, egli era chinato ed occupato intorno a un torcoletto. « fate anche il legatore
(e tale termine oggi è rimasto a designare l'operaio tipografo che stampa le
decimosettimo, fare stampare per maggior sollecitudine a due torchi, perché non s'incontrerebbero
letter. ciascuna delle svariate macchine atte a comprimere un materiale ce devole
possono avvicinare o distanziare mediante un congegno a vite; strettoio. biringuccio
procede: l'uso è il tirare a torcolo grosso con l'argento e l'altro
torcolo grosso con l'argento e l'altro a ruotella piccola a mano. ramusio [
argento e l'altro a ruotella piccola a mano. ramusio [oviedo], cii-v-617
1-101: il tor- culo sia proximo a la culina. ventura rosetti, 1-52:
: ma quella limosina che si dà a forza di precetto è un olio spremuto sotto
bianca, con tre torcoli neri applicati a guisa di crocchia che pareva si fossero dimenticati
d'imbiancare, una acconciatura nera simile a un puliscipenne. = da un
dioniso. salvini, 6-19: arroge a costoro lo dio pan, i lenei o
locuz. fare come il tordaio: affaticarsi a vantaggio di altri. fagiuoli [
sul dorso, per lo più bianco a macchie nere sul petto. pulci
pulci, 14-57: lungo sarebbe a contar tutti quanti [gli uccelli],
tordelle di montagna che andavano e venivano a piccoli voli. calvino, 1-63: un
tordiglióne, sm. mus. danza a coppie in uso nei secc. xvi-xvii
nei secc. xvi-xvii, in cui a cinque mutazioni alternate di uomo e donna
seseli eretico, nasce nel monte amano appresso a cilicia. è erba breve, ma
delle peucedanee; comprende erbe annue, a foglie alate e alterne; fiori bianchi,
detto del pelame grigio del cavallo, a tinta alquanto giallastra, e cosparso di macchie
cosparso di macchie cupe o nerastre, a somiglianza delle piume del tordo. =
i boschi, dove costruisce nidi a cappa impastati di materiali vari e terra
. ceccoli, vii-665 (3-1): a la dolce stason ch'ei torde arvegnono
: tornano al fin d'autunno i tordi a volo / nel tepido confin del verno
: il fischio de'tordi ha cominciato a farsi sentire, e del certo voi vi
come un cacciatore che viaggiando vegge levarsi a destra e a sinistra, dalle macchie,
che viaggiando vegge levarsi a destra e a sinistra, dalle macchie, tordi, starne
dolci selve di ginepri, rare, / a cui fischian nel grigio ottobre i tordi
alberi da frutta. -tordo dorato o a squame: uccello diffuso in asia,
dal piumaggio fittamente decorato con macchie brune a forma di mezzaluna. -tordo gelsomino-,
, saran buoni. carducci, ii-15-177: a castagneto stetti benissimo; volevano anche te
): visto orlando [il gigante] a guardarlo si pose: / e presolo
di raggiri e seduzioni interessate. a. pucci, 4-271: incoronati v'ha
ha, che della marca / vengono a farsi caricar la schiena: / beato è
caricar la schiena: / beato è quegli a cui più spesso è carca; /
uccelli ai tordi grassi, venendone uno a la ragna, non lo spaventar con
romperia qualche sportello / che s'arebbe a racconciare. allegri, lvii-143: ti veddi
, 7-168: « sua moglie lo lascia a infradiciare dietro l'uscio », dicevano
agli altri, i quali dovranno, a seconda dei casi, mandare la propria
note al malmantile [tramater]: tordo a passare è quello che passa di là
quando dee rimanere..., tordo a rimanere, quello che rimane di qua
7. locuz. -avere due tordi a un laccio: raggiungere più scopi in
ramata1, n. 3. -dare a qualcuno come il tordo alla ramata: v
pompeo, coccolato e lisciato da mattina a sera, pareva un tordo nel miglio
. cecchi, 1-i-179: io ho detto a guido, che e'tenga su le
aria avvilita, abbattuta. g. a. papini, 60: pare un tordo
un tordo balestrato. -pigliare due tordi a una pania: v. pania, n
g. m. cecchi, 1-1-94: a proposito: / stiacciate il capo al tordo
ha pazienza... mangia e'tordi a un quattrin l'uno. monosini,
636: bei- monte non usa toreare a distanza, ma si caccia fin sopra la
le canne, lascia / il torel fulvo a s. gregorio magno volgar.,
, sm. numism. moneta in uso a parma nei secc. xiii
entra pasife, / perché 'l torello a sua lussuria corra. ariosto, 5-1:
tempio e sacreremo, / tu il capro a pane, ed io / ad ercole il
come serpe ad incanto, come torello a scure, / riedo a voi, tende
come torello a scure, / riedo a voi, tende avite, a onestà mal
/ riedo a voi, tende avite, a onestà mal secure. pascoli,
l'ha colpita, il quale, a sua volta, passa al centro; è
del bastimento dalla ruota di prua sino a quella di poppa. carena, 2-350:
sotto altro di velluto nero e cappello a tre appuntature... in tale apparato
apparato il torero va quindi eli filato a piantarsi avanti agli occhi del toro. gius
? la vecchia definizione si applicava soprattutto a hemingway e a malraux e a malaparte
definizione si applicava soprattutto a hemingway e a malraux e a malaparte quando facevano da dilettanti
soprattutto a hemingway e a malraux e a malaparte quando facevano da dilettanti i guerrieri
, cum proporzionata circulatione. m. a. marchi, 1-3-209: 'toreuma':
rilievi e sculture antiche. m. a. marchi, 1-ii-283: 'toreumatografìa': spiegazione
. disus. arte di lavorare il metallo a incavo e a rilievo mediante cesello,
di lavorare il metallo a incavo e a rilievo mediante cesello, sbalzo o incisione.
xix sec. e che, in opposizione a quella whig (o vig),
in origine 'inseguitore'poi 'criminale, brigante', a indicare bande armate di fuorilegge irlandesi che
, e purga la colera, mettendola a peso di due denari in acqua melata.
superficie sferica o piana e l'altra a forma di toro, e viene impiegata
dei due perni posti lateralmente e simmetricamente a una bocca da fuoco; orecchione.
che escono dalla superficie esteriore del cannone, a mezzo della longhezza in circa, con
di quell'elegante 'toril'un toro che a uno sguardo più attento mi si rivelò per
e avvolta di stracci, la quale avanzava a testa china e rullava sui fianchi.
torilis arvensis o lappolina) con fiori a calice appuntito e corolla asimmetrica in ombrelle
, anche, che svolge la propria attività a torino o nel territorio circostante. -
io accarezzo sempre la speranza di venire a voi ed ai vostri e dimenticarmi fra le
tradizioni e mentalità; che è prodotto a torino; che ha sede a torino (
è prodotto a torino; che ha sede a torino (un'attività, un'azienda
1-iii-202: un tempo soleva citare, a scorno degli inerti proprietari delle terre vecchie
mie notti / d'esilio, resupino a cielo aperto, / sognavo sere torinesi.
): varietà di dialetto piemontese parlato a torino e nelle immediate vicinanze.
5. dimin. torinesino. a. monti, 67: parlava un bel
, caratteristico dei torinesi (con riferimento a un atteggiamento riservato, non espansivo né caloroso
gonfia. -come epiteto di poseidone, a cui venivano offerti in sacrificio i tori
usato in lega col tungsteno nelle lampade a incandescenza e come combustibile nei reattori nucleari
, somigliante per l'aspetto alpalluminio. a. parazzoli, 1-ii-68: il filamento è
vede, ricorrendo all'effluvio del tubo elettrico a bassissima pressione, o a quello dei
tubo elettrico a bassissima pressione, o a quello dei sali del radio, e deh'
della plebe (dal 121 al 118 a. c.), in contrapposizione alla
facente capo al partito tori in contrapposizione a quello liberale. -per estens. tendenza o
estens. tendenza o ideologia politica improntata a conservatorismo, tradizionalismo. dizionario
, con un rinnovato torysmo che prendesse a cuore gli interessi del popolo come non facevano
hatt'ei [il vino] tocco bene a tuo modo l'ugola? grazzini,
, 19-24: sentendo che quel lor bere a zinzini / non toccava lor l'ugola
12-i-7: credo avervi toccata l'ugola a dirvi questo segreto. algarotti, 1-x-230:
pargolo e sego) favorito dell'accostamento a gola. ùgolo, sm.
. montale, 7-201: m'incoraggiò a visitare la camargue una dama di nìmes
città. -che è composto da aderenti a tale movimento religioso; che si ispira
e che la fazione ugonotta aspiri manifestamente a governo di republica. -croce ugonotta:
tutte le sue forze... a moverli punto dalla loro ostinata cecità.
dal ted. eidgenosse 'confederato', passato poi a indicare il partito di ginevra del xvi
morto nel 1532), o più genericamente a un nome proprio hugon.
m. -ci). che appartiene a un sottogruppo della famiglia linguistica ugro-finnica
odierno, il vogulo e l'ostiaco parlati a oriente degli urali e nella regione di
). etnol. che appartiene a un gruppo di popoli originari della russia del
equiparacuoco, 1-100: pervenute le cose a quella che chiamar si po
chiamar si po bile qualcosa a qualcos'altro. -in partic.: individua
uguagliare. -con partic. riferimento a dottrine di ispirazione uguaglianza (ani e
are. lamberti, 88: oltre a questi tre modi d'investigare i delitti
: del quale si sogliono servire quando a due persone vi concorrano uguali gl'indizi.
