24-174: sono stato tormentatissimo e inetto a lavorare... da un ascesso
, iv-389: son stato un poco tardo a responderli non per negligenzia veramente, ma
del tormentatissimo stomaco... che a pena mi lassa respirare. -molestato
, come fai grazia allo latro, falla a me afflitta tua ma- tre, menami
nei guai e nei disonori, impari a vivere tormentato e disonorato. manzoni,
museo e mi incamminai sui 'boulevards'ripensando a quanto mi era occorso di vedere.
tutte le scienze. 5. sottoposto a una violenta sollecitazione fisica. spallanzani,
. -con riferimento ai demoni che sottopongono a pene e a supplizi le anime dannate
ai demoni che sottopongono a pene e a supplizi le anime dannate. bartolomeo da
che voi uomini fate nel vostro. a. cattaneo, i-442: il purgatorio
, i-442: il purgatorio comune è a mezzo la terra vicino all'inferno (dice
-per estens. che sottopone qualcuno a maltrattamenti, a vessazioni, a soprusi
. che sottopone qualcuno a maltrattamenti, a vessazioni, a soprusi. landolfi [
qualcuno a maltrattamenti, a vessazioni, a soprusi. landolfi [gogol'],
molesti, chiedere consiglio ai saggi e a chi può rettamente giudicar delle cose.
molto connesse, la forma riusciva penosa a forza di tormentature e di contorsioni, la
cotta, si impiastri ogni dì insino a tre o quattro mesi, si ritornerà il
quattro mesi, si ritornerà il vedere a coloro che hanno begli gli occhi e non
specie di potentina che ha servito di tipo a questo genere. = voce
tormentina1, sf. marin. nelle barche a vela, piccolo fiocco usato in presenza
in situazioni di emergenza. a. bignami [« nautica », marzo
tortura, particolarmente efferata e crudele inflitta a un imputato o a un testimone di
efferata e crudele inflitta a un imputato o a un testimone di un processo per ottenere
deposizione veritiera o, come punizione, a un condannato, a un prigioniero, ecc
come punizione, a un condannato, a un prigioniero, ecc.; atto di
di coercizione e pressione psicologica violenta volto a tale scopo. leggenda di
uomo gli fece materia di virtude. a. pucci, cent., 39-92:
xviii-3-350: due poveri cittadini furono indotti a confessar nei tormenti un delitto impossibile e condannati
crudeli tormenti e sì gloriosa testimonianza rendettero a gesù cristo, erano tutti gentili, che
diretta del peccato e con determinati limiti a seconda della gravità del peccato stesso (
, inf, 5-37: quando giungono davanti a la mina, / quivi le strida
la virtù divina. / intesi ch'a così fatto tormento / enno dannati i
era già sanato della volontà ed apparecchiato a ricevere maggior lume del sommo vero.
inferno di dante ci parvero fievoli immaginazioni a confronto di queste verità. -con
., 1-155: deh, che è a pensare che 'l nostro signore dio,
pazienza, e non aprì la bocca a lagnarsi, quando gli furono le mani
, quando gli furono le mani aperte a salvarci. -con meton.:
e legare le mani dietro e menolla a piè del tormento. -luogo,
e morì miserabilmente, percioché infraci- dendosi a poco a poco pinteriora con orribil tormento e
miserabilmente, percioché infraci- dendosi a poco a poco pinteriora con orribil tormento e fetore
campailla, 1-6-3 7 } l'umana vita a quanti affanni e stenti / continui soggettò
soggettò di adam l'errore /! a quali il corpo fral morbi e tormenti,
il corpo fral morbi e tormenti, / a quante passioni, e doglie il core
stagione / ed omo ha pena contro a suo volere, / co lo pensere
mal sofrire è 'l dritto paragone / a que'ch'è saggio. petrarca, 129-19
ch'è saggio. petrarca, 129-19: a ciascun passo nasce un penser novo /
tormento ch'i'porto per lei. a. pucci, cent., 49-68:
ambra, 4-11: incredibile / è a dir qual sia il tormento dell'animo /
17-41: nessun volentieri toma col pensiero a quello, a che sa di non poter
volentieri toma col pensiero a quello, a che sa di non poter pensare senza
l'evoluzione della scultura europea: sempre a mortificazione della carne, ad esaltazione di un
volga; onde costretto / sarò dimani a vendere un caldaro. cattaneo, iv-2-273
, 1-225: la servitù, che debbo a questa dama è l'unico mio tormento
al sole, al ghiaccio, ed a ogni tormento. d. bartoli, 4-1-239
4-1-239: n'eran divisate le facce a vari colori, stemperati in una lor vernice
dell'ac- ue, vien obbligato a far pià robusto le pile, e più
, taglio. -marin. sforzo a cui è sottoposto lo scafo e, in
... dovettero chinare il capo a codesto, chinare il capo a medici
capo a codesto, chinare il capo a medici e medicamenti. 11.
ibidem, 328: chi discioglie la vela a più d'un vento, arriva spesso
più d'un vento, arriva spesso a porto di tormento. 12.
le tre mamme strillano saluti, si sporgono a offrire giocattoli, fiale di profumo.
determinato dalla metanizzazione della città è destinato a durare parecchio. 2. nel
con abilità e perseveranza i tormentoni e inseguendo a bella posta le battute più cretine,
povero sa- banello, nudregao e arlevao a panaele tormentorie fatte de pan de desiderio
, che le belve o perdono gli occhi a forza di lacerarli coi graffi o si
ho veramente trascorso un paio di giorni a copiare queste lettere, soprattutto a rileggerle
di giorni a copiare queste lettere, soprattutto a rileggerle e a rivivere tormentosamente quelle memorie
queste lettere, soprattutto a rileggerle e a rivivere tormentosamente quelle memorie. = comp
full time ed erga omnes che ravvicinava a un montgomery clift senile, a un annoso
che ravvicinava a un montgomery clift senile, a un annoso anthony perkins. =
tormentosa deh'appagamento nell'amore, ora, a questa età, che conosce tutto,
è cosa non meno tormentosa il sentirsi amati a nostro dispetto. 2.
cor lasso siede / col tormentoso fianco / a partir teco i lor pensier nascosti.
di tutti gli uomini, ti mostri ingrato a dio ed alla natura. goldoni,
e incredibile che la donna adorata venga a dire che i suoi giorni sono vuoti e
: alcuni stimano che sia sufficiente rimedio a tormini bere una volta il gaggio della lepre
da un flusso disenterico con tormini acutissimi a quali s'accompagnò in un medesimo tempo
8 dei manoscritti della biblioteca magliabe- chiana a carta 46 si legge una 'relazione'di autore
economiche, in forza del quale si mira a ottenere, a parità di costi,
del quale si mira a ottenere, a parità di costi, il massimo vantaggio oppure
parità di costi, il massimo vantaggio oppure a compiere, a parità di risultato,
il massimo vantaggio oppure a compiere, a parità di risultato, il minimo sacrificio.
congedo con un numero di versi inferiore a quello delle altre strofe ma con identico
carducci, iii-7-215: lo sfidatore usciva a provare che l'avversario non avesse scelto
. gadda, 415: aveva costruito a costa masnaga, presso lambrugo, un po'
, una solida e scombinata casa che, a idea, nessun tornado o ciclone riescirà
, nessun tornado o ciclone riescirà mai a debellare. 2. figur.
: midons morbidamente vi tradisco / quando a un tornado vostro di furore / m'incartoccio
peccatore. 3. marin. barca a vela da regata di classe olimpica,
lunga 6, 05 m, con scafo a catamarano e due derive, in grado
; stuzzichino; antipasto. a. pancaldi [« l'unità »,
un indirizzo contrario ai fini più o bettaccia a proprio scorno / quest'impuro commercio e senmeno
è teoria del tornacirconda il letto fino a terra per ornamento o per naconto materiale
o incoladi, far et verun ostacolo a che la giovinetta iniziasse il giovane forestieusar
stemperato coll'aceto solevano portare in tavola a principio insieme con l'insalata per tornagusto
avvertì che quegli uccelli sarebbero serviti appena a lui solo, per tornagusto con un
quasi appresso lauta vivanda, io venga a portarvi in tavola, come per tornagusto,
il burchiello. d'azeglio, 1-319: a forza di depravarsi, certe nature non
prato ameno e verdeggiante, / e poco a lui discosta e stramba letto
, le dimando qualche picciol favore rimettendomi a la cortese relazione di vostra signoria,
e co 'l tornaletto, perché mandandole a roma, non costerà molto il porto
e bestemmiando d'ira / contro clistero a tutta forza il tira. magazzino di
-in partic.: che fa ritorno a casa, in patria, da un'impresa
più rimessamente: così cacciati e tornanti a vicenda da un luogo in un altro,
alla cascina, / o stormiscon le fronde a un voi di uccello. fenoglio,
lavoro. 2. che ritorna a prendere possesso dei beni espropriati, del
(una stagione); che torna a risplendere, che risorge (il sole
balbo, 1-403: io non odo a poco a poco altro più tra le mol-
, 1-403: io non odo a poco a poco altro più tra le mol- tiplici
poerio, 3-119: mentre spuntan le stelle a far la bruna / notte di miti
: nel calcio, ala che ripiega spesso a centro campo per aiutare la difesa.
7. locuz. -tornante a prò: vantaggioso, proficuo. carducci
franchi mantenitori di tutte le instituzioni tornanti a prò di chi ha vinto.
un tracciato stradale o ferroviario, curva a 180 gradi, realizzata per collegare due rettifili
: passato l'archivolto, la strada prese a dilungarsi verso l'appia...
