, da parte della pubblica autorità, a comportamenti (tenuti per lo più da
contrastanti con il diritto vigente ma ispirati a principi e valori ideali ad esso alternativi
stato confessionale, del diritto degli appartenenti a una determinata o a determinate religioni o
diritto degli appartenenti a una determinata o a determinate religioni o confessioni religiose diverse da
che cosa è la libertà che lasciano a questi di conservare i loro altari,
proprietà quanto la dignità, il potere aperto a tutti i capaci: ecco per quasi
culto ai cristiani. sidererebbe di ridursi a pesaro. boterò, 296: il beato
e al confronto delle idee. a. verri, xxiii-134: la tolleranza delle
con la sua condotta formalmente ineccepibile, a favorire attorno a sé un così largo spirito
condotta formalmente ineccepibile, a favorire attorno a sé un così largo spirito di tolleranza
limite massimo cronologico concesso come dilazione rispetto a una data o un orario prestabilito.
trasferimento di un bene da un luogo a un altro. -tolleranza quantitativa o di
) di inviare un quantitativo inferiore rispetto a quello pattuito, entro
prezzo, se la qualità è inferiore a quella pattuita). -stor. dir
regolato il valore dell'argento in grana a lire 8 l'oncia, con la tolleranza
oncia: quale rispetiva tolleranza fu assegnata a benefizio del regio erario in contemplazione delle
del regio erario in contemplazione delle spese a di lui carico. 14. industr
qualitativa o quantitativa di un prodotto rispetto a parametri prestabiliti. b. da finetti
produzione in serie e l'assortimento dei depositi a quelli... concernenti le tolleranze
quel che sta facendo: ma già a partire dalle 'tolleranze'l'operaio parziale si
plastica (iqgz-iqgs), 129: 'addetto a macchine a ciclo complesso'. conduce macchine
iqgz-iqgs), 129: 'addetto a macchine a ciclo complesso'. conduce macchine eseguendo operazioni
, xix-280: prendemo grandissima admirazione come a lei siano durate le forze naturale in tante
tante fatiche giorno e nocte continuate et a cavallo et a piedi, tollerando indefessamente
e nocte continuate et a cavallo et a piedi, tollerando indefessamente e vigilie e
potendo stare in macerata s'è ridotto a seguitare gli suoi studi in ferrara; dove
sì, ché mi farà possente / a tolerame il peso amor tiranno. cesari,
comeché gracilissima di complessione, durò tuttavia a tollerare ogni guisa di tormenti atrocissimi.
2-i-259: 1 pescatori s'accostumano a tollerare le fatiche e a superare i
s'accostumano a tollerare le fatiche e a superare i pengli che presenta l'elemento sul
buoi e ai cavalli e agli asini e a certi altri animali, acciocché possano tollerar
, sebben nutriti con poco, atti però a tollerare ogni fatica. -sostenere
o un fenomeno atmosferico avversi; adattarsi a un clima o a un terreno.
avversi; adattarsi a un clima o a un terreno. dante, xliii-48:
el freddo. -consentire la crescita a una pianta (un tipo di terreno
il cappero e la santoreggia. -resistere a un assedio. boiardo, 1-31:
presentito aveano, d'ogni cosa necessaria a tollerare longo assedio si erano provisti.
. manso, 2-132: pervenne a tal debolezza che né porteva alcuna speranza
insegna non esservi niuno sì gran piacere a cui non si possa liberamente rinunciare;
questa via, / ancor ch'andare a piè molto le pesi, / per richiamarsi
pesi, / per richiamarsi de l'oltraggio a carlo, / sperando che non sia
prime ingiurie... darebbe animo a più pericolosi disegni. tortora, i-69:
consumata; poiché non fecero ingiuria se non a se stessi, o l'ingiuria tollerarono
se stessi, o l'ingiuria tollerarono a sé o ad altrui fatta. d'annunzio
consenso e contro il voler vostro, eccomi a tollerar pronto non sol quella pena che
ribellarsi tasse, gravami, imposizioni. a. tiepolo, lii-5-129: però cominciarono a
a. tiepolo, lii-5-129: però cominciarono a querelarsi a madama e consigliarla in contrario
tiepolo, lii-5-129: però cominciarono a querelarsi a madama e consigliarla in contrario, sforzandosi
gelosissimo fusse, per demostrare, corno a tavemaro novello, che gran concorso avea,
il biasimo / vostro vietar, non piacci'a dio chlo 'l toleri. g.
, millantatori e maldicenti, così siano a perpetua taciturnità costretti, fuor solamente di
facile, balbetto e mi lascio andare a tutti gli atteggiamenti di un sentimento traboccante
: continua egli stesso, senza disarmarsi, a scrivere. e son lettere sempre più
: il re penato avendo que'tre dì a portare le sue artiglierie di molto peso
, avanti il mezzo giorno, giunse a fomovo. traboccanteménte, avv.
cantò per traboccanza di giubilo. papini -scendere a rotta di collo. 27-969: dalla
di vita saliente e vincente. bestia a traboccar va per la balza, / e
- precipitare all'inferno. a. degli atti, lxxxviii-i-40: è nella
acqua pien sì t vostro vaso / ch'a farla traboccar molto fur pronte. g
non capendo la quantità nel granaio, a vista di tutti già traboccava dall'uscio
, 20-26: venivano più volte le demonia a me e loda- vanmi; ed io
diceva: « or questo che fa a me? » boccaccio, viii-1-260: come
, in luogo di lavoratore, comincia a traboccarsi... dopo il solstizio o
durante el suo offizio, una volta a le pisine de la decta arte, e
le labbra e facendo sforzi eroici per impedire a due lacrimoni di traboccar dagli occhi.
. dessi, 10-112: bastava niente a far traboccare di nuovo le lacrime.
/ che stillano pausilipo e vesuvio. a. monti, 8: la conchetta traboccava
: lasso con tutto il corpo si trabocca a terra. andrea da barberino, 1-193
poter star in equilibrio, e traboccò a basso alle colonnette, dove vi era
1-i-280: « vi conviene di star quieto a sedere », disse con un d'
che un melanconico cimitero. il primo a traboccare fu il cappellano di fratta,
, con sopra que'due pezzi di frontespizio a cartocci, sembra traboccare innanzi.
andò la nave inversa, / che a ponto in ponto sta per affondare, /
gionse una traversa, / che a l'altra banda fece traboccare. ramusio,
. i vascelli più grossi s'abbiano a varar giacenti,... acciò che
stando supini, altezza loro non gli metta a pericolo di traboccar dai lati.
, i-376: diceva che i tedeschi a forza d'avanzare in francia sarebbero traboccati
come il ^ uerrier precipitoso e fero / a quel pianto, a quel suon spinge
e fero / a quel pianto, a quel suon spinge il destriero. -irradiare
sp., 6 (90): a siffatta proposta, l'indegnazione del frate,
, l'indegnazione del frate, rattenuta a stento fin allora, traboccò. de amicis
, con gran pericolo che n'abbiano a seguire sempre effetti peggiori. di giacomo,
dopo quasi dugento anni... toma a que'rivi gonfi ed aperti i quali
gosellino, 31: non hanno a lasciarsi traboccar tanto nell'ira 0 nella
: chi fuggir non sa questa impudica / a rischio va di precipizi immensi, /
sottoposto metteva uno scoppio di gemiti, a intervalli, come un cuore che si
limpida trabocca. -trascendere, abbandonarsi a comportamenti o atteggiamenti sconvenienti, inopportuni o
ch'acerbamente il punge, / si va a nasconder tra cespugli e vespri, /
e. llassare lo mio onore per venire a onta e a vergogna. dondi,
lo mio onore per venire a onta e a vergogna. dondi, 266:
la materia; il che doverrebbe essere a riverso: la roba doverria servire allo
allo spirito. guerrazzi, 2-372: stanziando a roma io con infinito sconforto contemplai in
diè forse un granello di polvere insanguinata a far traboccare il secondo impero),
. 17. ridursi o venirsi a trovare in una condizione di vizio,
): penserà adunque camillo che io a lui dopo facessi questo torto? tolga iddio
abisso. 18. indursi precipitosamente a prendere una decisione, ad adottare un
/ vegendo la sevità di costei / che a darme morte ria quasi trabocco. turbolo
trabocco. turbolo, 1-i-190: il venir a quest'atto di mutazione e proibizione di
tr. ant. e letter. gettare a terra o in acqua una persona;
uliviera, 269: e quelli 'l comingar a strascinare, / con grandi spente in
colpo sopra l'elmo che 'l traboccò a terra del ponte. giov. cavalcanti,
spade, colpirono lo sventurato guasparri, e a terra dalla tor re del
108: desiderarci che overo la terra profonda a me s'apra, overo il padre
altro de'destrieri, e dimoiti buoni roncioni a selle vote andare. andrea da barberino
lì da lato, / se sforza scavalcarlo a sua possancia; / ma carlo mano
re agramante con la lancia / trabuccandolo a terra riversato / e passolli il destrier
vostr'occhi, / donna, sentiste a le mie parti interne / dritto passare,
: il vecchio... andò fuori a rastrellare e tornò coi lucciconi e traboccò
, 1-55 (138): avendo presso a fine l'opera mia, sopravenne quella
, un parametro (anche con riferimento a una personificazione). -in partic.
li torrebeno se trabucasseno ben diece grani. a. f. doni, 3-261:
doni, 3-261: il mercante dà a credenza e spaccia con la buona la
parenti ne arma, contra i carissimi a veleni ci spinge e... all'
all'amore de'fanciulli ci trabocca et a corrompere quella tenera e fresca età berni,
più sostenere, doppo molti giorni mandò a genova che a lui fussero mandate alquante
doppo molti giorni mandò a genova che a lui fussero mandate alquante galee, per
, e partiti i pistoiesi e tornati a pistoia, quelli del campo strinsono molto
alla scarperia e dando opera i capitani a. ffar fare difici da traboccare nella
.. che rompessono pace a'fiorentini. a. pucci, cent., 52-81
, 43-4-226: così avvenne poco appresso a quattro gran caracche, che, percosse da
: accasciato, disteso, anche in seguito a una caduta. lanfranchi, lxiii-31:
/ e 'l terzo se tien le mani a la gota, / ed e vilanamente trabucato
, 8-713: nel corpo traboccato pesantemente a terra, dopo il rimbombo, le dita
non dubito punto che tornereste ogni sera a casa con la testa rotta. -eccessivo
braccia 3 1 / 2, e cominciomo a riusare certte grilandde d'oro.
odio sì antico, sì traboccatto, ebbe a ritegno l'altare. 5
, per lo più repentinamente e improvvisamente a una condizione di sofferenza, di dolore o
del capra verso di me, cominciata a discoprirsi più anni sono, anzi pur senza
ii-270: se averè ardir de accostante a casa mia, ve lo confido con segretezza
'trabocchello':... pavimento fatto a leva, o con altro ingegno, in
che chi vi pone il piede precipiti a inganno entro un sotterraneo scavato sotto.
boterò, 147: parve una volta a s. antonio di vedere sopra tutta
ad ogni ora se gli preparavano. a. cattaneo, i-24: il terzo è
. traberchelo (nel xv sec. a conegliano). trabocchétta, sf.
invar. o nell'espressione aggett. domanda a trabocchetto: formulata ambiguamente in modo da
, 1-25: io avevo preparato alcune domande a trabocchetto e dalla sua reazione avrei capito
5. motivo di allettamento o di lusinga a cui è difficile resistere. rovani
maestra, ed è simile per l'uso a quello della brusca. 7.
