erano molto buoni, molto cortesi, non a parole soltanto, ma anche a fatti
non a parole soltanto, ma anche a fatti, con gli impiegati, pagandoli
cliente. 3. ciò che serve a ostruire un'apertura, un vano;
fate l'uficio nuovo, ritornate i confinati a città, traete le porti de'gangheri
una specie di appassionata impazienza non dissimile a quella dell'uomo curioso dinanzi a una
non dissimile a quella dell'uomo curioso dinanzi a una chiusura ermetica che lo tenti.
lampo, chiusura automatica: dispositivo destinato a stabilire una chiusura fra due opposti lembi
, dell'utile che si ritrarrebbe piantandone a mo'di siepi, de'vantaggi che
fiore, 25-14: con ciaschedun de'star a le difese, / per ben guardar
in qualunque tempo al fondo, impedendone a chiunque l'accesso, salvo i casi
, e 'l dì ch'io cominciai a poppare, e 'l dì ch'io nella
chi non sa quel che si è giunto a sapere da pochi anni in qua della
iacere colui ch'è ada- sciato / a comparar terra e far gran chiusura.
: e come, in campo vinto, a lui la vita / tolse e a'
fé dar sepoltura, / avendo tebe a le donne largita; / e poi,
, proclitica al verbo o enclitica a ecco, ai verbi di modo infinito,
negativo può essere preposta -; davanti a forme verbali tronche o monosillabe presenta il
mi, ti, gli, anteposta a si, se ne; davanti a lo
anteposta a si, se ne; davanti a lo, la, li, ne
nostro trattato, ma per dare alcuno diletto a chi della scienza s'intende il ci
della scienza s'intende il ci misi. a. pucci, cent., 32-39
contado... ce ne andassimo a stare. idem, dee., 3-1
36): il buono uomo cominciò a domandar la moglie: -che fu della
muta la sua vocale nella e, a quella guisa medesima che del vi,
caro, 12-i-6: arrivammo la prima sera a la gran villa di monte ruosi,
è presa di buia notte, che seguitava a la coda la nostra carovana. guarini
madre da qualche amico, perché facilmente a me verrebbe compero stoffa o capecchio in
ne rammenta. collodi, 507: a queste acque ci correva la gente in
mondo. panzini, i-151: mi provai a mangiare, ma per la gola non
anche i signori di fuori lo venivano a vedere. ce li portava lui in
in processione, il padrone giovane, a far vedere le sue bravure. levi
d'accordo nel prendere parte con altri a una determinata azione o impresa o attività
: vedesi ancora tutta pronta e disposta a seguire ima bandiera, pur che ci sia
poco altro testimonio ci ha, che a noi rimorso sia, senone il grido;
, ii-194: in conscienza vi esorto a non imparentarvi con niun milite; la
lascia pur giocare, bestemmiare e bastonare a loro. cellini, 1-48 (127
: la natura... comune madre a tutti coloro che ci nascono. galileo
, xxiv-289: non sento, quanto a me, se possa sodisfare, anzi punto
evidente quanto la luce del sole, vogliono a spada tratta sostenere. foscolo, viii-192
di dio, che ci si fa? a chi tocca tocca; oggi a me
? a chi tocca tocca; oggi a me, domani a te. de sanctis
tocca; oggi a me, domani a te. de sanctis, i-154: né
più nessuno che accoltella / il mostro a cnosso, e nel mercato / d'hiràklion
come indicazione neutra: di ciò, a ciò, in ciò, su ciò
su ciò, da ciò. -anche riferito a persona: con lui, con lei
è dialettale l'uso col valore di: a lui, a lei, a loro
col valore di: a lui, a lei, a loro). - anche
: a lui, a lei, a loro). - anche con uso pleonastico
, per tene salvare e per menarte a la via, / carne sì volse pigliare
di questi usurieri: io non ci ho a far nulla. sacchetti, 49-63:
, questo rubaldo ha fatto gran vergogna a voi e a tutta la vostra corte.
ha fatto gran vergogna a voi e a tutta la vostra corte... hacci
che mi trovavo infiammato, messi mano a un piccol coltello che io avevo, dicendo
, 217: io l'aveva visitato a letto tre giorni sono, e non solo
della sua salute. goldoni, iii-9: a me basta che non mi burlino;
... quando può fare star a dovere un di questi prepotenti, per
è un ciottolo, e ora come ora a pigliar marito non ci avrebbe dovuto pensare
* ribatte la ragazza. « vengo a piarla a casa. dove state? »
la ragazza. « vengo a piarla a casa. dove state? ». «
sì grande ci diede, / ch'a rischio fumo. dante, inf.,
., 5-107: caina attende chi a vita ci spense. idem, purg.
, 17-i-48: ci svegliano, e invitano a orazione. petrarca, 22-32:
, ma forse ci torranno oltre a ciò le persone. s. caterina da
ce legò senza contesa. / a una spelonca dentro ce fe'en
i-215: noi non ci possiamo opporre a quello a che c'inclina la
: noi non ci possiamo opporre a quello a che c'inclina la natura.
6-590: spaventi il can trifauce a suo diletto / le pallid'ombre; eternamente
sia che vuole; sol che ci accordiamo a sentire e a dire col famoso
; sol che ci accordiamo a sentire e a dire col famoso aquapendente. panciatichi
avremo una bella voce,... a star qui alla rugiada che ci
i fini eterni dell'universo, a noi mortali non è dato di conoscerli né
, 7-107: gli dissi che andassimo a cantare insieme. « nei cortili alla
ciabare, intr. tose. chiacchierare a voce alta, facendo il saccente
pantofola chiusa solo davanti e facile a infilarsi (che si porta in casa,
esempio, le ciabatte che infilarono a nino quando erano suoi camerieri in
prima che il signor vice-capitano pensi a mettersi le ciabatte. imbriani,
, s'è venuto... a nascondere in casa mia. lippi, 7-5
co'filosofi nebbioni / e gli storici a ciabatta! -è una ciabatta,
una ciabatta. -leccare le ciabatte a qualcuno: essere vergognosamente servile nei suoi
che i malavoglia avevano invitato la piedipapera a pettinare la mena, -bella pettinatura che
fatto! - per leccare le ciabatte a compare tino, a motivo di quei
per leccare le ciabatte a compare tino, a motivo di quei quattro soldi della casa
altrui in sua guardia, gli deve portare a grande fede come a se medesimo.
gli deve portare a grande fede come a se medesimo. ariosto, 25-72: facea
non lo dimestichi. guarini, 41: a voi dunque m'inchino, altèra figlia
altèra figlia / di quel monarca, a cui / né anco quando annotta il sol
al cui senno, al cui petto, a la cui destra / commise il ciel
., i-intr. (45): a cura delle quali infermità né consiglio di
, o non lasciar la cura. a. f. doni, 3-14: facci
cure e'sa e quanti rimedi e'può a quel male che l'uomo ha nell'
sarà creduto e pure è verissimo. a. cocchi, 8-442: bagnaccio destinato
, 7-266: il medico si provò a dare ima spiegazione scientifica del fenomeno:
cura. brancoli, 4-136: è andato a parigi a fare una cura per
brancoli, 4-136: è andato a parigi a fare una cura per dimagrire!
, 1-28 (75): capitò a roma un grandissimo cerusico, il quale
lo spirito e le forze vitali. a. cocchi, 8-146: ho anco veduto
/ cura non v'è migliore / a i mali del pensier. algarotti, 2-
: il governo spirituale dei fedeli appartenenti a una comunità, in genere alla parrocchia
in casi speciali, anche alla nazionalità a cui appartengono), attribuito come ufficio
appartengono), attribuito come ufficio canonico a un sacerdote (e consiste anzitutto nell'
gravezza della cura dell'anima altrui, a ciò non voleva acconsentire. bisticci,
, 287: ha... incominciato a nominare alle dignità ecclesiastiche che hanno cura
al conte non lo impedivano dal condursi a proprio talento nella cura d'anime. panzini
di studiare. sbarbaro, 1-115: e a questo vostro fratre, che a voi
e a questo vostro fratre, che a voi con istupore vo'comparando, tanto
in d'ogni sorta esitanze impigliato, come a più degno la cura del gregge commettereste
delimitata per territorio o per nazionalità, a cui è preposto per il governo spirituale
di s. marco al pié a nievole, fino agli 8 ottobre, i
sorridete, / quando venite ai vespri a questa cura / di san nicola.
e poi si divideva in due viottole, a foggia d'un ipsilon: quella a
a foggia d'un ipsilon: quella a destra saliva verso il monte, e menava
cura: l'altra scendeva nella valle fino a un torrente. tommaseo-rigutini, 3082:
: 'cura'è sempre chiesa parrocchiale soggetta a una pieve, il cui rettore dicesi
lascio, e come ordino, et a chi racomando le care mie cose et
animo, e credo forse non gioverebbe a sostenere el carco della infirmità. lorenzo
. della valle, i-41: pur a voi volgo il piè, solinghe mura,
parini, i-45: già la quiete, a gli uomini / sì sconosciuta, in
l'eterno che su ferme alture / a quell'ora e ne i pian solingo va
vento. -figur.: con riferimento a cose. tasso, 15-14: la
all'occhio / dotto di lei benché nascenti a pena / dolci cure d'amor,
i meno intenti / o i meno acuti a penetrar nell'alte / dell'animo làtèbre
, in grembo al gioco / pose a crescer felici. pindemonte, 235: fra
plur.: luogo in cui si procede a tale operazione. lastri, 5-49:
. 18. locuz. -aver a cura, aver cura, dar cura,
cura, tener cura di qualcuno, a qualcuno, di qualcosa, a qualcosa
, a qualcuno, di qualcosa, a qualcosa: occuparsi attivamente, provvedere alle
, tener conto; importare, stare a cuore, proteggere. mazzeo di ricco
deo, / che già per altro a voi non pongo cura. ovidio
lo grande amore che elli portava a patroclo. seneca volgar., 2-28:
assai buono, non dava cura a lui che, ristrettosi in se stesso,
55-45 (iv- 319): a memoria tomogli il suo vestito / ch'avea
/ coiami, drappi, arazzi a i muri spiega, / e riccamente di
. -aver cura, dar cura a qualcosa: pensare, tener presente,
cose avverse, e anche nelle avverse abbi a mente di sperar meglio. francesco da
sia la tua mente attesa, / ch'a tre cose convieni ancor dar cura.