1-50: i combattitori abbiano dentro unzione a essere vittoriosi. 11. dimin
poco in istato di correre per roma a salta-la-quaglia. = voce dotta, lat
. viscosità, viscidità di acque miste a sabbia o fango. leonardo, 2-312
vive separata dall'altra popolazione ed abita a preferenza sulle rive dei fiumi e del
popolazione stanziata nelle regioni costiere dell'atlantico a sud del senegai. - anche sostant
letter. ant. uomo inetto, buono a nulla (con uso spreg.)
di caratteristiche fisiche, psichiche, intellettuali a essa proprie, in partic. delle capacità
dotato di coscienza, capace di rappresentare a se stesso il mondo esterno e di agire
di una ragione i corporea ed immortale a quello strettamente congiunta ed avviticchiata, siccome
poliziano, 1-646: 1'non ho invidia a uom ch'ai mondo sia, /
marie... sole l'accompagnano a piè del patibolo quando l'uomo divino è
diritti del- l'uomo'fatta in america a quella fatta in francia, troverà che
per gli altri né per lui. vale a dire che i diritti dell'uomo sono
vincitore, che da lui mandate fossero a le vergini della dea vesta, affermando che
deve considerare la quantità de un membro a respecto delpaltro. manzoni, pr. sp
): voglio che andiamo noi altre donne a fare un'altra prova, e vedere
sviluppo psico-fisico, intellettuale, ecc. a cui tradizionalmente vengono attribuiti come propria prerogativa
tende e le vostre armi e le date a tali che sieno uomini. savonarola,
un uom fatto di forza avanzare. a. tiepolo, lii-13-157: ha un figlio
bacchelli, 1-i-392: non poteva opporsi a che gli fosse insegnato il mestiere e a
a che gli fosse insegnato il mestiere e a farsi uomo. -famil. marito
: io trovai l'uom mio che andava a città. giuliani, ii-245: si
che più di me gli premeva il negozio a l'appartamento... ma io
prestava ardire agli uomini e ai fanti a piede molto raccomandava il loro onore. giustino
oste. la spagna, 18-8: presso a quella battaglia e gran tramezzo / era
battaglia e gran tramezzo / era il palazzo a due piccole miglia, / bene aforzato
conforti prestava ardire agli uomini e ai fanti a piede molto raccomandava il loro onore.
29. 4. persona addetta a una mansione, a un servizio in
4. persona addetta a una mansione, a un servizio in partic. manuale e
mandare oggi o dimani il suo uomo a prenderli perché ho anche bisogno di sbarazzare
una persona o, anche, l'appartenenza a un ceto, a una categoria sociale
anche, l'appartenenza a un ceto, a una categoria sociale, professionale, eòe
perdita degli uomini di comando, d'intorno a seicento. tarchetti, 6-ii-515: di
d'un uomo d'affari; ridiscese a saltelloni la scala, e, preso un
affari, gente della provincia che viene a sbrigare in città qualche faccenda, o
, condottiero (in partic. soldato a cavallo); mercenario. dante,
c e il supplimento di altre genti a cavallo. alv. contarmi, lii-4-259:
, cliv-191: per alcuni giorni ferri fu a roma duomo del giorno'. panzini,
: tra noi l'uomo del popolo, a rompersi tutto il dì l'arco della
centesimi. periodici popolari, 1-17: intendevamo a porgere ai padri di famiglia, agli
raccomandare ai figli, agli educatori loro, a dare all'uomo del popolo un quadro
p. tiepolo, ii-5-75: lo mandò a raccomandare al re suo figliuolo con ricordargli
per interesse suo proprio tutto ciò che a vantaggio della religione può ridondare; così
appena sedette, l'oste gli servì a mo'd'antipasto il mio articolo.
spigliato, in partic., si trova a proprio agio in ambienti eleganti. -anche
la cupidità, o 'l buon cavaliero, a cui sarà più glorioso il trionfar d'
avreste fatto voi medesima se foste imbattuta a sposare il duca a. o il marchese
medesima se foste imbattuta a sposare il duca a. o il marchese b.?
drammatica, sotto forma romantica, avessero a ricorrere non già alla penna, ma
prep. da: persona adatta o disponibile a svolgere un determinato compito o azione.
fosse da fare. piccolomini, 2-45: a punto l'ora dopo esinare è
. cappello, lxxx-3-29: aveva ultimamente mandato a chiamare il marchese giovanni di brandemburgo,
. d. battoli, 2-2-270: a portare sicuro tutto il suo mobile gli abbisognavano
: è uom 7. preposto a un sostantivo, forma un'espressione che
. periodici popolari, i-274: se a taluno può apparire assurdo e ridevole questo
nido di uomini-formiche, noi ricorderemo che a ciò non va limitato il sistema di fourier
piuttosto esclusivo e non guari applicabile che a pochecolonizzazioni in quanto al puro falansterio. barilli
una commissione che dovevo fare mi sono arrischiato a servirmi di un 'riksa', che è
35: « andrea, andrea, toma a farci sognare » invoca il popolo giallorosso
bianciardi, 4-71: la riduzione di fine a mezzo, qui e altrove, aliena
appella finice. boccaccio, viii-2-259: ma a che molte parole? l'uomo si
testi fiorentini, 118: tornati ongn'uomo a sua magione, mes- ser oddo arrighi
conti, 55: tale fu l'uomo a cui dobbiamo la narrazione dei viaggi-dei conti
. tarchetti, 6-ii-313: l'ho detto a me stesso appena vi ho veduto:
posto di uomini neri e di palafrenieri a livrea. -ciascuno dei servitori di
servitori di famiglie signorili che, vestiti a lutto, seguono il feretro di un membro
. v.]: 'uomo nero': a un gioco di carte, il fante di
all'uomo nero, che è rimasto a tuo padre. -nel linguaggio infantile
13. sport. marcatura, marcamento a uomo: nel calcio, nel basket
e poi badare ai marcamenti. marcamenti a zona, marcamenti a uomo. radice su
marcamenti. marcamenti a zona, marcamenti a uomo. radice su corso, david su
. -per estens.: chi entra a far parte per la prima volta di
uomo..., parendogli che a lui non si convenisse usare ne'suoi ministri
allo avere mandato uno uomo in francia a congratularsi, vi mandava publicamente uno imbasciadore
3-87: non à cinghi grande vergogna a dimandare mia figlia per moglie? non sa
v. borghini, 6-iv-393: tanto era a dire allora essere uomo del tale o
. locuz. -a passo d'uomo: a velocità alquanto ridotta, bassissima.
camion... lo si vide salire a passo d'uomo. -a tutt'
]: veggovi dar dentro in quei libri a tutt'uomo. nievo, 44:
. nievo, 44: mi diedi a tutt'uomo e con maggior pertinacia ai
negozi. betteioni, iii-168: dovetti oppormi a tutt'uomo. ferd. martini,
i-30: spero però, confido di rimediare a tutto, perché mi ci son dato
tutto, perché mi ci son dato a tutt'uomo; e pare che le alunne
sposa; un tajer grigio, tagliato a uomo e la gonna corta e stretta.
. -da uomo a uomo: molto sinceramente, senza finzioni.
senza finzioni. -fare l'uomo addosso a qualcuno: imporgli con la violenza la
eccessiva fierezza, per cui sembro stravagante a certi uomicciattoli ch'io guardo cf alto
prima non avevano postomente 'a los strangeros'cominciarono a deporre il grave sopracciglio, e presto
il grave sopracciglio, e presto vennero a infilzarmi de'complimenti portoghesi e spagnuoli che
, minuti, nani, pigmei quasi a petto degli uomini passati, ch'erano certi
, / ogni gran luca s'arà a dir lucone. g. g. belli
», proruppe il 'cefalonte', vale a dire il capo dell'instituto. « suon
sol volando sali, / o troppo a l'onda cali. n. villani,
primiero / occupar di sua mole: esso a milfuopi / opportuno si vanta. pindemonte
brontolar. qual uopo / di barca a voi? -maggior uopo: suprema
vasallo indegno: né mai sono / a la mia patria inutilmente visso. -ultimo
vostro aiuto, / dilettissime ninfe, a l'ultim'uopo. b. davanzati,
gli autori del mal consiglio lo spinsero a ritirarsi in brescello, levarsi dalla fortuna
xii... li quali denari diedi a cordino suo figlio che. lli diede
. uno paio di calze di saia bolongnese a. ss'uopo. cavalca, 6-1-67
in dolore, cioè di penitenza, lavora a suo uopo e fa forza alla sua
e sai perché? perché noi maciniamo a raccolta: ma in verità bene a
a raccolta: ma in verità bene a tuo uopo, se tu stai cheta e
par, che uno scrittore / possa a suo piacimento unire all'uopo / la mosca
. ariosto, 2-30: perché varie fila a varie tele / uopo mi son,
l'agitata prua, 7 e torno a dir di bradamante sua. tasso, 1-80
vari liti / di ciò che d'uopo a le terrestri schiere. n. villani
dinanzi al curioso amante / immota starsi a la donzella è d'uopo, / et
la donzella è d'uopo, / et a gli strali del suo mirar costante /
-fare all'uopo: essere atto a uno scopo, in determinate occasioni.
la turba vola. -venire a uopo: risultare utile, adatto.
, / sicché ben tosto ti verranno a uopi, / ché per pubrico frodo sarai
queli vogliono questa nuova lingua seguitare, a quegli viene a uopo queste belle lettere.
nuova lingua seguitare, a quegli viene a uopo queste belle lettere. cantù, 347
. cantù, 347: ora venivano a grand'uopo [i pusterla] a franciscolo
venivano a grand'uopo [i pusterla] a franciscolo per ristorarlo dei beni confiscatigli in
uso nel medioevo. attribuito a iacopone, 1-ii-32: prima che tu 'ti
perché egli sa che io son venuto a richiamarmi di lui d'una valigia la quale
sulla scarpe, la zucca e la bisaccia a tracolla, e tra mano il bastone
gambe, che le uose sguainavano fino a mezza coscia, sembravano più lunghe,
« perderò ad austerlitz, ma vincerò a waterloo ». -nelle uniformi militari
v-1-645: lo vede ogni fante simile a se, con l'elmetto del fante,
in una scudela, e mescola e dàlie a bere al cavallo nanzi ch'elli manuchi
va fuor del nilo in quel luogo a punto il quale dèe esser termine de
le uova del giorno, o ti piaccia a leggiero / fuoco scaldarle, o mangiarle
un « dimenticavo di dirvi » buttato lì a colazione fra le minestre e le uova
.. latte, con dame nella mattina a buon'ora una bevuta di cinque once
. carducci, ii-6-32: saluta l'enrichetta a cui annunzierai la mia venuta pasquale:
: spesso preferivo le uova nel tegame, a qualunque gustoso intingolo, ma queste uova
grande albero e armati come di bombe a mano di tante bottigliette di gazosa: tutti
, felici. piovene, 6-174: continuava a lanciare anche senza volerlo occhiate scintillanti.
occhiate scintillanti. una ne lanciò all'indietro a una ragazza in abito giallo uovo apparsa
impudicus. 4. sport. posizione a uovo: nello sci, posizione raccolta
i molto civili. -assomigliare come uovo a uovo-, essere pressoché identico.
eloquenza greco e latina che quei poverelli a forza di sudori e d'affanni trasportavano negli
come uovo ad uovo al moderno, a ferdinando ii. -camminare sulle uova
inutilmente, non che alle sue vittime, a una mosca. bacchetti, 1-ii-31:
e andava adagio, con una curiosa andatura a gambe larghe... -ohè,
nato prima l'uovo 0 la gallina: a indicare una domanda, una questione oziosa
volessi, uditori nobilissimi, / star a farvi ora attorno del rettorico, / ed
in sul'quamquam', facendomi / dall'uovo a raccontar qual sia la causa / principal
che abbia mosso uesti nostri giovani / a recitarvi una comedia... /.