determini con l'armi facendoli combattere insieme a steccato. f. negri,
definire l'uguaglianza e disuguaglianza, essendo a suo giudizio cose chiare per se stesse
e tipi, fonnolano leggi, mostrano a loro modo come un fatto nasca da
segno =. -anche con riferimento a formule matema ché non abbia
cui due d'elli si turbasse a misericordia e a compassione. c. i
d'elli si turbasse a misericordia e a compassione. c. i. frugoni,
frugoni, enti che sono uguali a un terzo sono necessariamente anche uguali fra
partic. uguaglianza diretta: quella relativa a figure che si possono fare coincidere con un
figure. -uguaglianza inversa: quella relativa a figure sovrapponibili l'una con la simmetrica
regola sull'eguaglianza dei triangoli da applicare a questo mio teorema morale, ma non
, 9-495: e forza è che repente a terra venga / quel regno ove dispar
ove dispar giustizia stia; / e s'a nulla uguaglianza il mondo aspira, /
, ne gli onori e nelle virtù. a. verri, ii-30: ingegno meraviglioso
animo spinto quasi da febbrile impeto sempre a straordinarie imprese, furono in te vizi
-nel motto della rivoluzione francese, insieme a libertà e fraternità. de sanctis
, la quale poi si mise in fronte a tutti i governi repubblicani: 'libertà,
motto della giovine italia mazziniana, insieme a libertà e umanità. mazzini, i-54
del suo giudicio, che dèe venire a fare. bibbia volgar., x-352:
, atarassia. a. verri, xxiii-124: 1 francesi
, xxiii-124: 1 francesi fanno presto a far le loro gran bestialità e poi
londra e si confà, tutt'al più a qualche migliaio di donne e uomini figurini
avea impetrato la mia liberazione, ed a più equi patti fui ristabilito nei dritti innati
. equità; giustizia (anche con riferimento a quella di dio). latini
, cioè per diritta uguaglianza, secondo che a ciascuno si conviene. -condizione di
e tutti per ciascuno / si rintronare a uno, / che ha lor discordanza
iguaglianza, / ché ciascun è contrario / a l'altro, ch'è disvario.
uguaglio). rendere uguale una cosa a un'altra, uniformare più cose fra loro
quelli de li suoi vicini, le fé a le loro ugualliare. donato degli albanzani
sparsa d'acqua, venga nell'aggiacciarsi a formare come un pavimento di vetro.
uomini s'adoprano quivi quotidianamente, chi a nettare le ampie e diritte strade;
100. -rendere l'andatura altrettanto veloce a quella di un'altra persona o di
, / né giunger de i ripari a l'alte cime. d'annunzio, iv-2-1192
,... pensai con invidia a quei rari pastori landesi, ultimi discendenti de'
3. considerare una persona pari a un'altra per meriti, qualità,
., 1-354: i cavalieri andavano intorno a lui cantando canzoni grosse, tali come
far le sapeano, ed eguagliavano lui a romolo. ariosto, 27-75: al quale
dannato libro uguagliante nella podestà s. paolo a s. pietro. segneri, i-92
x-13-141: nessun eroe moderno s'uguaglia a garibaldi, nessun apostolo della politica ebbe
suon de le future etadi, / e a pilade s'eguagli e a quel che
/ e a pilade s'eguagli e a quel che trasse / il buon tesèo da
che i dolorosi documenti di que'tempi uguagliano a quella d'un nemico invasore.
pareggiarne le doti o le qualità; riuscire a elevarsi al suo livello. livio
. -sport. raggiungere un risultato uguale a quello conseguito da altri.
, ii- 4-150: la prego adunque a prestarglisi con quella cortesia che in lei
o superficie; risultare congruente o sovrapponibile a un altro angolo o figura piana.
lati ab, ac contenenti l'angolo retto a. -raggiungere il medesimo numero,
ultimi anni di gregorio i banditi salivano a 27 mila: eguaglia vano
contratti come me, che talvolta ascendono a somme che eguagliano tutto il mio avere,
. con la particella pronom. diventare simile a un'altra entità; rendersi omogeneo,
. e. cecchi, 8-59: a delfo, la moltitudine dei monumenti senperiglio,
la medesima semplicità e l'egual pace a mille doppi. liarità. d'annunzio
soldati, iii-181: che cosa si guadagnava a non la quale tutto si eguaglia e
? persone. -in espressioni negative, a indicare l'unicità di b.
. / inno fisico). canto a cui non è nel mondo eguale, /
saldo. piovene, 5-287: chi sale a grossezza e'sarà più l'entrata che
, simile una cosa o una persona a un'altra in un determinato ambito, per
da chimere / vane, divisi e suddivisi a schiere / opposte, intesi all'odio
ver con forza del petto, / menano a fine il viaggio inteso; / altri
eguale ogni battaglici, ogni fortuna. a. verri, ii-113: giacché mi
, o dittatore, co'tuoi rimproveri sdegnosi a confermare vie più le nostre malvagità,
fu dal re la schiava; / e a prevenir egual dorato strale / le
quasi da iguali appetito tirati, cominciatisi a stuzzicare insieme, prima che a baffa giu-
cominciatisi a stuzzicare insieme, prima che a baffa giu- gnessero, là onde era
, canz., 75-104: quai duoli a le mie pene fieno equali? /
il viso basso, / e porto odio a me stesso ne'mie'mali. tasso
ii-180: un tenero contento, / eguale a quel ch'io sento, / numi
spasimo del ragazzo oppresso che non arrivava a trovar le lacrime. 2.
bottoncelli. giordani, i-36: a questo tempio di onore e virtù andremo
poltrona di legno sabbiato con la stoffa a fiorami, davanti un camino di mattoni
,... / creta, onde a noi s'adduce aureo e fiammante /
: eguale numero di navi decretarono i padri a gn. ottavio pretore dell'anno passato
dell'anno passato con pari ragione d'imperio a guardare le marine di sardegna. leonardo
vi sia disproporzione da chi gli governa a loro che sono governati; perché il numero
perimetro eguale, il cerchio contiene dentro a sé il più di spazio. a.
dentro a sé il più di spazio. a. verri, i-29: gli altri
eguali distanze seguivansi, deviando l'inciampo a quello che era rimasto per via, incominciarono
quello che era rimasto per via, incominciarono a gareggiare fra loro. d'annunzio,
rotondi come le antenne delle gafere, ordinati a distanze eguali, sorgevano lungo il muro
fattezze rispondean sì equali / e sì a misura, ch'era maraviglia. leggenda aurea
., 8-108: sentendo fender l'aere a le verdi ali, / fuggì 'l
e li angeli dier volta, / suso a le poste rivolando iguali.
disse tirio il platonico, più dilettevole a vedersi, che l'istro? acque limpide
rimbomba. / un altro, altracqua, a tratti un cigolo. -in posizione
per alquanto spazio perché i sanniti erano desueti a sofferire lo stridore dell'esercito romano.
della regina sancia che già fu sepolcro a più d'una montaga e a più d'
sepolcro a più d'una montaga e a più d'una cantelma. papini, 6-47
ha fattezze o caratteristiche fìsiche assai simili a quelle di un'altra persona; molto somigliante
quelle di un'altra persona; molto somigliante a un tratto fisico altrui. forteguerri
. livio volgar., 1-59: a loro avvenne che ne'due eserciti si
, doti, vizi, ecc. analoghi a quelli di un'altra persona o gruppo
giorno simile ad efestione che molti anni eguafe a parmenione: laonde niun mio difetto mi
/ seleucia vi rivegga e non rivali. a. verri, ii-146: deh non
: perché gli altri mi credono eguale a loro? perché gliel'ho fatto credere io
qui. -in espressioni negative, a indicare l'assoluta superiorità di una persona
in guisa tale / che d'ornamento a lui non vi fu iguale. marino,
ha l'eguale, / da voi venghiamo a domandarvi aiuto. -coerente,
. v.]: 'uguale o eguale a se stesso, sempre uguale a se
eguale a se stesso, sempre uguale a se stesso': coerente a'suoi princìpi,
più apprezzavo irene di essere rimasta eguale a se stessa in quella strada dove tutti
in fatti d'es- ser quasi eguali a dio. loredano, 3-63: l'ambizione
3-63: l'ambizione di rendersi uguale a dio, e 'l desiderio di gustare del
/ su 'l quieto meriggio, e a le rigenti / sere accogliersi intorno al focolare
/ ch'io varcai co'leggiadri eguali a schiera / al mio bel tempo; chi
ancor molto potesse, / benigno si faceva a tutti eguale, / come ch'alcun
: almen volesse iddio, doppoi che a tale / disonestà giungesti, avesti preso
di mantenersi uguali agli altri cittadini? a. verri, ii-289: natura fece,
. 9. proporzionato, adeguato a un'esigenza, a un compito,
. proporzionato, adeguato a un'esigenza, a un compito, a un valore.
un'esigenza, a un compito, a un valore. -per lo più con riferimento
un valore. -per lo più con riferimento a soggetti astratti o inanimati. cino
, ed immortali, / perché non furo a l'intelletto eguali, / la mia
ii10- 89: con ciò mi obbligo a far lezione tutti i giorni. ci reggerò
era di sua gente, mandò ambasciadori a giugurta per lamentarsi della ingiuria ricevuta.
: con dolcezza editti e leggi / porge a la gente, e con egual compenso
: se una pena eguale è destinata a due delitti, che disugualmente offendono la
scola, / iustizia è detta, a cui tener perbene / egual bilance.
, abbiate in luogo aperto ed uguale a combattere con altri uomini militari. g.
identiche, isomorfe, congruenti; legato a un'altra grandezza da una relazione di
la cera / tiran certi anguletti equali a filo, / lineando sei faccie. g
.]: uno più otto, uguale a nove. -sm. nome del
scrittura. 15. locuz. - a uguale-, simultaneamente, contemporaneamente. laude
scegliere ». « per me » tornò a ripetere « fa l'eguale ».
porto all'uno e all'altro, a due sorti di vino perfetto rimescolate insieme dalla
lavorargli [i termometri] è abile a far apparire in essi grandissime disorbitan- ze
ed alterare la proporzione d'ugualità ch'avrebbe a essere infra di loro. -equivalenza
altissimo. giustino volgar., 221: a quelli la ugualità accresceva la discordia,
siate disuguali, vostro amore è imperfetto. a. verri, ii-289: voci
, l'accortezza, l'audacia volte a frodar quelle leggi da cui non era assicurato
all'equalità e alla finitezza, cioè a dire alla virtuosità meramente letteraria.
