di contemplare la sua donna. a. f. doni, 3-178: ebbero
dio ». alvaro, 9-200: quando a finestre chiuse s'impasta il pane,
grido tra'popoli diffuso / alletta tutti a la mercé proposta, / onde non trova
loco sì chiuso / che non v'entri a spiar se v'è nascosta. leopardi
ben sigillato in una vostra lettera, a mad. giulia. tasso, 2-1
2-1: ismen, che trar di sotto a i chiusi marmi / può corpo estinto
che abbottonò col suo bottone. riprese a sonare: ma dopo poche note s'interruppe
/ tocca un spiraglio che si vede a pena. d'annunzio, iv-2-908:
di un fascino che s'addensasse intorno a me con la lentezza di quell'ombra crepuscolare
profondi, fatti per le strade, a libri chiusi ermeticamente. zanella, i-40
vultur volans tenere aperte l'ale quasi a volare, e vultur cadens tener l'ali
l'ali su alte quasi chiuse come a cadere, e fa uno triangulo collo corpo
molto a'ministri de l'imperatore e a gli altri de la corte cesarea,
. carducci, i-1258: sbucava e a chiuse spire divincolandosi s'inalberava su '
, amati, io lo voglio vicino a me, sempre con me, va subito
12. che fa uscire il suono a fatica (la gola). d'
i-39: anche giulio rideva, ma a gola chiusa. niccolò seguitò: «
pensier, quai petti / son chiusi a te, sant'aura e divo ardore?
, 1-11: mi esalta il fanale atroce a capo del vicolo chiuso. il cuore
. il cuore resta appeso in ex voto a chiassuoli a crocicchi. aspetti di cose
resta appeso in ex voto a chiassuoli a crocicchi. aspetti di cose mi toccano come
tira entro tutto lo scibile e lo riduce a sistema, filosofico. quasimodo, 2-28
: residuo di mare che in seguito a fenomeni geologici non comunica più con un
chiuso vallone li nostri greggi e gli armenti a pascere ne le verdi campagne. ariosto
2-68: lasciamo i ruvidi, / che a grugno stufo / la gente scansano /
chiuso cuor, / e lo rompe a falda a falda / il corruccio ed il
, / e lo rompe a falda a falda / il corruccio ed il dolor.
le annaffiano, / chiuse lo sguardo a chi di fuorivia / non cede alle impietose
., 78: beato te, che a la reai pregione / per te stesso
pregione / per te stesso sei chiuso entro a le porte! ariosto, 22-11:
modo che, girandoli, ristringeva la legatura a volontà; e con ciò aveva mezzo
, ix-12: uomini intorno al caldo a veglia / chiusi sotto il lume a petrolio
caldo a veglia / chiusi sotto il lume a petrolio nella stanza, / con i
corsa / nel traforo del sasso / illuminato a tagli / da cieli ed acque misti
casa affatto, perché lo star chiusi e a sedere è una malattia di per sé
versi e lieti / i lor semplici amori a sfogar usi, / fer pausa al
perpetuo per punizione / condannò l'innocente a star prigione. alamanni, 5-1-41:
, 6-iii-35: diè scrivendo ed oprando a colto inchiostro / doppia materia; odi
la vita); riservato, limitato a pochi, non facilmente accessibile a nuovi elementi
limitato a pochi, non facilmente accessibile a nuovi elementi (un particolare ambiente,
amico fin dall'infanzia, aveva consigliato a flavia di cangiar vita, di darsi
informatissimi dicevano pure massone, si atteggiava a perseguitato da una fazione chiusa e illiberale
chiabrera, 484: un intelletto / acconcio a penetrar tutti 1 segreti / più chiusi
che si lamentassero minimamente; diceva subito a se stesso: « ecco per causa
della chiusa passione, la ritrova / a ogni angolo più intensa. 25
benigno sguardo. manzoni, 295: a tutti voi / io leggo in cor;
il carattere, lo credo un uomo a sé, malinconico, chiuso; ma
, chiusa, pensierosa, di qui a poco aperta, ridente, se volete anche
, e le pareva che ciò lo avesse a far soffrir tanto: chi sa che
sa che male era quello che lo sigillava a quel modo! saba, 244:
/ pe'cieli suo latte: / a lei, chiuse e intatte, sospiran le
di toscana, quella dove ho imparato a respirare e a pensare; campagna nuda,
quella dove ho imparato a respirare e a pensare; campagna nuda, povera,
9-22: la montagna si presentava davanti a noi chiusa e deserta, e solo le
/ l'orribile mercato, e non a lui / ma solo al grande che pietoso
solo al grande che pietoso il chiuse / a lui solo il valor diè questo impero
quell'espressione adirata del volto della madre a poco a poco distendersi; « il temporale
adirata del volto della madre a poco a poco distendersi; « il temporale è
di ugo, insigne romanzo perché non scritto a disegno, perché di tale che fieramente
43-179: venian cento e cent'altri a diversi usi / de l'esequie ordinati
cristo. oriani, x-21-297: ritornarono a braccetto, a passo lento; egli chiuso
, x-21-297: ritornarono a braccetto, a passo lento; egli chiuso nel pastrano
: la. donna si mosse da ortona a piedi, per sciogliere un vóto;
non potea fuor braccia né testa. a. f. doni, 3-14: quel
ti sei allacciato il feltro tien caldo a la gola, e non si vede
16-135: colui che va giuso / talora a solver l'àncora ch'aggrappa / o
35: l'aria era tutta chiusa a piova grandissima, per la quale insino alle
seren degli spiragli / chiusi e schiusi a capriccio. slataper, 1-25: era
baretti, 2-104: bisogna ch'e'venga a londra a sentire tindemoniatissimo romore de'carri
2-104: bisogna ch'e'venga a londra a sentire tindemoniatissimo romore de'carri, de'
giornata cenai alla medesima osteria, e a notte chiusa m'awiai verso il castello
viottola solitaria, camminando all'impazzata fino a notte chiusa. fogazzaro, 7-73-il maestro
i treni e le coincidenze da padova a genova: un carattere largo grosso fermo
in quella sera / fu giocondo spettacolo a vedersi / agili gondolette, una sull'altra
tra loro in modo da dare origine a un anello.. 43-fis. catena
di conduttori i cui estremi sono uniti a una stessa sorgente d'energia. -
sinisgalli, 6-145: mi siedo davanti a un tavolo di appena qualche palmo,
metr. componimento poetico chiuso: legato a regole costanti. -aria o canzone chiusa:
chiusa chiusa / entro 'n pistoia, a quel di pietramala, / e giungi
riservatezza. compagni, 2-13: venne a noi un santo uomo, un giorno,
e stato de'personaggi che n'entrano a parte. 51. locuz. -a
51. locuz. -a occhi chiusi, a chius'occhi: con gli occhi chiusi
sendo tu nata et allevata in roma a chiusi occhi, doveresti sbrigarti da i dubbi
, madre gentile, / foss'io giunto a chiusi occhi, anco t'avrei /
: potete leggere nel manifesto e credere a chius'occhi, perch'io fo professione di
dire la verità quand'anche ella fosse a discapito mio. foscolo, v-110:
, v-110: conobbi ch'io poteva fidarmene a occhi chiusi. pirandello, 7-144:
concittadini di montelusa di non condannare così a occhi chiusi il mèola, se non
tintinnio e questo fu troppo per carla; a occhi chiusi, con quanta forza
un dibattimento, di una seduta, a cui non è ammesso il pubblico.
iv-367: mi recai, giorni sono, a visitarlo circa le dieci e mezzo della
come le pecorelle escon del chiuso / a una, a due, a tre,
escon del chiuso / a una, a due, a tre, e l'altre
/ a una, a due, a tre, e l'altre stanno. boccaccio
che, se le nostre genti entrassero a quello così fatto chiuso, che irrimediabile
città. leopardi, 862: scendendo a una valle immensa, scoprirono, come a
a una valle immensa, scoprirono, come a dire, un piccolo mucchio di case
palma, e circondata ognuna da un chiuso a maniera di steccato. pascoli, 92
chiuso. baldini, i-31: di lì a tre o quattro giorni qualcuno portava la
là come matte, con il codino a frullo sotto la pioggia! 2
, 85: qualche volta mi diverto a alzare una piattella di pietra di quelle
di quelle che chiudono l'irrigazione, o a fare un chiuso dove l'acqua passava
cui la luce e l'aria penetrano a fatica. d'annunzio, iv-2-98:
che prima. pavese, 51: a quest'ora in pensione si dorme e c'
di chiuso / -la padrona va a spasso -è da stupide stare là dentro.