/ io so che io vi verrei troppo a fastidio. delfico, ii-440: il
guerrazzi, 1-346: il papa sbracciava indulgenze a caria, saldo di peccati vecchi e
bellissima poesia, anche se dovevo impararla a memoria. ma così facile, ondante,
gadda, 6-291: se non ti decidi a parlare qui, parlerai col maresciallo,
parlare qui, parlerai col maresciallo, a marino... vieni in caserma,
): una giornata come questa, a forza di politica, a forza d'aver
questa, a forza di politica, a forza d'aver giudizio, io n'uscivo
; e dovevi venir tu sulla fine, a guastarmi l'uova nel pa
un maledetto diavolo ci mette le coma a guastarmi le ova nel paniere. pirandello,
, poi, ingrato e sconoscente, andai a guastargli le uova nel paniere? bacchelli
un attimo, molto velocemente. a. pucci, cent., 73-13:
marino, i-128: delle condizioni mi rimetto a voi, ma vi pongo in considerazione
-mondare l'uovo o le uova a qualcuno: prendersi un incomodo, assumersi
qualcuno: non preoccuparsene affatto. a. pucci, cent., 53-78:
. -rompere l'uovo in bocca a qualcuno-, togliergli bruscamente la parola.
... /... / a voi devrieno a drappello a drappello /
/... / a voi devrieno a drappello a drappello / scolar venir di
. / a voi devrieno a drappello a drappello / scolar venir di tutto quanto il
ognora / sopra gli error dei grandi a trarre un velo, / ma trasparente rendesi
/ ma trasparente rendesi in brev'ora / a chi discemer sa nell'uovo il pelo
piove la domenica delle palme, piove anche a pasqua. proverbi toscani, 193
composti fra ix e il vi sec. a. c., che trattano in
, 40 e colla quale i dayachi lanciano a sessanta passi e con una precisione straordinaria
uperizzare, tr. sottoporre il latte a uperizzazione. = dall'ingl.
la nausea, se nelle fauci del bue a digiuno metti un uovo di gallina crudo
vede pur chiaramente, che monsignor bembo a tutt'ol mondo con la stampa dice
stampa dice, se avere upmion tutta contraria a quel che dice costui. magi,
affirma- tore di tale upinióne, abbiamo a bastanza dimostrato. = var.
e per la gran pagura, / quand'a casa tomòe rime scolata,
scolata, / la s'ebbe a medicar per uppilata. = var
un tempo era ritenuta un uccello notturno a causa del suo canto monotono.
. omit. famiglia di uccelli upupifoimi a cui appartiene il genere upupa. =
di uccelli appartenenti alla sottoclasse neomiti, a cui appartiene la famiglia upupidi.
nell'ombelico; con lo sviluppo si ritrae a formare il legamento ombelicale medio (fella
scientismo dialettico e pessimista non sia andato a genio al poetino uraganeggiante. uraganeggiare,
e in australia, caratterizzato da vento a moto rotatorio ascendente violentissimo e velocissimo (
verla, e corsi prosperamente sette dì a mar tranquillo, si levò loro addosso un
disceso al piano / romolo dell'armata a far rivista, / levatosi improvviso un uragano
più vicin tolse alla vista; / e a scroscio d'acqua impetuoso e strano /
ferd. martini, 1-iv-514: andiamo a letto di cattivo umore e mentre un uragano
nel lettuccio, vedevo il buio illuminarsi a tratti al riverbero dei lampi. soldati
ale paurose da un polo all'altro a guisa di uracano desolatore. pascoli,
uragano con quel suo passo pesante, a sera si trovava a non aver fatto quasi
passo pesante, a sera si trovava a non aver fatto quasi niente. 2
182: il sindaco si provò tre volte a persuaderli dalla finestra; ma la sua
marinetti, 2-i-290: questi gridi, lanciati a quattromila spettatori e ripetuti dalla massa degli
: non serve un uragano di cavallette / a rendere insolcabile la faccia del mondo.
e della religione, escono gli uragani a centinaia. oriani, x-13- 21
travolta dallo stesso uragano che la portava a rovesciare tutto davanti a sé. 5
uragano che la portava a rovesciare tutto davanti a sé. 5. serie interminabile di
quell'uragano di mali mi faceva simile a un pazzo. gramsci, 11-234:
che è proprio, tipico o si riferisce a un uragano, che preannuncia uragani.
di piante tropicali americane della famiglia rubiacee a cui appartiene l'ipecacuana, da cui
parte settentrionale degli urali; che appartiene a tale popolazione. -anche sostant (e
mentre altre più ardite venivano di sorpresa a battergli le gambe con il loro ventaglio
faccio rincantucciare. ore 18, urano passerà a tre gradi a sud della luna.
ore 18, urano passerà a tre gradi a sud della luna.
con smorfie così scimmiescamente mobili che intorno a lui le risa e i motti dei pulcinelli
risa e i motti dei pulcinelli cominciarono a grandinare... - 'ovi'! o
si riferisce alle divinità celesti in contrapposizione a quelle della terra e degli inferi.
o più presto, e inconsapevolmente tendono a spezzare un ritmo chiuso. = deriv
agg. chim. che ha proprietà simili a quelle dell'uranio e lo segue immediatamente
: da le uranie sedi / scendo a consiglio. = voce dotta,
che si dice umana proprio perché avviene a caso. = voce dotta,
all'uranografia. m. a. marchi, 1-ii-314: 'uranografo': descrittore
astron. meteorite. m. a. marchi, 1-iii-737: 'uranoliti': nome
del cielo. m. a. marchi, 1-ii-314: 'uranoscopia': è
. ittiol. famiglia di pesci teleostei a cui appartiene il genere uranoscopo.
sono divoratori, e tali che non perdonano a quelli della loro medesima specie, né
... in regioni anche prossime a centri di qualche importanza, il tenore
con almeno tre anni di servizio, addetti a zone rurali urbanizzate, possono, su
presente legge per coloro che sono addetti a zone già urbanizzate, conseguire la nomina
comprese nel piano, e sono autorizzati a cederne il diritto di superficie o a
autorizzati a cederne il diritto di superficie o a rivenderle, previa urbanizzazione e fatti salvi
fatti salvi i diritti dei proprietari, a norma del successivo art 16, ad enti
ad enti o privati che si impegnino a realizzare la costruzione di case economiche o
costruzione di case economiche o popolari. a. cederna [« la repubblica »,
: ciascuna delle opere pubbliche che servono a trasformare in una struttura urbana una certa
g. bassani, 5-291: guardando a loro e al vasto paesaggio urbano che mi
lessona, 1516: 'urao': nome dato a una sostanza solubile, bianca, fibrosa
, che si riferisce all'antico stato a nord dell'assiria, detto ararat nell'antico
non appartenente né alla famiglia indeuropea né a quella semitica (e forse affine alpurrito)
di calcoli urinari. m. a. marchi, 1-ii-314: 'urato': sale
entrare si valse di loro come l'intermedio a potersi trattenere nell'anticamera senza dar ombra
offensive. / l'altro più urbanamente a me lo chiese. leopardi, iii-52:
io non aveva nessun obbligo di andarle a raccontare che impressione mi facesse e del
dalle campagne circostanti o da altre regioni a economia agricola. m. rinaldi
: l'urbanesimo e le sue cause. a. contento, titil fenomeno dell'urbanismo
riferisce o è tipico, è prodotto a urbania, piccola città situata nel territorio
4: la disciplina urbanistica si attua a mezzo dei piani regolatori territoriali, dei piani
, sancite dalla presente legge o prescritte a mezzo di regolamenti. decreto legislativo del
dominici, 3-18: andai con essi a lui più presto per una certa urbanità
urbanità fino il discorso che fosse diretto a smascherare l'altrui ignoranza.
soprannome di cacca dubbi se vi sarà collocato a tempo. 3. raffinatezza del
in cui la gente si nitade, cioè a dire vita cittadinesca. a. verri,
nitade, cioè a dire vita cittadinesca. a. verri, ii-105: erano pur
decennio. bigiaretti, 8-209: quegli schemi a maglia larga benvenga, 30:
. carducci, iii-14-176: è venuto a fare il vignaiolo in roma e anche lo
, usciva frequentemente ai notte per recarsi a casa delle due sorelle broccata, contadine
alcuna volta, in quelle, mi riponeva a sedere entrando in nuovi pensieri. gelh
fra gli uomini urbani e piacevoli. a. verri, i-123: mi spiace,
con una urbana doglienza, rimettersi loro a ciocch'era piaciuto a sua santità spallanzani,
, rimettersi loro a ciocch'era piaciuto a sua santità spallanzani, v-107: forse
cioè nel 417, volle anche partecipare a tal carica, mentre ancora era unica e
7. sm. stor. appartenente a corpi armati cittadini istituiti nel xix sec
leggeva che il giorno 3 la gente sbarcata a sapri, era stata assalita da truppe
villa veneta di matisa- na dovesse continuare a pagare all'urbario di vassermano per la
lo quale dicea in urbe la ragione a tutti li magistrati, li quali uscivano dalla
: se io sarò domenica come inclino a credere, nell'urbe, verrò alle ore
iacopo del pecora, lxxviii-iii-176: noi trascorremmo a pian passo per l'urbe / ver
, per indicare che ci si rivolge a tutti, pubblicamente). fanzini
è originario di urbino; che vive a urbino. - anche sostant. castiglione
cavato, deliberò pur d'andar per rimedio a maestro serafino. aretino, 10-36:
riferisco alle sue vivande preconfezionate, uguali a quelle di un mese fa.
urea. segneri, 3-583: attaccò fuoco a cinquant'altre navi, preparate a passar
fuoco a cinquant'altre navi, preparate a passar nella nuova spagna e a quattr'urche
preparate a passar nella nuova spagna e a quattr'urche le quali venute là da
. grande vaso di terracotta, destinato a conservare o a versare liquidi; orcio.
di terracotta, destinato a conservare o a versare liquidi; orcio. s
infundibu- liformi / del giardino d'uccelli a mezzogiorno, / giù vi lascia cadere
, il quale vuole ch'ei si abbia a intendere per urchi certe nave, che
. agg. invar. che si riferisce a tale lingua; indosta- no.
bestiame, ecc. m. a. marchi, 1-i-314: 'urea': principio
scoperta da rouelle negli animali, solida, a lamelle lucide di color di madreperla,
derivato dell'urea e che aveva qualcosa a che vedere con l'acido urico.
stato confusionale ecc. m. a. canini, 1-1022: 'uremia': accumulazione
malato di uremia ed obeso, continuasse a mangiare, e non i cibi semplici
lorena. 2. molto caldo, a causa di una condizione patologica (il
= comp. da ure [a \ e genesi1 (v.).
