gite di piacere. a me, questo sembra che esca dalle
labbra umide e brutti i contrari che a noi paion belli. b. croce,
. moravia, xi- 307: « a questo mondo non c'è che l'impiegato
bene... entra in ufficio a vent'anni, ne esce a sessanta con
in ufficio a vent'anni, ne esce a sessanta con la pensione ».
/ volano i crini; esce una voce a mezzo, / ma l'interrom- pon
spirito di fazione lo trasse ad ingannarsi intorno a ciò che l-'acutezza del suo ingegno
. caterina da siena, v-138: tenete a mente, padre, e non v'
vostra, che sete stato offerto e donato a maria. pallavicino, 7-232: né
dalla memoria, che quel disgraziato servo a cui fu legato il talento, non l'
giordano, 4: di questo n'esce a noi grande umiliazione. frezzi, iii-7-61
l'europa. pascoli, 1-450: a metà febbraio potranno uscire i canti. contemporaneamente
uscire i canti. contemporaneamente metteremo mano a un altro volume. moravia, xi-168
questi numeri,... incominciò a gridare come una trombetta: « donne o
non so più quanto tempo addietro, a coprire il tableau con gettoni di grosso taglio
gettoni di grosso taglio, lasciando volta a volta scoperti pochi numeri, tra cui
quarta volta, in tempo del quale tornarono a firenze gli ambasciadori mandati al re
pronunciare se non cogli organi, vale a dire la lingua, il palato, e
usare un ambiente per trasferire il controllo a un altro. 32. sport.
la linea della porta per andare incontro a un avversario o per prendere la palla
con quest'acqua, perché io lo porto a star bene, lo porto a un
porto a star bene, lo porto a un pranzo di sposa. 35
locuz. -fare uscire una persona: costringerla a pagare. varchi, 3-68:
valido, di buono; essere costretto a limitarsi a quella; dover far conto
di buono; essere costretto a limitarsi a quella; dover far conto solo su
se n'esce. -uscire a cazzotti, a duello: finire per affrontarsi
esce. -uscire a cazzotti, a duello: finire per affrontarsi in uno
che disegni / meco cozzar, meco a duello uscire? verga, i-431: lì
tanto che il nano e basletta escirono a cazzotti, nel tempo che tonino aveva
, nel tempo che tonino aveva condotto a bere una selvaggia. -uscire addosso
bere una selvaggia. -uscire addosso a qualcuno: assalirlo, avventarglisi addosso.
quella tempesta / ch'escono i cani a dosso al poverello / che di subito chiede
a'nemici. -uscire alla battaglia, a pugna, a campo: lasciare gli
-uscire alla battaglia, a pugna, a campo: lasciare gli accampamenti per affrontare
il comun di firenze che non uscisse fuori a campo, ad andare sopra i sanesi
: elesse, e vide che lo uscire a campo fusse necessario. baretti, 5-165
5-165: via, magnifici signori: usciamo a campo tosto, e appicchiamo la giornata
sua gente, onde il nostro si riabbia a gli si toglia il suo.
: i sonetti ch'io feci per offerire a la eterna memoria del glorioso ariosto non
purg., 16-85: esce di mano a lui che la vagheggia / prima che
la vagheggia / prima che sia, a guisa di fanciulla / che piangendo e ridendo
mossa da lieto fattore, / volentier toma a ciò che la trastulla. landolfi,
di fatto che egli [dio] non a tutti gli esseri che escono dalle sue
all'uscita sua in po ar- tiginato a s. rocco et a vigarano. manzoni
ar- tiginato a s. rocco et a vigarano. manzoni, pr. sp.
siva. mandò subito in fretta a sé stesso, se, tra i bravi
carreggio: deviare dalqualche uscita di strada, a destra o a sinistra; e gli sovvenne
dalqualche uscita di strada, a destra o a sinistra; e gli sovvenne cammino
sì dolci note, / che fece me a me uscir di mente. caro,
le sue proposte. -uscire incontro a qualcuno: andare verso di lui.
uscivano incontra festevolmente i popoli: e egli a tutti dava sodisfazzione. =
marco polo volgar., 3-75: a l'uscita del diserto si truova una
alcun dentro non gli potesse rinchiudere o a loro l'uscita vietare. rinaldeschi, 1-13
erano obligati, prima di farsi notte ritornare a casa. leopardi, iii-364: quanto
ogni pericolo, e non s'accosta a nessuno, e nessuno a lei né alla
non s'accosta a nessuno, e nessuno a lei né alla madre. ojetti,
alla madre. ojetti, i-695: a gressoney d'estate la regina margherita vedevo ogni
l'uscita sua dall'arresto, avendo a caso incontrato mio padre presso il luogo accennato
militari possono uscire dalle caserme e disporre a piacimento del tempo loro concesso (per
al momento della libera uscita fanno pensare a un'invasione di cavallette. pavese,
1 na poletani attendarono a campotanese, vasta pianura in mezzo a'
dei peruzzi, 485: fare cierto muro a l'uscita che faciea quela via in
corpo miserabile e dannazione abbo- minevole. a. cattaneo, i-219: pugnalate piantate nel
dio, e con fierissime tempeste mandate a disertar tutto quel territorio... or
dove come prima per la stanchezza cominciò a respirare e dar libera uscita al fiato
f. degli atti, 154: a dì ultimo de agosto 1524, fo presentato
del numerario (anche nell'espressione mettere a uscita). novellino, 25 (
, come piace al re. a. cattaneo, i-399: anche un buon
mostra di prencipe. codemo, 156: a quella uscita della signora celeste al suo
ridere. di giacomo, ii-729: a dì 6 domenica, giorno della madonna
fare qualsiasi cosa per me? » a quest'uscita di lei, cosimo,
dal canale si avemo da la badia a san donato diece staia di grano, a
a san donato diece staia di grano, a missere megolonbardo de la scuarcia; ed
de la scuarcia; ed ebelo tredici die a l'escita d'otobre. giamboni,
piataiuolo; diemi vitali soprascritto libbre x a la scita d'ottobre. crescenzi volgar.
dirizzi te in tutte le tue operazioni a principio insino alla fine, di questo istante
, ammunì la gente sua che vegghiassero intorno a sé con le lumora accese.
lasciarne esemplo a'cittadini che saranno, a ciò che per bene de la nostra
stata amplificata o filtrata (in contrapposizione a ingresso). -impedenza d'uscita:
-stadio d'uscita: in un apparecchio a più stadi, quello al quale fanno
. 20. locuz. -dare uscita a qualcosa: esprimerlo, manifestarlo. de
bello estetico murabile. -mettere a uscita: registrare tra le spese.
uscita: registrare tra le spese. a. manetti, 2-78: e'lo sforzorono
. manetti, 2-78: e'lo sforzorono a pigliare una mancia di fiorini dieci d'
si truova nelle scritture dell'opera messi a uscita a lui in dì 26 di maggio
nelle scritture dell'opera messi a uscita a lui in dì 26 di maggio 1417:
. -non considerare, non attribuire importanza a qualcosa o qualcuno. s.