. campanella, 347: se innanzi a tutti, te, sole altissimo,
calcagna al culo: stare rannicchiato. a. pucci, ix-406: e, per
, ed è cominciata l'artiglieria. a tutti ci tirava indietro il culo;
indietro il culo; ma hanno cominciato a gridare: « avanti, avanti,
. che sai tu di quel che abbia a venire? -trovare culo per il
d'ambra, xxv-2-373: or va'di'a bernardo spinola / che se ne vadi
bernardo spinola / che se ne vadi a far il chiasso a genova, / non
che se ne vadi a far il chiasso a genova, / non qui a firenze
il chiasso a genova, / non qui a firenze; ché troverrà, credimi,
; ché troverrà, credimi, / culo a suo naso. 6. prov
metterebbe in bocca potendo, zuccherino, a fondersi di dolcezza. tornasi di lampedusa,
aperte palme cularelli percuotendo, insegna loro a stridere e a gridare quanto esce loro
cularelli percuotendo, insegna loro a stridere e a gridare quanto esce loro dalla gola.
ardore e affetti... altre più a la cultézza e ornato attendano. b
non gli era facile il cultivargli, veniva a essere meno desiderosa di quegli.
sono cultivati, quasi sempre son simili a quelli d'onde procedono e spesso migliorano;
246: andiamo, se vi piace, a vedere la possessione: vi mostrerò molte
, 273: che i suoi principi tornino a governare i loro popoli, i gentiluomini
nilo, e 'l culto / a parte a parte divisògli. =
nilo, e 'l culto / a parte a parte divisògli. = voce dotta
, alla divinità ('in genere a tutto ciò che appartiene alla sfera del
cattolica: culto pubblico: quello reso a dio e ai santi in nome della chiesa
: quello di adorazione, riservato solo a dio; culto di dulia: quello di
dice volgarmente per venerazione che si fa a dio con atti interni o esterni
culto interiore è quello che si fa a dio collo 'ntelletto e colla volontà; l'
messer giannozzo manetti, che sendo ambasciatore a napoli pe'fiorentini, la sua maestà lo
vien l'altissimo sire in terrasanta / a tener corte e sacro consistoro, / come
s'egli regna un dì, vedremo a terra / i sacri altari, e calpestar
e del prossimo, un perpetuo aspirare a nobilitarsi con generosi sacrifizi. pascoli,
navate, era il momento che si usciva a respirare sotto il cielo, e la
nicio eritreo, i-119: dovrebbe anche permettersi a tutti i ministri di qualunque culto che
singoli, un'apposita disciplina rivolta sia a garantirne la libertà e i diritti come
e i diritti come istituzioni, sia a controllarne l'attività. 3.
loggia: nessuno risponde. sarò io a sorprendere la rigida parente che aveva tante
entità; l'onore che si dimostra a qualcuno per la sua eccellenza e dignità
non manchino e campioni del culto che a te, o amore, è dovuto,
. colletta, i-129: carlo si fermò a roma per rendere culto al pontefice,
conveniva meco in segrete cerimonie per insegnarmi a rivivere la vita degli antichi iddii.
di tutti [gli essei] era simile a quel dei fanciulli che stanno in timore
opra che l'uomo / s'awezzi agevolmente a viver seco. spolverini, xxx-1-184:
. -trice). chi si dedica a un'arte, a una scienza, ecc
chi si dedica a un'arte, a una scienza, ecc., coltivandola
desiderio di ricchezze e di fama serve anzi a contaminare la felicità delle lettere e de'
al tutto; e voi, distraendolo a forza dalla sua via, volete fame una
? verga, 4-207: lo presentò a un omaccione, il quale stava frugando dentro
mente ': e perciò tanto superiore a quell'altra conosciuta dal volgo, quanto lo
dividesse [gli androgeni] per mezzo a lungo e ne facesse di imo due,
peccassero contra gli dei, che tomaria a dividere ogni mezzo in due. v.
a'tuoi cultor propizio, / propizio a chi t'ignora. 3. letter
: il cultor, ch'olmo congiunge a vite / in poca e colta terra,
: aristarco non sarà mai troppo favorevole a quel geopo- nico atto solo a discernere
favorevole a quel geopo- nico atto solo a discernere se la mano del cultore meni
/ non invocata cerere / i semi affida a l'im- mortal tellure? carducci,
della famiglia la lasciavano libera. ma a chi le ne avesse pur accennato un
d'onni salute -coltore, / agricola a nostro signore, / non terra, ma
più ch'altro aventuroso innesto / successori a l'impero ed al valore. soldani
, più che noi medesimi siamo dentro a noi; non meno che gli coltori
popolate: alcuno / dell'empia razza a te nemica e a noi / non vi
/ dell'empia razza a te nemica e a noi / non vi riman, che
, e i vecchi stanchi / lasciati a guardia de'cultor soggetti. 6
vai coltura? marino, 7-106: a l'opra naturai cultrice mano / con
e la fronda / curva le verdi braccia a doppia soma, / onde congiunte in
nefandi, / cui fuggendo anco adoro, a quel ch'io dico / per testimoni
: molti geni studiosi che s'applicherebbono a veder le cose a fondo negli autori
che s'applicherebbono a veder le cose a fondo negli autori classici, allettati da questa
perdete, o giovani di talento, a compilar precetti, non siate paurosi nelle bell'
che è comune. pascoli, i-151: a proposito, che cosa è questa cultura
ella debba essere il preparamento dello spirito a ricevere non solo una istruzione speciale e
. petrarca volgar., ii-27: a suo tempo [di s. silvestro papa
e con la coltura de l'umane lettere a ciascun altro si può pareggiare. algarotti
e una facilità di operare grandissima, a cui venne in aiuto la coltura della dottrina
: alto grado di formazione intellettuale dovuto a studi di particolare impegno (soprattutto,
studi di particolare impegno (soprattutto, a quelli universitari). -anche con significato
2. in significato concreto e collettivo: a indicare coloro che in una determinata società
e ancora, l'immagine è troppo favorevole a lui, perché fi prezzemolo nella salsa
valori che si ritrovano, in forma e a livelli diversissimi, in ogni società e
). -più comunemente: con riferimento a uno sviluppo civile particolarmente elevato e complesso
complesso, anche in senso tecnologico, a un'organizzazione sociale e politica perfezionata,
un'organizzazione sociale e politica perfezionata, a una vita e a un'attività spirituali
e politica perfezionata, a una vita e a un'attività spirituali e intellettuali, progredite
, più compiutamente umane (in contrapposto a barbarie, cioè a tipi di cultura
(in contrapposto a barbarie, cioè a tipi di cultura giudicati inferiori, arretrati
quale da prima fu baratto semplice di cose a cose, com'ancor oggi è tra
, compenetrata con esse, veniva naturalmente a partecipare della bellezza, della coltura,
nelle crociate. carducci, i-358: fino a questi ultimi tempi usò in italia ridere
declino della cultura, poiché è la cultura a scoprire la vita associata coi suoi bisogni
/ dar cultura allo spirto, e a tal guidarlo / che di vergogna al mio
, durante il regime fascista, sovrintendeva a tutte le attività propagandistiche dello stato e
opere ed in parlare, che manderai a terra le culture delle demonia. giovanni
(e stentano ancor oggi), a trovar loro uno sbocco sul mercato librario,
regga nella nostra tradizione culturale dal cinquecento a questa parte, da quando cioè l'
alvaro, 7-266: abbiamo già veduto volta a volta l'europa dominata culturalmente, e
concezione e pratica desti nata a provocare l'ipertrofia dell'apparato mu
e libertus 'liberto '. cfr. a. prati, 348: «
odore di cumino; ha tendenza a resinificare (si ricava dall'olio essenziale di
, foglie bi- ternatosette, ombrelle a 3-5 raggi, fiori bianchi o
e1 dimestico è molto utile massime a lo stomaco. domenichi [plinio],
cinque fogliette come il gingidio, tagliente a guisa di sega; ha, oltra ciò
diodati [bibbia], 2-31: guai a voi, scribi e farisei ipocriti,
di cumino falso pel suo odore che a quello del cumino si accosta. pascoli
messe. ma con un sorriso / a lui mostrò la sua panthide, e
parini, 1030: lascio... a francesco facchetti, mio attuale inserviente,
. bisticci, 3-105: non aveva atteso a cumulare tesoro, perché nella sua casa
e il comune concorso di molti porgono a chi studia? de sanctis, i-33:
. maria uscì dalla stanza per andare a cercare. rovistò tutti gli angoli della cucina
cucina e della loggia inutilmente. tornò a mani vuote. « non c'è!
è! ». allora ambedue si misero a pensare, a cumular congetture, a
. allora ambedue si misero a pensare, a cumular congetture, a investigar nella loro
a pensare, a cumular congetture, a investigar nella loro memoria. -assol
fanno altro che tirare e cumulare continuamente a sé benefizi. 3. ant
la vigliacca e vergognosa professione di andare a caccia a'buoni bocconi. =
132: 'cumulativamente'. voce lunga un miglio a scrivere, da far trarre un respiro
scrivere, da far trarre un respiro a pronunziarla e infine errata; per 'insieme
] che si faccia [la presentazione a un benefizio] di una persona certa,
con varie piante di fiori e d'agrumi a regalare il vicin giardino; e all'
... forzava [gli israeliti] a dare al loro denaro l'impiego più
è da notare quante cose sono cumulate a tormento al ricco ardente. g.
, / suo riposto tesor, mettono a sacco. castiglione, 423: trovansi poi
marino, 10-153: ceda atene famosa, a cui già serse / rapì gli archivi
, / che poi dal buon seleuco a l'armi perse / ritolti, in grecia
, i-231: non posso da voi ricevere a questo tempo maggior dono di questo.
maggior dono di questo. vi priego adunque a disporvi di concederlomi così pieno e cumulato
]. -cumulato con: unito a, insieme con. cattaneo,
, ii-2-79: i filatori sono per riguardo a questi [ai capitalisti] una specie
[ai capitalisti] una specie d'operai a domicilio i quali ricevono la mercede dell'
. castiglione, 107: avendo noi a formare un cortegiano senza diffetto alcuno e
poco più dipignea, e solamente badava a procurare che il cumulato crescesse. 5
fa'girare, 'a sé '; cioè a sé rota raguar- dare e considerare '
aia un grandissimo cumolo di melega, a quello s'avicinò. galileo, 3-3-149
sbigottito come e quando io possa rispondere a tutte. segneri, ii-129: non hai
quasi distrutta e la loro casa ridotta a un cumulo di rovine. 2.