mente nostra discende dall'altezza della sua prelazione a considerare sé medesima, tosto troverà la
è l'eguaglianza degli individui, messa a fondamento degli stati. c. levi,
come pronti, in una disseccata uguaglianza, a un giudizio finale egualitario, emergevano sui
effettiva uguaglianza economica, sociale (oltre a quella politica e giuridica) di tutti
-per estens.: qualsiasi dottrina ispirata a tali princìpi. b. croce
, salariale-, principio sindacale che mira a ottenere un trattamento retributivo il più possibile
: la cornice del mezzo del casamento, a mezza la faccia, vuole essere
individualità o la vita, tende inconsapevolmente a distruggere individualità e vita. 2
tess. sottoporre un tessuto colorato o stampato a un trattamento con ugualizzanti. =
sarà possibile mantenere o ricostruire istituzioni locali a difesa della sempre crescente centralizzazione ed egualizzazióne
sempre crescente centralizzazione ed egualizzazióne e quasi a scuola di libertà? 2. elettron
, iii-v-8: questo cielo si gira intorno a questo centro continuamente, sì come noi
mostramento delle pene non è egualmente utile a tutti. michelangelo, i-64: bellezza
quasi fossero prodotte da cose egualmente prossime a dissolversi. -con la stessa intensità
); ed essi egualmente vengono per mare a terra. leonardo, 2-83: se
d'azeglio, 2-399: ti prego dire a devecchi, che ho ugualmente ricevuta la
si è disporre egualmente la sua ragione a ciascuno. bibbia volgar., viii-602
del ricco e faccino la iustizia equalmente. a. f. doni, in:
di vita. sansovino, 2-124: a casa poi vivono tutti ugualmente senza molte
occhi di amerigo continuavano [i fotografi] a passare fotografie e fotografie formato tessera,
buonarroti il giovane, 10-896: sta a veder ch'egli è lapo del granata
, / ch'andò unguannaccio un dì seco a fiorenza. fiori, 2-80: unguannaccio
2-ii-293: se avessi qualche persona che a casa mia andasse per lo vino acciò che
or ti si conviene, se tanto amore a me porti quant'io a te,
tanto amore a me porti quant'io a te, di far sì che io n'
senese, v-203-162: e sapi che noi a loro daremo el malano unguanno in chesto
in tutto uguanno non sono uscito più a pescare con la gatta, che 10
una libbra, che gli averei mandati a biancozzo de'nerli; non si può più
malanno! / non canterai, s'a dio piace, uguanno? / che duol
, vi-71: non fui più unguanno a sedere al fuoco del ridotto, se non
si pigliano che sono pesciolini e agevoli a esser presi. note al malmantile, 2-521
!.. di chi mi vado a scordare! » fece il marchese dandosi una
corri te; riparate presto; date a ognuno. aretino, vi-401: -uh,
che qualcheduno s'op ponga a loro desideri, subito morti, rovine,
un animale o, anche, per incitarli a procedere. r. sacchetti
uiguro, agg. etnol. che appartiene a una popolazione di origine turca attualmente stanziata
50 secolo. -che si riferisce a tale popolazione. -sm. la lingua
politica. d'annunzio, v-1-706: a ogni tratto i miei compagni impazienti, superando
dalla sonorità leggermente nasale e malinconica; a partire dal 1920 si dif
dolore alle gengive. m. a. marchi, 1-iii-214: 'ulalgia': dolore
legge religiosa musulmana (e spesso avverso a ogni processo d'innovazione e modernizzazione)
di carabina) di origine tartara inquadrati a partire dal xiv secolo fra le truppe
ipera- cido. -ulcera gastrica: lesione a carico della mucosa gastrica, che insorge
sifilitica: sifiloma. -ulcera venerea: lesione a carico degli organi genitali esterni, accompagnata
m'hanno irritata la piaga; un medico a milano mi fece grande paura assicurandomi ch'
il fanciullo e il vegliardo / parrebbero a quella men empii / del caro fratello
dolori, privazioni, delusioni. a. mocenigo, i-1-689: il passato loro
foscolo, v-6: io mi sentiva rodere a un tempo dalla fame di gloria,
, 4-139: l'ulcera aveva preso a suppurare in segreto: lenta, torpida,
, caustico non v'ha che vaglia a guarirla. petruccelli detta gattina, 4-162
tu sapevi benissimo che io non potevo mettere a nudo tutte le ulcere di casa mia
che nel palato e nella lingua erano a lui nate alcune ulcerette. -ulcerùccia
alcune ulcerette. -ulcerùccia. a. cocchi [tramater]: una sola
lesioni ulcerative (con partic. riferimento a una sostanza). - anche assol.
risoluzioni del duca,... abili a placare e non ad ulcerare maggiormente lo
tacere, se il bisogno di rimediare a una piaga che ulcera profondamente il nostro
.. non eccitasse anche i più peritosi a concorrere quantunque debolmente a sì confortevole opera
i più peritosi a concorrere quantunque debolmente a sì confortevole opera 3. intr
la cura di le quale voglio lassiare a medici. idem, 1-190: quelli luoci
. ulce r a). ulcerativo, agg.
ulcerativo, agg. patol. relativo a un'ulcera o a un'ulcerazione.
. patol. relativo a un'ulcera o a un'ulcerazione. -anche: che provoca
] è buono alle orecchie ulcerate e a quelle che umigano e che menano marcia.
rosmarino] in acqua pio- veggi an a e con essa inacquandosi il vino, se
altre volte, in cui sete costretti a ficcare il naso negli orinali, ne'
, è un fiume bollente, ma salutare a gli ulcerati e leprosi. s.
ulgerato e pieno di dolori. a. cattaneo, ii-141: la craticola è
crescenzi volgar., 3-16: ponsi a modo d'impiastro sopra la scabbia ulcerata
mai ulcerati. galileo, 3-2-11: purché a noi ancora sia dato campo di parlare
afflizioni, dalle contrarietà della sorte, a che può attaccar sua speranza! tommaseo
sua speranza! tommaseo, 19-54: a me chiedi consigli d'amore, a me
: a me chiedi consigli d'amore, a me, anima dall'odio ulcerata?
? papini, x-1-763: forse non riuscirò a soffocare il grido e la protesta della
di una lesione superficiale con aspetti analoghi a quelli dell'ulcera. - anche:
gli immolava i suoi palpiti umani, fino a soffocarli ed a subirne, da stoico
palpiti umani, fino a soffocarli ed a subirne, da stoico e senza sanguinare interiormente
vizi degli occhi e gli ulceri intorno a quegli. liburnio, 48: gli
in medicare posteme o incurabili ulceri. a. cattaneo, ii-302: giobbe è gettato
sul letamaio, tutto ulceri da capo a piedi. targioni tozzetti, 5-137: la
male della mentigine gl'agnelli mandati fuori a pascere e l'altre pecore nei lati d'
guazzo, 1-109: e perciò a me pare che i giovani nel fuggire
che ancora ulta non fu / scenda a pugnar con impeto / l'odio maturo
espresso », 9-ix-1973]: alludo a quelle leggi che puniscono... l'
del gergo inglese (hooligan) sorta a londra dal cognome di una famiglia irlandese.
sportivo, tifoso di calcio, appartenente a gruppi soliti a compiere violenze o atti
tifoso di calcio, appartenente a gruppi soliti a compiere violenze o atti vandalici.
o il terren tutto egual, non a livello; / che, et erto e
la densa / uligine la parte acquosa; a questo / effetto ac- consentisce, e
sementi in poco / volger di soli a fin cresce e matura. guerrazzi, 9-ii-212
quale ragionando dissono che non si poteva ridurre a cultivamento. redi, 16-iv-285: fa
: il lembo della riviera che viene a morire nel lago è di nuda e grossa
fatto stato, ulimire dènno e risplendere a tutto 'l mondo co le loro teologiche
/ tacer de'in te, se a fraudator sei servo. = voce dotta
, in uanto fu uomo, a dirla sommariamente e all'ingrosso, me-
, per desiderio di conoscenza è incline a sempre nuove esperienze, ad avventure e
ulissismo, sm. letter. atteggiamento improntato a una spiccata curiosità verso nuove esperienze,
soffici, v-6-84: riuscimmo piano piano a sapere che, cacciato dall'università di
. gengivite. m. a. marchi, 1-ii-312: 'ulitide: infiammazione
repubblica », 7-iii-1997], 4: a proposito, resta inspiegabile l'assenza fra
. antica unità di lunghezza inglese corrispondente a poco più di un metro.
dal fr. ant aune, alne, a sua volta dal frane. * alina
, che si presentano fini, corti, a spirale e con impianto cutaneo curvilineo.
-che è proprio, che si riferisce a tale regione. 2. geol.
, agg. che viene dopo, aggiungendosi a ciò che è stato detto, fatto
quella cirimonia conficcasser la peste e condannasserla a non fare ulteriore saccheggio. morgagni,
. morgagni, 101: lasciando però a miglior giudizio del mio, l'ulteriore
ogni speranza di ulteriori avanzamenti se continuassi a vivere in recanati mia patria. carducci
, ii-9-67: mi riservo ogni ulteriore giudizio a quando avrò veduto il resto. landolfi
amministrativa dei domini romani, in contrapposizione a citeriore; successivamente venne impiegato nell'ordinamento
la commissione del popolo romano, pervenne a calis. casti, i-1-40: guari,
, v-1-1123: una striscia di territorio a est della linea americana in istria,
lei consigli, che la prego caldamente a continuarmi. = comp. di
periodo di tempo appena trascorso e vicino a chi parla o scrive; negli ultimi
impressa in bologna; l'altra ultimamente a torino; la terza in un solo volume
iii-589: ti scrissi ultimamente in risposta a una cara tua e di paolina. aspetto
. pratolini, 3-173: ero tornato a lavorare e stando ultimamente accanto a giorgio
ero tornato a lavorare e stando ultimamente accanto a giorgio ero diventato più buono.
molti sassi; tutti gli sono cpintorno a ferirlo. dante, purg., 20-116
; secondamente si narra la mia insufficienza a questo perfettamente trattare...; ultimamente
(dal 1742), forse da ricollegare a una battuta di un ramma di
, tr. { ùltimo). condurre a termine un lavoro di varia complessità e
e importanza, un'impresa; portare a compimento un'operazione, un progetto. -anche
tanto ne do certa e risoluta parola a v. s. illustrissima, acciò possa
tempo ad ultimare le vostre differenze ed a curare i vostri interessi. pecchi,
si riposava. -con riferimento a soggetti inanimati. tarchetti, 6-ii-670:
ricorro alla sua solita gentilezza, pregandola a trasmettermi la 'vita di san zanobi'per potere
dì par de la spera / che sempre a guisa di fanciullo scherza, / tanto
intr. con la particella pronom. giungere a compimento, a una piena realizzazione.
particella pronom. giungere a compimento, a una piena realizzazione. rosmini, vii-189
oggi anche in senso morale: 'limite estremo'a cui si può giungere.
) non identificata, posta dalla tradizione antica a nord della britannia a rappresentare il confine
dalla tradizione antica a nord della britannia a rappresentare il confine estremo del mondo.