[che amano dio] hanno messo a uscita la vita, perché non pensano di
triuomo. nieri, 470: uscitaccia a muso brutto. = deriv.
affannata, / uscito fuor del pelago a la riva, / si volge a l'
pelago a la riva, / si volge a l'acqua perigliosa e guata, /
, ch'ancor fuggiva, / si volse a retro a rimirar lo passo. boccaccio
ancor fuggiva, / si volse a retro a rimirar lo passo. boccaccio, dee
ritenutovi aah'amor, che avea così grande a que'buoni fedeli, passò a berea
grande a que'buoni fedeli, passò a berea. -liberato dopo un periodo
due usciti di prigione, ci demmo a correre a furia. -sceso dal letto
di prigione, ci demmo a correre a furia. -sceso dal letto.
di camera e colla vicina di monna linora a ca'di monna li- nora amendue se
per motivi politici, o in seguito a un provvedimento giudiziario; esule; fuoruscito
. malispini, 1-348: s'arrenderono a patti di andarne salvi il conte co
di tornare in firenze per pace. a. pucci, cent., 7-66:
: era intra gli usciti pistoiesi che a firenze si trovavano baldo cecchi e iacopo
loro paese, lo fanno in boston, a new york, a montevideo.
fanno in boston, a new york, a montevideo. -sostant.
fiorentini, 147: tornato il marchese a ferraia, tantosto fece suo consilglo, e
, di sue mani uscito, / a sommo il petto si piantò, di negro
e prossimi parenti per consorti / giungonsi e a molti d'un sol ventre uscite /
per le sciocchezze o arguzie / sue, a tutti quanti voi di ridere. bertola
moretti, ii-1120: era stato, a mio parere, uno dei suoi personaggi
, uscita di quella bocca... a ognuno fece fare silenzio.
antichità, subito uscito di fanciullezza cominciò a ricercare e con diligenza a trascrivere sì
fanciullezza cominciò a ricercare e con diligenza a trascrivere sì fatti monumenti. manzoni, pr
/ della terra e del ciel trassero a forza. -che ha perso il
grossi io il migliaio, e per uscitura a bari, o a melfeta tari 6 al
, e per uscitura a bari, o a melfeta tari 6 al migliaio, e
melfeta tari 6 al migliaio, e a giovanazzo tari 5 al migliaio. =
della porta, 1-179: son d'intorno a tre anni che certi uscocchi depredando i
. che è proprio, che si riferisce a tali guerrieri. = dal serbocroato uskok
, 2-60: finalmente, quando ti accingi a distillare, acuisti la consapevolezza di ripetere
siesi danneggiato alcuno, è u musi a, un jus acquistato. = voce
gnuo', ch'ognuno stesse / davant'a lui faccendo dolzi canti. boccaccio,
uol, finche l'aurora il chiami / a men soave tacito lamento. scoli
cui si indicano anche altri uccelli appartenenti a diverse famiglie. - usignolo d'africa:
tosto, donna, bevati e vieni a vedere che tua figliuola è stata sì vaga
lat. volg. * lusciniólum, accanto a luscinióla (plauto), dimin.
v. anche fu c in a. usingatóre, sm. (
bacchelli, 2-i-417: il tonno sarebbe rimasto a bocca aperta, se fra pesci usitasse
e di panni e d'altre cose usitate a una simile solennità. dalla croce,
segneri, iii-3-86: ha voluto cristo darsi a noi sotto le spezie di un'alimento
comune, che non solo è più agevole a ritrovarsi, ma il più usitato.
sogliono venir tutti i re de'romani a incoronarsi. 2. molto praticato (
eroico e non usitato, saremmo costretti a spender tutte le voci nel bandire le tue
cioè quella citatissima dei corpi gravi cadenti a perpendicolo sopra la superficie della terra,
ix-1245: l'anima i tuoi soldati, a loro inspira / l'usitato valor,
venuta ciascuno nel luogo usato s'adunò a ragionare. 6. che è
solo di farlo, come fosse il diavolo a ridere, ai piedi d'un morto
portogli, usmar), che risale a un lat volg. * osmàre, che
ant. e letter. che è avvezzo a una certa condizione o situazione, abituato
subord., nell'espressione essere uso a, di dire, fare, modernamente anche
/ che sono use ed acorte / a sollazzar la gente, / ma domandan sovente
par., 3-106: uomini poi, a mal più ch'a bene usi,
: uomini poi, a mal più ch'a bene usi, / fuor mi rapiron
tu se'uso, e lascia l'arte a quelli che la sanno fare. storie
; ch'ancor noi / siamo usi a guerra, e cor ne'petti avemo.
di viver come era usato, di servire a coloro i quali da uomini nobilissimi sono
serviti. filicaia, 2-1-94: uso a soffrir, non aggio / più senso ai
varano, 1-482: nuovo non giunge a me che tu, giovanni, / uso
me che tu, giovanni, / uso a ripor la tua ragion nel ferro,
. landolfì, 2-43: sebbene uso a ogni nequizia, gli mancò il coraggio di
forti, e che non sono use a perdere. carducci, iii-2-148: gitti il
e la lorica / stringa, ed a l'aste dia la man già usa.
terra, prima / giamai non usa a sostener l'aratro, / da quel percossa
usa è del tebro / l'onda pietosa a seppellir de'gracchi / ne ^ suoi
à di valore, / si sforzi a dritto lui sempre piacere: / tegna bella
. caro, 10-561: gli arcadi cavalieri a piè smontare. / e ne'pedastri
, avean le terga / già volte a lazio. bottari, 5-2: felici l'
tondo / che dovunque si getti o a proda, o 'nfondo, / si può
ambiente (e di conseguenza lo conosce a fondo). sacchetti, 75-1:
sacchetti, 75-1: chi è uso a firenze, sa che orni prima domenica
orni prima domenica di mese si va a san gallo; e uomini e donne in
donne in compagnia ne vanno là su a diletto, più che a perdonanza. andrea
vanno là su a diletto, più che a perdonanza. andrea da barberino, iii-430
condizione. michelstaedter, 590: di fronte a questa forza che li trascende si comportano
, porre in uso qualcosa: iniziare a usarla, diffonderne l'impiego (o anche
scopo). -venire in uso: cominciare a essere usato. giacomo da lentini
in far sì... che a lo ricevitore vada l'utilitade de l'uso
in persona, armato, ad opporsi a cotanta furia. p. cattaneo, cxx-264
effigie dei regnanti. algarotti, 1-vi-171: a venezia... il sotterraneo della
: « effetti d'uso », a fior di labbro. -dir. pen
e si tratta di delitto punibile soltanto a querela della persona offesa). -prestito
consigli stampati su involucri e foglietti allegati a dispositivi, medicinali, ecc. per
essendo condannato, per l'altre volte imparasse a ber meno. gattuppi, 1-ii-411:
prima fuso delle irsute spoglie che arrivata a barcellona, dove spera col manto ispido
2. destinazione di una cosa a essere impiegata da una persona, da
o anche da un animale (nelle espressioni a, per, in uso di qualcuno
con farli ancora le scritture gratis, e a uso. gozzano, ii-270: tra
d'un nuovo grand'uomo, che sorge a uso e consumo di questo o quel
-a, in uso proprio, a proprio uso e consumo (con valore
privato, per i propri fini, a proprio interesse. statuto dell'università e
suo. buonafede, 2-iv-82: cicerone a suo uso raccontò le di lui opinioni con
mio individuo. bacchetti, 1-i-521: scrisse a milano e a vienna anche lui,
bacchetti, 1-i-521: scrisse a milano e a vienna anche lui, con proposte esplicite
sobillatrice di discordie, là dove mirava a 'pacificare'i popoli per suo uso e
-con valore aggett.: destinato unicamente a sé, a un impiego o a
aggett.: destinato unicamente a sé, a un impiego o a un consumo personale
a sé, a un impiego o a un consumo personale. pananti, i-223
iii-20-211: parecchi paiono appunti da principiante a uso proprio. 3. scopo
. 3. scopo, finalità a cui è ordinata una cosa o per cui
nella locuz. con valore aggett. a, in, per uso di qualcosa:
, per uso di qualcosa: destinato a un certo scopo, ad essere impiegato in
-in senso concreto: attività o ufficio a cui si destina o si è destinato
colonne, 91: amor m'à usato a tal uso / che m'à sì
quarto grado, le cui foglie si confanno a uso di medicina, verdi e secche
(qual che si fosse / fuso a cui si serbava) antica trave. de
que'beni le chiese; ecco fuso a cui son destinati. metastasio, 1-ii-175:
, 1-ii-175: il nudo acciaro / a qual uso stringesti? parini, 779:
l'uomo... prima pensò a cingersi di mura e a coprirsi di tetto
prima pensò a cingersi di mura e a coprirsi di tetto stabilmente per difendersi dagl'
per difendersi dagl'insulti esteriori; dipoi a distribuir l'edifizio in modo che gli
edifizio in modo che gli servisse agevolmente a vari usi. manzoni, pr.