= comp. da ure [a \ e litico2 (v.).
voce dotta, comp. da ure [a] e dal gr. hétqov 'misura'.
voce dotta, comp. da ure [a] e dal gr. xéxos 'fine,
, in mancanza di condizioni ambientali adatte a eliminare rapidamente l'ammoniaca liberatasi dalla
alterne, piccoli fiori riuniti in infiorescenze a pannocchia; la specie urera baccifera è
sull'acido eterossiclorocarbonico. è bianco, fonde a ioo°, distilla senza alterazione a 108°
fonde a ioo°, distilla senza alterazione a 108°; è solubile nell'acqua e nell'
. che è proprio, che si riferisce a tale condotto. balla croce, ii-92
una lesione vescicale. m. a. marchi, 1-i-315: 'ureterite': infiammazione
nell'uretere. m. a. marchi, 1-ii-315: 'uretèrolitiasi': affezione
. medie. manovra endoscopi- ca effettuata a scopo diagnostico od operatorio, che consiste
uretere alla cute tramite un'incisione praticata a livello della cresta iliaca. -ureterostomia intestinale
vagina, per lo più in seguito a un trauma ginecologico, ostetrico o chirur
del calibro delle vie uretrali. a. cocchi, 8-311: l'origine di
localizzato all'uretra. m. a. marchi, 1-ii-315: 'uretralgia': dolor
uretrocistite, sf. medie. processo infiammatorio a carico dell'uretra e della vescica
uretrale non dovuta a cause batteriche né virali, ma provocata
restaurazione dell'uretra; sia in seguito a fistole sia per le deformità congenite del-
dalla minzione. m. a. marchi, 1-ii-315: 'uretrorragia': emorragia
può comparire nel meato uretrale, dovuta a iperattività delle ghiandole uretrali.
delle ghiandole uretrali. m. a. marchi, 1-ii-315: 'uretrorrea': scolo
sì segnalati servigi, lo ha indotto a non voler qui con noi partecipare de'
pratiche più urgenti e più gravi. continuavo a andar negli uffici. moravia, xiii-141
.. parise, 5-213: mentre pensa a tutte queste cose senza aver combinato un
che non avea pensato ad altro, che a trangugiarlo, n'ebbe dispetto. ferd
. sanudo, li-456: necessario è a li presenti urgentissimi tempi trovar forma che
le forze sue contribuiscano cum il danaro a la substentazion del stato nostro. boterò,
, deve constringere il prencipe i suoi sudditi a prender l'armi. mazzini, 41-28
giù, mi pare, d'andar subito a passare il telegramma che ho fatto per
per via d'imposizioni che si avessero a costituire sopra il paese. solaro della
, 82: gli urgenti bisogni della vita a soddisfare assorbiscono i desideri del popolo e
, 9-414: e 'l servizio / ch'a comodo maggior gli viene offerto / urgentemente
non ristetter nulla, / e discreti a lui fùr con varie prove / non breve
nel popolo, il quale ordinariamente e sospinto a favellare dall'urgenza del bisogno presente,
elusa. piovene, 7-331: tutti [a marsiglia] partecipano, tutti recitano,
vantano, tutti corrono verso appuntamenti immaginari a piedi o in automobile con la vanità dell'
, granche richiedi non ti servisse; ma a me occorre e anche d'urgenza!
. d'annunzio, iv-2-157: cominciava a parlare, da prima lentamente e quindi
essa ora mi risorge nel momento opportuno a chiedere con una specie d'urgenza la
sua espressione. moravia, xii-11: a questa noia sociale, bisogna aggiungere la
ottusa urgenza sessuale che, come avviene a quell'età, m'impediva di comunicare con
e licenziossi dal tribunale per poggiar in parnaso a negoziar con apollo d'altre urgenze più
di aiuti esterni. -anche con riferimento a una collettività, a uno stato,
. -anche con riferimento a una collettività, a uno stato, ecc. sanudo
, che io aveva religiosamente conservato fino a quel giorno, in onta delle urgenze più
e delpaltre due provin- cie dette. a. mocenigo, li-1-604: servono queste esazioni
genze della medesima corona di portogallo, obbligata a provveder tante armate e difendere tanta piazze
, urgenzando: dicitura che, apposta a un ordine borsistico di vendita o di acquisto
saziar la fame, / e argilla se a tua sete urga ristoro. bonsanti,
monelli, i-207: ponti troncanti, dietro a noi ogni legame tagliato, solo noi
recise vene urgon le spiche / coi fiori a maggio. montale, 14-147: la
11-46: non trovavamo modo di cominciare a dirci le troppe cose che ci urgevano
sollecitare, stimolare, indurre o costringere a determinate azioni, sentimenti; spronare.
desio, / chi sarà mai c'a patir pena m'urga. cattaneo, iv-2-417
interesse politico e militare urge i popoli svizzeri a ravvicinare i quattro estremi del loro territorio
-avvicinare, sedurre. attribuito a petrarca, xlvii-165: langue colei che 'l
che la sposa di dio surge / a mattinar lo sposo perché l'ami, /
idem, i-403: ma fu rivoltato a uria della sua morte, perché niuno principe
nelle regioni eurasiatiche orientali che presenta coma a punte divergenti con creste trasversali assai pronunciate
. g. raimondi, 1-143: a quel tempo, i tranquilli lettori, e
. pratolini, 2-410: « in mezzo a tanta giovinezza, mi sembra di rimettere
le penne », ella dice. a volte, le sue vene di uricemica la
serpenti e uccelli. m. a. marchi, 1-ii-315: 'urico': acido
un derivato dell'urea e che aveva qualcosa a che vedere con l'acido urico.
incontinenza urinaria, ostruzioni uretrali, alterazioni a carico della prostata, ecc.
: da puoi se levò uno ventaccio a urina e non piovette. -urina ortana
vino nel quale sia cotto fenocchio, vale a quelli che urinano con difficultà. salvini
. citolini, 216: io do a ciascun membro le sue propie operazioni;
orecchi, l'alitare e l'odorare a 'l naso, il mangiare a la bocca
l'odorare a 'l naso, il mangiare a la bocca, il dormire al cervello,
il dormire al cervello, il caminare a le gambe, purinare e 'l coito e
sangue. sanudo, i-741: essendo a brexa, el boldu urinoe sangue, e
alzavano grandi ammassamenti di quei tubercoletti. a. cocchi, 8-330: ricorrano alle
effetto della morbifica stilla che venere infuse a principio. c. mei, 119:
, sf. medie. sindrome morbosa dovuta a ritenzione urinaria grave e protratta e al
voce dotta, comp. da urin [a] e dal gr. cuna 'sangue'.
voce dotta, comp. da urin [a \ e dal tema del lai ferre 'portare'
voce dotta, comp. da urin [a] e dal tema del gr. yewàu
= comp. da urin [a] e coltura (v.).
. liquore urinoso: l'orina. a. cocchi, 5-2-6: questi canali,
iii-622: l'urlamento con boci femminili va a cielo. navigazione di san brandano,
lucca non si sentiva se non campane a martello stormeggiare; idi d'uomini,
la folla). -anche con riferimento a creature fantastiche. ovidio volgar.,
2-48: la savia vecchia turò la bocca a me urlante. papi, i-79:
folla urlante, e giunse davanti o a una delle casette. -sostant.
lupi). carducci, iii-2-106: a l'ombra / con lupi urlanti e fere
selve di ginepri, rare, / a cui fischian nel grigioottobre i tordi /
, iv-308: era ammobiliato e tappezzato press'a poco alla turca, con tappeti,
, vidi giacere ora d'at- tomo a me, sotto l'urlante sole, torbida
l'ira gridando (anche con riferimento a demoni o ad anime dannate).
; de l'un de'lati fanno a l'altro schermo. boccaccio, viii-2-167:
quel luogo di orrori, era giunto fino a loro l'urlare orrendo dei pazzi,
sarei precipitata fuori urlando, oppure avrei preso a schiaffi luisa che pareva farlo apposta a
a schiaffi luisa che pareva farlo apposta a intontirci col fracasso del telaio.
di asini, i quali cominciaron subito a urlare quanto n'avean nella canna.
3. per estens. esprimersi a voce eccessivamente alta, con grida ed
di star zitti zitti, e lasciarmi urlare a voto, come io fo qualche volta
che tu te ristampi: e lascia urlare a ter posta i guastatori del forcellini,
del forcellini, che e'non s'ha a dare in mano a fanciulli latino che
e'non s'ha a dare in mano a fanciulli latino che non sia classico.
un tendone i monti solitari: / a notte il vento rugge, urla: poi
urlava come cento lupi e il cielo a ponente sembrava sangue. papini, 28-185:
più di mezz'ora. malessere. rimango a letto -d'un tratto la sirena del
smanacciato, si squiternava. -cantare a squarciagola e sguaiatamente. de amicis,
sguaiatamente. de amicis, ii-258: a me pare che se fossi in lui,
lui,... mi butterei a nuoto nel bosforo come un galeotto fuggitivo,
bosforo come un galeotto fuggitivo, e andrei a passar la notte in una taverna ai
notte in una taverna ai galata in mezzo a una brigata di marinai, con un
la notte, fra le urlate: poteva a stento camminare, e diceva: «
comisso, 1-269: virgilio lanciava a urlate i marinai alla manovra delle vele
), agg. pronunciato, declamato a voce alta e stentorea (un discorso)
dovi ancora queste: « guai, guai a gerusalem! ». urlatóre,
: qualche anno fa, sotto stendardi a vampiri e maschere tribali africane..