non si misse cura d'andare in aiuto a bosolino. boiardo, 2-6-52: de
preso cura, / qual già dentro a marsilia era arivato, / e mandò ad
, era con brevi carmi / notato a chi saperlo avesse cura. castiglione,
né pensiero di mandar cavallo o battello a gentiluomini in questo tempo, ora ed
contrario appena mi facesse somministrare il bisognevole a sostentarmi. -badare, fare
con tesser giusta; perché perdonando troppo a chi falla si fa ingiuria a chi
perdonando troppo a chi falla si fa ingiuria a chi non falla. guicciardini, 160
. -aver cura, tener cura a qualcuno o di qualcuno, a qualcosa
cura a qualcuno o di qualcuno, a qualcosa o di qualcosa: sorvegliare, custodire
5-78: la porta è chiusa; ed a chi n'avea cura / rinaldo domandò
». vasari, iii-505: e tornando a michelagnolo dico che, innanzi la morte
diligente cura di chi gli era attorno a governarlo, e chi gli praticava in casa
parole; e farai bene. tòmatene a l'ostaria ed abbi cura alle robbe del
tomarò io volentieri e conto farò io a vostra posta; ma pensate d'avere
vostra posta; ma pensate d'avere a pagar voi. -avere in cura
morto *. ma uno che lo stava a sentire: « amico, oramai è
dante, purg., 16-81: a maggior forza ed a miglior natura /
., 16-81: a maggior forza ed a miglior natura / liberi soggiacete; e
che uno cavaliere turco t'hae palesato a mio padre, sicché abbiti cura,
colpa meritai io d'esserti sì poco a cura? -essere sotto la
: cui son le nozze e i maritaggi a cura. salvini, 13-22: l'
esperidi, alle quali / le poma sono a cura aurate e belle.
-metter cura, por cura a qualcuno o a qualcosa: considerare attentamente
-metter cura, por cura a qualcuno o a qualcosa: considerare attentamente, fare bene
padre e al parente, / e poi a suo comuno. dante, purg.
bembo, 5-1-120: e ch'e'genovesi a ciò consentireb- bono, il detto signore
i. nelli, 8-1-5: va'prima a vedere se la porta del mio appartamento
-dar cura, lasciar cura di qualcosa a qualcuno: curàbile, agg. che può
giovanni, i-26: non date cura a sue parole, però ch'egli vagella
non ne pigliar tu cura; / così a molt'altri ho ancor fatto paura.
fatto paura. -dare in cura a qualcuno: affidare in custodia, porre
al disegno, fu dato in cura a cosimo che lo prese più che volentieri,
con la virtù, gli portò amore come a figliuolo e per tale lo tenne sempre
sempre. b. davanzali, ii-569: a ciascun di questi preti cardinali, che
al frate in cura. / egli a destra s'allunga, ove è l'aperto
, e tu più cauto il guida / a certa meta ». -essere
certa meta ». -essere a cura di qualcuno: stare a cuore,
-essere a cura di qualcuno: stare a cuore, premere molto. ribile
curabile dalle forze della lor arte. a. cocchi, 8-144: anco nel primo
ne'luoghi publici e privati sono solite a ritrovarsi, e l'istesso fanno di quei
pannuccio dal bagno, xxxv-1-309: magna medela a grave e perigliosa / del tutto infermità
, 1-43: così fa', fino a perfetto sanamento o curaménto. -figur
curato che sia in però l'arò a mandare a pisa. cantini, 1-29-210:
sia in però l'arò a mandare a pisa. cantini, 1-29-210: non dovranno
* curandaio ': colui che dà opera a curare la tela greggia. = deriv
che attende con premura e con diligenza a una persona o a una cosa
con diligenza a una persona o a una cosa. s. bernardino da
amore, cordiale, cioè col cuore: a la radice cominciamo; il quale amore
medesimo. sbarbaro, 1-132: senonché, a chi dunque vo'io cianciando di altro
semente, non su terreno acconcio e a ciò predisposto, ma gitti su sassi e
. bartoli, 9-2-29-1-5: ben s'appose a giudicar che fosse interesse della natura curante
o stima di qualcosa; che ha a cuore qualcuno o qualcosa (e gli
(e gli importa cosi da essere impegnato a fondo nella difesa, nella conservazione,
più allegra di me, più arguta a osservare i difetti altrui, più curante
. agostino volgar., 1-3-7: contro a ogni industria e sollicitudine del curante medico
e sollicitudine del curante medico, non a danno del medico, ma dello infermo
bicchierai, 181: fu dal curante disposta a portarsi... alle nostre acque
badare, provvedere con sollecitudine e premura a una persona o a una cosa.
sollecitudine e premura a una persona o a una cosa. giamboni, 192
petrarca, 233-6: send'io tornato a solver il digiuno / di veder lei che
, ii-210: ora io voglio andar a curar la mia persona, di poi farò
, di poi farò intender il tutto a colei, ne la qual vivo. firenzuola
firenzuola, 202: prestamente lo menai a lavare; dove io lavandolo di mia mano
appena ne potevamo sostenere in piedi, a uno albergo. pindemonte, 138: ma
curar la vita, che lo starle a lato. pananti, i-259: disse lo
duro. pascoli, 8: a quando a quando / udrei, come da
pascoli, 8: a quando a quando / udrei, come da vivo,
: dominando ogni agitazione, si mise a curare l'igiene della sua forza. dormì
l'igiene della sua forza. dormì fino a che non fu risvegliato dalla venuta dei
d'incerato; e invitò il santa margherita a tirar due t ca- vazioni *.
senza volerlo, s'era messa allora a curare insolitamente la persona, assumendo una
si cura. 2. attendere a un'attività con diligenza, con impegno
e sollecitavano i cittadini che avevano impreso a fare le cappelle. garzoni, 1-96:
di edizioni e codici di catullo, a curarne una edizione con apparato critico di
. boiardo, 2-2-59: or chiarione a guisa di serpente / mena a due mani
chiarione a guisa di serpente / mena a due mani e ne telmo l'ha
braccio, sé tutto abbandona. / a ribattere i colpi intento a lungo /
abbandona. / a ribattere i colpi intento a lungo / sta polinice. manzoni,
lontano. d'annunzio, iv-2-229: riprese a camminare, guardando dinanzi a sé con
: riprese a camminare, guardando dinanzi a sé con gli occhi che il sole fastidiva
, quando sono in tempesta, di avere a
parole, / e di sua figlia a modo suo far vuole. machiavelli,
di recar in dubbio quanto fu veduto a lor piacimento e riveduto più volte da
frugoni, 650: se vuoi meco a la caccia / do man, clori,
e dice- vami sottovoce: « finiscila a canchero ché mi fanno male le ginocchia
bisogno d'altro, con me. capisco a volo. mi ritiro...
, per carità! so la via. a rivederla ». cassola, 2-266:
prese una seggiola e si mise accanto a bisori. -importare. trattato
donano disprovedutamente, né non cura loro a cui. 6. intr.
., 1-1 (69): dandosi a que'tempi in francia a'saramenti grandissima
fargli falsi, tante quisrioni malvagiamente vincea a quante a giurare di dire il vero
, tante quisrioni malvagiamente vincea a quante a giurare di dire il vero sopra la sua
molto lodevole, una sera mi disposi a volere uscire di tanto travaglio.
meno che acconcia cosa mi pare che a me sia dato a diffinire tale giudicio,
mi pare che a me sia dato a diffinire tale giudicio, con ciò sia
che il presente articolo mi tocca: e a ciascuno è proibito di sentenziare nella propria
sentenziare nella propria quistione. ma perché a me non è licito di recusare la commessione
piaga); far guarire (con riferimento a una medicina). - anche assol
ma voleva far patto prima che cominciassi a curare; e'quai patti, erano
curare; e'quai patti, erano a centinaia e non a decine. baldi,
patti, erano a centinaia e non a decine. baldi, 3-3-258: andando
. muratori, 3-143: vegniamo ora a trattar de i medicamenti e rimedi per
volte... mi sono imbattuto a curare tali enfisemi. manzoni, pr.
ogni caso di peste che fossero chiamati a curare. pascoli, i-229: i poveri
: sembrava che il colera fosse venuto a napoli per me, per castigar me del
impegno, tanto zelo mise mia madre a curarla. -per estens. risuscitare
non potè aver medicine, non potè curarsi a ragione. manzoni, pr. sp
, 17-20: mentre ch'io era a virgilio congiunto / su per io monte
sono cultivati, quasi sempre son simili a quelli d'onde procedono e spesso migliorano
cenni; ed ha bisogno, / a volerla curar, del fuoco; il
il medico / pietoso qui non è punto a proposito. b. davanzali, ii-390
: né solamente è difficile l'ira a conoscersi qualteltè, se sana o se
cui si cuopre, ma è difficile anche a curarsi. monti, iii-142: se
sotto il calcagno. tommaseo, i-238: a osservare queste piaghe e curarle, gran
, non saprei dirti come era venuto a sapere che io curavo moltissimo il solletico
2-298: se quel vecchio non si sbriga a morire, ima volta o l'altra
perchè il curat- tiere sia più benevolo a fare vendere, sì se ne dà 6
soggetto che la legge giudica parzialmente incapace a tutelare i propri interessi economici (cioè
validità. -curatela speciale (in contrapposto a quella precedente, detta generale od ordinaria
diritto privato, con cui si attribuisce a un soggetto (curatore speciale), a
a un soggetto (curatore speciale), a volte munito di poteri di rappresentanza,
volte munito di poteri di rappresentanza, a volte solo di poteri di assistenza,
a. lamberti, 65: si emanò.