: botola, generalmente piccola, adatta a far comparire e sparire molto rapidamente attori
, tratto di pavimento cedevole o mobile a comando, generalmente posto dinnanzi alle entrate
/ essere in ripa al fiume ignoto a tutti; / acciocch'alcun prigione, /
nella grazia del crudelorincipe, tendendo trabocchetti a più chiari. goldoni, iii-72: -e
, solennissimo. -ha forse truffato ancora a lei? -a me no, che che
regno per la superbia cacciato fu astretto a far il pedante in corinto, altrettanto
il pedante in corinto, altrettanto occorrerà a te per la tua trabocchevole superbia. pallavicino
più del solito tacciato d'anglomanno, e a quello eziandio di esser fatto di bel
e dice le più trabuchevole parole, a le volte, del mondo, e specialmente
v.]: di persone. 'trabocchevole a ogni sorta di vizio'.
più oltre non sapere inviarsi da sicuro a trabocchevole cammino. tornielli, 1-86: e
non volere però cne la tua generosa animosità a trabuchevoli pericoli ti trasporti. bembo,
s'accende in noi, incontanente ci sospinge a seguirla e a cercarla, e così
, incontanente ci sospinge a seguirla e a cercarla, e così seguendola e cercandola a
a cercarla, e così seguendola e cercandola a trabocchevoli e disordinati pericoli e a mille
cercandola a trabocchevoli e disordinati pericoli e a mille miserie ci conduce. giratili cinzio
, / per arrivar con questo mezzo a onore, / e temo, oime,
quant'affanno il dico, / ch'a trabocchevol precipizio arrivi. 4.
e argelati, cxiv-3-398: volevo ricorrere a vienna per la tra- bochevole gravezza della
xxi-600: il rivo... incominciò a crescere e... lasciò il
all'onor loro, né alcuna riferenza a dio, e cosi hanno traboche- volmente
4. velocemente, di gran carriera; a precipizio. roseo, v-75: gli
mi par assai meglio che spinger oltre a briglia sciolta. = comp.
dell'acqua superflua del lago trasimeno vicino a perugia, che tanto nuoce a castiglione,
vicino a perugia, che tanto nuoce a castiglione, a passigna- no mezzo affogato
perugia, che tanto nuoce a castiglione, a passigna- no mezzo affogato colla via consolare
argine bf per lo scolo del trabocco, a discrezione del perito ingegnere. calvino,
spense. guerrazzi, 2-132: spinola indi a poco moriva di un trabocco di sangue
per verarla agli altrui occhi voleva montare a cavallo nell'ora del fitto meriggio, con
5-55: qual forza può far forza / a un trabocco di pianto e di parole
: il suo pianto, quella notte a mosca, sulle fiamme e sulle ceneri dell'
. firenzuola, 322: parve bene a psiche, che e'fusse venuto l'
ultimo trabocco delle sue rovine, e che a viso scoperto ell'era mandata alla beccheria
inclinazione conferita alla lama di una sega a telaio per il taglio di lunghi e
nel trabuco / di quei che sono a morte confinati, / quan- d'io
n-52: la tovaglia insanguinata dai bicchieri riempiti a trabocco. -a capofitto.
o che tali credevano, gli precipitarono a trabocco in quelle fiamme che accese avevano
permettente, il piemonte assediato tramanda biade a trabocco anche a'stranieri. -in
alle regole o alle consuetudini. a. f. bertini, 1-14: ricolmare
empier solamente la misura, ma empierla a trabocco. -in rovina, allo sfascio
da siena, 124: se idio tira a sé queste cose... tu
tu andarai male: ogni cosa va a trabocco. -dare il trabocco alla bilancia
ardita risposta venisse dalle labbra de'compagni a dare il trabocco alla bilancia.
, 27-ii-263: il gigante bubù, vistosi a tomo / maestro danese grugno di marzocco
giomo / che mi vien fra le branche a dar trabocco? ». =
perniata su un asse rotante; a un'estremità venivano poste le munizioni e
trabuco -né altra consa ge vai / c'a quingi alberghi possa, -né a la
c'a quingi alberghi possa, -né a la cità, far mal. fiore [
cfr. anche lai mediev. traboccus (a viterbo nel 1251). traboccóne
traboccóne, aw. ant. a precipizio. berni, 2-44 (
berni, 2-44 (i-49): spiacque a ciascuno quel caso malvagio,!.
!... / perché sperava gettarlo a grand'agio / in terra traboccone a
a grand'agio / in terra traboccone a capo chino. = deriv.
, i-11: spigliata e gentile, a suo agio sul palcoscenico come sui banchi della
. - anche sostant. a. f. doni, 46: la
doni, 46: la moglie che rimaneva a casa era una certatracagnotta soda e bene in
de cerimonie. collodi, 738: terzo a comparire fu il carrozziere. era questo
: approvo o consiglio che ella vada a torino a diffondere il verbo della letteratura
o consiglio che ella vada a torino a diffondere il verbo della letteratura popolare su
. dimin. tracagnottino. variabile a seconda della zona geografica; il trabucco a
a seconda della zona geografica; il trabucco a. busi, 16-18: ancora più di
del fr. trabut 'misura di terreno equivalente a una pertica'(v. tributo)
), di forma quadrangolare, sospesa a un'antenna collocata su un pontile;
su un pontile; dotata di lampade a riverbero per attirare i pesci viene calata
costiera. rete di posta, press'a poco quadrata (50 metri per 45)
= voce di etimo incerto, forse affine a trabocchettoi. trabucco3, sm. (
= voce di area seti, forse affine a trabocchetto1. trabuòno, agg. ant
lealtà, generosità (anche con riferimento a dio). bencivenni, 4-1:
il suo trabuono figliuolo ad esser giudicato a morte e a tormento. idem, 4-28
figliuolo ad esser giudicato a morte e a tormento. idem, 4-28: l'umile
4-28: l'umile è troppo leale a dio, siccome una trabuona donna a suo
leale a dio, siccome una trabuona donna a suo signore. tracagnottino pennivendolo quattrini
, / che la spinse suo figlia a tracambiare / in mia sorella con simil errore
oro diviene: siché il suo libero troppo a lui liberale, anch'egli in oro
. 2. adibire un locale a un diverso uso. candido, 182
-alcuna sì spietata / no 'nd'avesse pietà a la 'mprimera: / di ciò 'mprimera
fosse, tutto vergognoso me ne stavo a sentirla. 2. radicalmente cambiato
in partic. come vocat. nel rivolgersi a una per damente, a
a una per damente, a grandi sorsate o tutto d'un fiato in
si fa venir sete aposta per venire a tracaname due o tre bicchieri. marino
cadavero, ciascuno di loro è costretto a traccaname la sua porzione. casti, vi-224
, e gli accorgimenti non attendevano che a serbarvelo, tracannando la patria alla salute
voi falsi, voi bugiardi / presso a gomorra pascete la manna; / bevuto
. traccannato). bevuto con avidità a grandi sorsate (una bevanda, in
-trice). che è dedito a bevute abbondanti e frequenti. sacchetti
tracannator di vino, era molto ingegnoso a far versi. zeno [in muratori,
miglior vino ch'io m'abbia, a segno che di mezzo a qualche suo racconto
m'abbia, a segno che di mezzo a qualche suo racconto perde la memoria,
. monetti, 2-194: tenevo testa a lucio come se tutta la mia vita,
buonarroti il giovane, 9-833: palese a ciascuno / per mercante nefario, /
amia di tosco e fiele, / a corte di pianto crudele, / la zambra
io dubito di mandarti pistole, com'a persona assente, o scriverti sermoni, com'
persona assente, o scriverti sermoni, com'a persona presente. marsilio da padova volgar
solo fatto di esistere', non rinuncerei a questa inquietudine che mi ha tracassato spaventosamente
sm. comportamento o atto dilatorio volto a prendere tempo, per rinviare una decisione
il quale chiede che si diano viveri a maconnen, ciò che ciccodicola sconsiglia.
piovene, 8-59: il libano è costretto a traccheggiare, a gridare un po'contro
il libano è costretto a traccheggiare, a gridare un po'contro destra e un po'
e un po'contro sinistra, soprattutto a sperare che la crisi non si risolva mai
fanciullina », poi davano più occhiate a lei che alla bilancia, e si traccheggiavano
. tr. tenere in sospeso, tardare a concedere. fagiuoli [tommaseo]:
, portando il moschetto col calzo in terra a sinistra. alvaro, 12-112: un
, trafficare'; calabr. tracchiggià 'tenere a bada con pretesti'; napol. traccheggià
tiene un comportamento dilatorio, che indugia a prendere una decisione. = nome
, tràcchete, i lanzavecchia erano costretti a dichiarare il loro fallimento. baldini,
voce di area napol. (cfr. a. altamura, 355), dimin.