621): ora, convertito l'edificio a tutt'altr'uso, i vani delle
murati. deledda, iii-925: la stanza a sinistra dell'ingresso era adibita a molti
stanza a sinistra dell'ingresso era adibita a molti usi. silone, 8-45: sui
... sono infissi alcuni legni a uso di attaccapanni. -in espressioni
nel contratto'(un tipico 'uso foresteria'a 2. 700. 000 mensili, escluse
). -in partic. impiego a fini artigianali, industriali o commerciali di
mediante convenzione o atto d'obbligo unilaterale, a praticare prezzi di vendita e canoni di
degli alloggi concordati con il comune ed a concorrere negli oneri di urbanizzazione.
modo, maniera, guisa, nell'espressione a uso di qualcosa: conformemente alla sua
, alla sua funzione, ecc.; a sua simiglianza. -nell'uso mod.
. di, talvolta anche della prep. a, e nel linguaggio commerciale, per
tromba, e se pur la vuol essere a uso di cortaldo, e questa farà
, 33-96: voglio astolfo seguire, ch'a sella e a morso / a uso
astolfo seguire, ch'a sella e a morso / a uso facea andar di palafreno
ch'a sella e a morso / a uso facea andar di palafreno / l'ippogrifo
essi tutti lieti preso il bicchiere, quasi a uso di esercizio militare, se gli
di esercizio militare, se gli posero a bocca ad un tratto, e gridando
ix-29: gli mostrai il letto, a due piazze, di ferro dipinto uso legno
di frutta, con fanciulline con la pelle a disegni uso cashmere sperse a tutte le
la pelle a disegni uso cashmere sperse a tutte le altezze. -con valore aggett
. -con valore aggett.: simile a qualcosa. rappresentazione detta risurrezione di gesù
vanno al sepolcro, el quale è a uso di spilonca. pascoli, 1-275
1-275: se la spesa per la carta a mano è soverchia, tieni a mente
la carta a mano è soverchia, tieni a mente che per una carta 'uso'quella
mi si offre di spendere da 30 a 35 lire per mille fogli. -che
vedrai di me un lavoro di filologia a uso secolo passato, le 'rime del poliziano'
uso antico, dritto contro la parete a lato della porta di strada.
di, talvolta anche della prep. a. giuseppe flavio volgar., ii-309
non solamente con abondanzia, ma eziandio a uso di re. b. machiavelli,
. machiavelli, 194: debbonli lavorare a uso di buoni lavoratori e darmi ciascuno
della scena, quanto gli istrioni vestito a uso di re. dotti, 1-148:
: voglio che il vestiario [sia] a uso di lavandaia con un panno intorno
gelida accademia, dallo squallido fotografismo, saltano a pi
di, talvolta anche della prep. a. domenichi, 2-16: colui prima
domenichi, 2-16: colui prima cominciò a rugnire a uso di porco, come
, 2-16: colui prima cominciò a rugnire a uso di porco, come egli era
delle mie, ma di quelle che scrivo a mente fredda e ridendo a uso coccodrillo
che scrivo a mente fredda e ridendo a uso coccodrillo. 6. il condurre
ti toglie / memoria o uso a l'amoroso canto / che mi solea quetar
suo padre e la madre la botarono a santa elisabetta. s. maria maddalena de'
ebbi l'uso della ragione che cominciai a deplorare l'infelice mia situazione. rosmini,
riflessione? carducci, ii-20-260: sono tardo a pensare, e scrivo colla mano d'
. capriata, 296: ripugnarono quasi sempre a queste pretensioni i popoli e i principi
uso del mare per ragion delle genti a tutti gli uomini comune lor fosse er
semplicemente uso: tipo di diritto reale a contenuto limitato (e che può durare
.): ciascuno dei beni diretti a contenuto limitato di godimento e di utilizzazione
è libro da riuscire da qualche uso a que'giovanetti... che ambiscono di
mezzo d'alcuni verbi, che servono a tutte le cose, e però chiamansi
molto di uso, che noi regaliamo a coloro, i quali osan pensare diversamente di
. chiabrera, 3-217: il titolo a me par più netto, come lo scrissi
mi pare d'averla messa in quel luogo a sproposito. cesarotti, 1-i-31: se
. b. croce, ii-1-178: né a rigore è dato neppure distinguere grammatica storica
chiuso. beccuti, 1-277: beati a cui fuor d'uman uso lice / tra
per regioni ignote; / che non sentendo a l'uso il giogo grave, /
, contro ogni prelazione d'uso, a forbirsi i labbri con quella parola.
la cosa, rende l'uomo atto a fare la cosa agevolmente. marsilio ficino,
meglio. lippomano, lii-15-61: sta lungamente a tavola, e per lungo uso convertito
virtù; essendo che non ogni prontezza a fare le cose oneste e virtù, ma
70): l'uomo s'animava, a un tratto, dell'impeto antico,
venutagli dall'uso del predicare, dava a quel linguaggio un carattere singolare. leopardi
e di questa materia non saprei ragionare che a lume di naso. 19
per amore c'o inver te / monte a cui mossolo. dante, purg.,
natura, che con segrete e confuse voci a sé lo chiama; l'uso,
dì. tempo avrai / di correre a ghiaggiolo dalla tua / orabile che ornai ha
2-54: egli non si faceva pregare a raccontarla, tanto che ormai ci aveva fatto
amor... m'à donato a quella ch'à per uso / belleze ed
uso una ghirlanda o un voto / a questa o quella favolosa dea. leopardi,
io non credea / tornare ancor per uso a contemplarvi. d'annunzio, iii-1-496:
persona, per lo più come risposta a precise sollecitazioni o circostanze. -anche con
sollecitazioni o circostanze. -anche con riferimento a personificazioni e in relazione con una prop
cantari cavallereschi, 152: il bon danese a carlo torse il muso / e disse
, che gli è buon uso. / a questo modo mi voi meritare? »
fuor di roma potrebbe qui far pensare a lui. da ponte, 21: ad
il uon uso di andare la sera a certo caffè. tommaseo, 15-45: egli
sì per l'uso di guardar sempre a terra le altrui orme. -per
una particolare categoria di persone); ricorso a una prassi largamente invalsa. -con valore
/ chi buono uso e leanza / voglia a lo mondo già mai mantenere. compagni
mortalissimi nemici a'padroni, tacitamente cospiravano a ribellarsi. buonarroti il giovane, 9-745
uniforme tenuto dai consociati o dagli appartenenti a un particolare gruppo sociale, con la
ricevessono lettere bollate che non acquisterebbe contro a noi niuna giurisdizione..., né
conpagnia si è fatta e ordinata e ferma a ognie buono e leale e veracie intendimento
rapporti contrattuali (sia tra tutti gli appartenenti a una certa categoria sia tra due particolari
, tendenza generale o atteggiamento predominante, a cui si adegua la maggioranza delle persone
tanto in uso, che non contenti a le badie sole, cominciavano i grandi ad
, 41: tai studi infami insegna a praticare / l'uso moderno. s.