: formano un consiglio di curatela (a trust), incaricato di dirigere e di
un centinaio di pagine che pon ordine a tante materie così disparate; ma i
agg. che cura, che è atto a curare; che si riferisce alla cura
che gli antidoti, giovino senza paragone più a chi li prende come preservativi innanzi al
prende come preservativi innanzi al veleno, che a chi li prende dopo per curativi.
5-656: oggetto di lavori sono, a civitavecchia, le terme taurine, opera di
ma due importantissime circostanze furono rilevate intorno a questa così straordinaria felicità curativa. tornasi
miniera è la toscana. -pubblicato a cura di qualcuno (un'edizione);
opera). carducci, i-950: a quegli anni s'era cominciato in toscana
quegli anni s'era cominciato in toscana a dar fuori i testi classici con miglior metodo
. accurato, diligente, scrupoloso. a. lamberti, 37: erano [le
delle loro famiglie. 5. sottoposto a cure, a medicamenti. redi,
. 5. sottoposto a cure, a medicamenti. redi, 16-ix-234: esternamente
farlo ulcerato. bicchierai, 209: a giuseppe ghimenti,... dopo una
ascesa, la crisi e la discesa. a volte, non curata in tempo,
rendita, mobiliare o immobiliare, annessa a una cura (e comporta per chi ne
papi di conferire e'vescovadi commu- nemente a modo suo; e particolarmente nel regno di
ma tanto reo, che le anime a lui commesse non ebbero a quei dì
le anime a lui commesse non ebbero a quei dì nimico più crudo. lami,
, furono con le medesime condizioni accettati a penitenza; onde lasciate l'armi e le
rispetto il debito suo, disse che a qualunque ora chiamassero tornerebbe. tommaseo- rigutini
« bravo! è di pranzo? viene a cres- sogno con noi? *.
curatolo, sm. dial. lavoratore a contratto annuo addetto alla vigilanza di aziende
il riso della bocca; si dissanguava a spese, e doveva lasciare la mandra in
curatoli, o soprastanti, feroci aguzzini a servizio dei padroni. 2.
una salina è molto simile del resto a quello di un'azienda agricola, con un
biz. xou- pdctopas, deriv. a sua volta dal lat. ciirdtor -oris *
. - anche al figur. a. pucci, ix-353: andrea, tu
e materia ha amore al cielo come a dilettissimo marito, o amante, e
assegnate da loro [dagli epicurei] a quella che * natura 'chiamavano; come
persona antica [ecc.]. a. cocchi, 1-87: nella medicina curatrice
. 4. dir. soggetto a cui è affidato l'ufficio della curatela
per che la ragione vuole che dinanzi a quella etade l'uomo non possa certe cose
e tutrice dei figliuoli, e passò a l'altra vita. fagiuoli, 3-4-56:
: e1 maistro massaro del signore, a lo quale era donato tutto lo governo
tutto lo governo del campo, tornando a vedere le opere, pigliò uno delli servi
. chi, nelle tonnare, è addetto a mettere sotto sale le carni.
foraggi. straparola, 9-1: a voi uomo savio e accorto, a cui
: a voi uomo savio e accorto, a cui non fa bisogno curature,
al potere del parroco e affidata a un curato. = deriv.
malizia, lievemente gli curano; e a coloro che l'hanno gravi e pericolose,
medici deputati alla sua curazióne feciono intendere a cesare diffidarsi totalmente della salute. pallavicino
miracoli contano, di curazioni credute impossibili a farsi ne'corpi di que'meschini tocchi dalla
solamente... viaggiato da roma a viterbo contrae una febbre d'aria, o
esercitano un'azione catartica sei volte superiore a quella del ricino; da essi si
; da essi si estrae, per pressione a freddo, un olio, prima incolore
la radice aromatica della curcuma rotonda, a forza di esser pestata, infusa più
e seccata, rende una farina simile a quella di sago. dizionario del commercio
). curétta, sf. strumento a forma di asta metallica, fornito all'
curie e per tribù sì, che a vicenda / si porga aita una tribù con
. caro, 12-iii-139: faccinsi intorno a lei [alla figura della dea angerona
innanzi la porta; perché non fusse lecito a persona di rivelar cosa che vi si
la carcere e la curia si hanno a situare accanto al foro, ma in modo
tale che la grandezza loro sia proporzionata a quella del foro. pindemonte, 156
la plebe tua straniere valli / ari a un suo cenno; e tu curva la
gialli / crin la via mostra che a la curia mena. panzini, 11-66:
solito esprimersi così ai senatori prosternati davanti a lui: « oh, homines
tuo santa curia. / signor, perdona a noi tanta ingiuria / e danci spiritu
ha fatto esto fallore, / curriamoce a furore, tutta sia dissipata. de luca
nelle conventicole. ojetti, i-381: a chiederti notizie del gran pontefice giosuè tu
, 38 (662): hanno a avere un bel da fare laggiù in curia
un bel da fare laggiù in curia, a dar dispense, se la va per
, perché non s'era voluto prestare a certi giochi di questi menciatti..
: s'all'awocato / non eri a tempo ormai, ben eri a tempo /
eri a tempo ormai, ben eri a tempo / a far le stame, o
tempo ormai, ben eri a tempo / a far le stame, o 'n lor
un altro aspetto / alla curia, a introdur sì bella moda? idem,
simil precipizio, 1 son dovuto restare a denti secchi. colletta, i-149: il
: la cui istituzione gli antichi attribuivano a romolo, ma che pare di origine etnisca
sputasenno e vanquatti, che con gl'inchini a corpo pre — cipitato,..
. e col portamento curiale, sono squisiti a provocare il vomito. fagiuoli, 3-7-31
venni anch'io colla curiale / turba a render l'omaggio a voi dovuto, /
colla curiale / turba a render l'omaggio a voi dovuto, / qual superior di
, 161: ella può lasciarci qui a quattr'occhi, che il nostro colloquio non
, 2- 359: il re, a cavalcioni sulla seggiola, aspettava il presidente
pananti, i-312: lo zio giunto a saper ch'io fo il curiale / con
dosso dicevasi avvocato, ed era ammesso a difendere i diritti o le persone de'
. non mostrava gran volontà di veder a fondo nelle cose, e sfuggiva di condurre
, e sfuggiva di condurre i detenuti a pericolose confessioni. l'esempio di germano
117: né me estenderò... a narrare le mortale e fiere inimistà e
, 27: intanto il patriziato friulano cominciava a dividersi in due fazioni: l'una
conte andrea suo figliuolo, essendo dunque a quisti nostri bagni... insieme cum
romana. -anche: persona laica addetta a una curia vescovile. pallavicino,
se bene la parola curiale conviene legalmente a tutti quelli, li quali seguitano la
zione spregiativa, con riferimento a una cavil losità pedantesca,
opinione avversa all'infallibilità del papa, ed a quella pienezza di potestà, che
plur. m. -ci). relativo a curialista, all'ambiente della curia
babulco: e proponendo egli la legge curiata a conferma del suo imperio, un
g. t. sea- borg e a. chiorso, in onore dei coniugi curie
l'essere curiosi per abitudine; tendenza a curiosare. = d'alberti [s
. cavalca, 16-2-198: incominciollo a guatare molto curiosamente, come se gli
fossono in punto di morte, curiosissimamente a ciò vi puosono cura cioè se '
di queste cose, è assimigliato a quegli, che vanamente e curiosamente cerca
piantato tante viti e se bastavano le braccia a lavorarle. lui mi guardò curiosamente;
curiosamente; discorreva alla larga e tendeva a sapere chi fossi. 2. in
in bande rosse, molto dettagliato, a tu per tu con un muro.
ch'ella non soleva, misesi un vestimento a porpora tessuto d'oro, tutto pieno
della magna che si truovono qui, a essere osservato e notato chi li vicita,
che se gli offerisca di appigliarsi piuttosto a quella prima parte che a questa, non
appigliarsi piuttosto a quella prima parte che a questa, non dovria ricusare di farlo
, o di chi indiscretamente si dà a esaminare cose altrui per gusto di conoscerne
cenato!... per andarsene a curiosare hanno lasciate aperte anche tutte le
uno sopra l'altro come le api / a curiosare intorno a casa? baldini,
come le api / a curiosare intorno a casa? baldini, i-20: ero qualche
, i-20: ero qualche volta salito a curiosare in cima alla collina dov'eravamo attendati
non se ne accorse, tutto occupato a rizzare la tenda: e quando questa
cacciò dentro il muflone ch'era venuto a curiosare, poi invitò il nonno a visitarla
venuto a curiosare, poi invitò il nonno a visitarla. = deriv. da
oggetto particolare; smania pettegola di venire a conoscenza dei fatti altrui, di penetrare
suo danno / che io m'abbia a comportare tanta villania; ma io farò,
curiosità il voler saper troppo: perché a la falsa pietà de'gentili e de'barbari
mirar membra vestite, / ma più dentro a spiar di lor beltade / la curiosità
dalla cucina. -che cosa sarà andato a fare in cucina? -curiosità. vuol saper
poeta, mi son trovato, diceva, a chiacchierare alla lunga colla gente di contado
curiosità, con cui il vicinato stava a spiare, faceva nascere veramente il sospetto che
: molte volte s'era sorpreso con vergogna a sollecitare col desiderio la morte di una
curiosità, un po'per sfaccendamento si diede a girare attorno per la stanza. cassola
conoscere; vivo stimolo intellettuale che spinge a ricercare l'informazione precisa, la notizia
né avendo altro modo, sono inclinati a correre drieto a chi promette loro saperlo
altro modo, sono inclinati a correre drieto a chi promette loro saperlo dire. vasari
ne'santi dottori cristiani, i quali a sei, a tre, a due,
cristiani, i quali a sei, a tre, a due, disputano per la
quali a sei, a tre, a due, disputano per la storia; si
della circolazione del sangue; la quale, a dir vero, se fosse stata immaginata
la curiosità de'medici e de'notomisti a procacciarne i riscontri con l'esperienze.