per traccia / non perde caccia. a. pucci, 6-266: poi cavalcò,
traccia; / che fortemente è savio a ritrovare / torme dei camminanti per la terra
notte, la mattina di levata si va a tracciare la lepre; e si seguitano
(con valore aggett.): addestrato a scovare e inseguire la selvaggina (un
2. segno, in partic. a sviluppo lineare, lasciato su una superficie
sopra o che in qualche modo sia venuto a contatto con essa. lanzi,
. 4. figur. ciò che a distanza di tempo ancora permane a testimoniare
che a distanza di tempo ancora permane a testimoniare, a documentare visivamente un fatto,
di tempo ancora permane a testimoniare, a documentare visivamente un fatto, una situazione
sia inflitta la pena dei lavori forzati a vita. imbriani, 1-220: il bellissimo
al tino... dove le tengono a purgarsi del selvatico. -indizio
suicidio non servirà ad altro / che a dare una disgraziata traccia della polizia.
talor, nuda le spalle, / a l'aereo veron d'oro s'affaccia /
veron d'oro s'affaccia / e graziosa a lei mostra la traccia / segnando cerchi
metodo da cui si trae ispirazione o a cui si conforma l'agire (anche
o le tracce di qualcuno). a. pucci, 4-280: molto mi spiace
che dispiaccia, / uando son molti a sciolvere, o merenda, / ch'alcun
1-80: ho pregato il nostro psicologo a seguir un poco ne'precedenti suoi discorsi
, / come solien nel mondo andare a caccia. anonimo romano, 1-8: bene
la traccia delli cavalieri armati li quali traievano a cam- pituoglio. forte ivano regogliosi.
ostacoli). -far perdere la traccia a qualcuno: confondergli le idee, sviarlo
dovuto rispetto, che farebbe perder la traccia a chi si sia. -far
incontro questa sera, e ho faticato a liberarmi dall'importuno e a fargli perdere le
e ho faticato a liberarmi dall'importuno e a fargli perdere le mie tracce. fenoglio
non temi di cotal minaccia, / anzi a pie'del gran monte quirinale / ten
/ solo alla preda, di cui vanno a caccia. p. chiara,
-raggiungere la traccia di qualcuno: arrivare a inseguirlo da vicino, pedinarlo.
monosini, 216: si quem sentiamus a proposito sermone aberrasse, statim dicimus:
negli indicatori di watt per le macchine a vapore. -per estens. fissazione di
. morselli, 5-148: la grandine prese a battere fitta, e il fuoco tracciante
marcato, n. 11). a. mondini [in civiltà delle macchine,
per ottenere uno scopo, per giungere a una conoscenza. cesarotti,
stretti in quattro, e seduti a un palco da terra, guardavamo
lucini, 4-30: io mi limitava a camminare per una istessa via, col
è l'odierna società e col percorrerla a tappe, postillate dalle mie opere.
un segno, un'impronta per lo più a sviluppo lineare su una superficie. -in
non sarebbe stato opportuno tracciarlo molto più a sud della città, verso le foci del
foci del po, per evitare turbamenti a una struttura urbana così fragile e a un
turbamenti a una struttura urbana così fragile e a un organismo lagunare tanto deperito?
tanto deperito? -marin. sala a, da tracciare: in un cantiere navale
. v. sala]: 'sala a tracciare': sala negli arsenali e nei cantieri
, si tracciano, dapprima con matite a gesso e poi con materie colorate,
, 1 disegni della nave, analoghi a quelli del piano di costruzione, ma
, 319: cavour gli tracciò rapidamente, a voce, le sue istruzioni. c
, una verità, un elemento utile a una ricerca. buonarroti il giovane,
di sceverarli dalle scorrezioni, di ridurli a metodo. -figur. seguire l'
morte di un solo, si dispose a farla di terzo. segneri, ii-161:
, ii-161: quante volte voi verrete a trovarvi in una conversazione nella quale si tratta
di parma di dare pontremoli e altre castella a orlando rosso. razzi, 6-55:
: le due schiere si dettero, a traverso i campi, per vie non tracciate
scure con ambo le mani s'inarcò a colpire più forte, giù per il solco
1-148: sotto il titolo, tracciato accuratamente a lettere di scatola, s'ammorticchiavano i
il solo che il senno politico poteva proporre a risolvere il problema messo innanzi all'italia
innanzi all'italia... si passa a considerare l'azione degli uomini di stato
l'attuale tracciato di 20 chilometri sino a sabarguma. 7. disegno,
. 7. disegno, grafico a sviluppo lineare. verbali del consiglio di
attitudine che essi imponevano, e che a un primo momento poteva anche sembrare non
10. marin. sala tracciato: sala a tracciare. -tracciato alla sala: disegno
. -tracciato alla sala: disegno (a grandezza naturale o in scala) delle
del piano di costruzione eseguito nella sala a tracciare. tracciato2 (part.
esecuzione (curve, riduzioni, innesti a t, ecc.) sulla base dei
ecc. -programma tracciatore, quello destinato a fornirecontinue e notevoli informazioni sullo svolgimento del
macchina simile a un trapano usata per la tracciatura dei
di un pezzo grezzo o semilavorato, a mano o con la tracciatrice, le
volendo provedere alle genti che si lasciava a dietro, per che non si ribellassero dopo
perciò un povero barbaro, ed ero salito a dominare quei greci e quei romani che
: auriemma era il più grigio terrone a moana,... normalmente più tetro
antica, gladiatore che combatteva con coltello a lama ricurva e piccolo scudo quadrato.
quello ai polmon ramificato, / questo retto a lo stomaco discende. c. gozzi
io crepo. tarchetti, 6-i-232: a questo progetto ne andava annesso un altro
riflessi! stiamo attenti che non si vada a finire in trachea, nelle vie respiratorie
milano, iii-336: io ho dunque provato a far a diversi quadrupedi respirare soltanto quest'
iii-336: io ho dunque provato a far a diversi quadrupedi respirare soltanto quest'aria,
, senza che vi fossero immersi. a ciò mi sono principalmente servito di vesciche attaccate
in due anni, mentre sieno adacquate a tempo, di quel che facciano in
nominate da malpighi, perché credute destinate a contener la sola aria. =
(una patologia). lettere a cosimo ridolfi, i-83: il betti fece
. massaia, iii-69: anche la voce a poco a poco prese a ritornare ed
, iii-69: anche la voce a poco a poco prese a ritornare ed a mano
la voce a poco a poco prese a ritornare ed a mano a mano che i
poco a poco prese a ritornare ed a mano a mano che i tessuti tracheali si
poco prese a ritornare ed a mano a mano che i tessuti tracheali si rifacevano,
con cui si indicano vari fenomeni spastici a carico della muscolatura liscia della trachea,
e i bronchi. m. a. marchi, 1-ii-284: tracheite': infiammazione
mediterranee, con rizoma commestibile, infiorescenza a corimbo e foglie dentate, a cui appartiene
infiorescenza a corimbo e foglie dentate, a cui appartiene il trachelium caeruleum, presente
, presente in italia, alto fino a 80 cm, dai numerosi fiori azzurro violetti
fiori azzurro violetti. m. a. marchi, 1-ii-285: 'trachèlio': genere
, 1-ii-285: 'trachèlio': genere di piante a fiori monopetali della pentandria monoginia e della
della trachea effettuato mediante strumenti analoghi a quelli usati per la broncoscopia (tracheoscopìa
pozzetti, 2-127: sono giunti alcuni medici a prescrivere la pronta tracheotomia, arane di
). tracheotomizzare, tr. sottoporre a un intervento di tracheotomia. =
, agg. che è stato sottoposto a tracheotomia. -anche sostant.
, tragliétta), sm. stor. a genova, in età comunale, servitore
ricava il copale; hanno infiorescenze bianche a pannocchia e legumi di forma ovale.
opercoli branchiali provvisti di un aculeo collegato a una ghiandola velenifera; le quattro specie
o pesce ragno. m. a. marchi, 1-ii-285: 'trachino': genere
plagio- clasio, sanidino e feldspati, a struttura porfirica, vitro- firica o olocristallina
basalte, si unisce... a ponente con la grande catena di condy.
ultimi d'ottobre del 1845 si venissero a scoprire nel letto di reno, circa 130
famiglia di pesci teleostei dell'ordine lampridiformi a cui appartengono le specie, diffuse nel
, con corpo piatto e lungo fino a 3 metri e una pinna dorsale che
più bassa; la pinna caudale, a foggia di ventaglio, è obliquamente diretta
traciano consolava la perdita d'euridice pronunziando a suon di lira alcuni versi di poco
in idrogeologia, passare da un bacino imbrifero a un altro contiguo (le acque)
o delle pescaie. bacchetti, 1-ii-605: a più riprese la donna e il ragazzo
piccoli fans si fosse esteso un po'a tutte le trasmissioni che ormai lasciano più o
che ormai lasciano più o meno spazio a fastidiose, improvvisate vedette di piccolo formato.
. -oltrepassare i limiti stabiliti, aumentare a dismisura (il costo del denaro)
tracima e preme sul sistema dei prezzi a dispetto della stretta bancaria, il governo
l'incubo di migliaia di genti abili a valutarle, oncia per oncia, istruite,
marino, xvii-79: né tante intorno a sé, dentro e di fore / ha
che se accaggia pur che l'acqua piovana a tre gianluigi mette il piede sopra
. passaggio di un li- inclinarsi fino a capovolgersi (un'imbarcazione).
menzini, ii-116: né quei di fossa a circondar [il campo] si
soffio del dio tracio aveva dato vita a una forma sublime dell'arte.
verde senza, tanto da portarsene sempre a tracolla una borraccia pie e
cavità proporzionata alla dimora dell'urina che a poco a poco tracola da'reni. targioni
alla dimora dell'urina che a poco a poco tracola da'reni. targioni pozzetti
della porzione salina e la faccia tracolare a basso in forma di lissivia.
l'eccesso di sue bellezze era la voragine a curzi della gioventù, la rupe tarpeia
tracòllo). perdere l'equilibrio fino a cadere; stramazzare. varchi, 18-2-396
spalla o appesa al collo, serve a sorreggere e a portare oggetti di vario genere
al collo, serve a sorreggere e a portare oggetti di vario genere, in
milesi tornò all'osteria e, accingendosi a partire trovò la valigia aperta, trovò la
e, assicuratolo per mezzo della tracolla a una spalla, alza e tiene ritte in
discussione se i soldati porterebbero la giberna a tracolla ovvero sul petto. calvino, 32
, forte, bruno, col fucile a tracolla. de amicis, 358: era
spalle e una vecchia borsa di cuoio a tracolla. pasolini, 3-12: ancora non
: ancora non se n'era andato a casa, e stava lì ad aspettare con
e stava lì ad aspettare con la borsa a tracolla. 2. fascia o
cariche, funzioni pubbliche o l'appartenenza a determinati ordini e gradi militari.