) incamminandoci per altra strada ci indrizzassimo a più diritto e sicuro cammino. marino,
cumulo degli altri oblighi ch'io porto a v. s. de'quali se bene
che gli era or letto or sedia; a capo al letto giaceva un piccolo calendario
e tesa, / scorrea la vista a scernere / prode remote invan; / tal
circostanze straordinarie e romanzesche ch'egli inventa a discolpar beatrice, partorisce l'effetto contrario
indicio. / allor le rime, ch'a mal grado accumolo, / farete meco
5. meteor. nuvola spessa, a struttura omogenea e a contorni arrotondati,
nuvola spessa, a struttura omogenea e a contorni arrotondati, con la sommità a
a contorni arrotondati, con la sommità a cupola o a protuberanza (mentre la base
, con la sommità a cupola o a protuberanza (mentre la base è quasi
), la cui formazione è dovuta a correnti ascendenti, a una quota di 1800
formazione è dovuta a correnti ascendenti, a una quota di 1800 m (e
massa di nuvole che si eleva, a forma di montagna o di torre
o di torre, anche fino a 10. 000 m di quota;
al cumulo enorme assiso là sul fondo, a cappello delle cime di jenne. sbarbaro
oltre il paese è il deserto, a giudicare dai polveroni che percorrono i dintorni
locuz. -per cumulo: per colmo, a compimento, a coronamento. segneri
: per colmo, a compimento, a coronamento. segneri, iii-1-68: sopra
mitigar quest'amorosa rabbia? / impari a le mie spese oggi ogni donna /
le mie spese oggi ogni donna / a far conserva e cumulo d'amanti.
di maschi vota, / sì eh'a pena rimaser per le cune. petrarca,
covile o cuna, / è funesto a chi nasce il dì natale. oriani,
suo figliuolo. michelangelo, ix-384: a me consegnaro il tempo bruno / come
me consegnaro il tempo bruno / come a simil nel parto e nella cuna. caro
/ e 'l mio fiorito stato giunse a fine, / le cure più mordaci
, quanto per la cuna che desti a questa gloriosissima squadra. -dalla cuna
. di morra, ix-634: così a disciolta briglia, / seguitata m'hai
cunèlla. viani, 14-23: « a tutto è giovevole il castagno * concludeva
e la figura cuneale la più atta a farsi strada. cuneare, tr.
, tr. { cùneo). ridurre a forma di cuneo, foggiare a cuneo
ridurre a forma di cuneo, foggiare a cuneo. s. maffici,
gradi,... vengono sotto quasi a congiungersi, cuneando lo spazio fra l'
pass, cuneare), agg. fatto a forma di cuneo, foggiato come un
, ha tutte le pietre cuneate, cioè a coda di rondine. 2.
. 2. per simil. disposto a forma di cuneo (una schiera,
di chiodo, tracciati (da sinistra a destra) su mattoni di argilla cruda
è ormai ridotta dagl'interpreti razionali presso a poco alla condizione... in
. sbarbaro, 1-222: scritture indecifrabili: a caratteri minuscoli o maiuscoli, immersi o
(per lo più di metallo) a forma di prisma retto triangolare isoscele con
ferita e squarcio grande, perciocché mette a leva di qua e di là ficcandosi e
della conglaciazione, serve come di cuneo a disgregarne le parti. carducci, 834:
il cuneo, lascia / la sposa a l'ara *. verga, 4-68:
... vedete, vossignoria, a far girare i cunei, si sta dai
in cui è presa e ch'egli impugna a due mani, fa saltare dal pavimento
, fa saltare dal pavimento, tirando a sé, spessori di legno precisi al
si possono esercitare sui fianchi sforzi superiori a quelli esercitati sulla testa. 3
per regolare la distanza fra due viti a contrasto più o meno serrandole. 4
legno o di ferro) che veniva usato a coppie per fissare la forma contro il
, rosseggiavano vestigi di affreschi, simili a chiazze di sangue indelebile. ojetti,
chiave di un arco? una pietra a cuneo, più sporgente, talvolta in
spezie della minugia, che s'adoperavano a tormentare i colpevoli, in guisa strignendo
. 9. geom. prisma triangolare a base quadrilatera con quattro facce laterali di
lasciato il cuneo o prisma triangolare f b a. vico, 113: alla qual
uno strato ne'suoi componenti, vale a dire in zolloni di tufo (ché massi
ardisco chiamarli) di varia figura, cioè a cuneo, a piramide, a parallelepipedo
di varia figura, cioè a cuneo, a piramide, a parallelepipedo, e simili
cioè a cuneo, a piramide, a parallelepipedo, e simili solidi. algarotti,
lo spezza, lo refrange, e viene a buttarlo dirittamente sopra il muro della stanza
formazione tattica di reparti di soldati ordinati a forma di triangolo con il vertice in
perciò in cuneo i più forti, a rompere nel mezzo la linea nemica;
specialità caccia e bombardamento (da 3 a 9 apparecchi con capopattuglia in testa).
testa). 12. locuz. a cuneo: a forma di cuneo, secondo
12. locuz. a cuneo: a forma di cuneo, secondo il movimento
repentino impeto di nuclei umani, montanti a cuneo, un
balzava su, sotto le sue mani a cuneo rovesciato. calvino, 1-325:
: con la punta delle dita spingeva a cuneo tra il sedile e lei,
instancabile ricercatrice, e le basta di cominciare a trapelare o a sfiorire in un punto
le basta di cominciare a trapelare o a sfiorire in un punto, per aprir d'
, non contenti della guerra che facevano a cielo aperto, in lavori sotterranei s'adoperavano
estens. galleria o condotto sotterraneo adibito a vari usi (canale di scolo per le
tenne relegato nella biblioteca, lo obbligò a considerare pezzo per pezzo una collezione d'armi
uomini quelli nostri, che nelle alpi a trarre della terra l'argento attendevano,
quattro erano nella pendice del monte voltata a levante; ma in oggi sono quasi
dare il passaggio ad un mulo addestrato a tirare il carrello da solo.
un arginetto o ammasso (quasi simile a quelli che si trovano intorno ai cunicoli
20-15: de la cunila, oltra a la dimestica, più specie sono in medicina
ha seme di pulegio, è utile a le ferite. mattioli [dioscoride],
bubula, e volgarmente satureia, viene a ingagliardire le forze sue con tra i serpenti
/ la focaccia che fu grata a priapo, / e ghirlanda di cùnzia e
tavole, che vi profumano l'aria a freddo e vi rimettono gli spiriti per
piglia l'ordine, che se tu hai a quociare la carne, quando tu vieni
e fa'che tu ti levi la mattina a sovana, e che tu la ponga
sovana, e che tu la ponga a fuoco, e schiumala bene; e poi
cotta prima che tu venga, e poi a riscaldarla. straparola, 4-3: uno
curava de'suoi comodi e si riduceva a mangiar continuamente ova sode, che,
tenendole in una sporta, le consumava a poco a poco. ricchi, xxv-1-183:
una sporta, le consumava a poco a poco. ricchi, xxv-1-183: di'ben
oro mesceransi i vini / più cari a bacco, e coceransi a foco / misurato
/ più cari a bacco, e coceransi a foco / misurato fagiani e coturnici.
rame, detta economica, che serve a cuocere che che sia con piccolo fuoco
di teglio e dei dintorni si cominciò a far loro le corna, e a domandare
cominciò a far loro le corna, e a domandare se erano buoni a rivoltar le
, e a domandare se erano buoni a rivoltar le frittate, e se intendevano
amica. sbarbaro, 1-272: come a varazze ieri, qui ai piani d'invrea
dier con vari studi e vari ordigni / a rasciugarle, a macinarle, a cuocerle
e vari ordigni / a rasciugarle, a macinarle, a cuocerle [le biade]
/ a rasciugarle, a macinarle, a cuocerle [le biade]. carletti,
mano, e fece un grande onore a costoro, e non ristava di motteggiare
ristava di motteggiare col frate, e a tavola gli presentò di più ragioni vini.
piovano arlotto, 29: voi sarete venuti a stentare, per cagione non aremo chi
impastare. voglio che nando vada domani a cuocere, perché sono le pagnotte
), per trasformarle secondo l'impiego a cui sono destinate. cennini, 121
dal comune di firenze, innanzi che cominci a cuocere [la calcina], fiorini
. bisticci, 3-237: per acconciarsi a guadagnare tanto che potesse vivere, per non
questo paese, salvo che una fornace a vico; la quale ho ordinata che si
non si truova cosa alcuna più commoda a qual tu ti vogli uso di edifizi
sia usata ragione e modo nel cuocerlo. a. f. doni, 3-249:
il più che la può acanto all'eternità a sedere. garzoni, i-466: e
. ora ha l'impresa del ponte a fiumegrande! d'annunzio, ii-853:
in cui porrem l'impronta / che piacque a nerva: roma col timone. ojctti
roma col timone. ojctti, i-108: a granata s'era messo a dipingere e
i-108: a granata s'era messo a dipingere e a cuocere maioliche. cinelli,
granata s'era messo a dipingere e a cuocere maioliche. cinelli, 1-67:
il prezioso metallo dal vile, ed a rincontro il vii dal prezioso si divida
disputare o discutere quanta cenere si voglia a cuocere una matassa d'accia. niccolao
se vuoli che li capelli vegnano insino a li piedi, cuoci in una pignatta
cioè d'asciutto... comunemente a questo mòdo non si cuoce se non trame
e bene disfattolo con una forchetta atta a ciò. di poi metti su le dette
fare fuoco di sotto, e abbi avertenza a volgerle spesso insino a tanto ch'ella
e abbi avertenza a volgerle spesso insino a tanto ch'ella lievi il bollore..
dante, inf., 12-125: così a più a più si facea basso /
., 12-125: così a più a più si facea basso / quel sangue,
cossono, sì che l'uno cominciò a lagrimare, e l'altro cominciò a guatare
cominciò a lagrimare, e l'altro cominciò a guatare il tetto, e a singhiozzare
cominciò a guatare il tetto, e a singhiozzare. chiabrera, 474: su'colli
in uguale pianoro la parte che guarda a solivo / cuocesi al sole, e così
di acqua che dovrebbe cuocere la terra a lento fuoco. pavese, 38: c'
lo può mia afflitta voce, / mirati a quel ardor che 'l cor mi coce
diogene, che appitito di mangiare aiuta a cuocere la vivanda. campanella, 1043:
o per essere trasformato e reso atto a determinati usi (mattoni, vetri, argilla
. garzoni, 1-153: ti mandano a casa una carne rossa come un gambaro
senso di magnificenza tanto nuovo e potente che a veder cuocere un uovo dentro un tegame
refrigerio avere, / accese fiamme attingo a mill'a mille; / ma come cuocan
, / accese fiamme attingo a mill'a mille; / ma come cuocan non sento
ritiene. marino, 11-185: tolse a giove lo scettro e non fu molto;
gli occhi ancóra abbarbagliati. vedeva dinanzi a sé, nell'aria, lunghe chiazze
ma eo sto nel foco; / a te è deletto, ma eo tutto coco
, era come se il corpo si lacerasse a somiglianza d'un vestito che non basta
d'un vestito che non basta più a coprirvi e faceva sentire miserabili.