. mi destò qualche curiosità di conoscerla a fondo. ma incapace poi di ogni
studiare sui libri e gli strumenti che aveva a casa, tendendo con tutta la forza
ricerche biologiche. palazzeschi, 3-267: intorno a quelle cabine riservatissime... ho
sopravvivere al crollo, fare in tempo a conoscere il mondo di dopo.
, 1-317: chiedasi... a coloro che rubano gli occhi al sonno
i sassi per aria si trasformassero in cavalli a prò de'nubi, o che la
nubi, o che la fortuna venisse personalmente a far il nocchiero a'cercatori di rinaldo
e da non esser interamente disprezzate. a. cocchi, 8-46: la vicinanza
i-75: non solo non andava più a visitare nessuna delle curiosità di roma per
giorno in un altro, io venni a negargli i danari del suo salario e
danari del suo salario e vitto, a segno ch'egli mi si protestò ch'io
egli mi si protestò ch'io lo sforzerei a rubarmeli per campare. manzoni, pr
, del cardano,... a qualche altr'opera di minor conto, sapeva
altr'opera di minor conto, sapeva a tempo trattenere una conversazione ragionando delle virtù
annunzio, iv-1-68: in quell'anno, a roma, l'amore del bibelot e
esserle discara. foscolo, viii-151: a chi mai sarebbe importato di professarsi storico
4-41: il marchese limòli la colse a volo mentre s'allontanava, fermandola pel
2-43: io non ho voluto esser curioso a ricercarne la causa, poiché loro non
, che viene l'ordine della principessa a dissuadervi il ritorno. a. f
della principessa a dissuadervi il ritorno. a. f. doni, 3-8: la
investigatrice della vita d'altri, è straccuratissima a cor- reger la sua. marino,
volte, né ci trovo in quanto a me quelle ridicole esorbitanze ch'ella costì
ridicole esorbitanze ch'ella costì mi significava a bocca; per lo che mi mise
il curioso cittadin su lieve / cocchio a te viene, e smonta; e tu
. carducci, 839: non curioso a te de le cose piccole io vengo:
,... s'era spinto innanzi a gomitate, e allungava verso la piazza
bosco innamorati figli, / fatti gelosi a prova, / con le braccia frondose
la lampa diurna, / la vista a me concessa / proibivano al sol, che
del vento. -sm. a. f. doni, 3-8: i
non v'è un uom che smovasi / a ceder passo altrui. / chi d'
: i curiosi e i bighelloni principiavano a fermarsi lì dintorno e a far capannello
bighelloni principiavano a fermarsi lì dintorno e a far capannello. nievo, 184: all'
inaffiato le gole de'suoi, aveva cominciato a porger il bicchiere ai curiosi. verga
. verga, 4-14: era un correre a precipizio nel palazzo smantellato; donne che
ragazzi che si rincorrevano schiamazzando in mezzo a quella confusione, come fosse una festa;
fosse una festa; curiosi che girandolavano a bocca aperta, strappando i brandelli di
portafinestra spalancata. anche anna si fermò a guardar ballare. il cavaliere era un
u-ii-262: io son contento di sodisfare a le tue curiose dimande, con patto
vago di sapere più oltre di ciò ch'a te fa di mestieri. bruno,
corpaccio di facoltà, conduce gl'ingegni curiosi a morirsi di febbre etica. d.
certo non ripugnano i curiosi della natura a credere che la vastissima parte del mondo a
a credere che la vastissima parte del mondo a noi sottoposta e per l'oceano disgiunta
in guisa / che s'accresce figura / a cui giungendo vada arte e colore /
la mattina di letto e chiamato lo specchio a stretto consiglio, stese con curiose dita
che perciò mi piace lor amista / ch'a barattar son tutti curiosi. m.
di preziosi vini: cose più atte a curiosi bevitori, che a sobrie e
cose più atte a curiosi bevitori, che a sobrie e oneste donne. savonarola,
, iii-348: non esser tanto curioso a cercare e congregare cose del mondo; congrega
in palese un'altra vita, mi sottoponevo a una disciplina avversa, curioso come fui
occasione che mi si fosse presentata di provvedere a v. s. delle cose
utili e con dottrine sode voglino giovar a quelli che ascoltano. tesauro, xxiv-25:
accostandosi l'ambra già strofinata e calda a quel fumo che sorge da una candela allora
, avendomi proposto l'ambasciatore di presentarmi a corte in versailles, io accettai per una
un liberale, figuratevi, che lascia a tutti libertà di parola, un liberale
dovuta, si sarebbe detto, soprattutto a una singolare rassomiglianza fisica tra lui e
sono donne che la moda fa somigliare a curiosi animali; altre a fiori di serra
fa somigliare a curiosi animali; altre a fiori di serra. de pisis,
. / lucide le foglie curiose, a cucchiaio / vergate, un poco acute.
di una rigidezza curiosa; si muoveva a fatica; fu distesa sul letto come
altri punti. -come esclamazione: a esprimere lo stupore di fronte a un
: a esprimere lo stupore di fronte a un fatto o a un oggetto strano,
stupore di fronte a un fatto o a un oggetto strano, insolito, straordinario
un giorno all'altro, si danno a scrivere per il teatro per una circostanza
che gli disse: « curiosa! a vederti di profilo somigli tutto
il mio cappello. curioso! nessuno veniva a trattenermi. -piacevole, arguto,
d'accertare il gusto di s. a.: libri o scritture critiche, o
propostele da'circostanti in una sola parola a caso profferita le risposte, sveglia l'
le risposte, sveglia l'acutezza degl'interpreti a dare sollazzevoli e pronte e insieme dotte
, 19-1-4: l'averò caro, perché a dirvela, sono anch'io come l'
il piano detto ho messo tre curletti tondi a traverso. = voce senese,
più, quando loro si vuol dare a beccare. pascoli, 323: sgranava qualche
= locuz. lat.: * a penna corrente '(dal part. pres
... uomo non vogli male a colui che male gli fa, e che
cosi come se da qualche anno fossimo avvezzi a viaggiar insieme; acconciati alla meglio
fece parer brevissima la gita fino a frascati. fucini, 338: osserviamo napoli
omnibus, in tramwai, in curricolo, a piedi... ingolfiamoci in
disotto era ancora di bronzo tondi grossi a guisa di curri o vuoi dire ruotole.
[una aguglia] sopra curri presso a roma a tre miglia, essere stata tirata
aguglia] sopra curri presso a roma a tre miglia, essere stata tirata in circo
4. ant. figur. eccitamento a mal fare. b. davanzati,
curri non lo inducevano [seiano] a mali pensieri, ma a parole superbe,
[seiano] a mali pensieri, ma a parole superbe, mal pesate. 5
siam sul curro, / d'andare a far un ballo in campo azzurro. note
al curro qualcuno: indurlo, istigarlo a far qualcosa. luca pulci, ii-9
cu ruca è un uccello a chi il cucculo iscambia l'uova *.
iacopone, 17-25: or èi ionto a collestatte: / loco se mustra
/ ché non ce iova far sofisme / a quilli forti siloisme, / né
cursori / già travagliar© il piede. a. adimari, 2-501: intende questo per
fulmini più lenti; / lo tuo corso a mirar corron le genti, / ma
vostri padri è stata quasi nuovo sprone a vecchio cursore. pascoli, i-53:
meglio esser morto tutto, che continuare a comparire avanti i tribunali ad essere giudicato e
3. pubblico ufficiale, addetto a un tribunale 0 a un magistrato,
ufficiale, addetto a un tribunale 0 a un magistrato, a cui è affidato il
un tribunale 0 a un magistrato, a cui è affidato il compito di notificare
con i cursori, ma popolarmente si misero a seguirlo. sarpi, ii-121: seguendo
genti indietro, / che correan tutte a gara come pazze / a la vicina porta
correan tutte a gara come pazze / a la vicina porta di san pietro,
pietro, / per veder quella secchia a la campagna, / credendosi che fosse
notizie, signori miei, non avevano a quel tempo né vapori né telegrafi da
del mondo in un batter d'occhio. a fratta poi esse giungevano sull'asino del
cursori del fisco, come tu temevi, a sequestrare 1 raccolti. silone, 17
il cursore comunale neppure era più venuto a distribuire la solita fattura mensile col segno
e che si ferma con una vite a varii punti di questo. c. e
: solo ai bagni di mare, a spotomo, valerio si separava dal regolo:
-parte scorrevole della chiusura lampo che, a seconda della direzione in cui è mossa,
), si può indifferentemente immaginare applicato a un punto qualsiasi della sua retta.
i semplici senatori non potevano andarvi che a piedi. -magistrati curuli: i
2. per simil. sedia a braccioli assai comoda. berni, no
già grande, e già eran tratti / a le curule sizii ed arrigucci. landino
[par., 16-108]: 'a le curule ', idest a'primi
la determinerete secondo la quantità della curva a e o pur della retta a f o
della curva a e o pur della retta a f o pure...