. -barcollare, vacillare, reggersi a stento in piedi. contile, ii-33
24 (407): seguiva che, a certi luoghi più ripidi, il povero don
don abbondio, come se fosse messo a leva per ai dietro, tracollava sul
bilance, che qua ci sembrano, oltre a ogni giusto peso di meriti o di
peso di meriti o di demeriti, tracollare a casa. chiari, 3-ii-86: paragonando
bilancia dello esame tracollò giù di piombo a favore del capitano. bacchelli, 1-iii-65:
la malannata tremenda del * 73 era venuta a far tracollare la bilancia.
ciechi seguaci fu egli guida più cieca a quel precipizio, dove al fin tracollarono
una vicenda); fallire, andare a monte (una trattativa). -
preso il punto, v'accorse anch'egli a urtarle. siri, 1-vi-233: al
abbate scaglia suo fratello che ebbe più volte a incolla bianca sostenente il braccio ferito,
glandule, è troppo acuto e mordente. a. f. bertini, 7-31: e
per reggersi quasi appeso il bambino che va a papini, 27-240: se vi
. pascoli, ii-530: sempre più a poco a poco mancando dette talmente giù
pascoli, ii-530: sempre più a poco a poco mancando dette talmente giù, e
, e sì fattamente tracollò, e messosi a letto rendè in pochi giorni..
debiti delle società). essi sono tracollati a 1 / 3 circa del valore giovanfrancesco,
separar la sua parte dalla mia e dar a rosaura la farlo cadere in disgrazia
miseria ave- fonda disperazione. van mutata a quel segno anche la loro fortuna, o
tutte le rovine degli uomini d'altro noncollo a patrimoni già sconcertati. cicognani, 9-62:
arma dietro la schiena con la cinghia a tracolla, in modo da avere entram
stesso; la posizione assunta in seguito a tale comando. = abbrev.
= abbrev. del comando [a] tracolla] [le] arm [
potendo / la corsa che avea presa, a capo basso / in quello [nel
poco, in un tobòga orribile, a ogni nuovo tracollo di gradino in gradino
galera, e quel tracollo da poppa a prua che squassa la carena alle navi e
. figur. rovina, grave danno apportato a una situazione, agli interessi di qualcuno
: il cardinale sedunense, qual può dare a questa cosa gran tracollo per disporre a
a questa cosa gran tracollo per disporre a suo modo de'svizzeri, in qualche
contrappeso e finalmente le elezioni del 1876 vennero a dare il tracollo. -in
economico. tuata, da signorina, a essere servita, lei, di tutto punto
chiaro che più non v'ebbe luogo a speranza. giusti, ii-26: tra pochi
giusti, ii-26: tra pochi giorni tornerò a casa mia, per vedere se questa
avventurava in un sogno; e mi ritrassi a tempo per non disperdere con un subito
ch'ella fu di meno perfetta a. ppiù perfetta, e. ddi più
ppiù perfetta, e. ddi più perfetta a furono impartiti gli ordini per far
.). -dare il tracollo a qualcosa: arraffare qualcosa, ap
degli oddi, 2-45: io a rovescio corsi alla cucina, e in una
volta d'occhio detti il tracollo a 25 o a 30 mortadelle, a due
d'occhio detti il tracollo a 25 o a 30 mortadelle, a due stame a
tracollo a 25 o a 30 mortadelle, a due stame a un pasticcio di caprio
a 30 mortadelle, a due stame a un pasticcio di caprio, e a una
stame a un pasticcio di caprio, e a una torta con tanto animo
{ mi tra- dare l'ultimo tracollo a qualcuno: giustiziarlo per còrdó)
perfettamente d'accordo, intenderimpiccagione. si a meraviglia. caporali, i-118:
. caporali, i-118: mecenate a vietar queste gravezze, / vi spedì livio
boia e di si mostravano di buon'aria a tutte maniere di gente. gravezze,
(v.). -mettersi a tracollo: lanciarsi a capofitto in una battracortése
. -mettersi a tracollo: lanciarsi a capofitto in una battracortése, agg.
, baum il primo, si misero a tracollo a furia di spadate, dov'
baum il primo, si misero a tracollo a furia di spadate, dov'era maggiore
giov. fiorio, 1-426: 'tracoma'a roughnes within thè eyelids. bonavilla,
, i-1027: suo padre, in carcere a civitavecchia, rischiava di diventare cieco,
congiuntivite granulosa, è una congiuntivite grave a decorso acuto o più frequentemente cronico.
parte e d'altra li romani si traconoscevano a le 'nsegne et a l'arme:
romani si traconoscevano a le 'nsegne et a l'arme: tale conosceva l'amico e
dimorargli fedele suddito. cesari, 7-696: a ciò sto io tracontento e sopra quello
acciò che noi per ischifaltà o a grande generosità e nobiltà (con partic.
generosità e nobiltà (con partic. riferimento a gesù cristo). bencivenni,
... elli il ci lasciò a suo comiato prendere il tracortese iesù cristo,
, dal gr. tgó / w ^ a, de- gno d'israele. g.
presagio dell'avvenire d'un paese a. prassi, i-tit.: profilassi del
/ avete lungo tempo aconsentire, / a cominciar quel che voi sentenzati.
nuova; / ché già l'usaro a men segreta porta, / la qual sanza
sua miscela di tracotanza e sconfitta, a tanto non sono mai riuscita.
tracotanza della potenza divina, come non abile a campar israelle. pirandello, 8-703:
/ che giove è sommo e signoreggia a tutto. 2. tr.
. 2. tr. imputare a qualcuno una negligenza, una mancanza.
mazzei, i-135: tali cose tracuterei a guido, che non cura così ogni
non cura così ogni cosa, che a voi n'arei cura. 3
del turpe mevio / l'avria accoccata a l'uno e a l'altro savio.
/ l'avria accoccata a l'uno e a l'altro savio. 2.
tracutato né dimentico, come vi date a 'ntendere. varchi, 3-156: io vorrei
smemorato e tracutato. -dovuto a negligenza e a trascuratezza; causato da
. -dovuto a negligenza e a trascuratezza; causato da frettolosa superficialità;
tracòtto, agg. ant. sottoposto a una lunga cottura, anche eccessiva.
). ant. prestar fede a qualcuno, credergli fermamente e senza ombra
presente nei mari caldi e temperati, a cui appartengono il suro e il sugherello.
; ingannevole, infido. -anche riferito a una personificazione. giostra delle
ed a'maggiori in che modo egli tradesse a loro jesù. chiose al 'de consolatione
: gli uomini di ceila per compiacere a saule o per fuggire il pericolo sarebbo-
determinata condizione. arici, ii-37: a prezzo con mani insanguinate / l'ospite accolto
de li commentari le cose cogitate tradere a li posteriori. 5. cedere
dotta, lat scient tradescantia, nome dato a tale pianta da linneo in onore dell'
(e il termine è passato in seguito a designare spregiativamente una politica sindacale puramente
politica sindacale puramente riformista e non volta a mutamenti più radicali). labriola
riferisce al tradeunionismo; improntato o ispirato a una politica sindacale di carattere meramente riformistico
vuole poi chiuderla, perché 'non tocca a lur, tocca al chiuditore.
ma la scelta dei delegati è buona. a. junker, 112: tradeunionistico.
anonimo fiorentino, iii-119: giunse poi a cesare con gente: presono la terra
amor de peccunia lo farave perir e vegnir a mala fine. e per go mae
volsse reprender ne dir ghe parolle dure a go che nessun lo poesse mae scusar de
/ tempio tuo cor, si fesse a me palese. -tradimento amoroso.
il regno, cesare figliuol d'alessandro a fare una grande sceleraggine e somma tradigióne
una turba di faziosi... prese a percorrere la città gridando guerra, tradigioni
promessa di dignità ecclesiastiche, accoppiando simonia a tra- digione, proferiano a'nemici la
certezza. 5. locuz. a, in, per tradigióne-. a tradimento
. a, in, per tradigióne-. a tradimento, ingannando la fiducia, raggirando
buona fede di qualcuno; in seguito a tradimento. novellino, 6-3 (104
104): sorpresero questo lor signore, a tradi- gione, e, così armato
: il conte alberto da mangone fu morto a ghiado per tra- digione. intelligenza,
ben fu ettore morto da achille ma a tradigióne. carducci, iii-9-62: a tradigióne
ma a tradigióne. carducci, iii-9-62: a tradigióne egli li tagliò la testa e
degli anni alto periglio / gli minacciava a tradigion la morte, / pugnando in guerra
nutre ragionevolmente, in partic. in base a vincoli di natura personale o gerarchica,
di natura personale o gerarchica, o a impegni solennemente assunti, a patti di
, o a impegni solennemente assunti, a patti di rilevanza giuridica, ecc.;
, e commise tradimento, e villanamente e a torto infamò papa gregorio. discorso sulla
, condottisi con l'ordine suo alla porta a lucca, vi lasciarono più loro capi
cotesto non vi negherò già io; ma a patto che siemi anco lecito di strapazzarvi
d'altri i quali, secondo che a me consterà per la tradizione e per le
nuovi tradimenti e d'esser fatto oltr'a ciò da cinzia stessa scopo alle risa
: perché fa tanto un tradimento, a chi ama, / bene volere di
della commedia alcuni vizii enormi, com'a dire sommo dispregio della religione, tradimenti
. grande tradimento): reato atto a compromettere la sicurezza e la stessa esistenza
da parte del parlamento in seduta comune a maggioranza assoluta dei suoi membri.
accusa dal parlamento in seduta comune, a maggioranza assoluta dei suoi membri.
chi lo tenesse di far la festa a compare santo, che gli giuocava quel tradimento
fontano, 1-49: tutto questo camino a la repentina et in un punto preso
un dì et in una notte, a non essere sentito. leonardo, 2-126:
onde si ferma e soffia, mostrandole a li altri elefanti, e fanno schiera
, un tradimento; eppure certo, a molti accadrà così. piovene, 3-27:
'nganno lo sguardo, / sì come a lo leone lo leupardo, / c'a
a lo leone lo leupardo, / c'a tradimento li leva l'amanto. angiolieri
): mi [amore] promise conduciarm'a porto / e può'mi volse vele
accorto, / rotto m'avrebbe 'n mar a tradimento. boccaccio, vii-41: cesare
spogliato mi hanno della patema eredita, a tradimento, tolto il regno. brusoni,
con la spada alla mano, fu ucciso a tradimento. lanzi, ii-353: costoro
. lanzi, ii-353: costoro furono a tradimento fatti entrare in una galea come
galea come per vederla, e, sarpato a un tratto, furono trasportati altrove.