, di ultimare), agg. portato a termine, concluso, compiuto (un'
si disse, chiamata la dieta imperiale a ratisbona anco questa restò in questi tempi
con il quale uno stato rende note a un altro le proposte e le condizioni irrevocabili
. bonsanti, 4-164: non aveva a disposizione molto tempo per pensarci sopra; egli
. che conclude, che pone fine a un periodo di tempo (un elemento
capitano generale mandò il prete con alquanti a apparecchiare per dovere dire messa. fasciculo
ultimo di carnevale fui tutto il giorno a fiesole, a visitare gli scavi e
carnevale fui tutto il giorno a fiesole, a visitare gli scavi e l'anfiteatro e
, negli ultimissimi anni avantiguerra si cominciava a considerare indispensabile un accordo fra le due
, 1-18: i sorrisi convenzionali degli ascoltatori a quell'osservazione fuori tono si dileguarono con
1-182: se voi non avete voluto vivere a dio nella puerizia e nella giovanezza,
presso, / che molto poco tempo a volger era. giuliano de'medici, 105
non può essere ogni dì l'ultimo? a. cattaneo, ii-54: nell'ultimo
fugando il gelido senile orror, / presso a quell'ultimo dolente passo? dossi,
una in quelli aspetti / che tu vedrai a l'ultima giustizia. -sm
ultimo della vita sua non usò panno lino a carne. goldoni, v-937: quasi
. -in questo ultimo: da poco tempo a questa parte, in tempi recenti.
mia preghiera ultima. -con riferimento a un animale. d'annunzio, iv-2-57
. d'annunzio, iv-2-57: tirò a sé il filo con uno scatto di gioia
3. che si riferisce o appartiene a un periodo di tempo immediatamente anteriore a
a un periodo di tempo immediatamente anteriore a chi parla o scrive; più recente
di tessuti serici aderenti al corpo press'a poco come un costume da bagno inzuppato.
, perché, non avendo avuto risposta a più mie e massimamente a l'ultima che
avuto risposta a più mie e massimamente a l'ultima che vi mandai per le
risposta perché la scrissiper l'ordinario dietro a quello che mi portò le vostre ultime
pericoloso anarchico. -notizia recentissima relativa a un certo avvenimento, in partic.
era di quelli che leggono la cronaca a preferenza degli articoli di fondo. ed ecco
voi potrete allora servire il servigio de stecchi a denti, con tutte quelle coselline nobili
di festa, / con le tuba liscia a lato, / decorosamente mesta / gli
ultimo commiato. -che pone fine a un discorso. dante, par.
benedetta fiamma per dir tolse, / a rotar cominciò la santa mola.
azione. mazzini, 28-236: dì a maroncelli, se mai lo vedi, che
creduto dover concedere un ultimo termine sino a lunedì: oggi è giovedì.
8. che segue ogni altro elemento rispetto a una serie, a un'elencazione,
altro elemento rispetto a una serie, a un'elencazione, a una catalogazione tradizionale
una serie, a un'elencazione, a una catalogazione tradizionale o anche casuale e
che nel mondo usai / dannò minòs, a cui fallar non lece. boccaccio,
finire mai più. -con riferimento a una trattazione, a un discorso,
-con riferimento a una trattazione, a un discorso, a un'opera letteraria
una trattazione, a un discorso, a un'opera letteraria divisa in parti anche fisicamente
gran fatti avvenuti alla nostra città e a noi, cioè in nostra par- ticularità
noi siam finalmente all'ultimo canto, ed a vedere lucifero. e. cecchi,
e rapimento del 'tempo'meccanico e dozzinale a quello lirico e creativo, è nell'
in un'elencazione; che procede in fondo a un gruppo, a una fila;
procede in fondo a un gruppo, a una fila; che arriva più tardi degli
, disse: « oh, che lena a dire che dante sia savio! io
g. bassani, 5-135: i secondi a sospendere di rincorrersi o di giocare col
o di giocare col pallone, gli ultimi a sciogliere le mani intrecciate e a staccarsi
ultimi a sciogliere le mani intrecciate e a staccarsi vivamente l'uno dall'altro.
, cum fanti cento in loro compagnia a sue spese in la citade di padoa
l. contarmi, lii-4-68: lo invitò a tenere a battesimo l'ultimo figliuolo.
contarmi, lii-4-68: lo invitò a tenere a battesimo l'ultimo figliuolo. beltramelli,
le: « va, e apparecchia a quei lombardi nell'ultimo della tavo8- 548
2-4-163: ma egli tutto lasciò, tirato a quell'ultimofinitiva. -che è estremo esponente
de'quali [predecessori] ho io così a soverchio colmato, che ben mi sta
648): sarebbe stato l'ultimo a venir via. landolfi, 2-47: cominciava
via. landolfi, 2-47: cominciava già a dire qualche bambinetta delle ultime arrivate,
, / ma per color che dietro a noi restaro. boccaccio, dee.,
una scala gerarchica; che è inferiore a tutti gli altri per potere, ricchezza,
). -anche sostant. e con riferimento a soggetti collettivi. dante, par
: niccolò copernico... fu chiamato a roma sin dal- l'ultime parti della
, 1-45: sono i celti popoli finitimi a cynesii, che abi oriente
o si incontra o viene percorso successivamente a tutto il resto procedendo in una determinata
negativa). petrarca, 239-25: a l'ultimo bisogno, o misera alma,
lei tutte le loro possessioni, pervennero a l'ultima povertade. guicciardini, i-229:
per questo s'avessino gli altri potentati a precipitare a'rimedi che s'usano nelpultime
i-23: la bella creanza ci ha necessitati a sofferire l'ultimo delle cose terribili.
virtù cristiane] quell'ultimo di potenza a cui giunga l'uomo. 14
di diverse arti e operazioni, ordinate a una operazione od arte finale, l'artefice
/ s'abbandonano e sembrano vicine / a tradire il loro segreto, / talora
che mio seguir desista / più dietro a sua bellezza, poetando, / come a
a sua bellezza, poetando, / come a l'ultimo suo ciascuno artista. gioberti
sentito da molti, awegna che la veritade a l'ultimo sia trovata. bibbia volgar
dove si coniungea due vie che mena a tamnas. boiardo, ii-25- 34
gruppo considerato. patrizi, 2-11: a sorte si traesse chi di loro dovesse essere
chi di loro dovesse essere il primo a favellarne e chi il secondo, e così
ultimo. -dare l'ultima ora a qualcuno-, ucciderlo, immolarlo. boccaccio
boccaccio, i-117: aspetterai chetamente insino a tanto che latua biancofiore vedrai menare per esserle
di due onesti personaggi, i quali a conti chiari avrebbero avuto abbastanza da pagar
., 22-124: tu se'sì presso a l'ultima salute /... che
, par., 33-27: supplica a te, per grazia, di virtute /
sotto del quale non si è disposti a scendere. -ultimo supplizio o pena:
... / che ben è noto a tutto quanto il stuolo, / ch'
: si vide [la regina] gettar a piedi una femmina che piangeva e gridava
chi pratica co'gran maestri, l'ultimo a tavola e il primo a'capestri.
176: i mugnai sono gli ultimi a morir di fame. ibidem, 193:
ii-415: la speranza è l'ultima a morire. -ride bene chi ride
volume della mia istoria, uscito pur ora a la luce, sarà l'ultimogenito della
o ha inflitto punizioni, castighi per vendetta a un oltraggio, a un torto subito
castighi per vendetta a un oltraggio, a un torto subito, ecc.; vendicatore
niccolò da correggio, 1-289: chiamati a render cuncta dii talento / sono ambi
/ sono ambi i servi, e veggio a la vendetta / d'atila un giusto
ultrici, / perché san che piace a lui / di veder li doni sui.
altra l'ira ultrice / di cor fugge a zerbino e si dilegua: i et
dilegua: i et egli, ove a lei par, piglia la strada, /
cinghiai ultore / de l'onta ch'a diana il petto morse, / drizzò l'
sdegni e le vendette. -con riferimento a dio, a una divinità pagana (o
vendette. -con riferimento a dio, a una divinità pagana (o anche ai
. che ha lo scopo o è diretto a compiere una vendetta, che costituisce una
1-97: l'anguicrinita furia / s'a ^ iti pure fra le risse ultrici,
chioma; / invano tu ci chiami a lotte ultrici: / dolce è la vita
amici, / per la contesa fiandra a condur guerra / orgoglioso n'andò con l'
ultrici. goldoni, ix-828: d'intorno a queste selve cessino l'armi ultrici
, di un oltraggio subito; atto a consolare, a confortare (uno scritto
un oltraggio subito; atto a consolare, a confortare (uno scritto, un componimento
morsa da rea / calunnia or chiama a ritemprar l'ultrice / penna. carducci,
e in germania ai cattolici, favorevoli a una influenza del papato nei loro rispettivi
: se fossi venuto anche te, così a soqquadro, lagioia sarebbe stata ultra. bello
amministrativa dei domini romani, in contrapposizione a cifra; successivamente venne usato nell'ordinamento
. ultra, agg. che appartiene a formazioni o a schieramenti politici estremistici.
, agg. che appartiene a formazioni o a schieramenti politici estremistici. migliorini [
(o l'àccentazione 'ultra') anche a proposito di francesi. la stampa [30-vii-2001
, agg. biol. che si riferisce a un elemento componente di una cellula,
(ultracentrìfugo, ultracentrìfughi). sottoporre a separazione sostanze di densità quasi identica per
, sm. condensatore ottico che serve a illuminare il preparato da esaminare con l'ultramicroscopio
evo medio, fino alle chiese ultra-barocche, a creamontale, 12-114: poesia ultradecadente o
del nostro parlamento se non fosse lari, a chi è di bassa estrazione sociale.
bassa estrazione sociale. autonomista, piemontese a tre doppi ed ultra-cattolico. b. crob
, dei partiti e dei movimenti ispirati a ideologie, valori, programmi di estrema
ultradèstro, agg. che appartiene a un'area o a un orientamento politico
agg. che appartiene a un'area o a un orientamento politico di estrema destra.