... -secondo la retta a f, e non secondo la curva,
. v. riccati, 25: a ritirarlo [il corpo] dalla tangente
[il corpo] dalla tangente, ed a portarlo sopra la curva, basta la
la curva la più acconcia di tutte a disporvi i palchetti; risponderemo, la
, la stessa che usavano gli antichi a disporre nel loro teatro i gradini,
mezze curve intorno alle tinchiuole che guizzavano a sommo d'acqua. svevo, 2-418:
è fuggitiva. carducci, 52: a che t'arresti? / e ancor rat-
ampia curva un tronco di strada ferrata a un solo binario. pavese, 88
dalla curva. cassola, 2-122: a ogni curva, si parava davanti un nuovo
nuovo rettilineo, né il paesaggio accennava a mutare. -curva pericolosa: curva particolarmente
veicolo; sulle strade è segnalata, a opportuna distanza, da appositi cartelli indicatori
alle curve: come avvertimento di fronte a un percorso pericoloso (e, al
e, al figur., con riferimento a rischi, difficoltà della vita).
non più giù del sei, direi a occhio e croce. e un giro lungo
acqua. d'annunzio, iv-2-645: a un tratto, dinanzi il palazzo rosso
incendii. quasimodo, 2-37: fino a orcomeno, a psòfide, le forze mi
, 2-37: fino a orcomeno, a psòfide, le forze mi sostennero,
le forze mi sostennero, / fino a cillene, alle curve del ménalo, al
»,... dall'alto simili a contrafforti, 10 circondano palazzo pitti e
.. passandoci accanto, rallentò guardò a lungo; tornò indietro con una curva
puro dell'anima descrivere la sua curva a passo pari cogli anni. sinisgalli, 6-33
grafico, cioè con curve, destinate a mostrare, con le loro variate direzioni
inclinazione, dall'istante in cui si comincia a muovere il timone fino a quello in
si comincia a muovere il timone fino a quello in cui la prora riprende la
, ad arco. a. cocchi, 8-397: falda che.
, 209: un suono usciane, a cui / si scossero e curvar la cima
e nel maglione rosso curva la schiena / a rovescio e afferra come un cane /
hanno i loro cuori sì forte curvato a malizia, che non si possono dirizzare
malizia, che non si possono dirizzare a fare bene della intenzione di coloro.
piccanti, curvando l'ingegno qual arco flessibile a saettare. 2. figur. piegare
e il morastite: / rispettosa la fronte a te curvaro / il libano e le
la plebe tua straniere valli / ari a un suo cenno; e tu curva
la schiena, / sangue cornelio, e a * senator da'gialli / crin la
gialli / crin la via mostra che a la curia mena. alvaro, 7-252:
vi siano categorie disposte ancora una volta a curvare il capo sotto la dittatura,
: / « ed io m'inchino a riverirla [questa donna] ancora *.
curvarsi d'ogni buona lama, fino a far di sé un arco, per non
: e allora non se ne ristringono a se stesse le parti del concavo? non
e tromboni innante, andò trepidando trepidando a curvarsi e dar il capo in seno
questo paese, il quale, curvandosi a guisa di luna, è quasi imagine
241: io cominciava infìn d'allora a disprezzare e ad amare: tormento terribile
bene e lo ama, è costretta a curvarsi a pregare a supplicare dinanzi all'
lo ama, è costretta a curvarsi a pregare a supplicare dinanzi all'idolo del
ama, è costretta a curvarsi a pregare a supplicare dinanzi all'idolo del male.
curvatóre, sm. operaio addetto a operazioni di curvatura nella lavorazione del legno
larghezza si misura dall'estremo dell'una a quello dell'altra spalla. la medesima
, v-2- 914: m'insegnava a riconoscere la fase lunare dalla curvatura della
mesenteriche abbondanti d'angoli e curvature, presi a considerare se i globetti del sangue [
], un curioso daltonismo che doveva portarlo a ridurre al minimo la ricettività della sua
del cristallino ch'egli doveva poter stringere a suo agio, e una possibilità di
nievo, 1-62: una strada nuova a ghiaia, nella quale la carreggiata,
odorosi. e. cecchi, 6-241: a tratti il ponte è sospeso a tramagli
: a tratti il ponte è sospeso a tramagli ed amache di ferro, fissati a
a tramagli ed amache di ferro, fissati a colonne erette sui piloni; a tratti
fissati a colonne erette sui piloni; a tratti poggia direttamente sui piloni stessi.
di continuo saliscendi; mentre largamente curveggiando a destra e sinistra, la camminata del ponte
2. che segue un andamento a curve, non rettilineo (moto,
quali l'una è sempre curva, a modo di vite, e l'altra è
o di materia plastica, che serve a tracciare linee curve. = voce dotta
di foglia le cui nervature principali, a eccezione di quella mediana, vanno dalla
/ in un dì se n'andar giuso a plutone. / che tutti uccise il
è) la truovo speculazione difficilissima a convenirsi col fatto. grandi,
, che, secondo lui, prende a fare la voce ne'ritorni dell'eco.
il vomere già curvo or fatto acuto / a bellona donato, a cerer tolto,
fatto acuto / a bellona donato, a cerer tolto, / su la sonante incudine
i lati che ne salgono, curvi a poco a poco. nella sommità del
lati che ne salgono, curvi a poco a poco. nella sommità del convesso,
inviando un cotal figlio / di metanira, a propagarne il seme, / e l'
siluri si scurisce, diventa fulvo. a ogni tratto, beppe volpi, il capotorpediniere
, se il nemico in luogo di cannoni a tiro teso avesse impiegato certi obici adatti
tiro teso avesse impiegato certi obici adatti a produrre traiettorie più curve, il paese
; e più vicino / fece poscia a la sponda il curvo pino. marino,
curvi per la lunghezza e chini fino a mettervi dentro il capo. parini, giorno
in: ne l'àgora sedea, curvo a la terra / il capo venerando.
« alla fin fine è come andare a spasso ». oriani, x-21-26: aveva
in camera il lumino da notte e a preparargli il letto. de pisis, 4-134
dentro l'erba, / saltava l'acqua a taglio della ruota, / e
nella vasca. vittorini, 1-18: a capo curvo e lo scialle chiuso sul
: alzò gli occhi, e vide davanti a sé la macchia nera del cancello,
camminava un po'curva in avanti, stringendo a sé, e nascondendo nel modo più
sol ne'curvi suoi viaggi / altro a noi giorno più di luce muto, /
muto, / di quel ch'ultimo a te spense i tuoi raggi. algarotti,
ima linea curva gli fa rivolgere intorno a esso sole. 7. convesso
. convesso. pindemonte, 231: a che dovrà tender l'uom dunque? a
a che dovrà tender l'uom dunque? a farsi / di se stesso miglior di
chiave di un arco? una pietra a cuneo, più sporgente, talvolta in forma
linea e della superficie, si scorge a quanti retti sien pari i canti del
lenti molto forti, le orecchie a cartocdo, un'aria cauta e dolorosa di
curvorostrata, / fran gere a tutte la cervice. = comp
quanto tempo, con le coperte a brandelli, perchè i ragazzi si spassavano a
a brandelli, perchè i ragazzi si spassavano a far la guerra su i letti
la guerra su i letti, a cuscinate. cassola, 2-87: le due
due ragazze an darono presto a letto. anna si era appena sfilata il
cuscinétto, sm. piccolo cuscino, adibito a vari usi (se di esigue
che ci sia. soderini, ii-332: a questo sono più atte le scarlattine [
sì come secche non ancora aperte, a fare odoriferi cuscinetti, arrogendo fra esse
cuscinetto all'arpione e fermato il piede a bomba per questa estate. 2
rotazioni relative fra due organi. -cuscinetto a strisciamento: che realizza accoppiamenti con superficie
realizza accoppiamenti con superficie striscianti. -cuscinetto a rotolamento o cuscinetto a sfera o cuscinetto
. -cuscinetto a rotolamento o cuscinetto a sfera o cuscinetto volvente: costituito da corpi
permettendone il moto relativo e dando luogo a un attrito di rotolamento minore di quello
quello radente che si sviluppa nei cuscinetti a strisciamento. -cuscinetto piano: utensile multiplo
rotante; può essere ad anelli, a sfere, a rulli. e.
può essere ad anelli, a sfere, a rulli. e. cecchi, 6-8
e. cecchi, 6-8: frattanto, a lunghi banchi paralleli come quelli d'un'
fabbro non potrà mai costruire un cuscinetto a sfere, che dico?, neppure una
triangolo equilatero laf, il cui punto a serve di centro per trovare il taglio
: nell'arena di verona durò fino a tempo de'padri nostri l'uso di sedere
la spalliera. palazzeschi, 1-81: corsi a gettarmi carponi sul letto, sotterrandomi fra
adipe. bartolini, 4-244: messi fresche a maggio, verdi cuscini di grano,
. piatto, di origine araba, a base di vitella, semolino, fegatini,
cresciuta come una cuscuta della pineta intorno a garibaldi errante nel bosco colla moglie gravida
sono, sì che l'uno cominciò a lagrimare, e l'altro cominciò a
a lagrimare, e l'altro cominciò a guatare il tetto, e a singhiozzare.
cominciò a guatare il tetto, e a singhiozzare. = voce d'area
. mediev. cusilerius (1279, a bologna), cuscherius, cusclarius (1371
), cuscherius, cusclarius (1371, a ferrara), ant. veneto cuslièr
è proprio di cuspide; che termina a forma di cuspide. borgese, iii-191
cuspidale: la tangente in una cuspide a una curva. -ramo cuspidale: il
. che termina con una cuspide 0 a forma di cuspide; che presenta cuspide.