trovato / che prima coce e duole / a colui che la vuole. petrarca,
. petrarca, 23-67: qual fu a sentir, ché 'l ricordar mi coce?
perché altri si mangi il pane unto. a. f. doni, 3-201:
facendo lite andava del continuo per consiglio a certe dottoresse ermafrodite, talmente che sempre
ermafrodite, talmente che sempre perdeva e a lui pareva d'acchiappare il più grasso
diliberò dall'ora in poi d'andarsi a consigliare, prima che mettessi banco per
féro. botta, 5-156: cuocevano infinitamente a buo- naparte i raccontati ladronecci. verga
i mutilati, perché si pensa che a loro debba cuocere, più che ad altri
s'allontanavano, e poi una impaziente a quella dov'eran rivolti, e si coceva
il motore non era più lui. cominciò a fare degli scherzi prima di asti.
ci toccò stare un'ora nella neve a bruciarci le mani sui ferri. io cuocevo
e coco! aretino, 8-344: venne a me un gentil gentiluomo, il quale
dura, e non si cuocono così a ogni fuoco; e de'giovani, che
, 3-138: condusse un p. augustiniano a legnaia a un suo podere, dove
condusse un p. augustiniano a legnaia a un suo podere, dove trattati bene dal
fratello tutti e due si cossero malamente. a. casotti, 1-43: eccoci alla
. -chi si sente cuocere, tiri a sé i piedi: non preoccuparsi se
e chi si sente cuocere, tiri a sé i piedi. = dal
matasala, v-71-114: item xx soldi dispesi a minuto: e li oto soldi si
: e li oto soldi si diero a corso cuoco, e li altri si dispesero
servire, / secondo e gradi, a mensa, in ogni loco: / di
: / di molte cose, ch'a viltà t'è dire, / falle 'l
, raccontò loro quello di che avea a rispondere al detto papa; e che
rispondere al detto papa; e che a ciò gli dessono e consiglio e aiuto.
,... non hanno che a formare una caravana di persone amabili e gentili
cucina: se più persone si mettono a fare la stessa cosa, i risultati
= venez. cuògolo, forma affine a cogolo (v.). cuoiàceo
da siena, iii- 26: a giovanni perotti cuoiaio da lucca, e a
a giovanni perotti cuoiaio da lucca, e a mona lippa sua donna. archivio datini
]: pe- rocione coiaio dee avere a di xxviiii di marzo 1373 per adobare
9-133: che se'tu avvezza / a trafficare? lino, / lana, seta
ant. e letter. cuoio. a. pucci, cent., 6-21:
: quel fregio che, da peduccio a peduccio delle volte disteso, reggeva i leggiadri
della camera è un coiame antico lavorato a rabeschi, staccato in certi punti e
, staccato in certi punti e pendenti a pezzi e bocconi rasente il muro.
anima mia, morir ben m'è a puoia, / per allegrezza di quel tu'
. tasso, n-iii-569: mi posi a sedere sovra una sedia e sovra un
ne la caldissima stagione porgea gratissimo ristoro a l'affaticate membra. marino, 1-133
, giorno, i-995: di nobil cuoio a te la gamba calzi / purpureo stivaletto
foscolo, 1-470: sorgea lo scudo a imagine di torre. / già tichio illustre
: una cintura lucida di cuoio, e a quella attaccate due pistole: un piccol
teatro. si vedeva tuttora l'arco dipinto a donne nude e a colonnati come una
l'arco dipinto a donne nude e a colonnati come una cappella; il gran palco
cuoio antico, sparso di chimere pallide a rilievo, in sul gusto di quello
grosso stivalone di cuoio nero, seguitava a tenersi sull'altra ripiegata la sua ragazza
cuoio, rivoltella alla cintola, parlava a una ragazza che teneva in braccio un
cassola, 2-214: non soltanto era riuscito a salvare la biancheria, ma aveva portato
in un bar laccato e dorato, simile a una bomboniera, si tenevano vicine come
cotto, si ricoverano alla schermaglia. a. pucci, cent., 34-89:
il suo cuoio [del serpente] a roma, si dice che fue per lunghezza
13-2 (262): uno sagittario maraviglioso a vedere, imperciocché dal bellico in su
mi metterei con forza e con ingegno / a morte per cacciarti del tuo regno.
: come fece el re d'india a semiramis; la quale... per
tauro era composto, / e che a le terga poi di tempre elette /
gli aventi un non so che simile a giubbe e a crini, e de'messi
non so che simile a giubbe e a crini, e de'messi in manto fregiato
ne la sua corte che tenesse ragione a tutti i suoi soggetti; il quale
ma per vendetta. la qual cosa venne a l'orec- chie di gambise re sopra
detto giudice, e 'l cuoio suo puose a dosso al figliuolo del detto giudice,
e lui puose nel luogo del padre a giudicare; e comandògli sempre al giudicio
sempre al giudicio tenesse quello cuoio del padre a dosso in rimembranza de l'iroso giudicio
lorenzo de'medici, 167: e giunti a casa, riponeva il cuoio / e
poi all'infrescatoio / trovasi ognuno co'bicchieri a galla. -cintura. dante
in cuoio incisi, sbalzati, impressi a secco e decorati in oro. svevo
forma la parte più interna dell'armatura a difesa del corpo. -anche: armatura
ferrato suo frassino] e con la punta a punto in mezzo / si piantò de
il cuoio dell'arbore, quando comincia a metter le foglie. -buccia dei
suo cuoio non apre e fende, / a guisa d'un pallon si gonfia e
in un'impresa, costar cara. a. pucci, cent., 60-28:
/ ch'avere inteso al cuoio ed a lo spago / ora vorrebbe.
guatami un poco, e si'i'ho a tirar le cuoia / fa'che con
neri, 8-78: anch'io voglio ire a riposar le cuoia, / ché questo
/ ché questo canto m'è venuto a noia. -rischiar le cuoia: rischiare
è nominata la terra paludosa che comincia a produrre cannette, e indurandosi a poco
comincia a produrre cannette, e indurandosi a poco a poco si rende atta a
produrre cannette, e indurandosi a poco a poco si rende atta a ricevere capanne
indurandosi a poco a poco si rende atta a ricevere capanne. credo presa tal voce
chiamando essi 'chora 'ciò che a noi è suolo, campo, terreno.
core unite insieme forse diedero il nome a correggio. d'annunzio, ii-706: l'
. / prende, nel core, a tutte membra umane / virtù te informativa.
/ virtù te informativa. cecco d'a scoli, 784: prima lo core nel
suo perpetuo movimento, agitando il sangue a sé propinquo, da quello spande gli spiriti
di tutti i membri, senza declinar più a questa che a quell'altra parte.
, senza declinar più a questa che a quell'altra parte. marino, 19-411:
che bisogna tanto muoverlo quanto convenga a star bene, infievolendosi il moto del
cuore è situato in modo obliquo e a sinistra, muscoli impari di forma irregolare
fracasso nel suo petto. -cuore a corazza: concrezioni calcaree dovute ad antica
sono dimostrabili mediante la radiografia. -cuore a goccia: forma ancora fisiologica della posizione
sospeso ai grossi vasi. - cuore a scarpa: immagine radio- grafica del cuore
anatomicamente sano, per essere stato sottoposto a esercizio fisico di estrema violenza, eventualmente
morbosa caratterizzata da insufficienza cardiaca cronica susseguente a malattie a lungo decorso dell'apparato respiratorio
da insufficienza cardiaca cronica susseguente a malattie a lungo decorso dell'apparato respiratorio, che
dell'apparato respiratorio, che abbiano portato a ipertensione della circolazione polmonare. -cuore renale
nefriti, che si ha prima e prevalentemente a carico del ventricolo sinistro. -cuore senile
gocciolone di sangue palpitante, onde: cuore a goccia. idem, 14-373: cuore
dei ventricoli che compongono il cuore. a. cocchi, 5-1-107: rarefacendosi pel calor
di loro,... lo pigiasse a sinistra, tra il cuore e l'ascella
strettamente e imprimersi nel suolo mortifero, a cuore a cuore. 3.
e imprimersi nel suolo mortifero, a cuore a cuore. 3. per simil
appunto chiamano 4 il cuore ', a tutte l'estremità della pianta, e altre
. 4. per anal. oggetto a forma di cuore; disegno, pittura
rappresenta un cuore. -a cuore: a forma di cuore. -cuore votivo: immagine
di cuore. -cuore votivo: immagine a forma di cuore, per lo più d'
/ l'edera andava con le foglie a cuori. d'annunzio, iv-2-1168: sotto
ch'ella fece, con la bocca a cuore. alvaro, 9-129: una
garzone dell'ascensore, col suo giacchetto a cuore, era trattata con una strana confidenza
e o tace, o fiori / risponde a cuori. pavese, 5-42: mi disse
, 5-42: mi disse che aveva a casa un due di picche e un re
non esser vivo; si dice appartenere a l'alma animante, e quella non appartenergli
delle affezioni: 'cuore sapiente'adunque viene a dire il complesso o il fonte delle affezioni
, delle passioni, degli affetti (a volte contrapposto alla mente, sede delle
estens., per lo più unito a un aggettivo qualificativo, indica l'indole
. alessio, v-29-98: ma cristu deu a tuttesore gracchi,... ripalpitò ai
secretissima camera de lo cuore, cominciò a tremare. idem, vita nuova, 20
sanza paura o vergogna andiamo all'altare a fare lo sacrificio ed offerta. boiardo
questo è quel mal che si piange a ragione. ariosto, 48-52: quello /
: il cuore che ogni moto tiene a vile / raro è squassato da trasalimenti.