281: nella notte, solo in mezzo a tanta / gente; 'cheap'!
ariosto, 30-11: cominciò il pazzo a gridar forte: « aspetta! » /
di guerra / e le campane suonano a martello. -strillo festoso di esultanza
estens. discorso, serie di parole proferite a voce molto elevata e in partic.
con soddisfazione / che il loro passato cominciava a venir distrutto con urli / e non
venir distrutto con urli / e non ultimi a urlare furono i poeti. 4
urli il bosco / rabbiosa tigre, a cui / il parto cacciator i figli invole
]: veramente per costituire un 'urlo'a capri ed esser degni del moderno cantore di
i-445: ve n'è, che cantano a urlo di lupo, e chi li
si reggeva, mi reggevo anch'io: a volte la perdevo, e buona notte
, allibito per lo più in seguito a spavento. buonarroti il giovane, 9-190
la conquista di un suo personalissimo mulino a vento, sbattendo il naso contro le
, i-238: poi sulla piazza, e a capo d'ogni via / tutta quella
qualche muggito, e da qualche pisolino sonoro a bocca aperta. = deverb
quelle due urlonacce, quando si mettono a discorrere, fanno entrare il dolor di
di dimensioni e materiali vari, destinato a molteplici usi, in partic. al
un'urna sola di quel tesoro basta a liberarsi da tutte le disgrazie, a goder
basta a liberarsi da tutte le disgrazie, a goder tutti i piaceri.
ebri di vino, / quest'ume a regger stan fermi e modesti, / dell'
mani ebume, / solo ver me crudeli a sì gran tosto! b. tasso,
recipiente di varie dimensioni e forma destinato a contenere le ceneri di una salma cremata (
rimasi qua giù, ministro fido, / a por ne l'urna il suo cenere
aurasio un'urna di trasparente cristallo posta a capo del letto. dottori, 3-20:
ossa, o achille, / confuse a quelle di patroclo, il figlio di menézio
e dalle tosche, / gl'illustri padri a comparir non chiama? c. i
cristallo di varia foggia e dimensioni destinata a contenere le spoglie o le reliquie di
: finiti i convenevoli, fugli dato a sedere con gli altri, e quivi vedendo
più valorosi, ne dimandò la cagione. a. verri, ii-64: gli insidiosi
possa essere nel momento presente l'avvenire riserbato a loro ed ai loro compagni.
ci appelliamo tranquilli dalla sentenza del governo a quella dell'urna. carducci, ii-18-300
può dire che cosa uscirà dalle urne a cui hanno chiamato la plebe? bacchélli
sebato, / questo è l'onor che a rallegrar gli eroi / sorge dall'agitata
annunzio, i-127: tutti siam tratti a '1 fin medesimo: / d'ogni
. in botanica si dà questo nome a un organo della fruttificazione dei muschi.
, unità di misura di capacità equivalente a quattro congi, cioè a circa 1.
capacità equivalente a quattro congi, cioè a circa 1. 13. 9.
voce dotta, lat. urna, affine a urceus (v. orcio).
penetrazione di urina. m. a. marchi, 1-ii-316: 'urocele': infiltrazione
escretore, costituito da un'ampia cavità a forma di sacco che comunica con i
cui appartiene l'urocerus gigas, lungo fino a 40 mm e con livrea di colore
giallo e nero. m. a. marchi, 1-ii-316: 'urocero'. genere
. vescica urinaria. m. a. marchi, 1-ii-316: 'urocisti': vescica
che rappresenta il principale colorante delfurina, a cui conferisce la normale colorazione gialla.
coda permanente. m. a. marchi, 1-ii-316: 'urodele': nome
spesso 4 arti, corpo sim. a quello delle lucertole, ma nudo, non
savi, 2-ii-238: cala ogni tanto a visitar le femmine, e poi risale
visitar le femmine, e poi risale a continuare le sue amorose pazzie; e tanto
anat. relativo all'apparato urinario e a quello genitale. -apparato urogenitale-, gli
tra l'eccitazione sessuale e lo stimolo a orinare. = voce dotta, comp
urinarie, calcolosi. m. a. marchi, 1-iii-316: 'urolitiasi': male
vie urinarie. m. a. marchi, 1-ii-316: 'urolito': calcolo
, 176: santucci è un urologo, a quel che so. li. urostilo,
. urostilo, sm. zool. osso a forma di asta con cui uromante
dell'uromanzia. m. a. marchi, 1-ii-316: 'uromante': chi
uromanzìa, sf. esame delle urine praticato a scopo diagnostico, concepito come arte divinatoria
che si proponeva di individuare le malattie a partire dall'osservazione delle urine e di
dufe squame foggiate in lunghi aculei disposti a verticilli. = voce dotta,
genere di funghi della famiglia pucciniacee, a cui appartengono specie parassite che provocano ruggini
, sf. medie. qualsiasi stato patologico a carico dell'apparato urinario. =
massimo 60 cm. m. a. marchi, 738: 'uropeltide': genere
coperta di un doppio ordine di scaglie fatte a modo di piccoli scudi. piccola enciclopedia
gruppo di serpenti assai piccoli, cilindrici, a capo cònico ed a coda brevissima troncata
, cilindrici, a capo cònico ed a coda brevissima troncata; vivono nascosti nel terreno
bella! / (rossa in cima a le colline / sta l'aurora).
gridarono i ragazzi. -come incitamento a combattere o annuncio di assalto in una
. che ha sviluppo di colore rosso a causa dei pigmenti aventi il nucleo dell'
sf. medie. esame delle urine effettuato a scopo diagnostico. m.
scopo diagnostico. m. a. marchi, 1-ii-317: 'uroscopia': ispezione
dal gr. ovqov 'urina'e ow ^ a 'corpo'. urospèrmo, sm. bot
dentate e capolini gialli. m. a. marchi, 1-ii-317: 'urospèrmo': genere
di linneo, stabilita da scopoli, a cui servì di tipo il tragopogon dalechampii
gr. ovqó 'coda'e otcéq ^ a 'seme'. urostegite, sm. zool
urrà / al di là del monte, a valle, chi sa dove.
hurrah (il commento dell'ugolini pare alludere a una provenienza russa).
-i). stor. che appartiene a un'antica popolazione stanziata dalla fine del iii
popolazione stanziata dalla fine del iii millennio a. c. in mesopotamia, nella siria
e perenni, in prevalenza sudafricana, a cui appartiene t ursinia anthemoides, coltivata
/ per truffaldin, che fora lungo a dire; / ma quivi insieme con
. nelle stalle, riparo atto a fornire protezione dalle cornate dei caproni.
il padrone e spacciare il prencipe, a danari contanti si comprano le nasate.
, colpo, spinta violenta inferta a qualcosa o a qualcuno, collisione contro
spinta violenta inferta a qualcosa o a qualcuno, collisione contro un ostacolo.
sballottamento. sanudo, lii-618: venissemo a caxa, un poco piovendo, e con
con una gran fame, tal che a pena mi potea tenir in pè, tanto
, 215: qui fa caldo e freddo a ore, e si ha dal mussolo
mussolo al borgonzone, come dal fritto ch'a nostro... io sto così
di torpedini e contenenti i dispositivi atti a far funzionare lo scoppio dell'arma appena urtate
, 26-45: io stava sovra 'l ponte a veder surto, / sì che s'
stava sopra il ponte surto, elevato a vedere entro della bolgia, sì che,
dà la spinta. leoni, 395: a treviso un tedesco (pappe),
inseguì. de amicis, i-62: tutto a un tratto, mi sentii urtare in
ragazzo. d'annunzio, iv-2-576: a venezia, come non si può sentire se
non per imagini. esse vengono a noi da ogni parte innumerevoli e diverse,
. e. cecchi, 2-151: andava a zigzag; tornava sui propri paesi;
si confondono, si scompigliano, s'urtano a vicenda: ognuno cerca la strada più
arrivare all'uscio. -con riferimento a soggetti inanimati. firenzuola, 498:
498: il debile non si dèe mettere a combattere col valente, che sempre grintraverrà
-recipr. (con partic. riferimento a veicoli che entrano in collisione).
porcacchi, i-374: le navi cominciarono a urtarsi l'una l'altra. chiari
par più perigliosa, si lancia in mezzo a tonda, e 'n giro move /
198: su dunque, suona a l'ultima riscossa, / re sabaudo,
in partic. all'arma bianca, a corpo a corpo. boiardo, 1-14-15
. all'arma bianca, a corpo a corpo. boiardo, 1-14-15: quel
, 16- 84: lo fere a un tempo et urta di traverso, /
cavalleria... era non solamente acconcia a resistere ad ogni impeto, ma ad
ad ogni impeto, ma ad urtare e a penetrare con maggior violenza le schiere nemiche
spinse i regii per modo che furono costretti a disordinarsi. s. maffei, 5-1-103
nemici, avanti che quei di catulo arrivassero a mischiarsi con essi. papi, 1-1-234
, i-365: sbarcato, doveva di lì a poco sostenere un primo urto: che
i ferri / da tarmi da difesa a mille a mille, / mentre in schegge
/ da tarmi da difesa a mille a mille, / mentre in schegge sen van
de lo spezzato cerro. -con riferimento a una lotta fra animali. ghirardacci,
l'un cavallo con l'altro et andare a terra. soderini, iv-5: quelli,
, sentendosi armati, stanno sempre parati a urtarsi, e sono più pronti a investir
a urtarsi, e sono più pronti a investir le femmine. b. corsini,
-recipr. incrociarsi, scontrarsi fino a mescolarsi, a confondersi (nuvole,
. incrociarsi, scontrarsi fino a mescolarsi, a confondersi (nuvole, venti, fiamme
(nuvole, venti, fiamme) o a confluire (fiumi).
tortora, iii-72: la notte precedente a quel giorno, si videro per l'
molte volte insieme, e poi sparirono. a. adimari, 3-27: due fiumi
ecco già l'un si mette / attorno a quel sasso; / si sbraccia,
e l'appoggiò allo scoglio; come a forza di raspar con mani e piedi vi
sermini, 39: suor savina si cominciò a intraversare colle monache, ponendosi a contrariare
cominciò a intraversare colle monache, ponendosi a contrariare, urtando, stempeggiando ora questa
ora quella, gridando con loro da mane a sera, e perché era gagliarda,
è da far sì gran mozion di tanse a la terraferma per non urtar il
maniera. giraud, 2-232: se a questa donna si lasciasse il campo libero
le parti della vecchia, si mise a urtare i due uomini tutte le volte che
e tanta fatica. -con riferimento a soggetti astratti, o inanimati. manzoni
, una tesi, ecc. opponendosi a tutti ed esponendo obiezioni, riserve.