poggiorosso, tutta bianca di travertino, a due lunghe e cuspidate fila di finestre
ad esse affini, le quali finiscono a guisa di cuspide, o punta, simile
guisa di cuspide, o punta, simile a quella d'uno spiedo. 3
... aguzzano i loro dommi a ferir il cielo con le lor cuspidi,
il suo sguardo era fisso alla montagna a ridosso del villaggio con le sue due
appena il cannone di sant'elmo scaricato a mezzogiorno negli orecchi di napoli, ho
fila di barche ricolme di frutti simili a grandi canestri natanti, spandendo l'odore degli
atrioventricolari del cuore. -ciascuno dei rilievi a forma di piccolo tubercolo che i premolari e
bisogna nella cuspide del cono, o a lei vicino, porre qualche materia densa
giavellotto ', e infine * ogni oggetto a punta '(anche il * tridente
usi civici, consistente nel godimento, a titolo oneroso, di suolo pubblico destinato
titolo oneroso, di suolo pubblico destinato a pascolo. = voce sarda, dal
141: meglio, se in riva a un lago / custode più fedel della tua
. metastasio, ii-124: -a liberarlo a forza / al carcere corriamo. -il
che nuoce al testo come quelli fatti a dante. d'annunzio, iv-2-887:
coi piedi danzava con le mani imprimendo a esse una posa o una contorsione diversa
figur. chi si impegna e si adopera a difendere, a conservare, a mantenere
impegna e si adopera a difendere, a conservare, a mantenere intatto e anche
adopera a difendere, a conservare, a mantenere intatto e anche ad accrescere il
chi compagni ci vuol, non serve a noi: / ma la giustizia è tirannia
e quei mutar non gode / il consueto a te ordin vetusto; / ma generoso
. 4. chi è preposto a musei, accademie, biblioteche, chiese
ospedali (e anche, un tempo, a pubblici uffici), in qualità di
a lei far i custodi / dell'alte porte
papi, 2-1-24: il parlamento voleva opinare a pluralità di suffragi e il custode de'
ecclesiastico, direttamente dipendente dall'arcidiacono, a cui si era soliti affidare, nel
fu rubato dai musulmani... accanto a lui, riveriamo il vice custode,
-titolo di una carica onorifica (riservata a laici) presso i concili.
protonotari,... che hanno a rivedere e correggere tutte le scritture che
beni pignorati o sequestrati: soggetto privato a cui viene attribuito dal giudice o dall'
di ausiliario del giudice, beni sottoposti a pignoramento o a sequestro giudiziario.
giudice, beni sottoposti a pignoramento o a sequestro giudiziario. codice di
dei beni pignorati o sequestrati sono affidate a un custode, quando la legge non dispone
ella avrà ne'bei volumi / che a te détta ora clio, dell'alte imprese
compagni, 2-18: e pertanto a noi pare che si eleggano d'amendue
12-i-26: messer marcello era per andare a bologna mandato dal papa alla custodia de li
resterà, perché li cardinali verranno o a roma o a lo stato loro, e
li cardinali verranno o a roma o a lo stato loro, e messer marcello sarà
in educazione ci met tiamo a tal lontananza dai giovani, da non poterli
caro, poiché dio t'ha ispirato a venir da me. sono tutti questi
, x-1-427: il giapetida / che a custodia sentia del suo pensiero / locata la
gialla con su scritto: « consigli a paolo se mai si darà alla politica *
dei forestieri -rimane quasi sempre aperta fino a tarda ora, cioè affidata alla fragile
di fondo, delle biciclette, fitte a una rastrelliera... era domenica,
cinema e al ballo... a questo punto, volevamo chiedere al padrone
della custodia biciclette se era stato lui a dipingere almeno qualcuna delle facciate delle case
fosse custodito nella rocca di sciativa appresso a valenza, rocca usata anticamente da i
. ottenne per lettere da cesare che insino a nuova deliberazione fusse fermato in una villa
deliberazione fusse fermato in una villa vicina a valenza... nella quale poiché
sua custodia, andò insieme con memoransì a cesare. cantini, 1-29-256: quelli che
gravano sufficienti indizi di colpevolezza viene sottoposto a carcerazione (fino a un termine massimo
colpevolezza viene sottoposto a carcerazione (fino a un termine massimo tassativamente stabilito dalla legge
3. guardia, vigilanza armata a protezione di una città, di una
. paruta, 2-2-214: quale città può a questa paragonarsi, che senza ripari di
? tasso, 12-x: stavano i franchi a la custodia intenti. garzoni, 1-703
] su e giù in giubbe cilestrine a bei risvolti bianchi, con le alabarde più
qui fìa custodita, / sarà fatai custodia a queste porte. 4.
buonarroti il giovane, 9-851: entro a queste custodie e lunghe e tonde,
una volta tanto, io ti consiglierei a prendere quelli colla custodia, che hanno
con l'altra scosse potentemente l'uomo a terra. ma la massa dell'uomo
che le lodi lo trasportano facilmente ad attribuire a sé ciò che è dono di dio
ciò che è dono di dio, a supporre in sé una eccellenza sua propria
una eccellenza sua propria, e quindi a ingannarsi deplorabilmente e colpevolmente. perciò le
in terra che quel carico sarà dato a persone degne ed esercitate dalla puerizia nella
puerizia nella disciplina ecclesiastica, li ammoni a far il loro officio, qual non si
diritto processuale civile, consistente nell'attribuire a un privato (detto custode, che
, di custodire e amministrare beni sottoposti a pignoramento o a sequestro giudiziario.
e amministrare beni sottoposti a pignoramento o a sequestro giudiziario. codice di procedura civile
cose sequestrate e le particolari cautele idonee a render più sicura la custodia e a
a render più sicura la custodia e a impedire la divulgazione dei segreti.
si volse verso la custodia, dicendo a bassa voce un * credo '.
. due turiferarii bianchi ai lati cominciarono a scuotere i turiboli fumanti e odoranti.
): e questo miracolo fu manifesto a tutta la custodia di fermo, nella quale
magistrato che veniva chiamato da altre città a firenze con poteri straordinari in momenti particolarmente
accoppiò sopra le mani e rivolse il pensiero a dio. — voce dotta,
: i poveri senza buon custodiménto muoiono a fiacco nelle pestilenze idem [s. v
via lo portò, e chetamente andatosene a casa di un suo amico nominato fransoe,
, 2-326: allor che questo dono a palla offerto / per vostra man sia violato
estrema... /... a voi vuol che ne venga, / ed
/ ed al gran vostro impero ed a rincontro, / quando da voi sia dentro
mia che fatt'hai sana, / piacente a te dal corpo si disnodi. bibbia
tue labbra conservi in parlari prudenti. a. f. doni, 3-78:
nobile dunque veramente è colui il quale conforma a l'essempio quello che procede da la
che,... comunicato l'affare a tante persone, si potesse custodire il
: i nostri passati ebbero sì fattamente a cuore la costumatezza, che a procurarla e
fattamente a cuore la costumatezza, che a procurarla e custodirla ordinarono il consiglio dell'
. oriani, x-21-251: rosa era a poco a poco divenuta il genio misterioso della
, x-21-251: rosa era a poco a poco divenuta il genio misterioso della casa
attenzione, con cura, badare (a un luogo, alla casa, al focolare
verga, 3-28: nunziata lasciò alessi a custodire il focolare, e corse ad
fusse custodito nella rocca di sciativa appresso a valenza, rocca usata anticamente dai re
ed assassini, sono ivi custoditi, quali a carcere duro ', quali a
a carcere duro ', quali a 'durissimo 4. tenere
un luogo, un passo; occuparlo a difesa, presidiarlo. bembo, 5-2-21
. marino, 10-258: la città tutta a le difese pronta / sta su le
su vi monta, / e 'l cittadino a custodir l'entrata. g.
un insano capolavoro. centinaia di uomini a custodire un valico da cui nessuno sarebbe
cura di una persona, assisterla provvedendo a ogni sua necessità fìsica e spirituale ed
difficoltà; prestare le cure dovute (a un malato). machiavelli, i-56
). machiavelli, i-56: pertanto a uno principe è necessario sapere bene usare
altri di quelli principi antichi furono dati a nutrire a chirone centauro, che sotto
quelli principi antichi furono dati a nutrire a chirone centauro, che sotto la sua
mezzo uomo, se non che bisogna a uno principe sapere usare l'una e
cose d'essa natura bisogna lasciarle custodire a lei, senza farvi altro. guarini
/ chiude anch'ella il suo petto / a l'amoroso affetto; / ma,
da'propri raggi ardeva apollo, / sempre a seguirlo, a custodirlo inteso / in
ardeva apollo, / sempre a seguirlo, a custodirlo inteso / in pregio l'ebbe
accorser tosto / tra * 1 dubbio giorno a custodir la bella / che solinga lasciasti
la donna, quella che porta fino a un quintale di peso sulla testa,
testa, ha ancora la mano lieve a tessere, cucire, custodire un bambino
altrui perché lo custodisca e governi, a mezzo guadagno o perdita. oriani, x-21-
, che feci solo sulle alpi, a tremila metri, trovai una contadina, che
] domandò al senato licenza di ritornarsi a casa a custodire i suoi poderi che gli
al senato licenza di ritornarsi a casa a custodire i suoi poderi che gli erano
diligenze, producono il frutto in capo a cinque anni, e ne'terreni più
anni, e ne'terreni più forti a sette. trinci, 1-338: quelle grossissime
custodendolo [il fanciullo] di appigliarsi a qualche abito vizioso. metastasio, 1-2-180
anni di scogli e di orizzonti stretti / a custodire vite ancora umane / e gesti
finale di sommersi / simili all'uomo o a lui vicini pure / nel nome.