.). ultradiano [i + a \, agg. biol. bioritmo ultradiano-
ultradina, sf. elettron. circuito radioricevente a supereterodina nel quale la conversione di frequenza
piovene, 13-88: l'ultrafelicità pareva pronta a sbucare in malessere, forse lo stava
. -i). letter. che porta a esiti estremi le tendenze e le idee
... proposto d'invitare i richiedenti a stendere essi un programma e vedremo che
: armand silvestre, che poi è riuscito a conquistare una larga notorietà non già coi
plur. m. -ci). improntato a un esasperato idealismo. b
caratterizzato dalla tendenza ad attribuire eccessiva importanza a un'ideologia o a esasperare i contenuti
attribuire eccessiva importanza a un'ideologia o a esasperare i contenuti o i contrasti ideologici
. croce, iv-12-171: questo lo spinge a rinnegare l'immanentismo del suo precedente filosofare
cinematografiche (un film). a. crespi [« l'unità »,
di quei curiosi film ultra-indipendenti che riescono a trarre forza dai propri difetti. =
, sm. letter. movimento poetico sorto a madrid nel 1919, con l'intento
, sm. attività lavorativa svolta parallelamente a quella principale o abituale. calvino,
, che dopo aver fatto pagare col capestro a ciro menotti il fallimento del proprio estravagante
. che è proprio, che si riferisce a una forma accentuatamente liberale. gramsci
concetti o si basa su pensieri improntati a un esasperato logicismo; che assegna un'
sentimenti sinceri... davano luogo a concettini ed arguzie, sebbene non a quelle
luogo a concettini ed arguzie, sebbene non a quelle rimbombanti e chiassose dei marinisti e
o manierata sono state da me adoperate a designare, l'una un gradod'immaturità,
fotogr. tecnica che impiega particolari microscopi a forte ingrandimento e provvisti di obiettivo fotografico
germania e in francia, che mirava a difendere i diritti del papato e della
abolendo il cattolicismo, avevano inconsapevolmente concorso a generare quello che si chiamò tultramon- tanismo'
mai dal vaticinare disastri all'italia ed a napoleone. = voce dotta,
... destinato fra pochi anni a brillare nel partito ultramontano del fanatico monsignor
g. de rosa, 367: a sturzo sembrò che fosse venuto il momento
); è registr. da a. junker (nel 1955).
dinastia macedone di alessandro magno e rinunciava a qualsiasi mira espansionistica. per questo, forse
indispensabile. pascoli, 1-483: parlane a gabriele, dal quale aspetto a gloria
: parlane a gabriele, dal quale aspetto a gloria due libri ultranecessari.
fr. colonna, 3-9: horrido loco a homo solo ritrovarne sencia traiecto alcuno;
religione. - anche sostant. a. stabile [« la repubblica »,
che consiste nel riscaldarlo per pochi secondi a circa 150° c al fine di ottenere latte
circa 150° c al fine di ottenere latte a lunga conservazione. = comp.
stabilire con tanta sicurezza chi fosse stato a quei tempi,... l'uomo
gli ultrareazionari) dalla lotta ispira a concezioni e princìpi politici, sociali e ideologici
m. -i). improntato a una rigida applicazione e affermazione del protezionismo
agg. che è utile, che serve a tranquillizzare, a eliminare del tutto sospetti
utile, che serve a tranquillizzare, a eliminare del tutto sospetti o previsioni inquietanti
le informazioni di ciccodicola sono ultra-rassicuranti. a ogni modo, se anche menelich è
ha alcuna intenzione di farci la guerra perché a farcela non ha interesse veruno.
sm. filos. concezione filosofica improntata a un razionalismo esasperato. b.
sostenitore di concezioni estetiche e filosofiche improntate a un razionalismo esasperato. -anche sostant.
tutta la tribù delle peccatrici, da houssaye a dumas, da flaubert a feydeau,
da houssaye a dumas, da flaubert a feydeau, da feuillet a zola, e
da flaubert a feydeau, da feuillet a zola, e d'un tratto divenite rossi
.. agli uni, gli elogi; a tronconi, l'accusa di ultra realismo
sostant. conciliatore, ii-627: a mio avviso non sarà male, onde far
spregio e di fastidio, quasi che a forza di farsi dar di conte senz'esserlo
. b. croce, i-2-387: a codesti logici, che più o meno lavorano
. ultraprotettóre, agg. disus. improntato a rigide linea politica spiccatamente riformista, in partic
esprime in modo molto accentuato l'adesione a ideali politici rivoluzionari (il volto, gli
se un ultra-romantico proponesse ildella materia, simile a una vibrazione sonora, ma mezzo termine
? scolpite e disegnate le forme che dareste a tali enti chimerici ».
, i giovani d'azione sono disposti a lanciarsi; ma sono tra i nostri dottrinari
2. estremista politico, che aderisce a gruppi che teorizzano e praticano la violenza
ultra sensibile / se addenta l'osso / a qualche vittima, / le piange addosso
. 2. che si riferisce a una realtà o a un ambito di
. che si riferisce a una realtà o a un ambito di pensieri e sentimenti posti
altra questione è poi se e fino a qual punto l'uno o l'altro dei
sinistra extraparlamentare (e anche l'ideologia a cui si ispirano). c
'ultrasuono':... derivato ultrasonico. a. junker, 67: ultrasuono,
precisione, pulitura di un pezzo effettuata grazie a un getto molto forte di tali vibrazioni
getto molto forte di tali vibrazioni. -saldatrice a ultrasuoni: saldatrice costituita da un trasduttore
: saldatrice costituita da un trasduttore atto a trasmettere gli impulsi a un sonotrodo.
un trasduttore atto a trasmettere gli impulsi a un sonotrodo. -saldatura a ultrasuoni:
trasmettere gli impulsi a un sonotrodo. -saldatura a ultrasuoni: saldatura che sfrutta energia di
per ottenere giunti sovrapposti. - scandaglio a ultrasuoni: ecoscandaglio. -spessimetro aultrasuoni: v
una legge penale abrogata o modificata continua a essere applicata per i reati commessi quando
ricorre, quando vuole giustificarsi, come a ideale, all'ultravecchia storiografia edificante e ammonitrice
che è proprio, che si riferisce a radiazione elettromagnetica di frequenza inferio
frequenza inferio re a quella dei raggi x e superiore a quella
re a quella dei raggi x e superiore a quella dell'estremo violetto dello spettro visibile
i colori sono distrutti. -lampada a raggi ultravioletti: lampada che emette raggi
diviso in ultravioletto vicino, da 400 a 300 nm, ultravioletto lontano, da
nm, ultravioletto lontano, da 300 a 200 nm, e ultravioletto estremo, da
nm, e ultravioletto estremo, da 200 a 4 nm. 2. fotogr.
tali raggi, realizzata utilizzando emulsioni sensibili a lunghezza d'onda fra 200 e 400
. invar. virus filtrabile. a. junker, 127: ultrasensibile, ultra-virus
stata richiesta o sollecitazione. a. cecchi, 5-1-233: spesso colla sua
: l'onore d'essere ultroneamente aggregato a cotesta antica e ragguardevole accademia, mi
-con iniziativa d'ufficio; non dando seguito a un'istanza. romagnosi, 19-679
. s. spaventa, 1-64: insino a che il ministro insieme col re non
col re non propose ultroneamente di farsi a meno del giuramento. 2.
motivo. p verri, 3-ii-110: a me pare che ogni porzione di libertà che
anzi egli è obbligato... almeno a restar neutrale. -non pertinente la richiesta
basalischi, aspidi, struzzi / furon presenti a cortigianispruzzi; / che salir nel profondo dei
, e andava pur col muso fiutando a uno a uno, e poi si
e andava pur col muso fiutando a uno a uno, e poi si fermava al
. sannazaro, iv-125: vedresti intorno a lui star cigni et ulule, / quando
lodola / si lagne, e quella a lui risponda et ulule. parini, 297
lupo indarno giri ed abbia / in fine a starsi all'ovil chiuso innanti, /
651: un veloce cane / correva intorno a lui / scodinzolando: / e il
.. perché un'amico, più a me caro e prezioso d'ogni altro tesoro
spelunche e grotte oscure, / ululando venite a pianger nosco. carducci, iii-3-176:
, iii-4-228: tutte fuggir le belle davanti a la lupa, che tetra / digrigna
grande ululato e grida delle demonia contro a sé. g. gozzi, 1-127:
2-61: dalle bocche di quei pidocchiosi cominciò a muggire una risata, prima ancora che
che si aprissero e scoppiassero in ululati a crepapancia. 3. vociare tumultuoso
risuona, / e 'lvento ogni bel tronco a terra strugge. guarini, 218: trema
, 3-5: come i bronzi stavano a poca altezza, il fremito cupo del rintocco
la brina / copriva ancora i binari / a lutto, e straordinari / suonavano gli
sm. elettr. tipo di generatore elettroacustico a frequenza periodicamente variabile utilizzato per provare
insidia della valanga in alto e romba a valle con un ululio tragico; inopinata,
addio, mare! tu li ultimi ululi a 'l convoglio fuggiasco / dài,
'l convoglio fuggiasco / dài, a te io tutte do le mie strofe.
da una vaporiera, da uno strumento a fiato, ecc. d'annunzio,
ecc. d'annunzio, v-1-394: a mezzo della gagliarda udiamo l'ululo lugubre
ululóne, sm. zool. anfibio simile a un piccolo rospo del genere bombina (
degli amori, emette un richiamo simile a un ululato. lessona, 1511
v. e. che voglia raccomandarla a chi è tanto altamente equa quanto umanamente
o cittadini di pietrasanta, voi mi chiamaste a far l'apoteosi del vostro grande,
sino al fondo di quella natura villana a umanarla un poco. -per estens
verbo. tasso, ii-92: se a dio fu possibile d'umanarsi, e se
d. bartoli, 15-1-27: passava a quel che sovente era usato di predicargli
popoli della grande brettagna diedero principio a meglio umanarsi. b. croce, ii-2-220
sofficiente di fare, e nullo era sofficiente a tanta ammenda, se none iddio umanato
umanato, come lui ha detto e dimostrato a tutto el mondo. massaia, ii-10
, lascia le patrie amiche selve, / a debellar quest'umanate belve. 3
, 1-26-1: sì corno la morte face a lo corpo umanato, / multo peio
umanato, / multo peio sì fa a l'anema la gran morte del peccato.
mondo e della cultura classica, portò a una rivalutazione della dimensione terrena dell'esperienza
uomo, in partic. come fine a se stesso, portata in tutti gli
xv secolo e in cui si assiste a una ripresa del classicismo. 4.
termine della sua perfezione: l'aspirazione a questo termine è l'umanesimo.