padre deve aprire gli occhi per sapere a chi dà la sua creatura...
sensitivo. goldoni, ui-57: a me, che ho fatto tanto per lui
la gurna... una tragedia a casa sua!... padre e
perseverante; ma per ogni vento va a vela. onde, se egli è
ancora, / come gente che pensa a suo cammino, / che va col cuore
luis, e ch'egli v'andasse a vederlo, rispuose: vadalo a vedere
v'andasse a vederlo, rispuose: vadalo a vedere chi noi crede, ch'io
lorenzo de'medici, 572: prometto a dio servare il corpo mondo: / con
di cardinale in cuore, per esplicarla a grado di cesare. parini, giorno
mio della bestia fin sopra i capelli a que'due giovinastri. verga, 3-105:
cosa: affezionarsi. -prendere il cuore a qualcuno: farlo innamorare. giacomo
so se savete / corno v'amo a bon core; / ca son sì vergognoso
mi levao / lo core e diello a voi. guittone, ii-257: ho da
cor gentil repara sempre amore / com'a la selva ausello 'n la verdura
ad amare costrigne li cuori. a. donati, ix-485: se ti piacesse
hami l'alma e il core intorno a vento, / me fa tanto contento,
qual altra maniera dunque gli rimarrà [a dio] di guadagnarsi i cuor nostri,
egli era caro alle femmine e che a tutte avea ritrovato il cuore di cera molle
alfieri, vii-61: or vedi, a trarlo al dover suo, non poco
m'ha fatto sollecitare d'andar là a star con lui, che farei fortuna,
, i-io: questi fenomeni amorosi sono a lui cosa nuova, che lo empiono di
: eppure, credetemi, io rinunzierei a tutte le promesse della vita per vivere in
, piaciuto al suo cuore, ed a sì gran fortuna l'alzò per mirabili
209: non vorrei che vi deste a credere, dilettissimi, che l'odiare
, anima mia. ariosto, 2-57- a quel loco, che chiudea il mio core
aretino, 8-145: cuor mio, a che modo vuoi tu farmi bella mascara?
levò un po'la testa e disse a maddalena, guardandola: « dimmi la verità
, ad assumere un dato comportamento, a fare una determinata cosa, della facoltà
: io m'aggio posto in core a dio servire, / com'io potesse gire
rustico, vi-1-119 (2-4): a voi, messere iacopo comare, / rustico
fedelmente / e dice, se vendetta avete a fare, / che 'l farà di
. lapo gianni, ii-478: veniste a me con sì libero core, / di
malinconia, / che tu non fossi a risco della morte / di tanto rider che
voi che chiudeste / l'orribil fèra, a dar l'usato segno / de la
: e quali cor non eccita / a candid'orme imprimere / dietro le vostre
carletti, 85: lascio ora considerare a v. a. s. quale fosse
: lascio ora considerare a v. a. s. quale fosse il cuore di
il tuo gran genitore, / regola a voglia sua di serse il core. monti
e binditto, / lo nosto coro aiusta a deritto, / che te sir- vamo
penitenza. petrarca, 99-4: dietr'a quel sommo ben, che mai non
non spiace, / levate 'l coro a più felice stato. boccaccio, vii-
quinci e quindi e santi ardori / a raffrenar le colpe e tor le pene.
essa ti sospendi. savonarola, iii-16: a dio dunque si parla col core,
chiesa quando insegna che la contrizione riconcilia a dio, perché non le credono quando insegna
non ha cuore di vendicare il misfatto a vostro modo, fateci levare la testa
egli ebbe, / mendicando sua vita a frusto a frusto, / assai lo
ebbe, / mendicando sua vita a frusto a frusto, / assai lo loda e
assedio vi venisse di molta vittuaglia. a. pucci, cent., 77-46:
bembo, 1-6: invitati dalla reina vennero a quelle feste, tre gentili uomini della
8-385: colei che similmente canta pensando a i suoi affanni, il fa per
vita. marino, 10-240: per tutto a tutti assiste e 'l suo valore /
m'accinsi mai / con maggior cor che a questa. carducci, 493: egli
. foscolo, 1-422: cerbiatti arditi a riottar su'prati, / poi palpitanti senza
dà vita, forza, energia (a un'istituzione, a un movimento,
forza, energia (a un'istituzione, a un movimento, a un paese,
un'istituzione, a un movimento, a un paese, ecc.); il
una gran pianura, / ne l'ombilico a francia, anzi nel core. sassetti
buon punto alle mani, per farsi a centinaia di miglia più nel cuore alla cina
così grande escrescenza e questo allagamento abbia a seguire nel cuor della state, molte
argomento. serao, i-42: divorò a grossi bocconi la mela, non sapendo
dei cieli. bocchelli, 1-iii-784: andò a dormire, che se lo meritava,
se lo meritava, e non bastò a destarlo la ripresa del fuoco e delle
. pavese, 5-167: tu, santa a ven- t'anni non l'hai
medesimo modo...; ma a certi è più duro e più spesso il
di leone, tornando domani da sera a riguardarla, la vedremo essersi dalla detta
27. locuz. -a cuore: a forma di cuore. micheli, iii-342
, ma colle squamine spuntate e scavate a cuore. -a cuore a cuore
scavate a cuore. -a cuore a cuore: in stretta intimità di affetti
, e andare dove lui, e parlare a lui e, stare insieme cuore a
a lui e, stare insieme cuore a cuore. ojetti, ii-298: tranquillo,
.. uno della folla, cuore a cuore cogli altri. -a cuore
altri. -a cuore aperto, a cuore largo: sinceramente, con schiettezza
una di quelle tante chiacchierate con voi a cuor largo, senza rigore di proposito.
: dell'impresa dell'arcivescovo era dolente a cuore. s. giovanni crisostomo volgar
giovanni crisostomo volgar., 16: a colui... che ti toglie 'l
444: darete gran contento e pace a tutta la casa vostra, e iddio vi
ironicamente il prete - vi addentrate troppo a cuor leggero in questioni difficili. palazzeschi
, 3-182: tutti ridevano più o meno a cuor leggero del giuoco, e non
, un avvocato, ci si metta a cuor leggero? ». -al
uno spergiuro ed una bugìa la potrà dire a sì mal cuore, e con tanto
lunghesso l'infecondo lido / givan quelli a mal cuore. -amante, amico
piacere. -a scoppia cuore: a crepapelle. aretino, 8-384: letto
: letto che l'ebbe dalla nel ridere a scoppia cuore e credendo che io ridessi
varchi, 23-41: queste cose s'hanno a dire liberamente e col cuore, non
vinse l'orribile fiacchezza e si mise a correre per raggiungerla, col cuore alla gola
: io non sono mai stato tanto a lungo col cuore in gola come in questi
labbra. giusti, ii-398: io a parlarti col cuore in mano, vorrei che
verga, 4-220: don gesualdo badava a chiacchierare col cugino zacco, tutti e
caro, 12-iii-186: io scrivo questa a v. s., come si
-con la morte nel cuore: in preda a uno sconforto profondo, a un'amara
in preda a uno sconforto profondo, a un'amara disperazione. alfieri, i-18
i-18: rifattomi orbo all'uscire, tomai a casa con la morte in cuore,
, / ch'è una in tutti, a dio feci olocausto, / qual convenìasi
dio feci olocausto, / qual convenìasi a la grazia novella. passavanti, 138:
donna. ed ecco che ella si avvicinò a me, proprio a me che lo
che ella si avvicinò a me, proprio a me che lo desideravo con tutto il
e quelle mani incrocicchiate sulla pancia come a trattenere un soverchio -di beatitudine, le
guardò di nuovo l'ombrellaio, in mezzo a quella calvizie e a quel pelo una
, in mezzo a quella calvizie e a quel pelo una faccia di cuore contento.
: vennero i conquistatori da terre lontane a mostrar loro cosa ri fosse veramente di là
3-1-72: ognuno debbe aver cuor di leone a sostenere ogni cosa per amor di cristo
ettore, or chiaro / saprai da solo a sol quai prodi ancora / rimangono agli
quella sera toccò al capitano sandracca e a tre de'suoi assistenti fare il cuor
scoperta. carducci, 876: gloria a te, padre. nel torvo fremito /
fioriti, / passa per giunger sino a me / la tua mano leggera / come
una strana agitazione, / la colgo a volo, nel buio.
, e di cuore si rivolsero contro a lui. ariosto, 24 * 111:
risolver nulla, proponeva di prometter tutto a buon conto, di rimaner intanto a
a buon conto, di rimaner intanto a mangiare quel pane offerto così di buon cuore
malmantile, 1-214: per quanto s'aspetta a me, gli porto, tutto quell'
: [il boccaccio] apparteneva dunque a quella cittadinanza che dante spregiava di cuore
gli ingannati, xxv-1-336: e pare a te, fabio, che queste cose
: ho incominciato finalmente la mia risposta a mazza, e scrivo di cuore.