, ma poi non passava mai innanzi a un'immagine sacra senza levarsi il cappello.
erasi mai più praticata nei giudizi innanzi a quel giorno: dal che si arguisce
, e essendo l'uso della terra a simili raunate i cittadini sedere basso in su
voce avea ragione: / oggi ogni bella a suo capriccio impera, / e misero
e misero colui che vi si oppone. a. verri, xxlit122: io non
non meno che se portasse la berretta a taglieri e le calze a campanelle, perché
la berretta a taglieri e le calze a campanelle, perché gli occhi, gli
e 'l gusto degli uomini sono sempre acconci a quel cne porta l'uso presente.
da le corti, e fu tanto a dire cortesia quanto reso di corte. machiavelli
altri rimedi che, il più che a noi è possibile, cercare di godersi la
i-18: io sono con voi: ed a questa mia opinione ha fatto gran piede
mi muova, e mi awertisca / a mantenerle la promessa fede? c. i
natura. -dare uso di sé a qualcuno: concederglisi sessualmente. d'annunzio
». 2q. interesse relativo a un bene concesso in prestito. esopo
l'uso della grassezza. -prestito a interesse. periodici popolari, i-56:
la lettera comincia con questa parola et a questo modo: « a vista etc.
parola et a questo modo: « a vista etc. », si pagarà subito
f e lettere non è costretto a pagare così presto, ma gli è concesso
legge. l'uso serve di tetto a molti abusi. ibidem, 323: dal
dietro alle panche, / usolando a chi viene ed a chi va. i
, / usolando a chi viene ed a chi va. i. nelli,
, che aveva il vizio di stare a usolare alle portiere per ascoltare, e veder
in quel momento stava usolando di dietro a qualche porta. -di animali.
anche in un contesto figur. a. pucci, 3-6-36: e'fur destri
baviera; che è proprio o relativo a tale città. carducci, iii-7-7
), sm. stor. soldato appartenente a corpi scelti di cavalleria leggera, originari
originari dell'ungheria, ma adottati, a partire dal xviii sec., anche in
^ o, lii-6-97: sono buonissimi soldati a piedi ed a cavallo, e si
: sono buonissimi soldati a piedi ed a cavallo, e si chiamano quelli aiduchi e
questi usseri. non serva il fante a piedi ordine di milizia, ma nelle scara-
cisalpini, posti nella ritirata dei francesi a coprir la retroguardia, combattevano alla secchia
combattevano alla secchia, alla trebia, a novi, a serravalle, a voltaggio,
secchia, alla trebia, a novi, a serravalle, a voltaggio, a campofreddo
trebia, a novi, a serravalle, a voltaggio, a campofreddo. carducci,
, a serravalle, a voltaggio, a campofreddo. carducci, iii-1-570: vìa con
dai bastioni / canti il bey disteso a 'l pian. jovine, 2-179: il
alfus- sera, e un magnifico turbante a coda di pavone. -con
ottenne per sua buona sorte d'entrare a servizio del marchese ferdinando capponi...
magnifico di tutta la boemia, una reazione a profitto dell'elemento slavo. la reazione
, che con gran forza vennono presso a vienna a quattro miglia tedesche. antonio di
con gran forza vennono presso a vienna a quattro miglia tedesche. antonio di meglio,
secondo altri, dai dial. \ a \ nast, [a] nastu,
dial. \ a \ nast, [a] nastu, nasta 'fiuto'e [a
a] nastu, nasta 'fiuto'e [a \ nastà 'fiutare'(che presuppongono un
indipendente di croazia, sotto la dittatura di a. pave- lic, essi costituirono una
ordine di funghi della classe basidiomiceti, a cui appartengono molte specie parassite di piante
, riscontrabile in bambini alimentati con pappe a base di mais parassitato da funghi del
. savinio, 12-145: si stenta a credere che un fuoco verde possa avere delle
bollenti o vapori accesi scaldati (e, a seconda ella gravità, è classificata
quattro mesi tra la vita e la morte a causa dell'ustione. calvino, 44
/ sen venisse il deforme / somiere a stampar torme / su la tua levità /
è più, per i miei occhi consunti a forza di guardare, che un'ombra
passato si ormeggiava la seconda ancora delle navi a vela. sanudo, iv-588
armizi capazi; e il zeneral scrisse a corfù tolesse gomene da una nave grosa zenoese
usto novo per ducati 101 e si partì a dì 24. crescenzio, 2-1-75:
piedi della lunghezza della nave, da rota a rota, che sia per essempio piedi
carducci, ii-20-77: perché non mandi a massa il povero bevilacqua?...
cani! / e noi rimarren qui a denti secchi, / a pascerci d'odor
noi rimarren qui a denti secchi, / a pascerci d'odor? passeroni, 3-121
priega / che concedagli, guardando / a quel sacco, ed ustolando, / mezzo
, ustolando, l'aveva condotto fuori a salvamento, sulla traccia del tasso che
-con riferimento per lo più scherz. a persone. tommaseo [s. v
: talvolta i pelapiedi del mercato venivano a girellare intorno alle maestre, ostolando,
lo stomaco, il ventre). a. casotti, 1-7-88: b'io non
/ mi barcolli, e diventi buona a poco, / perché allor, che lo
, 1-30: perché ustolar sempre dietro a quella? 3. tr.
ustòrio, agg. che serve a bruciare, a incendiare. - specchio
, agg. che serve a bruciare, a incendiare. - specchio ustorio-, v
i cinquanta subalterni... fino a quel momento erano rimasti a guardia dei
.. fino a quel momento erano rimasti a guardia dei tubi ustorii. camerana,
di celinda,... capitata a quella casa sovra una barca usuale,
cillia, fece per suo mezo penetrare a glisomiro una lettera di quella dama.
appare dall'immenso baccano che si fa intorno a uno scrittore solitario, e per giunta
le cose, di lontane, vicine a noi, giovevoli, di nocive, e
voi lavandaie di desenzano, non badate a queste usualità, che a noi fantastici oziosi
non badate a queste usualità, che a noi fantastici oziosi paiono di gran belle
(persone fisiche e giuridiche od assimilate a queste) ed aventi per oggetto immobili
un monaco parte della sua porzione cibaria a nessuno, servi
in modo né clandestino né violento né a titolo meramente precario) e costituito per
oppure i beni immobili ottenuti in base a un titolo di acquisto inefficace ma astrattamente
titolo di acquisto inefficace ma astrattamente idoneo a trasferire la proprietà; usucapione ventennale,
mai luogo ad usucapione... o a prescrizione. vico, 610: l'
610: l'usucapione ne'tempi eroici serviva a solennizzare le tradizioni naturali. f d
. f d. vasco, 137: a questo gravissimo disordine gli attenti legislatori con
il principio, che, essendosi incominciato a possedere con buona fede, si poteva usucapire
(usufruisco, usufruisci). usare a proprio vantaggio (in base a un titolo
usare a proprio vantaggio (in base a un titolo legale o a una mera
(in base a un titolo legale o a una mera situazione di fatto) un
e bella, in quei giorni primaverili ridottasi a tivoli per usufruire aure più salubri
tr. godere, usare (in base a un determinato titolo legale, o anche
24: qualunque non pagasse el dazio a lui imposto per la sua libra, la
sua libra, la quale fusse facta a lui nel detto comune, el rectore e
lasciai usufruttuare il... poderetto a monna ghetta tanto quanto a noi piacerà.