: tu m'hai morto il fratello a tradimento; / tu m'hai morto il
fuor di chiesa, che viene addosso a tradimento, nel buono d'un discorso.
anche questa volta la domanda venne quasi a tradimento. piovene, 1-18: io non
in fondo. ripresa la lettura scoppiavo a tradimento in un pianto convulso.
. -con valore aggett. pronto a saltare fuori all'im- provviso.
-mangiare, mangiare il pane, le pagnotte a tradimento-. vivere alle spalle altrui,
scrocchi, / mangiando il vostro pane a tradimento, / dico mia colpa e sonne
può egli essere / che vo'abbiate a mangiare a tradimento / sì fattamante il pane
essere / che vo'abbiate a mangiare a tradimento / sì fattamante il pane, e
sì 'l salario / sguazzar bricconeggiando? a. cattaneo, ii-127: indegno del
di cui mi pasco, perché lo mangio a tradimento con tante ingratitudini al mio mantenitore
perché dicevano che mi mangiavo il pane a tradimento. -mangiapane a tradimento:
pane a tradimento. -mangiapane a tradimento: v. mangiapane, n.
dei nemici (ed è originariamente riferito a cristo, consegnato da giuda ai suoi persecutori
, 3-66: e. l predisse criste a hi so apostoli che un de lor
/ pria che tradirti la speme, a tema, o ad oro / verserà il
o ad oro / verserà il proprio sangue a te davanti. verga, 8-436:
, 31-09: un dei ventuno, tristissimo a dirsi, tradiva: il boccheciampi.
amata volgendo l'amore, il desiderio a un'altra, e infrangendo le promesse
un taglio netto col delitto. continuare a far parte di un esercito simile significava
cominciamento de'dolori: allotta vi tradiranno a tributare, e uccideranno voi; e a
a tributare, e uccideranno voi; e a tutte le genti sarete in odio per
debolezza, di vulnerabilità (con riferimento a soggetti astratti). -in partic.:
che dalle squadre. ghislanzoni, 16-294: a sedici anni 1 donna soccombe per inesperienza
le doti più sante dell'anima concorrono a tradirla. alvaro, 19-124: quotidianamente l'
mani. -piantare in asso, lasciare a piedi smettendo di funzionare ah'improvviso (
loredano, 2-i-26: potrei sforzare la lingua a tradire i sentimenti del cuore, ma
tanto zotico, che fu un fastidio a rammorbidarlo. stigliani, 1-433: gli zotichi
zotichi panni del pecoraio più scompaiono appresso a quegli di un cittadino ben vestito,
la tramoggia [la crusca] ricevere a grambo aperto ed accet tare
e da secolo in secolo discese infino a noi, ad onta di un'infinità di
di zozza; si sente dal fiato. a starti accosto, tu pari un lume
starti accosto, tu pari un lume a petrolio. carducci, iii-3-402: non reputo
ignoranza. panzini, ii-530: a cosa servono tutte le scuole che il governo
mantiene in questo paese? se non servono a togliere lo zoticu me,
togliere lo zoticu me, a che servono? = deriv. da
si stima, / mi restano ora a dir diece parole / dell'altra, idest
zotta... fatta con due righe a modo di compasso congiunta insieme nella testa
la sera seguente, invitando i circonstanti a sentire il zottino a cantar un sonetto del
invitando i circonstanti a sentire il zottino a cantar un sonetto del mal francese.
zovenétto. anonimo veneziano, lxvi-1-102: a confetare mandole fresche e persiche fresche e
ti conforta e sì te invita / a goldere la tua bellezza. = var
dal fr. sauce 'salsa'(cfr. a. altamura, 387).
zuavo, agg. stor. che appartiene a un corpo speciale di fanteria creato dai
(e nell'ottocento il termine passò a indicare altri corpi e formazioni speciali,
sostant. cattaneo, i-2-349: a spiegare chi fossero i nùmidi, oramai si
i nùmidi, oramai si ha solo a dire che erano zuavi a cavallo, senza
ha solo a dire che erano zuavi a cavallo, senza briglie. garibaldi,
è proprio o è tipico degli appartenenti a tale corpo (in partic. con
corpo (in partic. con riferimento a capi di abbigliamento di foggia simile alla
il ragazzo che fugge di casa per andare a fare il pirata. un basco nero
tartarinesca dell'architetto munito di macchina fotografica a tracolla e addirittura con i calzoni alla zuava
/ del suo fido caze, e a sé lo chiamone. = var.
pochi giorni tanto, che coperse / a un pero suo vicin pultime cime.
più maniere, ma tutte si ristringono a due: lunghe o rotonde. redi,
/ e grattandosi la ignucca / borbottava a capo chino. bergantini, 423:
signori. arpino, 7-65: seguitava a tallonare i carabinieri su e giù per la
e giù per la vigna, attenta a che non danneggiassero i filari dei fagioli,
vi-63: una delle vecchie li invitò a sedere, un'altra servì il tè e
semi di zucca. -zucca a cedrato-, varietà del genere cucurbita { curbita
, 3-ii-85: 'pepo, verrucosa'. zucca a cedrato. i suoi frutti, ora
rossa in un tratto la sabbia: / a molti aveva quintida, che quelli
(423): questa -zucca a pera o a peretta: varietà che produce
: questa -zucca a pera o a peretta: varietà che produce frutti virtuosa scuola
dicie che se e'si tosasse i capegli a ercole, che piccoli di forma simile
ercole, che piccoli di forma simile a una pera. e'non vi resterebbe zucca
, 3-ii-85: 'pepo, pyriformis'. zucca a pera, lo. lomazzi, 4-ii-41:
si o peretta. fa piccoli frutti a figura di pera, con strisce bianche chiama
guerrazzi, 16-31: egli si era posto a grattarsi la ria (lagenaria leucanthera o
de esso [stomaco] se inclina a la sinistra parte, la inferiore a la
inclina a la sinistra parte, la inferiore a la dextra al modo de una zucca
il sole sali nel cielo e si mise a covare il mondo come una gallina;
. rinaldo degli albizzi, ii-61: a dì detto mi presentò alessandro buonromei 4
empiene la zucca e 'l pellicino. a. f. doni, 2-57: 11
insieme, usato dai nuotatori per tenersi a galla. sacchetti, 103-44: se
? ariosto, 10-106: disia trovarsi a proda; / che se lo sprazzo in
che se lo sprazzo in tal modo ha a durare, / teme sì l'ale
di giunco e senza zucca affoga tosto. a. corti, xcii-ii-70: a questa
. a. corti, xcii-ii-70: a questa preparazione suol sostituirsi un paio di
la sguazzava fra le dame, tutte a galle con le zucche alle ascelle.
in una zucca di vetro, e ponete a distillare. idem, 1-207: il
te dirò poi cosa tale, / che a te parrà che vegna da sibilla,
vanno rigirando i capelli. -supporto a forma di testa su cui si pongono parrucche
uso che la testiera, e anche a tener in mostra i lavori nella vetrina.
vostra attrice, sdegnosa con me, a far saltellare i grilli della vostra zucca orgogliosa
scioperati e zucche vote / ne troverete a corteggiarvi intenti, / per indurvi a cantar
troverete a corteggiarvi intenti, / per indurvi a cantar sulle lor note. g.
è un problema che mal si riesce a sciogliere. fogazzaro, 13-111: l'
la zucca: titolo di un'opera di a. f. doni (1513-1574)
di moda in numerose opere. a. f. doni, 3-tit.:
10. locuz. - andare a zucca rotta: arrovellarsi, scervellarsi su
, e chi rim- pugnava andasse sempre a zucca rotta. -avere sale in
(anche in espressioni negative). a. pucci, cent., 61-89:
zucca, disse: « se voi sapeste a cui la mia bellezza piace, voi
pratesi, 5-468: fatemi trovare la ragazza a letto: avete capito? v'è
conti, 2-17: dopo tutto, a giudicare da molti ufficiali che conosco, è
arte, mettitelo bene in zucca, equivale a un sacerdozio. -in zucca
discoperto tre o quattr'ore, / dinanzi a chi ha maggior autorità; / quasi
, / col cappel sotto 'l braccio a soppressaci. cicognani, 3-237: era uscito
monosini, 356: capo senza lingua / a zucca s'assomiglia. proverbi toscani,
iniziale; invece altri fanno risalire la voce a un lat volg. * tucca,
le vampe alla testa, ella scappava a rifugiarsi al rezzo della zuccaia che abbriccava
cioncione. 2. terreno coltivato a zucche. 3. agg. che
. che è proprio, che si riferisce a varietà di ciliege, pere o uva
ne fa assaissimo e la zuccaia; et a mangiare non è punto aggradevole,
sono ghiottissime, soli tre cesti ne vennero a perfezione. fanfani, uso tose.
incalzava ondina, sì che cominciammo cautamente a navigare in quel freddo, timorosi di
zuccata nel muro, tutto vi va a rovescio. zuccata2, sf. gastron
pesto. nievo, 1-vi-660: comincio a trovare insulse perfino le monache ad onta
, le quali comunemente possiamo usare utile a queste cose sono: maniscristi fatto con perle
di margariton e tregea confetta con poche spezie a tenpo ricente, e marzapane fatto con
con l'esclusione di alcuni vini soggetti a una normativa speciale).
proporzione più o meno ragguardevole di zucchero a mosti poveri di sostanze zuccherine.
. fiorio, 1-462: 'zuccheralo': a sugar-maker, a compet-maker, a preserver,
1-462: 'zuccheralo': a sugar-maker, a compet-maker, a preserver, a candier.
: a sugar-maker, a compet-maker, a preserver, a candier. zuccherare
sugar-maker, a compet-maker, a preserver, a candier. zuccherare, tr.