, 3-22: compare piedipapera si divertiva a sparlare di questo e di quello,
, in casa la ditta pantasilea ivi a pochi giorni morì, ed adempiè il
adempiè il giuro che di cuore lui a dio aveva fatto. della casa,
poeta. bacchelli, 1-i-214: venite a dir per loro un paternostro. so che
di cinque scudi, non volendo abbassarmi a niuno di costoro né conoscendo alcuna persona
conoscendo alcuna persona di cuore li chieggo a te. nievo, 1-149: rispose
nievo, 1-149: rispose sul momento a leonardo, che quanto egli aveva operato
aiuto al- l'anime, ma eziandio a i corpi di coloro che venivano quivi
lucia, voltandosi, e ratte- nendo a stento le lacrime. saba, 581:
di lupi e leopardi / l'ingorde canne a satollar serbate! -tutto cuore
in breve tra'sassi. -andare a cuore, andare al cuore: riuscir
da quel piacer che più m'andava a core. cicerone volgar., 1-387
cuore. -al cuore anderà ella a me, se le mie parole fanno quel
metastasilo, 1-i-740: apri il tuo core a tito, / confidati all'amico:
virtù: aprirà egli il suo core a loro, che ne profitteranno per fargli
ad un infelice che vi ha mostrato a fibra a fibra il cuore suo,
infelice che vi ha mostrato a fibra a fibra il cuore suo,..
negargli ima leale risposta. -avere a cuore una cosa: tenerla in gran
. ariosto, 27-36: cosa ch'a core / quanto la vita e l'anima
638: padrone, lasciatene il pensiero a me; ch'io non ho manco a
a me; ch'io non ho manco a cuore le cose vostre, che voi
hanno, quasi tutte, cosa più a cuore che l'adornarsi. monti,
ver, gli chiedi, ho il vero a core. foscolo, viii-183: allora
grandi e popolani e plebei non ebbero a cuore fuorché la patria. leopardi, i-912
leopardi, i-912: quelli che hanno a cuore la bellezza di una lingua..
compagnia, che era del luogo e aveva a cuore le sorti della squadra.
di fare una cosa: essere deciso a farla, avere il coraggio (e a
a farla, avere il coraggio (e a volte anche la sfacciataggine) di farla
: marfisa avea sì il cor d'ire a parigi, / che 'l salutar gli
l'amor tuo, d'improvviso, quasi a tradimento, mentre ti dava la sua
mattina e non faccio altri giri. tornare a mettermi in quella branda, non ne
ne ho cuore. -avere il cuore a una cosa: pensarci molto, averne
istoria bella; / ma il conte che a tal cosa non ha il core,
questi paesi. -avere il cuore a qualcuno o a qualche cosa: tenervi
-avere il cuore a qualcuno o a qualche cosa: tenervi rivolto il pensiero
, 132: me sparere'per darti a divedere / ch'i't'ho 'nto 'l
, 27 (467): si diffondeva a parlare sul costume delle giovani, le
non fu alcuno della pastorale turba, a cui bastasse il core di partirsi quindi,
che potessi constituire uno buono governo etiam a dispetto degli altri. b. corsini
or chi può esprimere come caddegli il cuore a sì rea novella? -cascare
rea novella? -cascare di cuore a qualcuno: perderne il favore, l'
tosto io vorrìa dartelo; / anzi ch'a te, di giove alunno, ognora
, ognora / cascato esser di cuore e a dii nimico. -cavare il
dii nimico. -cavare il cuore a qualcuno: ucciderlo, trucidarlo ferocemente.
aiutarlo in ogni modo (anche a prezzo di grossi sacrifici).
mi dispiacque bene un poco, sì come a colui che mi trarrei il cuore
non dà il cuore di starsene qui a non far nulla, nel tempo che tutti
nel tempo che tutti corrono, come a una festa, a cimentare la salute e
corrono, come a una festa, a cimentare la salute e la vita.
di far una determinata cosa: incoraggiare a farla, osare, ardire di farla
e già mosso con certi, cominciò a dire frate michele che non gli dava
con quel cavalier vi desse il core / a corpo a corpo (ché così combatte
cavalier vi desse il core / a corpo a corpo (ché così combatte),
ingegno poi che manualmente io adopererei, a me dava il cuore di volare al sicuro
cuore di volare al sicuro. tasso, a minta, 983: crudel, daratti
? segneri, ii-49: v'invita a festa, v'invita a festini;.
v'invita a festa, v'invita a festini;... e né pure
fagiuoli, 1-4-291: -io gli ho tutt'a due conosciuti [quei ladracci].
sotto il solleone. -dare il cuore a fare una data cosa: scegliere,
. lo re marco diede lo cuore a crederlo. -dare il cuore in
. -dare il cuore in deposito a qualcuno: abban- donarglisi con affetto.
diposito, / non rispondea ad orlando a proposito. -dare nel cuore:
, s'egli è possibile, non abbiamo a sentire più simili inconvenienti, che ci
e gloria nella guerra, scriveva doppio a primo e varo. -dolere sino
di tutte l'altre. -essere a cuore: premere molto, aver caro.
così promesso al suo signore, / a cui ruggiero è più d'ogni altro a
a cui ruggiero è più d'ogni altro a core. s. caterina de'ricci
de'ricci, 89: li siate a cuore voi e suor brigida, come
sì segreto: perché a'più era a cuore la sua salute. bruno, 3-916
3-916: volete, piacevi, evvi a core d'accettar nel vostro consorzio, società
palla non vedi cui son l'arti a cuore, / vestire in lor difesa
la religione pubblica fu... a cuor de'romani. -essere anima
questo popolo. -essere nel cuore a qualcuno: esserne amato. -anche:
. dico che mi siate stato nel cuore a dirmi di fare una propaggine di ser
dall'inciampo delle vesti era stata tirata a terra, balzò di sella e a far
tirata a terra, balzò di sella e a far cuore la confortò. redi,
or ti fa'core / e in seno a quella vorticosa nebbia / animoso ti avventa
sia grandissimo, si esorti lo infermo a far del cuor rocca, e a sperar
infermo a far del cuor rocca, e a sperar bene. gelli, iii-83:
virtù, tanto valore, / da morte a vita riaver si sente, / si
. fiacchi, 46: il lupo a tale onore, / fece tanto di core
in cuore: stabilire, risolvere. a. pucci, cent., 6-88:
cuore. -il cuore dice: a denotare presentimento (dove ha parte l'
cuore, sì si riconosce e ritorna a dio. segneri, i-721: staccare
-mettere il cuore, porre il cuore a fare una determinata cosa: indirizzare ogni
una determinata cosa: indirizzare ogni cura a farla. dante, purg.,
, come facea atlante, solamente / a darli vita avesse posto il core.
pure di fare tornare questo suo figliuolo a cose mondane. boccaccio, dee.,
28-22: quando ulivier percosse il viso a gano, / io dissi allor come
in cuore di far eleggere ferdinando suo fratello a re de'romani. salvini, 16-3
salvini, 16-3: chiamò il popolo achille a parlamento; / che gliele puose in
. forteguerri, 2-3: di andarlo a ritrovar si mise in cuore.
. -mettere in cuore una persona a un'altra: indurla ad amarla.
: misemi [il demonio] in cuore a una vergine santa,...
... sì ch'ella mi comincioe a dimostrare amore. -mettersi il
ricchi. -piangere il cuore: a indicare rammarico, dolore, dispiacere intenso
4-34: in cinque anni che stai a roma, non sei riuscito a combinare
che stai a roma, non sei riuscito a combinare nulla! ti sei mangiato già
lire, che mi piange il cuore a pensarci! -prendere cuore: farsi
... sentendo posta l'oste a salervolo, fu molto contento, e prese
di chi perde tempo, piglierà cuore a fare il principe. marini, xxiv-814
cuore le genti. -prendere cuore addosso a qualcuno: mettersi a soverchiarlo.
-prendere cuore addosso a qualcuno: mettersi a soverchiarlo. g. morelli,
grosso core. -prendere a cuore, prendersi a cuore, una
-prendere a cuore, prendersi a cuore, una cosa: interessarsene vivamente
53: non ti pigliar così le cose a cuore, / attendi a spender se
le cose a cuore, / attendi a spender se tu hai danari; / del
, o re, che vogliate prendere a cuore questo importante affare. manzoni,
nè che il notaio volesse più bene a lui che a'birri, nè che prendesse
che a'birri, nè che prendesse tanto a cuore la sua riputazione, né che
: il mago... aveva preso a cuore gli affari del re grazioso.
sebbene taramanna avesse preso subito la cosa a cuore presso il governo.
cuore: venir meno (in seguito a un'intensa e improvvisa emozione).
regge appena). -restare a cuore di qualcuno: rimanere affidato alle
le quali mi pare che resteranno principalmente a cuore del cardinale di retz. -ridere
di gusto. -far ridere il cuore a qualcuno: farlo ridere di gusto.
, se il duca pensasse ad altro che a la mia moglie. grazzini, 2-104
di cristo, i-12-1: buona cosa è a noi che alcuna volta abbiamo delle avversitadi
. pulci, 16-43: e disse a quel, che di ciò domandava:
2-56: mi fa scoppiare il cuore a udirlo pur favellare. b. davanzati,
cuore, persistendo nell'armi, d'avere a lasciare il vincitore più crudo a sua
avere a lasciare il vincitore più crudo a sua moglie e figliuoli. vai, 2
: non ostante la fede / a te più volte in mia presenza data
presenza data / (scoppiami il core a dirlo), è maritata.
cuore di lasciar la bestiola sulla strada a quell'ora, aveva aperto l'uscio
certamente gli disse, voi non avete a me corrisposto in questo servigio, come
non credete voi che ciò bastevole fosse a schiantargli il cuore? mei estasio, i-3-295
mei estasio, i-3-295: in faccia a lei / mi si divide il cor.