-criticare aspramente un'opera. a. f. doni, 10-149: io
comedie, graffiavo le tragedie, sputavo a dosso alle satire. -opporre una forza
possanza / è molta in te; che a viva forza urtarla / fia dubbia impresa
/ mi spinge, urta, percuote a salto a salto. 8.
spinge, urta, percuote a salto a salto. 8. ant.
che la testa dello exercito fiorentino cominciò a sacheggiare gl'alloggiamenti e da altro che li
ella, e altre isole di caribi a mano sinistra verso mezo giorno, dove
, abbattersi con un colpo (con riferimento a soggetti inanimati, e, in partic
inanimati, e, in partic., a un moto ondoso violento). v
nuovo raddoppiar del vento / nell'aurifero tago a far passaggio, / che il naviglio
fiero agamenone / presto nell'arme gì a riscontrare, / e 'l buon nestor iscontrò
preso fuoco la s. barbara, convenne a tutti cadere a terra per l'impeto
. barbara, convenne a tutti cadere a terra per l'impeto grande dell'aria,
lavezzuola, lvi-157: il del sordo a miei preghi non risponde. / urta
, non essendo possibile di dar gusto a tutti. muratori 6-342: da qualunque parte
sollecitudine e con vivo interesse, analizzandolo a fondo. b. croce,
questo posso assicurare chiunque non ne fusse a sufficienza informato; niuno essersi mai messo ad
fortune. p. verri, 1-ii-133: a lui premeva anche piacenza, ma ella
e che vi mina sotto; / mettersi a urtar coi preti? carducci, iii-24-158
sancisce inamovibili i professori. -con riferimento a soggetti astratti. f. galiani
o dalla folla (anche con riferimento a una personificazione). aretino, 10-24
, si ristrigne ne le spalle dando luogo a lo sfacciato de la presunzione. della
/ d'urtati nappi il suono / gradito a noi sarà! landolfi, 2-141:
e'capi degli inimici tutti facessino capo a lui, pure urtato dall'altra parte
tartassati, perché avvezza a sentirsi urticchiare dalle cose come da un
9-125: non mancano popoli industriosi, che a guisa della canape e del lino,
brusca, violenta inferta intenzionalmente o accidentalmente a qualcuno o a qualcosa da una persona
inferta intenzionalmente o accidentalmente a qualcuno o a qualcosa da una persona, da un animale
: tu ci mandi all'al- irgo a pigliare / come i ladron c'hanno con
/ se macon, certo, ciò veniva a fare, / morto faremo co'morsi
di pers, 129: per sassoso sentiere a ciascun passo / paventò inciampi: entro
sasso. magalotti, 9-2-136: quando sono a misura d'arrivare a colpirsi coll'urto
9-2-136: quando sono a misura d'arrivare a colpirsi coll'urto, gli vedete [
in partic. di un veicolo lanciato a forte velocità. -al figur.: incisività
vene. / le dissi: « e a me, mi vuoi bene? » «
gonfiava il petto, le gote. a. monti, 712: davanti a papà
. a. monti, 712: davanti a papà morto, non pensando più al
. manzini, 18-291: gli uscì, a tradimento, dal petto un suono strano
male acuto di febbre, né da star a letto; ma un gran'urto di
gli uomin d'arme si fan correre a spron battuto contro a'cavalli nemici, si
vomita fuoco col bombire di cento artiglierie a ogni colpo e fa cadere cento paesi con
. bacchetti, n-n: vide andare a fondo le sue ambizioni e le speranze
vetro imprigionata splende, / la cui luce a goder veloce stende / semplicetta farfalla il
/ che assidua spiri, non la spinge a quelle / curve insolite a lei;
non la spinge a quelle / curve insolite a lei; ma sì la tira /
aretino, 20-310: o amore, tristo a chi tu ti cogli a urto. f
amore, tristo a chi tu ti cogli a urto. f. galiani, 4-234
. 7. impulso, stimolo a un comportamento, a un pensiero,
. impulso, stimolo a un comportamento, a un pensiero, a un'attività;
un comportamento, a un pensiero, a un'attività; forte sollecitazione, condizionamento
esso, né più aspra guerra. a. cattaneo, 1-28: la strada poi
, dotati di moto relativo, vengono a contatto e in un tempo infinitamente breve
per urto e resistenza reciproca sieno costrette a girare dattorno a certi centri. g
e resistenza reciproca sieno costrette a girare dattorno a certi centri. g. l.
. ant. parte della sella che è a contatto con il dorso del cavallo.
messo il piè in istaffa, montò a cavallo, sopra un corsier baio facciuto,
ma manco pazienzia ebbe vegurto / e volle a ulivier presto dar d'urto: /
fratei suo, di furor pieno / venne a zerbino e pensò dargli d'urto
gli urtoni, arrivò renzo finalmente davanti a quel forno. pirandello, 8-503:
, 8-503: dinuccia strappò l'ombrello a mimi e la fece cadere per terra
scatolame dentro la valigia e riuscimmo fuori a spinte e urtoni. =
prudhomme, schiaffeggiare la sua pedanteria, sfondare a pungi e a calci la sua grammatica
sua pedanteria, sfondare a pungi e a calci la sua grammatica tarlata, è per
. pasolini, 1-71: « a brutta! » gridava a qualche signora che
1-71: « a brutta! » gridava a qualche signora che vedendoselo venire addosso lo
. soderini, iii-279: s'ha a tenere a mente il proverbio che dice:
soderini, iii-279: s'ha a tenere a mente il proverbio che dice: paese
. tutte quelle rimerie di monaldo! a cui dio perdoni, che io non posso
], 15: ha fatto bene dunque a non presentarsi patty pravo, la 'ragazza
, in micro-vestito 'op'e stivali lucidi a mezza coscia, amava con voce roca
coscia, amava con voce roca ripetere a ogni intervista: « io i ragazzi me
i lor cori / agiano sagi / a mantener li usagi / di quei c'àn
fare. chiaro davanzati, xliv-14: a simil di pantera / faceste per usaggio,
ghirlande e ornamenti porti come si conviene a sua grandezza. libro di sydrac,
loro mogli abitavano in terra, incominciarono a fare e a stabilire lo comandamento di
abitavano in terra, incominciarono a fare e a stabilire lo comandamento di dio, secondo
, significante inverso quelli, in ciò che a. nnoi puote pervenire, ragunanza di
., i-vi-10: l'usagio dell'arme a. bbattalglia è. lla fine del-
lo quale confina coll'acquario, avara a significare li pesci e tutta la loro similitudine
loro arti e delle loro opere, presentano a dio il loro rilievo e la minor
: e rapitolo [ganimede] lo stravolse a mali usamenti. = nome d'azione
come grido di giubilo e di lode a dio). intelligenza, 4
. sofficientemente abbiamo aperto... a tutti usanti di ragione. s. agostino
e perché non è usante, ma vive a riguardo, curando di mantenere e conservare
nemica. tavola ritonda, 1-9: a quel tempo era usanza che se lo figliuolo
necessarie al vitto e sono più atte a nutrire i cavalli e a continovar l'usanza
più atte a nutrire i cavalli e a continovar l'usanza del cavalcare e del
di ridurre i campi del mese d'ottobre a svernare e spignerli a maggio in campagna
mese d'ottobre a svernare e spignerli a maggio in campagna. marchetti, 5-294:
madre nel vedersi i figli d'intorno a lei, e l'illuminazione di tutta la
galateo. latini, i-1657: però a tutte l'ore / ti tieni a buona
però a tutte l'ore / ti tieni a buona usanza. v. borghini,
il giovinotto seguì le loro tracce infino a casa, dove, per rispetto della buona
usanza prima [per esser la prima a far la moda], / non posa
2. rito, ritualità tradizionale, legata a ricorrenze religiose. bibbia volgar.,
426: messer, se ve n'ate a gire, / non facciate adimoranza,
, / tu mi farai crudel contro a mia usanza. ariosto, 1-59: mal
il ben parlare si è tutto dato a l'usanza, ché ongni cosa s'acquista
servile usanza / dal muro un lume a mano ivi pendea. 5.