, lontano dal mondo (messo allora a soqquadro da martin lutero), ravvolto sempre
la berretta canonicale... e ritornava a casa sua a leggere i classici greci
... e ritornava a casa sua a leggere i classici greci e latini e
la scientifica e da vecchia che era diventata a ogni generazione più acidamente decrepita.
l'altro insieme. metastasio, 1-ii-540: a sostener la pena / del grave error
che quasi primati dell'umano genere sovrastano a tanti secoli e a tante genti. calvino
umano genere sovrastano a tanti secoli e a tante genti. calvino, 5-33:
un olimpo. -con riferimento a un insieme di persone male in arnese
verso e sì nella prosa, appartengono a quella che, sovranamente, agostino dice natura
e stato. pulci, 22-69: a me sol duole / ch'a ringraziar tua
22-69: a me sol duole / ch'a ringraziar tua tanta umanitade / sare'prima
, umanità e coraggio, bastavano allora a far l'eroe. ojetti, 1-22:
, 1-22: in qualche modo, a curarmene, avrei potuto correggerlo e mettergli
desiderio di combinare qualche affare; quanto a una noia disperata, e a niente altro
quanto a una noia disperata, e a niente altro che noia. y
-in senso generico: il stami solo a ringraziare le umanità vostre della grata e cortese
i umanità, con salario ducati 120 a l'anno, per lezer a quelli di
ducati 120 a l'anno, per lezer a quelli di tribuni, ma se
). sostenitore o espo'umanità, a le quali non sia concede altro premio che
verne. nievo, 285: quanto a me, io avea finito i miei studi
umanitarismo. di qui esporre più lungamente a vostra eccellenza stenderà la marinetti, 2-i-190:
procede, potrà lidarietà umana. tornare a spuntare il sole, almeno tratto tratto.
... siva ispirata e improntata a tale tendenza. non erano che stimoli alle
socialismo umanitario, la generosità 3. elevare a sentimenti di umanità, di pietà, di
originatesi dal sansimonismo con p mili a quello della donna. leroux,
s'incarnano, si umanizzano stianesimo umanitario a cui fu iniziata da pierre leroux e da
ed ippolito. lamennais, le [a george sand], dettaron...
, m'indettò il mio instinto l'aspirazione a convertirmi di cane in cinico, poiché
non mi ridussi però giammai... a tenere per inutilità e frivolezze gli studi
o inanimati), attinente, pertinente a caratteristiche, attributi, facoltà proprie dell'
in diritta lealtate, / volglio usare a tuto mio podere. cecco d'ascoli,
inarsicciato parere,... cominciò a piagnere. pulci, 5-22: un giorno
non fosse mai privo di parole, rimase a voi / il volto ai fanciulla,
avanzi che natura / con veci eterne a sensi altri destina. -catena umana
di fine; e quindi è destinato a vivere insieme congiunto e a formar tutto
quindi è destinato a vivere insieme congiunto e a formar tutto una sola famiglia.
per un caso strano / il cittadino a visitar lo venne, / non si può
divenuto restio, / se forse il tracti a maniera del rio. 4.
i primi cenni dell'educazione democratica vale a dire umana datavi dai vostri genitori ha sviluppato
... femmo vela per andar a trovar la conserva nostra, e per entrar
partire; / i'non fu'presta a volermi coprire, / ond'e'mi vide
che al divino da l'umano, / a l'ettemo dal tempo era venuto,
più nel tempo dei capelli cani. a. cattaneo, ii-295: salito poi il
, morta alla patria, ai parenti, a tutto l'umano. e. cecchi
ogni cosa sai, toma ad investigarmi e a vedermi il cuore; es- saminami e
roberti, ii-395: noi cristiani possiamo ripetere a quelli che ci vogliono consolare alla umana
padron quando sta ritto, / ed a quella schifosa scolazione, / che dagli occhi
che presentano piccoli fiori uniti in infiorescenze a ombrella, comprendente alcune famiglie ora classificate
capelli tagliati 'alla umberto', ossia a spazzola. p. levi, 3-42:
si gira verso quelfaltra, e così, a sangue freddo, gliene tira giù una
, umettanti, e le bibite atte a mantenere una umidità continua. -dieta
.. di voler provare per una settimana a fare vita umettante. umettare
. zucchetti, 130: cominciò la piaga a desistere di tramandare quelle materie..
grosso dell'animale, la sua bevuta a umettar le canne canore, poi uno scroscio
arte quasi unica dell'agricoltura consiste singolarmente a disseccare i terreni troppo umidi e in umetare
, agg. ant. che è atto a inumidire o bagnare superficialmente. -in partic
tradizione inaugurata del resto da barbarani, a sua parziale discolpa, nel pieno periodo
scorso. cardarelli, 781: ci sono a mosca magazzini alimentari pomposamente decorati in uno
; nel rovescio altro scudo con lavori a rilievo. 2. bot.
si raddolcisca nell'umbro o si rafforzi a scatti nel sabino. 4.
sfogliano ritmicamente i registri coll'occhio fisso a una sola finca, protendendo l'indice rigido
sostanza che si ottiene sottoponendo le proteine a idrolisi con acidi forti. tommaseo [
l'humus (in partic. con riferimento a batteri e protozoi).
govoni, 733: sento una luce intorno a me, un calore / umidamente umano
riferimento ai danni provocati dall'esposizione prolungata a un clima umido. rappresentazione del re
pirandello, 8-116: l'alba cominciava a stenebrare appena, scialba, umidiccia.
nel suo ventre: pertanto non si attacca a chi lo tocca, né anco lo
vieta lo umidire cosa alcuna o attaccarsi a quella. -intr. giamboni
/ di vermiglietto e candido liquore / a le sue fauci l'assetato ardore.
rive. ungaretti, xi-173: quando siamo a metà dell'esplorazione, uscendo da un
di vapore acqueo espresso in grammi rispetto a un kg d'aria. gioia,
padula, 306: il 'bruzio'abitando a trenta passi dal cimitero di s
, dal medesimo aristotile chiamate prime, a differenza dell'altre chiamate seconde.
testi fiorentini, 191: abondano l'umiditadi a le cime delli albori e alle capita
di pianto (gli occhi). a complessioni. luzi, 1-17: nel e
di altra sostanza liquida. attribuito a petrarca, xlvii-254: enfiato ha il volto
semi nelle carte. tasso, n-ii-275: a ciascuno è noto... che la
nell'interno, umido il ciglio. a. verri, xxiii-136: qui in londra
. i. frugoni, i-10-149: ritornino a le loro umide grotte / ninfe
acque. dite / il gran livorno a rallegrar non tardi, / e negli umidi
: poi ch'ebbe giove / del regno a forza spinto il vecchio padre, /
, / fur divisi gl'imperi, a questi il cielo / diede la sorte amica
il cielo / diede la sorte amica, a quelli il centro, / a nettuno
, a quelli il centro, / a nettuno del mar gli umidi regni.
quando i vapori umidi e spessi / a diradar cominciensi, la spera / del sol
rosseggiante arrecator del giorno, / cantavano a due cori / mille rossi amorin. g
la terra asciutta, si potessero raccogliere a l'acqua umida. caro, 4-751:
dal suo proprio significato, la trasportiamo a significar le lagrime, per la somiglianza
. passeroni, iv-126: serve la stufa a far cuocer le frutte, / per
. -che presenta un'eccessiva lacrimazione a causa di irritazione o infiammazione (gli
sospiri e rutti e... vale a sanare gli occhi umidi. -che
accio- ché tosto riceva dilatamento e agevolezza a figurare. delle colombe, 2-360:
la mercanzie all'umido, quando le vende a peso, perché pesino più. a
a peso, perché pesino più. a. manetti, 2-86: facciasi un'altra
i-50: l'umido la vite l'ha a noia, ma gradisce il caldo sole.
fare un verso aspirato come chi si prepara a un fragoroso starnuto: nei meandri della
e filosofi, la luna sì ha a influire et a fare operazione sopra tutti
, la luna sì ha a influire et a fare operazione sopra tutti gli umidi;
gli umidi; sì che principale hae a muovere lo mare. citolini, 45:
i piatti e costringere così il padrone a pagare una 'sottoserva'. 17.
adolescenza che s'appropria al caldo e a l'umido. b. fioretti,
che nasce da l'acqua che gli è a lato dell'aria che pure gli è da
sopra alla camera del principe i quali hanno a essere due figure grasse pigre e sonnacchiose
19. gastron. intingolo o condimento a base di sugo di pomodoro, olio
verdure, ecc. nel quale è posta a cuocere una vivanda; la vivanda così
accademia degli umidi: accademia letteraria fondata a firenze nel 1540 da g. mazzuoli (
) e altri dodici letterati fra i quali a. f. graz- zini (detto
dei due zeti. casti, 7-14: a voi gloria umoristi, oscuri, ombrosi
. 21. tecn. fotocopiatrice a umido: quella il cui funzionamento si
si basava su procedimento fotografico. -gasometro a umido: quello costituito da una vasca
pressione dalla spinta dell'acqua. -riproduzione a umido: sistema di riproduzione di documenti
bagnata. 22. tess. decatissaggio a umido: quello ottenuto con l'acqua
calda. 23. zootecn. stufatura a umido: operazione con cui si uccide
piante sulla sabbia molle e umidetta dove veniva a sussurreg- giare morendo l'onda del lago
ancora più spessa e bigia, mista a un umidiccio sporco, che inzuppava il mio
giuliani, i-84: poi si rincalano a tomo a tomo con una poca di
, i-84: poi si rincalano a tomo a tomo con una poca di terra,
ecco, non si poteva tenere neppure a sedere sul letto. = dal
2-446: ora liliana si era stretta a lui come per cercarvi un'immediata difesa
mai ho saputo se era, / a spengere la candela, / il nero umidore
amena ride attica flora, / prendendo a scherno le pruine ognora, / verdeggian lieti
per le fessure della terra, cominciò a uscire fummo di fuoco, sì grandi e
sì grandi e forti, che poi a due anni, né per piova né per
conte d'urbino, con lettere e a viva voce, divotamente si raccomandava che,
voce, divotamente si raccomandava che, sopra a ogni cosa, la regola del vivere
faceva, con facendogli usare pillole appropriate a riparo di così umidioso accidente.
umificazióne, sf. trasformazione del suolo a opera di microrganismi, che attaccano residui
succo è buono alle orecchie ulcerate e a quelle che umigano e che menano marcia.