.. poderetto a monna ghetta tanto quanto a noi piacerà. delfico, i-551:
milano (prìncipi una volta ricchissimi) tutti a proporzione del grado loro usufruttavano qualche feudo
-dir. civ. ant. godere a titolo legale di usufrutto (un bene
la morìa (e io e benedetto eravamo a vinegia fuggiti), non fecie testamento
testamento, e i detti beni rimasono a benedetto mio figliuolo... ponendo dall'
.. ponendo dall'uno lato il lascio a. m- me fatto per la giovanna
me fatto per la giovanna, sieno a usufruttuare meco. documenti sul parentado medici-gonzaga
situazione; giovarsi di qualcosa, riducendola a proprio vantaggio e utilità. loredano,
speravano ottenere tale manifestazione pubblica da sfondare a un tempo camera, ministero e la
l'usufruttuare la sapienza dei pochi e volgerla a utilità comune non potendo esser opera dei
opera dei particolari cittadini, è ufficio a chi governa. 3. ant
la legge giudaica, quanto li piacque. a. caro, 3-1-299: un p
dir. civ. disus. sottoposto a un diritto di usufrutto (un bene
sm. dir. civ. diritto reale a contenuto e a durata limitati (che
. civ. diritto reale a contenuto e a durata limitati (che, se è
durata limitati (che, se è a favore di una persona fisica non può
durata della vita del titolare e se è a favore di una persona giuridica non può
tu, rubertu patre del decto venditore a questa venduta sì consenti e sì rinonti ad
nuova,... la qual'è a usofrutto del prete c'oficia la capela ed
oficia la capela ed è staiora 49 a corda. statuto dello spedale di siena,
. einaudi, 1-217: sinché sia consentito a persone fisiche o giuridiche di possedere immobili
persone fisiche o giuridiche di possedere immobili a titolo di proprietà piena, di usufrutto
della riforma del 1975, quello costituito a titolo di quota di riserva a favore
costituito a titolo di quota di riserva a favore del coniuge sopravvissuto su parte del
detto usufrutto uxorio - è quello costituito a favore del padre esercente la patria potestà
, 20-120: ora gli usufrutti voleano dare a dio. sanudo, lviii-35c):
il magnifico avogaro dice tanto più si starà a dar li danan se doverano dar li
uno podere detto alla massa, rimanessino a lùi durante la vita sua e ne
di tutto il suo avere, che a gran somma di capitale arrivava. romagnosi,
volontà, il testamento era stato portato a conoscenza dei familiari. magna elisa era usu-
3. che costituisce un ente pubblico a sé stante e non è patrimonio esclusivo
im- becillità umana, valsero non poco a confermare nell'animo di molti questa stolta
interesse, frutto di un capitale concesso a mutuo. -in partic. (nell'accezione
alcuni che, avendo presi certi danari a cambio con poco interesse, gli avevan prestati
soddisfazione del credito, che le usure accresceano a dismisura. -dare, prestare
dismisura. -dare, prestare a usura: concedere denaro in prestito con
e / nonn. è bisogno di prestare a usura? » e quelli rispuose: «
: perché non desti la pecunia mia a usura, sì che tornato ch'io fussi
, v-46: verbigrazia, chi presta a usura, pecca gravemente e è tenuto a
a usura, pecca gravemente e è tenuto a restituzione; ma colui che accatta non
contra i creditori, che avessero prestato a usura a'figliuoli di famiglia.
significato. -pigliare, prendere, togliere a o per usura: prendere denaro a
a o per usura: prendere denaro a prestito con obbligo di corrispondere un determinato
, che alcuno non potesse prendere danari a usura se non dava pegno il corpo
chiarire, guarda che l'uno toglie a usura e l'altra presta. gemelli careri
al prossimo il debito suo, e a dio presta a usura, a rendere cento
il debito suo, e a dio presta a usura, a rendere cento per uno
, e a dio presta a usura, a rendere cento per uno. corona de'
al povero dandogli limosina, lo presta a dio ad usura. granucci, 2-90:
il frutto della cooperazione. -prestatore a usura: chi professionalmente presta denaro dietro
dietro corrispettivo di interessi; prestasoldi. a. pucci, cent., 30-12:
2. l'attività di chi presta denaro a interesse, in par- tic. esigendo
: come credete voi che sia accetta a dio quella penitenza di colui che vede che
ma è occulta al mondo e manifesta a dio. 3. per estens
aretino, v-1-199: continovarò mille anni a pagar l'usura dei piaceri ch'io
fatto le poche parole che io scrissi a vostra signoria reverendissima poiché io ne ho
, gode di trovarsi atto e disposto a giovare, sa che il suo benefìzio gli
oste accresciuta. panigarola, 4-85: a grossa usura feci io riverenza a vostra signoria
4-85: a grossa usura feci io riverenza a vostra signoria reverendissima per mezzo del signor
usura / hai data immortai vita / a quei che ti donar vita mortale. gioannetti
tra sé: « se tu arrivi a metter piede dentro quella soglia, l'hai
glielo renderò ad usura. -andare a usura: recare gravi conseguenze. cino
era preferibile dar lavoro così, a cottimo, senza pagarci sopra oneri sociali,
e di conseguenza per verificarne l'idoneità a costituire organi di macchine a contatto fra
l'idoneità a costituire organi di macchine a contatto fra loro. -in un contesto
. che può logorarsi facilmente; soggetto a progressivo deterioramento (un materiale, un
al figur.: che può andare incontro a un più o meno rapido peggioramento (
, sf. invar. possibilità, tendenza a logo rarsi, a consumarsi
tendenza a logo rarsi, a consumarsi con l'uso nel corso del tempo
tempo (per lo più con riferimento a materiali, meccanismi, strutture, ecc
grado di usura nel tempo in relazione a un determinato uso. = deriv.
. -a). chi presta denaro a interesse e, in partic., nell'
ricco usuraio / infermo, vói sovente a vicitare. boccaccio, dee., 8-2
usuraro catalano circa al sostrare le tratte a sua santità domenichi, 5-473: le
, 229: così vi vegga io ridotto a mendicare da un pu- blico usuraro la
l'atto, non sa più come fare a vivere. 2. per estens
della società coloniale, che si atteggiano a salvatori nella nostra patria e vantano di
usuraio che non darebbe neppure un centesimo a suo padre. che usuraia è quella donna
v sig. illustriss. di aver solo a tracannare a ufo, e a isonne
illustriss. di aver solo a tracannare a ufo, e a isonne. signor no
solo a tracannare a ufo, e a isonne. signor no. io glie lo
. usurare1, tr. sottoporre a consumo, a logorio, a deterioramento;
usurare1, tr. sottoporre a consumo, a logorio, a deterioramento; consumare,
. sottoporre a consumo, a logorio, a deterioramento; consumare, logorare con l'
2. intr. andare incontro a logorio, a un progressivo deterioramento con
. intr. andare incontro a logorio, a un progressivo deterioramento con l'uso.
, intr. ant. prestare il denaro a usura; fare l'usuraio. -
/ ché, per fuggirla, son renduto a fare / l'arte disgraziata de l'
usurariaménte, avv. letter. a un prezzo esoso, esorbitante.
legale. -che deriva da un prestito a usura o, più in generale,
son costretti di restituire i guadagni usurari a chi gli ha pagati. -arte
usuraria: l'attività di chi concede prestiti a usura. machiavelli, 66:
in firenze; la quale città innanzi a tutte l'altre elesse per suo domicilio,
come quella che gli pareva più atta a sopportare chi con arte usurarie esercitassi i
avevano ingenerato nell'ebreo una proclività irresistibile a questo genere di vita. 2
3. ant. che concede prestiti a usura; che svolge la professione di
mani, pagherebbe anche il dieci. -guai a coloro che fanno simili negozi usuratici,
per estens. che denota avidità, tendenza a speculare, ad approfittare bassamente della generosità
la seminuova bonaccorti ma tutti gliemergenti saranno comperati a lotto e intaseranno la domenica di canale
. maffei, 9-2: quinci 'prestare a usura, usureggiare, far usura, usuraio'
e debole al lavoro se tu l'accogli a vivere teco; non usureggiare sull'opera
), agg. ant. prestato a usura. bibbia volgar. [
, tr. ant. concedere, prestare a usura. seneca volgar. [
. e letter. chi presta denaro a usura; usuraio. - per estens.