, che si verifica costantemente in relazione a date circostanze o premesse. arrigo testa
. cecchi, 151: usanza, par a me, quest'anno che / i
... madre vergine maria infino a nove mesi, secondo l'usanza degli altri
po'd'usanza, / di non aver a ciò dato avvertenza / di buona grazia
n-ii-71: catilina ebbe usanza con uomini rotti a mal fare e perduti.
domenica mattina; poi il dì ritrovandosi a loro usanze, quelli savii riprendeano molto
fu prodigo e vago e gratissimo appresso a nerone, partefice di tutti li consigli
seduto, all'usanza dei turchi, vicino a giovanni gentile. -avere in,
d'usanza che li anziani di lucca vanno a visitare le mura come son ben fomite
ben fomite di castelani sergenti et amonizioni. a. manetti, 7: in su
rider fuor d'usanza, / doman venite a trovarci alla stanza. d. veniero
di sì bella cera, / per fame a raltre genti dimo- stranza. dante,
pungea quella stagione, / che per usanza a lagrimar gli appella. berni, 26-9
i vostri amati colli e gai, / a voi sì cara e a me nemica
gai, / a voi sì cara e a me nemica stanza, / colli,
colli, c'hanno imparato per usanza / a farmi oltraggio sì sovente ornai. buonafede
amore di lettere o per usanza perseverarono a favorire le scienze. -prendere in
fiume, entrato in mare, s'ebbe a sommergere; e pentito dell'audacia sua
arme ». proverbi toscani, 17: a usanza nuova non correre. ibidem,
, / sprezzare un uom, che a simular sia pronto, / e si conosca
diletti di giuochi e di sollazzi ed a teatri e a la palla. intelligenza,
e di sollazzi ed a teatri e a la palla. intelligenza, 171: cesare
che noi usiamo le predette superfizie. a. f. doni, 18: si
, 18: si dettero... a mettere insieme le scale che gli avevano
mettere insieme le scale che gli avevano a piuoli, le quali usavano per potare
del corpo, la facoltà fisica che a essi è propria; esercitarli, avvezzarli
propria; esercitarli, avvezzarli alle funzioni a esse deputate. - anche con uso intr
, 3-10: poi con essempio comincia a ritrarre cose agevoli quanto più si può
un dolore. marchetti, 5-170: prima a dissetar l'arsicce fauci / la man
purg., 24-28: vidi per fame a voto usar li denti / ubaldin de
de la cognizion naturale, date ad intendere a la curiosità de l'artificio il
vivea. niccolmi, iii-421: usò a benefizio della patria / l'ingegno nato
benefizio della patria / l'ingegno nato a molte cose. -di personificazioni.
se potesse, userebbe le sue forze contro a dio. 4. prendere,
: / ché mi dice ch'i'usi a la campana / da otto pèsche o
un preparato medicamentoso; assumerlo o somministrarlo a scopo terapeutico. boccaccio, iv-78:
la sterilità e fa concipere usandolo spesso a digiuno. 5. indossare un
mai quel che possiedi / povero vivi a te, ricco agli eredi.
-con uso intr. - anche con riferimento a dio. s. bernardo volgar.
, per sua legge, / usar lussuria a ogni lor difetto. boccaccio, viii-1-179
, ordinò di farle serve peresser più leggero a giacere con esse. foscari, lii-9-127:
9. approfittare di una situazione; volgerla a proprio favore; sfruttare appieno una vittoria
in un'attività; dedicare la vita a un'attività, passarla in un'occupazione
2-244: onde però delle migliori cose che a ciò sia e di migliori rimedii,
dal bosco evvi un ricetto, / a posta fatto per questo rispetto, / non
, e che io gli farei piacere a ritornare col firenzuola. piccolomini, 10-198
imparate, o favoriti dei prencipi, a non usare che parole di seta.
iii-x-2: è una figura questa, quando a le cose inanimate si parla, che
rima. b. davanzati, ii-601: a chi non piaceva la lingua attica,
voci... / dalle piazze lombarde a caso tolte? mazzini, 44-14:
commendate, e poi mi misi / sottilmente a trattar luoghi comuni. foscolo, vli-84
tanta gloria. -attribuire nome o soprannome a una persona, denominazione a una cosa
o soprannome a una persona, denominazione a una cosa. muratori, 7-iv-137:
usavano, senza che que'personaggi sei recassero a scorno od ingiuria. manfredi, 3-70
istesso modo di guerreggiare; combattendo li soldati a cavallo sbracciati, con l'arco,
il detto tempo cominciorono le dette parti a usare nuova malizia, ché tra loro usavano
, 3-71: perché il tuo ruggiero a te sol abbia, / e non al
vi-3-26: sempre l'uomo si esporrà a pericolo di fallare per ignoranza colpevole, insino
! e argomentate, se governi necessitati a usare di siffatti mezzi sono stabili.
intr. maestro alberto, 37: a poco a poco useremo i rimedi più
maestro alberto, 37: a poco a poco useremo i rimedi più lievi,
discorrenti turbazioni in enfiatura sono indurate, a forza di medicina più aspra ricevere con
fuori. rajberti, 3-15: non è a meravigliarsi se molti vedono nel salasso il
: poni il tuo figliuolo ed arte od a mestiereche la possa usare tutto il tempo de
naturale. g. stampa, 73: a qual più sventurato e tristo reo /
padre, usandola più per essercizio, a conservazione prencipalmente della sanità bellori, ii-150
. fra giordano, 1-99: così a questo modo fa iddio a'suoi amici,
, fare proprio un atteggiamento; attenersi a una regola di condotta, a un
attenersi a una regola di condotta, a un principio morale, conformarvi durevolmente,
/ avete lungo tempo aconsentire, / a cominciare quel che voi sentenzati. mazzeo di
modo e termine migliore / che si convenga a massaggierà accorta: / et in quel
accorta: / et in quel odio alcina a ruggier pose, / in che so-
pare che usino gli uomini quando, avendo a far qualche impresa d'importanza, prima
, preoccupato anche della donna, mandò a dire a leontina di negare, usare
anche della donna, mandò a dire a leontina di negare, usare prudenza per
col fratello. 19. rivolgere a qualcuno un atteggiamento, riservargli un comportamento
di quel ch'altra persona / davante a te ragiona, / né non usar
nova; / ché già l'usare a men segreta porta, / la qual sanza
cellini, 2-19 (338): venne a me un mandato con il detto presente
: ahimè usate dunque così gran tradimento a chi di me tanto si fida? loredano
ragioni di servizio. -con riferimento a soggetti astratti personificati. dante,
usan lor forza, sanza metter freno / a volontade alcuna scellerata. lettere al comune
comune di lardano, 14: oltra a ciò useremo contro di voi nostro oficio,
g. b. adriani, 1-ii-145: a questo s'aggiunse... che
colonne, 91: amor m'à usato a tal uso / che m'à sì
così turbano le cittadi et usano la gente a perversi costumi. giulio strozzi, 1-36
qui corso / con l'armi sono a porre in gallia il piede, / fu
di affari; ritrovarsi in compagnia, a mensa, in divertimenti ecc.;
: usa con compagnoni alegri e atti / a far buon tempo. machiavelli, 1-viii-5
/ quelli, co'quali usava, e a tutti arrendersi. alfieri, iii-1-156:
dolcezze del mondo sono una beffa, a rispetto di quella quando la femina usa con
stamente consumato, e ridotto a perire dopo due mesi di malattia non
xxxv-i-574: no de l'om trop usar a ca'de l'amig so. fiore
luogo, tanto vi potesse usare. a. pucci, ii-51: samarca è una
dee., 1-1 (1-iv-34): a chiesa [ciappelletto] non usava giammai,
1-33: in botega mia, come accade a un libraro, usavano del continuo assai
127: ricorda come lo abbate a pranzi e case di nobili usasse più
che si dividevano all'intorno, quasi a guisa de'raggi d'un'aureola, come
sia usar di buone genti / correnti a bene e partirsi da male. d.
servidori, e sopra un bel palafreno, a presentarsi in londra. 26
della qual vene tanto copioso, / che a quel paese non trovava pare. guiniforto
alquanto indietro, e far dimora; acciocché a poco a poco il sentimento dell'odorare
, e far dimora; acciocché a poco a poco il sentimento dell'odorare si usasse
poco il sentimento dell'odorare si usasse a tal puzzo. g. stampa,
ostinata dipartita, / fin che m'usi a portar tanto dolore. nievo,
un gradino dopo l'altro io era disceso a tanto; e finii col- l'usarmi
tanto; e finii col- l'usarmi a quella vita di avvilimento. misasi, 6-ii-100
di avvilimento. misasi, 6-ii-100: fino a quel giorno non aveva mai incontrato ostacolo
incontrato ostacolo alcuno e si era usato a credere che gli uomini e le donne avesser
... si schiera e fa ala a se stessa, in vesti neglette a
a se stessa, in vesti neglette a studio, come usano al mare o in
di quei profumi nobili, che concorrono a definire un costume. pavese, 5-156:
usava più, adesso le donne giravano già a capo scoperto, anche sotto il sole
, la quale era un cane pellizzone a giacere in terra con una mano sopra che
. m. zanotti, 1-6-313: e a dir vero questo è l'amore,
era più fine che non s'usasse a monache, il seno era succinto con un
garbo secolaresco. di giacomo, ii-616: a donne cosiffatte gli uomini portavan liete serenate
ricente / sotto un bel pin si poneva a dormire. filippodegli agazzari, 53: chi
tu usi di riposarti e di stare a tua consolazione, vi mettesse un corpo
giuseppe flavio volgar., ii-261: stando a vedere ardere la città con la faccia
pratica, usano dare i lor danari a un banco che gli cambi per loro
, con doppia provvisione, per non aver a conoscer altro debitore che quel banco.
, / ch'un ovo son portato a benedire. 29. locuz.
più giudizio, l'usi.. addio a rivista. = dal lat.
in diritta lealtate, / volglio usare a tuto mio podere. cantari cavallereschi,
panni venire / e fece veste fare a rotolando; / e poi inverso lui usò
che l'isabella volse dare / in dota a questo re, a questo sire,
/ in dota a questo re, a questo sire, / quando l'usò per
consonava a'nuovi predicanti; / ond'io a visitarli presi usata. intelligenza, 217
lo foco è colorato, / bello a vedere: usato, / chi lo tocca
, quando e'son generati, ma a quando e'sono usati: né in tutte
(un atteggiamento intellettuale); volto a fini dimostrativi (un argomento) o
della libertà di roma, venuto suo figliuolo a dieci anni, non potesse lasciarlo andare
hanno, acciocché crescano pensando e meditando a quelle, piuttosto che alle usate nei
); maneggiato, letto, chiosato a margine, sgualcito (un libro)
bedegon da mantova condusse per detto passo a ferrara in la barca di michel ferrarese
d'abiti usati, e i turchi comperavano a loro volta. -sm. con
viene rimesso in commercio dopo essere appartenuto a uno o più proprietari. 3.
603): la liberalità e la cortesia a molti usata, se ben da tutti
non è riconosciuta, non è possibile che a la fine non si ritrovi alcuno che
, querele di poveri, ingiustizia usata a vedove et assassinamenti d'orfani ne avea
io maggio, belle e forti parole a condanna dell'arbitrio usato a mio riguardo dai
forti parole a condanna dell'arbitrio usato a mio riguardo dai consigli della vostra confederazione
la mala concupiscenzia, che incontanente ritorno a le usate opere. de iennaro, 91
de iennaro, 91: cossi ritorno a far l'usata vita, / campando in
ogni rispetto, / s'appresenta un dì a carlo. cellini, 2-82 (442
della vostra cortesia, per accreditare a questo gran virtuoso colla vostra cortese assistenza.