5-281: l'umile però è presso a dio, perocch'è in verità rappresentazione
schiacciare i superbi. porzio, 3-62: a quello rifuggivano tutti gli audaci: a
a quello rifuggivano tutti gli audaci: a questo tutti gli umili ricorrevano. solaro
65: colui che sa quanto poco costa a dio deporre i superbi ed esaltare gli
e preziosa e casta. -con riferimento a una pianta considerata molto comune (in
apparecchiato servo umile. -improntato a modestia, semplicità, mancanza di orgoglio
se tutto eh io sia / nemico a voi, com'è vostra credenza, già
44-3: molto diletto e piacemi vedere / a giovane possente validore / dolce parole e
fosse apparve, / fora uno sdegno a lato a quel ch'i'dico. boccaccio
apparve, / fora uno sdegno a lato a quel ch'i'dico. boccaccio,
: chi volge il guardo umile / a la beltà divina / com'oro in fiamma
-con la testa umile e chinata un po'a questo modo, eh? del bene
ed a'pravi robusto, / pel conceduto a me sano intelletto. 2.
preci e i tuoi dolci sospiri, / a tutt'altro ti togli e in dio rimiri
destinai de * pani / il più piccolo a me ch'ero il più grande.
grande. -che tratta vicende relative a personaggi di modesta condizione o questioni attinenti
... per la troppa domestichezza vengon a render il parlar umile et abbietto.
/ buona la scorza e l'anima a gustare; / 'n umiliaco assai più,
148: se la volontà tua è apparecchiata a dare secondo quello ch'ell'ha,
che agli altri non sia umiliamento e a voi tribulazione. bibbia volgar., vi-181
[digiuni] sono spezialmente da offerire a dio solo per lo umiliamento del cuore e
mi partirò, il consolatore non verrà a voi ». = nome d'
. leopardi, iii-572: in queste cose a me pare che non vi sia nulla
fermessa, / anzi conven che torni a umilianza / e pata pene chi stat'
atteggiamento di presunzione, di orgoglio, a riconosce re la meschinità della
della propria condizione e l'assoluta soggezione a dio. patecchio, xxxv-i-560: girard
uno stato, un sovrano; costringere a una resa poco onorevole, all'accettazione
... che più non volse giamai a sollevar la fronte contro di genova.
dice e si compiace ad umiliarvi, a deridervi. sbarbaro, 2-58: io troppe
dignità o di una mansione, riducendo a una condizione meno onorevole; degradare.
. boccaccio, viii-1-37: ac- cioché a questa cotale potenzia tacito onore o quasi mutolo
3. presentare, sottoporre con deferenza a qualcuno un discorso, uno scritto,
, una richiesta; fargliene omaggio. a. giustinian, li-5-285: umilierò a vostre
a. giustinian, li-5-285: umilierò a vostre eccellenze le presenti notizie. goldoni
. -in formule di cortesia, porgere a qualcuno i propri omaggi, il proprio
rispetto. 4. abbassare fino a terra, per lo più in segno di
. d. bartoli, 9-28-1-25: a lei [alla nave] chinavan le vele
parini, giorno, i-568: sotto a la man sacra / umiliava [il toro
sulla sabbia. -per estens. ridurre a una condizione inferiore. segneri, i-89
loro malvagia superbia non si vogliono umiliare a queste cose e però rimangono infedeli, ché
toma in pietanza. -assoggettarsi a un'autorità superiore, al dominio,
, [ottone] si risolvette piuttosto a lasciare gli stati e ciò che avea nella
seguita la sua elezione. -con riferimento a una soggezione amorosa. petrarca, 23-66
aspro e feroce. -sottomettersi a dio. castelvetro, 8-1-363: s'
pure esortar gli altri ad umiliarsi davanti a dio, a riconoscere il peso e merito
altri ad umiliarsi davanti a dio, a riconoscere il peso e merito de'lor peccati
di qualcuno, in partic. prostrandosi a terra o genuflettendosi. binduccio dello scelto
cioè al gran cane e molto si umiliarono a lui. a. f. doni,
cane e molto si umiliarono a lui. a. f. doni, 117
avvenimento al santo si umilia. -assoggettarsi a compiere qualcosa di non adeguato al proprio
., 7-120: più largo fu dio a dar sé stesso / per far l'
stesso / per far l'uom sufficiente a rilevarsi, 7 che s'elli avesse
e tutti li altri modi erano scarsi / a la giustizia, se 'l fi- gliuol
ad incarnarsi. 6. ridursi a una condizione disonorevole, degradante. foscolo
più scende. aleardi, 1-85: a te dinanzi / precinto dal solenne arco
umiliative del merito suo e volte a gloria del re. a. cattaneo,
volte a gloria del re. a. cattaneo, i-356: non v'è
bonichi, 78: l'om, a cui idio concede / agli altri esser pie-
. g. gozzi, i-18-237: a questa ingrata / porgi aita, o signor
più adirato, / che torna umiliato / a chi merzé li chiere, voi il
. -che ha un contegno improntato a modestia e umiltà (con partic.
f. galiani, 3-398: è piaciuto a v. e.... rimettermi
gioielliere pietro liberati. fiacchi, 179: a numerose schiere / d'augelli ammiratori /
/ una madama accoglie / gli omaggi umiliati a sua beltà. 4.
esercizi di umiliazione, sono difficultà facili a superarsi, solo ch'egli corregga la sua
g. p. maffei, 78: a questa sì acerba risposta replicava silvano con
loredano, lx-1-5: deadora però sorda a queste suppliche ed a queste umiliazioni continuava
deadora però sorda a queste suppliche ed a queste umiliazioni continuava l'in ^ iurie
ignoranza europea. pirandello, 8-939: ecco a che s'era ridotto! e sempre
2. ant. che si lascia indurre a misericordia (dio). bibbia volgar
anzi ch'io passo avanti, / a dio ed a li santi / tornar aivotamente
passo avanti, / a dio ed a li santi / tornar aivotamente, / e
/ confessar li peccati / a'preti ed a li frati. fra giordano, 1-255
piedi. savonarola, 30: ricorri a iesù cristo, / confitto in croce sta
starsi umilemente, / tra belle donne, a guisa d'una rosa / tra minor
il prudentissimo giudicio di vostra signoria reverendissima a la quale umilissimamente bacio le mani.
. -con abitudini di vita improntate a semplicità povertà austerità s. caterina
allato, rendendo il debito delle orazioni a ogni creatura che ha in sé ragione.
nate umilmente. giordani, v-7: dobbiamo a sua lode rammentarci com'egli umilmente nato
augello / d'un'altra ripa, a nuova pesca inteso, / terra terra sen
di presunzione. -anche: atteggiamento improntato a modestia, riservatezza, semplicità o,
riservatezza, semplicità o, anche, a riverente sottomissione. 5. francesco
, / benignamente d'umiltà vestuta. a. pucci, 5-11: po'disse ginocchion
d'umiltà grave e lento / offerìano a le molte inclite dame / le rose
delle ferite medicina, recando l'uomo a umiltade per alcuno pubblico cedimento, e
cedimento, e inducendo poi l'uomo a timore. cesari, 6-101: il
i suoi passi. -con riferimento a gesù cristo o al suo abbassarsi alla
la morte della superbia, e accatasti a noi vita di grazia. petrarca, 4-11
sé [gesù cristo], nascendo, a roma non fé grazia, / a giudea
, a roma non fé grazia, / a giudea sì, tanto sovr'ogni stato
. loredano, 2-i-51: ho sublimato a qualche grado di meritol'umiltà della mia nascita
grado di meritol'umiltà della mia nascita. a. cavalcanti, 45: con questa accorta
questa accorta e gentile maniera, venne a rimproverare e rinfacciare alla cresciuta superbia del
io lascio venezia fra pochi dì, vale a dire tosto che potrò uscir di letto
il compagno che partir si vole / a ricercar albergo. metastasi0, 597: il
/ intiepidì. fiacchi, 28: quivi a dissetarsi al fresco umore raro il gregge
suo fazzoletto inzuppato nell'acqua, prese a bagnare le labbra aperte del moribondo, che
del moribondo, che ora restavano insensibili a quel contatto, e ora risucchiavano avide
per li rami, digerendolo sempre per fin a lo piccio. palladio volgar.,
sol che si fa vino, / giunto a l'omor che de la vite cola
sacco. campailla, 1-1-29: chi a le viti i dolci parti invola, /
tasso, 4-75: le nascenti lacrime a vederle / erano ai rai del sol
al lembo, / parean vermigli insieme a bianchi fiori. vico, 5-313: or
: or voi, sospiri accesi / ite a seccarmi i pianti in mezzo al varco
varco / del ciglio d'umor carco. a. cocchi, 8-106: di tal
umor difficile, che poteva rifiutarsi innanzi a qualche ostacolo. -propensione naturale,
pulci, 9-4: astolfo ne sare'venuto a volo, / per cadere una volta
volo, / per cadere una volta a suo piacere; / ma ricciardetto, che
animo per lo più momentaneo e soggetto a variazione in base al succedersi dei fatti
e protettore, / fa leggere il decreto a un certo tale / che mi pareva
bile nera o atrabile). a. cattaneo, i-168: di mario,
imborsato sotto l'ombra di certo signore a cui serviva su le guerre qualche centinaia
ubaldo fa chiamar gli schiavi e dice a armellina se è più di quell'umore di
: alcuni popoli italiani seguirono il pa> a e alcuni errico; il che fu seme
un umore meno positivista s'è messo a circolare nel mondo, approfittiamo...
... per tornare in mezzo a voi. 8. ostilità,
machiavelli, 1-i-146: si dà onde sfogare a quegli omori che crescono nelle cittadi
nelle cittadi, in qualunque modo, contro a qualun- ue cittadino. guicciardini, vii-70
che qualche cosa andava di traverso. a tavola un certo impaccio fra loro due
) si rivolse ad alcuni impiegati accorsi a vedere. 10. umorismo.
o intellettuale (con partic. riferimento a cristo e alla grazia divina).
che guida ai margini canori / prendi a calcar. dotti, 1-1: coi
locuz. -dare all'umore o nell'umore a qualcuno-, andargli a genio, riuscirgli
o nell'umore a qualcuno-, andargli a genio, riuscirgli gradito, simpatico.