, che non è in nessuno; e a questo forse non sempre supplisce bene il
che zuccherato sarebbe stato ottimo, continuerà a essere quello che è.
uscire de uno superbo palazzo per montare a cavallo. bersezio, i-25: un
cosiddetti 'misteri'(settimanale popolarissimo, tirato a milioni di copie) si invitava a
a milioni di copie) si invitava a pregare per i 'poveri zuccherieri', attaccati
agg. che contiene, che è atto a produrre zucchero; saccarifero. cattaneo
li additava, zuccherificio e basilica, a destra e a sinistra. bacchetti,
, zuccherificio e basilica, a destra e a sinistra. bacchetti, 9-282: a
a sinistra. bacchetti, 9-282: a fin di settembre il sole illuminava i verdi
. li., che l'attesta in a. de nino. zuccherino1 (
sono un mele a gustarle. d'annunzio, i-976: grazie
nelle strade, / mi riporta di colpo a te e all'estate. -
fitti mammoni, in un grande museo a san francisco, vengon i seguito ad
la fede, ecc.) che vendono a firenze in via de'fossi.
zucchero; confetto, pastiglia o piccolo dolcetto a base di zucchero. l
che ad ogni esercizio riuscito c'era, a premio, uno zuccherino. -piccolo
stanno là a'munisteri delle monache e a fare cortei e fare zuccherini e berlingozzi e
azzima intrisa con uovo e zucchero, fatta a guisa di vermicelli,...
... ingraticolati insieme, e formata a foggia di ciambelle. guerrazzi, 2-38
e di zuccherini, de'quali era a genova grande abbondanza, perché formavano un
gratificazione, piccolo compenso o favore concesso a qualcuno per rendergli accettabile un com-
cose del genere erano ancora zuccherini appetto a ciò che la penuria di mezzi e
gustati, così le due parti cominciarono a trattare i propri affari con una serietà
indi5. locuz. tirare su qualcuno a zuccherini: allevarlocano soluzioni zuccherine concentrate, contenenti
. meno il 62 % di saccarosio, a elevato grado di purezza, de roberto
industriale. la bambagia, tirato su a zuccherini. -zucchero pilato-, raffinato in
zucchero. -zucchero semolato-, bianco, sottoposto a una seconzùcchero (disus. zuccaro;
procedimenti dalla canna da zucchero e, a partire dal xix sec., anche
basteranno meglio se si strugono o veramente se a suolo a suolo e sugniacci posti nello
si strugono o veramente se a suolo a suolo e sugniacci posti nello alberello saranno con
non ho zucchero per la salata di domani a sera, siate contento di comprarmene qualche
bocca un pezzetto di zucchero candito. a. cocchi, 5-2-122: lo zucchero è
estens.: colore azzurro cupo simile a quello di tale carta (anche con valore
carta da zucchero). - a pan di zucchero: v. pane1,
meno solubile di quello semolato. -zucchero a velo o impalpabile, di consistenza molto
, saccarosio depurato e cristallizzato. a. serra, 1-i-60: per non saperle
. -zucchero filato: cotto e ridotto a una soffice matassa di fili sottilissimi mediante
trattamento centrifugante, che viene avvolto attorno a un bastoncino e consumato in partic.
collane di nocciuole, / zucchero filato a mano / sullo spacco del masso /
, xxxv-ii-312: zucchero rosato / si dà a lo 'nfermato. balducci pegolotti, i-298
qua martedì mattina mi favorisce di portar a vr. una scariola con dentro il
guicciardini, 13-xiii-31: certo, in quanto a questo, el signor giovanni era
angeli! verga 8-109: di lì a un po'rientrarono a braccetto, don filippo
: di lì a un po'rientrarono a braccetto, don filippo tornato un pezzo
tucto mi pare zuchero e manna servendo a voi veri spiriti et anime mie.
vocazione. cesari, ii-354: queste eleganze a me sono zucchero, mele, confetti
universalmente e riverita da tutti, ché certo a tal male io non so conoscere miglior
medicina. -stato d'animo improntato a estrema felicità, soddisfazione, esultanza.
di zucchero, se ne partì e andò a casa. 6. opera scritta
piacevole lettura. goldoni, ii-44: a fronte delle commedie che vedevansi due anni
. bonghi, 1-78: giordani, che a molti pare uno zucchero, a me
che a molti pare uno zucchero, a me riesce una melassa. 7
n. 5. -mettere a qualcuno lo zucchero in bocca: allettarlo,
discernere lo zucchero dal fiele, non riuscire a distinguere i fatti positivi da quelli negativi
dolce, anzi serafico, in tutto simile a quei santi di legno dipinto che stanno
il lat. mediev. zucarum rosatum (a venezia, nel 1258).
o troppo zuccherosi di crema gelata andata a male, gommapiuma trasudante, birra riversa
sospirate che, poco prima, aveva offerto a gonzalo. moravia, i-121: era
, insinuante, stucchevole. -con riferimento a gesù in quanto fonte di nutrimento spirituale
di mare. alla luce della vetraia riesco a scorgere, pendule, le zucchette della
, giuseppe la portava in una zucchetta a tracolla come le fiaschette dei cacciatori.
dei cacciatori. dessi, 7-126: andavamo a bordo delle navi attraccate, con la
avere una forma somigliante in qualche modo a una zucca di forma allungata.
zucchétto sm. eccles. copricapo a forma di piccola calotta emisferica portato dagli
portato dagli ecclesistici, di colore diverso a seconda del grado gerarchico (ed è bianco
di porpora. 2. copricapo a cupoletta (in partic. come cappellino
, i-674: ogni tanto si voltava a guardarlo di sfuggita, graziosa, simile veramente
19-619: angiò... si metteva a tracollo lo zucchetto dell'acqua. 6
lo zucchetto dell'acqua. 6. a ^ ric. tose. varietà di grano
in roccetto e zuc- chettin rosso. a. monti, 404: un ritratto dell'
gando, del prozio, in poltrona a braccioli, occhiali, zucchettino. =
cecchi, 8-45: la vita è a buon mercato. pomodori e zucchini,
cardamomo... giova... a far gittar que'vermini che noi chiamiamo
semi di popone. 3. copricapo a forma di calotta, zucchetto. moretti
o donne, e non porgete orecchio / a quei che han sol nele parole il succo
'zucco': 'capra o becco zucca'si dice a capra o becco senza coma.
giù ne adunano una ciocca: che a toccarla a chi si sia, è il
ne adunano una ciocca: che a toccarla a chi si sia, è il maggior
, sm. lo zucconare; il rasare a zero i capelli. crusca
. (zuccono). disus. rasare a zero, tagliare i capelli fino alla
.]: 'zucconare': tagliare le piante a fior di terra... 'zucconare
ant. che ha subito la rasatura a zero (una persona); compieta-
rasato (la barba). a. f. doni, i-73: avevano
alla sposa il capo ed ella lo radeva a lui: così, come erano zucconati
(femm. -tricé). che rade a zero, che zuccona. crusca
zuccone da friggere della buona fatta, a non poter dire in cinque volte salamo
ne ha fatte tante veh! avesse a fare ancora quella di farci tutti arricchire.
mai sentito di un negro che avesse imparato a portare una macchina. pratolini, 3-202
semente, in iscambio di render grazie a vostra maestà del gran dono ch'ella ci
ei brama che gite via per andare a merenda. bechi 1-139: svogliatacelo!
utile pubblicarle, per segno delle zucconerie a cui certe scuole o certe combriccole hanno
già in corte del soldano: / sapea a punto ogni lor riverenza, / e
di crema, cioccolato e canditi, a forma di cupola. migliorini [s
: pan di spagna con liquore, a forma di calotta. arbasino, 9-173:
strignere, e n'esce liquore dolcissimo, a guisa del 'vin bianco', che trasferito
terra. ma sendo grosso, tornasi a purificare, si raffina, e s'imbianca
-pera zuccuta: che ha forma simile a quella di una zucca. pisanétti,
. dial. ant. rudimentale strumento a corde simile al violino. del tufo
van cantando solo, / ma a. pucci, cent., 77-37:
spunta alcuno, lo svellono: del fiore a firenze.
do consieri vadino al zudegà di proprio a dar la sentenzia. = var.
della rocca, 1-241: io son mostrato a dito per farnetico / per patarino,
, puoi teguir banco d'imprestar qui a venezia danari, ma ben a mestre
qui a venezia danari, ma ben a mestre. -come epiteto della donna amata
. magistrato. sanudo, lv-123: a ore 3 il po rompete alla frasinella in
sono andate sotto le salvadege... a pontechio fato bone provisione il zudexe de
bologna, lxv-25-1: quella crudel staxon ch'a zudicare / vera el nostro segnore tuto
: per miser galvano alora fo mandato / a dire che tosto el se dovese apariare
che tosto el se dovese apariare / vegnir a la corte, dove l'è zudegato
, dove l'è zudegato / ch'a lui el bexogna la testa tartare.
tal se crede dar in broca / che a tre pasi non la toca: /
, 2-651: epso testatore dona et concede a sempre mai perpetuamente a battista de vilanis
dona et concede a sempre mai perpetuamente a battista de vilanis, suo servitore, la
, de uno iardino, che ha fora a le mura de milano.
- anche con riferimento alla pena infernale a cui dante destina avari e prodighi,
dante destina avari e prodighi, condannati a scontrarsi perennemente. dante,
/ ha tolto loro, e posti a questa zuffa. cavalca, 21-17: le
l'in- giurie le grandi ricchezze tornano a niente. lapo da castiglionchio, 34
, 1-56: il correre con le armi a partire una zuffa non è punito,
, indubbiamente. -nell'espressione zuffa a mani vuote-, il venire alle mani
lombardia... la gabella delle zuffe a mani vuote fiorini., d'oro
ne'prati sotto una roccia d'accosta a una chiara fontana uno bellissimo e grasso
. b. del bene, 2-49: a noi piace sopra tutta la schiatta nostra
chi fosse mai quel prode, che avea a fronte. calvino, 3-56: la
, 5-7: tutta la terra si commosse a zuffa contra i fiorentini, e alquanti
armati, di piccoli reparti, condotto corpo a corpo; mischia nell'ambito di una
. battaglia, anche navale. -venire a zuffa, appiccare zuffa: attaccare battaglia
un fuoco lavorato, pensando bene che a zuffa conveniano venire. m. villani
47: una armata e l'altra furono a zuffa insieme, e mediante iddio e
zuffa col nemico, tanto lo trattennero a bada, che fu fra quel mentre il
culi militari: l'uno fatto dagli uomini a cavallo, dove una campale zuffa si
contrastanti, stridenti, inconciliabili. a. f. doni, 10-254: veduto
'z'e del 'h', si messe a fare un altro volume, e lo battezzò
pensier contrari. bontempelli, 19-222: a quella zuffa di colori, mi torna alla
rilievo coi paesani. palazzeschi, 4-113: a tali rispettabili discussioni e differenze che lo
, fingendo di nem- men capire fino a qual punto lo riguardassero quelle zuffettine domestiche
dolce, 4-65: dopo ch'egli a questa impresa è posto, / non è
sì che non è chi seco abbia a zuffarsi. beccari, xxx-4-240: chi avea
un di quei due dismisurati, / che a la baruffa seco eran zuffati. lucini
vedrai tosto, / che non son usi a zuffarsi col mosto. = denom.