/ in questo dir. -stare a cuore, stare nel cuore, stare sul
[queste pesche] mi sono più state a core, per esser venute ai miei
l'impiego di gabriele mi sta sempre a cuore; potete immaginarvi s'io ne parlo
persona; giacché questa persona le sta tanto a cuore..., la consigli
.., la consigli di venire a mettersi sotto la mia protezione. leopardi
leopardi, 2-7: o italia, a cor ti stia / far ai passati onor
sempre ai fanciulli, se vi sta a cuore di averne degli uomini. svevo
no. suo padre cui stava molto a cuore la dignità della famiglia non aveva
. palazzeschi, 3-84: s'era decisa a quella visita per informazioni sopra una certa
donna di servizio che troppo le stava a cuore. -occupare la mente,
cuore, amore mio, / morto a me da infiniti anni oramai.
udia per li sentieri / lontanando morire a poco a poco, / già similmente mi
li sentieri / lontanando morire a poco a poco, / già similmente mi stringeva il
. -toccare il cuore: muovere a pietà, a commozione. ovidio volgar
-toccare il cuore: muovere a pietà, a commozione. ovidio volgar., 2-115
drento 6 portughesi, che sono circa a 90 ducati, mandò a dire a
sono circa a 90 ducati, mandò a dire a casa che non l'aspettassino a
a 90 ducati, mandò a dire a casa che non l'aspettassino a desinare:
a dire a casa che non l'aspettassino a desinare: montato sopra una di quelle
quelle navi, qua se ne venne. a. a dimari, 1-103: datene
, qua se ne venne. a. a dimari, 1-103: datene gloria a
a dimari, 1-103: datene gloria a dio, e pregatelo che ancora a
gloria a dio, e pregatelo che ancora a voi tocchi il cuore. foscolo,
un fatto bellissimo e utilissimo, e a volte tocca il cuore come vedere il
: e allora confessò d'avere inteso a fatti quel che sia toccar iddio con la
. pirandello, 7-137: quando verranno a consacrare il nostro tabernacolo...
tomi al cuore, e che ti umilii a dio, e prieghilo che ti perdoni
ariosto, 46-113: tremava più ch'a tutti gli altri il core / a
a tutti gli altri il core / a bradamante. fiacchi, 95: frattanto il
cuore. g. bentivoglio, 2-84: a gli amici v. s. dispensi
. forteguerri, 6-90: di venirmi a trovar gli cadde in core.
. savonarola, iii-376: e cominciò a dimenticarsi delle cose superne perché era di
, concino. redi, 16-iii-261: a molti insetti non ne ha conceduto uno
vuoti affatto di sangue il cuore, come a voi è riuscito di scoprire nel cuoricino
petto delle camicie da uomo del tipo a sparato, con un'asola nel mezzo
di tela, tagliato per lo più a foggia di cuore, e cucito per fortezza
veda, il mio cuoruccio bello veda a che cosa si espone! -latin
cfr. isidoro, n-1-118: « cor a graeca appellatone derivatum, quod illi xapslotv
, quod illi xapslotv dicunt, sive a cura. in eo enim omnis sollicitudo et
cominciàvano ad ingiallire, ad accartocciarsi, a cadere. = voce dotta,
men che il non essermi arreso / a tuo pregare. faldella, 2-2: i
poco più in su... forse a destra... no, svolti pure
destra... no, svolti pure a sinistra -diceva carlo, ma l'insegna
. rendere più profondo, scavare più a fondo. sozzini, 234: gl'
sozzini, 234: gl'imperiali comincioro a far battaria alle mura accanto la porta
far battaria alle mura accanto la porta a camullia, ed in tutto il giorno
, si mes- sero tutti li prigioni a lavorare, ed a cupare il fosso fra
sero tutti li prigioni a lavorare, ed a cupare il fosso fra le mura e
, sm. carrozza signorile, chiusa, a due soli posti. - anche:
-nel linguaggio moderno: automobile sportiva a due posti, così chiamata per la linea
che corrisponde rebbe in italiano a * tagliato'? e però con maggior ita
strade ferrate una parte di carrozza riserbata a chi vuole viaggiare da sé. ojetti,
sé. ojetti, ii-37: il cupè a due posti soli, col vetro davanti
vetri del cupè trasudano, son costretto a strofinarli per guardare fuori. = adattamento
), dapprima carrosse coupé 'vettura a un solo fondo ', da couper
11-2- 465: in quanto poi a nocumenti, che arreca il noce alle
cantonata gettava una larga pezza biancastra sino a mezzo le case, dando al resto delle
avvicendarsi del sole e delle nuvole prestava a volte [alla casa] pallori,
tristezza (e si può anche riferire a un ambiente, a un modo di
può anche riferire a un ambiente, a un modo di vita, ecc.
con europa. giusti, 3-136: andò a pisa non so come, e là
quell'età e quel tempo; cominciò a fare il capo cricca, macchinando più che
e dei gentili pescheti, non arrivava a schiarire la cupezza biancastra e deserta della
il libretto davanti, quello cupidissimamente cominciò a vedere. tasso, 6-i-n: s'egli
quinci riede, or quindi, / a rimirar come il natio candore / dal
i figli] non fussero idonei et abili a quelle lodatissime [cose], e
ad altro, faccino e padri simile a que'sofiste, aneghino e figliuoli nelle
un implicito giudizio morale fortemente negativo: a indicare una brama insaziabile ed egoista che
ed egoista che non arretra di fronte a nessun mezzo, anche ai più bassi
fame e caccia via la balia. maestro a iberto, 4: cotale uomo non
i vilissimi infangati di fangosa libidine e a vana cupidigia solo attenti, con falso nome
novella, care compagne, m'induce a voler dire come un valente uomo di
, 108: ed ancora erano indotti a sì fatte cautele per lo stimolo di tutta
o di lombardia, usata di servire a la cupidigia del suo principe più ch'a
a la cupidigia del suo principe più ch'a le leggi, ma d'una la
libertà lungamente, ha posto 11 freno a le principali di toscana. bruno, 3-659
il padre e lo sciacallo, che a vicenda custodivano l'adito, avevano espresso
si lamentava del suo amore, dimandando a le circostanti selve aita:..
dante, conv., i-xi-2: a perpetuale infamia e depressione de li malvagi
i ben divoratrice sola, / potrà guidare a certo fin nel mondo, / con
nel cominciare, / e 'l tuo volere a te non soprastia, / e se
siena, 301: avevi aperta la via a dare la limosina: ora hai la
in qual cupiditate affligge e muove / o a troppa speranza o a timore? savonarola
muove / o a troppa speranza o a timore? savonarola, iii-103: tanta è
, là dove elle non sian necessarie a la conservazione degli stati, ma è cupidigia
, i-373: la s'era abbattuta a uno di que'polacchi che imbevuti delle
guisa che è tratto ciascuno ai cibi e a simili oggetti, i quali non si
in dito, il quale valeva oltre a cinquecento fiorin d'oro, il quale costoro
oro, il quale costoro volevano andare a spogliare; e così ad andreuccio fecer veduto
dello interesse suo, tanto poco rispettivo a quello di altri che non si può errare
di altri che non si può errare a credere poco, a fidarsi poco. tasso
si può errare a credere poco, a fidarsi poco. tasso, 14-59: là
mortal lavoro / sorgon, dove le faci a mille a mille / s'ad- doppian
/ sorgon, dove le faci a mille a mille / s'ad- doppian ne'cristalli
, finalmente, e il sigaro donarlo a chi sa chi. -sostant.
, 45: e conoscente figlia / a le tue nozze il talamo invermiglia,
le pendule / nubi la maritale / pioggia a la terra cupida / discende in grembo
di gloria e d'onore, si dette a commentare gli autori di medicina. bisticci
. machiavelli, 536: mandò filippo a pregare quello che subito andassi a lui,
filippo a pregare quello che subito andassi a lui, perché gli aveva a parlare
andassi a lui, perché gli aveva a parlare, di bocca, di cose importantissime
in modo che la si può comparare a qualunque altra donna singulare di ogni età
perché l'occhio cupido e vagante / a me rivolse, quel feroce drudo / la
chiude anch'ella il suo petto / a l'amoroso affetto; / ma, se
guardo obliquo / una naiade in questo a l'arrogante / troppo cupido amante,
e del tratto; onde gridando / a la casta reina / accusò con la voce
, agl'intrepidi / suoi occhi che a te non si soffermerebbero / mai più,
la carità del prossimo nelle disgrazie. a lei non era mai dispiaciuto il capraio,
. tasso, 20-99: come olmo a cui la pampinosa pianta / cupida s'
giorno, ii-110: susurra ignoti detti, a cui / concordin vicendevoli sorrisi, /
e dicean ch'el sedette in grembo a dido. boccaccio, iii-3-32: e'si
non so che suo patrigno fabbro. a. f. doni, 3-98: usci
svelatosi gli occhi apparì nel mezzo, vestito a guisa d'un cupido. bruno,
gli emisferi. tassoni, 8-47: ch'a i chiusi lumi e a lo splendor
: ch'a i chiusi lumi e a lo splendor del viso / fu loro di
: ma ciò ch'eo dico non tener a gabbo; / se 'n digiunar
sì che non ci basta / luogo a veder sanza montare al dosso / de
arco, ove lo scoglio più sovrasta. a. pucci, ix-409: e poi
sublimi or cupi / mi scorse, onde a gran pena il fianco trassi. galileo
le stelle. marino, 1-89: a l'arrivo d'amor da cupi fonti /
; / se pur la terra istessa a un empio padre, / così d'umanità
accoglie anche il fiato. la strada / a quest'ora è deserta; la sola
, che egli è usato di porgere a chi troppo non si mette ne'suoi più
risonanti, / più e men cupi a far bassi e soprani. marino, 233
le montagne che fiancheggiano il nostro fiume a diritta, sono propriamente diramazioni dello spessart
sole, pallida, che spargeva intorno a sé un barlume fioco e sfumato. prati
: quelle persone inguantate di bianco o a color burro o di tortora, con
'bigi, con gli orribili cappelli a cilindro che il popolo toscano qualifica del
il monte erano stese / porpore cupe a margini di croco. d'annunzio,
le tende di cupa / cànape simili a quelle / che vidi nel muto de
le onde alterne del sole non riescono a diradare. la pioggia à reso cupo
, persista cupo, / può giungere a distorli / dal mutuo folle loro dichiararsi.