. lancellotti, 4-220: don secondo a monte olivete stava bene ne'termini dell'osservanza
darti all'umore e di rendersi somiglianti a quel tuo procedere schietto, accomodavano sé
, accomodavano sé medesimi una volta davanti a te, come davanti ad un lucente
acido ed amaro, che per ancora continuerebbe a ribollire nel suo fermento ed a fare
continuerebbe a ribollire nel suo fermento ed a fare il bellumore. = voce
breve composizione strumentale dal ritmo vivace, a carattere capriccioso e senza regole strutturali precise
. lunatico, volubile, umorale. a. cattaneo, i-55: è meglio,
gennaio 1856], 286: io entrava a far l'umorista nella borgata della madonna
accademia letteraria dei 'begli umori', fondata a roma da paolo mancini nel primo decennio
casa di paolo mancini, un'accademia (a cui appartenne anche l'autore della 'secchia
), la quale, intesa principalmente a comporre e recitare commedie, fu designata
seconda setta degli umoristi, che disubbidiscono a dio, perché idolatrano se medesimi.
mi rallegrai molto più dell'essermi abbattuto a conoscere un umorista, il quale con la
. moscheni, 155: non significo a vostra signoria quanto costui sia morbinoso,
, aw. ant. e letter. a, in una: insieme, contemfrequente
per riso, dovrebbe pur ammonire che a questi tempi vuoisi piuttosto compiangere o sdegnarsi
umorale. tasso, i-135: vengo a voi, messer luca umorosissimo umorista,
pallamidesse, v-292-32: ma umque, a mia parvenza, / a te,
ma umque, a mia parvenza, / a te, amore, nom fé fallenza
namora / i. llei amare a tutora. = dal lat.
diffuso nelle regioni temperate. e fredde, a cui appartengono due specie, una delle
piè molli. sercambi, i-365: tucti a una fummo contrari al dicto benedecto.
una con; insieme con, unitamente a. malispini, 123: i mercatanti
dela ciptà iiii capononi per ciascuno; a li quali fo data grande auctorità una col
gli artefici il comandamento della plebe, a cui quando fossero stati unanimi avrebbono gagliardamente
la certezza che ove fosse stato possibile a raccorli, i pareri sarebbero stati unanimi
è voto unanime degli italiani d'andare a roma e a venezia e fondare così l'
degli italiani d'andare a roma e a venezia e fondare così l'unità. si
3. ant. e letter. simile a un'altra persona per indole, temperamento
; uomo tanto amico al rosmini e unanime a lui. 4. ant. che
carducci, iii-22- 224: ferma a quest'anno il vescovato di federigo che da
interesse comune e il dovere moralegiuridico impone a tutti i sozi di fare ogni sforzo per
sm. tendenza di un partito politico a cercare, almeno formalmente, al proprio interno
interno l'unanimità dei consensi, rinunciando a chiarire le divergenze, o a presentare
rinunciando a chiarire le divergenze, o a presentare come unanime una decisione, una
la trasformazione della de da partito popolare a qualcos'altro, secondo un modello di
- per estens.: tendenza letteraria a esprimere, in poesia, la coscienza
, per i quali la poesia scende a terra, riacquista il senso dello sforzo
le circostanze reali intimamente connesse o accessorie a un avvenimento spargono assai più lume che
di lugo. pascoli, 1-703: a ogni modo, 'in questioni di proprietà
bastato che beate gli promettesse di andare a letto con lui una tantum, senza sposarlo
133: « è mostruoso. stento a reggerti in cuffia », « si scuote
aumento di 300 mila lire 'una tantum'a copertura del 1985. 3.
retributivo o altro tipo di pagamento, a carattere straordinario, corrisposto in un'unica
corrisposto in un'unica soluzione. a. carini [« la repubblica »,
l'intervallo da una posizione di equilibrio a quella successiva, senza tenere conto delle
muniti di due sole dita, conformate a uncino, coda minuscola, muso piatto
numerose specie arbustive, rampicanti o simili a liane tra cui l'uncaria gambir, originaria
giacché nel mambettu nessuno si sdraia o siede a terra stando nella casa propria),
brieve tempo da capo l'uncicorono. a. pucci, cent., 56-65:
idem, x-186-6: grugnendo il fante a l'uscio che era serrato, come cominciò
l'uscio che era serrato, come cominciò a picchiare e due s'accostaro; l'
s'accostaro; l'uno dà d'uncico a l'oca e l'altro il tiene dirieto
l'uncino (con partic. riferimento a malacoda, il diavolo che artiglia i
, 23-141: lo duca stette un poco a testa china; / poi disse:
diavolo che uncina / il dannato venuto a galla in cerca di ristoro / e nella
avaria. guerrazzi, n-i-80: giunto a un pelo dagli scogli dove la nave
. 3. piegare, foggiare a forma di uncino. -arricciare il naso
mancia, accompagnatemi se non potete fame a meno, ma per carità non ditemi niente
raggirare, imbrogliare (anche con riferimento a un sogg. inanimato). boccaccio
i modi trovati dal diavolo / per oncinare a casa calda gli uomini, / e'
cesareo, 1-53: costui, fatto acre a un tuo rifiuto, / muove, in
intr. con la particella pronom. aggrapparsi a qualcosa, afferrarvisi. colletta,
navi e l'altra più grande oramai vicino a soccorrerle, gittansi a nuoto, pervengono
grande oramai vicino a soccorrerle, gittansi a nuoto, pervengono, portando in bocca la
pervengono, portando in bocca la spada, a que'legni, ed ivi si uncinano
essendo nato al ladro; / e a traiti dalla broda alto t'invita.
cerca tenace dei polpi annidati nelle buche a fior dell'acqua; la scoperta deliberino immobile
a'nervi con lacerarsi il corpo, morivano a stento di picciole ferite. frachetta,
gozzi, i-15- 185: amore, a poco a poco accostatosi, pose certi pochi
i-15- 185: amore, a poco a poco accostatosi, pose certi pochi quattrini
ha corta sopraveste militare listata d'oro a traverso e scarpe uncinate con punte aguzze e
uncinatura, sf. geol. piegatura a forma di uncino degli strati prossimi alla
degli strati prossimi alla superficie topografica o a un piano di faglia, causata dall'
strumento idoneo (uncinazióne strumentale) atta a favorire l'espulsione del feto in caso
4-i- 175: ma ella, a un punto... corse con la
punto... corse con la mano a chiudere sotto la gola, su 'l
di ferro, con due punte adunche a ciascun capo, una delle quali si pianta
in altro materiale con punta ricurva a forma di uncino, usato per confezionare
di uncino, usato per confezionare lavori a maglia, a rete, trine e
usato per confezionare lavori a maglia, a rete, trine e merletti, ecc
fatto, il bagno! » si azzardò a rispondere paola, mentre si preparava a
a rispondere paola, mentre si preparava a lavorare coll'uncinetto. de pisis,
cortile del palazzo, milia s'era posta a lavorare all'uncinetto. moretti, ii-57
. moretti, ii-57: m'ero abituato a scrivere nella stessa stanza dove mia madre
ricurva che, applicato ad aste, a pertiche, è utilizzato per afferrare o,
legava cogli uncini i cadaveri, trascinandoli a squallide esequie notturne e senza funzioni. moravia
sottovesti o di reggipetto smarriti non si accompagnasse a quell'uncino. -marra dell'
sì grosso. -uncinetto per eseguire lavori a maglia o a rete, pizzi,
-uncinetto per eseguire lavori a maglia o a rete, pizzi, ecc.
poco bianchi, le coperte di cotone, a uncino, rammendate. c. e
esemplare d'insulto cardiaco. -croce a uncino: croce uncinata; svastica.
5-93: da poco sul corso è passato a volo un messoinfernale / tra un alalà di
mistico acceso / e pavesato di croci a uncino l'ha preso e inghiottito.
bechi, 2-274: rimasero... a rimirare l'immagine e le due paginette
nieri, 369: come gli pareva duro a lui di dover lasciare i suoi ninnoli
ninnoli e i suoi trastulli, per andare a far le aste e gli oncini colla
volte udito / che pigliar vi lasciate a ogni uncino, / piacemi di prestare un
/ piacemi di prestare un pocolino / a questa penna lo stancato dito. boccaccio,
uncini e tenaglie, le quali ritraendoci a forza dal corpo de'nostri giusti pensieri
ritardare almeno il precipizio di quegli affari fino a tanto ricevesse gli ordini della corte.
: capisci? è venuto tutto sorridente a farmi scuse e cerimonie, che vorrebbero
, che vorrebbero essere uncini per tirarmi a pagare. -agguato, insidia;
dell'ippocampo. -uncino vertebrale-, apofisi a forma di mezzaluna delle vertebre cervicali.
agg. ant. e letter. ricurvo a forma di uncino, 8.
presenta un'estremità aguzza e molto incurrispondente a gancio. -tiro a uncino:
incurrispondente a gancio. -tiro a uncino: nella pallacanestro, tiro che si
iv-267: il becco corto e grosso et a uncino e bene aguzzo. carena,
fra i denti la sua gran pipa tirolese a uncino col bocciolo di porcellana. moravia
al corpo taupino, / so'preso a l'oncino de la tristanza.
oncino de la tristanza. -mani a uncini, a uncino: inclinazione al furto
tristanza. -mani a uncini, a uncino: inclinazione al furto. frottole
attribuzione, xlvii-266: chi ha le mani a uncini / da lui sempre ti guarda
uncini / da lui sempre ti guarda. a. f. doni, 3-89: al
un garzone, il quale aveva le mani a oncini; onde non maneggiava mai dinari
buti, 1-550: raffio tanto è a dire, quanto graffio: questo è uno
faccia esser gambero. -con riferimento a plagiatoli di opere letterarie. marino,
si fusse parlato troppo alla libera intorno a certe arpiette dall'ugne uncinute che vanno
sf. invar. medie. processo artrosico a carico dell'articolazione uncovertebrale. =
. invar. medie. processo artrosico a carico dell'articolazione uncovertebrale, aggravato da
. articolazione uncovertebrale-. che si stabilisce a livello della colonna cervicale, tra le
eneide volgar. [crusca]: cominciano a tempestare e a volgere le acque e
[crusca]: cominciano a tempestare e a volgere le acque e a fare la
tempestare e a volgere le acque e a fare la grande undazióne. 2
undecennale, agg. che si riferisce a un periodo di undici anni; che
è questa: no sporze la copa a poltro / quand el ghe pò atenze,