, 3 (47): non lascino a quelli che toseranno, sorte alcuna di
il zuffo. -fare il zuffo a qualcuno: mostrargli un viso ostile.
vasari, i-723: né si può dire a pieno per quante vie si volge la
5. per estens. chiacchiera a vuoto; insinuazione, critica. l
suono, / poi che tu hai imparato a zufolare. a. f. doni,
poi che tu hai imparato a zufolare. a. f. doni, ii-62:
che i poverelli furono quasi per andarsi a impiccare per la mala vergogna, vedendosi
mala vergogna, vedendosi esser stati burlati a quella foggia. buonarroti il giovane,
174: io tornerò dietro le scuderie a zufolare, e l'ortolano mi allungherà una
-per estens. emettere suoni (uno strumento a fiato). - anche sostant.
ebbe brandimarte questo letto, / la sepoltura a forza disserrava, / ed uscinne una
i rami! ». -con riferimento a un dannato tramutato in serpente nell'infemo
la valle, / e l'altro dietro a lui parlando sputa. -sostant
zinibel]: zinibel ancora sovente se somiglia a l'ecco, voce che risponde e
, chine attorno ai tronchi, rispondevano a coro fra il gracchiare delle mulacchie, lo
, stridendo, fischiando: per andare a posarsi più lontano; e riprendere a cessato
andare a posarsi più lontano; e riprendere a cessato timore, l'allegro zufolare.
tasso, 13-i-386: mentre in grembo a la madre amore un giorno / dolcemente
/ al bel viso amoroso, / a cruda guerra gli occhi suoi movea, /
. ruscelli, xxvi-2-141: cominciò tramontana a zufolare, / onde non si poteva
, / onde non si poteva ire a seconda. forteguerri, i-246: basso basso
6-95: più tardi il ponentino comincia a zufolare soffiando nelle mutande e nelle camicie
guerrazzi, 1-885: 1 francesi si sbizzarrivano a balestrare msochettate, le quali zufolavano intorno
, perché le orecchie gli si misero a zufolare. 8. tr.
. fischiettare (o, anche, canticchiare a mezza voce) un motivo noto o
ha il torto imperdonabile di far zuffolare a tutto il mondo le proprie cantilene. praga
una canzone che era in gran voga a quei tempi. gozzano, i-671: tito
, scese una scaletta laterale, prese a passeggiare in un corridoio interno, zufolando
universale? 10. suonare uno strumento a fiato. luca pulci, iii-90:
spifferare un segreto (anche in relazione a una prop. subord.).
? varchi, 3-80: tirare gli orecchi a uno significa riprenderlo, o ammonirlo cavato
ora? che noi facciamo zuffolar nell'orecchio a questo demetrio che la vedova è pregna
poi qualche mala bietta di servitore va a zufolare che tu solo non hai applaudito al
12. locuz. zufolare dietro a qualcuno: sparlarne o calunniarlo o,
. varchi, v-49: zufolare dietro a uno è dire con sommessa vo
colui che fece o che disse; e a colui si dicono zufolare gli orecchi,
e zufolare. amenta, 4-36: - a che... non sodisfi
in un tratto. -e sta cheta. a me darebbe l'animo di tenerne
marinella, 375: subito rompendo il ragionamento a tutti, cominciò a dire, che
rompendo il ragionamento a tutti, cominciò a dire, che le dee erano tre,
serie di calci, di percosse. a. f. doni, 6-63: melati
: dante... induce questi peccatori a tenzonar insieme, secondo che accader suole
nel testo la riprensione che virgilio fece a dante. buonarroti il giovane, 9-576
pulci, i-3-7: tamburi e zufolin vanno a bandiera. = deriv. da
, ma uno zufolìo sordo, piuttosto; a fior di labbra, sempre con la
orecchie certi zufolìi di armata poderosissima allestita a tolone apportatrice di sedici nuovi battaglioni a
a tolone apportatrice di sedici nuovi battaglioni a nostro danno. -lode, lusingua
zuffolo), sm. rustico strumento a fiato, costituito da un cilindro cavo di
e chiamanlo aulicon, perché è utile a far zuffoli. boiardo, 3-2-30:
, 3-2-30: voitosse, e vidde a se più dame intrare, / che a
a se più dame intrare, / che a copia ne venian menando un ballo,
venian menando un ballo, / vestite a nova gala e strane zacare, / suonando
e strane zacare, / suonando dietro a lor zuffoli e gnacare. ariosto, 14-61
e senza. -ant. donno a zufolo: pastore, mandriano. - anche
/ sorte tra le delizie i donni a zufoli, / da guardar capre e buoi
montagna! » -fare degli orecchi zufoli a rovaio-, dormire all'addiaccio. pulci
gigante, / far degli orecchi zufoli a rovaio ». -fischiare senza zufolo-
i'dico col bicchiere. -intendere a un fischiare zufolo: capire al volo,
gran fuoco, / e che tu intenda a un fischiar di zufolo: / poi
arrostiren quel bufolo. -menare qualcuno a zufolo e tamburo: farne quello che
sotto le ditelle, / menando lui a zufolo e tamburo: / del morruà tirò
bufolo; / tu mi meni pure a zufolo / e tamburo: or non più
o zufolino, / ed accostos- si a que'giganti, e tresca, / e
certi atti come scuccobrino / e intorno a lor la più strana moresca. cellini,
davanti della ciminiera. -agric. a zufolo-, distaccando una porzione di scorza
, 1-iii-135: questo si chiama 'innestare a zufolo', perché una tale manifattura ha molta
perché una tale manifattura ha molta correlazione a ciò che fanno i ragazzi in tempo di
mani una corda. -inclinazione, abitudine a chiacchierare, a conversare molto e volentieri
. -inclinazione, abitudine a chiacchierare, a conversare molto e volentieri.
non si trovaria pedagogo che non ritornasse a imparare il declinar dei nomi alla vostra
ogni campana, che suona, e a martello e a festa... in
che suona, e a martello e a festa... in tanto che non
tanta somma di danari per avermi poi a menare il zufolo? malatesti, 43:
e di vendette, che napoleone rimpiangeva a sant'elena. -sibilo di un
poiché il dragone vidde ch'elli veniva a lui, moltiplicando li zufoli con suono
'zufoletti / da ogni parte facevono a gara / et scaricomo archibusi e scoppietti.
suoni e versi e voci sapeva trarre, a imitare la selvaggina, dalle sue labbra
gherardi, ii-186: cominciò l'aiere tutto a muoversi e a ven- tillare e piacevolmente
: cominciò l'aiere tutto a muoversi e a ven- tillare e piacevolmente a tonare e
muoversi e a ven- tillare e piacevolmente a tonare e nuvoli aparire e prestamente crescere
nuvoli aparire e prestamente crescere, cominciando a piovere gocciole grandi... seguitando
continuo agli orecchi che non s'impacciasse a / preti, che mal per lui.
marito tosto li corse sopra e comenza a zugar con elo, e lo visconte con
man, taglia uno puoco el dedo a la dona. 3. locuz
di mano-, venire alle mani, passare a vie di fatto. l.
cor celeste e la zugliosa fa? a, / che 'l del serena no me
mesi 6,... li ordenari a tre per volta, zoè: settembrio
m. membri, 14: partissemo via a la volta de caffa (salvo il
più giuoco, e so faresti a monte. caro, ii-93: fece tante
le muse ve lo lasciarono stare. a. f. doni, 1-109: fuscello
è il ciabattino che mi sta presso a bottega, il più nuovo zogo del mondo
6-m: quell'uomo lì veniva sempre obbedito a vapore. due muniti dopo, eran
dadi, i quali avevano spesso servito a contrabbandieri e ladruncoli per disputarsi i loro
2. frittella di pasta fritta avvolta attorno a un bastoncino e per lo più spalmata
. - piantare, porre come uno zugo a piuolor. lasciare a lungo ad aspettare
come uno zugo a piuolor. lasciare a lungo ad aspettare. machiavelli, 1-viii-86
m'hanno qui posto come un zugo a piuolo. grazzini, 4-372: e'mi
e'mi avevano piantato come un zugo a piuolo. g. m. cecchi,
: 'ei l'ha piantato come un zugo a piuolo': dicesi... quando
l'aspetti in un luogo e indugi a irvi: 'egli m'ha piantato a piuolo
indugi a irvi: 'egli m'ha piantato a piuolo. l'aggiungervi come uno zugo
zugo. -piantato come uno zugo a piuolor. fermo impalato. bersezio,
1-88: ebbene, che cosa stai ora a far costì, piantata come un zugo
far costì, piantata come un zugo a piuolo? -restare zugo zugo:
mio quanto tu schizzi: / eccomi fresco a te con le mie schiere.
acqua, e vi misi in molle a rinfrescarsi una bottiglia di 'zuica'che m'
invar. ant. tipo di infiorescenza a monocasio, disposta a spirale.
tipo di infiorescenza a monocasio, disposta a spirale. p. della valle
. e f. invar. chi appartiene a una popolazione di lingua bantu stanziata nella
, iii-25-109: il figliuolo non sarebbe andato a farsi trucidare dagli zulù, se il
altissime pareti di roccie tagliate verticalmente, a ridosso delle quali lavorano di piccone centinaia e
centinaia e centinaia di zulù, disposti a scacchiera piramidale fino al cielo, come
li guardano come bestie rare e stentano a dar confidenza per paura di contagiarsi l'onore
. 3. agg. relativo a tale popolazione. = dal bantu umuzulu
per riprodurre il suono di vari strumenti a percussione o ad arco o, in generale
, 1-ii-141: appena il contrabbasso cominciò a fare zun zun, don peppantonio aperse a
a fare zun zun, don peppantonio aperse a un tratto la finestra e versò cert'
di marcia. idem, 12-108. a udire la piccola sinfonia dell'opera,
quelle scalettine che due flauti salgono e scendono a terzine come due nanerottoli, quei 'pi-pi-pi
zum zum zum'pinocchieschi, eravamo riusciti a farci untammo 'mediterraneo'. =
, 26-iv-1985], 25: continuando a zoomare sull'area italiana incontriamo i compratori rai
no abandona la semita dretta / convien ch'a porto de salute zunga. nappi,
la rocca, / el boccal se mise a bocca, / col bicchier non sapea
e come il concerto si tace incominciano a suonare i tamburini e le trombette e appena
2. locuz. suonare lo zunnene addosso a qualcuno: percuoterlo brutalmente.