donzello e bon scudiere, / mercatante andare a fiere, / cambiatore ed usuriere.
di luca nomato masseo da santa maria a monte. varchi, 23-90: perché dunque
al figliuol d'eucrito l'usuriere, a quel giovane che studia filosofia. -come
v-1-868: sono le voci che s'arrochirono a disputarsi il bottino... a
a disputarsi il bottino... a infirmare il trattato onesto per abolirne uri
onesto in prò degli usurieri d'israele, a porre infine su fiume rovente e su
usurpa in terra zia, e attendevano a tiranneria e usurpamento. f. degli atti
non per iovare al pu- blico et a la sua comunità, ma per far disegno
l'usurpamento ovvero applicazione sia la medesima a capello. = nome d'azione
usurpazione. carducci, iii-13-7: intorno a quei tempi, poco prima, poco
., 15-143: dietro li andai incontro a la nequizia / di quella legge il
volgar., 5-322: antioco giudica essere a sé bella cosa di richiedere in servitudine
ariosto, 15-99: purgati de lor colpe a un monasterio / che dava di sé
esempio di quel giacobbe che usurpa l'eredità a suo fratello per un piatto di lenti
con la più vile astuzia le pecore a labano, che gli fa trafugare da sua
il mio regno. -con riferimento a personificazioni o a concetti astratti o inanimati
. -con riferimento a personificazioni o a concetti astratti o inanimati. dotti
, e il fumante / vecchio oceàno, a cui son dighe i cieli, /
, nello affetto stiamo più accesi che mai a tórre, ad usurpare e a seguire
mai a tórre, ad usurpare e a seguire i nostri appetiti. d. morosini
troppa confidenza; / non mi s'ascriva a temerario orgoglio. leopardi, iii-180:
. / oh, l'usurpa egli a meo, ch'in odio ha l'onda
armi di tanto valore, le appende a un pino, e perché niuno le usurpasse
esercitare un comando perseguendo l'utile personale a danno dell'interesse collettivo. 11
un diritto, un privilegio spettante legalmente a un'altra persona o a un organismo
spettante legalmente a un'altra persona o a un organismo politico e a cui non
persona o a un organismo politico e a cui non si può aspirare in modo
legittimo. -anche: attribuirsi poteri riservati a dio o comunque di origine soprannaturale.
la sua superbia, et avarizia cominciò a usurpare le ragioni della chiesa in tutto
i duchi e i marchesi vanno militando a spada tratta per una famosa plebea,
33-43: vedete il re francesco inanzi a tutti, / che così rompe a'svizzeri
le coma, / che poco resta a non gli aver distretti: / sì che
di favella latina, non essendo essi atti a far favola o sentenzia che stesse bene
ed il posto. -con riferimento a un concetto che assume una denominazione diversa
. godere di una fama immeritata; fregiarsi a titolo personale di una lode, di
di uno sforzo collettivo o che spetta legittimamente a un'altra persona. leandreide,
non mi usurpi l'onore ch'è dovuto a lui. -ottenere da altri un
: ma apelle avanzò quelli che furono innanzi a lui e quelli che sono e che
, soggiunse che, se noi avevamo animo a questo e volevamo esserne capi, egli
come se fosse soggetta, subordinata, a propria completa disposizione. pigafetta, 191
sua / l'abisso reo, m'usurpereboe a torto, / ch'alma pentita è
usurpo momenti che do- vrebbono esser sacri a tutta la repubblica delle lettere, svolgendola
. carducci, iii-14-206: non starò a scrivere il termine usato dal torzone: non
la stecha nelle isole di francia vicine a marsiglia nominate stecadi: onde s'ha ella
. foscolo, v-137: un oggetto venne a usurparsi egli solo tutte le mie congetture
e rapare 'appropriarsi', con probabile riferimento a chi rapiva e prendeva possesso di una donna
temporale sopra i prìncipi supremi o che levano a questi l'autorità...,
ne andò non cum molta quantitade di gente a pisa, nel qual loco fu onoratissimamente
qual loco fu onoratissimamente ricevuto e recuperò a pisani alcuni luoghi usurpati per fiorentini e
cattolici. morando, 63: perseguitò a tutta furia i cattolici, arricchì terrario
lui commesse in sicilia, quando entra a parlar di così fatte delizie da verre
il propio giudicio. massaia, ix-59: a me più volte fu commesso dai prìncipi
scortate da pietro, andarono in campagna a visitare i terreni usurpati dai contadini e
: dicon, che se il turco venisse a convertirsi, non lo scacciarebbe vostra santità
onore, un merito); rivendicato a sé indebitamente (un ritrovamento, una scoperta
malnato! / non seguirsi gran tempo a imposturarne, / e a goder gli
seguirsi gran tempo a imposturarne, / e a goder gli usurpati / onori a catilina
e a goder gli usurpati / onori a catilina destinati. mazzini, 11-193: so
parini, 398: o madre, a te sia il dono accetto, / benché
anima la padrona, è cosa usurpatissima a dire da tutti i savi.
d'una in altra cambiandoti, pervieni a quelle dell'inimica donna usurpatrice de'nostri beni
la morte, perché si prepara enea a perdonargli? filicaia, 2-1-30: sallo
appese ai sacri marmi, / e tante a lui rapite insegne e spoglie, /
giudicata usurpatrice d'una eredità, che a voi non si aspetta, il principe
dovranno render conto, e saranno costretti a lasciare il mal tolto. b. croce
; quando ciò avviene uccide l'usurpatore a colpi di becco oppure viene uccisa dal più
e di loro forza e amistà ragunarono oltre a quattromilia barbute di gente eletta, e
di caino. 3. che attribuisce a sé onori altrui o prerogative divine;
o prerogative divine; che rivendica illegittimamente a sé un titolo che non gli compete
: non tardò molto il parlamento di parigi a pu- blicare due altri decreti contra quelli
retorico). 4. che rivendica indebitamente a sé la paternità di pico detta
5. che denota o rivela l'inclinazione a impadronirsi bolo 'umanità'oggi è una voce
maggio 1850 l'assemblea di francia era chiamata a discutere una legge restrittiva del suffragio,
. chi corrompe moralmente una persona iniziandola a pratiche sessuali illecite; pervertitore, corruttore.
in modo illegittimo; che ha la tendenza a prevaricare, ad abusare del proprio potere
più comportanti anche l'uso di violenza a cose o a persone o di frode o
l'uso di violenza a cose o a persone o di frode o l'esercizio
all'incontro la prescrizione si può riferire a qualche usurpazione potenziale. mamiani, 4-102
radunate da nicola, i due dimostrarono a teodoro ch'egli aveva subito, in passato
tanta abundanzia e venire ne l'arca a fare penitenzia de'vostri peccati. guicciardini
ingegnarsi di essere tenuti buoni e prudenti a fare qualche buona opera pel publico. tasso
tanti errori quanto quella della russia, a cui aggiugnevano le frequenti usurpazioni, e le
usurpazioni e dei mali che avevano i bostoniani a sopportare. carducci, iii-3-139: ecco
questo secolo dei colpi di stato tanto sbracciati a dimostrare la necessità la moralità la santità
queste cose furono quasi prestate dal poeta a l'oratore? però né foratore e
. metastasio, 1-v-280: non è a me permesso senza taccia d'usurpazione di
uomo commette una usurpazione ogniqualvolta egli attribuisce a sé quelle prerogative che solamente all'essere
o altera i termini è punito, a querela della persona offesa, con la
persona offesa, con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a
a tre anni e con la multa fino a lire quattro- centomila. -usurpazione
verdetto del giurì, il contumace condannato a dieci anni di reclusione per falso, truffa
è punito con la reclusione da sei a quindici anni. ibidem, 347: 'usurpazione
una funzione pubblica o le attribuzioni inerenti a un pubblico impiego è punito con la reclusione
impiego è punito con la reclusione fino a due anni. ibidem, 498: 'usurpazione
è punito con la multa da lire duecentomila a due milioni. -usurpazione di
è punito con la reclusione militare da due a quindici anni. ibidem, 221:
, è punito con la reclusione militare fino a sei mesi. 3. aferesi
, o segnacaso, mi fece ardito a rintracciare due origini di voci nostrali..