è ragion... / ch'a le mura pugnando anch'io m'accoste /
alle viti, che trasandate si conducono a perdizione per la loro fragilità e debolezza
. bontempelli, 8-86: si chinò a prendere dall'arca una cassetta, che
da trentotto sere già (ma fino a oggi non ha importanza) lui prende
, vigilato; protetto, difeso. a. f. doni, 3-267: quali
pura, amabile gelosia... tutta a i comodi ed alle utilità del custodito
sant'alessio, v-29-97: ma cristu deu a tut- tesore / sì li stai custoditore
custoditore di quelle sante reliquie. l. a dimari, 1-50: ella medesima per
eletti della città... pregarono a carlo non disertasse il regai palagio del
: io per ora mi sento inclinato a voler credere che la rogna, da'latini
cutanei, che cagionano le rogne. a. cocchi, 8-98: più volte
: quando sieno costretti per lungo tempo a soffrire freddo ed umido insieme..
e d'ogni razza... tende a ottenere per tutto il viso e per
tutto il corpo un colore eguale, simile a quello dei simulacri di avorio o di
vita / dal dì che fui mandato a scuola / a copiare le aste della pioggia
dì che fui mandato a scuola / a copiare le aste della pioggia. cardarelli,
, ed elevata sotto il suo equatore, a cagione della cedenza generale di tutta la
avanza, perforando il cutaneo, fino a raggiungere, avrei pensato, il groppo
: io per ora mi sento inclinato a voler credere che la rogna, da'latini
o ramarri un segnale molto considerabile simile a quello de'camaleonti affri- cani, cioè
che osservammo nella cute di quelli. a. cocchi, 6-9: in breve tempo
la mano ferita, con un amputante a lama stretta, incise, circolarmente,
di passione. pirandello, 7-67: a forza d'acqua, ogni mattina, riusciva
d'acqua, ogni mattina, riusciva a rassettarsi i capelli ispidi, a tirarvi una
riusciva a rassettarsi i capelli ispidi, a tirarvi una riga da un lato;
gentili, tenere espansioni membranose, che servono a lui di cute e racchiuggono le sue
2. locuz. -forbire la cute a qualcuno: satireggiarlo aspramente, criticarne con
la cute agli altri? un vende a tutte voglie / della figlia la carne
v-3-193: si vestì di tutt'arme a modo di cavaliere, si cinse il panzerone
, che si rompevano volentieri la testa a vicenda, ma ignoravano coltello e rivoltella
organiche; le similari sono come sarebbe a dire la cuticola, che in piano
e nelle grotticelle e passaggi cutanei. a. cocchi, 5-1-95: la cuticola
targioni tozzetti, 12-10-85: vi sono [a una vertebra fossile] attaccate tenacemente,
e scolorita, investita di cuticola, tramezzo a cui però apparivano delle diramazioni di alcuni
di essi quattro [lombrichi] cominciò a sbucciarsi della cuticola, principiando dalla coda.
negozi e quante coserelle / mi tocca a fare, innanzi d'uscir fuora. /
agli acidi, lentamente decomposta dagli alcali a caldo), che viene elaborata dal
, con fenomeni circoscritti di infiammazione, a sostanze verso le quali l'organismo è
determinato periodo di tempo, dànno origine a un processo infiammatorio localizzato (ed è
bot. ordine di alghe feoficee, a cui appartiene la famiglia cutleriacee. =
19: una cutrettola lo venne / a minacciare al letto colla coda. olina
in italia si chiama diversamente, dicendosi a roma codinzinzola 0 bovarina, in toscana
e piluccavano l'uva prima d'andarsene a dormire nei loro nidi di foglie. linati
arrivai dove la strada, ormai ridotta a poco più d'un sentiero, terminava in
bordo, carena molto affinata, specialmente a poppa, prora dritta, attrezzato con un
cutter ', sorta di bastimento inglese a un albero, che somiglia per la sua
per indicare una specie di rapida nave a vela. ojetti, ii-144: l'elegantissimo
fiocco tesi come sparati inamidati, fila curvo a raso dell'onda, e quattro
pendevano flosce, il fiocco raccolto a prua simulava la polena scol
, di mano della felice memoria dell'a. r. del gran principe ferdinando
, / danna i consigli della czara a mensa / del russo imbasciator, cesare
l'autorità assoluta di caterina ii non valse a colorire felicemente il disegno di una metropoli
quando giuseppe ii fu dalla czarina invitato a gettare le prime fondamenta di ekaterinoslaw,
nelle particelle ad, ed, dinanzi a vocale; ant. anche: ched,
simbolo. -nella numerazione romana, equivale a cinquecento, e con una lineetta sovrapposta
cinquecento, e con una lineetta sovrapposta a cinquemila. -nelle targhe automobilistiche è contrassegno
citazioni di testi giuridici romani, equivale a digesto. -nelle ricette mediche, è
donna. -nei listini di borsa, equivale a denaro, e serve a indicare che
, equivale a denaro, e serve a indicare che la quotazione di un titolo
d. leonardo, 7-i-204: poniamo che a b sia la pittura veduta, e
m. d., negli strumenti a tastiera, significa: mano destra.
gli acidi e le inimitabili vitamine (a, b, c, d, e
corrisponde al delta dell'alfabeto greco (a, 8) e al daleth dell'alfabeto
vocale della parola che segue; davanti a consonante, la rafforza raddoppiandola, come
direzione (introducendo i complementi di moto a luogo, stato in luogo, moto
le tre primiere, cioè * di, a, e da 'molti noman segni
migliori ne assegnan sei: 'di, a, da, in, per,
con'. salvini, 30-2-93: è manifestissimo a chi punto punto osserva la forza della
parola da, che segna il termine a quo, corrispondente alla parola a disegnante
il termine a quo, corrispondente alla parola a disegnante il termine ad quem, per
da onni canto / gianu ad offeriri a lo tempio santo. guittone, v-223-10
ma io m'accorsi / che dal collo a ciascun pendea una tasca. idem
dee., 7-5 (180): a me conviene questa sera essere a cena
: a me conviene questa sera essere a cena e ad albergo altrove, e per
da che simo e de che fommo e a che gimo. chiaro davanzali, ii-333
31: questa tera tenemo tre anni a fito da guidingo. fra giordano,
venuto meno l'avere da casa, a darsi ad ogni male. dante, inf
. leopardi, 3-151: da te fino a quest'ora uom non è sorto,
aspro odor de i vini / l'anime a rallegrar. d'annunzio, i-429:
udian... /... a quando a quando, come in vaso
.. /... a quando a quando, come in vaso d'oro
il falso sinòn greco da troia. a. pucci, cent., 55-10:
: la bara adorna fu di drappo a oro, / sì come piacque al signor
dalle continove cure, se n'andò a uno luogo del vescovado. pulci,
né potè altro salvarne, / vi doni a cor non da pietà lontano. ariosto
cosa / -levati da maitino - / davanti a la più bella. cielo d'alcamo
contrasto, trapasso (da una condizione a un'altra); e, infine:
meo sire,... / sono a la tua presenzia, / da voi
conviene che di lui avegna male e danno a sé et al paese. idem,
essere lucie di sapiensia vera, come a conosciere nero da bianco vole lucie de
dal fiume e poi di mettersi egli a passare. albertano volgar., 125:
tr'uom da quel ch'i'sono. a. pucci, ix-359: dal vin
nel mio parlare troppo mi distendessi, a voi e appresso agli altri circustanti dimando
bella vedrai diman da sera / e a lei ricingerai le chiome d'oro.
visto molti giorni.. oggi andrò a trovarlo. g. m. cecchi
. cecchi, 70: io non ho a provveder cosa nessuna, / perch'io
il maggio 1550 era stato dato principio a spianare [ecc.].
spesso in correlazione e in opposizione con a, con in, ecc., che
pò retto e saputo omo montare di gaudio a gaudio e da paradizo a paradizo.
di gaudio a gaudio e da paradizo a paradizo. ristoro, 1-2 (6)
la parte del mezo dìe e venire a la parte de settentrione, e movarese
movarese da la parte de settentrione e venire a quella del mezo die. angiolieri,
... nocchier sì presto / a volger nave dagli scogli in porto.
] si è da l'uno amico a l'altro. frezzi, i-10-108: su
/ venus vestita d'òr da capo a piede. s. caterina da siena,
mane e da sera, sì vi offeriate a quella dolce madre maria. beicari,
il suo grado gli spiace, e a quello aspira / che dal sommo pontefice
baleni, / e da mane precipitano a sera. tasso, 19-13: l'un
rivolte assale e gira / da prora a poppa, e si sta l'altro immoto
milizia, ii-178: quanta distanza da costui a raffaello! monti, x-3-21: io
/ per lo scheggiato calle / precipitando a valle, / batte sul fondo e sta
il vento. / esso, tornando, a volo / dal bosco alla campagna,
nievo, 1-176: saltare da sasso a sasso come ranocchi nel bel mezzo della
d'annunzio, iv-2-301: il sole discendeva a poco a poco dal tetto verso la
, iv-2-301: il sole discendeva a poco a poco dal tetto verso la gran meridiana
'. cicognani, 9-9: nacquero, a distanza d'un anno l'una dall'
, i-406: si volgeva da dritta a manca coi tremendi baffi orizzontali e gli occhi
consumatore '. motto commerciale, riferito a tentativi di eliminare i troppo numerosi intermediari
fosse morta, da coloro in fuori a cui di tale inganno il re fidato s'
cecchi, 342: egli è stato a trovar messer attilio / e resoli, mi
attilio / e resoli, mi parve a me, da dodici / ducati in poi
vi supplica / che non vogliate contro a lui procedere. g. bentivoglio,
4-300: consistevano le sue forze, a quello che ne aveva divulgato la fama
fuori. lanzi, i-116: i tedeschi a quei tempi non aveano grande corrispondenza con
8. introduce i complementi di moto a luogo, di moto per luogo e
alcuna volta da'cartolai, s'abbattè a caso che v'era messer giannozzo manetti
era la salita, / tutta tagliata a botta di piccone, / e sol da
lasciami freddo e solo / alma, vattene a volo / dal tuo fattore. manzoni
-da che parte si va per andare a bergamo? -per andare a bergamo?
va per andare a bergamo? -per andare a bergamo? da porta orientale idem,
montagna ». alvaro, 2-9: a primavera salgono da loro le massaie.