è adunque amor lasciare ornai, / e a pensar dell'ultima posata / dice l'
tutte le forze de'ghibellini, e a firenze se ne fecero le usate feste
mezzo, e lì, essendo ancora a cavallo, mise un suo grido tonante:
sa stare senz'assi, e rilettesi a 'nvolare e rubare. maffeo venier, lii-13-
, / toma, o musa, a inspirar l'usato metro. arici, iii-677
dove l'usato tramonterà, e darà lume a coloro che sono in tenebre e in
e in oscuritade per lo usato sole che a loro non luce. ugurgieri, 270
o 'l sole / l'usata lampa a noi non riconduce? parini, 291:
andar dell'età, la disposizione naturale a sentire i diletti dell'eloquenza e della
126-28: tempo verrà ancor forse / ch'a l'usato sog- giom / tomi la
g. morelli, 520: domenica a sera si sonò a gloria e fecesi fuochi
520: domenica a sera si sonò a gloria e fecesi fuochi ne'luoghi usati,
e al mauro, / per dimandare a voi quel ch'io disio. ulloa [
11. abituato, solito, aduso a qualcosa; avvezzo (una persona)
francesca, sì come uomo usato sovente a le fiere, lo quale aveva nome
che erano sulla nave, robusti, avvezzi a si fatti rischi, ed usati alle
/ in quel di due begli occhi; a scherzi usato, / fa d'un
. dichiarativa (introdotta dalle prep. a, di o, anche, direttamente congiunta
dire. giamboni, 47: stanne a rischio della persona d'esseme morto, o
: era usato lamprino di andar spesso a maneggiare un veloce e aggraziatissimo corsiero.
genti e dove l'avvocato era usato a trovarsi. calandra, iii-229: a volte
a trovarsi. calandra, iii-229: a volte, quando ventura lo portava,
di quel gesto si conviene / usata a ritrovarci, / a difenderci l'un dall'
conviene / usata a ritrovarci, / a difenderci l'un dall'altro quando /
per nulla avvezzo, disposto o disponibile a qualcosa. donato degli albanzani, ii-43
di cupidità di crescere, e non usato a mezzani pensieri, con sollecitudine cercava la
gente. morando, 122: camminavano a passi lenti, poiché fortunio male usato
passi lenti, poiché fortunio male usato a fatiche pedestri, e infievolito dai passati disagi
reo mercato / di falsitadi, anelo / a voi, come piagato / augello al
è, ma per temore, / c'a l'onore - e 'l piaciere /
quali si chiamavano famiglie gladiatorie, tossono mandati a capova e nella castella che bisognava.
... e que'ch'ierano usati a grand'asprezze, / ch'ierano stati
sotto altro capitano perdeva il cuore, a lui solo avendo l'occhio. algarotti,
, 1-13: sentendo che subito sarebbe a visitarlo, ne prese grandissimo confronto e
all'usato si levò così in sul letto a sedere monstrando in molti modi esserne assai
qualor poi sollevato il grand'ingegno / a mete eccelse oltre l'usato alzasti, /
, da timoroso affetto / più dell'usato a palpitar costretto. imbriani, 1-213:
all'usato. guicciardini, 10-49: a dì 5 da girona venimmo colla neve a
a dì 5 da girona venimmo colla neve a sterlich, discosto leghe cinque; è
cattivo. b. davanzati, i-266: a claudio che mangiava, fu detto che
ella, signora mia, avrà mandato a quella povera vecchia; ed ardisco supplicarla,
sia dato alla vecchia tutti i mesi e a due monete per volta, come l'
agostino volgar., 1-1-5: cominciarono a bestemmiare e biasimare il vero iddio più acerbamente
là ove la gente / grida, corre a lo loco e va sperando / a
corre a lo loco e va sperando / a gioco esser chiamato. romanzo di tristano
: ed eccolo, secondo suo usato, a ravvivare con una similitudine ciò che avea
presso l'usatore; questa sola potrà continuare a passare per tutte le mani successivamente e
di cuoio o di panno, simile a uno stivale, in uso nel medioevo.
zaccheroso dal fango, se n'andasse a visitar l'inferma. caro, 11-135:
ha in gamba un paio di usatti ricotti a due suola con buone fibbie, ed
piedi sopr'essi un paio di pantofole a scaccafava. d'azeglio, 6-605: azzone
un paio di usatti imbottiti gli vengono su a tromba fino a mezzo la coscia.
imbottiti gli vengono su a tromba fino a mezzo la coscia. 2. uosa
la baratti. -graffiare gli usatti a qualcuno: offenderlo, ingiuriarlo. boccaccio
. boccaccio, v-249: ahi cattivello a te! come t'eran quivi colle
che vuoi tu, ch'io truovi a rispondere a parole condite di tanto senno
vuoi tu, ch'io truovi a rispondere a parole condite di tanto senno, che
lat. mediev. osatus (nel 1319 a verona), usactus (nel 1314
verona), usactus (nel 1314 a ragusa), osactus (nel 1207 a
a ragusa), osactus (nel 1207 a ravenna). usbèco, agg.
e chirghi- se, quando, davanti a una casupola illuminata su un lato della
nelle loro leggende) lenin è un eroe a volte come orlando e a volte come
un eroe a volte come orlando e a volte come san francesco d'assisi.
è dal turco 'òzbak 'popolo turco-tartaro', a sua volta deriv. dal nome del sovrano
plur. -ghi). antica armatura a lamine o a maglie di metallo che difendeva
). antica armatura a lamine o a maglie di metallo che difendeva il busto
quattro letti erano in quella riccamente ornati a seta e ad oro, e per
mezo il ferro gl'inchiavò con pena. a riosto, 9-30: la botta,
, 7 e che d'intorno a lui molti suoi fidi / boccon distesi mordano
usbergo di seta, ricordava la fotografia a grandezza naturale che,... era
-trarre le pinzochere dagli usatti: indurre a cedere, a po che da tale
pinzochere dagli usatti: indurre a cedere, a po che da tale esperienza è caratterizzato
, 10-29: un picciol catello, a questo ammaestrato, per la via del sangue
uscenti in 'abile, ibile', significano attitudine a fare o a ricevere. -ant
, ibile', significano attitudine a fare o a ricevere. -ant. verbo uscente-
del tempio uscietti di legno d'ulivo a quattro canti, e due uscioli di legno
cappella tonda si è uno altro uscetto volto a levante, alto un braccio, e
maestro. pratesi, 1-81: la invitò a entrare con lui in quell'uscietto oscuro
impiedi, contro il muro, tutto occupato a dare ogni tanto una guardata oltre i
nave da trasporto. a. pucci, cent., 24-83:
usciamolo, agg. region. che indugia a chiacchierare sull'uscio (con partic.
sull'uscio (con partic. riferimento a una donna). s.
ii-403: già, state sempre sull'uscio a spettegolare: donna usciaiola, né bella
e 'n tante le ritrose / d'intorno a quelle bussole dorate, / fra gli
parete in fondo, una porta coll'usciale a bussola. cicognani, iii-2-72: uno
grandi usciali di vetro. -finestra a usciale: portafinestra. pirandello, 8-85
: capace di stare giornate sane in cucina a ritagliare e tantar d'incollare striscioline di
per medicare un vetro rotto della finestra a usciale che dava su una specie di
la prima e l'ultima finestra sono a usciale, coi terrazzini di ferro battuto che
astoni da scalchi 49, taglieri 1000. a. casotti, 1-8-58: le masserizie
menerebbe un certo usciame di turchi, bene a proposito a tagliare a pezzi tutti.
usciame di turchi, bene a proposito a tagliare a pezzi tutti. = dal
turchi, bene a proposito a tagliare a pezzi tutti. = dal lat.
brutale chiusura di una porta in faccia a qualcuno. tommaseo, lxxix-iii-157: perché
delle ricevutine. ora gli ho diradati a forza d'usciate. de amicis, xiii-198
isbattere l'uscio o una finestra in faccia a uno. 2. figur
o che la rechi tostamente egli stesso a un usciere, o che piuttosto te la
di un tavolo e di una sedia accanto a una finestra su cui stava seduto un
ausiliario dello stato, da commesso capo a inserviente, inclusi gli agenti tecnici)
insinuazioni della 5a e dell'8a tendenti a non riconoscere la qualità di impiegati negli
, che arabella fosse chiamata in tribunale a deporre in qualità di testimonio, in
in qualità di testimonio, in mezzo a quella marmaglia, tra uscieri, sbirri,
portarlo al padrone prima che venga l'usciere a pignorarlo ». 3.
. servitore, funzionario o dignitario addetto a sorvegliare l'accesso alle porte dei palazzi e
novellino, vi-99: lo 'mperadore disse a puscieri: « se ci viene uno
24: l'ambizion, l'invidia erano a parte / de le lor cieche e
stracci. 4. angelo posto a guardia di un regno ultraterreno. battista
. frugoni, i-12-13 9: come a l'uscier divin tutto balena / d'inusitata
.. si partirono di catalogna. a. pucci, cent., 21-6:
lor battaglie in quel modo e forma a punto, come doveano dipoi andare all'assalto
sapeva discorrere d'altro con le persone a cui portava le citazioni e gli atti uscerili
misser guido commandate far carta di vendita a ragone di propria a raniari et a
far carta di vendita a ragone di propria a raniari et a le sua redi in
a ragone di propria a raniari et a le sua redi in perpetuo d'una pega
e coll'estramenti e coll'escimenti soi fin a la via publica. semintendi, 1-114
dell'uscimento dell'anima è uno sospiro a tutte l'ore. -uscita di
d. bartoli, 4-5-5: questi a pena fu che il credessero, e gl'
il credessero, e gl'in- viarono a chiarirne il vero, ufficiali della ragione:
d. bartoli, 2-3-9: cadde dunque a mezzo il dicembre dell'anno antecedente un'
al suo precessore... da ine a vili dì di po''l suo escimento
sia tenuto e debbi fare l'uno camarlengo a l'altro ne l'oscimento del loro
l'uscia e camere e caminate, et a ciascuna dà il suo luogo. bartolomeo
io senti'chiavar l'uscio di sotto / a l'orribile torre. cavalca, 20-330
, e tutto fatto ad abituri quadri a modo che camere, e ciascuna di queste