fra giordano [crusca]: sono a loro vedere, usurpazioncine di poca stima
... ed il lettore è obbligato a... credere avvelenamenti, usurpi,
ben mangiare e bere / e gire a spasso, portato c'ho su, /
/ e netto gli usuvigli di cucina. a. f. doni, 7-24: di
, parola iniziale del primo verso dell'inno a san giovanni di paolo diacono, solfeggiato
giapponesi: una 'uta'in quattro piedi, a rime precise, sulla poesia della comodità
un utello, o ampolla d'olio, a cui era appeso un su- gatto.
locuz. scolare o sgocciolare vutello-. portare a termine il coito, eiaculare.
quando simone si sentì essare in braccio a la suocera s'ingegnò il più presto
, che si sono rinvenuti, appartenenti a quei neolitici. govoni, 166: t'
e altre tali cose non dànno altro frutto a chi se ne serve, se non
perfino lo scaldaletto, perfino il portaspazzole a doppia sacca. silone, 4-190: al
o pezzo meccanico usato manualmente o applicato a un macchinario, che serve ad asportare
macchinario, che serve ad asportare o a incidere il materiale dei pezzi in lavorazione;
far dimenticare agli altri e perfino a se stesso che prima di quell'orribile guerra
, di grandi mutamenti: le macchine utensili a controllo numerico, l'automazione totale -l'
utensilerìa, sf. insieme degli utensili necessari a una determinata lavorazione. u
utensili, i calibri e le attrezzature atte a un certo tipo di lavorazione e si
avrei voluto raddoppiare il consumo del gas a quell'antipatico utente. -con uso
per la stragrande maggioranza degli utenti, a pura rappresentazione mimica, a ripetizione pedissequa
utenti, a pura rappresentazione mimica, a ripetizione pedissequa e meccanica di positure, gesti
2. per estens. ciascuna persona a cui si rivolge idealmente uno scrittore,
montale, 4-164: è inutile perciò chiedersi a quali 'utenti'che non siano altri scrittori
sistema sanguigno (oltreché d'un motore a scoppio, oltreché dell'illusorio d'un
oltreché dell'illusorio d'un motore stoltamente a scoppio), e visto che ci siamo
contrazione uterina. -idoneo, adatto a curare le malattie dell'utero (un'
clistero uterino, detto da greci metrenchitas. a. cocchi, 8-122: elle [
, per la somma facilità che elle hanno a passare per quelle vie defrorina; e
, è sorella uterina dell'avarizia. a. cattaneo, i-130: questa verità s'
otre. ariosto, 44-21: chi a piedi e chi in arcion tutte partita /
astolfo lor ne l'uterino claustro / a portar diede il fiero e turbido austro:
ordine degli sdentati e dei primati, a cui appartiene anche l'uomo, è presente
, 48- 78: che se a non propri luoghi marte i rai / oroscopi
o di titolati che non vogliono venire a visitare al solito. papini, 27-
24: commodo, si rivelò di lì a poco un de'mostri più malfacenti che
rimpinzato utero della sua mente scappan fuora a stuoli foltissimi. riccardi di lantosca,
omuncolo interno, / e l'altro, a furia di cercargli il pelo, /
spreg. e con partic. riferimento a una donna). rapini,
qui finisce che la fucilano davvero. e a me non va. e troppo,
putì, è fatto monaco di santo miniato a monte, e fece il suo meglio
troncamento di utile, calcata e contrapposta a puti (v.). uticènse
, marco porcio catone il minore che a utica organizzò l'estrema resistenza contro ce
si conchiude che 'l dono conviene essere utile a chi lo riceve, acciò che sia
liberalitade. boccaccio, viii-1-37: vennero a mostrare ogni cosa utile agli uomini,
utili e bellissime. -adatto a una coltivazione (un terreno).
). boccaccio, 21-26-41: postasi a sedere sopra le piacevoli erbe, e
, mi mostrò quali parti del giardino fossero a diversi albori utili. crescenzi volgar.
per l'altro. simintendi, 3-38: a! come sarebbe stata utole cosa essere
fu che parve loro util consiglio assalirli a poco a poco, e per intervalli e
parve loro util consiglio assalirli a poco a poco, e per intervalli e con
e tu, valeriano, perché hai creduto a l'utile consiglio, domanda ciò che
delle cose che sono utili e buone a se stesso. muratori, io-ii-ii: sarebbe
. -lavoro socialmente utile-, impiego a tempo determinato assegnato da un ente pubblico
tempo determinato assegnato da un ente pubblico a persone disoccupate, che ha come obiettivo
, 205: questa pace fu molto utile a fiorentini. g. correr,
1563 e del 1566 siano state utili a quella corona? brusoni, 177: una
al partito de'prencipi, quanto utile a quello della duchessa, -favorevole, propizio
. b. davanzati, ii-430: a lione si fanno quattro fiere l'anno.
fatta sua polvere di certe erbe utili a quella infermità,... a parigi
utili a quella infermità,... a parigi n'andò. crescenzi volgar.,
dissenteria. macinghi strozzi, 1-309: andrai a spasso alla villa, che ti sarà
suoi scolari si essercitino; ma ancora ha a por loro inanzi alcun modo utilissimo d'
un valido contributo, che opera efficacemente a vantaggio di una comunità o di un
illi cre- derano migliore, piu utile a questo comuno. fra giordano, 2-81
arte sua, ovvero nell'ufficio suo a che è posto. dante, conv.
l'uomo è animale civile, per che a lui si richiede non pur a sé
per che a lui si richiede non pur a sé ma altrui essere utile. ammirato
pubblico. bacchetti, 1-i-504: solo a vederlo su quei segnolini delle cifre in colonna
quei segnolini delle cifre in colonna, a lazzaro veniva il mal di testa, ma
all'eccesso opposto,... trascendono a vantarsi di non avere culto alcuno e
cioè de'capitani, degli uomini armati a cavallo, della fanteria e di quelli
operazioni. -ant. pronto, predisposto a tenere determinati comportamenti o atteggiamenti.
l'uomo digiuna... è utile a la contemplazione, a l'orazione,
. è utile a la contemplazione, a l'orazione, a pensare de le cose
la contemplazione, a l'orazione, a pensare de le cose divine.