.]: 'sonar lo zunnene addosso a uno': percuoterlo senza discrezione. 'prese
discrezione. 'prese la mazza, e cominciò a sonargli le zunnene sulle spalle'.
, 3-174: el ponte di dai, a zuogadori non li usa. =
è caldo... e zuova a la rogna, la groseza de li palpieri
servia, e croazia, la quale corrispondea a quella de'conti). zupóne
citade di venezia over in le citade a lo imperio veneto sottoposte potessero portare zuponi
. v., potendo, fesse dar a francesco panno per un zupone e un
data l'acqua alle mani, si posono a tavola. la benvegnuda avea subito fatta
fur suo semplice ristoro / zuppe facili a nudrire, / carni elette, in cui
14-458: molti di quella moltitudine, assuefatti a condire i pasti con la salsa al
scalogni tritati e aceto, fecero buon viso a certe ombrine, fatte cuocere arrosto,
comisso, vi-64: egli non badava a quali preziose vivande si trovasse davanti,
l'inferigno si resti col suo cruschello a far zuppa da cani. d'annunzio,
condito (ed è preparata con varie ricette a seconda delle regioni). ojetti
ii-413: nella trattoria, alle tavole attorno a noi, ingegneri, soprastanti, meccanici
in faccia. cassola, 5-157: interrogò a lungo il cameriere riguardo alla minestra e
mettete tutto quel pepe che ci mettono a livorno, - aggiunse con severità.
, latte, semplice acqua). a. pucci 4-96: a noia m'è
). a. pucci 4-96: a noia m'è chi nel bicchier fa zuppa
. p. fortini, iii-83: a la croce di dio che le deve essere
di dio che le deve essere cominciato a piacere la zuppa così entrata in frega.
. 3. zuppa inglese, dolce a base di pan di spagna o biscotti
biscotti spugnosi intrisi di liquore e alternati a crema e cioccolato. oriani,
18-i-41: per chiudere, zuppa inglese; a proposito della quale meravigliai la compagnia,
e confusione, cosa dispiacevole et ingrata a chi ascolta. salvmi, 41-89: ne'
, benissimo, la solita zuppa, a parte l'abuso di quei due versi,
. cagna, 3-69: « creda a me, la poesia la lasci da una
. soffici, iii-262: in capo a pochi giorni eravamo tutti una zuppa;
giorni eravamo tutti una zuppa; uscivamo a spasso insieme per le vie del quartiere,
vie del quartiere, ci facevamo scherzi a vicenda. -essere una zuppa e
qualcosa in vece di altri. a. cattaneo, i-312: fanno la zuppa
il nido e un altro uccello vien a far l'uova e schiudere i pulcini.
la rabbia, / e nel sangue a vicenda si fa zuppa. -fare
vecchia ubriaca fusse, per essere avvezza a farsi la zuppa nel trebbiano, disse «
». -mancare solo il pane a fare la zuppa: essere del tutto
, ii-169: l'altro, che drieto a piè nel fango inzuppa, / com'
/ e 'l pan gli manca solo a far la zuppa. -mangiare la zuppa
-mangiare la zuppa coi ciechi: avere a che fare con persone facilmente ingannabili.
il proverbio: 'tu credi aver a mangiar la zuppa co'ciechi'. grazzini,
quel che voi fate: non pensate avere a mangiar la zuppa coi ciechi; voi
i-166: non so se credono d'avere a mangiare la zuppa con i ciechi.
zuppona col cavol nero, che avrebbe fatto a dieci persone, quei quattro cacciatori la
tuoni, e dell'acqua che veniva giù a catinelle, e ci aveva tutti zuppi
(del zio, deputato, parlando a me dopo una gran tirata sulli encicli e
; del resto le zuppature concorrono molto a conservare l'opportuna freschezza intorno alle dette
fuoco dolce o al testo, cotto tagliatelo a dadi, mettetelo in una zuppiera,
con piede e con coperchio. serve a porre in tavola la zuppa, o altra
diletto potemkin. moravia, xiì-193: andammo a sederci alla tavola e la madre,
polli arrosto che volano, e i valletti a strappar via i piatti di portata prima
s. v.]: oggi che a desinare siamo soli, basta la solita
v.]: ci vuole la zuppieróna a pranzo, perché siamo molti. uno
zuppiera. de amicis, xii-134: a una povera ragazzina... s'era
italia » con bergamini e vettori: cominciò a scrivere nella « nuova antologia »,
operazione. cameroni, 2-145: a voce, mi sarebbe forse possibile darti
spesa. jovine, 2-239: andavano a caso, muti, tetri, zuppi di
non sosteneva più il gocciolone che cadeva a terra;... lo stillicidio sul
ossessionante insistenza. jovine, 3-104: a un tratto senza tuoni, senza furia
, senza furia, la pioggia ricominciò a cadere e la terra zuppa la rifiutò
essere prono ad ogni autorità. a. del gaio, 1-86: or che
/ stando pur cheto al zuppo e a la pélandra? = forma sincopata di
anderà parte, che sia concessa licenzia a prefati nobeli compagni reali de portar,
li zomi solamente che le feste faranno a ditto illustrissimo signor, quelli vestimenti,
altro revenuto / con cui s'hanno a solazzare. = alter, di zurare
geremei, xxxv-i-870: àno zu- rato a le guagnelli santi / de trare a fine
rato a le guagnelli santi / de trare a fine $o che àno ordenati / in
ponzela gaia, 24: io zuro lialmente a l'alto dio / che a tuti
lialmente a l'alto dio / che a tuti li cavalieri farò gran dano. sanudo
grifoni, xxxvii-86: non creder a parole / ch'altri ti dica per
reggio, l'esercito., si congiunse a gambara cogli altri svizzeri. bisaccioni,
queste cose; i zurigani hanno ben altro a pensare. = dal toponimo zurigo
è ostile. 2. relativo a zurigo; che vi si trova, che
fogli dada, parigini e zurighesi, mescolati a fogli strappati della 'voce'. zurla
, voglio confessar una verità, che tacqui a v. s. nell'altra mia
zurlare1, intr. tose. darsi a una chiassosa e allegra animazione, ruzzare
/ e de può'zurla e vive a surzo a surzo! mazza, ii-157:
de può'zurla e vive a surzo a surzo! mazza, ii-157: di maldicenze
hatti bien voluto la fortuna, ché se a me non capitavi tu potevi zurlare.
ne fien contenti; / tu terrai a bada quella gente pazza; / e tutti
mi burlo, / se si potesse sognar a sua posta, / io vorrei giorno
-cavare lo zurlo di capo a qualcuno-, farlo stare a dovere,
zurlo di capo a qualcuno-, farlo stare a dovere, calmarlo, in partic.
.]: cavare il zurro di capo a persona: capricciosa, capona, incapata
in un amore o altro; farla stare a segno, al dovere, minacciandola al
sa chi son pien delle tue infino a qui / tu pensi forse chi sie un
: averne voglia, desiderarla; iniziare a volerla. luca pulci, 1-4-89:
farsi celebre per il ben mangiare. a. casotti, 1-5-66: era il pittore
ii-384: quando il cervello comincia a entrare in zurlo, io non ho saputo
, io non ho saputo mai tenerlo a cavezza. -mettere qualcuno in zurlo
altre membra del vecchio, lo cominciò a sollecitare, cne desse effetto al desiderio
: 1 giuochi de'fanciulli sono giucar a la polvere, giucar a le girelle
sono giucar a la polvere, giucar a le girelle... e col trottolo
terra'... stando la persona a piedi pari, spingerà il sinistro mezo piede
diev. (ludus ad zurlos, a trento) e corrispondente alle forme dial.
emil. chirla curia, che risale a un lat. volg. * currulus (
eran tante, / chi se pose a sue spalle, e chi da lato.
è un gran peccato, / despiace a dio, ch'è somma colona, /
(un serpente, anche con riferimento a quello che tentò èva).
zuzzùchera, sf. ant. bevanda a base di aceto e zucchero.
. e quell'altra zuzzerellona è sempre a ruzzare colle bambine. non ti vergogni zuzzerellone
perdere il tempo ne'gingilli? pensa a studiare. guerrazzi, ii- 135
.. per la berta che ho dato a co- desto zuzzurullone di colonnello. palazzeschi
di colonnello. palazzeschi, 4-159: andarsi a scegliere per amico quello sciagurato zuzzerellone,
tutti a una sagra, e lo zuzzerellone si persuase
che chiamavano virilità. -con riferimento a un soggetto inanimato personificato. bacchelli,
su base unicamente scritturale, giungendo a una concezione puramente simbolico-commemorativa dell'eucarestia
alli paesi vicini, soggioirli ed astringerli a viver al lor modo; la quale intenzione
si può dir quasi che si riducano a tre, luterani, zuingliani e anabattisti.
carducci, iii-7-135: ma è egli possibile a imaginare... un ariosto zuingliano
. che è proprio, che si riferisce a zwingli e alla sua dottrina.
ma lo sospese, e confortò tutti a lasciare le sinagoghe, l'orazione, le
l'orazione, le comunioni zuingliane, a ripigliare i modi cattolici. sarpi, i-77
li suoi prencipi piu esosi ed esporgli a pericolo maggiore. zwinglismo [g +