casa della levatrice? pavese, 4-259: a lui la mamma aveva detto che cercasse
di nascondersi, poi venisse da me a dirmi tutto. 9. introduce
lo stesso significato di presso, di a, di in; imita con vocaboli
, 11-107: se tu ti rechi a mente / lo genesi dal principio. idem
mano ritta era io 'mperadore di costantinopoli a sedere da rimpetto al papa. machiavelli
morbido ed aperto, / e dietro a lei, ch'a vero onor lo scorse
, / e dietro a lei, ch'a vero onor lo scorse, / scelse
: era come se questi operai fossero stati a pensione da me. alvaro, 14-41
luogo, di numero, ed equivale a circa, a aìvincirca, a nei
di numero, ed equivale a circa, a aìvincirca, a nei pressi, nelle
equivale a circa, a aìvincirca, a nei pressi, nelle vicinanze); serve
, nelle vicinanze); serve altresì a precisare, con la maggiore approssimazione possibile
camminato da due giorni interi, / a sorte s'incontraro una mattina. foscolo,
andrea da barberino, 1-20: cadde a terra del cavallo e fu preso dalla
risa. guicciardini, iv-327: assuefattosi a lasciarsi in grande parte portare da coloro
portare da coloro, che arebbono avuto a obbedire a'cenni suoi. berni,
dell'acqua, con la mia già a braccio. cicognani, 9-12: muscolosi cavalli
l'osso di seppia dalle ondate / svanire a poco a poco. brancoli, 3-249
di seppia dalle ondate / svanire a poco a poco. brancoli, 3-249: rimase
iacomo apostolo dice: « und'è a voi bataglia e lite che da vostra cupidità
ghiberti, 3-20: morire m'è a piagenza, / in gran gioì la mi
è cieco dal peccato / ed ha gente a guidare, / spesse fiate le guida
ignoranza. boiardo, 2-6-33: e sopra a lui pio- vean saette tante / e
tante / e dardi e pietre grosse oltre a misura, / che sol dal peso
: sta a'vedere che mi metto a piangere dalla contentezza. levi, 1-76:
cicognani, 9-53: un ragazzo, a giudicarlo dalla figura, ma con l'aria
funzione (assumendo il significato di adatto a, degno di, che si addice
, degno di, che si addice a, qual si conviene a, ecc.
si addice a, qual si conviene a, ecc.). guittone,
., 8-147: ma voi torcete a la religione / tal che fia nato a
a la religione / tal che fia nato a cingersi la spada, / e fate
ovra da polir colla mia lima. a. pucci, cent., 55-89:
e dilettissimi in cristo iesù, avevamo a predicare in palazzo, ma le signorie vostre
carletti, 49: se pure vanno a pescare lo fanno per forza e per
franco fa il morto da burla fino a che la vecchia lo farà sul serio.
tergesteo. carducci, 620: l'albero a cui tendevi / la pargoletta mano,
le guance, gli occhi da belva, a passeggiare in su e in giù per
) di una persona, passata poi a formare nomi, cognomi, ecc.
, e hae sempre volentieri istudiato. a. pucci, ix-355: quando 'l fanciul
certaldo, 35: se non t'accosterai a le virtudi da giovane, non ti
i-614: feste della vergine, così belle a vedere da fanciulli, così dolci da
. 17. denota appartenenza (a un ordine, a una compagnia,
. denota appartenenza (a un ordine, a una compagnia, a un luogo)
un ordine, a una compagnia, a un luogo). dante, inf
dante, inf., 23-122: e a tal modo il socero si stenta /
inprima a'frati minori da santa croce a tempio libre c. g.
logorar dello altrui. — equivale ad a, indicando l'appartenenza a un corpo
— equivale ad a, indicando l'appartenenza a un corpo militare. busone da
da cavallo / si vada con rinaldo a porre in schiera. varchi, 18-1-391:
dintorno, ecc., equivale ad a o a di. patecchio, v-139-16
ecc., equivale ad a o a di. patecchio, v-139-16: ciascun
limitazione (e il suo uso affine a quello del di). dante,
da me da me, da me a me, ecc.; da solo,
, / forse, cui guido vostro ebbe a disdegno. idem, purg.,
]: non che noi siamo idonei a pensare alcuna cosa da noi, ma la
, e hanno trovato che bisogna venire a uno primo motore. ariosto, 44-13
236: ho pensato talor da me a me che sia ben non fidarsi mai
lo incorrer nella trappola / da sé a sé. cellini, 536: av-
... cavargli [gli smalti] a poco a poco del fornello, tanto
. cavargli [gli smalti] a poco a poco del fornello, tanto che sieno
sé '. caro, 2-247: a cotal pianto / commossi, e da noi
so se io vo da me / a cercar di costei, oppur se io /
, 439: sarei troppo stucchevole forse a chi legge puotendo ciascheduno discorrerci da per
, e le città franche non use a sopportar tributi. manzoni, pr.
in certo modo il processo è utile a noi stessi. de sanctis, 7-349:
aiuto d'altri, altro che di me a cui qualche volta chiedeva come si dovessero
in generale. 21. equivale a tra, fra. -da uno a un
equivale a tra, fra. -da uno a un altro, da uno e un
e un altro: fra due persone; a quattr'occhi. francesco da barberino,
; ed egli gli disse da sé a lui chi egli era, e come era
gale e simili cose, che da volere a non volere interrompono qualche giorno l'esatta
dossi, 20: negli squarci da fusto a fusto, scorgè- vasi giù sciorinata la
da pauzano e c. *, isino a di 5 di magio f. otto
che folli arditi sono uomini matti e ratti a fare cose che non sono da fare
da temere, più temerebbe di venire a lo raggio del sole che non farebbe la
32-7: non è impresa da pigliare a gabbo / descriver fondo a tutto l'
da pigliare a gabbo / descriver fondo a tutto l'universo. g. villani,
e senza nocchi / da spander l'ale a borea in mezo tonde. bembo,
e dare altrui da ridere. a. f. doni, 36: par
, 118: non ho che farvi a sapere, se non che questo è un
concubinarii. carletti, 21: da vasi a tutti da mangiare quanto volevano, una
, i-201: -chi vuole tener dietro a tutta questa roba -diceva indicando - non
, facendo così, dà più ansa a colui da insuperbire e da far peggio il
ecc. (al posto della prep. a). latini, rettor.,
era di miglior lena, gli tenne dietro a gran fretta. = nel lat
de ('di, da ') a cui s'è incorporata l'altra a
a cui s'è incorporata l'altra a, ab (anch'essa con valore di
donde ') e ad ('a, verso, presso ').
4-463: impressionato, il professore tolse a ogni buon conto la corrente dal circuito
naturale dabbenaggine, e non volessi fare a otta a otta de'contrattempi, con certe
, e non volessi fare a otta a otta de'contrattempi, con certe astuzie
; e sarebbe ridicolo complimento il dire a taluno: 4 tutti vi lodano per dabbenaggine
il certo si è, che presero a curarmi alquanto, ed ebbi un vestitello decente
d'animo e d'intelletto che induce a prestare facilmente fede alle parole altrui,
industrie di quei tempi, lasciasi cianciare a lor piacere che gli antichi con quella
, delle quali io non istò qui a far catalogo, non mi danno alcuna pena
veder quel che non si vede, e a questo modo riempire la storia di favolette
successi non secondo la realtà, bensì a norma della sua dabbenaggine, tenne per
signori botta, costringendo un povero angiolino a sposare un uomo indegno del nome di marito
promessa; però che non si conviene a persona dabbene: e questo propriamente si
., 1-177'andarono molte donne dabbene a veturia madre di coriolano, e a
a veturia madre di coriolano, e a volunnia sua moglie: se questo fu per
32): abbiàno maritata la lesandra a giovanni di donato bonsi, ch'è giovane
al giardino. grazzini, 77: a voi che sete gentile e dabbene, /
avea nel mio animo deliberato di giungere a napoli improvviso, e rendere degli amici
di tutti, ne fa quanto può a tutti... l'uomo dabbene opera
delle altre, che vanno per il mondo a godersela con un marito di contrabbando.
con me e molte volte mi conduce a veder le ruote dell'orologio, insieme
troppo dabben compagno fece il suo famiglio a trento, dormendo egli. berni,
guerrazzi, 5-79: aspetti! allora scriva a don placidi, quel dabbene canonico che
1838. de marchi, iv-214: saltò a terra, e domandò al portinaio se
come uomo dabbenissimo che era, non arrivava a supporre che potessero ingannarlo per altro fine
che contro lor volontà si vedevano costrette a recarle. 4. sm.
tacitamente il patto colla moglie di far tutto a modo di lei. pirandello, 7-274
dabbenaccio da rinzelarsi, vedendola per esempio a letto come una diavola, coi capelli
, sm. mus. antico strumento a corde metalliche simile al salterio.
venisse dall'instromento, o dal sonatore, a me parve che non avanzasse di molto
. = dall'ar. dabdàb [a] 4 timpano '(di formazione onomatopeica
di una premessa maggiore universale affermativa (a), di una premessa minore particolare
è bruno con grandi macchie ovali nere a centro chiaro; il ventre è giallognolo
daccanto, prep. di luogo. a fianco, a lato; accosto,
prep. di luogo. a fianco, a lato; accosto, immediatamente vicino;
uno per i capelli col capo storto a terra, e con uno de'ginocchi
complimenti alle signore, e passo daccanto a quelle a capo basso. prati,
alle signore, e passo daccanto a quelle a capo basso. prati, ii-165:
/ dal tarlo del pensiero. / a voi daccanto è il vero / più che
naturalmente, ella lo compiacque e continuò a camminare tacendo a lui daccanto. cicognani
lo compiacque e continuò a camminare tacendo a lui daccanto. cicognani, 13-358: in
. avv. di luogo. vicino, a lato. a. pucci, 5-29
luogo. vicino, a lato. a. pucci, 5-29: e poi che
daccanto che le sussurrava delle fatuità imparate a memoria come il regolamento di disciplina.
vecchierella che entra nella chiesuola lì daccanto a guardare, sperando, un sepolcro in
daccapo, s'apparecchia e interamente avaccia a guerreggiare. g. villani, 4-22
mattina prima di giorno, e subito a studiare, leggere, disegnare fino a colazione
a studiare, leggere, disegnare fino a colazione; da colazione, studiare e