. stor. deputato alle cose utili-, a schio, ufficiale con il compito di
alle cose utili di detto castello principiarono a fare elettone di un cavaliero.
bartoli, 4-ii-626: piacemi anco che andiate a roma, donde potrete sperare onore et
. giuglaris, 357: non è a proposito per pascere ozi di corte, chi
, xvii-9: io non sono nato che a teorizzare su fumane perfidie, e a
a teorizzare su fumane perfidie, e a tollerarle sovente con mio danno, senza
equivoche e sinistre, e i tribuni pronti a perdere la città per l'utile personale
. f. degli atti, 105: a dì vini de septenbre el castello del
i 'bagni'per l'utile che recano a diversi morbi. 14. arricchimento
acciò che la tua famiglia sieno solliciti a l'utile di casa tua, sempre
, golzio aveva promesso che avrebbe incominciato a riconoscergli una percentuale sugli utili. -utile
quello nel cui computovengono considerati solo i costi a imputazione diretta (e si contrappone all1
cui computo vengono considerati anche i costi a imputazione indiretta e che costituisce la somma
e la forza d'abbattere e sottomettere a sé la cristianità a voi, non facciamo
abbattere e sottomettere a sé la cristianità a voi, non facciamo strepito né motto.
ogni cosa, ch'ogni successo militasse a lor utile. loredano, 3-178: i
, ècci più amicizia. -fare utile a qualcuno: giovargli, essergli d'aiuto o
sì al morto. romoli, 275: a coloro a'quali si cominciano a far
: a coloro a'quali si cominciano a far pannicoli e tela negli occhi,
gli ungeran spesso quando vanno la sera a dormire con una goccia, gli farà estremo
-mescere l'utile al dolce, riuscire a procurarsi nello stesso tempo piacere e profitto
la guida dell'umano procedere. a. mario [in carducci], iii-19-234
redenzione, o non la vorranno che a condizioni inaccettabili. gramsci, 7-193: 'l'
che tutto il prodotto lordo del fondo spettava a lui, detratto il canone fisso in
, utilizzabile o, anche, funzionale a uno scopo; vantaggio pratico che si trae
previdenza in far sì che... a lo ricevitore vada l'utilitade de l'
delle merci pesanti. -attitudine a dare frutto, a produrre vantaggi,
. -attitudine a dare frutto, a produrre vantaggi, guadagni (con riferimento
produrre vantaggi, guadagni (con riferimento a terre coltivate, ad animali allevati)
per qualcuno. boccaccio, vili-1-53: a così fatta domanda rispondere, tra molte
domanda rispondere, tra molte ragioni due a l'altre principali me ne occorrono. delle
: fo sperato dal populo facesse utilità a la ciptà. 2. vantaggio
. - utilità pubblica: beneficio esteso a tutta una collettività. dante, conv
-in senso concreto: ciò che serve a tale scopo. testi fiorentini, 17
dante, conv., iii-v-22: voi a cui utilitade e diletto io scrivo, in
cechitade vivete, non levando li occhi suso a questecose, tenendoli fissi nel fango de la
dell'uomo, [socrate] imprese a filosofare. leopardi, v-701: della utilità
per animale, e questa entrata ascende a ducati 800. 000. sansovino, 2-23
gozzi, 1-331: egli incominciò di nascosto a dipingere qualche capriccio e ne traeva danari
utilità che ne traeva, si diede a lavorare gagliardamente. -ant. commercio
3-284: in capo di m mesi tornano a l'isola loro, e quivi si
7. emolumento, appannaggio corrisposto a un magistrato come compenso per l'attività
la quale una cosa qualunque rendesi capace a procurarci un bene o ad allontanare un
2. 10. locuz. - a, in, per utilità di qualcuno-,
, in, per utilità di qualcuno-, a suo vantaggio. s. caterina da
secondariamente diede al prossimo suo sapere quando a nostra utilità scrisse la dottrina del vangelio e
'che sempre si vuole interpretare le leggi a utilità della repubblica'. pallavicino, 1-475:
, che questo giovanissimo istituto, nato a decoro e utilità e sostegno di quell'altro
legname e di terra, fatte più a utilità che a pompa. -di utilità
di terra, fatte più a utilità che a pompa. -di utilità (con valore
virilmente, voi e gli altri che sono a vostra compagnia, affadigandovi con vera e
nella città. pallavicino, 1-498: a quegli obbietti che sono d'utilità sì grande
grandissima utilità il consultarla, mandandogliela ella a suo comodo per occasione opportuna. ferd
vantaggio suo e di tutti. -tornare a utilità: risultare utile, vantaggioso, giovare
d'ogne cortesia, ma no 'lli toma a gran- d'utilitade. parini, 603
ho avuto licenza... di mandare a córre ogni mattina, sin che non
in realtà per utilitarmene, con mandargli a vendere in piazza per mio conto.
riferimento in modo prioritario all'utilità, a un vantaggio per lo più materiale o
l'avversione alla trascendenza e la tendenza a una concezione immanentistica dell'uomo e della
di piccole dimensioni e cilindrata ridotta, a basso costo d'acquisto e dai consumi limitati
... ma si dedicò subito a quel modello utilitario che doveva fare la sua
può darsi che io abbia avuto, a suo tempo, un piccolo conto in banca
unicamente considerandola come quella che è utile a ciascuno, per gli scambievoli vantaggi de'
tutta la creazione. rovani, 4-iii-25: a dispetto dei rigidi ed esagerati 'utilitari',
greco, ebbe la sua definitiva formulazione a opera di jeremy bentham (1748-1832) e
, 'tennìstico', 'utilitaristico'.. serve a rendere anche più anchilosata la nuova lingua italiana
può servire, che può essere adibito a un determinato uso. a.
adibito a un determinato uso. a. de nino, 1-62: 'utilizzabile'.
utilizzare (utilizare), tr. mettere a frutto; adibire per un determinato uso
, le navi dall'estero bisognerà pensare a utilizzarle meglio. -applicare un metodo;
persona in una determinata attività; destinarla a un lavoro, a un servizio; avvalersi
attività; destinarla a un lavoro, a un servizio; avvalersi delle sue capacità
esso ghisa, motteggiando che egli fosse venuto a napoli, per darsi spasso, utilizar
cintolo di buone guardie, lo trasferirono a donchester. 5. intr.
. con la particella pronom. rendersi utile a qualcuno o a qualcosa. mazzini
pronom. rendersi utile a qualcuno o a qualcosa. mazzini, 12-290: facciamo
utilizzazióne, sf. messa a profitto di risorse, in par- tic
fosse, né la lega operaia avrebbe interesse a scemare la offerta di mano d'opera
d'opera al disotto della totalità, né a uella imprenditrice converrebbe restringere l'utilizzazione
dell'energia solare sarebbero sei volte superiori a quelli del nucleare. 2.
per estens. il volgere un'attività speculativa a scopi utilitaristici. montale, 4-19
l'incaricato di pubblico servizio commette impiegando a proprio o altrui profitto invenzioni o scoperte
o nuove applicazioni industriali di cui è a conoscenza per ragione del suo ufficio e
di un pubblico servizio, che imiega a proprio o altrui profitto invenzioni o scoperte scienti-
è punito con la reclusione non inferiore a cinque anni e con la multa non inferiore
anni e con la multa non inferiore a lire diecimila. 6. industr
, vesa e ambluaria... vengono a sbloccare in essa mosa, dando molti
diritto romano, interdetto proposto dal pretore a difesa della proprietà dei beni immobili.
restare al conquistatore, sia stabilmente, sia a tempo. 'uti possidetis'è pure nome
napoli, s'illanguidisce lentamente; ma a napoli s'ostinano tuttavia a sperare. b
lentamente; ma a napoli s'ostinano tuttavia a sperare. b. croce, iv-11-89
, 4-219: le utopie sono dovute a singoli intellettuali, che formalmente si riattaccano
dei vantaggi rispettivamente diretti e indiretti riferibili a una condizione psicopatologica. = nome d'
. utilizzo, sm. messa a profitto, sfruttamento di una risorsa,
, di una macchina. a. junker, 101: stappo..
, provvigione percepita nelle aperture di credito a compenso del rischio assunto con la concessione
: utilmente amare iddio dobbiamo, non che a lui possiamo fare utilità, ma per
arti, oltre i vari usi politici a cui, secondo le qualità de'governi
la nuova olanda, e che lo accettava a bordo impiegando- velo utilmente nella sua qualità
2. ant. recando vantaggi a qualcuno. b. segni, 11-5
, 'voglia il cielo'. possibile a ridursi alla pratica. 'cotesta è un'utopia