qual balenar di luce? / armati a me? monti, x-1-162: vide
male. carducci, 750: cupi a notte canti suonano / da cosenza su
notte nera come il nulla, / a un tratto, col fragor d'arduo dirupo
fonso -un cancello e un capannone in fondo a un prato - veniva il cigolìo e
adesione, si alzò il deputato mounier a denunziare il fatto che era stato la
fraterne, umane la giovane era tornata a rinchiudersi
cadde in una collera sempre più cupa a mano a mano che le stanze del suo
una collera sempre più cupa a mano a mano che le stanze del suo palazzo
con varie arti tiberio sì che lui a tutti altri cupo, rendè a sé solo
che lui a tutti altri cupo, rendè a sé solo aperto e confidente. crudeli
assoluto, in te ogni dolce / senso a studio palliasti. panzini, ii-255:
restò pensoso e cupo tutto il pomeriggio a misurar coi passi lunghi il corridoio, fino
misurar coi passi lunghi il corridoio, fino a buio. c. e. gadda
lontano dalla sua città natale, costretto a vivere nel reggimento ancora maggiormente tra estranei
e sulle porte di milano, e poi a novara, e qui, colla catastrofe
montale, 23: l'uccellino s'arrampica a spirale / su per l'olmo ed
, con una pelle di tamburo posta a chiusura della parte superiore; in mezzo
levi, 1-175: i ragazzi, correndo a frotte, lanciavano nell'aria nera i
cùpola, sf. archit. volta a calotta con perfetta simmetria centrale, impostata
su base circolare e avente un profilo a semicerchio, a parabola od ovoidale (
circolare e avente un profilo a semicerchio, a parabola od ovoidale (talvolta la base
essere ellittica o poligonale come nella volta a padiglione, costituita da fusi corrispondenti ai
indicare anche altri tipi di volta, a vela, a spicchi concavi o convessi,
tipi di volta, a vela, a spicchi concavi o convessi, ad archi
considera quanti pianti e angustie sono sotto a tanti tetti, maggiori delle tue. vasari
tue. vasari, ii-115: avendosi a ricoprire la chiesa della madonna di loreto
così gran peso: perchè, scrivendo a giuliano, che se voleva tale opera
che se voleva tale opera, andasse a vedere. sassetti, 318: i tetti
. marino, 16-54: in capo a l'ampie, spaziose navi / del
1-83: le cupole si possono fare a base circolare, ovale o poligona. in
verticale, e che però le cupole a base circolare sieno generate dalla rivoluzione d'una
generate dalla rivoluzione d'una curva intorno a quest'asse. pellico, ii-53: al
palazzi le cupole i campanili ondeggiassero galleggiando a guisa di navigli. palazzeschi, 1-63
cupola di s. maria del fiore a firenze. giusti, i-486: in
-piccola volta emisferica costruita nei giardini a scopo ornamentale, intessuta di stecche di
surgevano certe cupole, pure anch'elle a graticolato, coperte d'una verzura tutta
2. per simil. qualunque costruzione a forma di cupola; volta emisferica,
questo santo corpo, è un petrone simile a quello dove iddio dié la legge a
a quello dove iddio dié la legge a moises; ma è più rosso e
non se ne accorse, tutto occupato a rizzare la tenda: e quando questa,
cacciò dentro il muflone ch'era venuto a curiosare, poi invitò il nonno a visitarla
a curiosare, poi invitò il nonno a visitarla. palazzeschi, 3-223: ricordo
di smeraldo [dei pini], sconciamente a terra, illanguidire come recise chiome di
i tram battevano le campanelle, correndo a versare alle cancellate sempre più popolo e più
-acconciatura dei capelli molto alta (a forma di cupola). girolamo
ciuffi, e simil tresche, / ch'a dirle tutte sarebbe una morte.
. 6. milit. copertura corazzata a settore di calotta circolare, girevole,
10. locuz. -a cupola, a guisa di cupola: a forma di
cupola, a guisa di cupola: a forma di cupola. c. bartoli
: i modi delle volte sono questi: a meza botte, a spigoli, ed
sono questi: a meza botte, a spigoli, ed a cupola tonde..
meza botte, a spigoli, ed a cupola tonde... quelle a cupola
ed a cupola tonde... quelle a cupola tonde non si pongono per loro
barbaresca, tirandosi in su i capelli a cupola, o a pina, gli fermavano
in su i capelli a cupola, o a pina, gli fermavano con certe cicalette
, l'acqua si solleva in alto a guisa di monticello o di cupola, quasi
due lati, i rami vi s'intrecciano a cupola. ojetti, ii-359: finora
ii-359: finora in tutti i vecchi edifici a volta e a cupola i pilastri andavano
tutti i vecchi edifici a volta e a cupola i pilastri andavano a reggere l'arco
volta e a cupola i pilastri andavano a reggere l'arco là dove esso nasce
diceste prima, perché voi non sete uso a perdere la cupola di veduta. f
xxv-2-334: io ho pensato due ore a risolvermi / se a viterbo mandar debbo albizo
pensato due ore a risolvermi / se a viterbo mandar debbo albizo / mio figliuolo
è troppo giovane, / né, 'nfino a qui, perdut'ha mai la cupola
iii-203: non fu molto dimorato raffaello a roma, che cercò per molte vie
si dice), né sapendosi arrecare a vivere fuor di fiorenza, non accettò
girando i peducci in volta, come se a nascer sopra una cupolétta v'avesse.
, coperto di verdura d'ellera. a. a dimari, 1-104: 10
coperto di verdura d'ellera. a. a dimari, 1-104: 10 ci sarei
la cupola di s. pietro (a roma); la cupola di s.
cupola di s. maria del fiore (a firenze). beltramelli, ii-338
. cupolino, sm. piccolissima volta a cupola. - in partic.:
di marmi di carrara. -capanno a forma di piccola cupola costruito con canne
forma di piccola cupola costruito con canne a scopo ornamentale nei giardini e coperto di
ai nuovi aspetti della sua casa, a guardar senza malevolenza il cupolino della terrazza
. 2. calotta dei capelli a forma di cupola. -anche: cappellino
* tagliare '. cfr. a. prati, 333: « coponi (
, 333: « coponi (plurale) a napoli nel 1840 ». cuprallumìnio
giovanili che hanno le foglie aghiformi, a differenza delle piante adulte che le hanno
rameoso, che cristallizza nel sistema cubico a corpo centrato; si presenta in ottaedri
cùprox, sm. elettr. semiconduttore a direzione selettiva di conduttività, composto di
, composto di una lamina di rame a superficie ossidata e di un'altra lamina
un oggetto, un compito che impegna a fondo l'animo e l'attività, spingendo
fondo l'animo e l'attività, spingendo a provvedere continuamente alle sue necessità o
sue necessità o alla sua conservazione o a occuparsi attivamente delle sue condizioni o della
ornar parola o canto / si debbe, a cui non pur cure o consigli,
affatto al vantaggio comune, conosceremmo che a questo coopera di rado assai la cura
di dioneo, mio siniscalco, e a lui la cura e la sollecitudine di tutta
dell'anime vostre, per le quali avrà a rendere ragione
a dio. pandolfini, 1-9: nella cura
. bandella, 1-16 (i-326): a la fine egli con grandissimo dolor de
sue, e la cura di quella data a un suo cugino germano, in ancona
/ chiude anch'ella il suo petto / a l'amoroso affetto. sassetti, 19
. al pianto / il crescerei; mentre a vendetta, e all'armi / nutrir
allora voluto non abbandonarli più, consacrarmi a sollevare colle mie cure la loro vecchiaia!
pesava troppo, e per non sacrificare a ciò tutto l'anno una donna di servizio
, dei figli come suoi da accompagnare a scuola, dei figli ben spaziati nel
quell'altra figura, / che poi somigli a la sua forma vera, / venite
, / venite tutti in graziosa schiera / a formar la più bella creatura, /
gelo all'universo alterni, / dando a lui peso, numero e misura. filicaia
leopardi, 942: non vengono a cape, non ostante qualunque cura e
vita, né di rendersi nella conversazione tollerabili a sé, non che altrui. oriani
, occupazione in cui si è impegnati a fondo, in modo diretto, e che
22: manderollo [il cherico] a prò vedere alle cure e bisogni di
di casa, e massime alla cucina, a ciò che le vivande sieno ben cotte
tempo potervi con la mente diportare [a questi scritti], leggeteli non solamente per
mio, ma per amor di colei che a questa opra mi fece,..
scrivere le storie dell'india dal principio a uno de'padri della compagnia del gesù
-non vi date impaccio, lasciate la cura a me. chiabrera, 453: dalle
mar d'atlante, / con alma sempre a sì gran cura intenta. tasso,
cura intenta. tasso, 14-29: a tai messaggi l'onorata cura / di richiamar
/... / e i templi a le divine / cure sagrati, che,
/ ahimè! l'arte non pose a questo fine. idem, giorno, i-97
ammaestrar cantando. alfieri, vi-69: a me sol fida la importante cura / di
ed ingiungi alle femmine ancelle / d'essere a loro faccende: il parlare, degli
tristi pensieri. -edito, pubblicato a cura di: a indicare che l'
-edito, pubblicato a cura di: a indicare che l'edizione di un testo
giambattista morgagni e francesco maria zanotti'editi a cura del signor gino rocchi.
purg., 25-m: e già venuto a l'ultima tortura / s'era per
/ s'era per noi e volto a la man destra, / ed eravamo
. ariosto, 25-62: poi lascia a me di satisfarti cura. a. f
poi lascia a me di satisfarti cura. a. f. doni, 3-14:
il come / s'abbia il ferro a vibrar, mia cura sia. foscolo,
, il vento, i barchetti in cui a lungo s'affissa. 5.
diletto i-382: accostammo le prore / a quelle un tempo sì felici piagge
tralascia / di opporti, o figlio, a mie paterne viste. / non
di repubblica, non mi pare che a questi tempi sieno da desiderare. dante,
familiare e civile... convenevolmente a sé tiene de li uomini lo maggior numero
, 272: quattro cose sono necessarie a una cura di famiglia: ben fare
aggravato nel male si ritirò per curarsi a montecarlo e lasciò a castruccio la cura
ritirò per curarsi a montecarlo e lasciò a castruccio la cura dello esercito. tasso,
, gloriandosi che tutti i re fossero soggetti a la sua cura, vi pose una
p. gio. battista eliani, a cui il s. borgia ne addossò la
: governo delle cose temporali, contrapposto a cura destra: governo delle cose spirituali
e quando è mestiere non lo consiglia a suo potere; ché poi che l'uomo